L'Agricoltore Bresciano

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fiere In contemporanea con la Fiera del bovino ritorna Italpig, la più importante manifestazione dedicata alla suinicoltura SerViZi dA PAginA 20 SEttimAnAlE Di inFormAzionE DEll’UnionE Agricoltori Di BrESciA Anno lviii | n. 20 | SABAto 23 ottoBrE 2010 codice iSSn 0515-6912 rEAlizzAzionE E StAmPA: D.g.m. snc BrESciA - viA liPPi 6 - tEl. 030.2304666 DirEzionE, rEDAzionE, AmminiStrAzionE: 25100 BrESciA - viA crEtA 50 - tEl. 030.24361 SPEDizionE in A.P. - 45% - Art. 2 commA 20/B- lEggE 662/96 FiliAlE Di BrESciA - Euro 0,90 - iscritto al roc n. 976 del 17-3-2000 un commento del pResidente bettoni alla Vigilia della fieRa di cRemona Accordo con Italatte: Il prezzo migliore in assoluto ottenuto «S e cresce l’agricoltura crescono l’economia e l’intero Paese. Le proposte di Confagricoltura tendono ad aumentare la produttività del lavoro e dell’impresa agricola». Questo il commento del presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori, Franco Bettoni, al pacchetto di 61 proposte presentate dal presidente nazionale, Vecchioni, che rappresentano la seconda fase di ”Futuro Fertile”. “Non è solo uno studio, ma rappresenta piuttosto un impegno progettuale concreto per ridisegnare il volto dell’agricoltura italiana”. E’ un progetto ‘a budget’ definito, che punta tra l’altro: allo snellimento normativo, alla semplificazione burocratica, alla riorganizzazione produttiva, che definisce il rapporto agricoltura- ambiente, rilancia l’agroenergia, favorisce l’insediamento dei giovani in agricoltura ed il ricambio generazionale, dà efficienza ai settori produttivi, realizza un’offerta organizzata, riposiziona il settore primario nelle filiere di prodotti agroindustriali. L’obiettivo è anche quello del recupero di efficienza e del risparmio di spesa che permette di ‘spalmare’ le risorse recuperate su altri capitoli che ne hanno PreSA di POSiZiOne deLL’UniOne AgriCOLTOri indennizzi vescicolare suina la risposta dell’Assessore regionale de Capitani L’ Unione Agricoltori invierà al presidente della giunta regionale, roberto Formi- goni, una petizione con la richiesta di so- spendere e modificare la delibera recente- mente approvata sugli indennizzi per la vescicolare che ha colpito la nostra provin- cia nel 2007. infatti, secondo l’Unione, il provvedimento in questione è ritenuto ille- gittimo sia perché non suffragato da un provvedimento sanitario di blocco delle fe- condazioni sia perché ristora i danni ad un solo allevatore. Tanto più che la delibera COnFAgriCOLTUrA CrOnAChe giUdiZiArie Quote latte, condanne a Pordenone continua a pagina 3 T re anni di reclusione, questa la decisione del tribuna- le nei confronti di due uomini accusati di frode per un importo di circa 20 milioni di euro di contributi evasi nell'ambito del regime delle quote latte. il tribunale di Pordenone ha condannato a tre anni e mezzo di reclusione due uomini accusati di frode per un importo di circa 20 milioni di euro di contributi evasi nell'ambito del regime delle quote latte. il sistema di frodi coinvolgeva una rete di società il cui unico scopo era simulare operazioni commerciali di ven- dita e di acquisto del latte, al fine di eludere il prelievo supplementare sul latte e i prodotti lattiero-caseari che vengono pagate da tutti i produttori di latte dell'Ue che superano una determinata quota di latte. il regime del- CONFAGRICOLTURA UNIONE PROVINCIALE AGRICOLTORI zootecnia Dal 28 ottobre a CremonaFiere di scena la 65 a edizione della Fiera Internazionale del bovino da latte SerViZi dA PAginA 9 continua a pagina 3 uffici upa Orari e modalità di accesso Con settembre i nostri Uffici hanno ri- preso a tempo pieno le attività e so- no a disposizione degli Associati. gli uffici della sede e di zona nei po- meriggi di martedì e venerdì sono chiusi. Per ragioni di sicurezza, poi, l’accesso agli Uffici della sede Upa sarà consentito esclusivamente da Via Creta n. 50, attraverso la rampa di accesso. L’accesso da Via Creta n. 26 (portineria) potrà essere invece usufruito dai soggetti con evidenti inabilità motorie. ditoriale 61 proposte per cambiare il volto all’agricoltura e M entre ci avviciniamo al- l’appuntamento con l’edizione 2010 della Fiera del Bovino da Latte di Cre- mona, ci sembra opportuno ritornare su una recente vi- cenda che ha interessato il comparto lattiero – caseario della nostra Regione. È trascorso ormai un mese e mezzo dalla sottoscrizione dell’accordo tra Confagricol- tura Lombardia ed Italatte per il prezzo del latte alla stalla per il secondo semestre dell’anno in corso. Accordo che ha generato di- scussioni in merito ai suoi contenuti, nonché attacchi pretestuosi da parte di chi in- tendeva screditare l’operato della nostra Organizzazione – magari per far passare in secondo piano le proprie manchevolezze – , trasfor- mando in una sterile polemi- ca sindacale le valutazioni in merito ad una oculata scelta economica ed impren- ditoriale. Perché, seppure a distanza di un mese e mezzo, la verità è, semplicemente, questa: in termini strettamente econo- mici, l’accordo stipulato tra Confagricoltura Lombardia ed Italatte è il più vantaggio- so per gli allevatori tra quelli firmati dopo che l’accordo regionale per il prezzo del latte nel primo semestre del 2010 era giunto alla sua na- turale scadenza. Venerdì 29 ottobre - ore 20.00 Brescia c/o Sede - via Creta, 50 giovedì 11 novembre - ore 20.30 Orzinuovi c/o Centro Culturale “A.Moro” - Via Palestro Per gli associati delle zone di Orzinuovi e Chiari giovedì 18 novembre - ore 20.00 Agriturismo “La Cavallina” - Frazione San Tomaso di Lonato giovedì 25 novembre - ore 20.30 Leno c/o Uff. Zona - via C.Colombo n. 9 Per gli associati delle zone di Leno, Montichiari e Verolanuova Riunioni del presidente nelle Zone continua a pagina 2 continua a pagina 3 CONTIENE I. R.

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Quindicinale d'informazione dell'Unione Agricoltori di Brescia

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fiere

In contemporanea con la Fieradel bovino ritorna Italpig, la piùimportante manifestazione dedicata alla suinicoltura

SerViZi dA PAginA 20

SEttimAnAlE Di inFormAzionE DEll’UnionE Agricoltori Di BrESciA Anno lviii | n. 20 | SABAto 23 ottoBrE 2010

codice iSSn 0515-6912rEAlizzAzionE E StAmPA: D.g.m. snc

BrESciA - viA liPPi 6 - tEl. 030.2304666

DirEzionE, rEDAzionE, AmminiStrAzionE: 25100 BrESciA - viA crEtA 50 - tEl. 030.24361

SPEDizionE in A.P. - 45% - Art. 2 commA 20/B - lEggE 662/96FiliAlE Di BrESciA - Euro 0,90 - iscritto al roc n. 976 del 17-3-2000

un commento del pResidente bettoni alla Vigilia della fieRa di cRemona

Accordo con Italatte: Il prezzomigliore in assoluto ottenuto

«Se cresce l’agricolturacrescono l’economia

e l’intero Paese. Leproposte diConfagricoltura tendonoad aumentare laproduttività del lavoro edell’impresa agricola».Questo il commento delpresidente dell’UnioneProvinciale Agricoltori,Franco Bettoni, alpacchetto di 61 propostepresentate dal presidentenazionale, Vecchioni, cherappresentano la secondafase di ”Futuro Fertile”.“Non è solo uno studio,ma rappresenta piuttostoun impegno progettualeconcreto per ridisegnare il volto dell’agricolturaitaliana”.E’ un progetto ‘a budget’definito, che punta tral’altro: allo snellimentonormativo, allasemplificazioneburocratica, allariorganizzazioneproduttiva, che definisceil rapporto agricoltura-ambiente, rilancial’agroenergia, favoriscel’insediamento dei giovaniin agricoltura ed ilricambio generazionale,dà efficienza ai settoriproduttivi, realizzaun’offerta organizzata,riposiziona il settoreprimario nelle filiere diprodotti agroindustriali. L’obiettivo è anche quellodel recupero di efficienzae del risparmio di spesache permette di‘spalmare’ le risorserecuperate su altricapitoli che ne hanno

PreSA di POSiZiOne deLL’UniOne AgriCOLTOri

indennizzi vescicolare suina la risposta dell’Assessore regionale de Capitani

L’Unione Agricoltori invierà al presidentedella giunta regionale, roberto Formi-

goni, una petizione con la richiesta di so-spendere e modificare la delibera recente-mente approvata sugli indennizzi per lavescicolare che ha colpito la nostra provin-cia nel 2007. infatti, secondo l’Unione, ilprovvedimento in questione è ritenuto ille-gittimo sia perché non suffragato da unprovvedimento sanitario di blocco delle fe-condazioni sia perché ristora i danni ad unsolo allevatore. Tanto più che la delibera

COnFAgriCOLTUrA

CrOnAChe giUdiZiArie

Quote latte, condanne a Pordenone

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Tre anni di reclusione, questa la decisione del tribuna-le nei confronti di due uomini accusati di frode per un

importo di circa 20 milioni di euro di contributi evasinell'ambito del regime delle quote latte. il tribunale di Pordenone ha condannato a tre anni emezzo di reclusione due uomini accusati di frode per unimporto di circa 20 milioni di euro di contributi evasinell'ambito del regime delle quote latte. il sistema di frodi coinvolgeva una rete di società il cuiunico scopo era simulare operazioni commerciali di ven-dita e di acquisto del latte, al fine di eludere il prelievosupplementare sul latte e i prodotti lattiero-caseari chevengono pagate da tutti i produttori di latte dell'Ue chesuperano una determinata quota di latte. il regime del-

CONFAGRICOLTURA

UNIONE PROVINCIALE

AGRICOLTORI

zootecnia

Dal 28 ottobre a CremonaFiere di scena la 65a edizione della FieraInternazionale del bovino da latte

SerViZi dA PAginA 9

continua a pagina 3

uffici upa

Orari e modalitàdi accessoCon settembre i nostri Uffici hanno ri-preso a tempo pieno le attività e so-no a disposizione degli Associati. gliuffici della sede e di zona nei po-

meriggi di martedì e venerdì sonochiusi. Per ragioni di sicurezza, poi,l’accesso agli Uffici della sede Upasarà consentito esclusivamente daVia Creta n. 50, attraverso la rampadi accesso. L’accesso da Via Creta n.26 (portineria) potrà essere inveceusufruito dai soggetti con evidentiinabilità motorie.

d i t o r i a l e

61 proposte percambiare il voltoall’agricoltura

e

Mentre ci avviciniamo al-l’appuntamento con

l’edizione 2010 della Fieradel Bovino da Latte di Cre-mona, ci sembra opportunoritornare su una recente vi-cenda che ha interessato ilcomparto lattiero – caseariodella nostra Regione.È trascorso ormai un mese emezzo dalla sottoscrizionedell’accordo tra Confagricol-tura Lombardia ed Italatteper il prezzo del latte allastalla per il secondo semestredell’anno in corso.Accordo che ha generato di-scussioni in merito ai suoicontenuti, nonché attacchipretestuosi da parte di chi in-tendeva screditare l’operatodella nostra Organizzazione

– magari per far passare insecondo piano le propriemanchevolezze – , trasfor-mando in una sterile polemi-ca sindacale le valutazioniin merito ad una oculatascelta economica ed impren-ditoriale.Perché, seppure a distanza diun mese e mezzo, la verità è,semplicemente, questa: intermini strettamente econo-mici, l’accordo stipulato traConfagricoltura Lombardiaed Italatte è il più vantaggio-so per gli allevatori tra quellifirmati dopo che l’accordoregionale per il prezzo dellatte nel primo semestre del2010 era giunto alla sua na-turale scadenza.

Venerdì 29 ottobre - ore 20.00 Brescia c/o Sede - via Creta, 50

giovedì 11 novembre - ore 20.30Orzinuovi c/o Centro Culturale “A.Moro” - Via PalestroPer gli associati delle zone di Orzinuovi e Chiari

giovedì 18 novembre - ore 20.00Agriturismo “La Cavallina” - Frazione San Tomaso di Lonato

giovedì 25 novembre - ore 20.30Leno c/o Uff. Zona - via C.Colombo n. 9Per gli associati delle zone di Leno, Montichiari e Verolanuova

Riunioni del presidente nelle Zone

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E I. R.

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IN PRIMO PIANO2 SABATO 23 OTTOBre 2010

SETTIMANALE DI INFORMAZIONEDELL’UNIONE AGRICOLTORI DI BRESCIA

Direttore Responsabile:ANNIBALE FEROLDI

Autorizzazione del Tribunale di Brescian. 75 del 16 maggio 1953Concessionaria di pubblicità:

EMMEDIGI PUBBLICITàVia Malta 10- tel. 030224121- fax 030226031

www.emmedigi.it / e-mail: [email protected]€ 22,00 PER MODULO MM 43 BASE x 45 ALTEZZA

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un commento del pResidente bettoni alla Vigilia della fieRa di cRemona

Accordo con Italatte: Il prezzo migliore in assoluto ottenuto

Le osservazioni dell’Unione ProvincialeAgricoltori al PgT di Mairano

Sul Piano di Governo del Territoriodel Comune di Mairano il direttore

dell’Unione Provinciale Agricoltori,Annibale Feroldi, ha scritto al Sindacodel paese e gli ha segnalato le osserva-zioni del mondo agricolo.Un problema non da poco perché il go-verno del territorio incide in modo de-terminante sulle problematiche del-l’agricoltura sia che la si intenda comeattività agricola sia che la si osservisotto il profilo degli spazi rurali checontemplano quell’ attività o abbianopiù semplicemente quella vocazione.“La mancanza di uno ‘statuto giuridi-co’ delle zone agricole e degli spazi ru-rali, teso alla cura e tutela dei valoriagricoli –scrive Feroldi- implica che lapolitica urbanistica contempli le areeagricole tra le porzioni di territorio inattesa di trasformazione. Il territorioagricolo, o meglio il territorio rurale èun contenitore di risorse, di uomini edi attività. Ed è interesse degli agricol-tori vedere conservate le potenzialitàdi uso di questo sistema di risorse, spesso pregiudicate da comportamenti dell’extra –agricolo che può incidere sul sistema agricolo.Sotto il profilo ambientale, la conservazione dell’ambiente rurale è strategica non so-lo per una pluralità di considerazioni che sono di ordine utilitaristico per gli agricol-tori ma anche sotto un profilo di ordine ecologico e di equilibrio ambientale nei siste-mi locali”.La specificità degli interessi del mondo agricolo non può comportare una contrapposi-zione netta tra mondo rurale e mondo urbano ma deve sottolineare la necessità che infondo le due realtà non possono esistere se considerate separatamente. E allora la pianificazione territoriale deve cominciare ad affrontare i problemi di unospazio urbano-rurale ‘complesso’ nel quale si manifesta un intensissimo intreccio diazioni, intenzioni e fabbisogni spesso contraddittori ma degni di rilevanza per chi èchiamato a gestire al meglio le risorse territoriali.La progressiva vicinanza degli spazi rurali agli spazi edificati indubbiamente ha crea-to situazioni di incomprensione e di conflitto spesso di difficile gestione. Un’amministrazione efficiente, informata ed informante deve comunque avere la ca-pacità di collegare tra di loro i soggetti interessati ai processi esaltando comunque lecomponenti di sviluppo e accompagnando le eventuali riconversioni.Feroldi riconosce che tutto questo non è facile soprattutto con poche risorse disponibi-li. Ma “la programmazione territoriale non può trasformarsi in un sistema stratificatodi norme di differente livello che si esaurisce nella mortificazione dell’impresa agrico-la ma dovrebbe tendere a valorizzare il quadro attitudinale dell’azienda al fine di mas-simizzare l’utilità che trae indirettamente la collettività attraverso il mantenimentodell’ambiente, di tutela del paesaggio produttivo e la stessa produzione di beni alimen-tari”.Gli atti di Pgt adottati dal Comune di Mairano evidenziano interventi che compromet-terebbero lo sviluppo futuro delle imprese agrarie, seppur già insediate sul territoriocomunale, aggravandone gli adempimenti burocratici e gli impegni economici. E nonprescrive nulla sul rispetto delle distanze minime secondo il principio della reciprocitàdelle distanze tra gli insediamenti produttivi. Infine se da un lato le norme di Pgt pre-scrivono puntigliosi interventi finalizzati alla riduzione degli impatti dell’attività agri-cola sul contesto territoriale, dall’altro non si evidenziano prescrizioni volte a tutela-re i sistemi agricoli ‘dall’aggressione’ di altri sistemi produttivi.

LeTTerA deL direTTOre FerOLdi AL SindACO

Da un punto di vista sinda-cale ed organizzativo, Con-fagricoltura Lombardia nonpuò quindi che ritenersisoddisfatta del risultatoconseguito, del fatto di es-sere stata considerata uninterlocutore affidabile erappresentativo dal princi-pale gruppo industriale cheopera nel settore lattiero-

caseario del nostro Paese e,soprattutto, delle garanzieche ha potuto in questo mo-do assicurare agli allevatoriche si riconoscono nella no-stra Organizzazione in uncontesto di mercato tantocomplesso quanto l’attuale.Tutto ciò, naturalmente, inattesa che altre Organizza-zioni dimostrino con i fattila propria capacità di otte-nere condizioni migliori dal-

la controparte industriale.Non fatichiamo però ad im-maginare che ad attendereuna simile dimostrazione –e certo con qualche preoc-cupazione in più rispetto anoi – siano soprattutto i so-ci di quelle Organizzazioni,tuttora esposti alle difficol-tà del mercato.

Buona Fiera a tutti

Francesco Bettoni

segue dalla pRima pagina

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IN PRIMO PIANOSABATO 23 OTTOBre 2010 3

bisogno. Si rivela cosìuna riforma al 90% acosto zero per lo Stato,ma i cui effetti sonoenormi per creare uncontesto più favorevolee rilanciare su nuovebasi l’agricolturaitaliana.Le ‘61 proposte perl’agricoltura italiana’ sipongono anche come

strumento di attivapartecipazioneistituzionale,ripristinando il clima dicollaborazione e didialogo indispensabileper la stabilità e losviluppo dell’economiadel Paese.

(Fascicolo con le proposteallegato, da conservare)

le quote latte vuole creare un equilibrio tral'offerta e la domanda di latte e prodotti lat-tiero-caseari nell'Unione europea. Alcune delle persone coinvolte nel sistemadi frode a Pordenone erano già state perse-guite in un caso analogo al tribunale di Sa-luzzo. La decisione del tribunale in questidue casi rappresentano significative senten-ze nella creazione di una giurisprudenza percasi simili in italia, dove sono emerse frodi alsistema delle quote latte per più di 100 mi-lioni di euro di latte evasi tra il 1998 e il2006.L'Olaf (Ufficio europeo di lotta antifrode) haapportato un contributo significativo al caso

di Pordenone coordinando i procedimenti efacilitando lo scambio di informazioni traidue tribunali. L'Olaf era consapevole che alcuni dei sospet-ti del caso di Pordenone fossero già staticoinvolti nel caso in Saluzzo. Con queste in-formazioni, l'Olaf ha potuto fornire un impor-tante aiuto legale ai pubblici ministeri e allaguardia di Finanza, che ha eseguito la parteoperativa delle indagini."Questo caso dimostra quanto sia importan-te il ruolo che l'Olaf gioca nel coordinare leindagini penali negli Stati membri. A seguitodi informazioni fornite dalla Olaf, l'accusa hapotuto presentare la frode non come un ca-so isolato, circoscritto a Pordenone, ma co-

me parte di un "sistema più ampio”, ha di-chiarato il facente veci di direttore generaledell’Olaf, nicola ilett.durante le indagini preliminari sono staticongelati beni per un valore di €16.000.000 appartenenti ai due indagati ealle persone giuridiche coinvolte. il seque-stro è stato poi convalidato dalla Corte Su-prema italiana. dopo la decisione presadal Tribunale di Pordenone il 4 maggio2010, che è stata resa pubblico il 23 luglio,la decisione sul sequestro è stata converti-ta in un ordine di confisca. Questo è un pri-mo passo per il recupero del denaro che laUe deve ancora ricevere a causa della fro-de del prelievo supplementare latte.

Quote latte, condanne a Pordenone

CrOnAChe giUdiZiArie ediTOriALe

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61 proposte per cambiare il volto all’agricoltura

“Ci verrebbe quasi voglia di andare a fare gli agricoltori inFrancia, un Paese nel quale lo stesso Presidente scende incampo a sostegno del settore primario”. Così il presidentedell’Unione Agricoltori, Franco Bettoni, commenta la notiziapubblicata dal ‘Corriere della Sera’. e aggiunge: “e’ unafrase forte, che esprime però l’amarezza che proviamogiornalmente nel verificare che da noi le carenze sonodavvero spaventose. in questo contesto non possiamo cheessere seriamente preoccupati per le scadenze e gli impegniche ci attendono, a partire dal futuro della Pac”.

stanzia due milioni di euro e l’assessore regionalegiulio de capitani, in una lettera inviata venerdì,chiede al presidente dell’Unione Agricoltori di “se-gnalare le altre tipologie aziendali sino ad ora esclu-se dagli indennizzi affinché gli uffici possano valuta-

re la possibilità di assicurare il giusto contributo arimborso”. di seguito la lettera di risposta dell’Assessore re-gionale all’Agricoltura de Capitani al Presidentedell’Unione Agricoltori

segue dalla pRima pagina

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Corriere della Sera- giovedì 7 ottobre 2010

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IN PRIMO PIANO4 SABATO 23 OTTOBre 2010

Dal Corriere della Sera di sabato 9 ottobre 2010

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IN PRIMO PIANOSABATO 23 OTTOBre 2010 5

Dal Corriere della Sera di sabato 9 ottobre 2010

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cONfAgRIcOltuRA6 SABATO 23 OTTOBre 2010

“Il fatto che la Legge di Stabilità non preveda nuovi tagli,ma, come fa sapere la Presidenza del Consiglio ‘una re-

distribuzione di risorse di bilancio’ non può certo soddisfa-re un settore provato dalla crisi e dimenticato dal governonella concessione di incentivi fiscali, come quelli attribuitiall’industria e al commercio. Tanto più che la blindaturacon il già annunciato ricorso alla fiducia, non renderà pos-sibili successive correzioni”. Così Confagricoltura commen-ta l’approvazione della Finanziaria avvenuta nei giorniscorsi in Consiglio dei ministri. “Condividiamo – prosegue Confagricoltura – l’allarmata af-fermazione del ministro delle Politiche agricole, GiancarloGalan, che ha definito ‘tragedia’ il nulla concesso all’agri-coltura, un settore che si è dimostrato in grado di contribui-re al raffreddamento dell’inflazione e a frenare l’emorragiadell’occupazione, nonostante il salatissimo prezzo in termi-ni di reddito che gli imprenditori hanno dovuto pagare”.Confagricoltura ricorda di aver posto con fermezza le suerichieste (fiscalizzazione degli oneri sociali, fondi per ilcomparto bieticolo saccarifero, fondo di solidarietà nazio-nale, agevolazioni per il gasolio agricolo), supportandolecon una mobilitazione su scala nazionale, ma il governonon ha ritenuto opportuno trovare alcuna risorsa, mentreha deciso la proroga delle sanzioni per lo sforamento dellequote latte in favore di pochi allevatori, ripetutamente re-cidivi nella loro irregolarità.

Finanziaria, Confagricolturacondivide il preoccupatogiudizio del ministro galan

COMMenTi CAPire i MerCATi deLLe COMMOdiTieS AgriCOLe

Focus in Confagricoltura con gli esperti di rabobank

L’impennata dei prezzi deicereali, in atto dallo

scorso luglio, si sta rivelandouna boccata di ossigeno pergli agricoltori, giunti ormai alpunto critico dopo due annidi continui ribassi dei merca-ti, ma rappresenta anche unulteriore motivo di preoccu-pazione per gli allevatori e itrasformatori, già alle presecon la contrazione dei consu-mi alimentari causata dallacrisi economica generale.Confagricoltura, in quantosindacato agricolo a vocazio-ne generale, ha ritenuto ne-cessario creare un’occasionedi approfondimento sulleprospettive delle produzionicerealicole nell’attuale sce-nario di volatilità dei merca-ti, e per questo ha organizza-to a Roma un seminario congli esperti di Rabobank Inter-national. E’ rivolto in parti-colare ad aziende cerealicolee zootecniche fortementepresenti sul mercato e rien-tra nel programma di attivitàdi promozione e aggiorna-mento a sostegno dell’inter-nazionalizzazione delle im-prese agricole associate aConfagricoltura.«La nostra - sottolinea Ros-sella Schiavini, General Ma-nager Rabobank Internatio-nal Milan Branch - è banca

leader a livello globale nelsettore agroindustriale, pre-sente in 40 Paesi del mondoed anche in Italia a supportodelle aziende del settore.Confagricoltura è l’associa-zione di riferimento del set-tore agricolo nel nostro Pae-se. Non potevamo non tro-vare un momento di incon-tro e di dialogo. I mercatiglobali delle materie primeagricole sono sempre di piùdifficile lettura, e le aziendesono consapevoli della por-tata strategica che assumeuna gestione efficiente tantodell’approvvigionamento fi-

sico che del rischio legato al-la volatilità di prezzo, comed’altra parte le turbolenzedei mercati negli ultimi annihanno evidenziato».Una prolungata volatilitàdei prezzi dei cereali com-porta riflessi particolarmen-te negativi sul mercato ita-liano, che, per le sue caratte-ristiche, subisce inevitabil-mente un comportamentoattendista da parte di chivende e di chi compra. At-teggiamento comprensibile,ma che non giova al colloca-mento della produzione na-zionale, facilmente rimpiaz-

zabile con cereali d’importa-zione. Ciò incide negativa-mente sulla propensione de-gli agricoltori italiani a colti-vare cereali e quindi anchesulla capacità di auto-ap-provvigionamento del no-stro Paese, rendendo l’indu-stria di trasformazione an-cor più dipendente dalle im-portazioni.Partendo da queste conside-razioni e dall’esigenza diproteggere le imprese agri-cole dalla volatilità dei prez-zi, assicurando loro un red-dito adeguato e stabile neltempo, Confagricoltura – co-me sottolinea il suo direttoregenerale Vito Bianco - haconcepito il progetto “Futurofertile” orientato sia al mi-glioramento delle opportu-nità di commercializzazionedei cereali e delle oleaginose,sia all’ottimizzazione del co-sto dei mezzi di produzione(sementi, concimi, fitofar-maci, ecc.).«Per l’iniziativa “Futuro fer-tile”, già in fase operativa,servono professionisti di al-tissimo livello, come Rabo-bank - evidenzia Bianco - al-lo scopo di aumentare l’of-ferta di servizi ai soci diConfagricoltura e agli altrioperatori che aderiscono alprogetto».

“L’asse Francia-italia fondamentale per una politica agricola comune rafforzata nell’interesse di agricoltori e consumatori”

COnFAgriCOLTUrA

“Apprezziamo la volontà del mini-stro Galan di volersi muovere in

sintonia con il collega francese per de-finire una politica agricola comuneche salvaguardi il reddito degli agri-coltori e lo protegga dalla volatilitàdei prezzi e che possa avere a disposi-zione risorse nel bilancio Ue adeguatealle esigenze”. Lo sottolinea Confagri-coltura in relazione all’incontro a Ro-ma tra il ministro italiano per le Poli-tiche agricole ed il suo omologo d’Ol-tralpe Bruno Le Maire.Nell’incontro il ministro francesenon si è voluto pronunciare sulle in-discrezioni stampa sulle propostedella Commissione che verranno uffi-cializzate il 17 novembre ma ha di-chiarato la netta contrarietà al flatrate (ovvero al pagamento unico pertutti gli agricoltori). Contrarietàespressa anche da Galan che ha riba-dito, nell’incontro con i giornalisti,“che si deve tener conto del contribu-to netto di ciascun Stato membro albilancio dell’Unione”. Confagricoltura ribadisce che: la Pacva rafforzata e non smantellata; va“europeizzata” e non nazionalizzata;

gli agricoltori devono essere messi incondizione di competere ma allo stes-so tempo di operare nell’interesse deiconsumatori europei, avendo elevaticosti su qualità, salubrità, benessereanimali, ecc. (come ha ricordato LeMaire). In tale ottica è fondamentalel’assoggettamento dei prodotti impor-tati alle stesse regole applicate in Eu-ropa (reciprocità).Per quanto riguarda la volatilità deiprezzi (argomento giudicato strategicodalla Francia che lo porterà all’esamedel G20 di novembre sotto la sua pre-sidenza), Confagricoltura valuta posi-tivamente la decisione di costituire ungruppo bilaterale italo-francese con-tro i fenomeni di speculazione come sisono avuti nel settore cerealicolo echiede, quindi, il rafforzamento degliinterventi di mercato, nell’ottica di unmaggiore equilibrio tra domanda e of-ferta. Infine osserva: “Vanno integratie potenziati gli strumenti diretti adaffrontare in maniera tempestiva edefficace le crisi di mercato. Non deveaccadere più, come è avvenuto nel2009, che gli agricoltori vengano la-sciati da soli”.

i nostri lutti

il 30 settembre è mancato all’affettodei suoi cari

fRanco aRdolidi anni 74

Stimato allevatore avicolo di Pavonedel Mella. Lo ricordano con tanto af-fetto la moglie Teresa con i figli Fio-renzo, nicoletta, le rispettive fami-glie, parenti ed amici.

La moglie Carla, i figli Valerio e na-dia annunciano la scomparsa del lo-ro caro consorte e papà

seRgio magRidi anni 70

imprenditore agricolo della FrazioneMotella di Borgo San giacomo.

Lutto alla cascina Alba di Leno per lascomparsa dell’imprenditore agricolo

gioVanni caRlottidi anni 84

Lo ricordano con affetto i figli irene,Battista, Santino, gianmario con lerispettive famiglie

Page 7: L'Agricoltore Bresciano

PARlIAMO dI...SABATO 23 OTTOBre 2010 7

giUnTA COnFAgriCOLTUrA

Un provvedimento di urgenza per le agevolazioni previdenziali per montagna e aree svantaggiateA rischio la tenuta delle imprese agricole e l’occupazione

La Giunta di Confagricoltura - che ha fatto il punto sulla dif-ficile congiuntura del settore agricolo - ha nuovamente sol-

lecitato un provvedimento di urgenza per il differimento deltermine di scadenza delle agevolazioni previdenziali per le zo-ne montane e svantaggiate, nell’ottica di contenere il costo dellavoro nelle aree difficili, scadute il 31 luglio. «La mancata conferma delle agevolazioni - ha posto in eviden-za la Giunta di Confagricoltura - sta comportando un notevoleincremento della pressione contributiva con un maggior onereannuo complessivo a carico delle imprese agricole di oltre 200milioni di euro».Confagricoltura fa presente come i maggiori costi si concentrinosoprattutto nelle grandi regioni del Mezzogiorno, come la Puglia(65 milioni di euro), la Sicilia (58 milioni), la Campania (27 mi-lioni) e la Calabria (24 milioni); ma non è esente da sensibili in-crementi dei costi previdenziali anche il Centro-Nord, in regionicome la Toscana (quasi 19 milioni), il Lazio (10 milioni), la Lom-bardia (quasi 6 milioni), le Marche (4,3 milioni), l’Umbria (4,1milioni), il Veneto (oltre 4 milioni), il Piemonte (quasi 4 milioni)e finanche il Trentino Alto Adige (quasi 3 milioni).«Gli effetti economici della mancata proroga delle agevolazio-ni saranno concretamente avvertiti dai datori di lavoro agrico-lo che occupano operai – avverte Confagricoltura - il 16 marzo2011, quando scadrà il termine di pagamento dei contributi re-lativi alla manodopera occupata nel 3° trimestre 2010; i datoridi lavoro che occupano impiegati, quadri e dirigenti sono statichiamati a pagare i maggiori oneri già lo scorso 16 settembre».

«Il tempo stringe – ricorda l’Organo esecutivo della Confagri-coltura -. Occorre intervenire al più presto con un provvedi-mento di legge che, una volta per tutte, risolva l’annosa que-stione rendendo stabili e strutturali le agevolazioni per le zonemontane e svantaggiate. E consentire quindi alle imprese agri-cole di recuperare redditività e favorire l’occupazione».Un provvedimento del genere avrebbe, ad avviso di Confagri-coltura, un formidabile effetto positivo sull’occupazione che ècresciuta di 57.000 unità (+6,7%) nel secondo trimestre 2010,periodo nel quale erano ancora in vigore le agevolazioni. «Se ilcosto del lavoro agricolo nelle aree difficili del Paese non verràriportato ai livelli precedenti al 1° agosto 2010 c’è il rischioconcreto - sottolinea Confagricoltura - di una preoccupante in-versione di tendenza per l’occupazione, già a partire dal terzotrimestre 2010».

«Gli effetti economici della mancataproroga delle agevolazioni sarannoconcretamente avvertiti dai datoridi lavoro agricolo che occupanooperai il 16 marzo 2011, quandoscadrà il termine di pagamento deicontributi relativi alla manodoperaoccupata nel 3° trimestre 2010

gara di canto tra galli - Vince CavagniniAViCOLTUrA

ha dovuto superare una agguerrita concor-renza, ma alla fine con un acuto degno dei

migliori tenoriha sbaragliato il campo imponendosi nellaoriginalissima “gara canora tra galli di razzeitaliane” svoltasi a guastalla a fine settembre.il vincitore è uno splendido esemplare di “gal-lo livorno nero un anno di vita, nato e cresciu-to alla cascina San Francesco di Castenedolonell’allevamento amatoriale di Ugo Cavagnini,sino a poco tempo fa, responsabile dell’ammi-nistrazione dlel’Unione Agricoltori ed ora feli-cemente in pensione.Alla sfida di guastalla hanno partecipato 18galli delle razze Livorno, Ancona, Valdarno,Polverara, Padovana Ciuffata e Siciliana crestaa coppa. Alle 6 del mattino, l’ora giusta per ilcantar del gallo, due pennuti per volta sonostati messi nello loro gabbia, l’uno di fronte al-l’altro e avevano tempo, nell’arco di 10 minu-ti per poter cantare almeno tre volte. giudiciufficiali avevano il compito di cronometrare la durata complessiva dei trecanti per ogni gallo. il rappresentante brescia-no con una totale complessivo di 10 secondie 50 ha messo sotto i suoi colleghi canterini,aggiudicandosi la prestigiosa coccarda. L’alle-vatore Ugo Cavagnini, che si è portata a casagrana padano e salumi del territorio, nella suacascina San Francesco annovera un prestigio-so pollaio con razze di rara bellezza estetica

come le Wyandotte Argentate reticolare, leMarans Francesi, Le Plymouth rock, le Lan-gshan nere giganti. il gallo livorno nero, vincitore del concorso ,adesso svolazza felice nel suo harem fatto di

belle pollastrine con il compito ben precisoche possiamo immaginare. Questo in attesadi mettere in palio il prossimo anno la presti-giosa coccarda. Per adesso la pentola è stataevitata.

Si è conclusa con un bilancio positivo l’edizione2010 dell’ormai tradizionale Asta della Bruna diedolo: sul podio l’azienda Zampatti di Vezzad’Oglio, ceduto l’80% dei 71 capi presentati conquotazioni che hanno superato anche i 3000 euro.

“Una manifestazione che come da tradizione mette in mostra ilmeglio della zootecnia bresciana, di questa economia reale

che continua ad avere fiducia e ad investire nel futuro”. Queste le pa-role con le quali il presidente dell’Apa di Brescia, cav. germano Pè, havoluto sintetizzare l’edizione 2010 dell’Asta dei Bovini di razza Bru-na di edolo, ormai storica manifestazione zootecnica che per duegiorni sposta sulle aree della montagna l’attenzione del settore zoo-tecnico provinciale e regionale. “L’asta di edolo – ha ricordato Pè –,serve anche per tener viva l’attenzione sulle difficoltà spesso davve-ro ardue che il mestiere dell’allevatore presenta nelle aree più svan-taggiate. Per questo l’impegno dell’Apa a favore della zootecnia dimontagna è sempre al massimo, e si rinnoverà presto con la Mostraprovinciale della Bruna che si terrà sempre ad edolo dal 12 al 14 no-vembre”.il bilancio dell’Asta, svoltasi lunedì 4 e martedì 5 al centro fiera diedolo con l’organizzazione dell’Apa e della Cobreca, è stato ampia-mente positivo: 85 i soggetti a catalogo, provenienti anche dalle zo-ne di Bergamo e Lecco oltre che da Brescia, che lunedì sono statipassati in rassegna dai giudici per la tradizionale proclamazione del-la reginetta dell’Asta. il titolo è andato quest’anno alla manza presentata dall’azienda 2 Zeta di Zampatti L.e A. a Vezza d'Oglio, se-condo classificato il capo presentato dall’allevamento Cinelli Ar-mando e g.V.di rodengo Saiano. Martedì, nel corso dell’asta pre-sentata dal battitore ennio Bonomi, sono stati venduti l’80% dei 71bovini presenti: le quotazioni dei soggetti migliori sono state supe-riori ai 3.000 euro. nel corso della serata conviviale è stato assegnato il premio“Memorial gianni Milelli”, andato quest’anno all’allevatore Bona-ventura Albertinelli di darfo per il suo costante impegno a favore del-la promozione della selezione nella zootecnia di montagna. Alla ceri-monia sono intervenuti il sindaco di edolo Vittorio Marniga e l' as-sessore alla comunità montana Bernardo Mascherpa, che hanno ri-badito l'impegno a fare in modo che queste manifestazioni possanoessere mantenute e potenziate anche nei prossimi anni. Presenti an-che il presidente di Coldiretti ettore Prandini ed il vicepresidente del-l’Unione Agricoltori di Brescia Sergio Visini, che hanno ricordato co-me l' agricoltura di montagna significhi soprattutto protezione delterritorio ma anche veicolo per la promozione del turismo e quindivolano per nuove opportunità economiche.

edolo, arriva da Vezzad’Oglio la reginetta dell’asta

ZOOTeCniA

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vItIvINIcOltuRA8 SABATO 23 OTTOBre 2010

La nuova formula di Profumi di Mosto pas-sa il ‘test’ degli appassionati di enologia e

mette in archivio un nuovo risultato positivo:l’itinerario enogastronomico organizzato dalConsorzio Garda Classico, in scena domenica10 nelle cantine della riviera bresciana del la-go di Garda, si conferma come una delle piùcoinvolgenti e significative manifestazionidell’autunno gardesano, grazie ad una nonaedizione capace di convincere non solo sottoil profilo puramente numerico ma anche sot-to quello qualitativo. Sono stati infatti circa1.500 i visitatori, provenienti da tutta laLombardia e dalle regioni vicine, che hannoattraversato la Valtènesi con il calice a tracol-la per gustare colori, profumi e sapori dell’au-tunno del Garda Classico, visitando le 21 can-tine che, novità di questa edizione, hannoproposto i loro vini abbinati a piatti prepara-ti dagli chef di alcuni fra i più apprezzati a ri-nomati ristoranti ed agriturismo del territo-rio. In totale si sono stimate oltre 10 mila de-gustazioni, grazie anche al grande successodell’Oasi della Valtènesi, ospitata quest’annodal Castello di Puegnago, dove appositi pan-nelli hanno descritto il Progetto Valtènesi e lastrategia di comunicazione e riposizionamen-to strategico dei vini del Garda Classico. Isommellier dell’Ais sono stati impegnati sen-za tregua fin dalle 14 nelle degustazioni gui-date dei 21 “rossi della Valtènesi”, molto ap-prezzate da un pubblico di degustatori atten-ti e già appassionati al discorso di rinnova-mento intrapreso dai vini del territorio. Viniper lo più a base di Groppello, scoperti o ri-scoperti in questa manifestazione che ha al-zato il tiro della qualità in vista di un futuro

enologico che si può sintetizzare in un solonome:“Il Valtènesi”.“Il profilo dei visitatori è senza dubbio cam-biato con questa edizione – commenta il pre-sidente del Consorzio Garda Classico SanteBonomo -. Questo era del resto il risultato checi eravamo prefissati con questa nuova for-mula organizzativa maggiormente selettiva,finalizzata a focalizzare l’attenzione sul mi-glioramento qualitativo dei vini rossi del ter-ritorio che si registra anno dopo anno. Un ob-biettivo avvalorato tra l’altro dalla presenzadi sommelier AIS in ogni cantina, insieme aragazzi della Scuola Alberghiera di GardoneRiviera e Desenzano”. La giornata si è conclu-sa con un grande brindisi finale alle fortunedella vendemmia 2010 con i Rosè a base diChiaretto nell’Oasi di Puegnago, dove tra l’al-tro sono andati felicemente esauriti i Rossidella Valtènesi messi a disposizione per soste-nere il progetto A.B.E. per i bimbi emopatici.Un finale positivo per una formula alla qualeil Consorzio non esclude fin d’ora qualche ri-tocco per la prossima edizione, già in pro-gramma per domenica 9 ottobre 2011.“Abbiamo colto fra i visitatori una generaleindicazione di minore rigidità per le tappedei tre percorsi che abbiamo adottatoquest’anno con l’idea di condurre i visitatoria scoprire nuove cantine e angoli meno notidel territorio – spiega il presidente Bonomo –Già stiamo pensando all’idea di istituire perla prossima edizione dei tagliandi jolly dautilizzare per visitare cantine di percorsi di-versi”. Sul blog www.profumidimosto.it è di-sponibile la galleria fotografica della mani-festazione.

LA nUOVA FOrMULA deLL’eVenTO rACCOgLie iL grAdiMenTO dA PArTe degLi APPASSiOnATi di enOLOgiA

Profumi di Mosto 2010, in 1500 nelle cantine della Valtènesi

Circa 1500 visitatori, oltre 10 mila degustazioni,e “tutto esaurito” per le bottiglie dei Rossi dellaValtènesi in vendita benefica per i bimbiemopatici: questo il bilancio della nona edizionedi Profumi di Mosto, l’itinerarioenogastronomico nelle cantine del GardaClassico che domenica 10 ottobre ha festeggiatola nuova annata con un grande successo dipubblico.

iL PALiO AL grOPPeLLO deLLA CAnTinA MArSAdri

La parte conclusivadella serata ufficialedi conclusione delPalio che ha premia-to i migliori grop-pelli e scelto quelloche accompagneràl’annata della con-fraternita.e’ stata una seratamolto partecipatacome tradizione perqueste occasioni.

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 9

cReMONAsPecIAle

C’è attesa per l’apertura della 65°Fiera Internazionale del bovino

da latte, che sarà di scena a Cremona-Fiere dal 28 al 31 ottobre.Quello di Cremona si è ormai afferma-to da tempo, infatti, come un appun-tamento irrinunciabile per il settoreed è dal palcoscenico di Cremona chearrivano regolarmente segnali signifi-cativi sul futuro della zootecnia, oltreche analisi precise sull’andamento delmomento e sulle prospettive.E’ stato proprio da Cremona, in unmomento di grave crisi a livello euro-peo per l’agricoltura e per la zootec-nia, che lo scorso anno, dalla 64esimaFiera Internazionale del Bovino daLatte si è vista una luce in fondo altunnel.La dimostrazione sta nei risultati del-la scorsa edizione: 4 giorni densi diiniziative, proposte, innovazioni,scambi commerciali e confronti suquello che è il futuro del settore pri-mario italiano e internazionale.E se da un lato la Fiera Internaziona-le del Bovino da Latte è uno strumen-to al servizio del business delle im-prese (si pensi alla grande quantità diinnovazioni tecnologiche presentate eai nuovi contatti commerciali alta-mente qualificati), dall’altro rappre-senta un potente megafono al serviziodi un settore che non ha nessuna in-tenzione di farsi sopraffare dalla cri-si; e questa voce nell’ottobre 2009 èarrivata forte e chiara, come dimo-strato anche dalla grande risonanzamediatica che ha caratterizzato laManifestazione (oltre 100 i giornalistiaccreditati dall’Italia e dall’estero e 9,di cui 4 nazionali, i canali televisivipresenti).

dAL 28 AL 31 OTTOBre riTOrnA LA FierA deL BOVinO dA LATTe

Cremona capitaledella zootecnia

Quello di Cremona si è ormai affermato datempo come unappuntamentoirrinunciabile per il settore ed è dalpalcoscenico diCremona che arrivanoregolarmente segnalisignificativi sul futurodella zootecnia.

Un eVenTO neLL’eVenTO

il confronto ritorna a cremonaLa Fiera scelta dall’european holstein e red holstein Confederation

Cremona si conferma non solo importante centro di produzione lattiero/casearia, ma punto di riferimento per la zootec-nia di tutta l’europa. rappresenta un osservatorio sul settore attraverso la Fiera internazionale del Bovino da latte, scel-

ta dall’european holstein e red holstein Confederation, l’organizzazione degli allevatori europei di razza Frisona, per il Con-fronto europeo, la più importante manifestazione zootecnica del vecchio continente.Molte le eccellenze in mostra alla 65° edizione della Fiera e un confronto anche più serrato grazie alla collaborazione conAnafi (Associazione nazionale allevatori razza frisona): sono infatti attese ben 15 delegazioni provenienti dall’intera euro-pa, ognuna con una decina di campionesse in lizza per il ruolo di ‘regina europea’.Saranno presenti tutti i Paesi ‘veterani’ della manifestazione, ma ci saranno anche novità assolute, come la ’new entry’ delregno Unito e la presenza dei Paesi dell’europa dell’est, come la repubblica Ceca, la Polonia e la Croazia.

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sPecIAle cReMONA10 SABATO 23 OTTOBre 2010

65° FierA inTernAZiOnALe deL BOVinO dA LATTe

PROgRAMMA cONvegNI gioVedÌ 28 ottobRe

sala stradivari, ore 9,30

allevare vitelli sani: dal colostro allo svezzamento

relatore:James d. Quigley, APC, inc. Ankeny, iA (USA)Programma scientifico: gestione del colostro nel vitello neonato La scelta dell’alimentazione per il vitello pre-svezzamento Strategie nutrizionali post-svezzamento Questionario apprendimento eCM con consegna attestati

Moderatore:Marco Colombo, Medico veterinario libero professionista

Organizzazione: SiVAr, Società italiana Veterinari per Animalida reddito

sala Zelioli lanzini, ore 9,30

meat.it: igiene, qualità, innovazione e controllo nel set-tore dei prodotti alimentari di origine animale (parte i)

Aggiornamenti sull’attuale qualità nutrizionale dei derivatianimali in un mercato “funzionale”Pierlorenzo Secchiari, Università di Pisa

innovazione ingredientistica nel settore dei prodotti alimenta-ri di origine animaleFranco Franzoni, resp. div. Carne Chimab, Padova

L’innovazione del packaging nel settore dei prodotti animaliMaurizio rossi, Food Technology Scientist, Sealed Air, CryovacFood Packaging, Milano

innovazione e trend di mercato dei prodotti trasformati di ori-gine animaleFausto Tondelli, resp. AQ, gruppo Ferrarini, Modena

recenti innovazioni di prodotto nel settore degli alimenti diorigine animaleStefano Pozzi, resp. Sviluppo e Contr. Filiere Carni, Metro italia

il benessere animale e l’influenza sulla qualità dei prod. trasformatiLuigi gaiadella, ASL di Mantova

Organizzazione: AiTA, Associazione italiana Tecnologia Alimen-tare in collaborazione con CremonaFiere, Chimab, PBi interna-tional, Sealed Air Cryovac

sala monteverdi, ore 9,30

costi di produzione del latte e strumenti per migliorareil reddito aziendale

i fattori che intervengono sui costi di produzione del latte e ipunti critici per la sostenibilità economica dell‘allevamento Paola Amodeo - Specialista Alimentazione SATA

gli interventi gestionali e gli strumenti del SATA per misura-re ed affrontare le aree di criticitàMichele Campiotti - Specialista gestione Aziendale SATA

Azioni per il controllo della carica batterica del latte alla stal-la. il progetto LATTeSAnAnna Sandrucci – Università degli Studi di Milano - Facoltà diAgraria– dipartimento di Scienze Animali

novità e alternative tecnologiche per la gestione dei reflui. ilprogetto niLOFrancesca Malpei – Politecnico di Milano – dipartimento di inge-gneria idraulica, Ambientale, infrastrutture viarie, rilevamento

Le opportunità che possono derivare dalla produzione di ener-gia. il progetto AgridenLuigi Bodria - Università degli Studi di Milano – dipartimentoingegneria Agraria

Conclusioni Paolo ildo Baccolo - direttore direzione generale Agricoltura –regione Lombardia

ModeratoreMaria Lina Sandionigi - direzione generale Agricoltura - regio-ne Lombardia

Organizzazione: regione Lombardia, ArAL, SATA

sala de carolis, ore 9,30

agricoltura più sicura: lavorare senza rischi con le mac-chine agricole

relatori:giuseppe Sbarufatti, Presidente del comitato consultivo provin-ciale inAiLguido Vezzoni, dir. Libera Associazione Agricoltori CremonesiVanni Caglieri, direttore Tecnico di Officine A. Feraboli SpaAndrea Franchi, responsabile macchine agricole ConsorzioAgrario Provinciale di Cremonadonato rotundo, responsabile nazionale di Confagricoltura inmateria di sicurezza sui luoghi di lavoroemanuele Amarù, direttore inAiL Cremona

Moderatore:giuseppe Sbarufatti, Presidente del comitato consultivo provin-ciale inAiL

Organizzazione: inAiL

sala monteverdi, ore 14,30

meat.it: igiene, qualità, innovazione e controllo nel set-tore dei prodotti alimentari di origine animale (parte ii)

Attività dei PiF (Posto ispezione Frontaliero) e più frequenti il-leciti rilevati nelle importazioni di alimenti di origine animalegiovanni Mattalia, direttore PiF genova, Ministero della Salute

recenti allerte e problematiche sanitarie degli alimenti di ori-gine animale - Lucia de Castelli, ist. Zooprofilattico del Piemon-te, Liguria e Valle d’Aosta

Strumenti per il controllo dell’igiene nel settore dei prodottialimentari di origine animaleguido Casati, PBi international, Milano

il controllo microbiologico e igienico dei prodotti a base di carneAntonio Paparella, Università di Teramo

recenti casi anomali e controversi nel diritto alimentare lega-ti a prodotti animali trasformati - Afro Ambanelli, Parma

Tracciabilità di microrganismi patogeni nella filiera suinaMaria Frustoli, Stazione Sperimentale per l’industria delle Con-serve Alimentari di Parma

Organizzazione: AiTA, Associazione italiana Tecnologia Alimen-tare in collaborazione con CremonaFiere, Chimab, PBi interna-tional, Sealed Air Cryovac

sala Zelioli lanzini, ore 14,30

la difesa delle produzioni zootecniche di qualità a tute-la del produttore e del consumatore

Produzioni zootecniche di qualità: penetrazione sul mercatonazionale e mondiale - Angelo rossi, CLAL

Le norme concernenti l’etichettatura, la presentazione e lapubblicità delle produzioni zootecniche garantite nell’Ue: statoattuale e prospettive futurerappresentante dg Agricoltura Ue

Controlli sanitari - Piero Frazzi, Serv. veterinari regione Lombardia

Contraffazioni e controlli - Valter Piersimoni, nAS Cremona

i marchi di qualità: tutela dei consumatori e valore aggiuntoper i produttori- nino Andena, Presidente AiA

il ruolo dei consorzi di tutelaCesare Baldrighi, Presidente Consorzio grana Padano

Conclusionigianluca Pinotti, Assessore all’Agricoltura, Ambiente, Caccia ePesca della Provincia di Cremona

ModeratorePaolo Baccolo, dg Agricoltura, Caccia e Pesca della regioneLombardia

Organizzazione: APA, ASL e Provincia di Cremona in collabora-zione con Banca intesa Lombardia

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 11

sala guarneri del gesù, ore 15,00

direttiva nitrati: un progetto sperimentale per la provin-cia di cremona

relatori:Antonio Piva, Pres. Libera Associazioni Agricoltori Cremonesigianluca Pinotti, Assessore all’Agricoltura, Ambiente, Caccia ePesca della Provincia di Cremonagiuseppe Bonazzi, CrPAPierluigi navarotto, Università degli Studi di MilanoStefano Pasquali, AllevatoreAntonio Tagliaferri, Assess. all’Agricoltura regione Lombardia

Moderatore:ildebrando Bonacini, Vice direttore vicario Libera AssociazioniAgricoltori Cremonesi

Organizzazione: Libera Associazione Agricoltori Cremonesi

VeneRdÌ 29 ottobRe

sala Zelioli lanzini, ore 9,30

sicurezza e sostenibilità: l’attuale ruolo della certificazione

Le produzioni agroalimentari regolamentate: il ruolo dell’enteitaliano di accreditamentoFilippo Trifiletti, direttore generale Accredia

Aspetti di sostenibilità negli standard di prodotto: Uni 11233,global gap, Tesco nature’s Choice, UTZ, MSC Leaf MarqueMaria Chiara Ferrarese, CSQA Certificazioni

gestione dell’energia e dell’ambiente nel settore alimentare:norme e strumentigiuseppe Bitonti, Cermet

L’agroalimentare, una filiera verde da valorizzare con l’ener-gia, per il climaStefano Tarlon, TUV italia

Conformità legislativa e normativa volontaria nel settore delfood packagingSimona Tornielli, CSi italia

L’integrazione della iSO 22000 con la PAS 220 (standard FSSC)e la nuova iSO 22002-1isabella d’Adda, Certiquality

La filiera alimentare sostenibile: aspetti cogenti e volontariroberta Prati, Bureau Veritas italia

Obiettivo 20-20-20: l’efficienza energetica per un futuro so-stenibile. investire sull’efficienza energetica per i ridurre i costi,ottimizzare la performance ambientale, migliorare l’immagineaziendaleMarco Omodei Salè, det norske Veritas italia

Organizzazione: AiTA, in collaborazione con CremonaFiere, Ac-credia, Bureau Veritas, Cermet, Certiquality, CSi, CSQA, dnV,TUV

sala stradivari, ore 9,30

Vii stati generali europei del latte

PresentazioneAntonio Piva, Presidente di CremonaFiere

i costi di produzione del latte in europa e catena del valoreArturo Semerari, Presidente iSMeA

Le conclusioni del gruppo europeo di alto livello sul latteherman Versteijlen, direttore Mercati Agricoli – direzione gene-rale Agricoltura dell’Ue

a seguire tavola rotondaSono stati invitati a partecipare:giulio de Capitani, Assess. all’Agricoltura regione Lombardiaherman Versteijlen, direttore Mercati Agricoli –direzione gene-rale Agricoltura dell’UePaolo de Castro, Pres. Comm. Agricoltura del Parlamento europeogiuseppe Ambrosi, Presidente AssolatteBernardo Caprotti, Presidente esselungaVincenzo Tassinari, Presidente Consiglio gestione Coop italiaSergio Marini, Presidente Coldirettigiuseppe Politi, Presidente CiAFederico Vecchioni, Presidente Confagricoltura

Conclusioni: giancarlo galan, Ministro delle Politiche AgricoleOrganizzazione: CremonaFiere

sala guarneri, ore 9,30

la redditività dell’allevamento suinicolo

i costi dell’allevamento registrati negli ultimi mesigianbattista Testa, direttore UnAPrOS

il trend dei prezzi in italia riccardo Cuomo, Vice direttore della Borsa Merci Telematica

L’evoluzione del mercatogabriele Canali, direttore CreFiS, Centro Studi Suinicolo del-l’Università Cattolica

a seguire, tavola rotonda: primi stati generali della suinicoltura italianaParteciperanno:Francesco Prandi, Presidente della Coop. Cremonese ProduttoriCarne (su nuove idee di collocazione del prodotto sul mercato) Silvio Ferrari, Presidente Assalzoo (sul ruolo dei mangimisti nel-l’ottimizzazione dei rapporti di filiera)enrico Cerri, Presidente Prosus (sul rapporto allevam.-macello)Aldo Levoni, Presidente gruppo Macelli di Assica (sull’interpro-fessione) roberto Fiammenghi, Coop italia (sulle nuove richieste del con-sumatore moderno)Antonio Tagliaferri, direzione generale Agricoltura regioneLombardia (su aiuti pubblici)Andrea Cavazzuti, Allevatore di ModenaMaurizio Ferronato, Allevatore di MantovaFrancesco Avogardi, Allevatore di Cremona

Moderatore: giorgio Setti, giornalista rivista di Suinicoltura

Organizzazione: rivista di Suinicoltura in collaborazione conCremonaFiere

sala de carolis, ore 9,30

Quali riforme per il rilancio dei formaggi dop – assem-blea nazionale fedagri settore latte

relazione di un rappresentante nOMiSMA

Moderatore: Tommaso Mario Abrate, Presidente Fedagri Setto-re Latte

Organizzazione: Fedagri-Confcooperative in collaborazione connOMiSMA

sala Zelioli lanzini, ore 14,15

la castrazione incruenta del suino: metodi e prospettive

La normativa sulla protezione del suino tra realtà e rumoursPaolo Candotti, iZSLer Sezione di Brescia

Strategie alimentari e curve di accrescimento differenziati perfemmine e maschi castratiiller Campani, Martini Spa – Budrio di Longiano (FC)

il suino intermedio: quali prospettive e perchéMoritz Pignatti, iltalcarni – Migliarina di Carpi (MO)

La castrazione immunologica: come vaccinare i suini utilizzan-do un iniettore con elevate caratteristiche di sicurezza – Pro-gramma di addestramento per il medico veterinarioSandra Meloni, Area Veterinary Manager Pfizer Animal healthQuestionario eCM e consegna attestati

Moderatore: Paolo Martelli, Facoltà di Medicina Veterinaria diParma

Organizzazione: SiVAr

sala amati, ore 14,30

convegno internazionale oie, organisation mondialesanté animale

in attesa del programma ufficiale

continua a pag 12

Page 12: L'Agricoltore Bresciano

sPecIAle cReMONA12 SABATO 23 OTTOBre 2010

sala stradivari, ore 14,30

agricoltura conservativa: agricoltura blu e minima lavo-razione

Salutogiulio de Capitani, Assess. all’agricoltura – regione Lombardia

introduzione ai lavoriMarco Cesca, direttore erSAF

L’Agricoltura Blu in italiaMichele Pisante, Università di Teramo

esperienze in Lombardia di semina su sodo e minima lavorazione Marco Acutis, Università di Milano

il sequestro di carbonio nei suoli agricoliStefano Brenna, erSAF

La sperimentazione nell’azienda erSAF di Carpanetagianni Colombari, erSAF

Agricoltura Blu: il punto di vista degli agricoltorigiuseppe elias, AigACOS

regione Veneto: la prima appl. nel PSr per l’Agricoltura BluBarbara Lazzaro, regione Veneto

reg. Lombardia: la strategia e la proposta di azione sul PSrMery Pampaluna e Maria novella Bruno, dg Agricoltura regio-ne Lombardia

Spazio per interventi, domande e discussione tra i presenti

ConclusioniPaolo Baccolo, direttore generale dg Agricoltura

Moderatore:roberto Bartolini - il Sole 24Ore

Organizzazione: regione Lombardia in collab. con erSAF

sala guarneri del gesù, ore 15,00

pac: da qui al 2013 e oltre. Valutazioni e proposte sullapac del futuro

relatori:Antonio Piva, Pres. Libera Associazione Agricoltori Cremonesigiorgio guarneri, Presidente AngA CremonaPaolo de Castro, Pres. Comm. Agricoltura del Parlamento europeoFederico Vecchioni, Presidente Confagricoltura

Moderatore:ildebrando Bonacini, Vice direttore vicario Libera AssociazioneAgricoltori Cremonesi

Organizzazione: AngA (Associazione nazionale giovani Agri-coltori)

sala monteverdi, ore 15,00

produzioni agroalimentari e loro impatto sull’ambiente

relatorinicolantonio d’Orazio, Università di ChietiBeniamino Cenci goga, Università di PerugiaChiara Frazzoli, istituto Superiore di SanitàAlberto Mantovani, istituto Superiore di Sanitàroberta Bianchi, Avvocato in Parma

Moderatoregiancarlo Belluzzi, Ministero della Salute presso eFSA

Organizzazione: AiVeMP, Associazione italiana Veterinaria diMedicina Pubblica in collaborazione con Ordine dei Medici Ve-terinari di Cremona e ASL Cremona

sabato 30 ottobRe

sala Zelioli lanzini, ore 9,30

il controllo della mastite in stalla

relatori:Alfonso Zecconi, Facoltà di Veterinaria, Università di MilanoAlessandro Fantini, dairy production medicine specialist

Tavola rotonda:davide reginelli, Allevatore (Milano)Luca Quarantelli, Allevatore (Parma)Fausto Pandini, Allevatore (Cremona)

A seguire, la presentazione del manuale “Mastite bovina, ma-nuale pratico per un efficace controllo in stalla”

Organizzazione: edizioni L’informatore Agrario

sala de carolis, ore 9,30

il minibiogas come opportunità per le piccole-medieaziende agricole

Organizzazione: energylife in collaborazione con dipartimentoUomo e Territorio, Università di Perugia

sala monteverdi, ore 9,30

organizzazione e mercato per l’impresa agricola con inuovi sistemi informativi e di comunicazione

COnTinUA

PROgRAMMA cONvegNI

Page 13: L'Agricoltore Bresciano

sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 13

relatori:Pietro Torresan, docente di economia dei sistemi agroindustrialipresso la sede di Cremona del Politecnico di Milanogiovanni Severini, responsabile organizzazione e sistemi del Con-sorzio Sistema Servizi ColdirettiFilippo renga, responsabile della ricerca degli osservatori mobilecontent & internt, mobile marketing & service e nFC & mobile pay-ment della School of Management del Politecnico di Milano

Moderatore:Pietro Torresan, docente di economia dei sistemi agroindustrialipresso la sede di Cremona del Politecnico di Milano

Organizzazione: Centro per lo sviluppo del polo di Cremona del Po-litecnico di Milano in collaborazione con CeSVin

sala amati, ore 9,30

convegno associazione nazionale allevatori specie bufalina

sala stradivari, ore 14,30

convegno siVam spa

in attesa del programma ufficiale

sala amati, ore 14,30convegno solarelit

Organizzazione: Solarelit

sala de carolis, ore 14,30 convegno intermizoo spa

in attesa del programma ufficiale

domenica 31 ottobRe

sala guarneri del gesù, ore 10,00

premio balestreri

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Cresce il consumo di latte alimentare (+5,7%)Qualità e sicurezza italiana sempre più spesso sono le richieste principali del consumatore. Tutto il settore si prepara a confrontarsi sull’evoluzione di un settore che sta iniziando a vedere uno spiraglio dopo un periodo digrande difficoltà; l’appuntamento è alla Fiera internazionale del Bovino da Latte.di Cremona.

sPecIAle cReMONA14 SABATO 23 OTTOBre 2010

tutta l’Europa occidentale, siè così trovata ad affrontareun 2009 pressochè disastro-so, durante il quale gli alle-vatori si sono visti pagare illatte prodotto 27/28 centesi-mi al litro, e a volte anchemeno, a fronte di un costo diproduzione variabile tra i 34e i 38 centesimi il litro. Solo verso la fine dell’anno siè intravisto qualche spiragliodi miglioramento: a dicem-bre, infatti, è stato stipulatoun accordo che garantisceagli allevatori 33 centesimi allitro fino a giugno 2010. Unprezzo che in Italia è stato ot-tenuto grazie allo stretto le-game tra la produzione di lat-te e le numerosissime DOP,che hanno cominciato a ma-nifestare segnali di ripresa.L’occasione per tutta la filie-ra lattiero-casearia di fare ilpunto della situazione e diconfrontarsi a livello mon-diale sull’andamento del set-tore sarà la prossima FieraInternazionale del Bovino daLatte, in programma a Cre-mona dal 28 al 31 ottobre2010; un appuntamento fon-damentale, oltre che per sco-prire le più innovative at-trezzature e tecnologie perl’allevamento e la trasforma-zione, per avere una panora-mica ampia e completa sugliaspetti più attuali di uno deipiù importanti comparti del-l’agroalimentare nazionale.

(Elaborazione dati: Osservatorio

Agri&Food di CremonaFiere).

Mentre nel carrello dellaspesa degli italiani so-

no ancora in flessione alcuniprodotti di largo consumocome pane, carne e vino, illatte alimentare ha chiuso il2009 con un aumento del5,7%.Un segnale che fa ben spera-re soprattutto le aziendeproduttrici, che solo orastanno iniziando a vedere laluce in fondo al tunnel dellacrisi che ha colpito il settoremolto duramente.

La ripresa dei consumi a li-vello mondiale è uno dei fat-tori più attesi dalla filieralattiero-casearia; una delleragioni del ribasso delle quo-tazioni internazionali è in-fatti il crollo delle esporta-zioni soprattutto da partedella Nuova Zelanda, uno deimaggiori player sui mercatiinternazionali, causate dalrallentamento dei consumidei Paesi del Far East e degliStati Uniti. L’Italia zootecnica, insieme a

dA dOVe Viene iL LATTe Che BeViAMO? TUTTO iL LAVOrO Che STA dieTrO Un PrOdOTTO di ALTA QUALiTà

gli operatori internazionali della genetica a Cremona per scoprire i migliori bovini europeiil confronto europeo di Razza Holstein eRed Holstein, che vedrà sfidarsi sulprestigioso ring della fiera internazionaledel bovino da latte ben 17 paesi dell’ue,sta attirando i principali operatori dellagenetica mondiale: già 11 i paesi esteri chesaranno presenti a cremona dal 28 al 31ottobre.

Quando si beve latte spesso non si pensa a tuttoil lavoro che sta dietro alla sua produzione. Un

lavoro che inizia con la selezione dei bovini migliori,che abbiano cioè le caratteristiche più adatte perprodurre molto latte e di ottima qualità.il ruolo che giocano le aziende operanti nel settoredella selezione genetica risulta quindi esserefondamentale proprio perché costituisce la base dacui fare partire tutta la filiera lattiero-casearia.di conseguenza, gli allevatori sono sempre allaricerca di bovine “campionesse” dal punto di vistadella morfologia e della capacità produttiva per potercostruire linee di discendenza che garantiscanoanimali capaci di una produzione di latte eccellente.il modo migliore per toccare con mano gli altissimilivelli raggiunti ormai dalla selezione genetica

europea sarà il prossimo Confronto europeo di razzaholstein e red holstein, la più importantemanifestazione zootecnica internazionale, chequest’anno sarà ospitata a Cremona dal 28 al 31ottobre nell’ambito della Fiera internazionale delBovino da Latte.Un evento eccezionale che vedrà sfidarsi sulprestigioso ring di Cremona ben 17 Paesi: Austria,Belgio, Croazia, repubblica Ceca, Francia, germania,inghilterra, irlanda, italia, Lussemburgo, Olanda,Polonia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera eUngheria. Ogni delegazione porterà i capiprovenienti dai propri allevamenti migliori in unasfilata che metterà in mostra il meglio della zootecniaeuropea.Per questo si stanno muovendo anche i principalioperatori internazionali della genetica; sono infattigià moltissime le adesioni alla Fiera internazionaledel Bovino da Latte da parte di aziende provenientida tutto il mondo: USA, Canada, regno Unito,Olanda, germania, Francia, Austria, danimarca,Svezia, Finlandia, e anche Libano. Operatori dellagenetica che si vanno ad aggiungere agli oltre 800marchi delle più importanti aziende internazionalidella filiera lattiero casearia che si darannoappuntamento a Cremona.

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 15

per implementare il settorenei loro Paesi. La spinta allacrescita di questi mercati èstata registrata anche dallaFiera Internazionale del Bo-vino da Latte, che rappresen-ta il più qualificato osserva-

saranno la Siria, l’Egitto, ilSudan, la Tunisia e il Ma-ghreb ad essere tra gli obiet-tivi primari della Manifesta-zione (prossima edizione dal28 al 31 ottobre 2010), peroffrire agli oltre 800 marchi

LA FierA inTernAZiOnALe deL BOVinO dA LATTe hA inTrAPreSO LA STrAdA deLLA PrOMOZiOne direTTA SU QUei TerriTOri

Sud Est Asiatico, Medio Oriente e Africa ai primi posti per crescita della produzione di latte

Negli ultimi 10 anni, Asia +152%, MedioOriente +48%, Africa +41%. Mercati daesplorare per le aziende che vogliono trovarenuovi sbocchi commerciali.

La Fiera Internazionale del Bovino da Lattesi prepara ad accogliere gli operatori deimercati in crescita; partita la promozione inSiria, Egitto, Sudan, Tunisia e il Maghreb.

Mentre gli ultimi 10 annihanno visto una produ-

zione sostanzialmente stabilein Europa, che occupa sem-pre il primo posto assolutocon oltre 210 milioni di ton-nellate di latte prodotto, il36% del totale mondiale, mol-ti mercati hanno visto unacrescita anche a tripla cifra. A guidare questa classifica èSud Est Asiatico, che ha regi-strato un incremento di pro-duzione del 152%; a seguiretroviamo il Medio Oriente(+48%), l’Africa (+41%), ilSud America e i Caraibi(+29%) e il Nord America(+16%); così come l’Europa,anche il mercato dell’Oceanianon ha subito particolari pic-chi nel periodo considerato.Dal punto di vista del po-tenziale commerciale, imercati emergenti costitui-scono quindi un grande ba-cino per le imprese che inquesto periodo di crisi stan-no cercando nuovi sbocchisulle piazze estere.In particolare, il MedioOriente a il Nord Africa sistanno dimostrando partico-larmente interessanti perchésono alla continua ricerca diknow how e di tecnologia

torio sul lattiero-caseario.Già nelle passate edizioni ilnumero degli operatori pro-fessionali africani e orientalia Cremona in occasione dellaManifestazione aveva vistouna forte crescita, e que-

st’anno, per facilitare l’in-contro tra gli imprenditoriUE ed extraeuropei, la FieraInternazionale del Bovino daLatte ha intrapreso la stradadella promozione diretta suquei territori. In particolare

internazionali solitamentepresenti a Cremona l’occa-sione di sviluppare nuovobusiness con Paesi in cui illattiero-caseario ha ancoraun grande margine di svi-luppo.

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le giornate

tecniche

Dell’Unione

agricoltori

Confagricoltura

Unione Provinciale Agricoltori Brescia

I temi ‘caldi’ del settore primario affrontati di volta in volta da diversi specialisti

Martedì 9 Novembre 2010 ore 9,30

Ufficio Zona di Leno Via C.Colombo n. 9“La registrazione dei trattamenti farmacologici in allevamento”Relatori: esperti ASL

Martedì 16 Novembre 2010 ore 9,30

Sala Conferenze Unione Agricoltori Brescia“La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti perl’azienda agricola”Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Provinciale

Agricoltori

Martedì 23 Novembre 2010 ore 9,30

Ufficio Zona di Verolanuova Via Semenza, 33/i“Il benessere e la gestione del farmaco negli allevamenti suini”Relatori: esperti ASL

Martedì 30 Novembre 2010 ore 9,30

Ufficio Zona di Leno Via C.Colombo, 9“Gli obblighi della condizionalità nelle aziende agricole”Relatori: Dott. Enzo Ferrazzoli - Vice Direttore Unione Provinciale

Agricoltori Dott. Simone Bergamini - Ufficio Ambiente Unione Provinciale

Agricoltori P.a. Stefano Massa - Ufficio Ambiente Unione Provinciale

Agricoltori

Martedì 7 Dicembre 2010 ore 9,30

Ufficio Zona di Orzinuovi Via Bagnadore, 44“La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti perl’azienda agricola”Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Provinciale

Agricoltori

Martedì 21 Dicembre 2010 ore 9,30

Ufficio di Zona di Leno Via C.Colombo, 9“Il benessere e la gestione del farmaco negli allevamenti bovini”Relatori: esperti ASL

Martedì 11 Gennaio 2011 ore 9,30

Az. Agr. Cà Lojera - Via 1866 - Località Rovizza di Sirmione “La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti perl’azienda agricola”Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Provinciale

Agricoltori

Martedì 18 Gennaio 2011 ore 9,30

Consorzio Tutela Vini Franciacorta - Erbusco Via Verdi, 53“Vino: nuovi servizi per fare crescere la viticoltura, i registri dicantina e gli adempimenti amministrativi”Relatore: Dott. Vittorio Portinari Consulente tecnico Unione Prov. Agr.

Martedì 25 Gennaio 2011 ore 9,30

Sala Conferenze Unione Agricoltori Brescia“Le novità fiscali e tributarie in agricoltura” Relatori: Dott. Nicola Caputo - Dirigente Responsabile Area Servizi

Giuridico-Fiscali Confagricoltura Roma p.a. Roberto Ghibelli - Responsabile Ufficio Tributario Unione

Provinciale Agricoltori

Martedì 1 Febbraio 2011 ore 9,30

Sala Delle Tele di fronte al Municipio di Calvisano “La direttiva Nitrati: novità e adempimenti”Relatori: Dott. Flavio Tomasoni - Assessorato all’Agricoltura Provincia di

Brescia Dott. Enzo Ferrazzoli - Vice Direttore Unione Prov. Agricoltori

Martedì 8 Febbraio 2011 ore 9,30

Uffico Zona di Leno Via C.Colombo, 9 “La sicurezza sui luoghi di lavoro: obblighi e adempimenti perl’azienda agricola”Relatori: esperti ASL Giovanni Branchi - Responsabile servizio Unione Prov. Agr.

Martedì 15 Febbraio 2011 ore 9,30

Az. Agr. Cà Lojera - Via 1866 - Località Rovizza di Sirmione “Vino: nuovi servizi per far crescere la viticoltura, i registri dicantina e gli adempimenti amministrativi” Relatore: Dott. Vittorio Portinari Consulente tecnico Unione Agricoltori

Martedì 22 Febbraio 2011 ore 9,30

Sala Conferenze Unione Agricoltori Brescia“Piano di sviluppo Rurale: novità e opportunità” Relatori: p.a. Antonio Civini - Responsabile Caa Unione Provinciale

Agricoltori Dott. Roberto Seminara - Ufficio Caa Unione Prov. Agr.

Giovedì 24 Febbraio 2011 ore 9,30

Hotel Graffiti - Capodiponte “Norme di condizionalità per le aziende di montagna” Relatori: Dott. Enzo Ferrazzoli - Vice Direttore Unione Prov. Agricoltori Dott. Simone Bergamini - Ufficio Ambiente Unione Prov. Agr. p.a. Stefano Massa - Ufficio Ambiente Unione Prov. Agr.

Riprenderanno a partire dal prossimo 9 novembre le

conferenze tecniche itineranti dell’Unione Agricoltori, la

fortunata iniziativa varata lo scorso anno per offrire alle

aziende associate le informazioni più puntuali e le

interpretazioni più obiettive delle nuove normative e dei temi

‘caldi’ per il settore agricolo.

Questo il calendario degli incontri:

riprenderà

dal 9 novembrela serie di incontri itineranti varati lo scorso anno

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 17

Gli ultimi dati Istat sulleesportazioni italiane di

formaggi e latticini alla finedel 2009 sottolineano unatendenza che apre nuovi sce-nari a livello mondiale per iproduttori nazionali: la cre-scita esponenziale dell’ex-port verso i Paesi dell’estre-mo oriente.Un dato importante che evi-denzia come la qualità delleproduzioni italiane sia sem-pre più apprezzata in zoneche, con il crescere dell’eco-nomia, stanno velocementemodificando anche le proprieabitudini alimentari.I quantitativi di formaggi elatticini esportati verso Giap-pone, Cina, Corea del Sud,Taiwan, Filippine, Malaysia eIndonesia sono ancora mode-sti, ma è il tasso di crescitaad essere impressionante ead aprire nuove opportunitàper i produttori italiani.A guidare questa corsa alleproduzioni italiane sono le

Filippine, che hanno registra-to un +136%; a seguire tro-viamo la Malaysia (+73%),Taiwan (+46%), Indonesia(+43%), Cina (+26%), Giap-pone e Singapore, entrambicon un +12%, e la Corea delSud con +8%.Prendendo in considerazionei valori assoluti, è il Giapponeil maggiore importatoreorientale di produzioni italia-ne, verso cui vengono inviateoltre 6.000 tonnellate di pro-dotti per un valore che sfiorai 38 milioni di euro.Il ruolo che può giocare l’Ita-lia in questo nuovo scenarionon è tuttavia solo sul-l’esportazione di prodotti,ma anche sull’esportazionedi know how in campo zoo-tecnico. In particolare la Ci-na ha avviato numerosi pro-getti di miglioramento deipropri allevamenti, e leaziende italiane produttricidi attrezzature, tecnologie eservizi possono essere decisi-

ve in questo senso. Per ren-dersi conto del margine dimiglioramento delle aziendezootecniche cinesi, basti pen-sare che oggi una vacca in Ci-na produce circa 4,5 tonnel-late di latte all’anno, vale adire quanto producevano 40anni fa le vacche italiane, cheoggi arrivano a produrrequasi 9 tonnellate di latte.L’occasione per gli operatoriitaliani ed esteri del settoredi confrontarsi e scoprirenuove strade commercialiper aprirsi ai nuovi mercatiin forte espansione sarà laprossima Fiera Internaziona-le del Bovino da Latte, in pro-gramma a Cremona dal 28 al31 ottobre 2010, in cui oltre800 marchi di livello mondia-le presenteranno le più inno-vative tecnologie presenti sulmercato.

(Fonte dei dati: elaborazione Os-

servatorio Agri & Food di Cremo-

naFiere su dati ISTAT)

i dATi iSTAT APrOnO nUOVi SCenAri

Il Far East scopre la qualità della filiera lattiero-casearia italianaCrescono anche a tripla cifra le esportazioni verso l’estremo oriente

Dalla Cina alle Filippinecresce l’apprezzamentodei consumatori asiaticiper le produzioniitaliane di formaggi elatticini. La Fiera Internazionaledel Bovino da Latte saràl’occasione per glioperatori dei mercatimondiali di confrontarsisull’andamento delsettore.

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sPecIAle cReMONA18 SABATO 23 OTTOBre 2010

Il settore lattiero-casearioeuropeo, ancora provato

dagli shock di mercato che sisono verificati negli ultimianni, sta cercando di trovareuna stabilità che consenta dirafforzare e valorizzare leaziende che operano lungo lafiliera.L’attesa per le misure chel’Unione Europea intendeadottare in questo senso èdunque altissima, soprattut-to per quanto riguarda leconclusioni del lavoro delGruppo Alto Livello istituitodalla Commissione Europeaper analizzare e trovare solu-zioni ai problemi che afflig-gono il settore latte a livellocomunitario.Il Gruppo, presieduto da Je-an-Luc Demarty, è compostodai rappresentanti dei diversiPaesi UE, e proprio ad otto-bre presenterà le possibilimisure di intervento volte astabilizzare i mercati. “In questo senso gli Stati Ge-nerali del Latte assumono un

rilievo particolare – ha sotto-lineato Paolo De Castro, pre-sidente della CommissioneAgricoltura del ParlamentoEuropeo – perché sarà l’ap-puntamento ideale per co-municare a tutti i protagoni-sti del settore riuniti a Cre-mona in occasione della Fie-ra Internazionale del Bovinoda Latte, quelle che sono lelinee guida dell’Unione Eu-ropea per questo settore. LaCommissione Europea ha giàannunciato importanti mi-sure legislative che sarannopresentate durante questasettima edizione degli StatiGenerali del Latte di Cremo-na.”Sono molti i temi che verran-no affrontati, a partire dallemisure che renderanno menovolatili i prezzi del latte; ilGruppo Alto Livello sta inol-tre lavorando per mettere apunto strumenti che consen-tano di aumentare il poterecontrattuale dei produttorinei confronti dell’industria,

nodo questo che passa inevi-tabilmente dal rafforzamentodelle strutture organizzativedei produttori.“Non dimentichiamo inoltre– continua De Castro – un al-tro aspetto che risulterà fon-damentale per tutto il pac-chetto qualità: la program-mazione produttiva, con laproposta che consentirà aiConsorzi di tutela di gestire

autonomamente l’immissio-ne di prodotto sul mercato.Stiamo attraversando un pe-riodo di grande cambiamentoanche in vista del futuro del-la PAC dopo il 2013, per cuiinvito tutta la filiera a parte-cipare agli Stati Generali delLatte Europei, e portare ilproprio contributo alla co-struzione del futuro di que-sto settore.”

Un eVenTO ATTeSO dA TUTTi gLi OPerATOri

Cremona si prepara ad ospitare gliStati Generali del Latte Europei

La settima edizione saràorganizzata come di consuetonell’ambito della FieraInternazionale del Bovino daLatte, punto di riferimento delcomparto

Grande attesa del settore per lapresentazione delle conclusionidel Gruppo Alto Livello istituitodalla Commissione Agricolturadell’UE

De Castro: “Appuntamentodecisivo in un momento di grandecambiamento e di messa a puntodei nuovi strumenti che darannopiù stabilità al settore.”

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 19

17 Paesi e oltre 150 frisoneprovenienti dai migliori alle-vamenti d’Europa; il Con-fronto Europeo di Razza Hol-stein e Red Holstein è la piùimportante manifestazionezootecnica a livello mondiale,e quest’anno sarà ospitata al-l’interno della Fiera Interna-zionale del Bovino da Latte.Non solo una passerella pertoccare con mano l’altissimolivello raggiunto dalla sele-zione genetica europea, masoprattutto un’importanteoccasione di confronto pertutti gli allevatori.In vista di questo prestigiosoappuntamento, l’Osservato-rio Agri&Food di Cremona-Fiere punterà l’attenzionesui diversi Paesi partecipan-ti, a partire da questo primofocus sulle nazioni di linguatedesca, ormai veterane diquesta competizione.La Germania è il più grandeproduttore di latte europeocon le sue 28 milioni di ton-nellate, che rappresentano il24% dell’intera produzionedel vecchio continente.Svizzera (3,4 milioni di ton-nellate) e Austria (2,7 milio-ni di tonnellate) si colloca-no invece a metà di questa

classifica (l’Italia è al quintoposto con 10,3 milioni ditonnellate).Tutti e tre i Paesi hanno vistocrescere nell’ultimo anno laloro produzione. In partico-lare la Svizzera, che ha se-gnato un ottimo +6%; piùmodesta la crescita registra-ta in Germania (+2,8%),mentre sostanzialmente sta-bile la produzione in Austria(+0,1%).Per quanto riguarda l’importitaliano di formaggi e lattici-ni, la Germania è il nostromaggiore fornitore, con240.000 tonnellate di pro-dotto per un valore di 645milioni di euro. Ma anchecon Svizzera e Austria i rap-porti commerciali in questosettore sono molto intensi:oltre 15.000 le tonnellate im-portate dalla Svizzera e piùdi 11.000 quelle dall’Austria.Anche l’export di formaggi elatticini italiani verso questiPaesi sta registrando buonirisultati: nel 2009 sono state8.000 le tonnellate partitecon destinazione Austria(+12%), 31.000 verso la Ger-mania (+4,5%) e 17.000 ver-so la Svizzera, unico dato inleggero calo (-0,1%).

I Paesi di lingua tedesca rap-presentano quindi una realtàmolto importante del lattie-ro-caseario europeo, e anchela loro presenza a Cremonasarà notevole: la Svizzera sa-rà il Paese con il maggior nu-mero assoluto di bovini ingara, ben 36; 20 saranno gliesemplari per la Germania e10 per l’Austria.

(Fonte dei dati: elaborazione Os-

servatorio Agri&Food di Cremo-

naFiere su dati Eurostat)

Focus n.1: Germania, Austria, Svizzera,il confronto con il settoreitaliano.

eVenTi

Confronto Europeo di razza Holstein e Red Holsteinalla Fiera Internazionale del Bovino da LatteScopriamo i 17 Paesi Ue partecipanti

produzione di latte 2009germania svizzera austria italia

tonnellate x 1.000 28.247 3.400 2.709 10.387

import italia formaggi e latticini 2009germania svizzera austria totale import italia

Kg 240.488.772 15.604.118 11.120.407 439.145.231

export italia formaggi e latticini 2009germania svizzera austria totale export italia

Kg 31.353.319 17.018.766 8.197.332 248.116.509

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L’annosa carenza nel pa-norama fieristico nazio-

nale di una manifestazioneinnovativa ed efficace cheproiettasse gli operatori dellafiliera suinicola sui mercatiinternazionali, ha fatto sì cheil ritorno di Italpig in con-temporanea con la Fiera In-ternazionale del Bovino da

Latte venisse accolto congrande entusiasmo e fiduciada parte del comparto.Già nei mesi scorsi i risultatiottenuti facevano prevedereun’edizione da record. Cin-que mesi fa eran oltre 150 gliespositori diretti che aveva-no già aderito, per più di8.000 mq espositivi netti: un

dato che rilancia Italpig comela maggiore manifestazionein Italia per la suinicoltura.La contemporaneità con laFiera Internazionale del Bo-vino da Latte ha certamentestimolato le aziende del set-tore ad approfittare dell’oc-casione unica di poter pre-sentare nella capitale dellazootecnia sia le linee di at-trezzature, mangimi e serviziper i suini, sia quelle per i bo-vini da latte. Tra i marchi piùprestigiosi del settore, sonomolti infatti ad avere en-trambe le produzioni, e aCremona hanno l’opportuni-tà di prendere i cosiddettidue piccioni con una fava.Senza contare che tra gli ol-tre 68.000 visitatori dellaFiera Internazionale del Bo-vino da Latte sono in costan-te crescita gli operatori pro-fessionali provenienti dal-l’estero, soprattutto dai Paesiin cui la zootecnia sta viven-do una stagione di grandesviluppo; un ulteriore stimo-lo ad approfittare di una ma-nifestazione che apre nuovestrade commerciali versoPaesi stranieri.

Le premesse con cui parteItalpig, affiancate ad una veracorsa verso la Fiera Interna-zionale del Bovino da Latte,che a cinque mesi dal suoinizio ha già l’80% dell’areaespositiva prenotata, prean-nunciano un’edizione checonsoliderà ancor di più laleadership di Cremona inambito zootecnico. Il presti-gioso ring della Manifesta-zione ospiterà quest’annoanche il Confronto Europeodi Razza Holstein e Red Hol-stein (più di 150 bovini da17 Paesi europei), e sarà tea-tro del Gran Premio Italpig,che vedrà sfilare oltre 150capi provenienti dai miglioriallevamenti di suini italianie, a conferma del livello topdella Manifestazione, tutti isoggetti saranno esenti daAujeszky. Ma la zootecnia dialto livello non si ferma cer-to qui: a Italpig saranno or-ganizzate infatti ancheesposizioni di soggetti ibridiprovenienti da allevamentiitaliani, completando inquesto modo il panoramadella migliore suinicolturanazionale.

Con l’adesione di oltre 150espositori diretti per più di8.000 mq netti espositivi,Italpig è già ora la più grandemanifestazione italiana delsettore. Da oggi fino a ottobreancora cinque mesi perpreparare un’edizione record.

Una grande opportunità perpresentare ad un qualificatopubblico internazionale sia lelinee per il suino, sia quelleper il bovino da latte.

riTOrnA in COnTeMPOrAneA COn LA FierA inTernAZiOnALe deL BOVinO dA LATTe

Italpig è già oggi la maggioremanifestazione nazionale per lasuinicoltura

sPecIAle cReMONA20 SABATO 23 OTTOBre 2010

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 21

Il momento è delicato e lepreoccupazioni dovute a

una crisi ormai pluriennalecontinuano a tormentare isonni dei suinicoltori italiani.Volendo fare un elenco deiproblemi, per alcuni alleva-tori ce ne sarebbe abbastan-za per gettare la spugna. Perfortuna non è così per tutti.Soprattutto per quei giovaniimprenditori che stannomettendo in atto nuove stra-tegie per uscire dal tunnel eassicurare al comparto quel-l’identità tutta italiana diqualità e professionalità cheda sempre lo caratterizza nelmondo.“Il costo di produzione chedobbiamo sostenere conti-nua a essere superiore alguadagno – riflette DavideBerta, presidente della sezio-ne suini dell’Apa (Associa-zione Provinciale Allevatori)di Cremona, una delle pro-vincie più rappresentativedella suinicoltura nazionale.Le ultime quotazioni parlanodi una cifra che si aggira in-torno a 1,14euro/kg controun costo che non scende al disotto di 1,50euro/kg.”E che la crisi abbia prodottoaltri effetti è purtroppo unfatto. “Molti allevamentimarginali hanno chiuso ibattenti – continua il giova-ne suinicoltore cremonese –e altri hanno ridimensionatoil numero di capi allevati. Siè trattato di un processo pur-troppo inevitabile, che perònon ha scoraggiato molti al-tri colleghi intenzionati anon mollare e anzi, a lavora-re per imporre la propriaprofessionalità. Oggi la no-stra più grande preoccupa-zione è rappresentato dalle

soccide, altro fenomeno chesoprattutto negli ultimi tem-pi si è ampliato e che, sul-l’onda delle difficoltà econo-miche, ingolosisce quegli al-levatori che temono di nonfarcela e che pur di sopravvi-vere cedono a talune offerte.Se questa non auspicabileevoluzione dovesse espander-si ulteriormente, l’imprendi-torialità dei suinicoltori ita-liani ne riceverebbe un con-traccolpo fatale. Per questo èimportante trovare nuove so-luzioni e strategie per rimet-tere al centro il valore dellasuinicoltura italiana attra-verso la professionalità diogni singolo allevatore”.Una strada è quella che a Ve-scovato, provincia di Cremo-na, ha aggregato un centina-io di soci, tra cui anche Davi-de Berta, e che ha dato vita auna struttura dove si macel-lano oltre 700mila suini l’an-no e dove, entro quest’anno,verrà realizzato un impiantoper la produzione di biogasda 1 MWh di potenza. “Losforzo economico che abbia-mo dovuto affrontare perquesto ulteriore investimen-to è stato notevole – spiegaancora Berta – eppure, nono-stante le difficoltà contin-genti, nessuno si è tirato in-dietro, dimostrando una lun-gimiranza e un attaccamentoal proprio lavoro che si com-mentano da soli”.Per il funzionamento del-l’impianto, insieme ai refluizootecnici, verranno utiliz-zati anche gli scarti di ma-cellazione e insieme all’ener-gia elettrica, tutta l’energiatermica prodotta verrà uti-lizzata per il riscaldamentodell’intera struttura di ma-

cellazione. Un aspetto moltoimportante, dal momentoche allo stato l’energia ter-mica prodotta nei già nume-rosi impianti di biogas pre-senti sul territorio nazionaleviene quasi totalmente dissi-pata. “Anche quella del bio-gas – conclude Berta – è unastrada che i suinicoltori de-vono battere, purché sia fun-

zionale all’attività primariae non si ponga in concorren-za, con l’acquisto di materieprime da abbinare ai liquamiper ottenere la biomassa ne-cessaria al funzionamentodell’impianto, con quella al-levatoriale”.Gli spunti per una riflessio-ne e un’attenta analisi sulfuturo della suinicoltura

italiana non mancano.A Italpig (Cremona 28-31 ot-tobre 2010), il Salone Nazio-nale della Suinicoltura Ita-liana che si svolge in con-temporanea con la Fiera In-ternazionale del Bovino daLatte, verranno messe incampo tutte le condizioni perpermettere agli operatoridella filiera di confrontarsi ecercare insieme, anche attra-

verso un ricco programma diconvegni e seminari, le mi-gliori strade per competeresull’accidentato terreno del-la competitività internazio-nale.Infine la mostra dei migliorisoggetti allevati, che concor-reranno alla terza edizionedel Premio Italpig, evento at-teso da tutti i più importantisuinicoltori italiani.

L’esempio di Vescovato (CR),dove un centinaio di allevatorisi sono aggregati e macellanooltre 700mila suini all’anno.A Italpig si incontra la filieraper confrontarsi sulle stradeda seguire.

Un SeTTOre dA TeMPO in diFFiCOLTà

Suinicoltura in Italia: si produce a 1,50 euro/kge si vende a 1,14 euro/kgQuali le soluzioni per uscire dalla crisi?

Per la prima volta in italia sfilano suini esenti da AujeszkyUna scelta coraggiosa di italpig, il Salone nazionale della Suinicoltura italiana per presentare solo il meglio del settore. Una novità assoluta introdotta per tutelare gli allevatori dal virus che colpisce(senza alcuna conseguenza sulla qualità e sicurezza della carne) molti allevamenti sul territorio nazionale

italpig si conferma come la più qualificataManifestazione italiana per la suinicoltura; il

punto di incontro del settore dove gli operato-ri professionali trovano esclusivamente il me-glio che può offrire il mercato.Questo vale per le attrezzature, le tecnologie, iservizi, ma anche per quanto riguarda gli ani-mali in esposizione, che per la prima volta initalia saranno tutti esenti da Aujeszky, il virusche, pur non avendo alcuna conseguenza sul-l’altissima qualità della carne prodotta in ita-lia, colpisce un grande numero di allevamentisul territorio nazionale.Una scelta, quella di italpig, volta a tutelare gliallevatori che parteciperanno, dal 28 al 31 otto-bre 2010, alla Mostra interprovinciale del Librogenealogico, che vedrà sfilare sul prestigiosoring della Fiera di Cremona i migliori soggettidelle razze Landrace, Large White e duroc.Una competizione in cui la selezione geneticasarà protagonista assoluta, tanto più che graziealle norme sanitarie estremamente restrittivedella Mostra, i soggetti che sfileranno rappre-senteranno il top della suinicoltura nazionale.

e per valorizzare non solo le caratteristichemorfologiche che fanno di un suino un verocampione, ma anche il know how che consen-te di raggiungere questi importanti traguardi,CremonaFiere ha instituito il gran Premio ital-pig, che andrà ad incoronare il migliore alle-vamento in gara. Un riconoscimento impor-tante che vuole sottolineare il grande lavorodei suinicoltori italiani.

Oltre alle razze del Libro genealogico, a italpigsaranno protagonisti anche i soggetti ibridi,vale a dire gli incroci tra riproduttori di diverserazze, con un’esposizione rappresentativa diuna realtà molto importante nel panoramadella suinicoltura nazionale. naturalmente an-che in questo caso tutti i suini saranno esentida Aujeszky, a garanzia di una manifestazionezootecnia estremamente qualificata.

CreMOnA COnFerMA iL PrOPriO iMPegnO

Page 22: L'Agricoltore Bresciano

Ideale per i bambini conlivelli bassi di ferro nelsangue che causanodifficoltà di apprendimentoe irritabilità

A Italpig numerosiappuntamenti sulleproprietà nutritive eorganolettiche di uno deiprodotti principidell’agroalimentare italiano

Tutta la filiera a confrontosui temi più attuali delsettore

La scoperta è recente e una ricerca scien-tifica l’ha certificata. “I bambini in età

scolare con bassi livelli di ferro nel sangue,hanno difficoltà nell’apprendimento e mani-festano sintomi di irritabilità più accentuatirispetto a coetanei con valori ritenuti nellanorma”. Lo afferma Elisabetta Bernardi,nutrizionista e biologa, docente di Nutrizio-ne sport e salute presso la Scuola di specia-lizzazione in medicina dello sport all’Uni-versità La Sapienza di Roma.E la carne di maiale, insieme a quelle rosse,è particolarmente ricca di ferro.Ragion per cui, certe teorie che insieme aisalumi tentano di relegare questo alimentonel novero di quelli destinati al consumodella sola popolazione adulta, escludendoquindi bambini e anziani, devono ormai es-sere sfatate.

“Una troppo diffusa disinformazione e qual-che eccessivo pregiudizio – sottolinea Ber-nardi – continuano ad alimentare l’idea chela carne di maiale sia troppo grassa. La real-tà attuale ci dice invece l’esatto contrario.Negli ultimi decenni, infatti, la percentualedi colesterolo presente nella carne di maialeè diminuita circa del 30%. E questo riguardaanche i salumi. Quindi, prendendo in consi-derazione anche e solo questo elemento,possiamo affermare che l’assunzione diquesti alimenti può e deve interessare tuttele fasce di età. Il prosciutto cotto, ad esem-pio, è particolarmente indicato nelle primefasi di crescita perché rappresenta una delleprime fonti proteiche. Anche in gravidanzal’assunzione di salumi cotti come mortadel-la, zamponi, cotechini, rappresenta una va-lida alternativa per variare l’alimentazione,perché non solo sono sinonimo di gusto, magarantiscono un apporto di proteine di ele-vata qualità, al pari di vitamine e ferro fa-cilmente assorbibile molto importanti du-rante la gestazione.” “Nella cosiddetta terza età – sottolinea an-cora la nutrizionista – i salumi, primo fratutti quello crudo, costituiscono una fontedi nutrimento molto importante perché fa-cilmente masticabili e, se in vaschetta, par-ticolarmente pratici. Un aspetto che non vasottovalutato riguarda la digeribilità. Centogrammi di prosciutto crudo, ad esempio, ri-chiedono per questo processo circa un’ora equaranta minuti. Molto meno di una fetta ditacchino (3 ore e mezzo) o di pollo (3 ore e unquarto) di peso equivalente”.Eppure, il consumo di carne suina e dei suoiderivati è spesso minacciato da campagne afavore di un’alimentazione vegetariana. “Ineffetti – riflette Elisabetta Bernardi – le po-sizioni di certi scienziati in materia di ali-mentazione vegetariana dal mio punto di vi-sta sono discutibili. Basterebbe prestare at-tenzione alle linee guida sull’alimentazioneche ogni anno vengono pubblicate dall’In-ran (Istituto nazionale di ricerca per gli ali-

menti e la nutrizione) o dall’Organismomondiale della sanità per scoprire che unadieta equilibrata prevede un consumo co-stante, ancorché equilibrato, di carne suinae dei prodotti da essa derivati”.Tutte queste tematiche saranno affrontantein modo approfondito con il contributo deimassimi esperti del settore nel corso di Ital-

pig, il Salone della suinicoltura italiana,punto di riferimento nazionale del compar-to, che si terrà alla Fiera di Cremona dal 28al 31 ottobre 2010. Un appuntamento in cuitutti gli operatori di una delle filiere più im-portanti (e da tutelare!) dell’agroalimentarenazionale si confronteranno sui temi più at-tuali del settore.

Le STrAOrdinArie QUALiTà nUTriZiOnALi deLLA CArne SUinA

Carne suina e salumi: colesterolo -30% negli ultimi anni, e massima digeribilità

sPecIAle cReMONA22 SABATO 23 OTTOBre 2010

Cresce l’interesse dei produttori suinicoli esteri per il mercato italiano

A Italpig, marketplacenazionale della suinicoltura inarrivo operatori e associazionidai principali Paesi UE.

Danimarca e Regno Unitosono già tra gli espositori dellaprossima edizione: “Cremona ela Lombardia aree produttivesui cui puntiamo la nostraattenzione”.

il mercato italiano della suinicoltura, per la mag-gior parte concentrato in Lombardia, territorio da

cui proviene circa il 30% della produzione naziona-le, sta attirando sempre più attenzione da parte deiproduttori esteri. Tanto che alcuni tra i principalioperatori europei si sono già assicurati un posto dirilievo alla prossima edizione di italpig, il Salonenazionale della Suinicoltura, in programma a Cre-mona dal 28 al 31 ottobre 2010. Un appuntamentoche si qualifica come il principale marketplace ita-liano, e che quest’anno verrà preso come banco diprova importante dagli operatori esteri per testarein modo capillare il mercato nazionale.ne abbiamo parlato con i responsabili di danbredinternational, colosso danese che non mancheràl’appuntamento di Cremona.Quale ragione ha spinto danbred a parteciparea italpig?il mercato italiano sta diventando sempre più im-portante per la nostra attività. dopo alcuni anni didifficoltà, stiamo riscontrando un interesse crescen-te per il prodotto che offriamo; non si parla solo dianimali, ma anche di servizio, trasporti, sicurezzasanitaria. e’ la prima volta che danbred si affaccia sul mer-cato italiano?

Abbiamo avuto altre esperienze in italia, ma al mo-mento Cremona e la Lombardia sono le aree digrande produzione su cui puntiamo la nostra atten-zione. Vogliamo entrare in contatto con gli allevato-ri direttamente sul territorio per comprenderne leesigenze, le criticità e cercare insieme a loro le solu-zioni migliori per risolverle. Quali sono le differenze tra la suinicoltura italia-na e quella danese?A parte la nota differenza tra i pesi degli animali almomento della macellazione, in danimarca abbia-mo un sistema di controllo che rileva precisamentele performance degli allevatori. Questo significa chesi crea uno scambio di informazioni importantissi-mo per tutti gli operatori, che possono prenderespunto da chi ottiene risultati migliori per raggiun-gere livelli più elevati. Senza un controllo di questotipo sarebbe impossibile per un allevatore sapere sesta applicando il sistema migliore. in danimarca gli allevatori sono competitivi tra loro,ma prima di tutto sono colleghi che hanno creatoun circuito di informazioni di cui tutto il settore puòbeneficiare.Quali opportunità possono derivare dalla vostrapartecipazione a italpig?Ci aspettiamo di avere nuove possibilità di cresceresul mercato italiano, ma con la consapevolezza chedobbiamo farlo senza forzare i tempi, puntandomolto sulla qualità e sui servizi; queste sono le prio-rità per gli allevatori.

danbred punta molto sull’attività di crossbreeding,e proprio i soggetti ibridi sono una delle novità del-la prossima edizione di italpig, con una mostra chevedrà sfilare sul prestigioso ring della Fiera di Cre-mona soggetti provenienti dai migliori allevamenti.La partecipazione di danbred international e di al-tri importanti operatori esteri come gli inglesi Bri-tish Pig, per esempio, confermano italpig comeuno dei più efficaci marketplace del settore per da-re una nuova spinta a tutto il comparto suinicolonazionale.

AgrOALiMenTAre

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sPecIAle cReMONASABATO 23 OTTOBre 2010 23

eTiCheTTATUrA CArne SUinA

Necessario tutelare il consumatore.Il 51% di carne suina nazionale non basta a definire un salame “italiano”

Il rilancio della suinicolturaitaliana passa necessaria-

mente anche dall’etichetta-tura delle carni. E’ questo ilconcetto sottolineato neigiorni scorsi davanti la Com-missione agricoltura dellaCamera dei deputati dai rap-presentanti di Anas (Associa-zione nazionale allevatorisuini), Unapros (Unione na-zionale tra le organizzazionisuinicole) e Opas (Organizza-zione produttori allevatori disuini). Un incontro a cui han-no partecipato anche le orga-nizzazioni agricole e l’asso-ciazione commercianti e me-diatori che hanno così volutosottolineare il momento deli-cato e l’urgenza di trovarealternative di ripresa per ilcomparto suinicolo italiano.“Sull’etichettatura esiste undisegno di legge, attualmentefermo in Parlamento – spiegaGiovanni Battista Testa, di-rettore di Unapros – in cui sifa riferimento alla ‘materiaprima prevalente di origineitaliana’. Questo vorrebbedire che, nella preparazionead esempio dei salami, se lacarne suina utilizzata è per il51% italiana e il 49% estera,il prodotto ottenuto può es-sere denominato ‘italiano’ atutti gli effetti. Davanti aicomponenti della Commis-sione abbiamo chiesto che

questo dettaglio che ritenia-mo penalizzante per la no-stra attività, venga eliminatoperché siamo convinti sitratti di una superficialitàche non garantisce il consu-matore e prende in giro gliallevatori. In pratica, quelloche oggi avviene senza unalegittimazione perché nonesiste una legge che obbligal’etichettatura, con l’appro-vazione di questo disegno dilegge verrebbe legittimato:per questo chiediamo vengaintrodotto l’obbligo di indi-care da dove proviene la ma-teria prima affinché il consu-matore abbia la possibilità discegliere cosa acquistare e laproduzione italiana resti atutti gli effetti interamenteitaliana”.La decisione della Commis-sione agricoltura arriveràpresumibilmente a settem-bre, alla vigilia della primaedizione degli Stati Generalidella Suinicoltura, un tavolodi lavoro che vedrà confron-tarsi tutti i componenti diuna delle filiere più impor-tanti del settore agroalimen-tare. L’appuntamento si ter-rà nell’ambito di Italpig, ilsalone nazionale della filierasuinicola, in programma aCremona dal 28 al 31 ottobre2010.Questa sarà l’occasione per

Le Associazioni di categoria spingonoper un’etichettatura trasparente a tuteladel consumatore e del lavoro degliallevatori italiani.

Intanto a Cremona si preparano gli StatiGenerali della Suinicoltura nell’ambitodi Italpig.

confrontarsi anche su un al-tro importante punto: l’ap-plicazione del cosiddettoPiano di settore. “Finora –puntualizza Testa – alcunidegli elementi contenuti inquesto documento sono statirealizzati; mi riferisco peresempio alla nascita dellaCommissione unica naziona-le (Cun), ma sappiamo chel’ex ministro delle Politicheagricole, Luca Zaia, avevomesso a disposizione aiuti fi-nanziari da destinare agli al-levatori per sostenerli nelleesposizioni bancarie e perpromuovere le produzioni disalumeria DOP sia sul mer-cato nazionale che estero.Confidiamo che queste risor-se vengano messe a disposi-zione al più presto e che en-tro l’autunno si possa comin-ciare a vedere qualcosa diconcreto”.

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sPecIAle cReMONA24 SABATO 23 OTTOBre 2010

Se volete segnalare gli

avvenimenti delle vostre

aziende e delle vostre

famiglie (nascite, matri-

moni, lauree, lutti, an-

nunci economici), telefo-

nate presso la redazione

oppure rivolgetevi agli

uffici di zona dell’Unio-

ne Agricoltori.

Alla Fiera Internazionale

del Bovino da Latte pre-

sentate centinaia di solu-

zioni innovative per sfrut-

tare al massimo questa op-

portunità.

Gli ultimi dati forniti daAebiom, la prestigiosa

associazione con sede a Bru-xelles che si pone l’obiettivodi promuovere il settore delbiogas a livello europeo, par-lano chiaro: il potenziale dienergia dell’allevamento ita-liano è ai primi posti nell’Eu-ropa a 27.Dalle deiezioni di bovini esuini allevati in Italia si po-trebbero infatti ricavare po-tenzialmente 0,40 Mtep dienergia, vale a dire oltre4.500 GWh.Questo dato colloca l’Italia alsesto posto in Europa dopoFrancia (1,16 Mtep), Germa-nia (0,88 Mtep), Regno Unito(0,58 Mtep), Spagna (0,54

Mtep) e Polonia (0,44 Mtep).L’AEBIOM sottolinea così ilpotenziale italiano nel cam-po della produzione di biogasda deiezioni animali, che po-trebbe ricoprire il 6% dellaproduzione di energia euro-pea in questo settore entro il2020. Attualmente gli alleva-menti nazionali di suini e bo-vini producono circa 103 mi-

lioni di tonnellate di deie-zioni, una vera e propria mi-niera di biogas sfruttabiledalle aziende agricole, oltreche per produrre energia ascarso impatto ambientale,per integrare il proprio red-

L’AgriCOLTUrA PrOTAgOniSTA deLLA nUOVA riVOLUZiOne energeTiCA

Allevamenti italiani ‘miniere’ di biogas:103 milioni ditonnellate di deiezioni da trasformare in energia pulita

dito. Utilizzare le deiezionianimali per la produzione dienergia pulita significa infat-ti: abbattere i forti costi dismaltimento abbattere il valore di azotoprodotto dalle aziende nel ri-spetto della stringente diret-tiva nitrati integrare il reddito azien-dale immettendo in retel’energia prodotta Un’integrazione di redditoche, fermo restando lo scopoprimario delle aziende agri-cole che deve continuare adessere la produzione di cibo,

può risultare decisiva inquesto momento difficile delmercato.L’appuntamento per leaziende che vogliono saper-ne di più sulle tecnologie, gliinvestimenti, i possibili rica-vi e la normativa in continuaevoluzione, è a Cremona inoccasione della Fiera Inter-

nazionale del Bovino da

Latte, dove le aziende piùqualificate provenienti datutto il mondo presenteran-no centinaia di soluzioniall’avanguardia per le impre-se agricole che vogliono en-trare in questo settore.

L’AEBIOM (European BiomassAssociation) di Bruxelles stimache potenzialmente gliallevamenti italiani di bovini esuini potrebbero produrre 0,40Mtep (Milioni di tonnellateequivalenti petrolio), vale a direcirca 4.500 GWh, grazieall’utilizzo delle deiezioni.

Tappa a Cremona, lo scorso 4 ottobre, del giro diascolto degli operatori del territorio da parte del-

l'assessore regionale all'Agricoltura giulio de capi-tani. erano presenti all'incontro, tra gli altri, l'asses-sore provinciale all'agricoltura gianluca Pinotti e ilpresidente di Cremonafiere Antonio Piva. «Cremona - ha detto de Capitani - rappresenta unarealtà particolare nel panorama agricolo lombardo:possiamo senz'altro dire che è una delle province

più vocate dal punto di vista produttivo e con più di-versificazione. La ricchezza del territorio cremoneseè in buona parte il frutto di una tradizione agricolaconsolidata e l'evoluzione di questo settore ha con-sentito lo sviluppo di una filiera agroalimentare, trale più avanzate e competitive a livello europeo, checonta circa 4.700 imprese agricole con 7mila addet-ti e una superficie coltivata pari al 13,9%. Una voceche da sola costituisce l'8% del Pil provinciale».

L’ASSeSSOre de CAPiTAni A CreMOnA

Una delle provincie più vocate nell’agroalimentare

La produzione agricola cre-monese mostra una spiccata

vocazione per le produzionidella filiera lattiero-casearia.dal provolone, al salame, allamostarda e al torrone, Cremo-na conta 56 prodotti tipici loca-li. il settore zootecnico, tantodelle carni quanto lattiero ca-seario, rappresenta uno dei pi-lastri dell'economia e circa il60% del totale, registrando unpatrimonio suinicolo di1.000.000 di capi, mentre i bo-vini superano le 300.000 unità. il territorio produce una quantità elevata di latte, destinata per lo più alla tra-sformazione in grana Padano e Provolone.Sul fronte della multifunzionalità, Cremona registra, in campo agritu-ristico, 68 aziende e 12 fattorie didattiche; inoltre, con 32 impianti di biogas in funzione e altri 42 in programma,si dimostra anche la provincia che più crede in questo settore. La provincia di Cremona ha aderito al bando per idistretti Agricoli con 4 progetti (Ortofrutticolo Lombardo per il pomodoro, Agroalimentare di qualità, Vivaistico eAgroenergetico) proposti per l'accreditamento.

LA PrOdUZiOne AgriCOLA CreMOneSe

Sono ben 56 i prodotti tipici locali

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sPecIAle eNeRgIeSABATO 23 OTTOBre 2010 25

Una giovaneazienda fondatanel 2007,e già leader nel Biogasenvitec biogas ag ricopre tutta la fi-liera produttiva del biogas, cioè laprogettazione e la realizzazione chia-vi in mano degli impianti di biogasnonché il loro avviamento e l’assi-stenza tecnica e biologica. Oltre a ciòenviTec offre il management comple-to dell’impianto e la gestione operati-va. Per l’impianto più grande delmondo per la produzione di biogas inqualità di metano , a güstrow in ger-mania dell’est ( capacità termica al-lacciata di 55 MW ), enviTec ha forni-to i componenti essenziali. Oltre acommercializzare i suoi impianti envi-Tec gestisce anche impianti a biogasdi proprietà cooperando con partnerdell’agricoltura e dell’industria.L’azienda è presente in 15 paesi euro-pei nonché in india. nel 2009 enviTecha realizzato un fatturato di 120 mi-lioni di euro. Attualmente l’aziendaimpiega oltre 400 dipendenti. dal lu-glio 2007 enviTec Biogas Ag è quota-ta nella borsa valori di Francoforte(prime standard ).enviTec Biogas italia s.r.l. venne fon-data nel 2007. L’affiliata al 100 per-cento della enviTec Biogas Ag con se-de a Sommacampagna (Vr) impiegaattualmente 25 dipendenti. L’aziendaè operativa nella progettazione, rea-lizzazione, messa in esercizio ed assi-stenza degli impianti per clienti e diproprietà in italia.

PrOFiLi

EnviTec Biogas è l'azienda con la crescita piùrapida nel settore del biogas in Italia. Il nu-

mero degli impianti e la capacità complessivasono più che raddoppiati negli ultimi 12 mesi:41 impianti sono oggi in funzione, in costruzio-ne o in attesa di approvazione (un anno fa 20impianti), per una capacità complessiva di qua-si 36,5 MWel (un anno fa 17,6 MWel ). Si preve-de l’allacciamento alla rete per 11 impianti en-tro la fine dell’anno.

Per la chiusura a fine anno 2010 EnviTec BiogasItalia s.r.l. si aspetta un fatturato di oltre 25 mi-lioni di Euro.

Lars von Lehmden, Amministratore Unico dellafiliale italiana di Sommacampagna (VR) del-l'azienda leader in Europa nel settore degli im-pianti di biogas (attualmente 316 impianti perun totale di 183,5 MWel installati nel mondo e56 per un totale di 40 MWel in costruzione), ri-conduce questa forte crescita a tre principalimotivi: „1) l'elevata tariffa onnicomprensiva di 0,28Euro per kWh è senza dubbio ciò che ha accele-rato il boom in Italia. Negli ultimi tre anni ilnumero degli impianti di biogas è passato nelsettore agro-zootecnico da 154 a 273, di cui 199operativi e 74 in costruzione ( fonte: censimen-to CRPA di metà 2010 ). Siamo ancora all’inizioed il potenziale è enorme; 2) a fronte della concorrenza, EnviTec può met-tere sul piatto tutti i suoi vantaggi: l'eccellentequalità tecnica dei suoi impianti, la loro sicu-rezza e affidabilità, nonché la loro efficienza,che supera mediamente il 92 percento, risulta-no convincenti per i clienti del settore agricoloe industriale. Vantaggioso è poi il fatto che conEnviTec Biogas i clienti ricevano un'offertacompleta, dallo studio di fattibilità fino ai ser-vizi di gestione ( assistenza tecnica e biologica ); 3) EnviTec Biogas dà inoltre prova di essere ingrado di mettere a disposizione tutta la capaci-tà dedicata per realizzare i progetti in modo ef-ficiente e nel rispetto delle tempistiche concor-date. E questo vale ovviamente anche per le no-stre società di scopo con partner agricoli”.

rAddOPPiATi iL nUMerO degLi iMPiAnTi e LA CAPACiTà COMPLeSSiVA in SOLi 12 MeSi

EnviTec Biogas Italia: nella corsia di sorpasso

gas. Infatti, con questa nuova tecnologia di desol-forazione si raggiungono, mediamente, efficienzedi oltre il 94 percento.Già prima aveva fatto scalpore l'omogeneizza-tore “Kreis-Dissolver”. Con questa nuova tecni-ca di miscelazione, i gestori degli impianti abiogas possono aumentare nettamente la pro-duzione di gas e ottenere pertanto una maggio-re resa. Il “Kreis-Dissolver” ottimizza la tritura-zione dei substrati, e ciò permette di raggiunge-re una efficienza dell’impianto pari al 98 per-cento. Offrendo tanti vantaggi aggiuntivil’omogeneizzatore è nettamente superiore ai si-stemi tradizionali per la triturazione delle so-stanze in ingresso, come ha rilevato EnviTec inun test di lunga duratura.

innovazioni per aumentare l’efficienzaCon le sue nuove tecnologie per aumentare l'effi-cienza degli impianti di biogas, EnviTec dimostrala sua grande capacità di innovazione. Un agitato-re di nuova generazione, il cosiddetto agitatore“Midsize”, viene impiegato nel fermentatore per lamiscelazione dei substrati e convince per i nume-rosi vantaggi che offre rispetto ai miscelatori tradi-zionali: maggiore redditività, più spinta con consu-mi minori, miglior rendimento con minor numerodi giri e minori perdite per attrito, minore usuradelle eliche e minori interventi di manutenzione.Con la sua ultima conquista in fatto di innovazio-ne, un impianto per la desolforazione del biogasall'esterno del fermentatore, EnviTec ha apertouna breccia tecnologica nella depurazione del bio-

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Al termine del ConsiglioDirettivo tenutosi a

Cremona, la Federazioneconsolida la sua rappresen-tatività nazionale nel tele-riscaldamento a biomassa enel biogas agricolo. In re-gione Lombardia, il Consi-glio ha deliberato l’entratadel Gruppo Cofely- GdfSuez che gestisce gli im-pianti di TeleriscaldamentoSellero Novelle spa a Selle-ro (BS), Fonti RinnovabiliAlta Valtrompia srl a Collio(BS), Società Termoelettri-ca a Sedrina (BG). A Tirano,in provincia di Sondrio, in-vece il primo impianto asyngas di Frama srl. Per ilcomparto biogas, la pro-vincia di Cremona copre ilprimato dei consorziati; siaggregano a Fiper: Soc.Agricola Valentino, Soc.Agricola Volpi, Fiamena s.s.e Mazzalori. Dalle Alpiagli Appennini: la Federa-

zione si apre alla Toscanacon l’entrata della Comuni-tà Montana “MontagnaFiorentina”, che rappresen-ta gli impianti di Pominonel comune di Rufina eRincine nel comune di Lon-da. Al termine della riu-nione, il presidente Righinicommenta ” Siamo arrivatia quota 104, di cui 80 im-pianti di teleriscaldamentoa biomassa e 24 del biogasagricolo, aderenti alla no-stra Federazione. Un se-gnale importante che di-mostra la necessità dellepiccole e medie imprese di“fare massa critica” per af-frontare in modo sinergicoe coordinato la sfida legataallo sviluppo del calore dal-la filiera legno e al consoli-damento del comparto dibiogas agricolo, anche conla creazione della filiera delbiometano”.

Le PiCCOLe e Medie iMPreSe deVOnO ‘FAre MASSA CriTiCA’

FIPER consolida la presenza degli impianti di teleriscaldamento - biogas agricolo in Lombardia e si affaccia alla Toscana

sPecIAle eNeRgIe26 SABATO 23 OTTOBre 2010

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bORsA MeRcI teleMAtIcASABATO 23 OTTOBre 2010 27

meRcato caseaRion nel primo grafico viene rappre-sentato l’andamento delle quota-zioni del grana Padano 10 mesi distagionatura scambiato sulla Bor-sa Merci Telematica italiana, sullepiazze di Brescia e Cremona, nelperiodo compreso tra maggio2009 e ottobre 2010. Le quotazio-ni corrispondono alla media deiprezzi dei contratti conclusi (a“pronta consegna” e franco par-tenza) ponderata sulle quantitàscambiate.

n il secondo grafico confronta l’an-damento dei prezzi dei contratticonclusi sulla Borsa Merci Telemati-ca italiana sulla piazza di Parma delParmigiano reggiano scelto con 12mesi di stagionatura ed i quantitati-vi scambiati sulla Borsa Merci Tele-matica italiana. il periodo di riferi-mento è compreso tra luglio 2009 eottobre 2010. Le quotazioni corri-spondono alla media dei prezzi deicontratti conclusi (a “pronta conse-gna” e franco partenza) ponderatasulle quantità scambiate.

analisisui pReZZi

newscaseaRisettimana 18.10.10 – 23.10.10

lattieRo-caseaRiMercati vivaci per il settore dei formaggia pasta dura che mantengono un trendpositivo. Per il mercato del grana Padanoil prezzo del prodotto fresco 10 mesi siattesta tra 7,40-7,50 €/Kg, per quello 15-18 mesi attorno a 8,00 €/Kg. Per quantoriguarda il mercato del Parmigiano reg-giano il prodotto fresco 12-15 mesi hafatto registrare un prezzo di 10,00-10,20€/Kg e quello stagionato 20-24 mesi at-torno a 11,50 €/Kg. Per questo prodottosi segnala, nell’ultima settimana, unabuona domanda e dei buoni scambi.Come nelle settimane precedenti, si evi-denzia un andamento stabile per il mer-cato del burro e del latte spot, che regi-stra un prezzo di circa 0,42-0,43 €/l,mentre per la panna si rileva un aumen-to della domanda interna.

notiZiein bReVeil meRcato del fRumento du-Ro naZionale (settembRe 2010)

dopo i rialzi che hanno caratteriz-zato i mesi di luglio e agosto, iprezzi all’ingrosso dei frumenti du-ri nazionali hanno assunto a set-tembre un andamento maggior-mente stabile, mantenendosi co-munque ai massimi degli ultimi 12mesi. Sulla piazza di Foggia il prez-zo franco partenza del frumentoduro fino, dopo un rialzo di 10 €/tnella prima rilevazione mensile, èrimasto attestato durante il mesetra i 200 €/t e i 225 €/t. Valori leg-germente superiori sulla piazza diBologna, dove il prezzo franco arri-vo del duro fino, produzione Cen-tro, ha chiuso il mese tra i 227 €/t ei 231 €/t. Prezzi in linea con quellidel capoluogo emiliano si sono ri-levati anche sulla piazza di Milano.La maggiore stabilità rispetto aimesi estivi va messa in relazione inprimo luogo con una minor pres-sione all’acquisto da parte dell’in-dustria molitoria. il mercato ha vi-sto una contrazione del numerodegli scambi effettuati, nonostantei prezzi del prodotto nazionale sisiano mantenuti decisamente piùbassi, e quindi più competitivi, ri-spetto alle alternative sia comuni-tarie che extracomunitarie: sullapiazza di Milano il prezzo del fru-mento duro comunitario ha chiusoil mese su valori compresi tra 253€/t e 268 €/t mentre la quotazionedel duro extracomunitario si è atte-stata sulla soglia dei 290 €/t. Sullafase di maggior stabilità ha incisoanche l’incertezza relativa all’anda-mento quantitativo e qualitativodei raccolti in Canada e negli StatiUniti, tradizionali paesi esportatoriin italia.

il meRcato ceRealicolo inteR-naZionale(settembRe 2010)

i prezzi del grano sui mercati inter-nazionali nel mese di settembrehanno fatto registrare consistentiincrementi, con quotazioni che so-no tornate sugli stessi livelli toccatiagli inizi del mese di agosto. Ad incidere su tale andamento èstato sicuramente il taglio delleesportazioni russe di grano prean-nunciato fino alla fine del 2010 eper una parte del 2011. L’interna-tional grains Council (igC) ha con-fermato le precedenti stime di pro-duzione di grano a livello mondialea 644 milioni di tonnellate per lacampagna 2010/11, pari a 33 mi-lioni di tonnellate in meno rispettoalla precedente campagna. Perquanto riguarda la produzione difrumento tenero all’interno deiconfini comunitari, il Coceral, il Co-mitato del commercio dei cereali,mangimi, semi oleosi, ha stimatouna riduzione del raccolto dai129,9 milioni di tonnellate dellaprecedente campagna ai 126,8 mi-lioni di tonnellate dell’attuale. Sulfronte della qualità, si registra unforte peggioramento per il granotedesco, con circa il 50% del rac-colto con caratteristiche non panifi-cabili, mentre in Francia si trova at-tualmente la maggior parte delgrano panificabile europeo. La ger-mania ha, quindi, grandi quantita-tivi di grano ad uso foraggero dadestinare all’export e la necessitàdi approvvigionarsi sul mercatoestero per il grano di alta qualità,mentre per la Francia vale l’inver-so. L’ampia disponibilità di granoforaggero tedesco rende fortemen-te competitiva tale coltura sul mer-cato francese rispetto al mais.

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Quotazioni della borsa merci telematica italiana riferite al periodo 14-10-2010i prezzi vengono calcolati come media ponderata sulle quantità transate in tutto il territorio provinciale

Macrocategoria Categoria Prodotto Franco Provincia Prezzo U.M.(p) Quantità U.M.(q) Consegna Cereali e coltivazioni industriali Semi di girasole Semi giras naz. Arrivo Fi 343 euro / t 25 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Semi di soia Semi Soia naz Partenza Ve 345 euro / t 450 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca duro rin Partenza Pr 117.5 euro / t 44 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Arrivo BS 128 euro / t 50 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza Fe 120 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza Fi 113 euro / t 15 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza MO 120 euro / t 20 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza PC 119 euro / t 22 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Arrivo re 129 euro / t 18 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza BS 136 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Arrivo BS 141 euro / t 90 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Arrivo Cr 141 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza Fg 129.586 euro / t 58 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza Fi 134 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza Li 137 euro / t 90 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Arrivo Mn 142 euro / t 120 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza nA 132 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza Pg 138 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza PZ 127 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Partenza rM 132 euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame duro Cub Arrivo Vi 142 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Arrivo BS 142 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Arrivo Mn 142 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Cruscame Ten Cub Partenza PV 129 euro / t 50 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Partenza BO 141.667 euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo BS 151 euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo FC 152 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo Mi 152 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo Mn 152 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo MO 152 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Partenza Pg 148 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Partenza Pr 144 euro / t 140 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo Pr 151 euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Partenza PV 142 euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Partenza PZ 137 euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo re 150.5 euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio dur rin Arrivo Ud 154 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Ten rin Arrivo BS 184 euro / t 45 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Ten rin Arrivo LO 187 euro / t 20 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Ten rin Arrivo Vr 189 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinetta duro rin Arrivo Mn 219.5 euro / t 60 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Farinetta duro rin Arrivo PC 219 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Tritello Ten rin Arrivo BS 139 euro / t 90 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano duro Fr. duro fino Arrivo Li 231 euro / t 155 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano duro Fr. duro fino Partenza Si 221 euro / t 300 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. di forza Partenza rO 242.5 euro / t 44 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. foraggero Partenza Pd 195 euro / t 600 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza BO 226.333 euro / t 90 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza MO 230 euro / t 50 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza rO 229 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais Secco naz. Partenza Ud 191 euro / t 600 t Pronta Lattiero - caseari Parmigiano reggiano Parm Scelto 13/18 Partenza Pr 9.7 euro / Kg 615 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano reggiano Parm Scelto 13/18 Partenza re 10.8 euro / Kg 220 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano reggiano Parm Scelto 19/24 Partenza Mn 11.1 euro / Kg 960 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano reggiano Parm Scelto 19/24 Partenza Pr 11.1 euro / Kg 450 forme Pronta Lattiero - caseari Parmigiano reggiano Parm Scelto oltre 24 Partenza re 11.4 euro / Kg 150 forme Pronta Lattiero - caseari grana Padano grana in attesa di marchiatura Partenza Cr 7.13 euro / Kg 1400 forme Pronta Lattiero - caseari grana Padano grana Padano 10 Partenza Mn 7.15 euro / kg 450 forme Pronta Lattiero - caseari grana Padano grana Padano 10 Partenza PC 7.3 euro / kg 750 forme Pronta Lattiero - caseari grana Padano grana Padano 12 15 Partenza Cn 7.65 euro / Kg 400 forme Pronta Lattiero - caseari grana Padano grana Padano riserva Partenza Mn 8.45 euro / Kg 100 forme Pronta

Quotazioni della borsa merci telematica italiana riferite al periodo 14-10-2010i prezzi e le quantità fanno riferimento a tutte le contrattazioni concluse nella regione; anche in questo caso il prezzo è calcolato come media ponderata sulle quantità transate.

Macrocategoria Categoria Prodotto Franco regione Prezzo U.M.(p) Quantità U.M.(q) Consegna Cereali e coltivazioni industriali Cereali minori Orzo leggero com. Arrivo LOMBArdiA 200 euro / t 100 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Cereali minori Orzo leggero com. Arrivo TOSCAnA 215 euro / t 375 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Cereali minori Sorgo secco naz. Partenza eMiLiA rOMAgnA 185.714 euro / t 1050 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano duro Fr. duro fino Partenza LOMBArdiA 217 euro / t 180 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano duro Fr. duro fino Partenza TOSCAnA 221 euro / t 800 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano duro Fr. duro fino Arrivo TOSCAnA 231 euro / t 155 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano duro Fr. duro merc. Arrivo UMBriA 205 euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero Canada West Spring2 Partenza eMiLiA rOMAgnA 315 euro / t 90 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero com. di forza Arrivo TOSCAnA 260 euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero com. di forza Arrivo UMBriA 295 euro / t 450 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero com. panificabile Partenza eMiLiA rOMAgnA 227 euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero com. panificabile Arrivo eMiLiA rOMAgnA 225.714 euro / t 175 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero com. panificabile Arrivo TOSCAnA 255 euro / t 225 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero com. panificabile Arrivo VeneTO 225 euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. di forza Partenza VeneTO 249.595 euro / t 74 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. foraggero Partenza VeneTO 195 euro / t 600 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza eMiLiA rOMAgnA 227.643 euro / t 140 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Arrivo UMBriA 230 euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali grano tenero Frumento tenero naz. panificabile Partenza VeneTO 229 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais Secco Com. Arrivo eMiLiA rOMAgnA 196 euro / t 50 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais Secco naz. Partenza eMiLiA rOMAgnA 199.75 euro / t 840 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais Secco naz. Arrivo eMiLiA rOMAgnA 202 euro / t 150 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais Secco naz. Partenza FriULi VeneZiA giULiA 191 euro / t 600 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais Secco naz. Partenza VeneTO 197.143 euro / t 210 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali granoturco secco Mais secco naz. q. Belgrano Partenza eMiLiA rOMAgnA 235 euro / t 450 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Semi di cotone Semi di cotone Partenza eMiLiA rOMAgnA 290 euro / t 30 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Semi di cotone Semi di cotone Arrivo LOMBArdiA 261.381 euro / t 525 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Semi di cotone Semi di cotone Arrivo PUgLiA 265 euro / t 300 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Semi di girasole Semi giras naz. Arrivo TOSCAnA 343 euro / t 25 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Semi di soia Semi Soia naz Partenza VeneTO 345 euro / t 450 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca duro rin Partenza eMiLiA rOMAgnA 117.5 euro / t 44 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza eMiLiA rOMAgnA 119.773 euro / t 97 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Arrivo eMiLiA rOMAgnA 128.061 euro / t 293 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza LOMBArdiA 127 euro / t 25 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Arrivo LOMBArdiA 133.321 euro / t 2245 t Pronta Cereali e coltivazioni industriali Sottoprodotti Macinazione Crusca Tenero rin Partenza TOSCAnA 113 euro / t 15 t Pronta

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