Giornalino novembre 2013

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Dalla Città: V i e t a t o c h i e d e r e informazioni all’ASP8 SR Ed alla fine hanno gettato la maschera. Oramai l’arroganza del potere costituito non ha più limiti e viene esercitata alla luce del sole. Tra l’altro, c’è da meravigliarsi, in un paese in cui Presidenti del Consiglio e Ministri della Giustizia pensa- no bene di dover interferire nelle que- stione pubbliche per delle vicende personali? Ma veniamo ai fatti. Era il 6 dicembre 2012 (il giorno seguente al giuramento all’ARS) quando il portavoce siracusano all’ARS del M5S, Stefano Zito, ha consegnato la prima richiesta di accesso agli atti, evento immorta- lato nella foto in basso. Da quel giorno il Deputato, in qualità di vicepresidente della Commissione Sanità, ha esercitato il suo mandato facendo quello che in qualunque parte del mondo sarebbe normale. Ha chiesto degli atti all’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa. Anche perché, tra i poteri di un parlamentare regionale siciliano c’è quello di richiedere a s u a d i s c r e z i o n e t u t t a l a documentazione che nell’esercizio delle proprie funzioni ritiene utile e necessaria. La reazione dell’ASP? Apriti cielo! Dopo solo 11 mesi dalle prime richieste (complimenti, comunque, per la solerzia) il commissario straordinario Mario Zappia e il direttore sanitario Anselmo Ma- deddu rispondono così: “la copiosa, incessante, sistematica e senza precedenti sequenza di accesso atti, esercitata senza soluzione di continuità sin dal suo insediamento, che non trova precedenti nella storia di questa azienda, sta met- tendo davvero a dura prova gli uffici, ormai impegnati da mesi in una estenu-ante ricerca di atti e di elaborazione dati che rischia di intralciare le attività istituzionali ed il buon andamento della pubblica amministrazione”. A dura prova? Estenuante ricerca di atti? Verrebbe da chiedersi come Lor- signori hanno organizzato i propri ar- chivi nell’epoca dei computer. Insomma, si rifiutano di far conoscere certi atti perché non vi sono abituati (“Senza precedenti”). Inoltre, i signori Zappia e Madeddu, novelli giurecon- sulti, decidono autonomamente di reinterpretare le norme vigenti. Nega- no l’accesso agli atti, come si evinceda una loro nota successiva, perché da soli ritengono che le richieste dell’on. Zito “esulano dal dettato normativo e giurisprudenziale” – sono, insomma, diventati anche giudici. Come ulteriore motivazione per non concedere degli atti essi aggiungono che “peraltro non si comprende lo scopo” delle richieste. Ci dispiace deluderli, ma il fatto che loro non ca- piscano, non significa che una richie- sta non possa essere legittima ed importante. Per concludere, Zito viene simpatica- mente paragonato ad un novello Tor- quemada, laddove i dirigenti dell’ASP affermano che “l’onorevole non ha un potere inquisitorio”. Però la citta- dinanza può stare tranquilla, perché nella stessa nota l’ASP Siracusa assi- cura che essa non ha nulla da na- scondere. E meno male! Se non sa- ranno date le opportune risposte, fa- remo quanto possibile per far com- prendere a questi signori cosa ne pensiamo del loro modo di gestire la cosa pubblica. Fornire un servizio alla cittadinanza non significa esercitare un potere e forse è ora che qualcuno faccia capire a certi dirigenti quale è la differenza! M5S Siracusa Grilli Aretusei

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Dalla Città:!V i e t a t o c h i e d e r e informazioni all’ASP8 SR!!Ed alla fine hanno gettato la maschera. Oramai l’arroganza del potere costituito non ha più limiti e viene esercitata alla luce del sole. Tra l’altro, c’è da meravigliarsi, in un paese in cu i Pres ident i de l Consiglio e Ministri della Giustizia pensa- no bene di dover interferire nelle que- stione pubbliche per delle vicende personali?!Ma veniamo ai fatti.!Era il 6 dicembre 2012 (il giorno seguente al giuramento all’ARS) quando il portavoce siracusano all’ARS del M5S, Stefano Zito, ha consegnato la prima richiesta di accesso agli atti, evento immorta- lato nella foto in basso.!Da quel giorno il Deputato, in qualità di vicepresidente della Commissione Sanità, ha esercitato il suo mandato facendo quello che in qualunque parte del mondo sarebbe normale. Ha chiesto degli atti all’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa. Anche perché, tra i poteri di un parlamentare regionale siciliano c’è quello di richiedere a s u a d i s c r e z i o n e t u t t a l a documentazione che nell’esercizio delle proprie funzioni ritiene utile e necessaria.!La reazione dell’ASP? Apriti cielo! Dopo solo 11 mesi dalle prime richieste (complimenti, comunque, per la solerzia) il commissario straordinario Mario Zappia e il direttore sanitario Anselmo Ma- deddu rispondono così: “la copiosa, incessante, sistematica e senza precedenti sequenza di accesso atti, esercitata senza soluzione di continuità sin dal suo insediamento, che non trova precedenti nella storia di questa azienda, sta met- tendo davvero a dura prova gli uffici, ormai impegnati da mesi in una estenu-ante ricerca di atti e di elaborazione dati che rischia di intralciare le attività istituzionali ed il buon andamento della pubblica amministrazione”.!

A dura prova? Estenuante ricerca di atti? Verrebbe da chiedersi come Lor- signori hanno organizzato i propri ar- chivi nell’epoca dei computer. Insomma, si rifiutano di far conoscere certi atti perché non vi sono abituati (“Senza precedenti”). Inoltre, i signori Zappia e Madeddu, novelli giurecon- sulti, decidono autonomamente di reinterpretare le norme vigenti. Nega- no l’accesso agli atti, come si evinceda una loro nota successiva, perché da soli ritengono che le richieste dell’on. Zito “esulano dal d e t t a t o n o r m a t i v o e giurisprudenziale” – sono, insomma, diventati anche giudici . Come ulter iore motivazione per non concedere degli atti essi aggiungono che “peraltro non si comprende lo scopo” delle richieste. Ci dispiace deluderli, ma il fatto che loro non ca- piscano, non significa che una richie-

sta non possa essere legittima ed importante. Per concludere, Zito viene simpatica- mente paragonato ad un novello Tor- quemada, laddove i dirigenti dell’ASP affermano che “l’onorevole non ha un potere inquisitorio”. Però la citta- dinanza può stare tranquilla, perché nella stessa nota l’ASP Siracusa assi- cura che essa non ha nulla da na- scondere. E meno male! Se non sa- ranno date le opportune risposte, fa- remo quanto possibile per far com- prendere a questi signori cosa ne pensiamo del loro modo di gestire la cosa pubblica. Fornire un servizio alla cittadinanza non significa esercitare un potere e forse è ora che qualcuno faccia capire a certi dirigenti quale è la differenza! !M5S Siracusa Grilli Aretusei !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Dalla Città:!Grilli Aretusei per il so- ciale: 4 postazioni PC al Circolo Auser!!Il Meetup Grilli Aretusei, nell’ambito del progetto “Recycle PC” che da me- si procede ininterrottamente dando la possibilità a chi non può permetterselo di avere un PC, ha stipulato un accordo con il Circolo Auser di Siracusa, con il quale si prevede la fornitura da parte del Meetup di 4 postazioni pc, complete di monitor, tastiere e mouse, funzionanti, con sistema operativo originale e software open source (Open Office, Google Chrome, A- vast Free Antivirus), in comodato d’uso gratuito.!

La Auser si impegna a mantenere in buono stato le postazioni, così come sono state consegnate. Nell’accordo è anche prevista l’assistenza tecnica gratuita su 4 postazioni appartenenti alla Auser s t e ssa , p e r cu i g ra z i e a l l a disponibil i tà dei volontari del Meetup saranno formattati 4 pc, e reinstallati sistema opera- tivo nonché i più comuni software e driver gratuiti utili allo svolgimento delle attività del circolo (Open Office, Google Chrome, Avast Free Antivirus). Grazie a tale accordo e senza spendere nulla il Circolo Auser di Siracusa potrà tenere dei corsi di informatica che saranno tenuti dai volontari del Circolo stesso.!Per contro il Meetup Grilli Aretusei non avrà nessun obbligo nei confronti di Auser, e non trarrà alcun vantaggio economico da q u e s t o a c c o r d o , s e n o n l a soddisfazione di aver fatto qualcosa di utile per il cittadino e di aver contribuito al riciclo ed al riutilizzo di risorse non ancora destinate alla fine.!!!!!

Dalla Regione:!Voucher e carta servizi per migliorare l’assistenza so- cio sanitaria in un ddl M5S presentato all’Ars!!Potenziare e razionalizzare i servizi per l’assistenza sociale e sanitaria. E’ l’obiettivo di un disegno di legge, presentato all’Ars dal Movimento Cinque stelle, primo firmatario Stefano Zito, che mira a recepire la legge che dal 2000 norma questo settore. Il progetto di legge, dal titolo ”Principi generali del sistema integrativo di interventi e servizi psi- c o - s o c i o - e d u c a t i v i ” , n a s c e dall’amara constatazione che a più di 10 anni dall’entrata in vigore di questa legge pochissimi sono i progetti promossi. Lo scopo del ddl è l’assistenza del singolo in ogni sua forma, attraverso il sostegno della persona all’interno del nucleo fa- miliare per migliorarne la qualità d e l l a v i t a e g a r a n t i r g l i l a riservatezza, la domiciliarità dei servizi ed il sostegno della famiglia.!I l d d l 5 2 0 I l , s t u d i a t o i n collaborazione con gli attivisti di Pa le rmo e Mess ina , mi ra a realizzare un serie di servizi che coinvolgano soggetti sia del sistema pubblico che privato, in cui la Regione costituisca il soggetto pubblico principale e, in quanto tale, in concomitanza con gli Enti locali, disciplini la programmazione e il coordinamento degli interventi sociosanitari, stabilendo le risorse, implementando il regolamento attuativo della legge e garantendo la qualità dei servizi attraverso un attento sistema di controlli.!

Il disegno di legge rimarca anche il ruolo del Terzo settore, che rivestirà il ruolo di trait-d’union tra gli utenti e l’Ente locale e il criterio della qualità d e i s e r v i z i . P e r m i g l i o r a r e quest’ultima il disegno di legge introduce due strumenti innovativi in cui i cittadini-utenti hanno un ruolo fondamentale: la carta dei servizi e i voucher, attraverso i quali i l

cittadino può acquistare servizi sociali dai privati dove questi non sono offerti dal servizio pubblico. Si pensa, infatti, che l’introduzione di tali titoli possa essere da stimolo per una sana competitività tra soggetti erogatori, spingendoli a do- tarsi di strutture alternative a quelle esistenti e limitate.!!!!!

��� I Grilli Aretusei

hanno istituito dei gruppi tematici di

lavoro per elaborare

progetti, DDL da inoltrare ai nostri

portavoce istituzionali, proposte o

denunce. Se anche tu vuoi collaborare,

collegati al sito www.siracusa5stelle.it vai alla sezione

chi “siamo/gruppi di lavoro tematici”

e...contattaci! !!!!!

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Dalla Città!Valor izzare que l l ’a rea Verde in centro ci t tà . Proposta dei Grilli Aretusei al Sindaco di Siracusa!!Siracusa, si sa, non è annoverata fra le città più verdi d’Italia, e nemmeno fra quelle verdi. Occorre quindi lavorare immediatamente per invertire al più presto questa tendenza. Come? Valorizzando piccole aree dimenticate.!Iniziando ad esempio da un’area di r ido t te d imens ion i ma da l la posizione strategica per i numerosi t u r i s t i che quo t i d i anamen te transitano a ridosso di essa, poiché a metà fra il Parco Archeologico Neapolis e la basilica di S.Giovanni alle Catacombe o il Museo Paolo Orsi (solo per citare alcuni siti). Trattasi dell’area alberata posta ad angolo tra viale Teracati e viale Augusto adiacente il campo scuola “Pippo Di Natale”, dunque una zona d’ombra da sfruttare nella città più c a l d a d ’ I t a l i a c h e p e r ò è inaccessibile alla cittadinanza e peggio ancora ai turisti, i quali po- trebbero tra la visita di un sito e l’altro farvi una pausa sotto l’ombra degli alberi soprattutto durante le ore cocenti.!Dopo attenta verifica del Piano Regolatore Generale, svolta presso l’Ufficio Urbanistica e l’Ufficio del patrimonio del Comune di Siracusa, avendo consultato il Foglio 43, Par t ice l la 46 de l catasto d i Siracusa, si evince che a suddetta Particella corrisponde lo standard urbanistico AS (Attrezzature sporti- ve impianti sportivi polivalenti e r icreat iv i ) . Secondo la car ta catastale la particella 46 costituisce un unico lotto al quale è inglobato sia il “Pippo Di Nata- le” che l’area verde da noi posta in esame ma, dal sopralluogo, questa risulta

essere ben separata dal Campo Scuola poiché una recinzione alta circa 2,50 metri intervallata da due cancell i costantemente chiusi traccia un evidente confine fra le due zone e sembra rap- presentare piuttosto l’originario ingresso del centro sportivo (vi si erge anche una statua commemorativa).!Risulta difficile immaginare che le associazioni sportive usufruiscano della piccola area verde (tantomeno che ne abbiano il bisogno), che a sua volta è deli- mitata da una sua ulteriore recinzione anch’essa intervallata da due vecchi cancelli costantemente chiusi. Il parchetto all’interno presenta un vialetto incrociato, delle aiuole e degli alberi, il tutto in discrete condizioni. Ci è stato spiegato che il suddetto lotto è di proprietà del Comune al 50% e della Provincia Regionale per l’altro 50%, che la gestione è affidata interamente al Comune e che un nuovo bando a breve scadenza risulterebbe essere aperto alla presentazione di nuove mozioni. Al riguardo non siamo a conoscenza di progetti futuri da parte dell’amministrazione attuale o trascorsa e ci chiediamo se una piccola variante al Piano Regolatore potrebbe agevolarne l’uso. Quali le possibili pro- poste? Renderla accessibile aprendo i cancelli e fornire l’area di pulizia periodica sarebbero i primi di una serie di interventi con obiettivi differenti:!- Installarvi panchine, raccoglitori per l’immondizia e una piccola struttura adatta al gioco dei bambini, si da rendere l’area fruibile alla cittadinanza e ai turisti.!- Fornire l’area di un “chiosco” (stile Piazza Pancali) stipulando una convenzione vantaggiosa per l’operatore al quale può essere affidata l’apertura e chiusura dei cancelli e la pulizia dell’area tramite una clausola che pre- veda la

rescissione del contratto quando quest’ultima non viene esercitata.!Tale iniziativa, permetterebbe di miglio- rare l’accoglienza turistica e la qualità della vita dei siracusani i quali potrebbero riscoprire quel senso di civiltà che verde e decoro urbano contribuiscono ad infondere. C r e d i a m o s i a n e c e s s a r i o incrementare a Siracusa il numero di aree verdi fruibili, cominciare da quelle piccole potrebbe costituire il p r i m o p a s s o d i u n ’ a z i o n e riqualificante più incisi- va.!Noi Grilli Aretusei lanciamo questo appel lo a l Sindaco a l quale inoltreremo ufficialmente tale proposta. Nella speranza di vedere al più presto realizzato un piano a breve termine per il recupero di quell’area. Creare aree verdi e valorizzare quelle esistenti non è solo importante, è fondamentale!!!M5S Siracusa Grilli Aretusei!!Dalla Città:!A proposito di rotatorie, e non solo!!!!!Con questa nota desideriamo affrontare una questione a nostro avviso scarsamente attenzionata, ma di vita- le importanza nella nos t ra c i t tà . Ne l lo spec ifico vogliamo segnalare la situa- zione della rotatoria all’ingresso nord di Siracusa, il Largo Luigi Grazioso all’inizio del Viale Scala Greca. Non ci interessa qui discutere la questione generale delle rotatorie: gli aspetti positivi e negativi sono noti e la circolazione generalmente caotica a Siracusa ha tratto s i c u r a m e n t e d e i b e n e fi c i dall’introduzione di alcune di esse. Tuttavia, nello specifico, notiamo un grave problema da sottoporre sia al Sindaco, sia alla Protezione Civile.!Ma veniamo a i fa t t i . Per la istituzione delle rotatorie, la nota del Ministero dei Trasporti è molto chiara: “Essa è (...) esclusa per strade urbane di scorrimento“. Adesso, sta di fatto che sul- la pianta per l’evacuazione in caso di calamità della Protezione Civile (http://www.comune.siracusa.it/index .php/it/gli-uffici/76-servizio-di- protezione-civile) proprio quel punto si trovi su di una via di fuga principale, e questo ben prima che si palesasse i l problema del cavalcavia della Targia. Quello,

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infatti, è un altro problema che vedremo dopo.!Inoltre, misure alla mano, quella rotatoria rientra tra le cosiddette “rotatorie compatte”, comprese cioè tra quelle con diametro complessivo tra 26 e 40 metri. Essa, comunque, non raggiunge i 35 metri di diametro e vi è, pertanto, vietato il transito dei mezzi pesanti, indipendentemente dal fatto che al momento i mezzi pesanti da lì non possano transitare a causa dei problemi sul viadotto. Per ulteriori informazioni, sul web troverete facilmente numerose fonti r i guardo la p roge t taz ione e costruzione delle rotato- rie, ed in particolare vi suggeriamo la lettura di questo documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (http:// files.meetup.com/615487/Norma-INTERSEZIONI.pdf).!In sostanza, nella città con il più elevato rischio sismico d’Europa, la principale via di fuga in caso di calamità si troverebbe parzialmente ostruita da una specie di tappo (o imbuto) creato da una rotatoria troppo piccola. Come ovviare rapidamente a tale problema? Una soluzione immediata potrebbe essere costituita dall’eliminazione d e l l ’ a i u o l a c o n r e l a t i v o innalzamento al centro. Esisto- no, infatti, delle soluzioni alternative, che magari saranno meno estetiche del- le piante, ma che in caso di calamità permettono ai mezzi soccorso di transitare rapidamente, p e r m e t t e n d o n e u n s u o attraversamento al centro. Baste- rebbe, ad esempio, segnalare il divieto di transito al centro con un cerchio di faretti illuminati ed una leggerissima cunetta, come si vede già in zone ad alto rischio sismico, come la California, in vari Paesi Occidentali e persino in Ma- rocco. Ripetiamo, a qualcuno l’argomento potrà sembrare una perdita di tempo di poco conto, ma vorremmo e v i t a r e d i d o v e r u n g i o r n o aggiungere un restringimento inutile sulla principale via di fugatra le “tragiche fatalità” di cui nessuno poi si sentirà responsabile.!Il problema della circolazione all’interno delle rotatorie, non correttamente e specificatamente normato dal codice, è stato nel tempo forte- mente “interpretato” ad uso e consumo. Ad oggi è tutt’altro che raro trova- re interpretazioni della norma con ordinanze sindacali a giustificazione di tali differenti norme comportamentali. Vale la

pena ricordare che l’unica norma è quella dettata dalla legge vigente ed a tal fine in molti si sono rivolti al Ministero dei Trasporti per un p a r e r e ( c h e c o s t i t u i r e b b e l’interpretazione ufficiale della nor- ma) circa la norma di circolazione universalmente riconosciuta. A tal fine il Ministero dei Trasporti (a firma del Direttore Generale Dott. Dondolini) ha rilasciato il proprio parere che recita:!“[...]l’immissione nella circolazione sull’anello delle rotatorie è general- mente regolata con il segnale “dare precedenza” di cui all’art. 106 del Regolamento (DPR n. 495/1992). La realizzazione delle intersezioni a rotatoria è contemplata dal par. 4.5 d e l l e “ N o r m e f u n z i o n a l i e geometriche per la costruzione d e l l e i n t e r s e z i o n i s t r a d a l i ” , approvate con Decreto 19 apri- le 2006 del Ministero delle Infrastrut- ture e dei Trasporti (G.U. n. 170 del24.07.2006). Trattandosi di i n t e r s e z i o n i a r a s o , t a l e realizzazione non può essere indiscriminata, ma limi- tarsi alle tipologie di strade elencate nella Figura n. 3 – par. 3. Essa è per- tanto ammessa solo tra strade ad u n i c a c a r r e g g i a t a , e c i o è extraurbane secondarie, strade locali extraurbane e urbane, e strade urbane di quartiere; è esclusa per strade a due carreg- giate, e cioè autostrade, strade e- xtraurbane principali e strade u r b a n e d i s c o r r i m e n t o . L a circolazione sull’anello deve essere organizzata sempre su una sola corsia (e deve conseguentemente svolgersi in accodamento), come

indicato nella Tabella n. 9 – par. 4.5.2. La larghezza dell’unica corsia, appositamente pre- vista per consent i re l ’ i nser imento de i complessi formati da motrice e r i m o r c h i o , n o n g i u s t i fi c a l a circolazione in affiancamento, né è prevista dalle norme citate la presenza di più di una corsia. In b a s e a l d i a m e t r o d e l l a c i r c o n f e r e n z a e s t e r n a , s i distinguono rotatorie convenzionali (tra 40 e 50 m), compatte (tra 25 e 40 m) e mini- rotatorie (tra 14 e 25 m ) ; p e r s i s t e m a z i o n i c o n “circolazione rotatoria”, che non r i e n t r a n o n e l l e t i p o l o g i e d i “intersezioni a rotatoria” descritte dal par. 4.5.1 delle suddette norme, le immissioni devono essere organizza- te con appositi dispositivi [...]“!(rif: Ministero dei Trasporti, Diparti- mento per i Trasporti Terrestri Dire- zione Generale della Motorizzazio- ne,Divisione VIII – Parere 15 maggio 2008, Rif. nota fax del 23.11.2007, oggetto: Circolazione su rotonde)!!In concomitanza con l’allarme che lanciamo in merito alla sicurezza del- la via di fuga della zona nord della città, rappresentata da Viale Sca la Greca, non poss iamo dimenticare l’incresciosa situazione che si porta avanti da parecchi mesi ormai, e che riguarda il viadotto che da Viale Scala Greca porta a Contrada Targia, comunico punto di ingresso/uscita della zona nord della Città di Siracusa. La speranza è che la questione venga risolta... prima che accada il peggio.