Giornalino 2009 11 parte_i

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Sommario Un nuovo numero di GTV Notizie, l'ultimo per questo 2009 che sta volgendo al termine. Un anno di fe- steggiamenti, di iniziative e nuove collaborazioni e con tanti, tanti pro- getti. In questo numero parliamo di catastrofi naturali e cambiamento climatico, fenomeni che interessano anche l'area del sud est asiatico: un approfondimento che abbiamo considerato doveroso, visto l'ultimo tifone che ha colpito il Vietnam lo scorso ottobre. E non è solo il Vietnam a fungere da protagonista in questi drammi, ma anche il Bangladesh, paese in cui siamo pre- senti da qualche anno e di cui in quest'occasione vi presentiamo il progetto “Sensibilizzazione a scuola sulla gestione del rischio di eventi calamitosi”. Consapevoli, però, che GTV negli anni, è andato consoli- dando la propria presenza nell'area, soprattutto con progetti di più ampio spettro, quale vuole essere quello di “Autodeterminazione e va- lorizzazione economica delle donne” nella provincia di Nghe An, Vietnam. Scoprite di più su come partecipare all'interno di questo nu- mero! ...ma ci sono anche altre novità, con l'inizio di ottobre due nuove ra- gazze in servizio civile sono con noi, Angela ed Anahi; Elisa ci ha salutati, intraprendendo un nuovo cammino insieme alla Scuola Musi- cale di Riva ma come vedrete senza perdere i contatti! Mentre Lucia ha deciso di proseguire il suo percorso con GTV nell'ambito del progetto “+6” del servizio civile. Cresce quindi lo staff dell'associazione, passare in Via San Marco 3 per credere! 2 L'IMPATTO AMBIENTALE IN VIETNAM Desta meraviglia vedere come la maggior parte de- gli studi economici pubblicati in Vietnam si basi es- senzialmente sul PIL e sulle condizioni della sua crescita. Come ovunque negli altri paesi, c’è il silenzio sugli effetti connessi alle attività produtti- ve, alla costruzione di infrastrutture, alle colture intensive: la situazione sta deterio- rando rapidamente. L’uso massiccio di prodotti chimici per i fertilizzanti e gli erbicidi ha conseguenze importanti sull’inqui- namento delle acque. Lo stesso per i rifiuti delle industrie e per lo sviluppo di certe monoculture. Le acque del delta del Fiume Rosso sono notevolmente inquinate, al punto da far diminuire la produzione di pesce. Nel Sud, in particolare sul Mekong, i guasti prodotti dall’industria hanno provocato rivolte contadine. Si tratta soprattutto della Vebtan, un’industria nippovietnamita di prodotti alimentari, che ha scatenato un disastro ecologico. La defore- stazione, frutto dello spargimento dell’agente orange e poi dell’estendersi di certe colture come il caffè, ha prodotto erosioni e smottamenti di terra. A questo bisogna poi aggiungere che se il piano di trasformare il Vietnam in un paese di media indu- strializzazione per il 2020 andrà a buon fine, i terre- ni destinati alla produzione di riso si ridurranno a tre milioni di ettari, cioè il minimo per assicurare l’alimentazione al paese. Questo comporterebbe la fine delle esportazioni. L’ignoranza delle esternalità ecologiche risulta davvero inquietante per il futuro. Le autorità se ne preoccupano, in particolare il Mini- stero dell’ambiente, creato nel 2002. Di fatto si pro- fila all’orizzonte il pericolo reale di una “taiwanizzazione” del Vietnam, cioè il formarsi di uno stato permanente di inquinamento su ampie superfici del paese. Sono in preparazione numerosi provvedimenti per salvaguardare la sovranità ali- mentare, per lottare contro l’erosione del suolo, per limitare gli agro combustibili privile- giando la coltura della jatropha, su terre povere, per pro- muovere l’agricoltura biologica.

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SommarioUn nuovo numero di GTV Notizie,l'ultimo per questo 2009 che stavolgendo al termine. Un anno di fe-steggiamenti, di iniziative e nuovecollaborazioni e con tanti, tanti pro-getti. In questo numero parliamo dicatastrofi naturali e cambiamentoclimatico, fenomeni che interessanoanche l'area del sud est asiatico: unapprofondimento che abbiamoconsiderato doveroso, visto l'ultimotifone che ha colpito il Vietnam loscorso ottobre. E non è solo ilVietnam a fungere da protagonistain questi drammi, ma anche ilBangladesh, paese in cui siamo pre-senti da qualche anno e di cui inquest'occasione vi presentiamo ilprogetto “Sensibilizzazione a scuolasulla gestione del rischio di eventicalamitosi”. Consapevoli, però, cheGTV negli anni, è andato consoli-dando la propria presenza nell'area,soprattutto con progetti di piùampio spettro, quale vuole esserequello di “Autodeterminazione e va-lorizzazione economica delledonne” nella provincia di Nghe An,Vietnam. Scoprite di più su comepartecipare all'interno di questo nu-mero!...ma ci sono anche altre novità, conl'inizio di ottobre due nuove ra-gazze in servizio civile sono connoi, Angela ed Anahi; Elisa ci hasalutati, intraprendendo un nuovocammino insieme alla Scuola Musi-cale di Riva ma come vedrete senzaperdere i contatti! Mentre Lucia hadeciso di proseguire il suo percorsocon GTV nell'ambito del progetto“+6” del servizio civile. Crescequindi lo staff dell'associazione,passare in Via San Marco 3 percredere!

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L'IMPATTO AMBIENTALEIN VIETNAM

Desta meraviglia vedere come la maggior parte de-gli studi economici pubblicati in Vietnam si basi es-senzialmente sul PIL e sulle condizioni della sua

crescita. Comeovunque negli altripaesi, c’è il silenziosugli effetti connessialle attività produtti-ve, alla costruzione diinfrastrutture, allecolture intensive: lasituazione sta deterio-rando rapidamente.

L’uso massiccio di prodotti chimici per i fertilizzantie gli erbicidi ha conseguenze importanti sull’inqui-namento delle acque. Lo stesso per i rifiuti delleindustrie e per lo sviluppo di certe monoculture. Leacque del delta del Fiume Rosso sono notevolmenteinquinate, al punto da far diminuire la produzione dipesce. Nel Sud, in particolare sul Mekong, i guastiprodotti dall’industria hanno provocato rivoltecontadine. Si tratta soprattutto della Vebtan,un’industria nippovietnamita di prodotti alimentari,che ha scatenato un disastro ecologico. La defore-stazione, frutto dello spargimento dell’agenteorange e poi dell’estendersi di certe colture come ilcaffè, ha prodotto erosioni e smottamenti di terra. Aquesto bisogna poi aggiungere che se il piano ditrasformare il Vietnam in un paese di media indu-strializzazione per il 2020 andrà a buon fine, i terre-ni destinati alla produzione di riso si ridurranno atre milioni di ettari, cioè il minimo per assicurarel’alimentazione al paese. Questo comporterebbe lafine delle esportazioni. L’ignoranza delle esternalitàecologiche risulta davvero inquietante per il futuro.Le autorità se ne preoccupano, in particolare il Mini-stero dell’ambiente, creato nel 2002. Di fatto si pro-fila all’orizzonte il pericolo reale di una“taiwanizzazione” del Vietnam, cioè il formarsi diuno stato permanente di inquinamento su ampiesuperfici del paese. Sono in preparazione numerosiprovvedimenti per salvaguardare la sovranità ali-mentare, per lottare contro l’erosione del suolo, perlimitare gli agrocombustibili privile-giando la colturadella jatropha, suterre povere, per pro-muovere l’agricolturabiologica.

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In questo numero “natalizio”troverete esposti dueimportanti progetti, riguardantil’impegno del GTV neiconfronti delle donne vietnami-te più emarginate e, in Bangla-desh, nei confronti dei bambinipiù a rischio di vita e dimancanza di istruzione. Sonodrammi che colpiscono lepersone più deboli nei loro sa-crosanti diritti alla vita, alla sa-lute, all’istruzione, al rispettodella dignità umana. I diritticalpestati di bambinie donne aumentanole nostre responsabili-tà nei confronti delmondo povero eimpoverito.Sono state tentatemolte strade percambiare un mondosbagliato: dall’altopiù alto in nome di unDio o in nome di unCapo che si pone alladestra di Dio (1),oppure in nome delPopolo (2) che vuolegiustizia e libertà,spesso a parole, eche fa rivoluzioni, spesso peravere potere. C’è tanta confu-sione…La storia di GTV ha le sue radi-ci nel fatto che dieci anni fa,con gli Amici della Neonatolo-gia trentina, abbiamo volutomigliorare le condizioni in cuinascono e vivono i bambini delVietnam più povero. Chinarsisui bisogni dei bambini, capirei loro bisogni e i loro diritti a vi-vere in un “mondo a misura dibambino”, dare ascolto ecomportarsi di conseguenza inmodo responsabile è un terzomodo di cambiare il mondo,dal basso più basso, “in nomedei Bambini” (3).

I bambini e le loro mamme so-no il punto più giusto di riferi-mento, sono il futurodell’umanità. Solo vent’anni fa(1989) tutti gli stati del mondohanno sancito (a parole!) i di-ritti dei bambini, comesoggetti di diritto. È appena daun secolo che i diritti delledonne (almeno a parole!) sonostati presi in considerazione esiamo arrivati solo ora a procla-mare il loro diritto a pariopportunità.

Vorrei pensare con voi ad un fi-lo che può legare le feste diNatale ai drammi che incontria-mo in Vietnam o in Bangladeshe a noi, che viviamo in un Pri-mo mondo dove nessun bambi-no nasce in una stalla e dovepraticamente nessun neonatomuore.

Il mondo consumistico prendeperfino l’immagine dei tre remagi e riempie i loro cammellidi regali per i nostri bambini.Secondo me, questi re sapientipossono essere gli “archetipidell’umanità che si inchina da-

vanti ad un bambino povero”.Saputo che era nato il bambi-no più povero del mondo,compiono tre azioni: scendonodai loro troni (1), si mescolanoai poveri pastori (2), lo cerca-no, si chinano su di lui (3).Convenzionalmente gli pre-sentano i doni in un ordineconsiderato “normale”, primal’oro, simbolo dell’Avere,offerto dal re bianco-occi-dentale (1), poi l’incenso,simbolo dell’Apparire, offerto

dal re giallo-orientale (2); il renero del conti-nente più povero(messo di regolain terza posizione)offre poi la mirra,un balsamo chelenisce i dolori,che non vale enon profuma,simbolo dicompassione eamore (3).Secondo me, aquel “povero cri-sto” hanno offerto

anzitutto cure e conforto (lamirra) e la madre ha messo daparte l’oro e l’incenso. Solo do-po aver usata “la mirra” èfondamentale l’oro (dei go-verni o delle multinazionali)per realizzare gli obiettivi delMillennio! Anche l’incenso tro-verà poi un suo nuovo signifi-cato: è simbolo della gioia ditutti quelli che vivono in pace(e non solo della gioia deiricchi). Dalla culla di Be-tlemme un Dio-neonato ci indi-ca una strada di conversione,quella percorsa dai saggi remagi (1 - 2 - 3).

3L'opinioneDino Pedrotti - Presidente di GTV

NATALE: PRIMA DI TUTTO CHINARSI SUI PIÙDEBOLI

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La firma di un nuovo accordointernazionale sul clima dopo ilprotocollo di Kyoto: questo èl’obiettivo della conferenzaOnu che si terrà dal 7 al 18 di-cembre a Copenaghen. Sitratta di una speranza che ha ilsapore dell’urgenza: la spe-ranza di arginare un fenomeno,quello del cambiamento climati-co, che necessita di una colla-borazione a livello globale pernon sfociare in ancor più graviesiti. Le sue conseguenze,infatti, sono tutt’altro cheastratte lontananze. Gli effettidegli stravolgimenti del climaappaiono più reali che mai spe-cialmente nei cosiddetti Paesidel Sud del mondo, manife-standosi in catastrofi natura-li che si abbattono supopolazioni già piegate dalledifficoltà e spesso prive deimezzi adatti per affrontareinondazioni, tifoni, siccità.Per una paradossale e ingiu-sta inversione, infatti, è pro-prio la metà più povera delmondo, cioè quella re-sponsabile di appena il 7%delle emissioni di gas serra,ad essere la più colpita da que-sti fenomeni (Rapporto UNFPA2009). A farne le spese sonoovviamente gli abitanti: moltepersone perdono la vita neidisastri ambientali più violenti.Oltre alle perdite umane la po-polazione deve affrontare altrigravi problemi, come la rico-struzione di case, scuole ed edi-fici distrutti o il difficilesostentamento di famiglie rima-ste senza uno o entrambi i geni-tori. Molte persone inoltre sonocostrette a spostarsi per rico-struire una vita divenuta impos-sibile nel luogo d’origine. Sitratta dei cosiddetti “profughiclimatici”, quelli che lasciano leproprie case poiché minacciatedall’innalzamento del livellodel mare e dell’oceano. Il feno-

meno non va certo sottovalu-tato. Secondo uno studiodell’Università delle NazioniUnite, in collaborazione conl’organizzazione umanitaria Ca-re International e con l’Universi-tà della Columbia, entro il 2050i profughi climatici divente-ranno ben 200 milioni. Fra iPaesi più a rischio lo studioannovera anche Bangladesh eVietnam, zone in cui operaGTV.Uno sguardo sulla situazionedel Vietnam è offerto dalrapporto dell’ Asian Develop-ment Bank del 2009 che sottoli-nea dati allarmanti. Nel Paesedel sud Est Asiatico l’innalza-

mento del livello del mareraggiungerà il metro a fine se-colo e potrà sommergere deci-ne di migliaia di ettari dicolture, costringendo 12 milio-ni di persone ad emigrare ecausando una drastica riduzio-ne della produzione di riso. Se-condo il rapporto di WorldVision del 19 settembre 2008verranno colpite il 5% delleterre, l’11% della popolazionee il 7 % dei terreni adibitiall’agricoltura. Per quanto ri-guarda le catastrofi naturali lapenisola vietnamita rappre-senta una zona a rischio. Re-centemente il Vietnam è statocolpito dal tifone Ketsala,abbattutosi sulle coste del SudEst Asiatico e nel VietnamCentrale. Le stime parlano di

600 morti e 2000 personescomparse (ANSA).Anche il Bangladesh è spessosconvolto da disastri naturali.Nel 2007, ad esempio, è statocolpito dal ciclone Sidr. Lepersone coinvolte anche indi-rettamente dagli effetti del ci-clone sono state ben 8 milionie mezzo (Unicef 2008). GTV èintervenuto con un progetto disostegno all’educazione prima-ria e secondaria, dando la pos-sibilità ad 800 bambini diriprendere gli studi interrotti acausa del ciclone, attraverso ilpagamento delle tasse scola-stiche e la distribuzione dimateriale per la scuola. Oltre a

ciò è stata anche curata laformazione di due insegnantiche sono stati preparati sutematiche quali il sostegnopsicologico, la gestione diclassi numerose e l’inclusionedegli alunni più svantaggiati.Per concludere, si può ribadi-re la necessità di affrontarela crisi ambientale con precisiprogrammi che tenganoconto soprattutto del benes-sere delle popolazioni. È que-

sto l’approccio proposto dalFondo per la popolazione delleNazioni Unite, che vorrebbemettere al centro del dibattito,a partire dalla conferenza diCopenaghen, il termine “popo-lazione”. Questo significaconcentrarsi su necessariepolitiche di sostegno allepersone che vivono sulla pro-pria pelle le conseguenze delcambiamento climatico. Inquesto modo anche il ruolodelle ONG e delle organizzazio-ni di volontariato assumeancor più importanza, proprionel possibile punto d’incontrofra ecologia e cooperazioneinternazionale: la persona.

4GTV tra Vietnam e Trentino

CAMBIAMENTO CLIMATICO: LE CONSEGUENZE DANON SOTTOVALUTARE

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IL PROGETTOSENSIBILIZZAZIONE A SCUOLA SULLA GESTIONE DEL RISCHIO

DI EVENTI CALAMITOSILocalità: Bangladesh subdistretti di Mathbaria (distretto di Pirojpur) di Pathargatha e Bamma

(distretto di Borguna)Controparte locale: STEPSPeriodo: 2009-2010Enti finanziatori:

- Regione Autonoma Trentino Alto Adige.- GTV

Destinatari: 24 scuole di 8 unioni, 200 tutor e 720 studenti volontari. Indirettamente nebeneficieranno 240,000 membri della comunità delle 8 unioni.

Contesto: Nella notte tra il 14 e 15 novembre 2007 il ciclone Sidr ha colpito il Bangladeshmeriodionale uccidendo 3.000 persone e distruggendo 650.000 ettari di coltivazioni. Tra lecirca 8 milioni e mezzo di persone coinvolte, la metà sono bambini, molti dei quali hannoperso la famiglia; il ripristino delle attività scolastiche procede a rilento e molti sono iragazzi che hanno abbandonato gli studi per cercare un lavoro.

Obiettivi: Il progetto prevede di rafforzare il ruolodella scuola e dell'istruzione nella preparazionealle calamità naturali. Le attività di formazioneprevedono attività curriculari come:

- misure di prevenzione;- misure di gestione della crisi,- educazione alla gestione ambientale,- promozione dei diritti dei gruppi più svantaggiati,- sostegno psicologico e sviluppo di attività

socioricreative quali sport, musica, disegno,teatro, danza che stimolino la capacità diprevenzione del rischio/crisi.

GTV IN BANGLADESH: COME CONTINUANO LEATTIVITÀ

5GTV in Vietnam

COSA PUOI FARE TU: DONA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO

kit per un bambino (2 libri di testo,

materiale scolastico per una scuola (lavagne, tavoli,sedie, materiale per le attività extra curriculum)

Formazione agliinsegnanti delle16 scuole

Puoi effettuare la tua donazione sul conto corrente numero IBAN: IT78 N0801334 2900 0000 0307 219 o tramitebollettino postale, presso ogni ufficio postale: c / c 13413398, specificando la causale Donazione per progetto Bangladesh

20 €

260 €1.000 €

COSA PUOI FARE TU: DONA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO

kit per un bambino (2 libri di testo,

materiale scolastico per una scuola (lavagne, tavoli,sedie, materiale per le attività extra curriculum)

Formazione agliinsegnanti delle16 scuole

Puoi effettuare la tua donazione sul conto corrente numero IBAN: IT78 N0801334 2900 0000 0307 219 o tramitebollettino postale, presso ogni ufficio postale: c / c 13413398, specificando la causale Donazione per progetto Bangladesh

20 €

260 €1.000 €

COSA PUOI FARE TU: DONA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO

materiale informativo da distribuire ai volontari

realizzazione di una trasmissione radiofonica

Puoi effettuare la tua donazione sul conto corrente numero IBAN: IT78 N0801334 2900 0000 0307 219 otramite bollettino postale, presso ogni ufficio postale: c / c 13413398, specificando la causale Donazione perprogetto Sensibilizzazione a scuola sulla gestione del rischio di eventi calamitosi

100 €50 €

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UN NUOVO PROGETTO IN VIETNAM

6GTV in Vietnam

GTV tra Vietnam e Trentino

IL PROGETTOAUTODETERMINAZIONE E VALORIZZAZIONE ECONOMICA DELLEDONNE

Località: Comune di Hung Long, Distretto di Hung Nguyen, Provincia di Nghe An,nel Vietnam centrale

Controparte locale: Unione delle Donne del Comune diHung Long

Periodo di implementazione: 2009/2010Enti finanziatori: Provincia Autonoma di TrentoDestinatari: 30 partecipanti a corsi di formazione, 40 donneche riceveranno una formazione relativa al microcredito.Contesto: La discriminazione di genere resta un elemento che continua a minacciare la salute e il

benessere delle donne vietnamite.Nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi 20 anni il livello di sviluppo raggiunto in termini diopportunità garantite alle donne, la loro partecipazione alla vita sociale, economica epolitica del paese non è ancora pienamente soddisfacente. Gli ostacoli che si oppongono adun pieno potenziamento delle donne in Hung Long non sono imputabili esclusivamente allimitato accesso e utilizzo delle risorse economiche o alla scarsa offerta formativa: laminaccia dell’HIV/AIDS e la diffusa violenza domestica sono altri importanti fattori checontribuiscono al deteriorarmento della condizione femminile nel Comune in oggetto.

Descrizione: Il progetto prevede di promuovere una cultura della pariopportunità e contribuire all’empowerment femminile, inteso come crescitadelle capacità finalizzate al controllo e all’utilizzo delle risorse economiche,espressione del proprio potenziale nella sfera decisionale privata e pubblica,ed esercizio del diritto alla salute e libertà da ogni forma di violenza. Sonocontemplati corsi di formazione rivolti a formatori sul mainstreaming digenere, sulla violenza domestica a donne e minori, sull'HIV/AIDS. Un'altraattività importante sarà un corso sul microcredito e uno sull'allevamento dibestiame per 40 donne le quali riceveranno piccoli prestiti per avviare opotenziare i propri progetti di autoimpiego. INoltre verranno portate avanti

delle campagne di sensibilizzazione e mobilitazione tra la popolazione attraverso incontriinformativi, attività ludico didattiche, informazione porta a porta e workshop.

COSA PUOI FARE TU: DONA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO

kit per un bambino (2 libri di testo,

materiale scolastico per una scuola (lavagne, tavoli,

Formazione agliinsegnanti delle

Puoi effettuare la tua donazione sul conto corrente numero IBAN: IT78 N0801334 2900 0000 0307 219 o tramite

20 €

260 €1.000 €

COSA PUOI FARE TU: DONA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO

kit per un bambino (2 libri di testo,

materiale scolastico per una scuola (lavagne, tavoli,

Formazione agliinsegnanti delle

Puoi effettuare la tua donazione sul conto corrente numero IBAN: IT78 N0801334 2900 0000 0307 219 o tramite

20 €

260 €1.000 €

COSA PUOI FARE TU: DONA PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PROGETTO

partecipazione di una persona alcorso sulla violenza domestica

materiale divulgativo per la campagna disensibilizzazione sulle questioni di genere

Puoi effettuare la tua donazione sul conto corrente numero IBAN: IT78 N0801334 2900 0000 0307 219 otramite bollettino postale, presso ogni ufficio postale: c / c 13413398, specificando la causale Donazione per

60 € 120 €100 €

prestito ad una donna peravviare una piccola attivita'imprenditoriale nel campodell'allevamento di bestiame

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LA (LIETA) NOVELLA IN TERRA VIETNamica

7GTV tra Vietnam e Trentino

Un anno a lavorare per GTV,senza essere mai stata inVietnam: era inevitabile che de-cidessi di trascorrere le mie fe-rie nel paese del dragone e lafarfalla. Per conoscere i pro-getti dell'associazione, ma piùdei progetti le persone che cisono dietro, da Que -la ragazzache lavora nella sede di Hanoiinsieme a Barbara- ai beneficia-ri. Non avevo la pretesa di co-noscere tutto e tutti; più chealtro ero curiosissima di entra-re in contatto con alcune realtàin particolare. Come adesempio le ragazze del pro-getto cooperativa ad HaiDuong, dopo che, con la mo-stra fotografica itinerante, ave-vo contribuito a portare alcunidei loro fotoritratti in tournéeper il Trentino; o gli autori e au-trici che stavano dietro alle sa-

pienti opere di RicamArt, loscambio virtuale tra il CentroRicami di Hanoi e una classedell'Istituto d'Arte di Trento. Eanche i bambini del sostegno adistanza (SAD), a cui volevoportare i disegni dei bambinitrentini, disegni realizzati du-rante le letture animate vietna-mite. Tre settimane sembranotante, ma in realtà volano, so-prattutto se si ha l'andata conla tratta Verona-Hanoi e il ri-torno Ho Chi Minh City-Veronae si decide di viaggiare viaterra. Dopo 2 settimane anord, ho iniziato a spostarmi,via treno e autobus, a sud. IlVietnam è più lungo di quantonon avessi immaginato all'ini-zio, e le piogge che hannocolpito il sud proprio mentrestavo arrivando io non hannodi sicuro aiutato l'agibilità dellestrade. Un tempismo perfettocome sempre, il mio. Ri-guardando indietro sì, con unitinerario più turistico, volto avedere i posti, avrei dovuto si-curamente dedicare più tempoal meridione del paese, che èsplendido e che ha un'offertadecisamente maggiore per i tu-risti in termini di alberghi,ostelli, escursioni organizzate ecosì via. Avrei potuto trascorre-re un giorno in più tra le sarto-rie di Hoi An, o prendermi 2-3giorni per visitare le spiagge,

se solo non fosse stato tuttoallagato e avessi avuto piùtempo. La verità è che comespesso mi capita nei viaggi,avrei potuto fare tante altre opiù cose, se, se, e se. I viaggisono spesso incompleti, quasiper definizione. Ma ho cono-sciuto le persone, e le storieche ogni persona porta con sé;ho visto un'altra faccia delVietnam, non solo quella checompare sulle guide turistichedalla copertina patinata. Ilsenso del viaggio, alla fine, perme è questo: e tra i ricordi piùbelli che mi sono portata via cisono due canzoni, “Bella Ciao”cantata su richiesta delle ra-gazze di Hai Duong, e lacanzone dei canederli in dia-letto trentino, cantata in unpomeriggio di giochi ai bambi-ni del SAD.

CONTINUA il programma di SOSTEGNO A DISTANZAIl programma "Sostegno A Distanza" è rivolto a bambini del Nord del Vietnam che versano in serie difficoltà eche per questo non possono andare a scuola.GTV crede che un bambino senza istruzione sia un adulto senza futuro.Per questo il progetto di sostegno a distanza, grazie al quale diamo a questi bambini un avvenire, paga letasse scolastiche, compra il materiale necessario, la divisa scolastica e vestiti nuovi, fornisce alla famiglia 90kg di riso ogni tre mesi (garantire un sostentamento anche all'intera famiglia significa compensare lamancanza del lavoro del bambino nei campi) e fa un regalo per il Tet, il capodanno vietnamita.L'importo richiesto è di 240 euro l'anno, per un impegno di due anni.Chi aderisce al programma ha la possibilità di scrivere al bambino, che risponde con lettere e disegni.Per garantire la massima trasparenza facciamo presente che il 10% dell'importo sarà trattenuto per le speseamministrative. La quota rimanente è assolutamente sufficiente per raggiungere gli obbiettivi indicati.Per richiedere il modulo di adesione e/o per maggiori informazioni: [email protected] oppure 0461.986696

Giocando con i bambini del SAD

Con alcune delle ragazze della cooperativa