Giornata tecnica Gestire lo Stress Lavoro Correlato -...
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ANAGNI, 14 maggio 2015 dalle ore 9.30 alle ore 12.30
Giornata tecnica
Gestire lo Stress Lavoro Correlato
Relatore: Dott. Massimo Servadio
Esperienze di interventi post valutazione del rischio da stress lavoro correlato:
l’adozione di un progetto di salute organizzativa
PRIMA…
GRUPPO DI VALUTAZIONE
LIVELLO DI RISCHIO
MACRO-MANSIONI
PARTIZIONE ORGANIZZATIVA
PERCORSO DI VALUTAZIONE
DVR STRESS LAVORO
CORRELATO
DOPO???
Il Dopo Valutazione: l’identificazione delle azioni correttive
3
Tabella di lettura: totale punteggio rischio
4
Esperienze di interventi post valutazione del rischio da stress lavoro correlato:
l’adozione di un progetto di salute organizzativa
ASSIOMA
Non potrà mai esistere un decalogo
assoluto delle singoli azioni correttive da
compiere, in quanto esse sono
intrinsecamente legate all’organizzazione
in esame e soprattutto alla specifica
valutazione condotta.
Esperienze di interventi post valutazione del rischio da stress lavoro correlato:
l’adozione di un progetto di salute organizzativa
• Le singole azioni nasceranno in primo
luogo dalla concertazione e
negoziazione delle figure appartenenti
al gruppo di valutazione del rischio da
stress lavoro correlato ed in secondo
luogo da altri stakeholders direzionali,
operativi e sindacali dell’Organizzazione
in esame
Esperienze di interventi post valutazione del rischio da stress lavoro correlato:
l’adozione di un progetto di salute organizzativa
• Dall’esperienza sul campo si possono
individuare le grandi aree tematiche di
possibile intervento:
‒ Area organizzativa
‒ Area della comunicazione
‒ Area della formazione
‒ Area delle procedure e della tecnica
Interventi di natura organizzativa
• La costruzione e l’attivazione di queste
misure è meno immediata della introduzione
di procedure o interventi tecnici, ma rende
possibile, nel tempo, una buona gestione
dello stress e dei rischi psicosociali.
ESEMPI DI MACRO-AREE DI
INTERVENTO
• Gestione delle condizioni di disagio al
lavoro
• Pianificazione ed organizzazione del
Lavoro
Esperienze di interventi post valutazione del rischio da stress lavoro correlato:
l’adozione di un progetto di salute organizzativa
Progetto “Salute organizzativa” in una realtà di servizi bancar i
Progetto “Salute organizzativa” in una realtà di servizi bancari
• Nel quadro generale della situazione macroeconomica e nello specifico
contesto organizzativo, l’attenzione alla persona e alla salute occupazionale
sono un binomio imprescindibile.
• La proposta si innesta nel filone della “Occupational Health Psychology”
tema promosso sostenuto ed attivato, attraverso varie modalità consulenziali,
in diverse realtà organizzative, sorretto dalla necessità/obbligatorietà che
l’organizzazione aziendale si occupi/preoccupi della propria salute
organizzativa.
Progetto “Salute organizzativa” in una realtà di servizi bancari
La proposta si innesta nel filone della “Occupational Health Psychology”
tema che ho promosso attivato e sostenuto, attraverso varie modalità
consulenziali, in diverse realtà organizzative, sorretto dalla
necessità/obbligatorietà che l’organizzazione aziendale si occupi/preoccupi
della propria salute organizzativa.
Progetto “Salute organizzativa” in una realtà di servizi bancari
• Nello scenario economico sociale che
stiamo vivendo, le organizzazioni
virtuose agiscono con modalità
proattive, comprendono l’opportunità e
la convenienza dell’azione preventiva
di una promozione del benessere, ove
il capitale umano costituisce un bene
collettivo e soprattutto, in tempi di crisi,
rappresenta la condizione del
successo di un’organizzazione.
«Capitale umano e crescita»
Progetto “Salute organizzativa” in una realtà di servizi bancari
• Stimati autori come Warr e Sarchielli, ci
ricordano infatti che la qualità delle relazioni,
il grado di facilità con cui si coopera, si
aiutano gli altri sul lavoro o si risolvono le
divergenze costituiscono un valore non solo
di natura etica o di fairness, ma hanno anche
un effetto diretto sui modi di gestire le
persone, sulla leadership da adottare e
sull’apprendimento organizzativo e
determinano un impatto positivo sulle
prestazioni.
PROGETTO SPORTELLO PSICOLOGICO: un esempio di intervento di interfaccia
individuo-organizzazione
STEP 1 DEL PROGETTO
ASCOLTOACCOGLIENZA
CONTENIMENTO EMOTIVO
ORGANIZZAZIONE: PRESENTE!!!
PROGETTO SPORTELLO PSICOLOGICO: un esempio di intervento di interfaccia
individuo-organizzazione
• Il progetto mira ad individuare percorsi di
sostegno individuale al lavoratore in caso di
disagio legato al lavoro espresso e
denunciato in prima persona o segnalato dal
Medico Competente, attraverso una
consulenza specialistica di primo livello
(ascolto, prima assistenza); l’obiettivo è
duplice, da una parte intercettare il disagio
lavorativo individuale e dall’altra a proporre
iniziative di miglioramento del benessere e
della qualità della vita del lavoratore.
PROGETTO SPORTELLO PSICOLOGICO: un esempio di intervento di interfaccia
individuo-organizzazione
• Lo spazio di ascolto potrebbe essere
integrato con un eventuale allestimento
di uno spazio all’interno dell’intranet
aziendale dedicato al dialogo online sui
temi dello stress e del burnout tra
lavoratori e specifiche professionalità
qualificate.
PROGETTO SPORTELLO PSICOLOGICO: un esempio di intervento di interfaccia
individuo-organizzazione
• Puntare sull’implementazione di spazi di ascolto organizzativo è certamente
una leva di azione di promozione del benessere che, partendo da una logica
di sostegno individuale, si propone di avere ricadute sull’intera
organizzazione aziendale, attraverso:
PROGETTO SPORTELLO PSICOLOGICO: un esempio di intervento di interfaccia
individuo-organizzazione
- l’offerta di uno spazio organizzativo in cui i lavoratori si sentano ascoltati e
possano soffermarsi a riflettere sulla propria esperienza lavorativa,
esprimendo vissuti problematici a essa legati e rileggerli secondo modalità
più adeguate.
PROGETTO SPORTELLO PSICOLOGICO: un esempio di intervento di interfaccia
individuo-organizzazione
- l’identificazione di un’azione di supporto sul singolo individuo che manifesti
una situazione di disagio lavorativo;
- la valorizzazione dei lavoratori offrendo loro la possibilità di contribuire,
attraverso suggerimenti e il racconto della propria esperienza, alla
definizione delle misure di contrasto del disagio e di promozione del
benessere.
PROGETTO FORMAZIONE - INTERVENTO: la corretta sensibilizzazione
dell’operatore in tema di salute organizzativa
STEP 2: Consapevolezza
• La realizzazione di attività formative in
tema di benessere non può che essere
partecipato ed ecologico (inteso come
puntuale attenzione alla realtà del contesto
organizzativo di riferimento); un approccio
partecipato è quello che orienta al confronto
e alla messa a punto condivisa del progetto
fra i diversi interlocutori aziendali.
PROGETTO FORMAZIONE - INTERVENTO: la corretta sensibilizzazione
dell’operatore in tema di salute organizzativa
Brevi momenti formativi («pillole», 2-3 ore al massimo), a carattere trasversale
partendo dalle ripartizioni organizzative più “reattive sul tema”, sul significato
oggigiorno dello stress lavoro-correlato, secondo il principio dell’esame di
realtà, evidenziando in primis che le cause oggettive non sono realisticamente
rimuovibili e che il lavoratore può e deve apprendere a stare nella
“complessità” (derivante dallo molteplici fattori di stressor esterni che
l’organizzazione stessa deve a sua volta sopportare).
PROGETTO FORMAZIONE - INTERVENTO: la corretta sensibilizzazione
dell’operatore in tema di salute organizzativa
Complessità da riconoscere, comprendere per poter attivare le difese
autoimmunitarie (coping): per esempio aiutare le persone ad apprendere una
più efficace gestione della propria relazione con il lavoro.
PROGETTO DI SOSTEGNO AL LAVORATORE: la gestione emotiva del post
rapina
STEP 3: la gestione emotiva del post rapina
PROGETTO DI SOSTEGNO AL LAVORATORE: la gestione emotiva del post
rapina
• La situazione di disagio che normalmente si crea nella situazione del post
rapina, ha la necessità di essere gestita anche dal punto di vista del “fattore
umano” in quanto è dimostrato come tali eventi generino nell’individuo
coinvolto reazioni di tipo post-traumatico che possono esporlo al rischio di
incorrere nella sindrome da disturbo post-traumatico da stress e nelle
patologie a questo correlate.
PROGETTO DI SOSTEGNO AL LAVORATORE: la gestione emotiva del post
rapina
• L’intervento proposto è quello concernente l’applicazione di esperti
professionisti, di tecniche di debriefing, definite come interventi di tipo
preventivo mirate a mitigare l’impatto dell’evento traumatico e a favorire il
processo di recupero.
PROGETTO DI SOSTEGNO AL LAVORATORE: la gestione emotiva del post
rapina
• In tali interventi lo specialista accompagna le
persone nella ricostruzione dell’esperienza
traumatica, nel riconoscimento e
metabolizzazione delle emozioni a esso
associate e infine nell’identificazione di
strategie di coping funzionali a favorire il
decorso fisiologico della reazione al trauma
aiutando così a prevenire, a lungo termine, la
cronicizzazione.
PROGETTO DI SOSTEGNO AL LAVORATORE: la gestione emotiva del post
rapina
• Un intervento efficace a della natura della
tempestività un aspetto decisivo: la letteratura
specialistica indica che dovrebbe essere
effettuato entro le 48 ore dall’evento
traumatico di modo che le emozioni, i pensieri
e i vissuti non siano ancora sedimentati negli
individui e l’intervento svolga una funzione di
“disinnesco” della relazione attivata
dall’evento traumatico.
Per Comunicazioni:
Dott. Massimo Servadio
Psicologo (Ordine degli Psicologi della Liguria N° 1842)
Specializzazione Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
Executive - Safety Coach Formatore Senior Certificato CEPAS
Esperto in Psicologia della Salute Organizzativa
www.massimoservadio.com