Giornalino Dicembre (Retro)

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dicembre 2009 - marzo 2010 /11 ASSOCIAZIONE AMICI DELLE MISSIONARIE DELL’IMMACOLATA Facendo seguito a quanto illustrato nel nostro foglio dello scorso dicembre, nei mesi scorsi si è conclusa la realizzazione dell’ostello per le ragazze di Alotau, sorto grazie ai fondi ar- rivati dal 5 x mille del 2006, sottoscritto a favore della nostra Associazione da tanti di voi e da numerosi Amici. In data 12 maggio 2009, da Port Moresby ci scrive la Superiora Delegata Sr. Nancy D’Souza: “Carissimi amici MdI, un caro e caldo saluto dalla Papua Nuova Guinea! Con vivo senso di gratitudine vi comunico che i lavori della casa di Alotau, cominciati il 4 ottobre 2008, sono stati completati il 4 aprile 2009. Lino Casali (volontario lodigiano che, dopo una visita alle no- stre Suore presenti su quelle isole, da oltre 20 anni si trova in Papua N.G. offrendo quotidianamente il suo aiuto come costruttore – panettiere – idraulico – maestro ecc.. In effetti è il vero punto di riferimento delle nostre suore in Papua, che segue tutti i lavori con competenza e grande generosità – n.d.r.) con il suo gruppo di operai hanno lavorato con grande impegno, così che hanno permesso al primo gruppo di ragazze, di poter abitare la nuova casa dalla prima settimana di Aprile. In Alotau vi sono gli unici magazzini in grado di fornire ma- teriale da costruzione e lì abbiamo potuto comperare quanto ci serviva. I nostri ragazzi hanno fatto i letti, parte degli ar- madi, gli scaffali ecc. Il totale della costruzione, comprensivo anche dell’arredamento e della mano d’opera dei ragazzi che hanno lavorato, è di Kina 245,325.94. Da voi Amici abbiamo ricevuto un totale di € 68.000,00 pari a Kina 238,000.00 (1 € = 3,5 Kina) che ci hanno permesso di realizzare questa costruzione che vi illustriamo con alcune fotografie. Vi siamo davvero molto grate e riconoscenti per tutto l’aiuto ricevuto, senza il quale non avremmo potuto re- alizzare tale progetto tanto desiderato per il bene di tante ragazze. Noi assicuriamo le nostre preghiere e chiediamo che il Signore vi accompagni con le Sue ricche Benedizioni. Sr. Nancy D’Souza – Superiora Delegata” Ecco il nuovo Ostello di Alotau PAPUA NUOVA GUINEA Organizzato dalla sezione romana dell’Associazione, nella sede di Torre Gaia, presso la Comunità delle Missionarie dell’Imma- colata, Domenica 18 Ottobre scorso si è tenuto un incontro conviviale a scopo di beneficenza. La sala refettorio, allestita a festa, era riempita in tutta la sua capienza; ai tavoli han- no brillantemente svolto il servizio alcune socie e due suore indiane nel loro sari tradizionale. I sessanta commensali, in un’atmosfera estremamente cordiale, hanno così potuto gu- stare le prelibatezze di Fulvio Pierangelini che, coadiuvato in cucina da due suoi collaboratori, ne ha curato la preparazione dopo aver personalmente provveduto a reperire l’eccellenza delle materie prime. Chi è Fulvio Pierangelini? Dire che è un geniale interprete della cucina italiana o che è uno dei migliori cuochi del mondo non basta, c’è di più: Fulvio è anche e so- La prima notte che vi ho visto era not- te fonda. L’aereo era appena atterrato al vecchio aeroporto, allora scalcinato e fatiscente e la prima cosa che mi ha accolto all’uscita e’ stata l’aria umi- da e densa di un odore penetrante, a me sconosciuto; un odore inesorabile, come avrei poi imparato, che non ti lascia mai. Ecco le suore festanti con Annabella e Gabriella e con le collane di fiori per adornare me e mio marito che ci eravamo sposati da pochi gior- ni. Sull’ambulanza adibita a taxi che ci conduceva verso il lebbrosario, mentre le suore raccontavano garrule le loro piccole e grandi novità, io non riuscivo a staccare gli occhi da quello che vedevo dal finestrino. Voi eravate al bordo della strada per tutti i dieci chilometri che abbiamo percorso, su entrambi i lati, e stavate dormendo, grandi ombre nere, fagotti di stracci, sdraiati per terra, nella pol- vere, su carretti, sacchi, cumuli di cose informi a gruppi o isolati. Il mio cuore era in tumulto, non capivo, stentavo a credere, tutto mi arrivava dentro come ondate di pugni. Non e’ stato amore a prima vista. In questi ultimi anni non vi trovo più sulla strada dell’aeroporto: il visitatore, il turista, l’uomo d’affari non devono vedervi, vi hanno spostato e nascosto negli “slums”. Arrivati al lebbrosario nella nostra stanza, e’ stato difficile prendere sonno, ma al mattino il risveglio e’ stato gioioso: una campa- nella e un canto di bambini. Nel giar- dino pieno di piante, di fiori e di sole c’eravate voi, le nostre bimbe, tutte ordinate e compunte nella divisa pulita, intente alla preghiera prima di andare a scuola. Ho amato subito i vostri capelli Da Roma il Comandante Redditi ci invia questa bella testimonianza relativa ad un’iniziativa molto “appetitosa” !!!! ROMA - Pranzo di beneficenza del 18 ottobre 2009 prattutto un generoso. Infatti, appena gli è stata prospettata questa ipotesi, si è reso immediatamente disponibile ed il suo prestigio ha reso fin troppo facile raccogliere le adesioni. La sua opera, prestata completamente a titolo gratuito, ha così consentito di poter donare alle Suore la somma di 5.700 euro che andranno a sostenere un progetto per i bambini tri- bali di Bishnupur, nell’India nordorientale. Anche da questo foglio ti giunga il nostro GRAZIE caro Fulvio, vero protagonista di questa iniziativa di beneficenza, grazie anche da parte di tanti bambini bisognosi; loro forse non ti conosceranno mai però, da lassù, QUALCUNO ti avrà certamente notato. [E il re risponderà loro: “ in verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei fratelli minimi, l’avete fatto a me” (Mt. 25,40)] neri e lucidi, quei grandi occhi di vellu- to e la prontezza al sorriso. Poi, alzando gli occhi alle balconate del primo piano, eccovi là, uomini e donne lebbrosi affacciati a salutare e a sorri- dere mentre sulla panchina vicino a me c’era James, lebbroso e sordo che tut- ti, passando, toccavano con un buffetto per fargli sentire che era vivo e non era solo. Namastè, mani giunte e un sorriso, quei sorrisi, quei saluti mi feriscono più di una spada. Perché sorridete a me, che senso ha guardarmi con gentilezza ed amabilità ??? A me che dodici ore prima avevo lasciato una casa con quat- tro televisori e quattro paia di scarpe firmate. Non era con voi il mio posto e desideravo fuggire. Il desiderio di fuggi- re crebbe quando vidi la Casa della Ca- rità dove una suora, un religioso ed una volontaria vivevano con 20 bambini e ragazzi handicappati gravi, raccolti per strada, urlanti giorno e notte. Ti ricor- do suor Maria, in cortile alle prese con un enorme pentolone, in cui facevi bol- lire le pezze di cotone per pulire i tuoi ragazzi. Ricordo il tuo sguardo giovane ed infinitamente triste che nemmeno il barattolo di Nutella affidatomi dalla tua mamma era riuscito ad accendere. Una “veterana” dell’India ci rende partecipe dei suoi stati d’animo con questa sua: ULTIMA ORA mentre stavamo andando in stampa è arrivata questa notizia tanto attesa: dall’AGENZIA DELLE ENTRATE - 5 x 1000 anno 2007 - scelte effettuate n. 1.269 - importo totale previsto € 75.168,41 (salvo rettifiche) Lettera d’amore agli uomini, alle donne, ai vecchi e ai bambini di Mumbai INDIA Tu non ce l’hai fatta e sei tornata a casa, don Giuliano e’ ancora la’ in mezzo alla sua gente ed io vi amo in ugual modo tutte e due. Mi portarono poi in una delle case di Madre Teresa dove veni- vano raccolti e accuditi bambini piccoli destinati in gran parte alle adozioni in- ternazionali. Un luogo silenzioso, tran- quillo, rassicurante in cui mi addentrai fiduciosa fino a quando non entrai nella prima stanza. Era una grande stanza piena di lettini tutti ben infilati in or - dinate corsie; in ogni lettino un bimbo, aggrappato alla sponda di reticella che si cullava da solo dondolandosi lenta- mente con gli occhioni neri sperduti nel vuoto. Questa volta scappai davvero e mi rifugiai nella vicina chiesa a piangere e pregare. Uomini, donne, vecchi, bam- bini di Mumbai c’è voluto molto tempo per riuscire a guardarvi negli occhi, per riuscire a toccarvi, per affrontarvi alla pari. Il desiderio di fuggire e’ svanito quando ho capito quanto e’ importante per voi non solo il nostro sostegno, ma anche il nostro Amore ed allora e’ stato come un fiume uscito dagli argini rigidi del mio cuore che lentamente ci ha av- volto in un abbraccio di tenerezza, gioia e amore. (Luisella Zibordi) Un grazie a tutti coloro che, con la loro firma, hanno preso parte alla realizzazione di questo progetto ed un invito a con- tinuare a sostenerci per poter compiere insieme qualcosa di bello a favore degli ultimi.

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Retro del giornalino Dicembre Marzo 2010

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dicembre 2009 - marzo 2010 /11ASSOCIAZIONE AMICI DELLE MISSIONARIE DELL’IMMACOLATA

Facendo seguito a quanto illustrato nel nostro foglio dello scorso dicembre, nei mesi scorsi si è conclusa la realizzazione dell’ostello per le ragazze di Alotau, sorto grazie ai fondi ar-rivati dal 5 x mille del 2006, sottoscritto a favore della nostra Associazione da tanti di voi e da numerosi Amici.In data 12 maggio 2009, da Port Moresby ci scrive la Superiora Delegata Sr. Nancy D’Souza:

“Carissimi amici MdI, un caro e caldo saluto dalla Papua Nuova Guinea! Con vivo senso di gratitudine vi comunico che i lavori della casa di Alotau, cominciati il 4 ottobre 2008, sono stati completati il 4 aprile 2009.Lino Casali (volontario lodigiano che, dopo una visita alle no-stre Suore presenti su quelle isole, da oltre 20 anni si trova in Papua N.G. offrendo quotidianamente il suo aiuto come costruttore – panettiere – idraulico – maestro ecc.. In effetti è il vero punto di riferimento delle nostre suore in Papua, che segue tutti i lavori con competenza e grande generosità – n.d.r.) con il suo gruppo di operai hanno lavorato con grande impegno, così che hanno permesso al primo gruppo di ragazze, di poter abitare la nuova casa dalla prima settimana di Aprile.In Alotau vi sono gli unici magazzini in grado di fornire ma-teriale da costruzione e lì abbiamo potuto comperare quanto ci serviva. I nostri ragazzi hanno fatto i letti, parte degli ar-madi, gli scaffali ecc. Il totale della costruzione, comprensivo anche dell’arredamento e della mano d’opera dei ragazzi che hanno lavorato, è di Kina 245,325.94.Da voi Amici abbiamo ricevuto un totale di € 68.000,00 pari a Kina 238,000.00 (1 € = 3,5 Kina) che ci hanno permesso di realizzare questa costruzione che vi illustriamo con alcune fotografie. Vi siamo davvero molto grate e riconoscenti per tutto l’aiuto ricevuto, senza il quale non avremmo potuto re-alizzare tale progetto tanto desiderato per il bene di tante ragazze. Noi assicuriamo le nostre preghiere e chiediamo che il Signore vi accompagni con le Sue ricche Benedizioni.

Sr. Nancy D’Souza – Superiora Delegata”

Ecco il nuovo Ostello di Alotau PAPUA NUOVA GUINEA

Organizzato dalla sezione romana dell’Associazione, nella sede di Torre Gaia, presso la Comunità delle Missionarie dell’Imma-colata, Domenica 18 Ottobre scorso si è tenuto un incontro conviviale a scopo di beneficenza. La sala refettorio, allestita a festa, era riempita in tutta la sua capienza; ai tavoli han-no brillantemente svolto il servizio alcune socie e due suore indiane nel loro sari tradizionale. I sessanta commensali, in un’atmosfera estremamente cordiale, hanno così potuto gu-stare le prelibatezze di Fulvio Pierangelini che, coadiuvato in cucina da due suoi collaboratori, ne ha curato la preparazione dopo aver personalmente provveduto a reperire l’eccellenza delle materie prime. Chi è Fulvio Pierangelini? Dire che è un geniale interprete della cucina italiana o che è uno dei migliori cuochi del mondo non basta, c’è di più: Fulvio è anche e so-

La prima notte che vi ho visto era not-te fonda. L’aereo era appena atterrato al vecchio aeroporto, allora scalcinato e fatiscente e la prima cosa che mi ha accolto all’uscita e’ stata l’aria umi-da e densa di un odore penetrante, a me sconosciuto; un odore inesorabile, come avrei poi imparato, che non ti lascia mai. Ecco le suore festanti con Annabella e Gabriella e con le collane di fiori per adornare me e mio marito che ci eravamo sposati da pochi gior-ni. Sull’ambulanza adibita a taxi che ci conduceva verso il lebbrosario, mentre le suore raccontavano garrule le loro piccole e grandi novità, io non riuscivo a staccare gli occhi da quello che vedevo dal finestrino.Voi eravate al bordo della strada per tutti i dieci chilometri che abbiamo percorso, su entrambi i lati, e stavate dormendo, grandi ombre nere, fagotti di stracci, sdraiati per terra, nella pol-vere, su carretti, sacchi, cumuli di cose informi a gruppi o isolati. Il mio cuore era in tumulto, non capivo, stentavo a credere, tutto mi arrivava dentro come ondate di pugni. Non e’ stato amore a prima vista. In questi ultimi anni non vi trovo più sulla strada dell’aeroporto: il visitatore, il turista, l’uomo d’affari non devono vedervi, vi hanno spostato e nascosto negli “slums”. Arrivati al lebbrosario nella nostra stanza, e’ stato difficile prendere sonno, ma al mattino il risveglio e’ stato gioioso: una campa-nella e un canto di bambini. Nel giar-dino pieno di piante, di fiori e di sole c’eravate voi, le nostre bimbe, tutte ordinate e compunte nella divisa pulita, intente alla preghiera prima di andare a scuola. Ho amato subito i vostri capelli

Da Roma il Comandante Redditi ci invia questa bella testimonianza relativa ad un’iniziativa molto “appetitosa” !!!!ROMA - Pranzo di beneficenza del 18 ottobre 2009

prattutto un generoso. Infatti, appena gli è stata prospettata questa ipotesi, si è reso immediatamente disponibile ed il suo prestigio ha reso fin troppo facile raccogliere le adesioni. La sua opera, prestata completamente a titolo gratuito, ha così consentito di poter donare alle Suore la somma di 5.700 euro che andranno a sostenere un progetto per i bambini tri-bali di Bishnupur, nell’India nordorientale. Anche da questo foglio ti giunga il nostro GRAZIE caro Fulvio, vero protagonista di questa iniziativa di beneficenza, grazie anche da parte di tanti bambini bisognosi; loro forse non ti conosceranno mai però, da lassù, QUALCUNO ti avrà certamente notato. [E il re risponderà loro: “ in verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei fratelli minimi, l’avete fatto a me” (Mt. 25,40)]

neri e lucidi, quei grandi occhi di vellu-to e la prontezza al sorriso.Poi, alzando gli occhi alle balconate del primo piano, eccovi là, uomini e donne lebbrosi affacciati a salutare e a sorri-dere mentre sulla panchina vicino a me c’era James, lebbroso e sordo che tut-ti, passando, toccavano con un buffetto per fargli sentire che era vivo e non era solo. Namastè, mani giunte e un sorriso, quei sorrisi, quei saluti mi feriscono più di una spada. Perché sorridete a me, che senso ha guardarmi con gentilezza ed amabilità ??? A me che dodici ore prima avevo lasciato una casa con quat-tro televisori e quattro paia di scarpe firmate. Non era con voi il mio posto e desideravo fuggire. Il desiderio di fuggi-re crebbe quando vidi la Casa della Ca-rità dove una suora, un religioso ed una volontaria vivevano con 20 bambini e ragazzi handicappati gravi, raccolti per strada, urlanti giorno e notte. Ti ricor-do suor Maria, in cortile alle prese con un enorme pentolone, in cui facevi bol-lire le pezze di cotone per pulire i tuoi ragazzi. Ricordo il tuo sguardo giovane ed infinitamente triste che nemmeno il barattolo di Nutella affidatomi dalla tua mamma era riuscito ad accendere.

Una “veterana” dell’India ci rende partecipe dei suoi stati d’animo con questa sua:

ULTIMA ORAmentre stavamo andando

in stampa è arrivata questa

notizia tanto attesa:

dall’AGENZIA DELLE ENTRATE

- 5 x 1000 anno 2007 - scelte

effettuate n. 1.269 - importo

totale previsto € 75.168,41

(salvo rettifiche)

Lettera d’amore agli uomini, alle donne, ai vecchi e ai bambini di Mumbai INDIA

Tu non ce l’hai fatta e sei tornata a casa, don Giuliano e’ ancora la’ in mezzo alla sua gente ed io vi amo in ugual modo tutte e due. Mi portarono poi in una delle case di Madre Teresa dove veni-vano raccolti e accuditi bambini piccoli destinati in gran parte alle adozioni in-ternazionali. Un luogo silenzioso, tran-quillo, rassicurante in cui mi addentrai fiduciosa fino a quando non entrai nella prima stanza. Era una grande stanza piena di lettini tutti ben infilati in or-dinate corsie; in ogni lettino un bimbo, aggrappato alla sponda di reticella che si cullava da solo dondolandosi lenta-mente con gli occhioni neri sperduti nel vuoto. Questa volta scappai davvero e mi rifugiai nella vicina chiesa a piangere e pregare. Uomini, donne, vecchi, bam-bini di Mumbai c’è voluto molto tempo per riuscire a guardarvi negli occhi, per riuscire a toccarvi, per affrontarvi alla pari. Il desiderio di fuggire e’ svanito quando ho capito quanto e’ importante per voi non solo il nostro sostegno, ma anche il nostro Amore ed allora e’ stato come un fiume uscito dagli argini rigidi del mio cuore che lentamente ci ha av-volto in un abbraccio di tenerezza, gioia e amore. (Luisella Zibordi)

Un grazie a tutti coloro che, con la loro firma, hanno preso parte alla realizzazione di questo progetto ed un invito a con-tinuare a sostenerci per poter compiere insieme qualcosa di bello a favore degli ultimi.