Giu-Lug 2018 - ADC Group...Il primo giornale degli Eventi e della Live Communication COVER STORY P...

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Il primo giornale degli Eventi e della Live Communication COVER STORY POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONI IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMM.1 DCB MILANO Giu-Lug 2018 Anno 16 n. 92 Giu-Lug 2018 Full thinking provider Arena, Fashion Show ‘Kaleidoscope’ INCHIESTA Digital Thinking AGENZIE Focus TENDENZE Webinar 1

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Il primo giornale degli Eventie della Live Communication

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Giu-Lug 2018Anno 16 n. 92

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P rosegue la stagione all’insegna dell’intrattenimento e della formazione per la nostra casa editrice.

Il primo step è stato la Festa degli Eventi, svoltasi il 6 giugno scorso e orga-nizzata da Adc Group e dal Club degli Eventi e della Live Communication, che ha visto la partecipazione del gotha del settore a una serata ricca di contenuti, networking e divertimento. A rendere l’evento ancora più emozionante, la performance teatrale, ideata da Alfredo Accatino (Filmmaster Events) e Lucio Furlani (Newtonlab), che ha

messo in scena il rapporto cliente-agenzia. A seguire, il 12 luglio (Residenza di Ripetta) la 11a edizio-ne del Bea Educational, l’atteso appuntamento con la meeting industry della capitale, e non solo, che Adc Group organizza con l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta, in un’ottica di confronto e formazione. Il collaudato e apprezzato format vedrà le aziende raccontare il proprio approccio alla live communication, attraverso interessanti case history, e le agenzie spiegare la propria visione strategica, gli strumenti e le soluzioni più innovative.

L’incontro capitolino non sarà la sola occasione di ‘contaminazione’ dei prossimi mesi tra i diversi pro-fessionisti del settore. Un contenitore ben più ampio, all’interno del quale sarà possibile trovare contenuti informativi e formativi di altissimo livello, vi aspetta a Milano al Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication, il 4 e 5 ottobre prossimi, presso gli East End Studios. Una due giorni dedicata, quindi, all’aggiornamento professionale, grazie alle interessanti tavole rotonde e lectio magistralis, al con-fronto con colleghi e clienti, oltre che alla sessione di giuria della tredicesima edizione del Bea - Best Event Awards, premio dedicato alle eccellenze degli eventi e della live communication, oggi sempre più oggetto di contaminazione con il mondo digital.

Proprio al ‘Digital Thinking’ e al tema dell’integrazione abbiamo dedicato l’inchiesta e il focus della rivista che state sfogliando, a testimonianza dell’evoluzione della comunicazione verso una nuova confi-gurazione, capace di creare maggiore engagement con il consumatore attraverso brand experience rese uniche e memorabili grazie all’integrazione e alle innovazioni tecnologiche.

L’autunno di Adc Group si concluderà a Coimbra (Portogallo) dove, dal 21 al 24 novembre, si svolgerà la 2a edizione del Bea World - Where Creativity Meets Business. La kermesse ospiterà la giuria del Bea World e la Cerimonia di premiazione della 13a edizione del premio e un interessante programma di interventi di keynote speakers internazionali. Vi ricordo che le scadenze per l’iscrizione alla competizione in-ternazionale sono ancora aperte e chiuderanno il 21 settembre (www.beaworldfestival.com/enter-bea/).

In attesa di incontrarvi a Roma, vi invito a prenotare il vostro posto in prima fila alle nostre manifestazioni, imperdibili occasioni per tenersi aggiornati, confrontarsi e creare occasioni di business. Potreste essere proprio i vincitori degli ambitissimi elefantini d’oro. Colgo l’occasione per augurarvi una serena estate.

Roma, Milano, Coimbra.La creatività incontra il business

EDITORIALE

SALVATORE SAGONE direttore responsabile e presidente ADC Group

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In questo numero di:

Società Editrice ADC Group srl, | Direttore responsabile e presidente: Salvatore Sagone | www.e2oexpress.it

Redazione e pubblicità: via Copernico, 38 - 20125 Milano | tel: +39 02 49766300 | [email protected]

Sede legale: via Freguglia, 2 - 20122 Milano | Fotolito e stampa P.F. Milano

Giu-Lug 2018

Cover Story Alphaomega

Reportage Festa Club

degli Eventi

Agenzie Focus

Integrazione22

Inchiesta Digital

Thinking29

Agenzia del Mese Fma Hub14

Inchiesta Ninetynine42

Tendenze Webinar51

Partner Nio Cocktail56

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45Foreign

Office Imex

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3 Editoriale

6 Cover Story 6 Alphaomega

11 Reportage Club degli Eventi, la community in festa

14Agenzie Agenzia del Mese14 Fma HubCreative Portfolio 18 MerloA tu per tu 20 Garage EventiFocus 22 L’integrazione è la sfida? Parola alle agenzie

29InchiestaScenario29 Tech & digital, un must per gli eventi 30 2018, vincono le soluzioni intelligenti 34 Il content sempre al centro 38 Il futuro? Storytelling evoluti e immersiviI protagonisti42 Ninetynine

45 Foreign OfficeImex 2018

46Tendenze46 Global Exhibitions Day, la forza delle fiere51 Webinar, la formazione comoda

56I partnerA tu per tu Nio, da cocktail a medium

58 Contatti

Direttore responsabile

Salvatore Sagone

[email protected]

Coordinamento editoriale

Marina Bellantoni

[email protected]

Segreteria di redazione

FranceSca chittaro

[email protected]

Art direction e realizzazione

SiMona Marconi

[email protected]

Hanno collaborato

Francesca Fiorentino, Ilaria Myr,

Serena Roberti

Responsabile commerciale

Paola Morello

[email protected]

Account manager

andrea ParMigiani

[email protected]

eliSaBetta Zarone

[email protected]

Franco trerotola

[email protected]

elena roSSi

[email protected]

andrea gervaSi (Roma)

[email protected]

ilaria granato (international)

[email protected]

Abbonamenti

ilaria aguZZi

[email protected]

Marketing e comunicazione

[email protected]

Fotocomposizione e stampa

P. F. via Kramer, 17

20129 Milano

e20© PERIODICO TRIMESTRALE

Copyright 2018 ADC Group

n° 92 giu/lug 2018 reg. trib.

di Milano n° 530, 24/09/2003

Abbonamento annuale per l’Italia

con l’annuario Event Marketing

Book e con l’Annual degli Eventi:

170,00 euro

Finito di stampare nel mese

di luglio 2018

SOMMARIO

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A lphaomega nasce nel settembre 2001.

Alberto e Giovanni Cassone ed Enrico Conforti erano tre ‘ragazzini’, allora poco più che ventenni, con tanta voglia di rendersi artefici del proprio destino.

“Abbiamo avuto la lungimiranza di intuire le potenzialità del settore degli eventi - spiega Enrico Conforti, partner Alphaomega -, e la capacità di ‘portare a bordo’, fin da subito, grandi clienti”. Il percorso evolutivo dell’agenzia, infatti, è stato ca-ratterizzato da una crescita costante, sia in termini economici sia in termini di struttura organizza-tiva, dalla ricerca continua di nuove opportunità di allargamento e integrazione del business, e da un graduale processo di iper-specializzazione dei re-parti e delle competenze.

“Abbiamo chiuso il 2017 con un fatturato lordo superiore ai 18 milioni di euro - precisa Conforti -

ALPHAOMEGA,FULL THINKING PROVIDER

di Marina Bellantoni

che rappresentano una crescita del 12% rispetto all’anno precedente. E considerato che venivamo da un +25% del 2016 sul 2015, possiamo dire che siamo soddisfatti. Abbiamo acquisito in portafoglio nuovi clienti e, allo stesso tempo, ci è stata confer-mata la fiducia di quelli ‘storici’ dell’agenzia”.

Per quanto riguarda la struttura, invece, Alphao-mega ha recentemente allargato il perimetro delle attività con l’apertura di due nuove business unit con specializzazioni verticali nelle media relation e nel digital/social strategy. Una strategia messa in atto al fine di rispondere al meglio a un mercato sempre più articolato e integrato.

“La realtà di oggi - spiega Conforti - è che i brand sono i nuovi publisher multimediali. Edi-tori di narrazioni sempre più complesse e di flussi di contenuti che si incrociano, si sovrappongono, si mixano. Spesso originati da sorgenti diverse e non coordinate. Per questo stiamo da tempo ripensando e ridefinendo l’organizzazione di questo mestiere.

ENRICO CONFORTI, partner Alphaomega

Mapping 3D realizzato sulla facciata del Palazzo della Zisa (Palermo) per il lancio della collezione SS19 di Arena

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significato più ampio e profondo del concetto di multidimensionalità e lo ha messo in scena, in modo inaspettato, onirico, con uno spettacolo di danza interattiva.

Lo show è stato realizzato con una successione di dieci quadri simbolici, in cui vengono rac-contate le sfaccettature dell’uomo nel suo rappor-to con l’acqua. L’acqua di fatto è l’environment che accompagna l’uomo nei momenti più impor-tanti della sua vita: la nascita, il primo tuffo, la sensazione di uguaglianza che l’ambiente acquati-co regala a ciascuno di noi, pur mantenendone la specificità.

Lo spettacolo è stato composto da brevi atti, ognu-no lungo il tempo di una canzone, caratterizzati da una performance artistica che dialogava con la tecnologia attraverso l’uso di proiezioni olografiche su schermi d’acqua, led interattivi e un mapping 3D realizzato sulla facciata del Palazzo della Zisa. I giardini del Palazzo, patrimonio Unesco e per la prima volta concessi per un evento di brand sono stati ogget-to di un’operazione di riqualificazione e riconsegnati alla Città di Palermo come omaggio alla cittadi-nanza. A presenziare l’evento Andrea Cusumano, assessore alla Cultura della Città di Palermo, scelta quest’anno come capitale italiana della cultura.

La nostra attività è sempre più orientata a dare alla comunicazione un ‘senso’, strategico, creativo, economico. Perché conosciamo il valore di ogni media e perché conosciamo il valore aggiunto di ogni contenuto”.

Un modello organizzativo ‘full thinking provi-der’ che fa convergere e mette insieme sul progetto professionalità e competenze specifiche di canali diversi. Alphaomega, dunque, si propone sempre più come una cabina di regia per incanalare il flusso della narrazione e successivamente gestire l’idea-zione e l’implementazione dei progetti”.

LE CASE HISTORY Tra i progetti più significativi dell’ultimo anno,

Alphaomega ha scelto di raccontarci quelli svilup-pati per Arena, Generali Italia, Reale Group e Anas.

ArenaFashion Show ‘Kaleidoscope’Al fine di presentare la nuova collezione SS19,

mostrando ai buyer internazionali il nuovo posizio-namento di Arena, è stata realizzata non una sem-plice sfilata, ma un vero e proprio branded show, Kaleidoscope, in cui il brand si è appropriato del

Per presentare la nuova collezione SS19 di Arena è stato realizzato un branded show, Kaleidoscope, che ha messo in scena il concetto di multidimensionalità

COVER STORYAlphaomega

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Professionalità e competenze

multichannel

Generali Italia‘Cambia il mondo, cambia il modo’Nell’ambito della strategia di nuovo posiziona-

mento di Generali Italia, annunciato anche con una campagna advertising, la prima dopo quattro

anni di ‘silenzio pubblicitario’, Alphaomega ha realizzato un’operazione di comunicazione che ha trasformato le modalità di comunicazione e di engagement con la rete di agenti e consulenti.

Il progetto è stato incentrato sull’ideazione e sulla produzione di una serie tv, intitolata ‘Cambia il mondo, cambia il modo’, capace di raccontare con il linguaggio dell’infotainment le avventure semiserie dei componenti di un’agenzia Generali, alle prese, quotidianamente, con le esigenze e anche le

‘bizzarie’ dei propri clienti.Un’operazione di branded-content, basata su

un prodotto tv di finzione, dal linguaggio ironico fortemente però ispirato alla realtà dei fatti, preparato autorialmente intervistando una serie di agenti e consulenti ‘veri’ per costruire poi personaggi, vi-cende e situazioni aderenti alla vera vita quotidiana di un’agenzia. A interpretare i ruoli principali dello strampalato team di agenzia, un cast di attori e at-trici comici (il gruppo ‘Amalgama’ composto dal trio Boiler e Alessandro Betti di Zelig con l’inserimento di Ippolita Baldini e Orsetta Bor-ghero) ai quali si sono aggiunti i camei di alcuni top manager di Generali, nel ruolo di se stessi.

Le cinque puntate della sit-com Generali, intera-mente ambientata all’interno dell’Innovation Park di Mogliano Veneto (Tv), sono state trasmesse live con appuntamento quotidiano e successivamente on demand su una piattaforma web-tv dedicata ad accesso riservato per tutta la rete di vendita. In modalità interattiva, gli utenti hanno potuto com-

mentare live gli episodi attraverso un canale social e scaricare contenuti extra di infor-mazione e formazione relativamente ai temi e ai contenuti rappresentati nelle singole puntate.

Reale Group190 anni. In parole ed emozioniUn anniversario importante e significa-

tivo, per Reale Group, un’impresa italiana capace di diventare gruppo internazionale.

Un’occasione per andare a ‘spasso’ nel tempo alla ricerca delle origini del dna della più importante compagnia italiana in forma mutualistica.

‘Il domani che siamo’ è il titolo/concept da cui ha preso vita un evento di racconto che ha utilizzato la contaminazione fra generi espressivi diversi per arrivare a rappresentare oggi i valori e la sostanza che hanno preso forma nei quasi due secoli di storia del brand torinese. Per i 4.000 ospiti invitati al Palalpi-tour, è stato una sorta di viaggio che ha preso le mos-

Il progetto realizzato per Generali è stato incentrato sulla serie tv ‘Cambia il mondo, cambia il modo’, che ha raccontato le avventure dei componenti di un’agenzia alle prese con le ‘bizzarie’ dei clienti

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Per il 90° anniversario di Anas è stata creata una piattaforma crossmediale e multicanale che ha compreso: pianificazione adv e redazionale online e offline; la mostra ‘Mi Ricordo la strada’ (Triennale di Milano) e il roadshow ‘Congiunzioni’

COVER STORYAlphaomega

se proprio dalla ricostruzione delle tappe principali di questi 190 anni di Reale raccontati ‘à sa façon’ da Federico Buffa in una sorta di video pièce-tea-trale. Le parole dei manager della compagnia si sono, quindi, innestate sulla texture narrativa di uno show fatto della potenza di immagini riproposte attraverso i 250 metri quadri di un ledwall mobile, dalle emo-zioni della musica dal vivo interpretata dalla classe poliedrica di Serena Autieri e dai numeri coreogra-fici degli 80 performer della compagnia Bit. A chiu-dere un compleanno di tale significato, il ‘regalo’ di un Fiorello-show che ha messo un ricamo di bravura e sensibilità artistica sul racconto.

AnasDa 90 anni uniamo il PaeseIl 90° anniversario di Anas non è solo la cele-

brazione di una storia grande e importante che pochi attori possono vantare, quanto l’occasione da cogliere per riannodare passato e futuro: rileggere il pro-prio vissuto storico alla luce di una rinnovata visione. Ciascuna iniziativa organizzata è stata portatrice di un contenuto speciale. Il concept è stato valorizzato attraverso un sistema integrato e coerente di attivi-tà di comunicazione, lo stesso che ha portato Alphaomega alla vittoria di questa importante sfida: Anas. Da 90 anni uniamo il Paese. Idea coadiu-

vata da un key visual d’impatto e dalla comunicazio-ne essenziale ed efficace, la ‘linea di mezzeria’ com-posta da tutte le tratte Anas che connettono l’Italia e che volge all’infinito. È stata creata una piattaforma crossmediale e multicanale con l’obiettivo di rag-giungere sia gli stakeholder primari dell’azienda sia il grande pubblico. La pianificazione pubblicitaria e redazionale online e offline; la mostra ‘Mi Ricordo la strada’ esposta nella Triennale di Milano; il roadshow ‘Congiunzioni’, un viaggio esperienziale sul territorio a contatto diretto con il pubblico, un contenitore portatore di messaggi, storia e intera-zione continua; uno spazio web/social dedicato; un ciclo di eventi di approfondimento in ogni città d’Italia toccata dal roadshow; iniziative editoriali speciali come la pubblicazione di una guida in col-laborazione con La Repubblica; l’emissione di un francobollo speciale dedicato alle case cantoniere.

Per i 190 anni di Reale Group Alphaomega ha ideato un evento che ha utilizzato la contaminazione fra diversi generi espressivi per arrivare a rappresentare i valori del brand torinese

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Grande successo per la Festa degli Eventi organizzata da Adc Group per festeggiare il primo compleanno del Club degli

Eventi e della Live Communication. Ancora una volta a ospitare l’evento è stata la suggestiva location del-le Officine del Volo di Milano (Via Mecenate, 76/5), sede, 16 anni fa, della prima edizione del Bea Italia.

Presenti i rappresentanti delle 43 agenzie affi-liate e tutta la community degli eventi e della live communication: dai rappresentanti delle maggiori agenzie ai fornitori di servizi, dalle aziende ai pro-fessionisti che, a diverso titolo, gravitano in questo settore. A fare gli onori di casa è stato Salvatore Sa-gone, presidente di Adc Group, che ha evidenziato il ruolo positivo svolto dal Club, diventato un vero e proprio punto di riferimento per il mercato, quale

CLUB DEGLI EVENTI, LA COMMUNITY IN FESTA

di Francesca Fiorentino

promotore del dialogo tra agenzie e aziende, dello sviluppo e della cultura del settore.

Sagone ha, inoltre, presentato le novità e le principali iniziative della casa editrice, concentrandosi, in parti-colare, sull’ecosistema dedicato agli eventi, che oltre alla rivista e20 e al sito e20express firma rinomate kermesse internazionali. A cominciare dal Bea World Festival 2018 (www.beaworldfestival.com), che si svolgerà a Coimbra (Portogallo), dal 21 al 24 novem-bre. Grande novità di quest’anno è la prima edizione del Best Location Awards, omaggio internazionale alla location come un elemento fondamentale nella buona riuscita di un progetto di live communication.

Ricordiamo che, fino al 31 luglio, è possibile iscri-versi ai premi e acquistare i biglietti per la tre giorni a un prezzo speciale tramite Facebook. Per ottenere

Per festeggiare il 1° anniversario del Club degli Eventi, Adc Group, con la collaborazione di Newtonlab e Alfredo Accatino (Filmmaster), ha ideato una piéce teatrale sul rapporto agenzie e aziende (Foto @ Riccardo Trudi Diotallevi Photography)

REPORTAGEFesta degli Eventi

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di Alfredo Accatino (Filmmaster Events). La rap-presentazione ha fatto ragionare, anche attraverso il dibattito che ne è seguito, sull’importanza di un rapporto all’insegna di trasparenza, fiducia e col-laborazione tra agenzie e aziende. Per entrambe le parti è emersa la necessità di strategie chiare, di formazione adeguata, competenza, brief chiari, idee innovative e budget adeguati per poterle realizzare.

A chiudere in bellezza ci hanno pensato i due at-tori protagonisti della pièce teatrale, che hanno pre-sentato in anteprima il codice deontologico messo a punto dal Club.

La serata è terminata con cena a buffet, firmata Papillon1990, open bar e il coinvolgente intrattenimento musicale della party band The Music Box a cura di Mi-lano Music Consulting (www.themusicboxband.com). A tutti gli ospiti, infine, la possibilità di ‘immortalarsi’ grazie ai Photobooth targati Loretoprint.

lo sconto di 250 euro sulla tariffa standard è suffi-ciente inserire, al momento dell’acquisto, il codice sconto presente sulla cover della pagina Facebook del Bea World. Quanto, invece, al Bea - Festival Italia-no degli Eventi e della Live Communication 2018 (www.besteventawards.it), possiamo annunciare che si svolgerà agli East End Studios di Milano il 4 e 5 ottobre. In questa occasione verranno assegnati i premi relativi a Best Event Awards, Best Event Organization Awards, Best Location Awards e Best Catering Awards. Il Bea Festival 2018 sarà curato dall’agenzia Punk for Business, vincitrice dell’edizione 2017 della manifestazione, che suppor-terà Adc Group anche nella definizione dei contenuti della kermesse.

AGENZIE E AZIENDE. PUNTO A CAPOTra le sorprese della serata, ha riscosso grande

consenso la pièce teatrale ‘Punto a capo. Cose non dette. Cose da dire. Cose da fare’, parole e musica per raccontare il rapporto tra le agenzie di eventi e i loro clienti, occasione speciale di dialogo tra sorrisi e provocazioni, da un’idea di Newtonlab (che ha fornito anche gli attori) con sceneggiatura

REPORTAGEFesta degli Eventi

Ad allietare i partecipanti la la cena firmata da Papillon1990 e la coinvolgente performance di The Music Box, band proposta da Milano Music Consulting (Foto @ Riccardo Trudi Diotallevi Photography)

Salvatore Sagone, presidente Adc Group, ha accolto gli ospiti e illustrato l’ecosistema dedicato agli eventi della casa editrice

Officine del Volo (location), Sts Communication (video), New Light (luci/audio), Papillon1990 (catering), Milano Music Consulting (intrattenimento), Loretoprint (stampe), Newtonlab (attori), Speciallab (hostess), Digivents (accredito), Aeronord (palloni aerostatici), Gobo Service (proiezioni luminose), Mionetto (vino), Way (arredatore)

FESTA DEGLI EVENTI, I PARTNER

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“Fma Hub nasce dall’esigenza di co-ordinare al meglio

le nostre risorse e competenze per offrire le migliori soluzioni alle richieste dei nostri clienti”. Parla con soddisfazione Luca Basset-

to, ceo Fma Hub, che dal 27 giugno ha cambiato organizzazione interna, inaugurando Fma Hub, la nuova sigla con cui Fma Roma si presenterà al mer-cato. La riorganizzazione, operativa dal 27 giugno e annunciata al Bea Educational di Roma, il 12 lu-glio, risponde alla necessità di concentrare il proprio know-how, maturato in oltre 20 anni di esperienza, nei tre principali ambiti in cui l’agenzia opera. Tre le divisioni che fanno parte di Fma Hub (vedi box): Fma Content, Fma Live e Fma Digital.

“Questa nuova organizzazione ci permette di offrire ai clienti soluzioni ancora più integra-te, in cui il digital è trasversale e svolge un ruolo fondamentale di collante sulle diverse tipologie di attività - spiega Luca Bassetto -. Fma Hub rappre-senta così il perfetto luogo di atterraggio delle idee che tramutiamo in progetti, in cui non possono mai mancare due ingredienti fondamentali l’emotion

FMA HUB, LA NUOVA VESTE DI FMA ROMA

di Ilaria Myr

e l’experience. Un’evoluzione significativa che ci porta a dire che la sola etichetta di agenzia ci sta stretta: “Do not call us Agency! Stiamo parliamo di Fma Hub”.

A monte di questa nuova organizzazione vi è la più che ventennale esperienza dell’agenzia nell’os-servare il customer journey e nella capacità di attivare tutti i touchpoint necessari e funzionali, sia fisici che digitali. “Notiamo un vero fermento sia nell’area eventi sia in quella dello ‘shopping en-tertainment’ - continua Bassetto -. Quest’ultimo ci sta regalando notevoli soddisfazioni. In questo ci sta aiutando il know-how sviluppato in tanti anni di eventi e le nuove tecnologie che applicate a di-namiche di ‘engagement’ hanno rivitalizzato un settore, le attività in store, da troppo tempo cri-stallizzato”.

L’agenzia affronta dunque la seconda parte dell’anno con un nuovo assetto che rafforzerà il processo di crescita avviato negli ultimi due anni. In particolare, il 2017 è stato per Fma Roma l’anno ‘dal segno più’. “Abbiamo richiuso la curva e supe-rato i livelli di fatturato del 2012 - spiega Bassetto -, e con grande soddisfazione, abbiamo generato un +17% di iniziative e aumentato del 20% il numero

LE TRE DIVISIONI

brand activation (promozioni, operazioni a premi, concorsi)

discipline digitali eventi e roadshow

LUCA BASSETTO, ceo Fma Hub

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dedicato, era possibile individuare le vetture e ri-chiedere la prenotazione dell’auto come courtesy car attraverso un numero whatsapp. Inoltre, sono stati presidiati punti strategici in città per intercet-tare il target on the road. Il servizio di viaggio in prima classe con Koleos è stato completato da una serie di accessori: i clienti hanno trovato all’interno dell’auto un quotidiano, un cavo di ricarica per cellulari, la connessione wi-fi di libero accesso e una lunch box per uno spuntino d’eccellenza con-tenente gli esclusivi prodotti di Eataly”. Il progetto si è avvalso del pre-stigioso testimonial, volto di Eataly, Sergio Capaldo, fondatore del Con-sorzio La Granda, primo presidio Slow Food. È stata rea-lizzata una video-in-tervista evocativa

dei clienti”. Per quanto riguarda il 2018, il primo semestre ha registrato un incremento del fatturato del +20%, e per il resto dell’anno l’obiettivo è con-tinuare a crescere.

LE CASE HISTORYRenault KoleosUna case history interessante che porta la firma

Fma Hub nello stile creativo e operativo è il pro-getto sviluppato per Renault Italia, in occasione del lancio di Renault Koleos: una vera e propria experience top di gamma, riservata ai clienti di Eataly. Con l’attività Koleos, Renault ha ribadito il concept ‘take the alternative road’, offrendo un servizio alternativo in sinergia con Eataly, esempio di imprenditoria alternativa che si fonda sul concet-to di eccellenza e qualità.

Il progetto Koleos Experience si è sviluppato in un servizio di Courtesy Car in cui 15 Koleos personalizzate sono state messe a disposizione dei clienti. “Le vetture - precisa Bassetto - sono state posizionate di fronte all’ingresso dei negozi Eataly per un immediato servizio. Oppure, grazie a un sito

Il progetto Koleos Experience (Renault) si è sviluppato in un servizio di Courtesy Car in cui 15 Koleos personalizzate sono state a disposizione dei clienti

Le vetture Koleos sono state posizionate di fronte all’ingresso dei negozi Eataly per un immediato servizio oppure potevano

essere prenotate come courtesy car via whatsapp

AGENZIA DEL MESEFma Hub

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Gli ospiti dell’evento ‘Future is on’ (Mercedes-Benz) sono stati coinvolti in numerose prove e innovazioni tecnologiche

della filosofia e dei valori che il mondo Eataly rap-presenta. Il documento sottolinea la ricerca con-tinua dell’eccellenza e della qualità che sia Eataly sia Renault coltivano e condividono. L’intervista, insieme a un calendario editoriale, ha scandito la comunicazione del progetto sui canali social Re-nault insieme a messaggi coordinati sui canali social Eataly. Risultati e Kpi: 4.000 test drive; 1.000 lead; 2.000 lunch box gift Eataly; 3 settimane di attività.

Mercedes-Benz ItaliaUn altro progetto degno di nota è quello realizza-

to per Mercedes-Benz Italia, che ha previsto, per la prima convention dealer, un’esperienza immersiva a contatto con le nuove tecnologie.

“Abbiamo interpretato gli obiettivi Merce-des-Benz che, nell’organizzazione di convention e training Nazione, ha voluto far emergere la filosofia aziendale - racconta Bassetto -. Mbi è proiettata nel futuro automotive con nuove tecnologie digita-

li non solo sui prodotti, ma anche su procedure customer service ed espe-rienze del consumatore”.

Con l’evento ‘Future is on’ si è dato un segnale forte e tangibile alla rete sales & after sales, facendo toccare con

mano il futuro digitale applicato all’automotive.Gli ospiti sono stati coinvolti in numerose prove

e innovazioni tecnologiche come: virtual & aug-mented reality, hololens technology, car confi-gurators, virtual test drive, stampa 3D di pezzi di ricambio, remote parking e autonomous drive, self-training tramite App e trainer olografico. Inoltre, l’evento è stato arricchito da ambientazioni di impatto come le showcar esclusive F1 e Amg Gtr. Non sono mancate poi le esperienze emo-zionali di premium test drive con auto Amg, test drive off-road con ostacoli (nuova Classe E All-Ter-rain e suoi competitor), formazione di prodotto e nuove motorizzazioni. Per due settimane, la rete sales & after sales Mercedes-Benz Italia si è alter-nata in gruppi per vivere una giornata intera ricca di esperienze immersive e tanto intrattenimento con performer impiegati in esibizioni di danza e luci nella splendida cornice del Marepineta Resort 5* nel cuore della riviera romagnola.

Numerose le esperienze emozionali offerte durante l’evento ‘Future is on’: premium test drive con auto Amg, test drive off-road con ostacoli, formazione di prodotto e nuove motorizzazioni

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U na campagna inedita quella ideata da Merlo per il lancio della Nuo-

va Classe A di Mercedes-Benz. Un’occasione per entrare in un’inedita dimensione dell’info-tainment, capace di rivoluzionare

l’interazione tra guidatore e automobile. L’agenzia ha scelto di affidare a un’intelligenza artificiale il compito di umanizzare la tecnologia attraverso l’arte, aggiudicandosi la gara per il lancio più im-portante dell’anno per la casa automobilista.

L’obiettivo era posizionare la nuova Classe A come la vettura più connessa di sempre e allo stes-so tempo ‘umano-centrica’, rafforzando i valori di brand quali innovazione, design e sportività con lo scopo di generare traffico verso i dealer.

di Marina Bellantoni

ARTE E TECNOLOGIA Grazie al nuovo sistema di infotainment MBux

(Mercedes-Benz User Experience) la tecnologia non è mai stata così connessa all’uomo e ai suoi bi-sogni. Un’intelligenza artificiale evoluta, con fun-zioni predittive alimentate dalla quotidianità delle abitudini. In questo modo la tecnologia torna ad as-somigliarci e assume una forma nella quale è possi-bile riconoscersi, come in un ritratto. Ed è proprio da questo concetto che ha preso forma la campagna realizzata da Merlo. Durante l’open weekend, il 12 e 13 maggio, dunque oltre 25mila italiani hanno dato il benvenuto alla nuova generazione di Classe A e più di 5mila l’hanno provata, facendo registrare un’affluenza record nei dealer.

Un’iniziativa che ha raccolto un forte successo (oltre 13mila ritratti commissionati e ritirati in

GIULIO MERLO, ceo Merlo

Il concept innovativo ideato da Merlo per l’evento di lancio della Nuova Classe A di Mercedes-Benz ha visto l’arte ‘umanizzare’ l’intelligenza artificiale

MERLO, INFOTAINMENT D’AUTORE

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AGENZIE

STEP BY STEPDurante la fase teaser, in alcune piazze italiane, è

comparso un robot guidato da un’intelligenza arti-ficiale con una videocamera e un braccio meccani-co che stringeva una penna biro con la quale ritraeva i passanti come un tecnologico artista di strada, firmando la sua opera con l’hashtag #justlikeyou. Un lavoro proseguito in un misterioso hub creativo all’interno del quale altre intelligenze artificiali hanno generato nuove opere. Un work in progress trasmesso attraverso ledwall posizionati nelle aree di maggior af-flusso delle principali città italiane, aeroporti e stazioni.

Il reveal è stato affidato a due video, con protago-nisti due influencer, in onda sugli stessi media che avevano trasmesso il collegamento in streaming della fase teaser e sui digital signage presso i dealer. A supporto, una forte call-to-action iniziata dai protagonisti dello spot e con la partecipazione di ulteriori 30 influencer che hanno invitato i fol-lower a vivere l’esperienza su justlikeyou.it. Gli utenti hanno potuto registrarsi, parlare in chat, ottenere subito il proprio ritratto o prenotare la versione cartacea presso i 90 dealer ed effettuare un test drive in loco. La piat-taforma digitale si è poi trasformata in una virtual gallery dei ritratti di colo-ro che hanno partecipato all’iniziativa.

concessionaria nel primo weekend) e che la casa automobilistica ha voluto replicare con un secondo appuntamento (19 e 20 maggio).

‘Hey Mercedes’ è diventato l’invito a realizzare il proprio ritratto, grazie alla piattaforma dedicata just-likeyou.it. Il claim ‘Just like you’ ha reso questo con-cetto ancora più diretto, attraverso una serie di azioni di comunicazione che hanno portato l’esperienza di-gitale in una dimensione umana e individuale.

“Abbiamo voluto puntare sull’aspetto più umano - spiega Giulio Merlo, ceo dell’agenzia omonima - al quale oggi la tecnologia possa arrivare, la creazione di un’opera d’arte che meglio esprima il con-cetto di Just like you, ovvero proprio come te, un ritratto”.

Un concept nuovo, dunque, centrato su una strategia di comunicazione inedita, per restituire attraverso l’arte la dimensione più umana dell’intel-ligenza artificiale.

Un posizionamento raccontato attraverso una meccanica che parla il linguaggio dei social network fino a guidare il target verso una scoperta sorprendente: il volto della Nuova Classe A svelato attraverso il volto di ogni utente.

“La strategia - spiega Merlo - è stata quella di coinvolgere il target con uno storytelling originale e innovativo attraverso l’integrazione di stru-menti e piattaforme diversificate: dalla live com-munication, alla video comunicazione, dai canali digitali alle attività PR, con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia”.

Creative Portfolio

Il weekend Mercedes-Benz ha permesso agli utenti di registrarsi, ottenere subito il proprio ritratto o prenotarne la versione cartacea presso gli hub creativi dei 90 dealer, ed effettuare un test drive in loco

MERLO, INFOTAINMENT D’AUTORE

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Un rebranding che nasce da un’evoluzione naturale e un percorso sfidante. Ga-

rage Group, fondata nel 2009 con focus nel settore automotive, poi ampliatasi con Garage Flotte, oggi si presenta al mercato in una nuova

veste: Garage Eventi. Negli anni, infatti, il Grup-po ha visto crescere esponenzialmente il portafoglio clienti grazie a una gestione dell’evento a 360° e un approccio consulenziale strategico e integrato, fortemente focalizzato sull’ideazione e realizzazio-ne di eventi ‘chiavi in mano’. Ce lo spiega Andrea Ialongo, amministratore unico Garage Eventi.

Da Garage Group a Garage Eventi. Quali gli

step che hanno caratterizzato lo sviluppo della

società e il nuovo rebranding?

Nei primi anni, Garage Group era centrata su eventi per cui si richiedeva una forte expertise nella gestione della logistica, come formazioni aziendali, seminari e test drive. Dal 2013, grazie a investi-menti in risorse umane e tecnologia, l’azienda ha

di Serena Roberti

visto crescere le proprie ambizioni facendo leva sui valori quali: visione dell’evento a 360° ed estrema attenzione ai dettagli, ma sempre ottimizzando il budget. Il rebranding nasce proprio da questa natu-rale direzione intrapresa.

Vi accingete a festeggiare il decimo anno di

vita. Un bilancio?

Se 10 anni fa ci avessero chiesto di immaginare la nostra realtà nel 2018, probabilmente saremmo stati molto più ‘conservativi’… Eravamo consci di ‘saper dire la nostra’ in questo settore, ma i risul-tati sono andati ben oltre quelli attesi. I motivi sono sicuramente da ricercare nel forte investimento nelle risorse umane che, nel tempo, abbiamo sapu-to far crescere sia numericamente sia in termini di competenze ed esperienza sul campo, essenziali per avere successo negli eventi.

Parliamo di business. A quante gare

partecipate, in media, in un anno?

Partecipiamo a circa 50 gare all’anno con un percentuale di successo di quasi l’80%: un risultato

ANDREA IALONGO, amministratore unico Garage Eventi

GARAGE EVENTI, STRATEGIA E INTEGRAZIONE

Per il lancio stampa della nuova Serie Speciale Dacia ‘Wow’, Garage Eventi ha ideato una giornata presso Aero Gravity Milano, il simulatore di caduta libera più grande al mondo. Il mood doveva essere emozionante e stupefacente, per cui si è pensato a un’attività che avrebbe lasciato tutti a bocca aperta: volare! L’evento è stato adrenalinico e coinvolgente: dagli acrobati che volteggiavano durante la conferenza all’esperienza nel tunnel verticale per tutti gli ospiti.

EFFETTO ‘WOW’ PER DACIA

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AGENZIE

Quali sono e come fidelizzate i clienti?

I nostri principali clienti sono brand automoti-ve come Renault, Nissan, Mercedes-Benz, Ford, Volvo e Opel, che cerchiamo di fidelizzare attra-verso un vero e proprio rapporto tra ‘cliente e consulente’ che li supporti nella fase decisionale e in quelle operative in modo pro-attivo, mediante la proposta di soluzioni alternative, benchmark e qualsiasi altro strumento che li accompagni nel rag-giungimento dell’obiettivo sia in termini qualitativi sia quantitativi.

Quali i progetti in cantiere?

L’obiettivo numero uno è quello di estendere la nostra presenza ai settori extra-automotive: confi-diamo di riuscire a ottenere molto presto i primi risultati.

che ci rende orgogliosi e conferma che la direzione intrapresa è quella giusta, sia in termini di soddisfa-zione sia di fidelizzazione del cliente. Un grande lavoro di squadra che costantemente stimoliamo e che, forse, è la vera leva di crescita.

C’è qualche gara vinta di recente di cui potete

parlarci? Quali i plus che ritenete vi abbiano

permesso di aggiudicarvela?

A fine 2017 abbiamo vinto la gara indetta da Mercedes-Benz per l’assegnazione in esclusiva di tutti gli eventi press 2018. L’esperienza acquisita in precedenza al loro fianco ci ha permesso di cono-scere le aspettative e il modus operandi del cliente e di costruire un’offerta il più possibile aderente al loro approccio agli eventi, nel pieno rispetto dei va-lori che contraddistinguono il brand.

A tu per tu

Il Kia-Shell Rewarding Event è un appuntamento annuale dedicato ai dealer con lo scopo di consolidare la partnership che li lega al brand. Tre giornate di condivisione ed emozioni, grazie a originali attività di team building: dal contest fotografico all’alba in rifugio (aperto in esclusiva a oltre 3.000 mt sopra Bormio), dove gli ospiti hanno immortalato un’immagine che richiamasse il concetto di unione e condivisione, e il Paint Ball dove i partecipanti, divisi in squadre, hanno dato vita a un’esperienza animata da spirito competitivo di squadra.

KIA-SHELL REWARDING EVENT

Una long run per la presentazione stampa della Nuova Classe A di Mercedes-Benz, denominata ‘Il Giro dei due Mari’. Due equipaggi - ognuno composto da 10 giornalisti - si sono alternati in un test drive organizzato come una vera e propria gara con tanto di rilevazione dei tempi e incoronazione dell’equipaggio vincitore. Per il primo gruppo è partito da Napoli alla volta di Bari, mentre il secondo gruppo ha effettuato il tragitto opposto. L’evento è stato un ‘contenitore’ perfetto per testare la vettura ma, al tempo stesso, per intrattenere gli ospiti in modo originale e coinvolgente.

NUOVA CLASSE A, IL GIRO DEI DUE MARI

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N el 2015 la keyword era l’innovazione/cambiamento. Nel 2016 l’interesse è virato verso la digitalizzazione, intesa

come moltiplicazione on line degli effetti degli eventi. E nel 2017? Secondo il XIII Monitor degli Eventi e della Live Communication commissionato ad AstraRicerche da Adc Group, protagonista è stata l’integrazione con altre forme di comunicazione, scelta da quasi un intervistato su tre (32.0%).

Al secondo posto troviamo l’affidabilità (27.7%), richiesta fondamentale per alcune aziende ‘scottate’ da esperienze negative: più di un intervistato su due (51.5%) nel 2016 indicava come critica all’event in-dustry l’improvvisazione da parte di alcune agenzie, risorse umane non qualificate e una scarsa attenzio-ne alla qualità realizzativa.

Al terzo posto tra le keyword del 2017 - con un distacco dalla seconda di più di 10 punti percentua-li - vi è la trasparenza. Si tratta di un tema che il Club degli Eventi e della Live Communication

L’INTEGRAZIONE È LA SFIDA? PAROLA ALLE AGENZIE

di Serena Roberti

sosterrà con forza ma che, per ora, non è considera-to così primario.

La sfida, dunque, è quella dell’integrazione: un impegno per le agenzie - che devono essere in grado entrare nell’ottica di comunicazione delle aziende - ma anche per i committenti, spinti a ren-dere partecipi le agenzie del disegno complessivo, a partire dai briefing fino alla condivisione delle informazioni su altre attività e mezzi di comunica-zione usati.

Cosa pensano le agenzie? Ecco le loro risposte ‘a caldo’.

UN ALTRO FOCUS? L’ETICAEnrico Conforti, partner Alphaomega“Condivido in pieno la centralità di tematiche

come integrazione e affidabilità, credo che si collochino doverosamente in testa alle priorità strategiche di un’azienda. Sono invece meravigliato di vedere al terzo posto un tema delicato come la trasparenza, argomento controverso in questo

Grazie alla Koleos Experience, i clienti di Eataly di Roma, Milano, e Torino, hanno potuto fare la spesa e farsi accompagnare a casa a bordo di uno dei 15 Koleos della flotta Avis

Just People è stata scelta da Campari per portare sul campo la gioia di vivere del brand Aperol. Un tour

nazionale composto da 300 serate e 250 eventi

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AGENZIE

che gli eventi debbano essere integrati meglio nel piano di comunicazione è una prova di quello che andiamo dicendo da tempo, cioè che l’evento ha assunto un’importanza maggiore di quando era relegato al btl, per diventare oggi protagonista della comunicazione. Ciò è avvenuto di pari passo con la diminuzione dell’importanza dell’atl: la gente è satura di pubblicità classica, mentre l’esperienza di marca ‘live’ è considerata più genuina, veritiera e affidabile”.

SEMPRE PIÙ DIGITALGianfranco Maiorana, ceo Creo“Queste parole rispecchiano quello che dovrebbe

essere l’ovvio: l’evento è un’attività di comunicazio-ne, anzi, è il collante di tutte le altre azioni - digi-tal, atl, btl - che spesso si escludono in un evento. Questo settore si sta infatti aprendo sempre di più al digital, con eventi che partono online, proseguono offline per concludersi in rete. E questo trend in pochi anni diventerà dominante nel mondo degli eventi e della live communication. L’evento, in par-te, si dematerializzerà”.

PARTNERSHIP IMMERSIVERaffaele Calia, sales & marketing manager

Cwt M&E“Crediamo fortemente nella costruzione di re-

lazioni di partnership con i nostri clienti in tutti i territori di business, dal privato, allo sport, alla

momento storico. Al terzo posto avrei citato l’etica, che sta prepotentemente riacquisendo dignità nelle strategie di un’azienda e che ci permette di sfociare su territori ad alto impatto valoriale come quelli della sostenibilità, dei codici comportamentali, del welfare, e della human satisfaction”.

SEMPRE PIÙ LUNGIMIRANZAAndrea Palma, communication manager

Apload“Queste sono senz’altro tre parole che rispec-

chiano il fatto che gli eventi sono diventati parte integrante dei piani di comunicazione. Tuttavia, per quanto riguarda l’affidabilità, ci troviamo an-cora di fronte ad aziende che, pur facendo lavorare in maniera spot, richiedono competenza, figure professionali e investimenti. Ci vuole una lungi-miranza maggiore: lavorare ‘one shot’ o con tagli continui sui prezzi non fa bene all’intera categoria. I clienti non dovrebbero fare una guerra di prezzo, ma di qualità, riconoscendo anche alle agenzie affi-dabilità, coerenza e professionalità e garantendo collaborazioni durature e costruttive”.

ESPERIENZE LIVE GENUINE E VERITIERE

Andrea De Micheli, presidente Casta Diva Group

“Quella che emerge dal Monitor è una fotogra-fia positiva, perché il fatto che le aziende pensino

Focus

ANDREA PALMA, Apload

RAFFAELE CALIA, Cwt M&E

ANDREA DE MICHELI, Casta Diva Group

Per il secondo anno, Louder ha firmato la convention Unilever che si è svolta presso ‘La Nuvola’ di Fuksas (Roma) che per l’occasione si è tinta completamente di blu, grazie a un light design

The S Theory è il concept ideato da Merlo per il lancio della Linea S di Folletto: sei giornate di formazione, approfondimento e spettacolari reveal

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Ninetynine Horizon: In occasione del lancio di Horizon Zero Dawn di Sony Interactive Entertainment Ninetynine ha ricreato l’ambientazione del gioco per far vivere l’esperienza live

PA e riteniamo che questa sarà una carat-

teristica distintiva e di successo delle agenzie

del futuro. Le partner-ship saranno sempre più

immersive ed efficienti con un impatto positivo sulle revenue

e i risultati. E una partnership che si rispetti è sinonimo di integrazione, trasparenza e

affidabilità”.

SCENARIO, STRATEGIE, COMUNICAZIONE

Luca Bassetto, ceo Fma Roma“Integrazione, affidabilità, trasparenza; potreb-

be essere un bel payoff da utilizzare sotto il nostro logo. Io ho una formazione di marketing, mi è sempre sembrato riduttivo il giudicare gli eventi ‘belli’. In Fma abbiamo sempre posto la massima at-tenzione nel definire con attenzione elementi quali scenario, strategie, comunicazione. Finalmente questi risultati danno peso all’importanza dell’inte-grazione delle diverse competenze necessarie nella realizzazione di un evento e non solo alla creatività, per quanto essa sia importante”.

LA TRASPARENZA È VITALEIsabella Vallini, coo Gattinoni & Co.“La fruizione dei messaggi da parte dei pubblici è

sempre più liquida e ciò rende la frammentazione delle competenze ‘uneffective’ in termini di pia-

nificazione e, ancor prima, in termini di pensiero strategico creativo. I touch point sono sempre di più messi a fattor comune verso un unico messag-gio, quindi, la capacità di gestire l’integrazione dei piani di comunicazione sarà sempre più ‘manda-tory’ anche nel nostro mercato. La ricerca di agen-zie affidabili deriva dal fatto che il nostro mercato è ancora caratterizzato da episodi di ‘improvvisa-zione’. Ma se è vero che gli eventi sono sempre più parte integrante dei piani di comunicazione, è altrettanto vero che solo chi sarà in grado di com-prendere e parlare la lingua della strategia di co-municazione saprà aggiudicarsi una percentuale di considerazione sul mercato. La trasparenza è vitale sia nella gestione delle gare - troppo spesso fake o pilotate -, che nella formulazione delle offerte - dumping e fee non sostenibili -”.

CONSULENTI, NON FORNITORIFabian Peroni, ceo Gruppo Peroni Eventi“L’integrazione è fondamentale: alcuni clienti

la richiedono nell’ambito di una pianificazione di una strategia vera e propria che si prolunghi nel tempo. E, certamente, per noi agenzie è molto più interessante lavorare in questa maniera. L’affidabi-lità è molto importante, tutti i clienti la ricercano, non solo dal punto di vista finanziario, ma soprat-tutto nel potersi affiancare a un partner, e non un semplice fornitore. Ovviamente, anche la traspa-renza ha il suo peso: il nostro Gruppo dà ai clienti dei budget che includono tutte le spese, senza sor-prese finali”.

FABIAN PERONI, Gruppo Peroni Eventi

L’edizione 2017 di YouTube Pulse, firmata da Sinergie, si è svolta presso Area56 di Milano. Oltre 400 ospiti hanno potuto toccare con mano le diverse opportunità che la piattaforma video di Google può offrire

Per la tre giorni di evento di test drive della nuova Bmw X2 Prodea Group ha ideato una ‘press conference dall’anima

ribelle’ e percorsi unconventional per i giornalisti

ISABELLA VALLINI, Gattinoni & Co.

LUCA BASSETTO, Fma Roma

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AGENZIEFocus

TEORIA E PRATICAAntonio Ferrara, ceo Just People“Riteniamo che le tre keyword evidenziate

rispettino appieno alla filosofia lavorativa da sempre adottata da Just People nel proporsi ai propri clienti partner. Integrazione, affidabilità e trasparenza sono i pilastri su cui si fonda il nostro modus operandi da sempre e sono oggi indispensabili per la buona riuscita di un evento”.

PROBLEM SOLVING E LAVORO A QUATTRO MANI

Davide Caggiano, managing director Louder Italia

“Gli eventi, indipendentemente dal target e dall’obiettivo da raggiungere, sono una parte fon-damentale della comunicazione aziendale. Proprio per questo motivo le aziende cercano partner affidabili che possano garantire una capacità di problem solving a 360°. Ci capita spesso di con-statare come gli eventi più performanti e apprezzati nascano da un lavoro a quattro mani insieme al cliente e, quando ciò avviene, le aziende riescono ad apprezzare ancora di più un modus operandi tra-sparente”.

L’EVENTO SEMPRE PIÙ AL CENTROGiulio Merlo, ceo Merlo“L’integrazione è ormai un dato acquisito che

sempre di più rende centrale l’evento in relazione ai nuovi paradigmi imposti dall’innovazione tec-nologica, dai social media, dalla condivisione e dall’emergere di nuovi bisogni nei consumatori e nelle aziende. Esiste un legame diretto tra rispetto delle regole, autorevolezza, affidabilità e succes-so dell’azienda, soprattutto in un settore dove sono determinanti il capitale umano e il valore dell’in-gegno. Per una sana competizione etica, sostenibile e trasparente occorre unire la sfera morale a quella manageriale”.

L’INTEGRAZIONE? UN MUSTMauro Martelli, executive creative director

The Next Event - Next Group“Il concetto di evento integrato è certamente

uno dei principali punti di attenzione delle aziende. Lo spostamento dei budget dalla comunicazione al mondo digital e soprattutto agli eventi ha portato a considerarli non più come un’attività di comunica-zione ausiliaria, ma come momento privilegiato di contatto e di comunicazione del valore del brand. Per far sì che questo accada, oggi l’evento

DAVIDE CAGGIANO, Louder Italia

MAURO MARTELLI, The Next Event - Next Group

ANTONIO FERRARA, Just People

Il Blue Note (Milano) ha ospitato ‘La Blue Vinyl Nite’, targata Casta Diva Group e Radio Montecarlo: cinque ore di dj set, presentate da Nick the Nightfly e Kay Rush (con M. Di Maggio in diretta radio), dj e musicisti

Il party realizzato da Apload, dedicato alla neo partnership tra Renault e Moschino, è stato un successo anche grazie all’esibizione live del rapper Sfera Ebbasta e della DJ e modella spagnola Sita Abellan

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deve necessariamente considerare i diversi livelli sui quali lavora e chiede, quindi, di essere integrato con tutti gli altri aspetti della comunicazione. Affida-bilità e trasparenza sono valori che ciclicamente ritornano poiché questo settore attira continuamente realtà che, a volte, non hanno la necessaria formazio-ne e competenza per affrontare progetti complessi”.

PIANI DI COMUNICAZIONE EFFICACISimone Mazzarelli, ceo Ninetynine“La parola ‘integrazione’ rappresenta per noi il

fulcro di un piano di azione mirato a raggiungere gli obiettivi aziendali. Un piano di comunicazione efficace è un piano in grado di affermare e raffor-zare il messaggio attraverso diversi touch point. Per quanto riguarda gli altri valori citati, ritengo che le agenzie rappresentino parte integrante del reparto di marketing e comunicazione delle aziende, per cui è necessario creare un rapporto basato sulla tra-sparenza e sull’affidabilità. È ovvio che le aziende pongano l’attenzione su tali aspetti, che poi sono gli stessi che anche le agenzie pretendono dai fornitori e sono alla base di rapporti che nascono con l’o-biettivo di raggiungere risultati in maniera efficace e di porre le basi per collaborazioni durature”.

COMPETENZE TOUT COURTMarco Cicchetti, founder Prodea Group“Affidabilità e trasparenza sono valori che ci

appartengono fin dall’inizio, mentre sull’integra-zione stiamo lavorando da tempo. Oggi, possiamo offrire un ampio ventaglio di competenze, dall’evento b2b a quello b2c, dalle promozioni agli allestimenti, fino alla produzione di contenuti per la tv e il web o alla presenza, presidio e teatraliz-zazione del punto vendita tramite le società del Gruppo, ognuna con management e organizzazione indipendente, altamente qualificata e di forte espe-rienza”.

SPAZI TEMPORALI DI CONSULENZADavide Verdesca, president & ceo

SG Company“Con SG Company S.p.A. stiamo seguendo

un percorso di integrazione tra le varie aziende, con la consapevolezza che gli eventi sono una par-te fondamentale della live communication. Se una volta l’evento si teneva in una data e luogo preciso, oggi la live communication si trova a trattare un momento ‘aumentato’ e domani dovrà essere una vera e propria esperienza ‘a lunga gittata’ su più prodotti e per più anni. I clienti non acquiste-ranno più semplici servizi, ma spazi temporali di consulenza. Affidabilità e trasparenza sono concetti che abbiamo sempre abbracciato. Trasfor-marci in una S.p.A. e certificare i bilanci sono i primi passi che compiamo proprio in nome della trasparenza”.

SIMONE MAZZARELLI, Ninetynine

DAVIDE VERDESCA, SG Company

MARCO CICCHETTI, Prodea Group

Il Gruppo Peroni ha curato l’evento Lenovo Emea executive Retail Forum 2018 (Villa D’Este, CO)

Alla due giorni di entertainment a Barcellona firmata Gruppo Gattinoni e Vorwerk Contempora hanno preso

parte oltre 2.000 persone

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TECH & DIGITAL, UN MUST PER GLI EVENTI

Sono ben lontani i tempi in cui la tecno-logia e il digitale fungevano da semplice ‘corredo’ agli eventi: elementi che sì,

apportavano certamente un valore aggiunto, ma con cui, a dirla tutta, non si aveva nemmeno una grande dimestichezza. Anzi, imprevisti, mal fun-zionamenti e persino un certo disorientamento operativo erano all’ordine del giorno. Erano mezzi a cui si guardava quasi con timore, che alimentavano un sentiment di amore-odio che forse, anche a oggi, non si è del tutto risolto. L’incognita della perfetta execution, in fondo, resta sempre. Ma quel che è certo è che, ormai, della tecnologia e del digitale non possiamo più farne a meno.

Nell’era dell’always on, del social sharing e della realtà aumentata queste infrastrutture non sono più un plus, ma una necessità per sviluppare un evento fin dalla sua ideazione.

Tanto che, la loro evoluzione costante nel bran-ded entertainment e nella live communication sta mutando non solo l’esperienza vissuta dal target e il processo creativo e produttivo di un evento, ma anche il business model delle agenzie.

Nella nostra inchiesta, dopo una breve panorami-ca dei 10 trend tech e digitali più innovativi del 2018, cercheremo di capire con agenzie e partner l’impatto di tale evoluzione nel mondo degli eventi, individuando anche nuove frontiere per rendere gli eventi ancora più memorabili e condivisibili. Lo scenario futuro si prospetta ricco di soluzioni sempre più innovative e immersive. Ma a una condizione: il contenuto deve essere sempre al centro, il fulcro intorno al quale poi si sviluppa tutto. Tecnologia e digital sono strumenti efficaci quando non sono mezzi ‘riempitivi’ fini a se stessi, ma quando sanno porsi in maniera coerente a servi-zio del messaggio di brand.

di Serena Roberti (da pag. 29 a pag. 41)

INCHIESTADigital Thinking

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gli eventi sarà, secondo Solaris, lo sviluppo dell’In-telligenza Artificiale e, con essa, tecnologie come il riconoscimento facciale e vocale.

1 - L’ANNO DELLA VOCE Il 2018 è l’anno della voce. Abbiamo tutti impa-

rato a interagire con Siri, Alexa, Cortana… ‘voci’ sempre più smart e che capiscono subito cosa ci passa per la testa. Non appena i protocolli che ri-guardano le voci saranno accessibili a tutti, anche gli eventi potranno sfruttare ampiamente questo po-tente strumento. La voce è un mezzo velocissimo per chiedere informazioni e ottenere feedback. E gli eventi sono ‘time sensitive’, necessitano di velocità e immediatezza. Inoltre, grazie al ricono-

Ogni anno, Event Manager Blog stila una classifica dei trend che caratteriz-zano lo stato dell’arte del mondo degli

eventi. In Events Trends for 2018, in partico-lare, vi è lo speciale 10 Trends in EventTech redatto da Julius Solaris, editor del blog, in cui si anticipano quelle che, secondo l’esperto, sono le tendenze che caratterizzeranno il futuro prossimo in relazione all’impatto di tecnologia e digital negli eventi. C’è un punto fondamentale su cui Solaris insiste: il mercato è abbastanza maturo per sapere esattamente dove e come investire i soldi. E ciò si riflette nelle tipologie di servizi offerti, che devono essere sempre più mirati, performanti ed efficaci. A cambiare radicalmente il futuro de-

La tecnologia del riconoscimento facciale avrà un enorme impatto anche negli eventi: dal controllo e check-in degli ospiti, fino alla creazione di esperienze custom made

L’Augmented Reality permetterà di rendere ‘animati’ strumenti come i

biglietti da visita, i banner e le brochure

2018, VINCONO LE SOLUZIONI INTELLIGENTI

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scimento vocale, sarà possibile trascrivere facilmente i contenuti discussi e ciò aprirà nuove opportunità per chi vorrà utilizzarli a fini di marketing.

2 - RICARICA INTELLIGENTEViviamo nell’era della ‘crisi’ della carica della bat-

teria dello smartphone. Quando lo schermo segnala il 5%, scatta la psicosi. Le stazioni di ricarica sono una vera manna, ma non solo. Stanno diventando incredibili strumenti di marketing e analisi. Alcu-ne, infatti, monitorano i flussi dei visitatori in modo anonimo tramite telecamere nascoste, registrando informazioni importanti. Inoltre, alcune chiedono di collegarsi tramite social, raccogliendo dati, utilis-simi agli sponsor.

3 - TUTTI SIAMO ‘VIP’Come gestire un evento che regali esperienze

uniche e personalizzate, ma all’interno di un vasto gruppo di persone? La tecnologia ci viene in aiuto. Le piattaforme offrono una segmentazione sempre più avanzata: pagine dedicate per l’evento, sezioni del sito, comunicazioni targettizzate…. La perso-nalizzazione, oggi, sta anche nella cura del detta-glio. Quante volte ci viene richiesto di registrarci a un evento a cui ci eravamo già registrati? Oppure ci arrivano notifiche per eventi a cui non siamo interessati? Una customizzazione innovativa passa anche da una cura più specifica della relazione con

il singolo interlocutore. Infine, anche la messaggi-stica targettizzata è una frontiera in espansione, ma con l’accortezza che sia davvero mirata.

4 - CONDIVIDERE ESPERIENZEGuardare gli eventi con gli amici da remoto è un

trend che spopola da un paio d’anni. I social come YouTube stanno creando feature dedicate per fru-ire dei video in compagnia. Lo stesso può essere applicato agli eventi. Facebook, ad esempio, ha annunciato un importante progetto, Oculus Rift, che offre una partecipazione social a concerti o festival musicali. La ‘partecipazione a distan-za’ attraverso tecnologie sempre più sofisticate può davvero cambiare il business degli eventi e offrire opportunità senza precedenti di capitalizzare sulla presenza online.

5 - FEEDBACK VIA CHATBOT Il 2017 ha già virato ampiamente sull’Intelli-

genza Artificiale nelle mobile app, tra cui hanno primeggiato quelle dedicate ai servizi di concier-ge. Cresce il livello di interesse verso i chatbot, i software che simulano la conversazione con l’es-sere umano, e stanno prendendo sempre più piede app ad hoc. Tra tutte, la raccolta di feedback sembra essere uno dei più interessanti utilizzi dell’AI negli eventi. Con i chatbot i feedback sono continui e costanti, perché vengono raccolti in qualunque

Tra le sfide 2018 anche quella di rendere l’influencer marketing intelligibile e misurabile attraverso tecnologie sempre più sofisticate

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Esperienze uniche e personalizzate

momento dell’evento. E sono più ‘sinceri’: è più facile esprimere un’opinione non condizionata in una finestra di chat che di fronte a una persona reale. L’AI diventa quindi un mezzo colloquiale per raccogliere informazioni più precise e dettagliate.

6 - INFLUENCER MARKETINGLa sfida è rendere l’influencer marketing intel-

ligibile e misurabile attraverso tecnologie sempre

più sofisticate. Oggi vengono sfruttate due tipi di piattaforme: quelle che aiutano ad analizzare gli influencer di settori specifici in modo da poterli utilizzare per scopi di marketing mirati, iden-tificando gli opinion leader di una determinata nicchia. Oppure, quelle che aiutano a creare risorse per lavorare sul network di influencer che già si possiede, ottimizzandolo. Ovvero, si ‘sfrutta’ il pro-

prio pubblico influente già acquisito per indirizzare la rete di marketing, creare pagine o codici sconto personalizzati e così via.

7 - PAVIMENTI ‘INTELLIGENTI’I fornitori di tecnologie stanno realizzando solu-

zioni sempre più smart per poter offrire all’event industry strumenti di controllo tangibile del roi. Tra questi, i ‘clever floor’, pavimentazioni

e tappeti smart che tracciano la presenza e la permanenza effet-tiva di visitatori all’interno, ad esempio, di uno stand o di un’a-rea degli sponsor. Si tratta di uno strumento potentissimo per fornire dati sensibili, anche in vista di investimenti futuri, perché dà indicazioni specifiche sulle moda-

lità di fruizione del target.

8 - APP PER LE TRADUZIONILa traduzione ‘live’ attraverso le app è un tool

che esiste da un po’, ma sta crescendo esponenzial-mente. I tempi sono abbastanza maturi per intavo-lare un’experience di traduzione snella, positiva ed efficace, che faccia risparmiare tempo e denaro,

La voce è un mezzo velocissimo per chiedere informazioni e ottenere feedback. Il 2018 sarà l’anno della ‘voce’ anche negli eventi

Le stazioni di ricarica per smartphone sono un vero e proprio strumento di marketing, con

monitoraggio di flussi e informazioni sui fruitori

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attraverso, ad esempio, la traduzione da remoto, molto vantaggiosa in termini di budget.

9 - AUGMENTED REALITY PER LE SPONSORSHIP

Il 53% dei professionisti degli eventi si danna per dare garanzie agli sponsor. Il marketing online alimenta la necessità di rilevare il roi su ogni euro di investimento. La Realtà Aumentata, in questo senso, ha subito una forte impennata nel 2017, ma resta poco sfruttata negli eventi. Snapchat e Insta-gram stanno sicuramente portando nuova linfa alla rivoluzione con i filtri animati, ma esistono altri strumenti per i professionisti che possano portare business, come le ‘sponsorizzazioni creative’, ov-vero di quei processi per cui si iniziano a rendere ‘animati’ molti tool delle aziende, dai biglietti da visita ai banner o alle brochure.

10 - IL NUOVO BIGLIETTO D’INGRESSO? LA TUA FACCIA!

Il riconoscimento facciale, dopo l’annuncio della decisione di Apple di inserirlo negli ultimi device, è una delle nuove frontiere e a breve sarà sdoganato anche nel mondo degli eventi. Esistono ancora restrizioni che dovrebbero cadere entro il 2019, ma sicuramente questo tipo di tecnologia avrà un enorme impatto sulla gestione del target, sotto più punti di vista. Dal controllo degli ospiti, con check-in e registrazioni immediate e sicure, fino alla possibilità di creare esperienze custom made, attraverso app di photo tagging. Infatti, poiché l’evento è sempre più esposto a una crescen-te visibilità sui social media, vi sono nuove app basate sul riconoscimento facciale che si potrebbero sfruttare per offrire experience sempre più im-mersive e condivisibili.

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nate ‘tech-oriented’, come si stanno evolvendo?“L’evoluzione degli eventi non può prescinde-

re dall’adattarsi ai cambiamenti e, in alcuni casi, dall’anticiparli, in un contesto economico e socia-le in continua trasformazione, sempre più social, tecnologico, condiviso - spiega Giulio Merlo, ceo Merlo -. Le agenzie che saranno pronte a raccoglie-re e anticipare queste sfide potranno porsi come un interlocutore autorevole per le aziende. Ormai nes-sun progetto, anche se non richiesto espressamente dal brief, può prescindere dall’implementazione di una strategia digital che racconti il pre e il post di un evento, oltre ad amplificarne la visibilità e la partecipazione durante lo svolgimento”.

Anche Gruppo Roncaglia nasce come struttu-ra di comunicazione, ma nel tempo ha cambiato costantemente il proprio business model. Spiega Paolo Roncaglia, azionista Gruppo Roncaglia e amministratore unico Roncaglia Digital Mar-keting: “L’attuale business model è decisamente incentrato sulla tecnologia come fattore di facilita-

O ggi, la costante evoluzione di nuove tec-nologie e strumenti digitali nel mondo del branded entertainment e della live

communication sta trasformando non solo l’espe-rienza vissuta dal target e l’iter creativo e produtti-vo di un evento, ma anche il business model delle agenzie. Oltre alle tradizionali agenzie di eventi, vi sono poi quelle già nate ‘digital oriented’ che portano sempre più innovazione nel loro dna. Lo scenario si prospetta ricco di soluzioni sempre più immersive e memorabili. Ma a una condizione: il focus deve concentrarsi sempre sul contenuto. Tec-nologia e digital sono strumenti efficaci quando non fini a se stessi, devono porsi a servizio del mes-saggio di brand.

I BUSINESS MODELL’evoluzione tecnologica e digitale negli eventi ha

cambiato - o sta cambiando - il business model delle agenzie? Come si sono attrezzate per stare al passo con questo fenomeno? Oppure, se già sono

IL CONTENT SEMPRE AL CENTRO

‘#BestMBfan’ è un complesso progetto online e offline, a dimensione immersiva, che esprime le potenzialità offerte dal digital e che, in occasione del GP di Monza, ha ingaggiato i supporter delle Frecce d’Argento sia sui social sia in piazza Gae Aulenti a Milano. Attraverso contenuti fotografici, video o testi, i tifosi hanno gareggiato fino all’ultimo like in un contest per vincere la partecipazione al GP di Monza e una giornata in compagnia di Hamilton e Bottas. I primi due ‘Best Fan’ hanno poi proseguito la competizione per vincere la finale ad Abu Dhabi all’interno della Mercedes-Benz Supporter Home, ospitata dal 30 al 3 settembre 2017 nel cuore di Milano. Questa innovativa showcase di vetro, composta da una parete di 10 metri ricoperta di led semitrasparenti, ha permesso al pubblico di interagire con i contenuti online e onsite e di seguire il racconto live di quanto accadeva dentro e fuori la showcase. Il reach totale è stato di 26.399.588; l’engagement: 814.080.

GRUPPO RONCAGLIA/ MERCEDES-BENZ, #BESTMBFAN

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zione dei processi e di innovazione dei servizi per i clienti. Ciò è possibile in primo luogo perché tutti i 60 professionisti che lavorano ‘under the same roof’ nelle quattro società del Gruppo condividono la stessa passione per l’innovazione. Grazie a tale at-titudine ci teniamo costantemente sintonizzati sulle evoluzioni tecnologiche, anche partecipando agli appuntamenti internazionali dedicati al tema, come il World Mobile Congress o il Ces di Las Vegas. In secondo luogo, Ricerca e Sviluppo sono per noi centrali: al comparto destiniamo una parte rilevante del nostro fatturato”.

Talvolta, l’implementazione del business model viene traslata anche da settori in cui alcuni tool sono già collaudati, come sta succedendo in Cwt M&E. “Non c’è ambito aziendale che non sia in-fluenzato dall’evoluzione - spiega Raffaele Calia, sales & marketing manager Cwt M&E -, sia in ter-mini di processi che nella capacità di affascinazione

del target. Basti pensare a come realtà aumentata, realtà virtuale, mapping o l’engagement digitale e i processi di gamification, combinati con strumenti come l’immagine e la musica, rendano possibile la costruzione di eventi sempre più immersivi. Tutto ciò, in un mondo in cui ognuno di noi porta in tasca - o al polso - uno smartphone, touch point elettivo e innesco esperienziale della società in cui viviamo. Rispetto al business model, la tecnologia e l’evoluzione digitale consentono, ad esempio, attraverso lo sviluppo di tool adeguati, di rendere efficienti anche le richieste non complesse grazie alla possibilità di far partecipe il cliente nella genesi della soluzione. Self booking tool, li chiamano così. Funzionano molto bene per il venue sourcing, soprattutto se combinati con la realtà virtuale, o per la pianificazione dei ‘mini meeting’ dove il cliente può di fatto costruire a catalogo la soluzione più corretta per le proprie esigenze. Cwt sta sostenen-

PAOLO RONCAGLIA, Roncaglia Digital Marketing

RAFFAELE CALIA, Cwt M&E

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TECH-DIG, UP VERSUS DOWNUP Virtual Reality attiva: immersione come esperienza personale e collettiva.Facial Recognition: sistemi in grado di ‘leggere’ le reazioni e le emozioni umane a un’esperienza che aprono nuove opportunità, anche in termini di sicurezza.Bot: grazie al’AI è possibile fornire maggiori informazioni e in più luoghi ai partecipanti.Booth: la tecnologia si evolve per ingaggiare sempre più l’utente grazie a 360° photo booth, gif booth, video booth, booth con scena… App per gestione flussi e personale: a supporto del ‘dietro le quinte’ logistico. Tecnologia e contenuto in tandem: salgono le tecnologie che creano conversazione intorno ai temi proposti e coinvolgimento degli utenti nella costruzione contenuti.Big & smart data: grazie ai dati si possono proporre contenuti rilevanti per una specifica audience in un determinato momento, o sponsorizzazioni durante l’evento. UCG: il contenuto generato dagli utenti stabilisce un legame empatico tra brand e consumatori e lo vivifica su base costante.

DOWN Augmented Reality: la Realtà Aumentata sta lasciando lentamente spazio alla Virtual Reality, più immersiva e totalizzante.Digital Pr: le modalità di ingaggio degli influencer sono cambiate. Sta aumentando il bisogno delle agenzie di sviluppare algoritmi propri per analizzare la reputation e l’engagement dei profili social.Tecnologia che sovrasta le relazioni: perdono valore le soluzioni dove la tecnologia sovrasta la componente umana diventando un gioco alla novità e alla sperimentazione fine a sé stessa. Effetto sorpresa a tutti i costi: il superfluo e non contestualizzato, realizzato solo per ottenere un effetto ‘wow’, può diventare controproducente perché può portare a chiedere ‘qualcosa di tecnologico’ senza porsi il problema del significato.

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do degli investimenti molto significativi in questo senso. L’applicazione responsiva con cui gestisce le esigenze dei clienti lato business travel sarà presto a disposizione anche del mondo degli eventi”.

Anche Corinne Galli, communication manager Conversion Agency, conferma come l’evoluzio-ne tecnologica abbia cambiato il business model delle agenzie. “Noi, ad esempio, da tre anni abbia-mo inserito nel team creativo un Cto, ovvero un ingegnere esperto di tech che partecipa a tutte le fasi di realizzazione di un evento, dal brainstor-ming all’execution, valutando di volta in volta la fattibilità delle soluzioni più innovative sul mer-cato. Inoltre, investiamo nella formazione continua di tutta la squadra. Ormai la tecnologia, sia intesa come esperienza innovativa nella live communica-tion che come integrazione ai new media e social network, rappresenta un driver importantissimo per

rendere gli eventi unici e memorabili. Ovviamente, bisogna essere sempre coerenti con il messaggio di brand: un’innovazione tecnologica inserita in un’esperienza come mero ‘riempitivo’ resta fine a se stessa”.

Vi sono poi agenzie e partner nati proprio con focus su tech e digital e che, negli anni, hanno vinto la propria scommessa. “Noi siamo l’evoluzione tec-nologica digitale - racconta Fabio Cillo Legnani, socio fondatore Bonsaininja -. Quando siamo nati, 12 anni fa, eravamo ‘quelli nuovi’ che facevano le cose coi computer ‘sfigati’ e raggiungevano risultati che all’epoca erano impensabili se non avevi inve-stito milioni in attrezzature eccellenti. La stessa cosa è successa nella produzione video e sta succedendo negli eventi. L’evoluzione tecnologica non è un nemico a cui far fronte, è una fisiologica trasfor-mazione necessaria e benvenuta. Il nostro business

La campagna di lancio della nuova Classe A ha affidato a un’intelligenza artificiale il compito di umanizzare la tecnologia attraverso l’arte: la creazione di un ritratto ha valorizzato il claim ‘Just like you’. L’engagement ha avuto inizio con una fase teaser durante la quale, in alcune piazze, è comparso un robot guidato da un’intelligenza artificiale che ha ritratto i passanti firmando la sua opera con l’hashtag #justlikeyou. Un video reveal con protagonisti due influencer, poi, ha svelato l’associazione con il brand. A supporto, una call-to-action di oltre 30 influencer che hanno invitato i follower a vivere l’esperienza collegandosi al sito justlikeyou.it, dove gli utenti hanno potuto parlare in chat e prenotare la versione cartacea del ritratto da ritirare dal dealer più vicino.

MERLO/MECEDES-BENZ, L’ARTE UMANIZZA LA TECNOLOGIA

Nei giorni che hanno preceduto la finale di Champions League, Conversion ha firmato in-store event presso alcuni centri commerciali di Milano e hinterland. In un grande stand brandizzato Heineken, il consumatore veniva invitato a provare diversi giochi di abilità ed entusiasmanti sfide, da solo o con amici, oppure poteva mettersi in posa per divertenti scatti da postare sui social. Un’esperienza multidimensionale divertente e memorabile, attraverso attività di engagement coerenti con il brand, digitali e tecnologiche. Non poteva mancare il mitico paratutto: una sagoma di portiere automatizzata che grazie a sensibili sensori e un gioco di telecamere riusciva a leggere il movimento del tiro e si muoveva di conseguenza per parare tutte le palle. Qualche goal è stato fatto… ma veramente pochi!

CONVERTION/HEINEKEN, PARATE DIGITALI

CORINNE GALLI, Conversion Agency

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model è sempre stato lo stesso, non abbiamo mai ‘investito’ in tecnologia: abbiamo sempre usato la tecnologia e continueremo a farlo”.

Anche Souldesigner si mantiene da anni sulla stessa lunghezza d’onda. “Onestamente, non posso dire che il nostro business model sia cambiato - spiega Samuele Franzini, fondatore Souldesigner -. Credo che, grazie alla nostra ricerca e a quelle di altri attori che come noi hanno puntato sull’inno-vazione, si siano imposti dei cambiamenti al busi-ness model di società più vicine ai format classici di evento. Da quando siamo nati, la nostra mission è stata innovare il mondo degli eventi attraverso l’uso inedito di soluzioni tecnologiche. Scenografie e location immersive e storytelling interattivo raccontato in percorsi che si stendono tra spazio fisico, digitale e virtuale”.

Infine, Twico nasce proprio dall’opportunità di utilizzare la tecnologia e il digital per traghettare gli eventi verso un nuovo livello di entertainment ed engagement. “La forte collaborazione e vicinanza alle agenzie di SG Company specializzate in eventi ci permette di captare e analizzare le dinamiche di un evento per ideare sia prodotti replicabili sia

soluzioni tailor made - commenta Alessandro Modena, ceo Twico -. Il nostro business model si focalizza sull’innovazione tecnologica applicabile agli eventi per rendere l’esperienza unica non solo offline, ma anche online. Siamo sempre alla ricerca di talenti che siano in grado di trovare il ‘plus’ che può fare la differenza. Ovviamente, per restare ag-giornati, puntiamo molto anche sulla formazione del team attraverso l’incontro con professionisti di settore e la partecipazione a eventi inerenti al digi-tale e all’Information Technology. Nell’ultimo anno, in particolare, abbiamo accolto sia figure con un approccio più cross canale, per ragionare ad ampio raggio, sia project manager con competenze speci-fiche nell’ideazione di prodotti a supporto dell’am-plificazione delle attività offline. Un ulteriore ‘pillar’ del nostro business model è la continua ricerca di realtà specializzate nello sviluppo hardware di nuove tecnologie per consolidare l’unione tra strategia e tecnologia, quali ad esempio, startup con focus su gaming e realtà virtuale”.

Cwt M&E ha affiancato Fisg (Federazione Italiana Sport Ghiaccio) nell’organizzazione dei World Figure Skating Championship di Milano 2018. Innovativa dal punto di vista digitale la comprensione strategica delle community di fan a questo evento collegate e il loro ingaggio pre, during e post evento. A una comunicazione teaser ha fatto seguito la costruzione e proposizione di experience tailor made in ambito shopping, gourmet e turistico che si sono rivelate fondamentali per il successo registrato nelle vendite dei tickets.

CWT M&E/FISG, TAILOR MADE EXPERIENCE

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SOLUZIONI & SUGGESTIONIMa quali sono, in concreto, secondo l’esperienza

delle agenzie, le soluzioni più innovative di set-tore? E quali i possibili scenari futuri? Partiamo da una doverosa premessa: molti tra i nostri intervistati hanno espresso un’opinione condivisa, ovvero, il fatto che tecnologia e contenuto debbano essere imprescindibili: la tecnologia non può e non deve sostituire la componente ‘umana’, ma mettersi al servizio del concept. “A mio parere le soluzioni più innovative sono quelle che non trascurano il lato umano della tecnologia ma che, al contrario, lo esal-tano aprendo a nuove possibilità di comunicazione e d’interazione”, commenta Merlo (Merlo).

Concorda Franzini (Souldesigner): “La tecnolo-gia deve essere considerata uno strumento al servi-

Il futuro degli eventi si prospetta nel segno di evoluzioni tecnologiche e digitali che offrono grandi potenzialità al settore, ampliando, in-

nanzitutto, la fruizione nello spazio e nel tem-po. Molte sono le soluzioni che si stanno facendo strada, dalla realtà virtuale sempre più performante, alle declinazioni dell’A.I., i magic mirror e tutte quelle experience che sollecitano i cinque sensi. Ancora, live streaming, photobooth sempre più interattivi e modalità sempre meno invasive per l’utente e più ingaggianti che permetteranno di profilarli nel dettaglio. Pare proprio che tecnologia e contenuto vadano oggi considerate come un elemento unico e imprescindibile. Ricordando sempre e comunque che la componente strumenta-le si deve porre a servizio di quella umana.

IL FUTURO? STORYTELLING EVOLUTI E IMMERSIVI

Tre anni fa per Corona Extra, Twico ha investito nello sviluppo di un videogame virtuale con l’utilizzo di Samsung Gear VR. Il cliente aveva richiesto una nuova modalità di ingaggio del target tecnologica e premium, ma anche portatile e facilmente utilizzabile. La scelta è ricaduta su un hardware all’epoca ancora poco diffuso: il visore portatile di Samsung per il Galaxy S6. Per lo sviluppo del videogame, Twico si è affidata al motore ‘Unreal’, in grado di simulare ambienti virtuali complessi. La preoccupazione principale era legata alla VR Sickness, ossia l’eventuale nausea causata l’utilizzo della VR, che si è rivelata infondata una volta testata la demo. L’attività ha avuto un notevole successo: durante i 50 eventi della stagione estiva, si creava la coda per provare lo strumento. Lo stesso videogame è stato poi riutilizzato l’anno successivo e arricchito di alcuni extra, come una tv in grado di visualizzare l’immagine del casco e una classifica tra i partecipanti.

TWICO/CORONA EXTRA, VIRTUALITÀ PORTATILE

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zio di un concept, soprattutto nel caso degli eventi. Per noi le tecnologie che permettono immersività senza isolare gli ospiti sono, in questo momento, prioritarie rispetto ad altre. Da anni proponiamo scenografie immersive che permettono alle loca-tion di vivere, raccontare e trasformarsi, andando oltre la forma classica degli schermi. Tecnologia e contenuto vanno considerate come un elemento unico che, all’interno dello spazio fisico, crea un’e-sperienza volta a garantire la comunicazione live degli obiettivi del cliente. L’entertainment di qualità si incastra in un percorso di storytelling evoluto, non può essere considerato come riempitivo di un momento o di uno spazio. Un robot che muove uno schermo non è sufficiente a rendere memora-bile un evento. Guardando alle persone che guidano le tecnologie, ci tengo a sottolineare che oggi, più che mai, torna a essere centrale il ruolo di nuove tipologie di registi, professionisti che siano in gra-do di andare oltre gli elementi classici dello show e pensare in modalità integrata tra scena, talent, mu-sica, video e tutto ciò che di nuovo si può inserire in un percorso di storytelling evoluto grazie all’u-so della tecnologia”.

In fondo, ciò che conta, non è la soluzione tec-nologica che ci si trova di fronte, ma l’esperienza

che si sta vivendo. “La soluzione tecnologica, anzi, dovrebbe essere invisibile - afferma Cillo Le-gnani (Bonsaininja) -, ciò che si deve vedere è il risultato. Noi siamo paladini di una regola sem-plice: in tutti gli eventi, partiamo sempre prima dal contenuto, da cosa vuoi dire, a chi vuoi dirlo. Poi lavoriamo sulla relazione tra le persone, lo spazio fisico in cui si trovano e il contenuto che devono fruire. Scegliere se metterli davanti a un ledwall di 80 metri e inondarli di contenuti oppure far loro guardare lo schermo di uno smartphone è una scel-ta che non ha nulla a che fare con la tecnologia, ma con il risultato auspicato”.

Galli (Conversion Agency) sottolinea uno spun-to di riflessione: “Oggi le tecnologie a disposizione sono davvero tantissime, dai magic mirror alle va-rie declinazioni di VR ed experience che sollecita-no i cinque sensi. Ne siamo tutti entusiasti, anche se a volte ci si chiede se noi della comunicazione non stiamo andando troppo ‘veloci’ rispetto ad alcuni clienti - che magari investono ancora il 50% del budget in adv classico - o anche rispetto ad alcuni consumer. Nello scenario futuro, io vedo sicura-mente la crescita della tecnologia sia in termini di virtual reality sia di Iot, l’internet of things: ogni dispositivo mobile diventerà un ‘media’ e questo

IL FUTURO? STORYTELLING EVOLUTI E IMMERSIVI

SAMUELE FRANZINI, Souldesigner

Il progetto che racchiude in sé la maggior ricerca tecnologica di quest’anno per Bonsaininja è The Kitchen of The Future, realizzato per Hoover. Si tratta di un’esperienza di realtà virtuale che porta il fruitore in una realtà parallela, ma del tutto credibile e intellegibile, nella quale la relazione tra lo spazio fisico reale e quello virtuale esiste ed è percepibile. E questa relazione ha il chiaro fine di rendere l’esperienza ancora più credibile e memorabile. La scelta della tecnologia è stata dettata principalmente dal tipo di fruizione richiesta dal cliente e dal progetto stesso. Il risultato doveva far provare al fruitore l’esperienza di sentirsi in una cucina impalpabile, ma credibile, tecnologica, ma reale, futuristica, ma… presente. Esperimento riuscito!

BONSAININJA/HOOVER, LA CUCINA DEL FUTURO

FABIO CILLO LEGNANI, Bonsaininja

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avrà un impatto enorme sul mondo della comuni-cazione”.

La tecnologia digitale ha comunque migliorato la qualità delle apparecchiature che i player degli eventi utilizzano nell’attività quotidiana: maggiori funzioni e prestazioni, miglior controllo, riduzione di pesi e ingombri... Non c’è comparto che non abbia avuto miglioramenti grazie all’innovazione digitale.

“Probabilmente - spiega Alessandro Rosani, direzione Tecnica, Ricerca e Sviluppo Sts Com-munication -, i maggiori benefici li abbiamo avuti nell’ambito della trasmissione e messa in onda dei contenuti. Ad esempio, media server si stanno evol-vendo rapidamente. Non mi riferisco solamente alla qualità e capacità di gestire immagini con risoluzio-ni sempre più grandi. I media server sono diventati dei sistemi complessi, non più dei semplici player. Il loro utilizzo li vede protagonisti già dalla fase di ideazione e progettazione e illustrazione dell’evento al cliente. Creativi e operatori live usano lo stes-so strumento. È possibile interfacciarli a sistemi di movimentazione o di tracking di oggetti e persone, vengono integrati da potenti software di manipolazione e creazione di effetti artistici video. In molte produzioni i media server sono l’hub dello show”. Senza una continua innovazione tecno-logica digitale questo non sarebbe stato possibile. “Parallelamente - aggiunge Rosani - , assistiamo a una rapida evoluzione dei sistemi di trasmissione

dei segnali audio video su reti IP, semplificando enormemente l’infrastruttura di distribuzione. La principale innovazione per noi che ci occupiamo di eventi live è la possibilità di trasmettere segnali ad altra risoluzione (4K) con ridotti tempi di ritardo. Stiamo osservando e valutando attentamente queste innovazioni, in tempi non troppo lontani potranno essere uno standard anche nel nostro settore. Come scenari futuri, ci sono interessanti evoluzioni dei sistemi di visualizzazione in virtual reality e mixed reality. Speriamo che l’innovazione digitale con-senta di poter utilizzare queste tecnologie anche in grandi eventi, con un elevato numero di parteci-panti”.

Tra gli elementi tecnologici e digital più utilizza-ti, la realtà virtuale è spesso citata ai primi posti. “La realtà virtuale è una soluzione che può offrire ancora molto in termini di engagement durante gli eventi e lo sarà maggiormente quando si diffonderà su larga scala - spiega Modena (Twico) -. Ci sono alcuni strumenti come il nuovo visore, Oculus GO, che rendono possibile, con budget contenuti, la pre-sentazione, ad esempio, di una location per un even-to utilizzando la realtà virtuale, permettendo così di immergere subito il cliente nell’atmosfera che si desidera creare. Ciò che si sta iniziando a delineare per il futuro è la possibilità di far vivere esperienze virtuali agli utenti direttamente durante gli eventi, che consentano una vera interazione e non più una visibilità passiva di un contenuto. Successivamente,

Il lancio della stagione motori di Sky Italia è un chiaro esempio di come l’immersività abbia permesso al cliente di Souldesigner di far sedere il pubblico al centro di un circuito. Per l’occasione è stata creata e allestita una scena inedita che ha permesso la realizzazione di un live show dove i protagonisti stessi della stagione motori, i commentatori, hanno potuto raccontare in modalità quasi esperienziale i contenuti della nuova stagione di F1 e MotoGp. Un’experience ad alto tasso di adrenalina e immersività.

SOULDESIGNER/SKY, ADRENALINA E IMMERSIVITÀ

ALESSANDRO MODENA, Twico

ALESSANDRO ROSANI, Sts Communication

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questi contenuti potranno essere condivisi in ottica di reporting, perché oggi e sicuramente in futuro, la misurazione dell’impatto che un evento ha sul web è un punto fondamentale per i clienti. Questi ultimi, infatti, hanno la necessità di misurare il Roi degli investimenti in base ai kpi richiesti in fase di brief e questa analisi è possibile sui canali digitali. La realtà aumentata, però, non è l’unica tecnologia che potrà rendere un evento memorabile, infatti c’è sicuramente ancora molto spazio per soluzioni come il live streaming, i photobooth e la profilazione dati attraverso modalità sempre meno invasive per l’utente e più ingaggianti”.

Infine, anche Roncaglia (Gruppo Roncaglia) sottolinea come le nuove tecnologie offrano grandi potenzialità agli eventi, innanzitutto amplian-do la fruizione nello spazio e nel tempo. “Ad esempio, Wimbledon produce contenuti 365 giorni l’anno rendendo la sua audience infinitamente più ampia delle due settimane di torneo e non a caso ora si definisce una media company. L’utilizzo di

tutte queste potenzialità richiede competenze di comunicazione: per ideare una strategia che si in-tegri con l’evento principale; competenze digital e social; competenze per sviluppare uno storytelling ingaggiante; competenze nell’organizzazione even-ti e per gestire attività in loco volte a creare conte-nuti per il pubblico digitale. Pensiamo che in alcuni nostri progetti, come ad esempio ‘#GoMB’ - che al Bea World 2017 ha vinto il 1° premio ‘Use of Web and Social Media’ - siano riusciti a unire tut-te queste caratteristiche. Fra i possibili scenari futuri, c’è la strada digital già imboccata da LaLiga, per cui il 99% dei tifosi del Barcellona, che non risiede in città, può vivere la partita anche se non è fisi-camente sugli spalti. Visione in 3D, soggettiva dei giocatori, immagini a 360° dell’azione, ologrammi visibili da casa attraverso telecamere dedicate in ogni punto del campo, hanno trasformato le ultime partite Barcelona-Real Madrid in un evento inte-rattivo e personalizzato, che rende ogni tifoso parte dell’esperienza e dei value del Club”.

Sts ha firmato la tecnologia video delle oltre 50 date per il lancio l’undicesimo disco di Luciano Ligabue. Il fondale del palco era costituito da uno schermo led outdoor a forma di omega di oltre 100mq, gestito da un potente mediaserver di ultima generazione, con il supporto del software Notch per gestire gli effetti sul segnale live delle riprese. Per queste ultime è stata utilizzata una regia full HD in flight case, con un totale di 11 telecamere di cui 5 panasonic ak-hc3800, telecamera da studio full hd con collegamento in fibra ottica verso la regia e microcamere, tutte posizionate in modo strategico: nel sottopalco, sul palco, dall’alto, sulla tastiera e sulla pedaliera del chitarrista. Presente un sistema di streaming in tempo reale, che consentiva di mandare in onda sullo schermo le riprese fatte con uno smartphone dall’artista sul palco.

STS/LIGABUE, MADE IN ITALY TOUR

INCHIESTADigital Thinking

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gica - spiega Simone Mazzarelli, ceo Ninetynine - ci ha guidato verso un cambiamento dell’approccio strategico e sta guidando l’evoluzione dell’agenzia verso un’offerta sempre più tech oriented”.

Quali sono in concreto, secondo la vostra

esperienza, le soluzioni più innovative nel

digitale? Quali i possibili scenari futuri?

La tecnologia ci ha aiutato a rendere sempre più ‘misurabili’ le operazioni sul territorio e gli eventi. Da una parte l’evoluzione dei social e la totale digitalizzazione del target ci consentono di creare operazioni orientate al risultato, dall’altra l’inno-vazione tecnologica consente di creare soluzioni eye-catching ed eventi fortemente notiziabili. Con i social i costi per contatto possono essere finalmen-te e concretamente misurati e valutati dal cliente e i

In costante crescita e sempre pronta a esplorare ambiti nuovi e opportunità innovative, Ni-

netynine vanta un approccio unico al mercato che sfrutta le leve del marketing a 360 gradi su canali online e offline, senza porsi alcun

limite. Un’agenzia, come recita il sito internet, mai a corto di idee, un reparto creativo sempre pronto a sorprendere, capace di mettere al servizio dei clienti le tecniche più all’avanguardia della comunicazio-ne, del marketing e delle vendite.

L’evoluzione tecnologica e digitale ha cambiato già da diversi anni l’assetto di Ninetynine. L’agenzia ha creato al suo interno una divisione Digital che affianca i diversi reparti nello sviluppo di progetti, campagne, eventi e gare. “L’innovazione tecnolo-

Grazie alle più innovative tecniche di videomapping, Castel Sant’Angelo (Roma) si è trasformato prima in una prigione, poi in un castello in occasione del lancio della nuova console PlayStation

NINETYNINE, TECH ORIENTED EVOLUTION

SIMONE MAZZARELLI, ceo Ninetynine

di Marina Bellantoni

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contatti incrementati in maniera esponenziale grazie ai social network e questo conferisce forza e valore alle nostre idee e ai nostri progetti. D’altro canto il mapping 3D continua a essere di forte impatto vi-sivo, garantisce l’effetto wow e consente agli ospiti di vivere una realtà immersiva totalizzante. Sicu-ramente l’avvento della realtà virtuale rappresenta la novità di questi anni. La sua applicazione è parti-colarmente adatta alle mostre in quanto è in grado di trasformare l’esperienza rendendola interattiva e sempre più scenografica.

Può scegliere due case history che ben

illustrino questo trend?

Sicuramente uno degli eventi più spettacolari che abbiamo ideato e gestito è stato il lancio della nuova console PlayStation 4 che ha coinvolto uno dei simboli storici più importanti e suggestivi della città di Roma: Castel Sant’Angelo. Grazie alle più innovative tecniche di videomapping l’edificio si è trasformato prima in una prigione, poi in un castello. Nello scenario di una fuga alla Assassin’s Creed, in una navicella spaziale... I quattro simboli che caratterizzano il brand hanno invaso le pareti del castello fino a lasciare spazio al logo PS4 e alla data di lancio della stessa. Un even-

to unico, in grado di coinvolgere ed emozionare gamer e non solo.

Più recente è stata invece la nostra esperienza con il mondo delle mostre. Abbiamo, infatti, lavorato insieme a Grande Exhibitions a ‘Van Gogh Alive - The Experience’: un’esposizione multisenso-riale che ha ripercorso 800 opere composte tra il 1880 e il 1890 e la vita privata di Van Gogh. Lo spettatore ha avuto l’opportunità di immergersi per 40 minuti nel mondo del celebre pittore olandese attraverso 3.000 immagini che si animavano su pareti, colonne, soffitti e pavimenti gra-zie all’innovativa tecnologia video Sensory4™, in grado di armo-nizzare motion graphic multicanale e suono surround di qualità cinematografica, con oltre 40 pro-iettori ad alta definizione, per fornire imma-gini dettagliate e particolari in primo pia-no.

INCHIESTADigital Thinking - Protagonisti

I quattro simboli che caratterizzano il brand PlayStation hanno invaso le pareti di Castel Sant’Angelo (Roma) fino a lasciare spazio

al logo PS4 e alla data di lancio della stessa

Insieme a Grande Exhibitions Ninetynine ha sviluppato ‘Van Gogh Alive - The Experience’, esposizione multisensoriale che ha ripercorso 800 opere composte tra il 1880 e il 1890 e la vita privata dell’artista

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FOREIGN OFFICEFiere

IMEX 2018, NETWORKING E FORMAZIONE DI QUALITÀ

Anche quest’anno i protagonisti della me-eting industry internazionale si sono dati appuntamento a Francoforte (Messe

Frankfurt, 15-17 maggio 2018; www.imex-frank- furt.com) per esplorare le innovazioni tecno-logiche, aggiornarsi grazie alle numerose conferen-ze e seminari, perfezionare le proprie abilità profes-sionali ed entrare in contatto con colleghi.

Da sempre, infatti, la kermesse offre numerose opportunità di networking e formazione per il settore eventi e incentive, mette in contatto agen-zie e aziende con i partner per i propri eventi (dai principali hotel e venue ai fornitori di servizi per eventi, dai catering agli allestitori, dai creatori di app e soluzioni tecnologiche, alle agenzie), offrendo agli espositori postazioni fieristiche e mo-menti di qualità per creare nuovi contatti utili, raf-forzare le relazioni esistenti e contrattare affari.

Quattro giorni di lavori, un gala dinner, una cerimonia di premiazione, più di 3.500 esposi-tori da 150 Paesi, più di 180 educational sessions, 5.200 buyer. Questi alcuni dei numeri che hanno caratterizzato Imex Frankfurt.

Numerosi i temi trattati durante gli incontri e i workshop: dal corso Iaee-Cem agli incontri per professionisti di aziende, agenzie e associazioni, da ‘EduMonday’ (per conoscere i segreti dell’Event Canvas Model) al ruolo delle donne nella meeting industry (She Means Business) fino a quello dei giovani sotto i 35 anni (Rising Talent).

Il 15 maggio, dopo la cerimonia di apertura, si è svolto il Policy Forum, opportunità per respon-sabili politici e influencer per confrontarsi sulla crescita del settore. Il 16 maggio, dopo la ImexRun (corsa di 5 km lungo il fiume Main), è stata la vol-ta del Forum dei futuri leader Imex-Mpi-Mci, il Faculty Engagement Programme. A chiudere i lavori il Gala Dinner and Awards: musica dal vivo, cibo favoloso, grande networking, oltre all’annuncio dei vincitori dei premi Imex e del settore.

Tra i temi protagonisti dei momenti di networ-king segnaliamo, infine: Legacy (pianificare eventi con impatti più significativi e duraturi), Event tech (#IMEXpitch, sfida tra cinque startup tecnologi-che), Be well at Imex, Live and experiential e Csr and sustainability.

di Francesca Fiorentino

Quattro giorni di lavori, un gala dinner, una cerimonia di premiazione, più di 3.500 espositori da 150 Paesi, più di 180 educational sessions, 5.200 buyer. Questi i numeri di Imex 2018

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Power of Exhibitions’ declinato da Aefi con un articolato programma di attività, che ha visto il suo culmine con il grande evento ‘La Forza delle Fiere Italiane’ nella Sala del Tempio di Adriano della Ca-mera di Commercio di Roma.

Il comparto a livello mondiale è un vero motore di sviluppo, confermato anche dai numeri: secondo i dati Ufi, sono 98 i miliardi di euro di spesa di espositori e visitatori e 680.000 le persone occu-pate che salgono a 1,8 milioni considerando l’in-dotto come trasporti, ricettività, ristorazione.

Da studi effettuati nel nostro Paese - che trova-no conferma nella recente analisi sul commercio internazionale realizzata da Ufi a livello mondiale - emerge che 1€ investito nelle fiere genera 2€ di indotto diretto e 8€ di indotto indiretto.

Il presidente di Aefi, Ettore Riello, nel suo inter-vento introduttivo, ha ricordato che ogni anno, in tutto il mondo, i 31.000 eventi fieristici coinvolgo-no 260 milioni di visitatori e 4.400.000 imprese

R iflettori puntati sul set-tore fieristico grazie alla Giornata Mondiale

delle Fiere, svoltasi il 6 giugno scorso. Nato nel 2016 per iniziati-va di Ufi (The Global Association for the Exhibition Industry) e da

subito sostenuto da Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), il Global Exhibitions Day rappre-senta un’occasione unica per valorizzare il settore e far conoscere le potenzialità delle manifestazioni italiane, sottolineandone l’impatto positivo sull’oc-cupazione, le attività economiche, l’innovazione, gli investimenti locali ed evidenziando come rap-presentino anche un luogo di incontro e confron-to e polo di lancio per la creatività e il talento.

THE POWER OF EXHIBITIONSIl tema scelto a livello globale per la terza edizio-

ne della Giornata Mondiale delle Fiere è stato ‘The

di Marina Bellantoni

Il Global Exhibitions Day ha l’obiettivo di valorizzare il settore e far conoscere le potenzialità delle manifestazioni italiane, sottolineandone l’impatto positivo sull’occupazione, le attività economiche, l’innovazione e gli investimenti locali

GLOBAL EXHIBITIONS DAY, LA FORZA DELLE FIERE

MICHELE SCANNAVINI, presidente Ice

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Fiere

espositrici. Uno scenario in cui l’Italia è protago-nista, al secondo posto in Europa e quarta a livello mondiale: con circa 1.000 manifestazioni a calen-dario nel 2018, di cui 209 internazionali, il settore ha un peso rilevante nell’economia italiana.

Per quanto riguarda il nostro Paese, le fiere italia-ne rappresentano un asset straordinario: “Generano affari per 60 miliardi di euro - ha commentato Riello - dando origine al 50% dell’export delle Aziende italiane che vi partecipano”. Inoltre, per il 75,3% delle Pmi italiane le fiere sono uno strumen-to fondamentale di sviluppo.

“Sarebbe riduttivo parlare del ruolo delle fiere nel mondo considerandone solo l’aspetto economico - ha continuato il presidente Aefi -. La valenza del loro operare va ben oltre e contribuisce alla diffu-sione dei nostri valori, delle nostre eccellenze, della creatività italiana che tutto il mondo ci invidia”.

INTERNAZIONALIZZAZIONE E SINERGIA

La Giornata Mondiale delle Fiere ha rappre-sentato anche un’occasione per fare il punto su un comparto solido che offre numerose opportunità

di carriera. Un comparto in continua evoluzione che “nonostante qualche situazione di difficoltà sa innovarsi e innovare, adeguandosi ai cambiamenti del mercato e dei consumatori, cogliendo le op-portunità offerte dal mondo digitale per estendere il potenziale dell’evento oltre il momento espositi-vo”, come specificato da Riello.

Sempre secondo Ufi, oltre il 70% dei quartieri e organizzatori di manifestazioni sta sviluppando nuove attività proprio per andare incontro a un mer-cato in continuo cambiamento, anche e soprattutto dal punto di vista geopolitico. “L’escalation del protezio-nismo - ha precisato Riello - rischia di schiacciare la nostra economia, che in questo momento cresce gra-zie alle vendite all’estero, con manovre che potrebbero pesare per 3 punti sull’export. Basti pensare che solo con l’Iran, con cui siamo stati tra i primi a firmare un protocollo d’intesa, il nostro Paese ha diversi miliardi di export a rischio”. Per questo Aefi è sempre più at-tiva nelle iniziative volte all’internazionalizzazione delle fiere e delle aziende che vi partecipano, con una Commissione dedicata per cogliere le nuove opportu-nità sul mercato mondiale e adattarsi con flessibilità a un contesto profondamente mutevole. Ma anche con

TENDENZE

La trentaseiesima rilevazione trimestrale (gen-mar 2018) sulle tendenze del settore in Italia, condotta dall’Osservatorio congiunturale Aefi su 25 poli fieristici italiani associati, indica un quadro complessivamente positivo per numero di manifestazioni, fatturato, espositori e visitatori complessivi, superficie occupata. Il numero di manifestazioni registra un +20%, in linea con lo stesso trimestre dell’anno precedente, ma in miglioramento rispetto al trimestre precedente (+15%).Costante anche la crescita del numero degli espositori: circa la metà (48%) degli intervistati ha, infatti, registrato un aumento, mentre il 28% una contrazione. Il saldo del +20% - differenza tra coloro che prevedono un aumento e coloro che prevedono una diminuzione - indica una performance positiva, anche se meno brillante sia rispetto all’ultimo trimestre 2017 (+31%) che a fine marzo dello scorso anno (+28%). Dall’analisi della provenienza degli espositori, emergono gli europei (+28%), seguiti dagli italiani (+20%) e dai meno dinamici stranieri extra Ue con un saldo del +12%. La superficie occupata è in crescita per il 44%. Il saldo è positivo (+16%), ma meno deciso rispetto allo stesso periodo 2017 (+32%). Il maggiore contributo alla superficie complessiva occupata proviene dagli espositori europei (+28%), mentre le aree occupate dagli espositori stranieri extra Ue registrano un +16%, seguiti dagli italiani (+12%). Positivi anche i dati relativi ai flussi di visitatori: in aumento per il 41,67% dei rispondenti e diminuito per il 33,33%. Il saldo del +8%, al netto della componente stazionaria, è inferiore sia rispetto alla chiusura 2017 (+15%) che confronto al medesimo periodo dello scorso anno (+20%). L’andamento del fatturato segna, infine, un +20%, derivante dalla % di intervistati che hanno registrato una crescita (44%) o una diminuzione (24%). Positive, ma prudenti, le previsioni per il secondo trimestre 2018 per tutti gli indicatori.

ITALIA, PRIMO TRIMESTRE 2018

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Ettore Riello, presidente Aefi, parla durante la terza edizione Giornata Mondiale delle Fiere 2018

partner istituzionali e di rilie-vo come l’Agenzia Ice, Sace

e Simest, con la convinzione che le fiere rappresentino una

grande opportunità di crescita so-prattutto in un momento così com-

plesso per il Made in Italy, che ha ancora molta strada da fare.

“Il rapporto dell’Ice (Agenzia per la promozio-ne all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ndr) con il sistema italiano delle fiere è, e continua a essere, un asse prioritario della promozione a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI italiane. Nel 2017, l’Ice ha supportato 50 fiere, le più rappresentative del Made in Italy nei rispettivi settori, coinvolgendo 5.700 operatori stranieri e realizzando 52.000 incontri b2b. “Quest’anno l’obiettivo sarà superare i 6mila operatori stranieri - afferma Michele Scannavini, presidente Ice - con un potenziamento del numero di incontri d’affari. Contiamo anche di rafforzare la collaborazione con Aefi e le singole ma-nifestazioni per migliorare la loro visibilità all’estero”.

“Le fiere sono un booster per le nostre imprese e la nostra economia - ha proseguito Riello -. Da sempre sosteniamo la necessità di fare sistema per essere forti e competitivi. In quest’ottica collaboria-mo con associazioni e organizzazioni a livello na-zionale e internazionale con l’obiettivo di costruire alleanze sinergiche. Abbiamo molti dialoghi aperti, non ultimo quello con Cfi, che speriamo possano concretizzarsi nel prossimo futuro”.

Durante la giornata di lavori, che ha visto la parteci-pazione di numerosi esponenti delle Istituzioni, è stata evidenziata all’unanimità la valenza dell’attività fieristi-ca rispetto alla crescita delle esportazioni degli ultimi anni. Un risultato possibile anche grazie all’importante

contributo del Piano Straordinario per il Made in Italy. Piano che si auspica che da ‘straordinario’ possa diventare ‘ordinario’, vale a dire strutturale.

Interessante la relazione ‘Le fiere italiane come polo di lancio per creatività e talento’, a cura di Giulio Sapelli, Ordinario di Storia Economica dell’Università degli Studi di Milano, che partendo da un quadro dello scenario macroeconomico at-tuale, ha illustrato l’importanza del ruolo delle fiere in un contesto geopolitico in continua evoluzione.

FIERE, VOLANO DEL TERRITORIOLa tavola rotonda ‘Le Fiere: il luogo dove incon-

trare la creatività italiana’, invece, ha visto a con-fronto i rappresentanti delle Fiere italiane: tra questi, Franco Boni, presidente ISFCert e vicepresidente Aefi, ha sottolineato come la creatività nasca anche da trasparenza e qualità, garantite dalla Certificazio-ne dei dati statistici fieristici; Gianpiero Calzolari, presidente Bologna Fiere, si è focalizzato sulle fiere come volano per le principali filiere industriali ita-liane; Lorenzo Cagnoni, presidente Italian Exhibi-tion Group e vicepresidente di Aefi, ha evidenziato la necessità che le istituzioni pongano attenzione a Imu e corretta normativa giuridica; Fabrizio Curci, ad Fiera Milano, si è soffermato sullo stretto legame tra fiera e città, intesa come teatro di eventi in gra-do di promuovere la creatività a livello internazio-nale; Claudio Valente, vicepresidente Veronafiere, ha parlato dell’importanza delle fiere per valorizzare non solo l’economia, ma anche la storia e la cul-tura di un territorio; Pietro Piccinetti, ammini-stratore unico Fiera Roma, ha enfatizzato il concet-to per cui le fiere sono il vero motore di sviluppo dell’export, per questo è importante che vengano supportate anche dal sistema infrastrutturale.

Ice e Aefi hanno rinnovato la collaborazione (attiva dal 2013) anche per il biennio 2018-2019 con l’obiettivo di supportare il processo di internazionalizzazione degli enti fieristici italiani associati Aefi.Le attività di promozione e di sensibilizzazione rivolte a potenziali espositori, sono finalizzate allo sviluppo della presenza degli operatori e visitatori esteri alle fiere italiane e alla presentazione delle fiere italiane sui principali mercati esteri. Nei primi quattro anni di accordo sono state organizzate oltre 250 iniziative (113 nel primo biennio e 139 nel secondo) dedicate sia a presentare il sistema fieristico italiano e le sue manifestazioni a operatori selezionati che a incoming di delegazioni estere alle fiere in Italia e ad attività di rappresentanza finalizzate al reclutamento di espositori esteri ai Saloni italiani. Particolare attenzione è stata riservata ai mercati asiatici (Cina, Corea, Giappone e Iran), a Stati Uniti e Russia e ad alcuni Paesi africani. L’intesa prevede l’impegno di Ice a svolgere una serie di attività, erogare servizi con agevolazioni per associati Aefi e a rappresentare gli enti fieristici all’estero, in uno o più Paesi. Gli associati Aefi potranno contare anche su analisi ad hoc per individuare i mercati di potenziale interesse e valutare la possibilità di esportazione di format fieristici consolidati.

ICE E AEFI INSIEME PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

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umanistiche, da corsi di marketing e vendita a quelli per il tempo libero. E si cercano seminari gratuiti, ma anche quelli a pagamento. Il web diventa così uno strumento prezioso per migliorare, conoscere e lavorare meglio. Si stima che, solo in Italia, tra le diverse proposte disponibili, esistano più di 5.000 siti o portali che propongono, a diverso titolo e con diverse forme, attività formative agli utenti. E questo escludendo dalla ricerca le Università, siano esse online oppure offline. Tra le opportunità più ricercate i corsi con finalità professionali (39%), quelli di lingue (25%) e quelli legati al tempo libe-ro (19%).

WEBINAR: COME, DOVE E QUANDO?I Webinar coniugano in un’unica esperienza la

comodità di fruizione da casa o da ufficio con l’efficacia e l’interattività tipiche di un evento live. Proprio come in un’aula reale ci si ritrova all’ora

D a un’analisi svolta da SEMrush.com (tool di analisi web), negli ultimi tre anni si è verificato un aumento del 23% di

ricerche online per corsi, approfondimenti a sco-pi formativi e seminari. Un segnale importante e una tendenza in costante aumento, che testimonia come oggi si utilizzi la Rete non solo per l’enter-tainment, ma anche per migliorare se stessi, im-parare, formarsi. Tra le proposte ricercate si trova davvero di tutto: dalle materie scientifiche a quelle

di Marina Bellantoni

Un Webinar è un evento pubblico che avviene online, è un’occasione in cui più persone si ritrovano via internet, mediante una piattaforma o un software, per discutere di un certo argomento

WEBINAR, LA FORMAZIONE COMODA

La guida ‘Come acquisire clienti con i Webinar’ spiega i sette errori da evitare nei Webinar B2B:

• Mal funzionamento della piattaforma

• Connessione internet che cade

• Video o l’audio poco soddisfacenti

• Relatore inesperto

• Non pianificare i follow up del webinar

• Analisi dati di affluenza complicata e laboriosa

GLI ERRORI DA EVITARE

Webinar

TENDENZE

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prestabilita e tutti i partecipanti hanno la possibilità di intervenire attivamente per porre domande e condividere idee.

Il Webinar sfrutta la modalità sincrona, ma può essere anche fruito in modalità asincrona, attraverso la registrazione dell’evento. Il tutto può avveni-re grazie a un software che permette di erogare qualunque tipo di evento online. Tale piattaforma funziona solitamente tramite la rete o attraverso l’installazione di un piccolo software definito come plugin.

Per partecipare a un Webinar è sufficiente iscri-versi attraverso una pagina apposita o landing page: dopo di che via e-mail si riceverà il link per collegarsi il giorno e l’ora dell’evento!

Innanzitutto, bisogna avere chiaro l’obiettivo e il target che si desidera raggiungere. È necessario essere preparati, non improvvisare, decidendo tutto a priori: scegliendo accuratamente il tema del se-minario, magari indagando online per capire quale argomento può attirare maggiore pubblico e inte-resse. Inoltre, è necessario decidere quale formato usare prima di poter creare il contenuto: intervista? domanda e risposta? discussione con un gruppo di esperti? Quale formato funzionerà bene dipende dall’argomento e dagli oratori.

Per rendere il Webinar maggiormente fruibile è necessario stabilire una scaletta e uno script potente

e interessante. Ma non solo: il pubblico non solo desidera argomenti interessanti, ma anche vedere con chi sta parlando, perché non si accontenta di alcune slide e una voce registrata. Vuole sentirsi protagonista, coinvolto e avere la possibilità di chia-rire dubbi.

Il segreto è mantenere alta l’attenzione, muovere la giusta energia, interagire con i partecipanti che sono presenti in diretta.

La scelta della piattaforma Webinar più adatta alle proprie esigenze è poi fondamentale. Se si pensa di organizzare meno di due-tre eventi al mese, la piattaforma potrebbe rappresentare una spesa ecces-siva se tali eventi sono gratuiti, diverso se si pensa di farli pagare. Se gli eventi coinvolgeranno al massi-mo 3-5 partecipanti, invece, può essere sufficiente uno strumento che quasi sicuramente si utilizza già: Skype o Skype Business. Se si supera questo numero di partecipanti, allora è bene cominciare a prendere in considerazione l’affitto annuale di una piattaforma dedicata.

Per quanto riguarda il momento migliore per organizzare un Webinar, il suggerimento viene da Marco Regazzo, founder Primo Round ed Elena Sbrogiò, digital marketing specialist Primo Round, che nella guida ‘Come acquisire clienti con i Webinar’ affermano che il giorno che attrae più partecipazione sia il mercoledì (con punte di oltre

• Non includere troppo testo, che può sopraffare il pubblico

• Lasciare spazio visivo tra i punti

• Evitare l’uso di paragrafi; spezzateli in punti elenco• Aggiungere immagini, grafici, ecc. per supportare i punti

• Includere una diapositiva di chiusura con le informazioni di contatto di presentatori e host e un invito all’azione

REGOLE PER SLIDE DOC

Quando organizzare il Webinar?Il giorno che attrae più partecipazione è il mercoledì, con punte di oltre il 30% rispetto al resto della settimana, seguito dal giovedì (25%) e dal martedì (21%). Fonte: ‘Come acquisire clienti con i Webinar’, Marco Regazzo ed Elena Sbrogiò, Primo Round

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Miglior orario La sessione streaming online più gettonata è quella del primo pomeriggio. Performance migliori dalle 14 alle 16, per nulla performanti le ore che precedono le 9 del mattino e quelle che seguono le 19 (e, ovviamente, i weekend). Fonte: ‘Come acquisire clienti con i Webinar’, Marco Regazzo ed Elena Sbrogiò, Primo Round

il 30% rispetto al resto della settimana), seguito dal giovedì (25%) e dal martedì (21%).

Il venerdì e il lunedì subiscono gli effetti della ‘bol-la’ pre e post weekend, di un grosso calo di attenzione dovuto a un ritmo lavorativo diverso (settore B2B).

E l’orario? Sono sempre di più le persone che partecipano a una sessione streaming online se questa è organizzata nel primo pomeriggio. Le per-formance migliori si hanno dalle 14 alle 16, mentre risultano per nulla performanti le ore che precedo-no le 9 del mattino e quelle che seguono le 19 (e, ovviamente, i weekend).

COME FACILITARE L’ENGAGEMENT E LINK BUILDING

Una ricerca del Content Marketing Institute re-lativa ai contenuti che attraggono naturalmente link cita anche i Webinar, che però non sono in ottima posizione: solo il 56% degli intervistati li ritiene utili. Il tasso di link building però potrebbe crescere se si virasse su una maggiore creatività e la scelta degli influencer leader giusti. La chiave per un buon link building? Includere link cliccabili nello Webinar (incorporare i collegamenti o utilizzare chat in modo che gli spettatori possano partecipare attivamente ai contenuti); promuovere il Webinar fino alla fine e inviare sondaggi.

Dal libro ‘Webinar Professionali’ (Hoepli, 2013) di Luca Vanin e Fabio Ballor, alcuni consigli su come facilitare l’engagement nei Webinar.

AccoglienzaAccoglienza multimediale. Prima che inizi il

Webinar (10-30 min), è possibile intrattenere i par-tecipanti via chat, far vedere una prima slide, chie-dere loro di fare qualcosa (compilare, leggere, vedere un video, visitare una pagina web).

Housekeeping. Salutare con calore e scambiare convenevoli (“Benvenuti! Sentite e vedete tutti bene? Tra pochi minuti comincia il Webinar…”).

Icebreaker (rompighiaccio). Dedicare due-tre minuti ad attività per allontanare la tensione, avvi-cinare i partecipanti e aiutarli a familiarizzare con la tecnologia.

Avvio Se si è in due è meglio. Uno sarà il conduttore,

l’altro il relatore. Questo facilita lo scambio delle pri-me parole e crea un clima positivo, professionale, valo-rizzando il ruolo del relatore e la sua autorevolezza.

Spiegare la struttura interattiva dell’evento. Spiegare come chattare, come alzare la mano, come eventualmente attivare il microfono o la webcam, come rispondere ai sondaggi.

Dall’esperta di etiquette Jacqueline Whitmore, sette consigli per una perfetta presenza in webcam.

• Illuminare l’ambiente

• Scegliere uno sfondo neutro• Vestirsi al meglio

• Eliminare le distrazioni• Usare gli appunti con strategia

• Mantenere il contatto visivo• Assicurarsi la miglior qualità audio

e video

7 MUST PER WEBINAR DOC

• Fissare la webcam e immaginare di parlare a un volto a te caro

• Dietro alla webcam ci sono persone: chiamatele per nome!

• Sorridere, cercare di essere gentile e accogliente

• Cercare di essere semplice e informale, anche se si presentano temi importanti

• Farsi affiancare da un’altra persona: potrebbe presentare il relatore, gestire le domande ed eventuali problemi tecnici

I MUST DEL RELATORE

Webinar

TENDENZE

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Riassumere le regole del gioco. È importante chiarire in modo semplice cosa possono e non pos-sono fare i partecipanti.

Rompere il ghiaccio. Fare qualche domanda per iniziare un dialogo: “È il vostro primo Webinar? Come ne siete venuti a conoscenza? Da dove siete collegati?”.

Analisi delle aspettative. La domanda “Cosa vi aspettate di portare a casa?” permette di correggere le aspettative ed evitare delusioni.

Dare ufficialmente il via. Il relatore comincia e si avvia la registrazione.

Presentazione45 minuti. Il Webinar dovrebbe durare 45’ - 1

ora al massimo, altrimenti il pubblico potrebbe per-dere la concentrazione.

Slide curate. Aiutano gli internauti a seguire me-glio la scaletta e vanno cambiate con un buon rit-mo, sempre diverso. Questo riattiva l’attenzione.

Chiedere un’anticipazione. Rendere le perso-ne partecipi: ad esempio, presentare un problema e

chiedere loro una possibile soluzione, prima di pro-porre la propria.

Q&A. Distribuire i momenti dedicati alle doman-de, aiuterà a tenere alta l’attenzione e la partecipa-zione.

Attivazione. Far fare ai partecipanti esercizi, esplorazioni online, sperimentazioni in diretta.

Protagonisti. Facilitare la condivisione di espe-rienze personali, esempi e racconti specifici.

Testimonianze. Se c’è qualche partecipante in-teressante, dare l’autorizzazione al microfono e alla webcam. Ma attenzione! Che sia un intervento bre-ve, di pochi minuti.

Chiedere feedback. Si può chiedere in molti modi: con un sondaggio, una risposta in chat, un’e-moticon.

Sondaggi. Da utilizzare per alleggerire il ritmo, far partecipare le persone, conoscere il loro parere, riattivare l’attenzione, veicolare un messaggio.

Dono. Offrire un link particolarmente interes-sante, una risorsa gratuita, un tool utile per i parte-cipanti.

I migliori strumenti di coinvolgimento:

• Sondaggi: incoraggiano il pubblico a interagire.

• Allegati: tra gli altri tipi di contenuto (post di blog, eBook, infografica, ecc.) le slide sono gli allegati più richiesti dal pubblico

• Domande: seguire quelli che hanno posto una domanda, sia durante il Webinar sia dopo via e-mail.

• Feedback e valutazioni: esaminare i feedback ricevuti per capire quali argomenti si potrebbero ampliare. Fonte: BrightTALK’s 2017 Webinar Benchmarks Report

WEBINAR, COME CREARE ESPERIENZE ATTRAVERSO CONTENUTI INTERATTIVI

Chi presenta o conduce un Webinar può usare diversi strumenti online, mostrando slide, filmati, confrontandosi in diretta con gli altri partecipanti, sia in forma scritta sia a voce

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Nio Cocktails ha stra-volto le abitudini di consumo degli alcolici

rendendo facilmente accessibili cocktail già mixati che possano es-sere bevuti in ogni luogo e in ogni occasione.

L’idea del format e della società stessa ha preso vita alla fine di una cena tra amici da un’intuizione di Luca Quagliano, ideatore e co-fondatore, coa-diuvato da Alessandro Palmarin e Massimo Pal-mieri, oggi rispettivamente direttore commerciale e direttore marketing.

“Abbiamo visto un potenziale di penetrazio-ne nelle abitudini di consumo, non solo italiane - spiega Quagliano -. Da noi i cocktail, infatti,

NIO, DA COCKTAIL A MEDIUM

di Marina Bellantoni

LUCA QUAGLIANO, ideatore e ceo Nio Cocktails

stanno vivendo un momento di ‘hype’ importante, ma all’estero il consumo è già consolidato”. L’o-biettivo dunque era quello far diventare i cocktail un’alternativa alla bottiglia di vino portata a cena, all’amaro a fine pasto, alla birra a casa tra amici o anche semplicemente un regalo originale”. Al team si aggiunge l’esperienza di Patrick Pistole-si, bartender esperto, che firma i mix dei cocktail Nio seguendo ricette tradizionali e l’alta qualità tipica italiana.

Il target è ampio e abbraccia B2B e B2C: da chi vuole stupire gli amici a cena agli alberghi, dai ristoranti ai bar, dai negozi alle compagnie di tra-sporto e altri ancora. “Dove non è possibile avere un barman e si desidera un cocktail, noi siamo la soluzione”, precisa Quagliano.

Il format ideato da Nio Cocktails prevede cocktail già mixati che possano essere bevuti in ogni luogo e in ogni occasione

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La possibilità di personalizzare le skin (l’involucro esterno) trasforma Nio in un biglietto da visita esperienziale o in un

gift da regalare ai propri ospiti

il manager - abbiamo iniziato a proporre i nostri cocktail pensando a offrire un’alternativa al bere, ma abbiamo scoperto che dagli imprenditori il pro-dotto è percepito spesso come un media. La possi-bilità di personalizzare le skin (l’involucro esterno, ndr) trasforma Nio in un biglietto da visita espe-rienziale o in un gift da regalare ai propri ospiti (nel caso di un albergo ad esempio, ndr) per pro-lungare la persistenza del brand nel tempo, anche a casa del cliente”.

Per promuovere il format la società guidata da Quagliano utilizza un media mix che coinvolge sia online sia offline. “Abbiamo una presenza costante su Instagram, Facebook e LinkedIn - spiega il ceo -. Teniamo monitorati gli eventi più interessanti per promuovere il brand e valutiamo costantemente testate trade su cui investire in adv o tra-mite ufficio stampa”.

UN ‘MEDIUM’ PERSONALIZZABILE“Il nostro plus principale - precisa Quagliano -

è stato credere totalmente nella nostra idea e nel nostro progetto, senza alcuna remora, dedicandovi cuore e anima. Abbiamo voluto sin da subito pen-sare a scenari di sviluppo del business per farci trovare pronti”.

A quasi un anno dalla partenza, l’azienda ha già raggiunto importanti traguardi come l’apertura di uno stabilimento produttivo all’avanguardia, la creazione di un modello di retail e franchising, mantenendo sempre alti gli standard di qualità e l’attenzione all’ambiente: la società, infatti, utilizza solo due materiali per i pack (cartone e un polieti-lene speciale per contenere il cocktail), separabili e riciclabili dopo il consumo.

La proposta di Nio Cocktails può essere anche sfruttata in ambito promozionale e personalizzata quale gadget aziendale... “In ambito B2B - spiega

Via Tortona, 15 - 20144 MilanoTel. 039 [email protected]: obiettivo 1 mln di euro nel 2018Servizi: cocktail ‘ready mixed’ pronti all’uso e customizzabili per aziende ed eventiClienti: Bulgari, Sheraton, Caffè Pedrocchi, Vintage 55, Luxottica, BelFor

NIO COCKTAILS

Tra le case history recenti maggiormente rappresentative targate Nio Cocktails, spicca l’evento in un treno d’epoca alla Stazione Santa Maria Novella di Firenze, organizzato da Party Society il 13 aprile scorso. Nome del party ‘Seconda Classe’, viva l’ironia. La ricetta è semplice: un gruppo di amici, la voglia di organizzare una festa diversa, l’idea di coinvolgere i propri amici, un tema per avere la scusa di vestirsi in modo stravagante. Un club esclusivo, solo su invito, ospitato ogni volta in location particolarmente uniche e, in occasione del quale, Nio è stato il cocktail ufficiale, perfetto data la particolarità dello spazio.

BRINDISI IN ‘SECONDA CLASSE’

PARTNERA tu per tu

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CONTATTI

Prima Società di Consulenza Musicale italiana, Milano Music Consulting progetta e tematizza musica di alto livello a 360° per agenzie eventi, aziende, comuni e

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MILANO MUSIC CONSULTINGVia Bramante, 39 - 20154 Milano - Tel. 373 7738537 / 339 [email protected] - www.milanomusicconsulting.com

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effetti speciali. Fondata nel 1997 da Adriano Crosetto, è famosa per aver fatto conoscere in Italia gli effetti di carta Kabuki, sviluppando, nel corso degli anni, ‘scenografie attive’, utilizzando le migliori tecnologie per realizzare nevicate artificiali, effetti di fumo, giochi di bolle, laser ed effetti pirotecnici. Joy Project opera nelle più importanti produzioni televisive, musicali, sportive, di moda ed aziendali, collaborando con le migliori agenzie di eventi in Italia e all’estero.

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