Giuseppe Biagi - da una terra all'altra
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DA U N A T E R R A A L L’ A LT R Adipinti e disegni 2009 - 2011
G I U S E P P E B I A G I
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GIUSEPPE BIAGI
4
BIAGIDa una terra all’altra
Galleria Ceribelli, Bergamo5 novembre - 31 dicembre 2011
Progetto graficoFrancesco Previtali
FotografieGiacomo Biagi
FotolitoPhoto Offset, Bergamo
RingraziamentiOrnella BramaniArialdo CeribelliGiuseppe RivaGiuseppe RinaldiAntonella Scaglia
StampaCastelli Bolis Poligrafiche, Cenate Sottonovembre 2011
In copertinaInstallazione “da una terra all’altra” (particolare)
ISBN 978 88 7766 441 9Lubrina Editore, Bergamo
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dipinti e disegni 2009 - 2011
G I U S E P P E B I A G IDA U N A T E R R A A L L’ A LT R A
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A Monica
Per tutte le volte che mi hai chiesto“cosa stai pensando?”
e non sono riuscito a spiegarticosa stavo guardando.
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I fumi abitanti delle colline andavano dalla terra al cielo le lune migravano da un monte all’altrogli uomini non abitavano terrele isole comparivano come sogni.Tutto muoveva “da una terra all’altra” perché la terraè sogno speranza presenza nell’esistenza.A questo migrare un migrare di uominiche attraversano terrecon la loro presenza regalepaiono santi che porgono offerte,magi che portano doni, nutrici usciteda chissà quale natività.Giovani nottambuli che migrano la cittàabitanti di strade improbabilicontemplatori di spaziche pensano a terre lontanemagari a sognidove ci si può muovere“da una terra all’altra”
G.B.
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Prologo
Mina Gregori
Ho come l’impressione di essere finita dentro un suo quadro. Questo temporale di fine estate, la pioggia battente in riva al mare.
Giuseppe Biagi
Dipingo quello che vivo.
La pelle della pittura come se fosse quella della pesca
M.G.
Il suo lavoro è caratterizzato da una pulizia esecuti-va. Per me questa qualità è la dimostrazione di un certo rigore mentale, di una capacità di controllo formale. Non amo i pittori che chiamano in causa l’osservatore tramite sollecitazioni troppo vistose, solo apparenti.
Mi sembra di capire che per lei sia molto impor-tante lo spazio, l’organizzazione dell’immagine o della storia all’interno di un confine che si è dato.
L’altro elemento che rende riconoscibile il suo la-voro sono le raffinate variazioni cromatiche. Una mo-derazione tonale che, in qualche misura, mi ricorda il magistero di Morandi. Percepisco anche una sotterra-nea necessità narrativa.
G.B.
L’opera esposta alla Biennale di Venezia di quest’anno si intitolava Da una terra all’altra. Mi pia-cerebbe se l’attuale mostra alla Galleria Ceribelli por-tasse lo stesso titolo. Un’allusione ai tanti migranti che mi capita di vedere e incontrare sulle spiagge della mia
da una terra all’altraconversazione tra Mina Gregori e Giuseppe Biagi
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città, Viareggio, intenti a sopravvivere facendo i vendi-tori ambulanti.
Mi ha sempre colpito il loro portamento aristocra-tico, la regalità della loro presenza. Quando li ritraggo immagino la storia che li ha portati fino a qui, da una terra all’altra. Una vicenda che non racconto nei miei quadri, mi accontento di riassumerla nella restituzione del sentimento di consapevole nobiltà che mi trasmet-tono.
M.G.
Dal punto di osservazione privilegiato in cui mi trovo posso cogliere una selezione di opere che ha de-ciso di tenere per sé, nel privato della sua abitazione. Da un quadro astratto della fine degli anni Sessanta, a un’opera iperrealista e pop degli anni Settanta, fino ai lavori più recenti e meditati che fanno i conti con la realtà.
G.B.
Devo ammettere che la mia è una storia di crisi e di cambiamenti di pelle. Negli ultimi anni mi è capitato di introdurre nuovi temi nel mio lavoro. Ne sentivo tutta l’urgenza e la necessità: dai dipinti con le apparizioni dei cervi, fino ai migranti. Ultimamente sono colpito dall’incomunicabilità, dalla difficoltà che ha l’uomo di stabilire un contatto reale col suo simile.
Mi capita spesso di andare a Milano. Quando sono lì amo osservare la gente che passa in piazza Duomo. Mi interessa la relazione visiva tra la gente e la scala monumentale dell’edificio che li circonda e li sovrasta. Tutte quelle sculture di marmo che si affacciano dalle guglie e le persone in carne e ossa che si sfiorano senza incontrarsi.
13
M.G.
Tuttavia si astrae dalla realtà tramite il colore. È come se cercasse nel suo mondo cromatico una bene-vola protezione.
G.B.
Forse. Oppure anche solo una continuità con il passato. Un colore che deve evitare in ogni modo di riflettere la luce. Deve assorbirla e se possibile restitu-irla lentamente, anche grazie al paziente e indulgente sguardo dell’osservatore.
M.G.
Un punto tonale che mi fa venire in mente la pittura murale.
G.B.
È il mio sogno. La pelle della pittura come se fosse quella della pesca.
La geometria del non incontro
M.G.
Avverto degli elementi inquietanti nella sua pittu-ra: dalle improvvise comparizioni di cervi in contesti improbabili, alle visioni notturne e stranianti di piazze e vie urbane abitate da presenze umane. Una sorta di realismo onirico che configura delle situazioni al limite tra realtà e finzione, in bilico tra vissuto e sogno.
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G.B.
Una delle prime volte che portai mio figlio a scia-re mi capitò un incontro inaspettato. L’apparizione di un enorme cervo, silenzioso e immobile, ai confini del bosco. Non so esattamente per quale motivo, ma a di-stanza di molti anni ho sentito la necessità di farlo ri-apparire nella mia pittura, di farlo rivivere. Viene alla luce nei contesti più strani, come una visione. Questo tipo di dispositivo sta alla base delle traiettorie – senza possibilità di incontro – in cui si muovono anche gli uomini che ultimamente abitano i miei quadri.
M.G.
Piccole presenze in spazi vasti e incombenti. Una precisa e calcolata geometria del non incontro.
G.B.
Osservo pazientemente quello che mi circonda.
La resa dello stato d’animo
M.G.
Mi pare significativo osservare il procedimento che dagli acquerelli conduce ai dipinti. Per esempio nel ciclo delle opere che si svolgono intorno al Duomo di Milano. Prima l’abbozzo del fondale architettonico messo in relazione all’uomo, al passante. Poi l’estra-zione dell’individuo singolo e il suo trasferimento nel dipinto finito, isolato e privato del contesto.
G.B.
In mostra non esporrò gli acquerelli preliminari.
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Per me sono stati una tappa necessaria per estrarre e restituire un sentimento, uno stato d’animo. È come se nella fase preparatoria avessi bisogno di cogliere e approfondire gli aspetti psicologici dei miei soggetti. Dopo questo scavo posso buttare via l’appunto che mi è servito a farne risaltare la temperatura emotiva.
Ovviamente non sempre il procedimento segue una meccanica così lineare. Non è una questione di me-dium. Esistono anche degli acquerelli capaci di ferma-re un istante emotivo, di cogliere una tensione, almeno credo.
M.G.
La capacità di far riverberare un sentimento in pit-tura non è una dote comune. Certo è più facile quando ci si accosta a un tema classico, di ascendenza romanti-ca, come quello dell’uomo che spazia con il suo sguar-do verso l’immensità del mare che ha di fronte.
G.B.
Il mare d’inverno.
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OPERE
19
da una terra
all’altra
20
olio su tela, 2011, cm 26 x 19,5
da una terra all’altra
21
22
olio su carta, 2011, cm 18 x 12
venditore d’ombrelli
23
24
tecnica mista su tela, 2011, cm 33 x 34,5
venditore di borse
25
26
olio su velluto, 2011, cm 43,5 x 40
venditore di ombrelli
27
acquarello e olio su tela, 2011, cm 40 x 30 ciascuno
ambulanti
28
29
30
olio su tela, 2011, 29,5 x 29,5
venditore di collanine
31
32
olio su tela, 2011, cm 16,5 x 20
borse
33
34
olio su tela, 2010, cm 70 x 80
venditore di borse
35
36
olio su tela, 2011, cm 40 x 40
“io qui vendo borsette”
37
38
olio su tela, 2011, 20 x 24,5
da una terra all’altra
39
40
olio su tela, 2010, cm 30 x 35
da una terra all’altra
41
42
olio su tela, 2010, cm 47,5 x 53,5
da una terra all’altra
43
44
olio su tela, 2011, cm 30 x 40
da una terra all’altra
45
46
olio su tela, 2011, cm 195 x 295
da una terra all’altra
47
49
lato Duomo,
Milano
50
acquarello su carta, 2011, cm 40 x 30 ciascuno
lato Duomo, Milano
51
52
acquarello su carta, 2010, cm 40 x 30 ciascuno
lato Duomo, Milano
53
54
olio su tela, 2011, cm 35 x 40
ragazzo in piazza Duomo
55
56
acquarello su carta, 2009, cm 30 x 40
lato Duomo, Milano
57
olio su carta intelata, 2010, cm 118 x 158
lato Duomo, Milano
61
strade
62
olio su tela, 2009, cm 35 x 40
nottambulo
63
64
olio su tela, 2009, cm 33 x 35
nottambulo
65
66
67
olio su carta intelata, 2010, cm 110 x 115
passeggiata
68
olio su tela, 2011, cm 35 x 40
passeggiata
69
70
acquarello su carta, 2010, cm 29,5 x 21
passeggiata
71
72
73
olio su carta intelata, 2010, cm 64 x 74
bagno Alice
74
olio su carta, 2010, cm 26 x 12
appunto per passeggiata di notte
75
76
0lio su tela, 2011, cm 35 x 40
passeggiata
77
78
olio su carta, 2010, cm 130 x 140
passeggiata
79
81
mare
82
tecnica mista su carta, 2010,cm 27,5 x 26,5
mare inverno
83
84
pastello su carta telata, 2010, cm 90 x 87
piazza Mazzini, nevicata
85
86
tecnica mista su carta, 2010, cm 40 x 38
mare inverno
87
88
tecnica mista su carta, cm 40 x 38
mare inverno
89
90
olio su tela, 2010, cm 29 x 34,5
mare inverno
91
92
olio su tela, 2010, cm 27, 5 x 26,5
mare inverno
93
94
olio su tela, 2010, cm 36 x 35
mare inverno
95
96
olio su tela, 2010, cm 25,5 x 40,5
mare inverno
97
98
olio su carta intelata, 2010, cm 150 x 130
mare inverno
99
100
pastello e acquarello su carta, 2011, cm 40 x 30
“croda”
101
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BIOGRAFIA
104
È nato a Viareggio nel 1949 dove vive e lavora.
Giuseppe Biagi
105
MOSTRE PERSONALI
1984 Vicenza Galleria Tino e Mirella Guelfi, “Oli e pastelli”
1987 Milano Galleria Nuages, “Acquarelli e oli”
1988 Milano Studio Steffanoni, “Opere recenti”
1989 Barcellona Galleria Dubè, “Oli” 1990 Bologna Galleria Forni, “Opere recenti” Sciacca Stanze del segno, “Acqueforti e pastelli”
1992 Milano Steffanoni Arte Contemporanea, “Opere recenti” Roma Galleria Il Polittico, “Opere recenti” Forte dei Marmi La Piazzetta dell’Arte, “Giuseppe Biagi”
1993 Vicenza Galleria Ghelfi, “Opere su carta”
1995 Brescia AAB Comune di Brescia, “Colline” Chieri Galleria il quadrato, “Litografie e acqueforti”
1998 Bergamo Galleria Ceribelli, “Opere recenti” Bologna Galleria Paracelso, “Opere recenti” Pietrasanta La Subbia, “Notturni e altre storie”
2000 San Benedetto del Tronto Palazzina Azzurra, “L’immagine deposta”
2001 Reggio Emilia Radium artis, “Racconti erranti” Vicenza Galleria Guelfi, “Altri racconti erranti”
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2003 Bergamo Galleria Ceribelli, “Da una terra all’altra”
2011 Bergamo Galleria Ceribelli, “Da una terra all’altra”
MOSTRE COLLETTIVE
1982 “Giovani presenze artistiche in Toscana”, Galleria comunale d’arte moderna, Forte dei Marmi “Narcissus”, Istituto Italo Latino Americano, Palazzo delle Esposizioni, Roma “Narcissus”, Expo Art, Bari “Art” Basilea Galleria Plusart, Mestre
1983 “La Metacosa”, Palazzo Paolina, Viareggio “Obiettivo immagine”, Galleria Davico Torino “Narciso Arte”, Pianta Arte, Como
1984 “ La metacosa”, Teatro Sociale, Bergamo 1986 “Quinta triennale dell’incisione”, Palazzo della Permanente, Milano “Paesaggio Senza Territorio”, Castello Estense, Mesola “Tendenze”, Palazzo Reale, Monza
1987 “Lo spazio del silenzio”, Milano Fiera, Milano “La pittura verso gli anni 90”, Museo d’arte Moderna, Gallarate “Premio nazionale d’arte contemporanea”, Palazzo delle Esposizioni, Campobello di Mazzara “VII biennale nazionale d’arte contemporanea 1987”, Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, Piacenza “La natura Morta”, Castello Estense, Mesola
1988 “Vitalità della Figurazione Pittura Italiana 1948-1988”, Palazzo della Permanente, Millano
1989 “Art London”, Londra “Arte Fiera 89”, Bologna
107
1990 “Sesta Triennale dell’Incisione”, Palazzo della Permanente, Milano “Premio Biennale d’Arte Contemporanea”, città di S. Agata, Militello “XXX Premio Suzzarra”, Suzzarra, Mantova
1991 “Paesaggi Italiani – una situazione del secondo Novecento”, ex convento di San Francesco, Sciacca Galleria d’Arte Moderna Palazzo Sarcinelli, Conegliano1992 “Pas d’art sans dieu”, Galleria Steffanoni, Milano
1993 “XXX II Biennale Nazionale D’arte città di Milano”, Palazzo della Permanente, Milano “Incisori Italiani Contemporanei”, Barolo
1994 “Venti pittori in Italia”, Galleria Bergamini e Compagnia del Disegno, Milano, Galleria dello Scudo, Verona
1995 “Opere su Carta - Bevans, Biagi, Ferroni, Freud, Johnson, Mannocci”, Galleria Ceribelli, Bergamo “Incontri D’Arte”, Galleria la Subbia, Pietrasanta
1996 “Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma - Ultime Generazioni”, Palazzo delle Esposizioni, Roma “Dieci Giovani Artisti. Dalla Quadriennale a Montecitorio, Opere acquistate dalla Camera dei Deputati”, Montecitorio, Roma
1997 “Lo Spazio Poetico - Momenti di Arte Contemporanea”, Santa Maria della Rocca, Affida
1998 “Palazzo Sarcinelli 1988-1998”, Palazzo Sarcinelli, Conegliano
1999 “Il divenire e l’ombra”, Sale espositive Comune di Fermo, Fermo 2000 “La Nascita delle Pinete” Villa Boilleau, Viareggio
2001 “Sinastrie - 9 Pittori Versiliesi Contemporanei”, Accademia d’Arte Dino Scalabrino, Montecatini Terme
2003 “L’Età delle Illusioni Mancate - 1944-2003, Pittori Versiliesi ed Emiliani a Confronto con i Maestri del Novecento”, Palazzo Mediceo, Seravezza Fondazione di Ca’ la Ghironda, Zola Pedrosa - Bologna
108
2004 “Fenomenologia della Metacosa. 7 artisti nel 1979 a Milano e 25 anni dopo”, Spazio Oberdan, Milano “De rerum Natura”, Centro Espositivo Villa Gori, Massarosa
2007 “XIV Esposizione Nazionale Artisti Per Epicentro”, Museo Epicentro, Gala di Barcellona “Contemporaneità”, Casa Cantoni, Bologna “Arte Italiana 1968-2007. Pittura”, Palazzo Reale, Milano
2008 “Ricordando Umberto Boccioni”, Quadrato d’Arte, Catania “L’Astrattismo a Viareggio”, Museo Civico di Palazzo Paolina, Viareggio
2009 “Amici Pittori” di R. Savinio, Galleria Ceribelli, Bergamo “Homeless collection”, Circolo il Fienile, Viareggio “La festa dell’Arte”, Galleria d’Arte Contemporanea, Viareggio
2010 “Altri disincanti”, Museo Civico delle Cappuccine, Bagnacavallo
2011 “54a Biennale di Venezia”, Padiglione Italia, Venezia
COLLEZIONI PUBBLICHE
Museo d’Arte Moderna di Gallarate, Gallarate
Gamc, Museo d’Arte moderna, Viareggio
Museo Epicentro, Gala Di Barcellona (Me)
Camera Dei Deputati, Montecitorio, Roma
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Museo Magi ’900, Pieve di Cento (Bo)
BIBLIOGRAFIA
Giorgio Di Genova, Narcissus, 1982Giorgio Di Genova, Narciso arte e dintorni, in terzocchio, ottobre 1982Giuseppe Frazzetto, Respiro europeo di Narciso Arte, in Espresso sera, 16 febbraio 1982Eva di Stefano, Quando il pittore fa come Narciso, in Giornale di Sicilia, 17 febbraio 1983Michele Benvenuti, Ghelfi Vicenza 1983Roberto Tassi, La Metacosa, Cedis, Bergamo 1983Tommaso Paloscia, Sette a Viareggio fanno Metacosa, in La Nazione, 11 settembre 1983Floriano De Santi, La dispersione e il centro, in Bresciaoggi, 10 giugno 1984Alessandra Orlando, Sei pittori tra realtà e illusioni, in l’Eco di Bergamo, 25 maggio 1984Vittorio Sgarbi, Paesaggio senza Territorio, Mazzotta, Milano, 1986Vittorio Sgarbi, Lo spazio del silenzio, Cariplo, Milano 1987Vittorio Sgarbi, La natura morta, Mazzotta, Milano 1987Roberto Tassi, G. Biagi, opere 1986-1988, Steffanoni, Milano 1988Vittorio Sgarbi, La fionda di Biagi, Steffanoni, Milano 1988Vittorio Sgarbi, Vitalità della figurazione, Vangelista, Milano 1988Giorgio Soavi, I Minimi di Biagi, in Il Giornale, 6 novembre 1988AA. VV., G. Biagi alla studio Steffanoni, Flash Art News, dicembre 1988Vittorio Sgarbi, La stanza dipinta, Novecento, Palermo 1989Daniela Bellotti, Un pensiero Metafisico, in Il resto del Carlino, 14 maggio 1989Marco Goldin, Paesaggi Italiani, Marini, Treviso 1991Flaminio Gualdoni, G. Biagi, Steffanoni, Milano 1992Giorgio Soavi, A Milano e Roma due mostre di G. Biagi, in Il Giornale, 18 marzo 1992Franz Arrighini, Biagi. Un artista eclettico, in La Nazione, 23 marzo 1992Manlio Cancogni, G. Biagi, D’Arte Pegaso, Forte dei Marmi 1992Pino Mantovani, Incisori Italiani contemporanei, Alcon, Bergamo 1993Alessandro Riva, Di giorno dipinge, di notte costruisce sculture mobili su giocattoli e vecchi Carilon, Arte Mondadori, marzo 1994Marco Goldin, Venti pittori in Italia, Marini, Treviso 1994
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Alberico Sala, Ritorno al Salon, in Corriere della sera, 18 giugno 1994Luca Baldin, La pregnanza del reale, AABB, Brescia 1995Maria Grazia Recanati, G. Biagi, Chieri, 1995Beatrice Rigon, Reperti di quotidianità, in Giornale di Vicenza, 13 maggio 1995Alessandro Riva, Oltre la realtà, Arte Mondadori, agosto 1996Vittorio Sgarbi, Arte nuova a Montecitorio, Roma 1996Marco Vallora, Arte, labirinto di fine secolo, in La Stampa, 26 settembre 1996Antonella Serafini, E la collina di Biagi finisce alla camera, in Il Tirreno, 8 gennaio 1997Osvaldo Rossi, Lo spazio poetico, momenti d’arte contemporanea, Offida 1997Beppe Sebaste, Galleria Ceribelli, Arte Fiera, Bologna 1998Franco Marcoaldi, Vittorio Sgarbi, Giorgio Soavi, Galeria Ceribelli, Bergamo 1998Domenico Montalto, Biagi, la pittura tra cielo e terra, Ed. Rex Built-in, Pordenone 1999Osvaldo Rossi, Il divenire dell’Ombra, IDEA, Roma 1999Osvaldo Rossi, Ruggero Savinio, L’immagine deposta, IDEA, Roma 2000Beatrice Menozzi, I racconti erranti di Biagi, in Reporter, 19 ottobre 2001Sandro Parmiggiani, I racconti erranti di Biagi, icone tra cielo e terra, in Gazzetta di Reggio, 4 dicembre 2001Stefano Crespi, Il testo della pittura, Lubrina Editore, Bergamo 2003Antonio Gnoli, Altri Disincanti, Arti Grafiche Morandi, Fusignano RavennaAlessandra Redaelli, Giuseppe Biagi, il Cantastorie, Arte, settembre 2003Giovanna Brambilla Ranise, Tempi delle storie, storie dei tempi, Lubrina Editore, Bergamo 2003Franco Marcoaldi, Le lune clandestine di Biagi, in La Repubblica, 9 giugno 2003Ruggero Savinio, Gli Amici Pittori, Lubrina Editore, Bergamo 2009Daniele Crippa, I 100 volti della Biennale, in Genova e Liguria Magazine, luglio 2011Mina Gregori, Biennale di Venezia 2011, catalogo Padiglione Italia