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20
Estate SUZZARA CLUB ALPINO ITALIANO dal 1980 2011

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Estate

SUZZARACLUB ALPINO ITALIANO

dal 1980

2011

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Pag.3

Calendario delle Escursioni

27 Marzo Isola Palmaria - Parco di Portovenere

10 Aprile Cima Capi - Ferrata «Fausto Susatti»

17 Aprile Ris. Nat. Valle del Freddo - Lago d’Iseo

8 Maggio Val Venosta in Bicicletta - Malles-Merano

Val Venosta a Piedi - Marlengo-Merano

28-29 Maggio Argentario e Isola del Giglio - Toscana

12 Giugno Valle del Vajont - Dolomiti Friulane

26 Giugno Viel dal Pan e Ferrata delle Trincee - Marmolada

10 Luglio Monte Cornetto - Gruppo del Sengio Alto

23-24 Luglio Traversata dell’altopiano del Puez

27-28 Agosto Bocchette Alte e Centrali - Dolomiti di Brenta

10-11 Settembre Val Martello - Gruppo Ortles-Cevedale

25 Settembre Lago Santo - Appennino Parmense

9 Ottobre Festa Sociale

Foto in copertina: Elaborato vincitore del concorso «La Montagna Incantata» Classe 5°C Collodi

Primo Classificato«Intimità»

Stefano Compagnoni

Secondo Classificato«Segni di Guerra»

Danilo Martini

Terzo Classificato«Doss del Sabion»

Aleardo Frignani

ISCRIZIONE ALLE GITE:L’iscrizione è aperta circa un mese prima della gita e termina il martedì precedente all’escursione. Non aspettate l’ultimo giorno ! Le iscrizioni si possono effettuare presso:Ø Sede CAI: P.le Marco Polo, 1 (all’interno del Tennis Club)

Tutti i Venerdì (e i Martedì prima delle gite) dalle ore 21.00 alle 22.30Ø MARCHETTI SPORT: vl. Menotti, 13 - Suzzara

Orario di negozio

Montagna: Ambienti e CulturaMontagna: Ambienti e Cultura

Ecco i primi tre classificati del

concorso fotografico organizzato in occasione del

trentennale del CAI Suzzara

Sede: via Nizzi,6, 42100 Reggio Emilia - tel. e fax: 0522 641939 Uff. Commerciale e Amministrativo: via f.lli Bandiera 4, 46029

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Calendario delle Escursioni

27 Marzo Isola Palmaria - Parco di Portovenere

10 Aprile Cima Capi - Ferrata «Fausto Susatti»

17 Aprile Ris. Nat. Valle del Freddo - Lago d’Iseo

8 Maggio Val Venosta in Bicicletta - Malles-Merano

Val Venosta a Piedi - Marlengo-Merano

28-29 Maggio Argentario e Isola del Giglio - Toscana

12 Giugno Valle del Vajont - Dolomiti Friulane

26 Giugno Viel dal Pan e Ferrata delle Trincee - Marmolada

10 Luglio Monte Cornetto - Gruppo del Sengio Alto

23-24 Luglio Traversata dell’altopiano del Puez

27-28 Agosto Bocchette Alte e Centrali - Dolomiti di Brenta

10-11 Settembre Val Martello - Gruppo Ortles-Cevedale

25 Settembre Lago Santo - Appennino Parmense

9 Ottobre Festa Sociale

Foto in copertina: Elaborato vincitore del concorso «La Montagna Incantata» Classe 5°C Collodi

Primo Classificato«Intimità»

Stefano Compagnoni

Secondo Classificato«Segni di Guerra»

Danilo Martini

Terzo Classificato«Doss del Sabion»

Aleardo Frignani

ISCRIZIONE ALLE GITE:L’iscrizione è aperta circa un mese prima della gita e termina il martedì precedente all’escursione. Non aspettate l’ultimo giorno ! Le iscrizioni si possono effettuare presso:Ø Sede CAI: P.le Marco Polo, 1 (all’interno del Tennis Club)

Tutti i Venerdì (e i Martedì prima delle gite) dalle ore 21.00 alle 22.30Ø MARCHETTI SPORT: vl. Menotti, 13 - Suzzara

Orario di negozio

Montagna: Ambienti e CulturaMontagna: Ambienti e Cultura

Ecco i primi tre classificati del

concorso fotografico organizzato in occasione del

trentennale del CAI Suzzara

Sede: via Nizzi,6, 42100 Reggio Emilia - tel. e fax: 0522 641939 Uff. Commerciale e Amministrativo: via f.lli Bandiera 4, 46029

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Via G.Leopardi, 9 - Tel. 0376 648114

Pag.4

27Marzo

Isola PalmariaParco Naturale di Portovenere

Coordinatori: MaramottiÈ347 8286511 Martini È331 6485330

Pag.5

10Aprile

Escursione molto suggestiva per i numerosi punti panoramici toccati; il percorso offre scorci di rara bellezza sul lago di Garda e sulla valle del Sarca, a volte con esposizioni mozzafiato per la verticalità delle pareti sottostanti. Si tratta di un percorso alpinistico grandemente panoramico e senza eccessive difficoltà.Il percorso dell'escursione offre inoltre la possibilità di visitare le gallerie austriache della prima guerra mondiale.ESCURSIONE IDEALE PER I PRINCIPIANTI DI FERRATE

Descrizione dell’escursione:Punto di partenza dell'escursione è Biacesa (418 m) all'inizio della val di Ledro da cui si segue il segnavia 470 per il “Sentiero dei Bechi”, sentiero storico dove si ritirarono le truppe italiane nel 1915 e dove si incontrano ancora numerosi resti della grande guerra. Dopo circa 1 ora di cammino si arriva nei pressi di una grotta dove inizia la ferrata Susatti. La ferrata, piuttosto facile e non eccessivamente esposta, supera i saltini rocciosi della cresta Sud di Cima Capi alternando tratti attrezzati con altri di sentiero. La vista sul Lago di Garda è grandiosa, con alcuni terrazzini a picco sul lago. Con circa due ore e mezza di cammino si è finalmente alla vetta di Cima Capi (905m), contrassegnata dalla bandiera italiana e dal libro di vetta. L'arrivo alla cima merita una sosta (seppure su uno spazio ridotto) per la bellezza del panorama. Dalla cima ci si può collegare con la ferrata Foletti, facile e brevissima ferrata caratterizzata da barre d'acciaio per facilitare il passaggio su alcune placche. Dopo una breve discesa su roccette si arriva al sentiero che conduce al Bivacco Arcioni e poi alla chiesa di San Giovanni. Da qui due diverse soluzioni. O si scende a Biacesa (circa 1 ora di cammino su sentiero nel bosco) oppure si prende a destra per il bosco e si raggiungono i camminamenti di guerra di punta Rocca. Per questa che è sicuramente la via più bella, è obbligatorio avere una torcia elettrica in quanto le gallerie non sono illuminate. Si risale dunque per un sentiero ripido ed in parte attrezzato finché non si arriva all'imbocco del sistema di gallerie austriache (il tenente Arcioni tentò ripetutamente, ma senza fortuna, di conquistarle nel 1916 e ivi morì). Percorse le gallerie si esce con una scala verticale per poi rientrarvici poco più avanti. Infine, passando per Bocca Pasumer, si seguono le trincee fino a raggiungere un bivio da prendere a sinistra, che riporta a Biacesa. Il giro è di circa 4 ore e mezzo più un'ora e mezza per la variante delle gallerie.

CAICima Capi

Sentiero attrezzato «Fausto Susatti»

Gita in Breve

Dislivelloæè500

Tempo totale ore 6.00

Partenza: 7.30Rientro:20.00

Difficoltà: EEAL'isola Palmaria, l'isola del Tino e del Tinetto e

Portovenere sono state dichiarate patrimonio

dell'umanita' dall' UNESCO nel 1997. Si tratta di luoghi

di grande valore paesaggistico, naturale e culturale.

Descrizione dell’escursione:

L'itinerario si sviluppa nel Parco Regionale dell' isola

Palmaria, permettendo di fare il giro completo dell' isola

più grande del Golfo della Spezia.

Ci imbarcheremo a Portovenere e in pochi minuti di

navigazione raggiungeremo Terrizzo, punto di partenza del nostro percorso.

Ci incammineremo verso sinistra, alle spalle dello stabilimento balneare dei

Sottufficiali della Marina Militare e costeggiando il forte Umberto I°

continueremo verso Punta della Scola, con davanti la cinquecentesca Torre

Scola, e la punta della Maiella. Arrivati alla Casa del Roccio si scende a livello

del mare fino alla cala del Pozzale e alle ex cave di Portero, per poi risalire

passando vicino alla Grotta dei Colombi ed arrivando al punto più alto del

percorso a quota 175 metri tra il Forte Cavour ed il Semaforo. La discesa porta

alla punta Carlo Alberto, sul litorale davanti alla chiesa di San Pietro e da qui

fino al Terrizzo.

Gita in Breve

Dislivello æè200

Tempo totale ore 3.00

Partenza: 7.00Rientro:21.00

Difficoltà: E/T

Coordinatori: MartiniÈ331 6485330 PapottiÈ328 0973492

Attrezzatura

46029 SUZZARA (Mantova)Via Giulio Natta, 4/A (Z.I. Rangavino)

di Alberti Gioacchino & C. s.n.c.

Tel. 0376 533717 Fax 0376 507371E-mail: [email protected]

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Via G.Leopardi, 9 - Tel. 0376 648114

Pag.4

27Marzo

Isola PalmariaParco Naturale di Portovenere

Coordinatori: MaramottiÈ347 8286511 Martini È331 6485330

Pag.5

10Aprile

Escursione molto suggestiva per i numerosi punti panoramici toccati; il percorso offre scorci di rara bellezza sul lago di Garda e sulla valle del Sarca, a volte con esposizioni mozzafiato per la verticalità delle pareti sottostanti. Si tratta di un percorso alpinistico grandemente panoramico e senza eccessive difficoltà.Il percorso dell'escursione offre inoltre la possibilità di visitare le gallerie austriache della prima guerra mondiale.ESCURSIONE IDEALE PER I PRINCIPIANTI DI FERRATE

Descrizione dell’escursione:Punto di partenza dell'escursione è Biacesa (418 m) all'inizio della val di Ledro da cui si segue il segnavia 470 per il “Sentiero dei Bechi”, sentiero storico dove si ritirarono le truppe italiane nel 1915 e dove si incontrano ancora numerosi resti della grande guerra. Dopo circa 1 ora di cammino si arriva nei pressi di una grotta dove inizia la ferrata Susatti. La ferrata, piuttosto facile e non eccessivamente esposta, supera i saltini rocciosi della cresta Sud di Cima Capi alternando tratti attrezzati con altri di sentiero. La vista sul Lago di Garda è grandiosa, con alcuni terrazzini a picco sul lago. Con circa due ore e mezza di cammino si è finalmente alla vetta di Cima Capi (905m), contrassegnata dalla bandiera italiana e dal libro di vetta. L'arrivo alla cima merita una sosta (seppure su uno spazio ridotto) per la bellezza del panorama. Dalla cima ci si può collegare con la ferrata Foletti, facile e brevissima ferrata caratterizzata da barre d'acciaio per facilitare il passaggio su alcune placche. Dopo una breve discesa su roccette si arriva al sentiero che conduce al Bivacco Arcioni e poi alla chiesa di San Giovanni. Da qui due diverse soluzioni. O si scende a Biacesa (circa 1 ora di cammino su sentiero nel bosco) oppure si prende a destra per il bosco e si raggiungono i camminamenti di guerra di punta Rocca. Per questa che è sicuramente la via più bella, è obbligatorio avere una torcia elettrica in quanto le gallerie non sono illuminate. Si risale dunque per un sentiero ripido ed in parte attrezzato finché non si arriva all'imbocco del sistema di gallerie austriache (il tenente Arcioni tentò ripetutamente, ma senza fortuna, di conquistarle nel 1916 e ivi morì). Percorse le gallerie si esce con una scala verticale per poi rientrarvici poco più avanti. Infine, passando per Bocca Pasumer, si seguono le trincee fino a raggiungere un bivio da prendere a sinistra, che riporta a Biacesa. Il giro è di circa 4 ore e mezzo più un'ora e mezza per la variante delle gallerie.

CAICima Capi

Sentiero attrezzato «Fausto Susatti»

Gita in Breve

Dislivelloæè500

Tempo totale ore 6.00

Partenza: 7.30Rientro:20.00

Difficoltà: EEAL'isola Palmaria, l'isola del Tino e del Tinetto e

Portovenere sono state dichiarate patrimonio

dell'umanita' dall' UNESCO nel 1997. Si tratta di luoghi

di grande valore paesaggistico, naturale e culturale.

Descrizione dell’escursione:

L'itinerario si sviluppa nel Parco Regionale dell' isola

Palmaria, permettendo di fare il giro completo dell' isola

più grande del Golfo della Spezia.

Ci imbarcheremo a Portovenere e in pochi minuti di

navigazione raggiungeremo Terrizzo, punto di partenza del nostro percorso.

Ci incammineremo verso sinistra, alle spalle dello stabilimento balneare dei

Sottufficiali della Marina Militare e costeggiando il forte Umberto I°

continueremo verso Punta della Scola, con davanti la cinquecentesca Torre

Scola, e la punta della Maiella. Arrivati alla Casa del Roccio si scende a livello

del mare fino alla cala del Pozzale e alle ex cave di Portero, per poi risalire

passando vicino alla Grotta dei Colombi ed arrivando al punto più alto del

percorso a quota 175 metri tra il Forte Cavour ed il Semaforo. La discesa porta

alla punta Carlo Alberto, sul litorale davanti alla chiesa di San Pietro e da qui

fino al Terrizzo.

Gita in Breve

Dislivello æè200

Tempo totale ore 3.00

Partenza: 7.00Rientro:21.00

Difficoltà: E/T

Coordinatori: MartiniÈ331 6485330 PapottiÈ328 0973492

Attrezzatura

46029 SUZZARA (Mantova)Via Giulio Natta, 4/A (Z.I. Rangavino)

di Alberti Gioacchino & C. s.n.c.

Tel. 0376 533717 Fax 0376 507371E-mail: [email protected]

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Pag.6

17Aprile

Sul versante bergamasco del lago d'Iseo panorami incredibili sull'alto Sebino e sulla val Cavallina. Una bella escursione con partenza dalla Riserva Naturale Valle del Freddo (350 m slm), per poi aggirare il monte Clemo arrivando sulle rive del lago nel paese di Castro. I sentieri a "mezza costa" sul lago ed il panorama che si gode dalla chiesetta pastorale di S. Defendente (674 mslm) sono i punti di forza di questa giornata sui monti del lago d'Iseo. La località denominata Valle del Freddo è situata in Alta Val Cavallina tra il lago di Gaiano e il Monte Clemo, sulla sinistra orografica. La caratteristica peculiare di questo ambiente è la presenza delle cosiddette “buche del freddo” da cui alita aria gelida a livello del suolo, determinando un particolare microclima che permette la sopravvivenza di flora d'alta quota a solo 300-700 m di altitudine. Durante tutto l'arco di un'estate di indagine, la temperatura dell'aria, all'uscita dalle bocche, oscillava tra lo zero ed un grado, in considerazione di quanto detto, si è venuto a creare un microclima dalle caratteristiche particolari che ha permesso l'insediamento di una flora di tipo alpino di alta quota. Infatti si osservano numerose specie tra cui la stella alpina, il rododendro, la genziana, il pino nero, i larici, ad una quota media di 400 metri.

Descrizione dell’escursione:Durante la nostra escursione ci troveremo ad attraversare diversi ambienti vegetazionali, non a causa dei dislivelli affrontati, ma per il fatto che la prima parte del percorso sovrasterà la valle del freddo mentre la seconda parte dell'itinerario sarà a “picco” sul lago d'Iseo. Perciò prima attraverseremo boschi di castagni, querce, carpini, per poi trovare una vegetazione termofila ricca di essenze mediterranee. Partendo da una quota di circa 350 m nei pressi della Riserva Naturale, per sentiero risaliremo i boschi del versante orientale del monte Clemo, per giungere al piccolo abitato di Esmate. Qui, attraversando le vie del paese arriveremo ad uno spettacolare punto panoramico quale è la piccola chiesetta di S.Defendente (674m). Lo sguardo spazia su tutto il lago Sebino, sulle cime della Corna Trentapassi, Monte Guglielmo, Montisola. Dopo una sosta per il pranzo, il percorso che rimane in quota, costeggia la riva orientale del lago, permettendoci una passeggiata rilassante che ci porterà fino all'abitato di Castro, in riva al lago, dove termina la nostra escursione.

CAI8

MaggioVal Venosta in Bici

Malles - Merano

Un itinerario da sogno in bicicletta in una delle valli più belle del mondo,lungo le rive del fiume Adige, sovrastata da castelli, tra vigneti e meli in fiore, con sullo sfondo le alte vette dell'Ortles, Cevedale e Gran Zebrù.Descrizione dell’escursione:Dalla stazione ferroviaria di Merano (m. 302), con il trenino della val Venosta, un vero esempio di tecnologia e organizzazione alto tesina, si arriva dopo circa un ora di viaggio a Malles (m. 998). Qui verranno noleggiate le bici e i caschi (obbligatori) per tutti i partecipanti. Scelti i nostri mezzi di trasporto (mountanbike e citybike) iniziamo il percorso di ritorno, in discesa fino a Glorenza, la più piccola città dell'alto Adige, che conserva ancora intatti portici e mura di cinta dell'età rinascimentale. Il viaggio prosegue tra salite e discese costeggiando l'Adige su pista ciclabile quasi interamente asfaltata, per arrivare dopo circa 4 ore, e dopo 60 Km. , alla stazione ferroviaria di Merano, dove dopo aver depositato bici e caschi, troviamo ad attenderci il pullman e il gruppo di escursionisti. Per chi si stancasse prima, c'è la possibilità di riconsegnare la bici e riprendere il percorso di ritorno in treno (compreso nel prezzo) dalle seguenti località: Spondigna (dopo 10 Km) Silandro (dopo 35 Km) Laces (dopo 40 Km) Naturno (dopo 50 Km).

Coordinatore: Bigliosi È337 449500

Valle del FreddoLago d’Iseo

CAI

Gita in Breve

Dislivelloè690

Tempo totale ore 5.00

Partenza: 6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E

Coordinatori: Capelli È335 7617046 Barosi È339 3684799

Gita in Breve

Dislivelloæè400

Tempo totale ore 4.00

Partenza: 7.00Rientro:21.00

Difficoltà: E

Attrezzatura fornita dal CAI

Val Venosta a PiediMarlengo - Merano

Fantastica escursione primaverile dove percorrendo uno dei waal più interessanti della conca Meranese (tra sentieri naturalistici, meleti in fiore e vigneti) abbiamo l'opportunità di rilassarci osservando il panorama e tra un posto di ristoro e l'altro l'occasione di ristorarciDescrizione dell’escursione:Dalla piazza del borgo di Marlengo(m 320) saliamo attraversandolo, su strada asfaltata, fino alle ultime case poi lungo una stradina che ci porta ad imboccare il Waalweg (m510) sentiero che proviene da Lana che noi seguiremo in direzione nord. Il Waal è un canale irriguo, iniziato verso il 400-500 dai monaci residenti e proprietari delle campagne sottostanti,fu poi costruito come lo vediamo ora negli anni 1737/1756 ed è tuttora funzionante. Si origina a Tell prendendo l'acqua da una chiusa sull'Adige ed arriva fino a Lana. Noi lo percorreremo contro corrente lungo una stradina / sentiero che una volta serviva per gli addetti alla manutenzione, ora una frequentata passeggiata. Il percorso da qui in poi si snoda dapprima fra meleti, poi fra vigneti e boschi praticamente sempre in piano lungo il canale. Vi si trovano numerosi posti di ristoro. Arrivati aTell (tol) (m525) attraversiamo la strada statale ed il ponte sull'Adige e continuiamo il cammino sulla sponda opposta alla conca Meranese e sempre percorrendo il Waalweg giungiamo a Plaars dove ad ora opportuna faremo pausa pranzo. Proseguiamo poi tra spendidi vigneti alternati a secolari castagni fino a Quarazze(Gratsch) dove prenderemo poi la strada asfaltata che scende a Merano per unirci al gruppo dei cicloturisti e tutti assieme recarci alla FORST dove termineremo la nostra escursione

Gita in Breve

Dislivelloæè210

Tempo totale ore 5.00

Partenza: 6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E

Coordinatore: BorioliÈ347 4431744

Pag.7

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17Aprile

Sul versante bergamasco del lago d'Iseo panorami incredibili sull'alto Sebino e sulla val Cavallina. Una bella escursione con partenza dalla Riserva Naturale Valle del Freddo (350 m slm), per poi aggirare il monte Clemo arrivando sulle rive del lago nel paese di Castro. I sentieri a "mezza costa" sul lago ed il panorama che si gode dalla chiesetta pastorale di S. Defendente (674 mslm) sono i punti di forza di questa giornata sui monti del lago d'Iseo. La località denominata Valle del Freddo è situata in Alta Val Cavallina tra il lago di Gaiano e il Monte Clemo, sulla sinistra orografica. La caratteristica peculiare di questo ambiente è la presenza delle cosiddette “buche del freddo” da cui alita aria gelida a livello del suolo, determinando un particolare microclima che permette la sopravvivenza di flora d'alta quota a solo 300-700 m di altitudine. Durante tutto l'arco di un'estate di indagine, la temperatura dell'aria, all'uscita dalle bocche, oscillava tra lo zero ed un grado, in considerazione di quanto detto, si è venuto a creare un microclima dalle caratteristiche particolari che ha permesso l'insediamento di una flora di tipo alpino di alta quota. Infatti si osservano numerose specie tra cui la stella alpina, il rododendro, la genziana, il pino nero, i larici, ad una quota media di 400 metri.

Descrizione dell’escursione:Durante la nostra escursione ci troveremo ad attraversare diversi ambienti vegetazionali, non a causa dei dislivelli affrontati, ma per il fatto che la prima parte del percorso sovrasterà la valle del freddo mentre la seconda parte dell'itinerario sarà a “picco” sul lago d'Iseo. Perciò prima attraverseremo boschi di castagni, querce, carpini, per poi trovare una vegetazione termofila ricca di essenze mediterranee. Partendo da una quota di circa 350 m nei pressi della Riserva Naturale, per sentiero risaliremo i boschi del versante orientale del monte Clemo, per giungere al piccolo abitato di Esmate. Qui, attraversando le vie del paese arriveremo ad uno spettacolare punto panoramico quale è la piccola chiesetta di S.Defendente (674m). Lo sguardo spazia su tutto il lago Sebino, sulle cime della Corna Trentapassi, Monte Guglielmo, Montisola. Dopo una sosta per il pranzo, il percorso che rimane in quota, costeggia la riva orientale del lago, permettendoci una passeggiata rilassante che ci porterà fino all'abitato di Castro, in riva al lago, dove termina la nostra escursione.

CAI8

MaggioVal Venosta in Bici

Malles - Merano

Un itinerario da sogno in bicicletta in una delle valli più belle del mondo,lungo le rive del fiume Adige, sovrastata da castelli, tra vigneti e meli in fiore, con sullo sfondo le alte vette dell'Ortles, Cevedale e Gran Zebrù.Descrizione dell’escursione:Dalla stazione ferroviaria di Merano (m. 302), con il trenino della val Venosta, un vero esempio di tecnologia e organizzazione alto tesina, si arriva dopo circa un ora di viaggio a Malles (m. 998). Qui verranno noleggiate le bici e i caschi (obbligatori) per tutti i partecipanti. Scelti i nostri mezzi di trasporto (mountanbike e citybike) iniziamo il percorso di ritorno, in discesa fino a Glorenza, la più piccola città dell'alto Adige, che conserva ancora intatti portici e mura di cinta dell'età rinascimentale. Il viaggio prosegue tra salite e discese costeggiando l'Adige su pista ciclabile quasi interamente asfaltata, per arrivare dopo circa 4 ore, e dopo 60 Km. , alla stazione ferroviaria di Merano, dove dopo aver depositato bici e caschi, troviamo ad attenderci il pullman e il gruppo di escursionisti. Per chi si stancasse prima, c'è la possibilità di riconsegnare la bici e riprendere il percorso di ritorno in treno (compreso nel prezzo) dalle seguenti località: Spondigna (dopo 10 Km) Silandro (dopo 35 Km) Laces (dopo 40 Km) Naturno (dopo 50 Km).

Coordinatore: Bigliosi È337 449500

Valle del FreddoLago d’Iseo

CAI

Gita in Breve

Dislivelloè690

Tempo totale ore 5.00

Partenza: 6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E

Coordinatori: Capelli È335 7617046 Barosi È339 3684799

Gita in Breve

Dislivelloæè400

Tempo totale ore 4.00

Partenza: 7.00Rientro:21.00

Difficoltà: E

Attrezzatura fornita dal CAI

Val Venosta a PiediMarlengo - Merano

Fantastica escursione primaverile dove percorrendo uno dei waal più interessanti della conca Meranese (tra sentieri naturalistici, meleti in fiore e vigneti) abbiamo l'opportunità di rilassarci osservando il panorama e tra un posto di ristoro e l'altro l'occasione di ristorarciDescrizione dell’escursione:Dalla piazza del borgo di Marlengo(m 320) saliamo attraversandolo, su strada asfaltata, fino alle ultime case poi lungo una stradina che ci porta ad imboccare il Waalweg (m510) sentiero che proviene da Lana che noi seguiremo in direzione nord. Il Waal è un canale irriguo, iniziato verso il 400-500 dai monaci residenti e proprietari delle campagne sottostanti,fu poi costruito come lo vediamo ora negli anni 1737/1756 ed è tuttora funzionante. Si origina a Tell prendendo l'acqua da una chiusa sull'Adige ed arriva fino a Lana. Noi lo percorreremo contro corrente lungo una stradina / sentiero che una volta serviva per gli addetti alla manutenzione, ora una frequentata passeggiata. Il percorso da qui in poi si snoda dapprima fra meleti, poi fra vigneti e boschi praticamente sempre in piano lungo il canale. Vi si trovano numerosi posti di ristoro. Arrivati aTell (tol) (m525) attraversiamo la strada statale ed il ponte sull'Adige e continuiamo il cammino sulla sponda opposta alla conca Meranese e sempre percorrendo il Waalweg giungiamo a Plaars dove ad ora opportuna faremo pausa pranzo. Proseguiamo poi tra spendidi vigneti alternati a secolari castagni fino a Quarazze(Gratsch) dove prenderemo poi la strada asfaltata che scende a Merano per unirci al gruppo dei cicloturisti e tutti assieme recarci alla FORST dove termineremo la nostra escursione

Gita in Breve

Dislivelloæè210

Tempo totale ore 5.00

Partenza: 6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E

Coordinatore: BorioliÈ347 4431744

Pag.7

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Pag.8

28-29Maggio

Feniglia e Isola del GiglioArgentario - Toscana

Il monte Argentario è collegato alla terraferma da due «tomboli» che delimitano la laguna di Orbetello, quello meridionale è detto della «Feniglia» ed è stato dichiarato «Riserva Forestale» nel 1971. E’ rinomata per la variegata fauna e per la splendida spiaggia sabbiosa, ideale per un fantastico bagno. L’isola del Giglio, con la sua natura prevalentemente montuosa ed un territorio per il 90% ancora selvaggio, ci accoglierà con un tripudio di colori e profumi, e ci permetterà di godere di splendidi panorami sulla costa e sull’arcipelago Toscano

Descrizione dell’escursione:Sabato: In pullman arriviamo nei pressi di Ansedonia, dove inizia il Tombolo della Feniglia. Nonostante la sua ridotta larghezza, è caratterizzata da una folta pineta attraversata per tutta la sua lunghezza (circa 6 km - 1.30 ore) da una pista sterrata che noi percorreremo. Ogni mille metri circa si apre sulla sinistra un passaggio che conduce direttamente al mare. Chi vuole potrà approfittarne per un bagno e per rilassarsi al caldo sole del Tirreno. Per gli altri l’escursione prosegue, salendo verso la cima del monte Argentario. La nostra meta è il Convento dei Passionisti (mt.273 - 2 ore), per ammirare dall’alto uno splendido panorama sulla laguna di Orbetello. Si scende poi verso Orbetello per una breve visita. Qui ci riuniremo con quanti sono rimasti in spiaggia e il pullman ci porterà a Porto Santo Stefano per cena e pernottamento in Hotel.

Domenica: Nella prima mattinata ci trasferiremo in traghetto sull’Isola del Giglio, a Giglio Porto. Saliremo prima a Giglio Castello (400 mt), per poi ridiscendere sul lato opposto dell’isola, a Campese (2 ore dal porto). Chi vuole può sdraiarsi sulla spiaggia e godersi una rilassante giornata di mare. Per gli altri la possibilità di arrivare al Faraglione (30 min) per approfittare a pieno dei panorami offerti dall’isola. Il rientro a Giglio Porto potrà essere effettuato a piedi (per il percorso dell’andata) o approfittando dei bus navetta che percorrono l’Isola.

TERMINE ISCRIZIONI: 17 APRILE 2011

Coordinatori: Barosi È339 3684799 MaramottiÈ347 8286511

Pag.9

12Giugno

La valle del Vajont, collocata a monte della diga ancora intatta, è un museo a cielo aperto della storia contemporanea d'Italia. Percorrendo i sentieri che collegano gli abitati di Casso e Erto, si tocca con mano la forza della natura che si è manifestata in questi luoghi. L'uomo di fronte a questi fenomeni ritorna ad essere piccolo ed impotente. La passeggiata che parte dalla visita del coronamento della diga, ci permette di fare un viaggio nel tempo tornando a quel terribile 9 ottobre 1963, quando la frana di dimensioni ciclopiche staccatasi dal Monte Toc portò a valle 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti. Tale massa, avanzando ad una velocità di 65 km/h, risalì in pochi istanti il versante opposto, sbarrando la valle e modificando definitivamente il suo aspetto.Inoltre la forza d'urto generò nell'invaso due ondate che si abbatterono una verso monte, spazzando le frazioni lungo le rive del lago e l'altra verso valle. Quest'ultima, scavalcò lo sbarramento della diga e spazzò via il paese di Longarone collocato nella valle del Piave.

Descrizione dell’escursione:La nostra escursione parte dalla diga del Vajont (723m), dove effettueremo una visita guidata al coronamento della diga. Al termine della visita ci incammineremo sul sentiero dei Carbone (n. 380), che sale sul versante di fronte al Monte Toc, dove sono collocati i paesi di Casso e Erto.

In circa un'ora arriveremo all'abitato di Casso (964m), scampato in parte al rovinoso evento. Visiteremo il paese e faremo una breve pausa pranzo.

Il cammino prosegue sul sentiero del Carbone rimanendo in quota attorno ai 1000 mt, per poi ridiscendere a quota 754m dove si trova il paese di Erto vecchia (2 ore da Casso). Qui effettueremo la visita al paese e alla Mostra Permanente del Centro Visite, dove sono raccolti documenti, fotografie relativi al disastro della diga.

NOTA: La visita guidata alla diga e l'ingresso al Museo sono a pagamento (tot. 8 euro)

Coordinatori: Sarzola È347 9753226 Capelli È335 7617046

CAIValle del Vajont

Dolomiti FriulaneCAI

Gita in Breve

Dislivelloæ350 è 300

Tempo totale ore 3.00

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E/T

Gita in Breve

Dislivello 1g:æè270 2g:æè400

Tempo totale1°giorno: 4.302°giorno: 5.00

Pernottamentoin Hotel

Partenza: 5.00Rientro:23.00

Difficoltà: E

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Pag.8

28-29Maggio

Feniglia e Isola del GiglioArgentario - Toscana

Il monte Argentario è collegato alla terraferma da due «tomboli» che delimitano la laguna di Orbetello, quello meridionale è detto della «Feniglia» ed è stato dichiarato «Riserva Forestale» nel 1971. E’ rinomata per la variegata fauna e per la splendida spiaggia sabbiosa, ideale per un fantastico bagno. L’isola del Giglio, con la sua natura prevalentemente montuosa ed un territorio per il 90% ancora selvaggio, ci accoglierà con un tripudio di colori e profumi, e ci permetterà di godere di splendidi panorami sulla costa e sull’arcipelago Toscano

Descrizione dell’escursione:Sabato: In pullman arriviamo nei pressi di Ansedonia, dove inizia il Tombolo della Feniglia. Nonostante la sua ridotta larghezza, è caratterizzata da una folta pineta attraversata per tutta la sua lunghezza (circa 6 km - 1.30 ore) da una pista sterrata che noi percorreremo. Ogni mille metri circa si apre sulla sinistra un passaggio che conduce direttamente al mare. Chi vuole potrà approfittarne per un bagno e per rilassarsi al caldo sole del Tirreno. Per gli altri l’escursione prosegue, salendo verso la cima del monte Argentario. La nostra meta è il Convento dei Passionisti (mt.273 - 2 ore), per ammirare dall’alto uno splendido panorama sulla laguna di Orbetello. Si scende poi verso Orbetello per una breve visita. Qui ci riuniremo con quanti sono rimasti in spiaggia e il pullman ci porterà a Porto Santo Stefano per cena e pernottamento in Hotel.

Domenica: Nella prima mattinata ci trasferiremo in traghetto sull’Isola del Giglio, a Giglio Porto. Saliremo prima a Giglio Castello (400 mt), per poi ridiscendere sul lato opposto dell’isola, a Campese (2 ore dal porto). Chi vuole può sdraiarsi sulla spiaggia e godersi una rilassante giornata di mare. Per gli altri la possibilità di arrivare al Faraglione (30 min) per approfittare a pieno dei panorami offerti dall’isola. Il rientro a Giglio Porto potrà essere effettuato a piedi (per il percorso dell’andata) o approfittando dei bus navetta che percorrono l’Isola.

TERMINE ISCRIZIONI: 17 APRILE 2011

Coordinatori: Barosi È339 3684799 MaramottiÈ347 8286511

Pag.9

12Giugno

La valle del Vajont, collocata a monte della diga ancora intatta, è un museo a cielo aperto della storia contemporanea d'Italia. Percorrendo i sentieri che collegano gli abitati di Casso e Erto, si tocca con mano la forza della natura che si è manifestata in questi luoghi. L'uomo di fronte a questi fenomeni ritorna ad essere piccolo ed impotente. La passeggiata che parte dalla visita del coronamento della diga, ci permette di fare un viaggio nel tempo tornando a quel terribile 9 ottobre 1963, quando la frana di dimensioni ciclopiche staccatasi dal Monte Toc portò a valle 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti. Tale massa, avanzando ad una velocità di 65 km/h, risalì in pochi istanti il versante opposto, sbarrando la valle e modificando definitivamente il suo aspetto.Inoltre la forza d'urto generò nell'invaso due ondate che si abbatterono una verso monte, spazzando le frazioni lungo le rive del lago e l'altra verso valle. Quest'ultima, scavalcò lo sbarramento della diga e spazzò via il paese di Longarone collocato nella valle del Piave.

Descrizione dell’escursione:La nostra escursione parte dalla diga del Vajont (723m), dove effettueremo una visita guidata al coronamento della diga. Al termine della visita ci incammineremo sul sentiero dei Carbone (n. 380), che sale sul versante di fronte al Monte Toc, dove sono collocati i paesi di Casso e Erto.

In circa un'ora arriveremo all'abitato di Casso (964m), scampato in parte al rovinoso evento. Visiteremo il paese e faremo una breve pausa pranzo.

Il cammino prosegue sul sentiero del Carbone rimanendo in quota attorno ai 1000 mt, per poi ridiscendere a quota 754m dove si trova il paese di Erto vecchia (2 ore da Casso). Qui effettueremo la visita al paese e alla Mostra Permanente del Centro Visite, dove sono raccolti documenti, fotografie relativi al disastro della diga.

NOTA: La visita guidata alla diga e l'ingresso al Museo sono a pagamento (tot. 8 euro)

Coordinatori: Sarzola È347 9753226 Capelli È335 7617046

CAIValle del Vajont

Dolomiti FriulaneCAI

Gita in Breve

Dislivelloæ350 è 300

Tempo totale ore 3.00

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E/T

Gita in Breve

Dislivello 1g:æè270 2g:æè400

Tempo totale1°giorno: 4.302°giorno: 5.00

Pernottamentoin Hotel

Partenza: 5.00Rientro:23.00

Difficoltà: E

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Pag.10

26Giugno

Viel dal Pan o Ferrata delle Trincee

Dolomiti di Fassa

Una gita divisa su due percorsi completamente distinti. Il «viel dal pan”, sulle tracce della preistorica e medioevale via di comunicazione e commercio della farina tra la val di Fassa e l'Agordino, è uno dei più panoramici e giustamente frequentati sentieri delle Dolomiti. Il percorso si snoda tra il passo Pordoi e il passo Fedaia in uno straordinario balcone a cospetto della maestosa Marmolada. La Ferrata delle Trincee è un impegnativo sentiero attrezzato che ripercorre alcuni arroccamenti della prima guerra mondiale, proprio di fronte alla regina delle dolomiti.

Descrizione dell’escursione:

Percorso A: “Viel dal pan”

Da Canazei, rinomato centro turistico della val di Fassa, con una cabinovia si raggiunge il Pecol ( 1926 m.), per proseguire con una funivia ed arrivare al col dei Rossi poco sopra il rifugio Belvedere ( 2338 m.) punto di partenza. Già all'inizio si può notare che il panorama che ci accompagna lungo il tragitto è splendido, sulla sinistra le rocce squadrate che costituiscono il gruppo del Sella, con in evidenza il Sass Pordoi (2950 m.) e la cima del Piz Boè (3152 m.),mentre sulla destra il ghiacciaio della Marmolada ( 3343 m.). Dal rifugio Belvedere, con una dolce salita in 20 min. si raggiunge il rifugio Fredarola (2388 m.), proseguendo si attraversano ampi costoni dove non è raro avvistare marmotte o anche grandi ungulati (mufloni e camosci). Il rifugio Viel Dal Pan (2432 m.) si trova a metà percorso e si raggiunge in poco più di 1 ora ½ . Da qui il sentiero inizia a scendere verso il lago di Fedaia (2054 m.), posto ai piedi della Marmolada dove ci attende il pullman.

Percorso B: ferrata delle Trincee

Dal lago di Fedaia con sentiero 698 in 1 ora ½ si giunge alla sella di Porta Vescovo , partenza della ferrata (2580m.). Il primo tratto, quasi verticale, si supera con l'aiuto delle sole corde fisse. In seguito la parete si presenta più gradinata, ma la via continua ripida ed esposta fin nei pressi della cresta. Per terreno meno impegnativo e un ponte pensile si raggiunge la cima della Mesola (2727 m. ). Con saliscendi e passaggi a volta esposti si raggiunge un' insellatura dove termina la ferrata. Per sentiero si giunge al lago di Fedaia dove ci aspetta il pullman.

Coordinatori: Corniani È333 3605178 Bigliosi È337 449500

CAI

Pag.11

10Luglio

Monte CornettoGruppo del Sengio Alto

Eccezionale percorso che corre lungo il versante est della catena del Sengio Alto, appena sotto il crinale, collegandone i rilievi. Realizzato dopo la strafexpedition del 1916 per mettere in comunicazione le varie opere di difesa, costituisce un itinerario particolarmente panoramico di singolare bellezza alpinistica

Descrizione dell’escursione:Dal rifugio Giuriolo a Campogrosso (m 1456) passando sotto l’incombente parete della Sisilla, si risalgono i ghiaioni di cima delle Ofre, contornando i torrioni delle Due Sorelle sino a scavalcare una forcelletta dove c’è una caverna di guerra. Si scende al passo delle Gane e si risale al passo del Baffelan. Qui con una deviazione è possibile salire sulla cime del Baffelan (m 1793) per la via normale in 20 minuti, con passaggi di 1° grado (evitabile). Dal passo comincia il vero e proprio Sentiero di Arroccamento che alterna gallerie a tratti intagliati nella roccia. Si superano con l’ausilio di catene fisse due brevi interruzioni, originariamente dotate di arditi ponticelli.Superato il passo delle Giare Bianche e dei Formigari si arriva al passo degli Onari dove lo sguardo spazia sulle vallate e monti circostanti. In salita si prosegue sotto i verticali pilastri sud del cornetto in ambiente severo, traversando una serie di gallerie e superata una paretina con l’aiuto di una corda fissa in breve si arriva in vetta al cornetto (m 1899). Grandioso panorama sui gruppi del Carega e Pasubio (ore 3). Discesa per lo stesso percorso, con possibilità di alcune varianti (ore 2.30).

Gita in Breve

DislivelloA: æè100B: æè670

Tempo totaleA:3.00 B:5.00

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E/EEAGita in Breve

Dislivello totale æè 450m

Tempo totale ore 5.30

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: EE

Coordinatori: Anselmi Å0376 531482 BorioliÈ347 4431744

Attrezzaturasolo percorso

B:

Neg. Via Gramsci, 6/A Tel. e Fax 0376 534177Neg. Via Libertà, 6/A Tel. 0376 532137 - Cell. 337 449500Neg. Via Marconi, Tel. 0376 550457 - Pegognaga

46029 SUZZARA (MN)

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Pag.10

26Giugno

Viel dal Pan o Ferrata delle Trincee

Dolomiti di Fassa

Una gita divisa su due percorsi completamente distinti. Il «viel dal pan”, sulle tracce della preistorica e medioevale via di comunicazione e commercio della farina tra la val di Fassa e l'Agordino, è uno dei più panoramici e giustamente frequentati sentieri delle Dolomiti. Il percorso si snoda tra il passo Pordoi e il passo Fedaia in uno straordinario balcone a cospetto della maestosa Marmolada. La Ferrata delle Trincee è un impegnativo sentiero attrezzato che ripercorre alcuni arroccamenti della prima guerra mondiale, proprio di fronte alla regina delle dolomiti.

Descrizione dell’escursione:

Percorso A: “Viel dal pan”

Da Canazei, rinomato centro turistico della val di Fassa, con una cabinovia si raggiunge il Pecol ( 1926 m.), per proseguire con una funivia ed arrivare al col dei Rossi poco sopra il rifugio Belvedere ( 2338 m.) punto di partenza. Già all'inizio si può notare che il panorama che ci accompagna lungo il tragitto è splendido, sulla sinistra le rocce squadrate che costituiscono il gruppo del Sella, con in evidenza il Sass Pordoi (2950 m.) e la cima del Piz Boè (3152 m.),mentre sulla destra il ghiacciaio della Marmolada ( 3343 m.). Dal rifugio Belvedere, con una dolce salita in 20 min. si raggiunge il rifugio Fredarola (2388 m.), proseguendo si attraversano ampi costoni dove non è raro avvistare marmotte o anche grandi ungulati (mufloni e camosci). Il rifugio Viel Dal Pan (2432 m.) si trova a metà percorso e si raggiunge in poco più di 1 ora ½ . Da qui il sentiero inizia a scendere verso il lago di Fedaia (2054 m.), posto ai piedi della Marmolada dove ci attende il pullman.

Percorso B: ferrata delle Trincee

Dal lago di Fedaia con sentiero 698 in 1 ora ½ si giunge alla sella di Porta Vescovo , partenza della ferrata (2580m.). Il primo tratto, quasi verticale, si supera con l'aiuto delle sole corde fisse. In seguito la parete si presenta più gradinata, ma la via continua ripida ed esposta fin nei pressi della cresta. Per terreno meno impegnativo e un ponte pensile si raggiunge la cima della Mesola (2727 m. ). Con saliscendi e passaggi a volta esposti si raggiunge un' insellatura dove termina la ferrata. Per sentiero si giunge al lago di Fedaia dove ci aspetta il pullman.

Coordinatori: Corniani È333 3605178 Bigliosi È337 449500

CAI

Pag.11

10Luglio

Monte CornettoGruppo del Sengio Alto

Eccezionale percorso che corre lungo il versante est della catena del Sengio Alto, appena sotto il crinale, collegandone i rilievi. Realizzato dopo la strafexpedition del 1916 per mettere in comunicazione le varie opere di difesa, costituisce un itinerario particolarmente panoramico di singolare bellezza alpinistica

Descrizione dell’escursione:Dal rifugio Giuriolo a Campogrosso (m 1456) passando sotto l’incombente parete della Sisilla, si risalgono i ghiaioni di cima delle Ofre, contornando i torrioni delle Due Sorelle sino a scavalcare una forcelletta dove c’è una caverna di guerra. Si scende al passo delle Gane e si risale al passo del Baffelan. Qui con una deviazione è possibile salire sulla cime del Baffelan (m 1793) per la via normale in 20 minuti, con passaggi di 1° grado (evitabile). Dal passo comincia il vero e proprio Sentiero di Arroccamento che alterna gallerie a tratti intagliati nella roccia. Si superano con l’ausilio di catene fisse due brevi interruzioni, originariamente dotate di arditi ponticelli.Superato il passo delle Giare Bianche e dei Formigari si arriva al passo degli Onari dove lo sguardo spazia sulle vallate e monti circostanti. In salita si prosegue sotto i verticali pilastri sud del cornetto in ambiente severo, traversando una serie di gallerie e superata una paretina con l’aiuto di una corda fissa in breve si arriva in vetta al cornetto (m 1899). Grandioso panorama sui gruppi del Carega e Pasubio (ore 3). Discesa per lo stesso percorso, con possibilità di alcune varianti (ore 2.30).

Gita in Breve

DislivelloA: æè100B: æè670

Tempo totaleA:3.00 B:5.00

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: E/EEAGita in Breve

Dislivello totale æè 450m

Tempo totale ore 5.30

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: EE

Coordinatori: Anselmi Å0376 531482 BorioliÈ347 4431744

Attrezzaturasolo percorso

B:

Neg. Via Gramsci, 6/A Tel. e Fax 0376 534177Neg. Via Libertà, 6/A Tel. 0376 532137 - Cell. 337 449500Neg. Via Marconi, Tel. 0376 550457 - Pegognaga

46029 SUZZARA (MN)

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Pag.12

27-28Agosto

Bocchette Alte e CentraliGruppo di Brenta

I due percorsi collegano le forcelle del cuore del massiccio; un susseguirsi di cenge e roccette dove frequente è la sensazione di camminare liberi, senza gravità. Uniche e particolari, il clou delle traversate del Brenta su vie attrezzate!

Descrizione dell’escursione:Sabato: Dalla stazione a monte della funivia del Grostè (Rif. Stoppani 2400 m) mediante il sent. 316 si scende in alta Vallesinella per poi risalire fino al Rif. Tuckett a 2270 m; si prosegue ora sul sent. n° 303 fino alla B.ca del Tuckett a 2648 m dove ha inizio il sent. delle Bocchette Alte (n° 305). La salita inizia subito con alternanza di roccette, scalette, tratti attrezzati con cavo metallico fino a raggiungere una larga cengia ghiaiosa detta Cengia Garbari che taglia a circa 3000 m di quota il versante E di Cima Brenta al termine della quale si scende in un ripido canalino innevato mediante le attrezzature. Si prosegue ora con sali scendi fino allo schienale sud di Cima Brenta a 3020 m, raggiungendo il punto più alto e panoramico del giro, nel cuore del massiccio. Proseguendo si raggiunge lo Spallone dei Massodi, scendendo, aiutati dalle attrezzature; la vertiginosa Scala degli Amici conduce fuori dalla forcella settentrionale; altre scalette esposte, in discesa, portano fino alla Bocchetta Bassa dei Massodi a 2790 m. Da qui si può deviare a dx sul sent. Attrezzato Oliva Detassis conduce in discesa con ardite ed esposte attrezzature alla Vedretta dei Brentei ove s'incrocia il sent. n° 396 che porta al Rif. Alimonta (discesa rapida in caso di maltempo). La Via delle Bocchette Alte prosegue con l'ultimo tratto in salita di circa 100 metri fino a Cima Molveno 2917 m per poi scendere per facili roccette e ghiaioni alla Vedretta degli Sfulmini dove incontreremo il sent. n°323 che porta al Rif. Alimonta a 2580 m dove avverrà il pernottamento.

Domenica: Dal Rif. Alimonta si risale la Vedretta Settentrionale degli Sfulmini fino a B.ca degli Armi a 2747 m dove ha inizio il sent. Delle Bocchette Centrali (n° 305). Scale e attrezzature conducono alla profonda forcella situata tra la Torre di Brenta e Cima degli Armi; una stretta e aerea dorsale in cresta fino a una cengia che corre orizzontale tagliando le pareti strapiombanti; panorama mozzafiato sulle alture della Valle dell'Adige. La cengia si snoda a 2700 m, con ripetuti sali scendi, seguendo le pieghe della montagna e con rocce gradinate in discesa, si superano la Bocchetta degli Sfulmini fino alla Bocchetta del Campanile Basso a 2620 m sovrastata dall'impressionante, elegante, mole dell'omonima cima. Con ancoraggi vari si scende sulla cengia che attraversa la parete della Brenta Alta per proseguire con funi e scale fino al nevaio della Bocca di Brenta a 2552 m. Dalla B.ca di Brenta si scende sull'omonima Vedretta e mediante il sent. 318 si giunge al Rif. Brentei a 2175 m. La discesa al Rif. Vallesinella a 1513 m si compie proseguendo sul sent. 318 fino al Rif. Casinei 1850 m e nell'ultimo, tratto mediante il sent. 317.

Pag.13

Coordinatori: Bigliosi È337 449500 BorioliÈ347 4431744

23-24Luglio

Traversata Altopiano del PuezDolomiti

Il gruppo dolomitico del Puez, dislocato tra la val Gardena e la val Badia, possiede uno spettacolare altopiano “lunare” a quota 2600m circa, dove sembra di essere veramente non sulla terra, ma sul suo satellite. Una distesa pianeggiante di rocce dolomitiche, attorniata dalle cime imperiose dei gruppi a lei vicini: le vette dei gruppi del Sella, delle Odle, del Sassolungo. Per giungere a questo altopiano che lascia senza parole, percorreremo la Vallunga, verdeggiante attorinata da pareti a strapiombo. Chi vuole addentrarsi nelle dolomiti per conoscerle con un percorso non difficile tecnicamente, che richiede solo un buon impegno fisico, è l'occasione giusta per cominciare!!Descrizione dell’escursione:Sabato 23 luglio: Da Selva di Val Gardena, in località Ciampac (la Cajola) a quota 1608m, partiremo per la nostra escursione imboccando la Vallunga che si addentra per diversi chilometri nel gruppo del Puez. La prima parte del percorso è praticamente pianeggiante fino ad arrivare quasi al termine della valle (1900m), dove un ripido sentiero ci farà superare il dislivello restante per arrivare al rif. Puez (2475m) posizionato sull'altopiano, all'incrocio dei sentieri che giungono dal passo Gardena e dalla forcella de Sieles. (3 ore per la salita).Per chi avesse voglia di salire in vetta, la vicina Cima Ciampani (2660m) è facilmente accessibile con ulteriori 2 ore di cammino totali tra andata e ritorno. Pernotteremo al rif. Puez.

Domenica 24 luglio: Seguendo l'alta via n.2 delle dolomiti in direzione ovest, attraverseremo l'altopiano fino alla forcella de Sieles. Per giugervi dovremo percorrere un brevissimo tratto di sentiero (10-15 min circa) un po' esposto dove sono state approntate alcune funi metalliche di sicurezza. Arrivati alla forcella (2505m) in discesa in una splendida conca detritica, per il sentiero n. 2 ci dirigeremo verso il rif. Firenze (2037m) dove coglieremo l'occasione per fare la pausa pranzo. Qui siamo al cospetto delle cime del gruppo delle Odle (Sass Rigais, Furchetta, Sass de mezdì). La discesa verso Selva di Val Gardena avverrà in parte su strada sterrata e in parte su sentiero (n3) che ci ricondurrà alla località di partenza (Ciampac, 1608m) del giorno prima.

Coordinatori: Capelli È335 7617046 Corniani È333 3605178

CAI

Gita in Breve

Dislivello 1g:æ800 2g:æ300è1000

Tempo totale1°g: 3.002°g: 5.00

Pernottamentorif.Puez (2475m)

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: EE

In collaborazione con la sezione di Mantova

Gita in Breve

Dislivello 1g:æ1000è600 2g:æ300è1400

Tempo totale1°g: 8.302°g: 7.00

Pernottamentorif.Alimonta (2580m)

Partenza: 5.00Rientro:22.00

Difficoltà: EEA

Attrezzatura

IL CENTRO ESTETICO PER LA VOSTRA AUTO

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Pag.12

27-28Agosto

Bocchette Alte e CentraliGruppo di Brenta

I due percorsi collegano le forcelle del cuore del massiccio; un susseguirsi di cenge e roccette dove frequente è la sensazione di camminare liberi, senza gravità. Uniche e particolari, il clou delle traversate del Brenta su vie attrezzate!

Descrizione dell’escursione:Sabato: Dalla stazione a monte della funivia del Grostè (Rif. Stoppani 2400 m) mediante il sent. 316 si scende in alta Vallesinella per poi risalire fino al Rif. Tuckett a 2270 m; si prosegue ora sul sent. n° 303 fino alla B.ca del Tuckett a 2648 m dove ha inizio il sent. delle Bocchette Alte (n° 305). La salita inizia subito con alternanza di roccette, scalette, tratti attrezzati con cavo metallico fino a raggiungere una larga cengia ghiaiosa detta Cengia Garbari che taglia a circa 3000 m di quota il versante E di Cima Brenta al termine della quale si scende in un ripido canalino innevato mediante le attrezzature. Si prosegue ora con sali scendi fino allo schienale sud di Cima Brenta a 3020 m, raggiungendo il punto più alto e panoramico del giro, nel cuore del massiccio. Proseguendo si raggiunge lo Spallone dei Massodi, scendendo, aiutati dalle attrezzature; la vertiginosa Scala degli Amici conduce fuori dalla forcella settentrionale; altre scalette esposte, in discesa, portano fino alla Bocchetta Bassa dei Massodi a 2790 m. Da qui si può deviare a dx sul sent. Attrezzato Oliva Detassis conduce in discesa con ardite ed esposte attrezzature alla Vedretta dei Brentei ove s'incrocia il sent. n° 396 che porta al Rif. Alimonta (discesa rapida in caso di maltempo). La Via delle Bocchette Alte prosegue con l'ultimo tratto in salita di circa 100 metri fino a Cima Molveno 2917 m per poi scendere per facili roccette e ghiaioni alla Vedretta degli Sfulmini dove incontreremo il sent. n°323 che porta al Rif. Alimonta a 2580 m dove avverrà il pernottamento.

Domenica: Dal Rif. Alimonta si risale la Vedretta Settentrionale degli Sfulmini fino a B.ca degli Armi a 2747 m dove ha inizio il sent. Delle Bocchette Centrali (n° 305). Scale e attrezzature conducono alla profonda forcella situata tra la Torre di Brenta e Cima degli Armi; una stretta e aerea dorsale in cresta fino a una cengia che corre orizzontale tagliando le pareti strapiombanti; panorama mozzafiato sulle alture della Valle dell'Adige. La cengia si snoda a 2700 m, con ripetuti sali scendi, seguendo le pieghe della montagna e con rocce gradinate in discesa, si superano la Bocchetta degli Sfulmini fino alla Bocchetta del Campanile Basso a 2620 m sovrastata dall'impressionante, elegante, mole dell'omonima cima. Con ancoraggi vari si scende sulla cengia che attraversa la parete della Brenta Alta per proseguire con funi e scale fino al nevaio della Bocca di Brenta a 2552 m. Dalla B.ca di Brenta si scende sull'omonima Vedretta e mediante il sent. 318 si giunge al Rif. Brentei a 2175 m. La discesa al Rif. Vallesinella a 1513 m si compie proseguendo sul sent. 318 fino al Rif. Casinei 1850 m e nell'ultimo, tratto mediante il sent. 317.

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Coordinatori: Bigliosi È337 449500 BorioliÈ347 4431744

23-24Luglio

Traversata Altopiano del PuezDolomiti

Il gruppo dolomitico del Puez, dislocato tra la val Gardena e la val Badia, possiede uno spettacolare altopiano “lunare” a quota 2600m circa, dove sembra di essere veramente non sulla terra, ma sul suo satellite. Una distesa pianeggiante di rocce dolomitiche, attorniata dalle cime imperiose dei gruppi a lei vicini: le vette dei gruppi del Sella, delle Odle, del Sassolungo. Per giungere a questo altopiano che lascia senza parole, percorreremo la Vallunga, verdeggiante attorinata da pareti a strapiombo. Chi vuole addentrarsi nelle dolomiti per conoscerle con un percorso non difficile tecnicamente, che richiede solo un buon impegno fisico, è l'occasione giusta per cominciare!!Descrizione dell’escursione:Sabato 23 luglio: Da Selva di Val Gardena, in località Ciampac (la Cajola) a quota 1608m, partiremo per la nostra escursione imboccando la Vallunga che si addentra per diversi chilometri nel gruppo del Puez. La prima parte del percorso è praticamente pianeggiante fino ad arrivare quasi al termine della valle (1900m), dove un ripido sentiero ci farà superare il dislivello restante per arrivare al rif. Puez (2475m) posizionato sull'altopiano, all'incrocio dei sentieri che giungono dal passo Gardena e dalla forcella de Sieles. (3 ore per la salita).Per chi avesse voglia di salire in vetta, la vicina Cima Ciampani (2660m) è facilmente accessibile con ulteriori 2 ore di cammino totali tra andata e ritorno. Pernotteremo al rif. Puez.

Domenica 24 luglio: Seguendo l'alta via n.2 delle dolomiti in direzione ovest, attraverseremo l'altopiano fino alla forcella de Sieles. Per giugervi dovremo percorrere un brevissimo tratto di sentiero (10-15 min circa) un po' esposto dove sono state approntate alcune funi metalliche di sicurezza. Arrivati alla forcella (2505m) in discesa in una splendida conca detritica, per il sentiero n. 2 ci dirigeremo verso il rif. Firenze (2037m) dove coglieremo l'occasione per fare la pausa pranzo. Qui siamo al cospetto delle cime del gruppo delle Odle (Sass Rigais, Furchetta, Sass de mezdì). La discesa verso Selva di Val Gardena avverrà in parte su strada sterrata e in parte su sentiero (n3) che ci ricondurrà alla località di partenza (Ciampac, 1608m) del giorno prima.

Coordinatori: Capelli È335 7617046 Corniani È333 3605178

CAI

Gita in Breve

Dislivello 1g:æ800 2g:æ300è1000

Tempo totale1°g: 3.002°g: 5.00

Pernottamentorif.Puez (2475m)

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: EE

In collaborazione con la sezione di Mantova

Gita in Breve

Dislivello 1g:æ1000è600 2g:æ300è1400

Tempo totale1°g: 8.302°g: 7.00

Pernottamentorif.Alimonta (2580m)

Partenza: 5.00Rientro:22.00

Difficoltà: EEA

Attrezzatura

IL CENTRO ESTETICO PER LA VOSTRA AUTO

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10-11Settembre

Val MartelloGruppo Ortles-Cevedale

Una delle poche valli ancora poco sfruttate ai piedi dei ghiacciai del gruppo ORTLES-CEVEDALE, adatta a tutti, dove si ha la possibilità di scegliere tra i due percorsi quello più idoneo al proprio allenamento senza nulla togliere al panorama e al fantastico paesaggio che ci circonda.Descrizione dell’escursione:Sabato: Arrivati con il pullman al parcheggio del rif. Gioveretto m.1880 prendiamo il sentiero n°20a che dall'altra parte della strada sale di 180 m fino ad incrociare il sentiero n°8 ultima parte dell'alta via val Martello fino ad arrivare sul sentiero n°39, dove scendiamo all'albergo Genziana, da li prendendo il sent. n°150 arriviamo al rif. Corsi m.2265 situato su un pianoro dove si può osservare le cime più importanti del gruppo (Gran Zebru-Zuffalspiz-Cima Venezia-Cima Marmotta-Cima Rossa di Martello e Cima Gioveretto) e dove pernottiamo (ore 3,00).

Domenica: Partiamo tutti assieme dal rif.Corsi prendendo il sentiero n°150 fino al bivio posto a quota 2318m.si svolta a sx verso il vallone del Rio Plima fino ad un caratteristico sbarramento in pietra costruito nel 1893. Lo si percorre e si continua a dx dove il sentiero (ora n°103) segue un tratto di fondovalle e poi sale con numerose svolte al rif. Martello m.2610 proseguiamo oltre su sent. n°37 fino ad un ponticello in legno, che attraversa il ruscello che raccoglie le acque della vedretta Alta(cima Marmotta) da li a poco dopo ci divideremo, il gruppo che farà il giro basso proseguirà sul sent. n°37(sent. glaciologico) passando per le torbiere a ridosso delle morene della vedretta Ultima(cima Venezia) e per un laghetto, per poi scendere facendo qualche svolta in modo da superare un salto roccioso e riportarsi su un pianoro, si costeggia il torrente si attraversa il ponte e sempre su sent. n°37 prima e n°31 poi, si arriva in prossimità dell'ex hotel Paradiso, si prende il sent. n°36 e si arriva al lago Gioveretto al rif. al Lago m.1880 ( ore 4.30). L'altro gruppo salirà sulla cresta della morena su sent. n°37a passando tra la vedretta Ultima e cima Serana (su ghiaione e roccette) sempre in salita arriveremo ad un bivio a quota 2950m.(in parte attrezzato con funi metalliche)per poi arrivare sulla cima Rossa di Martello m.3032. Scenderemo fino al bivio per poi prendere il sent. n°31, arrivati anche noi nei pressi dell'ex hotel Paradiso proseguiamo su sent. n°36 per arrivare al lago e ritrovarci col resto del gruppo ( ore 6.30).

CAI

Coordinatori: BorioliÈ347 4431744 Martini È331 6485330

Gita in Breve

Dislivello1g æ 5002g A:æ300è8002g B:æ600è1170

Tempo totale1°g: 3.00

2°g: A:4.30 B:6.30

Pernottamentorif.Corsi (2265m)

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: EE

25Settembre

Lago Santo Parmensee Monte Orsaro

CAI

Percorso idoneo a tutti, con splendida veduta sul lago Santo Parmense dove in questo periodo spiccano colori autunnali che fanno da cornice al lago.Dalla cima del monte Orsaro, tempo permettendo, si vedono le Apuane e la costa del mar Tirreno

Descrizione dell’escursione:Numerosi in tutto l'Appennino Emiliano laghi e laghetti, si fanno più frequenti sulle montagne della provincia di Parma,tra tutti, il Lago Santo Parmense è il più interessante.Dalla conca di Lagdei con omonimo ristorante(m1254) si sale per il sentiero N° 723/A che ci porta al Lago Santo Parmense e al rif. Mariotti di proprietà del CAI Parma (m1506).Da questo punto, per chi si sentisse gia appagato,può seguendo il sentiero n°723 e 727 scendere alla conca di Lagdei (tempo totale salita e discesa ore 2.30).Chi prosegue, costeggiare la riva del lago fra saliscendi e piccole conche assai suggestive,il sentiero n°729 che sale alla capanna Schiaffino (m1600) per proseguire a mezza costa per la bocchetta dell'Orsaro (m 1831) ore 3, girare a destra per il sentiero n°00 che ci porta sulla cima del Mone Orsaro.Si scende per la cresta opposta a quella di salita, successivamente si imbocca il sentiero n°725 e 727 per tornare al punto di partenza.

Gita in Breve

DislivelloA:æè 600 mB:æè 250 m

Tempo totaleA: ore 4.30B: ore 2.30

Partenza: 7.00Rientro:21.00

Difficoltà: E

Coordinatori: Papotti È328 0973492 SarzolaÈ347 9753226

Via Baracca, 6/aSuzzara

tel. 0376 521396

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10-11Settembre

Val MartelloGruppo Ortles-Cevedale

Una delle poche valli ancora poco sfruttate ai piedi dei ghiacciai del gruppo ORTLES-CEVEDALE, adatta a tutti, dove si ha la possibilità di scegliere tra i due percorsi quello più idoneo al proprio allenamento senza nulla togliere al panorama e al fantastico paesaggio che ci circonda.Descrizione dell’escursione:Sabato: Arrivati con il pullman al parcheggio del rif. Gioveretto m.1880 prendiamo il sentiero n°20a che dall'altra parte della strada sale di 180 m fino ad incrociare il sentiero n°8 ultima parte dell'alta via val Martello fino ad arrivare sul sentiero n°39, dove scendiamo all'albergo Genziana, da li prendendo il sent. n°150 arriviamo al rif. Corsi m.2265 situato su un pianoro dove si può osservare le cime più importanti del gruppo (Gran Zebru-Zuffalspiz-Cima Venezia-Cima Marmotta-Cima Rossa di Martello e Cima Gioveretto) e dove pernottiamo (ore 3,00).

Domenica: Partiamo tutti assieme dal rif.Corsi prendendo il sentiero n°150 fino al bivio posto a quota 2318m.si svolta a sx verso il vallone del Rio Plima fino ad un caratteristico sbarramento in pietra costruito nel 1893. Lo si percorre e si continua a dx dove il sentiero (ora n°103) segue un tratto di fondovalle e poi sale con numerose svolte al rif. Martello m.2610 proseguiamo oltre su sent. n°37 fino ad un ponticello in legno, che attraversa il ruscello che raccoglie le acque della vedretta Alta(cima Marmotta) da li a poco dopo ci divideremo, il gruppo che farà il giro basso proseguirà sul sent. n°37(sent. glaciologico) passando per le torbiere a ridosso delle morene della vedretta Ultima(cima Venezia) e per un laghetto, per poi scendere facendo qualche svolta in modo da superare un salto roccioso e riportarsi su un pianoro, si costeggia il torrente si attraversa il ponte e sempre su sent. n°37 prima e n°31 poi, si arriva in prossimità dell'ex hotel Paradiso, si prende il sent. n°36 e si arriva al lago Gioveretto al rif. al Lago m.1880 ( ore 4.30). L'altro gruppo salirà sulla cresta della morena su sent. n°37a passando tra la vedretta Ultima e cima Serana (su ghiaione e roccette) sempre in salita arriveremo ad un bivio a quota 2950m.(in parte attrezzato con funi metalliche)per poi arrivare sulla cima Rossa di Martello m.3032. Scenderemo fino al bivio per poi prendere il sent. n°31, arrivati anche noi nei pressi dell'ex hotel Paradiso proseguiamo su sent. n°36 per arrivare al lago e ritrovarci col resto del gruppo ( ore 6.30).

CAI

Coordinatori: BorioliÈ347 4431744 Martini È331 6485330

Gita in Breve

Dislivello1g æ 5002g A:æ300è8002g B:æ600è1170

Tempo totale1°g: 3.00

2°g: A:4.30 B:6.30

Pernottamentorif.Corsi (2265m)

Partenza:6.00Rientro:22.00

Difficoltà: EE

25Settembre

Lago Santo Parmensee Monte Orsaro

CAI

Percorso idoneo a tutti, con splendida veduta sul lago Santo Parmense dove in questo periodo spiccano colori autunnali che fanno da cornice al lago.Dalla cima del monte Orsaro, tempo permettendo, si vedono le Apuane e la costa del mar Tirreno

Descrizione dell’escursione:Numerosi in tutto l'Appennino Emiliano laghi e laghetti, si fanno più frequenti sulle montagne della provincia di Parma,tra tutti, il Lago Santo Parmense è il più interessante.Dalla conca di Lagdei con omonimo ristorante(m1254) si sale per il sentiero N° 723/A che ci porta al Lago Santo Parmense e al rif. Mariotti di proprietà del CAI Parma (m1506).Da questo punto, per chi si sentisse gia appagato,può seguendo il sentiero n°723 e 727 scendere alla conca di Lagdei (tempo totale salita e discesa ore 2.30).Chi prosegue, costeggiare la riva del lago fra saliscendi e piccole conche assai suggestive,il sentiero n°729 che sale alla capanna Schiaffino (m1600) per proseguire a mezza costa per la bocchetta dell'Orsaro (m 1831) ore 3, girare a destra per il sentiero n°00 che ci porta sulla cima del Mone Orsaro.Si scende per la cresta opposta a quella di salita, successivamente si imbocca il sentiero n°725 e 727 per tornare al punto di partenza.

Gita in Breve

DislivelloA:æè 600 mB:æè 250 m

Tempo totaleA: ore 4.30B: ore 2.30

Partenza: 7.00Rientro:21.00

Difficoltà: E

Coordinatori: Papotti È328 0973492 SarzolaÈ347 9753226

Via Baracca, 6/aSuzzara

tel. 0376 521396

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Pag.16 Pag.17

Scala delle difficoltà escursionisticheT - Itinerari turisticiItinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti che non presentano particolari problemi di orientamento. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.

E - Itinerari escursionisticiItinerari che si svolgono su sentieri in genere segnalati, ma di maggiore impegno fisico e di orientamento. Si snodano su terreno vario (boschi, pascoli, ghiaioni, ecc…) e possono esservi brevi tratti con neve, facili e non pericolosi in caso di scivolata. Sono escursioni che possono svolgersi su pendii ripidi, anche con brevi tratti esposti. Questi però ben protetti (barriere, reti) o attrezzati (cavi, brevi scalette, pioli) e non richiedono l'uso di attrezzatura alpinistica. Questi itinerari richiedono una certa abitudine a camminare in montagna, sia come allenamento sia come orientamento. Occorre avere un equipaggiamento adeguato. Costituiscono la maggioranza dei percorsi che si snodano in montagna.

EE - Itinerari escursionistici per espertiItinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o tracce che si snodano su terreno impervio, con pendii ripidi e scivolosi ghiaioni e brevi nevai superabili senza l'uso di attrezzatura alpinistica. Possono esserci tratti di difficile orientamento e passaggi rocciosi di bassa difficoltà tecnica. Necessitano di una buona esperienza di montagna e di una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento e una attrezzatura adeguati anche per l'orientamento.

EEA - Itinerari escursionistici per esperti con attrezzaturaItinerari che richiedono, in alcuni tratti, l'uso di attrezzatura alpinistica (corda, imbracatura, ramponi, kit da ferrata, …). Possono essere sentieri attrezzati, vie normali facili e vie ferrate, percorsi che attraversano nevai con una certa pendenza. Occorre saper utilizzare l'equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all'esposizione e ai terreni più alpinistici.

- Vno, Bibite, Liquori- Confezioni Regalo- Consegna a Domicilio- Acqua Lauretana

Amici della montagna,

aiutate anche voi l’ambiente

usando il vuoto a rendere !

(sconto per i soci CAI)

via Lenin 18-Suzzara (MN)-tel.0376-531772

LIBRERIA ULISSEdi Giovanni Montessori

Succursale Touring Club Italiano

Ravensburger Shop

Via Corridoni, 5/A 46029, Suzzara tel: 0376-532767

9Ottobre

Festa SocialeLocalità da definire

CAI

Il programma in dettaglio verrà definito durante l’anno,

ma in linea di massima si procederà come al solito:

nella mattinata faremo una breve escursione, tanto per

stimolare l’appetito, poi tutti di corsa in «Baita», dove

allestiremo il consueto “pic-nic”.

Il banchetto sarà dei più classici: salamelle, costine,

polenta e le immancabili torte delle nostre socie, il tutto

innaffiato da buon vino e tanta allegria.

Chiuderemo così una stagione estiva che ci auguriamo sia

positiva sotto tutti i punti di vista, in attesa di una grande

attività invernale.

Gita in Breve

Dislivelloæ è 200 m

Tempo totale ore 3.00

Partenza:7.00Rientro:21.00

Difficoltà: T/E

Coordinatori: Il Consiglio

NOTIZIE UTILIRITROVO: Il ritrovo prima delle gite sarà effettuato nel piazzale al termine di via Volta dietro al campo da Tennis, all’ora indicata alla pagina di descrizione dell’escursione. Eventuali variazioni saranno comunicate al momento dell’iscrizione.

MATERIALE TECNICO: Il CAI metterà a disposizione di chi ne fosse sprovvisto tutto il materiale escursionistico necessario per ogni gita. Si raccomanda di avvisare della necessità al momento dell’iscrizione.

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Scala delle difficoltà escursionisticheT - Itinerari turisticiItinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti che non presentano particolari problemi di orientamento. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica.

E - Itinerari escursionisticiItinerari che si svolgono su sentieri in genere segnalati, ma di maggiore impegno fisico e di orientamento. Si snodano su terreno vario (boschi, pascoli, ghiaioni, ecc…) e possono esservi brevi tratti con neve, facili e non pericolosi in caso di scivolata. Sono escursioni che possono svolgersi su pendii ripidi, anche con brevi tratti esposti. Questi però ben protetti (barriere, reti) o attrezzati (cavi, brevi scalette, pioli) e non richiedono l'uso di attrezzatura alpinistica. Questi itinerari richiedono una certa abitudine a camminare in montagna, sia come allenamento sia come orientamento. Occorre avere un equipaggiamento adeguato. Costituiscono la maggioranza dei percorsi che si snodano in montagna.

EE - Itinerari escursionistici per espertiItinerari non sempre segnalati e che richiedono una buona capacità di muoversi sui vari terreni di montagna. Possono essere sentieri o tracce che si snodano su terreno impervio, con pendii ripidi e scivolosi ghiaioni e brevi nevai superabili senza l'uso di attrezzatura alpinistica. Possono esserci tratti di difficile orientamento e passaggi rocciosi di bassa difficoltà tecnica. Necessitano di una buona esperienza di montagna e di una buona preparazione fisica. Occorre inoltre avere un equipaggiamento e una attrezzatura adeguati anche per l'orientamento.

EEA - Itinerari escursionistici per esperti con attrezzaturaItinerari che richiedono, in alcuni tratti, l'uso di attrezzatura alpinistica (corda, imbracatura, ramponi, kit da ferrata, …). Possono essere sentieri attrezzati, vie normali facili e vie ferrate, percorsi che attraversano nevai con una certa pendenza. Occorre saper utilizzare l'equipaggiamento tecnico e avere una certa abitudine all'esposizione e ai terreni più alpinistici.

- Vno, Bibite, Liquori- Confezioni Regalo- Consegna a Domicilio- Acqua Lauretana

Amici della montagna,

aiutate anche voi l’ambiente

usando il vuoto a rendere !

(sconto per i soci CAI)

via Lenin 18-Suzzara (MN)-tel.0376-531772

LIBRERIA ULISSEdi Giovanni Montessori

Succursale Touring Club Italiano

Ravensburger Shop

Via Corridoni, 5/A 46029, Suzzara tel: 0376-532767

9Ottobre

Festa SocialeLocalità da definire

CAI

Il programma in dettaglio verrà definito durante l’anno,

ma in linea di massima si procederà come al solito:

nella mattinata faremo una breve escursione, tanto per

stimolare l’appetito, poi tutti di corsa in «Baita», dove

allestiremo il consueto “pic-nic”.

Il banchetto sarà dei più classici: salamelle, costine,

polenta e le immancabili torte delle nostre socie, il tutto

innaffiato da buon vino e tanta allegria.

Chiuderemo così una stagione estiva che ci auguriamo sia

positiva sotto tutti i punti di vista, in attesa di una grande

attività invernale.

Gita in Breve

Dislivelloæ è 200 m

Tempo totale ore 3.00

Partenza:7.00Rientro:21.00

Difficoltà: T/E

Coordinatori: Il Consiglio

NOTIZIE UTILIRITROVO: Il ritrovo prima delle gite sarà effettuato nel piazzale al termine di via Volta dietro al campo da Tennis, all’ora indicata alla pagina di descrizione dell’escursione. Eventuali variazioni saranno comunicate al momento dell’iscrizione.

MATERIALE TECNICO: Il CAI metterà a disposizione di chi ne fosse sprovvisto tutto il materiale escursionistico necessario per ogni gita. Si raccomanda di avvisare della necessità al momento dell’iscrizione.

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Regolamento delle Attività Escursionistiche(estratto)

1. Per la partecipazione alle gite l'iscrizioni è obbligatoria e da effettuare secondo le seguenti modalità:

· L'iscrizione si effettua presso la sede sociale ed eventualmente presso altri luoghi indicati nel programma.

· Al momento dell'iscrizione i partecipanti devono versare una caparra pari a 10€ per le gite di 1 giorno e 30€ per quelle di 2 giorni.

· Le iscrizioni terminano il martedì antecedente alla gita stessa, con facoltà del capogita di prorogare tale termine. Entro tale data deve essere versata l’intera quota di partecipazione all’attività.

· La caparra verrà restituita ai ritirati solo in caso di rinuncia comunicata presso la sede sociale entro il venerdì precedente al termine delle iscrizioni.

· Al momento dell'iscrizione i partecipanti devono comunicare il proprio numero di telefono e l'eventuale mancanza dell'attrezzatura tecnica necessaria per l'escursione.

2. Qualora lo ritenga necessario, il capogita ha la facoltà di decidere la modifica del mezzo di trasporto, dell'orario di partenza e dell'itinerario previsti nel programma iniziale. Gli organizzatori hanno la facoltà di modificare il programma dell'escursione qualora le condizioni climatiche o ambientali lo rendessero necessario.

3. Qualora nei giorni antecedenti alla gita, il capogita decidesse di modificare il mezzo di trasporto (da pullman ad automobile) o la destinazione, gli iscritti hanno diritto a ritirarsi dall'escursione fino al venerdì che precede la gita e alla restituzione della caparra versata.

4. Ogni variazione rispetto al programma originale, intervenuta prima della data stabilita per la gita, verrà comunicata presso la sede sociale. L'onere di informarsi delle eventuali variazioni intervenute resta a carico degli iscritti.

5. Il capogita ha la facoltà di limitare la partecipazione all'escursione solo a persone ritenute tecnicamente preparate ed opportunamente equipaggiate.

La versione integrale del regolamento è disponibile in sede

Pag.18

CONSIGLIO DIRETTIVO(Triennio 2010-2012)

PRESIDENTE: Martini Luca (cel.331-6485330)

VICEPRESIDENTE: Compagnoni Mario (cel.339-3760627)

SEGRETARIO: Corniani Marco (cel.333-3605178)

TESORIERE: Maramotti Cristiana (cel.347-8286511)

CONSIGLIERI: Anselmi Mario (I.A.) (tel.0376-531482)

Barosi Gianluca (cel.339-3684799)

Bigliosi Francesco (cel.337-449500)

Borioli Fausto (cel.347-4431744)

Papotti Dario (tel.0376-598171)

REVISORI DEI CONTIMalaguti Lorenzo Martini Danilo

Via Baracca 11/a - Suzzaratel: 0376/532021 - 533940 fax: 0376/536307

di

Gandolfi Sandra

via Baracca n°18, Suzzaratel: 0376/533127 - fax: 0376/558624

d bott icad I b I

Via F. Baracca, 2/E

SUZZARA (Mantova)

Telefono 0376 521 823

STUDIO LEGALE E TRIBUTARIO

Rag. ANGELO TORREGGIANI

TRIBUTARISTA - REVISORE CONTABILE

Avv. VERA TORREGGIANI

Via De Santis, 17 - 46029 Suzzara MN Tel. 0376 521684 - 508425

Fax 0376 530889e-mail: [email protected]

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Regolamento delle Attività Escursionistiche(estratto)

1. Per la partecipazione alle gite l'iscrizioni è obbligatoria e da effettuare secondo le seguenti modalità:

· L'iscrizione si effettua presso la sede sociale ed eventualmente presso altri luoghi indicati nel programma.

· Al momento dell'iscrizione i partecipanti devono versare una caparra pari a 10€ per le gite di 1 giorno e 30€ per quelle di 2 giorni.

· Le iscrizioni terminano il martedì antecedente alla gita stessa, con facoltà del capogita di prorogare tale termine. Entro tale data deve essere versata l’intera quota di partecipazione all’attività.

· La caparra verrà restituita ai ritirati solo in caso di rinuncia comunicata presso la sede sociale entro il venerdì precedente al termine delle iscrizioni.

· Al momento dell'iscrizione i partecipanti devono comunicare il proprio numero di telefono e l'eventuale mancanza dell'attrezzatura tecnica necessaria per l'escursione.

2. Qualora lo ritenga necessario, il capogita ha la facoltà di decidere la modifica del mezzo di trasporto, dell'orario di partenza e dell'itinerario previsti nel programma iniziale. Gli organizzatori hanno la facoltà di modificare il programma dell'escursione qualora le condizioni climatiche o ambientali lo rendessero necessario.

3. Qualora nei giorni antecedenti alla gita, il capogita decidesse di modificare il mezzo di trasporto (da pullman ad automobile) o la destinazione, gli iscritti hanno diritto a ritirarsi dall'escursione fino al venerdì che precede la gita e alla restituzione della caparra versata.

4. Ogni variazione rispetto al programma originale, intervenuta prima della data stabilita per la gita, verrà comunicata presso la sede sociale. L'onere di informarsi delle eventuali variazioni intervenute resta a carico degli iscritti.

5. Il capogita ha la facoltà di limitare la partecipazione all'escursione solo a persone ritenute tecnicamente preparate ed opportunamente equipaggiate.

La versione integrale del regolamento è disponibile in sede

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CONSIGLIO DIRETTIVO(Triennio 2010-2012)

PRESIDENTE: Martini Luca (cel.331-6485330)

VICEPRESIDENTE: Compagnoni Mario (cel.339-3760627)

SEGRETARIO: Corniani Marco (cel.333-3605178)

TESORIERE: Maramotti Cristiana (cel.347-8286511)

CONSIGLIERI: Anselmi Mario (I.A.) (tel.0376-531482)

Barosi Gianluca (cel.339-3684799)

Bigliosi Francesco (cel.337-449500)

Borioli Fausto (cel.347-4431744)

Papotti Dario (tel.0376-598171)

REVISORI DEI CONTIMalaguti Lorenzo Martini Danilo

Via Baracca 11/a - Suzzaratel: 0376/532021 - 533940 fax: 0376/536307

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Gandolfi Sandra

via Baracca n°18, Suzzaratel: 0376/533127 - fax: 0376/558624

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Page 20: Giornalino CAI 2011 - ::: Rete civica del comune di ... › upload › Suzzara_ecm8... · 28-29Maggio Argentario e Isola del Giglio - Toscana 12Giugno Valle del Vajont - Dolomiti

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restrittive normative igienico-sanitarie.

Sede CAI: P.le Marco Polo, 1

Orari di Apertura:Venerdì: 21.00 - 22.30*Martedì: 21.00 - 22.30(*Solo in occasione delle gite domenicali)

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