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 Quest’anno scolastico è l’ultimo nella Scuola Pri- maria. Dopo la recita ,la mostra e le feste inverna- li , la Prima Comunione, sta per finire il primo qua- drimestre e ci sentiamo un  po’ più grandi. Ma per tutti questi sono i giorni in cui si pensa al nuovo anno solare. Allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre il 2015 è finito ed è stato festeggia- to il 2016 nei c ontinenti in tempi diversi ,a causa del fuso orario. In Inghil- terra per esempio lo si è festeggiato un’ora prima di noi, negli USA dopo 6 ore,in Cina 8 ore prima di noi.. Dallo spazio si riesce a vedere come ognuno festeggia il Capodanno e infatti gli astronauti sono i  più fortunati spettatori. Si tirano le s omme e si fan- no propositi per questo nuovo anno,tra desideri e speranze. A noi resta il  pensiero di continuare il nostro percorso scolastico  per prepararc i al passag- gio alla Scuola Seconda- ria, siamo cresciuti e ne siamo contenti ,ma già sentiamo che ciò s ignifi- cherà cambiare le nostre abitudini,nuova scuola e nuovi impegni. Ma ci pen- seremo a Settembre , ora auguriamo a tutti :Buon Anno Nuovo!( Francesca ) Gentilissimi lettori, siamo al terzo numero del nostro giornalino di classe e ogni volta si rin- nova l’emozione quando arriva la data di pubbli- cazione. Continuiamo così a raccontare i fatti che riguardano le nostre esperienze a scuola e nel paese sperando che vi sia no graditi gli argomenti trattati. Intanto ringraziamo tut- ti i nostri sostenitori ,sia per il giornalino ,sia per le visite alla nostra mo- stra natalizia: noi svol- giamo i nostri compiti per la realizzazione dei lavori con molto entusia- smo e siamo contenti di condividerli con voi . Non sempre è facile ri- spettare gli impegni an- che perché non si posso- no trascurare le altre attività didattiche , ma dopo la corsa con tro il tempo per riuscire a far quadrare tutto ci s entia- mo ripagati dai risultati. Felice Anno Nuovo! (M.Migali) La Comunione Il 6 Gennaio la classe quinta ha fatto la Prima Co- munione,cioè un sacramento importante : si riceve l’ostia che è il corpo del Cristo Signore. Durante la messa nella chiesa di Nostra Signora di Monserrata indossavamo una tunichetta bianca ,come quella dei fraticelli ,perché il bianco è segno di purezza. E’ stata una bella festa anche per le famiglie che hanno curato la cerimonia con il parroco e le cate- chiste. (Sofia) La quinta Un nuovo anno! V erso la Scuola Secondaria. G a ia   n e  w s  Girasole 10 Gennaio 2016 Numero 3 Mostra di natale. Cara maestra Cirillo ti sei impegnata tanto a procurarci materiale per la mostra e per il prese- pe del concorso ,perciò Segnalia- mo... A pag. 4 inizia una serie di articoli sulla Storia della Sardegna, seguitela ,come sardi non possiamo fare a meno di conoscerla. (Samuele)

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un nuovo anno

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 Quest’anno scolastico è

l’ultimo nella Scuola Pri-

maria. Dopo la recita ,la

mostra e le feste inverna-

li , la Prima Comunione,

sta per finire il primo qua-

drimestre e ci sentiamo un

 po’ più grandi.

Ma per tutti questi sono i

giorni in cui si pensa al

nuovo anno solare. Allo

scoccare della mezzanotte

del 31 Dicembre il 2015 è

finito ed è stato festeggia-

to il 2016 nei continenti

in tempi diversi ,a causa

del fuso orario. In Inghil-

terra per esempio lo si è

festeggiato un’ora prima

di noi, negli USA dopo 6

ore,in Cina 8 ore prima di

noi.. Dallo spazio si riesce

a vedere come ognuno

festeggia il Capodanno e

infatti gli astronauti sono i

 più fortunati spettatori. Si

tirano le somme e si fan-

no propositi per questo

nuovo anno,tra desideri e

speranze. A noi resta il

 pensiero di continuare il

nostro percorso scolastico

 per prepararci al passag-

gio alla Scuola Seconda-

ria, siamo cresciuti e ne

siamo contenti ,ma già

sentiamo che ciò signifi-

cherà cambiare le nostre

abitudini,nuova scuola e

nuovi impegni. Ma ci pen-

seremo a Settembre , ora

auguriamo a tutti :Buon

Anno Nuovo!( Francesca)

Gentilissimi lettori,

siamo al terzo numero

del nostro giornalino di

classe e ogni volta si rin-

nova l’emozione quando

arriva la data di pubbli-

cazione. Continuiamo

così a raccontare i fatti

che riguardano le nostre

esperienze a scuola e nel

paese sperando che vi sia

no graditi gli argomenti

trattati.

Intanto ringraziamo tut-

ti i nostri sostenitori ,sia

per il giornalino ,sia per

le visite alla nostra mo-

stra natalizia: noi svol-

giamo i nostri compiti

per la realizzazione dei

lavori con molto entusia-

smo e siamo contenti di

condividerli con voi .

Non sempre è facile ri-

spettare gli impegni an-

che perché non si posso-

no trascurare le altre

attività didattiche , ma

dopo la corsa contro il

tempo per riuscire a far

quadrare tutto ci sentia-

mo ripagati dai risultati.

Felice Anno Nuovo!

(M.Migali)

La ComunioneIl 6 Gennaio la classe quinta ha fatto la Prima Co-

munione,cioè un sacramento importante : si riceve

l’ostia che è il corpo del Cristo Signore. Durante la

messa nella chiesa di Nostra Signora di Monserrata

indossavamo una tunichetta bianca ,come quella

dei fraticelli ,perché il bianco è segno di purezza.

E’ stata una bella festa anche per le famiglie chehanno curato la cerimonia con il parroco e le cate-

chiste. (Sofia) 

La quinta

Un nuovo anno!

Verso la Scuola Secondaria. 

Gaia  ne ws 

Girasole 10 Gennaio 2016Numero 3

Mostra di natale.

Cara maestra Cirillo ti

sei impegnata tanto a

procurarci materiale per

la mostra e per il prese-

pe del concorso ,perciò

Segnalia-

mo...A pag. 4 inizia una

serie di articoli sulla

Storia della Sardegna,

seguitela ,come sardi

non possiamo fare a

meno di conoscerla.(Samuele)

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Cinquant’anni fa già esisteva

il calcio a Girasole.

Il primo torneo era chiamato

“Coppa Navarrese”. Il settore

giovanile esiste da sempre, la

terza categoria da 30 anni.

Il primo allenatore del setto-

re giovanile era Bruno Car-

ta :con lui è stato vinto il tor-

neo provinciale e sempre con

lui è stato disputato il torneo

regionale ad Arborea dove

Girasole rappresentava la

provincia di Nuoro.

Oggi a Girasole esistono due

squadre : il Girasole che è in

Promozione e il Birdesu che è

in 2° Categoria ed è nata nel

2012. I Presidenti sono Otta-

vio Todde e Giacomo Tangia-

nu.

Le partite in casa si disputa-

no al campo comunale Suer-

gera.

I bulli prendono di mira i più de-

boli: minacciando,facendo dispetti

e rubando le loro cose. In genere

il bullo ha degli aiutanti, i bulli pas-

sivi , che lo incoraggiano nelle

loro azioni.Il bullo pensa di essere

un capo,ma è qualcuno che ha

problemi. Per fermarlo basta i-

gnorarlo e parlarne con gli adulti.

“Il calcio a Girasole ” di Mattia 

“Il bullismo”di Elena 

per liberarsene. Quando dorme

nella sua cuccia invece si copre

con la copertina. Senza la mia

cagnolina io mi sentirei solo.

Perla è molto piccola ed è la mia

cagnolina. Sembra una topolina,

una capretta di montagna marron-

cina con una striscia bianca sul

dorso. Io ci gioco molto perché

mi fa divertire : quando le copro la

testa con il cappuccio del suo ve-

stitino si muove come una pazza

“Perla”di Daniele 

Pagina 2  Gaia news

…”Sembra una topolina, una

capretta di montagna

marroncina

“Quando il cane fa l’investigatore “ di Sara

I cani sempre più spesso aiutano la Protezione civile e le forze

dell’ordine.Le unità cinofile da ricerca si occupano di ritrovare per-

sone sotto le macerie o la neve, ma anche nei boschi.I cani ricono-

scono il nostro odore,unico come le impronte digitali,che l’uomo

non avverte.Naturalmente è necessario che sia seguito da un ottimo

conduttore, che sappia interpretare i segni del cane. L’uomo e il

cane devono avere un buon equilibrio psico-fisico e una spiccata

socialità e predisposizione verso gli altri, per questo vengono uti-lizzati spesso anche i meticci. I cani sono pronti ad aiutarci. Siamo

 pronti a farci aiutare da loro?

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La fortificazione è impiantata

su una collina granitica situata

al confine tra Girasole e Lotzo-

rai.

La sua storia risale all’epoca

nuragica e poi fenicia e pare fos-

se un luogo di culto. Dal V al II

secolo è stata una fortezza pu-

nica ,divenne poi un presidio

militare romano a difesa di Sul-

picius Portus.

Continua ad esserlo nel periodo

bizantino e giudicale a difesa

delle incursioni barbariche dal

mare.

Intorno all’anno 1000 fu co-

struito sul colle , sopra le fonda-

menta esistenti, un vero e pro-

prio castello voluto dai giudici

di Cagliari ;subito distrutto dai

Saraceni fu ricostruito nel

1052. I sistemi murali perime-

trali , che costituivano la parte

difensiva del castelllo, si adatta-

vano alla morfologia della roc-

cia sviluppandosi in una co-

struzione pentagonale irregola-

re.Nell’alto Medio Evo era co-

nosciuto come “Ogliastri Ca-

strum”. 

li seguivano , solo una vecchina si

rifiutò di farlo...la mattina dopo ci

ripensò ma i Magi ormai erano

troppo lontani...per questo ogni

anno la vecchina cerca di rimedia-

re volando su una scopa e portan-

do ai bambini buoni i tanti doni

che non ha portato a Gesù.

Non sappiamo dove è nata , in

quale regione o paese d’Italia ,ma

si trovano tracce della Befana già

nel XIII secolo : poi è diventata

una delle più importanti feste atte-

se dai bambini. Ci sono leggende

legate alla Befana e una è legata

ai Re Magi...pare infatti che es-

sendo ricchi di doni molte persone

“IL Castello di Medusa”di Antonio

“La storia della Befana”di Melissa 

stanza inutile. Eppure il Comune

dovrebbe saperlo! Eppure non

sempre è colpa sua: spesso sonoi bambini stessi a sfasciare tutto!

Bisognerebbe chiedere un esper-

to dei computer perché ci inse-

gnerebbe a usarlo e a risolvere

alcuni problemi di connessione.

Computer...OK! Internet...OK!

Computer non funzionante? NO!

Gli alunni e le maestre si lamenta-no, se nella scuola ci sono i com-

puter ci sarà un motivo: educare

gli alunni ad utilizzarlo corretta-

mente. Ma se questo aggeggio

non s’accende nemmeno o

s’impalla ogni 15 minuti, è abba-

“Informatica”di Davide 

“ spesso sono

i bambini

stessi a

sfasciare tutto!  

Numero 3 Pagina 3 

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Scuola Primaria

tel. 0782 669232

Solo verso il 6000 a.C l’uomo

sardo comincia a coltivare la

terra e ad allevare animali ,

quindi a costruire villaggi. La

capanna aveva la base in pie-

tra ,pareti e tetto erano costrui-

ti con canne e fango e c’era il

 focolare all’interno . Sul retrovi era un recinto per custodire

 gli animali. Nel villaggio vi

erano tre capanne più grandi:

quella delle riunioni, quella

del capo e quella del sacerdote-

stregone. Il Monte Arci ,vicino

a Oristano, era ricco di una

 pietra nera ,tagliente come il

vetro che veniva usata per co-struire frecce e attrezzi:

l’OSSIDIANA . 

Il passato ci aiuta a capire

meglio il presente, vediamo

 perciò come siamo nati.

La Preistoria in Sardegna si

divide in due periodi: Prenu-

ragico e nuragico. Il Prenura-

 gico inizia nel 450000 a.C. ,

l’uomo arriva facilmente

 perché a quei tempi la Sarde-

 gna era unita alla Corsica e

vicinissima al continente rag-

 giungibile in canoa. La spe-

cie era quella dell’ Homo erec-

tus composta da raccoglito-

ri,cacciatori e nomadi. Ad O-

liena nella Grotta Corbeddu

si trovano tracce che risalgo-

no a circa 35000 anni fa .

Girasole - C. BattistiVia IV Novembre

08040 Girasole OG

Istituto Comprensivo 2 di Tortolì 

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“Piccola scuola gaia” 

http://

piccolascuolagaia.blogspot.it/

“Storia della Sardegna 1-Il Prenuragico” di Samuele

Gaia  Ne ws 

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Bar Pizzeria PYPER di Efisia C.

FREDERIC Todde

MIRKO Pisu

PATRIZIA Muggianu

GIOVANNI Migali

ARMERIA LADU Tortolì

MONICA Angioi

GIULIANA Burrai-Palmas

DINA Deiana

I prenuragici usavano ogget-

ti di ceramica decorata, a

Monastir è stato ritrovato un

 particolare contenitore con

tre piedi,il TRIPODE, che

messo sul fuoco consentiva

di non bruciare i cibi. Usava-

no il telaio perché sono stati

ritrovati i pesi in pietra. Ver-

so la fine del Prenuragico

anche in Sardegna compar-

vero i primi metalli intornoal 3000 a.C. ,infatti a Deci-

moputzu sono state ritrovate

spade in rame.E’ solo verso il

1600 a.C che comparvero i

 primi nuraghi,anche se non

erano tondi come quelli che

conosciamo, ma ne parlere-

mo in un successivo numero

dopo aver trattato il temadella religione e del megaliti-

smo.