Giornalino Aprile

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Spirito e parola Mensile della parrocchia dello Spirito Santo - N°46 - 1 Aprile 2012 Augurio di Pasqua Cari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole! Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà,che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace! Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”! La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla. Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi. Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati. Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto. Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito. Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via. Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione. Vostro don Tonino, vescovo Buona Pasqua!! La redazione Matteo, Sara e Alessandro Domenica delle palme Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!». (Mc 11,1-11) La Domenica delle Palme fa sorgere spontaneo l’interrogativo: come è stato possibile che la folla che ha accolto osannante Gesù al suo ingresso a Gerusalemme sia la stessa che poi griderà “Crocifiggi”? Il perché ce lo dice Marco nei primi undici versetti del capitolo 11 del suo vangelo, che riguardano l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Gesù e i suoi discepoli sono vicini a Gerusalemme verso il monte degli Ulivi, e Gesù mandò due dei suoi discepoli nel villaggio di fronte. Il termine “villaggio” è un termine tecnico che nei vangeli indica sempre incomprensione o opposizione alla novità portata da Gesù. Perché il villaggio è il luogo della tradizione. E’ il luogo attaccato ai valori tradizionali del passato. E quindi quando appare nei vangeli il termine “villaggio” è una chiave di lettura che l’evangelista ci da per farci comprendere la sua narrazione e indica sempre incomprensione o opposizione a quello che Gesù farà, come vedremo in questo brano. Segue a pagina 6(...)

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Spirito e parolaM e n s i l e d e l l a p a r r o c c h i a d e l l o S p i r i t o S a n t o - N ° 4 6 - 1 A p r i l e 2 0 1 2

A u g u r i o d i P a s q u aCari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole! Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà,che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace! Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”! La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla. Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti che abusano di voi. Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad accorciare sogni a lungo cullati. Coraggio, gente solitaria, turba dolente e senza volto. Coraggio, fratelli che il peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che la povertà morale ha avvilito. Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via. Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie della vostra prigione.

Vostro don Tonino, vescovo

Buona Pasqua!!

La redazione Matteo, Sara e

Alessandro

Domenica delle palmeQuando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!». (Mc 11,1-11)

La Domenica delle Palme fa sorgere spontaneo l’interrogativo: come è stato possibile che la folla che ha accolto osannante Gesù al suo ingresso a Gerusalemme sia la stessa che poi griderà “Crocifiggi”?Il perché ce lo dice Marco nei primi undici versetti del capitolo 11 del suo vangelo, che riguardano l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Gesù e i suoi discepoli sono vicini a Gerusalemme verso il monte degli Ulivi, e Gesù mandò due dei suoi discepoli nel villaggio di fronte. Il termine “villaggio” è un termine tecnico che nei vangeli indica sempre incomprensione o opposizione alla novità portata da Gesù.Perché il villaggio è il luogo della tradizione. E’ il luogo attaccato ai valori tradizionali del passato. E quindi quando appare nei vangeli il termine “villaggio” è una chiave di lettura che l’evangelista ci da per farci comprendere la sua narrazione e indica sempre incomprensione o opposizione a quello che Gesù farà, come vedremo in questo brano.Segue a pagina 6(...)

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N°46, Aprile 2012 Spirito e parola 2

- La voce dei giovani -

I n t e r v i s t a d o p p i aIdeata e realizzata da Monica Denti con la collaborazione di Francesco Sassi Zanichelli

Cari lettori del giornalino… dopo aver scuriosato nella vita e negli interessi di Cillo e Picc, questo mese conosceremo meglio due donzelle del gruppo delle superiori: due new entry (da qualche anno) che hanno da subito trovato il loro posto all’interno del gruppo giovani e nelle attività della parrocchia, seguendo i bimbi di 3° elementare del catechismo…tanto simili quanto diverse…buona lettura!!!!

VSIlaria Gallingani Silvia Carletti

NOME?Ilaria: IlariaSilvia: Silvia

COGNOME?I: GallinganiS: Carletti

SOPRANNOME?I: IllyS: Scarlett

ETA’ ANAGRAFICA?I: 17 ma ancora per poco … mancano solo 31 giorni, 13 ore e 10 minuti ai 18 anni!!!!S: 17 …( 18 FRA UN MESE :)

STATO CIVILEI: LiberoS: Single!!!! E con tanti amici!!!!( anche se so che questo non è uno stato civile)

COSA FAI NELLA VITAI: la studentessa e l’amica :)S: studio…

3 AGGETTIVI PER DEFINIRTI I: alta, disponibile e allegraS: timida( a volte troppo), curiosa e sorridente

3 AGGETTIVI PER L’ALTRA I: allergica, sorridente, fedeleS: precisa ( moltoooo più di me), puntuale e generosa

MEGLIO 1 UOVO OGGI O 1 GALLINA DOMANI? I: Sarebbe meglio sia uno che l’altroS: Meglio una gallina domani.

IL MOMENTO PIU’ BELLO DELLA SETTIMANAI: Il sabato alle 13.40 quando la scuola finisce e finalmente

arriva il week-end con gli amiciS: Martedì 27 perché sono partita con la scuola in gita per Ginevra!!!! vi racconterò tutto..

AAA CERCASI…I: … idee per le vacanzeS: …tempo quest’estate per riposarmi, perché sono già impegnatissima ma felice di esserlo!!!! Cercasi anche idee per l’università perché tutti iniziano a chiedermelo e anche perché fra un po’ dovrò decidere!

IL RICORDO PIU’ BELLO DI GIAROLA 2012I: l’ultima sera con i vari gruppetti di chiacchiereS: i momenti di condivisione che si sono rivelati molto toccanti, più di quanto pensassi e questo li ha resi più speciali.

CHI E’ PIU’ STONATA (in tutti i sensi ) ?I: modestamente lei..S: sinceramente non ne ho idea… di certo non faremo i provini per X Factor..

CHI E’ PIU’ PERMALOSA?I: bella gara…S: tutte e due… forse cerchiamo di nasconderlo

CHI E’ PIU’ ELEGANTE ?I: io e la moda siamo 2 rette parallele, non ci incontreremo maiS: io!!!!Ahahah

CHI E’ PIU’ CREATIVA ?I: ahahah, se vedete le mie opere d’arte sicuramente io, ma ve lo sconsiglioS: ahahahah è una bella gara!!!!!davvero….io no!!!! E lei è un’artista incompresa…direi nessuna delle due!

MARE O MONTAGNA?I: CittàS: Dipende dai momenti e dai posti...direi mare

UN SUO PREGIO I: sa ascoltareS: la generosità

UN TUO DIFETTOI: troppo perfezionistaS: a volte sono maliziosa

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N°46, Aprile 2012 Spirito e parola 3

- La voce dei giovani -UN OGGETTO A CUI SEI PARTICOLARMENTE AFFEZIONATA I: un bracciale che mi hanno regalato alla comunione e che porto sempre al polsoS: l’insieme di foto che ho appeso sul muro in camera mia, che mi ricorda alcune mie ‘avventure’.

..SE FOSSI...1 LIBRO?I: topolino è considerato libro??ah no allora: l’uomo che scambiò la moglie per un cappello (Oliver Sacks) S: orgoglio e pregiudizio, che mi ha stupido perché credevo fosse molto ‘pesante’ ma in realtà non lo era….

..SE FOSSI...1 STAGIONE DELL’ANNO ?I: primavera :)S: inverno

..SE FOSSI...1 PERSONAGGIO FAMOSO ?I:ma io sono famosa… Anne Hathaway (Il diavolo veste Prada)S: Siccome non sapevo cosa rispondere ho chiesto ad una mia amica che adesso sta trascorrendo un anno in America e mi ha detto : “ Anne Hathaway perché è bruna, divertente, di classe e una buona attrice simpatica

DUE COSE INDISPENSABILI PER UN BEL CAMPEGGIO I: gli amici e la voglia di stare insiemeS: Voglia di divertirsi e macchina fotografica

IL COMPLIMENTO PIU’ BELLO CHE TI ABBIANO MAI FATTO I: “Per fortuna che ci sei te” S: oddio….. credo ‘ in compagnia della Scarlett si sta sempre bene ti mette tranquillità e ti fa morir dal ridere quando è in vena!”

PERCHE’ HAI SCELTO DI FAR PARTE DEL GRUPPO

GIOVANI DELLO SPIRITO SANTO I: all’inizio mi hanno costretto poi mi è entrato nel cuore (grazie mamma)S: è stato un lungo percorso, dopo aver provato tutte le parrocchie di Reggio abbiamo deciso di provare e alla fine… eccomi qui!!!

COSA PENSI DEL GRUPPO DELLE GIOVANI LEVE DI 3° MEDIA I: se continuano a partecipare così tanto e con tanta voglia formeremo un grande gruppoS: crescono bene…. Credo siano già ben inseriti e ormai quando non ci sono si stente la loro mancanza

DAI UN CONSIGLIO DI STILE A LELE I:Lele cerca di non indossare capi di colori diversi tutti nello stesso momento S: Non credo ci sia bisogno.. penso sia già ELEGANTE di suo e con un suo stile che tutti riconosciamo!

SALUTA I TUOI BIMBI DEL CATECHISMOI: ” Ciao bimbi!!!Tutto bene?? Iniziamo l’incontro… Lorenzo stai fermo!!!!!”S: Ciaoooo bimbi!!!!!! Sabato prossimo vi porto le figurine degli animali della coop! Così vediamo se riuscite e finire l’album!!

SALUTA GLI EDUCATORII: “Ciao gente!!! Come va??”S: Salutoni e baci a tuttiii!!!!!!! W lo Spirito Santooo!!

SALUTA “AFFETTUOSAMENTE” L’ALTRA I:Un abbraccio e un bacio, cara vecchia compagna di avventure…S:Mo sciaooo lallaaaa!!!! :) sono curiosissima di vedere cosa hai scritto!!!

Una piccola riflessioneUna domenica di passaggio nella parrocchia di “La Vecchia”, mi ha permesso di leggere queste poche righe che desidero condividere con voi, soprattutto in questo periodo:“Un famoso romanziere francese ha questo piccolo dialogo in una sua opera: “Dice il credente all’incredulo: -come fai a vivere senza fede tu?-. Dice l’incredulo al credente: - E tu che hai la fede, come fai non vivere meglio?-”.Questa è un’accusa che possiamo meritare tutti. Perchè, vedete, è colpa nostra se se chi non crede non riesce a vedere, a incontrare Cristo. E questo può avvenire per tanti motivi.

Per esempio, quando parliamo di tutto e mai di Dio. Quando mostriamo tante cose, ma mai Dio. Quando attiriamo l’attenzione su di noi, sulle nostre celebrazioni, sulle nostre chiese, sulle nostre opere, sui nostri successi, tanto da rendere invisibile Dio.In una parola, diventiamo un impedimento a vedere Dio. Dio si crede, non si dimostra. Non si insegna Dio. Lo si racconta. Con l’entusiasmo, la passione, il coraggio della fede. Non si discute su Dio. Lo si manifesta. Non lo si difende con le parole, con le polemiche... Dio si mostra, non si dimostra. [...]

Oggi, come ieri, gli uomini non vengono conquistati dalle parole che stupiscono, ma da esempi che stordiscono: “Se Cristo non è la nostra gioia, come potremmo convincere gli altri che può diventare la loro gioia?” (M.Zundel).Questo è il servizio essenziale che dobbiamo assicurare alla società: lasciar vedere Gesù.: così come non ha deluso noi, Dio non delude chi incontra, così come ha affascinato noi, può affascinare altri. L’uomo ha nostalgia di Dio, ne ha il desiderio: Tocca a noi ridargli la voglia di Dio.”

L. Sapienza (religioso)

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N°46, Aprile 2012 Spirito e parola 4

Ve r s o l a S e t t i m a n a S a n t a : s p u n t i d i r i f l e s s i o n e d a l l a V i a C r u c i s Una breve condivisione dei momenti salienti della Via Crucis tenutasi venerdì 23 marzo nella nostra parrocchia

I stazione Gesù condannato a morte

La folla che aveva beneficiato della parola e dei miracoli di Gesù chiede ora la sua morte e Pilato, per paura, si arrende. Il messaggero di vita, l’innocente, Gesù presenza scomoda e di disturbo, pietra d’inciampo è tolto di mezzo. L’uomo della verità, della bontà, in silenzio riceve la dura sentenza che lo condanna alla morte di croce. Il suo volto è grave e tranquillo, ma quale violenza sul suo cuore che vuol rimanere fedele al Padre e all’umanità che attende liberazione. Questa sua condanna si rinnova nei secoli ogni volta che il potere, le strutture di peccato, le nostre mille forme di egoismo sacrificano i deboli, gli umili, i poveri e coloro che lavorano per un mondo dove regni giustizia e pace.

II stazione Gesù prende la croce

Gesù è flagellato, coronato di spine, fatto oggetto di scherno. I soldati lo trattano come un re da burla poi lo rivestono coi suoi vestiti e gli pongono sulle spalle il legno sul quale deve morire. Dopo la croce di una vita povera, di profeta vagabondo e tradito Gesù abbraccia la croce, supplizio

degli schiavi, il più infamante del tempo: “Maledetto chi pende dal legno!”. Croce che Gesù continua a portare nelle persone umiliate, affamate, dimenticate, oppresse da croci costruite dalla nostra avarizia, pigrizia, disattenzione, mancanza di solidarietà ed anche cattiveria. Noi ... fabbricatori di croci che carichiamo sulle spalle altrui! Noi … portatori di croci.

III stazione Gesù cade sotto il peso della

croceGesù di Nazareth non è un superuomo, impassibile davanti alla sofferenza! Ha conosciuto la fatica della strada, e, stanco, si è seduto presso un pozzo, chiedendo acqua da bere ad una samaritana.Spossato dalla predicazione si è addormentato sulla barca, che navigava in piena tempesta. Ora, nella stanchezza del soffrire, non è in grado di sostenere quel legno, barcolla e si lascia andare a terra. Il mistero di Gesù consiste in questo: nel discendere dai cieli, farsi fragile e vulnerabile, per incontrarci nella nostra fragilità e debolezza. Per terra si è fatto ancor più vicino a noi, gente che cade, schiacciata, svigorita dalla malattia, dalla miseria, umiliata e avvilita dalle passioni...

IV stazione Gesù è aiutato dal cireneo

Gesù è caduto, è debole, potrebbe morire per strada e non fuori città, come stabilisce la sentenza e la legge. Allora i soldati costringono il primo che passa, un certo Simone di Cirene, a prendere sulle sue spalle la croce di Gesù. Non è un amico, un discepolo che soccorre Gesù: è uno straniero, uno che non conosce il condannato che non sa nulla di quella croce. Uno straniero disprezzato dà sollievo a Gesù e lo aiuta a condurre a compimento il cammino che porta a salvezza. Con questo personaggio incomincia la partecipazione alla passione di Gesù, l’amore a tutti i condannati della terra. Sono i cirenei di ogni tempo che rendono abitabile la terra, quelli che al momento del bisogno, sanno prestare le loro spalle per portare i pesi di chi non ce la fa più.

V stazione Gesù è spogliato dalle sue

vestiGesù è privato dei suoi abiti, che i soldati sorteggiano tra di loro: resta nudo, in assoluta povertà! Le vesti sono qualcosa più di un

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Ve r s o l a S e t t i m a n a S a n t a : s p u n t i d i r i f l e s s i o n e d a l l a V i a C r u c i s Una breve condivisione dei momenti salienti della Via Crucis tenutasi venerdì 23 marzo nella nostra parrocchia

mezzo per coprire il corpo: sono il simbolo della dignità della persona. Essere spogliati davanti allo sguardo di curiosi è grave violazione della dignità umana. Gesù giunge a questa spogliazione finale! Dà tutto, perfino la sua dignità, senza riserve beve fino in fondo l’amaro calice dell’umiliazione. Una sofferenza, la sua, piena di dignità perché offerta per amore degli altri: si consegna tutto, per riscattare tutti. Oggi Gesù è ancora spogliato e umiliato nei bambini e bambine negli uomini e donne, profanati nel corpo e nello spirito con metodi moderni raffinati, che annientano la loro dignità morale.

VI stazione Gesù è inchiodato e muore

sulla corceGesù, steso sulla croce, offre mani e piedi, per essere trafitti dai chiodi: le sofferenze diventano atroci. Ridotto all’impotenza, Gesù pende dalla croce, fedele fino alla

fine al Padre e al suo progetto del Regno che è liberazione totale per l’umanità e per tutto il creato. Avvolto dalla sofferenza, Gesù continua ad offrirsi al Padre e a noi: “Nessuno mi toglie la vita:

io la offro!” Le sue braccia stese accolgono l’universo: “Elevato da terra attirerò tutti a me!” “Padre perdona loro!”. Ecco il suo cuore! Nessuno potrà fermare l’amore di chi sa morire in pace e perdonando. Nessuna persecuzione ed eliminazione fisica dei crocifissi della storia potrà fermare l’irruzione

del nuovo cielo e della nuova terra.VII stazione

Gesù è posto nel sepolcroSul corpo di Gesù si compiono i riti della sepoltura: è unto con

mirra e aloe portati da Nicodemo; avvolto in un lenzuolo, è collocato nel sepolcro nuovo offerto da Giuseppe d’Arimatea. L’entrata nel sepolcro è chiusa da una pietra pesante, sulla quale vengono apposti i sigilli. Alcune guardie sono messe a vigilare. Tutti ritornano alle loro case, col cuore deluso, vuoto: è l’ora del silenzio di Dio, 1’ora delle tenebre. Ma è anche l’ora della fede: con quel corpo è sepolta la morte

la vendetta, l’odio, l’egoismo, la superbia ... Il sepolcro è la parola “fine” non sopra Gesù, ma sopra il peccato. Quel corpo è come il seme di frumento deposto in terra: bisogna attendere, e dal silenzio nascerà la spiga. E’ il tempo dell’attesa: quel sepolcro non potrà trattenere il suo prigioniero.

Alcuni pensieri della comunità dalla Via CrucisPenso che il silenzio che è seguito alla Via Crucis sia stata l’espressione vera di quanto ciò che è stato letto abbia toccato ciascuno di noi nel profondo. Prego il Signore perché ci conceda di trascorrere il tempo di Quaresima che ci separa dalla Pasqua in un “silenzio interiore”, che ci permetta di avere più attenzione per noi stessi, per gli altri... e per Lui. Prego il Signore perché ci accompagni nel nostro cammino, soprattutto quando ci accadono cose che non dipendono dalla nostra volontà, che ci fanno male, che non ci permettono in nessun modo di essere sereni. Donaci la forza di accettare le croci che ogni

giorno la vita ci riserva; fai trovare la serenità e la gioia di vivere nel tuo nome, in tutti coloro che soffrono. Quando mi sembra di esser caduta in un baratro, la volontà di andare avanti vacilla, penso a Te, Signore, tutti ti hanno abbandonato. Che cosa hai provato nel tuo cuore? Solo la forza del tuo amore ci può sostenere nella prova. Pensando a tutto quello che ha subito Gesù... personalmente le ingiustizie (sia a livello sociale ma anche a livello giuridico) mi mandano fuori di me. Ma noi cristiani abbiamo l’arduo compito di perdonare e di testimoniare

il Vangelo con la nostra vita, in modo da esser un esempio per gli altri. E’ una responsabilità enorme, ricordiamocelo. E’ stata una bellissima funzione, i giovani mi hanno coinvolto. Iniziativa nuova ma che secondo me ha portato frutti: anche io mi sono sentita un po’ più giovane, grazie perché esco da questa funzione con uno spirito diverso. Il nostro è un mondo senza speranza. Eppure l’essenza dell’essere cristiani è proprio la speranza. Di fronte al sepolcro, il cristiano sa che non finisce nulla, che la morte è vita. Aiutiamo tutti ad avere speranza.

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Domenica delle palmeSegue da pagina 1 (...)“«Entrando in esso troverete un ...»”- non è puledro, ma asinello, ed è importante l’esatta traduzione di questo termine – “«... legato»”. Il riferimento dell’evangelista è al profeta Zaccaria, al capitolo 9, versetto 9, una profezia nella quale il profeta indicava “ecco a te viene il tuo Re”, a Gerusalemme, “egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina”. E’ l’immagine di un messia diverso da quello atteso dalla tradizione.Dobbiamo tenere presente che la cavalcatura regale era la mula. L’asino era la cavalcatura dei servi. Quindi un messia, un re, completamente diverso da quello atteso. Ebbene questo messia, dice Zaccaria, “è quello che farà sparire il carro da guerra e annuncerà la pace alle nazioni”. Quindi non un messia di violenza, un messia di potere, un messia di forza, ma un messia di pace. Questa profezia era stata come ignorata e censurata. Nella selezione dei testi rabbini e scribi avevano scelto soltanto quei brani che indicavano un potere, una forza, un dominio, una supremazia di Israele sopra tutte le altre nazioni.Ebbene Gesù dice “«Slegatelo e portatelo qui»”, cioè slegate questa profezia. I discepoli devono constatare che la figura di messia proposta da Gesù corrisponde ai dati della scrittura. “«E se qualcuno vi dirà: ‘Perché fate questo?’, rispondete ...»”, non è “il Signore ne ha bisogno, ma “«...il suo padrone ne ha bisogno»”. L’asinello

appartiene a Gesù perché sarà lui che realizzerà questa profezia. Lo slegano e lo portano a Gesù. Portarono l’asinello a Gesù, “vi gettarono sopra i loro mantelli”, quindi i discepoli danno adesione a Gesù come re e messia di pace, di servizio. “Ed egli vi ...”, non è salì sopra, ma vi sedette sopra. Gesù vi si installa. Come poi lui sarà presentato seduto alla destra di Dio, qui seduto sopra questo asinello, significa che questa profezia di un messia di pace, di un messia di servizio, gli è propria. “Molti stendevano i propri mantelli sulla strada”. Altri invece fanno il gesto che era tipico di sottomissione al re (stendere le fronde dei campi). Quindi c’è un’incomprensione sul gesto di Gesù. E infatti, scrive l’evangelista, che Gesù si trova in mezzo a due fuochi. Lui che era stato presentato al capitolo 10, versetto 32, all’inizio di questo cammino verso Gerusalemme, come colui che precedeva i suoi discepoli, adesso non è più Gesù ad indicare il cammino. L’evangelista scrive “Quelli che precedevano”, sono altri che indicano il cammino, che vogliono che Gesù realizzi i loro desideri. “Quelli che lo seguivano, gridavano”.Il verbo gridare è stato adoperato dall’evangelista sia per gli spiriti impuri che per il cieco di Gerico che hanno quest’immagine del messia della tradizione, del messia figlio di Davide. Infatti cos’è che gridano? “«Osanna!»”, espressione ebraica che significa “dai, salvaci” e il salmo 118 che veniva cantato per celebrare i generali vittoriosi,

“osanna, salvaci”. “«Benedetto il regno che viene»”, ecco l’equivoco. Questo regno non è in alcun modo il regno di Dio proposto da Gesù, ma l’evangelista scrive “«del nostro padre Davide»”. Mentre Gesù ha parlato del vostro padre del cielo, loro attendono il regno del “nostro padre Davide”. Cosa significa il regno di Davide? Il regno di un dominatore che cambia tutto con la forza e che schiaccia ogni resistenza. Quindi un regno che si impone con la forza, con la violenza. Gesù invece è venuto ad annunziare il regno di Dio. Un regno che, per la sua realizzazione, esige il cambiamento interiore e profondo dell’intimo delle persone. Un cambio di valori: non vivere più per sé, ma per gli altri. Quindi il regno di Dio esige la conversione, l’altro esige la forza. Ecco perché poi continuano chiedendo: “«Osanna»”, cioè salvaci, “«nel più alto dei cieli!»” Cioè chiedono l’appoggio di Dio per realizzare questo progetto.Appena la folla si accorgerà che Gesù non è il messia di forza, il messia di potere, che lui non è venuto a restaurare il defunto regno del re Davide, ma ad inaugurare il regno di Dio, questo messia sarà inutile.Ecco perché la stessa folla che lo ha acclamato con “Osanna”, sarà quella che poi griderà “Crocifiggi!”

Commento di P. Alberto MaggiPER VEDERE LA VIDEO-OMELIA VAI SU: http://www.studibiblici.it/videoomelie.html#vid-19

Luppi... d’alloro

Congratulazioni al Dott. Francesco Luppi, laureatosi in Medicina con 110 e lode!!

Pellegrinaggio 1° MaggioPresso il santuario di Collevalenza

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N°46, Aprile 2012 Spirito e parola 7

PER CHI VOLESSE RICEVERE IL GIORNALINO IN FORMATO ELETTRONICO, CON LA POSSIBILITÀ DI VEDERE LE FOTO A COLORI, O VOLESSE SCRIVERE ALLA REDAZIONE INVIARE UNA E-MAIL ALL’INDIRIZZO: [email protected]

B e n v e n u t o F i l i p p o ! !E’ nato alle 23.26 di sabato 24 marzo. Felicitazioni a mamma Isi e papà Ceppo

Anche quest’anno i giovani stanno organizzando il

campo estivo

RIVOLTO AI BAMBINI E AI RAGAZZI DALLA 1° ELEMENTARE ALLA 2° MEDIA

DAL 2 AL 13 LUGLIO TUTTE LE MATTINE DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

PER INFO RIVOLGERSI al Gruppo Giovani

MAGGIORI INFORMAZIONI ARRIVERANNO NEL PROSSIMO NUMERO DEL GIORNALINO!!

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N°46, Aprile 2012 Spirito e parola 8

C a l e n d a r i oD o m e n i c a 1 A p r i l e 2 0 1 2DOMENICA DELLE PALME

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?Liturgia: Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1_15,47

G i o v e d ì 5 A p r i l e 2 0 1 2Giovedì Santo - Cena del SignoreLavanda dei piediAdorazione silenziosaOre 21.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

V e n e r d ì 6 A p r i l e 2 0 1 2Venerdì Santo - Passione del SignoreGiorno di astinenza e digiuno

Ore 18.30: Celebrazione della passione di Cristo [Spirito Santo]Padre, nelle tue mani consegno il mio spiritoOre 21.15: Via crucis cittadina

S a b a t o 7 A p r i l e 2 0 1 2Sabato SantoRinnovo delle promesse battesimaliOre 21.00: Solenne Veglia Pasquale [Chiesa Spirito Santo]

D o m e n i c a 8 A p r i l e 2 0 1 2PASQUA: RISURREZIONE DEL SIGNORE

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo - Liturgia: At 10,34a.37-43; Sal 117; Col 3,1-4 opp. 1Cor 5,6-8; Gv 20,1-9 (sera: Lc 24,13-35)

L u n e d ì 9 A p r i l e 2 0 1 2LUNEDI’ DELL’ANGELO

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Proteggimi, o Dio: in te mi rifugioLiturgia: At 2,14.22-32; Sal 15; Mt 28,8-15

D o m e n i c a 1 5 A p r i l e 2 0 1 2II DOMENICA DI PASQUA

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]

Rendete grazie al Signore perchè è buono: il suo amore è per sempre - Liturgia: At 4,32-35; Sal 117; 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31

D o m e n i c a 2 2 A p r i l e 2 0 1 2III DOMENICA DI PASQUA

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Beato chi cammina nella legge del SignoreLiturgia: At 6,8-15; Sal 118; Gv 6,22-29

D o m e n i c a 2 9 A p r i l e 2 0 1 2IV DOMENICA DI PASQUA

Ore 9.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]Ore 11.00: Santa Messa [Chiesa Spirito Santo]La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angoloLiturgia: At 4,8-12; Sal 117; 1Gv 3,1-2; Gv 10,11-18

M e s s eda Lunedi a Sabato: Santa messa ore 18.30 [Chiesa Spirito Santo] il Venerdì messa alle ore 16:30 [Casa delle Magnolie]

A l t r e D a t eCasa di carità: Lunedì 9 e Martedì 24 AprileCatechismo ai bimbi e “Oratorio“: Ogni sabato ore 14.30Confessione dei ragazzi delle medie: Giovedì 5 Aprile, nel pomeriggioDon Mario è disponibile per le confessioni: Sabato 7 Aprile, nel pomeriggio

B u o n C o m p l e a n n o a . . .Elira Murataj - Martedì 3 AprileCarmen Capuano - Venerdì 6 AprileValentino Rampini - Mercoledì 11 AprilePatrizia Delmonte - Venerdì 13 AprileMonia Bedocchi - Domenica 15 AprileDavide Pedrini, Mattia Ferri - Lunedì 16 AprileSabrina Gibertini - Lunedì 30 AprileAspettiamo di ricevere eventuali date di compleanno per i mesi prossimi!!!

A u g u r i a . . .Lucia e Corrado - Lunedì 16 Aprile, felicitazioni per il 33°anniversario di matrimonioElena e Paolo - Mercoledì 18 Aprile, felicitazioni per il 2°anniversario di matrimonioGigi e Monia - Lunedì 23 Aprile, felicitazioni per il 6°anniversario di matrimonio