Giornale di Brescia Venerdì 9 Aprile 2010 33 …...Centro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi...

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Data e Ora: 08/04/10 21.45 - Pag: 33 - Pubb: 09/04/2010 - Composite U na mostra, libri, programmi televisivi, un francobollo ed altre innumerevoli iniziati- ve accompagneranno questa Ostensione della Sacra Sindone. Vediamone una pano- ramica generale, partendo dalla mostra nella reggia della Venaria Reale. LE MOSTRE Uno sguardo sulle tante raffigurazioni del volto e del corpo di Gesù, dall’età paleocristiana al barocco, attraverso i capolavori di maestri della pit- tura e della scultura: è quanto offre (fino all’1 agosto) la mostra «Gesù. Il corpo, il volto nell’arte», aperta nella reggia sabauda della Venaria Reale (nella re- staurata Scuderia Grande). Tra le oltre 180 opere in esposizione, anche capolavori, provenienti da colle- zioni ecclesiastiche e da grandi musei italiani e stra- nieri, di nomi come Correggio, Luca della Robbia, Guercino, Lippi, Lotto, Mantegna, Tintoretto e altri. Sono invece 55 le opere di 33 artisti di fama interna- zionale che compongono la mostra «Il Sepolcro vuo- to. Un percorso d’arte contemporanea intorno alla Sindone», che si tiene a Torino da domani al 23 mag- gio. Curata da Giovanni Cordero e ospitata in Palaz- zo Barolo, è promossa da Movimento per la Vita e Centro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Tori- no. Opere fra gli altri del bresciano Federico Severi- no. Sempre nel periodo dell’Ostensione, il foyer del- l’Auditorium Rai «Toscanini» di Torino ospita la mo- stra fotografica - patrocinata dal Comitato per l’Ostensione - «I luoghi dello spirito»: oltre 70 fotogra- fie dei luoghi sacri del Piemonte. Il Museo del Cinema ospita invece la mostra «Ecce Omo. L’immagine di Gesù nella storia del cinema»: oltre 250 pezzi fra mani- festi, locandine, fotografie di scena, riviste, libri, parti- ture e dischi: a Palazzo Barolo di Torino, da oggi il Museo del Cinema presenta inoltre la mostra «Secon- do Pia. Fotografo della Sindone e del Piemonte»: una selezione di scatti del fotografo piemontese, famoso per avere fotografato per primo la Sindone durante l’Ostensione del 1898. Infine, il Museo Regionale di Scienze Naturali ha realizzato la mostra «Il corpo del Crocifisso. Sindone e religiosità popolare» (da doma- ni fino al 23 maggio): la Sindone vista attraverso le rappresentazioni del sacro nel mondo contadino. I LIBRI È un viaggio alla riscoperta dei reperti santi l’ultimo libro del giornalista Emanuele Roncalli «La Sindone e le reliquie celebri» (pp. 127, 16 u), ed. Mat- tioli 1885. L’autore, a partire dalla Sacra Sindone, elenca i tanti reperti sacri sparsi in Europa. Barbara Frale (ricercatrice dell’Archivio Segreto Vaticano) è autrice de «La Sindone di Gesù Nazareno» (Il Muli- no). Da Utet è appena uscito «Passio Christi passio hominis», a cura di Gian Maria Zaccone e Bruno Bar- beris, con un video di ol- tre due ore. Utet ha rea- lizzato anche «Sindo- ne», volume di pregio a tiratura limitata. La San Paolo ha in uscita invece un nuovo saggio di Ema- nuela Marinelli «La Sin- done». Elledici propone «Sindone. Vangelo, sto- ria, scienza (pp. 296, 16 u), una serie di saggi dei più noti studiosi del telo sindonico, fra cui Yves Saillard, e pubblicazioni per bambini e ragazzi. IN TV All’Ostensione, la Rai dedicherà numerosi appuntamenti. Domani, sabato, «A Sua Immagine» (Raiuno) seguirà con una diretta la prima visita dei fedeli dalle 17 alle 18.45. Do- menica, 11 aprile, lo stesso programma trasmetterà la Messa celebrata dal card. Poletto, nella chiesa di Sant’Uberto nel castello di Venaria Reale, alle 10.30. Il 2 maggio il Tg1 seguirà, dalle 9.45, la visita di Bene- detto XVI a Torino. «Tv7», rotocalco del Tg1, di oggi, venerdì, alle 23.20, racconta il percorso dei Cavalieri della Sindone partiti a cavallo da Chambéry nel 1578, con l’arrivo in Italia a Susa, e propone un’intervista all’Arcivescovo di Torino card. Severino Poletto. Su Raidue: «Sulla Via di Damasco» dedicherà la puntata del 1˚ maggio, alle 10.15, all’Ostensione della Sacra Sindone. «Voyager» di Roberto Giacobbo trat- terà della Sindone in uno speciale a metà maggio. Su Raitre, «Mistery after Mistery», una serie in animazio- ne digitale, in 26 pillole da 2 minuti, racconta ai ragaz- zi (fino al 23 maggio) i tanti misteri legati al telo con- servato a Torino. Il progetto ha la supervisione di mons. Giuseppe Ghiberti (presidente della Commis- sione per la Sindone della Diocesi di Torino) e la con- sulenza del prof. Bruno Barberis (direttore del Cen- tro Internazionale di Sindonologia di Torino). «Geo&Geo» (Raitre) realizzerà un documentario sulla storia della Sindone e le ragioni che spingono i fedeli a compiere pellegrinaggi. Per tutta la durata dell’Ostensione, la Rai proporrà anche una rassegna di programmi tv dedicati al Sacro Lino, tratti dalle Teche, dal 1959 a oggi: da domani al 23 maggio, tutti i giorni al Museo della Radio e della Tv, in via Verdi 16 a Torino; ingresso libero. IL FRANCOBOLLO «La Sepoltura del Cristo e tre an- geli che reggono il Sudario» è l’opera, realizzata da Girolamo della Rovere attorno al 1620, che fa da sfon- do al francobollo dedicato alla Solenne Ostensione, nel valore di 60 centesimi, emesso lo scorso 22 marzo. FACEBOOK E YOUTUBE Da alcuni giorni è attiva su Facebook la pagina «Qui Sindone 2010», istituita dal comitato dell’Ostensione, col Centro di Produzio- ni Televisive e Multimediali dei Frati Cappuccini «No- va T». Il comitato cura anche il canale su Youtube. UN CORO VIRTUALE Un coro virtuale di musica sa- cra seguirà i pellegrini lungo tutto il percorso della visita. Si tratta di registrazioni di canti dei Vespri e della Messa eseguiti dal coro «Abbazia di Novalesa». È tutto pronto, a Torino, per l’Ostensio- ne della Sindone. A dieci anni di distan- za da quella del 2000, da domani, saba- to 10 aprile, fino al 23 maggio i pellegri- ni di tutto il mondo potranno ammirare di nuo- vo la celebre reliquia. Che, nel frattempo, si è «rifatta il trucco»: l’Ostensione di quest’anno, che sarà suggellata il 2 maggio dalla visita di Papa Benedetto XVI, è infatti la prima da quan- do il sacro lino è stato sottoposto, nel 2002, ad un intervento di conservazione, che lo ha ripor- tato al suo antico splendore. Con tale interven- to sono state rimosse le toppe apposte dalle Clarisse di Chambéry, per riparare i danni del- l’incendio del 1532, e sono state attenuate le profonde pieghe che deturpavano l’immagine. Nel capoluogo piemontese sono attesi fra 1.500.000 e 1.800.000 pellegrini. Fra quelli che si sono già prenotati (finora oltre un milione e mezzo di persone), oltre il 90% verrà dall’Italia, e gruppi rilevanti arriveranno da Francia, Ger- mania, Polonia e Stati Uniti. IL TEMA PASTORALE Un «grande evento», insomma, che però «non è un fatto di turismo religioso, ma un’iniziativa spirituale e pastora- le». Così l’ha definita il custode pontificio della Sindone, l’arcivescovo di Torino, cardinale Se- verino Poletto. Il tema scelto per questa Ostensione è «Pas- sio Christi passio hominis», per sottolineare «il forte collegamento tra l’immagine sindonica, testimonianza della Passione del Signore, e le molteplici sofferenze degli uomini e delle don- ne di oggi, perché trovino nella Sindone un si- curo riferimento di fede». Un richiamo «che di- venta tanto più significativo nella difficile situa- zione di crisi occupazionale ed economica che colpisce particolarmente il territorio torinese». «La nostra fede cristiana - ha aggiunto il card. Poletto - non la fondiamo sulla Sindone, ma sul Vangelo e sulla testimonianza degli Apostoli. Questa Ostensione, però, è un’occa- sione per offrire alla fede cristiana un aiuto alla meditazione, alla preghiera, alla contemplazio- ne di una sofferenza straordinaria e misteriosa come quella di Cristo». Il cardinale di Torino ha aggiunto che «non c’è la certezza matematica che la Sindone sia l’autentico lenzuolo che ha avvolto il Signore: questo - ha aggiunto - ce lo diranno gli scienzia- ti e gli storici se mai ci riusciranno. Vero è che tutti i tentativi fatti per imitarla o ricrearla arti- ficialmente non sono riusciti, ed essa non può essere sicuramente un manufatto». Per il card. Poletto, però, «la nostra fede, la nostra preghie- ra e la nostra meditazione sono aiutate dalla contemplazione di questa immagine». LA SINDONE IN 3D Altra novità di questa Ostensione, la decima dalla prima che avven- ne nel 1578, e la quarta dal 1978, sono le imma- gini tridimensionali. Un modo per vedere la Sindone come mai prima d’ora: sempre più da vicino e sempre più nei dettagli, dalle tracce ematiche alla componente corporea. LA VISITA DEL PONTEFICE Papa Benedetto XVI sarà a Torino domenica 2 maggio. Alle 10 celebrerà la Messa in piazza San Carlo e guide- rà poi la recita del Regina Caeli. Nel pomerig- gio, dopo un incontro con i giovani della Dioce- si, si recherà in Duomo per la sosta di venera- zione davanti alla Sindone e per una riflessione sui temi dell’Ostensione. «Attendo con tanto desiderio, con tanta gioia la riflessione del Pa- pa - ha commentato l’arcivescovo di Torino -. Il Santo Padre sa fare sempre accostamenti in- teressanti tra il mistero della salvezza di Cristo e le nostre realtà umane». Prima di ripartire per Roma, il Papa visiterà il Cottolengo, incon- trando gli ammalati e gli ospiti della Piccola Ca- sa. Riceverà il saluto di padre Aldo Sarotto, su- periore generale della Famiglia cottolenghina, poi pronuncerà un suo discorso rivolto agli ospiti della Piccola Casa. La Sindone è «un te- soro prezioso da custodire a lungo nel tempo - ha concluso Poletto - un dono preziosissimo». Dai Giardini Reali inizia il percorso della visita I numeri utili, il sito ufficiale, i volontari che guideranno la folla in arrivo nel capoluogo piemontese «Lezioni di filosofia. Pensatori del Novecen- to» è un ciclo di incontri, promosso dalla Coope- rativa cattolico-democratica di cultura, che si terrà nella sala Bevilacqua di via Pace 10 a Bre- scia oggi, il 16 e il 23 aprile. Gli autori indagati sono Heidegger, Wittgenstein e Blondel. Si inizia alle 18 odierne con il prof. Carlo An- gelino, docente di estetica all’Università di Ge- nova. Pubblichiamo un contributo introduttivo del prof. Luca Ghisleri, docente di Ermeneutica al- la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università del Piemonte orientale. M artin Heidegger (1889-1976) è spes- so indicato come il «fondatore» del- la filosofia ermeneutica, corrente di pensiero che, attenta in partico- lare alla dimensione interpretativa del nostro rapporto con la realtà, ha connotato molta par- te della speculazione novecentesca e continua, del resto, ad innervare il dibattito teorico attua- le. L’originalità di Heidegger consiste nell’estre- ma radicalità con cui egli esprime l’esigenza di ripensare la nozione fondamentale del proble- ma filosofico, quella di «essere». Per condurre tale indagine appare centrale il ruolo di chi po- ne la domanda riguardante il senso dell’essere e cioè l’uomo, denominato «esserci», un ente ca- ratterizzato da temporalità e mortalità, che si trova sempre gettato in una situazione storica particolare e che, a partire da questa e dai signi- ficati che in essa si dischiudono, progetta la propria esistenza aprendosi al mondo e agli al- tri. «Essere e tempo», l’opera che affronta que- ste tematiche e che anche contro le intenzioni dello stesso Heidegger costituirà una delle prin- cipali fonti dell’esistenzialismo, doveva termi- nare con una parte relativa alla questione gene- rale dell’essere, che tuttavia non fu mai scritta, perché egli si scontrò con i limiti del linguaggio della metafisica, dominato dal modello della «semplice presenza», che riduce l’essere all’en- te, all’oggetto manipolabile, dimenticando la differenza (ontologica) fra essi. Dopo la cosiddetta «svolta», nella seconda fa- se della sua riflessione Heidegger ripercorrerà così la storia della metafisica occidentale leg- gendola in chiave nichilistica proprio perché connotata da tale oblio della differenza ontolo- gica che, sorto con Platone, culmina nel domi- nio moderno e contemporaneo della scienza e della tecnica. In un’epoca dominata dal primato del sog- getto e dal pensiero calcolante si tratta allora di rimettersi in ascolto dell’essere che si rivela nel linguaggio. L’oblio dell’essere è superato, in- fatti, mediante un pensiero rammemorante e interpretativo che intende il linguaggio come «casa dell’essere» (espressione contenuta nella «Lettera sull’umanismo») e cioè non come un mero strumento del pensiero stesso, ma come l’orizzonte storico e l’ambiente comune all’in- terno del quale si dischiude la nostra esperien- za del mondo. In particolare il linguaggio dei grandi poeti coni l suo potere evocativo è il mo- dello di un linguaggio che non oggettiva l’esse- re, ma lo rivela nel suo nascondimento. E proprio la questione del linguaggio pone in relazione Heidegger con il coetaneo filosofo viennese Ludwig Wittgenstein, che nelle due di- stinte fasi del suo pensiero riflette prima sul lin- guaggio scientifico, considerandolo l’unico do- tato di senso, sostenendo però anche che ri- guardo ad aspetti essenziali della vita come l’ar- te, l’etica e la religione «si debba tacere», propo- nendo così rispetto al riferimento heideggeria- no al linguaggio poetico una soluzione diversa (quella del silenzio «mistico») allo stesso pro- blema rappresentato dal dominio della scien- za. Il «secondo» Wittgenstein indaga poi il lin- guaggio comune, all’interno del quale il signifi- cato delle parole si basa su ben determinate re- gole d’uso, che caratterizzano i cosiddetti «gio- chi linguistici» (quali dare ordini, recitare o an- che pregare). Essi si radicano in particolari for- me di vita e sono sempre il frutto di precisi con- testi storici e comunitari, secondo una prospet- tiva vicina a quella della concezione ermeneuti- ca heideggeriana. E proprio l’indagine dei rap- porti di analogia e di differenza tra Heidegger e Wittgenstein a proposito in particolare di temi essenziali quali sono quelli dell’essere e del lin- guaggio può contribuire a comprendere meglio il pensiero del Novecento e quindi anche il pre- sente in cui viviamo. Luca Ghisleri QUELLO «SPECCHIO DEL VANGELO» La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delle dimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la doppia immagi- ne accostata per il capo del cadavere di un uomo, morto in segui- to ad una serie di torture culminate con la crocefissione. L’immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche, non può ancora dirsi provata. Certamente invece la Sindone (nella foto una rappresentazione tridimensiona- le del telo sindonico sul rilievo del volto - in positivo -, diffusa dal prof. Bruno Fabbiani della Fondazione Fabbiani), aiuta a compren- dere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Per questo il Papa l’ha definita «specchio del Vangelo». Qualche informazione utile, tratta dal sito www. sindone.org. La visita alla Santa Sindone è gratuita. È possibile prenotarla on line al sito www.sindone.org, per visite singole o di gruppo. Per prenotare telefonica- mente: dall’Italia: numero verde 008000SINDONE cor- rispondente a 0080007463663; da mobile: +390114399901 (informazioni: [email protected]). Il percorso per raggiungere la Sindone è attrezzato per accogliere persone diversamente abili. Dove neces- sario, si potrà richiedere l’assistenza di volontari e per- sonale specializzato. Informazioni: 011.0204734. Duran- te l’ostensione i volontari accoglieranno i visitatori, in città e lungo il percorso dell’ostensione. Il punto di ac- coglienza per chi viene da fuori Torino è ai Giardini Re- ali, da cui parte il percorso pedonale verso la visita. Il percorso avrà un unico ingresso, cui si accederà con il biglietto di prenotazione. In piazza Castello vi sarà un «punto di accoglienza» per turisti e pellegrini (nel Pa- lazzo della Regione, all’angolo con via Palazzo di Cit- tà), dove verranno rilasciate anche prenotazioni «im- mediate», a seconda della disponibilità dei posti. Davanti al sacro Lenzuolo, secondo le previsioni, si potrà sostare circa per tre minuti, al massimo cinque nei momenti di minore afflusso di visitatori. LA SACRA SINDONE In fila a Torino per l’Ostensione Pellegrini dal mondo da domani al 23 maggio Il 2 maggio è attesa la visita di Benedetto XVI Il Sacro Lino nell’arte, su web nei libri e in tv Correggio: Volto di Cristo In ascolto dell’essere che si rivela nel linguaggio Con la lezione su Heidegger inizia oggi alla Pace il nuovo ciclo di incontri della Ccdc. Seguiranno Wittgenstein e Blondel COSA SI SA DEL VENERATO LENZUOLO Cultura & Spettacoli Giornale di Brescia Venerdì 9 Aprile 2010 33

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Data e Ora: 08/04/10 21.45 - Pag: 33 - Pubb: 09/04/2010 - Composite

Una mostra, libri, programmi televisivi, unfrancobollo ed altre innumerevoli iniziati-ve accompagneranno questa Ostensionedella Sacra Sindone. Vediamone una pano-

ramica generale, partendo dalla mostra nella reggiadella Venaria Reale.

LE MOSTRE Uno sguardo sulle tante raffigurazionidel volto e del corpo di Gesù, dall’età paleocristianaal barocco, attraverso i capolavori di maestri della pit-tura e della scultura: è quanto offre (fino all’1 agosto)la mostra «Gesù. Il corpo, il volto nell’arte», apertanella reggia sabauda della Venaria Reale (nella re-staurata Scuderia Grande). Tra le oltre 180 opere inesposizione, anche capolavori, provenienti da colle-zioni ecclesiastiche e da grandi musei italiani e stra-nieri, di nomi come Correggio, Luca della Robbia,Guercino, Lippi, Lotto, Mantegna, Tintoretto e altri.

Sono invece 55 le opere di 33 artisti di fama interna-zionale che compongono la mostra «Il Sepolcro vuo-to. Un percorso d’arte contemporanea intorno allaSindone», che si tiene a Torino da domani al 23 mag-gio. Curata da Giovanni Cordero e ospitata in Palaz-zo Barolo, è promossa da Movimento per la Vita eCentro Cattolico di Bioetica dell’Arcidiocesi di Tori-no. Opere fra gli altri del bresciano Federico Severi-no. Sempre nel periodo dell’Ostensione, il foyer del-l’Auditorium Rai «Toscanini» di Torino ospita la mo-stra fotografica - patrocinata dal Comitato perl’Ostensione - «I luoghi dello spirito»: oltre 70 fotogra-fie dei luoghi sacri del Piemonte. Il Museo del Cinemaospita invece la mostra «Ecce Omo. L’immagine diGesù nella storia del cinema»: oltre 250 pezzi fra mani-festi, locandine, fotografie di scena, riviste, libri, parti-ture e dischi: a Palazzo Barolo di Torino, da oggi ilMuseo del Cinema presenta inoltre la mostra «Secon-do Pia. Fotografo della Sindone e del Piemonte»: unaselezione di scatti del fotografo piemontese, famosoper avere fotografato per primo la Sindone durantel’Ostensione del 1898. Infine, il Museo Regionale diScienze Naturali ha realizzato la mostra «Il corpo delCrocifisso. Sindone e religiosità popolare» (da doma-ni fino al 23 maggio): la Sindone vista attraverso lerappresentazioni del sacro nel mondo contadino.

I LIBRI È un viaggio alla riscoperta dei reperti santil’ultimo libro del giornalista Emanuele Roncalli «LaSindone e le reliquie celebri» (pp. 127, 16 €), ed. Mat-tioli 1885. L’autore, a partire dalla Sacra Sindone,elenca i tanti reperti sacri sparsi in Europa. BarbaraFrale (ricercatrice dell’Archivio Segreto Vaticano) èautrice de «La Sindone di Gesù Nazareno» (Il Muli-no). Da Utet è appena uscito «Passio Christi passiohominis», a cura di Gian Maria Zaccone e Bruno Bar-beris, con un video di ol-tre due ore. Utet ha rea-lizzato anche «Sindo-ne», volume di pregio atiratura limitata. La SanPaolo ha in uscita inveceun nuovo saggio di Ema-nuela Marinelli «La Sin-done». Elledici propone«Sindone. Vangelo, sto-ria, scienza (pp. 296, 16€), una serie di saggi deipiù noti studiosi del telosindonico, fra cui YvesSaillard, e pubblicazioniper bambini e ragazzi.

IN TV All’Ostensione, laRai dedicherà numerosiappuntamenti. Domani,sabato, «A Sua Immagine» (Raiuno) seguirà con unadiretta la prima visita dei fedeli dalle 17 alle 18.45. Do-menica, 11 aprile, lo stesso programma trasmetteràla Messa celebrata dal card. Poletto, nella chiesa diSant’Uberto nel castello di Venaria Reale, alle 10.30.Il 2 maggio il Tg1 seguirà, dalle 9.45, la visita di Bene-detto XVI a Torino. «Tv7», rotocalco del Tg1, di oggi,venerdì, alle 23.20, racconta il percorso dei Cavalieridella Sindone partiti a cavallo da Chambéry nel 1578,con l’arrivo in Italia a Susa, e propone un’intervistaall’Arcivescovo di Torino card. Severino Poletto.

Su Raidue: «Sulla Via di Damasco» dedicherà lapuntata del 1˚ maggio, alle 10.15, all’Ostensione dellaSacra Sindone. «Voyager» di Roberto Giacobbo trat-terà della Sindone in uno speciale a metà maggio. SuRaitre, «Mistery after Mistery», una serie in animazio-ne digitale, in 26 pillole da 2 minuti, racconta ai ragaz-zi (fino al 23 maggio) i tanti misteri legati al telo con-servato a Torino. Il progetto ha la supervisione dimons. Giuseppe Ghiberti (presidente della Commis-sione per la Sindone della Diocesi di Torino) e la con-sulenza del prof. Bruno Barberis (direttore del Cen-tro Internazionale di Sindonologia di Torino).

«Geo&Geo» (Raitre) realizzerà un documentariosulla storia della Sindone e le ragioni che spingono ifedeli a compiere pellegrinaggi. Per tutta la duratadell’Ostensione, la Rai proporrà anche una rassegnadi programmi tv dedicati al Sacro Lino, tratti dalleTeche, dal 1959 a oggi: da domani al 23 maggio, tutti igiorni al Museo della Radio e della Tv, in via Verdi 16a Torino; ingresso libero.

IL FRANCOBOLLO«La Sepoltura del Cristo e tre an-geli che reggono il Sudario» è l’opera, realizzata daGirolamo della Rovere attorno al 1620, che fa da sfon-do al francobollo dedicato alla Solenne Ostensione,nel valore di 60 centesimi, emesso lo scorso 22 marzo.

FACEBOOK E YOUTUBE Da alcuni giorni è attivasu Facebook la pagina «Qui Sindone 2010», istituitadal comitato dell’Ostensione, col Centro di Produzio-ni Televisive e Multimediali dei Frati Cappuccini «No-va T». Il comitato cura anche il canale su Youtube.

UN CORO VIRTUALE Un coro virtuale di musica sa-cra seguirà i pellegrini lungo tutto il percorso dellavisita. Si tratta di registrazioni di canti dei Vespri edella Messa eseguiti dal coro «Abbazia di Novalesa».

Ètutto pronto, a Torino, per l’Ostensio-ne della Sindone. A dieci anni di distan-za da quella del 2000, da domani, saba-to 10 aprile, fino al 23 maggio i pellegri-

ni di tutto il mondo potranno ammirare di nuo-vo la celebre reliquia. Che, nel frattempo, si è«rifatta il trucco»: l’Ostensione di quest’anno,che sarà suggellata il 2 maggio dalla visita diPapa Benedetto XVI, è infatti la prima da quan-do il sacro lino è stato sottoposto, nel 2002, adun intervento di conservazione, che lo ha ripor-tato al suo antico splendore. Con tale interven-to sono state rimosse le toppe apposte dalleClarisse di Chambéry, per riparare i danni del-l’incendio del 1532, e sono state attenuate leprofonde pieghe che deturpavano l’immagine.

Nel capoluogo piemontese sono attesi fra1.500.000 e 1.800.000 pellegrini. Fra quelli che sisono già prenotati (finora oltre un milione emezzo di persone), oltre il 90% verrà dall’Italia,e gruppi rilevanti arriveranno da Francia, Ger-mania, Polonia e Stati Uniti.

IL TEMA PASTORALE Un «grande evento»,insomma, che però «non è un fatto di turismoreligioso, ma un’iniziativa spirituale e pastora-le». Così l’ha definita il custode pontificio dellaSindone, l’arcivescovo di Torino, cardinale Se-verino Poletto.

Il tema scelto per questa Ostensione è «Pas-sio Christi passio hominis», per sottolineare «ilforte collegamento tra l’immagine sindonica,testimonianza della Passione del Signore, e lemolteplici sofferenze degli uomini e delle don-ne di oggi, perché trovino nella Sindone un si-curo riferimento di fede». Un richiamo «che di-venta tanto più significativo nella difficile situa-zione di crisi occupazionale ed economica checolpisce particolarmente il territorio torinese».

«La nostra fede cristiana - ha aggiunto ilcard. Poletto - non la fondiamo sulla Sindone,ma sul Vangelo e sulla testimonianza degliApostoli. Questa Ostensione, però, è un’occa-

sione per offrire alla fede cristiana un aiuto allameditazione, alla preghiera, alla contemplazio-ne di una sofferenza straordinaria e misteriosacome quella di Cristo».

Il cardinale di Torino ha aggiunto che «nonc’è la certezza matematica che la Sindone sial’autentico lenzuolo che ha avvolto il Signore:questo - ha aggiunto - ce lo diranno gli scienzia-ti e gli storici se mai ci riusciranno. Vero è chetutti i tentativi fatti per imitarla o ricrearla arti-ficialmente non sono riusciti, ed essa non puòessere sicuramente un manufatto». Per il card.Poletto, però, «la nostra fede, la nostra preghie-ra e la nostra meditazione sono aiutate dallacontemplazione di questa immagine».

LA SINDONE IN 3D Altra novità di questaOstensione, la decima dalla prima che avven-ne nel 1578, e la quarta dal 1978, sono le imma-gini tridimensionali. Un modo per vedere laSindone come mai prima d’ora: sempre più davicino e sempre più nei dettagli, dalle tracceematiche alla componente corporea.

LA VISITA DEL PONTEFICE Papa BenedettoXVI sarà a Torino domenica 2 maggio. Alle 10celebrerà la Messa in piazza San Carlo e guide-rà poi la recita del Regina Caeli. Nel pomerig-gio, dopo un incontro con i giovani della Dioce-si, si recherà in Duomo per la sosta di venera-zione davanti alla Sindone e per una riflessionesui temi dell’Ostensione. «Attendo con tantodesiderio, con tanta gioia la riflessione del Pa-pa - ha commentato l’arcivescovo di Torino -.Il Santo Padre sa fare sempre accostamenti in-teressanti tra il mistero della salvezza di Cristoe le nostre realtà umane». Prima di ripartireper Roma, il Papa visiterà il Cottolengo, incon-trando gli ammalati e gli ospiti della Piccola Ca-sa. Riceverà il saluto di padre Aldo Sarotto, su-periore generale della Famiglia cottolenghina,poi pronuncerà un suo discorso rivolto agliospiti della Piccola Casa. La Sindone è «un te-soro prezioso da custodire a lungo nel tempo -ha concluso Poletto - un dono preziosissimo».

Dai Giardini Reali inizia il percorso della visitaI numeri utili, il sito ufficiale, i volontari che guideranno la folla in arrivo nel capoluogo piemontese

«Lezioni di filosofia. Pensatori del Novecen-to» è un ciclo di incontri, promosso dalla Coope-rativa cattolico-democratica di cultura, che siterrà nella sala Bevilacqua di via Pace 10 a Bre-scia oggi, il 16 e il 23 aprile. Gli autori indagatisono Heidegger, Wittgenstein e Blondel.

Si inizia alle 18 odierne con il prof. Carlo An-gelino, docente di estetica all’Università di Ge-nova.

Pubblichiamo un contributo introduttivo delprof. Luca Ghisleri, docente di Ermeneutica al-la facoltà di Lettere e Filosofia dell’universitàdel Piemonte orientale.

Martin Heidegger (1889-1976) è spes-so indicato come il «fondatore» del-la filosofia ermeneutica, correntedi pensiero che, attenta in partico-

lare alla dimensione interpretativa del nostrorapporto con la realtà, ha connotato molta par-te della speculazione novecentesca e continua,del resto, ad innervare il dibattito teorico attua-le.

L’originalità di Heidegger consiste nell’estre-ma radicalità con cui egli esprime l’esigenza di

ripensare la nozione fondamentale del proble-ma filosofico, quella di «essere». Per condurretale indagine appare centrale il ruolo di chi po-ne la domanda riguardante il senso dell’esseree cioè l’uomo, denominato «esserci», un ente ca-ratterizzato da temporalità e mortalità, che sitrova sempre gettato in una situazione storicaparticolare e che, a partire da questa e dai signi-ficati che in essa si dischiudono, progetta lapropria esistenza aprendosi al mondo e agli al-tri.

«Essere e tempo», l’opera che affronta que-ste tematiche e che anche contro le intenzionidello stesso Heidegger costituirà una delle prin-cipali fonti dell’esistenzialismo, doveva termi-nare con una parte relativa alla questione gene-rale dell’essere, che tuttavia non fu mai scritta,perché egli si scontrò con i limiti del linguaggiodella metafisica, dominato dal modello della«semplice presenza», che riduce l’essere all’en-te, all’oggetto manipolabile, dimenticando ladifferenza (ontologica) fra essi.

Dopo la cosiddetta «svolta», nella seconda fa-se della sua riflessione Heidegger ripercorreràcosì la storia della metafisica occidentale leg-

gendola in chiave nichilistica proprio perchéconnotata da tale oblio della differenza ontolo-gica che, sorto con Platone, culmina nel domi-nio moderno e contemporaneo della scienza edella tecnica.

In un’epoca dominata dal primato del sog-getto e dal pensiero calcolante si tratta alloradi rimettersi in ascolto dell’essere che si rivelanel linguaggio. L’oblio dell’essere è superato, in-fatti, mediante un pensiero rammemorante einterpretativo che intende il linguaggio come«casa dell’essere» (espressione contenuta nella«Lettera sull’umanismo») e cioè non come unmero strumento del pensiero stesso, ma comel’orizzonte storico e l’ambiente comune all’in-terno del quale si dischiude la nostra esperien-za del mondo. In particolare il linguaggio deigrandi poeti coni l suo potere evocativo è il mo-dello di un linguaggio che non oggettiva l’esse-re, ma lo rivela nel suo nascondimento.

E proprio la questione del linguaggio pone inrelazione Heidegger con il coetaneo filosofoviennese Ludwig Wittgenstein, che nelle due di-stinte fasi del suo pensiero riflette prima sul lin-guaggio scientifico, considerandolo l’unico do-

tato di senso, sostenendo però anche che ri-guardo ad aspetti essenziali della vita come l’ar-te, l’etica e la religione «si debba tacere», propo-nendo così rispetto al riferimento heideggeria-no al linguaggio poetico una soluzione diversa(quella del silenzio «mistico») allo stesso pro-blema rappresentato dal dominio della scien-za. Il «secondo» Wittgenstein indaga poi il lin-guaggio comune, all’interno del quale il signifi-cato delle parole si basa su ben determinate re-gole d’uso, che caratterizzano i cosiddetti «gio-chi linguistici» (quali dare ordini, recitare o an-che pregare). Essi si radicano in particolari for-me di vita e sono sempre il frutto di precisi con-testi storici e comunitari, secondo una prospet-tiva vicina a quella della concezione ermeneuti-ca heideggeriana. E proprio l’indagine dei rap-porti di analogia e di differenza tra Heidegger eWittgenstein a proposito in particolare di temiessenziali quali sono quelli dell’essere e del lin-guaggio può contribuire a comprendere meglioil pensiero del Novecento e quindi anche il pre-sente in cui viviamo.

Luca Ghisleri

QUELLO «SPECCHIO DEL VANGELO»La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce delledimensioni di circa m. 4,41 x 1,13, contenente la doppia immagi-ne accostata per il capo del cadavere di un uomo, morto in segui-to ad una serie di torture culminate con la crocefissione.L’immagine è contornata da due linee nere strinate e da una seriedi lacune: sono i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambérynel 1532. Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo citato neiVangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalleindagini scientifiche, non può ancora dirsi provata. Certamenteinvece la Sindone (nella foto una rappresentazione tridimensiona-le del telo sindonico sul rilievo del volto - in positivo -, diffusa dalprof. Bruno Fabbiani della Fondazione Fabbiani), aiuta a compren-dere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù. Perquesto il Papa l’ha definita «specchio del Vangelo».

■ Qualche informazione utile, tratta dal sito www.sindone.org. La visita alla Santa Sindone è gratuita. Èpossibile prenotarla on line al sito www.sindone.org,per visite singole o di gruppo. Per prenotare telefonica-mente: dall’Italia: numero verde 008000SINDONE cor-rispondente a 0080007463663; da mobile:+390114399901 (informazioni: [email protected]).

Il percorso per raggiungere la Sindone è attrezzatoper accogliere persone diversamente abili. Dove neces-sario, si potrà richiedere l’assistenza di volontari e per-sonale specializzato. Informazioni: 011.0204734. Duran-te l’ostensione i volontari accoglieranno i visitatori, in

città e lungo il percorso dell’ostensione. Il punto di ac-coglienza per chi viene da fuori Torino è ai Giardini Re-ali, da cui parte il percorso pedonale verso la visita. Ilpercorso avrà un unico ingresso, cui si accederà con ilbiglietto di prenotazione. In piazza Castello vi sarà un«punto di accoglienza» per turisti e pellegrini (nel Pa-lazzo della Regione, all’angolo con via Palazzo di Cit-tà), dove verranno rilasciate anche prenotazioni «im-mediate», a seconda della disponibilità dei posti.

Davanti al sacro Lenzuolo, secondo le previsioni, sipotrà sostare circa per tre minuti, al massimo cinquenei momenti di minore afflusso di visitatori.

LA SACRA SINDONEIn fila a Torinoper l’OstensionePellegrini dal mondo da domani al 23 maggioIl 2 maggio è attesa la visita di Benedetto XVI

Il Sacro Linonell’arte, su webnei libri e in tv

Correggio:Volto di Cristo

In ascolto dell’essere che si rivela nel linguaggioCon la lezione su Heidegger inizia oggi alla Pace il nuovo ciclo di incontri della Ccdc. Seguiranno Wittgenstein e Blondel

COSA SI SA DEL VENERATO LENZUOLO

Cultura&SpettacoliGiornale di Brescia Venerdì 9 Aprile 2010 33