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DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~ 76125 Trani ~ ccp n. 22559702 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge del 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - S1/BA gennaio - febbraio 2020 Anno XXVI - CLXII n.1 MENSILE DI ESPERIENZE STUDIO E INFORMAZIONE Contiene I.R. L ' Arcivescovo in Brasile in visita pastorale nei luoghi della cooperazione missionaria Il racconto giorno per giorno ARCIDIOCESI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO “Padre Raffaele Di Bari, Loribamoi” UFFICIO DIOCESANO CULTURA E COMUNICAZIONI SOCIALI DIARIO DI UNA MISSIONE 17 gennaio 5 febbraio 2 0 2 0 a cura di Don Ferdinando Cascella Don Rino Caporusso EDITRICE ROTAS

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DELLrsquoARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato Margherita di Savoia San Ferdinando di Puglia Trinitapoli)

Palazzo Arcivescovile Via Beltrani 9 ~ 76125 Trani ~ ccp n 22559702Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 3532003 (conv in Legge del 27022004 n 46) art 1 comma 1 - S1BA

gennaio - febbraio 2020Anno XXVI - CLXII

n1

MENSILE DI ESPERIENZE STUDIO E INFORMAZIONE

Cont

iene

IR

LArcivescovo in Brasile in visita pastorale

nei luoghi della cooperazione missionaria

Il racconto giorno per giorno

ARCIDIOCESI TRANI-BARLETTA-BISCEGLIE

CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO

ldquoPadre Raffaele Di Bari Loribamoirdquo

UFFICIO DIOCESANO CULTURA

E COMUNICAZIONI SOCIALI

D I A R I ODI UNA MISSIONE

17 gennaio

5 febbraio

2 0 2 0

a cura di

Don Ferdinando Cascella

Don Rino Caporusso

EDITRICE ROTAS

Il concorso egrave organizzato dal Servizio CEI per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica

PRIMO PREMIO

15000 euro2020CONCORSO

PER LE PARROCCHIE

10 ANNO

SE IL TUO PROGETTO Egrave AIUTARE QUI TROVI CHI TI AIUTA

Torna TuttixTutti il concorso che premia le migliori idee per aiutare chi ne ha piugrave bisognoIscrivi la tua parrocchia e presenta il tuo progetto di solidarietagrave potresti vincere ifondi per realizzarlo Per partecipare basta organizzare un incontro formativo sulsostegno economico alla Chiesa cattolica e presentare un progetto di utilitagrave sociale afavore della tua comunitagrave Parlane subito col parroco e informati su tuttixtuttiit

Da 10 anni chi partecipa fa vincere gli altri

Mensile dellrsquoArcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie (Corato Margherita di Savoia Trinitapoli S Ferdinando di Puglia)Registrazione n 307 del 1471995presso il Tribunale di Trani a cura dellrsquoUfficio Diocesano Comunicazioni Sociali

LrsquoArcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie egrave iscritta al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) n 5031 (07092001)

Direttore responsabile ed editorialeRiccardo Losappio

PALAZZO ARCIVESCOVILE Via Beltrani 9 - 76125 Trani (BT)

Consiglio di RedazioneGiovanni Capurso - Marina Criscuoli -Giuseppe Faretra - Riccardo Garbetta -Francesca Leone - Sabina Leonetti -Angelo Maffione - Giuseppe Milone -Massimo Serio - Maria Terlizzi

Questo periodico egrave associato alla Unione Stampa PeriodicaItaliana e alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici

2020

Quote abbonamentoeuro 2000 Ordinario euro 3000 Sostenitore euro 10000 Benefattori cc postale n 22559702intestato a ldquoIN COMUNIONEldquoPalazzo Arcivescovile - Via Beltrani 9 76125 Trani - Tel 0883334554 - 529640

Impaginazione stampa e confezioneEDITRICE ROTAS - wwweditricerotasitVia Risorgimento 8 - 76121 Barlettatel 0883536323 - fax 0883535664Per lrsquoinvio di articoli lettere e comunicati stampadiac Riccardo Losappio Chiesa S AntonioVia Madonna degli Angeli 276121 Barletta - tel 0883529640 - 328 2967590fax 0883529640 - 0883334554e-mail riccardolosappiogmailcom

Coordinate BancarieCodice IBANIT39 N076 0104 0000 0002 2559 702Codice BICSWIFTBPPIITRRXXXCIN ABI CAB N CONTO N 07601 04000 000022559702

Le cose belle continuano a vivere dentro

Carissimi lettori e amiciringrazio di cuore il diacono Riccardo Losappio direttore responsabile di questo periodico diocesano per la possibilitagrave di aprire questo nu-

mero di In Comunione presentando i contenuti di quanto troverete allrsquointerno circa lrsquoesperienza in Brasile dal 17 gennaio al 5 febbraio us che il nostro Arcivescovo don Leonardo ha vissuto in compagnia di don Peppino Pavone don Rino Caporusso Nino Ciliento il sottoscritto

Egrave verohellip le vicende legate allrsquoepidemia del Coronavirus hanno inevitabil-mente allargato le maglie della memoria facendoci credere che sia passa-to chissagrave quanto tempo da quei giorni in cui dallrsquoaltro capo del mondo ci sembrava tutto cosigrave esageratamente allarmante e che poi tutto si sarebbe concluso in breve tempohellip La veritagrave egrave che non ci riesce sempre facile fare i conti con i tempi di Diohellip

Le cose belle perograve continuano a vivere dentro hellipeccome se vivonohellipLa nostra Arcidiocesi ha ricordato questrsquoanno il venticinquesimo anniver-

sario della cooperazione missionaria nella diocesi di Pinhero nello stato del Maranhatildeo nord-est del Brasile Il desiderio di allargare la tenda e raggiungere gli estremi confini della terra in tutti questi anni ha visto lrsquoimpegno di tan-ti sacerdoti diaconi seminaristi e laici raggiungere questo lembo di terra e toccare con mano povertagrave miseria ingiustizia ma anche gioia bellezza sem-plicitagrave La pubblicazione de Diario di una Missione che troverete in allegato vuole ripercorre le tappe salienti di questo viaggio e consegnare al cuore e alla memoria di tutti i luoghi in cui ci si egrave fermati per adorare e benedire i frutti della redenzione di Cristo operata dallrsquoannuncio del vangelo e dalla te-stimonianza della caritagrave

EDITORIALE

bull Le cose belle continuano a vivere dentro 1

EMERGENZA CORONAVIRUS

bull Il messaggio dellArcivescovo 2bull Le disposizioni dellrsquoArcivescovo 3bull LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza 4bull Una Quaresima in quarantena 5

ABITARE

bull Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua 6bull A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per la Raccolta del farmaco 8

EDUCARE

bull Costruire ponti 10bull Novitagrave sulla Sacra Sindone 11

USCIRE

bull Crsquoegrave grazia per tutti 12bull Un Vademecum giuridico-pastora-le per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile 13bull Accompagnare discernere integrarehellip il Verbo si incarna per sanare le nostre ferite 15

ANNUNCIARE

bull Dal policentrismo alla polarizzazione 17bull Preghiera silenzio e discernimento sempre attuali 20bull Comunicato n 4 circa la Serva di Dio Luisa Piccarreta 24bull 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa 25

CULTURA E TRADIZIONE

bull Lampedusa al Teatro Curci 26bull Teatro x casa Corato - Corte Zitoli 27

TRASFIGURARE

bull Ricordando Madre Maria Ruggerina Cassatella 28

CITTADINANZA

bull Il sogno diventato realtagrave 29

OLTRE IL RECINTO 30

SOM

MA

RIO

Don Ferdinando Cascella

GEN-FEB 2020 1

EDITORIALE |

(continua a p 2)

Il messaggio dellArcivescovo

In queste ore in cui siamo alle prese con lemer-genza coronavirus sento di rivolgermi a tutti voi carissimi fedeli di Trani-Barletta-Bisceglie unendo-

mi cosigrave ai messaggi dei vescovi italiani e di tanti miei confratelli La mia vuole essere una parola di speranza che trova alimento in due ordini di riflessione La prima si fonda sulla certezza che le autoritagrave ita-liane da quelle centrali a quelle periferiche stanno agendo con professionalitagrave e sinergia a piugrave livelli allo scopo di salvaguardare la salute di ciascun cittadino Questo deve spronarci a dare la piena collaborazione alle laquoAutoritagrave dello Stato e delle Regioni - si legge nel comunicato della CEI - per contenere il rischio epi-demicoraquo E ciograve anche nel caso tale obiettivo dovesse impegnarci nellrsquolaquoosservanza delle disposizioni ema-nateraquo Rendiamo altresigrave il nostro grazie a chi talvolta senza interruzione egrave impegnato a rendere un servizio delicato e necessario per il bene della vita di noi cit-tadini Altresigrave - e vengo al secondo motivo di speranza - non possiamo prescindere dal patrimonio piugrave profondo della nostra fede Dio egrave sempre dalla parte del suo Popolo anche quando questi dovesse sperimentare il senso della solitudine dellabbandono dellaffan-no della malattia Guardiamo alla vicinanza di Dio nei confronti delle creature umane continuamente spe-rimentata e confermata nella pagine del testo biblico e percheacute no nella storia religiosa del nostro passato e fissata nella memoria della pietagrave popolare Viviamo un momento in cui va riscoperto il senso e il valore della preghiera proprio ora in cui ci appre-stiamo a vivere la quaresima nella consapevolezza dei nostri limiti e che non possiamo fare a meno luno dellaltro e quindi della solidarietagrave reciproca Si piugrave preghiera laquoPreghiera - egrave questo linvito dei vescovi

CoronavirusUn pensiero costante filo conduttore di questa forte e avvincente esperienza brasiliana egrave stato al contempo me-raviglia e indignazione La meraviglia di un modo diverso di vivere il tempo le relazioni la fede lrsquoindignazione per si-tuazioni che stentano a cambiare un popolo quasi condan-nato a vivere e poi anche a morire appesantiti ogni giorno da abusi di potere pensiamo alle oppressioni politiche e a tutte quelle situazioni che creano instabilitagrave e disequilibrio colpendo i piugrave deboli i piugrave poveri e costringendoli a tacere laquoDio dove seiraquo E tornano le domande che non troveranno mai risposte quaggiugrave laquoPercheacute Signore Percheacute Percheacute non lo impedisci Percheacute permetti che lrsquoinnocente soffra Quan-do Signore quando giungeragrave la paceraquo

Quando ero bambino mia mamma aveva lrsquoabitudine di tenermi accanto mentre ricamava Mi fermavo spesso ad osservare il tamburo della trama dalla parte sbagliata dal di sotto Incuriosito le chiedevo come mai lrsquointreccio dei fili rendeva difficile seguire la sagoma del disegno Al-lora mi prendeva sulle sue ginocchia facendomi ammira-re lrsquoopera dalla parte giusta dal di sopra Nei giorni di per-manenza in Brasile piugrave volte abbiamo solcato i cieli e in effetti vedere la terra dallrsquoalto egrave tutta unrsquoaltra cosa Questa visuale prospettica non egrave soltanto di ordine geograficohellip egrave anche un modo di vedere interiore Spesso assolutizzia-mo i luoghi le persone le cose quasi fossero indispensabi-li e definitivehellipahimegravehellip Se solo imparassimo ad avere uno sguardo drsquoinsieme planetario direbbe Ernesto Balducci allora guariremmo dal nostro brontolio cronico

Percorriamo le vie di Mirinzal Cedral Santa Helena Santo Rita Cicerolandia Nei singoli negozi incrociamo giovani commesse dagli occhi stupendi ma segnati da una profonda mestizia ci seguono con audaci cenni del capo che altrove sarebbero parsi provocazioni sul bancone di un bar anziani che si ricompongono nellrsquoabituale malin-conia dopo ogni accattivante sorriso andato a vuotohellip e ti chiedi drammaticamente come mai ancora non si as-sottigli il divario tra popoli dellrsquoopulenza e popoli del sud del mondo

Sfogliando le pagine di questo diario troverete tutto questohellip attraverso i nostri occhi una possibilitagrave di vede-re in modo diverso Vi lascio con un brevissimo scritto di Ernesto Balducci scrittore dello scorso secolo in ldquoIl cerchio si chiuderdquohellip non egrave ammonizione solo una provocazione laquoMi sono spesso domandato che ne sarebbe stato di me se fossi nato in una cittagrave chiassosa e illuminata in una tranquil-la famiglia borghese Ma sono nato nel silenzio di un paese medioevale sulle pendici di un vulcano spento e in una cor-nice umana dove era difficile discernere il confine tra la realtagrave e la fiaba Sono cresciuto avvolto in un silenzio che mi dava spavento e mi avvezzava ai contatti col mistero Egrave stata una grazia Egrave stata una circostanza casuale che ha condizionato la mia libertagrave per sempre Queste domande si spengono nel silenzio e cioegrave nel giusto postoraquo

Don Ferdinando CascellaDirettore Centro missionario diocesano ldquoLoribamoirdquo

|EDITORIALE

GEN-FEB 20202

EMERGENZA CORONAVIRUS

Le disposizioni dellrsquoArcivescovo

Alla luce del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 contenenti misure ur-genti atte a contrastare e a contenere il contagio del

coronavirus COVID-19 e in linea con le disposizioni conte-nute nel Comunicato diffuso dai Vescovi delle Diocesi di Puglia nella medesima data sento lurgenza di intervenire con alcune precisazioni per la nostra Arcidiocesibull le Sante Messe festive e feriali con la partecipazione

del popolo sono sospese il popolo di Dio egrave dispensato dallobbligo del precetto festivo e potragrave unirsi alla pre-ghiera della Chiesa personalmente e in famiglia me-ditando la Parola di Dio e accedendo alla Comunione spirituale

bull i presbiteri celebrino lEucaristia in forma privata e rigo-rosamente a porte chiuse

bull sono sospese le celebrazioni dei sacramenti (battesimi cresime matrimoni)

bull i funerali non siano celebrati in chiesa si benedica la sal-ma del defunto direttamente al cimitero con le preghie-re rituali dellrsquoldquolultima raccomandazione e commiatordquo il presbitero amministrante la benedizione sia di norma il parroco del fedele defunto o un suo delegato ogni cittagrave si organizzi dintesa col Vicario di zona pastorale circa le modalitagrave applicative di tale disposizione

bull le chiese rimangano aperte per la preghiera personale avendo cura che i fedeli rispettino la distanza di sicurez-za interpersonale di almeno un metro egrave sospesa ogni forma di preghiera comunitaria e di manifestazione esterna della fede (feste patronali processioni stazioni quaresimali)

bull egrave possibile celebrare il sacramento della riconciliazione in spazi aperti o in luoghi che consentano la distanza interpersonale di cui sopra

bull egrave sospesa ogni genere di attivitagrave pastorale (catechesi lectio incontri formativi)

bull sono sospesi gli incontri zonali di clero e ogni altra for-ma di incontro che comporti assembramento di fedeli (convocazioni di confraternite di associazioni ecchellip)

bull gli Uffici di Curia rimangono aperti al pubblico previo appuntamento concordato con il Responsabile o Diret-tore dellUfficio

Tali disposizioni sono valide a decorrere dalla data odierna sino al 3 aprile 2020

Vi invito a ravvivare la fede e la preghiera invocando il Si-gnore nella prova con queste parole

Signore Gesugrave tu sei il nostro pastoreper amore ci guidi sul giusto camminoe ti prendi cura di noi percheacute nulla ci manchiAnche quando viviamo momenti difficilicome sono questi dellrsquoemergenza sanitariache sta interessando il nostro territorioper il contagio da coronavirussappiamo che tu sei sempre con noinostra guida e nostra difesaPer questo aiutaci a non temere alcun maleIl tuo Santo Spirito doni la guarigione ai malatiil sostegno a chi si prodiga per la nostra salutePresto possiamo tornare ad una vita tranquilla e serenamaturati nella gratitudine per il dono immenso della vitarafforzati nella fede in te fedele nostro compagno di viaggiomigliorati nelle relazioni fraterne percheacute figli dello stesso PadreO Madonna dello Sterpetosiamo sicuri di trovare nel tuo cuore di mammaprotezione e consolazionealla tua intercessione e a quella dei nostri PatroniS Nicola il PellegrinoS RuggeroSS Mauro Sergio e Pantaleoneaffidiamo questa nostra preghieraAmen

Trani 10 marzo 2020X Mons Leonardo DrsquoAscenzo

Arcivescovo

italiani - di vicinanza a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari preghiera per medici e infermieri delle strutture sanitarie chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale preghiera per chi ha la responsabilitagrave di adottare misure precauzionali e restrittiveraquo

Su tutti voi invoco la benedizione del Signore e linterces-sione della Beata Vergine Maria

Trani 26 febbraio 2020 mercoledigrave delle Ceneri

X d Leonardo

EMERGENZA CORONAVIRUS |

GEN-FEB 2020 3

Mons Leonardo DrsquoAscenzo presiederagrave alcune celebrazioni e dei momenti di preghiera a porte chiuse dalla Cappella del Palazzo Arci-

vescovile di Trani in quanto laquonon vogliamo vivere que-sto percorso di preparazione alla Pasqua senza la pre-ghiera che va elevata al Signore soprattutto in questi giorni in cui stiamo vivendo lrsquoemergenza del coronavi-rus Pregheremo per noi per coloro che sono stati colpi-ti da questa malattia per coloro che sono impegnati nel campo della scienza e della cura di essaraquo

I momenti liturgici saranno teletrasmessi grazie alla disponibilitagrave e alla collaborazione di tre emittenti televi-sive Amica9 (canale 91) Easy Canale 190 Teleregione (canale 14) secondo il seguente calendario

Venerdigrave 13 marzoore 1700 VIA CRUCIS

Domenica 15 marzo - III DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giovedigrave 19 marzoore 1700 ADORAZIONE EUCARISTICA

Domenica 22 marzo - IV DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Mercoledigrave 25 marzoore 1700 RECITA DEL SANTO ROSARIO

Venerdigrave 27 marzoore 1700 VEGLIA DI PREGHIERA DINANZI ALLrsquoIMMAGI-

NE DEL SS SALVATORE

Domenica 29 marzo - V DOMENICA DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Martedigrave 31 marzoore 1700 CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Giovedigrave 2 aprileore 1700 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza

La Quaresima egrave probabilmente il tempo miglio-re per vivere la quarantena Al di lagrave dellrsquoasso-nanza lessicale che cosa sono le settimane che precedono la Pasqua se non un tempo di

silenzio riflessione deserto preghiera Non sappiamo se tutto questo sia una coincidenza temporale o parte di un progetto piugrave grande di noi e al momento incomprensibile Ma possiamo partire da questa sovrapposizione di eventi sul calendario per una riflessione piugrave ampia sul nostro stile di vita cercando di non dare ragione alle tantissime voci che si stanno sovrapponendo proprio in questo tempo voci che da un lato vorrebbero destabilizzare la serenitagrave di chi vuole vivere una fede equilibrata e sincera

Da anni infatti siamo immersi in una societagrave che non si ferma mai Non puograve e non deve smettere di accelerare percheacute educata e abituata alla produzione alla velocitagrave al fare sempre e comunque superando qualsiasi ostacolo a tutti i costi Il tempo per la preghiera per lrsquoanalisi interiore per un esame di coscienza sulle strade intraprese egrave sospe-so o nel peggiore dei casi buttato via Non possiamo fer-marci percheacute il mondo attorno a noi corre e non potrem-mo certo rischiare di rimanere indietro

Il coronavirus ha invece scosso la nostra esistenza a partire dal ritmo quotidiano che scandiva le nostre giorna-te Non possiamo uscire di casa se non per reali necessitagrave Non possiamo avere contatti ravvicinati con il prossimo Non possiamo lavorare regolarmente se non con le do-vute precauzioni e meglio se con lo smartworking Non possiamo addirittura andare a messa la domenica o in set-timana Fatto praticamente mai accaduto prima che ci re-stituisce la gravitagrave del periodo vissuto Sono convinto che le privazioni che stiamo sperimentando aprano il cuore alla luce e alla forza dello Spirito Santo che ci introduce a vie nuove nuove forme nuove possibilitagrave

Le chiese storicamente sono state lrsquoultimo avamposto in cui rifugiarsi dalle calamitagrave naturali o dalle guerre Oggi ci viene chiesto di evitare assolutamente i luoghi affollati per cui anche la Chiesa deve sospendere le cerimonie reli-

|EMERGENZA CORONAVIRUS

GEN-FEB 20204

giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

EMERGENZA CORONAVIRUS |

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Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

|ABITARE

GEN-FEB 20206

mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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GEN-FEB 2020 7

dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

|ABITARE

GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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GEN-FEB 202016

Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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GEN-FEB 2020 21

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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GEN-FEB 2020 33

SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 39

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 2: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Il concorso egrave organizzato dal Servizio CEI per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica

PRIMO PREMIO

15000 euro2020CONCORSO

PER LE PARROCCHIE

10 ANNO

SE IL TUO PROGETTO Egrave AIUTARE QUI TROVI CHI TI AIUTA

Torna TuttixTutti il concorso che premia le migliori idee per aiutare chi ne ha piugrave bisognoIscrivi la tua parrocchia e presenta il tuo progetto di solidarietagrave potresti vincere ifondi per realizzarlo Per partecipare basta organizzare un incontro formativo sulsostegno economico alla Chiesa cattolica e presentare un progetto di utilitagrave sociale afavore della tua comunitagrave Parlane subito col parroco e informati su tuttixtuttiit

Da 10 anni chi partecipa fa vincere gli altri

Mensile dellrsquoArcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie (Corato Margherita di Savoia Trinitapoli S Ferdinando di Puglia)Registrazione n 307 del 1471995presso il Tribunale di Trani a cura dellrsquoUfficio Diocesano Comunicazioni Sociali

LrsquoArcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie egrave iscritta al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) n 5031 (07092001)

Direttore responsabile ed editorialeRiccardo Losappio

PALAZZO ARCIVESCOVILE Via Beltrani 9 - 76125 Trani (BT)

Consiglio di RedazioneGiovanni Capurso - Marina Criscuoli -Giuseppe Faretra - Riccardo Garbetta -Francesca Leone - Sabina Leonetti -Angelo Maffione - Giuseppe Milone -Massimo Serio - Maria Terlizzi

Questo periodico egrave associato alla Unione Stampa PeriodicaItaliana e alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici

2020

Quote abbonamentoeuro 2000 Ordinario euro 3000 Sostenitore euro 10000 Benefattori cc postale n 22559702intestato a ldquoIN COMUNIONEldquoPalazzo Arcivescovile - Via Beltrani 9 76125 Trani - Tel 0883334554 - 529640

Impaginazione stampa e confezioneEDITRICE ROTAS - wwweditricerotasitVia Risorgimento 8 - 76121 Barlettatel 0883536323 - fax 0883535664Per lrsquoinvio di articoli lettere e comunicati stampadiac Riccardo Losappio Chiesa S AntonioVia Madonna degli Angeli 276121 Barletta - tel 0883529640 - 328 2967590fax 0883529640 - 0883334554e-mail riccardolosappiogmailcom

Coordinate BancarieCodice IBANIT39 N076 0104 0000 0002 2559 702Codice BICSWIFTBPPIITRRXXXCIN ABI CAB N CONTO N 07601 04000 000022559702

Le cose belle continuano a vivere dentro

Carissimi lettori e amiciringrazio di cuore il diacono Riccardo Losappio direttore responsabile di questo periodico diocesano per la possibilitagrave di aprire questo nu-

mero di In Comunione presentando i contenuti di quanto troverete allrsquointerno circa lrsquoesperienza in Brasile dal 17 gennaio al 5 febbraio us che il nostro Arcivescovo don Leonardo ha vissuto in compagnia di don Peppino Pavone don Rino Caporusso Nino Ciliento il sottoscritto

Egrave verohellip le vicende legate allrsquoepidemia del Coronavirus hanno inevitabil-mente allargato le maglie della memoria facendoci credere che sia passa-to chissagrave quanto tempo da quei giorni in cui dallrsquoaltro capo del mondo ci sembrava tutto cosigrave esageratamente allarmante e che poi tutto si sarebbe concluso in breve tempohellip La veritagrave egrave che non ci riesce sempre facile fare i conti con i tempi di Diohellip

Le cose belle perograve continuano a vivere dentro hellipeccome se vivonohellipLa nostra Arcidiocesi ha ricordato questrsquoanno il venticinquesimo anniver-

sario della cooperazione missionaria nella diocesi di Pinhero nello stato del Maranhatildeo nord-est del Brasile Il desiderio di allargare la tenda e raggiungere gli estremi confini della terra in tutti questi anni ha visto lrsquoimpegno di tan-ti sacerdoti diaconi seminaristi e laici raggiungere questo lembo di terra e toccare con mano povertagrave miseria ingiustizia ma anche gioia bellezza sem-plicitagrave La pubblicazione de Diario di una Missione che troverete in allegato vuole ripercorre le tappe salienti di questo viaggio e consegnare al cuore e alla memoria di tutti i luoghi in cui ci si egrave fermati per adorare e benedire i frutti della redenzione di Cristo operata dallrsquoannuncio del vangelo e dalla te-stimonianza della caritagrave

EDITORIALE

bull Le cose belle continuano a vivere dentro 1

EMERGENZA CORONAVIRUS

bull Il messaggio dellArcivescovo 2bull Le disposizioni dellrsquoArcivescovo 3bull LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza 4bull Una Quaresima in quarantena 5

ABITARE

bull Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua 6bull A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per la Raccolta del farmaco 8

EDUCARE

bull Costruire ponti 10bull Novitagrave sulla Sacra Sindone 11

USCIRE

bull Crsquoegrave grazia per tutti 12bull Un Vademecum giuridico-pastora-le per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile 13bull Accompagnare discernere integrarehellip il Verbo si incarna per sanare le nostre ferite 15

ANNUNCIARE

bull Dal policentrismo alla polarizzazione 17bull Preghiera silenzio e discernimento sempre attuali 20bull Comunicato n 4 circa la Serva di Dio Luisa Piccarreta 24bull 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa 25

CULTURA E TRADIZIONE

bull Lampedusa al Teatro Curci 26bull Teatro x casa Corato - Corte Zitoli 27

TRASFIGURARE

bull Ricordando Madre Maria Ruggerina Cassatella 28

CITTADINANZA

bull Il sogno diventato realtagrave 29

OLTRE IL RECINTO 30

SOM

MA

RIO

Don Ferdinando Cascella

GEN-FEB 2020 1

EDITORIALE |

(continua a p 2)

Il messaggio dellArcivescovo

In queste ore in cui siamo alle prese con lemer-genza coronavirus sento di rivolgermi a tutti voi carissimi fedeli di Trani-Barletta-Bisceglie unendo-

mi cosigrave ai messaggi dei vescovi italiani e di tanti miei confratelli La mia vuole essere una parola di speranza che trova alimento in due ordini di riflessione La prima si fonda sulla certezza che le autoritagrave ita-liane da quelle centrali a quelle periferiche stanno agendo con professionalitagrave e sinergia a piugrave livelli allo scopo di salvaguardare la salute di ciascun cittadino Questo deve spronarci a dare la piena collaborazione alle laquoAutoritagrave dello Stato e delle Regioni - si legge nel comunicato della CEI - per contenere il rischio epi-demicoraquo E ciograve anche nel caso tale obiettivo dovesse impegnarci nellrsquolaquoosservanza delle disposizioni ema-nateraquo Rendiamo altresigrave il nostro grazie a chi talvolta senza interruzione egrave impegnato a rendere un servizio delicato e necessario per il bene della vita di noi cit-tadini Altresigrave - e vengo al secondo motivo di speranza - non possiamo prescindere dal patrimonio piugrave profondo della nostra fede Dio egrave sempre dalla parte del suo Popolo anche quando questi dovesse sperimentare il senso della solitudine dellabbandono dellaffan-no della malattia Guardiamo alla vicinanza di Dio nei confronti delle creature umane continuamente spe-rimentata e confermata nella pagine del testo biblico e percheacute no nella storia religiosa del nostro passato e fissata nella memoria della pietagrave popolare Viviamo un momento in cui va riscoperto il senso e il valore della preghiera proprio ora in cui ci appre-stiamo a vivere la quaresima nella consapevolezza dei nostri limiti e che non possiamo fare a meno luno dellaltro e quindi della solidarietagrave reciproca Si piugrave preghiera laquoPreghiera - egrave questo linvito dei vescovi

CoronavirusUn pensiero costante filo conduttore di questa forte e avvincente esperienza brasiliana egrave stato al contempo me-raviglia e indignazione La meraviglia di un modo diverso di vivere il tempo le relazioni la fede lrsquoindignazione per si-tuazioni che stentano a cambiare un popolo quasi condan-nato a vivere e poi anche a morire appesantiti ogni giorno da abusi di potere pensiamo alle oppressioni politiche e a tutte quelle situazioni che creano instabilitagrave e disequilibrio colpendo i piugrave deboli i piugrave poveri e costringendoli a tacere laquoDio dove seiraquo E tornano le domande che non troveranno mai risposte quaggiugrave laquoPercheacute Signore Percheacute Percheacute non lo impedisci Percheacute permetti che lrsquoinnocente soffra Quan-do Signore quando giungeragrave la paceraquo

Quando ero bambino mia mamma aveva lrsquoabitudine di tenermi accanto mentre ricamava Mi fermavo spesso ad osservare il tamburo della trama dalla parte sbagliata dal di sotto Incuriosito le chiedevo come mai lrsquointreccio dei fili rendeva difficile seguire la sagoma del disegno Al-lora mi prendeva sulle sue ginocchia facendomi ammira-re lrsquoopera dalla parte giusta dal di sopra Nei giorni di per-manenza in Brasile piugrave volte abbiamo solcato i cieli e in effetti vedere la terra dallrsquoalto egrave tutta unrsquoaltra cosa Questa visuale prospettica non egrave soltanto di ordine geograficohellip egrave anche un modo di vedere interiore Spesso assolutizzia-mo i luoghi le persone le cose quasi fossero indispensabi-li e definitivehellipahimegravehellip Se solo imparassimo ad avere uno sguardo drsquoinsieme planetario direbbe Ernesto Balducci allora guariremmo dal nostro brontolio cronico

Percorriamo le vie di Mirinzal Cedral Santa Helena Santo Rita Cicerolandia Nei singoli negozi incrociamo giovani commesse dagli occhi stupendi ma segnati da una profonda mestizia ci seguono con audaci cenni del capo che altrove sarebbero parsi provocazioni sul bancone di un bar anziani che si ricompongono nellrsquoabituale malin-conia dopo ogni accattivante sorriso andato a vuotohellip e ti chiedi drammaticamente come mai ancora non si as-sottigli il divario tra popoli dellrsquoopulenza e popoli del sud del mondo

Sfogliando le pagine di questo diario troverete tutto questohellip attraverso i nostri occhi una possibilitagrave di vede-re in modo diverso Vi lascio con un brevissimo scritto di Ernesto Balducci scrittore dello scorso secolo in ldquoIl cerchio si chiuderdquohellip non egrave ammonizione solo una provocazione laquoMi sono spesso domandato che ne sarebbe stato di me se fossi nato in una cittagrave chiassosa e illuminata in una tranquil-la famiglia borghese Ma sono nato nel silenzio di un paese medioevale sulle pendici di un vulcano spento e in una cor-nice umana dove era difficile discernere il confine tra la realtagrave e la fiaba Sono cresciuto avvolto in un silenzio che mi dava spavento e mi avvezzava ai contatti col mistero Egrave stata una grazia Egrave stata una circostanza casuale che ha condizionato la mia libertagrave per sempre Queste domande si spengono nel silenzio e cioegrave nel giusto postoraquo

Don Ferdinando CascellaDirettore Centro missionario diocesano ldquoLoribamoirdquo

|EDITORIALE

GEN-FEB 20202

EMERGENZA CORONAVIRUS

Le disposizioni dellrsquoArcivescovo

Alla luce del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 contenenti misure ur-genti atte a contrastare e a contenere il contagio del

coronavirus COVID-19 e in linea con le disposizioni conte-nute nel Comunicato diffuso dai Vescovi delle Diocesi di Puglia nella medesima data sento lurgenza di intervenire con alcune precisazioni per la nostra Arcidiocesibull le Sante Messe festive e feriali con la partecipazione

del popolo sono sospese il popolo di Dio egrave dispensato dallobbligo del precetto festivo e potragrave unirsi alla pre-ghiera della Chiesa personalmente e in famiglia me-ditando la Parola di Dio e accedendo alla Comunione spirituale

bull i presbiteri celebrino lEucaristia in forma privata e rigo-rosamente a porte chiuse

bull sono sospese le celebrazioni dei sacramenti (battesimi cresime matrimoni)

bull i funerali non siano celebrati in chiesa si benedica la sal-ma del defunto direttamente al cimitero con le preghie-re rituali dellrsquoldquolultima raccomandazione e commiatordquo il presbitero amministrante la benedizione sia di norma il parroco del fedele defunto o un suo delegato ogni cittagrave si organizzi dintesa col Vicario di zona pastorale circa le modalitagrave applicative di tale disposizione

bull le chiese rimangano aperte per la preghiera personale avendo cura che i fedeli rispettino la distanza di sicurez-za interpersonale di almeno un metro egrave sospesa ogni forma di preghiera comunitaria e di manifestazione esterna della fede (feste patronali processioni stazioni quaresimali)

bull egrave possibile celebrare il sacramento della riconciliazione in spazi aperti o in luoghi che consentano la distanza interpersonale di cui sopra

bull egrave sospesa ogni genere di attivitagrave pastorale (catechesi lectio incontri formativi)

bull sono sospesi gli incontri zonali di clero e ogni altra for-ma di incontro che comporti assembramento di fedeli (convocazioni di confraternite di associazioni ecchellip)

bull gli Uffici di Curia rimangono aperti al pubblico previo appuntamento concordato con il Responsabile o Diret-tore dellUfficio

Tali disposizioni sono valide a decorrere dalla data odierna sino al 3 aprile 2020

Vi invito a ravvivare la fede e la preghiera invocando il Si-gnore nella prova con queste parole

Signore Gesugrave tu sei il nostro pastoreper amore ci guidi sul giusto camminoe ti prendi cura di noi percheacute nulla ci manchiAnche quando viviamo momenti difficilicome sono questi dellrsquoemergenza sanitariache sta interessando il nostro territorioper il contagio da coronavirussappiamo che tu sei sempre con noinostra guida e nostra difesaPer questo aiutaci a non temere alcun maleIl tuo Santo Spirito doni la guarigione ai malatiil sostegno a chi si prodiga per la nostra salutePresto possiamo tornare ad una vita tranquilla e serenamaturati nella gratitudine per il dono immenso della vitarafforzati nella fede in te fedele nostro compagno di viaggiomigliorati nelle relazioni fraterne percheacute figli dello stesso PadreO Madonna dello Sterpetosiamo sicuri di trovare nel tuo cuore di mammaprotezione e consolazionealla tua intercessione e a quella dei nostri PatroniS Nicola il PellegrinoS RuggeroSS Mauro Sergio e Pantaleoneaffidiamo questa nostra preghieraAmen

Trani 10 marzo 2020X Mons Leonardo DrsquoAscenzo

Arcivescovo

italiani - di vicinanza a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari preghiera per medici e infermieri delle strutture sanitarie chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale preghiera per chi ha la responsabilitagrave di adottare misure precauzionali e restrittiveraquo

Su tutti voi invoco la benedizione del Signore e linterces-sione della Beata Vergine Maria

Trani 26 febbraio 2020 mercoledigrave delle Ceneri

X d Leonardo

EMERGENZA CORONAVIRUS |

GEN-FEB 2020 3

Mons Leonardo DrsquoAscenzo presiederagrave alcune celebrazioni e dei momenti di preghiera a porte chiuse dalla Cappella del Palazzo Arci-

vescovile di Trani in quanto laquonon vogliamo vivere que-sto percorso di preparazione alla Pasqua senza la pre-ghiera che va elevata al Signore soprattutto in questi giorni in cui stiamo vivendo lrsquoemergenza del coronavi-rus Pregheremo per noi per coloro che sono stati colpi-ti da questa malattia per coloro che sono impegnati nel campo della scienza e della cura di essaraquo

I momenti liturgici saranno teletrasmessi grazie alla disponibilitagrave e alla collaborazione di tre emittenti televi-sive Amica9 (canale 91) Easy Canale 190 Teleregione (canale 14) secondo il seguente calendario

Venerdigrave 13 marzoore 1700 VIA CRUCIS

Domenica 15 marzo - III DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giovedigrave 19 marzoore 1700 ADORAZIONE EUCARISTICA

Domenica 22 marzo - IV DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Mercoledigrave 25 marzoore 1700 RECITA DEL SANTO ROSARIO

Venerdigrave 27 marzoore 1700 VEGLIA DI PREGHIERA DINANZI ALLrsquoIMMAGI-

NE DEL SS SALVATORE

Domenica 29 marzo - V DOMENICA DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Martedigrave 31 marzoore 1700 CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Giovedigrave 2 aprileore 1700 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza

La Quaresima egrave probabilmente il tempo miglio-re per vivere la quarantena Al di lagrave dellrsquoasso-nanza lessicale che cosa sono le settimane che precedono la Pasqua se non un tempo di

silenzio riflessione deserto preghiera Non sappiamo se tutto questo sia una coincidenza temporale o parte di un progetto piugrave grande di noi e al momento incomprensibile Ma possiamo partire da questa sovrapposizione di eventi sul calendario per una riflessione piugrave ampia sul nostro stile di vita cercando di non dare ragione alle tantissime voci che si stanno sovrapponendo proprio in questo tempo voci che da un lato vorrebbero destabilizzare la serenitagrave di chi vuole vivere una fede equilibrata e sincera

Da anni infatti siamo immersi in una societagrave che non si ferma mai Non puograve e non deve smettere di accelerare percheacute educata e abituata alla produzione alla velocitagrave al fare sempre e comunque superando qualsiasi ostacolo a tutti i costi Il tempo per la preghiera per lrsquoanalisi interiore per un esame di coscienza sulle strade intraprese egrave sospe-so o nel peggiore dei casi buttato via Non possiamo fer-marci percheacute il mondo attorno a noi corre e non potrem-mo certo rischiare di rimanere indietro

Il coronavirus ha invece scosso la nostra esistenza a partire dal ritmo quotidiano che scandiva le nostre giorna-te Non possiamo uscire di casa se non per reali necessitagrave Non possiamo avere contatti ravvicinati con il prossimo Non possiamo lavorare regolarmente se non con le do-vute precauzioni e meglio se con lo smartworking Non possiamo addirittura andare a messa la domenica o in set-timana Fatto praticamente mai accaduto prima che ci re-stituisce la gravitagrave del periodo vissuto Sono convinto che le privazioni che stiamo sperimentando aprano il cuore alla luce e alla forza dello Spirito Santo che ci introduce a vie nuove nuove forme nuove possibilitagrave

Le chiese storicamente sono state lrsquoultimo avamposto in cui rifugiarsi dalle calamitagrave naturali o dalle guerre Oggi ci viene chiesto di evitare assolutamente i luoghi affollati per cui anche la Chiesa deve sospendere le cerimonie reli-

|EMERGENZA CORONAVIRUS

GEN-FEB 20204

giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

EMERGENZA CORONAVIRUS |

GEN-FEB 2020 5

Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

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GEN-FEB 20206

mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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GEN-FEB 2020 7

dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

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GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

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GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

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GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

|USCIRE

GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

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TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 39

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 3: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Mensile dellrsquoArcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie (Corato Margherita di Savoia Trinitapoli S Ferdinando di Puglia)Registrazione n 307 del 1471995presso il Tribunale di Trani a cura dellrsquoUfficio Diocesano Comunicazioni Sociali

LrsquoArcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie egrave iscritta al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) n 5031 (07092001)

Direttore responsabile ed editorialeRiccardo Losappio

PALAZZO ARCIVESCOVILE Via Beltrani 9 - 76125 Trani (BT)

Consiglio di RedazioneGiovanni Capurso - Marina Criscuoli -Giuseppe Faretra - Riccardo Garbetta -Francesca Leone - Sabina Leonetti -Angelo Maffione - Giuseppe Milone -Massimo Serio - Maria Terlizzi

Questo periodico egrave associato alla Unione Stampa PeriodicaItaliana e alla Federazione Italiana Settimanali Cattolici

2020

Quote abbonamentoeuro 2000 Ordinario euro 3000 Sostenitore euro 10000 Benefattori cc postale n 22559702intestato a ldquoIN COMUNIONEldquoPalazzo Arcivescovile - Via Beltrani 9 76125 Trani - Tel 0883334554 - 529640

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Le cose belle continuano a vivere dentro

Carissimi lettori e amiciringrazio di cuore il diacono Riccardo Losappio direttore responsabile di questo periodico diocesano per la possibilitagrave di aprire questo nu-

mero di In Comunione presentando i contenuti di quanto troverete allrsquointerno circa lrsquoesperienza in Brasile dal 17 gennaio al 5 febbraio us che il nostro Arcivescovo don Leonardo ha vissuto in compagnia di don Peppino Pavone don Rino Caporusso Nino Ciliento il sottoscritto

Egrave verohellip le vicende legate allrsquoepidemia del Coronavirus hanno inevitabil-mente allargato le maglie della memoria facendoci credere che sia passa-to chissagrave quanto tempo da quei giorni in cui dallrsquoaltro capo del mondo ci sembrava tutto cosigrave esageratamente allarmante e che poi tutto si sarebbe concluso in breve tempohellip La veritagrave egrave che non ci riesce sempre facile fare i conti con i tempi di Diohellip

Le cose belle perograve continuano a vivere dentro hellipeccome se vivonohellipLa nostra Arcidiocesi ha ricordato questrsquoanno il venticinquesimo anniver-

sario della cooperazione missionaria nella diocesi di Pinhero nello stato del Maranhatildeo nord-est del Brasile Il desiderio di allargare la tenda e raggiungere gli estremi confini della terra in tutti questi anni ha visto lrsquoimpegno di tan-ti sacerdoti diaconi seminaristi e laici raggiungere questo lembo di terra e toccare con mano povertagrave miseria ingiustizia ma anche gioia bellezza sem-plicitagrave La pubblicazione de Diario di una Missione che troverete in allegato vuole ripercorre le tappe salienti di questo viaggio e consegnare al cuore e alla memoria di tutti i luoghi in cui ci si egrave fermati per adorare e benedire i frutti della redenzione di Cristo operata dallrsquoannuncio del vangelo e dalla te-stimonianza della caritagrave

EDITORIALE

bull Le cose belle continuano a vivere dentro 1

EMERGENZA CORONAVIRUS

bull Il messaggio dellArcivescovo 2bull Le disposizioni dellrsquoArcivescovo 3bull LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza 4bull Una Quaresima in quarantena 5

ABITARE

bull Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua 6bull A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per la Raccolta del farmaco 8

EDUCARE

bull Costruire ponti 10bull Novitagrave sulla Sacra Sindone 11

USCIRE

bull Crsquoegrave grazia per tutti 12bull Un Vademecum giuridico-pastora-le per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile 13bull Accompagnare discernere integrarehellip il Verbo si incarna per sanare le nostre ferite 15

ANNUNCIARE

bull Dal policentrismo alla polarizzazione 17bull Preghiera silenzio e discernimento sempre attuali 20bull Comunicato n 4 circa la Serva di Dio Luisa Piccarreta 24bull 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa 25

CULTURA E TRADIZIONE

bull Lampedusa al Teatro Curci 26bull Teatro x casa Corato - Corte Zitoli 27

TRASFIGURARE

bull Ricordando Madre Maria Ruggerina Cassatella 28

CITTADINANZA

bull Il sogno diventato realtagrave 29

OLTRE IL RECINTO 30

SOM

MA

RIO

Don Ferdinando Cascella

GEN-FEB 2020 1

EDITORIALE |

(continua a p 2)

Il messaggio dellArcivescovo

In queste ore in cui siamo alle prese con lemer-genza coronavirus sento di rivolgermi a tutti voi carissimi fedeli di Trani-Barletta-Bisceglie unendo-

mi cosigrave ai messaggi dei vescovi italiani e di tanti miei confratelli La mia vuole essere una parola di speranza che trova alimento in due ordini di riflessione La prima si fonda sulla certezza che le autoritagrave ita-liane da quelle centrali a quelle periferiche stanno agendo con professionalitagrave e sinergia a piugrave livelli allo scopo di salvaguardare la salute di ciascun cittadino Questo deve spronarci a dare la piena collaborazione alle laquoAutoritagrave dello Stato e delle Regioni - si legge nel comunicato della CEI - per contenere il rischio epi-demicoraquo E ciograve anche nel caso tale obiettivo dovesse impegnarci nellrsquolaquoosservanza delle disposizioni ema-nateraquo Rendiamo altresigrave il nostro grazie a chi talvolta senza interruzione egrave impegnato a rendere un servizio delicato e necessario per il bene della vita di noi cit-tadini Altresigrave - e vengo al secondo motivo di speranza - non possiamo prescindere dal patrimonio piugrave profondo della nostra fede Dio egrave sempre dalla parte del suo Popolo anche quando questi dovesse sperimentare il senso della solitudine dellabbandono dellaffan-no della malattia Guardiamo alla vicinanza di Dio nei confronti delle creature umane continuamente spe-rimentata e confermata nella pagine del testo biblico e percheacute no nella storia religiosa del nostro passato e fissata nella memoria della pietagrave popolare Viviamo un momento in cui va riscoperto il senso e il valore della preghiera proprio ora in cui ci appre-stiamo a vivere la quaresima nella consapevolezza dei nostri limiti e che non possiamo fare a meno luno dellaltro e quindi della solidarietagrave reciproca Si piugrave preghiera laquoPreghiera - egrave questo linvito dei vescovi

CoronavirusUn pensiero costante filo conduttore di questa forte e avvincente esperienza brasiliana egrave stato al contempo me-raviglia e indignazione La meraviglia di un modo diverso di vivere il tempo le relazioni la fede lrsquoindignazione per si-tuazioni che stentano a cambiare un popolo quasi condan-nato a vivere e poi anche a morire appesantiti ogni giorno da abusi di potere pensiamo alle oppressioni politiche e a tutte quelle situazioni che creano instabilitagrave e disequilibrio colpendo i piugrave deboli i piugrave poveri e costringendoli a tacere laquoDio dove seiraquo E tornano le domande che non troveranno mai risposte quaggiugrave laquoPercheacute Signore Percheacute Percheacute non lo impedisci Percheacute permetti che lrsquoinnocente soffra Quan-do Signore quando giungeragrave la paceraquo

Quando ero bambino mia mamma aveva lrsquoabitudine di tenermi accanto mentre ricamava Mi fermavo spesso ad osservare il tamburo della trama dalla parte sbagliata dal di sotto Incuriosito le chiedevo come mai lrsquointreccio dei fili rendeva difficile seguire la sagoma del disegno Al-lora mi prendeva sulle sue ginocchia facendomi ammira-re lrsquoopera dalla parte giusta dal di sopra Nei giorni di per-manenza in Brasile piugrave volte abbiamo solcato i cieli e in effetti vedere la terra dallrsquoalto egrave tutta unrsquoaltra cosa Questa visuale prospettica non egrave soltanto di ordine geograficohellip egrave anche un modo di vedere interiore Spesso assolutizzia-mo i luoghi le persone le cose quasi fossero indispensabi-li e definitivehellipahimegravehellip Se solo imparassimo ad avere uno sguardo drsquoinsieme planetario direbbe Ernesto Balducci allora guariremmo dal nostro brontolio cronico

Percorriamo le vie di Mirinzal Cedral Santa Helena Santo Rita Cicerolandia Nei singoli negozi incrociamo giovani commesse dagli occhi stupendi ma segnati da una profonda mestizia ci seguono con audaci cenni del capo che altrove sarebbero parsi provocazioni sul bancone di un bar anziani che si ricompongono nellrsquoabituale malin-conia dopo ogni accattivante sorriso andato a vuotohellip e ti chiedi drammaticamente come mai ancora non si as-sottigli il divario tra popoli dellrsquoopulenza e popoli del sud del mondo

Sfogliando le pagine di questo diario troverete tutto questohellip attraverso i nostri occhi una possibilitagrave di vede-re in modo diverso Vi lascio con un brevissimo scritto di Ernesto Balducci scrittore dello scorso secolo in ldquoIl cerchio si chiuderdquohellip non egrave ammonizione solo una provocazione laquoMi sono spesso domandato che ne sarebbe stato di me se fossi nato in una cittagrave chiassosa e illuminata in una tranquil-la famiglia borghese Ma sono nato nel silenzio di un paese medioevale sulle pendici di un vulcano spento e in una cor-nice umana dove era difficile discernere il confine tra la realtagrave e la fiaba Sono cresciuto avvolto in un silenzio che mi dava spavento e mi avvezzava ai contatti col mistero Egrave stata una grazia Egrave stata una circostanza casuale che ha condizionato la mia libertagrave per sempre Queste domande si spengono nel silenzio e cioegrave nel giusto postoraquo

Don Ferdinando CascellaDirettore Centro missionario diocesano ldquoLoribamoirdquo

|EDITORIALE

GEN-FEB 20202

EMERGENZA CORONAVIRUS

Le disposizioni dellrsquoArcivescovo

Alla luce del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 contenenti misure ur-genti atte a contrastare e a contenere il contagio del

coronavirus COVID-19 e in linea con le disposizioni conte-nute nel Comunicato diffuso dai Vescovi delle Diocesi di Puglia nella medesima data sento lurgenza di intervenire con alcune precisazioni per la nostra Arcidiocesibull le Sante Messe festive e feriali con la partecipazione

del popolo sono sospese il popolo di Dio egrave dispensato dallobbligo del precetto festivo e potragrave unirsi alla pre-ghiera della Chiesa personalmente e in famiglia me-ditando la Parola di Dio e accedendo alla Comunione spirituale

bull i presbiteri celebrino lEucaristia in forma privata e rigo-rosamente a porte chiuse

bull sono sospese le celebrazioni dei sacramenti (battesimi cresime matrimoni)

bull i funerali non siano celebrati in chiesa si benedica la sal-ma del defunto direttamente al cimitero con le preghie-re rituali dellrsquoldquolultima raccomandazione e commiatordquo il presbitero amministrante la benedizione sia di norma il parroco del fedele defunto o un suo delegato ogni cittagrave si organizzi dintesa col Vicario di zona pastorale circa le modalitagrave applicative di tale disposizione

bull le chiese rimangano aperte per la preghiera personale avendo cura che i fedeli rispettino la distanza di sicurez-za interpersonale di almeno un metro egrave sospesa ogni forma di preghiera comunitaria e di manifestazione esterna della fede (feste patronali processioni stazioni quaresimali)

bull egrave possibile celebrare il sacramento della riconciliazione in spazi aperti o in luoghi che consentano la distanza interpersonale di cui sopra

bull egrave sospesa ogni genere di attivitagrave pastorale (catechesi lectio incontri formativi)

bull sono sospesi gli incontri zonali di clero e ogni altra for-ma di incontro che comporti assembramento di fedeli (convocazioni di confraternite di associazioni ecchellip)

bull gli Uffici di Curia rimangono aperti al pubblico previo appuntamento concordato con il Responsabile o Diret-tore dellUfficio

Tali disposizioni sono valide a decorrere dalla data odierna sino al 3 aprile 2020

Vi invito a ravvivare la fede e la preghiera invocando il Si-gnore nella prova con queste parole

Signore Gesugrave tu sei il nostro pastoreper amore ci guidi sul giusto camminoe ti prendi cura di noi percheacute nulla ci manchiAnche quando viviamo momenti difficilicome sono questi dellrsquoemergenza sanitariache sta interessando il nostro territorioper il contagio da coronavirussappiamo che tu sei sempre con noinostra guida e nostra difesaPer questo aiutaci a non temere alcun maleIl tuo Santo Spirito doni la guarigione ai malatiil sostegno a chi si prodiga per la nostra salutePresto possiamo tornare ad una vita tranquilla e serenamaturati nella gratitudine per il dono immenso della vitarafforzati nella fede in te fedele nostro compagno di viaggiomigliorati nelle relazioni fraterne percheacute figli dello stesso PadreO Madonna dello Sterpetosiamo sicuri di trovare nel tuo cuore di mammaprotezione e consolazionealla tua intercessione e a quella dei nostri PatroniS Nicola il PellegrinoS RuggeroSS Mauro Sergio e Pantaleoneaffidiamo questa nostra preghieraAmen

Trani 10 marzo 2020X Mons Leonardo DrsquoAscenzo

Arcivescovo

italiani - di vicinanza a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari preghiera per medici e infermieri delle strutture sanitarie chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale preghiera per chi ha la responsabilitagrave di adottare misure precauzionali e restrittiveraquo

Su tutti voi invoco la benedizione del Signore e linterces-sione della Beata Vergine Maria

Trani 26 febbraio 2020 mercoledigrave delle Ceneri

X d Leonardo

EMERGENZA CORONAVIRUS |

GEN-FEB 2020 3

Mons Leonardo DrsquoAscenzo presiederagrave alcune celebrazioni e dei momenti di preghiera a porte chiuse dalla Cappella del Palazzo Arci-

vescovile di Trani in quanto laquonon vogliamo vivere que-sto percorso di preparazione alla Pasqua senza la pre-ghiera che va elevata al Signore soprattutto in questi giorni in cui stiamo vivendo lrsquoemergenza del coronavi-rus Pregheremo per noi per coloro che sono stati colpi-ti da questa malattia per coloro che sono impegnati nel campo della scienza e della cura di essaraquo

I momenti liturgici saranno teletrasmessi grazie alla disponibilitagrave e alla collaborazione di tre emittenti televi-sive Amica9 (canale 91) Easy Canale 190 Teleregione (canale 14) secondo il seguente calendario

Venerdigrave 13 marzoore 1700 VIA CRUCIS

Domenica 15 marzo - III DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giovedigrave 19 marzoore 1700 ADORAZIONE EUCARISTICA

Domenica 22 marzo - IV DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Mercoledigrave 25 marzoore 1700 RECITA DEL SANTO ROSARIO

Venerdigrave 27 marzoore 1700 VEGLIA DI PREGHIERA DINANZI ALLrsquoIMMAGI-

NE DEL SS SALVATORE

Domenica 29 marzo - V DOMENICA DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Martedigrave 31 marzoore 1700 CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Giovedigrave 2 aprileore 1700 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza

La Quaresima egrave probabilmente il tempo miglio-re per vivere la quarantena Al di lagrave dellrsquoasso-nanza lessicale che cosa sono le settimane che precedono la Pasqua se non un tempo di

silenzio riflessione deserto preghiera Non sappiamo se tutto questo sia una coincidenza temporale o parte di un progetto piugrave grande di noi e al momento incomprensibile Ma possiamo partire da questa sovrapposizione di eventi sul calendario per una riflessione piugrave ampia sul nostro stile di vita cercando di non dare ragione alle tantissime voci che si stanno sovrapponendo proprio in questo tempo voci che da un lato vorrebbero destabilizzare la serenitagrave di chi vuole vivere una fede equilibrata e sincera

Da anni infatti siamo immersi in una societagrave che non si ferma mai Non puograve e non deve smettere di accelerare percheacute educata e abituata alla produzione alla velocitagrave al fare sempre e comunque superando qualsiasi ostacolo a tutti i costi Il tempo per la preghiera per lrsquoanalisi interiore per un esame di coscienza sulle strade intraprese egrave sospe-so o nel peggiore dei casi buttato via Non possiamo fer-marci percheacute il mondo attorno a noi corre e non potrem-mo certo rischiare di rimanere indietro

Il coronavirus ha invece scosso la nostra esistenza a partire dal ritmo quotidiano che scandiva le nostre giorna-te Non possiamo uscire di casa se non per reali necessitagrave Non possiamo avere contatti ravvicinati con il prossimo Non possiamo lavorare regolarmente se non con le do-vute precauzioni e meglio se con lo smartworking Non possiamo addirittura andare a messa la domenica o in set-timana Fatto praticamente mai accaduto prima che ci re-stituisce la gravitagrave del periodo vissuto Sono convinto che le privazioni che stiamo sperimentando aprano il cuore alla luce e alla forza dello Spirito Santo che ci introduce a vie nuove nuove forme nuove possibilitagrave

Le chiese storicamente sono state lrsquoultimo avamposto in cui rifugiarsi dalle calamitagrave naturali o dalle guerre Oggi ci viene chiesto di evitare assolutamente i luoghi affollati per cui anche la Chiesa deve sospendere le cerimonie reli-

|EMERGENZA CORONAVIRUS

GEN-FEB 20204

giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

EMERGENZA CORONAVIRUS |

GEN-FEB 2020 5

Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

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mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

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GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

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GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

|USCIRE

GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

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TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 39

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 4: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Il messaggio dellArcivescovo

In queste ore in cui siamo alle prese con lemer-genza coronavirus sento di rivolgermi a tutti voi carissimi fedeli di Trani-Barletta-Bisceglie unendo-

mi cosigrave ai messaggi dei vescovi italiani e di tanti miei confratelli La mia vuole essere una parola di speranza che trova alimento in due ordini di riflessione La prima si fonda sulla certezza che le autoritagrave ita-liane da quelle centrali a quelle periferiche stanno agendo con professionalitagrave e sinergia a piugrave livelli allo scopo di salvaguardare la salute di ciascun cittadino Questo deve spronarci a dare la piena collaborazione alle laquoAutoritagrave dello Stato e delle Regioni - si legge nel comunicato della CEI - per contenere il rischio epi-demicoraquo E ciograve anche nel caso tale obiettivo dovesse impegnarci nellrsquolaquoosservanza delle disposizioni ema-nateraquo Rendiamo altresigrave il nostro grazie a chi talvolta senza interruzione egrave impegnato a rendere un servizio delicato e necessario per il bene della vita di noi cit-tadini Altresigrave - e vengo al secondo motivo di speranza - non possiamo prescindere dal patrimonio piugrave profondo della nostra fede Dio egrave sempre dalla parte del suo Popolo anche quando questi dovesse sperimentare il senso della solitudine dellabbandono dellaffan-no della malattia Guardiamo alla vicinanza di Dio nei confronti delle creature umane continuamente spe-rimentata e confermata nella pagine del testo biblico e percheacute no nella storia religiosa del nostro passato e fissata nella memoria della pietagrave popolare Viviamo un momento in cui va riscoperto il senso e il valore della preghiera proprio ora in cui ci appre-stiamo a vivere la quaresima nella consapevolezza dei nostri limiti e che non possiamo fare a meno luno dellaltro e quindi della solidarietagrave reciproca Si piugrave preghiera laquoPreghiera - egrave questo linvito dei vescovi

CoronavirusUn pensiero costante filo conduttore di questa forte e avvincente esperienza brasiliana egrave stato al contempo me-raviglia e indignazione La meraviglia di un modo diverso di vivere il tempo le relazioni la fede lrsquoindignazione per si-tuazioni che stentano a cambiare un popolo quasi condan-nato a vivere e poi anche a morire appesantiti ogni giorno da abusi di potere pensiamo alle oppressioni politiche e a tutte quelle situazioni che creano instabilitagrave e disequilibrio colpendo i piugrave deboli i piugrave poveri e costringendoli a tacere laquoDio dove seiraquo E tornano le domande che non troveranno mai risposte quaggiugrave laquoPercheacute Signore Percheacute Percheacute non lo impedisci Percheacute permetti che lrsquoinnocente soffra Quan-do Signore quando giungeragrave la paceraquo

Quando ero bambino mia mamma aveva lrsquoabitudine di tenermi accanto mentre ricamava Mi fermavo spesso ad osservare il tamburo della trama dalla parte sbagliata dal di sotto Incuriosito le chiedevo come mai lrsquointreccio dei fili rendeva difficile seguire la sagoma del disegno Al-lora mi prendeva sulle sue ginocchia facendomi ammira-re lrsquoopera dalla parte giusta dal di sopra Nei giorni di per-manenza in Brasile piugrave volte abbiamo solcato i cieli e in effetti vedere la terra dallrsquoalto egrave tutta unrsquoaltra cosa Questa visuale prospettica non egrave soltanto di ordine geograficohellip egrave anche un modo di vedere interiore Spesso assolutizzia-mo i luoghi le persone le cose quasi fossero indispensabi-li e definitivehellipahimegravehellip Se solo imparassimo ad avere uno sguardo drsquoinsieme planetario direbbe Ernesto Balducci allora guariremmo dal nostro brontolio cronico

Percorriamo le vie di Mirinzal Cedral Santa Helena Santo Rita Cicerolandia Nei singoli negozi incrociamo giovani commesse dagli occhi stupendi ma segnati da una profonda mestizia ci seguono con audaci cenni del capo che altrove sarebbero parsi provocazioni sul bancone di un bar anziani che si ricompongono nellrsquoabituale malin-conia dopo ogni accattivante sorriso andato a vuotohellip e ti chiedi drammaticamente come mai ancora non si as-sottigli il divario tra popoli dellrsquoopulenza e popoli del sud del mondo

Sfogliando le pagine di questo diario troverete tutto questohellip attraverso i nostri occhi una possibilitagrave di vede-re in modo diverso Vi lascio con un brevissimo scritto di Ernesto Balducci scrittore dello scorso secolo in ldquoIl cerchio si chiuderdquohellip non egrave ammonizione solo una provocazione laquoMi sono spesso domandato che ne sarebbe stato di me se fossi nato in una cittagrave chiassosa e illuminata in una tranquil-la famiglia borghese Ma sono nato nel silenzio di un paese medioevale sulle pendici di un vulcano spento e in una cor-nice umana dove era difficile discernere il confine tra la realtagrave e la fiaba Sono cresciuto avvolto in un silenzio che mi dava spavento e mi avvezzava ai contatti col mistero Egrave stata una grazia Egrave stata una circostanza casuale che ha condizionato la mia libertagrave per sempre Queste domande si spengono nel silenzio e cioegrave nel giusto postoraquo

Don Ferdinando CascellaDirettore Centro missionario diocesano ldquoLoribamoirdquo

|EDITORIALE

GEN-FEB 20202

EMERGENZA CORONAVIRUS

Le disposizioni dellrsquoArcivescovo

Alla luce del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 contenenti misure ur-genti atte a contrastare e a contenere il contagio del

coronavirus COVID-19 e in linea con le disposizioni conte-nute nel Comunicato diffuso dai Vescovi delle Diocesi di Puglia nella medesima data sento lurgenza di intervenire con alcune precisazioni per la nostra Arcidiocesibull le Sante Messe festive e feriali con la partecipazione

del popolo sono sospese il popolo di Dio egrave dispensato dallobbligo del precetto festivo e potragrave unirsi alla pre-ghiera della Chiesa personalmente e in famiglia me-ditando la Parola di Dio e accedendo alla Comunione spirituale

bull i presbiteri celebrino lEucaristia in forma privata e rigo-rosamente a porte chiuse

bull sono sospese le celebrazioni dei sacramenti (battesimi cresime matrimoni)

bull i funerali non siano celebrati in chiesa si benedica la sal-ma del defunto direttamente al cimitero con le preghie-re rituali dellrsquoldquolultima raccomandazione e commiatordquo il presbitero amministrante la benedizione sia di norma il parroco del fedele defunto o un suo delegato ogni cittagrave si organizzi dintesa col Vicario di zona pastorale circa le modalitagrave applicative di tale disposizione

bull le chiese rimangano aperte per la preghiera personale avendo cura che i fedeli rispettino la distanza di sicurez-za interpersonale di almeno un metro egrave sospesa ogni forma di preghiera comunitaria e di manifestazione esterna della fede (feste patronali processioni stazioni quaresimali)

bull egrave possibile celebrare il sacramento della riconciliazione in spazi aperti o in luoghi che consentano la distanza interpersonale di cui sopra

bull egrave sospesa ogni genere di attivitagrave pastorale (catechesi lectio incontri formativi)

bull sono sospesi gli incontri zonali di clero e ogni altra for-ma di incontro che comporti assembramento di fedeli (convocazioni di confraternite di associazioni ecchellip)

bull gli Uffici di Curia rimangono aperti al pubblico previo appuntamento concordato con il Responsabile o Diret-tore dellUfficio

Tali disposizioni sono valide a decorrere dalla data odierna sino al 3 aprile 2020

Vi invito a ravvivare la fede e la preghiera invocando il Si-gnore nella prova con queste parole

Signore Gesugrave tu sei il nostro pastoreper amore ci guidi sul giusto camminoe ti prendi cura di noi percheacute nulla ci manchiAnche quando viviamo momenti difficilicome sono questi dellrsquoemergenza sanitariache sta interessando il nostro territorioper il contagio da coronavirussappiamo che tu sei sempre con noinostra guida e nostra difesaPer questo aiutaci a non temere alcun maleIl tuo Santo Spirito doni la guarigione ai malatiil sostegno a chi si prodiga per la nostra salutePresto possiamo tornare ad una vita tranquilla e serenamaturati nella gratitudine per il dono immenso della vitarafforzati nella fede in te fedele nostro compagno di viaggiomigliorati nelle relazioni fraterne percheacute figli dello stesso PadreO Madonna dello Sterpetosiamo sicuri di trovare nel tuo cuore di mammaprotezione e consolazionealla tua intercessione e a quella dei nostri PatroniS Nicola il PellegrinoS RuggeroSS Mauro Sergio e Pantaleoneaffidiamo questa nostra preghieraAmen

Trani 10 marzo 2020X Mons Leonardo DrsquoAscenzo

Arcivescovo

italiani - di vicinanza a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari preghiera per medici e infermieri delle strutture sanitarie chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale preghiera per chi ha la responsabilitagrave di adottare misure precauzionali e restrittiveraquo

Su tutti voi invoco la benedizione del Signore e linterces-sione della Beata Vergine Maria

Trani 26 febbraio 2020 mercoledigrave delle Ceneri

X d Leonardo

EMERGENZA CORONAVIRUS |

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Mons Leonardo DrsquoAscenzo presiederagrave alcune celebrazioni e dei momenti di preghiera a porte chiuse dalla Cappella del Palazzo Arci-

vescovile di Trani in quanto laquonon vogliamo vivere que-sto percorso di preparazione alla Pasqua senza la pre-ghiera che va elevata al Signore soprattutto in questi giorni in cui stiamo vivendo lrsquoemergenza del coronavi-rus Pregheremo per noi per coloro che sono stati colpi-ti da questa malattia per coloro che sono impegnati nel campo della scienza e della cura di essaraquo

I momenti liturgici saranno teletrasmessi grazie alla disponibilitagrave e alla collaborazione di tre emittenti televi-sive Amica9 (canale 91) Easy Canale 190 Teleregione (canale 14) secondo il seguente calendario

Venerdigrave 13 marzoore 1700 VIA CRUCIS

Domenica 15 marzo - III DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giovedigrave 19 marzoore 1700 ADORAZIONE EUCARISTICA

Domenica 22 marzo - IV DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Mercoledigrave 25 marzoore 1700 RECITA DEL SANTO ROSARIO

Venerdigrave 27 marzoore 1700 VEGLIA DI PREGHIERA DINANZI ALLrsquoIMMAGI-

NE DEL SS SALVATORE

Domenica 29 marzo - V DOMENICA DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Martedigrave 31 marzoore 1700 CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Giovedigrave 2 aprileore 1700 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza

La Quaresima egrave probabilmente il tempo miglio-re per vivere la quarantena Al di lagrave dellrsquoasso-nanza lessicale che cosa sono le settimane che precedono la Pasqua se non un tempo di

silenzio riflessione deserto preghiera Non sappiamo se tutto questo sia una coincidenza temporale o parte di un progetto piugrave grande di noi e al momento incomprensibile Ma possiamo partire da questa sovrapposizione di eventi sul calendario per una riflessione piugrave ampia sul nostro stile di vita cercando di non dare ragione alle tantissime voci che si stanno sovrapponendo proprio in questo tempo voci che da un lato vorrebbero destabilizzare la serenitagrave di chi vuole vivere una fede equilibrata e sincera

Da anni infatti siamo immersi in una societagrave che non si ferma mai Non puograve e non deve smettere di accelerare percheacute educata e abituata alla produzione alla velocitagrave al fare sempre e comunque superando qualsiasi ostacolo a tutti i costi Il tempo per la preghiera per lrsquoanalisi interiore per un esame di coscienza sulle strade intraprese egrave sospe-so o nel peggiore dei casi buttato via Non possiamo fer-marci percheacute il mondo attorno a noi corre e non potrem-mo certo rischiare di rimanere indietro

Il coronavirus ha invece scosso la nostra esistenza a partire dal ritmo quotidiano che scandiva le nostre giorna-te Non possiamo uscire di casa se non per reali necessitagrave Non possiamo avere contatti ravvicinati con il prossimo Non possiamo lavorare regolarmente se non con le do-vute precauzioni e meglio se con lo smartworking Non possiamo addirittura andare a messa la domenica o in set-timana Fatto praticamente mai accaduto prima che ci re-stituisce la gravitagrave del periodo vissuto Sono convinto che le privazioni che stiamo sperimentando aprano il cuore alla luce e alla forza dello Spirito Santo che ci introduce a vie nuove nuove forme nuove possibilitagrave

Le chiese storicamente sono state lrsquoultimo avamposto in cui rifugiarsi dalle calamitagrave naturali o dalle guerre Oggi ci viene chiesto di evitare assolutamente i luoghi affollati per cui anche la Chiesa deve sospendere le cerimonie reli-

|EMERGENZA CORONAVIRUS

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giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

EMERGENZA CORONAVIRUS |

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Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

|ABITARE

GEN-FEB 20206

mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

ABITARE |

GEN-FEB 2020 7

dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

|ABITARE

GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 5: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

EMERGENZA CORONAVIRUS

Le disposizioni dellrsquoArcivescovo

Alla luce del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 contenenti misure ur-genti atte a contrastare e a contenere il contagio del

coronavirus COVID-19 e in linea con le disposizioni conte-nute nel Comunicato diffuso dai Vescovi delle Diocesi di Puglia nella medesima data sento lurgenza di intervenire con alcune precisazioni per la nostra Arcidiocesibull le Sante Messe festive e feriali con la partecipazione

del popolo sono sospese il popolo di Dio egrave dispensato dallobbligo del precetto festivo e potragrave unirsi alla pre-ghiera della Chiesa personalmente e in famiglia me-ditando la Parola di Dio e accedendo alla Comunione spirituale

bull i presbiteri celebrino lEucaristia in forma privata e rigo-rosamente a porte chiuse

bull sono sospese le celebrazioni dei sacramenti (battesimi cresime matrimoni)

bull i funerali non siano celebrati in chiesa si benedica la sal-ma del defunto direttamente al cimitero con le preghie-re rituali dellrsquoldquolultima raccomandazione e commiatordquo il presbitero amministrante la benedizione sia di norma il parroco del fedele defunto o un suo delegato ogni cittagrave si organizzi dintesa col Vicario di zona pastorale circa le modalitagrave applicative di tale disposizione

bull le chiese rimangano aperte per la preghiera personale avendo cura che i fedeli rispettino la distanza di sicurez-za interpersonale di almeno un metro egrave sospesa ogni forma di preghiera comunitaria e di manifestazione esterna della fede (feste patronali processioni stazioni quaresimali)

bull egrave possibile celebrare il sacramento della riconciliazione in spazi aperti o in luoghi che consentano la distanza interpersonale di cui sopra

bull egrave sospesa ogni genere di attivitagrave pastorale (catechesi lectio incontri formativi)

bull sono sospesi gli incontri zonali di clero e ogni altra for-ma di incontro che comporti assembramento di fedeli (convocazioni di confraternite di associazioni ecchellip)

bull gli Uffici di Curia rimangono aperti al pubblico previo appuntamento concordato con il Responsabile o Diret-tore dellUfficio

Tali disposizioni sono valide a decorrere dalla data odierna sino al 3 aprile 2020

Vi invito a ravvivare la fede e la preghiera invocando il Si-gnore nella prova con queste parole

Signore Gesugrave tu sei il nostro pastoreper amore ci guidi sul giusto camminoe ti prendi cura di noi percheacute nulla ci manchiAnche quando viviamo momenti difficilicome sono questi dellrsquoemergenza sanitariache sta interessando il nostro territorioper il contagio da coronavirussappiamo che tu sei sempre con noinostra guida e nostra difesaPer questo aiutaci a non temere alcun maleIl tuo Santo Spirito doni la guarigione ai malatiil sostegno a chi si prodiga per la nostra salutePresto possiamo tornare ad una vita tranquilla e serenamaturati nella gratitudine per il dono immenso della vitarafforzati nella fede in te fedele nostro compagno di viaggiomigliorati nelle relazioni fraterne percheacute figli dello stesso PadreO Madonna dello Sterpetosiamo sicuri di trovare nel tuo cuore di mammaprotezione e consolazionealla tua intercessione e a quella dei nostri PatroniS Nicola il PellegrinoS RuggeroSS Mauro Sergio e Pantaleoneaffidiamo questa nostra preghieraAmen

Trani 10 marzo 2020X Mons Leonardo DrsquoAscenzo

Arcivescovo

italiani - di vicinanza a quanti sono colpiti dal virus e ai loro familiari preghiera per medici e infermieri delle strutture sanitarie chiamati ad affrontare in frontiera questa fase emergenziale preghiera per chi ha la responsabilitagrave di adottare misure precauzionali e restrittiveraquo

Su tutti voi invoco la benedizione del Signore e linterces-sione della Beata Vergine Maria

Trani 26 febbraio 2020 mercoledigrave delle Ceneri

X d Leonardo

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Mons Leonardo DrsquoAscenzo presiederagrave alcune celebrazioni e dei momenti di preghiera a porte chiuse dalla Cappella del Palazzo Arci-

vescovile di Trani in quanto laquonon vogliamo vivere que-sto percorso di preparazione alla Pasqua senza la pre-ghiera che va elevata al Signore soprattutto in questi giorni in cui stiamo vivendo lrsquoemergenza del coronavi-rus Pregheremo per noi per coloro che sono stati colpi-ti da questa malattia per coloro che sono impegnati nel campo della scienza e della cura di essaraquo

I momenti liturgici saranno teletrasmessi grazie alla disponibilitagrave e alla collaborazione di tre emittenti televi-sive Amica9 (canale 91) Easy Canale 190 Teleregione (canale 14) secondo il seguente calendario

Venerdigrave 13 marzoore 1700 VIA CRUCIS

Domenica 15 marzo - III DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giovedigrave 19 marzoore 1700 ADORAZIONE EUCARISTICA

Domenica 22 marzo - IV DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Mercoledigrave 25 marzoore 1700 RECITA DEL SANTO ROSARIO

Venerdigrave 27 marzoore 1700 VEGLIA DI PREGHIERA DINANZI ALLrsquoIMMAGI-

NE DEL SS SALVATORE

Domenica 29 marzo - V DOMENICA DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Martedigrave 31 marzoore 1700 CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Giovedigrave 2 aprileore 1700 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza

La Quaresima egrave probabilmente il tempo miglio-re per vivere la quarantena Al di lagrave dellrsquoasso-nanza lessicale che cosa sono le settimane che precedono la Pasqua se non un tempo di

silenzio riflessione deserto preghiera Non sappiamo se tutto questo sia una coincidenza temporale o parte di un progetto piugrave grande di noi e al momento incomprensibile Ma possiamo partire da questa sovrapposizione di eventi sul calendario per una riflessione piugrave ampia sul nostro stile di vita cercando di non dare ragione alle tantissime voci che si stanno sovrapponendo proprio in questo tempo voci che da un lato vorrebbero destabilizzare la serenitagrave di chi vuole vivere una fede equilibrata e sincera

Da anni infatti siamo immersi in una societagrave che non si ferma mai Non puograve e non deve smettere di accelerare percheacute educata e abituata alla produzione alla velocitagrave al fare sempre e comunque superando qualsiasi ostacolo a tutti i costi Il tempo per la preghiera per lrsquoanalisi interiore per un esame di coscienza sulle strade intraprese egrave sospe-so o nel peggiore dei casi buttato via Non possiamo fer-marci percheacute il mondo attorno a noi corre e non potrem-mo certo rischiare di rimanere indietro

Il coronavirus ha invece scosso la nostra esistenza a partire dal ritmo quotidiano che scandiva le nostre giorna-te Non possiamo uscire di casa se non per reali necessitagrave Non possiamo avere contatti ravvicinati con il prossimo Non possiamo lavorare regolarmente se non con le do-vute precauzioni e meglio se con lo smartworking Non possiamo addirittura andare a messa la domenica o in set-timana Fatto praticamente mai accaduto prima che ci re-stituisce la gravitagrave del periodo vissuto Sono convinto che le privazioni che stiamo sperimentando aprano il cuore alla luce e alla forza dello Spirito Santo che ci introduce a vie nuove nuove forme nuove possibilitagrave

Le chiese storicamente sono state lrsquoultimo avamposto in cui rifugiarsi dalle calamitagrave naturali o dalle guerre Oggi ci viene chiesto di evitare assolutamente i luoghi affollati per cui anche la Chiesa deve sospendere le cerimonie reli-

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giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

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Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

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mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

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Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

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COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

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GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

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Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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GEN-FEB 2020 15

del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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GEN-FEB 202016

Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 6: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Mons Leonardo DrsquoAscenzo presiederagrave alcune celebrazioni e dei momenti di preghiera a porte chiuse dalla Cappella del Palazzo Arci-

vescovile di Trani in quanto laquonon vogliamo vivere que-sto percorso di preparazione alla Pasqua senza la pre-ghiera che va elevata al Signore soprattutto in questi giorni in cui stiamo vivendo lrsquoemergenza del coronavi-rus Pregheremo per noi per coloro che sono stati colpi-ti da questa malattia per coloro che sono impegnati nel campo della scienza e della cura di essaraquo

I momenti liturgici saranno teletrasmessi grazie alla disponibilitagrave e alla collaborazione di tre emittenti televi-sive Amica9 (canale 91) Easy Canale 190 Teleregione (canale 14) secondo il seguente calendario

Venerdigrave 13 marzoore 1700 VIA CRUCIS

Domenica 15 marzo - III DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Giovedigrave 19 marzoore 1700 ADORAZIONE EUCARISTICA

Domenica 22 marzo - IV DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Mercoledigrave 25 marzoore 1700 RECITA DEL SANTO ROSARIO

Venerdigrave 27 marzoore 1700 VEGLIA DI PREGHIERA DINANZI ALLrsquoIMMAGI-

NE DEL SS SALVATORE

Domenica 29 marzo - V DOMENICA DI QUARESIMAore 900 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

Martedigrave 31 marzoore 1700 CELEBRAZIONE PENITENZIALE

Giovedigrave 2 aprileore 1700 CELEBRAZIONE EUCARISTICA

LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza

La Quaresima egrave probabilmente il tempo miglio-re per vivere la quarantena Al di lagrave dellrsquoasso-nanza lessicale che cosa sono le settimane che precedono la Pasqua se non un tempo di

silenzio riflessione deserto preghiera Non sappiamo se tutto questo sia una coincidenza temporale o parte di un progetto piugrave grande di noi e al momento incomprensibile Ma possiamo partire da questa sovrapposizione di eventi sul calendario per una riflessione piugrave ampia sul nostro stile di vita cercando di non dare ragione alle tantissime voci che si stanno sovrapponendo proprio in questo tempo voci che da un lato vorrebbero destabilizzare la serenitagrave di chi vuole vivere una fede equilibrata e sincera

Da anni infatti siamo immersi in una societagrave che non si ferma mai Non puograve e non deve smettere di accelerare percheacute educata e abituata alla produzione alla velocitagrave al fare sempre e comunque superando qualsiasi ostacolo a tutti i costi Il tempo per la preghiera per lrsquoanalisi interiore per un esame di coscienza sulle strade intraprese egrave sospe-so o nel peggiore dei casi buttato via Non possiamo fer-marci percheacute il mondo attorno a noi corre e non potrem-mo certo rischiare di rimanere indietro

Il coronavirus ha invece scosso la nostra esistenza a partire dal ritmo quotidiano che scandiva le nostre giorna-te Non possiamo uscire di casa se non per reali necessitagrave Non possiamo avere contatti ravvicinati con il prossimo Non possiamo lavorare regolarmente se non con le do-vute precauzioni e meglio se con lo smartworking Non possiamo addirittura andare a messa la domenica o in set-timana Fatto praticamente mai accaduto prima che ci re-stituisce la gravitagrave del periodo vissuto Sono convinto che le privazioni che stiamo sperimentando aprano il cuore alla luce e alla forza dello Spirito Santo che ci introduce a vie nuove nuove forme nuove possibilitagrave

Le chiese storicamente sono state lrsquoultimo avamposto in cui rifugiarsi dalle calamitagrave naturali o dalle guerre Oggi ci viene chiesto di evitare assolutamente i luoghi affollati per cui anche la Chiesa deve sospendere le cerimonie reli-

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giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

EMERGENZA CORONAVIRUS |

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Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

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mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

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GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

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GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

|USCIRE

GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

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TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

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|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 7: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

giose e limitarsi allrsquoadorazione personale La zona pastora-le ldquoSan Cataldordquo sta osservando le disposizioni diocesane in seguito agli ultimi decreti governativi a tutela della sa-lute pubblica

La nostra egrave unrsquoobbedienza dovuta ma al tempo stesso sofferta dettata dallrsquoimpossibilitagrave di celebrare lrsquoEucarestia con il popolo di Dio Il clero di Corato vive con preoccu-pazione e attenzione gli sviluppi inattesi di unrsquoemergenza ormai propagatasi a livello mondiale La principale racco-mandazione egrave quella di invitare la comunitagrave cittadina al rispetto delle norme emanate dalle autoritagrave civili Le chie-se sono e rimarranno sempre aperte per la preghiera per-sonale (seguendo sempre le indicazioni) i sacerdoti sono e rimarranno a disposizione per qualsiasi chiarimento in questo tempo incerto e soprattutto per seguire gli am-malati e coloro che chiedono lrsquoEucaristia o lrsquoUnzione degli Infermi Lo stesso clero si egrave giagrave attivato con la possibilitagrave di seguire le celebrazioni eucaristiche attraverso le pagine Facebook di alcune parrocchie le stesse celebrazioni non sono ldquoprivaterdquo (come afferma qualcuno) sono sempre mo-menti di vita ecclesiale percheacute laquograzie alla liturgia lrsquouo-mo sfugge alla sua solitudine e diventa parte del tutto membro di un organismo vivente nel quale si esprimono lrsquoazione e la parola oggettiva della Chiesaraquo (R Guardini)

Bisogna anche riscoprire la bellezza della Parola di Dio che come popolo siamo chiamati a meditare tan-te potrebbero essere le forme (ci si affida alla fantasia di ognuno quella fantasia che esprime ricchezza interiore e bellezza di un Dio che ama) che ognuno puograve attuare La famiglia egrave sempre stata il luogo della prima catechesi luo-go della trasmissione della fede i sacerdoti invitano tutti i genitori a non disperdere quel patrimonio che hanno con fatica espresso in questi anni sarebbe bello invece vedere come lo stesso patrimonio fiorisca in questo tempo e si dia occasione ai piccoli e ai ragazzi di rendere feconda la Quaresima mostrando orizzonti belli attraverso una ldquotra-ditiordquo (tramandare) di fede (a riguardo saranno disponibili

piccoli video curati dai sacerdoti della zona che commen-teranno la Parola di Dio dei giorni feriali e festivi)

Lrsquoinvito che si rivolge egrave quello di restareacasa a tutela di noi stessi e dei piugrave deboli come gli anziani e le persone ammalate per gli operatori (medici e infermieri e OSS) che si stanno sacrificando nelle corsie degli ospedali metten-do a repentaglio la loro e la vita dei loro cari Trasformia-mo allora questo periodo di isolamento in una riscoperta del focolare domestico La casa ha infatti un significato fondamentale nella tradizione cristiana Essa egrave la Chiesa di Dio il popolo da lui eletto in cui abita e si manifesta Pen-siamo solamente a quante case ha visitato Gesugrave nella sua esperienza terrena (di Pietro di Matteo di Giairo di Mar-ta Maria e Lazzaro per esempio) o a quelle evocate dagli apostoli negli Atti come spazio di conversione e testimo-nianza La casa deve essere riscoperta in questo tempo come il luogo privilegiato dove nellrsquoesperienza dellrsquoamore quotidiano si tocca con mano lrsquoamore di Dio

laquoPerciograve chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica egrave simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaraquo dice Cristo costruttore di case nel vangelo di Matteo Recuperiamo il senso autentico della famiglia nelle relazioni nella solidarietagrave e nellrsquoaccoglienza iniziando dalle nostre abitazioni Sarebbe bellissima una gara di solidarietagrave per aiutarsi ed aiutare

Egrave un invito (profetico) che faceva suo anche lrsquoarcive-scovo Mons L DrsquoAscenzo in preparazione allo scorso Av-vento laquoVogliamo essere Chiesa di Trani-Barletta-Bisce-glie che ha il sapore di casa e casa di Trani-Barletta-Bi-sceglie che profuma di Chiesa Quando una Chiesa ha il sapore della casa egrave una Chiesa in uscita in uscita percheacute ogni casa profumi di Chiesaraquo

I nuovi media ci permettono di poter avere la parola di Dio a disposizione in qualsiasi momento Non lasciamo spazio allora solo alla paura e allrsquoangoscia ma viviamo questa Quaresima dandole il giusto profumo di comunitagrave cristiana nel calore delle nostre case

UNA QUARESIMA IN QUARANTENAIl clero e i religiosi della Zona Pastorale ldquoSan Cataldordquo di Corato

EMERGENZA CORONAVIRUS |

GEN-FEB 2020 5

Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

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mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

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Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

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COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

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GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

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Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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GEN-FEB 2020 15

del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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GEN-FEB 202016

Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 8: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Dalle ceneri al fuoco attraverso lrsquoacqua

Lettera di don Mario Pellegrino sacerdote diocesano fidei donum in Brasile

Carissimi amicieccoci nuovamente insieme in questo cammino quare-

simale che ci prepara alla Pasqua per condividere alcune riflessioni suscita-te dal contesto sociale che stiamo vi-vendo dallrsquoomelia del mercoledigrave delle ceneri del papa Francesco e dalla cam-pagna della fraternitagrave quaresimale del Brasile sul tema ldquoFraternitagrave e vita dono e impegnordquo avendo come testo medi-tativo Luca 1033-34 ldquoLo vide ebbe compassione e si prese cura di luirdquo

Da queste pro-vocazioni emer-ge chiaramente come un autentico cammino verso la Pasqua inizia con le ceneri e passando per lrsquoacqua del ser-vizio ci conduce al fuoco dello Spirito Santo che ci fa rinascere a vita nuova

ldquoIn principio era la Pasquardquo Cosigrave po-trebbe iniziare il racconto della nostra vita cristiana Si percheacute ancora oggi riceviamo dai primi cristiani la testimo-nianza di quellrsquoindimenticabile espe-rienza della passione morte e risur-rezione di Gesugrave che essi stessi hanno iniziato a comprendere solo dopo aver ricevuto lo Spirito del Signore

A partire dal fuoco che illuminava la notte durante i primi riti liturgici in memoria della Risurrezione si egrave infatti lentamente organizzato un itinerario di preparazione alla memoria annuale della Pasqua chiamato ldquoQuaresimardquo dove mediante lrsquoascolto della Parola siamo invitati a camminare con il Si-gnore verso la Vita nuova dei risorti

attraverso di un cammino ldquoal rovesciordquo un cammino dalla morte alla vita un cammino dallrsquoariditagrave al giardino fiorito dal deserto ad una sorgente

La natura infatti ci insegna che prima crsquoegrave il fuoco che brucia la legna e solo alla fine rimane la cenere La litur-gia invece capovolge lrsquoordine delle cose si parte dalla fredda cenere po-sata sul nostro capo e solo alla fine si ritrova il fuoco quando a Pentecoste sopra la nostra testa non si poseragrave piugrave la cenere ma ldquolingue come di fuocordquo cioegrave lo Spirito del Signore

Iniziamo la Quaresima ricevendo le ceneri la cenere sul capo ci ricorda sottolinea il papa ldquoche veniamo dalla terra e che in terra torneremo Siamo cioegrave deboli fragili mortali (hellip) Ma siamo la polvere amata da Dio Il Si-gnore ha amato raccogliere la nostra polvere tra le mani e soffiarvi il suo alito di vita (cfr Gen 27) Cosigrave siamo polvere preziosa destinata a vivere per sempre Siamo la terra su cui Dio ha riversato il suo cielo la polvere che contiene i suoi sogni Siamo la speran-za di Dio il suo tesoro la sua gloria La cenere ci ricorda cosigrave il percorso del-la nostra esistenza dalla polvere alla vita Siamo polvere terra argilla ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia (hellip) Il Signore ci incoraggia il poco che sia-mo ha un valore infinito ai suoi occhi Coraggio siamo nati per essere amati siamo nati per essere figli di Diordquo

La cenere egrave quindi il segno che ci in-vita a porci alla presenza di Dio come creature davanti al Creatore come ser-vi di fronte al Signore Il cammino della Quaresima inizia nella cenere percheacute ogni cammino di ritorno a Dio ricomin-cia quando noi siamo disposti a porre in questione il nostro modo di porci dinnanzi a Lui La cenere ci fa allora ri-

partire da ciograve che resta del nostro voler fare da soli dagli esiti delle nostre scel-te lontane dai sentimenti di Dio Egrave un segno che ci rimanda anche al nostro amore che si raffredda ai nostri slanci iniziali che si allentano ai nostri entu-siasmi che si spengono Un segno per ritornare ritornare dallrsquoautosufficienza alla vita vissuta sotto lo sguardo di Dio da una vita auto-centrata ad una vita aperta allrsquoAltro e allrsquoaltroa Un segno per ritornare allrsquoldquoamore di un tempordquo (Ap 24) abbandonando la nostra tie-pidezza

Il mondo moderno infatti ha cre-ato grandi aspettative in noi ci ha detto che aveva la risposta a tutte le nostre richieste e che poteva rispon-dere a tutte le nostre esigenze ci ha assicurato che la vita piena ha come fondamento i progressi tecnologici che avrebbe reso confortevole la no-stra esistenza eliminando le malattie e ritardando la morte ha affermato che la vita piena era nel conto ban-cario nel riconoscimento sociale nel successo professionale negli applausi della folla nei cinque minuti di fama che la televisione offre etc E poi egrave arrivato il Coronavirus che ci ricorda come siamo appena cenere

La difficile esperienza di dover far fronte alla pandemia del Coronavirus ci ha messo in crisi non pensavamo di essere cosigrave vulnerabili e tremenda-mente fragili Anzi eravamo convin-ti di appartenere a quella porzione dellrsquoumanitagrave che si era guadagnata il privilegio di una sostanziale e durevo-le immunitagrave dalla paura e dal senso di insicurezza Purtroppo siamo una ge-nerazione troppo frettolosa talmente pressati e continuamente stimolati che non abbiamo tempo e modo per guardarci dentro e lasciarci veramen-te guardare dalla vita Questa pande-

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mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

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dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

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GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 9: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

mia ha cosigrave messo in crisi non solo le nostre illusioni di privilegi acquisiti per sempre ma anche il nostro modo di vivere la fede e i sacramenti

Sia chiaro la pandemia che stiamo attraversando non egrave un flagello divino ma certamente un segno da leggere con umiltagrave lrsquoottimismo forzato in cui ci siamo blindati con lrsquoidea che siamo coloro che sono stati capaci di prende-re in mano il loro destino deve trasfor-marsi in una speranza evangelica

E cosigrave la quaresima si egrave trasforma-ta in quarantena e speriamo che que-sta quarantena ci aiuti a vivere meglio la quaresima nella compassione evan-gelica

La pandemia infatti ha cambiato tutto in un attimo il rallentamento del nostro ritmo consueto puograve esse-re unrsquooccasione per guadagnare in profonditagrave il nostro modo di vivere La sfida di passare dal galoppo delle emozioni e delle sensazioni alla paca-ta degustazione di ogni frammento di vita certamente ci aiuta a crescere in umanitagrave Il senso di fragilitagrave puograve diventare lrsquooccasione per cogliere lrsquoes-senziale e tenersi pronti a tutto anche a ciograve che ci sconvolge

In questo momento di fragilitagrave e di panico come credenti siamo chiamati a rendere testimonianza discreta e ap-passionata della nostra speranza

Questo significa che siamo al mon-do per camminare dalla cenere alla vita e accogliendo lo sguardo drsquoamo-re di Dio su di noi sentendoci guarda-ti e amati da Lui cambiare vita

ldquoAllora non polverizziamo la spe-ranza non inceneriamo il sogno che

Dio ha su di noi Non cediamo alla ras-segnazionerdquo percheacute Dio puograve trasfor-mare la nostra polvere in gloria

La cenere che riceviamo sul capo sottolinea papa Francesco ldquoci ricorda che noi figli di Dio non possiamo vi-vere per inseguire la polvere che svani-sce Una domanda puograve scenderci dalla testa al cuore ldquoIo per che cosa vivordquo Se vivo per le cose del mondo che pas-sano torno alla polvere rinnego quello che Dio ha fatto in me Se vivo solo per portare a casa un porsquo di soldi e diver-tirmi per cercare un porsquo di prestigio fare un porsquo di carriera vivo di polvere Se giudico male la vita solo percheacute non sono tenuto in sufficiente considera-zione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare resto ancora a guar-dare la polvere Non siamo al mondo per questo Valiamo molto di piugrave vi-viamo per molto di piugrave per realizzare il sogno di Dio per amare (hellip) La cenere che riceviamo ci ricorda un secondo percorso quello contrario quello che va dalla vita alla polvere Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte Vite ridotte in cenere Macerie distru-zione guerra Vite di piccoli innocenti non accolti vite di poveri rifiutati vite di anziani scartati Continuiamo a di-struggerci a farci tornare in polvere E quanta polvere crsquoegrave nelle nostre relazio-ni Guardiamo in casa nostra nelle fa-miglie quanti litigi quanta incapacitagrave di disinnescare i conflitti quanta fatica a chiedere scusa a perdonare a rico-minciare mentre con tanta facilitagrave re-clamiamo i nostri spazi e i nostri diritti Crsquoegrave tanta polvere che sporca lrsquoamore e abbruttisce la vita Anche nella Chiesa la casa di Dio abbiamo lasciato depo-sitare tanta polvere la polvere della mondanitagraverdquo

Infatti quante volte ldquofacciamo qualcosa solo per essere approvati per il nostro ritorno di immagine per il nostro ego Quante volte ci procla-miamo cristiani e nel cuore cediamo senza problemi alle passioni che ci rendono schiavi Quante volte predi-chiamo una cosa e ne facciamo unrsquoal-tra Quante volte ci mostriamo buoni fuori e coviamo rancori dentro Quan-ta doppiezza abbiamo nel cuore Egrave

polvere che sporca cenere che soffo-ca il fuoco dellrsquoamorerdquo

Che cosa fare dunque Nel cammi-no verso la Pasqua il primo invito pro-fetico nella prima lettura del mercoledigrave delle ceneri egrave il grido laquoRitornate a me con tutto il cuoreraquo (Gl 212) Il profeta Gioele in nome di Dio richiama tutti a guardare al cuore e non allrsquoesterioritagrave poicheacute il rischio potrebbe essere pro-prio quello trascorrere questo tem-po rimanendo in superficie fermi alle abitudini rassegnati al male di questa epoca praticanti di culti vuoti di caritagrave

E cosigrave se veramente ritorniamo a Dio con tutto il nostro cuore al termi-ne della Quaresima troviamo un fuoco nellrsquooscuritagrave della notte una luce in mezzo alle tenebre In una notte sim-bolo di tutte le notti della storia una luce nuova e inattesa risplende Da quella cenere senza calore senza colo-re e senza vita si giunge al fuoco che ri-scalda e rischiara Cosigrave giungiamo a un esito ldquoinattesordquo e ldquonon dovutordquo La meta del cammino quaresimale ci dice che le ceneri dei nostri sentieri percorsi da soli possono rivivere se ci lasciamo in-fiammare dallo Spirito che egrave il dono pa-squale per eccellenza Cioegrave si afferma che nemmeno i nostri fallimenti sono ldquospazzaturardquo ma che proprio a partire da essi puograve venire la luce e la vita Non si va verso la vita ignorando ciograve che egrave stato ma accogliendolo e lasciandolo trasformare da Dio

Egrave lrsquoesperienza di Abramo quando vide passare una ldquofiaccola infuocatardquo (Gn 1517) in mezzo alle vittime che egli aveva sacrificato al Signore Quel fuoco egrave segno del passaggio di Dio che decide di fare alleanza con Abramo

Egrave lrsquoesperienza di Mosegrave che vede uno strano fuoco nel quale Dio gli si rivela come salvatore e liberatore di Israele Un fuoco che arde ma non consuma un fuoco che non crea nuo-va ldquocenererdquo

Egrave il fuoco che Israele ha sempre te-nuto acceso nel Tempio di Gerusalem-me laquoUn fuoco perenne arda sullrsquoalta-re non si lasci spegnereraquo (Lev 66) Un fuoco che non doveva mai spegnersi e attraversare la storia Segno peren-ne della fedeltagrave di Dio che non abban-

ABITARE |

GEN-FEB 2020 7

dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

|ABITARE

GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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GEN-FEB 2020 21

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 39

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 10: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

dona mai il suo popolohellip in tutte le sue vicende anche nelle vicende che oggi sperimentiamo attraverso la pan-demia del Coronavirus

Egrave il fuoco divampante che Geremia ha sentito ardere nel cuore e che lo spingeva nonostante tutto ad essere servo della Parola di Dio una Parola scomoda che non la-scia pace che ferisce per risanare

Eacute il fuoco che Gesugrave egrave venuto a gettare sulla terra laquoSono venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrei davvero che fosse giagrave accesoraquo (Lc 1249) quel fuoco che egrave divampato a Pentecoste nel compimento della Pasqua nella vita della Chiesa e che da allora percorre le vie del mondo per giun-gere agli estremi confini della Terra

Egrave il fuoco che deve ardere in ognuno di noi E cosigrave il cam-mino quaresimale ritmato da questi passi potragrave condurci a quel fuoco drsquoAmore sulle cui braci il Signore continua a cuocere il Pane della Vita per sostenere il nostro cammino nella storia rendendo il nostro cuore simile al suo

Allora siamo tutti convocati oggi per intraprendere il cammino verso la Pasqua come un ritorno a casa per do-mandarci se siamo ancora credenti nel Vangelo e discepoli del Signore Gesugrave o se piuttosto siamo solo ldquomaschere cristia-nerdquo senza veritagrave per guardare sotto la cenere dellrsquoapparenza e dellrsquoabitudine e della fretta se il nostro cuore egrave ancora ca-pace di amare se ancora crediamo allrsquoamore se siamo vivi

Sotto la cenere allora lasciamo ardere ancora in noi il fuoco della fede della speranza e della caritagrave

lasciamo risplendere la fiamma del cero pasquale che egrave Cristo Risorto

E tutto questo come ricorda la campagna della frater-nitagrave di questrsquoanno passando per lrsquoacqua del servizio dal momento che non possiamo separare la conversione dal servizio un servizio che nasce dalla compassione verso lrsquoaltro Lo stesso papa Francesco ci ricorda ldquoSe tu davan-ti a una persona bisognosa non senti compassione se il tuo cuore non si commuove vuol dire che qualcosa non va Stai attento stiamo attenti Non ci lasciamo trascinare dallrsquoinsensibilitagrave egoistica La capacitagrave di compassione egrave diventata la pietra di paragone del cristiano anzi dellrsquoin-segnamento di Gesugrave Gesugrave stesso egrave la compassione del Padre verso di noirdquo E cosigrave il testo di base della campagna della fraternitagrave di questrsquoanno ci invita a riflettere su due at-teggiamenti concreti che incontriamo nel Vangelo a parti-re dallrsquoimmagine del catino con acqua Davanti alla realtagrave in cui viviamo ci troviamo di fronte a due catini pieni drsquoac-qua da un lato il catino di Pilato simbolo di indifferenza e omissione dallaltro quello utilizzato da Gesugrave per lavare i piedi segno di tenera cura di generoso impegno di ser-vizio umile e gratuito Quale dei due catini stiamo usando nella nostra vita

Teniamoci allora tutti per mano pur a distanza di al-meno un metro per il momento sapendo che insieme ce la faremo e che tutto andragrave bene

Buona Pasqua gioiosa vita a tutti

Sac Mario Pellegrino

A Bisceglie volontari Caritas attivi anche per laRACCOLTA DEL FARMACO

In occasione dei 20 anni di Banco Farmaceutico questrsquoanno la Raccolta del Farmaco non egrave stata limitata a una giornata ma egrave durata unintera settimana (dal 4 al 10 febbraio)

Per tutti questi giorni egrave stato possibile acquistare un medicinale da banco in una delle farmacie che han-no aderito allrsquoiniziativa riconoscibili dalla esposizione

della locandina della GRF Giornata Raccolta del FarmacoIn Italia sono state oltre 5000 le farmacie che hanno ade-rito Bisceglie non egrave stata da meno sei i titolari di farmacie che non si sono tirati indietro

La convenzione tra farmacisti e Banco Farmaceutico prevede che i medicinali raccolti siano consegnati agli oltre 1800 enti assistenziali convenzionati con Banco Far-maceutico Si tratta di realtagrave che offrono cure e medicine gratuite a chi non puograve permettersele per ragioni econo-miche

I farmacisti biscegliesi tutti disponibili e molto gentili come hanno raccontato i volontari Caritas che si sono al-ternati durante la settimana coadiuvati in due giornate dai giovani dellrsquoAssociazione ldquoBisceglie illuminatardquo hanno scel-to di devolvere i medicinali alle Caritas delle parrocchie che gravitano nel quartiere dove egrave dislocata la farmacia

|ABITARE

GEN-FEB 20208

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

|USCIRE

GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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GEN-FEB 2020 21

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 39

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 11: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Queste le farmacie e le parrocchie collegate

FARMACIA DrsquoAMORE ndash Parrocchie S Maria di Costantinopoli e S PietroFARMACIA CALACE DEL PONTE ndash Parrocchia S Maria della MisericordiaFARMACIA DI GENNARO ndash Parroc-chia S SilvestroFARMACIA MALCANGIO ndash Parroc-chia S Maria di PassaviaFARMACIA SILVESTRIS ndash Parrocchia S MatteoFARMACIA STOLFA ndash Parrocchia S Lorenzo

Nelle giornate di raccolta ci sono stati Biscegliesi che si sono recati ap-posta in farmacia sentita la pubblicitagrave in televisione I prodotti farmaceutici

raccolti hanno superato quelli degli anni precedenti grazie anche alla ric-ca donazione di un titolare farmacista

La decisione di estendere le attivi-tagrave di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessitagrave di rispon-dere in maniera piugrave efficace al fabbi-sogno espresso dagli enti

Nella scorsa edizione della GRF infatti nonostante lrsquoottimo risultato (421904 confezioni di farmaci raccol-te) egrave stato possibile soddisfare sola-mente il 405 delle loro richieste

Questo poicheacute la povertagrave sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni In Italia ci sono 18 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza

Tra questi nel 2019 sono stati 473mila quelli che hanno avuto biso-gno di farmaci e che hanno chiesto aiu-to ad un ente assi-stenziale per potersi curare come rileva il 7deg Rapporto sulla Povertagrave Sanitaria di Banco Farmaceutico

La richiesta di medicinali da parte degli enti assisten-ziali ndash si legge nel Rapporto - egrave cresciu-ta in 7 anni (2013-2019) del 28 Nel 2019 si egrave raggiunto il picco di richieste pari a 1040607 con-fezioni di medicinali (+48 rispetto al 2018)

Val la pena in-fine ricordare che tra i 5 milioni di po-veri 1 milione 260mila sono minori questo nonostante il nostro intero sistema a partire dalla Costituzione riconosca al bambino il diritto a ve-dere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dallrsquoapprovazione della Convenzione

Onu sui diritti dellrsquoinfanzia (New York 20 novembre 1989) che riconosce al minore il diritto ldquodi godere del miglior stato di salute possibilerdquo

Invece si registra come le famiglie povere con figli minorenni per ragio-ni economiche hanno dovuto limitare la spesa per visite mediche ed accer-tamenti preventivi Altrettanto e in misura maggiore hanno dovuto fare le famiglie non povere ma con figli

Nei sette giorni della Raccolta del Farmaco egrave stato possibile dare un im-portante contributo aiutando concre-tamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuitagrave sia la strada da percorrere per realiz-zare il bene della societagrave

Sono stati consigliati e raccolti far-maci per i quali non crsquoegrave obbligo di ri-cetta medica come antinfiammatori antinfluenzali antipiretici farmaci per disturbi intestinali antimicotici de-congestionanti nasali ed oculari pre-parati per la tosse antistaminici tutto su consiglio dei farmacisti

ABITARE |

GEN-FEB 2020 9

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

|EDUCARE

GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

GEN-FEB 2020 11

EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 12: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

COSTRUIRE PONTILrsquoeditoriale di mons Stefano Russo segretario generale della Conferenza episcopale italiana per la vista del Papa a Bari con i vescovi del Mediterraneo redatto per i settimanali della Fisc

Crsquoegrave unrsquoimmagine molto efficace che Papa Fran-cesco utilizza molto spesso quasi a denunciar-ne lrsquoassenza o meglio a sottolinearne la ne-

cessitagrave il ponte Ne ha parlato in diverse occasioni in que-sti anni consegnando alla Chiesa una sorta di magistero e una visione di essere cristiani nellrsquooggi Costruire ponti piugrave che innalzare muri egrave lrsquoarchitettura impegnativa per co-struire il futuro Il ponte unisce crea comunione apre al dialogo e alla conoscenza solidifica territori al contrario il muro separa disgrega spinge allrsquoautoreferenzialitagrave e alla chiusura in seacute chiude lrsquoorizzonte Egrave questa la chiave di let-tura con cui guardare allrsquoincontro di riflessione e spiritua-litagrave ldquoMediterraneo frontiera di pacerdquo (Bari 19-23 febbraio 2020) Lrsquoevento promosso dalla Chiesa italiana vedragrave riu-niti nel capoluogo pugliese circa 60 vescovi provenienti da 20 Paesi bagnati dal Mare Nostrum Lrsquoassemblea unica

nel suo genere saragrave conclusa domenica 23 febbraio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Lrsquoincontro egrave basato sullrsquoascolto e sul discernimento valo-rizzando il metodo sinodale Intendiamo compiere un pic-colo passo verso la promozione di una cultura del dialogo e verso la costruzione della pace in Europa e in tutto il ba-cino del Mediterraneo

Ritorna lrsquoimmagine del ponte Non egrave possibile leggere in maniera efficace lo spazio bagnato da questo mare ha

sottolineato Papa Francesco a Napoli il 21 giugno 2019 ldquose non in dialogo e come un ponte ndash storico geografico umano ndash tra lrsquoEuropa lrsquoAfrica e lrsquoAsia Si tratta di uno spazio in cui lrsquoassenza di pace ha prodotto molteplici squilibri re-gionali mondiali e la cui pacificazione attraverso la prati-ca del dialogo potrebbe invece contribuire grandemente ad avviare processi di riconciliazione e di pacerdquo Lrsquoincon-tro di Bari si muove proprio in questa direzione non un convegno accademico ma uno spazio di comunione tra vescovi che riflettono e sotto la guida dello Spirito pro-vano a discernere i segni dei tempi Siamo convinti infatti che una Chiesa mediterranea egrave giagrave presente e operante egrave ricca di tradizioni culturali liturgiche ed ecclesiali ed egrave probabilmente bisognosa di processi di dialogo I pastori che srsquoincontrano hanno a cuore un Mediterraneo concre-to con i popoli che lo abitano Le loro voci sono portatrici di realtagrave diverse ma non contrapposte

Sta proprio qui lrsquointuizione del nostro cardinale presi-dente Gualtiero Bassetti drsquoinvitare in una cittagrave-ponte tra Oriente e Occidente qual egrave Bari i vescovi cattolici dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e che provengono da ben tre diversi Continenti Asia Africa ed Europa Unrsquoidea che ha radici profonde rimanda alla visione profetica di Giorgio La Pira che giagrave dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso aveva ispirato i ldquoDialoghi mediterraneirdquo e aveva anticipato lo spirito del Concilio Vaticano II Oggi crsquoegrave la possibilitagrave drsquoiniziare a realizzare quella visione Un pro-getto ambizioso ma necessario

Il ponte va costruito con una storia una geografia e unrsquoumanitagrave che hanno fondazioni comuni Egrave la bellezza del mare da riscoprire e consegnare alle generazioni fu-ture La storia rimanda alle origini stesse del cristianesimo il Mediterraneo ne egrave stato cuore pulsante La geografia egrave oggi il sogno di un abbraccio che arricchisce proprio come viene descritta la Dichiarazione di Abu Dhabi ldquoSim-bolo dellrsquoabbraccio tra Oriente e Occidente tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci per cooperare tra di noi e per vivere come fra-telli che si amanordquo Lrsquoumanitagrave egrave quanto di piugrave prezioso ci sia egrave lrsquoacqua che dagrave vita e non deve piugrave essere simbolo di morte di disuguaglianze drsquoiniquitagrave

A tutti chiediamo di accompagnarci con la preghiera e di sentirsi in prima persona costruttori di ponti

Mons Stefano RussoSegretario Generale CEI

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GEN-FEB 202010

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

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Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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GEN-FEB 2020 13

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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GEN-FEB 2020 15

del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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GEN-FEB 202016

Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 13: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Novitagrave sulla Sacra SindonePremesso che la Santa Sede proprietaria della Sindone il lenzuolo che presenta lrsquoimpronta del corpo di Cristo deposto nel sepolcro dopo la passione descritta dai Vangeli non autorizza esami sul tessuto dal 1988 egrave importante conoscere gli studi recenti relativi alla sua storia e alla verifica dei risultati finora acquisiti

Nellrsquoultimo anno sono state accer-tate informazioni di grande importanza che hanno consentito di dichiarare lsquoinaf-fidabilersquo la datazione di epoca medioe-vale della Sindone comunicata dai tre laboratori di Oxford Tucson in Arizona e Zurigo che avevano utilizzato la tecnica del radiocarbonio 14 nel 1988 Datazio-ne che era stata giudicata dai negatori della autenticitagrave della Reliquia come un trionfo della scienza ma accolta con grande sorpresa e sospetto nel mondo cattolico

La nota sindonologa Emanuela Ma-rinelli e il ricercatore Benedetto Torrisi nel congresso internazionale svoltosi a Catania il 23 maggio 2019 hanno co-municato e discusso quanto pubblicato sulla rivista di Oxford Archaeometry il 22 marzo scorso in riferimento agli esa-mi dei suddetti laboratori

Ecco come si sono svolti i fatti un gruppo di studiosi della Sindone ha promosso una azione legale contro il British Museum di Londra istituzione incaricata del controllo e diffusione de-gli esami dei tre laboratori percheacute fos-sero pubblicati integralmente i risultati ottenuti Egrave stato cosigrave accertato che gli esami effettuati ma non pubblicati sono molto piugrave numerosi qualche frammen-to di tessuto addirittura non egrave stato esaminato In definitiva confrontando i

lsquodati grezzirsquo con quelli pubblicati a suo tempo si nota una grave mancanza di concordanza Egrave stata rilevata eteroge-neitagrave nei risultati Risulta che I protocolli di indagine non sono stati eseguiti in modo corretto In conclusione la data-zione medioevale del tessuto sindonico non egrave attendibile

La data medioevale fu contestata subito da molti sindonologi percheacute ri-sultava in contraddizione con tutti i pre-cedenti esami storici e scientifici giagrave ac-quisiti ma in particolare percheacute secondo gli scienziati piugrave esperti la prova del ra-diocarbonio non poteva essere utilizzata per stabilire la data di un tessuto come la Sindone Egrave certo infatti che il tessuto di lino egrave inquinato da elementi estranei percheacute egrave stato esposto per lunghi pe-riodi allrsquoaperto come dimostrano sia la presenza di pollini provenienti da diver-si paesi dellrsquoarea del Mediterraneo e sia lrsquo esposizione al fumo di candele per la presenza di residui di cera inoltre egrave stato toccato da molte persone in occasione di esposizioni e di rammendi e presenta cotone e fili estranei al tessuto originale In questo modo egrave aumentato il contenu-to di carbonio nel tessuto che allrsquoesame risulta lsquoringiovanitorsquo ossia medioevale ri-spetto alla vera data di origine

Allrsquoepoca anche il Gruppo Sindoni-co di Trani guidato da don Gaetano In-trigillo e grazie agli studi del professor Nicola Scarpelli espresse parere nega-tivo a quellrsquoesame dichiarandolo lsquonon attendibilersquo contro il parere della stessa Pontificia Accademia delle Scienze che lo autorizzograve per evitare la minacciata ac-cusa di ostacolo alla ricerca scientifica avanzata soprattutto dai protestanti

Egrave questa la conclusione dei piugrave re-centi controlli Lrsquoesame col radiocarbo-nio deve essere ormai abbandonato percheacute non adeguato e si propongono nuove e piugrave corrette indagini

La Sindone ha rischiato piugrave volte la distruzione per gli incendi ma anche per lrsquoopposizione di molti nellrsquo VIII seco-lo lrsquoimperatore drsquoOriente Leone III Isau-rico ordinograve la distruzione di tutte le im-magini sacre comprese quelle di Cristo negli ultimi secoli protestanti ebrei e islamici negano il culto e devozione alle reliquie e ad ogni statua o figura umana compresa la Sindone giudicata artefat-to artigianale

Gli avversari della Sindone non de-mordono Di recente la CNN emittente televisiva di lingua inglese ha dedicato al lenzuolo funerario di Cristo un lungo ar-ticolo per affermare il rigore scientifico di chi la considera falsa e giudicando igno-ranti e creduloni quelli che la venerano

Nella monumentale chiesa di San Domenico in Trani dal 1978 era esposta una storica immagine della Sindone Ma nel 2009 per speciale concessione del Centro Sindonico Internazionale di Torino nella stessa chiesa sono state esposte in modo permanente le due immagini a grandezza naturale del po-sitivo e negativo fotografico della Sacra Sindone dopo il restauro avvenuto nel 2002 Solenne fu quella cerimonia pre-sieduta dallrsquoarcivescovo mons Pichierri che avvenne per iniziativa del rettore mons Domenico De Toma grazie al contributo dellrsquoavv Angelo Rapisardi e con la direzione tecnica dellrsquoarchitetto Giorgio Gramegna Purtroppo da ol-tre due anni la chiesa egrave stata chiusa e transennata per restauri che non sono ancora iniziati Egrave stato cosigrave interrotto il flusso di devoti provenienti dallrsquointe-ra diocesi e anche dei numerosi turisti presenti per le periodiche catechesi Egrave necessario che la chiesa sia al piugrave presto riaperta e che Il culto sindonico possa essere svolto come merita

Giuseppe Di Monaco

PS La Nuova Bussola quotidiano cattoli-co on line ha pubblicato la piugrave aggiornate documentazioni sugli studi sindonici Ha comunicato che il prossimo dicembre ci saragrave a Torino una esposizione della Sindone riser-vata ai giovani della comunitagrave di Taizeacute pro-venienti da 70 paesi

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EDUCARE |

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 14: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Crsquoegrave grazia per tuttiLrsquolaquoI careraquo della comunitagrave cristiana per famiglie segnate dallrsquoamore ferito e smarrito

In occasione della nuova edizione del ldquoVademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimonialerdquo a cura di don Emmanuele Tupputi edita da Rotas a fine 2019 la Redazione di ldquoIn comunionerdquo ha chiesto al Prof Don Mauro Cozzoli di redigere una pre-sentazione che lui ci ha inviato e noi qui pubblichiamo

In una societagrave percorsa dai ven-ti della secolarizzazione e della frammentarietagrave dellrsquoutilitarismo e

dellrsquoemotivismo il matrimonio e la fa-miglia ne subiscono le sfide e i rischi in termini di disagi vulnerabilitagrave fragilitagrave fallimenti Al punto da diventare una questione sociale e pastorale Questio-ne nella dottrina sociale della Chiesa designa una situazione problematica che da casi singoli e circoscritti diven-ta condizione diffusa ed estesa Una Chiesa che ndash come leggiamo nella Co-stituzione del Concilio Vaticano II Gau-dium et spes ndash fa proprie laquole gioie e le speranze le tristezze e le angosce degli uomini doggi dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoraquo (GS 1) non poteva non far fronte a tale questio-ne non prendersi cura di matrimoni e famiglie segnate da incompiutezze mancanze e ferite situazioni di catto-lici che hanno contratto matrimonio solo civile o che semplicemente convi-vono e soprattutto di cattolici divorzia-ti risposati

Egrave quanto egrave avvenuto per iniziativa di Papa Francesco che con i due sino-di sulla famiglia ha fatto emergere alla consapevolezza di tutta la Chiesa tale problematica nella sua gravitagrave e am-piezza Con il motuproprio Mitis iudex

1 Sacerdote della nostra Arcidiocesi e Professore di Teologia Morale nella Pontificia Universitagrave Lateranense e nellrsquoAccademia Alfonsiana in Roma e di Etica Teologica nellrsquoUniversitagrave di Torino Autore di numerosi libri e saggi tiene lezioni in Italia e allrsquoestero su temi di morale Editorialista del quotidiano ldquoAvvenirerdquo collabora con diverse riviste scientifiche

Dominus Iesus ha tracciato vie piugrave age-voli e percorribili di soluzione canoni-ca dei problemi Vie dirette essenzial-mente a verificare lrsquoeventuale nullitagrave di unioni coniugali precarie e fallite allrsquointerno di una socio-cultura oggi che condiziona pesantemente il co-noscere e il volere dei contraenti Con lrsquoEsortazione Apostolica Amoris laetitia traduce a sua volta in linee pastorali i contributi e le mozioni dei due sinodi Linee che sviluppa lungo due versanti pedagogico e medicinale Lungo il pri-mo sviluppa una riflessione teologica e catechetica sul matrimonio e la fami-glia oggi centrata sul valore portante dellrsquoamore Lungo il secondo traccia gli orientamenti operativi di una pastorale che si prende cura di matrimoni e fami-glie in laquosituazioni di fragilitagrave o di imper-fezioneraquo laquosituazioni dette ldquoirregolarirdquoraquo (AL 296) Francesco non cambia lrsquoinse-gnamento della Chiesa in merito non abroga neacute muta alcuna la legge Volge perograve lo sguardo di teologi pastori e operatoti pastorali alle persone nella singolaritagrave delle condizioni e situazio-ni di vita laquoattenti ndash dice loro ndash al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizioneraquo (AL 79) La legge valevole indistintamente per tutti da sola non basta a giudicare e decidere Per un giudizio e un indirizzo etico-pastorale occorre considerare le circostanze in cui le persone si trovano le intenzioni con cui agiscono e le di-sponibilitagrave da cui sono animate

Il Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave familiare curato da Emanuele Tupputi si colloca su questo sfondo ricognitivo delle condizioni critiche del matrimonio e della famiglia oggi e degli orientamenti normativi tracciati da Papa Francesco in Mitis iudex Do-minus Iesus e in Amoris laetitia Il libro egrave un pregevole sussidio ndash indirizzato a canonisti pastori e operatori pastorali ndash volto a spiegare questi orientamenti ed ancor piugrave a mediarli e applicarli nel-le ldquorelazioni di aiutordquo a coniugi e fami-glie in difficoltagrave

Questo I care pastorale egrave centrato nel Vademecum su due momenti chia-ve la consulenza e il discernimento

La consulenza in ambito prevalente-mente canonico mira a promuovere opportunitagrave di incontro e condizioni favorevoli a un dialogo accogliente e cordiale volto a far luce sui dissidi co-niugali e a considerare e percorrere vie di soluzione giuridica

Il discernimento in ambito preva-lentemente etico-pastorale mira a comprendere la situazione critica la sua genesi il distacco dalla norma le difficoltagrave che ne ostacolano la confor-mitagrave la volontagrave di mettersi in gioco Discernimento scandito ndash nello spirito di Amoris laetitia ndash da una pedagogia di accompagnamento e di integrazio-ne nella comunitagrave ecclesiale E diretto da tre criteri guida attinti da Amoris laetitia il criterio della valutazione caso per caso vale a dire persona per perso-na del bene possibile effettivamente realizzabile dalla persona e della gra-dualitagrave che nellrsquoimpossibilitagrave di attuare tutto il bene esigito dalla norma apre strade di avvicinamento graduale Il tutto nel foro interno della direzione spirituale e della confessione in cui la coscienza del penitente incontra la co-scienza del pastore in ordine alle scelte da compiere

Il lettore trova in questo libro un compagno di viaggio un vade-mecum appunto un cammino insieme in vista della veritagrave morale ndash veritagrave dellrsquoagire ndash da cercare nelle situazioni di vita di persone laquosegnate dallrsquoamore ferito e smarritoraquo (AL 291)

Mauro Cozzoli1

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GEN-FEB 202012

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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GEN-FEB 2020 15

del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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GEN-FEB 202016

Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 15: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Un Vademecum giuridico-pastorale per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile

Egrave con grande piacere personale dopo unrsquoattenta meditazione sul presente lavoro dare alcune mie considerazioni su unrsquoopera che a pochi anni

dalla promulgazione del Mitis Iudex Dominus Iesus (=MIDI) ha cercato di tracciare delle linee guida per un istituto come quello dellrsquoaccoglienza alle famiglie in crisi

La cura pastorale di queste persone ferite non deve passare solo attraverso la via giudiziale ma primariamente attraverso lrsquoaccoglienza e lrsquoascolto

Questo atteggiamento era giagrave stato tracciato nei due precedenti pontificati ma egrave in questo che trova attuazio-ne attraverso la nascita di commissioni diocesane e non solo che devono essere e sono il biglietto da visita per una ldquoChiesa in Uscitardquo che deve andare incontro allrsquoistan-ze delle persone che cercano nei propri Pastori - rinnova-ti da questo MP art 1 delle Regole Procedurali (=RP) del MIDI - un discernimento un accompagnamento ed un in-tegrazione attraverso la consulenza matrimoniale diffusa per avere delle risposte non tanto sulla validitagrave o meno del loro matrimonio ma al senso di abbandono e di poca considerazione che a volte ha contraddistinto il vissuto di questi fedeli - separati o divorziati - che si sono sentiti non accettatati

Tutto questo per colmare quella distanza che Papa Francesco ha definito distanza fisica o morale delle strut-ture giuridiche che hanno a volte distolto fedeli bisognosi di avere risposta circa la loro situazione matrimoniale cosa che questo apprezzabile lavoro cerca di fare proponendo un percorso attuativo alla formazione e allrsquoapproccio di personale sempre piugrave preparato per rispondere a questa necessitagrave di giustizia e veritagrave dei fedeli Non egrave un caso che

i primi 5 articoli delle RP per la trattazione delle cause di nullitagrave matrimoniale allrsquointerno del MIDI trattino di questa materia Compito primario e primigenio di questa consu-lenza diffusa egrave di colmare la distanza tra processo giudi-ziale e il fine ultimo di ogni processo cioegrave la salvezza delle anime

Si deve subito premettere che queste nuove commis-sioni come ben riferito nel capitolo 1 di questo lavoro devono agire nel solco di due princigravepi il primo che egrave do-veroso riportare con le stesse parole del Romano Pontefi-ce il quale afferma che ldquonel solco dei miei Predecessori i quali hanno voluto che le cause di nullitagrave del matrimonio vengano trattate per via giudiziale e non amministrativa non percheacute lo imponga la natura della cosa ma piuttosto lo esiga la necessitagrave di tutelare in massimo grado la veritagrave del sacro vincolo e ciograve egrave esattamente assicurato dalle ga-ranzie dellrsquoordine giudiziariordquo (Proemio del MIDI)

Il secondo elemento egrave quello della solerzia pastorale che si puograve esplicare in varie forme nei vari gradi della pa-storale diocesana rendendo il servizio giudiziale accessi-bile ed agile la pastorale diffusa quindi deve nascere dal basso se egrave possibile in ogni parrocchia per andare incon-tro alle persone bisognose di ricevere una parola di con-forto e di indirizzo Lrsquoaccompagnamento del fedele verso lrsquoaccertamento delle sua condizione di separato passa pri-mariamente nella presa di coscienza della propria condi-zione che spesso non egrave compresa appieno dai fedeli Com-pito quindi - come ben detto in questo Vademecum - non egrave dare risposte o promettere facili risoluzioni ma aiutare questi nostri fratelli in difficoltagrave a prendere coscienza della loro condizione e di indirizzarli verso il percorso piugrave giusto

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Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

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TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

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Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 16: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Amoris Laetitia al n 244 evidenzia la necessitagrave di creare questo istituto di sostegno e consulenza al fine di mettere a disposizione delle coppie in crisi un servizio drsquoinforma-zione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale famigliare che deve prevedere anche un servizio drsquoinda-gine preliminare per un eventuale processo matrimoniale Il servizio delle consulenze dunque deve sempre tendere su princigravepi fondamentali generali che poi si modulano nel caso specifico e questi devono essere ricondotti allrsquoacco-glienza allrsquoorientamento allrsquoaccompagnamento in unrsquoot-tica di totale gratuitagrave

Mi corre lrsquoobbligo di sottolineare lrsquoopera meritevole di questo Vademecum percheacute egrave un ulteriore strumento per la conoscenza generalizzata della normativa da parte di tut-ti gli operatori auspicando sempre piugrave la necessitagrave della presenza allrsquointerno del consultorio di figure professionali tecnicamente competenti che possano offrire specifica consulenza in materia Ma prima ancora tale Vademecum deve essere drsquoausilio indispensabile al parroco o al sacer-dote di riferimento della famiglia in crisi che per primo ed in tempo non sospetto puograve aver raccolto confidenze sulla vicenda familiare e possa dare risposte competenti ed esaustive

Il Vademecum esamina inoltre le varie fasi del collo-quio e le modalitagrave su come svolgerlo cosa cercare e come porsi difronte al fedele Qui troviamo anche una breve disamina dei capi di nullitagrave che possono essere un utile strumento al personale preposto per avvicinarsi e indiriz-zare lrsquoandamento del colloquio al fine di dare una risposta adeguata alle istanze del fedele

A distanza ormai di qualche anno dalla promulgazione del Motu Proprio mi urge rimarcare dopo aver visto alcu-ni eccessi nella prassi ordinaria le parole che introducono il secondo capitolo ldquoLa comunitagrave ecclesiale deve rivolgere la sua cura pastorale verso tutti con direzione con rispet-to ma anche con coraggio cercando di andare incontro ad ognuno nella situazione in cui si trova [hellip] Lrsquoopera di consulenza verso i fedeli separati rientra in questa azione pastorale Occorre perograve chiarire subito che la maggioranza dei matrimoni parte con i presupposti essenziali sufficien-ti ma poi diversi di essi vanno incontro a crisi e separazio-ni [hellip] se ci sono diversi coniugi separati che ritengono di aver celebrato un matrimonio nullo ce ne sono altri che

[hellip] ritengono tuttavia di aver celebrato un matrimonio valido e lo riconoscono in tutta veritagrave Pertanto non biso-gna cadere nel rischio di suscitare nei singoli fedeli attese sproporzionate ed illusorie e neppure bisogna strumenta-lizzare le procedure ecclesiastiche recentemente sempli-ficate con applicazioni improprie o abrogative della giu-stizia cristianardquo (E Tupputi Vademecum per la consulenza nella fragilitagrave matrimoniale Ed Rotas Trani 2019 46-47) Queste righe devono essere alla base della preparazione del personale delle commissioni percheacute sia capace di ac-compagnare i fedeli verso i percorsi piugrave adatti per le loro necessitagrave senza forzare le loro scelte o creare false speran-ze o indebite sofferenze

Utile egrave lrsquoAppendice che offre fattivamente una linea guida pratica per lo svolgimento di un colloquio Riten-go che unrsquouniformitagrave operativa generalizzata eviti anche arbitrarie modalitagrave di comportamento che potrebbero creare false aspettative Interessante egrave anche il Glossario a conclusione dellrsquoelaborato che dovrebbe essere sempre piugrave pubblicizzato in ogni sede ecclesiale per gettare una luce veritiera su quello che egrave il reale andamento di un pro-cesso canonico

In estrema sintesi con questo testo don Emanuele co-niuga molto bene il diritto e la pastorale facilitando con competenza il compito di quanti sono impegnati a vari livelli (dalla pastorale ordinaria al servizio dellrsquoindagine pregiudiziale o pastorale) nellrsquoaccogliere nel discernere e nellrsquoaccompagnare quelle coppie o fedeli che vivono una condizione matrimoniale di difficoltagrave e sofferenza Il Va-demecum si presenta dunque come un utile e pregevole guida che sebbene potrebbe avere ulteriori migliorie con il tempo sintetizza brillantemente gli strumenti essenziali e necessari per orientare i fedeli che vivono una fragilitagrave coniugale nel fare chiarezza sulla loro situazione matrimo-niale intraprendendo il percorso piugrave giusto

Civitanova Marche 16 gennaio 2020

Don Mario ColabianchiVicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico Regionale Piceno

SERVIZIO DIOCESANO PER LACCOGLIENZA DEI FEDELI SEPARATI

Aperture ogni giovedigrave dalla ore 930 alle ore 12Responsabile don Emanuele Tupputi

Contatti per la consulenza Tel 0883 494230 (attivo solo il giovedigrave)E-mail tribunalecclesiasticoarcidiocesitraniit

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GEN-FEB 202014

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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GEN-FEB 2020 21

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

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GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

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Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 17: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

A Betlemme viene alla luce Gesugrave il Messia atteso dai popoli e nostro liberatore

Nella solenne liturgia della notte san-ta che accompagna il cammino del cristiano noi ci confrontiamo con la notizia piugrave importante di tutti i tempi e per tutta lrsquoumanitagrave Gesugrave Cristo Fi-glio di Dio si incarna nel grembo ver-ginale di Maria per sanare le nostre fe-rite per portare a noi la salvezza ed al tempo stesso un esempio di famiglia quella di Nazareth che laquorende capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia Su questo fon-damento ogni famiglia pur nella sua debolezza puograve diventare una luce nel buio del mondoraquo (Papa Francesco Amoris laetitia 69 [=AL])

Nazareth ci ricorda cosrsquoegrave la fami-glia cosrsquoegrave la comunione di amore la sua bellezza austera e semplice il suo carattere sacro ed inviolabile Davanti allrsquoicona della famiglia di Nazareth si presenta lrsquoimmagine di ogni famiglia con la sua quotidianitagrave fatta di fatiche incertezze per il futuro e fragilitagrave da superare ancorandoci al volto mise-ricordioso di Gesugrave che ci insegna a vivere e a trasmettere il Vangelo della famiglia con amore e capacitagrave di acco-glienza

Non esiste fragilitagrave o debolezza umana che annulli o arresti la mise-

1 Cfr F Pesce Giovani e matrimonio Tra cultura dellrsquoeffimero e formazione della coscienza in La Rivista del Clero Italiano 10 (2018) 687-704

ricordia divina ma laquouna volta che si egrave rivestiti della misericordia anche se permane la condizione di debolezza per il peccato essa egrave sovrastata dallrsquoamore che permette di guardare oltre e vivere diversamenteraquo (Papa Francesco Mise-ricordia et misera 1)

Pertanto nessuno egrave escluso dalla misericordia di Dio Anche a coloro che per svariati motivi si trovano a permanere in uno stato non confa-cente allrsquoideale evangelico le braccia del Padre misericordioso sono sem-pre aperte In tal senso anche laquoai di-vorziati che vivono una nuova unione egrave importante far sentire che sono parte della Chiesa che ldquonon sono scomu-nicatirdquo e non sono trattati come tali percheacute formano sempre la comunione ecclesialeraquo (AL 243)

Attenzione Qui non si sta affatto mettendo in discussione la dottrina cristiana sul dono dellrsquoindissolubili-tagrave al sacramento del matrimonio La Chiesa egrave ben consapevole che laquoogni rottura del vincolo matrimoniale egrave con-tro la volontagrave di Dioraquo (AL 291) percheacute lrsquoindissolubilitagrave matrimoniale egrave laquofrut-to segno ed esigenza dellrsquoamore asso-lutamente fedele che Dio ha per lrsquouomo e che il Signore Gesugrave vive verso la sua Chiesaraquo (Giovanni Paolo II Familiaris consortio 20)

Da qui sorge lrsquoappello che Papa Francesco rivolge a tutta la comunitagrave ecclesiale affincheacute

laquola pastorale prematrimoniale e la pastorale matrimoniale devono essere prima di tutto una pastorale del vincolo dove si apportino elementi che aiutino sia a maturare lrsquoamore sia a superare i momenti duri Questi apporti non sono unicamente convinzioni dottrinali e nemmeno possono ridursi alle prezio-se risorse spirituali che sempre offre la Chiesa ma devono essere anche per-corsi pratici consigli ben incarnati stra-tegie prese dallrsquoesperienza orientamen-ti psicologiciraquo (AL 211)

Dunque siamo tutti invitati clero ed operatori pastorali a compiere una vera e propria conversione pastorale per essere autentici esperti nellrsquoarte dellrsquoaccompagnare del discernere ed integrare in un contesto culturale se-gnato dallrsquoeffimero e dal provvisorio1

Egrave necessario accostarsi a tutte le situazioni di sofferenza coniugale o familiare ldquoin punta di piedirdquo con una grande disponibilitagrave ad ascoltare con il desiderio di capire e di essere soli-dali Ogni situazione non vagrave presa genericamente come ldquoun casordquo ma vagrave letta come ldquola storia di una per-sonardquo

Per rendere fattivo e concreto questrsquoarte dellrsquoaccompagnamento

ACCOMPAGNAREDISCERNERE

INTEGRAREhellip il Verbo si incarna

per sanare le nostre ferite

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del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 18: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

del discernimento e della integrazio-ne nella nostra diocesi dal 2016 egrave at-tivo un servizio diocesano per lrsquoacco-glienza dei fedeli separati che costi-tuisce un servizio giuridico-pastorale previo ad una eventuale introduzione di una causa di nullitagrave matrimoniale

Tale servizio di prossimitagrave e di di-scernimento rientra tra le novitagrave della riforma attuata nel contesto sinodale da Papa Francesco con il mp Mitis Iudex Dominus Iesus e contemplata nelle Regole procedurali agli articoli 1-5 dove viene descritto questo ser-vizio giuridico-pastorale che costitu-isce il primo passo che i Vescovi sono chiamati a compiere al fine di creare e garantire nelle proprie diocesi laquoun servizio drsquoinformazione di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare che potragrave accogliere le per-sone in vista dellrsquoindagine preliminare al processo matrimonialeraquo2

Pertanto questo servizio-ponte tra la pastorale dellrsquoaccompagnamen-to delle situazioni difficili e lrsquooperato dei tribunali consiste in unrsquoattivitagrave permanete di consulenza (gratuita) di ascolto e di orientamento di carat-tere pastorale morale e canonico al fine di garantire ai fedeli in difficoltagrave unrsquoadeguata indagine preliminare al processo matrimoniale raccogliendo elementi utili per lrsquoeventuale introdu-zione del processo giudiziale ordina-rio brevior o documentale da parte dei coniugi o del loro Patrono davanti al Tribunale Ecclesiastico competente Nellrsquoeventualitagrave non ci fossero le con-dizioni per avviare un iter giudiziario il servizio aiuta pastoralmente i fede-li indirizzandoli verso un percorso di discernimento e di integrazione nella vita cristiana secondo uno stile di mi-sericordia e reciproco perdono come richiesto dalla norma evangelica Dunque questo servizio di accompa-gnamento discernimento ed integra-

2 Tribunale aPosTolico della roTa romana Sussidio applicativo del Motu pr Mitis Iudex Dominus Iesus Cittagrave del Vaticano 2016 13 3 Francesco Discorso ai partecipanti al corso di formazione promosso dal Tribunale della Rota Romana 30 novembre 2019 Il testo integrale egrave

edito nel sito ufficiale della Santa Sede (wwwvaticanva)4 G basseTTi Accompagnare discernere e integrare lrsquoumana fragilitagrave secondo lrsquoAmoris laetitia intervento allrsquoincontro mondiale delle famiglie

a Dublino 24 agosto 2018 (pro manuscripto)5 Cfr G dianin Accompagnarediscernere integrare Dai principi di Amoris laetitia alla prassi pastorale in La Rivista del Clero Italiano 3 (2019)

207-213 6 Cfr Gb Pichierri In cammino verso la pienezza dellrsquoamore Lettera pastorale sullrsquoAmoris laetitia Ed Rotas Barletta 2016

zione messo a disposizione dalla Chie-sa diocesana in sintonia con il magi-stero pontificio laquocerca sempre e solo il bene delle persone ferite cerca la veritagrave del loro amore non ha altro in mente che sostenere la loro giusta e desidera-ta felicitagrave la quale prima di essere un bene personale a cui tutti umanamente aspiriamo egrave un dono che Dio riserva ai suoi figli e che da Lui provieneraquo3

Alla luce di quanto esposto si com-prende che la pratica dellrsquoaccompa-gnamento discernimento e dellrsquointe-grazione ci induce a confrontarci quo-tidianamente con i drammi personali di relazioni fallite spesso accompa-gnate dal legittimo e naturale deside-rio di costruire una nuova famiglia cri-stiana Chissagrave quante volte abbiamo udito lrsquoespressione ldquonon egrave giusto che io paghi per sempre lrsquoerrore di un mo-mento della mia vitahellipVorrei costitui-re una nuova famigliardquo Come risposta a questo nuovo desiderio di famiglia siamo tutti invitati clero ed opera-tori della pastorale familiare

1) a essere costruttori della gioia dellrsquoamore col compito di intrapren-dere un percorso e unrsquoavventura di Chiesa accogliente madre e maestra che cammina a fianco della sofferenza delle persone senza tradire in alcun modo o rinunciare a proporre la bel-lezza dellrsquoamore e della famiglia (cfr AL 58 297 306-308)

2) ad elaborare itinerari di fede che sappiano coinvolgere mag-giormente questi fedeli che vivono situazioni matrimoniali difficili o ir-regolari A tal proposito egrave importante che laquola comunitagrave cristiana sia capace di intraprendere nei confronti di chi egrave ferito dagli inciampi della vita quella che Papa Francesco commentando il brano dei due discepoli di Emmaus chiama una sorta di ldquoterapia della speranzardquoraquo4

In sintesi deve essere chiaro che in questo servizio verso la famiglia e le sue fragilitagrave tutti siamo chiamati ad annunciare il vangelo del matrimonio al fine di favorire ldquouna pedagogia del vincolo (accompagnare) il desiderio di riportare a casa tutti (integrare) la ricerca della volontagrave di Dio (discerne-re) il bene possibile (decidere)rdquo5 e cosigrave avviare un cammino verso la pienez-za dellrsquoamore6 Dunque oggi in una societagrave dalla cultura liquida che dagrave il primato al narcisismo dellrsquoego lrsquoarte di accompagnare di discernere di inte-grare una coppiapersona separata-divorziata o risposata egrave unrsquoattivitagrave del cuore che richiede una grande capaci-tagrave di saper ascoltare con uno sguardo samaritano la complessitagrave della per-sona che si incontra aiutandola a leg-gere la propria storia e la propria vita in modo cristiano

Sac Emanuele Tupputi

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Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 19: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Dal policentrismo alla polarizzazioneil riassetto delle stutture del sacro a Barletta nel secolo XIX

1 Relazione tenuta al convegno ldquoArcheologia Storia Arte Materiali per la storia di Barletta tra Otto e Novecentordquo Barletta Palazzo Della Marra 23-24 ottobre 2018

La situazione delle parrocchie nella cittagrave pugliese in quellrsquoepoca1

Lrsquoorganizzazione ecclesiasti-ca meridionale incardinata su una fitta rete di conven-

ti confraternite cappelle oratori e chiese non parrocchiali fa sigrave che ndash tra Cinque e Settecento ndash la parrocchia non abbia un ruolo di primo piano Quasi soffocata da strutture del sacro di diversa tipologia e profondamente radicate la parrocchia di tipo triden-tino stenta ad affermarsi al Sud no-nostante lo zelo e lrsquoimpegno di alcuni vescovi

Per Barletta la cui morfologia ec-clesiastica non diverge dal resto del Mezzogiorno una concreta possibi-litagrave di cambiamento si prospettograve nel corso del Decennio francese allorcheacute si registrarono spinte convergenti da parte del potere politico e da parte dellrsquoautoritagrave diocesana Ma le resi-stenze mentali e culturali dei corpi ca-pitolari in primis il Capitolo di S Maria Maggiore vanificarono ogni sforzo E alla fine i risultati saranno di tuttrsquoaltro genere

Agli inizi dellrsquoOttocento dunque la rete delle istituzioni ecclesiastiche coinvolgeva e avvolgeva con le sue

fitte maglie la cittagrave di Barletta tanto da farla apparire come una picco-la ville-eacuteglise In cittagrave infatti vi sono quattro Capitoli che fanno capo alle collegiate di S Maria Maggiore e di S Giacomo alla priorale del S Sepolcro e alla chiesa arcivescovile di Nazareth abbiamo poi dieci conventi di frati e sei monasteri femminili e altre undici chiese alcune delle quali rette dalle confraternite laicali Extra moenia poi se ne contano altre sei tra cui quella della Madonna dello Sterpeto

Si ha cosigrave un totale di 37 edifici di culto

Evidente la polverizzazione delle strutture del sacro e il policentrismo in una cittagrave ldquocontesardquo fra erogatori di servizi religiosi di diversa matrice

Tale scenario si arricchisce ancor piugrave con la gestione ldquoprivatardquo del sacro

da parte delle famiglie della nobiltagrave locale che utilizza le cappelle interne alle dimore familiari ndash allrsquoepoca se ne contavano ben 14 ndash per celebrare ma-trimoni o battesimi dei propri rampol-li Per altro tali famiglie mantengono a loro spese 15 cappelle rurali nelle loro masserie con i relativi Cappellani e lrsquoavere a portata di mano un luogo sacro portava i campagnoli a ricono-scere in queste cappelle i loro centri di aggregazione religiosa piugrave ldquonaturalerdquo

In numero cosigrave elevato dunque le strutture del sacro barlettane svol-gono tutte una funzione centrifuga e concorrenziale rispetto allrsquoistituzione parrocchiale Va da seacute che lrsquoalto nu-mero di queste strutture alimenta la domanda sociale di sacerdoti le cui funzioni non si possono configura-re come vera e propria cura drsquoanime non possiamo parlare di parroci ma solo di tecnici della celebrazione eu-caristica di mestieranti del sacro che dipendevano strettamente dai laici che li stipendiavano E tale domanda di servizi religiosi incontra una ricca offerta considerando i 174 sacerdoti presenti a Barletta nel 1810 ndash un sa-cerdote ogni 100 abitanti ndash molti dei quali si arrangiano come possono in attesa di entrare a far parte di qualche Capitolo e cosigrave ldquoparteciparerdquo alle ren-dite della ldquomassa comunerdquo Gran parte di questi costituiva quel proletariato

ANNUNCIARE |

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clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

ANNUNCIARE |

GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 20: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

clericale costretto ad elemosinare messe da celebrare o devozioni da coltivare e che andava comunque ad incrociare la molteplice domanda di servizi religiosi di cui si diceva

In quanto alla parrocchia Barletta ne ha due S Maria Maggiore e S Gia-como il cui ruolo appare decisamen-te secondario ruolo che secondo i dettami dellrsquoormai lontano concilio di Trento doveva essere centrale in una sin da allora auspicata riorganiz-zazione delle strutture ecclesiastiche Lrsquoonda lunga del Tridentino sul terre-no della parrocchia come fulcro della vita religiosa di una comunitagrave non ha ancora dato frutti a Barletta consi-derando che le parrocchie cittadine da secoli sono solo due nonostante lrsquoespansione dellrsquoabitato e la crescita della popolazione

Superata indenne la fase del riformi-smo borbonico-tanucciano nel secon-do Settecento tale realtagrave saragrave investita dalle riforme messe in atto dai napoleo-nidi nel decennio francese Resta da ve-dere se e in che misura i provvedimenti dei nuovi governanti abbiano inciso su una realtagrave consolidatasi nel corso del tempo alla luce anche di un fatto singo-lare e cioegrave che le decisioni dei regnan-ti pur mosse da diverse motivazioni proprio sul piano della valorizzazione della parrocchia andarono ad incrociare quelli che erano i programmi e le inizia-tive pastorali dellrsquoallora arcivescovo di Trani mons Luigi Pirelli

Egrave noto che il primo segmento della rete ecclesiastica meridionale ad es-sere investito dai provvedimenti del decennio francese fu quello del clero regolare sotto la spinta di necessitagrave finanziarie che resero impellenti i vari provvedimenti di soppressione Que-sti ultimi tuttavia si inserivano in una linea politica volta ad una sostanziale riorganizzazione della Chiesa meri-dionale di cui si voleva valorizzare lrsquoi-stituto parrocchiale e il clero secolare con cura drsquoanime a danno invece dei regolari

La sequela dei provvedimenti emanati dai Napoleonidi a partire dal 1806 portograve ad uno smantellamen-to della rete conventuale a Barletta

dove dei dieci conventi maschili so-pravvisse soltanto il cenobio dei Cap-puccini

Il venir meno della articolata pre-senza degli ordini religiosi viene a semplificare quel policentrismo dellrsquoofferta religiosa che caratterizza la realtagrave barlettana Potenzialmen-te si aprono spazi per ridisegnare la mappa delle istituzioni ecclesiastiche locali che abbia la parrocchia come fulcro della comunitagrave territorialmente raccolta attorno ad essa Ma il clero se-colare egrave fermo su altre posizioni

Tali consolidate posizioni cerche-ranno di scalfire le iniziative di mons Luigi Pirelli Appena giunto a Trani nel marzo 1805 il Presule ebbe modo di rilevare che laquosrsquoignoravano anche li principali rudimenti della fede ed i prin-cipali misteri della nostra sacrosanta religione e rimontando alla origine ri-levai che ciograve avveniva dalla mancanza delle Parrocchieraquo Fattane istanza al so-vrano ottiene di poter istituire nuove parrocchie appena saranno vacanti canonicati e partecipazioni

Lrsquoiniziativa arcivescovile mette a rumore il mondo dei corpi capitola-ri timorosi di vedersi spogliati delle loro prerogative Il Capitolo di S Maria Maggiore dagrave mandato ai propri ldquode-putati alle litirdquo aumentati di numero per lrsquooccasione di difendere a Napoli i propri diritti Dopo vari contrasti e anche al fine di evitare laquoliti dispendio-seraquo si riuscigrave a stilare un piano di con-cordia il quale prevedeva che la cura della parrocchia di S Maria Maggiore risieda presso il solo arciprete e che per facilitare lrsquoistruzione dei fedeli e

lrsquoamministrazione dei Sacramenti tut-to lrsquoambito dellrsquoArcipretura Curata si sarebbe diviso in tre distretti

In quello di S Maria Maggiore risie-deragrave lrsquoarciprete il quale assumeragrave due coadiutori perpetui in titulum per gli altri due distretti Il battistero si avragrave solo in S Maria Maggiore dove si ce-lebreranno i matrimoni e si conserve-ranno i libri parrocchiali

Questo piano di concordia che non portava alla nascita di nuove par-rocchie approvato dal sovrano e rece-pito dal Capitolo di S Maria Maggiore rimase sulla carta e dopo cinque anni fu abrogato con decreto regio del 17 aprile 1812 Un boicottaggio striscian-te riuscigrave a vanificare nei fatti lrsquointesa raggiunta sul piano formale

E le preoccupazioni pastorali di mons Pirelli non solo si arenano su questrsquoavversione di fondo dei corpi capitolari ma non trovano migliore accoglienza presso gli organi di go-verno pronti ndash nella loro riorganiz-zazione della rete parrocchiale del regno ndash a fondere o a sopprimere par-rocchie piccole ma meno propensi a sdoppiare quelle grandi

Frustrato nelle sue attenzioni per la cura delle anime mons Pirelli esprime il suo rammarico e la sua valutazione dei fatti in un rapporto del 1817 in cui afferma che il suo cuore non sopporta lrsquoabbandono in cui egrave la cura delle ani-me a Barletta Nonostante la rendita di sei canonicati fosse stata assegnata allrsquoarciprete-parroco ed ai coadiutori per le due chiese succursali non se ne fece nulla per cui egli egrave convinto che si volle la soppressione dei canonicati

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laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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GEN-FEB 2020 21

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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GEN-FEB 2020 33

SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 21: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

laquonon per vantaggiare la cura delle ani-me ma solo per ingrassare taluni Indi-vidui di quella Collegiata che tuttrsquoaltro pensiero avevano ed hanno che il bene spirituale dersquo loro Filialiraquo

Alla fine del Decennio francese quindi permane a Barletta il tessuto policentrico dei luoghi di culto e dei servizi religiosi che vede protagonista anche la rete delle confraternite Da tempo questi sodalizi si erano appro-priati della gestione delle forme asso-ciative del culto come le feste i cortei funebri e le processioni ponendosi cosigrave in concorrenza con la parrocchia

Tuttavia Mons Pirelli non ha potuto trarre vantaggio da quellrsquoindebolirsi del mondo confraternale che si ha a partire dal secondo Settecento e sul quale an-dranno poi ad incidere anche le riforme messe in atto nel ldquoDecennio franceserdquo

Fa eccezione nello specifico bar-lettano la confraternita del SSmo in S Maria Maggiore la quale a fronte di una diminuita capacitagrave economi-ca delle altre congreghe continua a mantenere una sua vitalitagrave con una rendita che nella prima metagrave del se-colo XIX si mantiene (in alcuni casi ab-bondantemente) al di sopra dei mille ducati con un bilancio complessivo in pareggio o in attivo

La vitalitagrave di questa congrega in origine riservata al ceto nobile egrave so-stenuta anche dallrsquoapporto di nuove energie derivanti dallrsquoaggregazione di esponenti della borghesia cittadina

Il primato della congrega eucari-stica nel mondo confraternale bar-lettano fa il paio con il primeggiare del Capitolo di S Maria rispetto agli altri corpi capitolari presenti in cittagrave Ad accomunare le due istituzioni egrave la Collegiata di S Maria Maggiore dove operano a stretto contatto di gomito Ma egrave anche la provenienza sociale dei loro membri dal momento che sono gli esponenti delle famiglie nobili ndash affiancate poi dal ceto dei civili ndash ad alimentare la composizione e del Ca-pitolo e della confraternita

A sua volta la supremazia del Ca-pitolo mariano rispetto agli altri oltre che da ragioni storiche e dal prestigio che circonda la chiesa madre barlet-

tana per essere tra lrsquoaltro di regio pa-tronato egrave supportata anche da mag-giori risorse economiche nel 1810 al Capitolo di S Maria egrave riconosciuto un introito di 419313 ducati

Naturale dunque la preminenza del polo ecclesiastico di S Maria Mag-giore a cui fanno capo un Capitolo e una confraternita con piugrave risorse rispetto ad altri enti consimili La Colle-giata pertanto ci appare come il baricentro di un potere non solo religio-so ma anche economico e sociale Potere che si riverbera sulla cittagrave ma non a servizio della cittagrave in unrsquoottica tridentina

E tutto il suo potere e il suo prestigio il Capitolo mariano metteragrave in gioco nelle vicende successive al Concordato del 1818 che soppresse lrsquoepisco-pato nazareno Si ricuciva cosigrave lo strappo nel terri-torio soggetto alla giuri-sdizione dellrsquoarcivescovo tranese cui ora fa capo lrsquointera cittagrave di Barletta A questo punto nascono questioni di preminenza tra il Capitolo di S Maria di Nazareth che rivendica il primato in quanto ex Capitolo Cattedrale e lrsquoaltro di S Maria Maggiore da sempre chiesa madre della cittagrave

Un primo successo arride al Capito-lo di S Maria allorcheacute con la Bolla Inter multa onera del 22 settembre 1828 Le-one XII dispone la fusione del Capitolo nazareno con quello di S Maria Mag-giore Questrsquoultimo dunque lrsquoha spun-tata nei confronti di quello nazareno ma non pago non rinuncia al deside-rio di avere una cattedra episcopale in Barletta Tale progetto viene contrasta-to dalla curia tranese che cerca di spez-zare il fronte barlettano appoggiando i Capitoli di S Giacomo e del Sepolcro a discapito di quello di S Maria

Tuttavia a fronte di tali manovre il Capitolo di S Maria non demorde laquonulla risparmiando pria presso la Real Corte di Napoli e poscia presso la Curia

Pontificiaraquo E finalmente Papa Pio IX con la Bolla Imperscrutabili del 21 apri-le 1860 eleva la cittagrave ad lsquoarchidiocesirsquo unita aeque principaliter ed in persona episcopi a quella di Trani

Il Capitolo di S Maria dunque as-surge al rango di lsquoCapitolo Cattedralersquo e ai suoi canonici egrave concessa la pre-

rogativa di ornarsi nelle funzioni con una croce aurea raffigurante su un lato la traslazione della Santa Casa di Nazareth

Se ai simboli si dagrave il valore che meritano dietro quella croce di cui i capitolari faranno sfoggio si scorge lrsquoaffermazione di una supremazia or-mai incontrastata con il risultato di una polarizzazione che ndash venuti meno gli Ordini religiosi indebolite le con-fraternite scomparsa la concorrenza nazarena soppressi i Capitoli di S Gia-como e del Sepolcro ndash subentra allrsquoan-tecedente policentrismo delle strut-ture del sacro a discapito comunque di un servizio religioso piugrave puntuale che solo una piugrave capillare presenza dellrsquoistituzione parrocchiale avrebbe potuto assicurare Ma per avere nuove parrocchie a Barletta bisogneragrave atten-dere il Novecento

Pietro di Biase

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PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 22: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

PREGHIERASILENZIO E DISCERNIMENTOSEMPRE ATTUALIIntervista presso lrsquoabbazia di Muumlnsterschwarzach in Baviera a Padre Anselm Gruumln monaco benedettino tra le personalitagrave piugrave carismatiche del nostro tempo e autore di best-seller mondiali

D Padre Anselm innanzitutto ti rin-grazio per i momenti di intimitagrave che mi concedi Lrsquoopera di San Benedetto egrave rinvenibile solamente nella Regola da lui composta poco prima del 540 cui si aggiunge la biografia del san-to scritta da san Gregorio Magno Questo documento egrave ancora oggi il punto di riferimento delle comunitagrave benedettine Cosa puograve dire a noi mo-derni la Regola

R Sigrave per noi egrave un documento attuale ma bisogna saper interpretare il testo Non egrave un documento di dogmatica ma spirituale Egrave nato con la vita e lrsquoo-

pera di San Benedetto Dobbiamo quindi innanzitutto recuperare il sen-so del testo Oggi in un mondo molto diverso da allora dobbiamo imparare a recuperare la sua sapienza

D In unrsquoepoca nella quale le persone sono cosigrave indaffarate da non ave-re tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio vedo nei monasteri benedettini delle oasi dove uomini e donne di ogni etagrave provenienza e cultura possono scoprire la bellez-za del silenzio e ritrovare seacute stessi Come puograve spiegarci questa dimen-sione quella del silenzio appunto

R Certo il silenzio egrave calma il silenzio egrave un cammino per conoscere se stes-si Allora quando non si parla tutte le emozioni e i sentimenti vengono a galla La prima cosa egrave conoscere se stessi il secondo egrave diventare liberi dai sentimenti ostili Crsquoegrave una legge psico-logica secondo la quale posso liberar-mi da qualcosa solo se prima lrsquoho ac-cettata Quando accetto le mie paure o le mie emozioni solo allora posso lasciarle Altrimenti le paure possono dominarci

D In questo senso il silenzio puograve es-sere inteso anche come una forma di preghiera

R Certamente Il fine del silenzio egrave di-ventare uno con Dio unirsi con Dio La preghiera non egrave unrsquoevasione ma il luogo in cui presentiamo a Dio la nostra veritagrave profonda e in cui speri-mentiamo la forza del suo amore che guarisce

D Il carisma benedettino dellrsquoacco-glienza egrave assai prezioso per la nuova evangelizzazione percheacute dagrave modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva aiutando coloro che cer-cano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi In tal senso possiamo stabilire una continuitagrave tra la vita contempla-tiva e il servizio agli altri

R La gente cerca un luogo dove Dio egrave il centro Vengono al monastero per trovare la presenza di Dio percheacute non la trova altrove Per me la gente sen-te unrsquoesigenza profonda di fare espe-rienza di Dio

D Ai Benedettini poi egrave sempre stato riconosciuto lrsquoimpegno per lrsquoecume-nismo e il dialogo interreligioso Per quale ragione

R La sapienza della Chiesa antica con-sisteva nellrsquointegrare le altre culture La Chiesa ha battezzato la cultura greca romana e germanica prenden-done il meglio Allora Benedetto ha fondato il monastero in un tempo in cui crsquoera la fine dellrsquoImpero romano e crsquoera lrsquoingresso dei barbari Crsquoerano

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tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

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TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 23: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

tanti popoli in questa etagrave e la Chiesa ha avuto il compito anche di dare uni-tagrave in un periodo caotico Una cosa importante per Benedetto egrave la pace tra gli uomini e quindi anche la pace tra le religioni Naturalmente San Benedetto non doveva affrontare il problema dellrsquoecumenismo come lo intendiamo noi Ma la sapienza per lui egrave trovare la pace tra gli uomini E il culmine della pace egrave vedere Cristo in ogni uomo e donna

D Crsquoegrave un limite oltre il quale il dialo-go non egrave piugrave possibile

R Il dialogo non egrave una ldquomisturardquo un miscuglio

D Non egrave relativismohellip

R Sigrave sigrave egrave ascoltare quello che dicono gli altri vedere la sapienza delle altre religioni ma poi vedere cosa rispon-diamo noi cristiani alle domande delle altre religioni buddismo giudaismo Islam ecchellip Non egrave una ldquomisturardquo ma il dialogo deve portare alla veritagrave Ma la veritagrave egrave al di sopra delle nostre sen-tenze Dio egrave la Veritagrave Le nostre imma-gini di Dio invece sono uno ldquospiegelrdquo uno specchio della veritagrave e quindi specchio di Dio Tutte le religioni con-servano una parte di veritagrave e quindi dobbiamo vedere cosa possono darci

D Mi pongo in continuitagrave con quan-to dicevamo Se non vogliamo essere travolti dalla marea di lusinghe e se-duzioni proposti nella nostra societagrave del benessere dovremmo forse recu-perare quella parola tanto cara a San Benedetto discretio che deriva dal latino discernere ossia distinguere decidere imparare a distinguere ciograve che egrave essenziale da ciograve che non lo egrave

R Per san Benedetto egrave importante il discernere ma egrave anche importante trovare la giusta misura misura nel consumo misura nellrsquoenergia misura nella preghiera ecc Molta gente ha delle immagini troppo alte di se stessa Deve essere sempre perfettamente cool Uno psicologo Daniel Hell dice che quando uno ha unrsquoimmagine troppo alta di seacute lrsquoani-

ma risponde con la depressione La depressione egrave una ribellione contro immagini troppo alte di se stessi Egrave quindi molto importante la misura in tutte le forme della vita nel cibo nel vino (risa) in famiglia nel lavoro ecc

D So che qui vengono anche molti manager persone che hanno parti-colari responsabilitagrave Per la crescita e lo sviluppo della co-munitagrave e del territorio nel quale il monastero sorge non dimentichia-mo che lrsquoordine benedettino egrave stato il vero motore dello sviluppo dellrsquoe-conomia dellrsquoOccidente A sua avvi-so quanto questo modello di lavoro puograve parlare ai manager delle nostre aziende

R Molti manager hanno capito che non si tratta solo di cercare denaro Non egrave solo una questione quantita-tiva di numeri Il lavoro devrsquoessere al servizio dellrsquouomo dobbiamo cercare lrsquouomo arrivare al cuore dellrsquouomoSpiego che nella vita dellrsquoazienda biso-gna promuovere lrsquouomo non solo lrsquoin-teresse del proprietario dellrsquoazienda Gustav Jung ha detto che i dirigenti di azienda hanno anche il dovere di ldquori-svegliarerdquo la vita nellrsquouomo Naturalmente io non dico come pos-sono accrescere il profitto ma come superare i possibili conflitti per arriva-re alla fonte dellrsquointerioritagrave Dunque egrave importante dirigere con i valori In tedesco si dicono ldquowertenrdquo

Dei buoni valori favoriscono la ditta percheacute generano motivazioni Fede e speranza sono importanti fonti di energiaI tedeschi dicono appunto che i valori rendono piugrave preziosa la vita

D Le mura spesse dei monasteri e la loro stabilitagrave rappresentano la forza che esprimono e che sorregge lo spirito e la visione benedettina stabilitas dal latino stabilitagrave ciograve che forse manca in questa societagrave liqui-da come lrsquoha definita Zygmunt Bau-man Nella nostra epoca non manca forse quel senso di appartenenza che egrave alla base dellrsquoinsegnamento benedettino

R Crsquoegrave bisogno di andare alla radice della vita Stabilitagrave significa essere ri-congiunti alle radici Per me stabilitagrave significa innanzitutto recuperare la calma Molti uomini invece sono in fuga da se stessi non sanno cosa vo-gliono dalla vita

D Questo forse ha a che fare con i cambiamenti sociali fino agli anni Sessanta i maggiori conflitti che lindividuo si trovava ad affrontare erano riconducibili a ldquociograve che egrave per-messordquo e ldquociograve che egrave proibitordquo con la rivoluzione del Sessantotto e le gran-di conquiste libertarie intervenute nella societagrave questa contrapposi-zione ha ceduto il passo a una con-trapposizione diversa tra ldquociograve che egrave

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GEN-FEB 2020 21

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

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GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

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Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 24: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

possibilerdquo e ldquociograve che egrave impossibilerdquo E forse ritorniamo alla questione della giusta misura percheacute ci troviamo in una societagrave molto competitivahellip

R La vita dellrsquouomo contemporaneo egrave fatto di molte pressioni Tutti vogliono rappresentare se stessi come qualco-sa di perfetto su Facebook e Twitter ma questo crea pressioni sugli uomi-ni Alain Ehrenber a tal proposito dice che questo genera la fatica di essere se stessiLa vita diventa faticosa crsquoegrave il culto di seacute favorito dai social media guardare solo allrsquoapparenza e non ad essere per se stessi Puograve trasformarsi in una grave malattia

D Tutte le statistiche ci dicono che le persone con depressione sono in continuo aumento Raramente si considerano le radici spirituali di tale patologie La Bibbia e la tradizione spirituale possono suggerirci la stra-da per affrontarla

R Non ogni depressione egrave una malat-tia Ma certe volte egrave un segno di im-magini troppo alte lrsquoossessione per il successo per la perfezione Altre volte egrave segno che non abbiamo radici nel-la fede o nella forza che dovrebbero darci il padre e la madre Evagrio Pontico un monaco del quar-to secolo dice che nel fondo della depressione ci sono delle immagini infantili della vita percheacute guardiamo al nostro io idealizzato e non a quello reale Allora egrave importante soprattutto in questa societagrave accettare se stessi A tal proposito ho scritto un libro su quattordici possibili tentazioni di cui parla la Bibbia

D Se giagrave possiamo trovare un rime-dio ai nostri malanni spirituali nella Bibbia a che serve cercare il suppor-to della psicologia

R Nei primi secoli la spiritualitagrave era una forma di psicologia percheacute i monaci guardavano alla conoscenza di seacute Per me la psicologia ha due funzio-ni La prima egrave quella di conoscere se stessi qualcosa che tuttavia non puograve sanare apre la mia veritagrave e la mostra

a Dio Egrave lrsquoamore di Dio che entra nella mia paura nella mia emozione nella mia veritagrave egrave Lui che puograve sanare La psicologia ha solo il compito di aprire la veritagrave di noi stessi di metter-la alla luceA tal proposito un pericolo concreto della spiritualitagrave egrave la fuga nella gran-diositagrave io sono solamente spirituale e non vedo le mie emozioni Ciograve puograve portare lrsquouomo a scollegarsi dalla re-altagrave La seconda funzione egrave critica si tratta di capire quando la spiritualitagrave egrave sana o egrave solo una fuga dal mondo attraver-so forme sbagliate Ciograve puograve portare alla presunzione di essere superiore agli altri

D A tal proposito hai di recente scritto un libro sullrsquoombra Di questo aspetto ne parlava giagrave Gustav Jung Di cosa si tratta

R Per Gustav Jung ogni uomo ha due poli amoreaggressivitagrave fededub-bio fiduciapaura ragionesentimen-toE quando vivi un solo polo lrsquoaltro va nellrsquoombra Di per seacute lrsquoombra non egrave negativa ma quando viene soppressa puograve diventare pericoloso

D Dunque bisogna recuperare lrsquoom-brahellip

R Non bisogna vivere lrsquoombra egrave chia-ro ma trovare un equilibrioPer esempio nel caso dellrsquoamore e dellrsquoaggressivitagrave Quando dico di vi-vere solo lrsquoamore lrsquoaggressivitagrave cerca unrsquoaltra via Qualche volta egrave corporale ma altre volte egrave passiva latente Quando per esempio il prete dice noi cristiani ldquonon litighiamordquo ma amiamo soltanto egrave una forma di aggressivitagrave percheacute ci devrsquoessere il diritto ad avere unrsquoaltra opinione

D Quindi anche il moralismo puograve portare a giudicare gli altri

R Il moralismo egrave una diretta conse-guenza del rifiuto dellrsquoombra Pren-diamo ad esempio il rapporto fededubbio Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vi-

vente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Reden-zionerdquo Ma la fede senza il dubbio di-venta fondamentalista e inizia il com-battimento contro gli altri

D Su questo punto avrei voglia di chiederti molte altre cose ma mi fer-mo a questo aspetto sulla base dei tuoi studi e della tua esperienza cosa distingue la normalitagrave dalla patolo-gia

R Sigrave bisogna essere molto prudenti quando parliamo di patologia per-cheacute qualche volta egrave il risultato di una prova di una storia difficile Ma egrave cer-to che la patologia impedisce la vita autentica la comunione con gli altri uomini impedisce anche il lavoro In generale non ci fa vivere bene

D Per la prima volta dopo duemila anni in Occidente si nasce in un am-biente non piugrave cristiano Si egrave voluto realizzare un progetto di uomo nuo-vo senza Dio si egrave proposto un uma-nesimo che ponesse lrsquouomo sul pie-

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GEN-FEB 202022

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 25: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

distallo al posto di Dio egrave stato confi-nato nellrsquoambito del privato accan-tonato in un cantuccio nel quale non possa dare troppo fastidio Forse percheacute crsquoegrave molto benessere penso Le persone sembra che abbiano tut-to E se crsquoegrave benessere materiale per-cheacute crsquoegrave bisogno di Dio

R Anche quando verranno soddisfat-ti tutti i bisogni materiali nellrsquouomo rimarragrave sempre un bisogno per il tra-scendente per il mistero per Dio per-cheacute non si puograve essere felici solo con la ricchezza Lrsquoessenza dellrsquouomo egrave inve-ce di realizzare se stessoAd esempio la psicologia trascenden-tale ci spiega come i bisogni spirituali sono quelli essenziali per lrsquouomo Al-lora si tratta anche di ldquoriempirerdquo di bi-sogni spirituali e se ciograve non avviene avremo una persona malata

D Oggi stiamo vedendo un processo di laicizzazione che egrave molto piugrave vici-no allrsquoesclusione che allrsquointegrazio-ne Bisogna bandire i simboli religio-si percheacute possono disturbare gli altri

Pensiamo in Italia i crocifissi dalle scuole una tradizione cattolica so-prattutto in Italia Non egrave preoccupante questa visione di laicitagrave

R Anche in Germania abbiamo lo stes-so problema La Germania dellrsquoEst che era atea ha tolto i crocifissi dalle scuole Ma in Baviera tutte le scuole e gli edifici statali sono presenti i croci-fissiAbbiamo una tradizione cristiana in Germania e in Italia che va tutelata e conservataLrsquoautoritagrave politica vuole sopprimere questi simboli della tradizione cristia-na in nome di un laicismo astratto Questo non ha senso Noi dobbiamo difendere la tradizione cristiana per-cheacute ci porta alle nostre radici e ai no-stri valoriBeh i laicisti vogliono essere tolleran-ti ma non lo sono tanto (Segue una risata ironica di entrambi)

D Come puograve dunque essere rilan-ciato il Vangelo in una societagrave forte-mente secolarizzata

R Per me egrave importante che noi sacer-doti ascoltiamo i bisogni i desideri profondi in tedesco si dice ldquosehn-suchtrdquo cioegrave le nostalgie della gente Si tratta di capire le persone Egrave solo dopo aver ascoltato che possiamo usare una lingua che tocca il cuore dellrsquouomo Il fatto egrave che la Chiesa nella sua storia ha sempre moralizzato E questo moraliz-zare non tocca i cuori anzi li allontana Questa egrave una forma malata di potere Dobbiamo recuperare una lingua piugrave attenta che risponda alle esigenze della gente Per me egrave importante che noi sacerdoti crediamo ai bisogni e ai desideri della gente Qualche volta alcuni sacerdoti dicono che la gente non crede ma questo egrave un segno che egrave il prete a non credere Io devo cre-dere che tutti gli uomini hanno biso-gni spirituali e solo quando ho capito questo posso trovare una lingua che tocca

D Stiamo andando anche verso lrsquoateismo Ma ci possono essere ve-

ramente degli uomini che non cre-dono in nessun Dio E qui recupero Nietzsche quando non si crede nei vecchi valori poi questi vengono so-stituiti con i loro surrogati Si sostitu-iscono a Dio altri valorihellip

R Certo Possiamo distinguere tre for-me di ateismoUn ateismo materialistico superficia-le indifferente Egrave molto difficile parla-re con queste persone percheacute crsquoegrave un rifiuto totale Il loro cuore egrave duroUn ateismo aggressivo egrave proprio di quelle persone che sentono Dio ma non vogliono ammetterlo e accettar-lo Lrsquoaggressivitagrave egrave la conseguenza di un rifiutoInfine un ateismo di chi cerca hanno il senso del mistero Parlano di Dio sono aperti alle questioni religiose hanno un senso per la trascendenza ne sono affascinati Con questi ultimi possiamo avere un buon dialogo per-cheacute abbiamo una chance per spiegare cosa egrave Dio per noi e come possiamo conoscerlo

D Chi ha fede ha il diritto di aver paura Pensiamo ai disastri ambien-tali al lavoro ai giovani che non tro-vano lavoro Pensiamo al futuro e a tante cose che stanno cambiando rapidamentehellip

R La paura egrave normale Ciograve ci fa sentire male Anche Gesugrave ha avuto paura per ciograve che lo attendeva come ci riporta lrsquoevangelista Luca Ogni cambiamento fa paura ma bisogna aver speranza che il mondo non egrave solo in mano alle Multinazionali ma soprattutto egrave nel-le mani di Dio Non dobbiamo chiu-dere gli occhi dinanzi alla veritagrave La situazione attuale egrave difficile in Italia in Germania in Europa tutto sembra caotico ma noi cristiani dobbiamo es-sere un faro che illumina il mondo un punto di riferimento per tutti gli altri La paura ha dunque un senso appar-tiene allrsquouomo Puograve paralizzare o puograve spingere a trovare nuove soluzioni

Grazie

Giovanni Capurso

Quando abbraccio il dubbio questrsquoultimo egrave una fonte di fede vivente percheacute mi impegna a cercare ldquoche cosrsquoegrave Diordquo o ldquoche cosrsquoegrave la Redenzionerdquo

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GEN-FEB 2020 23

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 26: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Comunicato n 4 circa la Serva di Dio

LUISA PICCARRETAIn continuitagrave con i miei Predecessori nella cura che hanno mostrato per la figura e la spiritualitagrave della Serva di Dio Luisa Piccarreta e facendo mio quanto hanno scritto a tutti i fedeli interessati1 desidero proporre alcune indicazioni e prospettive

1 Per i precedenti Comunicati si veda httpswwwluisapiccarretaofficialorgcause-archbishop

Dallattivitagrave dellAssociazione pub-blica di fedeli Luisa Piccarreta - PFDV di Corato ho potuto cono-

scere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarre-ta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtagrave Incoraggio tutti a proseguire su questa via cosigrave ricca e proficua per la santitagrave laquolimportante - come ricorda Papa Francesco - egrave non camminare da soli contare sempre sui fratelli e special-mente sulla guida dei Vescovi in un saggio e realistico discernimento pastoraleraquo (Esor-tazione apostolica Evangelii gaudium n 33) Insieme infatti come popolo di Gesugrave Risorto siamo invitati laquoa una nuova tappa evangelizzatriceraquo nei luoghi in cui viviamo con la forza dei carismi di santitagrave di cui lo Spirito santo arricchisce continuamente la sua Chiesa

A nessuno puograve sfuggire che lamorosa adesione alla vita e allinsegnamento del-la Chiesa nelle indicazioni dei suoi Pastori non egrave un limite ma una garanzia Solo cosigrave anche quanto egrave stato donato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta potragrave portare il frut-to del laquosospirato fiatraquo come amava dire lei stessa Il sentire con la Chiesa infatti permette di combattere laquola tentazione di fuggire in un luogo sicuro che puograve avere molti nomi individualismo spiritualismo chiusura in piccoli mondi dipendenza sistemazione ripetizione di schemi prefis-sati dogmatismo nostalgia pessimismo rifugio nelle normeraquo (Papa Francesco Esor-tazione Apostolica Gaudete et exsultate n 134) Permettetemi allora di esortare tutti a camminare insieme come Chiesa

Non di rado invece un certo isolamen-to ha indotto alcuni ad una lettura erronea distorta e parziale degli scritti della Serva di Dio Essi sono nati e sono stati custodi-ti nel cuore della comunione ecclesiale Si pensi alla sollecitudine per gli scritti dei Confessori ufficialmente indicati dagli Arci-vescovi a S Annibale Maria Di Francia che

in qualitagrave di censore ecclesiastico dellAr-cidiocesi ebbe modo di revisionare alcuni quaderni del Diario e pubblicare lOrologio della Passione alla stessa Luisa che non ebbe alcun dubbio nel sottoporsi in piena e incondizionata obbedienza al giudizio della Chiesa circa i suoi scritti lungo tutta la sua vita

Si deve comprendere che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comuni-care prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacitagrave proprie

Lassistenza della grazia divina non ha annullato lapporto pur sempre limitato dellopera della creatura Quindi i suoi scritti presentano passaggi con delle cri-ticitagrave teologiche oltre che ortografiche Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali afferma-zioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguitagrave e anacronismi Lo affermava giagrave S Annibale raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta quando riferendosi al laquolavoro indispensabileraquo di revisione degli scritti diceva che laquoci sono punti che per quanto veri e santi guarda-ti con lo spirito e con la santa semplicitagrave pure si urterebbe con la prudenza a pub-blicarliraquo (Lettera del 23 febbraio 1927)

Una semplicistica e scriteriata diffusio-ne degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e tra-duzione arbitraria in altre lingue - ha in-contrato il favore e il sostegno di persone realtagrave e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizza-zione di quelle pagine di mistica esponen-do in taluni casi i lettori alla possibilitagrave di soggettive interpretazioni

Il lungo e complesso lavoro di trascri-zione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dellAs-sociazione Luisa Piccarreta - PFDV che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni ha consegnato un testo

fedele alloriginale cosigrave come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi Esso tuttavia segna il punto da cui ripar-tire Infatti la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la ve-rifica della esemplaritagrave di condotta di vita e dellesercizio eroico delle virtugrave non puograve non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano alcune ambiguitagrave ed elementi equivoci Essi che non sono da considerar-si per se stessi errori dottrinali richiedono una grande attenzione La Congregazione per la Dottrina della Fede ha stabilito che non egrave possibile presentare nelloggi della Chiesa il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione di essi che richiederagrave molto tempo per la rilevan-za dei temi toccati e lestensione dei testi da esaminare Chiedo a tutti di sostenere questo lrsquoulteriore studio di approfondi-mento con la preghiera e la disponibilitagrave di risorse

In questa nuova condizione leggen-do gli scritti tutti dovremmo sentirci sol-lecitati ad avere uno sguardo piugrave attento allintenzione dellautrice piugrave fedele allin-segnamento della Chiesa e soprattutto illuminato dalla consapevolezza che la Di-vina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempi mai una minaccia da scagliare contro il mondo corrotto dal peccato Il Signore - afferma il Concilio Vaticano II - laquoche egrave il nuovo Ada-mo proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente luomo a se stesso e gli manifesta la sua al-tissima vocazioneraquo (Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes n 22) Ciascuno quindi vivendo in unitagrave di volontagrave con il Signore risorto diventi il richiamo del Padre a tut-ti i figli creati e amati per la Gloria del Cielo Questa egrave stata la condotta di Luisa e lo sco-po dei suoi scritti

Riconosco che in questa direzione tanti gruppi della Divina Volontagrave hanno per-corso un lungo cammino di ecclesialitagrave

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GEN-FEB 202024

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

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GEN-FEB 2020 25

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 27: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa

Mercoledigrave 4 marzo 2020 nella Chiesa di Santa Maria Greca lrsquoArcivescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica

nel ricordo della partenza per il Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta 73 anni fa Al termine ha annunciato di aver scrit-to un Comunicato (httpswwwluisapiccarretaofficialorgpublicimagescausadocumentoffef7beb-e2bc-4400-aca4-d79ccdacfb38pdf) indirizzato a tutti i fedeli interessati alla Serva di Dio per laquoproporre alcune indicazioni e prospettiveraquo

I membri dellrsquoAssociazione pubblica di fedeli ldquoLuisa Pic-carreta ndash Piccoli Figli della Divina Volontagraverdquo desiderano espri-mere la loro gratitudine allrsquoArcivescovo per il Suo paterno incoraggiamento Fanno proprie le parole che lrsquoArcivescovo ha espresso nel Comunicato ritenendole preziose indicazioni per lrsquoazione non solo dellrsquoAssociazione di Corato ma anche per tutti gli altri gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo che vogliano conservare viva la loro appartenenza alla Chiesa

In quella occasione lrsquoArcivescovo ha anche riferito del suo colloquio con il Cardinale Luisa Ladaria Prefetto della Con-gregazione per la Dottrina della Fede nel quale gli egrave stato reso noto che esaminando gli scritti della Serva di Dio laquola Congregazione ha rilevato alcune criticitagrave alcune ambiguitagrave di carattere teologico non riferibili alla vita e le virtugrave della Ser-va di Dioraquo e che pertanto la Congregazione non ha ritenuto opportuno dare il nulla osta LrsquoArcivescovo ha quindi aggiun-to laquoSi apre una strada che puograve essere una opportunitagrave cioegrave quella di approfondire ulteriormente questi scritti con lrsquoaiuto di studiosi espertiraquo

La notizia ha destato dolore in tanti che trovano nutri-mento spirituale in questi scritti

Nel contempo allrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ci ha rivolto laquoalla disponibilitagrave allrsquoimpegno e alla pazienzaraquo desideriamo rispon-dere con quella obbedienza che contraddistinse la stessa Lui-sa nel suo amore incondizionato alla Chiesa Avanzeremo per la via che si apre davanti a noi come abbiamo sempre fatto prima di tutto con la forza della preghiera e con la perseve-ranza nelle attivitagrave che si renderanno necessarie Come ci ha sollecitato a fare lrsquoArcivescovo nel Comunicato continueremo

a leggere gli scritti con laquouno sguardo piugrave attento allrsquointenzione dellrsquoautrice piugrave fedele allrsquoinsegnamento della Chiesa e soprat-tutto illuminato dalla consapevolezza che la Divina Volontagrave egrave un appello misericordioso del Padre celeste rivolto alla libertagrave degli uomini e delle donne dei nostri tempiraquo

Sottolineiamo lrsquoopportunitagrave dellrsquoinvito che lrsquoArcivescovo ha rivolto nel Comunicato ai responsabili dei gruppi della ldquoDivina Volontagraverdquo nel mondo laquoa rendere sempre piugrave visibi-le lrsquounitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppiraquo per mezzo dellrsquoadesione alla struttura di servizio ldquoFamiglia del Divin Vo-lererdquo Siamo sicuri che sia giunto il tempo in cui il camminare insieme sia il modo piugrave efficace per garantire la formazione e la diffusione della dottrina del ldquovivere nel Divin Volererdquo

LrsquoArcivescovo ha concluso la Celebrazione dicendo laquoque-sta benedizione al termine della Messa sia di aiuto di soste-gno e di accompagnamento in questo nuovo percorso che da questa sera si apre davanti a noi e che richiede la buona volontagrave la pazienza e lrsquoimpegno da parte di tutti Il Signore ci aiuti e ci sostenga in tutto questoraquo

Sigra Vincenza Arbore Presidente dellrsquoAssociazioneDon Sergio Pellegrini Assistente ecclesiastico

sforzandosi di ancorare la lettura di questi scritti alla dottrina della Chiesa e ad una degna condotta di vita facendo scaturire dalla dottrina della Divina Volontagrave un an-nuncio missionario equilibrato e rispettoso che si egrave inserito armonicamente nei percor-si pastorali delle Chiese locali Esorto tutti a proseguire con rinnovato impegno percheacute i doni carismatici nella Chiesa laquomuovono i fedeli a rispondere in piena libertagrave e in modo adeguato ai tempi al dono della sal-vezza facendo di se stessi un dono damo-re per gli altri e una testimonianza autenti-ca del Vangelo di fronte a tutti gli uominiraquo (Congregazione per la Dottrina della Fede Lettera Iuvenescit Ecclesia n 15)

Nel contempo desidero rivolgere un accorato invito ai responsabili dei gruppi affincheacute assumano limpegno a rendere

sempre piugrave visibile lunitagrave con le sorelle e i fratelli di altri gruppi allo scopo di costituir-si come nodo dunione per la formazione e la diffusione della dottrina del vivere nel Divin Volere Non egrave raro che in territori re-lativamente vicini possa succedere di igno-rarsi o screditarsi Per realizzare concreta-mente questo intento le realtagrave aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico conservando la propria autono-mia giuridica operativa territoriale e patri-moniale possono aderire alla laquoFamiglia del Divin Volereraquo che lAssociazione Luisa Pic-carreta - PFDV di Corato ha istituito come struttura di servizio allindomani del IV Convegno internazionale del 2015 Si leg-ge nel Regolamento laquoLe realtagrave associative che aderiscono alla Famiglia del Divin Vo-lere intendono attuare specifiche sinergie

in vista della formazione dei propri mem-bri della diffusione della conoscenza del dono della Divina Volontagrave noncheacute dellap-profondimento di tematiche inerenti agli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta anche per evitarne interpretazioni distorte e strumentaliraquo (art 2)

Spero che questo appello incontri cuo-ri disponibili allincontro nella consapevo-lezza che il dono se veramente egrave stato accolto apre alla volontagrave di un cammino comunitario non privo di difficoltagrave Ma proprio in questa condivisione ci saranno ridonati nuovo coraggio e perseveranza

Accompagnandovi nella preghiera benedico e saluto tutti

Trani 4 marzo 2020

X Leonardo DAscenzo

ANNUNCIARE |

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LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

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TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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GEN-FEB 2020 31

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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GEN-FEB 202032

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

OLTRE IL RECINTO |

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|OLTRE IL RECINTO

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 28: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

LAMPE-DUSA al Teatro CurciUn faro che gira e illumina il molo nel cuore della notte Stefano un pescatore siciliano e il suo racconto sul Mediterraneo ldquoIl mare nostrum che ha partorito il mondo da cui tutti veniamo e a cui tutti

torneremo Oggi egrave il mare morto che succhia la vita - non si contano i morti innaturali i corpi innocenti che galleggiano in superficie - dove si pesca tuttrsquoaltro rdquo

Egrave lrsquoorrore lo shock della cronaca di un naufragio e di una carrellata di morti senza precedenti nelle

parole di Fabio Troiano ad aprire il sipa-rio di ldquoLampedusardquo nella messa in scena in tre serate al Teatro Curci di Barletta Lampedusa piccola isola che ospita 1200 migranti in un posto consono a ri-ceverne 300 Un popolo quello siciliano che non si ribella Un popolo quello ita-liano vinto dal pessimismo e dalla rasse-

gnazione e che contrasta con chi arriva dallrsquoAfrica ldquocon gli occhi scintillanti di speranzardquo Ogni anno egrave peggio gli arrivi si quadruplicano ldquoLa piugrave grande migra-zione di massa dopo il secondo conflitto mondiale

I politici vogliono che annegano se si vedono i corpi morti in mare gli altri non partono Ma loro non si fermeranno mairdquo Tratta da un testo di Anders Lustgarten traduzione di Elena Battista per la regia di Gianpiero Borgia Produzione Bam Teatro luci Stefano Valentini musiche originali di Aleph Viola la piegravece teatrale alterna la narrazione della vita di Stefano pescatore siciliano che si guadagna da vivere ora recuperando i corpi dei profu-ghi annegati in mare con Denise (Dona-tella Finocchiaro) una donna immigrata di seconda generazione -una marocchi-na italiana- che riscuote crediti inevasi

per una societagrave di prestiti Invece che concentrare la sua attenzione sui giochi della politica interna inglese e i possibi-li scenari in odore di Brexit Lustgarten allarga la sua riflessione a livello piugrave glo-bale Un testo coraggioso e audace che affronta il tema della migrazione di mas-sa portandolo al suo livello di urgenza e che dimostra che dietro le statistiche orrende di profughi annegati o le notizie allarmistiche sulla stampa circa i benefi-ci riconosciuti quasi immeritatamente ai profughi giacciono vite di individui che hanno conosciuto ogni tragedia prima di rivolgersi al mare per provare ad anda-re via E ricominciare a sperare

Il flusso migratorio che percepiamo come sempre piugrave inarrestabile saragrave il vero problema delle politiche comunitarie del prossimo decennio La nostra Europa che avevamo immaginato senza confini

rivendica adesso la geografia dei perime-tri nazionali il metissage multietnico pro-posto dalla mescolanza delle culture vie-ne allontanato in nome del rispetto della propria etnia e delle proprie tradizioni il populismo avanza dileggiando soluzio-ni semplici a problemi altamente com-plessi E i muri che pensavamo di avere abbandonato alla memoria della storia tornano ad erigersi con prepotenza Su tutto domina la paura dellrsquoaltro e lo spettro degli attentati nel cuore delle no-stre cittagrave

ldquoUnrsquoescursione coraggiosa nelle ac-que oscure della migrazione di massardquo lo ha definito nella recensione il The Guardian nella messa in scena londinese Gli interpreti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro hanno dialogato nella se-conda serata con il direttore della Caritas diocesana di Barletta Lorenzo Chieppa prendendo spunto dal libro ldquoLe migra-zioni del nuovo millenniordquo da un idea di Caritas Barletta edizioni Rotas Lorenzo Chieppa ha sottolineato il ruolo delle Ca-ritas nei principali luoghi dellrsquoaccoglien-za laddove Lampedusa funge da collan-te con la terra di Puglia in particolare con lrsquoarcidiocesi di Trani- Barletta- Bisceglie poicheacute il Cardinale Montenegro egrave origi-nario di Barletta e attualmente presiden-te di Caritas Italiana

Chieppa ha altresigrave evidenziato lrsquoim-pegno della diocesi in tema di accoglien-za citando le ragazze nigeriane ospitate in struttura a S Ferdinando e la risposta al progetto ldquoRifugiato a casa miardquo di Papa Francesco con la presenza nella Caritas di Barletta di una famiglia Libica che con i suoi volontari ha partecipato alla nasci-ta del loro primogenito AYAM

Particolarmente toccante la lettura di un brano delle migrazioni di una studen-tessa del quinto anno del liceo classico Casardi di Barletta che vede nella sua di-sabilitagrave un punto di forza per la narrazione in ldquoscarpette rosserdquo che lei non potragrave mai indossare e forse neanche la protagonista del racconto perita nella traversata Un doveroso ringraziamento finale alla Cari-tas di Barletta egrave stato espresso dagli attori in quel senso di solidarietagrave e vicinanza ai migranti dispersi nel ldquomare oscurordquo

Un solco indelebile che conferisce maggiore forza e afflato al prosieguo teatrale di Lampedusa

Sabina Leonetti

|CULTURA E TRADIZIONE

GEN-FEB 202026

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

GEN-FEB 2020 27

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

|TRASFIGURARE

GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 29: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

TEATRO X CASACorato - Corte ZitoliLampedusa egrave uno spiffero EmmeArsquo Teatro con Fabio Monti e Norma Angelini

ldquoMa lo sai che uno dei pizzi di terra piugrave a sud di tutta lrsquoEuropa si chiama Lam-

pedusa Sai egrave unrsquoisola Piccola Molto piugrave vicina allrsquoAfrica (circa 90 km) che al resto drsquoEuropa (180 km circa) Egrave territorio Italia-no Da ligrave puoi godere di una visuale tutta privilegiata su uno dei temi caldi del no-stro scintillante presente la migrazione enorme biblica di popolazioni del Sud del mondo in direzione dellrsquoOccidente ricco Ma lo sai egrave una bellissima visualehellip ldquoUn milione di persone pronte a invadere le coste italiane dalla Libia a sbarcare a Lampedusa ehelliprdquo (e come fannu a Lam-pedusa un miliugraveni di cristiani mancu lsquoa lsquoddritta cci stanuhellip) Ah che bella vista a Lampedusahellip Da ligrave queste cosette si ve-dono a meraviglia pulite nitide netterdquo Immagini suggestive ma anche il gusto amaro della cronaca nelle parole di ldquoLam-pedusa egrave uno spifferordquo lrsquoImmigrazione - Lampedusa - lrsquoOccidente - la Caponatina di Fabio Monti e Norma Angelini spet-tacolo andato in scena a Corato a Corte Zitoli nel circuito TeatroxCasa che fa in-contrare spettacoli agili e di qualitagrave - una sorta di festival diffuso - nelle case di tutta Italia dal giardino al terrazzo alla cantina al salotto di casa appunto

Un monologo tragicomico multi pre-miato in dieci anni che continua ad anda-re in scena di 75 minuti con Fabio Monti elaborazioni video Norma Angelini luci Michele Fazio organizzazione Francesco Fantauzzi prodotto da EmmeArsquo Teatro in collaborazione con Cultagravenia Festival Armunia Festival Costa degli Etruschi Teatro Comunale di Castiglion Fiorenti-no ldquoRidere delle assurditagrave del mondo Cercare le contraddizioni Estremizzarle E ridere Ridere Cercare il senso delle cose e provare a salvare la pietagrave umana da facce viste da contraddizioni reali da voci sentite da ragioni comprese prima molto prima dei giudizi facili delle ragio-

ni facilirdquo Egrave da ligrave che ha origine il nostro spet-tacolo- dichiarano Fabio Monti e Norma Angelini E da un pre-supposto il desiderio di ridicolizzare i luo-ghi comuni cercando di comprenderne i fondamenti Sui mass-media nazionali lrsquoi-sola di Lampedusa appare con impressio-nante frequenza Le pagine Quelle della cronaca Eppure negli ultimi 15 anni di colpo Lampedusa egrave diventata una meta turistica molto frequentata arrivando a segnare lrsquoincredibile numero di 30000 presenze nel periodo di ferragosto in un territorio di piccole dimensioni appena 11 km di lunghezza meno della metagrave di larghezza abitato da sole 4000 anime in mezzo al mare E cosigrave Lampedusa si egrave ri-trovata ricca Cosigrave di colpo

E chi se lo aspettava che proprio nel momento esatto in cui cominciava que-sta ldquobenedetta invasionerdquo di turisti ne sarebbe arrivata unrsquoaltra di ldquoinvasionerdquo ldquoper nulla benedettardquo quella degli ex-tracomunitari migranti In media quasi uno sbarco ogni 3 giorni E ogni 3 giorni Lampedusa buca lo schermo e si guada-gna il suo spazio sugli italici telegiorna-li Che poi a sentirli i telegiornali uno egrave portato ad immaginarsela come unrsquoisola davvero sotto assedio E i clandestini di-ventano i lampedusani Neanche a dirlo tutto questo tam tam agli isolani siculi piace poco li preoccupa li allarma fa loro ricordare la vita durissima dei tem-pi di prima del turismo e li angoscia al pensiero che il turismo impaurito dagli sbarchi degli migranti possa diminuire scemare svanire e non tornare mai piugrave portandosi via con se pure il benessere arrivato ora ora

E poi crsquoegrave la storia di Lampedusa Che egrave una storia di marginalitagrave di isolamen-to di abbandono Per dire i lampedusani sono stati tra gli ultimi in Italia ad avere il telegrafo tra gli ultimi in Italia ad avere la corrente elettrica tra gli ultimi in Ita-lia ad avere il telefono insomma tra gli ultimi sempre tra gli ultimi da sempre Bizzarra Lampedusa Per noi non ci puograve essere un punto di osservazione migliore

da cui porre la nostra domanda ma tut-to questo allarmismo sullrsquoimmigrazione egrave giustificato o no Questa paura egrave le-gittima o no o ha dei tratti irrazionali Sproporzionati Ma a che punto siamo Che dire contraddizioni grosse come montagne E questo egrave il punto per la sua storia passata per la sua storia piugrave recente per la sua posizione geografica per tutto questo e per molto altro ancora Lampedusa incarna con assoluta eviden-za contraddizioni che ci paiono tipiche di tutto lrsquoOccidente Siamo convinti che interrogando oggi da artisti Lampedu-sa si possa trovare qualcosa di profon-damente rappresentativo emblematico dellrsquoOccidente interordquo

Un viaggio reale nel cuore della Sici-lia dove ogni personaggio non egrave frutto di fantasia ma letteralmente incontrato dunque credibile dagli attori (Monti catanese Angelini toscana) durante gli sbarchi Ne deriva unrsquoinquietudine ip-notica che cattura occhi mente viscere e cuore e che si trasmette anche in mu-sica attraverso quegli ldquospifferirdquo alternati e perfetti di ironia e tragedia di lacrime e risate di profonda luciditagrave e leggerezza che solo il grande teatro sa fare Con un testo popolare ma anche narrativo e do-cumentaristico galoppante di dialetto e affascinanti sonoritagrave siciliane

Sabina Leonetti

CULTURA E TRADIZIONE |

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Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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GEN-FEB 202028

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 30: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

Ricordando Madre Maria Ruggerina CassatellaAbbadessa emerita del Monastero di San Ruggero in Barletta

Nel pomeriggio del 20 no-vembre 2019 vigilia della memoria liturgica della Pre-

sentazione di Maria SS al Tempio e della Giornata pro orantibus che la Chiesa dedica alle Claustrali dopo una lunga malattia accettata con sereno spirito di fede egrave deceduta alletagrave di 86 anni Madre Maria Ruggerina Cassatella Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta Due giorni dopo lrsquoarcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo ha presiedu-to la Liturgia Esequiale

Madre Maria Ruggerina al secolo Lucia Cassatella egrave nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia bene-stante e di solidi principi morali e reli-giosi Originaria della parrocchia di San Giacomo Maggiore maturograve la sua vo-cazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo a favore del quale in data 11 luglio 2006 depose durante la Fase Dio-cesana della Causa di Canonizzazione Di lui ha affermato ldquoDietro la sua vita crsquoe-ra un cuore uniformato al cuore di Cristordquo

Egrave entrata nel monastero delle Clau-strali Benedettine Celestine di San Rug-gero di Barletta accolta il 2 febbraio 1953 dallrsquoAbbadessa Madre Maria Sco-lastica Lattanzio dopo essere stata pro-vata nella vocazione da sua madre che inizialmente lrsquoha ostacolata percheacute non voleva distaccarsi dallrsquounica figlia tra tanti fratelli

Nei suoi sessantasei anni di vita reli-giosa ha messo in atto gli insegnamen-ti del grande Patriarca san Benedetto racchiusi nella sua Regola e sintetizzati nellrsquo ldquoOra lege et laborardquo In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilitagrave come quella di priora di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Mater-na ed Elementare ldquoSan Ruggierordquo Grazie alla sua preparazione culturale ha or-dinato lrsquoarchivio storico e la biblioteca monastica Inoltre Madre Ruggerina egrave stata per lunghi anni segretaria della Fe-derazione dei Monasteri delle Benedet-tine Celestine affiancando validamente

la prima Madre Presidente Madre Maria Filomena Di Stefano di santa vita Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di etagrave

Con Madre Ruggerina si egrave scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero Si deve infatti a lei la ri-nascita del Cenobio che in questi ultimi decenni correva il rischio di chiudere per lrsquoetagrave avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero acco-gliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine le Benedetti-ne di Cristo Re Eucaristico del Monaste-ro di Viganograve Questa presenza contribuigrave al sereno andamento della vita mona-stica della comunitagrave barlettana

Giagrave nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina tenendo conto delle sue condizioni di salute sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava ldquoLe mie condizioni di salute non mi consen-tono di attuare il programma di rinnova-mento della vita comunitaria che egrave neces-sario per il futuro stesso della Comunitagrave Monastica di San Ruggiero Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con lrsquoimpegno che ho assunto al momento della mia ele-zione ma vedo notevoli difficoltagravehelliprdquo Per-tanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunitagrave a mani piugrave giovani Concludeva dicendo ldquoCompio tale passo con piena disponibilitagrave e spiri-to di servizio alla Comunitagrave Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache degli Oblati e dei fedeli soprattutto dei Barlettani che sono tanto legati a que-sto santo luogo ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero Patrono di Barlettardquo

A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca Presidente del-la Federazione delle Benedettine Ce-lestine e Priora del Monastero dellrsquoIm-macolata di Castellana Grotte la quale valutando le condizioni delle Monache di Barletta diede la disponibilitagrave di una sua consorella del Monastero di Castel-lana Grotte suor Maria Antonietta Lat-

tarulo nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero lrsquo8 di-cembre 2011 Intanto vista lrsquoesiguitagrave dei membri si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Fi-lippine

Grazie anche alla disponibilitagrave fi-nanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina si diede inizio ai lavori di radicale ristrut-turazione degli ambienti monastici Purtroppo lrsquoimprovvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 allrsquoetagrave di cin-quantadue anni) visto lrsquoesiguo numero dei Monasteri e delle Monache Bene-dettine Celestine per garantire il prosie-guo della vita monastica in San Rugge-ro nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella a nome delle Monache di Barletta chiese aiuto alla fiorente co-munitagrave monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di SantrsquoAngelo in Pontano le quali diedero la loro disponibilitagrave in-viando a fine giugno dello stesso anno cinque monache con a capo lrsquoattuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli per formare la nuova comunitagrave mona-stica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine

Questa che di fatto egrave divenuta ldquonuo-va Fondazione Benedettinardquo egrave stata ac-colta con grande disponibilitagrave e spirito di umiltagrave e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento percheacute ldquola lode di Dio in San Ruggero e quindi nella cittagrave di Barletta non si estinguesserdquo Cosigrave da quel momento Madre M Ruggerina Cassa-tella come il santo vecchio Simeone si egrave andata preparando allrsquoincontro con Dio nella serenitagrave di spirito e accettan-do le ultime sofferenze della malattia causate anche dalla bella etagrave raggiunta

Mons Sabino Amedeo Lattanzio giagrave confessore delle Monache di S Ruggero

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IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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GEN-FEB 202030

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 31: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

IL SOGNO DIVENTATO REALTAgraveLrsquoinaugurazione dellrsquoOratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta

Mai smettere di sognare un ldquomon-dordquo migliore e soprattutto mai smettere di impegnarsi percheacute

ciograve avvenga Il mondo da condividere con gli altri deve essere lrsquooggetto dei nostri so-gni sostenuti da una grande forza di idee e dalla ferrea convinzione che quel sogno egrave possibile senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltagrave che possono scoraggiare e far demordere dalla sua realizzazione

Ci sono sogni che per compiersi com-pletamente richiedono tempi lunghissimi ma con la ldquotecnicardquo della staffetta gli ldquoat-letirdquo che si passano il testimone li rendono possibili

Un esempio egrave la recentissima realiz-zazione dellrsquooratorio della Parrocchia San Nicola di Barletta quale tappa conclusiva di una staffetta iniziata nel 1976 anno in cui fu istituita la Parrocchia San Nicola alla cui guida fu posto don Michele Tatograve che da subito si attivograve appassionatamente coinvolgendo i suoi parrocchiani senza esitare nel chiedere percheacute si realizzasse il suo scopo principale la costruzione della chiesa di San Nicola

Con il suo straordinario impegno la sua incessante determinazione e il suo sconfi-nato spirito di sacrificio dopo ben 12 anni di attivitagrave presso la sede provvisoria in un locale a pian terreno in via Canne n108 an-golo via Martiri XII settembre superando ogni criticitagrave e lungaggine burocratica nel 1988 vide ultimata dopo tre anni di lavori la sede pastorale in via Canne il cui piano interrato venne adibito a sala liturgica in attesa che i lavori per la realizzazione della chiesa fossero avviati e conclusi

Dopo 4 anni il 18 luglio 1992 venne posta la prima pietra per la costruzione della chiesa riconoscendo a don Michele Tatograve il titolo di parroco fondatore pur-troppo il 18 novembre dello stesso anno dopo soli 4 mesi la morte lo rapigrave improv-visamente ed egli non poteacute vedere realiz-zato il frutto del suo impegno che tra lrsquoal-tro sarebbe continuato per inseguire un altro sogno la realizzazione di uno spazio allrsquoaperto per bambini giovani e famiglie del quartiere a ridosso della chiesa tra-

mite la concessione del terreno da parte dellrsquoAmministrazione Comunale

Ma la staffetta avviata da don Michele Tatograve ha potuto contare su due ldquoatletirdquo per giungere al traguardo

Per i lavori dellrsquoedificazione della chie-sa infatti il testimone fu raccolto da don Vito Carpentiere al quale fu affidata la guida pastorale della Parrocchia San Ni-cola dal 1deg luglio 1997 al 31 agosto 2014 Grazie al suo impegno si giunse al com-pletamento dellrsquoiter burocratico per la costruzione della chiesa i cui lavori furo-no avviati a febbraio 2002 su un nuovo progetto affidato allrsquoarch Fausto Fiore per poi completarsi il 29 settembre 2003 con lrsquoinaugurazione della chiesa e il 29 settem-bre 2006 con la dedicazione della stessa a San Nicola

Per la realizzazione dello spazio allrsquoa-perto invece rimasto fermo a un sogno sin da quando don Michele Tatograve era torna-to alla casa del Padre il testimone egrave stato raccolto nel 2014 da don Giuseppe Cava-liere che nominato dapprima ammini-stratore parrocchiale il 1deg settembre dello stesso anno e poi parroco il 4 luglio 2015 con la stessa passione e determinazione ereditate da don Michele Tatograve si egrave impe-gnato tra tante difficoltagrave e adempimenti burocratici affincheacute si potesse ottenere dallrsquoAmministrazione Comunale la con-cessione del terreno adiacente la chiesa per riqualificare tale spazio del quartiere abbandonato da anni e in uno stato di continuo degrado tramite la realizzazio-ne dellrsquoOratorio parrocchiale facendosi carico di tutti gli oneri di spesa

A distanza di poco piugrave di due anni dal 26 giugno 2017 data dellrsquoinaugurazione e benedizione dellrsquoarea ottenuta in conces-sione lrsquoOratorio della Parrocchia San Nico-la egrave stato inaugurato domenica 1deg settem-bre us dopo la celebrazione della Santa Messa serale presieduta dallrsquoArcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo con la rela-tiva benedizione e la intitolazione a don Michele Tatograve per riconoscergli il merito di avere creduto fermamente in un sogno che oggi egrave diventato realtagrave

Percheacute questo sogno diventasse real-tagrave don Giuseppe Cavaliere con diverse iniziative ha cercato di coinvolgere tutti i parrocchiani e tramite di essi anche altre persone per raccogliere fondi da destina-re alla realizzazione dellrsquoOratorio ricor-dando sempre che ldquoIl poco di ognuno di-venta il molto per tuttirdquo Iniziative coinvol-genti come la ldquoLotteriardquo in occasione della festa parrocchiale per i santi patroni San Nicola e la Madonna della Strada e la ldquoSu-per Tombolardquo hanno offerto la possibilitagrave a tutti di dare il loro contributo e sentirsi parte di una famiglia

Lrsquooratorio comprende un campetto da calcetto un vasto spazio libero per svol-gere diverse attivitagrave un punto ristoro e i servizi igienici Egrave stata realizzata anche una superficie a circa un metro di altezza dal piano calpestabile per consentire anche la celebrazione della Santa Messa allrsquoaper-to nel periodo estivo proprio nel luogo in cui don Michele Tatograve nel lontano 1985 celebrograve la Santa Messa dando inizio ai la-vori per la costruzione della sede pastorale Da questa superficie si innalza una croce artistica disegnata dallrsquoarchitetto Michele Giannella che egrave stata benedetta e accesa al termine della cerimonia di inaugurazione La serata si egrave conclusa con uno spettacolo musicale ldquoBalla e canta insieme a noirdquo rea-lizzato dai ragazzi della parrocchia

Gli elementi ci sono percheacute lrsquooratorio rappresenti un luogo di incontro dai piugrave piccoli ai piugrave grandi nello spirito di una grande famiglia e uno spazio educativo per imparare a crescere da ldquobuoni cristiani e onesti cittadinirdquo ricordando le parole di San Giovanni Bosco

Palma Piccolo

CITTADINANZA |

29GEN-FEB 2020

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 32: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

DIOCESI

LAVORO DELLE PARROCCHIA SULLE SINTESI DEL CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

In questrsquoanno pastorale iniziato con il Convegno dello scorso ottobre sul tema ldquoUna chiesa che ha il sapore della casa una casa che ha il profumo della chiesardquo tutte le Par-rocchie stanno lavorando sulle schede di sintesi realizzate a conclusione del suddetto ConvegnoLe schede di sintesi sono tre una per ciascun ambito di-scusso al convegno bull Sentirsi e vivere come ldquoPopolo di Diordquobull Famiglie e giovanibull Dallrsquoassistenzialismo allrsquoopzione per i poveriDa queste schede egrave richiesto ad ogni parrocchia di indi-care una delle proposizioni che maggiormente si ritiene attinente alla propria realtagrave una icona biblica ed una sin-tesi che possa offrire una lettura esperienziale e soprattut-to profetica di quanto si possa realizzareAd oggi hanno risposto e sono stati tabulati i dati di quasi la metagrave delle parrocchie della nostra diocesi pertanto si ini-ziano ad evidenziare alcune scelte maggiormente condiviseLa tematica della famiglia ha un rilievo predominante nel-le diverse proposizioni dei tre ambiti con ovvia attenzione alle situazioni difficili delicate fragili per le quali si auspica in ogni comunitagrave parrocchiale una particolare attenzioneLrsquoaltra tematica che emerge egrave proprio quella di un servizio qualificato e attento alle povertagrave dei nostri territori si evi-denziano fragilitagrave di vario genere e si auspica che la ldquoChie-sa in uscitardquo possa essere un aiuto concreto alle necessitagrave materiali e spiritualiTutto questo lavoro che lrsquointera comunitagrave diocesana at-traverso le singole parrocchie sta realizzando permetteragrave al nostro Arcivescovo coadiuvato da un gruppo di lavoro di realizzare il Progetto pastorale diocesano che guideragrave la nostra diocesi nel prossimo triennio a partire da Set-tembre 2020 (Antonio Citro segretario del Consiglio Pasto-rale Diocesano)

ESERCIZI SPIRITUALI DEI GIOVANI TENUTI DALLrsquoAR-CIVESCOVO UN RESOCONTO DI DON CLAUDIO MAI-NO RESPONSABILE DIOCESANO DELLA PASTORALE GIOVANILE

Egrave stato un viaggio di cui nessuno conosceva la meacuteta nean-che chi ci accompagnavahellip ma ognuno poteva guardare accendersi la strada dinanzi a seacutePotremmo riassumere cosigrave con una frase i quattro giorni dal 26 al 29 dicembre che abbiamo vissuto nel Seminario Regionale di Molfetta per gli Esercizi Spirituali dei giovani guidati dal nostro Arcivescovo mons Leonardo DrsquoAscenzo Come eacutequipe di PG avevamo non pochi timori prima di proporre questa esperienza cosigrave forte La paura ci avrebbe portati inoltre anche a ldquosnaturarlardquo pur di renderla magari

piugrave fruibile Per fortuna perograve il nostro vescovo egrave stato ldquoin-corruttibilerdquo e cosigrave abbiamo programmato i quattro giorni seguendo precisamente il metodo ignaziano con il silen-zio le meditazioni (due al giorno) le istruzioni sulla pre-ghiera e lrsquoaccompagnamento personale nei colloquiProprio nei colloqui le remore iniziali hanno cominciato ad abbandonarmi i tredici giovani partecipanti (il piugrave piccolo di 17 anni e il piugrave grande di 31) provenienti da Corato Barletta San Ferdinando e Tranihellip stavano facen-do sul serio e davvero stavano andando in profonditagrave Il vescovo da subito ci ha detto che non crsquoerano temi parti-colari se non quello di fare un percorso per ldquocercare e tro-vare la Volontagrave di Diordquo In questo cammino il compagno di viaggio egrave stato il profeta Giona che abbiamo scoperto essere sorprendentemente simile a ciascuno di noiQuanta Grazia abbiamo ricevuto I ragazzi hanno intra-preso dei percorsi diversissimi tra lorohellip ma ognuno ha trovato delle luci lungo la strada Anna di Barletta in una condivisione ha scritto laquoPer me gli esercizi sono stati un tempo di riflessione personale per vivere in modo sereno quelle scelte che affronto e affronterograve nella vita ma anche per riflettere su esperienze passate che mi hanno portato ad essere quella che sono oggiraquoAl termine degli esercizi eravamo tutti grati al buon Dio per come si era manifestato e in molti crsquoera il desiderio di ripetere nuovamente un viaggio simile magari con piugrave consapevolezza ma senza mai perdere la meraviglia per le mete che solo il Signore conosce (Don Claudio Maino)

RINNOVO NOMINA PER DON MATTEO MARTIRE

In data 19 gennaio la Conferenza Episcopale Pugliese ha rinnovato per un altro quinquen-nio don Matteo Martire sacerdote diocesano parroco del Santissimo Salvatore in Margheri-

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ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 33: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

ta di Savoia quale Incaricato Regionale dellrsquoUfficio per i problemi sociali e il lavoro giustizia pace e custodia del creato esprimendogli apprezzamento per il servizio reso nello scorso quinquennio Don Matteo egrave anche direttore dellrsquoomonimo ufficio a livello diocesano

AZIONE CATTOLICA DIOCESANA FRANCO MASTRO-GIACOMO CONFERMATO PRESIDENTE

Franco Mastro-giacomo egrave stato confermato per altri tre anni Pre-sidente dellrsquoA-zione Cattolica Diocesana La notizia egrave stata resa nota da un comunicato del-la stessa associa-zione laquoSiamo fe-lici di comunicar-vi che il nostro Arcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo nella giornata di oggi (16 febbraio 2020 ndr) allrsquoinizio della Festa Diocesana della Pace ha ufficialmente annunciato di aver conferito il mandato di presidente diocesano dellrsquoAzione Cat-tolica per il triennio 20202023 a Franco Mastrogiacomo della parrocchia ldquoSan Lorenzordquo di Bisceglie giagrave presidente diocesano di AC nel triennio appena concluso A lui va tutto il nostro affetto e gli auguri di buon cammino nella certezza che si spenderagrave con gioia a servizio dellrsquoassociazione e della Chiesa diocesana nel ruolo a cui il Signore lrsquoha chiamato Au-guri di vero cuore FrancoraquoNel comunicato riportato anche il testo dei ringrazia-menti dellrsquoeletto laquoRingrazio il latore dei doni per quanta ricchezza di belle cose ci sta offrendo in questo momen-to storico Con il mese della Pace le tre ricche giornate dellrsquoassemblea che sono state per tutti noi rigenerative Oggi qui a Barletta la marcia diocesana della Pace a cura dellrsquoACR e domenica prossima a Bari lrsquoincontro ecumenico del vescovi e pastori del Mediterraneo con Papa Francesco per un concreto cammino comune Tutto questo corona il nostro percorso assembleare alla cui conclusione ho rice-vuto il dono di un secondo mandato da Presidente Come ho giagrave detto in concattedrale io mi sento una piccola cosa in questo contesto sono solo una parte di Voi uno di Voi Insieme abbiamo da dire e testimoniare un modo diver-so di vivere ed essere piazza Piazziamo la Pace volgiamo lo sguardo verso nuovi orizzonti abbattiamo i muri che i venditori di fumo odierni alzano tra noi e nelle nostre cit-tagrave LrsquoAzione cattolica ripartendo dai ragazzi dai giovani continuano nel nostro essere segno servizio profumo di Bellezza Un grande abbraccio a tutti Voi un grazie allrsquoAr-civescovo don Leonardo DrsquoAscenzo agli assistenti alla mia famigliaraquo (Nicoletta Paolillo)

UN MICROCREDITO PER PROGETTI IMPRENDITORIA-LI GARANTITO DALLrsquoARCIDIOCESI

Un microcredito garantito dallrsquoArcidiocesi di Trani-Barlet-ta-Bisceglie ed erogato dalla BCC di Canosa accompagne-ragrave la nascita di nuovi progetti imprenditoriali Una commissione formata da esperti ed esponenti eccle-siali valuteragrave i progetti meritevoli di essere finanziati per la durata di 5 anni e permetteragrave ai giovani tra i 18 e 45 anni di vedersi avverare finalmente la realizzazione di un idea una potenziale fonte di reddito ma soprattutto la possibi-litagrave di stabilizzarsi nel territorio della diocesilaquoLa nostra diocesi ndash spiega lrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo - con lrsquoUfficio della pastorale sociale e del lavoro da tempo la-voravano su un programma di rilancio che avesse al centro il lavoro ed un focus sulle speranze dei giovani ora aspettiamo i progetti e confidiamo che questa concreta vicinanza alle loro aspettative faccia ben sperare che questa goccia possa generare un mare di altrettante concrete possibilitagrave Affidan-doci allo sguardo misericordioso di GesugraveraquoEgrave possibile consultare e scaricare il bando e altri docu-menti dal sito diocesano wwwtranichiesacattolicait (Progetto Policoro) o dalla pagina fb dellrsquoarcidiocesi (Ni-coletta Paolillo)

RINNOVAMENTO NELLE SPIRITO NOMINA PER DON ANTONIO MALDERA

A seguito di proposta del Consiglio Regionale del Rinnovamento nello Spirito e con il nulla osta dellrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo la Conferenza Episcopale Pugliese riunita in seduta ordinaria il 4 ottobre us ha nominato il sacerdote Don Antonio Maldera ldquoConsiglie-re spirituale regionale per la Puglia del Rinnovamento nel-la Spiritordquo (che equivale al ruolo di Assistente) Don Antonio egrave Parroco della Parrocchia Mater Gratiae Ret-tore del Santuario Madonna delle Grazie Oasi di Nazareth e della chiesetta campestre S Lucia in Corato Egrave stato ordi-nato presbitero il 19 aprile 2008 (Antonio Vignola)

FORMAZIONE DIACONATO PERMANENTE

I diaconi permanenti assieme alle proprie mogli hanno realizzato un percorso formativo sotto la guida di don Co-simo Delcuratorolo delegato per il Diaconato permanen-te e di don Mauro Camero direttore spiritualebull Esercizi spirituali a Conversano presso lrsquoOasi ldquoSacro Cuore di Gesugraverdquo (22-25 agosto) sul tema ldquoChiamati a servirerdquo Con le riflessioni dellrsquoArcivescovo don Mauro Camero e anche alcuni dicani (Abramo Ferrara Paolo Dargenio Riccardo Losappio Sergio Ruggieri)

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bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 34: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

bull Ritiro spirituale condotto da don Mauro Camero presso il Centro di spiritualitagrave Fondazione Oasi di Nazareth di Corato (14-15 dicembre)

bull Giornata di fraternitagrave presso la Casa Accoglienza ldquoS Maria Gorettirdquo della diocesi di Andria (2 febbraio 2020) accompa-gnati da Don Cosimo Delcuratolo laquoper vivere ndash dichiara don Geremia Acri responsabile della Casa Accoglienza una gior-nata di preghiera formazione e di conoscenza dei luoghi di esercizio della caritagrave della nostra comunitagrave ecclesialeraquo

bull Giornata di fraternitagrave presso il Carcere di Trani (23 febbra-io 2020) accompagnati da don Cosimo Delcuratolo e don Raffaele Sarno cappellano della casa circondariale Que-sto percorso formativo riprenderagrave con altri appuntamenti dopo lrsquoemergenza Coronavirus (Antonio Vignola)

TRANI

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA PARROCCHIALE SAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Il 22 febbraio us durante una solenne celebrazione eu-caristica da lui presieduta lrsquoArcivescovo Mons Leonardo DrsquoAscenzo ha eseguito il rito di dedicazione della Chiesa parrocchiale di San Magno vescovo e martireLa Parrocchia egrave stata istituita dallrsquoArcivescovo Giovan Battista Pichierri il 24 novembre 2010 Essa nasce dalla

necessitagrave di provve-dere in modo ade-guato allrsquoassistenza religiosa e spirituale dei fedeli residenti nella zona Albero-longo (zona Stadio) della cittagrave di Trani (6500 Anime) dove si egrave insediato un no-tevole numero di famiglie nei nuovi edifici costruiti e dove vi egrave un vistoso incremento edilizio in atto con ulterio-

re aumento demografico Tale decisione ha previsto lo smembramento di una porzione di territorio della Par-rocchia-Santuario Madonna di Fatima e di erigere ivi una circoscrizione parrocchiale ed istituirvi stabilmente la cura delle animeLa nuova Parrocchia eretta egrave dedicata a San Magno con-cittadino e Vescovo di Trani che durante la persecuzione dellrsquoimperatore romano Decio a Fondi testimoniograve la sua fede in Cristo con il martirio (Nicoletta Paolillo)

INAUGURATO IL CAMPO MULTISPORT NELLA PAR-ROCCHIA DEI SANTI ANGELI CUSTODI

Il 12 dicembre 2019 la comunitagrave parrocchiale dei santi Angeli Custodi ha vissuto uno storico momento lrsquoinaugu-razione del campo multisport con una partita tra giovani grandi e piccoli organizzata dal nascente circolo ANSPI ldquoOratorio don BoscordquoPer questa particolare occasione il calcio di inizio egrave stato dellrsquoArcivescovo dopo aver presieduto la celebrazione eu-caristica nella vigilia di santa Lucia Egrave stata coinvolta anche la confraternita dei santi Angeli Custodi che mantiene vivo il culto alla santa e ne promuove la festaLa realizzazione del suddetto campo multisport nasce da una precisa volontagrave del consiglio pastorale parrocchiale di riqualificare alcuni ambienti che negli ultimi anni erano diventati luogo di illegalitagrave in un popoloso quartiere peri-ferico segnato da grandi potenzialitagrave umane ma anche da varie forme di fragilitagraveA rendere possibile il raggiungimento di questo traguardo sono state le diverse forze economiche coinvolte il con-tributo dellrsquo8x1000 erogato dallrsquoeconomato della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e il cospicuo intervento dei tan-ti parrocchiani che pur di donare alle nuove generazioni luoghi sicuri in cui poter crescere hanno finanziato i lavori La struttura sportiva saragrave gestita dal circolo ANSPI ldquoOra-torio don Boscordquo che in collaborazione con la Caritas par-rocchiale ha allietato lrsquoevento inaugurale con una tradizio-nale frittellata pro Caritas (Nicoletta Paolillo)

TRANI Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON AN-TONIO PASQUADIBISCEGLIE

Allrsquoetagrave di 87 il 27 gennaio egrave de-ceduto Don Antonio Pasqua-dibisceglie Era ricoverato da qualche giorno allrsquoospedale di Barletta La salma egrave stata tra-sferita nella parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave stata organiz-zata una veglia di preghiera e poi le esequie Don Antonio egrave nato Trani il 17 gennaio 1933 ha perseguito la formazione al sacerdozio nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta ed egrave stato ordinato presbitero il 15 luglio 1956 Da allora ha svolto il suo ministero sacerdotale con nume-rosi incarichi dal 1956 al 1978 egrave stato viceparroco in di-verse parrocchie (S Chiara S Francesco S Maria del Poz-zo) rettore di S Maria Dionisio e S Teresa Santuario della Madonna dellrsquoApparizione cappellano di diverse realtagrave ecclesiali (Casa Madre delle Suore Piccole Operaie Ospe-dale Assistente nella GIAC Villa Dragonetti Assistente Unitalsi) Per moltissimi anni egrave stato vicario parrocchiale nella Parrocchia S Maria del Pozzo dove egrave ricordato per

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la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 35: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

la sua dedizione allrsquoascolto e alla confessione dei fedeli (Antonio Vignola)

BARLETTA

PREGHIAMOhellip ldquoANTE OCULOSrdquo PREGHIERA PER LA QUARESIMA

Nella tradizione plurisecolare di Barletta in parti-colare durante la Quaresima e le giornate di Ado-razione Eucaristica le cosiddette ldquoSante Quaran-torerdquo che si svolgono in tutte le chiese della cittagrave ogni anno e che culminano con la Solennitagrave del Corpus Domini viene elevato nel canto con melodia locale la preghiera dellrsquoldquoAnte oculosrdquo o ldquoOrazione di Papa Urbano VIIIrdquo Essa crsquoegrave stata consegnata in ereditagrave dal citato Pon-tefice che ha dato lustro alla storia del nostro territorio quando negli anni 1604-1608 egrave stato arcivescovo della Nazareth BarulensisSoprattutto in passato ldquoi fedeli tutti anche se illetterati lrsquoavevano memorizzato Egrave un salmo penitenziale che ci fa conoscere la profonda spiritualitagrave di Papa Maffeo Barberini versati-le cultore della lingua latinardquo (don Franco da-maTo LrsquoArcivescovado Metropolitano di Nazareth in Barletta Ars Graphica Barletta 1986 p 101) Questa preghiera la proponiamo a tutti i lettori affincheacute possa divenire occasione di ri-flessione e di sincera conversione di vita per ri-stabilire lrsquointima comunione con Dio e un sereno rapporto con i fratelli Tra le righe del testo si evince Papa Bar-berini sottile psicologo in quanto profondo conoscitore della nostra povera umanitagrave che mette a nudoIn questa preghiera ci poniamo ldquodavanti agli occhirdquo di Dio che ci scruta e ci conosce (cfr Salmo 139) con sinceritagrave senza nasconderci lasciandoci penetrare dal suo sguardo percheacute possa guarirciPurtroppo non sempre siamo responsabili delle nostre azioni e spesso solo se veniamo ldquotrattati da schiavirdquo con lo scudiscio ritorniamo sui nostri passi Ce lo ricorda lo stesso Pontefice quando afferma ldquoSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutenderis glaacutedium promissa non sogravelvimusrdquo La causa egrave quel ldquovulnusrdquo provocato dal peccato drsquoorigine per cui la nostra ldquodura cervigravecerdquo difficilmente si piega allontanan-doci dal Creatore e Padre come ldquoil cane che torna al suo vomi-to e la scrofa lavata che torna a rotolarsi nel fangordquo (cfr 2Pt 222)Ma nonostante tutto Dio ricco di misericordia e piugrave grande del nostro cuore anche quando non siamo capaci di invocare la sua misericordia non ci abbandona al nostro destino sem-pre pronto a sorreggerci percheacute sa di averci creato ldquoex niacutehilordquo Per questo come il ldquofigliol prodigordquo dopo aver sbagliato ci rivolgiamo a Lui con confidenza di figli e gli diciamo ldquoHabes Domine confitentes reos nόvimus quod nisi dimittas recte nos peacuterimasrdquoIl nostro Dio non egrave un Dio di vendetta e non ci tiene legati a seacute per paura o per timore del castigo Egli ci ha resi figli nel Figlio (cfr Rm 81-4) per questo viviamo in un regime di libertagrave

e di amore Se comprendiamo questo ci lasceremo plasma-re docilmente da Lui e impareremo ad amarLo come merita (don Sabino Lattanzio)

DAVANTI AI TUOI OCCHIhellip (Orazione di Papa Urbano VIII)(Ad ogni strofa lrsquoAssemblea risponde Miserere nostri Domine miserere nostri)Ante oculos tuos Doacutemine culpas nostras feacuterimus et pla-gas quas acceacutepimus confeacuterimusSi pensamus malum quod feacutecimus minus est quod paacutetimur maius est quod meremur Graacutevius est quod commiacutesimus leacutevius est quod toleramusPeccati poenam sentimus et peccandi pertinaciam non vitamusIn flagellis tuis infiacutermitas nostra teacuteritur et iniacutequitas non mutaturMens aegra torquetur et cervix non fleacutectiturVita in dolore suspirat et in oacutepere non se eacutemendatSi expectas non corriacutegimur si viacutendicas non duramusConfitemur in correctione quod eacutegimus obliviacutescimur post visitationem quod fleacutevimusSi exteacutenderis manum facienda promiacutettimus si suspeacutende-ris glaacutedium promissa non soacutelvimusSi feacuterias clamamus ut parcas si pepeacuterceris iterum provo-camus ut feacuteriasHabes Doacutemine confitentes reos noacutevimus quod nisi di-mittas recte nos peacuterimasPraesta Pater omniacutepotens sine meacuterito quod rogamus qui fecisti ex niacutehilo qui te rogarent Per Christum Doacuteminum no-strum Amen

(traduzione)Davanti ai tuoi occhi Signore portiamo le nostre colpe e presentiamo le ferite che per esse ne riportammo Se pensiamo al male fatto quanto soffriamo egrave poco in confronto a quello che meriteremmo soffrire Egrave piugrave grande il peccato che abbiamo commesso mentre al contrario piugrave lieve il castigo che sopportiamo Ci pesa la pena meritata dalle colpe ma non smettiamo di perseverare nel peccatoSotto il tuo castigo la nostra debolezza egrave ferita e intanto lrsquoiniquitagrave non muta La nostra debole mente egrave tormentata dalla febbre del pec-cato ma la volontagrave non si piega La nostra vita sospira in mezzo ai dolori ma non si correg-ge nelle sue azioni Se tu pazienti non ci correggiamo se invece punisci non resistiamo Quando ci correggi confessiamo le nostre colpe cessato il rigore dimentichiamo la causa del nostro pianto Se stendi la mano facciamo promesse ma se sopravviene la tua benevolenza non adempiamo quanto promessoSe ci colpisci imploriamo il tuo perdono se ci perdoni Ti provochiamo di nuovo Signore ci confessiamo peccatori sappiamo che se ci ab-bandoni noi periamo O Padre onnipotente che facesti dal nulla chi ti potesse pre-gare concedici quello che senza alcun merito ti doman-diamo Per Cristo nostro Signore Amen (arcidiocesi di Trani-barleTTa-bisceGlie Dallrsquoaurora ti cerco Raccolta di preghiere (a cura di Sabino Lattanzio) Editrice Rotas Barletta 1997 pp 100-103)

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GEN-FEB 2020 33

SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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GEN-FEB 202034

SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 36: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

SERGIO RUBINI AL TEATRO CURCI

Odore di morte musiche e atmosfere spettrali Vento di tempesta temporali fumogeni Uno scrivano nellrsquoangolo Da sfondo un ospedale psichiatrico Unrsquoouverture deci-samente tetra quella di ldquoDraculardquo rappresentato al Teatro Curci di Barletta in tre serate Nuovo Teatro Fondazione Teatro della Toscana con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini Dopo il grande successo di ldquoDelitto e Castigordquo Sergio Ru-bini e Carla Cavalluzzi si cimentano infatti ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura lrsquoultimo grande romanzo gotico ldquoDraculardquo (1897) dello scrittore ir-landese Bram Stoker Il personaggio del conte Dracula al pari di Frankenstein egrave entrato a far parte infatti dellrsquoimma-ginario popolare un fenomeno di costume che ha reso il conte-vampiro un mito indiscusso per molte generazioni con film adattamenti teatrali fumetti e perfino balletti ldquoDraculardquo egrave prima di tutto un viaggio notturno verso lrsquoi-gnoto Un viaggio tra lupi che ululano grandi banchi di foschia e cavalli dalle narici infuocate Ai bordi della stra-da numerose croci A compiere il viaggio egrave il giovane pro-curatore londinese Jonathan Harker incaricato di recarsi in Transilvania per curare lrsquoacquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente ap-pena ha inizio il suo viaggio si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri Una realtagrave malata dove saragrave im-possibile spezzare la tensione e da cui sembreragrave impossi-bile uscirne vivi Una figura quella del Conte Dracula che come notava Thomas Wolf ldquocostringe a confrontarsi con misteri primordiali la morte il sangue lrsquoamore e i loro re-ciproci legamirdquo Amore ldquodolce come il miele e acre come lrsquoodore del sanguerdquo ldquoSangue che egrave vitardquo ma anche morte E oggi aggiungeremmo anche la diffidenza con lo straniero Straniero egrave ciograve che non conosci Non conoscere equivale a non rispettare

Forse egrave questo il senso del vampirismo tra leggenda fantasia popolare e metafora della vita Come il senso del ridere e del piangere ldquodi un mondo triste e pieno di lacri-me e disgrazie cui contrapporre una risata Regina Per-cheacute la vera risata egrave una Regina che arriva quando vuole e come vuole non chiede il permesso e puograve farci ballare al suono della sua musicardquo Dracula egrave invisibile allo specchio percheacute siamo noi a non riconoscerlo dal momento che egrave il nostro stesso viso a celarlo

Egrave lrsquoincarnazione del male della malattia che va estirpata sebbene la scienza abbia molti limiti- ldquoEgrave un errore della scienza tentare di spiegare tutto e quando non ci riesce conclude che non crsquoegrave niente da spiegarerdquo- e la psicanalisi freudiana sia ancora agli alboriPercheacute di quellrsquooscuritagrave ogni individuo egrave portatore e il racconto di Dracula ci offre lrsquoopportunitagrave di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a con-fronto con i nostri piugrave profondi e ancestrali misteri (Sabina Leonetti)

BISCEGLIE

CONCATTEDRALE ALLrsquoINSEGNA DEL ldquoRINNOVA-MENTOrdquo DEL PROPRIO PATRIMONIO

Tra i tanti progetti a cuore del Rotary Club Bisceglie la tutela del patrimonio locale ha sempre avuto particolare rilievo Egrave proprio in questrsquoambito che si colloca il restau-ro del secondo ordine dellrsquoala destra del coro ligneo della Basilica Concattedrale di Bisceglie Si tratta di un coro cin-quecentesco che raffigura la storia dellrsquoOrdine Benedetti-no fino a fine Medioevo Lrsquoopera era giagrave stata oggetto di interesse del Rotary Club nellrsquoanno sociale 201516 grazie allrsquoallora presidente Mino DellrsquoOrco crsquoera stato un intervento sul primo ordine dellrsquoala destra del coro Per aumentare la portata del service svolto Pierpaolo Sini-gaglia presidente del Club nellrsquoanno sociale 201718 ave-va programmato un ulteriore intervento di salvaguardia e conservazione portato a compimento durante il corrente anno rotarianoPost autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Arti-stici e Culturali di Bari lrsquointervento di restauro egrave stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di LACOGEIT srl societagrave partner che ha cofinanziato il progetto al 50 permettendo a Loredana Acquaviva lrsquoesecuzione Cosigrave venerdigrave 14 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dellrsquoopera restaurata di cui egrave stata anche pre-sentata la pubblicazione illustrativa stampata grazie al contributo di Pragma e Istop Spamat Oltre a Caterina Bruni Presidente del Rotary Club Bisceglie nel corso della serata sono intervenuti Angelantonio Angarano Sindaco di Bisceglie Mons Leonardo DrsquoAscenzo Arcivescovo della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie la restauratrice Loreda-na Acquaviva Pierpaolo Sinigaglia Assistente del Gover-natore del Distretto Rotary 2120 Puglia e Basilicata e Ser-gio SerniaLrsquoevento egrave stato accolto con molto fervore dalla comunitagrave biscegliese che ha partecipato numerosa al fine di dimo-strare la propria gratitudine per lrsquoimpegno che il Rotary Club Bisceglie dimostra da sempre verso la sua amata cit-tagrave (Nicoletta Paolillo)

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SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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GEN-FEB 202038

IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 37: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

SERVI NELLA CHIESA IL DIACONATO PERMANENTE IN UN LIBRO DI DON GAETANO CORVASCE

Nei giorni scorsi egrave stato pubblicato per i tipi della Lateran University Press (Roma) il libro dal titolo Servi nella Chiesa Interesse della distinzione dello statuto personale e funzio-nale del diacono permanete con autore Gaetano Adalber-to Corvasce sacerdote diocesano parroco di San Pietro in BisceglieIdentitagrave diaconale e i suoi compiti sono gli interrogati-vi intorno ai quali si concentra la ricerca attingendo alla categoria di status Dopo aver evidenziato lrsquoevoluzione storica dei dati scritturistici dal Conci-lio Vaticano II fino ai pronuncia-menti piugrave recenti si analizzano i documenti relativi alla formazio-ne e come il diaconato perma-nente sia stato implementato in alcune diocesi italiane scelte a titolo esemplificativo Infine Si cerca di tratteggiare alcuni nu-clei tematici per approdare ad una comprensione dello statuto personale e funzionale Il saggio egrave un contributo alla conoscenza del diaconato permanente sia da parte della comunitagrave cristiana che da parte degli stessi Diaconi che vivono quotidianamente le novitagrave di tale ministeroDon Gaetano ha conseguito la licenza e il dottorato in Di-ritto canonico presso la Pontificia Universitagrave Lateranense In precedenza ha conseguito la licenza in Antropologia teologica presso la Facoltagrave teologica pugliese e la Laurea magistrale in Marketing presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Bari Egrave stato Rettore del Seminario diocesano e Delegato vescovile per il diaconato permanente Attualmente egrave Par-roco e Giudice nel Tribunale ecclesiastico pugliese Egrave auto-re di pubblicazioni nellrsquoambito del Diritto Canonico

SOLIDARIETAgrave A PAPA FRANCESCO

ldquoPapa Francesco siamo con terdquo Questo il titolo di un comu-nicato di solidarietagrave al Santo Padre dellrsquoAssociazione Orato-riani Di seguito il testolaquoPapa Francesco Tu vuoi che la Chiesa diventi sempre piugrave un riferimento di salvezza e di speranza per tutti gli uomi-ni insisti per una Chiesa povera e dei poveri affronti con coraggio il tema di ogni sfarzo e di ogni abuso Ma loro Ti accusano di essere demagogo e sovversivo vogliono che Tu tacciaTu sostieni ed avvii il dialogo interreligioso ed ecumeni-co auspichi lrsquoincontro di tutti gli uomini di buona volontagrave desideri la concordia Ma loro Ti accusano di eresia di apo-stasia di consegnare il Cristianesimo allrsquoIslam vogliono la supremazia il contrasto il conflitto

Tu parli di Pace di Giustizia di rispetto e cura del Creato Ma loro Ti accusano di essere incolto e banale vogliono in-segnarti la vera dottrina vogliono insegnarti a fare il Papa Tu contempli le Beatitudini sei vicino agli emigranti au-spichi ponti non muri chiedi che si elimini lo spreco non la solidarietagrave Ma loro Ti accusano di essere traditore e papa demerito vogliono screditartiTu denunci la guerra come male assoluto e causa prima di ogni tragedia e sofferenza denunci il traffico delle armi e degli esseri umani come la peggiore espressione della malvagitagrave dellrsquouomo che perde Dio Ma loro Ti accusano di spingere allrsquoeversione vogliono eliminarti Accadde anche a GesugraveSantitagrave noi Oratoriani di Bisceglie siamo con Te Ti mani-festiamo solidarietagrave condivisione vicinanza E confermia-mo una rafforzata e rinnovata fedeltagrave ai tre amori di Don Bosco lrsquoEucarestia Maria Ausiliatrice il Paparaquo (Antonio Vignola)

CORATO

Egrave laquoMADE IN PUGLIAraquo LA CASULA CHE PAPA FRAN-CESCO HA INDOSSATO ALLrsquoINCONTRO ldquoMEDITERRA-NEO DI PACErdquo DEL 23 FEBBRAIO A BARI

Sono state realizzate da unrsquoazienda di Corato (Ba) la Tangari Made in Italy le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo hanno indossato il 23 febbraio in occasione di ldquoMediterraneo Fron-tiera di Pacerdquo il grande evento promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dallrsquoArcidiocesi di Bari-Bitonto (dal 19 febbraio) che ha visto la partecipazione del Santo Padre per il momento conclusivo di un intenso confronto finalizzato ad indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternitagrave fra i popoli in unrsquoarea segnata da guerre persecuzioni emigrazioni e discriminazioniLrsquoazienda coratina che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dellrsquoArte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand ldquoEcclesiardquo anche lrsquoabbigliamento religioso e liturgico ha ricevuto dalla Cei lrsquoincarico di rea-lizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio sono stati impe-gnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco

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GEN-FEB 2020 35

CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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GEN-FEB 202036

dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 38: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

CORATO DON VINCENZO ACELLA Egrave TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Il sacerdote Don Vincenzo Acel-la il 15 settembre 2019 allrsquoetagrave di 85 egrave tornato alla Casa del Padre La messa esequiale ha avuto luo-go il giorno successivo a Corato nella Chiesa di San Giovanni (ex Lazzaretto)ed egrave stata presieduta da mons Giuseppe Pavone Vica-rio Generale LrsquoArcivescovo Mons DrsquoAscenzo fuori dio-cesi per motivi di natura pastorale nellrsquoapprendere la notizia del decesso del sacerdote ha dichiarato che laquola morte di un confratello se da un lato umanamente puograve rattristarci dallrsquoaltro nella fraternitagrave sacerdotale ci deve trovare uniti nella preghiera per lui per Don Vincenzo nella consapevolezza che essa segna lrsquoingresso definitivo nella Vita di DiordquoDon Vincenzo Acella egrave nato a Corato il 27 maggio 1934 ed egrave stato ordinato presbitero il 1 ottobre 1961 Il suo mini-stero sacerdotale egrave stato vissuto in diverse chiese e par-rocchie di Corato ed egrave stato docente di educazione tecnica nella scuola (Antonio Vignola)

ALLA SECOP PRESENTATO IL LIBRO DI PADRE VIN-CENZO LOIODICE

Apertura straordinaria per la Secop Store sede della Secop Edizioni in occasione della Festa Patronale di San Cataldo per presentare ldquoAhhellip Beata Gioventugrave ldquo edito da Edizioni SantrsquoAntonio Lunedigrave 19 agosto il padre redentorista co-ratino padre Vincenzo Loiodice assieme al parroco della chiesa di San Gerardo a Corato padre Francesco Visciano e il direttore del mensile ldquoIn cammino con San Gerardordquo Gianluca Marsullo ha illustrato i contenuti del suo libro aperto agli spunti e ai consigli dei lettoriIl libro infatti nasce da una selezione e una raccolta di ar-ticoli pubblicati sul citato mensile il cui obiettivo egrave come sottolineato dal direttore Marsullo ndash che ha lasciato la sua Napoli per questa singolare occasione - quello di dare sostegno ma soprattutto intessere un dialogo con le fa-

miglie con adolescenti alla luce della fede cattolica e de-gli insegnamenti di San Gerardo Maiella fondatore della grandissima famiglia redentoristaSono stati scelti temi con linguaggio e titoli da rivista accattivanti incursioni nella letteratura sciorinando ar-gomenti che normalmente creano timori e ansie nella fa-miglia ma che visti con ldquole lenti della federdquo diventano un inno alla gioia di vivere grazie alla forza e alla certezza che solo la fede puograve dare e quella vena di ironia che rende tutto piugrave sempliceNasce proprio da una frase ironica il titolo del libro nel periodo di transizione di Padre Vincenzo dallo studentato al diaconato quando la crescita nel percorso sacerdotale poteva creare rimpianti ed invece era oggetto sempre di maggior entusiasmo e gioia vera contagiosi peraltro (Ro-sanna Procacci)

GENTE DI MARE IN GUERRA IL NUOVO LIBRO DELLO SCRITTORE MATTEO DE MUSSO

Avanza con vigorose bracciate in un mare peraltro placi-do e tranquillo lo scrittore pugliese Matteo de Musso e subito quasi per effetto del suo voler solidarizzare con il ricordo dei tanti marinai italiani periti durante il II conflit-to mondiale ci consente di cogliere lrsquoeco di una memo-ria ormai lontana con tutti i suoi segni ed implicazioni E quellrsquoeco prepotente e imperiosa ci prende cosigrave comrsquoegrave stato forte e determinato lrsquoinput proposto da de Musso Come sempre sia che tratti di brandelli di storia della sua terra sia che si lasci andare ad una narrativa accattivante e lucida appare netto e lampante lrsquointento del nostro Auto-re di raccontare emozionare stimolare il lettore che ha la ventura di trovarsi tra le mani una sua opera Lrsquooccasione questa volta ci viene offerta da un suo studio storico dal titolo ldquoHo ritrovato lrsquoAlagirdquoE qui vien drsquouopo menzionare subito i commoventi versi espressi dallrsquoAutore Echi dallrsquoabisso ldquoLo spasimo maggiore sta tutto nel tirar su dal fondo del cuore voci accorate di anime disperse tra i flutti Carpire i pianti della gente di mare che sanno di sale e poi agitando pacatamente la novella quiete scovare una ragione una ragione vera per non dimenticarerdquoCosrsquoera lrsquoAlagi Per chi fosse a digiuno delle vicende della Marina Militare italiana diremo che fu uno dei tanti som-mergibili italiani schierati in mare per contrastare la flotta inglese che cercava di primeggiare nel Mar Mediterraneo durante il II conflitto mondiale Varato nel 1936 inserito nella serie ldquoAfricanardquo Classe ldquo600rdquo (ne facevano parte anche lrsquoARADAM lrsquoASCIANGHI lrsquoAXUM il DAGABUR il MACALLEgrave lo SCIREgrave lrsquoUARSCIEK lrsquoUEBI SCEBELI giusto per ricordarne alcuni) dal giugno 1940 fino alla sua demolizione avve-nuta il 1 febbraio 1948 compigrave ben 36 missioni esplorative e di agguato percorrendo 31350 miglia marine in super-fice e 5379 in immersione risultando cosigrave lrsquounitagrave con il maggior numero di missioni compiute e lrsquounico superstite

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dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

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mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 39: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

dei sommergibili della sua serie Come fosse la vita in quel sottomarino durante la guerra non egrave difficile immaginarlo ma a raccontarcene i brandelli trascorsi a bordo egrave Gregorio de Musso padre del nostro Matteo e membro dellrsquoequi-paggio cui si aggiunge nel testo anche la testimonianza dellrsquoallora giovane ufficiale di rotta cagliaritano Marino La Nasa A coronamento del meticoloso lavoro di collage compiuto da de Musso nella sua opera vi sono la toccan-te prefazione stilata da Paolo Pagnottella Ammiraglio di Squadra (r) Presidente Nazionale dellrsquoAss Naz Marinai drsquoItalia noncheacute il commosso saluto dellrsquoAvv Francesco di Feo Sindaco di TrinitapoliCi corre lrsquoobbligo di sottolineare la presenza nel testo di un ricco corredo fotografico Chi dunque volesse ricordare quei valorosi marinai italiani autentici e comprendere me-glio il nostro passato in guerra oggi egrave servito (Aldo Pasini)

TRINITAPOLI

DON VITO SARDARO LA SUA TESTIMONIANZA PER IL 25deg ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDO-TALE (29101994)

laquoIn questi anni ndash ha dichiarato don Vito ad ldquoIn Comunionerdquo ndash ho tenuto presente la se-guente affermazione di un sacerdote che egrave sempre stato mio pun-to di riferimento Don Primo Mazzolari ldquoSi cerca per la Chiesa un uomo capace di rina-scere nello Spirito ogni giornordquoLa dimensione della ri-cerca - essere cercati e cercare - ogni giorno e avere il coraggio la forza di rinasce-re animati dentro in profonditagrave nel proprio intimo dallo Spirito Santo egrave il lavoro piugrave faticoso per essere umano cri-stiano e prete Essere prete egrave sigrave un grande impegno ma egrave altresigrave un Dono da accogliere e scoprire quotidianamente Nel testo di una bella canzone di Ivano Fossati egli scrive ldquoDicono che crsquoegrave un tempo per seminare E uno piugrave lungo per aspettare Io dico che crsquoera un tempo sognato Che bisogna-va sognarerdquoNella trama dei giorni da 25 anni scopro sempre di piugrave che crescere egrave continuare a sognare per rendere il buon seme della propria esistenza ospitale accogliente anche quan-do lrsquoinedito il dolore fa capolino allrsquoorizzonte della propria esistenzaSaper accogliere e farsi accogliere egrave stata la fatica che ha intessuto lrsquoordito della mia esistenza confidando sem-

pre nella misericordia del Padre Come ricorda Dietrich Bonhoeffer ldquoChi nella vita ha provato una volta la miseri-cordia di Dio non desidera altro che servirerdquo Ho incrociato in questi anni delle belle figure presbiterali che hanno sapu-to accogliere i primi passi del ministero e mi hanno fatto assaporare cosigrave come ricorda un testo del Concilio Vatica-no II ldquocon libertagrave e con gratitudine lrsquoopera di Dio realizzata in Cristo e la manifestano in tutta la loro vitardquo (PO 2) Lrsquoincontro con tantissimi laici nei vari servizi e percorsi for-mativi offerti alla chiesa mi ha fatto e mi fa sperimentare quotidianamente quel senso di gratitudine e quellrsquoap-prendere ad essere ldquoesperto in umanitagraverdquo come ci ha ricor-dato San Paolo VIFacendo memoria in questi giorni e in attesa di celebra-re questa tappa il Buon Dio mi fa quasi toccare con mano quanta gratitudine e benevolenza mi ha donato in questi 25 anni di ministero e quanto resta ancora per continuare a coltivare il sogno della vita nel segno credibile nellrsquoes-sere prete di Gesugrave Cristo a servizio della sua Chiesa hellipin uscitaraquoDon Vito Sardaro egrave nato a Barletta il 15 novembre 1969 Egrave parroco di Cristo Lavoratore in Trinitapoli direttore dellrsquoUf-ficio catechistico diocesano fa parte dal febbraio 2018 della Scuola nazionale per formatori allrsquoevangelizzazione e alla catechesi noncheacute del ldquoProgetto parrocchiardquo promosso dallrsquoIstituto Pastorale pugliese (Nicoletta Paolillo)

MARGHERITA DI SAVOIA

LA GRANDE NOVENA DEL POPOLO SALINARO AL SANTISSIMO SALVATORE

Egrave stata annunciata il 6 agosto dello scorso anno alla pre-senza di mons Leonardo DrsquoAscenzo del clero di Marghe-rita di Savoia delle autoritagrave civili e militari della cittagrave e del popolo salinaro ma ha dovuto interrompersi alla fine di febbraiolaquoAttraverso lrsquoantica pia pratica della novena ndash scrive don Matteo Martire parroco del Santissimi Salvatore - si vuole continuare ad incrementare lrsquoautentica devozione verso Colui che protegge la nostra cittagrave da oltre quattro secoliCon la ldquogrande novenardquo vogliamo implorare lrsquoaiuto del San-tissimo Salvatore senza del quale egrave impossibile il rinnova-mento delle menti e dei cuori come anche il rinnovamen-to culturale sociale e politico di cui ha bisogno Margherita di Savoia laquoSenza di me non potete far nullaraquo (Gv 15 5)Essa si sviluppa come un ldquopellegrinaggio spiritualerdquo gui-dato dalla Parola di Dio particolarmente dallrsquoicona evan-gelica delle Beatitudini (Mt 51-11) e ritmato dai tempi liturgiciQuesta preghiera ha bisogno di una catechesi e di una educazione che ne facciano scoprire le ragioni profonde e insegnino a vivere tutte le sue espressioni ascolto della Parola che illumina le coscienze e la storia lode e rendi-

OLTRE IL RECINTO |

GEN-FEB 2020 37

mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

|OLTRE IL RECINTO

GEN-FEB 202038

IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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GEN-FEB 2020 39

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GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

Arc

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cesi

di T

rani

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eglie

- In

Com

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Tutti

i di

ritti

sono

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s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 40: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

mento di grazie confessione delle colpe e invocazione della misericordia supplica e richiesta di aiuto adorazio-ne del mistero di Dio e contemplazione della sua opera di salvezzaEgrave un cammino insieme personale e comunitario Essa vie-ne proposta ai singoli cristiani (hellip) Lrsquoinvito alla ldquogrande no-venardquo coinvolge la comunitagrave parrocchiale del Santissimo Salvatore nei momenti forti dellrsquoanno liturgico e nel Gior-no del Signore - le altre comunitagrave parrocchiali della cittagrave in alcuni appuntamenti di maggior rilievo - le famiglie con la riscoperta della preghiera familiare - gli anziani e gli am-malatiraquoEsso prevede la celebrazione eucaristica soprattutto quella del mattino della prima domenica del mese ndash in-contri mensili di riflessione e di preghiera ndash breve video-messaggio mensile inviato su whatsapp e postato sulla pagina facebook de La ldquogrande novenardquo del popolo salinaroEssa ha avuto inizio a novembre dello scorso anno e si egrave protratta fino a febbraio per interrompersi a causa della pandemia coronavirus (Nicoletta Paolillo)

SAN FERDINANDO DI PUGLIA

PRESENTATI DUE LIBRI DI DON DOMENICO MARRONE

Negli ultimi mesi sono stati pubblicati due lavori del sacer-dote di San Ferdinando di PugliaIl primo egrave stato presentato il 10 gennaio nella Sala della Comu-nitagrave ldquoGiovanni Paolo IIrdquo (Cripta Chiesa Madre) Passione per la Chiesa e il Creato in Don Toni-no Bello Editrice Aracne Roma 2019 con lrsquointervento del prof Luigi Sparapano direttore Uffi-cio Comunicazioni sociali e del periodico Luce amp Vita diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Ter-lizzi e con la moderazione della profssa Silvia Dipace laquoViviamo tempi critici ndash scrive lrsquoAutore a conclusione del suo studio - sono rimasti i sogni soprattutto quello del-la pace Egrave un sogno che oggi piugrave che mai deve infondere lrsquoentusiasmo necessario per il pensiero e la creativitagrave Don Tonino rimane la stella guida per scorgere la direzione nel-le convulsa temperie del tempo che viviamo Il fuoco delle sua passione evangelica misticamente sovversiva arde e indica la direzione giusta per costruire un mondo ldquoaltrordquo in cui la solidarietagrave la convivialitagrave lrsquoattenzione allrsquoambiente e la tenerezza non siano piugrave miraggi di visionari solitari ma lrsquoanticipazione del regno quaggiugrave In tutto questo ci con-fermi don Tonino non piugrave con la soavitagrave della sua voce ma con la forza della sua intercessioneraquo

Il secondo volume egrave stato pre-sentato il 20 settembre 2019 nel-la stessa location Marino Russo Il dotto parroco della caritagrave diventa-to vescovo (1842-1903) Editrice Rotas Barletta 2019 con lrsquointer-vento di Ennio Grossi archivista della diocesi di Avezzano e con la moderazione Stefania Bafun-no docente di Lettere laquoIl lettore ndash scrive lrsquoautore nella

introduzione - navigando tra le pagine di questo volume potragrave scoprire attraverso la vita di mons Marino Russo il passato di questo nostro paesello i valori e le virtugrave religio-se e civiche che hanno guidato questo nostro popolo nel corso della sua pur breve storia Ognuno nel ripercorrere queste pagine avragrave modo di scoprire come il tempo abbia cambiato la societagrave il linguaggio e le consuetudini degli uomini Mons Marino Russo parroco di San Ferdinando per oltre un ventennio (1973-1859) e poi vescovo dei Mar-si attualmente Avezzano (1896-1903) riposa nel nostro cimitero cittadino con un monumento funebre che ne cu-stodisce dignitosamente le spoglie mortaliraquoEntrambe le iniziative alla quale hanno partecipato lrsquoAu-tore e lrsquoArcivescovo sono state promosse dalla Biblioteca Don Milani (Nicoletta Paolillo)

DAL VASTO MONDO

Egrave ON LINE ldquoCHICISEPARERACHIESACATTOLICAITrdquo

In questo tempo di prova e di difficoltagrave per tutti la Chiesa che egrave in Italia vuole dare segni di speranza e di costruzione del futuro A partire dal presenteEgrave on line httpschiciseparerachiesacattolicait ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle nostre diocesi offre contributi di riflessione e approfondimento condivide notizie e materiale pastoraleUnrsquoiniziativa promossa dalla Segreteria Generale della Cei per testimoniare ancora e sempre lrsquoimpegno della Chiesa

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IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

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s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 41: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

IL NOSTRO GRAZIE hellip

Casiero prof Emilio (Trani) Cosentino rag Michele (Manfredonia) DellrsquoOrco Giovanni (Bisceglie) Di Pinto profssa Angela Maria (Barletta) Mascolo diac Luigi (Barletta) Petriglieri (Ragusa) Pichierri Dante (Sava) Rossi Francesca (Milano) Scardigno Raffaele (Bari) Stella Caprio profssa Stella (Barletta) Stella suor Luciana (Collepasso) Strigna-no padre Ruggiero (Parabita) Suore Istituto M Riontino (San Ferdinando di Puglia)

che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunitagrave La convinzione che ci guida egrave che le criticitagrave lo smarrimento la paura non possano spezzare il filo della fede ma annodarlo ancora di piugrave in speranza e caritagraveChiciseparerachiesacattolicait vuole essere anche un pun-to di riferimento per riscoprire un senso di appartenenza piugrave profondoIl nome stesso ldquoChi ci separeragraverdquo (Rm 835) indica un per-corso impegnativo la certezza che pur circondati da una minaccia niente potragrave mai separarci da quellrsquoAmore che ci unisce percheacute figli e fratelli e ci rende comunitagrave In questo senso bisogna osare mettersi in cammino e non fermarsi(Antonio Vignola)

CEI CANALI SOCIAL ISTITUZIONALI

La Conferenza Episcopale Italiana ha attivato in questi giorni una serie di canali social istituzionaliLo segnaliamo invitandoci a diventare follower di tali ca-nali estendendone quindi la conoscenza sul territorioFacebookwwwfacebookcomconferenzaepiscopaleitalianaTwittertwittercomucsceiInstagramwwwinstagramcomconferenza_episcopale_italiana

FISC ndash ELETTI IL PRESIDENTE E IL DIRETTIVO

Mauro Ungaro direttore del settimanale diocesano di Gorizia ldquoVoce Isontinardquo egrave il nuovo presidente della nostra Federazione A eleggerlo il Consiglio nazionale che si egrave riunito il 9 gennaio a Roma in rappresentanza delle 183 testate che vi aderiscono Eletto vice presidente vicario don Oronzo Marraffa del giornale ldquoAdessordquo della diocesi di Castellaneta mentre il vice presidente scelto egrave Chiara Ge-nisio direttrice dellrsquoAgenzia Giornali Diocesani di Torino A completare lrsquoesecutivo il segretario generale don Enzo Gabrieli di ldquoParola di vitardquo di Cosenza e il tesoriere Simone Incicco de ldquoLrsquoAncora onlinerdquo di San Benedetto del Tronto La durata del mandato del nuovo esecutivo egrave di quattro anni ldquoQuesto mandato inizieragrave da due parole camminare insieme ndash spiega il neo presidente Ungaro - Lrsquoobiettivo pri-mario egrave quello di essere fedeli nella tradizione guardando perograve allrsquoinnovazione al nostro essere giornali di Chiesa e giornali del territorio ricordando che per noi il territorio non egrave solo un luogo geografico ma un luogo teologico

dove siamo chiamati a portare quotidianamente le testi-monianze delle nostre Chieserdquo Eletto anche il Comitato tecnico consultivo di cui ne saragrave il coordinatore Sergio Cri-veller del settimanale della diocesi di Treviso ldquoLa Vita del Popolordquo Scelto come segretario Roberto Giuglard di ldquoVita diocesana Pineroleserdquo mentre il rappresentante in Fisc Servizi srl saragrave Luciano DrsquoAmato del mensile ldquoFermentordquo dellrsquoarcidiocesi di Amalfi-Cava dersquo TirreniFormate anche cinque commissioni Il coordinatore di quella per lrsquoInnovazione e sviluppo pubblicitario saragrave don Davide Imeneo direttore responsabile de ldquoLrsquoAvvenire di Calabriardquo settimanale dellrsquoarcidiocesi di Reggio Calabria Marco Gervino de ldquoIl Letimbrordquo di Savona scelto a capo della commissione Cultura e convegni La commissione giuridica saragrave guidata da Giuseppe Vecchio direttore re-sponsabile de ldquoLa Voce dellrsquoJoniordquo di Acireale e Giampao-lo Atzei direttore responsabile di ldquoSulcis Iglesiente Oggirdquo settimanale della diocesi di Iglesias egrave stato nominato alla guida della commissione Formazione Infine la commis-sione Stati di crisi faragrave capo al presidente Ungaro Auguri al nuovo esecutivo e di un buon inizio anno a tutti (don Enzo Gabrieli - Segretario FISC)

FISC ndash DUE PUGLIESI NEL CONSIGLIO NAZIONALE

Lrsquoassemblea elettiva della Federazione riunitasi dal 21 al 23 novembre 2019 ha eletto quali componenti del con-siglio nazionale della Fisc due pugliesi Si tratta di don Oronzo Marraffa direttore responsabile di ldquoAdessordquo (dioce-si di Castellaneta) e del prof Riccardo Losappio direttore responsabile di ldquoin Comunionerdquo (diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie) (Nicoletta Paolillo)

Nella foto da sinistra Simone Incicco Chiara Genisio Mauro Ungaro don Oronzo Marraffa don Enzo Gabrieli

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SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

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s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
Page 42: Contiene I.R. · DELL’ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE (Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli) Palazzo Arcivescovile, Via Beltrani, 9 ~

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GEN-FEB 202040

PRESBITERIO

AMBONE

ALTARE

TABERNACOLO

SEDE PRESIDENZIALE

chiesa parrocchialeSan Magno Vescovo e Martire

TRANI

Dedicazione della Chiesa ParrocchialeSAN MAGNO VESCOVO E MARTIRE

Trani | 22 febbraio 2020

Arc

idio

cesi

di T

rani

-Bar

letta

-Bisc

eglie

- In

Com

unio

ne -

Tutti

i di

ritti

sono

rise

rvat

i

s c h e d an 59

  • cop Incomunione n 1-2020
  • IN COMUNIONE 12020
    • Le cose bellecontinuano a vivere dentro
    • Il messaggio dellArcivescovo
    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
    • UNA QUARESIMAIN QUARANTENA
    • Il clero e i religiosi della Zona PastoraleldquoSan Cataldordquo di Corato
    • Dalle ceneri al fuocoattraverso lrsquoacqua
    • A Bisceglievolontari Caritas attivi anche per la
    • Raccoltadel farmaco
    • COSTRUIRE PONTI
    • Novitagravesulla Sacra Sindone
    • Crsquoegrave grazia per tutti
    • Un Vademecum giuridico-pastorale
    • per ricercare nella fragilitagrave matrimoniale il bene possibile
    • Accompagnare
    • discernere
    • integrarehellipil Verbo si incarnaper sanare le nostre ferite
    • Dal policentrismoalla polarizzazione
    • Preghiera
    • silenzio e discernimento
    • sempre attuali
    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
    • Corato - Corte Zitoli
    • Ricordando MadreMaria Ruggerina Cassatella
    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
    • Lrsquoinaugurazione dellrsquoOratoriodella Parrocchia San Nicola di Barletta
      • cop Incomunione n 1-2020
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  • IN COMUNIONE 12020
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    • Le disposizioni dellrsquoArcivescovo
    • LrsquoArcivescovo in preghiera per lrsquoattuale emergenza
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    • Comunicato n 4 circa la Serva di DioLUISA PICCARRETA
    • 4 marzo - Anniversario del Transito al Cielo di Luisa
    • Lampedusaal Teatro Curci
    • Teatro x casa
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    • IL SOGNO DIVENTATO REALTAgrave
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