Giornalino roccafranca dic 2015

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Roccafranca (BS) Istituto Comprensivo Rudiano Numero 1 Dicembre 2015 Cari genitori, professori ed educatori, Noi ragazzi dell’Istituto Comprensivo Rudiano, plesso di Roccafranca, vo- gliamo salutare ed invitare tutti a leggere e sfogliare il giornale scolastico, che in questo anno sarà portavoce delle nostre opinioni e delle piccole cronache scolastiche che ci riguardano. A scuola tutta la settimana noi studiamo e viviamo paure e ansie di giovani che crescono, si affacciano all’e- tà adulta. Il giornale sarà occasione per informare ufficialmente tutti voi dei nostri “impegni lavorativi”. Buona lettura. I RAGAZZI ...N ERO SU BIANCO Tutti sanno ormai, grazie ai mezzi di informazione cosa è avvenuto in Francia il 13 novembre 2015. Le riflessioni e i commenti sono stati tanti. Ci è sembrato invece più originale scrivere una poesia di speranza, perché le persone, una buona volta, capiscano che vivere in pace e rispettarsi è la soluzione a tutte le discriminazioni, intolleranze, odi, vendette, guerre. Noi vogliamo credere che questo accada! Incontri ….. INCONTRI Incontri per salutare... Incontri per conoscere... Incontri per ricordare... Incontri per scherzare... Incontri per riflettere... Incontri per capire... Incontri per progettare... Incontri per viaggiare... Incontri per condividere... Incontri per confrontarsi... Incontri per imparare... Incontri per dire basta alla violenza... Incontri per dire basta alle incomprensioni... Incontri per dire basta alle intolleranze... Incontri per costruire un mondo ...di Incontri! 3^ A Dono Dona un sorriso, Regalalo a chi non sa più sorridere. Dona la felicità, Regalala a chi è triste. Dona l’Amore, A chi lo sogna. Dona il cibo, A chi non ha nulla. Dona la propria vita, A chi è stata tolta per in- giustizia! 3^ C IN OGNI COSA In ogni cosa ho voglia di arrivare sino alla sostanza. Nel lavoro, cercando la mia strada, nel tumulto del cuore. Sino all’essenza dei giorni passati, sino alla loro ragione, sino ai motivi, sino alle radici, sino al midollo. Eternamente aggrappandomi al filo dei destini, degli avvenimenti, sentire, amare, vivere, pensare effettuare scoperte. (B. Pasternak “Poesie”)

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Transcript of Giornalino roccafranca dic 2015

Roccafranca (BS) Is t i tuto Comprens ivo Rudiano

Numero 1 Dicembre 2015

Cari genitori, professori ed educatori,

Noi ragazzi dell’Istituto Comprensivo Rudiano, plesso di Roccafranca, vo-gliamo salutare ed invitare tutti a leggere e sfogliare il giornale scolastico, che in questo anno sarà portavoce delle nostre opinioni e delle piccole cronache scolastiche che ci riguardano.

A scuola tutta la settimana noi studiamo e viviamo paure e ansie di giovani che crescono, si affacciano all’e-tà adulta. Il giornale sarà occasione per informare ufficialmente tutti voi dei nostri “impegni lavorativi”.

Buona lettura.

I RAGAZZI...NERO SU

BIANCO

Tutti sanno ormai, grazie

ai mezzi di informazione

cosa è avvenuto in

Francia il 13 novembre

2015.

Le riflessioni e i

commenti sono stati

tanti.

Ci è sembrato invece più

originale scrivere una

poesia di speranza,

perché le persone, una

buona volta, capiscano

che vivere in pace e

rispettarsi è la soluzione

a tutte le

discriminazioni,

intolleranze, odi,

vendette, guerre.

Noi vogliamo credere

che questo accada!

Incontri …..

INCONTRI

Incontri per salutare...

Incontri per conoscere...

Incontri per ricordare...

Incontri per scherzare...

Incontri per riflettere...

Incontri per capire...

Incontri per progettare...

Incontri per viaggiare...

Incontri per condividere...

Incontri per confrontarsi...

Incontri per imparare...

Incontri per dire basta alla violenza...

Incontri per dire basta alle incomprensioni...

Incontri per dire basta alle intolleranze...

Incontri per costruire un mondo ...di Incontri!

3^ A

Dono

Dona un sorriso,

Regalalo a chi non sa più sorridere.

Dona la felicità,

Regalala a chi è triste.

Dona l’Amore,

A chi lo sogna.

Dona il cibo,

A chi non ha nulla.

Dona la propria vita,

A chi è stata tolta per in-giustizia!

3^ C

IN OGNI COSA

In ogni cosa ho voglia di arrivare

sino alla sostanza.

Nel lavoro, cercando la mia strada,

nel tumulto del cuore.

Sino all’essenza dei giorni passati,

sino alla loro ragione,

sino ai motivi, sino alle radici,

sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo

dei destini, degli avvenimenti,

sentire, amare, vivere, pensare

effettuare scoperte.

(B. Pasternak “Poesie”)

Dalle sue lettere emerge tutta la nostalgia per la sua famiglia il dolore per la perdita di una sorella e l’amarezza per non aver terminato gli studi. Il suo soggiorno è stato difficile, ma intenso. Ha faticato volentieri per la patria a lui cara, invinci-bile e sacra come una roccia. Viveva in una casa di paglia e fango in condizioni sanitarie pessime, tantoché si ammalò e morì all’età di 25 anni. Ora il suo corpo giace nel cimitero

Questa è la storia di Pelati

Enrico Luigi nato a Trenzano

l’11 gennaio 1911 e morto ad

Adi Quala T il 26 Maggio del

1936. Stava ancora studiando

per dedicarsi al sacerdozio

quando ricevette una cartoli-

na che lo richiamava alle armi.

Era così finito il suo sogno di

diffondere ai ragazzi la parola

di Dio. Doveva immediata-

mente partire per l’ Africa in

aiuto dei suoi compatrioti.

militare di Massawa nella città di Adis Abeba in Etiopia, lontano dai suoi affetti che ancora oggi lo ricordano con e sperano un gior-no di poter visitare il luogo che accoglie le sue spoglie.

Valentina Paneroni, classe 3^A

Pagina 2

C.C.R.

G I O V A N I I N G U E R R A

Roccafranca:

“Consiglio

Comunale dei

Ragazzi”

Numero 1

Quest’anno a scuola c’è

stata una novità: è nato il

C.C.R.( CONSIGLIO COMU-

NALE DEI RAGAZZI).

E’ un progetto nato dalla

collaborazione tra il Comu-

ne di Roccafranca e la

Scuola Secondaria di primo

grado, con lo scopo di svi-

luppare tra noi ragazzi il

senso civico,la partecipazio-

ne alla vita sociale, affer-

mare la propria responsabi-

lità all’interno della comuni-

tà.

Sperimentiamo ogni giorno

cosa significa vivere insie-

me: siamo a scuola anche

sette, otto ore al giorno e

siamo in contatto con i no-

stri compagni per gran par-

te della nostra tempo.

Quale luogo migliore per

rendere attivo un C.C.R.?

Mercoledì alla presenza

del Sindaco Emiliano Valtu-

lini e dell’assessore Valeria

Franzelli, nell’atrio della

scuola c’è stata la presen-

tazione ufficiale della nuova

iniziativa alla quale erano

presenti tutte le classi.

Quando ci si riunisce nell’a-

trio è sempre per un motivo

importante, e siamo stati

contenti di avervi partecipa-

to.

Le insegnanti, Adriana

Lavini e Chiara Begni, at-

traverso una presentazio-

ne in Power Point hanno

illustrato il progetto ed

hanno spiegato le modalità

di elezione del Sindaco dei

ragazzi e dei Consiglieri.

Tra di noi si sono create

subito molte aspettative e

interessi verso questa

novità.

Tutti ci siamo immedesi-

mati nel ruolo di queste

nuove figure, ed abbiamo

cercato di ipotizzare pro-

getti, idee, per cercare di

migliorare, dove è possibi-

le, il nostro stare a scuola,

il nostro vivere con gli altri,

il nostro renderci utili

all’interno della società.

Quando ero bambino e mi

chiedevano cosa avrei

voluto fare da grande , mi

immaginavo molte cose,

ma questo progetto e

un’opportunità che antici-

pa la nostra partecipazione

alla vita da adulti.

Grazie a questo progetto

abbiamo la possibilità di

creare qualcosa di nostro,

che abbiamo pensato e

realizzato noi, far valere la

nostra opinione.

La seconda fase importan-

tissima di questo progetto è

stata l’elezione dei compo-

nenti del C.C.R. .

La campagna elettorale si è

svolta tra l’entusiasmo ge-

nerale, secondo le regole ….

I candidati hanno proposto

degli slogan interessanti, a

cui sono seguite molte

proposte e idee per rendere

migliore la nostra scuola e

le nostre attività extrascola-

stiche.

Alla fine sono stati eletti

due studenti per ogni clas-

se, poi in un’altra riunione

abbiamo eletto il Sindaco e

il Vicesindaco tra i nostri

candidati.

E’stato un momento impor-

tantissimo: nell’aria c’era

molta tensione, durante lo

spoglio delle schede nessu-

no di noi parlava.

I numeri poi hanno dichiara-

to ufficialmente Sindaco del

C.C.R. Ilariandrea Tomasoni

ed Elisa Franzelli, come

Vicesindaco.

Il momento clou del C.C.R. è

stato lunedì 12 ottobre nel-

la sala consiliare del Comu-

ne di Roccafranca, dove è

stata consegnata la fascia

tricolore al neoeletto sinda-

co dei ragazzi.

Al C.C.R. auguriamo un

buon lavoro!

I ragazzi della 3^ A

Foto in divisa di

E. Pelati

Storia

di un

giovane

soldato

italiano

morto

in

guerra

nel

1936

Brescia. Il 28 0ttobre, le

classi terze dell’Istituto com-

prensivo Rudiano, hanno

assistito alla rappresentazio-

ne della più conosciuta no-

vella di G. Verga, Rosso Mal-

pelo.

L’esperienza è stata interes-

sante dal punto di vista

didattico e non solo. La ma-

nifestazione è stata anche

occasione per affrontare

l’argomento dello sfrutta-

mento del lavoro minorile.

Malpelo è stato rappresenta-

to, dagli artisti del gruppo

teatrale, tenendo conto solo

delle opinioni che i personag-

gi della novella hanno del

giovane. Il lato umano del

protagonista veniva mostrato

dall’indifferenza con cui gli

altri personaggi ne parlava-

no, molti ragazzi si sono

sentiti parte della rappresen-

tazione.

I temi dell’adolescenza,

dell’infanzia mancata e della

sofferenza fanno parte di

quel bagaglio di esperienze

che servono a far riflettere i

giovani che non tutti hanno

avuto le stesse opportunità

per cui Malpelo può essere

considerato un giovane a cui

è stata negata l’opportunità

di creare il proprio futuro.

Pagina 3

R O S S O M A L P E L O : I L T E A T R O E I R A G A Z Z I

“L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale.

E’ grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico,

Il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera presidente di una grande nazione.

Non ciò che viene dato, ma la capacità di valorizzare meglio ciò che abbiamo,

E’ ciò che distingue una persona dall’altra. “

(N. Mandela)

La non violenza

Non va predicata.

Va praticata!

(Gandhi)

Viva Vittoria

Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'elimina-zione della violenza sulle donne, 5 donne vogliono lasciare un segno: ricoprire piazza Vittoria, a Brescia, con un'enorme opera di maglia coinvolgendo tutta la collettività bresciana e ita-liana. Viva Vittoria, questo il nome del progetto, è un'iniziativa insieme semplice e com-plessa.

15.000 moduli di maglia (lana, cotone o altri filati) lavorati ai ferri o all'unci-netto,hanno colorato la piazza;l’iniziativa ha avu-to un grande successo.

Questo progetto è stato realizzato per raccogliere fondi a favore della Dimo-ra: luogo dove sono assi-stite e accolte donne che hanno subito violenza.

Giorgia Mombelli, 3^ A

Caro diario,

In questi giorni, mi sento

strana e molto sola.

Nessuno mi ascolta e mi

considera, studiare diventa

impossibile, stressante!

Non capisco più, che cosa mi

stia succedendo, ma il mio

solito stato d’animo sereno e

pacato sta scomparendo nel

nulla.

Come sai, questo periodo è

uno dei più difficili per la mia

età, tutti la chiamano: Adole-

scenza!

In questa fase della vita noi

ragazzini dobbiamo iniziare

ad affrontare molti problemi

e molte responsabilità che

prima erano dei nostri geni-

tori.

Capita spesso, che noi adole-

scenti non riusciamo a supe-

rare con successo le nostre

prime preoccupazioni! In noi

nascono situazioni di disagio

che non riusciamo sempre

ad esprimere! Non sempre i

nostri genitori riescono a

cogliere i nostri messaggi,

forse non si sono accorti che

siamo grandi!

A volte cerchiamo aiuto dai

nostri coetanei, ma non sem-

pre troviamo chi riesce a

capire il nostro disagio inte-

riore. Anche l’ambito scola-

stico può diventare fonte di

insoddisfazione, a volte capi-

ta che il disinteresse per

alcune materie porti a noi

ragazzi risultati insoddisfa-

centi che ci demoralizzano.

A scuola ho studiato, che

sono frequenti episodi di

anoressia, bulimia e bulli-

smo, in ragazzi della nostra

età. L’adolescenza è difficile,

mentre è facile farsi trascina-

re ne problemi!

Dobbiamo imparare ad ac-

contentarci di quello che

siamo, di non fare i bulli per

essere accettati, di trovare il

nostro look!

Io penso che la vera ribellio-

ne sia quella di imparare a

restare noi stessi, resistere

alle critiche e saper fare le

nostre scelte anche se non

sempre corrette. Sbagliare

non significa fallire!

A. Mercandelli, 3^ C

Pagina 4

O R I E N TA M E N T O : U N O S G UA R D O A L F U T U R O

“UN F A S T E L L O D I C O N T R A D D I Z I O NI ”

rientamento e illustrando la

panoramica delle scuole

superiori sul territorio.

I genitori, come pure gli inse-

gnanti diventano molto im-

portanti nella nostra scelta,

perché ci conoscono, ci gui-

dano e si aspettano il meglio

da noi.

Quando intervengono perso-

ne esterne in classe spesso

ci fa piacere, perché

”perdiamo” ore di lezione,

ma ora le cose si fanno dav-

vero serie.

Dobbiamo riflettere bene,

valutare aspetti positivi e

negativi della nostra even-

tuale scelta, per non trovarci

pentiti più avanti.

Ci vediamo già proiettati nel

mondo del lavoro: nella no-

stra classe c’è chi vorrebbe

fare l’estetista, il meccanico,

l’avvocato, il medico, l’inge-

gnere, molti però sono anco-

ra incerti. Speriamo che le

idee arrivino presto !!!

Su consiglio della nostra

insegnante abbiamo deciso

di intervistare anche studen-

ti che stanno frequentando o

hanno terminato la scuola

superiore. Abbiamo prepara-

to una serie di domande sui

nostri dubbi, le nostre curio-

sità, le nostre paure, che

sono davvero tante!!!

E’ arrivato anche il momento

dei test: eravamo tutti con-

centratissimi! Lo psicologo ci

ha fornito delle domande

alle quali è stato molto pia-

cevole rispondere. Alla fine

ci siamo confrontati ed era-

vamo soddisfatti di noi stes-

si.

Alessia Prandini -

Alessia Serlini 3^ A

Evviva! Ci siamo!!!

Finalmente in terza e final-

mente la scelta della scuola

superiore.

I nostri insegnanti per aiutar-

ci a scegliere al meglio, han-

no organizzato una serie di

attività relative all’Orienta-

mento. Per la verità abbiamo

iniziato già lo scorso anno

con letture, approfondimenti,

discussioni, sulla conoscen-

za di sé, ma anche quest’an-

no dedichiamo sempre un

po’ di tempo all’approfondi-

mento di questo argomento.

Come sempre la nostra scuo-

la è molto organizzata: i no-

stri insegnanti già dall’inizio

dell’anno avevano stabilito

date e interventi da parte di

uno psicologo, che ha dedi-

cato una prima serata ai

genitori, parlando del signifi-

cato e dell’importanza dell’O-

“Adolescenza: Un

fastello di

contraddizioni”

Numero 1 Progettiamo il nostro futuro …..

“Noi

Artefici del nostro

futuro!”

La disabilità, chiamata da

molti handicap, riguarda

quelle persone con lievi diffe-

renze che a “noi normali”

spesso fanno paura! Disles-

sia, ritardi mantali, difficoltà

a deambulare, ecc … ci fan-

no paura perché non li cono-

sciamo!

Queste persone , pur avendo

difficoltà riescono ad inte-

grarsi con il resto dei

“normali”, attraverso attività

come lo sport, la musica.

Noi spesso per paura non li

teniamo in considerazione

ed è questo il nostro vero

handicap, la paura! Loro si

sentono esclusi da noi.

Il nostro “profe” di religione

ci ha proposto la visione di

un film documentario “Il

circo della farfalla”, che ci ha

fatto riflettere sul tema della

disabilità e sulle nostre pau-

re. Il film parla di un uomo

senza arti che viveva in un

circo , dove era esposto co-

me fenomeno da baraccone,

facendolo volteggiare!

Un giorno, il direttore di un

famoso circo, vedendolo, si

avvicinò a lui per mostrargli il

suo apprezzamento. Era

speciale! Inizialmente, pensò

che volesse umiliarlo ma si

rese conto guardandolo che

era sincero. Capì che con la

volontà poteva diventare

chiunque, così divenne leg-

genda.

I sogni ci rendono tutti uguali

perché tutti siamo uguali.

R. Hallulli e I. Tomasoni 3^ C

Pagina 5

SC E G LI E R E?!? QU E S TO È I L D I LE M M A !

D I S A B I L I E POV E R I : I D I R I T T I

ricevere informazioni sugli

indirizzi di studio proposti.

A scuola stiamo seguendo

un progetto sull’Orientamen-

to scolastico che ci permette

di auto-valutare le nostre

capacità e fare chiarezza sui

nostri interessi. Tutto però

sembra difficile!

Le mie possibili scelte sulla

prossima scuola, sono tra tre

diversi tipi di indirizzi:

•il primo é “Amministrazione

Finanza e Marketing (AFM):

gestire adempimenti di natu-

ra fiscale, collaborare alle

trattative contrattuali riferite

alle diverse aree dell'azienda

e utilizzare tecnologie e soft-

ware per la gestione integra-

ta di amministrazione, finan-

za e Marketing;

•il secondo socio-sanitario:

opera presso strutture co-

munitarie pubbliche o priva-

te quali, strutture socio-

sanitarie, centri per assisten-

za agli anziani diurni, centri

creativi (assistenti per asilo)

e comunità educative;

•infine scienze umane per

conseguire un diploma per

la professione insegnante.

Scegliere, questo è il dilem-

ma!

Valeria Franzelli 3^ C

É arrivato il momento di di-

ventare "grandi", responsabi-

li! Quest'anno é diverso dagli

altri, dobbiamo pensare e

scegliere cosa fare da gran-

di! Essere consapevoli del

grande passo che dovremo

fare e per non farci mancare

niente, ci sono gli esami di

terza media.

Scegliere una scuola adatta

per ognuno di noi é molto

complesso! Penso che sia

del tutto normale perché

dobbiamo saperci proiettare

nel futuro, per capire: "chi

vorremmo essere da grandi".

Ormai siamo all'inizio degli

open day, quei giorni in cui le

scuole superiori permettono

a noi ragazzi delle medie di

poter visitare gli istituti e

“Per attirare

l'attenzione del lettore,

inserire qui una

citazione o una frase

tratta dal testo.”

Pagina 6

Parigi ancora ….

partecipava alla vista di

uno spettacolo al teatro

Bataclan e chi assisteva a

un concerto a Parigi.

In questo attacco più di 450

persone sono state vittime

innocenti, tra cui 99 feriti

gravemente e più di 150 i

morti. Questo atto, fatto per

incutere paura all’occiden-

te, sembra sia stato mosso

dal desiderio di vendetta

da parte dell’Integralismo

islamico.

La Francia non è nuova a que-

sti attacchi, anche all’inizio

del 2015, l’Isis attaccò la reda-

zione del giornale “satirico”

Charlie Hebdo.

I cittadini si riunirono presso

Le Carillon, per mettere dei

ceri per ricordare i fatti acca-

duti e le vittime di questa

strage che purtroppo ci lascia-

rono la vita.

Ed ora la storia si ripete!

Valentina Parmigiani 3^ C

Il 13 novembre 2015, Parigi

è stata vittima di un attacco

terrorismo da parte di un

gruppo attivo, chiamato

comunemente “Isis”. Que-

sto gruppo terroristico ha

scatenato paura per le vie

di Parigi e di Saint-Denis

dove la gente stava viven-

do la propria quotidianità,

chi stava cenando nei lus-

suosi ristoranti parigini, chi

stava guardando una sem-

plice partita di calcio, chi

Numero 1

Taylor Swift

Si è svolta Domenica 23

novembre a Los Angeles

la 43 esima edizione degli

America Music Awqrd,

una delle manifestazioni

musicali più importanti su

scale internazionale.

Taylor Swift è stata la

grande trionfatrice della

serata, essendosi garanti-

ta ben tre riconoscimenti:

l’album pop- rock più ap-

prezzato, l’artista contem-

poranea preferita e per la

canzone dell’anno: “Blank

space”.

Per concludere lo show molti

artisti hanno portato sul

palco le loro nuove Hit che ci

appassioneranno tutto l’in-

verno.

Elisa Franzelli, 3^ A

Tra gli altri premiati emergo-

no: Enrique Iglesias, Justin

Bieber, One Direction, Nicki

Minaj, Ariana Grande, I Ma-

roon %, Bruno Mars e Wiz

Khalifa.

La consegna dei premi si è

tenuta al Microsoft Theather.

La serata ha visto la parteci-

pazione di Jennifer Lopez

come presentatrice.

Tra gli ospiti d’onore c’erano:

l’attore Harrison Ford e Céline

Dion, che ha tributato le vitti-

me dell’attentato di Parigi,

interpretando il classico:

“Hymne à l’amour” della nota

Edith Piaf.

Un Nobile animale: il Cavallo

Ciao a tutti, sono David!

Oggi voglio parlarvi di una delle mie passioni: andare a cavallo!

Il sabato pomeriggio vado in maneggio a VEROLANUOVA, dove posso cavalca-re un bellissimo cavallo di nome Nuvo-la.

Io e Nuvola siamo molto legati, ci cono-sciamo da diversi anni e ci fidiamo l’u-no dell’altro. Con Nuvola faccio lunghe

passeggiate ed è molto bello, perché

posso rilassarmi, divertirmi e go-

dermi il panorama.

Nuvola è molto sensibile, ha pau-

ra dei rumori forti … un po’ come

me … ma se lo accarezzo lui si

calma e possiamo ricominciare a

divertirci. Quando finisco la pas-

seggiata do a Nuvola una carota

perché lui è molto goloso.

Andare a cavallo è molto bello,

dovreste provare anche voi …

David Tomasoni 3^ A

«Le ciglia finte

e il trucco, faccio tutto per il circo ,

raccontava

Moira Orfei,

ma sono

una donna semplice, non mi dò arie, nel parlare,

nei modi. Io sono

una brava signora,

e basta».

L’Infinito è ..

essere

più pulito,

perché

meno male,

non c’è nessun ma-

le!

Sarebbe una vergo-

gna

di livello

nazionale;

e per crederci

dobbiamo

vederci

chiaro;

L’immaginazione dei

bambini

non basta

perché sono

piccolini,

i grandi li dobbiamo

aiutare

e, insieme a loro

Immaginare.

El Faid Sohail

3^ C

I ragazzi . . .Nero su bianco Pagina 7

Prendi …

Prendi un pezzo di

pane,

Regalalo a chi non

sa cos’è.

Prendi una penna,

regalala a chi vuole

istruirsi.

Prendi un sorriso,

Per coprire ogni

triste viso.

Dona la gioia,

La gioia che fa

sognare.

M. Deprà, 3^ C

4 novembre: per non dimenticare

Roccafranca. Ancora una

volta i ragazzi delle classi

terze della Scuola Media

sono stati protagonisti di un

evento molto importante:

ricordare simbolicamente i

caduti di tutte le guerre e in

particolare i caduti di Rocca-

franca e Ludriano.

La nostra presenza in piaz-

za, davanti al monumento

dei caduti , non è stata solo

un passatempo, un non fare

scuola, ma un momento di

riflessione, una lezione di

storia.

Il passato spesso si ripete

nel presente, ma se nel pas-

sato sono state commesse

ingiustizie come le guerre,

noi con l’aiuto delle persone

adulte: insegnanti, genitori,

autorità, dobbiamo imparare

che le guerre devono essere

evitate.

Dobbiamo trasformare la

cultura della guerra e della

violenza, in una cultura della

pace e della non violenza.

Educare alla pace signi-

fica combattere il pre-

giudizio, l’intolleranza, la

discriminazione sociale

di chi divide gli uomini in

buoni e cattivi secondo i

propri interessi.

Le lettere che abbiamo

letto ci ricordano che

ragazzi poco più grandi

di noi, hanno dovuto

lasciare le loro famiglie,

i loro affetti, hanno sof-

ferto, hanno sacrificato

la loro giovane vita.

Sono stati strappati al

loro futuro, in nome di

una violenza senza giu-

stificazione.

In tutti gli eserciti l’arrivo

della posta, per i soldati

al fronte e per i prigio-

nieri di guerra, era un

momento importantissi-

mo, non meno del ran-

cio. L’attesa di notizie

da casa e il desiderio di

rassicurare i loro cari,

teneva i combattenti

ancorati alle emozioni

della loro vita normale, a

cui speravano di poter fare

ritorno.

Scrivere e leggere era un

modo di reagire allo stress

della guerra.

Le lettere di questi soldati

spesso manifestano stan-

chezza, rassegnazione,

paura, ma anche preoccu-

pazione per la famiglia e

soprattutto speranza, desi-

derio di tornare a casa.

Tra le nostre mani abbia-

mo portiamo un fiore, un

papavero rosso, emblema

dei peggiori campi di batta-

glia delle Fiandre, durante

la Prima Guerra Mondiale.

Questo simbolo l’abbiamo

voluto fare nostro, trasfor-

mandolo in un simbolo di

pace, perché gli errori del

passato ci insegnino a

creare un mondo migliore,

fatto di valori, di serenità,

di cose giuste. Vogliamo e

dobbiamo credere nella

pace e faremo di tutto per-

ché esista soprattutto den-

tro di noi e nelle persone

che ci stanno vicino.

I ragazzi della 3^ A

Ludriano. Il giorno 7 novembre i ragazzi

della scuola media di Roccafranca si

sono riuniti per un momento molto im-

portante: ricordare i caduti di Ludriano e

di Roccafranca della 1° e della 2° guer-

ra mondiale.

Dopo essere entrati in Chiesa per parte-

cipare alla Santa Messa, gli alunni si

sono recati di fronte al monumento in

memoria dei caduti con dei papaveri

che simboleggiano i caduti in guerra.

Ogni alunno possedeva un papavero

rosso con il nome di un soldato decedu-

to in guerra. Ogni volta che veniva pro-

nunciato il nome del soldato, l’alunno

che aveva quel nome, rispondeva

“PRESENTE” e successivamente

piantava il papavero rosso nell’ aiuola che

circonda il monumento dei caduti.

Alla fine dell’appello, alcuni alunni della clas-

se terza hanno letto delle lettere scritte dai

soldati deceduti in guerra, successivamente

la fanfara dei bersaglieri, nel momento di

silenzio suonava l’ alzabandiera. Alla fine

della mattinata il Sindaco di Roccafranca, ha

ringraziato le autorità, ma soprattutto noi

ragazzi. Il Sindaco, inoltre, ha ricordato a tutti

che quest’ anno la partecipazione di noi ra-

gazzi alla vita del comune sarà maggiore gra-

zie al C.C.R. (Consiglio Comunale dei Ragaz-

zi).

Mara Deprà e Aurora Mercandelli 3^ C

Dirigente Scolastico:

Sibilia Dott.ssa Letizia

I s t i tuto Comprens ivo

“Rudiano”

p lesso G. Dalè Piazzale Avis, Roccafranca (BS)

Prof.ssa Adriana Lavini

Prof.ssa Gerlanda Irene

Vella

Hanno partecipato tutti i

ragazzi delle classi

terze: 3^ A, 3^ B, 3^ C

Svago …

Ricostruisci la frase in lingua inglese sapendo che i numeri rappresentano la posizione

delle lettere sulla tastiera di un cellulare

5 4 8 3

3 8 3 7 9

6 6 6 3 6 8

5 2 8 4 4

3 2 9

3 8 3 7 9

5 6 8 3

Pagina 8

2=A B C

3=D E F

4=G H I

5= J K L

6= M N O

7=P Q R S

8= T U V

9=W X Y Z

Valentina Paneroni, 3^A