Giornalino maggio14

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il trasloco. E’ venuto a farci visita anche il sindaco Ales- sandro Scandolara che ve- dendo la nostra classe quasi del tutto vuota, ci ha fatto i complimenti. Per me e i miei amici è stata una grande soddisfazione sentirci dire dal Sindaco che eravamo sta- ti bravi. L’ultimo giorno, du- rante l’intervallo, siamo usci- ti a giocare in corridoio come sempre, ma quel giorno il corridoio era completamente vuoto, non c’era neanche più il cestino! Affacciandosi alla porta dell’aula d’informatica non si vedevano i computer e nemmeno i banchi. Non ve- dere più niente in corridoio e nella sala computer mi ha Anno 16 - Numero Unico Maggio 2014 Addio vecchia scuola Scuola nuova: eccoci1 P. 1 L’inaugurazione vista con gli occhi dei bambini P. 3 L’acquario di Genova tra fantasia… e scienza P.4 Esperienze di scuola P. 5 Rassegna teatrale: Oltrei- banchi Coro extrascolastico Notizie in breve P. 7 Impariamo a conoscere i miti Pasqua Facce di fantasia P 8 Sbriciolando all’interno BRICIOLE BRICIOLE BRICIOLE BRICIOLE Scuola Primaria Statale “G. Amati” - Malagnino (CR) ADDIO “vecchia scuola” Periodico a cura della classe Quinta di Malagnino (Cr) Ins. responsabile: Da Col Francesca Il giorno 20 Dicembre è sta- to l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Na- tale e anche l’ultimo in que- sta scuola, perché dopo le vacanze andremo in quella nuova. Gli ultimi giorni so- no stati molto belli perché con l’aiuto della maestra ab- biamo inscatolato tutti i li- bri della biblioteca, quelli di testo e tutti i quaderni. In quei giorni sono venuti an- che alcuni genitori, tra cui mio papà, per spostare ar- madi e altri arredi pesanti, nella scuola nuova. Per me quei giorni sono stati molto belli ed emozionanti e mi ha fatto molto piacere vedere mio papà che aiutava a fare Buone Buone Buone Buone Vacanze Vacanze Vacanze Vacanze a tutti a tutti a tutti a tutti fatto provare una sensa- zioni strana ma anche piacevole perché sapevo che nella scuola nuova, ci sarebbero stati, un’aula di informatica e un corridoio molto più spaziosi. Non vedo l’ora di andare nella scuola nuova, ma guar- dando questa mi ricorderò sempre che qui ho impa- rato a leggere e a scrivere, a cantare, a studiare, ma anche a cantare con i miei (Continua a pagina 2) SCUOLA NUOVA: eccoci! Finalmente è arrivato l’8 Gennaio, cioè il primo gior- no di scuola, dopo le vacan- ze natalizie. Non ritornava- mo nella scuola a cui erava- mo abituati bensì nella scuola “NUOVA”. Quel giorno ero molto emo- zionata: non vedevo l’ora di vederla al suo interno! A- prii le due porte che porta- vano all’interno e … il mio fiato rimase sospeso per lo stupore. Era bellissima! Appena entrati vidi a sini- stra una piccola scrivania riservata alle bidelle. Vici- no a questa c’era un corri- doio colorato che portava alla Scuola dell’Infanzia. A destra, invece, superata una vetrata, c’era la loro mensa che aveva seggioli- ne colorate e tavoli bian- chi e bassi. La cosa che vidi meglio, appena entra- ta, era una scala marron- cina con dei corrimano azzurri. Salii la scala e arrivai in un lungo corri- doio pieno di colori, qui c’erano tante porte colora- te e molto ampie. Ogni porta corrispondeva a un’aula. Guidata dal mio istinto entrai in una clas- se e per mia fortuna era la Quinta. Appena entrai notai subito che la classe era molto più grande di quella vecchia e anche più ricca di particolari all’avanguardia come: i pannelli fono- assorbenti, l’impianto di ri- scaldamento a pavimento … L’aula me l’ero immaginata colorata invece era bianca con qualche particolare az- zurro. Sul lato destro della classe c’era un grosso arma- dio grigio. Sul lato sinistro c’erano tre finestre con le tende che si azionavano elet- tricamente. Questa classe mi piaceva molto perché era spaziosa e possedeva oggetti elettronici. Davanti alla la- vagna vidi la cattedra che era in legno. Davanti ad essa (Continua a pagina 2)

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il trasloco. E’ venuto a farci visita anche il sindaco Ales-sandro Scandolara che ve-dendo la nostra classe quasi del tutto vuota, ci ha fatto i complimenti. Per me e i miei amici è stata una grande soddisfazione sentirci dire dal Sindaco che eravamo sta-ti bravi. L’ultimo giorno, du-rante l’intervallo, siamo usci-ti a giocare in corridoio come sempre, ma quel giorno il corridoio era completamente vuoto, non c’era neanche più il cestino! Affacciandosi alla porta dell’aula d’informatica non si vedevano i computer e nemmeno i banchi. Non ve-dere più niente in corridoio e nella sala computer mi ha

Anno 16 - Numero Unico Maggio 2014

Addio vecchia scuola

Scuola nuova: eccoci1

P. 1

L’inaugurazione vista con

gli occhi dei bambini P. 3

L’acquario di Genova tra

fantasia… e scienza P.4

Esperienze di scuola P. 5

Rassegna teatrale: Oltrei-

banchi

Coro extrascolastico

Notizie in breve

P. 7

Impariamo a conoscere i

miti

Pasqua

Facce di fantasia

P 8

Sbriciolando

all’interno

BRICIOLEBRICIOLEBRICIOLEBRICIOLE

Scuola Pr imar ia Stata le “G. Amati” - Ma lagnino (CR)

ADDIO “vecchia scuola”

Periodico a cura della classe Quinta di Malagnino (Cr) Ins. responsabile: Da Col Francesca

Il giorno 20 Dicembre è sta-to l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Na-tale e anche l’ultimo in que-sta scuola, perché dopo le vacanze andremo in quella nuova. Gli ultimi giorni so-no stati molto belli perché con l’aiuto della maestra ab-biamo inscatolato tutti i li-bri della biblioteca, quelli di testo e tutti i quaderni. In quei giorni sono venuti an-che alcuni genitori, tra cui mio papà, per spostare ar-madi e altri arredi pesanti, nella scuola nuova. Per me quei giorni sono stati molto belli ed emozionanti e mi ha fatto molto piacere vedere mio papà che aiutava a fare

BuoneBuoneBuoneBuone

VacanzeVacanzeVacanzeVacanze

a tuttia tuttia tuttia tutti

fatto provare una sensa-zioni strana ma anche piacevole perché sapevo che nella scuola nuova, ci sarebbero stati, un’aula di informatica e un corridoio molto più spaziosi. Non vedo l’ora di andare nella scuola nuova, ma guar-dando questa mi ricorderò sempre che qui ho impa-rato a leggere e a scrivere, a cantare, a studiare, ma anche a cantare con i miei

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SCUOLA NUOVA: eccoci!

Finalmente è arrivato l’8 Gennaio, cioè il primo gior-no di scuola, dopo le vacan-ze natalizie. Non ritornava-mo nella scuola a cui erava-mo abituati bensì nella scuola “NUOVA”. Quel giorno ero molto emo-zionata: non vedevo l’ora di vederla al suo interno! A-prii le due porte che porta-vano all’interno e … il mio fiato rimase sospeso per lo stupore. Era bellissima! Appena entrati vidi a sini-stra una piccola scrivania

riservata alle bidelle. Vici-no a questa c’era un corri-doio colorato che portava alla Scuola dell’Infanzia. A destra, invece, superata una vetrata, c’era la loro mensa che aveva seggioli-ne colorate e tavoli bian-chi e bassi. La cosa che vidi meglio, appena entra-ta, era una scala marron-cina con dei corrimano azzurri. Salii la scala e arrivai in un lungo corri-doio pieno di colori, qui c’erano tante porte colora-te e molto ampie. Ogni porta corrispondeva a un’aula. Guidata dal mio istinto entrai in una clas-se e per mia fortuna era la Quinta. Appena entrai

notai subito che la classe era molto più grande di quella vecchia e anche più ricca di particolari all’avanguardia come: i pannelli fono-assorbenti, l’impianto di ri-scaldamento a pavimento … L’aula me l’ero immaginata colorata invece era bianca con qualche particolare az-zurro. Sul lato destro della classe c’era un grosso arma-dio grigio. Sul lato sinistro c’erano tre finestre con le tende che si azionavano elet-tricamente. Questa classe mi piaceva molto perché era spaziosa e possedeva oggetti elettronici. Davanti alla la-vagna vidi la cattedra che era in legno. Davanti ad essa

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ogni classe ha un colore diverso, ad esempio la mia è azzurra, le finestre sono molto grandi e fanno entrare mol-ta luce perché sono esposte a sud. La mensa è molto colorata ed enorme! Deve ospitare più di cento bambini: immaginate che rumore! Lo spazio dei giochi si trova in fondo al corridoio ed è abbastanza grande da ospitare: Ter-za, Quarta e Quinta insieme. Quando questa giornata scolastica è finita sia-mo usciti e io ho notato che l’ingresso è molto grande: c’è una pensilina molto lunga sostenuta da colonne colorate che permette di arrivare fino al pulmi-no rimanendo sempre al coperto. Dal pulmino si può vedere quanto è lunga e grande la scuola, che all’esterno, sul lato ovest, ha una parete di piastrelle coloratissime. A me è piaciuta molto la scuola nuova perché, a parte la grandezza, è molto più allegra di quella precedente!! Questa scuola è bellissima, davvero bellissima! Classe Quinta

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amici. Ho anche imparato a suonare il flauto e ho scoperto che la materia che preferisco è la matematica; ma mi appassiona molto anche la lettu-ra. La vecchia scuola rimarrà sem-pre nei miei pensieri anche se ades-so non vedo l’ora di iniziare la mia avventura nella scuola nuova.

L’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale è stato un giorno felice ma anche triste. Felice perché stavano per iniziare le vacanze na-talizie, triste perché avremmo la-sciato definitivamente questa scuo-la. Negli scorsi anni il Sindaco di Malagnino aveva deciso di costruire una scuola più bella, più sicura e più spaziosa e noi siamo contenti di riu-scire a provare l’esperienza di entra-re nella scuola nuova: avevamo te-muto di non farcela! Noi bambini di Quinta ci passeremo pochi mesi, ma a noi interessa soprattutto vederla. L’ultimo giorno di lezione, nella scuola vecchia, sono arrivata in clas-se e dopo aver appeso per l’ultima volta il mio giubbino all’attaccapanni, ho visto i miei ami-ci che fotografavano a destra e a si-

(Continua da pagina 1) nistra, contendendosi i punti da fo-tografare. Tutti volevano portar via un ricordo della scuola: il corridoio, la classe, la palestra, la mensa … Fortunatamente io avevo portato la macchina fotografica il giorno prima e avevo fatto bene, perché l’ultimo giorno di scuola la classe era prati-camente vuota. L’armadio, che si trova in fondo alla classe, era vuoto; i muri, che prima erano abbelliti con i nostri disegni in quel momento e-rano spogli, la lavagna che di solito era decorata con tanti poster era tri-stemente nera. Mi mancherà fare lezione in questa classe e mangiare in questa mensa … insomma mi mancherà questa scuola !!!

Era un giorno freddo e nuvoloso, ma dato che non voglio che l’inizio di questo testo lo faccia sembrare un racconto triste, dirò delle bugie. Era un giorno caldo, il sole splende-va nel cielo limpido e gli uccellini cantavano felici. Appena arrivata in classe ho visto i miei amici che sta-vano giocando sereni, io e le mie a-miche giocavamo tutte insieme con piccoli giochi portati da casa perché durante la settimana avevamo im-pacchettato tutti i libri e i giochi, per il trasloco nella scuola nuova e

non c’era più niente per giocare a par-te le carte che venivano usate sempre. A pranzo c’era la pizza di cui vado matta, e cosa che non sapevamo: come dolce: un PANDORO squisito! Nelle ultime ore tutta la classe era agitatis-sima e aspettava con ansia l’ultimo suono della campanella alle 16:00. Alla fine salutai la scuola e la mia classe urlando:- Ciao bella classe! Anche se frequento questa scuola solo da tre an-ni mi sembra di essere qui fin dall’ asi-lo. Mi dispiace un po’ abbandonarla ma so che la scuola nuova mi tirerà su il morale al ritorno dalle vacanze. Se-condo me, il momento più magico dell’ ultimo giorno di scuola è stato quando alla mensa abbiamo mangiato il pan-doro perché, visto che era ricoperto di zucchero a velo, ci siamo sporcati tutti la faccia di bianco e abbiamo riso felici. Mi mancherai scuola vecchia! Arrivia-mo scuola nuova! Classe Quinta

c’erano tanti banchi verdi. Mentre guardavo la classe arrivò la maestra che ci fece mettere in fila per farci visitare la scuola. Durante questo giro, due aule mi colpirono molto perché nella scuola vecchia non c’erano: l’aula di Educazione all’Immagine e l’aula di Musica. L’aula di Immagine era spaziosa, mentre dall’aula d Musica si vedeva

(Continua da pagina 1)

un bel panorama. Un'altra cosa che mi colpì molto fu la mensa perché aveva tante sedie colorate ed era e-norme. Questa scuola mi piace molto perché è spaziosa, colorata e ha tante aule. Ora però tutte queste novità bisogna usarle al meglio!!!

L’8 Gennaio siamo entrati nella scuo-la nuova. E’ sicuramente molto gran-de, l’atrio è spazioso ed è il luogo do-ve ci siamo trovati tutti insieme pri-ma di entrare nelle aule. Dopo esse-re saliti dalle scale ci siamo trovati in un lunghissimo corridoio, ne ab-biamo percorso un pezzo e ci siamo fermati davanti a quella che sarebbe stata la nostra classe. Dopo un po’ abbiamo fatto il giro di tutta la scuola, abbiamo visitato: le aule, i laboratori, la mensa e i bagni. La cosa che mi ha colpito di più è stato il corridoio: è coloratissimo, spazioso e molto illuminato. Le classi invece sono bianche con il soffitto colorato,

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PAGINA 3 BRICIOLE ANNO 16 - NUMERO

Che emozione! Abbiamo organizzato l’inaugurazione per la scuola nuova. Si è svolta il 29/03/2014, a Malagnino. Malagnino si trova in provincia di Cre-mona e la scuola è in via Monteverdi 9. Sul marciapiede, davanti alla scuola, c’erano molte persone ed erano presenti anche le autorità. Noi bambini siamo saliti con emozione sul palco, io ero agi-tatissima, il cuore mi batteva forte for-te! Prima hanno parlato tutte le autori-tà. Io ho ascoltato una parte di quello che diceva il Dirigente Suppini e ovvia-mente ho ascoltato il parroco don Gian Domenico, che ha benedetto la scuola. Ascoltando il Dirigente ho scoperto che l’anno prossimo ci saranno due classi prime, non me lo aspettavo! Oltre al dott. Suppini ha parlato: la dottoressa Bianchessi che è la dirigente dell’UST (Ufficio Scolastico Territoriale), l’architetto Castelli, la rappresentante della regione Lombardia, il Sindaco e la maestra Anna Beghi. Dopodiché, noi alunni, abbiamo cominciato a cantare le nostre canzoni. Prima che arrivasse questo giorno abbiamo fatto tantissime prove per cantare bene, ma non ci riu-scivamo quasi mai, però quella mattina, la maestra Simona Maffini, che dirige il coro della scuola, ci ha detto: - Siete stati bravissimi!- Siamo stati bravi an-che a suonare l’Inno d’Italia che è la canzone nella quale avevamo più diffi-coltà. Dopo il taglio del nastro, ci siamo avviati verso la sala mensa dove era stato preparato il rinfresco per gli stu-denti, gli insegnanti e le autorità. Poi, noi abbiamo fatto visitare la scuola ai nostri genitori. All’inizio pensavo che non saremmo riusciti a cantare tutte le canzoni perfettamente, invece ci siamo riusciti: è stata una soddisfazione.

Sabato 29 Marzo 2014. Oggi è stata una giornata speciale perché c’è stata l’inaugurazione della scuola. Quando siamo arrivati ho notato subito la con-fusione che c’era: i bambini di Prima si rincorrevano e certe volte si spingevano tra loro. Invece la Terza, la Quarta e la Quinta erano vicine all’ingresso. Noi eravamo emozionati; le maestre anda-vano su e giù dalle scale. La scuola era addobbata con: palloncini e bandierine di tutti i colori. A volte qualche pallon-cino scoppiava; i volontari della Prote-zione Civile con la loro divisa gialla fo-sforescente controllavano che tutto fos-se a posto. Finalmente dopo tanta con-

fusine alle 10:30 iniziò la festa. Noi eravamo sul palco con la Quarta e la Terza e avevamo molto caldo perché eravamo al sole. Poi sono intervenute le autorità con i loro discorsi. Dopo tanta attesa iniziaro-no i nostri canti, noi eravamo diret-ti dalla maestra Simona: eravamo intonati e il pubblico a ogni canzone che finiva, applaudiva divertito. Dopo la nostra esibizione il Sindaco salì sul palco per il taglio del na-stro. Diletta e Tommaso tenevano l’estremità del nastro e Amelie por-tò le forbici al Sindaco che, con un taglio deciso, inaugurò la scuola e tutti applaudirono felici. Ho pensa-to che i bambini che la potranno frequentare nei prossimi anni, sa-ranno molto fortunati.

Sabato 29 Marzo si è tenuta l’inaugurazione della scuola nuova di Malagnino (CR), in via Monte-verdi. Quando sono arrivato ho rag-giunto i miei amici nell’atrio della scuola dove ci siamo preparati. Suc-cessivamente siamo saliti sul palco e la maestra Francesca ha iniziato il suo discorso. In seguito il Sindaco e tutte le altre autorità hanno elen-cato le caratteristiche, i vantaggi e le comodità che la nuova scuola of-fre. Sono stati ringraziati tutti colo-ro che in qualche modo, hanno con-tribuito alla sua realizzazione. Noi bambini abbiamo cantato dei brani imparati per l’occasione. In partico-lare noi bambini di quarta e quinta abbiamo suonato “l’Inno alla Gioia” e “l’Inno di Mameli”. Do-podiché il Sindaco ha ef-fettuato il “ taglio del na-stro”, poi è entrato nella scuola seguito dai bambi-ni e dagli adulti che l’hanno potuta visitare per la prima volta. Nella sala mensa era stato orga-nizzato un rinfresco per tutti i bambini e le autori-

tà. Mi è piaciuto molto il discorso dell’architetto Castelli quando ha detto che la scuola, vista dal parco-giochi, sembra un enorme pacco re-galo. Invece mi ha emozionato molto il discorso della maestra Francesca perché ha precisato che anche noi bambini di quinta, dopo averlo spe-rato tanto, abbiamo avuto la soddi-sfazione di entrare nella nuova scuo-la.

Il giorno Sabato 29 Marzo 2014 alle ore 10.30, a Malagnino, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della scuola nuova. Erano predenti molte autorità come: il Sindaco, il Dirigen-te Scolastico, La Dottoressa Bian-chessi, una Rappresentante della regione Lombardia e il Parroco di Malagnino. Tutti hanno evidenziato l’importanza della realizzazione del progetto e io sono felice di poter usu-fruire di questa moderna struttura. Il momento, secondo me, più impor-tante è stato il taglio del nastro tri-colore. Io sono stato fortunato per-ché ho avuto l’onore insieme alla mia amica Diletta di tenere il nastro mentre il Sindaco lo tagliava. Ero molto emozionato perché mi sentivo osservato e perché sapevo che era il momento più atteso da tutti. Tutti i presenti all’evento hanno fatto un grande applauso per concludere que-sto momento commovente. Ovvia-mente durante la mattinata ci sono stati altri momenti di festa come quando abbiamo cantato e noi di Quinta suonato, con il flauto, l’Inno alla gioia. La nuova scuola è l’orgoglio di Malagnino e io con i miei compagni, le maestre e i genito-ri abbiamo contribuito al trasloco nel nuovo edificio scolastico. Quando la guarderò potrò dire: - Io c’ero quando è stata inaugurata e porterò sempre con me questo ricordo. Classe Quinta

L’INAUGURAZIONE vista con gli occhi dei bambini

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contati ed erano ventidue, erano di statura piuttosto piccola in confronto a quelli che vedo di solito. Quasi tutti avevano una scatolina molto strana che fa una lucina che mi dà sempre tanto fastidio. Quando la vedo mi viene voglia di uscire, di prenderne una e di spegnerla a forza di calci! Tra loro c’era una ragazzina che mi osservava molto incuriosita. Dopo un po’ ho visto che si è messa a guarda-re un altro pinguino, era uno del gruppo dei Tonterelli che faceva lo sciocchino e quindi (cosa che mi a-spettavo) si mise a ridere. Vidi che al collo portava un cartellino con una foto e una scritta:” Diletta…” -Mm, bel nome! Qui la mia vita è perfetta, a parte quando vedo la luce fastidio-sa dei flash. Mi danno da mangiare, mi curano e puliscono… una favola! Proprio quando stavo per tuffarmi in acqua ho sentito il mio richiamo pre-ferito : “Forza pinguini, venite, c’è la pappa!” Mi spiace, adesso devo anda-re a mangiare, cosa che mi piace mol-to! Allora ciao da Pinguine, la mia fami-glia e i miei amici! A presto!!

Ciao io sono Pallino, sono un laman-tino, sono grigio con il muso schiac-ciato, sono un mammifero, peso dai 600 ai 1000 chili, ho una pancia sem-pre piena di insalata. Pensate che ne mangio circa 30 chili al giorno, infat-ti mi chiamo anche “Vacca di mare”. Io abito in una vasca dell’acquario di

L’ACQUARIO DI GENEOVA TRA FANTASIA...

Si sa che all’ “Acquario” ci sono tan-

ti pesci e non… e che il proverbio

dice: “muto come un pesce”, ma

sarà proprio

vero?

Ciao! Io sono un pinguinetto robu-sto, mi chiamo Pinguine. Sono usci-to dall’uovo in questo acquario ma i miei genitori vivevano nell’ Antarti-de. Nel 1999 i miei genitori sono stati portati qui nell’acquario ma io sono nato nel “2000” infatti ho quattordici anni. Purtroppo i miei amici come Rik il gigante, Ross il pinguino dal becco rosso e Piul il pacifico stanno facendo la muta, quindi non credo siano in vena di interviste. Durante il giorno mi piace osservare quegli strani esseri che vengono ad ogni ora, a guardar-ci. Oltre ai miei amici e ai miei ge-nitori ci sono altri pinguini che co-nosco benissimo come mia sorella Lary che ha quindici anni, mio fra-tello Maru che ne ha dieci e l’altra mia sorella, la più piccola, di soli tre anni, di nome Joey. Dove vivo, c’è anche chi forma dei gruppetti da quattro o cinque pinguini, dopo es-sersi costituito si fanno chiamare con dei nomi molto strani. Per e-sempio c’è il gruppo dei Tonterelli il cui nome si addice molto perché sono tonti e non si accorgono mai di niente. Un giorno sono andato a vedere se c’erano gli esseri strani… e sì, ce n’erano e anche tanti! Li ho

Genova insieme ai miei amici Lara e Marco, prima, però, vivevo nelle acque fredde vicino ai Poli. Tutti i giorni vedo delle persone che mi osservano con delle facce strane: non so che cosa vo-gliano dire. Spesso hanno in mano del-le scatoline con sopra un cerchio che viene in fuori; certe sono piatte, certe sono cicciotte o colorate. A volte hanno delle luci insopportabili che mi danno un fastidio tremendo, però io non me li mangerei perché preferisco la mia in-salata verde. Io sono un autentico ve-getariano quindi non mangio altri pe-sci. In genere sono buono ma se mi date fastidio mi arrabbio e do delle forti mazzate con la coda. Un giorno ho visto delle persone basse, erano in gruppo. Ce n’era uno che assomigliava ad uno squalo, aveva dei fili dritti sul-la testa che sembravano una pinna, e ce n’era un altro un po’ cicciotto che assomigliava proprio a me. Quando sono andati via, mi è dispiaciuto per-ché non mi davano fastidio, anzi, erano simpatici perché non facevano quelle luci accecanti con le scatoline.

Ciao sono Marina e sono una stella marina, mi hanno dato questo nome quando sono arrivata nella vasca in cui vivo: prima vivevo nel Mar Mediterra-neo. Adesso nella mia vasca insieme a me ci sono anche tanti piccoli pesci che sono diventati miei amici. Mangio due volte al giorno e il cibo che mi piace di più sono le alghe. Classe Quinta

… E SCIENZA

Nella gita a Genova, noi di classe Quarta abbiamo partecipato ad un laboratorio che riguardava il mondo animale degli INVERTEBRATI che popolano il mare Mediterraneo. La nostra guida, una ragazza molto simpatica di nome Silvia, ci ha ac-

compagnato in una stanza dove c’era una grande vasca rettangolare appog-giata su un ripiano alto circa mezzo metro. Dopo averci fatto accomodare attorno ad un tavolo, ci ha chiesto di compilare delle schede illustrate sugli invertebrati e poi ci ha fornito alcune informazioni generali su questa spe-cie di animali, ossia che sono senza colonna vertebrale, che possono avere

o non avere il guscio e che sono più numerosi dei vertebrati. Poi la guida ci ha chiesto di spostarci e di sederci attorno alla vasca: che meraviglia! Era praticamente un grande acqua-rio a vasca aperta dove c’erano diver-se specie di invertebrati. I primi ani-mali che si notavano erano le stelle marine, perché erano di un rosso ac-

(Continua a pagina 5)

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ESPERIENZE DI SCUOLA

ceso. Ve ne erano diverse e di varie dimensioni. Una in particolare mi ha colpito perché aveva un tentaco-lo più corto degli altri. La guida ci ha spiegato che lo aveva perso in un momento in cui si era sentita in pericolo e lo aveva lasciato andare per mettersi in salvo ma per fortu-na ora stava ricrescendo …..ci ha anche detto che le stelle marine possono avere un numero molto vario di tentacoli, anche fino a 20! Con nostra sorpresa e felicità ci ha poi chiesto di immergere le nostre mani dentro la vasca e di toccare le stelle marine con un dito: noi lo abbiamo fatto e abbiamo sentito che il loro corpo era ruvido. La gui-da ci ha fatto inoltre notare altri animali presenti nell’acquario: le spugne marine, un cetriolo di ma-re, alcuni anemoni, due aragoste, dei ricci, un paguro e qualche gran-chio. Le stelle marine sono state quelle più difficili da riconoscere

(Continua da pagina 4) perché erano della stessa forma e colo-re di alcune rocce che stavano sul fon-do. Solo osservando con molta atten-zione ci siamo accorti che le spugne avevano una parte che si muoveva come se respirasse. Ad un certo punto la guida ha prelevato dalla vasca il paguro Bernardo e ha iniziato a stuz-zicarlo con un dito e lui glielo pizzica-va con le chele… alcuni di noi hanno pensato:- Povero paguro, ad ogni visi-ta viene stuzzicato dalla guida per incuriosire i bambini! La guida poi ci ha chiesto se mangiavamo pesce e se avessimo mai assaggiato l’oloturia, anche chiamata cetriolo di mare ( in realtà avrebbe un altro soprannome, ma preferisco non scriverlo perché si riferisce al fatto che questo inverte-brato si nutre di escrementi). Ci ha raccomandato, in caso ci capitasse di assaggiarlo, di assicurarci che venga pulito bene e ci ha anche detto che è molto consumato dai Cinesi. Finita l’osservazione degli invertebrati nell’acquario, la guida ha preso una

bottiglia che conteneva del liquido rosa chiaro e ne ha messo qualche goccia su un piattino che è poi stato collocato sotto un microscopio elettronico colle-gato ad un monitor. Sul display sono così apparse delle forme ovali di colore rosa che presentavano su un lato un piccolo puntino nero: era plancton in-grandito centinaia di volte!. Ci è stato quindi spiegato che il plancton è un insieme di piccolissimi organismi ani-mali e vegetali che fluttuano sospesi nelle acque marine e dolci e di cui si nutrono molti pesci. Con questa visione del plancton è terminato il nostro labo-ratorio. Abbiamo salutato la nostra guida e ce ne siamo andati felici e sod-disfatti dell’esperienza. Classe Quarta

LA “PROTEZIONE CIVILE” IN CLASSE

La maestra ha avuto proprio una bella idea ad invitare a scuola due volontari della Protezione Civile che hanno fatto una “lezione” in ogni classe. Michele è il Presiden-te della Sezione di Malagnino e Filippo è un altro volontario. Mi-chele è alto, con i capelli lunghi e grigi, Filippo è meno alto e ha i capelli castani tagliati molto corti, Quando sono entrati, dopo la pre-sentazione, ho notato particolar-mente le loro divise che erano di un giallo fosforescente. Quando tutti erano seduti al loro posto è iniziata la “lezione” . All’inizio ci ha spiegato quali erano i loro compiti e i loro doveri, poi ci ha parlato dei terremoti e ci ha rac-comandato che se dovesse capita-re un terremoto a scuola, appena

sentiamo la scossa dobbiamo andare sotto al banco…

Improvvisamente mi venne in mente quando ero in Terza e mi trovavo pro-prio qui a scuola… Era un giorno nuvoloso e faceva fred-do. Stavamo facendo Religione, ero seduta vicina a Rebecca quando all’improvviso sentii il suo banco tre-mare. Credevo che stesse cancellando e quindi facesse tremare il banco, ma anche il mio si muoveva e io non stavo cancellando…! Provai una sensazione di spavento ma dopo qualche secondo anche i miei compagni e la maestra se ne accorsero. La maestra ci disse che era una scossa di terremoto e di andare sotto al banco e di stare lì finché la scossa non fosse finita … Mentre stavo ripensando a questo fatto, fui interrot-

ta dal passaggio tra i banchi, di Filip-po, l’altro volontario della Protezione Civile, che stava distribuendo un li-bretto intitolato “NIENTE PAURA!”. Sull’opuscolo vidi molte cose interes-santi: cosa fare in caso di incendi, come misurare un terremoto, come preparar-si lo zainetto d’emergenza … chissà se mi servirà? Da questa lezione abbiamo capito l’importanza di fare volontariato e, alcuni di noi hanno espresso il desi-derio di voler far parte della Protezione Civile di Malagnino da grandi,

Classe Quinta

UNO SPETTACOLO SPECIALE: L’AIDA

Ero molto felice di imparare il canto lirico, ma quando la mae-stra Augusta ci ha detto che sa-remmo andati a vedere un’opera lirica lo sono stata ancora di più!

La maestra ci aveva detto che avrem-mo dovuto cantare alcuni pezzi di un’opera che si intitolava “Aida”. Quest’opera è stata scritta da Giusep-pe Verdi nel 1869. Durante le prove mi

impegnavo molto per arrivare prepara-ta a questo evento. Abbiamo imparato solo le arie più famose ma la mia pre-ferita era “Gloria all’Egitto” perché nel momento in cui la cantavamo ci dovevamo alzare in piedi e marciare. In altre lezioni abbiamo costruito una bandiera e una palma di carta e abbia-

(Continua a pagina 6)

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PAGINA 6 BRICIOLE ANNO 16 - NUMERO

mo cucito un copricapo egizio. A me è piaciuto molto cucire e imparare le arie di quest’opera. Dopo tanta fati-ca, finalmente, è arrivato il giorno dell’Opera. Quando siamo arrivati davanti al Teatro Ponchielli io ero eccitatissima. Siamo entrati e una signora, dopo averci dato il benvenu-to ci ha fatto accomodare nei pal-chetti dai quali si vedeva benissimo il palcoscenico e l’orchestra. Ecco! E’ cominciata l’opera. Quando sono entrati in scena i primi personaggi, cioè Aida schiava etiope e Radames valoroso soldato egizio, ho notato che il loro abiti erano simili a quelli che avevamo disegnato durante le lezioni in classe. Il personaggio che mi è piaciuto di più è stata Amneris, la principessa egiziana: cantava be-nissimo ed era vestita molto bene. Invece la parte dello spettacolo che mi è piaciuta di più è stata quando ci siamo alzati tutti insieme e abbia-mo sventolato le bandiere. Vedere anche tutte le altre scolaresche sventolare le bandiere e Radames arrivare con il “Vessillo glorioso” è stato molto coinvolgente. Insomma … l’Aida mi è piaciuta tantissimo!!!

*****

Il 30 Aprile siamo andati al Teatro Ponchielli ed abbiamo partecipato ad un’opera lirica: l’Aida. Nei giorni precedenti, con la maestra Augusta, abbiamo preparato lo stendardo, la

(Continua da pagina 5) palma, il copricapo egizio e abbiamo imparato le arie più importanti di quest’opera. Quando è giunto il mo-mento di andare al Teatro tutti noi eravamo molto eccitati. All’inizio dell’opera suonava solo l’orchestra che era diretta dal direttore. Poi hanno cominciato a recitare gli atto-ri, però non parlavano, ma cantava-no! In alto c’era il display, dove si potevano leggere le parole delle arie che avevamo imparato. Alcune le abbiamo cantate anche noi, insieme alle altre scolaresche che erano pre-senti. In altri momenti abbiamo sventolato lo stendardo e la palma e per tutta la durata dello spettacolo abbiamo tenuto in testa il copricapo. Le parti che mi sono piaciute di più sono state: l’aria “Celeste Aida” per-ché è stata cantata con amore e la preparazione dei costumi che abbia-mo fatto in classe. All’inizio non vo-levo partecipare a questa attività perché pensavo che sarebbe stata noiosa, ma adesso che l’ho vista mi sono accorta che l’opera lirica è mol-to interessante e vorrei ripetere que-sta esperienza. Una cosa che mi ha

un po’ delusa ed è stata Aida: perché era leggermente grassottella: me la im-maginavo più magra, però l’Opera e stata fantastica!

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Un giorno a casa mia è arrivato un messaggio che diceva che la mia classe avrebbe partecipato all’ opera lirica scritta da Giuseppe Verdi: l’Aida. Io non ero molto contento ma la decisione era già stata presa. Durante le ore di “Educazione all’Immagine” la maestra Augusta ci ha fatto costruire dei simbo-li egizi e ci ha fatto cucire il copricapo tipico del popolo egizio. Finite le “costruzioni” abbiamo fatto tantissime prove e abbiamo imparato alcune delle arie più famose di quest’opera. Il giorno 30 Aprile siamo andati al Teatro Pon-chielli, per partecipare allo spettacolo. Una guida del teatro ci ha accompagna-to fino ai nostri posti e dopo una decina di minuti è iniziato lo spettacolo. C’erano tante belle musiche e gli artisti erano bravissimi. C’è stato un momento però che a me è piaciuto più di tutti ed è stato quando noi abbiamo cantato “ Gloria all’Egitto”. E’ stato bellissimo perché ci hanno illuminato con i riflet-tori e io mi sono sentito come se fossi un protagonista importante dello spet-tacolo. Al termine dell’opera, mi sono reso conto che in fin dei conti non era tanto male. Se un giorno mi chiederan-no: - Vuoi andare a vedere l’ “Aida”? Io risponderò: -Sì! Classe Quinta

IN VISITA ALLA SCUOLA MEDIA “VIDA”

Cremona,17 Gennaio 2014. Per la clas-

se Quinta si pone il dilemma: che Scuo-

la Media frequentare? Niente paura: si

faranno degli stage presso le Medie di

Cremona e così ogni alunno sceglierà la

scuola in cui andare l’anno prossimo.

Le nostre maestre ci hanno accompa-

gnato a visitare la Scuola Media

Vida. Appena arrivati ci siamo

recati nell’aula-Magna dove

un’insegnante ci ha diviso in pic-

coli gruppi, ciascuno guidato da

un tutor. Il mio gruppo era forma-

to da Tommaso, Giorgia e Diletta

e insieme a lei abbiamo visitato

le varie parti della scuola. Ciò

che mi è piaciuto di più è stato il

laboratorio di tecnologia perché

era molto ampio e attrezzato. Successiva-

mente ci hanno accompagnato nella

“Classe Seconda D” dove abbiamo assistito

a una lezione di francese. La professoressa

ci ha accolto gentilmente e ci ha insegnato

a presentarci in francese. Per me la lezione

è stata interessante anche se non ho capito

tutte le parole. In questa scuola è

possibile frequentare anche un Corso

Musicale, infatti quando siamo ritor-

nati nell’aula Magna, alcuni ragazzi

ci hanno spiegato un po’ di curiosità

sulla musica. Hanno suonato piano-

forte, chitarra, violino, vari tipi di

flauto e di trombe e tromboni. Devo

dire che sono stati molto bravi e che

le melodie erano molto gradevoli.

Concluso il concerto, il pulmino ci

aspettava fuori e noi salutando siamo

tornati a Malagnino. Credo che la

scuola che frequenterò sarà proprio

questa. Averla visitata in questo mo-

do mi aiuterà ad orientarmi meglio a

Settembre.

Classe Quinta

Page 7: Giornalino maggio14

CORO EXTRASCOLASTICO

RASSEGNA TEATRALE “OLTREIBANCHI”

nelle prove, ci siamo esibiti nella Sala Borsa il 5 Aprile 2014, dove, anche se non siamo stati scelti per andare a Milano, abbiamo avuto un gran suc-cesso. Per avere queste soddisfazioni, durante le prove, facevamo esercizi per riscaldare la voce e per controlla-re la respirazione. Tutti noi, 21 i-scritti, ci siamo divertiti molto e ab-biamo imparato a rispettarci e a sta-re in un gruppo. Quindi l’anno pros-simo non fatevi scrupoli… VENITE AL CORO!!!

Classe Quinta

Il corso di “coro extrascolasti-co” è iniziato Venerdì 22 No-vembre 2013 ed è terminato Venerdì 16 Aprile 2014. In questi mesi ci siamo divertiti molto a cantare e ad imparare nuove canzoni. Per la maestra Simona, la nostra direttrice di coro, in questi mesi abbiamo sviluppato un forte spirito di gruppo e abbiamo migliorato le nostre capacità canore. Do-po esserci impegnati molto

Il Teatro Ponchielli organizza

da vent’anni una rassegna tea-

trale dedicata ai ragazzi deno-

minata “OLTRE I BANCHI”.

Le classi della nostra scuola

sono andate a vedere alcuni di

questi spettacoli.

Robinson and ManFriday

Martedì 21 Gennaio siamo andati al Tea-

tro Ponchielli per assistere allo spettacolo

teatrale Robinson and Man Friday libera-

mente tratto dal libro “Robinson Crusoe”

e scritto da Defoe nel 1719. Arrivati a

teatro ci siamo accomodati ai primi posti,

vicino al palcoscenico. Per la prima volta

abbiamo assistito ad uno spettacolo reci-

tato in inglese, per noi è stata un’ espe-

rienza insolita ma interessante anche se

non abbiamo capito proprio tutte le parole.

Gli attori erano molto bravi perché ci hanno

aiutato a capire il significato delle parole

attraverso una mimica molto espressiva e a

tratti divertente. A scuola abbiamo letto

alcuni capitoli del libro, in italiano, per

comprendere meglio la trama del racconto

e, nelle lezioni di Inglese, abbiamo appro-

fondito il significato di molte parole e di

alcune scene viste durante lo spettacolo.

Classe Quinta

“PICCOLO PASSO”

Il 31 gennaio la classe seconda è an-data a Cremona al Tetro Ponchielli a vedere lo spettacolo teatrale “Piccolo Passo”. La storia racconta di una fa-miglia di ocarine che vive in un albero e di una piccola ocarina appena nata, chiamata Piccolo Passo. Quando na-

sce Piccolo Passo è senza piume, non sa parlare bene, non conosce il mondo e gli “traballano” le gambe. Un giorno lui e il suo fratellino più grande, gio-cando, si allontanano da casa e si per-dono. Nei loro tentativi di ritrovare la strada di casa incontrano il gufo che insegnerà loro la storia della conchi-glia che sta per essere mangiata dal pescecane e li aiuterà a non avere paura del buio. In seguito incontre-ranno il gatto affamato e anche lui, nel tentativo di mangiare Piccolo Pas-so, rimarrà senza denti perché l’ocarina è piccola, ma molto dura. Alla fine i due fratelli torneranno a casa più grandi e più coraggiosi, suo-nando e cantando. Sarà proprio la musica che li aiuterà a ritornare dai loro genitori.

Classe Seconda

IN BICICLETTA PER MALAGNINO

Il 27 Maggio andremo in bicicletta con i Vigili che sono già venuti gli anni scorsi nella nostra classe per farci delle lezioni sull’Educazione Stradale. Quest’anno andremo in giro per Malagnino per apprendere le regole stradali e per imparare a muoverci in bicicletta. Sarà molto interessante perché non abbiamo mai partecipato ad un giro in bici-cletta con tutti i nostri compagni, le maestre e i Vigili!

CANTI DI NATALE

Anche quest’anno a Dicembre tutte le classi della Scuola Primaria so-no state accolte presso la chiesa di San Michele dal Parroco Don Giandomenico Pandini, per il tra-dizionale scambio di auguri natali-zi. Noi alunni abbiamo cantato alcune canzoni nuove e altre che avevamo già nel nostro repertorio, guidati dalla maestra Simona. Alla fine del concerto ci siamo trovati insieme alle nostre famiglie, in oratorio, dove abbiamo fatto me-renda e giocato. E’ stato un allegro pomeriggio insieme.

LA NOSTRA ULTIMA GITA

Noi di classe quinta il giorno 30 maggio andremo a Sirmione a visi-tare le Grotte di Catullo che sono i ruderi di una ricca villa romana, poi andremo a San Martino della Battaglia e lì parteciperemo ad un laboratorio che ci aiuterà a capire meglio la tecnica del “mosaico ro-mano”. Siamo molto contenti di po-ter partecipare a questa nostra ul-tima gita insieme.

UN NUOVO GAZEBO

Un grazie caloroso ai volontari dell’AUP

che hanno regalato allo scuola questo

(Continua a pagina 8)

NOTIZIE IN BREVE

PAGINA 7 BRICIOLE ANNO 16 - NUMERO UNICO

Page 8: Giornalino maggio14

Siti utili: www.vida.gov.it Sito dell’Istituto Compren-sivo Cremona Tre www.vida.gov.it

www.comune.malagnino

.cr.it

e-mail della scuola: [email protected]

splendido gazebo. Ci avete fatto una

sorpresa molto bella perciò vi ringrazia-

mo di cuore. Stavamo facendo lezione

quando abbiamo visto degli uomini con

in mano dei tubi di ferro e un telo di

plastica arancione. Durante il montaggio

non si riusciva a capire bene quale sa-

rebbe stato il risultato finale, poi è stato

messo il telo arancione e.. WOW! CHE

MERAVIGLIA.

VOLONTARI AUP

A nome di tutti i bambini della scuola e

(Continua da pagina 7) delle maestre, ringraziamo i tre volontari:

Renato, Ivano ed Emilio dell’A.U.P.

(Associazione Unitaria Pensionati) che

tutte le mattine e i pomeriggi, dei giorni

scolastici, ci accolgono e ci accompagna-

no all’ingresso della struttura scolastica

con allegria. Siete veramente simpatici,

rendete più allegro l’inizio delle nostre

giornate e aiutate a mantenere ordinato e

sicuro il traffico nei momenti critici

dell’entrata e dell’uscita da scuola.

GRAZIE! ☺☺☺

A cura della Classe Quinta

FACCE DI FANTASIA Orecchie a farfalla,

guance a fiori,

che faccia buffa mi viene fuori.

Se sulla fron-te

ci metto una collina,

risplende il sole

da sera a mattina.

Faccia di pioggia,

naso a ombrello,

con le nuvole

un bel cappello.

Classe Prima

PASQUA Pasqua è gialla come un pulcino,

come il sole del mattino.

È rosa come un confetto,

come il pesco sul rametto.

È verde come un prato

da noi colorato.

È di tanti colori

e sorride ai nostri cuori!

Classe Prima.

forze lo abbandonarono e morì. Il mito finisce dicendo che intorno a Narciso spuntarono tanti fiori bianchi, profumatissimi che prese-ro il suo nome: sono i narcisi.

Prometeo

I primi uomini sulla terra vivevano in caverne buie e fredde. Prometeo voleva aiutare gli uomini, ma Zeus, che era il capo di tutti gli dei, non gli diede il permesso di farlo. Un giorno Prometeo vide che dal

carro del Sole si era staccata una scintilla. La prese, poi andò sulla terra e insegnò all’uomo ad accen-dere il fuoco. Quando Zeus vide quella luce sulla terra capì che Prometeo gli aveva disubbidito, così gli diede una punizione. Lo tenne incatenato a una roccia per trent’anni; e ogni giorno un’aquila gli mangiava il fegato che ogni se-ra si riformava.

Classe Terza.

IMPARIAMO A

CONOSCERE I MITI

Narciso

Sul monte di Elicono c’era una fonte limpidissima. Un giorno Narciso andò a bere alla fonte e vedendo il suo volto se ne innamorò. Quando tentò di baciare la sua immagine essa scomparve e sentì soltanto il freddo dell’acqua. Narciso rimase stregato dalla sua immagine e restò lì tanti giorni fino a quando le

ANNO 16 - NUMERO BRICIOLE ANNO 16 -