Gli attori nello sport dilettantistico senza scopo di...
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Gli attori nello sport dilettantistico senza scopo di lucro
Associazione sportiva dilettantistica senza personalità
giuridica
Associazione sportiva dilettantistica con personalità
giuridica
Associazione sportiva dilettantistica (O.N.L.U.S.)
Società sportiva dilettantistica (società di capitali)
Società sportiva dilettantistica (società cooperativa)
Dove si collocano gli attori?
ENTI NONCOMMERCIALI
ENTI DI TIPO ASSOCIATIVO
A.S.D.
SOCIETA’ DICAPITALI ED ENTI
COMMERCIALI
A.S.D. eSOCIETA’ SPORTIVEDILETTANTISTICHE
TITOLO II – CAPO IIARTT. 81 - 142
TITOLO II - CAPO IIIARTT. 143 - 150
La corretta qualificazione delle ASD: enti commerciali o non commerciali?
L’analisi deve essere condotta sull’oggetto esclusivo o
principale dell’Ente come risulta:
DAGLI ATTI : (LEGGE ISTITUTIVA, STATUTO, ATTO COSTITUTIVO)
DAI FATTI : (ATTIVITA’ EFFETTIVAMENTE ESERCITATA)
Esempio
Lo scopo statutario dell’Ente e l’attività di fatto svolta è quella di:
I. PROMUOVERE E DIFFONDERE LA PASSIONE PER UNA
SPECIFICA DISCIPLINA SPORTIVA;
II. VENDERE SPAZI PUBBLICITARI NELL’AMBITO DELLE
MANIFESTAZIONI SPORTIVE
La corretta qualificazione delle ASD: enti commerciali o non commerciali?
ART. 73.4 TUIR
L’OGGETTO ESCLUSIVO O PRINCIPALE DELL’ENTERESIDENTE E’ DETERMINATO IN BASE ALLA LEGGE,ALL’ATTO COSTITUTIVO O ALLO STATUTO SE ESISTENTIIN FORMA DI ATTO PUBBLICO, SCRITTURA PRIVATAAUTENTICATA O REGISTRATA.
PER OGGETTO PRINCIPALE SI INTENDE L’ATTIVITA’ESSENZIALE PER REALIZZARE DIRETTAMENTE GLISCOPI PRIMARI INDICATI DALLA LEGGE, DALL’ATTOCOSTITUTIVO O DALLO STATUTO.
ART. 73.5 TUIR
IN MANCANZA DELL’ATTO COSTITUTIVO O DELLO STATUTONLLE PREDETTE FORME, L’OGGETTO PRINCIPALEDELL’ENTE RESIDENTE E’ DETERMINATO IN BASEALL’ATTIVITA’ EFFETTIVAMENTE ESERCITATA
ASD : DI TIPO A)
INCASSA SOLTANTO
- QUOTE ASSOCIATIVE
- LIBERALITA’, DONAZIONI
- CONTRIBUTI ATT ISTITUZIONALE
- RIMBORSO COSTI
PRESTAZIONI SERVIZI
SOLO ATTIVITA’
ISTITUZIONALE
ENC
ATTIVITA’
COMMERCIALE
MARGINALE
ENC
INCASSA OLTRE CASO A)
- BIGLIETTI INGRESSO GARE
- SPONSORIZZAZIONI
- PUBBLICITA’
- BAR, CHIOSCO,
- RISTORANTE, ECC.
ASD : DI TIPO B)
ATTIVITA’
COMMERCIALE
PREVALENTE
ASD : DI TIPO C)
EC
INCASSA
SOPRATTUTTO
SE NON
ESCLUSIVAMENTE
PROVENTI DI TIPO
B) CHE ESORBITANO
LA SUSSIDIARIETA’
La corretta qualificazione delle ASD: enti commerciali o non commerciali?
Ricavi commerciali
Entrate istituzionali
NON DECISIVO AI FINI
QUALIFICATORI
ATTIVITA’ DA CUI DERIVANO RICAVI COMMERCIALI E’ COMPLEMENTARE AQUELLA ISTITUZIONALE E I RICAVI SONO INTERAMENTE DESTINATI AFINANZIARE L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE (ES: INCASSI DASPONSORIZZAZIONE TOTALMENTE IMPIEGATI PER ACQUISTO DI TUTE,BORSE, SPESE DI TRASFERTA, ATTREZZATURE SPORTIVE, ECC.)
ATTIVITA’ DA CUI DERIVANO RICAVI COMMERCIALI E’ COMPLEMENTARE AQUELLA ISTITUZIONALE MA I RICAVI NON SONO INTERAMENTE DESTINATIA FINANZIARE L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE (ES: INCASSI DASPONSORIZZAZIONE UTILIZZATI ANCHE PER FINANZIARE ACQUISTO DIALIMENTI E BEVANDE PER BAR INTERNO AL CIRCOLO SPORTIVO, ECC.)
CASO A
CASO B
La corretta qualificazione delle ASD: enti commerciali o non commerciali?
NON E’ CONSIDERATA COMMERCIALE L’ATTIVITA’ SVOLTA
DALLE ASSOCIAZIONI, DAI CONSORZI E DAGLI ENC DI TIPO ASSOCIATIVO
1
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NEI CONFRONTI DEGLI ASSOCIATI O PARTECIPANTI
IN CONFORMITA’ ALLE FINALITA’ ISTITUZIONALI
ASD : ricavi e proventi decommercializzati
LE SOMME VERSATE DAGLI ASSOCIATI O PARTECIPANTI A TITOLO DI QUOTE O CONTRIBUTI ASSOCIATIVI NON CONCORRONO A FORMARE IL REDDITO COMPLESSIVO (ART. 148.1 TUIR)
PER GLI ENC SI CONSIDERANO EFFETTUATE NELL’ESERCIZIO DI IMPRESA SOLTANTO LE CESSIONI DI BENI E LE PRESTAZIONI DI SERVIZI FATTE NELL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ COMMERCIALE O AGRICOLA (ART.4.4.633/72)
ASD : ricavi e proventi decommercializzati
SI CONSIDERANO EFFETTUATE NELL’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ COMMERCIALI, SALVO TALUNE PRESTAZIONI DI SERVIZI (ART. 148.2 TUIR E 4.4 DPR 633/72), :
I) LE CESSIONI DI BENI E LE PRESTAZIONI DI SERVIZI;
II) AGLI ASSOCIATI O PARTECIPANTI;
III) VERSO PAGAMENTO DI CORRISPETTIVI SPECIFICI, COMPRESI CONTRIBUTI E QUOTE SUPPLEMENTARI;
IV) DETERMINATI IN FUNZIONE DELLE MAGGIORI O DIVERSE PRESTAZIONI ALLE QUALI HANNO DIRITTO.
ASD : ricavi e proventi decommercializzati
PER LE ASD NON SI CONSIDERANO COMMERCIALI LE ATTIVITA’ SVOLTE (art. 148.3 E 4.4 E 4.5 DPR 633/72TUIR):
I) IN DIRETTA ATTUAZIONE (AI FINI IVA IN CONFORMITA’) DEGLI SCOPIISTITUZIONALI;
II) EFFETTUATE VERSO PAGAMENTO DI CORRISPETTIVI SPECIFICI;
III) NEI CONFRONTI DEGLI ISCRITTI, ASSOCIATI, O PARTECIPANTI DI ALTREASSOCIAZIONI CHE SVOLGONO LA MEDESIMA ATTIVITA’E CHE PER LEGGE,REGOLAMENTO, ATTO COSTITUTIVO O STATUTO FANNO PARTE DI UN’UNICAORGANIZZAZIONE LOCALE O NAZIONALE, DEI RISPETTIVI ASSOCIATI OPARTECIPANTI E DEI TESSERATI DELLE RISPETTIVA ORGANIZZAZIONI NAZIONALI;
IV) NONCHE’ LE CESSIONI ANCHE A TERZI DI PROPRIE PUBBLICAZIONI CEDUTEPREVALENTEMENTE AGLI ASSOCIATI.
ASD : ricavi e proventi decommercializzati
PER LE ASD SONO IN OGNI CASO COMMERCIALI :
- LE CESSIONI DI BENI NUOVI PRODOTTI PER LA VENDITA;- LE SOMMINISTRAZIONI DI PASTI;- (…)- LE PRESTAZIONI ALBERGHIERE, DI ALLOGGIO, DI TRASPORTO E DI DEPOSITO;- LE PRESTAZIONI EFFETTUATE NELL’ESERCIZIO DELLE SEGUENTI ATTIVITA’:
- GESTIONI SPACCI AZIENDALI E MENSE;- ORGANIZZAZIONE VIAGGI E SOGGIORNI TURISTICI;- GESTIONE DI FIERE ED ESPOSIZIONI A CARATTERE COMMERCIALE;- PUBBLICITA’ COMMERCIALE;- ECC.
ASD : ricavi e proventi comunque commerciali (ART. 148, comma 4, TUIR e art. 4, comma 5, DPR 633/72)
Le disposizioni di cui ai commi 3, 5, 6 e 7 si applicano a condizione
che :a) divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione
nonchè fondi, riserve o capitale durante la vita dell'associazione, (…);
b) obbligo di devolvere il patrimonio dell'ente, in caso di suo scioglimento
per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini
di pubblica utilità, (…);
c) disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative
volte a garantire l'effettività del rapporto medesimo, escludendo
espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa
e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d'età il diritto di
voto per (…);
d) obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico
e finanziario(…);
e) eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di
cui all'art. 2532,co. 2, del c.c., sovranità dell'assemblea dei soci,
associati o partecipanti (…);
f) Intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei
trasferimenti a causa di morte (…);
ASD : i contenuti dell’atto costitutivo o statuto(Art. 148, comma 8, tuir e art. 4, comma dpr 633/72)
Nello statuto devono essere espressamente previsti:a) la denominazione;b) l'oggetto sociale con riferimento all'organizzazione di attività
sportive dilettantistiche, compresa l'attività didattica;c) l' attribuzione della rappresentanza legale dell'associazione;d) l'assenza di fini di lucro e la previsione che i proventi delle
attività non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli,associati, anche in forme indirette;
e) le norme sull'ordinamento interno ispirato a principi didemocrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati,con la previsione dell'elettività delle cariche sociali, fatte salvele società sportive dilettantistiche che assumono la forma disocietà di capitali o cooperative per le quali si applicano ledisposizioni del codice civile;
f) l'obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari,nonchè le modalità di approvazione degli stessi da partedegli organi statutari;
g) le modalità di scioglimento dell'associazione;h) l'obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso
di scioglimento delle società e delle associazioni;
ASD : i contenuti dell’atto costitutivo o statuto(art. 90, comma 18, legge 289/2002)
Si considerano in ogni caso distribuzione indiretta di utili odi avanzi di gestione:
a) - le cessioni di beni e le prestazioni di servizia soci, associati o partecipanti, ai fondatori, ai componenti gli organiamministrativi e di controllo, a coloro che a qualsiasi titolo operino perl'organizzazione o ne facciano parte, ai soggetti che effettuano erogazioniliberali a favore dell'organizzazione, ai loro parenti entro il terzo gradoed ai loro affini entro il secondo grado, nonché alle società da questidirettamente o indirettamente controllate o collegate,
effettuate a condizioni più favorevoli in ragione della loro qualità.
b) - l'acquisto di beni o servizi per corrispettivi che, senza valideragioni economiche, siano superiori al loro valore normale;
c) - la corresponsione ai componenti gli organi amministrativi e dicontrollo di emolumenti individuali annui superiori al compensomassimo previsto dal DPR n. 645/1994, e dal DL n. 239/1995,per il presidente del collegio sindacale delle società per azioni;
ASD : la presunzione assoluta contenuta nell’art. 10,comma 6, del D Lgs. n. 460/1997
REGIME DI CONTABILITA’ ORDINARIA ART. 14/600/73
REGIME DI CONTABILITA’ SEMPLIFICATA ART. 18/600/73
REGIME FORFETTARIO ART. 145 TUIR E 20/600/73
REGIME FORFETTARIO L. 398/1991 e ART. 25 L. 133/1999
ASD : regimi contabili e di determinazione dell’imponibile
1) ASD senza scopo di lucro che svolgono attività sportive dilettantistiche;
2) Affiliazione alle federazioni sportive nazionali o agli enti nazionali di promozione sportiva riconosciuti ai sensi delle leggi vigenti e iscritte al registro telematico;
3) Indicazione nella denominazione della finalità sportiva e del carattere dilettantistico dell’attività;
4) Adeguamento dei contenuti dello statuto e dell’atto costitutivo con clausole previste ai commi 17 e 18 della legge 289/2002 e successive modificazioni;
5) Proventi relativi all’esercizio di attività commerciali conseguiti nel periodo d’imposta precedente per un importo non superiore a €250.000;
6) Opzione esercitata mediante le modalità di cui al D.P.R. n. 442/1997 (c.d. comportamento concludente).
ASD: LEGGE 398/1991 . PRESUPPOSTI PERL’APPLICAZIONE
PROVENTI CHE CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL PLAFOND- Proventi aventi natura di ricavi commerciali ex art 85 TUIR;- Proventi aventi natura di sopravvenienze attive ex art. 88 TUIR;PROVENTI ESCLUSI DALLA FORMAZIONE DEL PLAFOND:- Proventi di natura istituzionale (inclusi contributi pubblici per attività
istituzionale);- Proventi realizzati per il tramite della raccolta pubblica di fondi effettuata
in conformità all'articolo 143.3 TUIR :- Proventi realizzati nello svolgimento delle attività commerciali connesse
agli scopi istituzionali per un numero di eventi non superiore a due peranno e per un importo non superiore a 51.645,69 (al limite di valore enumerico concorrono anche i proventi del punto precedente);
- Proventi cc.dd. decommercializzati art. 148.3 TUIR;- Proventi derivanti da prestazioni di servizi rese in conformità alle finalità
istituzionali senza organizzazione e verso pagamento di corrispettivi chenon eccedono i costi di diretta imputazione;
- Proventi derivanti dalla cessione di beni strumentali nuovi e plusvalenzeex art. 86 TUIR;
- Premi di addestramento e di formazione tecnica;
ASD: check sui limiti di ricavi per accedere al regime
• la determinazione forfetaria del reddito imponibile (sulla base di un coefficiente di redditività);
• un sistema forfetario di determinazione dell’Iva;
• l’esonero dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili (libro giornale, libro degli inventari, registri Iva, scritture ausiliarie e di magazzino, registro beni ammortizzabili);
• l’esonero dalla redazione dell’inventario;
• l’esonero dagli obblighi di fatturazione e registrazione (tranne che per sponsorizzazioni, cessione di diritti radio - Tv e pubblicità).
ASD: LEGGE 398/1991 SEMPLIFICAZIONE ADEMPIMENTICONTABILI E DEGLI OBBLIGHI IVA E AGEVOLAZIONI FISCALI NELLA DETERMINAZIONE DEI TRIBUTI DOVUTI
ENTRATE E PROVENTIDERIVANTI DAATTIVITA’ISTITUZIONALE
ASD: il regime forfettario nelle imposte sui redditi
NESSUNAIMPOSIZIONE
RICAVIDERIVANTI DAATTIVITA’ COMMERCIALE(es: pubblicità, sponsorizzazioni, diritti televisivi, ecc.)
IMPOSIZIONE AL 3%
PLUSVALENZEPATRIMONIALI
IMPOSIZIONE AL 100%
Alle ASD, che optano per l'applicazione delle disposizionidi cui alla legge 398/1991, si applicano, per tutti i proventiconseguiti nell'esercizio di attività commerciali (anche a quellinon riferiti ad attività spettacolistiche), connesse agli scopiistituzionali, le disposizioni di cui all'articolo 74.6 del dpr 633/72
DETRAZIONI FORFETTARIE
50% PER I PROVENTI COMMERCIALI GENERICI10% PER LE SPONSORIZZAZIONI1/3 PER LE CESSIONI O CONCESSIONI DEI DIRITTI
DI RIPRESA TELEVISIVA E DI TRASMISSIONERADIOFONICA
ASD: il regime forfettario nell’iva
10.1 D. Lgs n.. 446/97Alle ASD che svolgono solo attività istituzionale la baseimponibile dell’IRAP è determinata dalla somma delle,seguenti componenti :-retribuzioni corrisposte al personale dipendente(esclusi CFL e apprendisti);- redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 50 TUIR);- compensi erogati per collaborazioni coordinate e continuative ;- compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionali;
17.2 D. Lgs n. 446/97Alle ASD che svolgono attività istituzionale è attività commercialein regime di 398/1991 la base imponibile dell’IRAP è data dalla somma delle seguenti componenti:- Reddito forfettizzato - Plusvalenze- retribuzioni corrisposte al personale dipendente(esclusi CFL e apprendisti);- compensi erogati per collaborazioni coordinate e continuative ;- compensi per prestazioni di lavoro autonomo occasionali;- interessi passivi
ASD: il regime forfettario nell’irap
LE ASD sono esonerate :dalla fatturazione delle operazioni (salvo eccezioni);- dal rilascio dello scontrino fiscale o della ricevuta fiscale (salvo eccezioni)
- dalla tenuta del registro IVA acquisti;- dalla tenuta del registro IVA dei corrispettivi edelle fatture emesse;
- dalla presentazione della dichiarazione annuale IVA;- dal versamento dell’acconto IVA;- dalla presentazione della comunicazione annuale IVA;
ASD: Gli esoneri dagli obblighi documentali e contabili
LE ASD devono :- emettere fatture attive relative a sponsorizzazioni, pubblicità,cessioni e concessioni di diritti di ripresa televisivi e di trasmissione radiofonica;
- certificare i corrispettivi derivanti da spettacoli sportivi con il rilascio di titoli di accesso mediante misuratori fiscali ocon biglietterie automatizzate;
… inoltre LE ASD devono :
- conservare e numerare progressivamente, per anno solare, le fattureemesse;
- conservare e numerare progressivamente, per anno solare, le fatture diacquisto;
- annotare, anche con una unica registrazione, entro il giorno 15 del mesesuccessivo, l'ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguitinell'esercizio di attività commerciali, con riferimento al mese precedente,nel modello di cui al DM 11.02.1997;
- annotare distintamente nel modello predetto proventi decommercializzati, delle plusvalenze patrimoniali, nonchè delleoperazioni intracomunitarie;
- versare l’Iva entro il giorno 16 del mese successivo al trimestre diriferimento;
- redigere, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, e conservareun apposito rendiconto dove risultino in modo chiaro e trasparente leentrate e le uscite riguardanti ciascuna manifestazione;
- presentare dichiarazione redditi, irap e dei sostituti d’imposta(modello unico) nonché rilasciare le certificazioni.
ASD: Gli obblighi documentali e contabili
Le ASD hanno diritto di ricevere dalle società sportiveprofessionistiche una somma a titolo di premio perl’addestramento e la formazione tecnica nel caso in cui l’atletasino ad allora dilettante stipuli il primo contratto daprofessionista.
Se l’ASD è in regime di determinazione forfettaria del reddito ai sensi della legge n. 398/1991 lo stesso non concorre alla formazione dell’imponibile.
Nel caso viceversa il cui l’ASD è in regime di contabilità ordinaria o semplificata il premio concorre alla formazione dell’imponibile.
Ai fini IVA il premio è esente art. 10 DPR 633/72 in base alle disposizioni contenute nell’art. 15 della legge n. 91/1981.
ASD: le regole sul premio di addestramentoe formazione tecnica
Art. 25, secondo comma, legge 133/1999
Per le ASD,- comprese quelle non riconosciute dal CONI o dalle Federazioni sportive
nazionali purché riconosciute da enti di promozione sportiva,- che si avvalgono dell'opzione di cui all'articolo 1 della L. 398/1991,
NON CONCORRONO A FORMARE IL REDDITO IMPONIBILE
- per un numero di eventi complessivamente non superiore a due per annoe per un importo non superiore a 51.645,69:
- a) i proventi realizzati dalle associazioni nello svolgimento di attivitàcommerciali connesse agli scopi istituzionali;
- b) i proventi realizzati per il tramite della raccolta pubblica di fondieffettuata in conformità all'articolo 143 TUIR.
ASD: le regole sulla raccolta fondi
ENC: prestazioni di servizi decommercializzate
Art.143, primo comma, TUIR
(…) NON SI CONSIDERANO ATTIVITA’ COMMERCIALI
i. le prestazioni di servizi non rientranti nell'articolo 2195 del
codice civile;
ii. rese in conformità alle finalità istituzionali dell'ente;
iii. senza specifica organizzazione;
iv. e verso pagamento di corrispettivi che non eccedono i costi
di diretta imputazione.
ENC: le regole sulla raccolta fondi (art. 143.3. TUIR)
NON CONCORRONO IN OGNI CASO ALLA FORMAZIONE DEL
REDDITO (…):
i) i fondi pervenuti ai predetti enti a seguito di:
• raccolte pubbliche;
• effettuate occasionalmente,
• anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi aisovventori;
• in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne disensibilizzazione;
ii) I contributi corrisposti da amministrazioni pubbliche per losvolgimento di attività aventi finalità sociali esercitate in conformitàalle finalità istituzionali dell’ente.
Art. 2 D. Lgs. 4.12.1997 N. 460LE RACCOLTE PUBBLICHE OCCASIONALI DI FONDI SONO ESCLUSE
DALL’IVA E SONO ESENTI DA OGNI ALTRO TRIBUTO SIA ERARIALE CHELOCALE
ENC: la documentazione della raccolta fondi
Art. 20.2 D.P.R. n. 600/73
(…) gli enti non commerciali che effettuano raccolte pubbliche difondi devono redigere, entro quattro mesi dalla chiusuradell'esercizio,
un apposito e separato rendiconto tenuto e conservato aisensi dell'articolo 22, dal quale devono risultare, anche a mezzodi
una relazione illustrativa, in modo chiaro e trasparente,le entrate e le spese relative a ciascuna delle celebrazioni,ricorrenze o campagne di sensibilizzazione
La raccolta fondi è sottoposta alla vigilanza dell’Agenzia per le ONLUS ed al controllo dell’Agenzia delle Entrate al fine di:
sorvegliare le modalità di raccolta;
assicurare la destinazione dei fondi al progetto o alle attività per lequali la raccolta è stata posta in essere e non perl’autofinanziamento dell’associazione
L’art. 144, secondo comma, TUIR prevede che per l’attività commerciale esercitata gli ENC hanno l’obbligo di tenere la contabilità separata.
Con la finalità di:
- Conferire trasparenza alla gestione
- Individuare l’oggetto principale dell’ente eindividuare la qualificazione dell’ente
ENC : contabilità separata per l’attività commerciale
Le risorse finanziare delle A.S.D.
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QUOTE ASSOCIATIVE E CONTRIBUTI ASSOCIATIVI
PROVENTI PER MANIFESTAZIONI SPORTIVE
RACCOLTA FONDI
CONTRIBUTI E CONVENZIONI (CONI, FEDERAZIONI, ENTI
PUBBLICI…)
SPONSORIZZAZIONI E PUBBLICITA’
EROGAZIONI LIBERALI
QUOTA DEL 5 PER MILLE DELL’IRPEF
Il contratto di sponsorizzazione:caratteristiche
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atipico
consensuale
a titolo oneroso
a prestazioni corrispettive
(sinallagmatico)
Non disciplinato espressamente dal
codice civile – Richiamo ai principi generali sui
contratti ex. art. 1322, 2° comma, C.C.
Si perfeziona con la semplice
manifestazione di volontà delle parti
Non si tratta di atto a titolo di mera
liberalità
Le obbligazioni riguardano entrambe le
parti
Il contratto di sponsorizzazione:caratteristiche
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IL SINALLAGMA CONTRATTUALE
SPONSOR
Si obbliga
alla corresponsione
di una somma di denaro
o di altri beni o servizi
per il finanziamento di
una attività svolta dallo
sponsee
A.S.D. (sponsee)
Si obbliga
ad associare alla propria
attività il nome o un
segno distintivo dello
sponsor promuovendone
l’immagine verso il
pubblico
Il contratto di sponsorizzazione:caratteristiche
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IL SINALLAGMA CONTRATTUALE:
OBBLIGAZIONI DELLE PARTI
SPONSOR
INTERESSE PRIMARIO:
ottenere notorietà pubblica
INTERESSE PRIMARIO:
raggiungere il risultato
sportivo
A.S.D.
INTERESSE SECONDARIO:
conquista del titolo, vincita
della competizione
OBBLIGAZIONE DI MEZZI
E NON DI RISULTATO: l’A.S.D. è tenuta a porre in essere un
comportamento destinato a soddisfare l’interesse
secondario dello sponsor (vincita della
competizione) strumentale a fargli ottenere
notorietà pubblica (interesse primario)
Il contratto di sponsorizzazione:caratteristiche
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SPONSORIZZAZIONE E LIBERALITA’: DIFFERENZE
SPONSORIZZAZIONE MECENATISMO
Ritorno economico della
controprestazione
E’ un accordo tra più parti Atto unilaterale
Animus donandi
Forme contrattuali anche
complesseElargizione
Strategie di Marketing Passione sportiva
Il contratto di sponsorizzazione:alcune tipologie
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Sponsorizzazione di un
club o di una scuderia
L’A.S.D.
(lasciando inalterata la propria
denominazione giudidica)
si obbliga a “veicolare” il marchio dello
sponsor apponendolo sull’abbigliamento di
atleti/tecnici/accompagnatori/veicoli di gara
e lo sponsor acquisisce il diritto di utilizzare
le relative immagini a fini pubblicitari
Abbinamento
Il contratto prevede che
la denominazione sociale venga integrata o
sostituita
da quella dello sponsor
Il contratto di sponsorizzazione:alcune tipologie
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Sponsorizzazione di
singoli atleti
È il singolo atleta che funge da “veicolo”
pubblicitario indossando indumenti sportivi
contrassegnati dal marchio dello sponsor,
oppure apponendo il logo dello sponsor
sugli sci, sulla bicicletta, etc.
Sponsorizzazione di
singola manifestazione
sportiva
La pubblicizzazione del messaggio avviene
in occasione di una manifestazione sportiva
che potrebbe, ad esempio, prendere il nome
dello sponsor
Il contratto di sponsorizzazione:alcune tipologie
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Sponsorizzazione tecnica
Obbligazione dello sponsor è quella di
fornire allo sponsee beni e/o servizi (con
eventuale integrazione di denaro) necessari
per l’attività sportiva sponsorizzata con
l’impegno da parte dello sponsee di
utilizzare esclusivamente i materiali tecnici
forniti
Sponsorizzazione “in pool”
I contraenti:
lo sponsee è una federazione e lo sponsor
un consorzio di aziende che diventano
“fornitori ufficiali”
La controprestazione:
la federazione consente alle imprese
l’utilizzo del nome e dei risultati conseguiti
dai tesserati
Sponsorizzazione e pubblicitàtradizionale
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PRINCIPALI DIFFERENZE(Cass. Civ. 428/1996 – Ris. Min. Finanze n. 137/E del 1999)
SPONSORIZZAZIONE PUBBLICITA’
Rapporto di
stretta connessione
tra la promozione del
nome o del marchio e
l’avvenimento agonistico.
Viene istituito uno
specifico
abbinamento
I mezzi pubblicitari prescindono dallo
svolgimento della manifestazione
sportiva.
(es. cartelloni collocati ai margini di un
campo sportivo, striscioni, manifesti o
volantini promozionali dell’evento
sportivo, richiami acustici o sonori)
l’attività promozionale è,
rispetto all’evento, in
rapporto di semplice
occasionalità
Sponsorizzazione e pubblicitàtradizionale
42
ASPETTI FISCALI PER LE A.S.D.
PRESUNZIONE ASSOLUTA
le prestazioni pubblicitarie sono considerate
in ogni caso, attività commerciali(art. 4, comma 5, lett. i), del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633)
AI FINI IVA
Sponsorizzazione e pubblicitàtradizionale
43
ASPETTI FISCALI PER LE A.S.D.
PRESUNZIONE ASSOLUTA
le prestazioni pubblicitarie sono considerate attività commerciali (art. 148, comma 4, lett. d), del TUIR)
AI FINI II.DD.
Sponsorizzazione e pubblicitàtradizionale
44
ASPETTI FISCALI PER LE A.S.D.
IN REGIME L. 398/1991
SPONSORIZZAZIONE PUBBLICITA’
50%
DETRAZIONE IVA FORFETTIZZATA
10%
La deducibilità ai fini II.DD.
45
(Art. 90, comma 8, Legge 27 dicembre 2002 n. 289 – Legge Finanziaria 2003)
“Il corrispettivo in denaro o in natura in favore di società, associazioni
sportive dilettantistiche … nonché di associazioni sportive scolastiche
che svolgono attività nei settori giovanili riconosciuta dalle Federazioni
sportive nazionali o da enti di promozione sportiva costituisce, per il
soggetto erogante, fino ad un importo annuo complessivamente non
superiore a 200.000 euro, spesa di pubblicità, volta alla promozione
dell’immagine o dei prodotti del soggetto erogante mediante una
specifica attività del beneficiario, ai sensi dell’articolo 74, comma 2, del
testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”
La deducibilità ai fini II.DD.
46
(Art. 90, comma 8, Legge 27 dicembre 2002 n. 289 – Legge Finanziaria 2003)
Nel limite di importo annuo
complessivamente non
superiore ad euro
200.000
SPESA DIPUBBLICITA’
CORRISPETTIVO IN
DENARO O IN
NATURA
COSTITUISCE
La deducibilità ai fini II.DD.
47
La prassi dell’Agenzia delle Entrate(Circ. 21/E del 21 aprile 2003 par. 8 – Risoluz. 57 del 23 giugno 2010)
LA FRUIBILITA’ DELL’AGEVOLAZIONE E’ SUBORDINATA ALLA
SUSSISTENZA DELLE SEGUENTI CONDIZIONI:
“I CORRISPETTIVI EROGATI DEVONO ESSERE
NECESSARIAMENTE DESTINATI ALLA PROMOZIONE
DELL’IMMAGINE O DEI PRODOTTI DEL SOGGETTO
EROGANTE”;
“A FRONTE DELL’EROGAZIONE DELLE SOMME DEVE
ESSERE RISCONTRATA UNA SPECIFICA ATTIVITA’
DEL BENEFICIARIO DELLA MEDESIMA EROGAZIONE”.
La deducibilità ai fini II.DD.
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La prassi dell’Agenzia delle Entrate(Circ. 21/E del 21 aprile 2003 par. 8 – Risoluz. 57 del 23 giugno 2010)
SE I CORRISPETTIVI EROGATI
ECCEDONO IL LIMITE ANNUO DI 200.000 EURO
L’ECCEDENZA SARA’ EVENTUALMENTE DEDUCIBILE IN CAPO AL
MEDESIMO SOGGETTO EROGANTE SECONDO LE REGOLE ORDINARIE
PREVISTE DAL T.U.I.R.
La deducibilità ai fini II.DD.
49
La prassi dell’Agenzia delle Entrate(Circ. 21/E del 21 aprile 2003 par. 8 – Risoluz. 57 del 23 giugno 2010)
ART. 108,
COMMA 2,
T.U.I.R.
A CONDIZIONE CHE LA NATURA DEL
RAPPORTO CONTRATTUALE PRESENTI TUTTI
I REQUISITI FORMALI E SOSTANZIALI TIPICI
DELLA SPONSORIZZAZIONE O DI ALTRA
PRESTAZIONE PUBBLICITARIA
ART. 109,
T.U.I.R.
LA SPESA DEVE SODDISFARE I REQUISITI DI:
• ESISTENZA, COMPETENZA, CERTEZZA E
OGGETTIVA DETERMINABILITA’
• INERENZA
Il contratto di sponsorizzazione
50
La forma scritta non è prevista a pena di nullità
Il contratto potrebbe essere regolato anche oralmente
o per fatti concludenti
La forma scritta può
essere imposta dalla
natura dello sponsor
SPONSOR ENTE
PUBBLICO
La forma scritta è in ogni caso opportuna a fini
probatori
NEI RAPPORTI
CON IL FISCO
PER EVITARE
CONTENZIOSI
Il contratto di sponsorizzazione
51
La forma scritta è
comunque
consigliabile anche
con riferimento alle
specifiche
obbligazioni
assunte
la registrazione del contratto di sponsorizzazione
non è obbligatoria, ma opportuna
Descrizione delle prestazioni pubblicitarie
Determinazione del corrispettivo economico
e modalità di versamento
Durata del contratto e modalità di rinnovo
Previsione di risoluzione in caso di
cancellazione della manifestazione
Clausole di risoluzione delle controversie
LA DETRAZIONE IRPEF PER ISCRIZIONE E ABBONAMENTO ALLE
ASSOCIAZIONI SPORTIVE
Art. 15, comma 1, lett. i-quinquies del T.U.I.R.
Sono DETRAIBILI “… le spese, per un importo non superiore a 210 euro, sostenute per
l'iscrizione annuale e l'abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad
associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla
pratica sportiva dilettantistica rispondenti alle caratteristiche individuate con decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri, o Ministro delegato, di concerto con il Ministro
dell'economia e delle finanze, e le attività sportive”.Disposizione introdotta dall’art. 1, comma 319, lett. a), della L. 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria per il 2007)
Le agevolazioni per chi sostiene leA.S.D.
LA DETRAZIONE SPETTA NELLA MISURA DEL 19%
IMPORTO MASSIMO DI € 39,90 PER CIASCUN RAGAZZO
53
LA DETRAZIONE IRPEF PER ISCRIZIONE E ABBONAMENTO ALLE
ASSOCIAZIONI SPORTIVE
CONDIZIONI PER FRUIRE DELL’AGEVOLAZIONE
La detrazione spetta anche se tali spese sono state sostenute per i familiari fiscalmente
a carico.
Le spese devono risultare da idonea documentazione che può consistere in un
bollettino bancario o postale, ovvero fattura, ricevuta o quietanza di pagamento da cui
risultino:
la ditta, denominazione o ragione sociale e la sede legale ovvero, se persona fisica, il
nome cognome e residenza, nonché il codice fiscale del soggetto che ha reso la
prestazione;
la causale del pagamento;
l’attività sportiva praticata;
l’importo corrisposto per la prestazione resa;
i dati anagrafici del praticante l’attività sportiva e il codice fiscale del soggetto che
effettua il pagamento.
Le agevolazioni per chi sostiene leA.S.D.
54
EROGAZIONI LIBERALI
EFFETTUATE DALLE PERSONE FISICHE
Art. 15, comma 1, lett. i-ter del T.U.I.R.
Sono DETRAIBILI “… le erogazioni liberali in denaro per un importo complessivo in
ciascun periodo d'imposta non superiore a 1.500 euro, in favore delle societa' e
associazioni sportive dilettantistiche, a condizione che il versamento di tali erogazioni sia
eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero secondo altre modalita' stabilite con
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare ai sensi dell'art. 17, comma
3, della L. 23 agosto 1988, n. 400”.
Le agevolazioni per chi sostiene leA.S.D.
LA DETRAZIONE SPETTA NELLA MISURA DEL 19%
IMPORTO MASSIMO DETRAIBILE € 285,00
55
EROGAZIONI LIBERALI EFFETTUATE DA SOGGETTI DIVERSI DALLE
PERSONE FISICHE
Art. 78 del T.U.I.R.
Dall'imposta lorda si detrae fino a concorrenza del suo ammontare un importo pari al 19
per cento dell'onere di cui all'articolo 15, comma 1, lettera i-ter),
“limitatamente alle societa' e agli enti di cui all'articolo 73, comma 1, lettere a) e b), diversi dagli enti nei quali vi sia una
partecipazione pubblica o i cui titoli siano negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri, nonche' dalle societa' ed enti
che controllano, direttamente o indirettamente, tali soggetti, ovvero ne siano controllati o siano controllati dalla stessa
societa' o ente che controlla i soggetti medesimi”.
Le agevolazioni per chi sostiene leA.S.D.
LA DETRAZIONE SPETTA NELLA MISURA DEL 19%
IMPORTO MASSIMO DETRAIBILE € 285,00
56
I compensi erogati dalle A.S.D.
I COMPENSI
CORRISPOSTI A
DILETTANTI
RELATIVI A
MANIFESTAZIONI
SPORTIVE A CARATTERE
DILETTANTISTICO
REQUISITO
OGGETTIVO
REQUISITO
SOGGETTIVO
58
SONO CONSIDERATI REDDITI DIVERSI
I compensi erogati dalle A.S.D.
- Società (Srl, Cooperative) e A.S.D.
in regola con i requisisti di cui all’art. 90 L. 289/2002 che abbiano ottenuto l’affiliazione ad una delle federazioni sportive nazionali o ad un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e che siano iscritte nel registro telematico;
- CONI;
- Federazioni sportive nazionali;
- Enti di promozione riconosciuti dal CONI;
- Unione Nazionale per l’Incremento delle
Razze Equine – UNIRE.
59
I SOGGETTI EROGANTI
- atleti dilettanti- allenatori- giudici di gara/arbitri/cronometristi- commissari speciali- dirigenti/accompagnatori- istruttori- massaggiatori- ogni altro soggetto “le cui prestazioni sono funzionali allamanifestazione sportiva dilettantistica, determinandone, insostanza, la concreta realizzazione, ivi compresi coloro chenell'ambito e per effetto delle funzioni di rappresentanzadell'associazione di norma presenziano all'evento sportivo”.
I compensi erogati dalle A.S.D.
60
I SOGGETTI PERCIPIENTII SOGGETTI PERCIPIENTIl’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche
Art. 67, comma 1, lett. m), del T.U.I.R.
Ai fini dell’agevolazione, non sono redditi diversi, i redditi di capitale ed i compensi percepiti:
I compensi erogati dalle A.S.D.
nell’esercizio di arti,
professioni
nell’ambito di un rapporto di
lavoro dipendente
Ritenuta d’acconto del 20%
al momento del pagamento
indipendentemente
dall’importo corrisposto
Tassazione secondo i criteri
ordinari
61
LA QUALIFICA DI SPORTIVO DILETTANTE
Non beneficiano dell’agevolazionei compensi percepiti:
I compensi erogati dalle A.S.D.
dall'arbitro (dilettante) nel
caso in cui diriga una gara
professionistica
dall'atleta professionista anche
se impegnato in una
manifestazione sportiva
dilettantistica
Possono invece essere considerati redditi diversi e pertanto beneficiare
dell’agevolazione nei limiti previsti le somme corrisposte:
- per i rapporti di collaborazione a carattere amministrativo gestionale di
natura non professionale;
- al dirigente accompagnatore e all’addetto all’arbitro quando si verifica una
stretta connessione con l’evento agonistico tale che le mansioni sono più
propriamente di tipo sportivo e non amministrativo
LO SPORTIVO DILETTANTE: PRECISAZIONI
62
I compensi erogati dalle A.S.D.
FINO A 7.500 EURO
DA 7.501
A 28.158,28 EURO
OLTRE 28.158,28 EURO
NESSUNA RITENUTA
NESSUNA TASSAZIONE
RITENUTA A TITOLO DI
IMPOSTA DEL 23%
RITENUTA A TITOLO DI
ACCONTO DEL 23%
L’IMPOSTA E’ MAGGIORATA DALLE ADDIZIONALI ALL’IRPEF
63
MODALITA’ DI TASSAZIONEArt. 69, comma 2, del T.U.I.R. - Art. 25, comma 1, L. n. 133/1999
I compensi erogati dalle A.S.D.
Rilascio della certificazione
dei compensi corrisposti
Presentazione del modello
770
I compensi erogati per
l’esercizio diretto
dell’attività sportiva delle
A.S.D. sono
ESENTI DAI CONTRIBUTI
INPS E INAIL(Circ. INPS 42/2003)
(Nota Inail 19 marzo 2003)
64
ADEMPIMENTI PER LE A.S.D.
I compensi erogati dalle A.S.D.
Lo sportivo potrebbe
aver percepito nello
stesso periodo
d’imposta diversi premi
in denaro da:
Società di appartenenza
Diverse società sportive
CONI
All’atto del pagamento, il percipiente deve autocertificare eventuali compensi
della stessa natura eventualmente erogati da altri soggetti per permettere alle
A.S.D. di applicare correttamente la ritenuta.(D.M. 26/11/1999, n. 473)
65
ADEMPIMENTI PER IL PERCIPIENTE
I rimborsi spese
PRESUPPOSTI PER L’ESCLUSIONE DALLA TASSAZIONE DEL RIMBORSO ANALITICO
Art. 69, comma 2, ultimo periodo, del T.U.I.R.
Deve trattarsi di spese regolarmente documentate
Relative al vitto, al viaggio, al trasporto e all’alloggio
Sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori dal territorio
comunale
66
I rimborsi spese
IDONEITA’ DELLA DOCUMENTAZIONEArt. 69, comma 2, del T.U.I.R.
Deve trattarsi di:
• fatture
• ricevute fiscali intestate (Circ. n. 25 del 13/6/1980 e Ris. Min. n. 330905 del 17/4/81)
o scontrino cd. “parlante”• indennità chilometriche
(nei limiti di importo stabiliti dalle tabelle ACI, tenendo conto del tipo di autovettura utilizzata per la trasferta e del numero di chilometri percorsi)
• biglietti aerei, ferroviari, ricevute dei taxi e ricevute relativeai pedaggi autostradali (circ. n. 8 del 30 gennaio 1982)
In mancanza dei requisiti, i rimborsi si considerano forfetari e pertanto
assimilabili ai compensi. Beneficiano della detassazione integrale nei limiti
del plafond di euro 7.500 annui
67
LA TRACCIABILITA’ DELLE SOMME
Art. 25 Legge 133/1999
I VERSAMENTI DI
IMPORTO NON
INFERIORE A 516,46
EURO DEVONO
ESSERE
EFFETTUATI
TRAMITE
STRUMENTI DI
PAGAMENTO
TRACCIABILI:
Gli incassi e i pagamenti
ASSEGNO NON
TRASFERIBILE
BANCOMAT O CARTA DI
CREDITO
BONIFICO BANCARIO
BOLLETTINO C/C POSTALE
69
Gli incassi e i pagamenti
LA DISPOSIZIONE SI APPLICA A :
PROFILO OGGETTIVO
SOCIETA’ E A.S.D. IN REGIME L. 398/1991
SOCIETA’ E A.S.D. IN REGIME ORDINARIO
CONI E FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONOSCIUTI DAL CONI
EROGAZIONI LIBERALI
CONTRIBUTIA QUALSIASI TITOLO
QUOTE ASSOCIATIVE
PROVENTIDECOMMERCIALIZZATI
SPONSORIZZAZIONI E OGNI ALTRO PROVENTO
PROFILO SOGGETTIVO
LA TRACCIABILITA’ DELLE SOMME
70
Gli incassi e i pagamenti
VERSAMENTI
INOSSERVANZA DELLA NORMA
SULLA TRACCIABILITA’Art. 4, comma 3, decreto 26 novembre 1999, n. 473
NON DETRAIBILI PER IL
SOGGETTO EROGANTE
PAGAMENTI
DECADENZA DALLE AGEVOLAZIONIPREVISTE DALLA L. 398/1991
71
COSTITUISCONO REDDITO
IMPONIBILE PER L’A.S.D.
COSTITUISCONO REDDITO
INTEGRALMENTE IMPONIBILE
PER IL PERCETTORE
APPLICAZIONE SANZIONIART. 11 D.LGS. 471/1997
L’art. 30, commi 1, 2, 3 e 3-bis, del D.L. n. 185/2008, conv.con modif., dalla L. n. 2/2009, ha introdotto per gli enti di tipoassociativo (enti non commerciali appartenenti a determinatecategorie fra cui le associazioni sportive dilettantistiche) che siavvalgono delle disposizioni di favore previste dall’art. 148 delTUIR e dall’art. 4 del D.p.r. 633/1972 (decommercializzazionedelle attività rese in diretta attuazione degli scopi istituzionalinei confronti di iscritti, associati o partecipanti verso ilpagamento di corrispettivi specifici) l’onere di comunicareall’A.E. alcuni dati e notizie rilevanti ai fini fiscali.
Modello EAS
Principali documenti di prassi
Circolare n.12/E del 9 aprile 2009 “Oggetto: art. 30 del D.l. n.185/2008[…]- Enti associativi e norme in materia di ONLUS”
Circolare n. 45/E del 29 ottobre 2009 “Oggetto : art. 30 del D.l. n.185/2008[…]- Modello enti associativi (modello EAS)-Ulteriori chiarimenti”
Circolare n. 51/E del 01 dicembre 2009 “Oggetto: Quesiti relativi almodello enti associativi- Ulteriori chiarimenti”
Risoluzione n. 125/E del 6 dicembre 2010 “Oggetto:Chiarimenti in meritoad alcune problematiche riguardanti la presentazione del modello EAS.Variazione dei dati identificativi del rappresentante legale o dell’ente “
Circolare n. 6/E del 24 febbraio 2011 “Oggetto: Articolo 1, comma 1, d. l.n. 225/2010. Proroga dei termini di presentazione del modello EAS.
Chi deve presentare il modello EAS
• Secondo quanto previsto dai commi 1, 2, 3-bis dell’art. 30 sono tenuti alla presentazione tutti gli enti di tipo associativo che fruiscono della detassazione delle quote associative, dei contributi o dei corrispettivi prevista dagli artt.148 TUIR e 4 del D.P.R. 633/1972, ad esclusione delle eccezioni espressamente previste.
• L’onere della comunicazione grava in forza del comma 3 dell’art. 30 sulle società sportive dilettantistiche di cui all’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289.
L’art. 30 esclude dall’onere di presentare il modello:
• Le associazioni pro loco che optano per le applicazioni delle disposizioni della l. n.398/1991.
• Gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del CONI che NON svolgono attività commerciale.
• Le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali di cui all’art. 6 della L.266/1991 che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate con D.M. 25 maggio 1995.
La Circ. 45/E specifica che SONO TENUTE ALLA TRASMISSIONE DEL MODELLO tutte le associazioni sportive dilettantistiche che, a fronte delle prestazioni rese nell’ambito di attività strutturalmente commerciali, percepiscano corrispettivi specifici, a nulla rilevando la circostanza che detti corrispettivi vengano qualificati come contributo o quota associativa (che siano dunque “decommercializzate” ai sensi dell’art. 148 , co. 3 TUIR e 4 del DPR n. 633/1972).
Le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte nel registro del CONI, che non soddisfano i requisiti prescritti ai fini dell’esonero dalla presentazione del modello, assolvono l’onere presentando il modello con modalità semplificate.
Modello EAS ridotto (Easy EAS) per gli enti già iscritti inparticolari registri.
Al fine di evitare inutili duplicazioni di comunicazione di dati e notizie già in possesso di un’Amministrazione pubblica le associazioni iscritte in pubblici registri disciplinati dalla normativa di settore e in particolare:
• Le associazioni e societa' sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI ai sensi dell'articolo 7 del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, diverse da quelle espressamente esonerate dall'articolo 30 del DL n. 185 del 2008;
• Le associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383;
• Le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, diverse da quelle esonerate dalla presentazione del modello;
• Le associazioni che abbiano ottenuto il riconoscimento della personalita' giuridica e quindi siano iscritte nel registro delle persone giuridiche tenuto dalle prefetture, dalle regioni o dalle province autonome ai sensi del decreto del Presidente dellaRepubblica 10 febbraio 2000, n. 361
Compilano il primo riquadro contenente i dati identificativi dell'ente e del rappresentante legale e, del secondo riquadro, i righi 4), 5), 6), 25) e 26).
Le associazioni e societa' sportive dilettantistiche compilano, altresi', il rigo 20) del medesimo modello, mentre le associazioni che hanno ottenuto il riconoscimento della personalita' giuridica barrano la casella "si'" del rigo 3).
L’A.E. può acquisire ulteriori dati dai registri nei quali le associazioni sono iscritte e può altresì inoltrare specifiche richiesste alle singole associazioni..
Modalità di presentazione e termini
La trasmissione del modello avviene esclusivamente per via telematica, direttamente, utilizzando i servizi telematici Entratel/fisconline per soggetti abilitati o tramite il software di compilazione/controllo messo a disposizione sul sito dell’agenzia www.agenziaentrate.gov.it,
o tramite gli intermediari abilitati alla trasmissione.
Il modello EAS deve essere presentato entro 60 gg. dalla data di costituzione dell’ente, in caso di variazione dei dati precedentemente comunicati, deve essere nuovamente presentato entro il 31 marzo dell’anno successivo (N.B.: devono essere inseriti tutti i dati anche quelli non variati). In caso di perdita dei requisiti qualificanti previsti dalla normativa tributaria il modello va ripresentato entro 60 gg., compilando l’apposita sezione “Perdita dei requisiti”.
In forza dell’art. 1 del D.l. n. 225/2010 e della tabella allegata allo stesso decreto, per gli enti già costituiti alla data di entrata in vigore del D.l. 185/2008 (29 novembre 2009)che non abbiano provveduto all’invio, il termine di presentazione è prorogato al 31 marzo 2011.
Per gli enti costituitisi dopo la data di entrata in vigore del D.l. 185 già cit., entro il 31 marzo 2011 qualora il termine di 60 gg scada prima del 31 marzo 2011.
Variazione dei dati: quando non è necessario presentare un nuovo modello.
nel caso in cui si verifichi una variazione degli importi relativi a sponsorizzazione e pubblicità(rigo 20); messaggi pubblicitari (rigo 21) ; oppure del numero e dei giorni di manifestazione per la raccolta dei fondi (rigo 33); dei dati relativi all’ammontare delle entrate (rigo 23); numero associati (rigo 24); erogazioni liberali ricevute (rigo 30) e contributi pubblici ricevuti(rigo 31).
Nel caso di variazione dei dati delle sezioni “Dati relativi all’Ente” e “Rappresentante legale” già comunicate rispettivamente nel quadro B “Soggetto d’imposta” e nel quadro C “Rappresentante” dei modelli AA5/6 (“Domanda di attribuzione codice fiscale,comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione, estinzione”) e AA7/10 (“Domanda di attribuzione del numero di codice fiscale e dichiarazione di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini IVA”)
Modalità per la compilazione del modello EAS: chiarimenti.
Modello easy: riservato alle Associazioni o società sportive iscritte nell’apposito registro CONI(le associazioni che non sono in possesso di tale iscrizione , ancorchè affiliate ad una Federazione Nazionale o ad un Ente di promozione Sportiva, sono tenute all’invio del modello EAS ordinario)
Righi n. 4 - dichiarazione che l’ente ha articolazioni funzionali e/o territoriali – e n. 5 – dichiarazione che l’ente è un’articolazione territoriale e/o funzionale di altro ente:
Relativamente al rigo 4) l’ente dovrà rispondere SI qualora abbia articolazioni territoriali e/o funzionali di
qualsiasi tipo, a prescindere dalla circostanza che tali articolazioni abbiano autonomia tributaria;
Riguardo al rigo 5) deve essere barrata la casella SI qualora l’ente associativo, benché costituiscaun’articolazione territoriale e/o funzionale di altro ente, sia autonomo.
Il codice fiscale da indicare deve riferirsi all’ente apicale di cui il soggetto che presenta il modello costituiscearticolazione.
Le articolazioni territoriali e/o funzionali di un ente nazionale si considerano dotate di autonomia tributariaquando si configurano come autonomi soggetti d’imposta ai sensi dell’art. 73 TUIR.
Per l’individuazione degli elementi utili per definire l’autonoma soggettività tributaria occorre rifarsi alla circ.
59/E del 31/10/2007 ancorchè riferita alle ONLUS.
Per quanto concerne gli enti sportivi, NON costituiscono articolazioni territoriali eventuali sedi secondarie el’ente NON costituisce articolazione territoriale della federazione cui è affiliato
Rigo n. 6 – dichiarazione che l’ente è affiliato a federazioni o gruppiIn questo caso gli enti sportivi, ed in particolare quelli che compileranno il mod. “easy”, rispondono SI, in
quanto l’affiliazione a Federazioni Sportive Nazionali e/o a Enti di Promozione Sportiva è condizionenecessaria per ottenere il riconoscimento da parte del CONI.
Rigo n. 20 – dichiarazione che l’ente riceve proventi per attività di sponsorizzazione e pubblicitàIn tale rigo occorre indicare se i proventi pubblicitari sono occasionali ovvero abituali, ed occorre altresì
indicare l’ammontare dei proventi incassati con riferimento all’ultimo esercizio chiuso alla data dipresentazione del modello Si tratta di dati che, oltretutto, saranno oggetto di indicazione in sede didichiarazione dei redditi Mod. UNICO ENC ovvero SC.
Rigo n. 25 – dichiarazione che l’ente opera prevalentemente in uno 15 settore indicati con il relativocodice nelle istruzioni
La circolare 45/E precisa che occorre indicare un solo settore che, per quanto riguarda gli enti sportivi, saràrappresentato dal n. 5) sport.
Qualora l’ente operi in un settore non esattamente riconducibile ad uno di quelli indicati nelle istruzioni vaindicato quello assimilabile al proprio settore di attività.
Rigo n. 26 – dichiarazione che l’ente svolge una o più delle 26 attività indicate nelle istruzioni allacompilazione del modello
La circolare 45/E precisa che vanno indicate tutte le attività svolte dall’ente associativo, istituzionali,commerciali o “decommercializzate”. Qualora l’ente non svolga alcune delle attività previste, può nonbarrare alcuna casella.
Per gli enti sportivi, le attività più probabili sono rappresentate dalla n. 11 (organizzazione di eventi sportivi),13(gestione di palestra) e 14 (gestione di centro sportivo, con l’importante precisazione che per attivitàdi“gestione” non si intende il semplice utilizzo a pagamento di “ore palestra” o “spazi acqua” per losvolgimento della propria attività istituzionale, ma lo svolgimento – sotto la propria responsabilità ed aproprio rischio – di un’attività complessa di gestione di un centro sportivo, solitamente in base ad unaconvenzione con un ente pubblico e/o ad un contratto di locazione con il proprietario degli impianti.
Modello EAS completo
Rigo n. 9 – le quote associative sono uguali e non differenziateVa risposto NO ogni qualvolta non siano uguali, anche se la differenziazione è legata alla diversa natura degli
associati (o da altre loro caratteristiche. Rigo n. 12 – l’ente svolge attività nei confronti degli associati verso corrispettivi specificiOccorre rispondere SI se l’ente incassa corrispettivi specifici, indipendentemente dal trattamento tributario
degli stessi. Rigo n. 16 – l’ente si avvale di personale dipendenteLa circolare precisa che devono essere considerati in tale sezione anche i percettori di redditi assimilati a
quelli di lavoro dipendente ai sensi dell’art. 50 TUIR.Non debbano essere tenuti in considerazione gli eventuali “sportivi puri”. Rigo n. 18 – l’ente utilizza locali in locazione,Va barrata la casella SI in tutti i casi in cui l’ente utilizzi locali dietro pagamento di un corrispettivo,
indipendentemente dallo schema contrattuale utilizzato (e, quindi, anche nel caso in cui l’ente utilizzi “ore palestra” dietro un corrispettivo orario).
Rigo n. 23 – ammontare delle entrate dell’ente (media degli ultimi tre esercizi) è pari a Euro….Va indicato l’ammontare complessivo di tutte le tipologie di proventi e tutti i ricavi, siano essi derivanti da
attività commerciali, istituzionali o de-commercializzate, compresi i proventi finanziari e straordinari. Rigo n. 31 – ammontare dei contributi pubblici ricevutiVanno ricompresi tutti i contributi ricevuti da pubbliche amministrazioni,indipendentemente se per scopi
istituzionali o aventi natura di corrispettivi. Rigo n. 32 – esistono avanzi di gestioneVa barrato SI qualora, con riferimento all’ultimo esercizio chiuso, esistano avanzi di gestione anche derivanti
da esercizi precedenti (cioè, in pratica, se esistano al termine dell’ultimo esercizio fondi di riserva).
Rigo n. 33 – l’ente organizza manifestazioni per la raccolta di fondi – numero …. – giorni …Occorre indicare il numero di giorni della manifestazione che è durata più a lungo.Rigo n. 35 – estremi dell’atto costitutivo e delle eventuali variazioni.Occorre fare riferimento al primo atto costituivo e/o statuto registrato che ha recepito le clausole ex art. 148
TUIR e art. 4, settimo comma, DPR n. 633/1972 nonché quello nel quale sono state apportate leeventuali modifiche successive.