GIORNALINO MENSILE N° 275 OTTOBRE 2015 REDATTO CON GLI … · 2019. 3. 5. · GIORNALINO MENSILE...
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GIORNALINO MENSILE N° 275 OTTOBRE 2015
REDATTO CON GLI OSPITI DELLA FONDAZIONE
“CARD. GUSMINI” di VERTOVA, VIA SAN CARLO, 30
SERVIZIO ANIMAZIONE
TEL 035/737613 - FAX 035/737660
Email: [email protected]
Sito internet: www.piacasa.it
Facebook: pagina “Fondazione Card. Gusmini”
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Cosa bolle in pentola nel mese di Ottobre….
• Giovedì 1 alle ore 14,45 in animazione festeggiamo, con un giorno di anticipo TUTTI I NONNI!!.... musica e merenda per tutti i partecipanti!
• Lunedì 5 e 26 alle ore 9,45 in animazione LAB. DI MANIPOLAZIONE per Casa Serena e N.A.
• Da lunedì 5 ricominciano in animazione i LABORATORI MANUALI dalle 14,30 alle 17,00:
Lunedì 5, 12, 19 e 26 ATELIER Martedì 6, 13, 20 e 27 FALEGNAMERIA
• Martedì 6, 20 e 27 alle ore 9,45 in animazione PROVE DI CANTO per il NUOVO SPETTACOLO
• Mercoledì 7 e Giovedì 29 alle ore 9,45 in animazione CINEFORUM e DEGUSTAZIONE di una BEVANDA STAGIONALE
• Giovedì 8 per il CORO ARCOBALENO GITA e PRANZO al Ristorante “La Büsa”, da LEO, IN CAVLERA!!
• Sabato 10 in sala polivalente ore 20,30 SPETTACOLO PRO HOSPICE DI TEATRO E MUSICA “Ti racconto la mia storia…” in ricordo di Giovanni Messina
• Domenica 11 dalle ore 13,30 CAMMINATA NON COMPETITIVA PRO HOSPICE
• Giovedì 15 nell’ambito delle iniziative del progetto “GIOCHI DI LIBERETA’” partecipiamo alla FESTA alla RSA di Albino
• Domenica 18 nel pomeriggio alle ore 15,00 CASTAGNA E MUSICA AL CENTRO SOCIALE
• Mercoledì 21 e Giovedì 29 dalle ore 14,30 alle 17,00 progetto “Animiamoci”… l’Animazione aperta a tutti
• Giovedì 22 andiamo alla RSA di Scanzorosciate per presentare il nostro SPETTACOLO “L’emozione ha la nostra voce”
• Domenica 25 alle ore 15,00 in sala polivalente FESTA DEI COMPLEANNI con The Serenade’s band!
Vi aspettiamo numerosi!
Manu e Raffa
PROGETTO “ANIMIAMOCI”
Nel mese di Settembre abbiamo dato il via al nuovo progetto “Animiamoci” per i residenti, i parenti, i
volontari e tutti coloro che hanno voglia di trascorrere un pomeriggio insieme….
Per due pomeriggi al mese la sala dell’Animazione diventerà un luogo dove incontrarsi e trascorrere del
tempo insieme. Non ci saranno attività strutturate, che continueranno
invece ad essere proposte negli altri giorni, ma un luogo, ci auguriamo familiare, dove residenti, parenti, amici,
volontari e residenti possano trovarsi al di fuori del reparto.
Che cosa si potrà fare in questo tempo? Tutto!... O meglio tutto ciò che uno desidera fare in compagnia di
altre persone… Ci saranno a disposizione giochi, carte, una musica di sottofondo e ad ogni persona verrà offerta
una merenda. Sarà anche l’occasione per proporre o creare insieme
momenti ed attività. Gli animatori saranno presenti
dalle 14,30 alle 17,00. I primi appuntamenti sono stati Mercoledì 2 e Lunedì 28
Settembre e siamo davvero contenti perché per tutto il pomeriggio si sono alternate diverse persone che hanno
approfittato di questo spazio e di questo momento a loro dedicato
Nel mese di Ottobre il progetto “Animiamoci” sarà proposto Mercoledì 21 e Giovedì 29. Ci auguriamo che questo progetto possa continuare a trovare una buona risposta!
Vi aspettiamo numerosi e... fate “passa-parola”!!!
Gli animatori
Manu e Raffa
Le rubriche redatte in Fondazione….
IL GRILLO PARLANTE DELLA CRM
Tema: I pro e i contro della vita a casa e della vita in Comunità
LA VITA A CASA
Pro Contro
• A casa si gode della compagnia
della propria famiglia (figli,
mariti, ecc..)
• A casa si possono vedere gli
amici
• A casa si guardano i
programmi in tv che piacciono
di più e si può fare un bagno
relax
• La vita in famiglia mi ha
salvato per ben 3 volte e ci
sto bene perché sono
coccolato
• A casa si dorme di più
• In Comunità si apprende di più
che a casa
• A casa si fuma troppo
• A casa mi sentivo sfruttata e
dovevo stare sempre zitta
• In comunità sono più
tranquilla e ho il diritto di
dire le miei opinioni
• A casa insistono tutti perché
io mangi e un po’ mi da
fastidio
• A casa non avevo pazienza sia
nel fare le cose che con le
persone
• A casa è più facile sbagliare e
soffrire
LA VITA IN COMUNITA’
Pro Contro
• La sveglia è all’orario
opportuno
• Sono organizzate uscite e
gite
• C’è tranquillità
• Ho la possibilità di recuperare
il rapporto con i miei
famigliari
• Ho la possibilità di creare
nuovi legami
• Ho la possibilità di riflettere
e la libertà di esprimermi
• Mi sento in famiglia
• Posso trovare un compagno di
stanza che diventa un buon
confidente
• Ho la possibilità di liberarmi
dai brutti pensieri e di
sfogarmi con qualcuno
• Non mi sento un peso per gli
altri
• Il sorriso e l’allegria del
personale mi rallegra
• Mi sento accolto e ascoltato
• Ritrovo me stesso
• Il cibo non è sempre dei
migliori
• Mancano attività più svariate
• La scarsa partecipazione alla
vita di gruppo da parte di
alcune persone
• Posso trovare un compagno di
stanza che non ha un
comportamento rispettoso e
adeguato
• Devo fare le mansioni di
pulizia anche quando non ne ho
voglia
• Dover condividere il bagno o
trovarlo sporco
• La sveglia che suona sempre
allo stesso orario
To be continued…….!
All’IDR si parla di…LETTURE!!
Questo mese, per il consueto articolo del giornalino, proponiamo la breve
trama di un libro letto da Antonietta che s’intitola “IO STO NEI BOSCHI” di
Jean Cragheid George. La versione originale del libro risale al 1959, ma la
versione di cui parliamo oggi è quella per ragazzi.
Lasciamo ora la parola ad Antonietta che ci racconta brevemente la
trama:
Il libro parla di un ragazzo che si chiama Sam che un giorno decide di
allontanarsi dalla casa dei suoi genitori per vivere nel bosco, lontano dalla
città. I genitori di Sam non gli impediscono di andare nel bosco perché
pensano che tornerà presto, ma il ragazzo non torna.
Il sogno di Sam è quello di vivere nel bosco, perché gli piace vivere libero
lontano dal caos della città.
Nel bosco si ciba di erbe, bacche, lumache e ogni frutto che trova. Impara
a pescare e ad uccidere i conigli. Scuoia i conigli e oltre a mangiarli si
veste con le loro pelli.
Impara come pescare le trote nel fiume e quando è il momento migliore
per pescare. Impara anche ad accendere il fuoco per potersi scaldare e
cucinare le prede che riesce a catturare.
Parla con gli uccelli e gioca con gli animali ed è felice di vivere circondato
dalla natura.
Dorme su un albero dove ha creato una specie di tana.
Tutti i giornali parlano di lui, del “ragazzo selvaggio” che vive da solo sui
monti, ma il ragazzo non torna e col tempo anche la sua famiglia decide di
raggiungerlo e di vivere in una casa nel bosco.
Claudia: secondo me Sam è un ragazzo molto intelligente perché riesce a
procurarsi il cibo da solo e non ha paura dei pericoli che può correre nel
bosco.
Sergio: per me è un autodidatta, è un genio che riesce ad imparare le
cose da solo senza studiare.
Fedra: io, quando avevo quindici anni, andavo nel bosco con mio cugino,
che ne aveva diciannove, a raccogliere le castagne ed i funghi. Mi sentirei
molto sola a vivere nel bosco senza nessuno e avrei paura degli animali. Il
protagonista della storia secondo me è un ragazzo un po’ strano.
Giovanni: io non ho mai ucciso nessun animale, ma mia mamma allevava
conigli, galline e tacchini. Alcuni li mangiavamo noi e altri li vendeva. Io
ogni tanto vado a pescare le trote, ma non le ammazzo.
Antonietta: anche mia mamma aveva conigli e galline, mia sorella la
aiutava a dargli da mangiare, ma poi uccideva lei gli animali. Io, invece,
lavoravo a maglia.
Fiorenza: io invece, quando ero piccola, mi arrampicavo sugli alberi. Mi
piace andare sulla pianta a mangiare i fichi. Poi quando ero più grande mi
piaceva andare al fiume Serio però solo a prendere il sole, non entravo in
acqua perché era troppo fredda.
Urbana: se penso al bosco mi vengono in mente le castagne, le fragoline
di bosco, le more e i lamponi, ma non mi piacerebbe vivere da sola nel
bosco, ma solo andare a fare una passeggiata.
Amici miei … dalla CPA/CPM
GITA A CAPANNA 2.000
Siamo partiti col pulmino verso il Passo Zambla, a Oltre il Colle in Val
Brembana. Arrivati presso località Plassa a 1600 metri e abbiamo preso il
biglietto per il parcheggio. Siamo proseguiti a piedi per Capanna 2.000,
località Alpe Arera, sentiero C.A.I. 221.
I nostri accompagnatori erano: Rosalba e i volontari del C.A.I. Valentino e
Angelo. Noi eravamo: Mariangela, Chiara, Antonio, Marco, Stefano S. e
Luciana di C.R.M.
Siamo partiti tutti lungo la strada sterrata e poi alcuni sono saliti dal prato
e siamo arrivati tutti al rifugio Capanna 2.000.
Abbiamo mangiato al sacco, riposato e abbiamo preso un buon caffè.
Siamo scesi verso valle e poi siamo partiti per tornare in comunità perché
dovevamo riconsegnare il pulmino per le ore 16 circa.
Il tempo non è stato bello però non ha piovuto, noi abbiamo fatto un po’
di fatica però ci siamo divertiti.
Mariangela, Antonio, Chiara
Da Casa Serena
LA CAMICIA DELL’UOMO CONTENTO….
Vi ricordate ????...... C’eravamo lasciati la volta scorsa, con la prima parte di questa
storia: “La camicia dell’uomo contento”…..RIPRENDIAMO DUNQUE….
Il re cercava assolutamente un guaritore per suo figlio, gravemente malato di una
malattia a tutti sconosciuta… più passava il tempo e più il giovane deperiva,
s’intristiva, perdeva le forze e non mangiava, diventando ogni giorno sempre più
debole …
Un giorno il fedele servitore del re, mentre era al porto per acquistare spezie per il
castello, vide una moltitudine di gente attorno ad una nave. Tutti gridavano
all’impazzata: “E’ arrivato finalmente”, “Si
si è proprio lui”, “Guardatelo è là !!!!”.
Il servo chiese allora ad un passante
spiegazioni del perché vi era così tanta
ressa attorno a quella nave e, soprattutto,
chiese chi fosse quella persona che tutti
stavano acclamando.
Il passante rispose che era arrivato in città
il “più grande mago guaritore” del mondo,
colui che era in grado di guarire chiunque
da qualsiasi malanno o pestilenza! Il servo
allora, pensò subito al figlio del re malato
e, di corsa, riuscì ad avvicinarsi alla nave.
Mentre il mago scendeva
dall’imbarcazione, il servo gli si avvicinò e,
presentandosi come ambasciatore del
sovrano, gli spiegò la situazione presente
al castello. Inoltre, da buon furbone, catturò da subito l’attenzione del mago
ingolosendolo dalla ricompensa proposta dal re. Il servo infatti gli disse che se
avesse guarito il figlio del re, avrebbe guadagnato metà del regno del sovrano.
Il mago, a quel punto, incuriosito e allettato dalla proposta, accettò di buon grado e i
due, scortati dalle guardie regali, si diressero velocemente verso il castello.
Appena entrati nell’atrio del Castello il re fu mandato a chiamare.
Dopo “un men che non si dica”, il re corse a capicollo verso l’atrio e si trovò di fronte
al mago!
Il Mago era un ometto non molto alto, con dei lunghi baffi bianchi, una sontuosa
treccia che gli faceva da cintura e dei calzari ai piedi, simili a dei sandali aperti, con
delle strane incisioni ai lati.
I due, dopo aver debitamente convenuto al sontuoso rito delle presentazioni,
chiesero di rimanere da soli per poter meglio “discorrere” del problema che
attanagliava il sovrano.
Si spostarono dunque
nel locale dei ricevimenti
e, il re cominciò a
spiegare al mago la
malattia che da circa 5
anni aveva colpito suo
figlio: l’erede al trono.
Dopo aver
minuziosamente
spiegato ogni particolare
della malattia e
“confessandogli” che
nessuno dei dottori
interpellati finora era
riuscito a guarirlo, il re si
intristì sempre più,
finendo per mostrarsi
totalmente sconsolato…
A quel punto il mago
repentinamente lo
fermò, si alzo in piedi e con un gesto della mano chiese di indirizzarlo verso la
camera del figlio malato.
Il mago s’incamminò lentamente, raggiunse la porta della camere del figlio, bussò e
molto lentamente aprì la porta.
La camera era in ordine, il letto debitamente rifatto e nella stanza regnava
indisturbato il silenzio assoluto, intervallato solo dal canto di alcuni uccelli che si
sentivano in giardino. Il mago si guardò attorno e, una volta entrato in camera, vide
il figlio del re accovacciato sulla finestra con la testa tra le mani.
Si avvicinò sempre di più e scorse lo sguardo del ragazzo che fissava il vuoto,
inebetito, come se stesse guardando… il nulla! Si sedette a fianco del fanciullo e
scrutò la pelle, cosi bianca che pareva trasparente! Il ragazzo aveva il viso scavato e i
capelli unti e trasandati gli scendevano fin quasi sugli occhi.
Il magò allora cominciò a parlargli a bassa voce…… e i due rimasero nella camera
fino alle prime luci della sera.
Il re nel frattempo nell’altra stanza era nervoso, camminava avanti e indietro si
mordicchiava le unghie smanioso di sapere cosa stava succedendo la dentro! L’ansia
lo stava distruggendo! Pensate che la preoccupazione e la speranza erano a
braccetto nella sua mente …e nel frattempo non sapeva più cosa pensare.
Verso sera finalmente, l’uscio della porta del giovane si apri lentamente e il mago
usci dalla stanza con un’espressione imperscrutabile!
Senza dire nulla, si sedette sulla sedia vicino al camino e chiese di portargli un po’
d’acqua. Nel frattempo il re cominciò a bombardarlo di domande: “Allora? Mio
figlio? ha scoperto che cosa ha? Riuscirai a salvarlo? come mai è così triste? Ha
tutto, non gli manca niente! Cosa gli hai fatto, COSA HA DETTO?”
Il mago con un gesto lo zittì! Prese l’acqua e bevve…. Poi…… gli disse: “Penso di aver
capito la malattia di tuo figlio e penso di aver capito anche la cura per guarirlo!”
Il re euforico come non mai, cominciò a saltare dalla gioia, a gridare e ad abbracciare
il mago ringraziandolo, ringraziandolo e ringraziandolo ancora….
Ma il mago lo zittì nuovamente…
Il re chiese cosa doveva fare e soprattutto di che malattia era affetto suo figlio
rassicurando il mago che avrebbe fatto l’impossibile per salvarlo.
Il mago disse: “Sei proprio sicuro che farai di tutto per salvarlo ? Bada, che non sarà
per nulla semplice, trovare la cosa che lo salverà!”
Il re più sicuro di prima rispose: “Certo che farò di tutto!
Ma che cosa dovrò trovare per salvarlo? Un’erba particolare? Bacche del nord?
Unguenti particolari?”
Il mago disse: “Nulla di tutto ciò… caro il mio sovrano ! Dovrai solamente andare alla
ricerca della……………
PER CHI VOLESSE SAPERE COME VA AVANTI QUESTA STORIA….
NON MANCATE DI LEGGERE IL PROSSIMO NUMERO DEL NOSTRO GIORNALINO DEL
MESE DI NOVEMBRE !!!
UN SALUTO DA RAFFAELE
RICORDI DAL C.D.I. …
UNA DOMENICA RICCA DI…
EMOZIONI!!!! (A CURA DEGLI OSPITI DEL CDI)
Domenica 20 Settembre, in occasione della Giornata Mondiale dedicata
all’Alzheimer, siamo stati ospiti, della famiglia Pesenti presso l’Auditorium
del Km Rosso, per presentare il nostro Recital itinerante “L’emozione ha
la nostra voce”.
Siamo un bel gruppo di ospiti, operatori e volontari che in questi mesi ha
presentato questo spettacolo in diverse località della Bergamasca. Anche
in quest’occasione abbiamo dato tutto ciò che potevamo, ci abbiamo
messo tutto il nostro impegno e la nostra voce per far sì che le nostre
emozioni passassero a chi ci ascoltava in realtà l’emozione più grande l’ha
trasmessa a noi il pubblico alzandosi in piedi per un applauso
interminabile alla fine dell’esibizione. Siamo stati accolti come fossimo
“professionisti” con un’attenzione e una professionalità generalmente
riservata ai personaggi “famosi” ma allo stesso tempo con un’umanità,
calore e affetto che ci hanno fatto sentire veramente a casa. E’ stata
un’esperienza davvero forte, sia il momento dello spettacolo che la
lettura personale di uno scritto della signora Federica che ci ha proprio
commosso. Diremmo proprio una domenica ricca di emozioni…
Il Buffet finale non possiamo certo dire che non sia stato apprezzato!! Ci
siamo concessi ogni prelibatezza assaggiando tutto (anche troppo!!) visto
che la tensione per lo spettacolo ormai era passata!
Grazie a tutti… in primis a chi ci ha ospitato ma anche a chi ci ha permesso
questa bellissima esperienza!!
GRAZIEEEE…..
Gli ospiti del CDI
Mi ritorni in mente…. dal Nucleo Alzheimer
SCUOLA E RELIGIONE
Galeotto fu un articolo di giornale!
Insegnamento della religione a scuola sì… insegnamento no… un argomento che ha
infuocato i nostri animi! Cesare ne è convinto, “La religione deve essere insegnata
nella scuola. E’ meglio, altrimenti salta per aria tutto!”.
Anche Rosina è d’accordo “Bisogna insegnarla, è sempre istruzione!”.
“La religione è una cosa che si deve accettare, ma non obbligherei mai nessuno a
farlo!” afferma la nostra professoressa Livia, “Ci sono persone che davvero credono
e non è giusto togliere loro l’insegnamento della religione. Ognuno sceglie ciò che
crede, è una convinzione interiore… e nessun ti può togliere ciò in cui credi!”….
“Ma poi”, dice Oriano, “perché deve essere tolto qualcosa? C’è il crocefisso appeso
nelle aule… e chi dice che non ci possano essere contemporaneamente più simboli
appartenenti a religioni differenti…?”
“Un’ora a settimana non è niente”, afferma Maria, “non si può cambiare una cosa
che si fa da sempre! Serve per dare un’impostazione, educare in un certo modo. Poi,
quando una persona cresce… sceglie cosa fare!”
“Noi siamo cresciuti così”, ricorda Martino, “mio padre mi mandava sempre a
catechismo e si faceva religione a scuola. Serve la religione per crescere bene,
qualunque sia quella in cui si crede! Serve per educare i bambini, ognuno è poi
libero di seguire la sua religione!”
Conclude Rosina: “Ognuno deve avere la possibilità di ricevere l’insegnamento della
religione. E’ un problema, però, se ci sono bambini in classe che appartengono a
credo differenti. Potrebbero esserci contemporaneamente più lezioni di religione,
con insegnanti differenti!”
E, a questo punto, nasce spontanea una considerazione… non sarebbe, invece, una
buona idea utilizzare l’ora d’insegnamento della religione per conoscere anche
confessioni differenti dalla nostra, altre culture, altri modi di pensare…? In questo
modo diminuirebbero i pregiudizi e le paure delle persone, dettati dalla non
conoscenza… e ognuno avrebbe veramente la possibilità di scegliere!
…E voi, cosa ne pensate…?
VOLONTARI ED OPERATORI DELL’HOSPICE VOGLIONO
RINGRAZIARE
PADRE RICCARDO REGONESI
PER L’ASSISTENZA SPIRITUALE
SVOLTA IN REPARTO.
IL 18 SETTEMBRE HA FESTEGGIATO
22 ANNI DI SACERDOZIO.
LA SUA FEDE LO HA GUIDATO IN
MISSIONE PER VENT’ANNI IN
MOZAMBICO, QUESTA ESPERIENZA
ORA LO HA INDIRIZZATO IN HOSPICE,
DOVE CON DISCREZIONE ED UMANITA’
CONDIVIDE IL PERCORSO DI MALATTIA
DEI NOSTRI DEGENTI, DANDO LORO
MODO DI DAR VOCE AI SENTIMENTI.
PERCHE’ OGNI PERSONA MALATA
E’ UN LIBRO ANCORA NON APERTO DA CUI SI IMPARA
SENZA OMBRA DI DUBBIO QUALCOSA DI NUOVO,
NON SOLO SULLA SOFFERENZA MA ANCHE SULLA VITA.
ASSOCIAZIONE VOLONTARI E SOSTENITORI
DELL’HOSPICE DI VERTOVA – ONLUS
venerdì 20 novembre 2015
alle ore 18:30
presso la Sala Polivalente
della Fondazione Card. G. Gusmini
in via San Carlo, 30 a Vertova
verrà celebrata la S. Messa
in ricordo di tutti i cari amici dell’Hospice.
La S. Messa sarà celebrata
dal parroco di Vertova Don Giovanni Bosio
da Padre Riccardo Regonesi
e da Don Mauro Bassanelli
L’Associazione Volontari e Sostenitori dell’Hospice di Vertova
Vi INVITA agli eventi
Sabato 10 OTTOBRE 2015 ore 20:30
in ricordo di Giovanni Messina (Co-fondatore dell’Associazione) spettacolo di
TEATRO e MUSICA: “Ti racconto la mia storia……”
Con la partecipazione del TEATRO D’OCCASIONE BERGAMO
- Presidente Giuliani Ferruccio –
ed il gruppo musicale ACOUSTIKHA
con Carlo Paganessi, Nicola Belotti e Giovanni Andrioletti
presso la Sala Polivalente della Fondazione Card. G. Gusmini Vertova
Domenica 11 OTTOBRE 2015
CAMMINATA NON COMPETITIVA DI 8 KM
Ore 13,30 Apertura iscrizioni presso la sala polivalente della Fondazione
Gusmini in via San Carlo, 30 – Vertova.
Ore 14,00 Riscaldamento con lezione di Zumba in compagnia di Lavinia.
Ore 14,30 Partenza in gruppo.
Il percorso attraverserà i paesi di Vertova, Colzate, Fiorano al
Serio e Gazzaniga. L’arrivo è presso il piazzale della Fondazione
Gusmini.
Ore 17,00 Caldarroste con il gruppo Alpini Vertova – Colzate ed il gruppo
Alpini Semonte.
Intrattenimento musicale con Claudio & friends
La quota di partecipazione è di euro 4,00. Per i bambini fino a 12 anni la quota è di euro 2,00.
Per informazioni sulla camminata telefonare al Sig. Alessio 035/713577
Le nostre cronache…
A COLZATE
Ci siamo recati
all’oratorio di Colzate
per giocare a tombola.
Io non ho vinto niente
ma mi hanno
dato una collana,
come premio di partecipazione.
Poi abbiamo ci hanno offerto
una gustosa merenda.
L’atmosfera era positiva
e ci siamo divertiti.
Grazie a chi ha organizzato
la giornata, grazie alle volontarie
che con amore ci hanno accolto
Siamo rientrati alle 17 circa.
Abbiamo cenato poco
e siamo andati a letto presto.
Fedra
Un grazie affettuoso alle volontarie
del Gruppo Solidale Parrocchiale di Colzate,
in particolare ad Adriana e Bruna!!
Il primo Settembre si è svolta la tradizionale Gara di pesca, in un luogo davvero bello, il Centro Sportivo Rodigari, in un paesino indisturbato tra i monti, ValBondione …….
TUTTI A PESCA IN VALBONDIONE
Oggi, alcuni giovani e “meno giovani”, si sono radunati a Valbondione per partecipare ad una gara di pesca. Alcune canne avevano il mulinello, altre erano a lancio. Io al mio secondo lancio ho pescato una trota di quasi quattro etti. Poi ho provato ancora nel tentativo di pescare uno storione, ma non ci sono riuscito. Siamo andati a pranzo al ristorante vicino al laghetto ed abbiamo mangiato molto bene. Infine ci sono state le premiazioni che hanno decretato Luciano, vincitore del primo premio, io sono arrivato secondo, mentre Pietro è arrivato terzo!
GUALTIERO
I 20 concorrenti dei sei reparti si sono sfidati all’ultimo lancio, aiutati dai
bravi e pazienti Pescatori Media Valle Seriana, il presidente sig. Bonomi e
il sig. Franco, e dal volontario Renato.
Il risultato finale ha decretato i seguenti vincitori:
1° posto Luciano G. di Casa Serena con una trota dal peso di 380 gr
2° posto Gualtiero T. di Crm con una trota dal peso di 365 gr
3° posto Pietro M. di Cpa con una trota dal peso di 340 gr
Grazie di cuore ad Antonella e a tutto lo staff del Centro Sportivo
Rodigari e a tutte le persone che hanno permesso la buona riuscita di
questa bella giornata!!
UN FILM IN ANIMAZIONE:…….UN VIAGGIO NEL SUD
Abbiamo visto un bel film
era del genere comico.
Dopo molte avventure
il protagonista trova la moglie,
e la figlia trova un uomo.
Finisce bene e con aria comica.
E’ durata due ore circa
ma era un bel film con avventure
e l’atmosfera era comica.
Alla prossima avventura.
Fedra
UN PRANZO IN ANIMAZIONE…. AL RISTORANTE “DA NOI”
Abbiamo mangiato bene
con le posate di plastica;
era la sala piena
ed abbiamo gustato
le pietanze buone
fino al caffè.
L’animazione era piena
di persone circa sessanta.
Avevamo tutti un’aria felice
e c’era un’atmosfera positiva.
Grazie all’Animazione
che ha pensato a questo pranzo
e agli ospiti hanno cucinato
con amore e passione
tutta la mattina.
Ci rivediamo presto
in un’altra occasione.
Fedra
UNA SERATA CON LA MUSICA
Domenica in CRM abbiamo organizzato un karaoke per trascorrere una
serata diversa dal solito. Hanno partecipato alcune persone che hanno
allietato la serata di tutti. Oltea ha offerto dei dolci rumeni e bibite
speciali. Ferruccio ha donato una scatola di cioccolatini.
Così abbiamo trascorso la serata cantando, danzando e mangiando.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato!
Gualtiero
UNA CANTATA IN COMPAGNIA…
Oggi, martedì 22 Settembre, alcuni ospiti si sono riuniti insieme in
animazione per vivere un momento di Karaoke di gruppo, seguito da una
buona merenda. Raffa ha proiettato i testi delle canzoni e poi a turno ci
ha consegnato il microfono per cantare dal vivo. Le canzoni erano di
Vasco, Ligabue, Ranieri e Equipe 84. Con la canzone “Erba di casa mia” ho
ricevuto molti applausi dai miei compagni. Ci siamo salutati tutti dopo
una gustosa merenda a base di coca cola e brioches.
Gualtiero
Domenica d’Agosto….da Roma al mare!
In animazione abbiamo visto un bel film romantico, molto piacevole.
E’ un film degli anni ’50 e racconta le vicende di diverse persone che in
agosto decidono di spostarsi da Roma, con mezzi diversi, e di trascorrere
un intera giornata al lido di Ostia.
E’ durato un’ora e mezza e a me è piaciuto tanto.
Grazie di cuore a Manuela e Raffaele, che propongono film diversi sempre
belli. Tante persone partecipano a questi momenti.
Tutti eravamo felici e l’aria era positiva!!
Fedra
IN FONDAZIONE “LA GIORNATA DEL BENESSERE”
LA BELLEZZA DEI LUOGHI….
Chiedo ospitalità per un breve racconto dell’iniziativa “Camminiamo
insieme…”che si è svolta in occasione della giornata del benessere
promossa dalla Fondazione.
Sicuramente è stata una iniziativa nuova, perché solitamente ci si ritrova solo
per lavoro o per qualche iniziativa tra colleghi della stessa unità operativa, e
siccome in linea di massima, siamo sempre abituati alla stessa routine,
l’opportunità di fare una camminata nella natura della Valle Vertova è stata
colta subito dagli illuminati. Quindi, utilizzando il pulmino della Fondazione
per raggiungere il luogo di partenza della camminata, ci siamo dati una rapida
contata e alla partenza eravamo 6 dipendenti della Fondazione e il marito di
un’operatrice aggregatosi quella mattina.
Con la speranza di raccogliere qualche
possibile ritardatario, siamo anche partiti 10
minuti dopo l’orario previsto, arrivando
comunque verso le 9.25 sulla mulattiera che
porta alle sergenti della Valle Vertova.
Anche se abbiamo fatto qualche fermata
per alcune foto ricordo, e per osservare le
caratteristiche “uniche”, proprie della valle,
in circa mezz’ora abbiamo raggiunto quello che si potrebbe denominare il
primo traguardo. Gran parte degli escursionisti che non conoscono la zona,
davanti all’insormontabile cancelletto, messo a protezione delle zone
captazione-acqua, fanno dietro-front e ritornano sui loro passi.
Mentre il nostro gruppetto, guidato dall’operatrice Rosalba, all’unanimità
decideva di raggiungere tramite un irto sentiero le sorgenti vere e proprie che,
in pochi minuti, sono state raggiunte.
E’ naturale che un fiume o un torrente che sia, da qualche parte deve pur
nascere, e anche se la sorgente l’hai vista cento volte, ogni volta per me, è
come se fosse la prima. L’acqua dopo aver percorso chissà quanta strada
sotterranea nella montagna, proprio lì dove stai osservando, sgorga e
lentamente si unisce alla sorgente successiva fino a divenire quello che tutti
siamo abituati a vedere: il torrente Vertova.
Abbiamo camminato troppo in fretta, del resto le abitudini non si perdono in
una mattina, e ne abbiamo approfittato per fare ancora qualche passo, fino al
raggiungimento del punto di non ritorno, inteso come limite massimo utile per
essere a casa per il
mezzogiorno, come da
programma.
Qualche collega ha “tirato
fuori” dallo zaino e
condiviso qualcosa da
mettere sotto i denti,
un’altra collega ha riempito la bottiglia con l’acqua km zero per dissetare la
famiglia, e poi ci siamo incamminati verso il parcheggio, per poi ritornare da
dove eravamo partiti tre ore prima. Sicuramente è stata una gita fast-drink,
ma penso che ne sia valsa la pena di avere partecipato.
Un ringraziamento va sicuramente al Gruppo Promozione Salute delle varie
Unità Operative che ha promosso questa iniziativa e le altre che si sono
svolte nel pomeriggio presso la fondazione.
T.F.
IL CORO ARCOBALENO…… AL KILOMETRO ROSSO!!!!
Il giorno 20 Settembre, in occasione della Giornata Mondiale Alzheimer, il nostro Coro Arcobaleno si è ritrovato per un appuntamento davvero “unico”: la presentazione dello spettacolo “L’emozione ha la nostra voce” presso un luogo davvero importante… il Kilometro Rosso! In occasione di questa manifestazione è stata promossa una raccolta fondi per la sperimentazione della Stanza multisensoriale, presente in Fondazione.
Gualtiero: tutti gli ospiti dei vari reparti che sono inseriti nel coro, si sono radunati presso l’animazione e dopo aver indossato per la prima volta le nuove magliette, sono partiti verso le 13.45 in direzione Stezzano per una esibizione davvero speciale: al Kilometro Rosso. Erano presenti varie autorità, tra le quali il Sig. Pesenti e la moglie Federica, il presidente della Fondazione Gusmini, Sig. Testa, e gli amministratori suoi collaboratori. Il coro si è esibito in occasione della giornata dell’Alzheimer e per l’occasione è stata presentata una mostra fotografica dedicata a questo tema. Io sono rimasto sorpreso di vedere alcuni miei parenti venuti a sentirmi cantare ed anche altri ospiti hanno avuto la stessa emozione. Al termine della nostra splendida esibizione, sono intervenute alcuni rappresentanti Fondazione che hanno spiegato a cosa sono destinati i fondi della raccolta. In conclusione è stato offerto un buffet per tutti.
Fedra: in questa giornata così speciale, sono stata felice di avere tra il pubblico Rosanna, la mia tutrice di Bergamo. Noi del coro siamo stati bravi a cantare le canzoni che stiamo preparando da diversi mesi, guidati da Raffaele. Ad accompagnarci c’era Giulia, la nostra educatrice, brava, dolce e preparata. C’era anche Valeria, che ora è in pensione ma che ci segue e ci a aiuta nello spettacolo. Ho seguito la storia dello spettacolo, bravi Raffaele e Manuela! Abbiamo passato un bel pomeriggio!! A rendere ancora più speciale questa giornata, all’ingresso del Kilometro Rosso, i fotografi Denis Maffeis e Nicola Zucchelli, hanno allestito una mostra fotografica dal titolo “… e di nuovo sorridi…”:
“Questi scatti sono il frutto di un progetto durato alcuni mesi presso la Fondazione Card. Gusmini di Vertova. In punta di piedi abbiamo condiviso momenti di vita quotidiana con ospiti e personale del Nucleo Alzheimer, cercando di entrare nelle storie di ognuno di loro. Questo ci ha permesso di cogliere quanto i legami tra le persone e l’aiuto delle terapie non farmacologiche facciano sì che emozioni e serenità all’apparenza svaniti, riaffiorino e regalino di nuovo la bellezza di un sorriso…”
Grazie di cuore a Denis e a Nicola per aver colto la bellezza di tutto ciò ed averla resa viva agli occhi di tutti! La mostra verrà riproposta nel mese di Dicembre presso la sala polivalente della Fondazione.
A coronamento di questa giornata, pubblichiamo le bellissime e commoventi parole della signora Federica che in occasione dell’esibizione del “Coro Arcobaleno” hanno concluso una giornata davvero Emozionante! Una giornata in ricordo della signora Franca Natta in Pesenti. Nella sala del Kilometro Rosso l’umanità, la spontaneità e il ricordo si sono impadroniti di tutti coloro che erano presenti e magicamente ci siamo uniti in quel sentimento al quale intimamente, ognuno di noi, attinge… per vivere !!!!
CRESCERE SIGNIFICA PROVARE A FARE DA SOLI….CAMMINA
Crescere significa provare a fare da soli. Camminare senza essere tenuti per mano, leggere senza sillabare, parlare per la prima volta ad un adulto guardandolo negli occhi, lassù in alto. Crescere significa iniziare ad avere sogni che possono diventare realtà, trasformare pian piano questi sogni in progetti. Crescere significa provare a staccarsi, ad allontanarsi un po’ da ciò che conosciamo, a sperimentare il nuovo, lo sconosciuto, ciò che fino a poco tempo prima faceva solo molta paura. Siamo cresciuti pensando che sentirsi grandi significasse riuscire a fare a meno di qualcuno che fino ad un attimo prima ci sosteneva, ci era indispensabile… che fare i grandi fosse il sentirsi capaci di non dipendere, sentire di avere in sé tutto ciò che serve, quanto basta. Abbiamo creduto di essere diventati i grandi di qualcun altro e siamo stati noi a tenere per mano, a sillabare in coro con qualcuno, a riempirci gli occhi ed il cuore di quegli sguardi curiosi che guardavano da laggiù. Abbiamo pensato di essere grandi perché non avevamo paura di restare da soli. Ma quando ci è successo, quando siamo rimasti davvero soli, senza chi ci ha tenuto tanto tempo per mano, e non era solo un cercare di starsene un po’ più in là, un po’ in disparte... quando il distacco è diventato un vuoto, un venir meno, una realtà… beh, allora ci siamo resi conto che non eravamo grandi per niente, che non si cresce mai abbastanza, che non si può non dipendere da chi si ama. E allora l’essere grandi, diventa un peso… una fatica perché si vorrebbe poter tornare bambini per poter piangere senza vergogna tra le braccia della mamma, perché non c’è vergogna nel soffrire, nel sentire di voler bene per sempre. Ma forse quando capiamo questo…………siamo davvero diventati grandi.
Grazie di cuore per ogni singola Emozione….
Un Concorso Fotografico…. a suon di MUSICA
Lunedì 7 Settembre la nostra bella sala polivalente si è riempita di
musiche, colori ed immagini....
Da sedici anni la nostra Fondazione ospita e promuove un concorso
fotografico, che ogni anno è caratterizzato da un tema sempre nuovo e
diverso. Protagonisti di questi scatti sono gli ospiti delle varie strutture
della nostra Provincia e i reparti della Fondazione. Il tutto nell’ottica di
rendere sempre più protagonisti i nostri ospiti, raccontando la loro
quotidianità ma anche i momenti più particolari ed originali.
Quest’anno il tema scelto è LA MUSICA, con la sua straordinaria forza, la
sua immediata capacità di arrivare al cuore di chiunque, sotto le più
svariate sembianze…
I partecipanti sono stati numerosi:
per la SEZIONE ESTERNA:
SPIRANO- GAZZANIGA-GANDINO- BRAMBATE SOPRA- CASNIGO- LOVERE-
LEFFE- CENE- CLUSONE
PER LA SEZIONE INTERNA:
MANTENIMENTO – CPA CPM- CASA SERENA- NUCLEO ALZHEIMER- CDI-
Al presidente del Circolo Fotografico Gazzaniga, Antonio Gusmini, l’arduo
compito di scegliere e di comunicare ai presenti i vincitori suddivisi nei tre
temi. Eccoli:
FEDELTA’ AL TEMA:
Sez. Interna CDI foto “INSEGNAMI NONNO”
Sez. Esterna LOVERE foto “MASCAGNI, LEONCAVALLO…”
ORIGINALITA’:
Sez. Interna NUCLEO ALZHEIMER foto “IL SUONO DEI RICORDI”
Sez. Esterna GANDINO foto “DOVE C’E’ AMORE C’E’ VITA”
EMOZIONE:
Sez. Interna CASA SERENA foto “LA MEDICINA DELL’ANIMA”
Sez. Esterna CENE foto “TIENI IL TEMPO”
Complimenti ai vincitori e a tutti coloro che hanno partecipato … col cuore!!!
A TUTTI GLI ANIMATORI RICORDIAMO LA POSSIBILITA’ DI PRENOTARE ED
ESPORRE LA MOSTRA FOTOGRAFICA NELLA PROPRIA STRUTTURA,
CONTATTANDO IL SERVIZIO ANIMAZIONE.
Abbiamo ricevuto….
Mi è stata data la possibilità di scrivere su questo Giornalino; mi dicono che abbia più di vent’anni di vita e che sia apprezzato nella zona dove l’animazione propone le proprie attività. Gli ospiti, i parenti, gli operatori, gli amici, ecc. … possono esprimere il loro pensiero, contribuendo alla redazione. Nella storia che leggerete c’è un pochino di verità. Il resto è fantasia dell’autore. Due amici si incontrano casualmente, dopo tanti anni. Uno è un ingegnere affermato, l’altro un operaio. Ognuno ha una famiglia con figli. Si vedeva fin dai primi anni di scuola che l’attuale ingegnere avrebbe fatto carriera. Era tra i primi della classe. L’altro, uno studente con medie capacità intellettive ma con voglia di lavorare. L’ingegnere, oltre alla casa dove abita, ne possiede altre due in località turistiche. L’altro ha un appartamento modesto e quando può fa una settimana, dieci giorni di vacanze all’anno con la famiglia. Il primo lavora fino a tardi alla sera, dando anche il superfluo ai figli. Il secondo dà loro il necessario, facendo lavori che altri non ritengono all’altezza (i cosiddetti lavori umili). Per il superfluo i figli hanno dovuto arrangiarsi da soli, facendo piccoli lavori. Il denaro non piove dal cielo: coloro che promettono guadagni facili danno solo illusioni. Riempite lo stomaco di un affamato con aria, una o due volte sarà sazio, ma poi avrà sempre fame. Per guadagnare bisogna sudare, impegnarsi e piegare la colonna vertebrale. Una volta i piccoli e i grandi imprenditori inserivano i propri figli in azienda per far imparare loro il mestiere dalla base. Oggi, grazie a qualcuno, non si può, perché si rischia di essere accusati di sfruttamento minorile o di altro, prendendo multe salate. Ritornando ai due amici, cominciano a parlare delle proprie mogli e dei loro difetti. Ecco alcune frasi uscite:
“La mia quando siamo a tavola e c’è poco pane si sacrifica per noi (lasciandoci quello duro, quello fresco l’ha mangiato lei)”
“Ho una moglie pratica perché quando cambia la stagione, lava i panni e li lascia fuori. Tanto fra pochi mesi si rimetteranno. Ho una moglie che non è mai sporca”. L’altro imbarazzato chiede in modo timoroso, per non offendere l’amico: “Chissà che odore avrà”. L’altro risponde senza scomporsi: “Ogni giorno ha un odore diverso. Pensa che mi costa più di profumi che di tasse. Ogni moglie è casalinga a tempo pieno e i rapporti tra coniugi sono buoni”
“Quando in famiglia c’è qualcuno ammalato consulta internet o enciclopedie e fa diagnosi poi va dal medico. Quasi sempre viene a casa arrabbiata: Quello non capisce niente!”. L’amico chiede se abbia la laurea in medicina o farmacia. L’altro risponde tranquillamente: “Ha seguito alcune lezioni di pronto soccorso”. Non ricordo se ho letto o sentito la seguente frase: “le casalinghe si alzano presto la mattina e vanno a letto tardi la sera”. La mia è un’eccezione: si alza tardi la mattina e va a letto presto la sera”.
“Come sono sfortunato: capitano proprio tutte a me. C’è chi non ha mai nulla ed è nato con la camicia. Quando son nato non mi ricordo: mi è stato detto che non avevo indumenti addosso”.
Prima di lasciarsi i due amici si promettono di rivedersi nel giro di poco tempo. L’ingegnere dice un’ultima cosa:
“Ora che ho smesso di lavorare vorrei i miei figli vicino e invece loro sono lontani, presi da mille impegni. Ho dato loro tutto o quasi (mi stanno ridando quello che ho ricevuto). Se potessi tornare indietro mi dedicherei più alla mia famiglia e meno al lavoro. Se un giorno mia moglie andasse prima di me nell’altra vita rischio di terminare i miei giorni da solo nonostante abbia costruito una fortuna”.
Sprizzi
L’angolo del buonumore….
Precisazione La mamma al suo bambino di nove anni: -Svelto, Nicolino, è ora di andare a scuola! -Subito, mamma! -Hai finto di infilarti le scarpe? -Si, mamma, tutte tranne una! Progressi scolastici Il padre chiede al figlioletto: -Piuttosto bene, papà, oggi ho imparato a scrivere. -Magnifico! E che cosa hai scritto? -Non lo so. Non so ancora leggere! Un bacio virtuoso -Il marito, anche se non tanto giovane, ha ripreso a baciare la moglie, come faceva ai tempi della luna di miele, tutte le volte che esce per andare al lavoro. La moglie, stupita e lusingata, una mattina gli chiede: -Come mai, caro, da un po’ di tempo mi baci tutte le mattine? -Ma non hai sentito cosa ha detto il parroco domenica nella predica? “ Baciare la croce più grande che si ha in casa!”.
Auguri di Buon Compleanno ai nati nel mese di Ottobre…..
Al Mantenimento Lucia C. il 6 compie 73 anni
Andrea C. il 6 compie 20 anni
Claudia B. l’11 compie 60 anni
Felice Z. il 17 compie 72 anni
Antonietta C. il 20 compie 75 anni
Arrigo C. il 23 compie 75 anni
Elisabetta M. il 23 compie 73 anni
In CPA Pietro M. il 6 compie 40 anni
In CPM Giordano M. il 15 compie 48 anni
In CRM Adriana R. il 7 compie 47 anni
A Casa Serena Mercede B. l’1 compie 75 anni
Antonino C. il 4 compie 81 anni
Ortensia P. il 7 compie 91 anni
Maria M. l’11 compie 96 anni
Al Nucleo Alzheimer Rosina M. il 15 compie 88 anni
Maria Rosa R. il 25 compie 83 anni
Faremo festa per tutti DOMENICA 25 OTTOBRE
alle ore 15,00 nella sala polivalente della Fondazione
con il mitico gruppo The Serenade’s band!!!!
Andirivieni in Fondazione….
Un affettuoso augurio di buona vita a…
Leone B., Giulia C., Giovanni B., Roberto M., Celestino M.,
Ines S., Teresa S., Liliana M.
Grazie per aver condiviso un pezzo di strada insieme….
Un caloroso benvenuto nella nostra Fondazione a …
Paolo A., Antonino C., Giuseppa B., Giannina G., Mario M., Andrea P.,
Francesco R., Antonino S.,
E’ tornato alla casa del Padre….
Gian Paolo F.
Sentite condoglianze ai familiari.
“Per quanto possiamo cadere, mai potremo precipitare al di sotto delle mani di Dio…”
Vogliamo affidare a questa pagina il ricordo speciale della cara
Marina Brioli Grazie per tutti quei momenti di allegria e spensieratezza condivisi
con i nostri ospiti, insieme alle compagne del Gruppo Dialettale Vertovese.
Il tempo speso per gli altri, la tua gioia e il tuo sorriso resteranno per sempre.
I cuori generosi di Agosto…. Grazie di cuore a…
• Due amici coniugi di Leffe per il Giornalino € 50,00
• L’Associazione Pescatori Media Valle in occasione della Gara di Pesca
in Valbondione per le targhe e le medaglie € 100,00
• Un’amica € 10,00
• Marisa € 15,00
• Maria di Vertova € 10,00
• N.n. € 15,00
Un grazie speciale a…
• Per la festa dei compleanni: Giulio e Amadio per il meraviglioso
intrattenimento musicale, i parenti di Giuseppa per la torta
• Per la gara di pesca: i pescatori sig. Bonomi e Franco,
dell’Associazione Pescatori Media Valle e il volontario Renato per
l’aiuto durante la pesca, i volontari Caty, Marisa, Valeria, Luigina e
Paolo per la vicinanza e l’aiuto agli ospiti durante la giornata, il
Centro Sportivo Rodigari per l’accoglienza, l’ottimo prezzo e per i
regali donati agli ospiti durante le premiazioni, la 3T di Castione per
lo sconto sulle targhe.
• La filatura Orobica di Vertova per le rocche utili nei laboratori
• Alle Rsa di Spirano, Gazzaniga, Gandino, Brembate Sopra, Casnigo,
Lovere, Leffe, Cene, Clusone e ai reparti della Fondazione,
Mantenimento, Cpa-Cpm, Casa Serena, Nucleo Alzheimer e Cdi per la
partecipazione al Concorso Fotografico “Oltre le stagioni… la
musica”, il presidente del Circolo Fotografico Gazziga Antonio
Gusmini e un suo collaboratore per aver fatto parte della giuria.
• Le volontarie Caty e Bruna per il prezioso aiuto durante il
laboratorio di cucina con gli ospiti.
• La famiglia Pesenti, sig. Carlo e sig.ra Federica, la sig.ra Annamaria
Capurso, i tecnici, il Coro Arcobaleno, i fotografi Denis e Nicola, il
caloroso pubblico, le autorità intervenute… tutti, davvero tutti
coloro che hanno reso il 20 Settembre una giornata memorabile…
• L’Associazione “La Speranza” per la tombola e la merenda
organizzate per gli ospiti della Fondazione
Alcuni appuntamenti nel mese di Novembre….
• Martedì 3, 10, 17 alle ore 9,45 in animazione Prove di canto per il nuovo spettacolo
• Continuano i laboratori di : Atelier Lunedì 2, 9, 16, 23, 30 Falegnameria Martedì 3, 10, 17, 24
• Mercoledì 4 e 18 alle ore 14,30 – 17,00 Progetto “Animiamoci”… animazione aperta a tutti!!!
• Sabato 7 nel pomeriggio andiamo alla RSA di CASAZZA per presentare il nostro spettacolo “L’emozione ha la nostra voce”
• Mercoledì 11 ore 14,45 in sala polivalente Festa dei Compleanni
• Giovedì 12 e Giovedì 26 alle ore 9,45 in animazione Cineforum e bevanda stagionale
• Venerdì 13 alle ore 14,45 in animazione Cantiamo insieme
• Giovedì 19 in animazione alle ore 9,30 Lab. di cucina e alle ore 12,00 Pranziamo insieme
• Venerdì 20 ore 18,30 S. Messa a ricordo dei defunti dell’Hospice in sala polivalente
• Mercoledì 25 ore 14,45 in animazione Tombola per tutti
….e non è finita qui… in serbo abbiamo altri momenti… tutti DA CONDIVIDERE!!!
Vi aspettiamo!!! Manu e Raffa
“SE TU RIDI, TU CAMBI SE TU CAMBI, IL MONDO INTORNO A TE CAMBIA!”
Dr Madan Kataria
VIENI A RIDERE CON NOI!!!
Se volete sperimentare questa utile tecnica venite in Fondazione Card. Gusmini a Vertova in Via San Carlo n°30
tutti i martedi dalle ore 20.30 alle ore 21.30 presso la Sala Polivalente.
Per informazioni consultate su facebook “sorrisiraggianti” e diventate nostri amici!
Sara, Lia, Cinzia, Anna e Alessandra vi aspettano!
PORTATE CON VOI LA VOSTRA VOGLIA DI RIDERE… CALZE ANTISCIVOLO, MATERASSINO E UNA COPERTINA
CIAO
La partecipazione è libera e gratuita.
Il mondo è pieno di pazzi, un poco lo siamo pure noi…
ModestaMente Il giornale delle comunità psichiatriche della fondazione Gusmini di Vertova
Anno 1 n. 1 Allegato al n. 275 ottobre 2015 de “L’Arcobaleno”
Perché una pubblicazione
specifica per gli utenti psichiatrici
Il bisogno nasce negli operatori e non negli utenti. La prima osservazione che mi viene è che sia un rigurgito di narcisismo o un tentativo di rimediare alle frustrazioni che il nostro lavoro comporta .Poi il titolo modestamente mi suscita altre riflessioni. Modestamente nel senso che entriamo nell’argomento con modestia? Oppure è un vanto (modestamente facciamo cose egregie)? O ancora modesta è un aggettivo da abbinare al sostantivo mente? E perché mai? La mente è tutto fuorchè modesta. E vulcanica, malinconica, irriverente, sfrontata, riflessiva, profonda, superficiale, vuota, malata ma anche in quest’ultimo caso mai modesta. Personalmente l’interpretazione che più mi piace è la prima nel senso che chi si occupa di problemi psichiatrici modesto lo diventa anche se non lo è in partenza. La materia è tanto complessa, le certezze sono tanto evanescenti che un bagno di umiltà lo facciamo tutti i giorni rapportandoci con i nostri pazienti i quali, possedendo una onestà intellettuale difficile da trovare nei sani, non fanno sconti a nessuno. Poi è vero, il bisogno è nato in noi, ma la sfida è quella di produrre cose talmente seducenti da attrarre tutti in questo esperimento. Se riusciamo ad essere interessanti, a non occupare troppo spazio con il nostro “sapere” e le nostre “verità” allora può darsi che lo spazio venga progressivamente occupato da chi non è mai stato abituato, per la malattia, a prendersi i propri spazi oppure l’ha fatto in modo tanto maldestro da essere ricacciato indietro. Il rischio è quello di “condurre la mano “ ai pazienti pur di riempire gli spazi, dovremo essere tanto bravi da riuscire a tollerare spazi vuoti in attesa che qualcuno spontaneamente si faccia avanti. Il nostro spazio è di tutti anche dei familiari che sono parte integrante e fondamentale del processo terapeutico. Spesso, purtroppo, sia noi sia loro dimentichiamo questa risorsa. Un primo obiettivo che potremmo porci tutti insieme potrebbe essere quello di scalfire alcuni pregiudizi quali aggressività, pericolosità, l’immodificabilità associati ai disturbi psichici, tutti argomenti ampiamente e “populisticamente“ trattati dai mass media “seri” cercando di mostrare che ci sono anche altri aspetti che escono da una persona con problemi psichici. Voglio concludere con una citazione, non ricordo più di chi sia (modestamente anch’io sto perdendo la memoria): ”voi ridete di me che sono diverso, io rido di voi che siete tutti uguali”. P.s. mi hanno tranquillizzato dicendomi che modestamente è stato tratto da una frase di Totò: Tutti siamo pazzi e modestamente anch’io lo sono, perciò ho fatto tante riflessioni inutilmente comunque le ho fatte, modestamente.
Gianpiero
Il troppo sostegno ha normalmente effetti deleteri proprio per la sua caratteristica intrinseca di essere l’altra faccia del controllo.
F. Di Lernia
“Un uomo che non legge
non ha alcun vantaggio rispetto a chi non sa leggere”.
cit. Mark Twain
Modestamente Anno 1 n.1
2
Nasce ModestaMente…
“Nasce Modestamente , il giornale delle comunità psichiatriche , cosa ne pensate ? .é un’idea divertente e interessante .è un’opportunità per comunicare con gli altri , per raccontare di cosa siamo capaci .possiamo far capire cosa significa malattia mentale .zero pensiero ……… “Partiamo da subito …. Malattia mentale è ??..... .una malattia difficile da spiegare , spaventa
me ma anche gli altri , chi mi sta vicino .comportarti come non vorresti .è solitudine , disagio a stare con gli altri,ma
anche fortuna al gratta e vinci “ C’è qualcosa che proprio non vi piace ? .i pregiudizi e le “etichette” .che la gente pensi che il caffè e il camminare
fanno male perché non è vero .la gente che ha i soldi perché io non ne ho “Cosa invece vi fa stare bene ? .l’Atletico Catania che risale in eccellenza .il passaggio del tempo .avere amici ed operatori con cui poter parlare e
da cui avere piccole spinte per reagire .la speranza “Di cosa vorreste parlare nei prossimi numeri ? .la relazione con gli altri .di costruire qualcosa insieme .di amore e affetto
Cpa.cpm
Io so che al mondo nulla mi
appartiene fuorché il pensiero,
frutto imperturbato che sgorga
dall’animo mio…
Mi piacerebbe avere un permesso a casa
a Segrate (MI) con educatore/educatrice
prima del CPS. Grazie
Claudia
Vorrei essere accompagnata alla A.S.L. di
Albino (BG) con operatore/operatrice perché
devo fare un tesserino Grazie
Claudia
Modestamente Anno 1 n.1
3
Ricordando l’inventore Nicolas Tesla, colui che inventò il
motore a corrente alternata e le macchine per produrre i
fulmini.
Per quest’ultima idea avrei pensato che sfruttando il fulmine,
cioè immettendolo in un motore a cilindri che possa far girare
sia un alternatore che un motore per l’utilizzo sia su macchine
sia su centrali per la produzione di energia elettrica.
Pierluigi
Buon giorno a tutti! Avete qualche attimo da dedicarci? Per noi siete importanti!
Perché ci è venuta l’idea di creare un giornale tutto nostro? Pensiamo sia un’iniziativa costruttiva e con
parole tutte nostre vorremmo farvi capire come per noi il giornale sia un modo per esprimere idee e
pensieri. Vuole essere un
mezzo per proporci alla
popolazione, al fine di non
essere ghettizzati e costruire
qualcosa insieme. Riteniamo
che la redazione di un giornale
tutto nostro ci possa
permettere innanzi tutto di
trovare un impegno da portare
avanti costantemente e di fare
qualcosa per gli altri.
Vorremmo che le persone al di
fuori delle comunità ci
vedessero: non come malati da
evitare, ma come persone sensibili, certo con alcuni problemi da risolvere… Quindi bisognosi d’aiuto e
comprensione. La nostra impressione è che la gente fuori si comporti con noi in modo diverso e ci
sentiamo messi alla prova in ogni attimo.
Dal nostro punto di vista siamo persone
buone, amorevoli e generose, forse un po’
bizzarre. Potrebbe essere anche un mezzo,
per stimolare le persone che come noi
vivono la fragilità sulla propria pelle, a chiedere
aiuto senza timore! Alcuni di noi si sentono
“Ben mimetizzati” nella società, chissà
perché?! Il miglioramento ci può
sempre essere! Da parte nostra è importante essere schietti e onesti, aprendoci direttamente senza tanti
giri di parole e non nascondendoci dietro ad una maschera, anche se non è per niente facile!!! E’
fondamentale che impariamo in primis a conoscere noi stessi ed i nostri compagni, per poi farci conoscere
e far vedere quanto ancora valiamo. Dobbiamo sforzarci di trovare idee che esprimano il nostro essere, le
nostre qualità e pecche senza cadere nella banalità. Il nostro auspico è che questi sforzi vengano apprezzati
e che abbiate la possibilità di conoscerci sotto un altro punto di vista!
Grazie per averci letto, buona vita!!!
Oltea, Antonio, Luciana, Giuseppe, Gualtiero, Ferruccio, Pierluigi, Monica, Roberto.
Un giornale tutto nostro
E’ impossibile ha detto l’orgoglio
E’ rischioso ha detto l’esperienza
Lascia stare ha detto il pensiero.
PROVA SUSSURO’ IL CUORE
Modestamente Anno 1 n.1
4
APPUNTAMENTI DI OTTOBRE VENERDI’ 16 OTTOBRE ore 20.00 C/O CENTRO CULTURALE TESTORI Via Convento, 12 Vertova (BG)
Serata MODESTAMENTE Incontro di sensibilizazzione sulla vita in comunità psichiatrica
CONTATTI Per suggerimenti, idee, consigli, critiche e per tutti quelli che vogliono mettersi in contatto con noi: Scriveteci: [email protected] Chiamaci: 035/737642 Monica e Roberto 035/737617 Gabry e Valentina.
Nei fumetti compaiono, in ordine sparso, alcuni “PENSIERI LIBERI” che gli ospiti delle nostre comunità hanno voluto condividere con tutti voi.
Perché in questa comunità? Non lo so, forse perché dovevo venire.
A volte mi dico che tutto va bene, però in realtà niente non va bene,
non dico niente non per mentire, ma per non fare soffrire le persone
che tengono a me, oppure dare delle spiegazioni inutili a quelli che
non gli importa niente di me. Sembra che do fastidio, meglio stare
zitta. Come fare a prendere dall’inizio la vita quando non lo sai da
dove inizia e gli altri non ci sono quando hai bisogno?
Quando sono arrivato sulla terra non avevo idea di me
stesso. Sarà male, sara bene?
Quale sarà il mio destino? E vado per la mia strada. Non ho
idea di cosa incontro. Oggi forse mi lamento, domani forse
sorrido. Ma vado sulla mia strada e ringrazio. E quando verrà
la fine non ho idea di che sarà. Sarà bene, sarà male?
Io vado sulla mia strada.
Vorrei tanto scrivere un pensiero, un pensiero comune a tutti,
così comune per cui non essere riconosciuto. Potrei dire che ogni
giorno è fatto di sorprese, quindi io adoro lo sorprese e aspetto
con ansia il domani. Posso dire che ogni giorno si vedono
persone e cose nuove, quindi perché non aspettare domani?
Posso dire che la vita è tutta da vivere, basta saper cogliere la
bellezza di un bocciolo di rosa in un prato tutto fiorito
DIRETTORE RESPONSABILE: TESTA DOTT. STEFANO EDITORE E INDIRIZZO DELLA REDAZIONE: FONDAZIONE I.P.S. CARDINAL GUSMINI ONLUS
VIA SAN CARLO, 30 24029 VERTOVA (BG)
REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI BERGAMO AL NR. 13/10 STAMPATO PRESSO: FONDAZIONE I.P.S. CARDINAL GUSMINI ONLUS