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GIORNALINODELL’ ASSOCIAZIONE “PORTA APERTA”
M aggio 1998: nasce l’As-sociazione Porta Aperta Onlus.
E’ grande l’emozione che provo pensan-do a quei giorni, ma sono commossaguardandomi intorno oggi, vedendoquanta strada è stata fatta.Le persone che hanno voluto far nascerequesta Associazione avevano un sogno:sapevano che nel momento più difficiledella vita, quando in famiglia c’è un ma-lato grave e tutti sembrano rassegnatiquasi senza cure perché le terapie per laguarigione sono terminate, può iniziareun percorso di accompagnamento, ”ilprendersi cura“ del malato e della sua fa-miglia. Dalla fine degli anni ‘70 si stavano diffon-dendo anche in Italia i Centri di Terapiadel Dolore e Cure Palliative Domiciliari:facevano però fatica a decollare perchénon sempre veniva compresa l’importan-za di continuare a curare i “pazienti in-guaribili.”In realtà, fornire assistenza ad un malatograve, prendendosi cura di lui è l’unicomodo per far sentire la persona tale finoalla fine della propria vita.I medici, gli infermieri, gli operatori so-cio-sanitari che operano nei Servizi diCure Palliative, portano nelle case deipazienti le loro capacità e conoscenzeprofessionali e in questa èquipe interdi-sciplinare il volontario diventa parte in-tegrante, mantenendo il proprio ruolodiscreto nello stare accanto all’amma-lato.Le persone che incontriamo quando sia-mo presenti nelle piazze alle feste delVolontariato, a volte i nostri stessi amicici dicono “Come siete coraggiosi, io nonpotrei mai farlo...!” Non siamo così tanto
Volontari domiciliari per l’aiuto dei malati oncologici gravi
APR
ILE
2008
coraggiosi, ci sentiamo solo un po’ piùforti perché in “Porta Aperta” condivi-diamo il significato profondo della Vitadella persona, dalla nascita fino al termi-ne; qualità di Vita quindi, permettendoalla persona ammalata di trascorrere ilsuo tempo con i propri cari. Non siamo noi i coraggiosi, lo sono le fa-miglie che ci permettono, pur essendosconosciuti, di stare loro accanto e con-dividere quegli ultimi giorni così diffici-li, così delicati e di solito così intimi.“Porta Aperta” vorrebbe arrivare a tuttele famiglie che sentono di poter staremeglio con la presenza di un volontario:è importante che le famiglie sappianoche sul nostro territorio è attivo e gra-tuito il Servizio di Cure PalliativeDomiciliari e che possono attivarlo par-landone con il proprio medico curante.Promuovere e sostenere la cultura delleCure Palliative è l’obiettivo di “PortaAperta” e per questo ringrazio tutti co-loro che in modi e tempi diversi conti-nuano a sostenerla.
SpedizioneAbbonamento
Postale
Articolo 2Comma 20/CLegge 662/96
Milano
Periodico semestrale
Anno VII - n.1Aprile 2008
Giornalino Semestrale dell’Associazione PORTA APERTA-ONLUS – 20017 RHO (MI) - Corso Europa, 250 - Tel. 02/93182448 - Fax 02/93181049Autorizzazione Tribunale Milano n. 378 del 24/06/2002 - Cod. Fisc. 93523640154 - Dir. Resp. Roberta Rampini - Stampa: Graphiti - Ind. Grafica - Cornaredo Milano
Aderente alla Federazione
Cure Palliative
SOMMARIO
DECENNALE ASSOCIAZIONE
Pag. 1Decennale Associazione
5 per millePag. 2/3
Dati AttivitàPag. 4
Congresso Regionale SICPPag. 5/6
Progetto psico-oncologicoLa F.C.P. informa
Pag. 7/8Vita dell’Associazione
Pag. 9Gruppo AMA
Pag. 10Letto per Voi
Pag. 11Informazioni
Pag. 12Festeggiamo Insieme i 10 Anni
DESTINA IL 5 PER MILLE A PORTA APERTA
CODICE FISCALE
935 236 40 154
Aderente alla FederazioneCure Palliative
ASSOCIAZIONEPORTA APERTA ONLUSVOLONTARI PER L’AIUTO AI SOFFERENTI
Adelia Raimondi
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L’11 maggio 1999 i Direttori
Generali dell’Azienda
Ospedaliera (AO) G. Salvini e
dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) della
Provincia di Milano 1 hanno stipulato
una convenzione che impegna l’AO a for-
nire all’ASL prestazioni di tipo speciali-
stico a supporto dei servizi territoriali
esistenti. L’Unità di Cure Palliative e
Terapia del Dolore (UCPTD) svolge la sua
opera nei comuni del:
• DISTRETTO DI GARBAGNATE MILA-
NESE: Garbagnate Milanese, Senato,
Cesate, Bollate, Novate Milanese,
Paderno Dugnano, Limbiate, Solaro,
Ceriano Laghetto, Cogliate, Misinto e
Lazzate.
• DISTRETTO DI RHO: Rho, Arese,
Vanzago, Pregnana Milanese, Lainate,
Pero, Settimo Milanese, Cornaredo,
Pogliano.
Due sono le modalità di intervento do-
miciliare della UCPTD previste dalla con-
venzione:
1. attività di consulenza “estemporanea”
al Medico di Medicina Generale
(MMG) all’interno di un programma
assistenziale a favore di persone affet-
te da malattia inguaribile in fase
avanzata.
2. presa in carico totale da parte
dell’UCPTD del paziente affetto da
malattia oncologica in fase avanzata.
In questo caso l’Azienda G.Salvini si
impegna a garantire una presenza
medica ed infermieristica 24 ore su
24 per 365 giorni l’anno. A questo si
aggiunge la possibilità di erogare,
senza attesa ed in comodato d’uso
gratuito, tutto il materiale sanitario
utile per la gestione del malato (letti-
ni articolati, comode, materassini an-
tidecubito, farmaci, ecc.).
Insieme all’assistenza sanitaria viene da-
ta la possibilità, quando richiesto, di ri-
cevere un aiuto disinteressato da parte
delle associazioni di volontariato
Presenza Amica e Porta Aperta che da
anni operano in sinergia con l’équipe sa-
nitaria.
PAZIENTI SEGUITI DALL’UNITA’ DI CURE PALLIATIVE NEL 2007
Pazienti seguiti n°466Distretto di Rho n°172Distretto di Garbagnate n°294N° di giorni di presa in cura medi per paziente (dati complessivi Rho/Garbagnate) Totale 30,41Hospice di Garbagnate ( n° 10 posti letto)Ricoveri totali n°170Di cui il 72,94% di età compresa tra i 50 e 80 anniDegenza media 34 giornateNell’estate 2007 l’hospice è stato chiuso per oltre 2 mesi a causa di lavori diampliamento e ristrutturazione.
PAZIENTI DELL’UCP SEGUITI DAI VOLONTARIDOMICILIARI DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
Volontari impegnati a domicilio n° 4Pazienti seguiti n° 6Totale ore di assistenza n° 108
Trasporti in ambulanzaPazienti trasportati n° 8Totali viaggi n° 19
PAZIENTI NON IN CARICO ALL’UCP SEGUITI DAIVOLONTARI DOMICILIARI DELL’ASSOCIAZIONEVolontari impegnati a domicilio n° 4Pazienti seguiti n° 2Totale ore di assistenza n° 333
PAZIENTI SEGUITI IN ONCOLOGIA(Progetto psico-oncologico)
Totale colloqui individuali e familiari n° 97
(Progetto day-hospital oncologico)Volontari impegnati n° 7Presenza 3 mezze giornate settimanaliTotale ore di presenza n° 242
Unità di cure palliative e terapia del dolore dell’Azienda Ospedaliera“G. Salvini di Garbagnate Milanese e Rho:
Ospedalizzazione domiciliareAttività 2007
M.G. Rusconi
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Unità di degenza di Cure Palliative: Hospice
Dal 2004, accanto all’attività di
Cure Palliative domiciliari,
UCPTD offre la possibilità di un
ricovero ordinario presso una Struttura
di Degenza ad hoc denominata HOSPI-
CE, sito presso il Presidio Ospedaliero di
Garbagnate Milanese. La Struttura di 10
posti (sono in via di conclusione i lavori
di ampliamento a 15 letti di degenza), è
caratterizzata da tutti i requisiti previsti
per attuare un programma di Cure
Palliative dedicato alle persone affette da
malattia inguaribile in fase avanzata e
terminale, non assistibili presso il pro-
prio domicilio. L’Hospice ospita malati
affetti da malattia inguaribile in fase
avanzata e terminale, quindi non solo
portatori di patologia oncologica, secon-
do quanto indicato dal Piano Socio
Sanitario e dalle Linee Guida Nazionali.
Ogni stanza singola, dotata di servizi
igienici indipendenti, è inserita in un
contesto completamente ristrutturato e
predisposto per garantire il più elevato
M. Grazia Rusconi
Nell’Unità di Cure Palliative e Terapia delDolore opera un’équipe composta da:• 11 Medici presenti per gran parte della giornata coordinati da un MedicoResponsabile (reperibilità notturna e festiva per 365 giorni all’anno).• 25 Infermieri Professionali (12 impegnati nell’Ospedalizzazione Domiciliare).12 Operatori Socio-Sanitari, 1 Terapista della riabilitazione coordinati dalla Caposala.• 1 Psicologo.• 1 Assistente Sociale.• Volontari delle Associazioni PORTA APERTA (distretto di Rho) e PRESENZAAMICA (distretto di Garbagnate) motivati e preparati al supporto dei malati ed al-la relazione con le famiglie.
Prof. Furio Zucco Direttore del Dipartimento di Anestesia, Blocco Operatorio,Terapia Intensiva, Cure Palliative e Terapia del Dolore, Hospice eOspedalizzazione Domiciliare.
Dott.ssa M.Grazia Rusconi Responsabile dell’Unità di, Cure Palliative e Terapiadel Dolore, Hospice e Ospedalizzazione Domiciliare.
Signora Mary Zampieri Capo Sala dell’Unità di, Cure Palliative e Terapia delDolore, Hospice e Ospedalizzazione Domiciliare.
Numeri telefonici di riferimento:
Reception Garbagnate 02 994302376Reception Rho 02 994303213Hospice 02 994302735Segreteria Dipartimento 02 994302483
Nel 2007 sono stati seguiti a domicilio
470 pazienti (di cui 437 prime visite) af-
fetti da malattia neoplastica avanzata,
189 presso il presidio ospedaliero di Rho
e 281 presso quello di Garbagnate, per
un totale di 12665 giornate di assistenza.
La segnalazione dei pazienti è avvenuta
da ospedali di altre AO nel 12% dei casi
(56 pz.), dai familiari nel 4% (20 pz.), da-
gli ospedali della nostra AO nel 38% (179
pz.), dal MMG nel 40% (188) e da altre fi-
gure nel 6% (27 pz.). La media mensile
delle prime visite è stata di 36 mentre 35
è risultata la mediana dei pazienti in cu-
ra ogni giorno (minimo 29 e massimo
40). Sono state eseguite a domicilio cir-
ca 15000 prestazioni sanitarie e si sono
resi necessari 15 (3%) ricoveri. Il luogo
del decesso dei pazienti è stato per 361
(83%) il proprio domicilio, per 28 (6.5%)
l’ospedale e per 47 (10.5%) l’Hospice.
Il periodo medio di assistenza è stato di
27 giorni di cui 138 (33%) sono stati se-
guiti per un periodo compreso tra 1 e 10
giorni, 154 (37%) tra 11 e 30 giorni, 124
(29.5%) tra 31 e 150, 3 (0.5%) tra 151 e
300 giorni.
Il Coefficiente di Intensità Assistenziale
(CIA) calcolato sull’intera popolazione
dei pazienti seguiti a domicilio è stato di
0.7, pari a 5 giorni/settimana con alme-
no una visita da parte del personale sani-
tario dell’UCPTD. Il CIA calcolato nella
settimana che ha preceduto il decesso è
stato 0.85 pari a 6 giorni su 7 con alme-
no un accesso. Questo dato dimostra
che il paziente è mediamente ben segui-
to durante tutto il periodo di presa in ca-
rico (5 giorni/settimana con almeno un
accesso sanitario) e che, all’aumentare
dei bisogni, corrisponde una pronta ri-
sposta della nostra Unità (6 giorni/setti-
mana con almeno un accesso negli ulti-
mi 7 giorni di vita). D’altro canto la con-
tinua contrazione del periodo medio di
assistenza denota una sempre maggior
tendenza ad inviare il paziente alla no-
stra Unità nelle ultime settimane di vita
quando i bisogni sono molto elevati e
viene richiesta una notevole disponibi-
lità per fronteggiare le necessità in tem-
pi brevi e con estrema sollecitudine.
Nonostante le difficoltà il nostro obietti-
vo rimane quello di migliorare la qualità
di vita residua dei malati perché credia-
mo che “chi sta peggio merita il meglio”.
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Congresso Regionale SICP – MILANO
Venerdì 8 febbraio si è svolto a
Milano presso il Teatro Litta,
l’annuale congresso della SICP
regionale quest’anno dedicato alla cura
dei disturbi neuropsichiatrici nei malati
di Cure Palliative. Il Consiglio direttivo
regionale della SICP quando ha scelto di
dedicare un’intera giornata di aggiorna-
mento a questo argomento, ha cercato di
dar voce anche alle diverse esperienze
che nel corso degli ultimi anni si sono af-
fiancate agli operatori “competenti” di
Cure Palliative( medici, infermieri, psi-
cologi e assistenti sociali), cioè quelle te-
rapie definite complementari, quali la
musica, la pittura, l’uso di aromi o la
compagnia di animali che sempre più
vengono applicate con efficacia nei diver-
si setting assistenziali sia con adulti che
soprattutto con i bambini. Il congresso,
che per quest’anno è stato organizzato in
un’unica data, si è quindi articolato in
due momenti formativi differenti. Al
mattino si sono succeduti gli argomenti
più scientifici cioè l’inquadramento ed il
trattamento dei disturbi d’ansia, delle al-
terazioni del ritmo sonno-veglia, delle
alterazioni dell’umore e degli episodi
confusionali che si presentano in ogni
stadio delle malattie non solo neoplasti-
che ma anche cronico degenerative e
che impegnano tutti gli operatori di
Cure Palliative che operano nei diversi
setting. A questo proposito importante è
stato il contributo della sig.ra Anna
Galbiati, Infermiera professionale che
opera nell’equipe domiciliare del territo-
rio di Rho, che ha relazionato sulla ge-
stione infermieristica del malato e dei fa-
miliari che lo assistono spesso affrontan-
do, con un impatto stressante, questi di-
sturbi neuropsichiatrici.
Al pomeriggio si è svolta l’interessante
sessione dedicata alle terapie comple-
mentari dove sono state portate le espe-
rienze di musicoterapia, arte terapia, pet
terapy e aromoterapia già in atto sia in
alcuni Hospice che servizi, al momento,
solo ambulatoriali di Cure Palliative.
La conclusione della giornata è stata de-
dicata alla riunione annuale dei soci
lombardi della SICP ed ai risultati delle
votazioni svoltesi tra gli iscritti che han-
no voluto esprimere le loro preferenze
fra i candidati che si erano presentati per
il nuovo consiglio direttivo regionale
che resterà in carica per il triennio
2007/2010.
Il nuovo consiglio regionale eletto com-
prende nove membri: un Coordinatore,
la Dott.ssa G. Castagnini e otto consi-
glieri fra cui anche la sottoscritta, rielet-
ta con il consenso, non solo di alcuni
colleghi, ma anche dei volontari di Porta
Aperta che hanno partecipato al conve-
gno e che ringrazio vivamente. Durante
la prima seduta del nuovo direttivo, che
si è svolta a marzo, si è iniziato a pensa-
re alle iniziative formative e di rappre-
sentanza presso le Istituzioni Regionali
nel rispetto delle linee guida e degli indi-
rizzi programmatici deliberati dal
Consiglio Direttivo Nazionale della SICP.
A questo proposito proprio la Regione
Lombardia il 27 dicembre 2007 ha deli-
berato le prime linee guida per la “deter-
minazione di un modello di ospedalizza-
zione domiciliare per le cure palliative
oncologiche a partire dall’anno 2008”
(Delibera Regionale n° VIII/006410)
stanziando 5.000.000,00 di euro per av-
viare e mettere a regime un modello di
gestione di ospedalizzazione domiciliare
a livello regionale.
Ines Pinna
livello di umanizzazione possibile. Aree
di socializzazione, possibilità per i fami-
gliari di rimanere all’interno della strut-
tura durante tutta la giornata senza limi-
ti di accesso o di tempo, disponibilità per
un famigliare di dormire nella stanza a
fianco del malato, cucina per la prepara-
zione di cibi personalizzati da parte dei
famigliari (cd. tisaneria), ampie finestre
e terrazzi con esposizione ad aree di ver-
de sono solo alcune delle caratteristiche
di questo hospice ospedaliero. Nella
struttura sono disponibili anche aree per
l’attività ambulatoriale e in day-hospital.
L’équipe sanitaria, medici, psicologi, in-
fermieri, operatori socio-sanitari, fisiote-
rapisti, assistenti sociali e spirituali è sta-
ta particolarmente preparata e motivata
al supporto dei malati inguaribili ed alla
relazione con le loro famiglie. Fa parte
del più ampio team assistenziale della
UCPTD dell’A.O. G. Salvini che opera a
casa dei pazienti in regime di ospedaliz-
zazione domiciliare.
Poiché l’Hospice è collocato all’interno
di una struttura ospedaliera, possono es-
sere eseguiti tutti gli interventi sanitari e
riabilitativi ritenuti necessari, nel rispet-
to comunque dei principi della medicina
palliativa.
Nel 2007 sono stati ricoverati, presso la
nostra struttura, 170 pazienti per un tas-
so di occupazione annuo del 90% e un
numero di giornate complessive di de-
genza di 2528 (media 34). Il 72,94% dei
pazienti presentava, al momento del ri-
covero, una età compresa tra i 50 e gli 80
anni mentre il 69% dei degenti risiedeva
nei distretti di Rho e Garbagnate
Milanese. E’ utile ricordare che nell’esta-
te 2007 l’Hospice è stato inagibile per ol-
tre due mesi a causa dei lavori di amplia-
mento e ristrutturazione.
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Nel campo delle cure palliative le
terminologie hanno spesso por-
tato a discussioni senza fine.
Palliativo, ad esempio, è letto da molti,
nel nostro paese, col significato di scar-
samente efficace, che non risolve le cau-
se di un problema. La Fondazione FILE
di Firenze ha addirittura coinvolto
l’Accademia della Crusca, la più antica e
prestigiosa istituzione linguistica italia-
na, per trovare un termine che fosse ri-
conosciuto da tutti come positivo. Ha
così rinunciato al termine palliativo in
favore di lenitivo (dal latino lenis, lieve,
leggero). Ma il neologismo leniterapia è
rimasto in ambito circoscritto.
Federazione Cure PalliativeSiamo tutti malati terminali Francesca Crippa Floriani, Presidente
Progetto psico-oncologiaUn’opportunità di sostegno per il malato oncologico Elisabetta Oltolini
Dal 2004 l’Associazione Porta
Aperta ha promosso con succes-
so un progetto che ha previsto
l’attivazione di un servizio di consulenza
psico-oncologica.
Dall’analisi dell’offetta territoriale si è ri-
levata la mancanza di uno sportello psi-
cologico per l’accoglienza della sofferen-
za emotiva del paziente oncologico in
trattamento. La progettazione e avvio del
servizio ha visto il fondamentale apporto
del dott. Enrico Cazzaniga, psicologo,
che ha poi lasciato la gestione alla colle-
ga dott.ssa Elisabetta Oltolini che a
tutt’oggi collabora con l’équipe medica
dell’Unità di Oncologia dell’Ospedale di
Rho diretta ora dal dott. Roberto Bollina.
Gli interventi previsti riguardano sia il
paziente con colloqui individuali, sia il
suo sistema famiglia che può avanzare
richiesta per una consulenza per sé al
medico oncologo referente per la cura
del proprio caro. La finalità di tale servi-
zio consta nell’offerta all’interlocutore di
un’opportunità di esplorare, scoprire e
chiarire dei modi di gestire la malattia
più fruttuosi e miranti ad un più elevato
grado di accettazione possibile e di con-
seguente benessere.
La psicologa, come esperta di comunica-
zione e relazione, attraverso un collo-
quio tecnico di comprensione-facilita-
zione, è in grado di aiutare la persona ad
esaminare dettagliatamente le situazioni
o i comportamenti che si sono rivelati
problematici e trovare un punto da cui
sia possibile originare qualche cambia-
mento.
L’accesso allo sportello avviene secondo
due principali modalità: su invito del
medico di oncologia e per richiesta spon-
tanea formulata dal paziente o da un suo
familiare. Alla psicologa giunge una se-
gnalazione fatta dal medico che le con-
sente poi di prendere e mantenere con-
tatti diretti con la persona.
L’ansia e la deflessione del tono dell’u-
more che spesso accompagnano la storia
della malattia benché abbiano un valore
in termini di adattamento alla stessa,
possono però divenire problematici qua-
lora non vengano riconosciuti o sottosti-
mati. Pertanto gli stati psicopatologici
più rilevanti e non presi in trattamento
hanno l’effetto di aumentare la sofferen-
za, di peggiorare la qualità di vita e di
compromettere l’adesione alle cure ve-
nendo così a costituire una malattia nel-
la malattia.
L’Associazione Porta Aperta da sempre
attenta ai bisogni dei malati oncologici
continua a credere nell’utilità di offrire
loro anche un supporto di tipo psicologi-
co.
Dall’inizio dell’attività sono state oltre
50 le persone che hanno avuto accesso e
beneficiato della consultazione.
Si discute anche, sempre più frequente-
mente, sulla parola terminale, da molti
considerato termine odioso, violento e
inutile, come il dolore stesso.
Ma siamo tutti malati terminali.
Siamo tutti malati, come recita Beppe
Grillo, perché “la più grande malattia di
oggi che si trasmette per via sessuale è
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la vita” e tutti terminali, in quanto ine-
vitabilmente a termine. Per questo non
dovrebbe essere necessario aggiungere
l’aggettivo terminale quando si parla di
persone con una malattia inguaribile in
fase avanzata.
Ma il mondo in cui oggi viviamo è all’os-
sessiva ricerca della salute, della bellezza
e della giovinezza a tutti i costi e finisce
per rimuove questa grande ovvietà,
svuotandosi superficialmente e banal-
mente di ogni riferimento alla morte.
Così spesso solo l’inguaribilità e la pro-
gnosi infausta obbligano a prendere atto
della certezza che il nostro termine ter-
reno è prossimo.
Se fossimo educati a questo non avrem-
mo più bisogno di ricorrere a parole for-
ti, talvolta sgradevoli, che anche i medi-
ci e gli infermieri da anni impegnati a
dare cura ed assistenza alle persone in-
guaribili - gli operatori delle cure pallia-
tive - hanno molto usato negli ultimi an-
ni, consapevoli di buttare un sasso nello
stagno delle inibizioni comunicative col-
legate alla morte e al morire.
Ma grazie anche a parole dirompenti co-
me questa ciò che era vissuto come un
grande tabù ha perso quella sua vernice
intaccabile, aiutando più persone ad av-
vicinarsi al pensiero del morire con mi-
nori rimozioni e maggior consapevolez-
za, inclusa quella di avere diritto ad esse-
re accompagnati e a non soffrire.
Quando la medicina contemporanea
uscirà dalla visione unidirezionale e del
sempre vincente; quando avrà ben pre-
sente che non esiste la malattia ma il
malato, quando recupererà la dimensio-
ne del curare, sedare e non solo guarire,
allora anche il morire sarà per tutti il
vivere la fine della propria vita non tan-
to come malattia ma come un delicato e
complesso percorso sanitario, etico, psi-
cologico, spirituale e sociale.
Così la medicina avrà recuperato la ne-
cessaria dimensione globale e la medici-
na palliativa, intesa come prendersi cura,
curare anche quando non si può più gua-
rire, diventerà medicina tout court e il
termine palliativo sarà solo strumentale.
Chi farà palliazione, accompagnando a
vivere con dignità e senza sofferenza la
nascita, il percorso e la fine della vita,
eserciterà semplicemente l’arte medica e
finalmente non avrà più senso usare l’ag-
gettivo: “terminale”.
Per chi volesse
ulteriori
informazioni sulla
FCP, sui suoi Soci,
su convegni,
congressi,
eventi formativi,
pubblicazioni e su
tutta la rete delle
cure palliative può
visitare il sito della
Federazione
www.fedcp.org
CAMPAGNA PER IL TESSERAMENTO SOCI
“PORTA APERTA”ANNO 2008
Per chi desidera diventare socio la quota annuale parte da € 15.
Il tesseramento può essere effettuato:
• direttamente in Segreteria negli orari di apertura
• con bollettino postale sul nostro c/c n. 42597203 intestato a
“Porta Aperta – volontari per l’aiuto dei malati oncologici gravi
– ONLUS”
Grazie di cuore a tutti quanti vorranno far parte della nostra “fami-
glia” e dare più forza e più voce alla nostra Associazione.
Tutti i soci riceveranno semestralmente il “Giornalino” che li terrà
informati delle iniziative in corso.
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15/16/17 dicembre 2007
Mercatino Natalizio AuditoriumVia Meda – Rho19 dicembre 2007Mercatino Natalizio Ospedaledi Rho
Anche quest’anno l’iniziativa è stata un
grande successo e rappresenta un impor-
tante appuntamento per farci conoscere.
Durante questi giorni abbiamo avuto
modo di rivedere persone venute nel cor-
so degli anni precedenti e questo ci ha
fatto molto piacere, perché evidente-
mente si sono trovate bene, sono rimaste
soddisfatte degli acquisti effettuati, con-
tinuando così a sostenere “Porta Aperta”
credendo nel suo operato.
Abbiamo fatto conoscere l’Associazione
ed i suoi obiettivi anche ad altre persone,
trascinate dall’entusiasmo e dal “tam
tam” di chi già ci sosteneva.
Se quest’anno abbiamo presentato una
notevole varietà di articoli lo dobbiamo,
oltre ai consueti collaboratori,
anche alla partecipazione di vari
gruppi che generosamente han-
no donato un poco del loro tem-
po per contribuire alla causa.
Gruppi locali come le amiche
del Bettolino, e gruppi estranei
alla nostra zona operativa come
quello delle donne del circolo
coop. Riunite di Cascina Gatti
di Sesto San Giovanni, alle
Sorelle della Società di
Soccorso del Palo di Milano e
Busto Arsizio che ci hanno co-
nosciuto, sono rimasti conta-
giate dalle persone che fanno
parte e sostengono da anni la
nostra Associazione
Sono inoltre grata a tutto il
gruppo di lavoro per aver mes-
so a disposizione il suo tempo e
per aver coinvolto amici e pa-
renti, aiuto questo di cui “Porta
Aperta” ha bisogno.
Tina Taini
VITA DELL’ASSOCIAZIONE
Mercatino di Natale: Esposizione
Mercatino di Natale: Gruppo di Lavoro
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VITA DELL’ASSOCIAZIONE
18 febbraio 2008 – RhoAperitivo
Nella serata di lunedì abbiamo riservato
il locale Do Ut Des per un aperitivo in-
sieme, che radunasse le diverse “anime”
dell’Associazione.
Con i volontari domiciliari e non, c’era-
no i collaboratori del mercatino di Natale
e i componenti del gruppo AMA
“Camminare insieme”.
E’ stata una serata piacevole, che, oltre a
ringraziare tutti coloro che hanno lavo-
rato e lavorano ancora per noi, ha aperto
i festeggiamenti del decennale
dell’Associazione.
Nadia Bellezza
25 febbraio 2008 - AreseSerata incontro al Rotary
Nel caldo ristorante Castanei di Arese,
nella fredda serata del 25 febbraio, c’è
stato il primo incontro tra l’Associazione
Porta Aperta e il Rotary Rho Fiera
Centenario, nato appunto 3 anni fa in oc-
casione del centenario della costituzione
del Club Rotary Americano di Chicago.
Una nostra valida collaboratrice e volon-
taria di Porta Aperta, socia del Rotary,
Nadia Bellezza, ha organizzato questo
incontro; presenti la Presidente Adelia
Raimondi e l’ex Presidente Maria La
Torre.
In presenza di circa 15 soci del Rotary e
davanti ad un ricco aperitivo di benvenu-
to, con una nota di emozione legata al
proprio vissuto storico come fondatrici
dell’Associazione, abbiamo potuto riper-
correre le tappe principali della costitu-
zione e dello sviluppo dell’Associazione
in relazione alla nascita delle Cure
Palliative nel nostro Ospedale e nel no-
stro territorio.Inoltre abbiamo sottoli-
neato l’importanza e il significato della
relazione di aiuto con il fondamentale
impegno dei Volontari di Porta Aperta,
sia di coloro che offrono il proprio aiuto
ai pazienti colpiti dalla malattia tumora-
le grave che soffrono assieme alle loro fa-
migli, sia di coloro il cui impegno, al-
trettanto importante, è quello di diffon-
dere la cultura delle Cure Palliative orga-
nizzando serate di sponsorizzazioni o oc-
cupandosi del lavoro di segreteria, della
stampa, dell’amministrazione, ecc.
Un grazie particolare va al Presidente,
Sig. Fabio Pasello e a tutti i soci presen-
ti alla serata, per l’interesse e la condivi-
sione degli scopi e degli obiettivi
dell’Associazione.
Maria La Torre Due momenti della serata del 18 Febbraio a Rho
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Gruppo Auto Mutuo AiutoE’ questo un “Gruppo” di cui sino a poco tempo fa non conoscevo l’esistenza.
Quando, a causa di un lutto che mi ha duramente colpita, mi è stato consigliato di frequentare le sedute che si tengono
settimanalmente, ho desiderato saperne di più e deciso di esserne partecipe.
Ho fatto così conoscenza con persone che, come me, si sono trovate a soffrire per la perdita di una persona cara, dopo
aver tanto, ma inutilmente, lottato per salvarla.
Nel “Gruppo” ognuno cerca di esternare i propri sentimenti, le proprie emozioni, l’iter affrontato e vissuto.
Ci si rende allora conto che quello che si credeva fosse un dolore solo nostro, straziante ed inaccettabile, fa purtroppo
parte di quello che la vita può riservare.
Succede così che la parola buona e rincuorante che si crede di dare ai nostri interlocutori, rimbalzi e valga anche per
noi stessi e ci sia di aiuto.
E non si tratta certo di “mal comune mezzo gaudio” ma piuttosto rispecchia il detto “l’unione fa la forza”.
La forza di reagire al dolore, di voler lottare, di voler sperare che la vita possa riservarci un futuro migliore, più sereno;
in semplici parole “LA FORZA DI CONTINUARE A VIVERE”.
Rosamaria Mimmotti
Un saluto a Francesco Diva Tassi
Il 7 febbraio ci ha lasciato Francesco
Airaghi, volontario domiciliare.
Riportiamo il nostro saluto, redatto
e letto dalla volontaria Diva Tassi duran-
te il rito funebre.
Francesco, questo è un saluto improvvi-
sato.
A noi di Porta Aperta, come penso a
quanti ti hanno conosciuto e voluto be-
ne, mancano le parole per esprimere lo
sgomento di questo tuo lasciarci così
improvviso e silenzioso.
L’entrare come l’uscire in punta di piedi
dalle famiglie presso le quali facciamo
volontariato, una caratteristica della
nostra Associazione; tu l’hai fatta tua
questa caratteristica anche per uscire da
questa vita.
Sappiamo per esperienza vissuta quanto
sia doloroso in queste circostanze dire
tavia, la piena consapevolezza di quanto
sia profondo l’affetto che ci lega tra noi,
tu ce lo stai facendo rilevare, Francesco,
ed è un dono di inestimabile grandezza.
Ci mancheranno le tue “piccole” grandi
attenzioni, la tua sottile ironia, le tue fit-
te pagine di appunti che oggi diventano
segno tangibile del tuo profondo interes-
se nei nostri incontri, soprattutto ci
mancherai tu.
Ora dal cielo, tu con quelli che ti hanno
preceduto, formate una nuova “Porta
Aperta”, siamo certi del vostro insosti-
tuibile aiuto.
G r a z i e !Ti assicuriamo Francesco, che per noi
tutti continuerai a far parte di quegli af-
fetti che non moriranno mai.
grazie, a te lo diciamo commossi e con il
cuore.
Abituati a donare un po’ del nostro tem-
po agli altri spesso con spirito di abne-
gazione ed altruismo non abbiamo, tut-
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LETTO PER VOI“La storia della matita”
da “Sono come il fiume che scorre - Pensieri e Riflessioni 1998-2005” di Paulo Coelho
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: "Stai scrivendo
una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me?".
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: "E’ vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più
importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei la usassi tu, quando sarai cresciuto".
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale. "Ma è uguale a tutte le altre matite
che ho visto nella mia vita!".
"Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle
nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi.
"Dio": ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E’ un’azione che pro-
voca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sop-
portare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato.
Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per
riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la gra-
fite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vi-
ta lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione".
ATTENZIONE!!!Sapete cucire o ricamare?
O fare piccoli lavori artigianali?
Avete qualche ritaglio
di tempo libero?
Abbiamo bisogno di voi per lavoretti che potete eseguire
anche a domicilio, vi diamo noi tutto il materiale, a voi
chiediamo solo un po’ del vostro tempo.
Telefonate in Associazione
il martedì e giovedì
dalle 15 alle 17
al n° 02/93182448
Volo di pensieri d’amore
Pensieri leggeri di volo, volano
gli uccelli nel cielo come i miei
sogni, spiranti.
La brezza sussurra parole d’amore
e d’incanto, ricordi d’altri tempi e
d’altre ore affiorano.
Nell’alba il soffio leggero sui pini spogli,
ondeggia piano, trattenendo
le ultime foglie rinsecchite sui rami nudi,
tesi verso il cielo.
Mi riporta, nel viaggio della barca dei ricordi.
Pensieri e illusioni perdute si
placano e, meraviglia!, seguono
nuova speranza dell’ora
Ivana Martinenghi
POESIA
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Associazione Volontari PORTA APERTA - 20017 RHO (Mi) - C.so Europa, 250 - tel. 02-93182448 - fax 02-93181049 E-mail : [email protected] - C/C bancario n. 16256 c/o Banca Popolare di Milano Ag. n. 74 RhoC/C Postale n. 42597203 intestato a: PORTA APERTA - C.so Europa, 250 - 20017 RHO (Mi) - Cod. Fisc. 93523640154
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente: Adelia Raimondi
Vice Presidente: Wanda Nava
Consigleri:
Mariuccia Bellani
Maria La Torre
Liliana Meazzo
Suor Antonella Scalco
Santina Taini
Tesoriere: Gemma Galli
Segretaria: Rina Monti
Revisori dei Conti:
Eugenio Coppi
Giorgio Olgiati
INFORMAZIONIL’Associazione Porta Aperta e l’Unità di
Cure Palliative sono attive nei Comuni
di:
• Arese
• Cornaredo
• Lainate
• Pero
• Pogliano Milanese
• Pregnana Milanese
• Rho
• Settimo Milanese
• Vanzago
COME CONTATTARCISe desideri informazioni sulla presenza
di un volontario a domicilio, se vuoi di-
ventare volontario, e per qualsiasi altra
informazione puoi telefonare al numero
tel. 02 93182448
• il martedì e giovedì
dalle ore 15 alle ore 17
• il mercoledì
dalle ore 10 alle ore 12
fax. 02 93181049
email: [email protected]
Se vuoi avere informazioni sanitarie,
gli operatori dell’equipe di Cure
Palliative e Terapia del Dolore del
Presidio Ospedaliero di Rho ti rispon-
deranno dal lunedì al venerdi dalle ore
8 alle ore 16 ai seguenti numeri telefo-
nici:
02 994303213 - 02 994303713
DOVE TROVARCIPresso la sede del servizio domiciliare
dell’Unità di Cure Palliative, in Corso
Europa 250, Rho, nella palazzina posta
a sinistra dell’ingresso principale
dell’Ospedale di Rho.
COME AIUTARCIPuoi sostenere l’Associazione diven-
tando:
• Socio sostenitore (€ 15)
• Socio benemerito con contributi, la-
sciti, donazioni o attività personale.
• Socio onorario con un contributo di
opere e prestigio.
Ogni contributo può essere effettuato
secondo le seguenti modalità:
• Versamento diretto alla segreteria
dell’Associazione durante gli orari di
apertura
• Versamento sul c/c postale n°
42597203 intestato a Porta Aperta
Onlus
• Versamento c/o Banca Popolare di
Milano Ag. 74 Rho c/c 16256 Codice
IBAN IT28I 05584 20500 0000000
16256
Ciascuno con il proprio contributo di-
verrà “cardine” dell’Associazione e,
grazie al suo aiuto, PORTA APERTA
potrà svolgere il proprio servizio of-
frendo aiuto disinteressato continuati-
vo e qualificato.
Le persone fisiche e le persone giuridi-
che possono detrarre o dedursi le ero-
gazioni effettuate a favore della nostra
Associazione nei limiti e con le moda-
lità stabilite per legge.
Il Gruppo “Camminare Insieme” di
auto-mutuo-aiuto per l’elaborazione
del lutto
Si riunisce
Ogni giovedì dalle ore 17 alle ore 18,30
presso la Sede della Circoscrizione
n° 4 del Comune di Rho Via Cadorna,
43/45.
Il gruppo è aperto a tutti coloro che
hanno perso un famigliare o un amico
per cause diverse.
Referente del gruppo Gemma Galli
Tel. 02/93595008 - Cell. 3496941848
REDAZIONE NOTIZIARIO
Direttore Responsabile:
Roberta Rampini
Responsabile Grafica:
Graphiti di Giorgio Bosoni
Comitato di Redazione:
Adelia Raimondi
Nadia Bellezza
Rina Monti
Wanda Nava
Segretarie di redazione:
Mariuccia Bellani
Liliana Meazzo
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FESTEGGIAMO INSIEME
I 10 ANNI DIPORTA APERTA
VENERDI’ SPETTACOLO MUSICALE DEL CORO9 MAGGIO 2008 “OLD SPIRIT GOSPEL SINGERS”ore 21 con premiazione dei Volontari
Auditorium Comunale di Via Meda – RHO
INGRESSO LIBERO
E’ previsto per Novembre ilconvegno:
“IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT NELLA LOTTA AL DOLORE E NEL SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA”
Rho Arese Cornaredo Lainate Pero PoglianoMilanese
PregnanaMilanese
Settimo Milanese
Vanzago
Con il patrocinio dei comuni di:
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