Giornale Inpdap Numero 14

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Anno II n.14- marzo 2010 A vere i dati anagrafici degli as- sicurati Inpdap sempre ag- giornati, attraverso il filo diretto con il Ministero dell’Interno, è una formidabile leva gestionale per la tecnostruttura che permette di evitare pagamenti indebiti e rico- noscimenti di prestazioni non do- vute o non più dovute. I rapporti con le anagrafi comunali esistono da tempo, ma, come ben si com- prende, sono legami episodici, frutto delle necessità del momento, i quali risentono delle condizioni ambientali e della fluidità lavorativa dei singoli uffici. Meglio, quindi, avere un unico ca- nale di percorso per accedere e uti- lizzare ai fini istituzionali i dati anagrafici. Diversamente, ne va di mezzo la qualità dei servizi Inpdap, la capacità di “essere sul pezzo” e lavorarlo con le dovute velocità e qualità, evitando di appesantire i bi- lanci con pagamenti non dovuti che, oltre a ridurre le capacità finanzia- rie dell’Istituto, creano appesanti- menti nella già faticosa catena dei inpdap l ditoriale e e L‘ L‘ di Paolo Crescimbeni BANCA DATI ANAGRAFICI PER LAVORARE IN MODO CORRETTO E VELOCE Periodico dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica G Segue in seconda e terza pagina BORIO:INCONTRI REGIONALI L’ultimo il 15 aprile in Puglia ALL’ INTERNO SPECIALE CUD 2010 Spediti 2.560.000 Cud Nella pensione di marzo i con- guagli fiscali 2009 METTIAMOCI LA FACCIA iornale POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA PECcato chi non ce l’ha POLIZIA PENITENZIARIA Pensione Inpdap alle Fiamme azzurre APPUNTAMENTI MASTER UNIVERSITARI Consegnati 39 diplomi PENSIONE E CONTRIBUTI FIGURATIVI Cassa integrazione, mobilità, malattia e maternità PIANESE: A CIASCUNO IL SUO RUOLO Alle parole devono seguire i fatti POVERTA’ l bisogni degli ultimi Convenzione con il Ministero del- l’Interno per avere informazioni co- stanti, automatiche, con valore ufficiale. Un canale unico e circo- lare di comunicazioni per dare un plusvalore ai servizi Inpdap. IN PAGAMENTO IL TFS Quando? Subito LA PAGELLA DEI RENDIMENTI Pensioni Inpdap 2010 UOMINI CASALINGHI Giallo, rosso o verde? MOFFA: COLLEGIO SINDACI Sostegno e non ostacolo RECUPERO INDEBITI Si inizia con la rata di marzo ORFANI MAGGIORENNI INABILI I limiti di reddito per il carico Tutti casa & famiglia

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Giornale Indap numero 14

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Avere i dati anagrafici degli as-sicurati Inpdap sempre ag-giornati, attraverso il filo

diretto con il Ministero dell’Interno,è una formidabile leva gestionaleper la tecnostruttura che permettedi evitare pagamenti indebiti e rico-noscimenti di prestazioni non do-vute o non più dovute. I rapporticon le anagrafi comunali esistonoda tempo, ma, come ben si com-prende, sono legami episodici,frutto delle necessità del momento,i quali risentono delle condizioniambientali e della fluidità lavorativadei singoli uffici. Meglio, quindi, avere un unico ca-nale di percorso per accedere e uti-lizzare ai fini istituzionali i datianagrafici. Diversamente, ne va dimezzo la qualità dei servizi Inpdap,la capacità di “essere sul pezzo” elavorarlo con le dovute velocità equalità, evitando di appesantire i bi-lanci con pagamenti non dovuti che,oltre a ridurre le capacità finanzia-rie dell’Istituto, creano appesanti-menti nella già faticosa catena dei

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ditorialeeeL‘L‘ di Paolo Crescimbeni

BANCA DATI ANAGRAFICI

PER LAVORARE

IN MODO CORRETTO E VELOCE

Periodico dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica

G

Segue in seconda e terza pagina

BORIO: INCONTRI

REGIONALI

L’ultimo il 15 aprile inPuglia

A L L ’

I N T E R N O

SPECIALE CUD 2010

Spediti 2.560.000 CudNella pensione di marzo i con-guagli fiscali 2009

METTIAMOCI LA FACCIA

iornale

POSTA ELETTRONICA

CERTIFICATA

PECcato chi non ce l’ha

POLIZIA PENITENZIARIA

Pensione Inpdap alle Fiammeazzurre

APPUNTAMENTI

MASTER UNIVERSITARI

Consegnati 39 diplomi

PENSIONE E CONTRIBUTI

FIGURATIVI

Cassa integrazione, mobilità,malattia e maternità

PIANESE: A CIASCUNO IL SUO

RUOLO

Alle parole devono seguire i fatti

POVERTA’

l bisogni degli ultimi

Convenzione con il Ministero del-

l’Interno per avere informazioni co-

stanti, automatiche, con valore

ufficiale. Un canale unico e circo-

lare di comunicazioni per dare un

plusvalore ai servizi Inpdap.

IN PAGAMENTO IL TFS

Quando? Subito

LA PAGELLA DEI RENDIMENTI

Pensioni Inpdap 2010

UOMINI CASALINGHI

G i a l l o ,rosso o verde?

MOFFA: COLLEGIO SINDACI

Sostegno e non ostacolo

RECUPERO INDEBITI

Si inizia con la rata di marzo

ORFANI MAGGIORENNI

INABILI

I limiti di reddito per il carico

Tutti casa &famiglia

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recuperi.

Convenzione. E’ per questo cheall’inizio di quest’anno è stata sot-toscritta la convenzione tra il Mi-nistero dell’Interno – Direzionecentrale per i servizi demografici -e questo Istituto, finalizzata a con-sentire all’Inpdap l’accesso e l’uti-lizzo, ai fini istituzionali, dei datianagrafici forniti dai Comuni. Iltutto tramite l’infrastruttura di si-curezza dell’ Indice nazionaledelle anagrafi (Ina) che, perlegge, promuove la circolaritàdelle informazioni anagrafiche, alfine di consentire alle amministra-zioni centrali e locali collegate ladisponibilità, in tempo reale, deidati relativi alle generalità dellepersone residenti in Italia, certifi-cata dai comuni e, limitatamenteal codice fiscale, dall’Agenziadelle Entrate.Tale attività ha una rilevanza stra-tegica non solo perché facilita l’at-tività dei nostri uffici, ma ancheperché vengono gestite informa-zioni con valore ufficiale e chequindi sostituiscono glialtri collegamenti te-lematici e le altre formedi comunicazione, anchequelle tradizionali. Un plu-svalore di importanza determi-nante.

I servizi del Ministero. In parti-colare i servizi forniti dal Ministerodell’Interno riguardano tra gli altri:a) registrazione dei soggetti dicompetenza Inpdap, b) richiestadati anagrafici, c) comunicazionidi variazioni dei dati anagrafici, d)comunicazioni di cancellazionidalle anagrafi comunali, e) comu-nicazioni di variazioni della fami-glia anagrafica, dello stato civile,f) comunicazioni di variazione delcodice fiscale.

Gli obiettivi Inpdap. La conven-zione, d’altra parte, rappresentauno strumento coerente con gliobiettivi strategici previsti dalPiano industriale, in termini diforte impegno a razionalizzare iflussi informativi da e versol’esterno. Nello specifico i nostriobiettivi sono quelli di:- assicurare, attraverso l’innova-zione tecnologica, una maggiore

efficienza nei rapporti interni trapubbliche amministrazioni;- procedere con la ricerca, anchein campo informatico, di possibilisinergie tra le pubbliche ammini-strazioni;- evadere alcune incombenze le-gislative condizionanti per l’Isti-tuto, sia in termini di impattoorganizzativo ed informatico, chedi tempi di realizzazione, quali: A)adesione al progetto Cub (Centrounico di back up) del Cnipa, che èil sistema di salvaguardia del pa-trimonio informativo dell’Inpdap,preordinato a prevenire qualun-que evento catastrofico che possadeteriorare le banche dati in eser-cizio; B) nuovi adempimenti per laprotezione dei dati personali e disicurezza introdotti dal decreto le-gislativo 196/2003.

Verso il paperless. Il ruolo svoltodalla citata Direzione del Mini-stero dell’Internoè quello di

ga-r a n t i r e

tutte le informa-zioni anagrafiche ne-

cessarie attraverso banche daticentrali aggiornate in modo co-stante e automatico. La Dire-zione, tra i molti compiti, cura ilprogetto della carta d’identitàelettronica, vigila sulla correttagestione da parte dei comunidell’anagrafe dei residenti in Ita-lia (Apr) e degli italiani all’estero(Aire), controlla la realizzazionedel progetto di sostituzione deiregistri cartacei con gli archivi in-formatici, e del progetto speri-mentale di paper-less. Per mezzo di forme di collabora-zione e partenariato (tipica quellaora siglata con Inpdap) si assi-cura a tutti gli enti coinvolti e aicomuni, unici gestori e responsa-bili della tenuta delle anagrafi, unplafond di servizi generalizzati dibase, circolarmente validi pertutti, “fornitori” e “utilizzatori”.

Centro nazionale. Ina assicura lacreazione e gestione di unasuper-anagrafe con la quale, tra-mite lo scambio delle informazionianagrafiche, è in grado di asso-ciare con certezza ciascun citta-dino al comune di residenza.Contiene infatti i dati anagraficistandard (cognome, nome, luogoe data di nascita), e anche il co-dice fiscale e il codice Istat del co-mune di ultima residenza. Sonogli enti locali ad inviare le infor-mazioni all'Ina attraverso collega-menti telematici con il Centronazionale dei servizi demografici.Fruitori del servizio sono il Mini-stero dell'Interno (per migliorare lavigilanza sulle anagrafi, indivi-duare correttamente il comune diresidenza di ciascun cittadino e ri-lasciare la carta d’identità elettro-nica), le prefetture, le questure ele altre strutture centrali e territo-riali, l'Istat, Agenzia delle entrate(per l'attribuzione dei codici fi-scali), il Ministero degli esteri (per

l'aggiornamento dell'Aire), gli or-ganismi che esercitano pre-

lievo contributivo e fiscale,ogni altra amministra-zione pubblica centrale

e locale che ne faccia ri-chiesta (e qui ci siamo noi).

Le misure di sicurezza. Titolaredel trattamento dei dati contenutinell’Indice nazionale delle ana-grafi (Ina) è il Ministero che no-mina, quale responsabile deltrattamento dei dati, il Direttorecentrale dei Servizi demografici.Titolare del trattamento dei datianagrafici scambiati con la infra-struttura di sicurezza (backbone)è l’Inpdap che nomina tutti i diri-genti dell’Istituto stesso quali re-sponsabili del trattamento dei dati,ognuno per i trattamenti di propriacompetenza.L’Inpdap osserva le misure di si-curezza previste dall’ordinamentovigente e conforma i propri sistemidi connessione al Centro nazio-nale per i servizi demografici(Cnsd) con l’adozione di misure disicurezza relative ai sistemi inte-ressati alla connessione.Titolare del trattamento dei datianagrafici contenuti nell’anagrafecomunale e delle comunicazioni albackbone è il Comune. La vigi-

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lanza sulla adozione delle mi-sure di sicurezza da parte deiComuni nella gestione del-l’anagrafe e nell’invio dellecomunicazioni all’Ina rientranella funzione generale di vi-gilanza sulla tenuta delle ana-grafi, di competenza delPrefetto competente per pro-vincia.

Comitato di indirizzo. Pergarantire la corretta esecu-zione e il raggiungimentodegli obiettivi della conven-zione è istituito presso il Ministerodell’Interno il Comitato di indirizzoformato da Inpdap e da Ina e Saia(sistema di accesso ed interscam-bio anagrafico). Il comitato è com-

posto da tre componenti nominatidalla Direzione centrale per i Ser-vizi Demografici, di cui uno confunzioni di presidente e da tre rap-presentanti indicati da Inpdap.

E’ istituito, altresì, il gruppo dilavoro congiunto Ina-Saiacon il compito di assicurare ilraggiungimento degli obiettividella convenzione a livellotecnico operativo, controllarelo stato di avanzamento delleattività definendo con appo-sito piano di lavoro le singolefasi di attuazione e fornendoal Comitato il monitoraggioperiodico dello stato di avan-zamento dei lavori.Il gruppo di lavoro è compo-sto da tre componenti nomi-

nati dal Ministero dell’Interno, dicui due dotati di comprovataesperienza tecnica e professio-nale, e da tre componenti indicatida Inpdap.

UN COMITATO DI INDIRIZZO

E UN GRUPPO DI LAVORO

La convenzione è stata firmata dal presi-dente/commissario Inpdap, Paolo Crescim-beni e dal Capo Dipartimento degli Affariinterni e territoriali del Ministero dell’Interno,Angela Pria. Prevede tra l’altro la costitu-zione di un comitato di indirizzo e un gruppodi lavoro, nei quali tre componenti sono dinomina Inpdap.

Continua il percorso dell’Istituto im-prontato a una sempre maggioresemplificazione amministrativa, nel-l’ottica di conseguire il migliora-mento della qualità del servizioofferto all’utenza, e l’impiego otti-male delle risorse, così come riba-dito nel piano industriale dell’Istitutoper il 2010.

Tre mesi prima. Tra i primi risultaticoncreti del nuovo corso va regi-strata l’attivazione del servizio dierogazione denominato “Tfs subito”,riguardante tutti i pubblici dipendentiche vengono collocati a riposo dal1° marzo 2010. Le amministrazionie gli enti iscritti devono usare lastessa procedura utilizzata per tra-smettere la certificazione dei servizi

ai fini pensionistici (software S7 emod. PA04). Il modulo - compilatoutilizzando in particolare il campodei quadri 2, 3, 4 e il foglio relativoalle retribuzioni - e contenente tutti idati utili ai fini previdenziali dovràessere trasmesso all’Inpdap almenotre mesi prima della data di risolu-zione del rapporto di lavoro. Se ciòverrà fatto l’Istituto sarà in grado dipagare il trattamento di fine servizioal momento del collocamento a ri-poso del lavoratore.

Coinvolgimento diretto degli in-

teressati. In sintonia con la filosofiadi semplificazione adottata dall’Isti-tuto, gli enti datori di lavoro possonofar sì che sia il dipendente stesso aconsegnare direttamente alle sedi

terri-toriali

Inpdap la documenta-zione integrativa necessaria alla de-finizione della pratica. In sostanza,adempimenti quali la domanda dipensione, la comunicazione del co-dice iban, la richiesta documentatadi detrazioni fiscali e/o assegni per ilnucleo familiare possono giungereall’Inpdap tanto dalle amministra-zioni datrici di lavoro, quanto dal di-pendente stesso, soprattuttoallorché questa seconda alternativarenda più semplice e veloce la defi-nizione della pratica.

Enrico Orsingher

Semplificazione delle procedure amministrative: lotta ai tempi morti

IN PAGAMENTO IL TFS

QUANDO? SUBITO

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Il Consiglio di indirizzo e vigi-lanza ha scelto come modalità dirapporto la condivisione. Le linee

di indirizzo, infatti, non sono altroche la sintesi e la trasposizione po-litica delle informazioni acquisite neinumerosi incontri, avvenuti nel2009, con le nostre realtà territo-riali. Per questo motivo il Civ sta tor-nando presso le Direzioni regionaliper presentare e, appunto, parteci-pare le linee di indirizzo 2010-2012.

19 incontri. Dei 19 incontri previstipresso le Direzioni regionali ilprimo si è tenuto il 19 gennaio inEmilia Romagna, mentre l’ultimo èprevisto per il 15 aprile in Puglia. A quasi metà del viaggio posso ri-portare già numerose testimo-nianze di apprezzamento, neiconfronti del nostro Istituto,espresse dai rappresentanti degliEnti locali, delle Asl e delle altreAmministrazioni che hanno parte-cipato agli incontri.

Il catalogo dei servizi. Media-mente il numero degli iscritti In-pdap rappresenta il 10% dellapopolazione di ogni Regione, mase uniamo questo dato a quello deifamiliari dei dipendenti pubblici,anch’essi destinatari dei servizi In-pdap, ci appare uno scenario diben più ampie proporzioni, che evi-denzia come le politiche socialidell’Istituto abbiano un peso deter-minante nel paniere delle offerte di

welfare nel territorio. L’Istituto devecomunque ampliare il proprio “ca-talogo” dei servizi e sempre piùpersonalizzarlo alle differenti co-munità. Per realizzare ciò è neces-sario avviare una sistematica eorganica collaborazione con glienti territoriali facilitandone i rap-porti anche attraverso azioni di in-formazione atti a far conoscere inostri casi d’eccellenza.

Tagli degli organici. Se per unverso sono molto fiducioso perl’entusiasmo e la voglia di fare cheriscontro puntualmente nelle no-stre sedi territoriali, così come peril desiderio di partecipazione e dicollaborazione manifestato dalleamministrazioni locali e dai rap-presentanti dei nostri assistiti, perun altro verso sono preoccupato

per l'approvazione dell'emenda-mento inserito nella conversionedel decreto legge 30 dicembre2009, n. 194, meglio conosciutocome “decreto mille proroghe”.Sembra paradossale che nel mo-mento in cui le realtà territoriali at-tribuiscono al nostro Istituto unruolo fondamentale, sia nel si-stema di welfare, sia per l’orienta-mento in tema, ad esempio, diprevidenza complementare, ven-gano operati ulteriori tagli agli or-ganici degli enti pubblici noneconomici.

Livelli compromessi. Un’ulterioreriduzione di personale, operata inmaniera indiscriminata e prima diqualsivoglia considerazione dellepeculiari attività che caratterizzanodetti Istituti ed in particolare quelledell’Inpdap, appunto, nell'ambitodel sistema di stato sociale, oltre aledere l'autonomia degli Enti, ri-schia di compromettere seria-mente gli attuali livelli di serviziopubblico con evidenti costi indiretti

del Presidente del Civ Carlo Borio

DALL’EMILIA ROMAGNA ALLA PUGLIA

NEL

MEZZO

DEL

CAMMIN…..

Le politiche sociali

Inpdap hanno un

peso determinante

nel paniere delle of-

ferte di welfare nel

territorio. L’Istituto

deve ampliare il cata-

logo dei servizi

personalizzati alle

differenti comunità

Il numero degli iscritti Inpdap rappre-

senta il 10% di ogni popolazione regio-

nale, ma se teniamo conto dei familiari

la presenza dell’Istituto ha più ampie

proporzioni

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per l'intera collettività nazionale.Mentre da un lato con la continuacontrazione di personale si osta-cola la capacità di rendere effi-cienti ed efficaci i servizi pubblici,dall'altro si alimenta il processo diprivatizzazione mediante l'esterna-lizzazione di rilevanti segmenti del-l'attività pubblica.

Ci vogliono le risorse. Nonostanteciò sono ottimista! Sono un ostinatosostenitore del lavoro di squadra ecredo che una sinergica azione degliorgani dell’Istituto, ognuno nelle pro-prie sedi di competenza, possa in-durre, secondo me, il Governo aconsiderare il caso Inpdap meritevoledi una più approfondita riflessione. Per questo motivo il Consiglio ha“impegnato” il Presidente dell’Istituto

ad assumere, nelle sedi opportune,ogni utile iniziativa, anche attraversoun confronto diretto con gli organigovernativi, al fine di poter disporredelle risorse necessarie per garan-tire, in considerazione delle specifi-cità dell’Ente, i livelli prestazionalirichiesti dalla normativa vigente.

Incontrarsi a Venezia. Anche l’ap-puntamento di Venezia, coincisocon il primo incontro territoriale delDirettore generale, Massimo Pia-nese, mi ha fornito elementi di po-sitività. Il fatto che il Direttoregenerale, se pur nel diverso ruoloistituzionale, abbia condiviso lepriorità strategiche del Consiglio diindirizzo e vigilanza, mi fa ben spe-rare per il futuro del nostro Istituto.Mi riferisco in particolare al com-

pletamento della banca dati, alladefinizione delle posizioni assicu-rative e al welfare.

Valori, principi, criteri. Le indica-zioni politiche e strategiche delConsiglio hanno l’ambizione di an-dare ben oltre il termine del propriomandato e per realizzarle, l’hodetto in premessa, il Civ ha as-sunto come modalità di rapporto lapartecipazione.Sarebbe importante condividerecon tutti, ognuno nel rispetto delproprio ruolo, i valori, i principi e icriteri generali che hanno ispiratole linee di indirizzo, affinché questediventino patrimonio comune epossano resistere anche agli inevi-tabili cambiamenti degli organi digoverno dell’Istituto.

I Master universitari Inpdap sono l’espressione dellaforte attenzione dell’Ente verso i suoi giovani, figli diiscritti e pensionati, per accrescerne la cultura e favo-rirne l’inserimento occupazionale. In questa logica ilPresidente Crescimbeni ha consegnato in questi giorni39 diplomi a giovani studenti, a conclusione dei masterdi secondo livello in Economia Pubblica presso la fa-coltà di Economia all’Università la Sapienza di Roma, fi-nanziati dall’Ente stesso. Ed è stata anche inaugurata l’edizione di due nuovi ma-ster per l’anno accademico 2009-2010 rivolti ad altri 37candidati ammessi.Dice Crescimbeni: “Inpdap è l’unico Ente previdenzialeche gestisce il settore del welfare per i giovani e gli an-ziani e spende annualmente oltre 2 milioni di euro pervenire incontro alle esigenze di queste due categoriedi soggetti, particolarmente esposti a disagi economici.L’iniziativa dei master dimostra come l’Istituto svolga unruolo tanto importante anche nel mondo della cultura,ma con un occhio attento a favorire anche l’inserimentooccupazionale dei giovani. La ricchezza delle cono-

scenze e la capacità di sviluppo delle innovazioni sonovalori imprescindibili per le nuove generazioni, che de-vono prepararsi ad affrontare le sfide del mondo del la-voro, in cui è sempre più richiesto quel softwareintellettuale, che fa la differenza nella competizioneanche internazionale”.Per questo Inpdap cerca di muoversi nella logica dellacrescita professionale delle sue risorse migliori e cercadi offrire ai suoi giovani possibilità che forse, diversa-mente, non avrebbero. Proprio per assicurare il megliosono state riscritte anche le regole per la scelta delleuniversità da finanziare con i master, dando preferenzaa quegli atenei che propongono corsi nelle disciplineeconomiche e statistiche, in quanto oggi, in tutti i settoridi lavoro compresa la Pubblica amministrazione, sonosempre più necessarie – per garantire risultati di effi-cienza e qualità - professionalità centrate sulla cono-scenza delle variabili macroeconomiche e sullacapacità di utilizzo degli strumenti per il controllo di ge-stione.

Inpdap per i giovani e la cultura: occorre avere il “software intellettuale”

MASTER UNIVERSITARI

DIPLOMI A GIOVANI STUDENTI

Al via anche due nuovi master per altri 37 candidati ammessi.39

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Apoche settimane dal mio inse-diamento voglio porgere uncaloroso saluto a tutti coloro

che, all’interno dell’Istituto, prestanola loro opera affinché i compiti affidatiall’Inpdap abbiano compiuta e cor-retta attuazione. Inizio con un fatto curioso: sono en-trata per la prima volta in questo pa-lazzo all’età di 6 anni. Mia madrelavorava qui. Ricordo ancora il volto eil nome di qualcuno dei suoi colleghi.Ricordo anche il pavimento rosa del-l’atrio, che allora, mi aveva tanto col-pito. Sono tornata in via di Santa Croce inGerusalemme dopo tre decenni dilavoro nel settore pubblico: ho ini-ziato giovanissima la mia storia pro-fessionale presso il Ministero delleFinanze; successivamente, presso ilMinistero dell’Economia e delle Fi-nanze, sono stata nominata dirigente.Ho assunto infine il ruolo di Direttoregenerale all’inizio del 2004 presso ilMinistero del Lavoro e delle politichesociali.

Lavoro di frontiera. La mia “gavetta”si è svolta negli uffici periferici del-l’amministrazione finanziaria. Questoiniziale lavoro “di frontiera” ha lasciatouna traccia indelebile nel mio Dna,portandomi a non dimenticare mai, innessun momento, chi siano i destina-tari finali e reali dei servizi erogati e,più genericamente, dell’attività svoltada una pubblica amministrazione.Anche successivamente, quando hoiniziato a occuparmi di comunica-zione e, più avanti, facendolo in posi-zioni di maggiore responsabilità, nonho mai abbandonato questa prospet-tiva. Anche qui, dunque, nell’esercizio

dell’attività di controllo che mi è stataaffidata, intendo continuare a operarein questa dimensione, nella convin-zione che i vincoli imposti dalla leggeai soggetti pubblici nell’espletamentodelle funzioni istituzionali non sianofini a se stessi, ma costituiscano unostrumento scelto per assicurare cor-rettezza, efficacia, efficienza e impar-zialità dell’azione amministrativa.

Grossa mole di lavoro. So che miaspettano compiti gravosi: sto esami-nando in questi giorni alcuni dei do-cumenti più significativi sull’attivitàsvolta negli ultimi tempi dal Collegio.Una mole di lavoro assai consistente,se si considera che l’organo provvedeall’esame di tutte le determinazioniadottate dalle strutture centrali e peri-feriche dell’Istituto (oltre 10.000 l’annonell’ultimo biennio). Da questo puntodi vista vorrei assumere fin da oral’impegno di cercare - in continuità,d’altronde, con gli intendimenti e conle iniziative già assunte dal Collegio -modalità di esercizio della funzione dicontrollo che, nel pieno rispetto diquanto previsto dalle disposizioni nor-mative vigenti, consentano di con-centrare l’attenzione dei sindaci suitemi di maggiore rilievo rispetto allavita dell’Ente e, soprattutto, rispettoalle funzioni previdenziali e sociali adesso affidate. Questa prospettiva,senza alterare la natura del rapportotra il Collegio e gli organi di gestione,renderebbe la funzione di controllonon, come a volte viene avvertita, unostacolo all’esercizio delle diversefunzioni, ma un vero e proprio soste-gno alla ricerca delle migliori soluzionipercorribili per realizzare i principi diriferimento del Piano industriale deli-

neato dal-l’Istituto peril triennio2009/2011:mig l io ra -m e n t od e l l ’ e f f i -c i e n z ae conteni-mento dellaspesa.

Bilancio e benessere. La moderniz-zazione dell’Ente – soprattutto, manon solo, attraverso l’adeguamento el’evoluzione del suo sistema informa-tivo - è un processo necessario perrealizzare gli obiettivi del migliora-mento della qualità delle prestazionie dei servizi, il recupero dell’effi-cienza, il miglioramento degli equilibrieconomici finanziari, il benessere e lamotivazione di coloro che operano alsuo interno.Tali obiettivi dovranno es-sere realizzati anche attraverso la ri-cerca di sinergie con altri enti,soprattutto attraverso la creazione dinuovo modelli organizzativi che con-sentano la gestione comune di alcuneattività.

Collaborazione reciproca. Alcuni diquesti temi sono stati già portati allamia attenzione, tra l’altro, in occa-sione delle prime sedute collegiali del2010. Altri problematiche importanti leho desunte dalla copiosa documen-tazione che è stata messa a mia di-sposizione dalla struttura di supportodel Collegio, che mi ha accolto congrande professionalità e, al con-tempo, calore e simpatia. Nell’affron-tare queste delicate questioni vogliofare mie le raccomandazioni che la

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del Presidente del Collegio dei sindaci Inpdap Elisabetta Moffa

Collegio dei Sindaci

SOSTEGNO

E NON OSTACOLO

“Mia madre lavo-rava qui, nel pa-

lazzo di via SantaCroce in Gerusa-

lemme. Avevosei anni e ricordoil pavimento rosa

dell’atrio che al-lora mi avevatanto colpito”

Page 7: Giornale Inpdap Numero 14

COMUNICAZIONE E ALPINISMO

Elisabetta Moffa è nata a Roma nel 1959 e, nella stessacittà, si è laureata in giurisprudenza ed ha conseguito l’abi-litazione all’esercizio della professione forense.E’ entrata nella pubblica amministrazione nel 1980. Dopo oltre 10 anni di servizio presso diversi ufficifiscali territoriali, ha lasciato, nel 1993, l’amministrazione periferica per occuparsi, presso il Segreta-riato generale del Ministero delle Finanze, di informazione e comunicazione, semplificazione ammini-strativa, trasparenza, diritto di accesso, tutela della privacy, autotutela, autocertificazione etc.Ha avuto accesso alla carriera dirigenziale nell’anno 2001, a seguito di concorso pubblico bandito dal Mini-stero delle Finanze, Dipartimento per le politiche fiscali. Presso tale amministrazione è stata incaricata, finoall’inizio del 2004, della gestione degli strumenti di comunicazione. Nell’ambito di tale funzione, è stata re-sponsabile dei siti internet e intranet del Dipartimento e coordinatrice editoriale delle riviste “Tributi” e Qua-derni”, edite dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Si è occupata del coordinamento degli Uffici per lerelazioni con il pubblico del Ministero delle Finanze; ha partecipato al gruppo di lavoro attivato dal Dipartimentodella Funzione pubblica per la realizzazione del progetto finalizzato “Lo sportello del cittadino”.Ha svolto attività di docenza presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, presso la Scuolasuperiore dell’Economia e delle Finanze e presso altri istituti nelle materie del diritto amministrativo e della co-municazione pubblica. Ha pubblicato su varie riviste articoli sugli stessi temi.Nel 2004 ha assunto l’incarico di Direttore generale della comunicazione presso il Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali. Ha lasciato tale incarico il 31 dicembre scorso.Per quanto riguarda la formazione professionale ha frequentato, tra l’altro, presso la Scuola Superiore dellaPubblica Amministrazione, il master in economia dell’informazione e della comunicazione (2003-2004) e il ma-ster per comunicatori pubblici (gennaio 2001-luglio 2002).Nel tempo libero pratica l’escursionismo e l’alpinismo (accompagnatore di escursionismo del Club Alpino Ita-liano, sezione di Roma). E’ presidente della Commissione comunicazione del Cai, sezione di Roma.

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dott.ssa Chiari ha rivolto non molto tempofa, da queste stesse pagine, all’Ente e, incontinuità con il lavoro svolto fin qui da chimi ha preceduto in questa delicata fun-zione, auspico che la nostra funzione sisvolga attraverso adeguati livelli di intera-zione e collaborazione reciproca.

TRATTAMENTO PRIVILEGIATO

DI PRIMA CATEGORIA

Assegni accessori : + 3,9%

L’Inpdap attualmente eroga le pensioni di privilegio a fa-vore dei pubblici dipendenti a condizione che dall’infer-mità, ovvero dalla lesione contratta per fatti di servizio,derivi l’inabilità assoluta o permanente (Decreto Presi-dente della Repubblica 1092 del 1973). Questo tratta-mento pensionistico è svincolato da ogni requisito minimodi contribuzione e di durata del servizio ed é pagato in fa-vore dei superstiti e degli aventi diritto del pensionato odell’iscritto deceduti. Ai titolari di trattamento privilegiato di prima categoriaspettano gli stessi assegni accessori previsti per i titolaridi pensione di guerra di prima categoria: tali assegni sono

soggetti a rivalutazione annuale che per l’anno 2010 èdel 3,69 %.Attualmente le Direzioni territoriali del Ministero dell’Eco-nomia e Finanze, competenti in relazione alla residenzadegli interessati, amministrano le pensioni di guerra di-rette ed indirette. Tale pensione è considerata quale attorisarcitorio dovuto dallo Stato nei confronti di coloro che,a causa della guerra, abbiano subito menomazioni del-l’integrità fisica o la perdita di un congiunto. Pertanto tale pensione avendo carattere risarcitorio, co-stituisce un trattamento del tutto peculiare, poiché la suaentità non é correlata alla retribuzione, ma alla gravitàdella menomazione. Di conseguenza non è amministratadall’Inpdap che gestisce i trattamenti di quiescenza col-legati ad una pregressa attività di servizio.

Manuela Massini

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Un' opportunità: così imma-gino il 2010 per il nostroEnte. Un'opportunità che

deve assumere, in attuazione delPiano industriale, i connotati di unmiglioramento complessivo: del si-stema informativo, dell'erogazionedel servizio ai clienti, dei rapporticon i datori di lavoro, della perfor-mance del personale, questioneche cito per ultima perché é a par-tire da questo tema che desiderosoffermarmi.

Il percorso avviato e che leggo nelsignificato proprio della valorizza-zione del personale, per il suo suc-cesso va condotto da parte diciascuno degli "attori" con lealtà etrasparenza, restando alla "lettera"che ne illustra il significato.É necessario, in altri termini, che cisi impegni a far coincidere gli in-tendimenti alle parole che espri-mono e definiscono gli obiettivi, alle

parole i fatti. Impegno lineare. L'approccio li-neare é la migliore delle pre condi-zioni, il terreno sul quale costruirequalsiasi impianto. Questo, nel ri-ferimento alle questioni che sistanno sviluppando - rilevazionedelle competenze, progressionieconomiche - il pensiero che hoesternato nel corso dell'incontrocon le rappresentanze sindacali, ri-badendone il contenuto in alcuni,successivi colloqui bilaterali.L'impegno che ho chiesto e chiedoalla dirigenza si riassume in unaparola: linearità. Lo stesso impe-gno deve esprimere chi rappre-senta il personale. Lo sviluppo di ogni iniziativa deveavvenire nella consapevolezza chegli obiettivi sono quelli previsti e di-chiarati, senza alimentare retro-pensieri. Così ho improntato il rapporto nelcorso della mia esperienza profes-sionale, allo stesso modo intendocontinuare con la collaborazioneleale di tutti, a tutti i livelli, ciascunonel rispetto del ruolo che gli é pro-prio, senza confusione, senza de-bordi.

Sentire comune. Se questo sarà ilcomune sentire, il metodo condi-viso ed effettivamente praticato,non ho dubbi che le potenzialità sipotranno tradurre in risultati con-creti: concretezza di disegno, ri-gore nell'attuazione.Con il medesimo approccio sarà af-

frontato un altro aspetto del miglio-ramento della performance del per-sonale, aspetto che intercetta laproblematica della valutazione in-tesa come sistema per la valoriz-zazione dell’impegno e dei risultati.Al tema ci richiama il superamentodel decreto legislativo 286/99 perquanto attiene l’area dirigenziale e,da ultimo, il decreto legislativo150/09, in materia di ottimizzazionedella produttività del lavoro pub-blico e di efficienza e trasparenzadelle pubbliche amministrazioni.

Funzioni trasversali. Una se-conda questione sulla quale ri-tengo possibile esprimere unaqualche riflessione non viziata, miauguro, da una visione ancora par-ziale dell'insieme, é relativa allosviluppo del Sin (sistema informa-tivo normalizzato) e, per esso, alrapporto tra Direzioni centrali e traqueste e il territorio.La caratteristica "trasversale" dellafunzione Sin rende indispensabileche il dialogo tra questa e le fun-zioni presidiate dalle Direzioni cen-trali non solo sia sempre più emeglio in grado di esprimere leconcrete esigenze degli utilizzatori,ma sia accompagnato da una co-stante comunicazione circolare: dalcentro al territorio e da questo alcentro. Anche in questo caso valela regola della linearità.

Competenze interne. Rimanendoal tema delle opportunità, un'ulte-

del Direttore generale Massimo Pianese

A CIASCUNO IL SUO RUOLOSENZA DEBORDI

E RETROPENSIERIImpegno a far coincidere gli intendimenti alle parole e alle parole i

fatti. E una costante comunicazione circolare dal centro al territorio

e da questo al centro.

Disegni concreti at-

tuati in modo rigo-

roso: solo così si

potrà ottimizzare la

produttività del la-

voro pubblico e l’effi-

cienza della pub-

blica amministra-

zione

Page 9: Giornale Inpdap Numero 14

riore questione riguarda la possibilità direinternalizzazione di alcune attività. É unversante questo sul quale occorre porregrande attenzione: si tratta di valorizzarele competenze e le professionalità pre-senti nell'Ente e, contemporaneamenteconseguire risparmi di gestione, senzadimenticare che, a partire dal prossimoanno, le regole introdotte dal richiamatodecreto legislativo 150 in materia di tra-sparenza chiedono a tutte le pubblicheamministrazioni di rendere informazionesui costi dei servizi erogati.Essere al servizio del Paese è anchequesto.

Comunicati sindacali. Un’ultima ri-flessione ritengo riservare alla circo-lazione delle informazioni. La necessità di concentrare l’atten-zione sulle diverse questioni che at-tengono la funzionalità dell’Istitutonon consente una sistematica letturadei comunicati sindacali che nume-rosissimi viaggiano in posta elettro-nica, ancorché gli argomenti propostipotrebbero essere potenzialmentesuscettibili di verifica. Con il soloobiettivo di ristabilire un metodo au-

spicabilmente condiviso, uno degli ul-timi comunicati – mi sarà consentito dinon fare riferimenti specifici - spinge asvolgere qualche considerazione.Premesso che ciascuno deve, com’èevidente, assumersi la responsabilitàdel ruolo che gli è proprio, il che, perquanto mi concerne, attiene princi-palmente alla libera, corretta manife-stazione delle idee, devo osservareche un generalizzato quanto indiscri-minato approccio non giova a conse-guire finalità realmente poste, quantopiuttosto a ingenerare un clima nienteaffatto positivo.

Segnalazioni dirette. In concretoandrebbe compreso e condiviso comemetodo una netta distinzione delle mo-dalità di circolazione delle informazioniche, ferma restando, ovviamente, lapiena libertà dell’espressione sinda-cale, per quanto attiene alla evidenzia-zione di fattispecie riconducibili apresunte irregolarità, privilegiasse il ri-corso a segnalazioni e notizie puntuali,indirizzate direttamente all’Amministra-zione, al cui riscontro certamente mifarei d’obbligo dar corso sia con in-

dagini interne, sia, nel caso ne ricor-ressero gli estremi, interessando isoggetti a ciò deputati, non essendopossibile, al contrario, inseguire ciò

che assume le caratteristiche di ge-nerica illazione.In tal senso mi sembra corretto au-spicare, per il futuro, una diversa mo-dalità di proporre in primo luogoall’attenzione degli Organi compe-tenti questioni che per loro natura po-trebbero essere suscettibili di benaltro risvolto.

9

Dobbiamo ricor-

dare le regole

della trasparenza

che chiedono alla

pubblica ammini-

strazione di infor-

mare sui costi dei

servizi prodotti

“Rappresentano solo l'1,1% del totale, ma sono pur sempreun piccolo esercito di 22.631 persone. Sono i "casalinghi"italiani, gli uomini d'età compresa tra i 18 e i 65 anni che,nella vita, si occupano esclusivamente della cura della fa-miglia e della casa. E' quanto risulta dai dati Inail relativi alnumero di polizze contro gli infortuni domestici sottoscrittedall'Istituto al 31 dicembre 2009. In totale le iscrizioni sono2.033.653 e, per il 98,9% riguardano donne.In relazione all'area geografica di appartenenza dei titolari,il 95,7% delle assicurazioni interessa cittadini di nazionalitàitaliana, l'1,9% cittadini comunitari (37.791 persone) e il re-stante 2,4% da cittadini extracomunitari (48.602).A livello territoriale le regioni col maggior numero di iscrittisono Lombardia (327.942 unità), Veneto (189.783), Lazio(182.421), Puglia (145.560) e Sicilia 126.782). Infine, per

quanto riguarda il numero degli infortuni in ambito dome-stico, al 31 dicembre 2009 le richieste di erogazioni dellerendite sono state 12.736 (delle quali 581 sono rendite co-stituite).La polizza contro gli infortuni domestici (diventata obbliga-toria dal 1° marzo 2001) ha un costo di 12,91 euro l'anno eva effettuata entro il 31 gennaio per avere la copertura pergli infortuni verificatisi dal 1° gennaio in poi. La sottoscrizionepuò essere effettuata anche successivamente, ma in talcaso - dal 1° febbraio in poi - la copertura è attiva a partiredal giorno successivo a quello del pagamento (e la personaè soggetta anche alla sanzione prevista per il ritardato omancato versamento, sanzione che arriva fino a un mas-simo del doppio del premio).

Sono l’1,1% del totale delle persone che sono assicurate contro gli infortuni domestici

UOMINI TUTTI CASA FAMIGLIAAggiornati i dati Inail sui casalinghi: sono 22.631 quelli assicurati contro gli infortuni.L’esercito più numeroso di casalinghe è quello lombardo: 328 mila con polizza assi-curativa, seguito da quelli di Veneto e Lazio.

&

Page 10: Giornale Inpdap Numero 14

Ecco come opera Inpdap per iconguagli fiscali dovuti dai pen-sionati sulla pensione 2009.

Conguagli che non sempre regi-strano debiti dei pensionati. In al-cuni casi infatti sono di segnopositivo, nel senso che al pensio-nato spettano ulteriori somme dalfisco, importi che l’Istituto restituiscecon la rata di marzo 2010.

CONGUAGLI

A DEBITO DEI PENSIONATI

Il debito d’imposta viene recuperatoin un’unica soluzione mediante rite-nuta sulla rata di pensione del mesedi marzo. Nel caso in cui la pen-sione sia insufficiente per recupe-rare la somma, l’eventuale parteeccedente viene trattenuta con lesuccessive rate di pensione.Per non recare una situazione di di-sagio per i pensionati a seguito del-l’immediato recupero del debitofiscale, l’Istituto ha adottato una mo-dalità di rateizzazione che varia inrelazione all’importo della pensione.

Pensioni fino a 1.150 euro al mese.Per i pensionati la cui pensionemensile (al netto di tutte le ritenutecomprese le addizionali Irpef regio-nali e comunali) è uguale o inferioread 1.150 euro mensili, il debito fi-scale viene recuperato entro il limitedella trattenuta di un quinto dellapensione.Tale procedura sarà applicataanche nei mesi successivi fino allatotale eliminazione del debito stessoe, a decorrere dalla seconda rata,sarà calcolato l’interesse di leggenella misura dello 0,50% mensile.

Pensioni superiori a 1.150 euro al

mese. Per i pensionati che hannouna pensione mensile di importomaggiore di 1.150 euro, dalla rata dimarzo 2010 viene assicurato il paga-mento di un importo mensile netto di921,20 euro, corrispondente al dop-pio del trattamento minimo Inps2010. Questa trattenuta sarà appli-cata anche nei mesi successivi finoalla totale eliminazione del debito fi-scale, utilizzando anche l’importodella 13ma eccedente i 921,20 euro,se il debito non sia stato estintoprima. A partire dalla seconda rata(aprile 2010) viene addebitato alpensionato l’interesse di legge nellamisura dello 0,50% mensile.

Lettera ai pensionati. Questa mo-dalità di rateizzazione è spiegataagli interessati con un’apposita let-tera esplicativa, inviata unitamenteal cedolino di marzo, nella quale èprecisato che, in mancanza di unaespressa domanda di revoca dellarateizzazione, il beneficio si intendeaccettato con tutti i conseguenti ob-blighi fiscali. Diversamente se co-munica alla Sede Inpdap che pagala pensione di non accettare la ra-teizzazione, il pensionato deveestinguere il debito fiscale inun’unica soluzione senza l’applica-zione della “norma di salvaguardia”.

Entro il 15 gennaio 2011. La ra-teizzazione inizia in questo mese dimarzo e terminerà entro il mese didicembre 2010. Se il debito nonsarà interamente recuperato entrola fine dell’anno, l’Istituto comuni-cherà all’interessato l’obbligo diprovvedere personalmente al saldo

(differenza finale) entro il 15 gen-naio 2011, mediante versamentocon modello F24 prestampato congli importi ancora dovuti al fisco e in-viato insieme alla comunicazione.

CONGUAGLI

A CREDITO DEI PENSIONATI

In caso di conguaglio fiscale disegno positivo, cioè a credito delpensionato, la Direzione centrale Si-stemi informativi rimborsa diretta-mente l’importo complessivo con larata di marzo 2010, se le sommedovute solo per conguaglio fiscaleIrpef (con esclusione, quindi, dellaquota relativa al recupero delle ad-dizionali) non siano di importo su-periore a 1.500 euro. Nel caso in cui le somme dovutesolo per conguaglio fiscale Irpef ri-sultino superiori a 1.500 euro l’im-porto complessivo derivante dalconguaglio sarà disposto dalle sediprovinciali e territoriali Inpdap, tra-mite la procedura informatica, dopoavere verificato la situazione conta-bile del pensionato nei confronti del-l’Istituto.

10

S P E C I A L E CUD 2010Pensione di marzo

AL NASTRO DI PARTENZA I CONGUAGLI FISCALI 2009

Pensioni fino a 1.150 euro al

mese = si trattiene fino a un

quinto della pensione mensile

Pensioni superiori a 1.150 euro

al mese = si trattiene l’ecce-

denza rispetto a 921,20 euro al

mese

15 gennaio 2011: appunta-

mento diretto con il fiscoLa rateazione del conguaglio fi-scale terminerà con la rata di di-cembre 2010, compresa anche latredicesima mensilità, per le pen-sioni il cui importo mensile siapari o superiore a 1.150 euro. Seil debito non sarà recuperato perintero la differenza sarà versatadirettamente al fisco dal pensio-nato con il modello F24 entro il 15gennaio 2011.

Page 11: Giornale Inpdap Numero 14

11

La certificazione unica dei redditi di lavoro dipen-dente, equiparati ed assimilati – chiarisce l’Agenziadelle Entrate - deve essere consegnata, in duplicecopia, al contribuente (dipendente, pensionato, per-cettore di redditi assimilati a quelli di lavoro dipen-dente) dai datori di lavoro o enti eroganti e dagli entipubblici o privati che erogano trattamenti pensioni-stici, entro il 28 febbraio del periodo d’imposta suc-cessivo a quello cui si riferiscono i redditi certificatiovvero entro 12 giorni dalla richiesta del dipendentein caso di cessazione del rapporto di lavoro. È facoltà del sostituto d’imposta trasmettere al con-tribuente la certificazione in formato elettronico,purché sia garantita al dipendente la possibilità dientrare nella disponibilità della stessa e di poterlamaterializzare per i successivi adempimenti.Resta, dunque, in capo al sostituto d’impostal’onere di accertarsi che ciascun dipendente si trovinelle condizioni di ricevere in via elettronica la cer-

tificazione, provvedendo, diversamente, alla con-segna in forma cartacea. I dati contenuti nella certificazione riguardano i

redditi corrisposti nell’anno indicato nell’appositospazio previsto nello schema, le relative ritenuteoperate, le detrazioni effettuate, i dati previdenzialied assistenziali relativi alla contribuzione versatae/o dovuta all’Inps, all’Inpdap e all’Ipost, nonchél’importo dei contributi previdenziali e assistenzialia carico del lavoratore versati o dovuti agli stessienti previdenziali. Gli stessi dati contenuti nella presente certifica-

zione vengono trascritti nella dichiarazione cheogni sostituto è obbligato a presentare all’Agenziadelle Entrate. La dichiarazione del sostituto può es-sere consegnata a un intermediario previsto dallalegge (Caf,associazioni di categoria, professioni-sti), il quale invia i dati al Ministero dell’Economiae delle Finanze e all’Agenzia delle Entrate.

CERTIFICAZIONE DI CUI ALL’ART. 4, COMMI 6-ter e 6-quater,DEL D.P.R. 22 LUGLIO 1998, n. 322, RELATIVA ALL’ANNO ……

CUD2010

DATI RELATIVI AL DATORE DI LAVORO,ENTE PENSIONISTICOO ALTRO SOSTITUTOD’IMPOSTA

PARTE ADATI GENERALIDATI RELATIVI AL DIPENDENTE,PENSIONATO O ALTRO PERCETTORE DELLE SOMME

PARTE BDATI FISCALIDATI PER LA EVENTUALECOMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

ALTRI DATI

Cognome o Denominazione Nome

1Codice fiscale

2Cognome

3Nome

Prov. Cap Indirizzo

Indirizzo di posta elettronica

6Comune (o Stato estero) di nascita

4

Sesso(M o F)

7

Prov. nasc.(sigla)

5 giorno mese annoData di nascita

9 giorno mese annoData iscrizione al fondo

1

5

Redditi per i quali è possibile fruire della detrazione di cui all’art. 13, commi 1, 2, 3 e 4 del Tuir

Ritenute Irpef

PensioneLavoro dipendente

Casi particolari

6Addizionale regionale all’Irpef

2

Redditi per i quali è possibile fruire delladetrazione di cui all’art. 13, commi 5 e 5-bis del Tuir

43

Numero di giorni per i quali spettano le detrazionidi cui all’art. 13, commi 1, 2, 3 e 4 del Tuir

3534 36 37

38 39

63

64

Applicazione maggiore ritenuta

42

Detrazioni per canoni di locazione

Credito non riconosciuto per famiglie numeroseDetrazioni per carichi di famiglia

Credito riconosciuto per famiglie numerose

41

Credito riconosciuto per canoni di locazione

50

Detrazione fruita comparto sicurezza

56

40

43 44

52

58

4645

Totale oneri per i quali èprevista la detrazione d’imposta

Previdenza complementareper familiari a carico

59

Contributi versati a enti e casseaventi esclusivamente

fini assistenziali

33

3025 3124

Contributi previdenza complementare non esclusi dai

redditi di cui ai punti 1 e 2

EURO

8

Previdenzacomplementare

Eventieccezionali

62

15Comune

16Provincia (sigla)

Codice attività Codice sede

DOMICILIO FISCALE AL 31/12/2009 O ALLA DATA DI CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO SE PRECEDENTE

12Comune

13Provincia (sigla)

14Codice comune

DOMICILIO FISCALE AL 1/1/2009

17Comune

18Provincia (sigla)

19Codice comune

DOMICILIO FISCALE ALL’ 1/1/2010

11

1110 13

Addizionale comunale all’Irpef

Codice fiscale

Comune

Telefono, fax

Acconto 2010Saldo 2009Acconto 2009

1817

Addizionale comunale all’Irpef sospesa

Saldo 2009Acconto 2009

Assicurazioni sanitarie

Versati nell’anno5554

Importo totale

Credito per canoni di locazione recuperato

23Acconti Irpef sospesi

14Ritenute Irpef sospese

Acconto addizionale comunale all’Irpef

15

Addizionale regionale all’Irpef sospesa

Acconto addizionale comunaleall’Irpef sospeso Credito Irpef non rimborsato

32

22

Secondo o unico accontoIrpef trattenuto nell’anno

21

Primo acconto Irpef trattenuto nell’anno

51

60

Credito d’imposta per le imposte pagate all’estero

Detrazioni per oneri

Detrazioni per famiglie numerose

Totale detrazioni

53

Detrazioni per lavoro dipendente,pensioni e redditi assimilati

Credito non riconosciutoper canoni di locazione

Credito per famiglie numerose recuperato

Imposta lorda

65Bonus erogato

DATI RELATIVI AI CONGUAGLI

REDDITI ASSOGGETTATI A RITENUTA A TITOLO DI IMPOSTA

101100 102 10399

REDDITI ASSOGGETTATIA RITENUTA A TITOLODI IMPOSTA

Totale redditi Totale ritenute IrpefTotale addizionale regionale all’Irpef Totale ritenute Irpef sospese

Totale addizionale regionale all’Irpef sospesa

73 7470 72

Totale redditi conguagliatogià compreso nel punto 1

Totale redditi conguagliatogià compreso nel punto 2

Irpef da trattenere dal sostitutosuccessivamente al 28 febbraio

Irpef da versare all’erario da parte del dipendente

REDDITI EROGATI DA ALTRI SOGGETTIINCAPIENZA IN SEDE DI CONGUAGLIO

SOMME EROGATE PER L’INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO 9190

Totale redditi Totale ritenute operate92

Ritenute sospese

SOMME EROGATE PER L’INCREMENTO DELLA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO

93Vedere istruzioni

Contributi previdenza complementare esclusi dai redditi

di cui ai punti 1 e 2

Totale oneri sostenuti esclusi dai redditi indicati

nei punti 1 e 2

Compenso erogatocomparto sicurezza

Contributi previdenza complementare lavoratori di prima occupazione

Credito di addizionale regionale all’Irpef non rimborsato

Credito di addizionale comunaleall’Irpef non rimborsato

AI PENSIONATI SPEDITI

2.560.000 CUD

615 MILA PERSONE

HANNO DUE PENSIONI

Inpdap versa all’Erario

11,3 miliardi di Irpef

Page 12: Giornale Inpdap Numero 14

12

Cud è l'acronimo di Certificato Unico Dipen-dente ed è il documento che ha sostituito ilmodello 101 di vecchia memoria. Lo rice-

vono tutti i lavoratori dipendenti e, in particolare peril nostro Istituto, lo ricevono tutti i pensionati. Se siha solo lo stipendio o solo la pensione può essereconservato in un cassetto. Invece, quando sihanno altri redditi oltre quello certificato nel Cud -o si vogliono recuperare soldi per le spese sop-portate nell’anno, ad esempio spese mediche, in-teressi sui mutui - il documento è necessario perfare la dichiarazione dei redditi con il modello 730o con il modello Unico. Sono state recapitate aipensionati Inpdap, tramite il servizio Postel,2.560.340 certificazioni Cud.Utilizzando il personal computer, per i pensionati“tecnologici” in buoni rapporti con internet e per glioperatori delle sedi Inpdap tramite intranet, i Cudinviati per posta sono anche visualizzabili e stam-pabili.Conguaglio fiscale. Il momento dell’emissione delCud corrisponde all’evento “doloroso” del congua-glio annuale dell’Irpef ancora da versare all’erario.Scorrendo velocemente i numeri, un po’ più di unmilione di pensionati Inpdap ancora deve qualcheeuro all’Erario, mentre 195 mila pensionati hannoun debito via via più consistente:

Un numero decisamente inferiore di “fortunati”,anziché avere un debito, ha un credito da in-cassare per l’Irpef che ha versato in più sulla

pensione del 2009:

Dopo questo resoconto “contabile”, vediamo qualchecuriosità statistica.Tipologia pensioni. Facendo due somme ci si ac-corge che 1.945.320 persone hanno solo la pensioneerogata dall’Inpdap e 615.020 persone hanno ancheun altro trattamento pensionistico da Enti diversi dal-l’Inpdap come, ad esempio, dall’Inps.Pensionati con familiari a carico. I pensionati chehanno familiari a carico sono 467.716 e di questi1.214 hanno almeno quattro figli.Pensionati separati. Ci sono 1.165 casi di paga-mento da parte dell’Inpdap, per conto del pensionato,dell’assegno al coniuge separato.Sesso dei pensionati. 1.472.864 sono pensionatedonne e 1.125.545 sono pensionati uomini.Reddito medio delle pensioni. Sulla base delle di-chiarazioni dei redditi presentate nel 2008 per i redditi2007, il reddito medio degli italiani era di circa 19.000euro. Utilizzando i dati del Cud attuale, riferito allepensioni 2009, scopriamo che 1.197.786 pensionatiInpdap hanno una pensione annua più alta di questamedia e che 1.362.554 pensionati sono sotto questamedia. La crisi economica di fine 2008-2009 può averabbassato il reddito medio degli italiani e, quindi, il nu-mero dei pensionati Inpdap che superano la mediapotrebbe essere destinato a salire. Sostituto d’imposta. Inpdap oltre a pagare tutti imesi le pensioni, in un anno versa all’Erario, come so-stituto d’imposta dei propri pensionati, un importo di11,3 miliardi di euro.

Giuseppe GaspariniDirezione centrale Ragioneria e Finanze

IL LAVORO SVOLTO DALL’INPDAP

IMPORTO A DEBITO PENSIONATI

fino a 100 euro

(di cui fino a 12 euro)1.019.564

(580.127)

da 101 a 500 euro 144.693

da 501 a 1.500 euro 39.976

più di 1.500 euro 10.807

IMPORTO A CREDITO PENSIONATI

Fino a 500 euro 112.212

Da 501 a 1.500 euro 4.385

Più di 1.500 euro 570

statistiche

e curiosità

Page 13: Giornale Inpdap Numero 14

13

Ipensionati Inpdap, che nel corso del2009 hanno avuto il riconoscimentodelle detrazioni fiscali per familiari a

carico, ricevono in questo mese dimarzo, insieme al modello Cud 2010,una lettera con l’invito a presentare larichiesta per il riconoscimento del be-neficio per l’anno 2010.

Detrazioni fiscali. Le detrazionisono uno “sconto fiscale” che lalegge riconosce a chi ha il coniuge, ifigli o altri familiari a carico. Peraverne diritto il lavoratore o il pensio-nato deve ogni anno dichiarare oconfermare che i familiari per i qualisi chiede la detrazione siano fiscal-mente a carico. In particolare occorreche: 1) ogni familiare a carico nonabbia un reddito annuo lordo supe-riore a 2.840,51 euro; 2) il coniuge(anche non convivente purché resi-dente in Italia) non sia legalmente edeffettivamente separato.Per i figli (legittimi, naturali ricono-sciuti, adottivi, affidati o affiliati) èprevista una maggiore detrazionese di età inferiore ai tre anni e un’ul-teriore maggiorazione se portatoridi handicap.

Da giugno ad agosto. I pensionati In-pdap devono presentare entro il 30 giu-gno 2010 la dichiarazione per averediritto alle suddette detrazioni (la norma-tiva previgente prevedeva il riconosci-mento automatico per ciascun annofiscale e la revoca solo quando l’interes-sato comunicava un mutamento nella si-tuazione economica o nello status delfamiliare). In mancanza di tale richiesta,l’Inpdap, quale sostituto d‘imposta, è ob-bligato a revocare le detrazioni attribuitein via provvisoria per il corrente anno e arecuperare, con la rata di pensione delmese di agosto, le somme già ricono-sciute da gennaio 2010.

La domanda. Il modello per la richie-sta delle detrazioni può essere pre-sentato all’Istituto: a) direttamente,recandosi presso le sedi provinciali In-pdap, b) attraverso organismi ai qualila legge consente la certificazionedelle denunce dei redditi, quali: centridi assistenza fiscale (Caf), dottoricommercialisti, consulenti del lavoro,con i quali l’Inpdap ha stipulato appo-sita convenzione.

Gli indebiti. A seguito delle verifichereddituali denominate Red 2008/ red-diti 2007 e Red 2009/redditi 2008 l’In-pdap, inoltre, sta procedendo alrecupero degli indebiti pensionistici neiconfronti dei titolari di quelle prestazioniprevidenziali collegate a determinati li-miti di reddito, quali: assegno per il nu-cleo familiare, pensioni reversibili oindirette soggette ai limiti di cumulabi-lità, somma aggiuntiva cosiddetta quat-tordicesima mensilità.In particolare, in presenza di redditisuperiori rispetto a quelli ad oggi co-nosciuti per la quantificazione dellaprestazione, il recupero delle sommeindebite avviene con la seguente ca-denza:- con larata di pen-sione dimarzo =per pensio-nati cheh a n n oprovvedutoa dichia-rare i red-diti ai Caf oprofessio-nisti abili-tati, entro il9 novem-bre 2009 (a costoro gli uf-

fici hanno adeguato l’importo dellapensione con la rata di dicembre2009),- con la rata di pensione di maggio =per i pensionati che hanno presentatola dichiarazione reddituale entro il 31dicembre 2009 (a costoro l’importodella pensione viene adeguato con lacorrente rata di marzo).

Pensioni ai superstiti. Gli indebitipensionistici relativi alle pensioni di re-versibilità o indirette, soggette ai limitidi cumulabilità, saranno recuperaticon trattenuta nei limiti del quinto dellapensione e per un massimo di 60 rate,secondo quanto prevedono le dispo-sizioni legislative in materia. Nel casoin cui le 60 rate non fossero sufficientia recuperare il debito il pensionatodeve contattare la sede Inpdap com-petente per concordare le modalità direstituzione completa dell’indebito.

Assegno nucleo familiare. Il debito re-lativo all’assegno per il nucleo familiareverrà invece recuperato in 10 rate.

Simona Gabrielli

Detrazioni fiscali, pensioni ai superstiti, assegno per il nucleo familiare, etc.

Pensione di marzo

RECUPERO DEGLI INDEBITI

INIZIA LA STAGIONE 2010Per mantenere il diritto alle detrazioni fiscali per il 2010 domanda entro il prossimo 30 giugno.

Marco Valcarenghi

Page 14: Giornale Inpdap Numero 14

Semaforo acceso per la pub-blica amministrazione. Con ilverde non ci sono problemi: il

contatto tra uffici e utenti fila liscio, ilservizio reso è buono e il cliente neè pienamente soddisfatto. Con ilgiallo la situazione è un po’ com-plessa: il cliente è soddisfatto ma inmodo parziale; il servizio è andatobene ma fino a un certo punto. Conil rosso il cliente manifesta la propriainsoddisfazione sul servizio rice-vuto: in questo caso l’ufficio glichiede di indicare il motivo della de-lusione. Tale richiesta è molto im-portante per comprendere leesigenze del cliente e per modifi-care, se necessario, le modalità dierogazione del servizio.

Tre faccine. Verde, giallo, rosso:una triade di tonalità che colora trefaccine inserite in un totem a portata

di mano del cliente attraverso le qualisi misura la soddisfazione-in-soddi-sfazione dei cittadini.Nell’ambito diquesta strategia il Dipartimento dellaFunzione pubblica ha avviato unaserie di attività a sostegno delle pub-bliche amministrazioni per migliorarela performance e la qualità dei servizierogati.

Protocollo d’intesa. Nel mese didicembre 2009 Inpdap ha aderitoall’iniziativa “Mettiamoci la faccia”,promossa dal citato Dipartimentocon la sottoscrizione di un proto-collo d’intesa firmato dal MinistroBrunetta e dal Presidente Cre-scimbeni, per rilevare il grado disoddisfazione degli utenti sui ser-vizi resi agli sportelli. Inpdap ha giàin essere politiche e iniziative voltead assicurare la customer sati-sfaction dei propri utenti/clienti, maquesta collaborazione accresce laconsapevolezza di condividereobiettivi comuni e la volontà istitu-zionale di svilupparli.

Nove sedi Inpdap. Le sedi pilotaInpdap coinvolte nella sperimen-tazione della durata di nove mesisono Bergamo, Catania, Pesaro,Potenza, Salerno, Savona, Ve-rona, Roma 1 e Trieste. Il sistemaconsente all’Istituto di conoscerecome sono percepiti da parte degliutenti i servizi di sportello, al fine dipianificare “azioni d’ottimizza-zione” della qualità delle presta-zioni erogate. Per questo Inpdapha dotato le sedi pilota di un si-stema integrato sperimentale cheassicura l’accoglienza del pub-blico, gestisce le code e indirizzal’utenza verso lo sportello relativoalla prestazione richiesta; comu-nica all’utente in tempo reale le in-formazioni sui servizi Inpdap,visualizzate su schermi “Lcd” posi-zionati nelle sale d’attesa; garanti-sce l’osservazione del fenomeno,l’archiviazione di dati e la rileva-zione della customer satisfactioncon emoticons, secondo le lineeguida tracciate dal Dipartimentodella Funzione pubblica.

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Inpdap aderisce all’iniziativa “Mettiamoci la faccia” promossa dal Ministeroper la Pubblica amministrazione e per l’innovazione

GIALLOGIALLO

VERDEVERDE

ROSSOROSSO

Con il totem a portata di mano il cliente ha la possibilità di promuovere obocciare l’ufficio pubblico con il quale intrattiene rapporti. In nove sedi pi-lota Inpdap (da Trieste a Catania) l’utente può esprimere il proprio giudi-zio – basta digitare un tasto - collaborando in tal modo conl’amministrazione per rendere migliori i servizi.

METTIAMOCI LE MANI

PER NON PERDERE LA FACCIA

Page 15: Giornale Inpdap Numero 14

Emoticons. La possibilità di espri-mere un giudizio tramite l’uso di in-terfacce cosiddette emozionali(emoticons) rappresenta una vera epropria novità e risulta particolar-mente idonea per i servizi erogati sudomanda individuale, con unastretta interazione fra utente e am-ministrazione. La strumentazione,rappresentata graficamente dagliemoticons, è facile da usare e com-prensibile anche a persone pocoabituate all’utilizzo della tecnologia,in grado di fornire all’Istituto una de-scrizione sintetica della percezionedella qualità dei servizi erogati. Altermine delle operazioni di sportellol’utente è chiamato ad esprimere ungiudizio sulla prestazione ricevuta.

Alla fine c’è il totem. A tal fine c’èil totem elimina code collocato inogni sede in modo accessibile.L’utente si reca presso il totem edopo essersi identificato, avvici-

nando il codice a barre del bigliettoal lettore, ha la possibilità di espri-mere un giudizio sulla prestazionericevuta – dopo avere concluso tuttele pratiche allo sportello - premendosullo schermo touchscreen il pul-sante con l’emoticon che megliocorrisponde al grado di soddisfa-zione. Solo nel caso in cui l’utenteselezioni la faccina rossa, vienechiesto di indicare il motivo della de-lusione con quattro diverse alterna-tive di risposta. In sostanza sichiede da dove derivi il giudizio ne-gativo: 1) dal tempo di attesa, 2)dalla professionalità dell’impiegato,3) dalla necessità di tornare per de-finire la pratica, 3) dalla risposta ne-gativa a ciò che si è chiesto. Innessun caso l’operatore addetto alfront office ha la possibilità di cono-scere il giudizio espresso dal citta-dino. Inoltre è prevista la possibilitàper l’utente di esprimere la propriavotazione on line, attraverso il sito

istituzionale www.inpdap.gov.it,entro 24 ore dalla fruizione dellaprestazione presso la sede.

Le analisi. I dati raccolti e analizzatida ogni sede e dalla Direzione cen-trale Comunicazione, studi e rela-zioni internazionali, che coordinal’intero progetto, attraverso il si-stema di indagine di customer sati-sfaction, confluiscono in reportperiodici. Questi verranno utilizzatidall’Istituto per intervenire laddoveserva per migliorare i propri servizi,per darne conto agli utenti stessi ealla pubblica opinione attraverso lapubblicazione di report sul sito istitu-zionale e, infine, per comunicare idati aggregati al Ministero per laPubblica amministrazione e l’innova-zione per le opportune valutazioni.

Patrizia D’AttanasioAngelo Tagliaferri

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ORFANI MAGGIORENNI INABILI

I limiti di redditoPER ESSERE CONSIDERATI

a carico

15.154,24 euro: è il limite di reddito che per il 2010consente di considerare a carico il maggiorenne ina-bile che rimane orfano di dipendente o pensionatopubblico. Nel caso in cui l’orfano maggiorenne inabilesi trovi nella impossibilità di muoversi e camminaresenza il ricorso ad un accompagnatore e/o di com-piere gli atti quotidiani della vita (mangiare, vestirsi,lavarsi, etc.) senza un supporto assistenziale, il limiteannuo va aumentato di € 5.669,40. Questa maggio-razione corrisponde alla indennità di accompagna-mento, spettante per dodici mesi l’anno, ammontantea 472,45 euro mensili da luglio 2009.

Premesso che l’inabile è chi, a causa di infermità o di-fetto fisico, si trovi nell’assoluta e permanente impossi-bilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, è benericordare che la disciplina di settore prevede per l’ac-certamento del “carico” alcuni pre requisiti, in assenzadei quali è inutile procedere alla valutazione reddituale.In particolare il figlio maggiorenne inabile va conside-rato a carico del genitore quando questi provveda alsuo “mantenimento abituale”. I parametri di tale valuta-zione cambiano in funzione del fatto che il genitore e ilfiglio convivano, in “effettiva comunione di tetto e dimensa”, oppure no. In caso di non convivenza è necessario accertare se ilgenitore, quando era in vita, abbia provveduto in viacontinuativa al sostentamento del congiunto. In caso di convivenza, a far tempo dal 1° novembre2000, il carico si valuta, come suindicato, con riferi-mento agli stessi limiti di reddito determinati annual-mente per gli invalidi civili totali; per i figli il cui genitoresia deceduto tra il 17 agosto 1995 (data di entrata in vi-gore della legge n. 335) e il 31 ottobre 2000, la condi-zione del mantenimento abituale si verifica laddove ilreddito del maggiorenne inabile sia pari o inferiore altrattamento minimo di pensione maggiorato del 30%.

Enrico Orsingher

15.154,24 euro per inabili

20.823,64 euro per inabili con accompagna-

mento

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Primo obiettivo:il riconoscimento

dei diritti.

Con riferimento al primo degli obiettivistabiliti dalla Commissione nel quadrostrategico – il riconoscimento dei diritti– l’impegno del Programma nazionaleper il 2010 italiano è quello di realizzareuna campagna coordinata di azioni ri-volte alla sensibilizzazione dell’opi-nione pubblica, dei media, deglioperatori e dei decisori politici sullecondizioni di vita delle persone che ver-sano in povertà. In particolare, va evi-denziato come il ciclo di vita di ciascunindividuo e famiglia possa essereesposto a rischi di indebolimento chevanno affrontati con strategie volte amobilitare la capacità delle persone al-l’interno dei propri sistemi di relazionisociali e affettive. Va inoltre sottolineatocome sia responsabilità comune – delpubblico e del privato, dei singoli edelle organizzazioni collettive – pro-muovere tale consapevolezza e l’at-tenzione alle strategie per una societàpiù coesa e attiva. Il sistema di protezione sociale deveproteggere e dare sicurezze per pre-venire quelli che sono oggi i nuovi fat-tori di rischio e di debolezza;contrastare le nuove fonti di disugua-glianza sociale e costruire reti di rela-zioni tra individui e comunità evitando lasolitudine; promuovere solidi percorsi diinclusione garantendo a tutti pari oppor-

tunità di accesso; organizzare presta-zioni di beni e servizi e non solo eroga-zioni monetarie, disegnando nuovepolitiche.

Pubblico e privato in tandem. Sottoquest’ultimo punto di vista il Pro-gramma nazionale per il 2010 intendepromuovere sinergie istituzionali epartenariati con il mondo privato e deicorpi sociali intermedi che non si limi-tino all’identificazione delle politiche dicoesione sociale con gli interventi so-ciali in senso stretto, ma definisca uncampo più vasto di servizi di coe-sione, includendo l’intero spettro didimensioni (informazione, cultura,educazione, sport etc.) nelle quali sisviluppa il sistema di relazioni – equindi anche di protezione – dellepersone.

Marginalità estrema. Altro aspetto ri-levante del Programma nazionale peril 2010 italiano sono le iniziative voltea sottolineare le condizioni di povertàe i fattori che le hanno determinateper le fasce di popolazione più debolie meno capaci di rappresentazione

politica e formulazione di domanda diintervento: i minori, le persone disa-bili, gli immigrati e le minoranze etni-che, le persone che versano incondizione di estrema marginalità,come i senza dimora. Per questi ilProgramma nazionale per il 2010 in-tende focalizzare specifiche azioni disensibilizzazione pubblica e iniziativeistituzionali volte all’affermazionetanto dell'accessibilità ai diritti di que-ste fasce di popolazione quanto allavisualizzazione di strategie e azioniconcrete di contrasto del fenomeno.

Secondo obiettivo: responsabilità

condivisa e della partecipazione.

Riguardo al secondo obiettivo indicatonel quadro strategico della Commis-sione – quello della responsabilità con-divisa e della partecipazione –l’obiettivo delle azioni dell’Anno euro-peo è quello di consolidare le dinami-che relazionali tra soggetti pubblici e traquesti e i soggetti privati finalizzati asviluppare crescenti forme di partena-riato. Un elemento realmente innova-tivo per l’esperienza italiana costituiscel’impegno alla conduzione dell’Annoeuropeo non solo attraverso la piùampia partecipazione delle organizza-zioni attive nel campo dell’inclusionesociale, ma secondo l’affermazione delprincipio “mai più senza di loro”, equindi con il coinvolgimento diretto

Il 2010, designato dal Parlamento europeo quale anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale,costituisce un’occasione per tutti i paesi membri dell’Unione europea per aggiornare la riflessione sulla strategiadi lotta alla povertàfissata a Lisbona nel 2000 e per riprogettare le azioni rivolte a questi stessi obiettivi nel pros-simo decennio.La progettazione dell’anno europeo per la lotta alla povertà intende coinvolgere tutti i livelli di governance, gli opera-tori delle politiche di settore e gli attori dell’economia e della società civile, nella consapevolezza che, per registrareprogressi reali in questo ambito, occorre uno sforzo integrato e di lungo periodo. La povertà assoluta costituisce ilcampo entro cui sollecitare consapevolezza pubblica, responsabilità diffuse e coscienza della necessità di azioni ur-genti e solidali, anche al fine di interrompere il circuito della trasmissione della povertà da una generazione all’altra.

POVERTA’Pubblichiamo alcuni passi del documento con il quale il Governo italiano si impegna nella lotta alla povertà se-condo le indicazioni del Parlamento europeo. La struttura di coordinamento amministrativo dell’anno europeo èil Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in qualità di organismo nazionale di attuazione.

I PRIMI OBIETTIVI: I BISOGNI DEGLI ULTIMI

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nella realizzazione delle iniziative dellepersone che portano la personaleesperienza di condizioni di povertà e diopportunità di inclusione.

Percorsi e meeting. Per tale ragionesarà centrale, come si vedrà più avanti,la realizzazione di un’ampia iniziativache richiami, tra gli altri, gli obiettivi e lecaratteristiche del percorso e dei mee-ting di People experiencing poverty pro-mossi da tempo a livello comunitario dagrandi reti europee di Ong e dalla Com-missione europea. Tale percorso ha in-fatti dimostrato un elevato potenziale diattivazione delle persone in difficoltà edha rappresentato, in Europa, un impor-tante volano per diffondere cultura epratiche di partecipazione diffusa nel-l’azione dei soggetti sociali. È questol’obiettivo che si intende perseguire spe-rimentando, a partire dai livelli locali,questo esercizio disattivazione dei terri-tori con processi di coinvolgimento realedelle persone e delle comunità.

Terzo obiettivo: società più coesa.

In relazione all’obiettivo della promo-zione di una società più coesa, leazioni promosse saranno volte a dif-fondere la consapevolezza dei van-taggi derivanti da una società senzapovertà. La povertà si determinacome grado estremo di disugua-glianza. Per tale ragione il Pro-gramma nazionale per il 2010svilupperà anche iniziative sul temadell’accesso, da intendere come ac-cesso ai servizi, alle opportunità e alleforme di ricchezza che la collettività ele istituzioni pubbliche e private pro-ducono. In tale quadro compitodell’Anno europeo è quello di pro-muovere la concezione della coe-sione sociale come moltiplicatoredell’economia e di legittimare l’inve-stimento nelle politiche e nei servizi diinclusione.

Il ruolo degli attori. Inoltre, poichéquesto investimento allude a modalitàdi governo della coesione distribuiteverso il territorio e verso le dimensioniintermedie di responsabilità e di im-pegno, l’Anno europeo deve costituirel’occasione per sottolineare il ruolo ditanti attori - oltre lo Stato, i soggettipubblici decentrati, le organizzazioni

del terzo settore e del volontariato, lereti parentali, i singoli contesti azien-dali – che sono chiamati a convergereal fine di promuovere tutte le azioniche consentano da subito l’accesso ela condivisione delle forme di ric-chezza che questi “luoghi” produ-cono. Pur nella consapevolezza chenon basterà l’Anno Europeo per risol-vere le diverse questioni istituzionali,organizzative e finanziarie che stannodietro a questi temi, ciò non di menosi ritiene che esso possa dare un de-cisivo impulso al dibattito in materiaed alle scelte conseguenti.

Quarto obiettivo: impegni per

azioni concrete.

Con riguardo all’assunzione di impegniper azioni concrete, l’Anno europeo co-stituirà la piattaforma per l’aggiorna-mento della strategia italiana di contrastoalla povertà che sarà formalizzata nel-l’ambito della tavola rotonda sulla lottaalla povertà e l’inclusione sociale che ilgoverno italiano realizzerà nella secondametà dell’anno come evento inauguraledell’Anno europeo. All’interno di questacornice di riferimento, le azioni dell’Annoeuropeo si svilupperanno come segue.

Campagne. Campagne di mobilitazionee partecipazione e, in particolare:- campagna di mobilitazione nellescuole: promozione nelle scuole diuna campagna-quadro contro la po-vertà, alla quale diversi soggetti pos-sano contribuire, anche con iniziativee fondi propri, purché recanti conte-nuti e strumenti approvati dall'Organi-

smo nazionale di attuazione attra-verso rilascio del marchio dell'annoeuropeo,- realizzazione di eventi nazionali e lo-cali che promuovano un ampio pro-cesso di partecipazione delle personein condizioni di povertà.

Fondo carta acquisti. Campagna ri-volta a promuovere la partecipazionea programmi pubblici, come ad esem-pio quello del Fondo carta acquisti,degli operatori privati (associazioni dicategoria, distribuzione commerciale,grandi imprese, utilities, eventi spor-tivi, catene di sale cinematograficheetc.) attraverso il riconoscimento delruolo di partner dell’anno europeo aisoggetti che contribuiscono finanzia-riamente o garantiscono accessoagevolato ai beni o servizi oggettodella loro attività. L’iniziativa ha loscopo sia di permettere di raccogliererisorse private da destinare ai sog-getti in condizioni di necessità sia dimoltiplicare i canali di diffusione dellogo dell’anno europeo.

Inclusione digitale. Campagna sul-l’inclusione digitale: con l’obiettivo diriportare a livello nazionale gli indi-rizzi, le esperienze e le buone prati-che esistenti a livello comunitario inparticolare nel settore della eAccessi-bility e della alfabetizzazione digitale,anche a supporto della roadmapmenzionata nella comunicazione eIn-clusion 2007 e come seguito dellaconferenza di Vienna eInclusion deldicembre 2008.

Le strategie di comunicazione nazionale

Scadenziario indicativo

Marzo/aprile 2010

• Inizio attività anno europeo.• Realizzazione primo focus week.Maggio/giugno 2010

• Consultazione del tavolo delle amministrazioni nazionali, regionali e locali, Ong per ilmonitoraggio delle iniziative del Programma nazionale per il 2010 e aggiornamento delleiniziative che acquisiscono il logo dell’Anno europeo.Settembre/ottobre 2010

• Realizzazione secondo focus week.• Realizzazione iniziativa conclusiva dell’esercizio italiano di coinvolgimento di gruppi dipersone in povertà (People experiencing poverty).• Tavola rotonda sulla lotta alla povertà e l’inclusione sociale (sede da definire).Dicembre 2010

• Consultazione del tavolo delle amministrazioni nazionali, regionali e locali, Ong per la va-lutazione delle iniziative realizzate del Programma nazionale per il 2010.

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Al personale appartenente auna pubblica amministrazione,ente pubblico o loro azienda o

struttura, all’atto della trasformazionein società per azioni (SpA) vienedata facoltà di conservare il rapportoprevidenziale già esistente con l’In-pdap ed i connessi diritti.Per effetto dell’esercizio di tale facoltàdi opzione la nuova società, se a par-tecipazione azionaria privata o mista,oltre al versamento della contribu-zione pensionistica all’Inpdap, hal’obbligo di versare all’Inps la contri-buzione cosiddetta minore (disoc-cupazione, cassa integrazioneguadagni, mobilità), per l’ apparte-nenza al settore industriale, ai finidella tutela dei lavoratori, per i diversiaspetti del rapporto di impiego pri-vato, ivi compresi l’esposizione al ri-schio di impresa e la non stabilità diimpiego, in un regime di libero mer-cato.

Mobilità. Il personale posto in mobi-lità dagli enti, amministrazioni oaziende trasformate in SpA, assog-gettate all’obbligo contributivo percassa integrazione ordinaria e stra-ordinaria, ha titolo all’indennità di mo-bilità e al relativo accredito dellacontribuzione figurativa per i periodidi percezione della stessa.

Conferenze di servizi. La proble-matica inerente la possibilità di rico-

noscere presso Inpdap la contribu-zione accreditata a fronte di periodi digodimento dell’indennità di mobilitàha investito numerosi settori del pub-blico impiego. La materia è stata og-getto di dedicate conferenze diservizi con numerosi approfondimentie specifici incontri tra il Ministero delLavoro e delle Politiche Sociali, l’In-pdap, l’Inps, e il Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze.

Contributi figurativi Inps. In tali sedi

si è stabilito che l’Inps provveda adaccreditare la contribuzione figurativarelativa ai periodi predetti ed essasarà riconosciuta dall’Inpdap, senzaoneri per l’interessato, a prescinderedalla verifica del requisito contributivoIvs (invalidità, vecchiaia e superstiti).L’Inps deve provvedere a tale accre-dito, di volta in volta, al termine diciascun periodo di mobilità e limitata-mente ai soli periodi di mobilità, per iquali è stata percepita dal lavoratorela relativa indennità. Tale accreditoviene trasferito all’Inpdap con le mo-dalità della ricongiunzione ex art. 6della legge 29/1979.

Retribuzione contributiva. Ai finidella liquidazione della pensioneviene presa in considerazione la re-tribuzione contributiva annua alladata di cessazione dal servizio cosìcome certificata nella posizione assi-curativa dell’iscritto (senza l’importodell’assegno per l’indennità di mobi-lità) con riferimento ai soli emolu-menti fissi e continuativi ovvero, per ilpersonale statale, con riferimento aisoli emolumenti tassativamente pre-visti da norme di legge. La retribu-zione viene rivalutata fino alla data didecorrenza della pensione con l’uti-

Riguarda i periodi di cassa integrazione, mobilità, malattia e maternità

Trova applicazione per le imprese dello Stato, di Enti pubblici

ed Enti locali privatizzati o a capitale misto.

F I G U R AT I V I II NN PP SS

L A P E N S I O N E

d a i l b e n v e n u t oA I C O N T R I B U T I

I N P D A P

Page 19: Giornale Inpdap Numero 14

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lizzo delle apposite tabelle in vigorenel regime generale Inps, in relazioneai rispettivi anni di decorrenza.

Cig e Cigs. Successivamente l’In-pdap, in analogia a quanto previstoper i periodi di mobilità e in confor-mità alle intese raggiunte con il Mini-stero del Lavoro ha stabilito cheanche per i periodi relativi alla cassaintegrazione guadagni ordinaria estraordinaria (Cig, Cigs), e alle inte-grazioni riconosciute in caso di sti-pula dei contratti di solidarietà siaprevisto l’accredito figurativo, che av-viene d’ufficio senza alcuna do-manda da parte del lavoratore. Taleaccredito figurativo riconosciuto dal-l’Inps è oggetto di ricongiunzione gra-tuita in Inpdap.

Maternità e malattia. Mentre le sud-dette direttive sono state diramate aseguito delle conferenze di servizi,che hanno fornito soluzioni in via in-terpretativa, la legge 133/2008 ha ri-conosciuto direttamente la tutelaprevidenziale per i periodi di malattiae maternità. Le imprese dello Stato,degli Enti pubblici e degli Enti localiprivatizzati oppure a capitale mistohanno l’obbligo del versamento al-

l’Inps della contribuzione per mater-nità e per malattia, limitatamente,quest’ultima, per i soli lavoratori conqualifica di operai.Con effetto dal 1° gennaio 2009, per-tanto, l’Inps è tenuto ad erogare leprestazioni economiche di maternità edi malattia nei confronti dei dipendentidelle predette imprese a qualsiasi ge-stione pensionistica essi apparten-gano e, quindi, anche a quei lavoratoriche hanno mantenuto l’iscrizione al-l’Inpdap a seguito di opzione.

Quali imprese. La nuova normatrova applicazione nei confronti delleimprese dello Stato, degli Enti pub-blici nonché degli Enti locali, chesono state interessate da processi diprivatizzazione, per effetto di normedi legge, di regolamento o conven-zione, come pure nei confronti delleimprese a capitale misto dello Stato,degli Enti pubblici e degli Enti locali.A titolo meramente esemplificativo enon esaustivo vanno ricordate, al ri-guardo, le imprese ex municipaliz-zate, gli ex Istituti autonomi casepopolari (Iacp), gli Istituti di credito didiritto pubblico privatizzati. Sonoesclusi tutti gli organismi che nonhanno natura di impresa, quali, ad

esempio, le ex Istituzioni di assistenzae beneficenza (Ipab) trasformate infondazione, nonché quelli iscritti obbli-gatoriamente all’Inpdap per categoriedi personale, ma non sono toccati daprocessi di privatizzazione, quali, adesempio, le scuole parificate.

Prestazioni economiche. A partiredal 1° gennaio 2009, le impresesopra individuate sono tenute, quindi,a versare, secondo la normativa vi-gente, la contribuzione per maternitàe malattia. A decorrere dalla stessadata l’Inps è tenuto ad erogare leprestazioni economiche di maternitàe, ai soli dipendenti delle impresemedesime con qualifica di operaio, leindennità giornaliere di malattia.La contribuzione versata per i tratta-menti di maternità e malattia è daconsiderarsi a copertura anche dellacontribuzione figurativa, che l’Inps ètenuto poi ad accreditare in Inpdap.Inps-Inpdap: stesse regole. La nuovadisciplina comporta per i lavoratoriiscritti a Inpdap un riconoscimento,per i periodi in esame, della contri-buzione figurativa con le stesse re-gole previste per la generalità deilavoratori dipendenti iscritti all’assicu-razione generale obbligatoria gestitadall’Inps. In ogni caso le imprese pre-cedentemente individuate sono te-nute a versare a Inpdap, a partire dal1° gennaio 2009, per i lavoratori chene hanno mantenuto l’iscrizione, lacontribuzione relativa alla sola partedifferenziale del trattamento econo-mico contrattualmente corrispostoqualora sia superiore alle indennitàerogate dall’Inps.

La pensione. Ai fini della pensioneandrà considerato utile anche il pe-riodo di accredito figurativo inerente ilperiodo di malattia o di maternità finoalla data della domanda e da certifi-care con apposita autodichiarazioneda parte dell’interessato; gli uffici ef-fettueranno l’istruttoria acquisendodall’Inps gli elementi necessari alla de-finizione della ricongiunzione.

Amorosina Cioffi Direzione Centrale Entrate - Uff. 1°

IN DUE PAROLE

Datori di lavoro Imprese dello Stato, degli Enti pubblici e degli Enti locali privatizzate o a capitale misto, tranne ex Ipab, Scuole parificate.

Lavoratori Chi ha esercitato il diritto di opzione con mantenimento dell’iscrizione a Inpdap e perciò versa il contributo per lapensione all’Inpdap e i contributi cosiddetti minori (cassa integrazione, mobilità, malattia, maternità) all’Inps.

Periodi Quelli durante i quali il lavoratore iscritto a Inpdap riceve da parte Inps le indennità economiche riconosciute dalleleggi nei casi di integrazioni salariali ordinarie e straordinarie, di mobilità, di malattia e maternità.

Contributi Obbligo di versamento dei contributi all’Inps e successivotrasferimento della contribuzione figurativa a Inpdap mediante l’art. 6 della legge 29/1979 (gratuitamente e senzadomanda degli interessati).

Pensione Nella pensione Inpdap si considerano utili anche i periodidi tali accrediti figurativi.

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Il ministro per l'Innovazione Brunetta ha siglatoun'intesa col colosso informatico per consentire aiportali e ai siti web dei vari enti e strutture di mi-

gliorare il proprio posizionamento nei motori di ri-cerca e per consentire ai cittadini di reperire piùfacilmente le informazioni.E' sinergia tra Google e la Pubblica amministrazioneitaliana. Il colosso di Mountain View metterà a di-sposizione il proprio know how per aiutare la Pa amigliorare il proprio posizionamento nei motori di ri-cerca e permettere ai cittadini di reperire più facil-mente informazioni attraverso i portali e i siti web deivari enti e strutture."L'accordo mira a prendere per mano il cittadino eaiutarlo a imbucare la posta elettronica certificata(Pec) nella buca giusta, ovvero all'indirizzo corretto",ha affermato Brunetta, sottolineando che l'intesa si-glata con Google sarà firmata anche con altri motoridi ricerca quale Microsoft. Il ministro ha poi annun-ciato - sempre in merito alla Pec - che " entro aprilesi arriverà ad una implementazione di circa 40milaamministrazioni e che sarà distribuita gratuitamentea tutti i cittadini che lo desidereranno".

Veicolo telematico. Nel frattempo la Presidenza delConsiglio dei ministri – Dipartimento per la digitaliz-zazione della pubblica amministrazione e l’innova-zione tecnologica - ricorda i molti provvedimenti dilegge che ormai hanno introdotto l’obbligo di utilizzodella posta elettronica da parte delle amministrazionipubbliche con riferimento sia alla posta elettronicasemplice, da utilizzarsi per le comunicazioni ordina-rie interne alle amministrazioni e tra amministrazioni,sia a quella certificata, da prendere a modello pertutte le comunicazioni ufficiali da e verso i cittadini ele imprese.Nella situazione oramai imminente in cui qualunqueprofessionista, cittadino o impresa potrà disporreagevolmente di un sistema per interagire con le am-ministrazioni in modalità elettronica, quest’ultimehanno l’obbligo di gestire tramite lo stesso mezzo le

istanze veicolate in questa forma.

Il protocollo. Le stessea m m i n i s t r a -zioni, in conse-guenza deldisposto rela-tivo all’istitu-

zione di almeno una casella di postaelettronica istituzionale ed una casella

di Posta Elettronica Certificataper ciascun registro di pro-

tocollo, dovranno, inoltre,provvedere a collegare il si-

stema di protocollazione e ge-stione dei documenti a sistemi

idonei a trasmettere e ricevere documenti sia me-diante la posta elettronica semplice che mediante laposta elettronica certificata.È altresì indispensabile che le predette amministra-zioni divulghino i propri indirizzi di posta elettronicacertificata utilizzando gli strumenti già oggi disponi-bili, quali il proprio sito istituzionale e l'Indice delleamministrazioni pubbliche e delle aree organizzativeomogenee gestito da DigitPA (ex Cnipa).Nello stesso tempo le Pa devono introdurre sistemidi protocollo informatico dei documenti e dotarsi distrumenti per la firma digitale sui documenti da tra-smettere.

Uso improprio di denaro pubblico. Attenzione : lamancata disponibilità di almeno una casella di Pecper ciascun registro di protocollo e la prosecuzionedelle tradizionali forme di comunicazione sono inos-servanza delle leggi e una fattispecie di impropriouso di denaro pubblico.

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PECcatochi non ce l’ha

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

Ormai la Pec è il più valido sistema di comunica-zione e strumento di interazione tra enti pubblici,cittadini, imprese e professionisti.

Oggi il web più di qualunque altro mezzo è

in grado di fornire dati e metriche relativi alla

fruizione di servizi e contenuti e alla loro re-

peribilità online. Per il settore pubblico si

tratta di dati di primaria importanza per

poter innovare i propri servizi e migliorare

l’accesso ai propri canali di comunicazione

con il cittadino.

Page 21: Giornale Inpdap Numero 14

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Dal 1 gennaio 2010 l’Inpdap sioccupa della gestione delleattività pensionistiche del per-

sonale appartenente alle ForzeArmate e Forze di Polizia ad ordina-mento militare. Nell’ambito dell’ammi-nistrazione penitenziaria ci sonoufficiali inquadrati in ruolo ad esauri-mento del disciolto Corpo degli agentidi custodia, secondo le norme vigentiprima della legge 395/1990, istitutivadel Corpo di polizia penitenziaria, cheè un corpo civile alle dipendenze delMinistero della Giustizia.

Riserva o congedo. A questi ufficialisi applicano le norme sullo stato giu-ridico degli ufficiali di Esercito, Marinae Aeronautica e i benefici corrispon-denti ai gradi delle altre forze di po-lizia. L’Inpdap ha assunto lecompetenze relative alla liquidazionedelle pensioni decorrenti dal 2010solo per il personale ufficiale del di-sciolto Corpo di agenti di custodia cheviene collocato nella posizione di “ri-serva o “congedo assoluto”, cioè per-sonale collocato a riposo a domanda,

per infermità o perdita del grado,mentre resta di competenza dell’am-ministrazione di appartenenza laliquidazione dei trattamenti pensioni-stici del personale che transita in po-sizione di ausiliaria.

Riscatti e ricongiunzioni. Rientra trale competenze dell’Inpdap la defini-zione anche di altre prestazioni utili aifini di pensione (riscatto, prosecu-zione volontaria, ricongiunzione, com-puto, sistemazione contributiva, etc.).A carico del Ministero della Giustizia,Dipartimento dell’Amministrazionepenitenziaria, oltre ai trattamenti pen-sionistici del personale ufficiale chetransita in posizione giuridica di ausi-liaria, rimangono le competenze siadella determinazione dei provvedi-menti pensionistici del personale col-locato in riserva prima del 1° gennaio2010, sia della definizione delle do-mande di riscatto, prosecuzione vo-lontaria, ricongiunzione, computo esistemazione contributiva presentateanteriormente a tale data. I limiti di età degli ufficiali indicati sono

gli stessi previsti per gli ufficiali delruolo normale della suddetta Arma.

I commissari. Per i commissari delCorpo di Polizia penitenziaria e gli uf-ficiali del disciolto Corpo degli Agentidi custodia dal 1 dicembre 2008 sonostati rimisurati gli importi annui lordidell’assegno funzionale, per il compi-mento della cui anzianità è valutato ilservizio prestato senza demerito dal31 dicembre 2008, valido dal 2009nel soppresso ruolo delle vigilatricipenitenziarie. Sia l’assegno, sia l’in-dennità pensionabile concorrono alladeterminazione della quota di pen-sione, ma sono esclusi dalla basepensionabile ai fini della maggiora-zione del 18%. Ai fini del trattamentopensionistico Inpdap riconosce utili gliinteri periodi di assenza per malattia aretribuzione ridotta e non retribuiti, el’amministrazione penitenziaria è te-nuta al versamento della relativa con-tribuzione.

Servizi utili. Gli elementi retributiviutili ai fini dell’indennità di buonuscita,

FIAMME AZZURRE IN AFFANNO

La Polizia penitenziaria svolge compiti di vigilanza nelle strutture carcerarie parte-cipando alla rieducazione dei detenuti, assicura in massima sicurezza il serviziodi traduzione e piantonamento nello svolgimento di processi, e gestisce la sicu-rezza del Ministro della Giustizia, di magistrati e funzionari di giurisdizioni centralicon servizi di scorta, vigilanza fissa e tutela. Ad oggi nel nostro Paese ci sono 616detenuti, di cui 4 donne in regime di custodia speciale, in base all’art. 41 bis del-l’ordinamento penitenziario, cioè criminali appartenenti ad associazioni mafiose eterroristiche. Il 60% delle carceri è stato costruito tra il 1600 e il 1800 evidenziando

sempre un sovraffollamento di detenuti. A giugno 2009, a fronte di una capienza “regolamentare” di 43.262 posti e di unatollerabilità di 63.568 posti detenuti, la popolazione carceraria era di 63.350 detenuti. Nelle carceri italiane ci sono 23.442 de-tenuti stranieri, pari a quasi il 40% del totale. Con la legge n.14/2009 è stato varato un piano carceri, che ha concesso anchepoteri straordinari al capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria nell’ambito dell’edilizia carceraria. Il programmaprevede la realizzazione entro il 2012 di 48 nuovi padiglioni d’ampliamento in strutture esistenti con 9.904 nuovi posti di de-tenzione, la ristrutturazione di 2 istituti penitenziari e la costruzione di 24 case circondariali con 6.607 posti.

Da gennaio 2010 all’Inpdap la gestione delle attività pensionistiche del personale delleForze Armate e di Polizia ad ordinamento militare edegli ufficiali dell’ex Corpo agenti di custodia.

CARCERI ITALIANE

POCHE E VECCHIE

(qualcuna ha quattro secoli)

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maturati alla data di cessazione dalservizio sono per 13 mensilità: stipen-dio tabellare, Ria (retribuzione indivi-duale di anzianità) e assegnofunzionale. I servizi utili alla pensionesono: il servizio prestato prima nel di-sciolto Corpo degli Agenti di custodia e

poi nel Corpo di Polizia penitenziaria,la maggiorazione dell’1/5 (quinto),l’eventuale servizio militare, altri periodilavorativi ricongiunti ai sensi dellalegge 29/79, gli anni prestati come exvigilatrici. La domanda di pensiona-mento non può essere presentata

prima di 12 mesi dalla data del collo-camento a riposo. Le tipologie di pen-sione previste sono quella di vecchiaia,di anzianità, d’inabilità al servizio (ri-forma), destituzione e riversibilità.

Patrizia D’Attanasio

Con le Regie patenti del 1817 nascono le Famiglie di Giustiziacon l’appellativo di guardiani. Le carceri sono divise in setteclassi, in base al numero di custodi destinati a prestarvi servi-zio. Con Carlo Alberto nel 1839 si abolisce la tortura della ruotae la confisca dei beni del reo a favore dello Stato, e si mitiga ilsupplizio della pena di morte.Nel 1861. Nel 1861 nascono la Direzione generale delle car-ceri dipendente dal Ministero dell’Interno e nel 1873 il Corpodelle Guardie carcerarie con la legge 1404, regolamentando lequalifiche (capoguardia, sottocapo e guardia) e introducendola definizione di guardia carceraria in sostituzione di guardiano.

Nel 1875. Il corpo è organizzato militarmente. Viene costi-tuita la prima scuola per allievi guardie nei locali dell’ex mo-nastero di Regina Coeli in via della Lungara a Roma il 15luglio 1875. La scuola ospita 150 allievi, divisi in tre sezioni,a capo delle quali sono sottocapi, e in squadre di 10/15 uo-mini coordinate da appuntati. Nel 1890 c’è la riforma conl’istituzione del Corpo degli Agenti di custodia.

Saper leggere e scrivere. Il personale di custodia costituitoè di 5.280 unità, il 9% della popolazione detenuta. L’arruola-mento degli agenti avviene tra i militari in congedo illimitato,celibi o vedovi senza figli. Tra i requisiti, a quel tempo, è ri-chiesta un’età tra 24 e 40 anni, saper leggere, scrivere e fardi conto. Si ha l’obbligo di sposarsi non prima di 8 anni di servi-zio, una dote in comune di 3.000 lire, buona condotta e il per-messo del ministero. E’ vietato pronunciare ingiurie verso idetenuti e infliggere punizioni in assenza di ordini superiori e con-sentito l’uso di armi solo in caso di pericolo. L’agente può chie-dere 15 giorni di licenza all’anno, concessi solo il primo anno diservizio. Durante il servizio è vietato fumare, è obbligatorio par-lare in lingua italiana e rivolgersi al subalterno con il lei.

La riforma del 1975. Il regolamento 2584 del 1937 cambia al-cune istruzioni, assegnando al Corpo il compito di assicurareordine e disciplina negli stabilimenti di pena per il riadattamentosociale dei detenuti. Tale regolamento resta in vigore fino al1990, modificato per adeguare le norme contenute al sistemademocratico e alla nuova concezione carceraria sancita dallariforma penitenziaria del 1975. Con la rivolta scoppiata nel lu-glio 1945 nel carcere di Regina Coeli a Roma, Palmiro Togliatti,ministro della Giustizia, con una circolare cerca di porre finealle sommosse. Con il decreto luogotenenziale 508 del 21 ago-sto 1945 il Corpo degli Agenti di custodia viene inquadrato nelleForze armate dello Stato in servizio di pubblica sicurezza, sot-toposto alla giurisdizione militare.

Nel 1990. Il Corpo ottiene la concessione della bandiera,consegnata nella scuola allievi di Portici (Na) al 1° Batta-glione Allievi sottufficiali del Corpo. Con la legge 395 del 15dicembre 1990 il Corpo viene disciolto ed il Ruolo delle Vi-gilatrici Penitenziarie è soppresso, assumendo la denomi-nazione di “Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Le Fiamme Azzurre dalle origini ai giorni nostri.

QUANDO REGINA COELI ERA UN MONASTEROE C’ERA LA TORTURADELLA RUOTADalle “famiglie di giustizia” (1817) al Corpo delleGuardie carcerarie (1873) e al Corpo attuale (1990).

A RIMINI VA IN SCENA “LA PENA”

Al salone della giustizia, primo del genere in Europa e nelmondo, tenutosi a Rimini, il Dipartimento dell’Amministrazionepenitenziaria (Dap) ha partecipato con uno spazio espositivo,collocato nel padiglione “La Pena”, presentando la ricostru-zione di una sezione carceraria: l’ufficio matricola, una cella co-mune e una per detenuti a regime speciale (art. 41bisassociazione a delinquere di stampo mafioso e reati di crimi-nalità organizzata). La banda musicale di 60 elementi delCorpo di Polizia penitenziaria ha eseguito sinfonie e opere,compreso l’inno nazionale italiano. E’ stato presentato anche ilcalendario 2010, dedicato alle donne del Corpo.

Dal film “Papillon” (1973). Nella foto:Steve McQueen e Dustin Hoffman

Dallo sceneggiato televisivo “Ilconte di Montecristo” (1966).Nella foto: Andrea Giordana eSergio Tofano

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Pensioni Inpdap 2010

LA PAGELLA DEI RENDIMENTI

I “numeri” che indicano le fasce di rendimento e le percentuali di rivalutazione delle retribuzioni pensionabiliper determinare la quota B della pensione retributiva, calcolata sui contributi versati per periodi dal 1993 inpoi e sulla media degli stipendi degli ultimi dieci anni. E il tetto della base contributiva e pensionabile.

Fasce di retribuzione annue pensionabili e aliquote di rendimento per pensioni decorrenti dal 1/1/2010

Retribuzione Aliquota pensioni Abbattimento

fino ad Euro 42.364,00 2 % oltre ad Euro 42.364,00 fino ad Euro 56.344,12 1,60 % 20 % oltre ad Euro 56.344,12 fino ad Euro 70.324,24 1,35 % 32,5 % oltre ad Euro 70.324,24 fino ad Euro 80.491,60 1,10 % 45% oltre ad Euro 80.491,60 0,90 % 55 %

RIVALUTAZIONE DELLE RETRIBUZIONI PENSIONABILI (QUOTA B DI PENSIONE)

INDICI ISTAT PER LA RIVALUTAZIONE DELLE RETRIBUZIONI

Anno Base 100 Base 100 Variazione %

(anno1992) (anno1995)

1992 1001993 104,2 + 4,21994 108,3 + 3,91995 114,1 100 + 5,4 1996 118,5499 103,9 + 3,9 1997 120,6037 105,7 + 1,7 1998 122,7716 107,6 + 1,8 1999 124,7113 109,3 + 1,6 2000 127,9061 112,1 + 2,6 2001 131,3291 115,1 + 2,7 2002 134,5239 117,9 + 2,4 2003 137,8328 120,8 + 2,5 2004 140,5712 123,2 + 2,0 2005 142,9673 125,3 + 1,7 2006 145,8198 127,8 + 2,0 2007 148,3300 130,0 + 1,7 2008 153,1222 134,2 + 3,2 2009 154,1491 135,1 + 0,7

Massimale di retribuzione: 92.147,03 euro

I contributi sono versati sulla retribuzione fino a un tetto massimo che per l’anno in corso è di 92.147,03 eurolordi. Il massimale è previsto per due categorie di lavoratori: 1) i nuovi iscritti alle forme pensionistiche ob-bligatorie dal 1996 in poi, privi di precedente copertura assicurativa, 2) coloro che, pur avendo i requisiti sta-biliti per la pensione “mista” optano per la pensione calcolata con il solo sistema contributivo.

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APPUNTAMENTI

Inpdap

a cura di Patrizia D’Attanasio

CUD 2010

Detrazioni fiscali

Pensioni,

aumento da gennaio 2010

Modello 730/2010

Redditi 2009

Proroga prestazioni creditizie

terremotati Abruzzo

Recupero indebiti

operazione Red 2009

Somma aggiuntiva:

“quattordicesima mensilità”

Soggiorni Senior

Master Inpdap in scadenza

Informazioni dalla periferia

Campania

Lazio

Toscana

Entro il mese di aprile saranno elaborati e inviati i Cud 2010 relativi a trattamenti pensioni-stici chiusi per decesso, sospesi ed esenti di pensionati residenti all’estero. La certificazioneCud 2010 per tutti gli altri pensionati è stata inviata con le istruzioni a febbraio tramitePostel e disponibile sul sito www.inpdap.gov.it dal 22 febbraio 2010.Scade il 30 giugno 2010 il termine di presentazione della dichiarazione per il diritto alle detrazioni fi-scali per il 2010 da presentare alla sede provinciale Inpdap che eroga la pensione. La mancata di-chiarazione comporta la revoca del beneficio sulla rata di agosto con effetto dal primo gennaiodell’anno in corso e il conteggio del debito Irpef da recuperare sulla pensione.L’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall’Istat per il 2009 èpari a 0,7 %. Il tetto pensionabile oltre il quale si applicano le riduzioni progressive delle aliquote direndimento è aggiornato a € 42.364,00 per il 2010. Il massimale annuo della base contributiva e pen-sionabile per nuovi iscritti dal 1/1/1996 a forme pensionistiche obbligatorie e per chi opta per la pen-sione con sistema contributivo è per il 2010 di € 92.147,03.Per i redditi 2009 il pensionato deve presentare il modello 730/2010 compilato entro il 30 aprile 2010presso la sede territorialmente competente. Prorogata al 31 dicembre 2010 la sospensione dell’ammortamento di mutui e prestiti erogati a di-pendenti, iscritti e pensionati residenti nei Comuni dell’Abruzzo colpiti da terremoto dal 6 aprile 2009.Da marzo 2010 sono recuperati sulla pensione gli indebiti relativi all’assegno per il nucleo fa-miliare, alle pensioni ai superstiti soggette a limiti di cumulabilità, alle somme aggiuntive. L’In-pdap sospenderà, ai pensionati che non hanno comunicato i redditi, con la rata di giugno 2010la prestazione collegata al reddito con il contestuale recupero di quanto percepito dal rateo dipensione di gennaio 2009. Entro il 16 aprile 2010 il pensionato può presentare all’Inpdap la cer-tificazione reddituale relativa agli anni 2007 e 2008 (mod.730, Unico, Cud). Chi ha avuto nel 2009 la cosiddetta quattordicesima deve comunicare entro il 28 maggio 2010 i red-diti individuali del 2009 per percepire con il rateo di pensione di luglio 2010 l’importo corrispondente.I pensionati che maturano il requisito anagrafico nel corso del 2010 possono presentare l’autodi-chiarazione con i redditi presunti fino al 28 maggio 2010 chi compie 64 anni d’età entro il 30 giugno;successivamente alla maturazione del requisito, chi compie 64 anni nel secondo semestre.I pensionati, titolari di pensione Inpdap diretta, indiretta o di reversibilità, iscritti alla Gestione uni-taria per le prestazioni creditizie e sociali possono presentare entro il 31 marzo 2010 la do-manda di partecipazione per soggiorni di due settimane presso strutture alberghiere (montana,marina, termale) o i Convitti di Sansepolcro (Ar) e di Spoleto (Pg).Master Inpdap in scadenza – Scade l’8 marzo 2010 il bando per il master “Innovazione Tecnologicae Sicurezza Informatica nella P.A. di I livello” – Università dell’Insubria di Varese.Benevento – Il Centro informativo di Cerreto Sannita dal 1 marzo al 31 dicembre 2010 è aperto alpubblico il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 17.00.Roma 2 - La competenza della trattazione di pratiche con codice di avviamento postale (cap) 00040riferito al cap di residenza di Enti datori di lavoro e al cap di residenza dei pensionati, nonché con ilcap 00118, di nuova introduzione da Poste Italiane, è della sede territoriale di Roma 2 Pistoia – A seguito di trasferimento degli uffici della sede in Viale Adua 123 dal 15 febbraio 2010 l’ora-rio di apertura pomeridiana al pubblico dell’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) è fissato al martedìdalle 14.30 alle 16.30.

IN A

LLESTI

MENTO

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Il Giornale Inpdapperiodico dell’Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica

L.go Josemaria escrivà De Balaguer, 11 - 00142 roma

Direttore responsabileBruno Benelli

RedazionePatrizia D’Attanasio - Stefano De mauri - Simona Gabrielli manuela massini - enrico orsingher - Antonio Vernuccio

SegreteriaFrancesca Doria

Grafica foto impaginazioneStefano Carfora - Alberto Leonardi

Sito internetwww.inpdap.gov.it

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tel. 06 5101 4340

Autorizzazione del Tribunale di roma, sezione per la stampa e l’informazione, numero 128 del 3 aprile 2009

ISSn 2035-5130

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Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica

Convitto Inpdap di Spoleto - Fontana del Mascherone S.C