giovani genitori marzo 2013

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Mensile, numero 3 anno 8 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro MARZO 2013 Calcio • Pet therapy • Storie di famiglia • Parco dell’Aveto LA riviStA Per Le fAmigLie deL Piemonte

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giovani genitori marzo 2013

Transcript of giovani genitori marzo 2013

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Calcio • Pet therapy • Storie di famiglia • Parco dell’Aveto

LA riviStA Per Le fAmigLie deL Piemonte

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Marzo2013 6 La posta

8 Interventi

9 News

10 Sfida

12 Baby friendly

14 City corner

15 World corner

> Primo piano16 Famiglie Generazioni

che si raccontano

20 Sport Calcio e sport

nei musei di Torino

24 Pet therapy Dottori a quattro zampe

28 Gita Tra le aquile e le balene

30 Viviamo così Nel palmo di una mano

36 Il Ghiottone Olio

> L’esperto39 Corsi The earlier the better

40 La psicologa Da nemica ad alleata

41 Il pediatra La meningite

42 La nutrizionista Gli zuccheri nascosti

43 L’avvocato Genitori separati

44 Zona verde Il pongo fatto in casa

Dado autoprodotto

L’Arca Sonora

46 Slow Food Una vita da spreconi…

47 Salvadanaio C’è banca e banca

48 Arte e design Arte e fotografia a quattro

anni. E a tre mesi

49 Libri Auguri, papà!

50 Cinema e home video I Croods

> L’agenda51 Spettacoli

54 Cultura

60 Eventi

> Rubriche65 Bimbi

66 Raffa

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Calcio • Pet therapy • Storie di famiglia • Parco dell’Aveto

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

sommario

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La rivista per le famiglie del Piemonte

Marzo 2013 / Anno 8 - Numero 3

DIrettore reSPoNSABILe Luisa Tatoni

CAPo reDAttore Elena Brosio

reDAZIoNeAlice Quaglino, Mario Bettas Valet

Art DIreCtor Catia De Bacco

GrAFICA Cinzia Pampo

GeNerAL MANAGer Giorgio Pulini

MArKetING Claudia Gioachin,

Luciana Martellucci, Federica Petey Mautino,

Valentina Vottero

AMMINIStrAZIoNe Fabiana Vino

Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333

ISSN 1828-9738

Hanno collaborato a questo numeroVeronica Borghi, Giovanna Brosio, Michele Brosio,

Michela Calculli, Cristiana Calilli, Francesca Maria Collevasone, Federica Ferraresi, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Karin Gavassa, Marina Gellona, Nadia Lambiase,

Brunella Manzardo, Ilaria Martina, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Annalisa Porporato, Luciana Ravetto,

Daniela Re, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Renato Rolando, Elena Sardo, Paola Strocchio, Arlina Tirloni,

Marta Vitale, Franco Voglino, Katia Zedde

Illustrazioni e fotografie Fondazione Forma, iStockphoto

L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Illustrazione di copertina Joingate

ringraziamo per la preziosa collaborazione Lorella e Roberto

ISPIrAZIoNe Luca Bernardelli

Licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Italy

AbbonamentiUn anno di Giovani Genitori a solo 21,90 euro! L’abbonamento

permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19703036.

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redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino

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testata associata Associazione Nazionale editoria Periodica Specializzata

Se crescono le donneCosa augurare a una bambina l’8 marzo? Le donne italiane sono tra le più laureate d’Europa

e tuttavia anche quelle con gli stipendi più bassi. Trovano difficilmente lavoro, sono pagate

meno dei compagni e tuttavia lavorano di più perché su di loro ricade (non equamente) la

cura della famiglia, dei figli e degli anziani.

Le nostre bambine hanno diritto a qualcosa di più per il futuro e così ne hanno diritto i nostri

bambini. Vogliamo dare dei nomi a queste speranze? Democrazia paritaria, welfare, diritti

civili, legalità? Grandi parole che nascono (anche) dai piccoli gesti quotidiani, dal lavoro di noi

genitori, che abbiamo in mano il potere di trasmettere un’educazione lontana dagli stereotipi

di genere.

Facciamolo concretamente: trattiamo i nostri figli come individui, lasciamo che condividano

ogni esperienza, gioco, impegno, lavoretto senza etichettare tutto come “maschile” e “fem-

minile”, permettiamogli di crescere come esseri umani capaci di pensarsi diversamente da

come è stato tramandato per cultura.

Non parliamo di mestieri, atteggiamenti e divertimenti come “cose da uomini” e da fem-

minucce. Piangere non è un atto di debolezza, il “lavoro” della mamma è importante tanto

quanto quello del papà, tutti sono in grado di usare un cacciavite e le faccende domestiche

vanno condivise, perché se ricadono sempre su una persona vanno riconosciute come un

mestiere, assicurate con il salario e i versamenti contributivi.

Felice 8 marzo e buona festa del papà

La redazione

CatiaLuca ElenaLuciana FedericaLuisaFabianaMario Giorgio AliceValentina Cinzia Claudia

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“Fonte della Vita” è un’azienda Ki Group - Strada Settimo, 399/11 - 10156 Torino - Tel. 011 71 76 700 www.kigroup.com

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gg La posta

> Siete una fonte incredibile di percorsi, locali, eventi, sagre... Ma perché non fornire anche informa-zioni sull’accessibilita’? Per noi “il 4 ruote” è papà, ma sicuramente tanti genitori o nonni che vogliono accompagnare figli o nipoti- e che sono in difficoltà - apprezzerebbe-ro. Grazie! Anna Noemi

Cara Anna, hai ragione, è una se-gnalazione che daremo. Comincia-mo queste mese, con la gita al Parco dell’Aveto in Liguria, dove segnalia-mo che il rifugio è accessibile anche a chi si muove su quattro ruote.

> Salve, sono una neo mamma del-la provincia di torino. Un’ostetrica mi ha parlato di voi, dicendomi che organizzate la visione di film al ci-nema con accesso alle mamme e ai passeggini. Con altre mamme vorremmo organizzare qualcosa di simile anche nel canavese. Potreste fornirmi qualche dettaglio? Sara

Cara Sara, Giovani Genitori organiz-za “Al Cinema col bebé”, in collabo-razione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino. È una iniziativa a cui teniamo molto e che è mutuata dall’esperienza di molte grandi città europee. Il Cinema Massimo, a lune-dì alterni offrirà una speciale proie- zione di un film in prima visione (la programmazione cambia di volta in volta). Nella sala ci sono luci sof-fuse, volume basso, fasciatoio con i pannolini, spazio per i passeggini e tante altre mamme e papà che non si sentono disturbati se il bimbo piange o se un genitore deve alzarsi.

È un appuntamento perfetto per chi è in maternità, per chi vuole uscire e incontrarsi con persone che condi-vidono lo stesso momento di vita. E anche un’occasione per tornare al cinema con i bimbi piccoli. Per in-formazioni sulla programmazione - che non è possibile dare in anti-cipo - potete scrivere a [email protected].

> Siamo un gruppetto di genitori di rivoli che organizza un percorso sulla genitorialità rivolto a coloro che hanno bimbi di età compresa fra 0 e 5 anni. Le serate sono rivol-te ai genitori, ma possono parte-cipare anche nonni, baby sitter ed educatori. essere genitori è - per la maggior parte di noi - una bella esperienza, ricca di gioie ed emo-zioni, segnata da momenti magici ma anche da piccole e grandi pre-occupazioni, scoraggiamento, sen-so di inadeguatezza. Mio figlio starà crescendo abba-stanza? Perché gli altri camminano e lui non ancora? Come mai tutti questi capricci? Perché non vuo-le mangiare? Che attività posso proporgli? Questi sono solo degli esempi: di fronte ai nostri dubbi e al nostro bisogno di risposte è im-portante trovare degli interlocutori preparati che ci diano spiegazioni accettabili senza troppe ricette, ma con la consapevolezza che buoni genitori si diventa e che ognuno deve trovare le soluzioni migliori per i propri figli.Da qui è nata l’esigenza di un ap-profondimento sull’essere genitori, per scoprire quella che abbiamo chiamato “un’arte imperfetta”, allo scopo di vivere con maggiore sicurezza il nostro ruolo e, perché

no, creare una piccola rete di per-sone che si scambiano esperienze e consigli.Ci incontriamo il venerdì sera pres-so il teatro di San Martino (via San Martino, 2 - rivoli) dalle 20.45 alle 22.30.Il prossimo incontro è il 1 marzo con Michela Cerruti, fisioterapista specializzata in prima infanzia, sul-lo sviluppo fisico del bambino. Il 15 marzo c’è il neonatologo Fran-cesco Cresi in collaborazione con la Croce rossa, con focus sulle malattie e primo intervento nelle emergenze. Il quarto incontro è il 5 aprile con la psicomotricista Fio-renza Ceresetti e con un’esponente dell’associazione “Il Contastorie”, Giulia Varagona, per parlare di narrazione, musica e gioco. La par-tecipazione al percorso formativo è gratuita ma è richiesta un’iscrizio-ne, da fare via mail all’indirizzo [email protected], oppure telefonando al numero 011 9586479 o ancora dal sito www.parrocchierivoli.it, nella sezione dedicata.

> Affitto villetta indipendente Causa trasferimento, affitto a fa-miglia fidata, per la stagione esti-va, villetta indipendente su 4 lati ammobiliata con giardino sita a 5 km da Lanzo torinese. Comoda a stazione torino-Ceres. richiesta 450 euro mensili. [email protected]

> Vendo roulottePuò essere utile a qualche famiglia la nostra roulotte da 7 posti che vendo per inutilizzo, completa di ve-randa seminuova, a 2000 euro trat-tabili? [email protected]

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via Vanchiglia, 18 - Torino - IBAN: IT56L0760101000000071791446Servizio abbonaMenti: tel. 011 19703036 - fax 011 19708082 - [email protected]

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L’editoria sta vivendo un forte momento di crisi, ma noi faremo di tutto per resistere: vogliamo continuare a far crescere la cultura baby friendly.

per il 2013 abbiamo lanciato la campagna “1+1”: se sottoscrivi due abbonamenti sul secondo hai il 25% di sconto.

La proposta è valida sul territorio italiano ed è un’ottima idea regalo. Associazioni, enti e aziende possono richiedere la nostra offerta speciale

per pacchetti di abbonamenti a costo speciale.

Fondata nel 2006 da un papà e tre mamme, dal primo numero Giovani Genitori ha contribuito a scoprire, sostenere e diffondere le iniziative baby friendly sul territorio.

Se Torino è città all’avanguardia ed è ricca di iniziative per famiglie, crediamo che GG abbia una parte di merito, perché ha contribuito a promuoverle e raccontarle diventando il punto di riferimento

per migliaia di mamme e papà piemontesi, giovani e meno giovani.

Sappiamo che questi appelli sono facili da ignorare e siamo grati a quanti sceglieranno di non farlo. Grazie a questo contributo Giovani Genitori continuerà il suo lavoro,

con la serietà e l’impegno che ci ha sempre contraddistinto.

Un abbonamento per te o un regalo ai tuoi amici ci permetterà di resistere

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8 Giovani Genitori

di Alice Quaglino

Prima esperienza in Italia, i GAC (Gruppi di Ac-quisto Solidale) della Provincia di Torino si rin-novano inaugurando un comodissimo servizio di ordini online. Si fa la spesa al computer, si

pagano i prezzi specialissimi legati all’acquisto collettivo e si portano a casa prodotti scelti, tutelati e controllati con occhio critico e attento negli appositi laboratori.Dopodiché si va a ritirare la propria spesa al Punto GAC&GAS di via Goito 17 B a Torino, gestito assieme all’Associazione Nessuno e cofinanziato dalla Provincia di Torino.

Sette anni di successiI Gruppi di Acquisto Collettivo sono un’esperienza nata nel 2005 dagli sforzi congiunti di Mariagiuseppina Pu-glisi, assessore alle Politiche attive di cittadinanza, diritti sociali e parità della Provincia di Torino e di Alessandro Mostaccio, presidente del Movimento Consumatori della città e responsabile del progetto.I GAC scelgono ogni settimana prodotti alimentari e ar-ticoli per la cura della casa e della persona direttamen-te da produttori biologici locali o nazionali. “Così si può

essere sicuri della qualità dei pro-dotti - spiega Alessandro

Mostaccio - e inoltre si risparmia in modo sensibile. Il costo

medio settimanale della spesa di una famiglia con il GAC è di 42 euro; altrove risulterebbe circa il doppio. Stiamo parlando di cibi di altissima qualità. In questo momento di crisi, i GAC sono una risposta forte e chiara al disagio economico di molte giovani famiglie, e non solo”. A oggi esistono nove punti GAC in tutta la provincia di Torino e sono 600 le famiglie che usufruiscono del servizio, con 300 ordini settimanali, quasi 6 tonnellate di prodotti ordinati settimanalmente e 30 aziende bio fornitrici.

Un progetto più che socialeGli staff dell’assessorato alle Politiche Sociali della Pro-vincia si sono impegnati in un programma di politiche pubbliche di contrasto alla povertà sociale e vulnerabi-lità, all’interno del quale si è scelto di dare un sostegno importante al consumo responsabile.“La Provincia di Torino ha voluto valorizzare la filiera corta con un importante sostegno ai produttori agricoli locali e un grande risparmio sociale grazie alla riduzione degli imballaggi e dell’inquinamento” - spiega l’asses-sore Puglisi.“Abbiamo unito l’alta qualità a prezzi alla portata di tut-ti - ribadisce Alessandro Mostaccio -. Siamo ben oltre la logica dei negozi specializzati. In più è in atto il progetto chiamato Social GAC mirato all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o con disagio psichiatrico, in collaborazione con le ASL e i centri di salute mentale”.

Come ordinare?Ce lo spiega Alessandro Mercuri, presidente dell’Asso-ciazione Nessuno (www.sostenibile.com) che ha rea-lizzato concretamente la Piattafoma GAC: “L’ordine è molto semplice: si accede al servizio dall’indirizzo www.sostenibile.com/Gac/mc, ci si registra, si sceglie il GAC di riferimento e si scelgono gli articoli nel ventaglio di proposte. Il pagamento può avvenire online tramite carta di credito o al momento della consegna. È importante sottolineare che si è pensato anche a chi non ha accesso a Internet: l’ordine online può essere fatto nelle sedi dei GAC”. Ci piacciono i GAC e vi invitiamo a conoscerli e provarli. Il futuro sta nelle nuove tecnologie, ma anche in una società consapevole e in un ambiente sostenibile. La giusta eredità per i nostri bimbi.

I GAC sono online

gg Interventi

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Giovani Genitori 9

IN PILLOLE

> Vietato sculacciareUn’associazione non governativa in-glese ha denunciato l’Italia al Consi-glio d’Europa perché troppi genitori ritengono la sculacciata “educativa”. Secondo Approach (l’Ong in que-stione) la sculacciata va proibita per legge, cosa che non è in Italia, così come in Francia, Irlanda, Slovenia, Repubblica Ceca, Cipro e Belgio. Le statistiche dicono che nel 2012, tra il 3 e il 5% dei genitori intervistati puni-sce corporalmente i figli ogni giorno, il 18-27% qualche volta al mese, il 50% occasionalmente e il 25% mai. Secondo l’Ong “in Italia le punizioni corporali violente sui minori sono an-cora culturalmente e socialmente ac-cettate”. Il nostro paese viola dunque l’articolo 17 della Carta sociale euro-pea che impone agli Stati di proteg-gere i bambini dalla violenza.

> 5 settimane di dietaDue diete e mezzo all’anno, fatte per 5 settimane, 2 giorni e 43 mi-nuti: tanto durano i programmi di-magranti - in media - delle donne in Europa. Solo qualche virtuosa della bilancia (una su sette, pari al 13%) riesce a resistere oltre le 13 settimane.

> Un albero per neonatoLe città italiane stanno per diventa-re più verdi grazie alla legge entrata in vigore il 16 febbraio che obbliga i Comuni sopra i 15mila abitanti a piantare un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato. La piantumazione dovrà avvenire entro sei mesi dalla nascita o dall’adozione. Nonostante il basso tasso di natalità italiano, la legge dovrebbe riuscire a contrastare, almeno in parte, la perdi-ta di zone verdi, che secondo l’Istituto per la protezione ambientale (Ispra) è di otto metri quadrati al secondo.

Giocare con il linguaggio Come aiutare i bambini a im-parare a leggere? Secondo una ricerca dell’Università di Göte-borg, filastrocche, conte e rime allenano la mente e insegnano a usare il linguaggio. Consigliatissi-mo giocare con i bambini a que-sti semplici giochi linguistici. Lo si dovrebbe fare presto, almeno a partire dall’età di quattro anni. Il risultato sarà un aiuto ad affron-tare il passaggio alla lingua scritta una volta entrati a scuola. Qual-che idea? Recitare conte, rime, filastrocche, cantare canzoncine con il cambio di una vocale come nella canzone “La macchina del capo”, trovare catene di parole cha facciano rima tra loro, o che comincino allo stesso modo, o che comincino con la sillaba conclusiva della parola precedente. Lo studio ha coinvolto 370 bambini, con la collaborazione di scuole materne e insegnanti ed è durato tre anni.

I n Italia un minore su tre, dopo la separazione dei genitori, diventa “orfano involontario”, cioè per-de i contatti con uno dei genitori, quasi sempre il

padre. Questa deprivazione può provocare proble-mi psicologici, che si potrebbero evitare imponendo l’affido condiviso, una misura di reale condivisione della cura e delle scelte sui figli, introdotta per legge in Italia nel 2006 ma praticata solo nell’1% dei casi di separazione.È la Svezia il Paese europeo con la maggiore percen-tuale di affidi in alternanza (il 30%, contro il 16,9% della Francia e l’1% dell’Italia). I risultati sono no-tevoli, soprattutto sulla riduzione della conflittualità tra le coppie: le cause giudiziali sono quasi estinte e il 95,7% delle coppie arriva alla separazione consen-suale già alla prima udienza. In Italia quando una coppia si divide, i figli vengo-no solitamente affidati a uno solo dei genitori, quasi sempre la madre, con conseguente marginalizzazio-ne dell’altro. Per superare questa consuetudine po-trebbe aiutare l’introduzione di una nuova norma, che consentirebbe ai figli di avere una doppia casa, cioè il “doppio domicilio”, come prevede un disegno di legge proposto in Parlamento ma che non ha avu-to l’ok durante la passata legislatura.

Se i genitori sono particolarmente iperprotettivi nei confronti dei propri bambini, i piccoli rischiano di incon-trare difficoltà nel relazionarsi con gli altri e di incorre-re in ansia o depressione. Uno studio statunitense sul fenomeno denominato “helicopter parenting”, mostra che l’iperprotezione riduce l’autonomia dei bambini e il conseguente soddisfacimento delle condizioni di vita. Lo studio è stato condotto nella University of Mary Wa-shington e ha coinvolto 287 studenti americani di età compresa tra i 18 e i 23 anni. I comportamenti dei geni-tori tendenti al controllo sono stati correlati a un minore benessere degli studenti, per i quali è stato evidenziato un maggior livello di depressione e di insoddisfazione, oltre che una minore autonomia percepita e un’inferiore capacità di rapportarsi con gli altri.

Domicilio per i bimbi separati

Genitori iperprotettivi? Figli depressi

gg News

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10 Giovani Genitori

gg Sfidadi Elena Brosio

La sfida del prossimo numero è: “Aprile non ti scoprire” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: [email protected]

Mamme che passano le notti inson-ni perché il figlio ha 37.2 di feb-bre, papà che mettono il maglione alla figlia perché sentono freddo,

mamme che piangono perché il ragazzino è sta-to mollato dalla fidanzata e babbi risentiti per un brutto voto della bambina più della bambina stes-sa. L’empatia genitoriale è istintiva, viscerale, forte. Particolarmente intensa in Italia, parrebbe, forse perché i figli si fanno tardi, quando l’incoscienza giovanile è evaporata, forse perché se ne fanno pochi e diventano oggetto privilegiato di un amore traboccante a volte invadente, forse perché l’Italia è per definizione paese di mammoni, di genitori e figli simbioticamente attaccati. In sé l’empatia ge-nitoriale è una bella cosa, è quel sentimento che ci fa preoccupare se stanno male e ci rende felici se stanno bene, che ci spinge a capire le ragioni del loro pianto o dei loro capricci, ma anche che ci fa tornare fanciulli quando si fa la battaglia dei cuscini sul lettone o si gusta un improbabile gelato con torre di panna montata.C’è però un sottile confine tra empatia sana ovvero eccessiva, tra un sentimento di intensa sintonia con i figli e un’apprensione soffocante. Che è poi quella che tarpa le ali al sano desidero di ogni minore di testare i propri limiti, di correre e rialzarsi, uscire e perdersi, saltare e sbucciarsi un ginocchio. O, col

passare degli anni, frequentare cattive compagnie, bere superalcolici, marinare la scuola, devastarsi di cibi fritti. Ci scuote un brivido all’idea delle nostre creaturine dedite a tali sconsigliabili attività? Eppu-re ci siamo passati tutti crescendo. E per passarci da genitori dobbiamo corazzar-ci, premunirci di quella lucidità e di quel sangue freddo necessari per mantenere la serenità anche quando i nostri piccoli si avventurano tra mille mi-nacce e mille tentazioni.Ma come si compone la ricetta del genitore sereno? Ingredienti:• la razionalità: ci aiuta a distinguere tra il pericolo

vero e quello immaginario, lasciando margini di autonomia indispensabili.

• il relativismo: non tutti i mali del mondo vengono per colpire me e la mia prole. Qualcosa mi toc-cherà, ma, con un po’ di fortuna, non sempre e non tutto.

• un po’ di sano egoismo: troppo spesso i genitori proiettano la propria felicità sui figli, trascurando di avere una vita propria. E così ogni magagna dei piccoli si riflette sul grande, schiacciandolo.

Condire il tutto con un pizzico di nonchalance ge-nitoriale francese, qualche grammo di pragmatismo nordico, una spolverata di imperturbabilità zen. Agitare, pronunciando la formula “Io sono io, tu sei tu, voglio bene a me, ma a te sempre di più”.

Lucidità e sangue freddo

Consigli lettoriPaola “Dopo aver letto un articolo sulla teoria dell’igiene e l’importanza dell’esposizione costante ai batteri per ridurre le malattie autoim-muni, lascio che i bambini razzolino ovunque, limitando la pulizia a un buon bagno serale”.

Alessio “Abito fuori Torino e nel clima di paese noto che i bambini sono più liberi di muoversi, di andare in giro da soli, passare di casa in casa. Con qualche patema di noi genitori, ogni tanto, quando si allontanano troppo. Però è bello vederli crescere sereni e autonomi”.

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12 Giovani Genitori

La grotta di sale di via Mombarcaro a Torino non è solo un luogo magico grazie al sale che ne ricopre pareti e pavimenti, alla musica e alle luci colorate che regalano un senso di benefico relax. “La spiaggia di sale” è un centro dove fortificare le difese immunitarie grazie all’azione mucolitica, antibatterica e antinfiammatoria dei suoi halotrattamenti: 45 minuti di seduta corrispondono a tre giorni di esposizione all’aria marina. I bimbi qui hanno a disposizione uno spazio gioco con trenini, secchielli, palette, cucinotta, pentoline, libri e giochi di società per i più grandi; viene anche proposto un Piano Famiglia per 2 adulti + 2 bimbi (da 0 a 6 anni) a partire da 38 euro e si trovano tante promozioni sulla sua pagina Facebook.

LA SPIAGGIA DI SALeVia Mombarcaro, 42 bis - TorinoTel. 011 3272427 www.laspiaggiadisale.it

C’è un’associazione, a Pino Torinese, che ha aperto una casa nel centro del paese. “La Casa di Tutti i Colori” è un vero appartamento dove tutte le idee trovano posto. Offre alle famiglie servizi e attività culturali, a partire dal post-scuola con pranzo e assistenza compiti, ai labora-tori di cucito, disegno, manualità creativa, restauro mobili, chitarra, djembé, danza orientale, yoga, scacchi, sessioni di “Play in English” per diverse fasce di età. Se gli adulti vogliono segui-re i laboratori c’è il servizio di baby-sitting. L’associazione è attiva anche nella sensibilizzazione sociale, soprattutto sui temi dell’ambiente, della legalità o del rapporto tra culture diverse. A marzo si terrà (novità) un corso pratico di cultura italiana per stranieri, un corso di cucina con le erbe (Il Prato in Tavola), uno di pittura e di uncinetto, più un laboratorio di esperimenti scientifici per bambini.

LA CASA DI tUttI I CoLorIVia Molina, 16 - Pino Torinese (TO)Tel. 335 7423428 - www.dituttiicolori.org

Il benessere del mare

In questa Casa ne fanno di tutti i colori

Compleanno con mamma e papàTheatrum Sabaudiae propone alle famiglie pome-riggi di visita “Con mamma e papà…” alla scoperta di musei, castelli, regge e palazzi. Ora, novità 2013, c’è la possibilità di organizzare un party per festeg-giare i compleanni dei bimbi nella maggior parte dei musei o itinerari “Con mamma e papà…”, abbinando la merenda negli spazi all’interno delle strutture. Tra le proposte: percorso in tram per le il centro di Torino, Palazzo Reale, Museo dell’Au-

tomobile, passeggiata sul carro trainato dai cavalli nel verde di Pavone Canavese, “caccia musicale” al Museo del Paesaggio Sonoro di Riva presso Chieri, Castello Ducale di Agliè, Basilica di Superga. Oc-corre prenotare con almeno un mese di anticipo.

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Se il bimbo scalpita affamato e vi trovate dalle parti di Porta Nuova portatelo dalla mucca dorata dell’agrihamburgheria M**Bun e varcate la soglia: non appena vedrà le mucche pop-art alle pareti, il menu “gagno” con hamburger o pollo o polpette + patate + bevanda (Mole Cola da provare) + giochino Quercetti vi regalerà certo un M**sorriso. La chicca della nuova sede di via Rattazzi sono i 40 metri quadrati di playground bimbi: basta scendere le scale e si apre il mondo di Mukkino, con scivolo, vasca delle palline, tappetini e lavagna scarabocchiabile. Fasciatoio nel bagno “madamin”. Si mangia carne Coalvi fornita da Scaglia di Rivoli e verdura di stagione (con piatti anche per celiaci), si fa la raccolta differenziata dei rifiuti, si ascolta la musica di Radio M**Bun e col pancione si passa prima in cassa 3!

M**BUNVia Rattazzi, 4 (dietro via Lagrange) - Torino Tel. 011 19704606 - www.mbun.it

Il primo bagno turco femminile di Torino, chiuso per adeguamenti, ha riaperto. È l’ham-mam Alma, del centro interculturale Alma Mater, nel borgo storico della Manifattura Tabacchi in corso Regio Parco. Colori e decorazioni orientali introducono nel calidarium e nel tepidarium, preceduti da una sala accogliente con divani e luce soffuse, dove ci si rilassa assaggiando un tè alla menta o un dolcetto arabo. Nel caldo e umido del bagno turco si esegue un piccolo rituale di pulizia a base di savonage e peeling. È possibile prenotare massaggi, ceretta araba e depilazione con il filo. Il bagno è gestito dall’asso-ciazione Almaterra che ha tra le sue aderenti molte donne immigrate. Ingresso: 10 euro in settimana, 12 sabato e domenica. A marzo, se si entra almeno in 4, la tariffa scende a 8 euro. L’accesso è consentito solo alle donne e alle mamme con bambini. (Daniela Re)

HAMMAM ALMAVia Norberto Rosa, 13 A (interno cortile) - TorinoTel. 011 2467002 - www.almaterra.org

M**Bun baby

Alma Mater, bentornato bagno turco

Una serena serata in pizzeriaEsci una sera a mangiare una pizza e ti sembra di essere atterrato su un pianeta in cui le famiglie con i bambini sono agevolate in tutto. Alla prenotazio-ne, ti chiedono se hai bisogno del seggiolone per i bambini. Il posto a tavola dei piccoli è preparato con stoviglie infrangibili e le richieste dei bambini vengono accolte con entusiasmo e rapidità. Il cibo, dal pesce alla pizza, è di ottimo livello e il menù è vario. Per completare la comodità offerta, in bagno

c’è un fasciatoio e alla cassa vengono regalate cara-melline ai bambini. La sala più grande del ristorante è utilizzata per accogliere famiglie con bambini. In questo modo anche gli ospiti child-free si sentono coccolati e non vengono disturbati. (Cristina Calilli)

rIStorANte LA MAGNoLIAVia Mercantini, 6 - TorinoTel. 011 5184052 - www.ristorantelamagnolia.com

gg Baby friendlyConoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie?

Segnalate i vostri preferiti a: [email protected]

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14 Giovani Genitori

Eco-pupazzi

Pizza Bio

Partono, dal 4 marzo, due minicorsi, brevi ma intensi, che insegnano a tutelare i propri figli e a risparmiare usando Internet. “Internet sicu-ro” è indirizzato ai genitori che vogliono sen-tirsi tranquilli e assicurare un controllo discre-to, ma reale. Si parte con una infarinatura sui vari dispositivi (tablet, notebook e smartpho-ne), si passa al mondo delle app, delle chat e videochat, si guardano blog, forum e affini. Si imparano le modalità di sicurezza impostabili

a distanza sui computer. Se invece vi interes-sa risparmiare usando Internet, nel secondo corso si impara come gestire la telefonia, le assicurazioni, l’acquisto di prodotti, le carte di credito, la spesa consapevole. Entrambi i corsi sono tenuti da Giorgio Tonon, esperto di informatica e comunicazione, in via Fulvio Croce 37 a Torino. Il costo di ogni corso è di 40 euro. Informazioni e iscrizioni al numero 347 7365180.

Da sempre attentissima all’alimentazione naturale e di qualità, Valentina - titolare di Fantasia Bimbi e mamma di due bambini - ha introdotto una novità nel menu: la pizza bio con farine integrali e semi, macinate a pietra per aumentare il fattore nutritivo e abbassare l’indice gli-cemico. Al posto del lievito di birra si usa il lievito naturale, per rendere la pizza più digeribile, profumata e saporita. Il sale è integrale; pomodoro, mozzarella e prosciutto sono anche loro biologici. E volendo i grandi possono ordinare la pizza al kamut. Una bella iniziativa. Da Fanta-sia Bimbi (corso Susa, 299 - Rivoli (TO), tel. 011 19863089, www.fantasiabimbi.it).

La convenienza è a domicilioL’acqua in bottiglie di vetro è buona per la salute nostra e per l’ambiente, perché il vetro si ricicla. Ha un solo inconveniente: pesa tanto. È per questo un gran bel servizio quello che offre PonyDry che consegna casse di acqua minera-le direttamente davanti alla porta di casa. Si ordinano comodamente via mail o telefonando dal lunedì al venerdì dal-le 7.30 alle 18.30 per concordare quantità, marca, giorno e ora di con-segna. PoNyDry

Tel. 011 3098913 - ponydry.it

Internet sicura e risparmiosa

S ono soffici, resistenti, lavabili e irresisti-bili, si chiamano Gattacikova, McKane e Pollock i babacci di Isabò, designer e

sartina torinese attenta all’ambiente. Le sue creazioni dedicate ai piccoli - i babacci, le borse da bimba, le coperte - come quelle per i grandi - portafogli e borse da donna e da uomo - sono prodotte soprattutto con tessuti di recupero ed ecofriendly, come gli scarti di lavorazione delle cravatte, l’ecopelle e le bu-ste di plastica. Per sapere tutto sulle creazioni di Isabò: isaboborseinstoffa.blogspot.it.

gg City cornerCuriosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle

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White fox in a Black Box

Dopo aver dato un’occhiata alle collezioni primaverili di molte marche italiane prende un po’ di scoramento: la banalità di certi rosa e certi azzurri, la mancanza di creativi-tà soffocata da mille scritte e sberluccicanti paillettes, le trine, le balze, i tanti dettagli

inutili. Ci si conforta dando un’occhiata, ad esempio, alle creazioni di Minimyo, da Lon-dra. Che ci mette cuore e fantasia nel dise-gnare morbide maglie per bambini vestiti da bambini.www.minimyo.co.uk

La fontanadelle uova

Si chiama Osterbrunnen ed è una tradiziona pasquale diffusa in Alta Franconia in Germania: fontane e pozzi pubblici ven-gono decorati con tantissime uova colorate. Si inizia a de-corare il venerdì santo e poi le uova restano ad attirare visita-tori curiosi per un paio di set-timane. Una fontana della cit-tadina di Bieberbach nel 2001 è addirittura entrata nel Guin-ness dei primati per esser stata decorata con oltre 11 mila uova dipinte a mano.

Primavera senza strass

U na mamma bambola che porta con sé, raccolto in una morbida fascia, il suo piccino: sarà questa idea di avvol-gente maternage a rendere così speciali le creazioni di

White fox in a Black Box? Le disegna Alis Fox da Londra e poi le confeziona a mano a partire da stoffe riciclate: ogni creatura è unica e speciale. L’intera collezione si può ammirare e acquistare sulla boutique online Etsy.www.etsy.com/shop/WhiteFoxInBlackBox

gg World cornerCuriosando qua e là per il mondo

andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

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Giovani Genitori 17

nitori e dalle nostre prime esperienze di vita’. Non è un richiamo a sottova-lutare la necessità che ciascuno ha di costruire percorsi verso l’autonomia, ma è un invito a ben valutare la cen-tralità del nostro operato da genitori. Il racconto delle storie di famiglia è una delle principali azioni educativa-mente connotate che contribuisco-no alla costruzione dell’identità del bambino e alla sua appartenenza al nucleo familiare, non solo in senso ‘stretto’, bensì anche ‘allargato’. Il ra-dicamento di ciascuno nella propria storia familiare è un potente fattore di resilienza, che contrasta, pur non superandole magicamente, diverse problematiche psichiche connesse in particolare alla preadolescenza e al passaggio adolescenziale ma anche alla crisi di mezza età.”

Racconto, dunque sonoLa relazione tra costruzione dell’iden-tità e racconto è uno dei più appassio-nanti approdi della psicopedagogia. Come dice lo scrittore per ragazzi Ai-den Chambers nel libro Siamo quello che leggiamo: “A cambiarci non sono le esperienze vissute ma le storie che

nostre preferite era la vendetta con-tro le suore della scuola, ma c’era an-che quella in cui aprirono un sepolcro e videro il cadavere disfarsi, c’erano i furti di frutta dagli alberi della con-tessa, la volta in cui zio Piero cadde da un ponte e da allora rimase un po’ strano... Le avventure di mio padre hanno costruito la storia della mia infanzia, una sorta di Radici domesti-ca. Da adulta ho capito che molto di quello che faccio (e che sono) deriva-no dall’immagine di questa vita così straordinariamente narrata che ci re-galò”. Ma perché è importante dare voce alle storie del passato familiare, che i figli non hanno vissuto? Giorgio Macario, formatore e psicosociologo, consulente dell’Istituto degli Innocen-ti di Firenze, docente di Educazione degli adulti all’Università di Genova, membro del Comitato scientifico del-la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, risponde: “Partirei dalla considerazione di un amico, psichia-tra e psicoterapeuta, Roberto Ghirar-delli, che in un suo libro appena usci-to, Il medico come medicina, scrive: ‘Non ci accorgiamo mai abbastanza di quanto dipendiamo dai nostri ge-

A quale genitore non sono capitate domande dei fi-gli del tipo: ma quando tu eri piccola c’era l’elet-

tricità? O richieste di testimonianza diretta sulla seconda guerra mondiale o, peggio, illazioni agghiaccianti che riguardano una presunta familiarità diretta della mamma o del papà con i dinosauri. Questi interrogativi dei bambini, se non li prendiamo solo come inno-centi battute sull’avanzare dell’età, ci stimolano a fermarci a riflettere su una responsabilità speciale: quella di soddisfare la curiosità dei bambini in-torno alla vita passata di papà, mam-ma, nonni e se ce la facciamo anche bisnonni. Aneddoti, eventi, quotidia-nità, straordinarietà: ma soprattutto emozione e storie. A questo proposito racconta Luisa, mamma e redattrice di questa rivista: “Mio padre ha sempre avuto un au-tentico talento da narratore. Le sue storie di ragazzo di borgata a Roma durante la guerra hanno incantato me e mio fratello per tutta l’infanzia e oltre. E non c’è cugino che non ricordi le sue epocali avventure. Una delle

Generazioni che si raccontano

di Marina Gellona

gg Famiglie

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18 Giovani Genitori

gg Famiglie

raccontiamo delle nostre esperienze”. Un genitore che ha preso consape-volezza del proprio vissuto, del senso che hanno avuto le vicende in cui è stato coinvolto, può raccontarle e raccontarsi ai figli. Spesso sono pro-prio i figli ad aprire questo discorso, al genitore il compito di valorizzar-lo e starci. E non serve aver vissuto grandi eventi storici o epiche gesta, anche se il primo pensiero può essere lo stesso che esprime Luisa: “Quan-do ho cominciato a pensare a cosa potevo raccontare, ho trovato un passato banale e desolatamente vuo-to. Poi, con uno sforzo, ho pensato che tutti abbiamo avventure: quella volta che entrammo nella centrale nucleare di Trino, le gemelle terribili che all’asilo mi facevano mangiare la terra, la mae-stra di sci che ci tirava le racchettate sulle ginocchia; certo, la nostra generazione non ha vis-suto il dopoguerra, certo abbiamo meno da raccontare, ma vale la pena fare lo sforzo di tirare fuori qualche episodio che è stato fondante per la nostra crescita e trasformarlo in una storia da raccontare ai figli”. E Gior-gio Macario aggiunge: “I racconti, in particolare di mio padre, specialmen-te sul periodo della guerra e poi della resistenza mi hanno accompagnato a successivi approfondimenti come la mia tesina al diploma liceale sulla

Resistenza in Liguria, o alla scrittura di un piccolo volume sulla sua storia in anni più recenti”.In altre parole, anche se non abbiamo vissuto la Resistenza, possiamo aiuta-re i nostri figli a sviluppare la resilien-za, ovvero la capacità di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura tra-sformato positivamente. Come le storie possono aiutare i no-stri figli a costruirsi un bagaglio di re-silienza e di immaginazione? Le storie sono mappe, i racconti di esperienze con sfumature emotive diverse, vi-cende di lotta, di amore, di gioia, di cose ben fatte, di smarrimenti, di arti apprese, di incomprensioni e di con-vivialità, viaggi e alberi piantati, morti e nascite, caratteri e differenze indi-viduali; queste esperienze raccontate arricchiscono la mappa che i bambini hanno della vita, dell’esistenza uma-na, da reinventare e combinare.

Abc del raccontare Già, ma come si fa a raccontare le storie del passato senza annoia-re i bambini? Innanzitutto dando valore alla vita vissuta, qualunque essa sia, in modo morbido, emo-zionato, personale. Possiamo rac-contare solo ciò che ci appartiene e a cui sentiamo di appartenere emotivamente. Poi, è importante

acquisire un minimo di consapevo-lezza di che cosa sia un racconto.Quattro sono i pilastri di ogni storia, anche breve: la trama degli eventi, i temi di cui si parla, il modo in cui si racconta e il senso che vogliamo co-municare. Detto così sembra sempli-ce ma oscuro: in realtà è alla portata di tutti, con un po’ di pratica. In altre parole, raccontare una storia è dare un luogo, un tempo, i protagonisti (noi, i nonni, i bisnonni), i loro carat-teri, paure e desideri del momento (in poche parole), la circostanza, i senti-menti di allora, il cuore dell’avventura e magari alla fine anche una chiusura, sincera, onesta, sul senso che ha avu-to quell’evento per chi vi ha parteci-pato; infine è importante chiedere ai bambini che cosa sentono, pensano, e vogliono dire sulla storia che hanno sentito. I nostri figli non sono infat-ti solo spettatori delle nostre storie, ma, come ricorda Macario, sono in-terlocutori del dialogo sul passato, sul presente e sul futuro. Perciò attenzio-ne ai lunghi monologhi che nutrono ma alla lunga soffocano i bambini. O all’opposto: a omettere raccon-ti magari difficili, anche se tutto va raccontato tenendo conto della sen-sibilità dei più piccoli. Ciò a cui sono più sensibili, tuttavia, sono proprio le cose non dette o nascoste: morti, se-parazioni, abbandoni.

E se ci appassioniamo al raccontare? La Scuola Holden a Torino, www.scuolaholden.it, è il luogo ideale dove prendersi il tempo per imparare a raccontare una storia. Corsi brevi e lunghi sullo storytelling, sulla capacità di narrare storie. Alla LUA, Libera Università dell’Autobiografia, ad Anghiari (Arezzo) si impara a narrare di sé, un’arte dolce, alla portata di chi ha voglia di prendere in mano la penna e raccontare la propria storia sia sul piano del presente che del passato e del futuro. www.lua.it

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Giovani Genitori 19

Dissolvere i fantasmiI “segreti di famiglia”, i non detti, diventano fantasmi. Ci ricorda infatti Caterina Marafio-ti, pedadogista clinica: “l’indicibile è terribile, appare terribile. Elaborare e raccontare, al tempo giusto, le storie di famiglia ai bambini, è un modo per dare loro le parole per dire, per dirsi e orientarsi nella vita. Ciò che posso rac-contare, lo posso trasformare, accettare, inte-grare io come genitore, i figli come persone in crescita. Ogni famiglia può essere tesoro o un tranello, sottotitola Alejandro Jodorowski che con le storie e sulle storie di famiglia lavora da anni, nel suo ultimo libro, uscito quest’anno per Feltrinelli: Metagenealogia. Insomma: si tratta di darsi il permesso di uscire dall’imma-gine fissa e falsa della famiglia perfetta, della

famiglia “normale”, della famiglia nell’ombra e dare valore onestamente a gioie e dolori, morti e incomprensioni delle generazioni. Diciamo che una via dolce e fertile potrebbe essere quella dei racconti che partono dalle curiosità dei piccoli, o che entrano nella con-versazione grazie a un oggetto di casa che ha una storia, a una fotografia, a una gita in un luogo che è stato scenario di un evento si-gnificativo. Come Macario sottolinea: narrare del passato non deve diventare “un compito in più”, un modo per tacere i sensi di colpa del poco tempo passato insieme, ma un pia-no del discorso che dà una radice al presente e sottolinea le scelte individuali, che connet-te, in un rimando di significati sempre nuovi, presente, passato e futuro.

gg Famiglie

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NEGOZIO STORICO A. GIORDANO TORINO | Piazza Carlo Felice, 69 - Torino | Tel. 011 547121dal martedì al sabato: 8-20 | lunedì: 15-20

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Calcio e sport nei musei di Torino

Juve, Toro e sport:

tre musei legati alla sportività

torinese, da amare, visitare, conoscere

e su cui gioire e piangere

gg Lavorogg Sport

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gg Sport

Cosa prova un bambino quando vede un pallone che roto-la, un gol della squadra del cuore, l’emozione e il battito forte quando gioca la Nazionale, il profumo dell’erba ba-gnata di un campo di calcio?

Quando, a fine Ottocento, i primi “boys” sportivi introdussero in Ita-lia la variante inglese del rugby chiamata football, certo non avranno pensato a un terreno così fertile. In cento anni il calcio è diventato più che lo sport nazionale e Torino - diciamocelo - ha giocato bene la sua parte rimanendo sempre al centro della storia.Non vi diremo chi, in redazione, tifa per la Juve e chi per il Toro. Né vi parleremo dei pochi dissidenti che preferiscono squadre più esotiche. Vi parleremo, piuttosto, di tre musei che siamo andati a visitare, con la truppa al seguito come di consueto, e che i bambini hanno amato, indifferentemente maschi e femmine, perché nel 2013 lo sport è cosa di tutti. Abbiamo cantato inni, imparato un po’ di storia, respirato l’aria di centrocampo, scoperto campioni e immaginato di sollevare quella coppa sopra la testa. Tutti e tre i musei sono nel circuito della carta Abbonamento Musei: un’occasione in più per abbonarsi, perché qui certamente i ragazzi vorranno tornare.

Museo del Grande Torino e della Leggenda GranataVilla Claretta AssandriVia G.B. La Salle, 87 - Grugliasco (TO) - www.museodeltoro.it

Esiste un filo rosso, fatto di coincidenze e fatalità, che lega indissolu-bilmente il Torino, o il Toro come lo chiamano amorevolmente i tifosi, alla sua città. In questa tessitura del destino la tragedia di Superga rappresenta uno spartiacque, tremendo e doloroso. Chi tifa Toro lo sa. Dopo quella sciagura aerea nulla è più stato come prima, neppure per chi quella squadra imbattibile, conosciuta in tutto il mondo, non l’ha mai vista giocare davvero.Sono tanti i luoghi torinesi che trasudano di storia granata, un lega-me affettivo e soprattutto emozionale. In primo luogo il Filadelfia: lo stadio costruito nel 1926 dal conte Cinzano e demolito, con la pro-messa di ricostruirlo, nel 1997. Da allora si aspetta la sua ricostruzione. Il Fila era la casa naturale del Toro, quello più autentico, quello del tremendismo granata, quello dei campioni allevati in casa, quello del rettangolo di gioco che il Grande Torino rese inespugnabile e che vide moltissimi ragazzini, negli anni, diventare prima uomini e poi grandis-simi calciatori.La Basilica di Superga e poi la lapide di corso Galileo Ferraris che ricor-

da la farfalla granata, Gigi Meroni, la birreria Voigt di via Pietro Micca, oggi bar Norman, tra le cui fumose sale nacque, grazie all’accordo tra il disciolto Football Club Torinese e Alfredo Dick, che guidava un gruppo di dissidenti juventini, il Football Club Torino.Ecco, tutti questi luoghi della città sono legati imprescindibilmente alla storia granata, è strano quindi visitare un museo sul Toro e con così tanti riferimenti a Torino, al suo tessuto emotivo e sportivo, oltreché urbanistico, a Grugliasco. Questo esilio forzato è, forse, una delle tan-te ingiustizie che costellano la storia della squadra granata. Storia che, siamo sicuri, in altri luoghi sarebbe vanto per qualsiasi città.Le vicende e questo intreccio, di date e luoghi, è quello che si può osservare e contemplare, in una ricostruzione storica e sportiva ap-passionata e appassionante, grazie a foto, documenti, valigie, maglie, pezzi di tribuna, divise, targhe commemorative, insegne, bandiere, coppe, gagliardetti, palloni di cuoio e scarpe chiodate nel Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata. Un viaggio attraverso i volti e gli spazi che hanno segnato la storia centenaria, unica, di questa grande squadra di calcio, sono rappresentati e raccontati nelle sale della villa Claretta di Grugliasco, sede del museo, con l’amore e la de-dizione che solo dei tifosi appassionati possono avere. Una galleria di immagini e cimeli che ripercorrono la storia della squadra, le sue vit-torie e i suoi drammi. Dal trio delle meraviglie, composto da Libonatti, Baloncieri e Rossetti, che fecero vincere al Toro negli anni ’20 ben due scudetti, fino alla formazione che giocò la sfortunata finale Uefa del 1992, trofeo sfumato di un soffio senza patire sconfitte nella doppia gara contro l’Ajax, passando, ovviamente, per gli anni del Grande To-rino (aggettivo usato in Italia solo per due squadre, l’altra è l’Inter di Helenio Herrera) con i cinque scudetti vinti e del mitico Toro di Gigi Radice: la squadra campione d’Italia nel ‘76, quella dei 50 punti, quel-la dei gemelli del gol Pulici e Graziani e quella - infine - che prima di altre in Italia assorbì la lezione di calcio dell’Olanda di Cruijff e del suo sistema, il cosiddetto “calcio totale”. Non mancano i riferimenti agli ultimi anni, tempi caratterizzati dalle molte retrocessioni e da altret-tante promozioni nella massima serie.Il museo, curato dall’Associazione Memoria Storica Granata, offre a visitatori di ogni età il gusto della meraviglia, quello stupore che solo una leggenda, come appunto è quella granata, è in grado di trasmet-tere. È aperto il sabato dalle 14 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 19 con ultimo ingresso alle 17.30. È possibile visitare il museo anche fuori orario di apertura, su prenotazione, dal lunedì al venerdì solo per gruppo di minimo 20 persone. Si possono effettuare visite guidate. (Mario Bettas Valet)

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tus, poi si entra nel Tempio dei Trofei dove si resta incantati davanti a tutte le coppe conquistate dalla squadra, scenograficamente esposte mentre i monitor raccontano le imprese dei campioni bianconeri. Un planisfero indica i luoghi in cui la Juventus ha giocato, altri monitor danno voce ai campioni che ci spie-gano, senza tanti giri di parole, per-ché la Juve è una delle squadre più amate al mondo. Si fa poi un passo indietro per riper-correre la fondazione, passando lun-go pareti cronologiche dove la storia della squadra è raccontata attraver-so oggetti, fotografie, video e testi-monianze scritte, con un costante ri-mando alla storia italiana dell’epoca. Lungo il percorso i visitatori incon-trano cimeli e postazioni multime-diali: bella e appassionante la sto-ria raccontata attraverso le maglie dei giocatori che hanno sommato più di 300 presenze nella Juventus, curioso il grande tavolo multitouch dove approfondire la conoscenza di tutti i giocatori bianconeri, en-tusiasmante il Pallone d’Oro con la storia dei sei giocatori che si sono fregiati, per nove volte in totale, di questo prestigioso riconoscimento, divertente il pilone della musica con

Juventus MuseumStrada Altessano, 141 - TorinoAdiacente il lato est del nuovo Juventus StadiumPrenotazioni e informazioni: [email protected]

Oltre un secolo di storia e trionfi raccontati attraverso cimeli, trofei e uno strepitoso allestimento mul-timediale. Lo Juventus Museum - il museo della Juve che sorge sul lato est dello Juventus Stadium, a ridosso del centro commerciale Area12 - è il luogo eletto dove celebrare la pro-pria squadra del cuore.È un museo di nuovissima conce-zione, aperto da meno di un anno, che piacerà ai tifosi bianconeri e an-che ai non-tifosi in assoluto, perché è un eclettico mix di interattività, esperienza storica e fascino, dove si vive il calcio “da dentro” e non dallo spalto di uno stadio o dal divano di casa.Il percorso espositivo racconta la sto-ria del club a partire dalla fondazione su una panchina di corso Re Umber-to, a Torino, da parte di un gruppo di studenti del Liceo D’Azeglio. Si assi-ste alla proiezione e alla rappresen-tazione sonora dei gol della Juven-

la possibilità di ascoltare inni e can-zoni, imperdibile l’incontro con i due grandi allenatori, Trapattoni e Lippi, a grandezza naturale, che racconta-no su richiesta i momenti vincenti e la loro esperienza nel club. Non manca un tributo alla nazionale e un commosso ricordo alle vittime dell’Heysel, lo stadio in cui moriro-no 39 persone, di cui 32 italiane, e ne rimasero ferite oltre 600 per una tragedia poco prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool.Chiude il percorso espositivo una sorpresa: l’ingresso in una sala tutta particolare, con tanto di prato e pro-fumo d’erba, dove i visitatori avran-no la sensazione di trovarsi davvero in centro campo. Il museo è interamente bilingue (in italiano e inglese), offre un biglietto familiare (35 euro) oltre all’ingresso gratuito fino ai sei anni. Le famiglie sono benvenute: i bagni sono attrez-zati con il fasciatoio e c’è una stan-za-spogliatoio con ovvie panchine e armadietti per lasciare le giacche. Chi vuole può prenotare la visita as-sieme a un tour guidato dello stadio, anche durante le partite, per vedere ancora più da vicino quello che sem-pre abbiamo sognato.

gg Lavorogg Sport

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Il Museo dello Sport allo Stadio OlimpicoCorso Agnelli angolo corso Sebastopoli Tel. 011 19785617www.olympicstadiumturin.com

Un museo unico in Italia per fare un viag-gio nella storia dello sport. Inaugurato nel novembre 2012, racconta cinque grandi storie. Al primo piano c’è il calcio, soprat-tutto con le gesta della Nazionale e del Torino che in questo stadio gioca. La se-conda sala è per i “Numeri uno d’Italia”, soprattutto scherma, formula1, sci, golf. Al piano superiore c’è la slitta dell’esploratore Ambrogio Fogar e altri oggetti testimoni delle imprese di grandi e indimenticabili

campioni. La Città di Torino è la protagoni-sta della quarta sala: i campioni e le mani-festazioni sportive che hanno fatto grande questa città sono raccontate con cimeli, trofei e prime pagine di giornali. La fatica e il ciclismo concludono il percorso con le “discese ardite e le risalite” degli eroi delle due ruote. Ciliegina sulla torta un impo-nente juke-box che accompagna la visita: sono raccolti 106 brani da scoprire o risco-prire: inni delle squadre di calcio, melodie pop e rock tutte a tema sportivo. Il Museo dello Sport è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18. Oltre alla visita è possibile parteci-pare al tour dello stadio per scoprire la aree off limits, come bordocampo, spogliatoi e tribuna stampa.

L’arte della trasformazione delle carni

Corso De Gasperi, 28/A - Torino | Tel. 011 595423

gg Sport

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di Brunella Manzardo

Dottori a quattro

zampe

gg Lavorogg Pet therapy

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Giovani Genitori 25

li. Gli effetti positivi che genera, sul corpo e sulla psiche, derivano dalla vicinanza fisica e soprattutto emotiva con gli animali: cani ma anche gatti, conigli, cavalli, asini e altri animali da fattoria a seconda delle particolari fi-nalità di ciascun progetto. Nel nostro territorio esistono diverse associazio-ni impegnate in questo affascinante mondo, che comprende tre filoni principali: le terapie effettuate con l’ausilio di animali, le attività assistite dagli animali e l’educazione con ani-mali da compagnia.

Giulio & HappyPer saperne di più abbiamo inter-vistato la dottoressa Miriam Borra, psicologa e presidente della UAM-Umanimalmente di Grugliasco, asso-ciazione che si occupa di benessere attraverso la relazione con gli animali: un gruppo di lavoro formato da psi-cologi, psicoterapeuti, veterinari e medici. Che tipo di interventi realiz-zate per i bambini/ragazzi e in quali sedi? “UAM si occupa di progettare interventi educativi, ludico-assisten-ziali e terapeutici per i bambini dai 18 mesi in su. Quasi ogni giorno i nostri operatori insieme ai loro animali si recano nei diversi istituti scolatici, nei centri di riabilitazione e presso altre associazioni con cui collaboriamo. In generale ci poniamo l’obiettivo di portare benessere e migliorare la qualità della vita delle persone at-traverso le attività con i nostri amici animali, spesso cani, per la loro spic-cata propensione all’interazione con l’uomo. I bimbi e i ragazzi trovano nei nostri cani dei compagni di gio-co: Happy, Coral, Fanny, Shilou, Miki, Kuki, Cloe e Micky donano affetto in maniera incondizionata, rimangono

“L’amore per un cane dona grande forza all’uomo”, lo

scriveva già Seneca ed è sotto gli oc-chi di tutti: i cani, gli animali in gene-rale, sono preziosi alleati e ci regalano affetto, emozioni, compagnia.Per un bambino crescere insieme a un amico a quattro zampe (con l’in-dispensabile aiuto di genitori attenti e consapevoli) educa innanzitutto alla diversità, dimostrando che oltre all’uomo esistono altri esseri viventi che meritano rispetto e attenzioni. Gli psicologi osservano come vivendo a contatto con animali domestici i bim-bi sviluppino maggiormente la loro intelligenza emotiva, cioè la consa-pevolezza delle proprie e altrui emo-zioni. C’è poi il senso di responsabilità stimolato dal desiderio di prendersi cura dei compagni a quattro zampe e l’abitudine di rispettare le loro esigen-ze e misurare i propri comportamenti per non infastidire l’animale, che non è certo un giocattolo, senza contare la magia dei legami affettivi che si creano con queste adorabili creature. Ma i veri prodigi avvengono quando gli animali, adeguatamente adde-strati, sono in grado di contribuire alla cura dei bambini in situazioni di difficoltà: entra qui in gioco la pet therapy, che si può affiancare alle terapie tradizionali aumentandone l’efficacia. Si tratta di una disciplina relativamente giovane che nasce in America negli anni ‘50 nell’ambi-to della neuropsichiatria. In Italia è approdata negli anni ’80 e solo da una decina di anni, con il riconosci-mento di legge, è possibile utilizzare la pet therapy all’interno di ospedali e strutture sanitarie e/o assistenzia-

Gli animali possono

contribuire alla cura

dei bambini

gg Pet therapy

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ambito psico-pedagogico ed etologi-co-veterinario e un animale oppor-tunamente selezionato e addestrato; un operatore si occupa del paziente, l’altro dell’animale”. Ma come ven-gono addestrati gli animali? “Gli ani-mali vengono avvicinati alle attività di pet therapy gradualmente e sempre in modo piacevole e gratificante, attraverso il rinforzo positivo, cioè il premio sotto forma di cibo, gioco, coccole. Il primo passo è favorire una ottima socializzazione dell’animale con il bambino proponendogli espe-rienze sempre positive con lui. Alcu-ne specie addestrabili, come il cane, seguono un percorso di educazione e addestramento durante il quale rinforzano l’autocontrollo e l’obbe-dienza di base ed apprendono un numero di esercizi utili da riproporre in sedute di pet therapy: riporti, salti, camminata a diverse velocità, ecc. Il divertimento, i premi e il piacere di interagire con l’uomo sono lo stimo-lo e la motivazione che spinge i cani ad amare le attività di pet therapy”. Quali caratteristiche deve avere l’ani-male per essere impiegato a tali fini? “Fondamento della pet therapy è la relazione che si instaura tra bambino

riportarglielo tra le mani: un sorriso esplode improvvisamente sul viso del bambino, da quel momento il gioco prosegue per diversi minuti, lascian-doci a bocca aperta. Giulio infatti non gioca con le altre persone ma sempre da solo: Happy era riuscita ad aprire una porta che difficilmente qualcun altro sarebbe riuscito ad aprire, quella del suo isolamento sociale e del ritiro emotivo... un piccolo miracolo”.

L’addestramento degli animaliE, più in generale, che tipo di patolo-gie trattate? “Le patologie che pos-sono trarre beneficio dagli interventi assistiti con gli animali sono molte, da quelle fisiche ai disagi di tipo psicolo-gico come insicurezza, emarginazione sociale, difficoltà relazionali, iperatti-vità, disturbi dell’attenzione, disturbi alimentari; alle patologie psichiatriche come ritardo mentale, autismo, pato-logie della sfera comunicativa, sindro-me di Down, esiti di traumi cranici. In UAM ogni sessione è realizzata con due pet operatori che hanno conse-guito la formazione in pet therapy in

vicino ai più piccoli con grande pa-zienza e saggezza.Per farvi capire le grandi potenzialità delle terapie svolte con l’ausilio di ani-mali, vi racconto una di quelle storie che emozionano e al contempo lan-ciano un messaggio importante: mai arrendersi. È la storia di un ragazzino disabile, Giulio, affetto da una brutta malattia con conseguenti cerebropa-tia, psicosi, autismo. Una vita difficile perché per lui comunicare con il mon-do esterno è davvero complicato, ma grazie alla pet therapy è avvenuto un piccolo miracolo. Il ragazzino aveva già provato esperienze di pet therapy con diversi animali senza successo, fino ad arrivare a Happy, un cane tranquillo e molto interattivo, giovane e giocoso. E dopo un anno di terapia in cui i miglioramenti si scorgevano a malapena, all’improvviso qualcosa cambiò. Era una mattina come tante, Happy e io eravamo impegnate nel solito lavoro di stimolazione sensoria-le, inaspettatamente Giulio prende in mano un cubo di gomma e lo lancia nella stanza. Happy spontaneamen-te decide di andarlo a prendere e di

Amici pelosi in ospedaleAll’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino è in corso un bel progetto a cura della Fon-dazione FORMA Onlus, che si occupa dei bambini ricoverati cercando di creare per loro un ambiente più amichevole e accogliente durante la degenza. In particolare, nel 2012 all’Ospedale sono arrivati quattro cani, muniti di protocollo sanitario e seguiti da operatori specializzati, che due volte alla settimana incontrano i bimbi e giocano con loro in appositi spazi ludici, portando buonumore, coccole e benessere. Per il momento si tratta di attività ricreative e non terapeu-tiche in senso stretto, ma chissà che in futuro anche a Torino possa svilupparsi un progetto più ampio, sulla scia di quanto succede già dal 2002 a Firenze: qui, all’interno dell’Ospedale Pedia-trico Meyer è normale vedere simpatici cagnoloni aggirarsi per le corsie, grazie ai progetti della Antropozoa, la prima associazione in Italia a portare in modo assiduo e costante la pet therapy all’interno di una struttura sanitaria pubblica.Per informazioni: www.fondazioneforma.it e www.antropozoa.it

gg Pet therapy

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Giovani Genitori 27

e animale. Gli animali coinvolti devono pertanto esse-re specie domestiche e naturalmente inclini all’intera-zione con l’uomo. Il cane spesso diventa l’interlocu-tore principale per i più piccoli. Vengono scelti i cani con un’indole particolarmente socievole, una grande motivazione all’interazione con l’uomo attraverso il gioco e le coccole e un livello di educazione e di ad-destramento avanzato. In certi casi lavoriamo anche con gatti, conigli e persino pesci, focalizzandoci sulla costruzione dell’habitat insieme ai bambini e sull’e-ducazione alimentare attraverso la conoscenza della biodiversità. Gli animali coinvolti nelle attività di pet therapy devono possedere un ottimo stato di salute generale e nessun tipo di patologia comportamenta-le. È molto importante tutelare il loro benessere psico-fisico e generalmente gli animali molto delicati non possono essere coinvolti nelle attività con i bambini”.

UAMÈ possibile contattare la UAM a questo indirizzo email: info@umanimalmente. i t , www.umanimalmente.it. Altri indirizzi utili per i più curiosi: Testa Coda, associa-zione che opera a Torino e in Piemonte, affiliata alla SIUA Scuola di Interazione Uomo - Animale, www.testacoda.org; A.S.SE.A., Attività So-cioassistenziali e Servizi con Animali, Onlus di Moncalieri, www.assea.it.

gg Pet therapy

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28 Giovani Genitori

di Franco Voglino e Annalisa Porporato

Tra le aquile e le balene

gg Gita

Nell’entroterra genove-se si trova una Liguria inaspettata, con vallate selvagge e incontami-

nate dove percorrere sentieri in mez-zo alla natura e a due passi dal mare. Il Parco Regionale Naturale dell’Ave-to ha una forma irregolare e si trova a pochi chilometri da Chiavari. Pre-senta una grande varietà di ambien-ti, dalle zone umide a quelle di alta montagna, dividendosi in tre vallate distinte. La prima è la Val Graveglia, chiamata la “valle di pietra e dei Ga-ribaldi”, per la struttura geologica-mente interessante e per aver dato i natali agli avi di Giuseppe Garibaldi. Poi c’è la Valle Sturla, la “valle dell’acqua e delle malghe” che va dagli oltre mille metri di quota verso il mare, offrendo in pochi chilometri una grande varietà di vegetazione e pascoli. Infine c’è la Val d’Aveto, la “valle del legno e della neve”, la più monta-

Alla scoperta del Parco dell’Aveto

na delle tre, con le cime più elevate dell’Appennino Ligure.Il Parco dell’Aveto è il luogo ideale dove mescolare, in una sola vacan-za, momenti così diversi che vanno dalla vita di spiaggia all’escursioni-smo più puro: dal mare alla mon-tagna “vera” in pochi chilometri, un’ottima soluzione per acconten-tare tutti i gusti.Nel parco si trovano molti itinerari a portata di piccoli escursionisti, dai più semplici fino a quelli più com-plessi che permettono di raggiun-gere le cime appenniniche. L’itinerario che abbiamo scelto è una facile passeggiata di circa mezz’ora in un ambiente rilassante e bucolico, lungo un gradevole torrente, con un paesaggio che vi stupirà per la dolce bellezza. Prende il via dalla minusco-la borgata di Ventarola (845 metri sul livello del mare) nel comune di Rezzoaglio. L’itinerario è identifica-to con il triangolo giallo e attraversa

tutta la borgata puntando verso un pilone votivo. Appena finite le case si incontra un ponte che supera il tor-rente Ventarola.Si prosegue lungo la bella strada sterrata tra i pascoli che porta in breve a passare accanto al torrente Liciorno, in un bellissimo punto in cui si trovano rocce a dorso di balena e dove è possibile avvicinarsi all’acqua per allegri giochi in tutta sicurezza.Si prosegue sulla strada a volte sel-ciata, sempre in una salita così gra-duale da non esser avvertita, inol-trandosi in una bucolica valletta e attraversando bei prati verdeggianti. Si raggiunge un ponte senza spal-lette che va superato con un po’ di cautela.Si costeggia ora il torrente Ramaceto e la boscaglia, attraversando tre mi-nuscoli rii con dei piccoli guadi che non presentano alcuna difficoltà, ma che piaceranno molto ai piccoli escursionisti, soprattutto ai più pic-

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gg Gita

cini che dovranno “testare” le loro capacità di equilibrio (senza rischiare le coronarie dei genitori).Il torrente, come un amico fedele, continua ad accompagnarci offren-do anse dove soffermarsi per soste giocose e meditative mentre faggi e noccioli accompagnano l’incedere dei piccoli escursionisti.Dopo aver percorso circa un chilo-metro e mezzo (e un dislivello irrile-vante) si raggiunge il Quadrivio della Crocetta (877 metri) caratterizzato da una bella area per picnic recin-tata, con tavolini e panche di legno, pannello didattico e uno stupendo albero sulle rive del torrente che ha pensato di curvarsi fin quasi a ter-ra, così da diventare un magnifico cavallo da battaglia, pardon: una stupenda nave da guerra, no: un castello incantato… insomma, qual-siasi cosa venga in mente ai piccoli trekker che, sappiatelo, da qui non avranno più intenzione di andarsene.

La passeggiata è adatta proprio a tutti, adeguatamente rilassante e semplice anche per chi non è abitua-to a camminare. Necessarie, come sempre, calzature adeguate: gli scarponcini sono perfetti, ma vanno bene anche scarpe sportive con una buona suola. La quota poco elevata permette di passeggiare in estate e nelle mezze stagioni.Per il pernottamento consigliamo il Rifugio Ventarola, dell’Ente Parco, una struttura di pietra risalente al 1631 e completamente ristrutturato nel 2008. Dispone di 12 posti letto ai piani superiori mentre al piano terra, accessibile ai disabili, c’è la cucina a disposizione degli ospiti. È un posto carinissimo in cui sentirsi a casa pro-pria, pur essendo in rifugio. I prezzi sono accessibili: 12 euro a persona portandosi la biancheria propria, 20 euro con la biancheria fornita dai gestori. I bambini non pagano fino a tre anni e pagano la metà fino ai

6 anni (tel. 0185 86788 - www.rifu-gioventarola.it)

DoveParco Naturale Regionale dell’Aveto, Via Marrè, 75 - Borzonasca (GE), tel. 0185 340311, www.parks.it/parco.aveto. Consorzio Ospitalità Diffusa “Una montagna di accoglienza nel Parco”: unisce Enti e operatori turi-stici del territorio in una filosofia di qualità dei servizi, www.unamonta-gnadiaccoglienza.it.

Come arrivareLa stazione FS più vicina è quella di Chiavari. Da qui si può trovare un collegamento in autobus (Tigullio Trasporti: tel. 800 014808, www.atp-spa.it)Con l’auto si prende la A12, uscita di Lavagna, quindi SP33 direzione Santo Stefano d’Aveto. In località Parazzuolo (a 20 km da Borzonasca), stradina a sinistra per Ventarola.

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gg Viviamo così

te tutto, la bambina cresceva bene. Intorno al sesto mese, però, ho ini-ziato a soffrire di gestosi. La pres-sione era molto alta e i valori delle proteine nelle urine erano preoccu-panti. Mi hanno ricoverata in ospe-dale: la gestosi non si può curare ma deve essere monitorata con atten-zione, passa spontaneamente dopo il parto e nessuno conosce la causa che la provoca. I reni non funziona-vano bene e mi sono gonfiata come un palloncino; nel giro di poche set-timane ho preso una decina di chili, tutti di liquidi. La speranza dei me-dici era avvicinarsi il più possibile al termine della gravidanza, tenendo-mi sotto controllo e in riposo forza-to in ospedale. Purtroppo dopo una

“Irene è nata il 17 marzo del 2003, due mesi prima del termine. Pesava 1 chilo e 200 grammi, una bamboli-na in miniatura. Tutta la gravidanza è stata faticosa. All’inizio soffrivo di nausee tremende - racconta Lorella -. Purtroppo non ho potuto metter-mi in maternità anticipata perché sono titolare di un centro di este-tica e non potevo certo chiuderlo da un momento all’altro. Così ho continuato ad andare al lavoro, il percorso casa negozio era come un giro sulle montagne russe: avevo la bacinella per il vomito sotto il sedi-le, pronta all’uso. Per fortuna le mie colleghe erano bravissime nel darmi una mano. Dimagrivo e stavo male ma mi consolavo perché, nonostan-

Nasce da un desiderio di condivisione il Vi-viamo Così di questo mese. Il desiderio di

raccontare una storia che è iniziata tra molte difficoltà ma si è conclu-sa bene e solo ora che il periodo duro è alle spalle Lorella e Roberto hanno trovato la voglia di parlarne. Una storia che inizia con la nascita prematura di una bambina e con le paure, lo sgomento, le incertezze comuni a tutte le nascite prima del termine. Era uno scricciolo di neona-ta Irene, venuta al mondo alla tren-tunesima settimana di gravidanza, ma ce l’ha fatta: ora ha dieci anni ed è una bambina bellissima, intelli-gente e sana, soprattutto sana.

Lorella estetista 44 anni

Roberto impiegato 49 anni

Irene 10 anni

Nel palmo di una mano

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Giovani Genitori 31

decina di giorni la situazione è pre-cipitata perché la piccola sembrava non muoversi più. Per il timore di un distacco di placenta hanno fatto un cesareo d’urgenza. E così è nata la nostra piccolissima Irene”.

In ospedale“Era minuscola ma perfetta - rac-

contano Lorella e Roberto -. È stra-no vedere tua figlia in un’epoca in cui normalmente non l’avresti mai vista perché dovrebbe starsene comodamente nel pancione. Pur piccolissima, aveva già le sue ca-ratteristiche, era già Irene. La sua prima culla è stata un’incubatri-ce nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna di Torino e le prime settimane sono davvero difficili. Le complicazioni possibi-li per un bambino nato prematuro sono numerose, anche a lungo ter-mine: ischemie al cervello, danni cerebrali a volte permanenti, rischio di cecità o danni importanti agli oc-chi, problemi al cuore. L’ansia dei genitori e della famiglia è terribile,

anche perché nessuno sa dirti con certezza se il bambino starà bene, se riuscirà a superare i primi mesi, e come. Vivi in uno stato di incertezza tremenda, ogni giorno è un bolletti-no di guerra, fatto di ostacoli, lotte quotidiane, difficoltà. Per genitori e dottori tutta l’attenzione sembra focalizzarsi sul peso. Che diventa una vera ossessione, perché è un segnale importante che il piccolo sta bene e anche perché finchè non raggiunge un certo peso non si può tornare a casa. Inizialmente Irene riceveva il nutrimento da un sondi-no nel naso, poi con il contagocce, poi con dei biberon minuscoli. Ol-tre a soffrire per l’incertezza della sua condizione, un’altra cosa che

è strano conoscere tua figlia in un’epoca in cui normalmente

starebbe nel pancione

gg Viviamo così

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32 Giovani Genitori

ci faceva soffrire era l’impossibilità di stare a lungo con lei. All’epoca, nel reparto prematuri dov’era ri-coverata Irene i genitori potevano stare con i bambini durante l’orario di visita per due ore al giorno. Poi, anche per i parenti, c’era la possi-bilità di guardarli dal vetro un’ora la sera: vederla senza poterla toccare, senza stare vicini era per noi uno strazio. Invece di giorno potevamo stare con lei, accarezzarla, darle il biberon infilando le mani nell’incu-batrice. Il contatto a pelle è impor-tante per il benessere del bambino, ma anche per quello dei genitori! Abbiamo potuto prenderla in brac-cio, finalmente, solo quando è stata fuori pericolo. Uscita dall’incuba-trice è passata alla culla termica e abbiamo tirato un grande respiro di sollievo, perché è il primo concreto segnale che la bambina sta meglio. La soglia di tranquillità per tornare a casa sono i due chili. Nel nostro caso, Irene è stata dimessa dopo 40 giorni, sembrava star bene e doveva solo esser messa ‘all’ingrasso’”.

A casa“Non vedevamo l’ora di riportarla a casa, di ritrovarci noi tre, di sta-re con lei e godercela senza andare

avanti e indietro dall’ospedale. Ma i primi tempi sono stati più difficili del previsto, perché non è facile pren-dersi cura di un bambino così pic-colo, che in teoria dovrebbe essere ancora nella pancia della mamma. Non sapevamo come fare con lei e le informazioni che ci hanno dato in ospedale erano insufficienti. Ci sarebbero stati utili degli incontri, magari tenuti da altri genitori che fossero passati per questa esperien-za, per scambiarci consigli, opinioni, per confrontarci. E invece ci siamo trovati da soli, con tutta la nostra inesperienza di genitori al primo figlio. Irene era così piccola che po-teva stare nel palmo di una mano, sembrava fragile, quasi non osava-mo tenerla in braccio. Non sapeva-mo come darle da mangiare, perché nell’incubatrice mangiava coricata e non era abituata a prendere il biberon stando in braccio. Così nei primi tempi ci siamo adeguati e la nutrivamo mentre era coricata. I bambini così piccoli mangiano poco e spesso, molto lentamente. Irene mangiava ogni due ore, di giorno e di notte, e ci metteva anche un’ora per pochi grammi di latte. I prema-turi non hanno la forza per ciuccia-re, le spremevamo il latte goccia a

goccia dal biberon. Ci vuole tanto tempo e tanta pazienza: per for-tuna Roberto ha potuto prendere i permessi per l’allattamento di Irene dai 3 mesi sino all’anno, visto che Lorella essendo titolare di azienda non poteva usufruirne. E sono sta-te ore preziose per tutta la famiglia. Sia per stare insieme sia per risolve-re le piccole difficoltà quotidiane. Con i bimbi prematuri anche le cose più banali come trovare biberon abbastanza piccoli per le loro boc-che, mini-vestitini che li riparino senza infagottarli diventano difficili. Persino l’ovetto per trasportarli in macchina sembra gigantesco per un piccino di quelle dimensioni”.

Doppia etàUn bebè nato prematuro ha due età, quella della nascita e quella cor-retta, che dovrebbe avere. Un gap che si colma con il passare dei mesi, ma di cui bisogna tenere conto per tutto il primo anno. Non si posso-no fare confronti con i bambini nati a termine, nè sulle dimensioni, nè sullo sviluppo motorio o cognitivo. “Irene a due mesi era come un bam-bino appena nato: quando usciva-mo con lei in carrozzina e qualcuno si avvicinava chiedendoci l’età, noi

gg Viviamo così

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rispondevamo sempre togliendo i due mesi in più, per sottrarci agli inevitabili commenti sgra-devoli su quanto era piccina. Da piccola man-giava poco e svogliatamente: ogni pasto era un incubo, la bilancia un’ossessione. Molti prema-turi soffrono di irritazioni dell’esofago dovute al fatto che iniziano a mangiare in un’epoca in cui dovrebbero ricevere il nutrimento nella pancia della mamma. A un anno Irene pesava 8 chili, una conquista faticosa. Poi per fortuna la situa-zione si è sbloccata, ora mangia bene, di tutto, e ha un rapporto sereno con il cibo”.Fino ai 18 mesi i controlli di salute sono stati frequenti, con vari specialisti, per verificare che il suo sviluppo cognitivo e motorio procedesse nella norma. “Quando ti dimettono dall’ospe-dale ti dicono ‘gli organi funzionano’, ma per il resto non ci sono certezze. Così abbiamo visto

molti medici. Poi, dopo i due anni, non ce n’è più stato bisogno. Irene cresceva bene e ave-va recuperato alla grande rispetto ai coetanei. Non è andata al nido, che era sconsigliato per il rischio maggiore di prendersi malattie. I primi tre anni ce la siamo cavata grazie al prezioso aiuto dei nonni e poi ha iniziato la scuola ma-terna. Irene è una bambina molto socievole, sveglia, ama gli sport, è molto brava a scuola e nessuno direbbe vedendola che è nata prima del tempo: siamo stati molto fortunati. Proprio per questo non abbiamo osato avere altri figli, nessuno poteva assicurarci che la gestosi non si sarebbe ripetuta e la paura era tanta. Aves-simo avuto un altro figlio prematuro, la fortuna ci avrebbe assistito di nuovo? Irene è stato il regalo meraviglioso che la vita ha voluto farci e siamo felici così”.

gg Viviamo così

Giovani Genitori 33

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36 Giovani Genitori

di Alice Quaglino

gg Il Ghiottone

OlioOro liquido, perché versatile e frutto di

tanto lavoro

Fu Desiderio Rinaldi nel 1949 a porre le basi di questa azienda, selezionando gli oli italiani di mag-gior pregio, tradizione che seguono anche i suoi successori che controllano tutte le fasi, dal raccolto manuale alla spremitura a freddo alla centrifugazione.FAttore BIMBo - Le proposte Desiderio: Extravergine Selezione ottenuto per gocciolamento naturale a freddo; Extravergine Biologico, senza l’uso di prodotti chimici di sintesi; Extravergine con richiami di erbe officinali, pomodoro e carciofo; Extravergine Aromatizzato con erbe dell’Altalanga e dell’Appennino ligure, nelle varianti rosmarino, basilico, aglio, limone o peperoncino; Olio di oliva.DoVe - Sede: via Cortemilia 1 A, frazione Ricca a Diano d’Alba (CN), tel. 0173 612024, www.oliodesiderio.com. Vendita a domicilio.

Desiderio

Dai suoi 5000 alberi di olivo di Cultivar Taggiasca nell’entroterra di Sanremo la famiglia Boeri ot-tiene un olio di alta qualità. Roi è anche sede didattica dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e con la sua fattoria didattica vuole trasmettere la conoscenza di questa eccellenza del territorio.FAttore BIMBo - Dall’oliva Taggiasca, frutto con un odore e sapore fruttati, dolce e perciò ideale per i bimbi, una volta spremuta e lavorata a freddo Roi ottiene oli adatti a tutti i palati: si va da oli in serie limitata (circa 2000 bottiglie) come il Cru Gaaci, profumato di buccia di mela verde, il Cru Morga, dal gusto deciso, il Cru Riva Gianca, profumato di frutta bianca, al prezioso Carte Noire ottenuto con il metodo tradizionale, al Monocultivar Taggiasca lievemente mandorlato.DoVe - Frantoio e negozio: via Argentina 1 a Badalucco (IM), tel. 0184 408004. L’Olio Roi si trova anche da Eataly e per acquistare online: www.olioroi.com

Frantoio Roi

Nelle minestrine e nelle pap-pe baby è indispensabile, così come è inevitabile nelle insalate, nei sughi e in alcuni

dolci: ma dev’essere di qualità e ottenuto da sole olive italiane perché tracciabili.

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Giovani Genitori 37

gg Il Ghiottone

Nato nel 1985 San Lorenzo produce nel suo moderno stabilimento olio extravergine selezionato in tutta Italia e fresco di frantoio, con un accurato controllo di ogni fase della lavorazione. FAttore BIMBo - Da assaggiare: l’Extravergine D.O.P. Riviera Ligure - Riviera dei Fiori; l’Extravergi-ne d’oliva italiano 100% da Agricoltura Biologica; l’Extravergine d’oliva Italiano 100%; l’Extravergine d’oliva Monocultivar Taggiasca “Alte Fasce” (7,50 euro per mezzo litro); l’Extravergine d’oliva Mosto Italiano 100%; l’Extravergine d’oliva “IL”; l’Extravergine d’oliva Novello; Olio d’oliva San Lorenzo. DoVe - Stabilimento: località Paperera, frazione Muzio a Pieve di Teco (IM), tel. 800 154739. È pos-sibile acquistare online su www.san-lorenzo.com

San Lorenzo

Fratelli Carli

Vanta una produzione di olio extravergine e altri prodotti tipici toscani e in più è un bellissimo agri-turismo immerso nelle colline aretine. Da gustare una tipica bruschetta toscana con il loro olio super.FAttore BIMBo - Una volta avvenuta la raccolta manuale delle olive le cui varietà sono Moraiolo, Leccino e Frantoiano si frangono con le molazze tradizionali in pietra: l’olio extravergine toscano così ottenuto è il prodotto originale e intatto della spremitura effettuata con mezzi meccanici a freddo. L’Extravergine di oliva Poggio Primo è disponibile nei formati da 0,25, 0,75, 3 e 5 litri. DoVe - Azienda agricola e agrituristica, via del Fosso 2 a Castiglion Fibocchi (AR), tel. 0575 47061. Si può acquistare registrandosi su www.poggioprimo.com

Poggio Primo

La famiglia Cazzetta ha una storia molto antica, di almeno 5 generazioni, legata al Salento e alla sua tradizione nella produzione di olio extravergine d’oliva. Passione, esperienza e alta qualità dal 1899 hanno reso questa azienda una realtà consolidata, a livello internazionale, nel campo dell’alimentazio-ne gourmet e del fine food. FAttore BIMBo - Le loro selezioni comprendono: l’Olio extravergine di oliva Masseria Quattro-macine, prodotto con olive mature raccolte a dicembre e dal gusto dolce; l’Olio extravergine di oliva Prezioso, dal profumo fruttato e un sapore intenso con retrogusto di mandorla e di oliva appena franta; l’Olio extravergine di oliva Spontaneo è il massimo della dolcezza, della leggerezza e della genuinità; l’Olio extravergine di oliva Biologico, un olio delicato e rigorosamente controllato da tecnici qualificati.DoVe - Stabilimento: contrada San Nicola 3 a Palmariggi (LE), tel. 0836 354473, www.oliocazzetta.com. Si acquista dal produttore scrivendo a [email protected]

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Dal 1911 Carli è olio italiano con una lavorazione delle olive (sempre entro le 24/48 ore dalla raccolta) rimasta inalterata nel corso dei millenni, è un Museo dell’olivo, è contatto diretto con il produttore. Qualità, risparmio e fiducia. FAttore BIMBo - Sono quattro gli oli extravergini di oliva che producono: Centenario (11,34 euro al litro), Delicato, Fruttato e D.O.P. Riviera Ligure Riviera dei Fiori da olive taggiasche. In più c’è l’olio di oliva Tradizionale, con il 30% di olio extravergine di oliva. A voi la scelta e la confezione! DoVe - Stabilimento, Museo ed Emporio: via Garessio 11/13 a Imperia; Emporio a Torino via Andrea Doria 11. Per ordini telefonici contattare lo 0183 7080 e per acquisti online www.carli.com

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Corsi

L a bandiera inglese è ormai dappertutto. Sta lì per ricor-darci che ogni momento è

buono per imparare questa lingua così importante oggi e che sarà decine di volte più importante nel futuro in cui vivranno i nostri figli. Bisogna sapere l’inglese. Non c’è più alcuna scusa per chi non lo impara.

Quando imparareChe l’inglese fosse la lingua del futu-ro lo sapevamo già dai tempi in cui noi genitori andavamo a scuola. Ma quando è il momento giusto per im-pararlo? Grazie alle ultime ricerche scientifiche negli ultimi anni si sta facendo strada la consapevolezza che il momento giusto per iniziare a studiare la lingua è da scegliere con cura perché risulta fondamentale nel processo di apprendimento. Prima si inizia meglio è (the earlier the better) e cominciare prima che i bambini sappiano leggere e scrivere evita la formazione di dubbi del tipo “per-ché si legge così se si scrive cosà?”. La pronuncia inoltre risulta migliore e l’apprendimento va di pari passo con

quello della lingua madre, in un pro-cesso di acquisizione che avviene in maniera naturale e senza sforzi.

Perché imparareOberati da corsi di ogni genere, tra sport, musica e attività artistiche, qualche genitore si chiederà perché i bambini dovrebbero essere interes-sati a imparare una lingua straniera. La risposta a questa domanda trova le sue motivazioni nel “quando” e nel “come”. I bambini sono curiosi per natura. Acquisire nuove abilità è per loro un divertimento che gli permette di interagire con il mondo e con i loro simili. Come genitori ci siamo commossi e stupiti quando li abbiamo visti imparare a gattonare e poi a camminare per raggiungere il gioco preferito o andare ad ab-bracciare la mamma. Ci siamo en-tusiasmati per i primi sforzi fatti per parlare e farsi capire, per dare forma alla fantasia, per dare voce ai pro-pri desideri. Ogni traguardo e ogni nuova conoscenza sono motivati dal divertimento e dal gioco (nei bam-bini, ma spesso anche negli adulti).

Divertimento e gioco sono fattori da non trascurare nell’apprendimento di una seconda lingua.

Come imparareL’aspetto più importante è “come avviene” l’apprendimento precoce. La risposta è semplicissima: perché l’apprendimento sia efficace deve avvenire in maniera ludica. I bam-bini hanno un grande senso pratico: l’inglese, come qualsiasi seconda lingua, deve assumere l’aspetto di qualcosa che serva loro per gioca-re e divertirsi, per essere in grado di interagire con un numero maggiore di loro simili. Deve stupirli ed esse-re piacevole. Insegnare l’inglese in maniera noiosa - come spesso acca-de a detta di molti studenti - è una inutile forzatura. È importante che l’insegnante o la scuola costruiscano modelli di apprendimento di forma nuova, che risultino attraenti agli occhi dei giovani alunni e vicini alla loro realtà. Sì alla scuola di lingue, dunque, ma che sia fatta di colori, di musica, di movimento e di tutto ciò che i bambini amano.

The earlier the better

L’apprendi-mento preco-ce deve avve-nire in forma di gioco

Imparare l’inglese da piccoli: come, quando e perché

gg › l’esperto

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Giovani Genitori 39

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40 Giovani Genitori

Francesca Maria Collevasone (Psicologa clinica e Naturopata; www.psichesoma.eu)

gg › l’esperto

I genitori de-vono aprirsi

al mondo del bambino e sconfigge-

re le paure attraverso

il gioco e la narrazione

Siamo i genitori di Luca, 6 anni, un bimbo tranquillo e sereno. Da qualche tempo, però, la sera si rifiuta di andare a dormire da solo. Vuole la luce accesa in cameretta, di notte viene nel lettone dei genitori e piange perché ha paura dei mostri e del buio. Cosa possiamo fare per tranquillizzarlo? Grazie

Capita spesso che i bambini raccontino spaven-tati delle loro paure ai genitori sperando di trova-re compagni di avventura nella lotta contro di esse. I timori cambiano con la crescita, nei primi due anni di vita il bambino teme l’estraneo, ha paura di essere ab-bandonato dai genitori e di rimanere solo. Crescendo le paure si rivolgono verso ciò che è irrazionale: mostri, ladri, buio, streghe. In età scolare si dirigono verso le situazioni reali: emergono il timore di essere escluso dal gruppo dei compagni, delle interrogazioni, degli animali che mordono. Il più delle volte queste paure appaiono in-giustificate ai nostri occhi. La prima reazione istintiva del genitore è quella di minimizzare o rimproverare il bam-bino con frasi del tipo “i mostri non esistono, smettila di avere paura!”, oppure “alla tua età hai ancora paura dei mostri!”. Questo atteggiamento tuttavia non fa che au-mentare l’insicurezza del bimbo. Anche le rassicurazioni razionali sono inutili in quanto incomprensibili per lui. Dobbiamo accettare piuttosto che i nostri figli siano spa-ventati per qualcosa: è un buon segno dal punto di vista cognitivo, significa che stanno imparando a riconoscere i pericoli e a difendersene. Scontrandosi con la paura, il bambino cerca di tenere a distanza le situazioni che gli generano malessere e costruisce il proprio coraggio. Anche i timori irrazionali come quelli dei mostri e del

buio possono risultare paradossalmente funziona-li ad affrontare le situazioni quotidiane che susci-tano angoscia, aggressività, senso dell’abbandono. Un primo aiuto che possiamo dare al bambino è quello di non allarmarsi di fronte alle sue paure in modo da comunicargli sicurezza. L’ansia di noi adulti crea infatti in lui un senso di minaccia costante.La sfida del genitore consiste nell’imparare ad aprirsi al mondo animistico del bambino, dove oggetti, animali e creature naturali sono dotati di anima e intenzionalità, e a rispettare il suo modo di reagire ai personaggi che lo abitano: mostri, streghe, lupi cattivi ma anche fate e principesse. Per la nostra razionalità tutto ciò è difficile da comprendere, ma è solo battendo il nemico con le sue stesse armi che possiamo trasformarlo in alleato. Se la paura cresce nella fantasia è nel terreno della fanta-sia che dobbiamo giocare con la paura per superarla. Luca ha bisogno di sentire che mamma e papà sono con lui nell’avventura contro i mostri che teme; sotto le loro sembianze si nascondono aspetti importanti di sé con i quali il bambino sta facendo i conti: impulsi aggressivi, emozioni di invidia, gelosia, abbandono, rivalità frater-na, sensi di colpa. Potrebbe essere utile inventare con lui una fiaba che ab-bia come protagonista mostro e bambino che alla fine diventano amici. Oppure disegnare la creatura che lo spaventa, dargli un nome e trasformarla progressiva-mente in un personaggio benevolo. Per la paura del buio può essere utile giocare insieme a mosca cieca durante il giorno e poi una caccia al tesoro al buio. Accompagnar-lo, insomma, un passo alla volta verso ciò che teme e affrontarlo giocando.

Da nemica ad alleata

La psicologa

Come aiutare i nostri figli a superare le paure

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Il pediatra

La meningiteGiancarlo Corti

L’ idea della meningite mette paura a molti genitori ed è giu-sto: si tratta di una malattia che può lasciare gravi danni neurologici e addirittura portare alla morte. La meningite

può essere di origine batterica o virale: la prima è più pericolosa, mentre la seconda è più comune e generalmente evolve in modo be-nigno senza lasciare effetti permanenti. La meningite del primo tipo può essere causata da tre batteri, ma uno (l’haemophilus influenzae di tipo B) viene totalmente inibito con la vaccinazione che può essere fatta nel primo anno di vita del bambino (vaccinazione non obbliga-toria). Gli altri due batteri sono pneumococco e meningococco. Gli effetti della meningite sono drammatici: la mortalità è nel 20-30% dei casi e i danni neurologici permanenti (come la sordità o l’epilessia) insorgono nel 30% dei casi. Qualora si sospettino i sintomi, è essenziale capire quale delle due forme si sta presentando: lo pneumococco è facilmente controllabile e difficilmente porta epidemie, il meningococco ha una diffusione molto rapida e impone l’uso degli antibiotici anche per i soggetti che stanno vicini al malato.I sintomi della meningite sono facilmente riconoscibili nei bambini dopo i 2 anni di età, mentre sono più difficili da cogliere nei piccoli in cui il cranio non è ancora del tutto formato. Nelle forme batteriche la febbre è molto elevata (sopra i 39°). Non è così invece nelle forme virali.

Può essere batterica o virale: la prima è più pericolosa

Giovani Genitori 41

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, come la colite ulce-rosa e il morbo di Crohn, colpiscono in età sempre più giovanile. E in età pediatrica le malattie sono più aggressive, con un maggior rischio di complicanze e interventi chirurgici. Difficile risalire alle cause: la componente genetica esiste, ma pesa poco più del 10%. Il resto lo fa l’ambiente e sotto accusa finiscono gli stili di vita moderni. “C’è qualcosa che si inceppa e innesca il passaggio da un’infiammazione fisiologica a un’infiammazione patologica - dice Paolo Gionchetti, ricercatore all’università degli Studi di Bologna. - Ogni paziente è una storia a sé. Certo che oltre alle sofferenze legate alla malattia, nei bambini si attiva una forte sofferenza sociale. I medici arriva-no a dover compilare certificazioni scritte che attestano la necessità dell’alunno di utilizzare il bagno di frequente. La discriminazione sco-lastica non è giuridicamente codificata, eppure è grave”.

Malattie intestinali croniche

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Page 42: giovani genitori marzo 2013

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gg › l’esperto

Bisogna imparare ad apprezzare

i sapori così come sono

C he il problema del sovrappeso e dell’obesità infanti-le stia assumendo dimensioni da non sottovalutare è sotto gli occhi di tutti. Basta dare uno sguardo ai

bimbi che incontriamo per strada o ai nostri stessi bambini per rendercene conto. I dati ufficiali indicano che in Italia cir-ca un bambino su quattro è obeso. In Piemonte il 27% dei bambini presenta un eccesso di peso più o meno marcato. Quali sono le cause?Sicuramente la vita di molti bambini è diventata piuttosto sedentaria, passano troppo tempo davanti alla tv o al com-puter anziché fare giochi di movimento che fanno bruciare energia. Il loro schema alimentare spesso non è adeguato ai loro fabbisogni: introducono più calorie di quante ne ne-cessitino e giorno dopo giorno l’eccessivo introito calorico si trasforma in eccesso di peso. Molte di queste calorie sono da attribuire agli zuccheri semplici. Che non sono solo gli ingre-dienti di brioches, merendine, biscotti, cioccolatini, caramelle e dolci di ogni genere (e che comunque spesso sono con-sumati a dismisura). Ci sono anche zuccheri “occulti”, spes-so non percepiti come tali ma presenti in notevole quantità specie nelle bibite e nei succhi di frutta di cui i bambini sono assidui consumatori. Vi siete mai chiesti quanto zucchero c’è in una lattina di aranciata, nelle bibite frizzanti oppure in un apparentemente sano nettare di frutta?Un bicchiere di aranciata o di bevanda tipo cola contiene da 25 a 30 grammi di zucchero, cioè l’equivalente di due cucchiai da minestra. Quando vostro figlio ha sete vi verreb-be mai in mente di dargli un bel bicchiere d’acqua con due cucchiai colmi di zucchero? Immagino di no. E poi se anziché

bere un solo bicchiere di bibita al giorno il bimbo ne beve due o tre, ecco che la quantità di “zucchero liquido” diventa esagerata. Tre bicchieri al giorno di aranciata o altra bibita equivalgono a 370 calorie: l’equivalente di un bel piatto di pasta in bianco o più di un etto di pizza rossa! Anche i suc-chi di frutta non sono da sottovalutare perché la quantità di zucchero che contengono è equivalente alle bibite gassate. Un altro capitolo è quello dei cacao in polvere dolcificati che molti bimbi aggiungono al latte: in tre cucchiaini di cacao solubile dolcificato ci sono circa due cucchiaini di zucchero che vanno a sommarsi al lattosio, lo zucchero contenuto na-turalmente nel latte.Calorie superflue a parte, l’eccessivo consumo di zucchero induce a un sempre maggior consumo. I bambini abituati a gusti molto dolci difficilmente poi riescono ad assumere alimenti e bevande non dolcificate. Anche un bicchiere di sanissima acqua può risultare poco gradevole se si è abituati a bere solo bibite. Gli alimenti e le bevande dolci non vanno demonizzati oltre misura, ma è meglio limitarne l’uso quoti-diano. L’abitudine ad alimentarsi con cibi e bevande dolci, se eccessiva e protratta, può infatti causare anche un maggior rischio di malfunzionamenti metabolici e patologie associate all’obesità in età adulta. La soluzione non è il consumo di alimenti dolcificati artifi-cialmente o light ma è l’educazione e rieducazione al gu-sto. Abituare i piccoli o riabituarli ad apprezzare i sapori così come sono (o appena corretti con piccole quantità di zuc-chero), anziché alterarli sotto l’uniformante ombrello del dol-ce è possibile ed è un investimento per la loro salute futura.

Gli zuccheri nascosti

La nutrizionista

Meglio limitare il consumo delle bevande dolci

42 Giovani Genitori

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Giovani Genitori 43

L’avvocato

Genitori separatiFrancesca Galdini

Sono un genitore trentacinquenne di due figli adolescenti, separato dal 2005: in base all’ultima sentenza (2008) il regime di affido è passato da esclusivo a condiviso, con diritto di visita due pomeriggi a settimana e un weekend ogni due, corrisponden-do al mese 450 euro più spese scola-stiche e mediche straordinarie. Vorrei chiedere: se esistono delle situazioni che obiettivamente appaiono di pe-ricolo per la crescita dei figli, potrei richiedere un accertamento psico-comportamentale nei confronti della mia ex moglie, visto che si sono veri-ficati avvenimenti che hanno causato l’allontanamento affettivo-relaziona-le dei figli dall’altro genitore? Posso richiedere attraverso ricorso la modi-fica delle condizioni di affidamento, includendo la diminuzione dell’asse-

gno a mio carico, visto che io risulto corrispondere circa il 53% del mio reddito? Grazie, un papà

Caro papà, la legge 54 del 2006 ha sancito il principio della bigenitoria-lità, intesa come diritto del figlio ad avere un rapporto stabile e completo con entrambi i genitori soprattut-to quando la famiglia attraversi una fase che porti alla disgregazione pri-ma sentimentale e poi giuridica del legame. Solitamente, i figli vengono affidati a entrambi i genitori con re-sidenza privilegiata presso la madre: il genitore più forte economicamen-te deve poi corrispondere all’altro un contributo al mantenimento dei bam-bini, modulato sul proprio reddito.Poi ogni separazione ha la propria storia e le proprie regole: questa è la

prassi a grandi linee. Nel caso in cui si verifichino episodi che influiscono sul rapporto genitori-figli al punto tale da corroderlo, e questi episodi sono ascrivibili all’altro genitore; o il reddito in base al quale è stato sancito un de-terminato contributo al mantenimen-to dei figli abbia subito una brusca di-minuzione, oppure il reddito dell’altro coniuge al contrario sia lievitato; in tutti questi casi è possibile ricorrere al Tribunale che ha pronunciato la sepa-razione per richiedere la modifica del-le condizioni che regolamentavano i rapporti. È necessario però comparire davanti al Giudice con elementi ben precisi a fondamento della propria richiesta: non è sufficiente basarsi su supposizioni, ma bisogna dimostrare ogni singola affermazione; in difetto la domanda non sarà accolta.

I figli han-no diritto a un rapporto stabile con entrambi i genitori

L’interesse primario è sempre il benessere dei bambini

Buongiorno, vorrei chiedervi gentilmente un parere. A 17 anni ho avuto il primo figlio, riconosciuto dal padre. Ho sempre vis-suto a casa dei miei genitori. Il padre vede il bimbo un giorno sì e uno no per quattro ore, non ha mai voluto portarlo a casa sua a dormire o in vacanza. In sostanza, esercita una funzione da baby sitter. A breve vorrei trasferirmi per lavoro a 500 km da casa, il padre potrebbe impedirmelo? esiste un modo per evita-re che interferisca? Vi ringrazio

Mi preme ricordare che i figli naturali, oggi, sono tutelati dal no-stro ordinamento al pari dei figli legittimi. Ciò precisato, oltre al fatto che il bambino è stato riconosciuto dal padre, lei non mi dice se tra di voi sia intercorso un accordo giudiziale o informale. Le faccio presente, però, che il bambino ha mantenuto un rap-porto pressoché quotidiano col padre e ha diritto di continuare a frequentarlo: lei non può sciogliere questo vincolo con una sua decisione unilaterale. Senza considerare il fatto che anche per

suo figlio il trasferimento potrebbe rivelarsi traumatico, visto e considerato che ha vissuto sempre in un luogo ben preciso e che presumibilmente ha intessuto legami e affetti nel proprio am-biente sociale e scolastico. Io le consiglio di rivolgersi al Tribunale affinché decida quale sia la soluzione migliore nell’interesse pri-mario del bambino. Tendenzialmente i giudici non approvano il distacco dei minori dal loro ambiente e prediligono l’affidamento al genitore che assicuri loro la permanenza nel luogo in cui sono cresciuti. Ma questa è solo la regola generale: recentemente la Corte di Cassazione ha asserito che “in tema di affidamento dei figli, l’oggettiva distanza tra i luoghi di residenza dei genitori può, in linea di principio, precludere la possibilità di un affidamento condiviso del minore solo quando si traduca in un comportamen-to, da parte di uno dei genitori, che escluda il genitore medesimo dal pari esercizio della potestà genitoriale, così da rendere non rispondente all’interesse del figlio l’adozione, nel caso concreto, del modello legale prioritario di affidamento”. 

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44 Giovani Genitori

Zona Verde

Il pongo fatto in casa

Ilaria Martina

Se il vostro bimbo ha la passione per il pongo o le paste da modellare ecco un modo per realizzar-lo in casa, con ingredienti naturali e a prova di

assaggio. Se per sbaglio viene ingerito non c’è nessun problema, verrà un po’ di sete per via del sale nella ricetta!Questa pasta modellabile è incredibile, si mantiene morbida ed elastica per diversi mesi, a differenza di quelle che si trovano in commercio, ed è facile e ve-loce da realizzare.

INGreDIeNtI:100 gr farina50 gr di sale fino100 ml di acqua5 gr cremor tartaro (un tipo di lievito acquistabile nei

supermercati o in farmacia)1 cucchiaino di olio di semi oppure olio d’oliva1 bustina di vanillinacoloranti alimentari

PrePArAZIoNe:Cuocere tutti gli ingredienti in un pentolino antia-derente a fuoco moderato per 2-3 minuti girando il composto continuamente con un cucchiaio di legno. Quando il composto si stacca dalle pareti, toglierlo dal pentolino e lavorarlo con le mani per un minuto. Da conservare in sacchetti chiusi o in barattoli a chiu-sura ermetica. Sarà divertente prepararlo insieme con i bambini e può essere un regalo molto originale per tutti gli ami-chetti.

gg › l’esperto

A partire da ingredienti

semplici

La pasta da modellare fai da te

Utili per insaporire minestre, passati e vellutate, i preparati per brodo, dal dado da cucina ai nuovi brik pronti all’uso, a volte contengono ingredienti poco genuini ed è meglio perciò non esagerare nell’utilizzo.Soffermandosi a leggere gli ingredienti di un comune dado vegetale si scopre che contiene pochissime verdure: il pri-mo ingrediente è il sale seguito da grassi e oli vegetali poco nobili come l’olio di palma o il glutammato monosodico, un additivo capace di esaltare il sapore dei cibi. I dadi biologici sono sicuramente migliori dal punto di vista qualitativo, non contengono glutammato, però sono a base di sale e conten-gono poche verdure.Un’alternativa da sperimentare è cimentarsi nella produzio-ne di dado fatto in casa, più economico e sano.Si comincia procurandosi verdure fresche, erbe aromatiche e spezie: il dado può essere personalizzato a seconda del-la stagione e delle nostre preferenze, con l’accorgimento di evitare le patate, i cavoli e le barbabietole.

INGreDIeNtI:250 gr carote250 gr cipolla250 gr sedano125 gr basilico

PrePArAZIoNe:Mettere in una pentola le verdure tritate precedentemente con la mezzaluna, aggiungere un filo di olio di oliva extra-vergine e coprire con il sale. La quantità di sale da aggiungere dipende dal gusto che intendiamo ottenere (si può iniziare con una quantità di sale pari alla metà delle verdure in peso), far cuocere per circa un’ora e poi frullare il tutto, ottenendo una crema densa.Si conserva in frigorifero per tre-quattro mesi, oppure più a lungo in freezer in comode monoporzioni o in piccoli vasetti.

Dado autoprodotto

125 gr prezzemolo125 gr rosmarino125 gr salviasale marino

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Zona Verde

L’Arca SonoraMarta Vitale

Il cane abbaia e il gatto miagola. Il topo squittisce, la peco-ra bela e l’elefante barrisce. Facile, facilissimo. E il coccodrillo come fa? La novità è che da oggi… c’è qualcuno che lo sa!

Sono i ricercatori del laboratorio di Ornitologia dell’Università di Cornell nello Stato di New York. Hanno portato in digitale il più grande e accreditato archivio audio-video del mondo con registra-zioni, schede e librerie sfogliabili su tutto il regno animale.Si chiama Macaulay Library e contiene oltre 150mila registrazioni che partono dal 1929, con contributi audio e video da ascoltare e vedere direttamente online, in modalità assolutamente gratuita, all’indirizzo http://macaulaylibrary.org.C’è anche una bella ed educativa sezione per gli insegnanti, utile per arricchire le proprie lezioni, renderle interessanti e curiose. Non manca l’aspetto scientifico: per ogni contenuto audio o video è indicato il luogo, la data e la descrizione dell’habitat in cui la regi-strazione è stata effettuata.Il cervo che bramisce, il tacchino che gloglotta e la iena che ride. Ma anche il furetto che potpotta, il gufo che bubola e il geco che schiocca!Una meravigliosa arca sonora in cui vince chi è più veloce: provate ad ascoltarla e a vederla in famiglia. Ce n’è per tutti i gusti: giochi sfrenati di quattro cucciolotti di lupo che scoprono l’acqua in una prateria americana, l’abbeverata di elefanti e giraffe, un pulcino di struzzo che sbuca dal suo uovo. O, ancora, l’elegantissima passeg-giata pinneggiante di un’enorme tartaruga marina che si aggira per la barriera corallina e scivola con grazia infinita fin dentro la sua tana. Le riprese arrivano proprio fin lì, sul suo uscio di casa!Splendide le riprese in subacquea, con un’infinità di pesci tra i co-ralli, buffissimi cavallucci marini, foche, orche e uno spettacolare pesce martello. E poi il mondo artico con foche, leoni marini e un’avvincente corsa degli orsi polari tra distese sconfinate di neve, ghiaccio, acque gelide.Ma la Macaulay Library, oltre che libreria video, è prima di tutto una libreria audio: ecco così che è possibile ascoltare i meravigliosi canti d’amore degli uccelli del paradiso, un canto particolarissimo che risuona tra le foreste a 3000 metri di altitudine. O, ancora, si segue una buffa volpe artica che “abbaia” al videoperatore pre-standosi a un dialogo che sarebbe un ottimo spunto per un carto-ne di animazione. Imbarcatevi in un viaggio in questa stupefacente arca di Noé del XXI secolo: vi sembrerà di vedere gli animali dalle lenti di un bi-nocolo da esploratore, in un caleidoscopico crescendo di suoni e colori.

Giovani Genitori 45

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nel centro di Torino

non siamo in ZTL

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46 Giovani Genitori

gg › l’esperto

S ono tanti i motivi che portano agli sprechi ali-mentari (e non solo) e partono da lontano. C’è la confusione tra bene e merce e tra valore e

prezzo. La spersonalizzazione dell’acquisto di cibo: dal banco del negozietto o dalla bancarella (magari di un contadino) nel mercato rionale, alla rastrelliera di un supermercato. E ancora la pubblicità e la politica ag-gressiva del marketing della grande distribuzione da cui deriva la figura del consumatore moderno: consu-miamo, non mangiamo, è già un messaggio. E poi la scarsa conoscenza della reale durata e commestibilità dei prodotti agroalimentari che si acquistano. E poi, come ulteriore derivato, c’è lo spreco enorme alla fon-te, nei campi, nei frutteti, negli orti, da una parte per le rigide regole di acquisto dei prodotti da parte della grande distribuzione organizzata (per dire: le carote storte, i calibri troppo grossi o troppo piccoli, la frutta “brutta” o lievemente intaccata che non viene ritirata) e dall’altra la remunerazione talmente bassa che spes-so non coprirebbe le spese di raccolta. Così i prodotti restano nei campi o sugli alberi.Un po’ di numeri, tanto per capire di cosa stiamo par-lando: lo spreco alimentare è aumentato del 50% negli ultimi quarant’anni, risultato della crescita del benes-sere (che evidentemente non coincide col ben essere). Nel mondo si buttano via ogni anno circa un miliardo e trecento milioni di tonnellate di cibo perfettamente commestibile. Di questi, novecento milioni tra campi e negozi (supermercati soprattutto), il resto lo facciamo noi direttamente a casa nostra, nelle mense e nei ri-storanti. Nel nostro piccolo, in Italia si lasciano marcire nei campi circa diciotto milioni di tonnellate di prodotti agricoli, quasi altri due milioni vengono sprecati dall’in-dustria di trasformazione agroalimentare, trecentomila tonnellate si perdono nella distribuzione (soprattutto iper e supermercati, che in fondo sprecano meno in proprio, ma inducono tutti gli altri sprechi), e poi arri-viamo noi a dare la botta finale (i dati dicono che but-tiamo via tra il 30 e il 40% di quanto acquistiamo).

Dati che fanno paura, vero?E ci spaventeremmo ancora di più se traducessimo in soldi, in euro, il valore di questo spreco. Ma, soprattutto, se quei prodotti agroalimentari non fossero considerati merci con un prezzo di mercato ma dei beni alimentari che hanno valore, probabilmente ci si penserebbe due volte prima di destinarli alla pattu-miera. Se si riflettesse sul fatto che sono prodotti dalla natura grazie al lavoro di uomini che investono fatica, pazienza e sapienza per metterceli a disposizione, for-se li si guarderebbe sotto un’altra luce.E forse se questi prodotti ce li procurassimo diret-tamente da chi li coltiva e produce, ci sarebbero più evidenti i “valori” che portano con sé. Magari non li butteremmo così facilmente, neanche sotto forma di avanzi della tavola, tanto meravigliosamente recu-perabili e valorizzabili, come ben sapevano le nostre nonne.Si tratta quindi, da parte nostra, di cambiare l’approc-cio e la mentalità, capire il valore che hanno questi beni materiali e comuni.È esattamente quello che sta facendo da anni Slow Food, con i Presidi, con i Laboratori del Gusto, con gli Orti in Condotta, con i Mercati della Terra, con i Gruppi di Acquisto, con i progetti di recupero degli sprechi alimentari come Last Minute Market. Ma pro-prio il Last Minute Market, che consiste nel recupero e nell’utilizzo da parte di associazioni assistenziali di merci edibili destinate alla discarica, seppur lodevole e meritevole, è una trasformazione dello spreco in risor-sa: una toppa sullo strappo per abbassare la vergogna, non un’eliminazione dello spreco. Che va invece elimi-nato, ridotto a zero.Per avvicinarsi a questo obiettivo serve concretamente un cambio del nostro stile di vita, della nostra visione del cibo. Serve un grande cambio di passo, un grande cambio di mentalità e pensiero, perché, come diceva Albert Einstein: “un problema non si risolve col pensie-ro che lo ha creato”.

Una vita da spreconi…

Slow Food

Nel mondo si buttano via ogni anno oltre un miliardo di tonnellate di cibo

Bruno Boveri - Presidente Slow Food Piemonte

Lo spreco alimentare

è aumentato del 50% negli

ultimi qua-rant’anni

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Giovani Genitori 47

gg › l’espertoSalvadanaio

Un modello di business che prende in considera-zione la sfera economica, ma anche quella sociale e ambientale

Esistono le grandi banche di sistema e le banche sostenibili. Due modelli di impresa profondamente diversi

C’è banca e bancaNadia Lambiase - Banca Etica

è ormai sentimento comune considerare le banche le principali responsabili dello scoppio e soprattut-to del perpetrarsi della crisi che sta colpendo Euro-

pa e Stati Uniti. Le vicende nazionali cui assistiamo rinca-rano la dose. Quindi aboliamo le banche? Ma le banche sono tutte uguali? E a che cosa servono le banche? “La raccolta di risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l’attività bancaria” recita il Testo Unico Bancario, vale a dire il testo legislativo che disci-plina l’attività delle banche in Italia dal 1993. Le banche, quindi, hanno il compito di raccogliere il denaro in ecces-so per imprestarlo a imprese e famiglie che ne hanno bi-sogno. Il TUB prosegue: “L’attività bancaria ha carattere d’impresa”. Questa è una definizione fondamentale. Che cosa definisce un’impresa? Non già la creazione di un profitto, quanto piuttosto l’assunzione di un rischio. E ogni assunzione di rischio va remunerata; da qui la pos-sibilità di generare profitto. Il compito fondamentale delle banche è saper valuta-re quale rischio correre nel prestare soldi (non loro) a soggetti terzi. La differenza tra gli interessi che la banca paga ai risparmiatori e gli interessi che riceve da chi ha preso in prestito i soldi è la quota di profitto per la ban-ca, il cosiddetto margine di interesse. Fino a qualche tempo fa il margine di interesse costituiva la voce principale dei ricavi delle banche. Oggi, al con-trario, i grossi gruppi bancari generano utili non più dalla tradizionale attività di raccolta e impiego, ma dall’attivi-tà di trading, cioè dalla speculazione finanziaria. Questo ha determinato lo spostamento dell’impiego dei soldi dall’economia reale (finanziamenti a imprese e famiglie) a quella finanziaria (investimenti in titoli, azioni e altri strumenti finanziari).A fine 2012 è uscito un interessante rapporto su ban-che ed economia reale curato dalla Global Alliance for Banking on Values (www.gabv.org), una rete indipen-dente che riunisce 20 tra le principali “banche sosteni-bili” che operano nel mondo. Questo studio ha messo a confronto i principali indicatori economici di alcune grandi banche di sistema, definite “troppo grandi per

fallire” (tra le altre: Goldman Sachs, JP Morgan, Unicre-dit Group) con altre definite sostenibili (tra le altre: Eco-bank, Triodos Bank e Banca Popolare Etica). Per banche sostenibili si intende: banche che adottano un modello di business che comprende tanto la sfera economica, quanto la sfera sociale e quella ambientale; banche ra-dicate sul territorio e vocate a rispondere ai bisogni delle comunità territoriali impostando relazioni di lungo pe-riodo; infine, banche con una governance trasparente e inclusiva.I principali risultati evidenziati dalla ricerca, che abbrac-cia il periodo 2002-2011, mostrano come le banche so-stenibili supportino e finanzino l’economia reale in ma-niera nettamente superiore alle altre banche. Il rapporto tra il volume dei prestiti effettuato e il patrimonio è del 40,7% per le grandi banche di sistema, mentre sale a 72,4% nelle banche sostenibili. Parimenti, le percentuali non si scostano sul lato della raccolta: le banche sosteni-bili mostrano una performance migliore con un rappor-to depositi sul totale del patrimonio del 72,5% contro un 42% delle altre. La sproporzione si nota ancora di più osservando i dati in termini di crescita dei prestiti erogati e dei depositi rac-colti nel periodo post-crisi (2007-2011). Mentre le ban-che sostenibili hanno annualmente erogato a un tasso del 15,6% e hanno avuto tassi di raccolta del 16,3% annui, le grandi banche di sistema hanno registrato tassi annui del 4,3% e del 7,8%. Questi volumi registrati dalle banche sostenibili sono stati supportati da un’adeguata crescita annua di capitale sociale e di patrimonio (circa il 15%, il doppio delle grandi banche): un dato che è indice di maggiore solidità.Diventa pertanto un atteggiamento pericoloso fare di tutta l’erba un fascio per bruciarla senza distinzione. C’è banca e banca. A quale delle due categorie di banche appartiene quella in cui portiamo i nostri soldi? A questo proposito segnaliamo l’interessante campagna lanciata in Italia da Banca Etica “Non Con I Miei Soldi” in riferi-mento alla battaglia promossa dai movimenti di Indignati di diversi paesi del mondo, www.nonconimieisoldi.org.

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Arte e design

Karin Gavassa - Curator blog: http://paneciliegia.wordpress.com/

Arte e fotografia a quattro anni. E a tre mesi

P er chi ancora non la conoscesse, a marzo c’è una buona occasione per visitare la Fondazione Merz (in via Limone 24, aperta dal martedì alla dome-

nica dalle 11 alle 19), nella zona di borgo San Paolo a Torino. Si tratta di due mostre aperte dal 6 marzo per due mesi di tempo, fino al 5 maggio, nate dalla collabo-razione tra la Fondazione Merz e l’agenzia fotografica Magnum Photos: “Renè Burri: Jean Tinguely” e “Harry Gruyaert e Nicus Lucà: Dimenticare a memoria”.Noi iniziamo la visita al contrario, partendo dal piano in-terrato. Scendiamo le scale per andare in cerca del libro di Pinocchio che avevamo visto nelle foto della mostra. È perfetto perché in questo periodo è il racconto serale in cima alla playlist della figlia grande. Ma qui il libro è del tutto inaspettato: è diventato una scultura che l’artista torinese Nicus Lucà ha intagliato nella pietra fossile pro-veniente dalla regione del Tafilalt, nel sud-est del Maroc-co, il più grande giacimento di fossili risalente al paleozoi-co del Nord Africa. La copertina con il volto del burattino

di legno fa parte di una biblioteca di 150 volumi incisi con titoli di libri celebri, come Moby Dick e Il Libro della Giun-gla. Ogni volume diventa una scultura che il visitatore può toccare, riconoscere, leggere e immaginare.La valle da cui proviene la pietra fossile è raccontata da Harry Gruyaert, con una serie di fotografie che ci tra-sportano in atmosfere inconsuete e misteriose, paesag-gi naturali del Marocco, città adagiate sulle montagne, simili a dipinti nei quali la luce e il colore entrano nello spazio per sottolineare i soggetti.Risalendo al piano terra scopriamo, grazie agli scatti di Renè Burri, lo scultore svizzero Jean Tinguely intento a realizzare la scultura monumentale “Le Cyclop” vicino a Parigi, durante l’allestimento dei suoi lavori all’Esposi-zione Internazionale di Montreal, a Basilea e a Venezia. Scatti che ci restituiscono l’essenza, la personalità e la creatività dell’artista attraverso momenti di grande spon-taneità.www.fondazionemerz.org

gg › l’esperto

Tinguely, Lucà e

Gruyaert in mostra a

Torino

Due mostre alla Fondazione Merz

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Giovani Genitori 49

www.anobii.com/giovanigenitori

Libri gg › l’esperto

Auguri, papà!Tutto ciò che volete sapere sui papà e sullo sport

• Anna, il cagnolino Zora e il papà... tutti apesca. Ma con i bimbi piccoli gli inconvenienti non mancano a rallegrare una giornata all’a-perto. Per mille trote!L’AMore SALVA LA VItAdi Svjetlan JunakovicBohem Press - 13,50 euro

•Cosafaunorsettoconilsuopapàorso?Ba-sta sfogliare questo libro tenerissimo dalle illu-strazioni morbide e colorate e poi correre subi-to ad abbracciare il nostro papà umano.Io e IL MIo PAPÀdi Alison Ritchieillustrazioni di Alison EdgsonIl leone verde - 12,90 euro

•Unmanuale-diariodigravidanzadiededi-cato a un futuro papà: con ironia soft insegna i trucchi per non svenire o perdere la pazienza!oDDIo MIA MoGLIe è INCINtAdi Antonio Martinez Asensioillustrazioni di Giorgio PoddaAìsara - 13 euro

•LastoriadiAlessandro ilPiccolonell’AnticaGrecia e la scoperta dello sport “olimpico”, dalla maratona al lancio del disco, dal nuoto al salto in alto e in lungo... con i disegni diverten-tissimi dell’autore. LA FANtAStICA StorIA DeLLA PrIMA oLIMPIADedi Andrea ValenteGallucci - 9,90 euro

•Lalettera-pensierodiunpapàalfigliochenonvive con lui: tutta la felicità di essere padre, l’a-more nonostante tutto e tutti, la gioia di vedere il figlio crescere con i sogni negli occhi...LeoNArDo - Ferro DA VINCI di Pietro FerroEdizioni Arianna - 11 euro

•Dennisèunragazzinonormalmentenormaleche vive in una casa normale con una famiglia quasi normale, fino a che non si trasforma in De-nise, calciatrice di grande talento. Transformer!CAMPIoNe IN GoNNeLLAdi David Walliamsillustrazioni di Quentin BlakeGiunti Junior - 14,90 euro

•Ilcalcioeseibimbi:tutteleregoledaseguireinquesto gioco descritte in modo davvero simpati-co, come l’intervallo della partita persi a sognare la crostata della nonna. Per calciatori... in erba.CAMPIoNe SArAI tU!di Andrea ValenteAdd Editore - 12 euro

•Utilissimomanualepergenitoriper“avviareifigli allo sport”, liberi dai condizionamenti della società e dei media. Occorre farli sperimentare e solo allora si capirà in che direzione incanalare la loro passione.tUttI IN CAMPodi Manuela CantoiaSan Paolo - 8 euro

“Innamorarsi è la ricetta semplice semplice per restare in forma, fare sport all’aria aperta e far battere forte il cuore”.

I LoVe oLIMPIADIdi Annalisa Strada, Gianluigi Spini Illustrazioni di Sandra Bersanetti Paoline - 12 euro

Mini recensioniMargherita, 10 anni

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50 Giovani Genitori

I Croods Mario Bettas Valet

Cinema e home video

A marzo arrivano in sala I Croods, una famiglia preistorica alle prese con un trasloco del tutto speciale. Il film, prodotto dalla DreamWorks Animation, ha visto alla regia la collaborazione tra Kirk De Micco, già sceneggiatore e direttore di Space Chimps - Missione spaziale, e

Chris Sanders, sceneggiatore di numerosi film d’animazione e autore, anche nella veste di regista, di Lilo e Stitch e Dragon Trainer. Un forte terremoto distrugge l’abitazione della famiglia Croods. Capeggiato dal capofamiglia Grug, un infaticabile uomo delle caverne, il nucleo parte per un viaggio alla ricerca di una nuova e più stabile dimora. Durante le ricerche Grug, la sua compagna Uppa, i loro figli Tonco, Hip e Sandy, insieme alla collerica nonna, si imbattono in Guy, un giovane “moderno” che indossa scarpe e conosce l’uso del fuoco. L’incontro scombussola la vita tranquilla e ritirata della famiglia; in partico-lare quella di Grug, padre tradizionalista e protettivo. Come se non bastasse, il conservatore padre dovrà affrontare anche la cotta che sua figlia Hip si è presa per il giovane e spavaldo ragazzino. Pellicola gradevole che smaschera con ironia le paure dei genitori a volte troppo protettivi con i figli. Adatto a tutta la famiglia, ma non poteva essere altrimenti.

Firmato dalla Disney, per la regia di Sam Raimi, vecchia volpe del cinema horror e fantastico, arriva nelle sale di tutto il mondo Il grande e potente OZ. Pellicola di genere fantastico che si ispira alle avventure del romanzo scritto da L. Frank Baum, Il meraviglioso mago di Oz, il film è inoltre da ritenersi come l’ipotetico prequel dell’altra trasposizione cinematografica, datata 1939, ovvero Il mago di Oz portato all’epoca sugli schermi da Victor Fleming.Il mago Oscar Diggis lascia il piccolo circo in cui

lavora per intraprendere un viaggio a bordo di un pallone aerostatico. In seguito a una tem-pesta atmosferica si imbatte nel favoloso mon-do di Oz. Qui incontra tre streghe, per nulla convinte che lui sia il mago che tutti credono essere. Il film è una continua esplosione di colori e mi-rabolanti scene avventurose, sullo sfondo di paesi e scenografie eccentriche e fantastiche. Adatto a grandi e piccini, per sognare a occhi aperti. Anche in 3D.

Monster & Co, quarto lungome-traggio della Pixar vincitore nel 2002 dell’Oscar per la miglio-re canzone, ritorna nei cinema nella versione tridimensionale. A Mostropoli l’elettricità è otte-nuta grazie alle urla dei bambini di tutta la terra. Per intrappo-lare le grida di spavento, e tra-sformarle in energia, gli abitanti della città si sono inventati un sistema efficace e infallibile: un team di mostri viene catapulta-to nelle camerette dei bambini attraverso delle porte speciali e un marchingegno ne intrappo-la i decibel. I migliori in questo lavoro sono Sullivan e Mike, la-vorano in coppia e contendono il titolo di migliori “spaventato-ri” a Randal, un geco disposto a ogni bassezza pur di vincere il primato annuale. Le cose si com-plicano quando una bambina, la piccola e graziosa Boo, irrompe nel mondo dei mostri. Per i due inseparabili amici si prospettano nuovi problemi, la loro carriera è messa in pericolo dall’adorabile piccola umana. Divertente pellicola di un decen-nio fa, da rivedere, o vedere se ve la siete persa, nella strabilian-te versione ste-reoscopi-ca. Per t u t t a la fa-miglia, svago assi-curato.

Il grande e potente OZ

Monsters & Co 3D

gg › l’esperto

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Giovani Genitori 51

Spettacoli gg › l’agenda

Domeniche a TeatroP er questa rassegna di Nonsoloteatro dedicata alle famiglie... tutti a Vigone! Domenica 3 ci

aspetta la Compagnia Kosmocomicoteatro con uno spettacolo pieno di suggestioni circensi, dipinti, musica e un cantastorie che “filastrocca” la vita; il 10 arrivano Pinocchio e la Com-

pagnia Teatrale Mattioli a risucchiare i bimbi nelle avventure del famoso burattino; il 17 infine è di scena lo spettacolo di marionette de Il Dottor Bostik dove si racconta dell’amicizia tra un bimbo e l’albero Gentile che crescono insieme. Costo: 4 euro a persona.

Domenica 3 marzo, ore 16CANtAFAVoLe

Domenica 10 marzo, ore 16StorIA DI PINoCCHIo

Domenica 17 marzo, ore 16IL MeLo GeNtILe

Teatro Baudi di Selve Vicolo Teatro - Vigone (TO)Per informazioni e prenotazioni: Nonsolotea-tro, cell. 337 446004 www.nonsoloteatro.com

(Federica Ferraresi)Ok, ok, è vero… Il 21 marzo inizia la primavera, ma a noi “Le Figure dell’Inverno” piacciono sem-pre, in qualsiasi stagione. Proseguono, infatti, gli appuntamenti di teatro di figura, dedicati a grandi e piccini, in scena presso il Teatro Educatorio della Provvidenza (isola pedonale della Crocetta). In cartellone troverete La taranta di Pulcinella, originale spettacolo che propone una versione rivista e aggiornata della maschera napoletana, e L’agnellino e il lupo, un classicone senza tempo che con-quisterà tutta la famiglia. Biglietto unico a 5 euro. Accessibile a 4 ruote: ok per tutti.

Domenica 3 marzo, ore 16LA tArANtA DI PULCINeLLATecnica utilizzata: spettacolo con marionette, maschere e oggetti - da 3 anni in su.

Domenica 17 marzo, ore 16L’AGNeLLINo e IL LUPoTecnica utilizzata: spettacolo con attore e burattini - da 3 anni in su.

Teatro Educatorio della ProvvidenzaCorso Govone, 16 - TorinoPer informazioni e prenotazioni: tel. 0161 840796 / 347 7627706, [email protected] www.labottegateatrale.it

Le Figure dell’Inverno

IN PILLOLE

> CecchiFilmL’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Videocommunity questo mese propongono al Cecchi Point due proiezioni la domenica pomerig-gio per famiglie e ragazzi, previa spe-rimentazione di macchine del cinema con attività ludico-pratica! Da non perdersi: Appuntamento a Belleville di Chomet (2003, FRA), per chi ama ironia, biciclette e Tour de France; Labyrinth di Henson (1986, UK/USA) con l’indimenticabile protagonista Sara che deve salvare il fratellino dal malvagio re Jareth. Costo: 3 euro a persona.Domenica 3 marzo, ore 16.30APPUNtAMeNto A BeLLeVILLeDomenica 17 marzo, ore 16.30LAByrINtHCecchi PointVia Antonio Cecchi, 17 - TorinoPer informazioni: tel. 011 19714416www.cecchipoint.it

> Grimm e CarignanoProsegue fino ai primi di aprile nel bellissimo Teatro Carignano di Torino lo spettacolo di Eleonora Moro sui fratellini Hänsel e Gretel. Uno spetta-colo scacciapaure e infondicoraggio. Costo: 4 euro da 3 anni in su, gratuito sotto i 3 anni. I biglietti sono acqui-stabili con anticipo presso il Teatro Gobetti, via Rossini 8 a Torino, da martedì a sabato, ore 13 - 19. Acces-sibile a 4 ruote.3, 9, 10, 16 e 24 marzo5 e 6 aprileHÄNSeL e GreteLTeatro CarignanoPiazza Carignano, 6 - TorinoPer informazioni e prenotazioni: tel. 011 5169555www.teatrostabiletorino.it

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52 Giovani Genitori

gg › l’agenda Spettacoli

Torna TeatrArte al Castello di Rivoli, con uno spettacolo di San-tibriganti sulla diversità e l’amicizia, dove la disabilità incontra l’abilità attraverso gli sguardi. Per bimbi da 6 anni in su che dopo possono anche fare con i genitori un percorso a tema a cura del Dipartimento Educazione del Museo d’Arte Contemporanea. Accessibile a 4 ruote. Costo: 7 euro a persona, 23 euro abbona-mento a 4 spettacoli.

Domenica 24 marzo, ore 16yoyo PIeDerUotA

Castello di RivoliPiazzale Mafalda di Savoia - Rivoli (TO)Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 [email protected]

TeatrArte Ragazzi

Teatro dei RagazziV icini vicini alla primavera la Casa del

Teatro Ragazzi e Giovani propone tanti spettacoli freschi per i bim-

bi: il 2 e il 3 arrivano in scena con Acca-demia Perduta cicale, formiche e calabroni; l’8 marzo Fondazione Aida con la regia di Maurizio Nichetti e in collaborazione con Paideia fa riflettere i ragazzi su grandi temi della vita; 30 anni di repliche, per Pigiami di Fondazione TRG Onlus e la storia di un’a-micizia; il 16 e il 17 preparate i vostri orsetti preferiti, perché verranno a teatro con voi; dal 22 al 24, infine, c’è la nuova produzione di Milo e Olivia con Fondazione TRG Onlus che offre brividi elettrici, esperimenti, acro-bazie ispirati alla vita del misterioso inven-tore Nikola Tesla. Costo: 9/8 euro adulti, 6 euro fino a 12 anni. Sabato 2 torna Il sabato dei ragazzi, attività espressiva tra pittura, giochi e teatro, per bimbi da 6 a 10 anni e il 16 marzo c’è Danziamo con mamma e papà, danza e teatrodanza per bimbi da 3 a 7 anni di Associazione Didee. Prenotare al 347 2487314. Accessibile a 4 ruote.

Sabato 2 marzo, ore 15.30 - 18.30IL SABAto DeI rAGAZZI

Sabato 2 marzo, ore 21Domenica 3 marzo, ore 16.30

LA CICALA e LA ForMICASala Grande (da 3 anni)

Venerdì 8 marzo, ore 21oH, Boy!Sala Grande (da 11 anni)

Domenica 10 e 17 marzo, ore 16.30Sabato 9, venerdì 15 e sabato 16 marzo, ore 21PIGIAMISala Grande

Sabato 16 marzo, ore 17.30DANZIAMo CoN MAMMA e PAPA’

Sabato 16 marzo, ore 16.30 e ore 21Domenica 17 marzo, ore 15.30 e ore 17.30orSettISala Piccola (da 2 anni)

Venerdì 22 e sabato 23, ore 21Domenica 24 marzo, ore 16.30tWIrIBòSala Grande (da 6 anni)

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - TorinoPer informazioni: 011 19740280 www.casateatroragazzi.it

IN PILLOLE

> Pippi a CollegnoAll’Auditorium Arpino di Collegno da non perdere lo spettacolo di Officina per la Scena che narra le avventure avventurose di Pippi, del suo cavallo, del suo pappagallo e dei suoi amici. Tanta simpatia ed esu-beranza, per bimbi da 3 anni in su. Ingresso unico 5 euro.Domenica 3 marzo, ore 16PIPPI CALZeLUNGHeAuditorium Giovanni ArpinoVia Bussoleno, 50 - Collegno (TO)Tel. 011 3042808www.assembleateatro.com

> PiratArt.òCartoonTeatro della Compagnia Art.ò torna a marzo con uno spet-tacolo ispirato a Peter Pan: chi si vuole immedesimare in Trilli o Pe-ter e scoprire come difendersi dai pirati di Capitan Uncino? A seguire la merenda-baby e la degustazione-grandi a cura di Propolis. Ingresso unico a 8 euro, 7 euro per gruppi da 5 persone in su (prenotare).Domenica 10 marzo, ore 16ANCHe I PIrAtI VorreBBero VoLAreArt.ò - Via Montevideo, 41 - TorinoTel. 011 7934750 - www.art-o.it

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C’era una volta… B lu, blu, le mille bolle blu… Sono in arrivo al Teatro Monterosa di Torino! A marzo,

la rassegna di teatro ragazzi “C’era una volta…” propone un evento che saprà incantare spettatori di tutte le età: lo spettacolo Ouverture des Saponettes… Con-

certo per bolle di sapone. Giunto al sesto anno di repliche, l’appuntamento, che si prean-nuncia imperdibile, vi catapulterà nel magico e suggestivo mondo delle bolle di sapone, grazie anche alla maestria di un eccentrico direttore d’orchestra. Ingresso unico a 6 euro. Accessibile a 4 ruote: ok per tutti. (F.F.)

Domenica 17 marzo, ore 17oUVertUre DeS SAPoNetteS… CoNCerto Per BoLLe DI SAPoNeDa 3 anni in su

Teatro Monterosa - via Brandizzo, 65 - TorinoPer informazioni: Biglietteria, tel. 011 2304153, [email protected] - www.teatromonterosa.it

Giovani Genitori 53

Spettacoli gg › l’agenda

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Lunedì 11 marzo, ore 17 - DeLIZIALunedì 25 marzo, ore 17CoCIò e SeBAStIANAA Caval Teatro...Via Nuoro, 20 C - TorinoPer informazioni: tel. 011 4420596, [email protected]

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54 Giovani Genitori

Manta: è qui la festa!I l 10 marzo si può festeggiare la donna (non solo

la mamma) al Castello della Manta tra musica e antichi costumi, con una visita guidata nelle sale

accompagnati dalle danze quattrocentesche e cinque-centesche a cura della Compagnia La Gaia Danza di Torino; alla fine degustazione per tutti! E per Pasquet-ta, il 1 aprile, si può fare il picnic in compagnia nel giar-dino di Valerano e Michelantonio, signori della Manta, con spettacoli di magia e alta giocoleria, un laboratorio ludico-didattico per i bambini e visita guidata al castel-lo. Costo: 9 euro adulti, 5 euro da 4 a 14 anni, 4 euro iscritti FAI e residenti.

Domenica 10 marzo, ore 14 - 18 - DANZe IN CASteLLoLunedì 1 aprile, ore 10 - 18 - PICNIC DI PASQUettA

Castello della MantaVia al Castello, 14 - Manta (CN)Per informazioni e prenotazioni: tel. 0175 87822, [email protected]

gg › l’agenda Cultura

… il 17 marzo si fa festa al MAUTO, con una visita guidata alle macchine esposte, un labora-torio dove dare vita a originali prototipi, trucca-bimbi, una merenda spaziale e un regalino per tutti i bimbi; oppure si fa un giro sul tram storico e si visita il Museo storico della tranvia a Sassi; o ancora si passeggia nel boschetto e nei giardini e si visitano le sale affrescate di Villa della Regi-na. Prenotatevi in tempo! Accessibile a 4 ruote.

Domenica 17 marzo, ore 15, 16 e 17… tUttI IN FeStA AL MAUtoAtrio del Museo - corso Unità d’Italia, 40 - Torino8 euro bimbi + ingresso (6 euro tra 6 e 14 anni, gra-tis sotto 6 anni), 3 euro adulti + ingresso (6 euro)

Domenica 17 marzo, ore 15.45… A VILLA DeLLA reGINAStrada Santa Margherita, 79 - Torino6 euro bimbi, 4 euro adulti

Domenica 17 marzo, ore 15.45… SUL trAM StorICoPiazzale G. Modena, 6 (davanti stazione Sas-si) - Torino10 euro bimbi, 8 euro adulti

Cooperativa Theatrum Sabaudiae Corso Tassoni, 12 - TorinoPer informazioni: cell. 331 3912631www.arteintorino.com

Con mamma e papà...

Pasquetta a Masino Al Castello di Masino il 1° aprile il FAI (Fondo Ambiente Italiano) organizza una giornata nello splendido parco romantico per festeggiare Pasquetta e l’ar-rivo della Primavera, con una zona ristoro dove fare picnic o acquistare prodotti canavesani direttamente dai produttori e pranzare all’aria aperta seduti ai tavoli dell’amicizia. Si può inoltre visitare i meravigliosi interni del castello, tra cui gli appartamenti di Madama Reale, le camere per gli ambasciatori e gli appartati salotti dei conti Valperga.

Lunedì 1° aprile, ore 10 - 18PICNIC DI PASQUettA

Castello di Masino Via al Castello, 1 - Caravino (TO)Per informazioni: tel. 0125 778100

IN PILLOLE

> Indizi al MAOAl MAO, ovvero al Museo d’Arte Orientale, sabato 30 si va Alla ricerca del particolare nelle opere del museo, con tanti indizi come in una caccia al tesoro tra oggetti e capolavori india-ni, cinesi e islamici. Per bimbi da 6 a 12 anni. Prenotare. Accessibile a 4 ruote. Costo attività: 5 euro a bimbo.Sabato 30 marzo, ore 16 ALLA rICerCA DeL PArtICoLAre MAO - Museo d’Arte OrientaleVia San Domenico, 11 - TorinoPer informazioni: tel. 011 4436927 - www.maotorino.it

> Domeniche GAMIl Dipartimento Educazione della Gal-leria d’Arte Moderna vi stende un bel tappeto rosso la domenica, con labo-ratori, letture e percorsi tra le sale del museo. Il 10 ci si confronta sui con-cetti di casa e di abitare e in labora-torio si costruisce una casa persona-lissima con materiali diversi, mentre il 24 si visita la mostra “La Seduzione del disegno”, collezione grafica della GAM, e poi si progettano e realizza-no i contorni di un paesaggio costrui-to come una scenografia teatrale da popolare con personaggi ottocente-schi tratti dalle opere appena viste. Per bimbi da 6 a 11 anni. Da prenota-re entro il venerdì precedente la data dell’attività. Accessibile a 4 ruote. Co-sto laboratori: 5 euro a bimbo.Domenica 10 marzo, ore 15 LA CASA, CoS’è? Domenica 24 marzo, ore 15 PAeSAGGI… IN SCAtoLA

GAM - Galleria d’Arte ModernaVia Magenta, 31 - TorinoPer informazioni: tel. 011 4429546/7www.gamtorino.it

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Giovani Genitori 55

Cultura gg › l’agenda

Aria di Infini.TON ovità al Planetario: ogni pri-

mo weekend del mese è family friendly, grazie ad attività de-

dicate (visita al Museo dell’Astronomia, spettacolo in Planetario e i nuovi esperi-menti di Palestre di Scienza) e alla conven-zione famiglie per cui sono omaggio due ingressi al museo, per bimbi fino a 12 anni. Il 15 marzo torna l’osservazione della volta stellata: si prenota e si scopre a che ora bisogna trovarsi all’Osservatorio (10 euro adulti, gratuito sotto i 6 anni). In occasione della Giornata Nazionale dei Planetari, poi, il 17 marzo si inaugura il nuovo Planetario digitale con la grafica digitale computeriz-

zata Digistar 5 e la proiezione di uno spet-tacolo inedito… per scoprire nuovi mondi! Infine giovedì 21 si festeggia l’equinozio di primavera alla scoperta di Luna, pianeti, nebulose e galassie con l’inaugurazione della mostra “Storia del telescopio astro-nomico” e un aperitivo alla caffetteria del museo. Prenotare. Il Planetario rimarrà chiuso il lunedì di Pasquetta. Accessibile a 4 ruote (tranne la serata osservativa del 15 marzo).

Da sabato 2 marzo ogni primo weekend del mese, dalle ore 14.30WeeKeND DeLLe FAMIGLIe

Venerdì 15 marzo UN CIeLo DI SteLLe AL PArCo AStro-NoMICo

Domenica 17 marzo INAUGUrAZIoNe DeL NUoVo PLANe-tArIo DIGItALe

Giovedì 21 marzoeQUINoZIo DI PrIMAVerA

Infini.to - Museo dello Spazio e Planetario DigitaleVia Osservatorio, 8 - Pino Torinese (TO)Tel. 011 8118640 - www.planetarioditorino.it

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Page 56: giovani genitori marzo 2013

56 Giovani Genitori

Borgo e animaliM a quante cose da fare e vedere ci sono al Borgo Medievale di Torino? Il 6 e il 7 ci si

allena con le letture gratuite del progetto Nati per Leggere, per bimbi da 6 mesi a 6 anni; domenica 10 torna l’appuntamento interattivo con la Rocca dove provare

e toccare. Il 16 marzo (replica 6 aprile) inizia un nuovo ciclo di laboratori sugli animaletti del Borgo, alla scoperta dello scoiattolo di cui poi si realizza un morbido peluche; il 23 tutti a ve-rificare l’arrivo delle rondini sotto i portici del Borgo e poi a dipingere una maglietta a tema; il 30 ci si dedica alla conoscenza di orto, pollaio e galline, poi con colle, cartoncini, nastri e finte uova si realizzano pennuti portauovo da mettere in tavola; lunedì 1 aprile, Pasquetta, si realizza un cesto con fili, stoffe, cartoncini, carte veline e carte da decoupage, con una co-lomba e un ramo di olivo, simboli di pace, a far capolino. Meglio prenotare. Costo Museo da toccare e da scoprire: 6 euro intero, 5 euro ridotto, gratuito fino a 18 anni; costo laboratori: 5 euro a persona, gratuito per i possessori Tessera Abbonamento Musei.

Mercoledì 6 e giovedì 7 marzo, ore 17NAtI Per LeGGere

Domenica 10 marzo, ore 12MUSeo DA toCCAre e DA SCoPrIre

Sabato 16 marzo e 6 aprile, ore 10.30 e 15.30SCoIAttoLI AL PArCo

Sabato 23 marzo, ore 10.30 e 15.30NIDI e roNDINI

Sabato 30 marzo, ore 10.30 e 15.30CHICCHIrICHÌ e CoCCoDè

Lunedì 1 aprile, ore 15.30PASQUA AL BorGo

Borgo MedievaleViale Virgilio, 107 - TorinoPer informazioni e prenotazioni: tel. 011 4431710-12www.borgomedievaletorino.it

gg › l’agenda Cultura

Arriva la Primavera e all’Ecomuseo del Freidano ripartono le attività rivolte alle famiglie. Il 24 c’è un laboratorio di teatro d’ombre con la costruzione delle sagome, dei personaggi e dei fondali delle storie che prenderanno vita accompagnati dalle note di una chitarra (3 euro a persona, accessi-bile a 4 ruote). A cura della compagnia Le Ombre. Il 28 e il 29 marzo e il 2 aprile in occasione di Pasqua ci sono giornate didat-tiche con giochi e laboratori per bimbi da 6 a 10 anni (10 euro a persona al giorno). Prenotare.

Domenica 24 marzo, ore 15.30LA LUCe rACCoNtA AL BUIo…

Giovedì 28 e venerdì 29 marzo, martedì 2 aprile, ore 9 - 17CHI PIù Ne HA PIù Ne MettA,DI PrIMAVerA

Ecomuseo del FreidanoVia Ariosto, 36 bis - Settimo TorinesePer informazioni: tel. 011 8028532www.ecomuseodelfreidano.it

Freidano family

IN PILLOLE

> CioccoMadamaEccoci con l’appuntamento mar-zolino a Palazzo! Il 10 e il 24 si parla di cioccolato, dalle origini ai contenitori, usando bene bene senso di olfatto, tatto e vista. Meglio prenotare. Accessibile a 4 ruote. Costo ingresso: 10/8 euro adulti, gratuito sotto i 18 anni; costo attività: 5 euro a bimbo.

Domenica 10 e 24 marzo, ore 15.30SBAFFI DI CIoCCoLAto

Palazzo Madama Piazza Castello - TorinoPer informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911www.palazzomadamatorino.it

> L’arte della vannerieAl Museo dell’Artigianato Val-dostano di tradizione il tema del mese è la vannerie, ovvero l’arte dell’intreccio. Qui si può appren-dere questa antica tecnica e crea-re un manufatto artigianale. Per bimbi da 3 a 12 anni. Prenota-zione obbligatoria. Costo: 5 euro a bimbo. Il giorno di Pasqua, 31 marzo, il MAV apre le porte al pubblico e alle famiglie!

Mercoledì 6, 13, 20 e 27 marzo, ore 15L’Arte DeLL’INtreCCIo

MAV - Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizioneFrazione Chez-Sapin, 86 Fénis (AO)Tel. 0165 763912 www.mav.ao.it

Page 57: giovani genitori marzo 2013

A Fenestrelle Il Racconto delle Antiche Mura è un must al Forte di Fenestrelle: ci si fa gui-dare di sera nel complesso settecentesco da personaggi in costume che fanno le veci di politici, letterati e nobildonne le-gate a questo luogo. Costo: 10 euro visi-ta, gratuito sotto i 7 anni.

Sabato 23 marzo, ore 21rACCoNto DeLLe ANtICHe MUrA

Forte di FenestrelleVia del Forte - Fenestrelle (TO)Per informazioni: tel. 0121 83600www.fortedifenestrelle.com

Giovani Genitori 57

Cultura gg › l’agenda

MAUTO e il ricicloA l Museo Nazionale dell’Automobile “Giovanni Agnelli” questo mese si

fa una visita guidata al museo ripercorrendo la storia dell’automobile e poi in laboratorio ci si diverte a realizzare un modellino di automobile

con materiale di riciclo. Immaginando anche come questo prototipo possa viag-giare senza inquinare: la parola ai bimbi! Prenotazione obbligatoria. Costo visita guidata e laboratorio: 7 euro bimbi, gratuito genitori.

Sabato 9 marzo, ore 16rICICLAUto MAUTO - Museo Nazionale dell’AutomobileCorso Unità d’Italia - 40 - TorinoPer informazioni e prenotazioni: tel. 011 4347954www.museoauto.it

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Page 58: giovani genitori marzo 2013

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Marzo è il mese più goloso dell’anno a Palazzo Barolo: la sfarzosa residenza, abitata un tem-po dai Marchesi Falletti di Barolo, ospita an-che nel 2013 la manifestazione Barolo chinato

e cioccolato, sabato 9 e domenica 10 marzo dalle 15.30 alle 19.30. I saloni storici, ricchi di decorazioni preziose, affreschi, ori e stucchi, per l’occasione si animano grazie a spettaco-li e balli in costumi ottocenteschi a cura del gruppo storico Nobiltà Sabauda 1861. In questo contesto speciale, magico e sorprendente per i bimbi, i grandi sono “presi per la gola” con le degustazioni di Barolo chinato (in collaborazione con l’Enoteca Regionale del Barolo e la partecipazione di 20 pro-duttori), cioccolato d’autore e tè pregiati. Strizzano l’occhio ai più piccini i laboratori a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, che collabora con l’Opera Barolo a un pro-getto educativo che unisce storia e contemporaneità. Il mitico cibo degli dei in laboratorio diventa materia cangiante, ideale per realizzare ritratti saporiti e stuzzicanti, lasciandosi inebria-re dal profumo e dalla consistenza dell’impalpabile polvere di cacao. Sulla carta prendono vita i ritratti dei personaggi stori-ci che hanno abitato il Palazzo, i Marchesi di Barolo ma anche Silvio Pellico, che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Altri laboratori saranno proposti dalla Fondazione Tancredi di Barolo e sarà possibile partecipare alle visite guidate al Museo della scuola e al Palazzo. Costo: 10 euro adulti, 5 euro per gli abbonati Torino Musei e coupon Castello di Rivoli, gratuito fino ai 12 anni.

Sabato 9 e domenica 10 marzo, ore 15.30 - 19.30 BAroLo CHINAto e CIoCCoLAto Palazzo Barolo Via delle Orfane, 7 - TorinoPer informazioni: Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, tel. 011 9565213www.palazzobarolo.it

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Cultura

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58 Giovani Genitori

Page 59: giovani genitori marzo 2013

Alla Biblioteca Civica Arduino arrivano gli appunta-menti di marzo per bimbi: sabato 2 torna nonna Rufa con i suoi racconti e questa volta parla di una principessa e un drago; il 19 c’è il Vedifilm con il

ritorno di Mowgli nella giungla; il 12 e il 26 Eva Gomiero accompagna i bimbi da 4 anni in su alle sue letture animate in Sala Ragazzi.- Sabato 2 marzo, ore 10.30 I SABAtI DI NAtI Per LeGGere - LAB teAtrALe- Martedì 12 marzo, ore 17 A SBAGLIAr Le StorIe... - LettUrA ANIMAtA- Martedì 19 marzo, ore 17 IL LIBro DeLLA GIUNGLA 2 - VeDIFILM- Martedì 26 marzo, ore 17 tUttI DIVerSI... tUttI UGUALI! - LettUrA ANIMAtABiblioteca Civica A. Arduino - via Cavour, 31 - Moncalieri (TO)Per informazioni: tel. 011 6401611www.comune.moncalieri.to.it/biblio

È all’8a edizione questa iniziativa che fa parte del progetto Nati per Leggere ed è a cura di ITER: una montagna di storie e fiabe lette ad alta voce nelle Biblioteche Civiche Torinesi e in giro per tutta la città! Per date e luoghi consultare www.comune.torino.it/iterDal 4 all’11 marzo - StorIe PICCINe

Il 16 marzo a Chieri i bimbi da 3 a 6 anni possono partecipare alle letture di racconti e favole tenute in biblioteca da Maga Minin. A ingresso libero.- Sabato 16 marzo, ore 10.30SABAto DA FAVoLABiblioteca Civica Francone Via Vittorio Emanuele II, 1 - Chieri (TO)Per informazioni: tel. 011 [email protected]

Biblioletture

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Giovani Genitori 59

Page 60: giovani genitori marzo 2013

60 Giovani Genitori

Eventigg › l’agenda

Fa’ la cosa giusta!o vvero FLCG per gli amici, è arrivato alla sua 10a edizione: da venerdì 15 a domenica 17 marzo

a Milano c’è una full-immersion nel mondo del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, per rendere la propria vita a misura d’uomo e d’ambiente. Nei padiglioni di FieraMilanoCity

ci saranno prodotti innovativi, servizi e attività, laboratori di riutilizzo: la sezione speciale di quest’anno è dedicata alla mobilità sostenibile e ospita al suo interno Elettrocity, area dedicata ai mezzi di trasporto elettrici in tutte le loro declinazioni. Non manca il mondo della bicicletta con nuove idee di mobilità ur-bana, i corsi della Ciclofficina e un mini-circuito per bimbi. Bimbi in primo piano anche nei laboratori di cucina come il Kids Social Cakelab, in quello di costruzione di giocattoli con materiali di recupero e quello di costruzione di trottole, nel servizio di Ludobus, nel workshop Carta senza scarti.Per i grandi interessante il progetto di cucina contro gli sprechi Cozinha Brazil a cura di SESI, organizza-zione no profit brasiliana, i workshop sull’”autoproduzione digitale” con stampanti 3D e incisione laser per realizzare oggetti davvero a Km 0, laboratori di cake design e di pasta madre, tante degustazioni di prodotti artigianali, giri tra stand di arredamento sostenibile, moda etica, mondo dell’infanzia (sezione Pianeta dei Piccoli), turismo consapevole, cosmesi naturale, commercio equo e solidale. A cura di Terre di Mezzo Eventi e Insieme nelle Terre di Mezzo Onlus. Costo: 6 euro adulti (catalogo compreso), gratuito per i minori di 14 anni.

Venerdì 15 marzo, ore 9 - 21Sabato 16 marzo, ore 9 - 22Domenica 17 marzo, ore 10 - 20FA’ LA CoSA GIUStA

FieraMilanoCityViale Scarampo, GATE 8 - MilanoPer informazioni: tel. 02 89409670www.falacosagiusta.org

Paola Cappelletti e la libreria design NB:NotaBene propongono anche a marzo i la-boratori Metodo Bruno Munari®, grande ami-co dei bambini e della fantasia che ha sempre favorito il loro pensiero progettuale. Si comin-cia con il workshop per adulti, il 2 marzo, con la progettazione di lampade e lampadari tra-sformando packaging di cartone e usando ma-teriali rubati ai pasticceri; domenica 3 è la volta del laboratorio per bimbi da 5 anni in su dove costruire insieme mobili piccoli piccoli come scatole di fiammiferi con tanto di maniglie e ri-vestimenti. Prenotare, posti limitati. Costo: 25 euro adulti, 12 euro bimbi.In più Paola conduce anche laboratori Munari nella scuola Istituto Spinelli, fino ad aprile: è il progetto LibrIdi dove i bimbi fanno conoscenza con il libro, oggetto editoriale e anche artistico

e poi diventano autori di libri fatti con tecniche e materiali diversi. A conclusione del percorso sarà allestita una mostra nell’atrio della scuo-la, con centinaia di libri appesi. Un’esperienza bellissima, da ripetere: per tutti gli insegnanti interessati contattare [email protected]

Sabato 2 marzo, ore 16CoNteNItorI DI LUCe (ADULtI)

Domenica 3 marzo, ore 10.30CASSettI IN SCAtoLA (BIMBI)

Libreria NBVia Bellezia, 12 - TorinoPer informazioni e iscrizioni: tel. 011 [email protected]

Munari a Torino

Primavera PropolisAlla fattoria di Propolis vi aspet-tano tante attività per i bimbi: per Teatro in Fattoria il 3 marzo c’è Cappuccetto Rosso e il 17 Game Farm; per Piccolo Fattore, laboratori per avvicinare i bimbi alla vita di fattoria, ci sono due appuntamenti, il 9 con l’orto e il 23 con gli animali; e poi il 16 marzo torna il Sabato del Natu-ralista, in vista della primavera! Propolis propone i suoi centri di Pasqua per bimbi da 4 a 11 anni: un motivo in più per apprezzare la natura del Parco del Nobile!

Domenica 3 marzo, ore 16.30CAPPUCCetto roSSo (6 euro)

Sabato 9 marzo, ore 14.30IL PICCoLo FAttore... e L’orto! (8 euro)

Sabato 16 marzo, ore 14.30SCoPerte DI PrIMAVerA (8 euro)

Domenica 17 marzo, ore 16.30GAMe FArM (6 euro)

Giovedì 18 e venerdì 29 marzo, martedì 2 aprile, ore 8 - 17CeNtrI DI PASQUA

Sabato 23 marzo, ore 14.30IL PICCoLo FAttore... e GLI ANIMALI! (8 euro)

Fattoria PropolisStrada del Nobile, 86/92 - TorinoTel. 011 6601591www.fattoriapropolis.it

Page 61: giovani genitori marzo 2013

A S S O C I A Z I O N E C U LT U R A L E

ISCRIZIONI PRESSO LA VITA AL CENTRO

via Treviso 16 - TorinoTel. 011 5361290 - cell. 339 7654243

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dalle ore 8.30 alle 16.30

Spazio ACCOGLIENTE e LUMINOSOPersonale ESPERTO e QUALIFICATO

GIARDINO D’INFANZIAPER BAMBINI DA 2 A 6 ANNI

SCUOLA PER RAGAZZI DA 6 A 14 ANNI

VENERDÌ 22 MARZO PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA

BIOCENTRICA PARENTALE LIBERTARIA Il nostro progetto è costruire insieme

una cultura biocentrica, che favorisce il fi orire

dell'essere umano e del pianeta.La scuola libertaria è uno spazio

aperto democratico di relazioni educative e di apprendimento

Alle ore 21 presso la nostra sede

Morite dalla voglia di fare un bel weekend nei rifugi ad alta quota sulle Alpi Torinesi? La parola d’ordine è Snow Time, che fino ad aprile offre pernottamenti a prezzi piccini, ma anche attività sulla neve, merende golose e tante visite ad abbazie, fortezze, musei per conoscere la nostra storia e la nostra cul-tura. Tra le attività proposte: ciaspolate nel Parco Gran Para-diso con le Guide Alpine e gli Accompagnatori Naturalistici, percorsi sulle strade dei minatori nel Parco Val Troncea o sulle tracce degli animali del bosco in Val Susa, avvicinamento allo sci alpinismo e arrampicata su ghiaccio in totale sicurezza, orienteering, corsi sull’uso dell’Artva (Apparecchio Ricerca Travolti VAlanga) e su come costruire un riparo nella neve. Pasqua è anche qui, tra il silenzio delle montagne, il calduccio dei rifugi e l’energia delle camminate. Per informazioni e offerte dettagliate: www.turismotorino.org

è sempre Snow Time!

Eventi

Giovani Genitori 61

Foto: Paolo Meitre Libertini e Voglino-Porporato

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62 Giovani Genitori

Eventigg › l’agenda

L a Leche League in via Millio aspetta le mamme per condivide-re idee e pratiche sull’allattamento

e la vita quotidiana con i bebè, mentre al The Milk Bar si discute insieme dell’al-lattamento oltre i primi mesi. A ingresso gratuito.- Venerdì 1 marzo, ore 16.30ALLAttI ANCorA?The Milk Bar - via Bodoni, 7 G - Torino- Lunedì 18 marzo, ore 17.30ALLAttAMeNto e VItA QUotIDIANALa Leche League - via Millio, 20 - TorinoPer informazioni: [email protected]

Con VitaminaMamma a marzo Pinero-lo scopre i pannolini lavabili, la Cartiera di Torino scopre cosa è superfluo per i bimbi, Cascina Roccafranca la nanna nei neonati (per i genitori con cuccioli da 0 a 18 mesi) e Ikea come affrontare il rientro al lavoro dopo il parto.- Venerdì 1 marzo, ore 10PANNoLINI LAVABILI, SCoPrIAMo I VANtAGGIThe Bookworm Cortile Barbieri, 25 - Pinerolo (TO)Per informazioni: cell. 349 5223487- Mercoledì 6 marzo, ore 10CoSA SerVe VerAMeNte A UN BAMBI-No?Cartiera - via Fossano, 8 - TorinoPer informazioni: cell. 333 6089348- Lunedì 11 marzo, ore 16.30LA NANNA, I ProBLeMI DeL SoNNo...Cascina Roccafranca Via Rubino, 45 - TorinoPer informazioni: cell. 340 4911895- Mercoledì 20 marzo, ore 10.30IL rIeNtro AL LAVoro DeLLA MAMMA

Ikea - viale Svezia, 1 - TorinoPer informazioni: cell. 339 6933988

M’ami è uno spazio quattro giorni al mese all’Educatorio della Provviden-za per conoscersi, chiacchierare e stare insieme tra mamme, a partecipazione libera e gratuita. Il 4 e il 18 ci si trova con la dottoressa Bragante (La Cicogna) per parlare di comunicazione con i bimbi (II parte) e tra mamma e papà. Gratuito, necessaria l’iscrizione.- Lunedì 4, 11, 18 e 25 marzo, ore 16 - 19SPAZIo DI INCoNtro LIBero- Lunedì 4 marzo, ore 17 DIrLo SeNZA PAroLe, SAPeNDo Le PA-roLe... (bimbi II)- Lunedì 18 marzo, ore 17DIrLo SeNZA PAroLe, SAPeNDo Le PA-roLe... (genitori)Educatorio della Provvidenza - corso Tren-to, 13 - TorinoPer informazioni e iscrizioni: cell. 334 6282318

Luna di Latte invita mamme e papà con bebè o futuri genitori a trovarsi, confi-darsi e aiutarsi in merito all’allattamento al seno. Partecipazione gratuita.- Martedì 5 e 19 marzo, ore 17 - 19LUNA DI LAtte - LUNGoDorABiblioteca Civica Calvino - lungo Dora Agrigento, 94 - TorinoPer informazioni: cell. 333 7505560 / 349 6375190

Da Topos ci sono incontri per mamme in at-tesa: “Yoga in gravidanza e accompagna-

mento al parto” è un percorso in quattro incontri di tre ore con Francesca Magno-ne; “La voce materna” consta di quattro incontri di due ore con Renata Chiappino.- Da venerdì 8 Marzo, ore 17GrAVIDANZA & NASCItA- Da venerdì 15 Marzo, ore 17LA VoCe MAterNATopos - via Pinelli, 23 - TorinoPer informazioni: tel. 011 7600736, [email protected]

L’Associazione Chicco di Grano propo-ne un laboratorio (adulti) per imparare a produrre da noi, in casa, il sapone in modo naturale e aiutare l’ambiente. Iscriversi in segreteria.- Sabato 9 marzoIL SAPoNe NAtUrALeScuola Michael Torino Via Fratel Prospero, 44 - Grugliasco (TO)Per informazioni e iscrizioni: tel. 011 4143554

L’ostetrica Paola Lussoglio e un pome-riggio speciale per le madri con le figlie (quinta elementare o scuola media), fatto di spiegazioni, giochi, chiacchiere e doni per approfondire la conoscenza dell’anatomia femminile e maschile, del ciclo mestruale e la cura del corpo. Co-sto: 35 euro a coppia. - Domenica 24 marzo, ore 9.30 - 15Le PICCoLe DoNNe e IL CorPo FeMMI-NILeA.S.D. Circolo 1° Maggio - via San France-sco D’Assisi, 56 - Nichelino Per informazioni e iscrizioni: cell. 329 4087849, [email protected]

Incontrarsi a marzo

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Giovani Genitori 63

gg › l’agendaEventi

A zonzo nel verdeL e guide del Parco Orsiera Rocciavré

propongono tante passeggiate nella neve, con ristoro nei rifugi dopo esse-

re andati alla ricerca di lupi, fagiani, gnomi e folletti dei boschi. Costo: 10 euro a giornata per persona. - Sabato 2 e domenica 3 marzo, ore 17GNoMI, CIASPoLe e CertoSARifugio Geat Valgravio - località Vallone del Gravio - San Giorio di Susa (TO)- Sabato 9 e domenica 10 marzo, ore 17SULLe trACCe DeL LUPoRifugio Amprimo - località Rio Secco - Busso-leno (TO)- Sabato 16 e domenica 17 marzo, ore 17AtteNtI AL FAGIANo!Rifugio Osservatorio dell’Ambiente Alpino - pian Tolone - Coazze (TO)- Sabato 23 e domenica 24 marzo, ore 16LA CeNA DeLLA LUNA e Le trACCe DeI LUPIRifugio Selleries - alpeggio Selleries - Roure (TO)- Sabato 23 e domenica 24 marzo, ore 17SULLe trACCe DeL LUPoRifugio Amprimo - località Rio Secco - Busso-leno (TO)Per informazioni e prenotazioni: Guide del Parco, cell. 320 [email protected]

NaturAlp questo mese festeggia la Donna il 2 marzo con racconti di donne attorno al fuoco e masche che danzano nella notte + cena; non dimentichiamo la famosa Ciaspo-lata dei golosi, passeggiata e merenda fina-le con dolcetti canavesani e bevande calde.- Sabato 2 marzo, ore 17MIMoSe DI MoNtAGNAPiazzale Casermette - Locana (TO) (ritrovo)Costo: escursione 10 euro, gratis sotto i 12 anni + merenda 5 euro a persona.

- Domenica 3 marzo, ore 14.30LA CIASPoLAtA DeI GoLoSIPiazza del Municipio - Ceresole Reale (TO) Costo: escursione 10 euro, gratis sotto i 12 anni + merenda 5 euro a persona.Per informazioni: cell. 340 [email protected]

Nel centro didattico del Giardino Naturale Lipu, dopo una settimana di incontri con le scuole, le famiglie potranno ammirare l’e-sposizione di disegni eseguiti dai bimbi, a tema rondini. Inoltre al Parco fluviale Gesso e Stura si raccolgono adesioni per Rane in concerto, serate di ascolto di rane e rospi con escursione (date da definire in base al ciclo biologico degli anfibi). A pagamento. Iscrizione obbligatoria.- Domenica 24 marzo, ore 14.30LA SettIMANA DeLLe roNDINIGiardino Naturale Lipu - viale Angeli, 81 - CuneoPer prenotazioni: cell. 328 9592878www.parcofluvialegessostura.it

Cabalesta e Soprintendenza del Piemonte propongono un’escursione nell’astigiano con visita alla chiesa di Sant’Eusebio, salita sulla collina di Cornareto (sentiero del Mal-vasia), verso il passo della Crocetta fino a Vezzolano, con visita al complesso. Parteci-pazione gratuita.- Lunedì 1 aprile, ore 9CAMMINAtA DA SANt’eUSeBIo A VeZZo-LANoChiesa di Sant’Eusebio - Castelnuovo Don Bo-sco (AT) (ritrovo)Per informazioni: tel. 011 [email protected]

IN PILLOLE

> Primavera FalcheraPochi giorni prima della primavera la vostra cascina preferita vi invita ai suoi giochi e laboratori creativi, in occasione del risveglio della natura. Per vedere i primi fiorellini spuntare o immaginare prati colorati. Prenotare. Costo: 4 euro adulti, 3 euro bimbi.Sabato 16 marzo, ore 14.30FeStA DI PrIMAVerACascina Falchera Strada Cuorgnè, 109 - TorinoPer informazioni: tel. 011 3742302 www.comune.torino.it/iter

> Grulandia è...…un’area playground di quattro piani con vasca di palline, scivoli, tunnel e percorsi avventurosi nella giungla tra serpenti e gorilla, ma anche un’area laboratori ludico-creativi che di setti-mana in settimana propone temi di-versi. Qui allo Shopville Le Gru i bimbi da 3 a 10 anni possono divertirsi con animatori qualificati in tutta sicurez-za mentre i genitori fanno shopping. Orari: da lunedì a venerdì, ore 15 - 20.30; sabato, domenica e festivi, ore 10 - 20.30. Costo a tempo con tesse-ra Grulandia gratuita e obbligatoria.Dal 4 al 10 marzo StorIe e LeGGeNDe DAL MoN-Do: GUGLIeLMo teLLDall’11 al 17 marzoIMMAGINANDo: LA SVIZZerADal 18 al 27 marzorICICLANDo CoN: I tAPPI DI SU-GHeroDal 25 al 31 marzoeSPrIMIAMoCI CoN: LA DeCo-rAZIoNeGrulandia - Shopville Le GruVia Crea, 10 - Grugliasco (TO)Per informazioni: tel. 011 7709657www.legru.it

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64 Giovani Genitori

Eventigg › l’agenda

Primavera da Zoom

Elisa è una mamma torinese che ha avuto una dolcissima idea: un laboratorio creati-vo nel quale i bimbi da 4 anni in su (per i più piccoli è richiesta la presenza di un ge-nitore) possono decorare biscotti di pasta frolla con la pasta di zucchero. Tra le forme create ad hoc ci sono cavallini a dondolo, coroncine, scarpette, ma anche stelle, cuo-ri, animaletti, bimbi… Il numero massimo di partecipanti è di cinque bimbi perché li si possa seguire a uno a uno; l’attività dura circa un’ora. Ma non è tutto: oltre ai cinque appuntamenti proposti da Elisa si possono

concordare altre date o può venire lei da voi con tutto il materiale necessario e vivaciz-zare una festa di compleanno! Basta chia-marla e prenotare.

Venerdì 1, 15 e 22 marzo, ore 17Martedì 5 e 26 marzo, ore 17LABorAtorIo DeCorAZIoNe BISCottI

Elisa Bignone Delle DonneVia Tofane, 37 B - TorinoPer informazioni e prenotazioni: cell. 339 3522077, [email protected]

Biscotti chez Elisa

D al 2 marzo riapre il bioparco Zoom To-rino: ogni weekend del mese, dalle 10 alle 18, qui si viaggia visitando gli habitat

africani e asiatici, con tante specie di animali che vivono senza gabbie e recinzioni, dai lemuri del Madagascar agli asini somali, dai pinguini africa-ni di Bolder Beach ai siamanghi di Sumatra. Per i bimbi in più ci sono laboratori di decorazione di uova pasquali, cacce al tesoro, approfondimenti sugli animali che fanno le uova come rettili, uccelli e anfibi. E proprio sabato 2 marzo, alle 15 (habitat Tigri del Marajà), si festeggia il 18° compleanno della tigre Silvestro con una torta super. Costo Promozione marzo: 14,50 euro a persona; Promo-zione Festa della donna, il 9 e il 10 marzo: 9,50 euro per le donne (coupon da sito); Promozione Festa del papà, il 16 e 17 marzo: 24 euro papà + bimbo (coupon da sito).

Zoom TorinoStrada Piscina, 36 - Cumiana (TO)Per informazioni: tel. 011 9070419www.zoomtorino.it

SAGRE

> Carnevale monalese

A Monale si festeggia il Carne-vale! Rima infausta per segnalare quest’appuntamento da non per-dere in provincia di Asti, dove do-menica 3 marzo, a partire dal po-meriggio, regnerà il divertimento con la sfilata di carri allegorici nel centro storico. Non mancherà la distribuzione della tradizionale polenta. (F.F.)

Domenica 3 marzoMonale (AT)Per informazioni: www.comune.monale.at.it

> Sagra del Polentone Dal 1573 è tradizione nell’ales-sandrino questa sagra nata da una leggenda legata al Marchese Del Carretto, che sfamò alcuni calderai con la polenta: il paese ebbe in dono l’enorme paiolo di rame in cui viene tuttora cotta la gigantesca polenta. Passeggian-do per il centro non mancano le rappresentazioni di antichi me-stieri locali, la sfilata storica alle 15 e il polentone con frittata di cipolla e salsiccia alle 16.

Domenica 10 marzoCentro storico Monastero Bormida (AT) Per informazioni: Pro Loco, tel. 0144 88425www.comune.monasterobormi-da.at.it

Corsi MammaFitA marzo riprendono gli appuntamenti al parco con “MammaFit con il passeggi-no” e - novità - “Gravidanza workout” per le mamme con il pancione. Costo: 30 euro al mese. Lunedì 25 marzo, 10.30 - parco Dal-la Chiesa a Collegno (TO) e parco del Valentino a TorinoMartedì 26 marzo, 10.30 - parco San-dro Pertini a Settimo Torinese (TO) Mercoledì 27 marzo, 10.30 - parco Ruffini a Torino e giardini La Marmora a Rivoli (TO)Giovedì 28 marzo, 10.30 - parco Pel-lerina a Torino e Pinerolo Sabato 6 aprile, 10.30 - parco del Va-lentino a TorinoMAMMAFIt CoN IL PASSeGGINo

Martedì di marzo, ore 13 - parco del Valentino a TorinoGrAVIDANZA WorKoUt Cell. 333 1612050 - [email protected] - www.mammaf.it

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Bimbi

Sorpresa! Tantissimi dolci auguri da papà, mamma, Bibi e Milla per i tuoi 5 anni e per... la tua prima finestrella!

Tanti auguri per il tuo primo compleanno dalla tua sorellina Vittoria, mamma, papà e nenè

Ecco qui il pupazzino di neve di Leonardo e Tommaso!!

Son sei anni per NenèTanti auguri, yuppie yeè!

7 anni! Augurissimi Cristel!

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Aut. Min. del 06/07/2012Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni per l’uso

0373SONO DISPOSITIVI MEDICI