Giornalino roccafranca dic 2015
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Roccafranca (BS) Is t i tuto Comprens ivo Rudiano
Numero 1 Dicembre 2015
Cari genitori, professori ed educatori,
Noi ragazzi dell’Istituto Comprensivo Rudiano, plesso di Roccafranca, vo-gliamo salutare ed invitare tutti a leggere e sfogliare il giornale scolastico, che in questo anno sarà portavoce delle nostre opinioni e delle piccole cronache scolastiche che ci riguardano.
A scuola tutta la settimana noi studiamo e viviamo paure e ansie di giovani che crescono, si affacciano all’e-tà adulta. Il giornale sarà occasione per informare ufficialmente tutti voi dei nostri “impegni lavorativi”.
Buona lettura.
I RAGAZZI...NERO SU
BIANCO
Tutti sanno ormai, grazie
ai mezzi di informazione
cosa è avvenuto in
Francia il 13 novembre
2015.
Le riflessioni e i
commenti sono stati
tanti.
Ci è sembrato invece più
originale scrivere una
poesia di speranza,
perché le persone, una
buona volta, capiscano
che vivere in pace e
rispettarsi è la soluzione
a tutte le
discriminazioni,
intolleranze, odi,
vendette, guerre.
Noi vogliamo credere
che questo accada!
Incontri …..
INCONTRI
Incontri per salutare...
Incontri per conoscere...
Incontri per ricordare...
Incontri per scherzare...
Incontri per riflettere...
Incontri per capire...
Incontri per progettare...
Incontri per viaggiare...
Incontri per condividere...
Incontri per confrontarsi...
Incontri per imparare...
Incontri per dire basta alla violenza...
Incontri per dire basta alle incomprensioni...
Incontri per dire basta alle intolleranze...
Incontri per costruire un mondo ...di Incontri!
3^ A
Dono
Dona un sorriso,
Regalalo a chi non sa più sorridere.
Dona la felicità,
Regalala a chi è triste.
Dona l’Amore,
A chi lo sogna.
Dona il cibo,
A chi non ha nulla.
Dona la propria vita,
A chi è stata tolta per in-giustizia!
3^ C
IN OGNI COSA
In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.
Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.
Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare
effettuare scoperte.
(B. Pasternak “Poesie”)
Dalle sue lettere emerge tutta la nostalgia per la sua famiglia il dolore per la perdita di una sorella e l’amarezza per non aver terminato gli studi. Il suo soggiorno è stato difficile, ma intenso. Ha faticato volentieri per la patria a lui cara, invinci-bile e sacra come una roccia. Viveva in una casa di paglia e fango in condizioni sanitarie pessime, tantoché si ammalò e morì all’età di 25 anni. Ora il suo corpo giace nel cimitero
Questa è la storia di Pelati
Enrico Luigi nato a Trenzano
l’11 gennaio 1911 e morto ad
Adi Quala T il 26 Maggio del
1936. Stava ancora studiando
per dedicarsi al sacerdozio
quando ricevette una cartoli-
na che lo richiamava alle armi.
Era così finito il suo sogno di
diffondere ai ragazzi la parola
di Dio. Doveva immediata-
mente partire per l’ Africa in
aiuto dei suoi compatrioti.
militare di Massawa nella città di Adis Abeba in Etiopia, lontano dai suoi affetti che ancora oggi lo ricordano con e sperano un gior-no di poter visitare il luogo che accoglie le sue spoglie.
Valentina Paneroni, classe 3^A
Pagina 2
C.C.R.
G I O V A N I I N G U E R R A
Roccafranca:
“Consiglio
Comunale dei
Ragazzi”
Numero 1
Quest’anno a scuola c’è
stata una novità: è nato il
C.C.R.( CONSIGLIO COMU-
NALE DEI RAGAZZI).
E’ un progetto nato dalla
collaborazione tra il Comu-
ne di Roccafranca e la
Scuola Secondaria di primo
grado, con lo scopo di svi-
luppare tra noi ragazzi il
senso civico,la partecipazio-
ne alla vita sociale, affer-
mare la propria responsabi-
lità all’interno della comuni-
tà.
Sperimentiamo ogni giorno
cosa significa vivere insie-
me: siamo a scuola anche
sette, otto ore al giorno e
siamo in contatto con i no-
stri compagni per gran par-
te della nostra tempo.
Quale luogo migliore per
rendere attivo un C.C.R.?
Mercoledì alla presenza
del Sindaco Emiliano Valtu-
lini e dell’assessore Valeria
Franzelli, nell’atrio della
scuola c’è stata la presen-
tazione ufficiale della nuova
iniziativa alla quale erano
presenti tutte le classi.
Quando ci si riunisce nell’a-
trio è sempre per un motivo
importante, e siamo stati
contenti di avervi partecipa-
to.
Le insegnanti, Adriana
Lavini e Chiara Begni, at-
traverso una presentazio-
ne in Power Point hanno
illustrato il progetto ed
hanno spiegato le modalità
di elezione del Sindaco dei
ragazzi e dei Consiglieri.
Tra di noi si sono create
subito molte aspettative e
interessi verso questa
novità.
Tutti ci siamo immedesi-
mati nel ruolo di queste
nuove figure, ed abbiamo
cercato di ipotizzare pro-
getti, idee, per cercare di
migliorare, dove è possibi-
le, il nostro stare a scuola,
il nostro vivere con gli altri,
il nostro renderci utili
all’interno della società.
Quando ero bambino e mi
chiedevano cosa avrei
voluto fare da grande , mi
immaginavo molte cose,
ma questo progetto e
un’opportunità che antici-
pa la nostra partecipazione
alla vita da adulti.
Grazie a questo progetto
abbiamo la possibilità di
creare qualcosa di nostro,
che abbiamo pensato e
realizzato noi, far valere la
nostra opinione.
La seconda fase importan-
tissima di questo progetto è
stata l’elezione dei compo-
nenti del C.C.R. .
La campagna elettorale si è
svolta tra l’entusiasmo ge-
nerale, secondo le regole ….
I candidati hanno proposto
degli slogan interessanti, a
cui sono seguite molte
proposte e idee per rendere
migliore la nostra scuola e
le nostre attività extrascola-
stiche.
Alla fine sono stati eletti
due studenti per ogni clas-
se, poi in un’altra riunione
abbiamo eletto il Sindaco e
il Vicesindaco tra i nostri
candidati.
E’stato un momento impor-
tantissimo: nell’aria c’era
molta tensione, durante lo
spoglio delle schede nessu-
no di noi parlava.
I numeri poi hanno dichiara-
to ufficialmente Sindaco del
C.C.R. Ilariandrea Tomasoni
ed Elisa Franzelli, come
Vicesindaco.
Il momento clou del C.C.R. è
stato lunedì 12 ottobre nel-
la sala consiliare del Comu-
ne di Roccafranca, dove è
stata consegnata la fascia
tricolore al neoeletto sinda-
co dei ragazzi.
Al C.C.R. auguriamo un
buon lavoro!
I ragazzi della 3^ A
Foto in divisa di
E. Pelati
Storia
di un
giovane
soldato
italiano
morto
in
guerra
nel
1936
Brescia. Il 28 0ttobre, le
classi terze dell’Istituto com-
prensivo Rudiano, hanno
assistito alla rappresentazio-
ne della più conosciuta no-
vella di G. Verga, Rosso Mal-
pelo.
L’esperienza è stata interes-
sante dal punto di vista
didattico e non solo. La ma-
nifestazione è stata anche
occasione per affrontare
l’argomento dello sfrutta-
mento del lavoro minorile.
Malpelo è stato rappresenta-
to, dagli artisti del gruppo
teatrale, tenendo conto solo
delle opinioni che i personag-
gi della novella hanno del
giovane. Il lato umano del
protagonista veniva mostrato
dall’indifferenza con cui gli
altri personaggi ne parlava-
no, molti ragazzi si sono
sentiti parte della rappresen-
tazione.
I temi dell’adolescenza,
dell’infanzia mancata e della
sofferenza fanno parte di
quel bagaglio di esperienze
che servono a far riflettere i
giovani che non tutti hanno
avuto le stesse opportunità
per cui Malpelo può essere
considerato un giovane a cui
è stata negata l’opportunità
di creare il proprio futuro.
Pagina 3
R O S S O M A L P E L O : I L T E A T R O E I R A G A Z Z I
“L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale.
E’ grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico,
Il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera presidente di una grande nazione.
Non ciò che viene dato, ma la capacità di valorizzare meglio ciò che abbiamo,
E’ ciò che distingue una persona dall’altra. “
(N. Mandela)
La non violenza
Non va predicata.
Va praticata!
(Gandhi)
Viva Vittoria
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'elimina-zione della violenza sulle donne, 5 donne vogliono lasciare un segno: ricoprire piazza Vittoria, a Brescia, con un'enorme opera di maglia coinvolgendo tutta la collettività bresciana e ita-liana. Viva Vittoria, questo il nome del progetto, è un'iniziativa insieme semplice e com-plessa.
15.000 moduli di maglia (lana, cotone o altri filati) lavorati ai ferri o all'unci-netto,hanno colorato la piazza;l’iniziativa ha avu-to un grande successo.
Questo progetto è stato realizzato per raccogliere fondi a favore della Dimo-ra: luogo dove sono assi-stite e accolte donne che hanno subito violenza.
Giorgia Mombelli, 3^ A
Caro diario,
In questi giorni, mi sento
strana e molto sola.
Nessuno mi ascolta e mi
considera, studiare diventa
impossibile, stressante!
Non capisco più, che cosa mi
stia succedendo, ma il mio
solito stato d’animo sereno e
pacato sta scomparendo nel
nulla.
Come sai, questo periodo è
uno dei più difficili per la mia
età, tutti la chiamano: Adole-
scenza!
In questa fase della vita noi
ragazzini dobbiamo iniziare
ad affrontare molti problemi
e molte responsabilità che
prima erano dei nostri geni-
tori.
Capita spesso, che noi adole-
scenti non riusciamo a supe-
rare con successo le nostre
prime preoccupazioni! In noi
nascono situazioni di disagio
che non riusciamo sempre
ad esprimere! Non sempre i
nostri genitori riescono a
cogliere i nostri messaggi,
forse non si sono accorti che
siamo grandi!
A volte cerchiamo aiuto dai
nostri coetanei, ma non sem-
pre troviamo chi riesce a
capire il nostro disagio inte-
riore. Anche l’ambito scola-
stico può diventare fonte di
insoddisfazione, a volte capi-
ta che il disinteresse per
alcune materie porti a noi
ragazzi risultati insoddisfa-
centi che ci demoralizzano.
A scuola ho studiato, che
sono frequenti episodi di
anoressia, bulimia e bulli-
smo, in ragazzi della nostra
età. L’adolescenza è difficile,
mentre è facile farsi trascina-
re ne problemi!
Dobbiamo imparare ad ac-
contentarci di quello che
siamo, di non fare i bulli per
essere accettati, di trovare il
nostro look!
Io penso che la vera ribellio-
ne sia quella di imparare a
restare noi stessi, resistere
alle critiche e saper fare le
nostre scelte anche se non
sempre corrette. Sbagliare
non significa fallire!
A. Mercandelli, 3^ C
Pagina 4
O R I E N TA M E N T O : U N O S G UA R D O A L F U T U R O
“UN F A S T E L L O D I C O N T R A D D I Z I O NI ”
rientamento e illustrando la
panoramica delle scuole
superiori sul territorio.
I genitori, come pure gli inse-
gnanti diventano molto im-
portanti nella nostra scelta,
perché ci conoscono, ci gui-
dano e si aspettano il meglio
da noi.
Quando intervengono perso-
ne esterne in classe spesso
ci fa piacere, perché
”perdiamo” ore di lezione,
ma ora le cose si fanno dav-
vero serie.
Dobbiamo riflettere bene,
valutare aspetti positivi e
negativi della nostra even-
tuale scelta, per non trovarci
pentiti più avanti.
Ci vediamo già proiettati nel
mondo del lavoro: nella no-
stra classe c’è chi vorrebbe
fare l’estetista, il meccanico,
l’avvocato, il medico, l’inge-
gnere, molti però sono anco-
ra incerti. Speriamo che le
idee arrivino presto !!!
Su consiglio della nostra
insegnante abbiamo deciso
di intervistare anche studen-
ti che stanno frequentando o
hanno terminato la scuola
superiore. Abbiamo prepara-
to una serie di domande sui
nostri dubbi, le nostre curio-
sità, le nostre paure, che
sono davvero tante!!!
E’ arrivato anche il momento
dei test: eravamo tutti con-
centratissimi! Lo psicologo ci
ha fornito delle domande
alle quali è stato molto pia-
cevole rispondere. Alla fine
ci siamo confrontati ed era-
vamo soddisfatti di noi stes-
si.
Alessia Prandini -
Alessia Serlini 3^ A
Evviva! Ci siamo!!!
Finalmente in terza e final-
mente la scelta della scuola
superiore.
I nostri insegnanti per aiutar-
ci a scegliere al meglio, han-
no organizzato una serie di
attività relative all’Orienta-
mento. Per la verità abbiamo
iniziato già lo scorso anno
con letture, approfondimenti,
discussioni, sulla conoscen-
za di sé, ma anche quest’an-
no dedichiamo sempre un
po’ di tempo all’approfondi-
mento di questo argomento.
Come sempre la nostra scuo-
la è molto organizzata: i no-
stri insegnanti già dall’inizio
dell’anno avevano stabilito
date e interventi da parte di
uno psicologo, che ha dedi-
cato una prima serata ai
genitori, parlando del signifi-
cato e dell’importanza dell’O-
“Adolescenza: Un
fastello di
contraddizioni”
Numero 1 Progettiamo il nostro futuro …..
“Noi
Artefici del nostro
futuro!”
La disabilità, chiamata da
molti handicap, riguarda
quelle persone con lievi diffe-
renze che a “noi normali”
spesso fanno paura! Disles-
sia, ritardi mantali, difficoltà
a deambulare, ecc … ci fan-
no paura perché non li cono-
sciamo!
Queste persone , pur avendo
difficoltà riescono ad inte-
grarsi con il resto dei
“normali”, attraverso attività
come lo sport, la musica.
Noi spesso per paura non li
teniamo in considerazione
ed è questo il nostro vero
handicap, la paura! Loro si
sentono esclusi da noi.
Il nostro “profe” di religione
ci ha proposto la visione di
un film documentario “Il
circo della farfalla”, che ci ha
fatto riflettere sul tema della
disabilità e sulle nostre pau-
re. Il film parla di un uomo
senza arti che viveva in un
circo , dove era esposto co-
me fenomeno da baraccone,
facendolo volteggiare!
Un giorno, il direttore di un
famoso circo, vedendolo, si
avvicinò a lui per mostrargli il
suo apprezzamento. Era
speciale! Inizialmente, pensò
che volesse umiliarlo ma si
rese conto guardandolo che
era sincero. Capì che con la
volontà poteva diventare
chiunque, così divenne leg-
genda.
I sogni ci rendono tutti uguali
perché tutti siamo uguali.
R. Hallulli e I. Tomasoni 3^ C
Pagina 5
SC E G LI E R E?!? QU E S TO È I L D I LE M M A !
D I S A B I L I E POV E R I : I D I R I T T I
ricevere informazioni sugli
indirizzi di studio proposti.
A scuola stiamo seguendo
un progetto sull’Orientamen-
to scolastico che ci permette
di auto-valutare le nostre
capacità e fare chiarezza sui
nostri interessi. Tutto però
sembra difficile!
Le mie possibili scelte sulla
prossima scuola, sono tra tre
diversi tipi di indirizzi:
•il primo é “Amministrazione
Finanza e Marketing (AFM):
gestire adempimenti di natu-
ra fiscale, collaborare alle
trattative contrattuali riferite
alle diverse aree dell'azienda
e utilizzare tecnologie e soft-
ware per la gestione integra-
ta di amministrazione, finan-
za e Marketing;
•il secondo socio-sanitario:
opera presso strutture co-
munitarie pubbliche o priva-
te quali, strutture socio-
sanitarie, centri per assisten-
za agli anziani diurni, centri
creativi (assistenti per asilo)
e comunità educative;
•infine scienze umane per
conseguire un diploma per
la professione insegnante.
Scegliere, questo è il dilem-
ma!
Valeria Franzelli 3^ C
É arrivato il momento di di-
ventare "grandi", responsabi-
li! Quest'anno é diverso dagli
altri, dobbiamo pensare e
scegliere cosa fare da gran-
di! Essere consapevoli del
grande passo che dovremo
fare e per non farci mancare
niente, ci sono gli esami di
terza media.
Scegliere una scuola adatta
per ognuno di noi é molto
complesso! Penso che sia
del tutto normale perché
dobbiamo saperci proiettare
nel futuro, per capire: "chi
vorremmo essere da grandi".
Ormai siamo all'inizio degli
open day, quei giorni in cui le
scuole superiori permettono
a noi ragazzi delle medie di
poter visitare gli istituti e
“Per attirare
l'attenzione del lettore,
inserire qui una
citazione o una frase
tratta dal testo.”
Pagina 6
Parigi ancora ….
partecipava alla vista di
uno spettacolo al teatro
Bataclan e chi assisteva a
un concerto a Parigi.
In questo attacco più di 450
persone sono state vittime
innocenti, tra cui 99 feriti
gravemente e più di 150 i
morti. Questo atto, fatto per
incutere paura all’occiden-
te, sembra sia stato mosso
dal desiderio di vendetta
da parte dell’Integralismo
islamico.
La Francia non è nuova a que-
sti attacchi, anche all’inizio
del 2015, l’Isis attaccò la reda-
zione del giornale “satirico”
Charlie Hebdo.
I cittadini si riunirono presso
Le Carillon, per mettere dei
ceri per ricordare i fatti acca-
duti e le vittime di questa
strage che purtroppo ci lascia-
rono la vita.
Ed ora la storia si ripete!
Valentina Parmigiani 3^ C
Il 13 novembre 2015, Parigi
è stata vittima di un attacco
terrorismo da parte di un
gruppo attivo, chiamato
comunemente “Isis”. Que-
sto gruppo terroristico ha
scatenato paura per le vie
di Parigi e di Saint-Denis
dove la gente stava viven-
do la propria quotidianità,
chi stava cenando nei lus-
suosi ristoranti parigini, chi
stava guardando una sem-
plice partita di calcio, chi
Numero 1
Taylor Swift
Si è svolta Domenica 23
novembre a Los Angeles
la 43 esima edizione degli
America Music Awqrd,
una delle manifestazioni
musicali più importanti su
scale internazionale.
Taylor Swift è stata la
grande trionfatrice della
serata, essendosi garanti-
ta ben tre riconoscimenti:
l’album pop- rock più ap-
prezzato, l’artista contem-
poranea preferita e per la
canzone dell’anno: “Blank
space”.
Per concludere lo show molti
artisti hanno portato sul
palco le loro nuove Hit che ci
appassioneranno tutto l’in-
verno.
Elisa Franzelli, 3^ A
Tra gli altri premiati emergo-
no: Enrique Iglesias, Justin
Bieber, One Direction, Nicki
Minaj, Ariana Grande, I Ma-
roon %, Bruno Mars e Wiz
Khalifa.
La consegna dei premi si è
tenuta al Microsoft Theather.
La serata ha visto la parteci-
pazione di Jennifer Lopez
come presentatrice.
Tra gli ospiti d’onore c’erano:
l’attore Harrison Ford e Céline
Dion, che ha tributato le vitti-
me dell’attentato di Parigi,
interpretando il classico:
“Hymne à l’amour” della nota
Edith Piaf.
Un Nobile animale: il Cavallo
Ciao a tutti, sono David!
Oggi voglio parlarvi di una delle mie passioni: andare a cavallo!
Il sabato pomeriggio vado in maneggio a VEROLANUOVA, dove posso cavalca-re un bellissimo cavallo di nome Nuvo-la.
Io e Nuvola siamo molto legati, ci cono-sciamo da diversi anni e ci fidiamo l’u-no dell’altro. Con Nuvola faccio lunghe
passeggiate ed è molto bello, perché
posso rilassarmi, divertirmi e go-
dermi il panorama.
Nuvola è molto sensibile, ha pau-
ra dei rumori forti … un po’ come
me … ma se lo accarezzo lui si
calma e possiamo ricominciare a
divertirci. Quando finisco la pas-
seggiata do a Nuvola una carota
perché lui è molto goloso.
Andare a cavallo è molto bello,
dovreste provare anche voi …
David Tomasoni 3^ A
«Le ciglia finte
e il trucco, faccio tutto per il circo ,
raccontava
Moira Orfei,
ma sono
una donna semplice, non mi dò arie, nel parlare,
nei modi. Io sono
una brava signora,
e basta».
L’Infinito è ..
essere
più pulito,
perché
meno male,
non c’è nessun ma-
le!
Sarebbe una vergo-
gna
di livello
nazionale;
e per crederci
dobbiamo
vederci
chiaro;
L’immaginazione dei
bambini
non basta
perché sono
piccolini,
i grandi li dobbiamo
aiutare
e, insieme a loro
Immaginare.
El Faid Sohail
3^ C
I ragazzi . . .Nero su bianco Pagina 7
Prendi …
Prendi un pezzo di
pane,
Regalalo a chi non
sa cos’è.
Prendi una penna,
regalala a chi vuole
istruirsi.
Prendi un sorriso,
Per coprire ogni
triste viso.
Dona la gioia,
La gioia che fa
sognare.
M. Deprà, 3^ C
4 novembre: per non dimenticare
Roccafranca. Ancora una
volta i ragazzi delle classi
terze della Scuola Media
sono stati protagonisti di un
evento molto importante:
ricordare simbolicamente i
caduti di tutte le guerre e in
particolare i caduti di Rocca-
franca e Ludriano.
La nostra presenza in piaz-
za, davanti al monumento
dei caduti , non è stata solo
un passatempo, un non fare
scuola, ma un momento di
riflessione, una lezione di
storia.
Il passato spesso si ripete
nel presente, ma se nel pas-
sato sono state commesse
ingiustizie come le guerre,
noi con l’aiuto delle persone
adulte: insegnanti, genitori,
autorità, dobbiamo imparare
che le guerre devono essere
evitate.
Dobbiamo trasformare la
cultura della guerra e della
violenza, in una cultura della
pace e della non violenza.
Educare alla pace signi-
fica combattere il pre-
giudizio, l’intolleranza, la
discriminazione sociale
di chi divide gli uomini in
buoni e cattivi secondo i
propri interessi.
Le lettere che abbiamo
letto ci ricordano che
ragazzi poco più grandi
di noi, hanno dovuto
lasciare le loro famiglie,
i loro affetti, hanno sof-
ferto, hanno sacrificato
la loro giovane vita.
Sono stati strappati al
loro futuro, in nome di
una violenza senza giu-
stificazione.
In tutti gli eserciti l’arrivo
della posta, per i soldati
al fronte e per i prigio-
nieri di guerra, era un
momento importantissi-
mo, non meno del ran-
cio. L’attesa di notizie
da casa e il desiderio di
rassicurare i loro cari,
teneva i combattenti
ancorati alle emozioni
della loro vita normale, a
cui speravano di poter fare
ritorno.
Scrivere e leggere era un
modo di reagire allo stress
della guerra.
Le lettere di questi soldati
spesso manifestano stan-
chezza, rassegnazione,
paura, ma anche preoccu-
pazione per la famiglia e
soprattutto speranza, desi-
derio di tornare a casa.
Tra le nostre mani abbia-
mo portiamo un fiore, un
papavero rosso, emblema
dei peggiori campi di batta-
glia delle Fiandre, durante
la Prima Guerra Mondiale.
Questo simbolo l’abbiamo
voluto fare nostro, trasfor-
mandolo in un simbolo di
pace, perché gli errori del
passato ci insegnino a
creare un mondo migliore,
fatto di valori, di serenità,
di cose giuste. Vogliamo e
dobbiamo credere nella
pace e faremo di tutto per-
ché esista soprattutto den-
tro di noi e nelle persone
che ci stanno vicino.
I ragazzi della 3^ A
Ludriano. Il giorno 7 novembre i ragazzi
della scuola media di Roccafranca si
sono riuniti per un momento molto im-
portante: ricordare i caduti di Ludriano e
di Roccafranca della 1° e della 2° guer-
ra mondiale.
Dopo essere entrati in Chiesa per parte-
cipare alla Santa Messa, gli alunni si
sono recati di fronte al monumento in
memoria dei caduti con dei papaveri
che simboleggiano i caduti in guerra.
Ogni alunno possedeva un papavero
rosso con il nome di un soldato decedu-
to in guerra. Ogni volta che veniva pro-
nunciato il nome del soldato, l’alunno
che aveva quel nome, rispondeva
“PRESENTE” e successivamente
piantava il papavero rosso nell’ aiuola che
circonda il monumento dei caduti.
Alla fine dell’appello, alcuni alunni della clas-
se terza hanno letto delle lettere scritte dai
soldati deceduti in guerra, successivamente
la fanfara dei bersaglieri, nel momento di
silenzio suonava l’ alzabandiera. Alla fine
della mattinata il Sindaco di Roccafranca, ha
ringraziato le autorità, ma soprattutto noi
ragazzi. Il Sindaco, inoltre, ha ricordato a tutti
che quest’ anno la partecipazione di noi ra-
gazzi alla vita del comune sarà maggiore gra-
zie al C.C.R. (Consiglio Comunale dei Ragaz-
zi).
Mara Deprà e Aurora Mercandelli 3^ C
Dirigente Scolastico:
Sibilia Dott.ssa Letizia
I s t i tuto Comprens ivo
“Rudiano”
p lesso G. Dalè Piazzale Avis, Roccafranca (BS)
Prof.ssa Adriana Lavini
Prof.ssa Gerlanda Irene
Vella
Hanno partecipato tutti i
ragazzi delle classi
terze: 3^ A, 3^ B, 3^ C
Svago …
Ricostruisci la frase in lingua inglese sapendo che i numeri rappresentano la posizione
delle lettere sulla tastiera di un cellulare
5 4 8 3
3 8 3 7 9
6 6 6 3 6 8
5 2 8 4 4
3 2 9
3 8 3 7 9
5 6 8 3
Pagina 8
2=A B C
3=D E F
4=G H I
5= J K L
6= M N O
7=P Q R S
8= T U V
9=W X Y Z
Valentina Paneroni, 3^A