Giro intorno al mondo: il viaggio di adulti e...

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Scuola dell'Infanzia Capponi Giro intorno al mondo: il viaggio di adulti e bambini

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Scuola dell'Infanzia Capponi

Giro intorno al mondo: il viaggio di adulti e bambini

Introduzione

La scuola dell’Infanzia Capponi è composta da quattro sezioni eterogenee per età.Il Piano dell'Offerta Formativa “Viaggio intorno al mondo...tutti in giro giro tondo”intende mettere al centro la valorizzazione delle diversità individuali, attraverso lascoperta di giochi e narrazioni proprie delle tradizioni popolari.Il Collegio dei Docenti ha progettato un percorso da realizzarsi con la partecipazionedei familiari dei bambini, con la forte convinzione che “l'azione della scuola siesplica attraverso la collaborazione con la famiglia”1.La scelta del Collegio di nominare una referente della Scuola per lavorare nell'areadelle Funzioni Strumentali dedicata alla continuità orizzontale (si vedadocumentazione nel link dedicato) ha stimolato ulteriormente il percorso dicoinvolgimento delle famiglie alle attività didattiche. Il tema sviluppato quest'anno haapprofondito proprio le modalità atte a favorire la partecipazione dei genitori alla vitascolastica, attraverso le esperienze e la documentazione raccolte dalle insegnanticoinvolte. Inoltre, diverse insegnanti hanno partecipato al corso di formazione “La relazione coni genitori tra necessità e opportunità” tenuto dall'Associazione Margherita Fasolo,riportando così nella pratica scolastica quotidiana alcune riflessioni relative allacomunicazione e all'organizzazione delle riunioni con le famiglie.Tutti questi elementi hanno contribuito a dar forza al progetto, che in pochi mesi hacoinvolto gran parte dei genitori della scuola.

Il coinvolgimento dei genitori

Un momento importante di condivisione con i genitori del percorso pensato per ibambini è stato quello della presentazione del P.O.F.: oltre alla descrizione delprogetto educativo dell'anno scolastico, le insegnanti hanno invitato i genitori aparlare con i bambini di ciò che viene fatto a scuola, di osservare assieme ai figli ladocumentazione delle esperienze e di partecipare alla vita scolastica in momentidefiniti e progettati, in modo da creare quell'alleanza educativa necessaria tra scuola efamiglia.In ognuna delle sezioni, con i tempi e le modalità adeguate al percorso che ha presoforma con i bambini, sono stati invitati i genitori, i nonni, i fratelli, a raccontare unastoria popolare o a spiegare e sperimentare un gioco tradizionale.Ogni incontro, programmato in maniera concertata da familiari e insegnanti, harappresentato una tappa importante del percorso educativo dei bambini: il racconto, oil gioco, veniva preceduto da una preparazione dei bambini ed era seguito da unarielaborazione di quanto sperimentato. L'approccio condiviso dalle insegnanti è stato quello di accogliere tutte le propostedei familiari, dando indicazioni riguardo ai tempi e alle modalità di presentazionedelle esperienze.

1 Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, 2012.

La costruzione della cornice

La partecipazione dei genitori a scuola è stata inserita come parte integrante delpercorso progettuale dell'anno scolastico. Gli interventi (di gioco, di narrazione, dicanto) dei diversi genitori con i bambini hanno rappresentato tappe importanti dellaproposta didattica. Le insegnanti, in sede di programmazione, si sono confrontate ehanno lavorato per la co-costruzione di un filo conduttore che unisse tutte leesperienze, accompagnando i bambini, attraverso giochi, balli, canti e storie, in unviaggio attorno al mondo nel quale si scoprono le diversità e la loro bellezza. Al contempo, si è lavorato collegialmente al fine di migliorare le proprie modalitàcomunicative e relazionali con le famiglie: ci si è interrogate sul proprio modusoperandi, sugli aspetti da valorizzare e su quelli da modificare, costituendosi inquesto modo come reale “comunità professionale di docenti”. La consapevolezza forte che ha guidato il gruppo è che “progettare la relazione con lefamiglie significa osservarla, individuando le peculiarità che distinguono ognifamiglia dall'altra, definirne gli obiettivi e strategie, monitorarla, documentarlaattraverso materiali che possono descriverla e, infine, valutarne gli esiti. Soloriconoscendo l'unicità e le risorse di ogni famiglia e mettendo in atto ogni voltastrategie progettuali condivise e consapevoli, è possibile costruire alleanze e sinergietanto significative e proficue da rendere genitori ed educatori partner educazionali nelcomune processo di crescita ed educazione dei bambini” 2.

2 Guerra M., Luciano E., La relazione con le famiglie nei servizi e nelle scuole per l'infanzia, Edizioni Junior,Bergamo 2009.

Le esperienze con i genitori

Viaggio in Giappone con la mamma di Hikari

Viaggio a Cuba: Barquito de papel

Giochi di una volta in cortile

Giochi dal Perù

Il gioco delle noci

Una cassetta della posta. Una fotografia, una cartolina dal paese natale, un ricordod'infanzia. I bambini attendono con entusiasmo il momento in cui verrà aperta lacassetta, dando così inizio ad una nuova partenza, una nuova storia, da ascoltarecon stupore e meraviglia. Il babbo o la mamma a scuola a raccontare, a descrivere,sono le stazioni del viaggio intorno al mondo.

Così si potrebbe descrivere una delle cornici costruite dalle insegnanti per guidare ibambini in questo viaggio di conoscenza della diversità. Anche i genitori più riservatisono stati coinvolti, perchè hanno sentito che la loro storia, la loro cartolina del paesedi provenienza, erano importanti. Hanno compreso che la loro presenza a scuola èmolto significativa per i bambini: dedicare il proprio tempo per condividereun'attività con insegnanti e bambini, significa dare valore alle esperienze dei bambinia scuola. Ogni intervento è stato preparato dai genitori con la supervisionedell'insegnante, che li ha indirizzati sui tempi, sulle modalità, sull'adeguamento delleattività da proporre, sui materiali da utilizzare. Ogni incontro è stato preparatoattentamente dalle insegnanti: i bambini attendevano con gioia il momento dell'arrivodelle mamme e dei babbi e li accoglievano in cerchio.

Il genitore proponeva quindi una storia popolare oppure un racconto d'infanzia, perintrodurre il gioco da proporre ai bambini. Tutti i bambini si sono sperimentati,ciascuno col proprio tempo e con la propria modalità, con i giochi e le attivitàproposte. I bambini hanno rielaborato poi l'esperienza, attraverso disegni, che,insieme, sono andati a comporre un libro del viaggio intorno al mondo, da portare acasa.

Ad arricchire questa documentazione, le insegnanti hanno avuto cura di verbalizzarele osservazioni dei bambini durante le attività e di effettuare una documentazionefotografica. Le fotografie, i disegni dei bambini, le storie raccontate, gli oggettirealizzati, venivano poi esposti per poter essere osservati, commentati, ricordati, dagenitori e bambini.

La valutazione dell'esperienza

Le insegnanti hanno proposto ai genitori uno strumento di valutazionedell'esperienza: un questionario anonimo in cui veniva chiesto di fare unaconsiderazione dell'esperienza fatta a scuola e di fare suggerimenti e proposte dimiglioramento. Lo strumento è stato co-costruito da tutte le insegnanti della scuola.Riportiamo alcune delle considerazioni significative emerse3:

“Utile anche per il sottoscritto visto che è stato un modo per ritornare più piccolo ericordarmi di sensazioni dimenticate”

“Poter passare qualche ora sperimentando la vita scolastica di mio figlio èun'esperienza molto importante e appagante”

“E' stata un'esperienza bellissima, di cui vi ringrazio tantissimo”

“Continuare a far collaborare i parenti con qualche attività fa molto bene ai bimbi eanche a noi”

“Offrire da piccoli la possibilità di conoscere le altre culture e abitudini aiuterà arenderli tolleranti e aperti”

La verifica conclusiva del Piano dell'Offerta Formativa è stata realizzata con lacollaborazione dei genitori, che hanno contribuito fattivamente durante l'annoscolastico alla messa in atto del percorso didattico. I genitori hanno raccontato leproprie esperienze, mentre le insegnanti hanno avuto cura di esplicitarne gli obiettivieducativi e di descriverne la cornice progettuale di riferimento.

Crediamo che i processi riflessivi che questa esperienza ha portato con sé servano daguida al collegio dei docenti per la costruzione di una forma mentis, che sappiaconcretamente ed autenticamente mettere al centro la relazione con i bambini e con lefamiglie.

3 Le valutazioni a seguito riportate sono state raccolte e rielaborate dall'insegnante Luisa Delli nella propria relazionefinale dell'anno di prova.