Giornalando n. 7

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1. Quando ha deciso di diventare prete e perché? Ho deciso di diventare prete da piccolissimo, potrei dire da sempre. Sono entrato in seminario una volta conclusa la terza media ma solo perché i miei genitori hanno insistito affinché non lo facessi prima. Ho sempre pensato che questa fosse la mia strada. Tutti abbiamo una strada scritta; quella di sacerdote probabilmente era quella scritta per me. Credo di non avere sbagliato, perché sono felice della scelta che ho fatto, questo percorso mi ha dato tanto. 2. Come le è venuto in mente di dedicarsi al sociale? Che cosa l'ha spinta ad intraprendere questo percorso? Tutto è nato nel 1990 con l'incontro con Madre Teresa di Calcutta che mi ha cambiato la vita. Da lì è iniziato il mio percorso in India e in Africa, Madre Teresa mi è stata da stimolo per partire. Inoltre sempre nel 1990 è stata aperta nella zona di Lari la prima comunità che accoglieva ragazzi con problemi di dipendenza da droga e da lì è iniziato anche l'impegno con gli ex tossicodipendenti. Insomma il 1990 è stato un anno importante della mia vita! 3. Che cosa prova quando riesce ad aiutare qualcuno attraverso uno dei suoi progetti? Aiutare qualcuno è una delle esperienze più belle della vita. Io mi sento bene nell'aiutare gli altri. Credo che sia molto di più quello che ho ricevuto in questi anni dalle persone che ho aiutato di quello che sono riuscito a dare loro. Non riuscirei a fare diversamente, è una cosa che mi viene Intervista a Don Armando Zappolini SEGUE A PAG. 6 Il rugby Un gioco bestiale giocato da gentiluomini Da qualche anno a questa parte il rugby sta conquistando schiere sempre più numerose di appassionati. Cerchiamo di capire come funziona questo sport e da cosa nasce il motto del sottotitolo. SEGUE A PAG. 3 Le ricette del mese Questo mese abbiamo da offrirvi delle ottime ricette per fare una cena completa e gustarvela con i vostri amici. Noi le abbiamo provate e ne è uscita fuori una bella serata. Ciao Lucio! La sua scomparsa ci ha colpito profondamente. In questo numero, perciò, la storia da ricordare non poteva che essere quella di Lucio Dalla, una storia ricca di canzoni e di umanità. Segue a pagina 2 il giornalino del progetto solidarietà GIORNALANDO numero sette SOLIDArci completamente gratuito SEGUE ALLE PAGG. 4-5

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Il giornalino dei ragazzi del progetto Solidarietà di Arci Solidarietà Valdera

Transcript of Giornalando n. 7

1. Quando ha deciso di diventare prete e perché?Ho deciso di diventare prete da piccolissimo, potrei dire da sempre. Sono entrato in seminario una volta conclusa la terza media ma solo perché i miei genitori hanno insistito affinché non lo facessi prima. Ho sempre pensato che questa fosse la mia strada. Tutti abbiamo una strada scritta; quella di sacerdote probabilmente era quella scritta per me. Credo di non avere sbagliato, perché sono felice della scelta che ho fatto, questo percorso mi ha dato tanto.

2. Come le è venuto in mente di dedicarsi al sociale? Che cosa l'ha spinta ad intraprendere questo percorso? Tutto è nato nel 1990 con l'incontro con Madre Teresa di Calcutta che mi ha cambiato la vita. Da lì è iniziato il mio percorso in India e in Africa, Madre Teresa mi è stata da stimolo per partire. Inoltre sempre nel 1990 è stata aperta nella zona di Lari la prima comunità che accoglieva ragazzi con problemi di dipendenza da droga e da lì è iniziato

anche l'impegno con gli ex tossicodipendenti. Insomma il 1990 è stato un anno importante della mia vita!

3. Che cosa prova quando riesce ad aiutare qualcuno attraverso uno dei suoi progetti? Aiutare qualcuno è una delle esperienze più belle della vita. Io mi sento bene nell'aiutare gli altri. Credo che sia molto di più quello che ho ricevuto in questi anni dalle persone che ho aiutato di quello che sono riuscito a dare loro. Non riuscirei a fare diversamente, è una cosa che mi viene

Intervista a Don Armando Zappol ini

SEGUE A PAG. 6

Il rugbyUn gioco bestiale giocato da gentiluomini

Da qualche anno a questa parte il

rugby sta conquistando schiere sempre

più numerose di appassionati. Cerchiamo di capire come funziona

questo sport e da cosa nasce il motto

del sottotitolo.SEGUE A PAG. 3

Le ricette del mese

Questo mese abbiamo da offrirvi delle ottime ricette

per fare una cena completa e gustarvela con i vostri amici. Noi le abbiamo provate e ne è uscita fuori una bella serata.

Ciao Lucio!

La sua scomparsa ci ha

colpito profondamente. In questo

numero, perciò, la storia da ricordare

non poteva che essere quella di

Lucio Dalla, una storia ricca di

canzoni e di umanità.

Segue a pagina 2

i l g i o r na l i n o de l p r oge t t o s o l i da r i e t à

GIORNALANDO numero

setteSOLIDArcicompleta

mente

gratuito

SEGUE ALLE PAGG. 4-5

spontanea; far del bene agli altri vuol dire far del bene a se stessi.

4. Come riesce a lavorare con tipologie di disagio così diverse? Seguire tante cose credo mi dia una visione di insieme della vita e questo è sicuramente positivo, non riuscirei ad occuparmi di una cosa sola proprio perché non avrei più una visione oggettiva della cosa; ad esempio l’impegno che mi porta nei paesi stranieri mi aiuta sicuramente a staccare dai problemi che ci sono quotidianamente in comunità. Ogni volta che torno da un viaggio in Africa o India mi sento ricaricato e pronto a dare il massimo per il mio lavoro in comunità… questo non vuol dire che vada in vacanza ma semplicemente che dedicarmi a tante attività diverse mi aiuta.

5. Ci racconta una sua giornata tipo? Non ho una vera e propria giornata tipo. Ci sono giorni più tranquilli ma comunque pieni di cose da fare come oggi in cui ad esempio ho sempre avuto impegni nella zona della Valdera e giornate molto più movimentate perché magari mi devo occupare di attività fuori dalla Toscana; domani ad esempio sarò in Sicilia per un’iniziativa con Libera. La domenica in genere è sicuramente la giornata più tranquilla perché celebro le messe ed ho più o meno delle abitudini fisse.

6. Le rimane un po' di tempo libero?Di tempo libero me ne rimane poco, ma quando una persona nella vita fa quello che ama non sente il bisogno di altro. Intendo dire che sono appagato per tutte le attività che svolgo durante le mie giornate e per me è quello il mio tempo libero. In più i miei amici non vogliono che io abbia tempo libero poiché sicuramente inventerei qualcosa di nuovo in cui li coinvolgerei.

7. C'è un'associazione fra le tante alla quale si sente più legato? Sono legato a tutte le associazioni di cui faccio parte, è un po’ come chiedere ad un genitore quale figlio preferisce. Se però mi chiedete di sceglierne una probabilmente vi direi “Bhalobasa” che significa amore in Bengalese perché è

quella a cui ho dato molte delle mie energie sin dalla sua costituzione. Pensate che solo a Calcutta sono andato 31 volte in circa 20 anni; si può tranquillamente dire che una parte del mio cuore è lì.

8. Com'è nato il suo rapporto con Libera? Ci racconta meglio il suo impegno con questa associazione? Il mio rapporto con Libera è nato principalmente per due motivi: il primo è perché volevo attaccare chi ha il maggior guadagno dallo spaccio della droga per riscattare tutti quei ragazzi

che soffrono il problema della tossicodipendenza e per evitare che ce ne siano molti altri a soffrirne in futuro. La Mafia incrementa lo spaccio e con Libera lottiamo contro tutte le mafie.Il secondo motivo è perché molti anni fa ho incontrato un prete di nome don Luigi Ciotti di Torino che era già impegnato in questo percorso di lotta quindi ho pensato che in qualche modo avrei potuto aiutarlo.

9. Quali progetti sta seguendo attualmente? Come riesce a finanziarli? Attualmente sono presidente nazionale delle comunità di accoglienza per tossicodipendenti. Sono 660 gruppi di associazioni e cooperative e più di 2000 comunità. E’ un impegno molto importante a cui devo dedicare tanto tempo, per questo parte degli impegni che avevo precedentemente li ho ceduti ad altre persone. Come accade un po’

per tutti, i finanziamenti arrivano dal governo o comunque sono finanziamenti pubblici; a volte tramite donazioni ma è molto più complicato.

10. C'è mai stato un progetto che ha temuto di non riuscire a portare a termine? Un progetto che non siamo riusciti a portare a termine è la costruzione di una nuova comunità per tossicodipendenti qui dalle nostre parti. Purtroppo non ce l'abbiamo fatta. Ma di solito riusciamo bene o male a portare avanti i nostri progetti.

11. Qual'è secondo lei il ruolo della Chiesa nella società di oggi? Il ruolo della Chiesa è essenzialmente quello di offrire un luogo dove si parla di volersi bene e di amore e questo è sicuramente importante e necessario in una società come la nostra. Se poi mi chiedete se la Chiesa non possa fare di più allora vi rispondo di sì, la Chiesa dovrebbe far sì che i cristiani si aiutassero di più fra di loro e la parrocchia dovrebbe impegnarsi per far si che questo accada. Il fatto che io sia considerato un prete un po’ strano conferma che la Chiesa è ancora troppo lontana dall’impegnarsi realmente sulle tematiche di cui stiamo parlando.

12. Se Gesù nascesse oggi cosa penserebbe, che aspetto avrebbe e cosa farebbe? Se Gesù nascesse oggi secondo me arriverebbe in Italia con un barcone a Lampedusa e sarebbe povero e bisognoso. Inoltre credo che sarebbe molto arrabbiato per tutta la cattiveria che vede nel mondo e per i gesti di violenza tra le persone. Inviterebbe a volersi bene e a tradurre la religione nella vita di sempre.

13. Sappiamo che ogni anno per Natale allestisce in chiesa dei presepi particolari. Ci racconterebbe qualcosa al riguardo? Ogni Natale cerco di far capire cos’è realmente il Natale con i miei presepi un po’ strani! L’ultimo che abbiamo realizzato nella parrocchia di Perignano è stato quello dedicato alla campagna “L' Italia sono anch'io” per il diritto alla cittadinanza per gli extracomunitari

Inter v ista a Don Armando Zappol in i(segue dalla prima)

sopra: Don Armando Zappolini

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(finisce a pag. 8)

Lucio Dalla è stato un grande musicista e cantautore italiano nato a Bologna il 4 Marzo 1943 e morto il 1 marzo 2012 .Fin da ragazzo si dedicò allo studio del clarinetto, che suonò in alcuni gruppi jazz bolognesi. Nel 1964 inizia la sua carriera di cantante partecipando anche al Festival di Sanremo. Il vero Dalla comincia a venir fuori negli anni settanta attraverso la collaborazione col poeta Roberto Roversi, col quale incide brani sperimentali come“Anidride solforosa” e “Automobili”. Nel 1978 diventa cantautore e pubblica “Lucio Dalla“ uno degli album più importanti della musica leggera italiana, contenente “l'Anno che verrà” , brano destinato a diventare un classico. Nello stesso periodo si esibisce nel tour “Banana Republic” con Francesco De Gregori , col quale registra alcuni duetti di grande successo, come ”Cosa Sarà“ e “Ma come fanno i marinai”. Il 1986 è l'anno di “Caruso”, il suo maggior successo, anche se il suo disco più venduto è “Cambio” grazie alla filastrocca “Attenti a lupo”.Negli anni 90 dirige la sua etichetta discografica , compone colonne sonore per film, realizza programmi tv , dipinge e si cimenta con la musica classica.

Il 1996 segna l'ennesimo successo discografico con l'album “Canzoni” (1.300.000 copie vendute). Tre anni dopo pubblica “Ciao”, la cui title-track diventa il brano radiofonico dell'estate 1999 e l'album conquista il doppio disco di platino. L'album successivo, “Luna Matana”, vanta la presenzadi Carmen Consoli, Gianluca Grignani e Ron. Una delle sue ultime apparizioni è stata al Festival di Sanremo 2012 dove ha accompagnato il giovane cantante Pierdavide Carone.

A noi piace molto Lucio Dalla perché le sue canzoni sono belle e orecchiabili; alcune sembrano quasi poesie, tipo “Piazza Grande” e “4 Marzo 1943”. Alcune delle canzoni che ci piacciono di più sono: “Caruso”, “L'anno che verrà”, “Anna e Marco” e “Ciao”. Quest'anno con il laboratorio di coro abbiamo deciso di fare un omaggio a Lucio Dalla cantando “Piazza Grande”.

Ciao Lucio!O M A G G I O A L U C I O D A L L A

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ChiaraFedericaMartina

Nelle foto: alcune immagini significative di Lucio Dalla

In questo numero la rubrica della cucina occupa le pagine centrali. Ecco perché.

Nel mese di marzo abbiamo deciso di fare una nuova esperienza: un laboratorio di cucina. Abbiamo così sperimentato cosa significa stare in cucina, preparare le pietanze e poi: organizzare i tavoli, apparecchiare, sparecchiare e, infine, fare le pulizie. Sotto la guida sapiente di Anna Baldini, siamo riusciti a far cenare quasi sessanta persone.Questo è il ricco menù che abbiamo proposto:

Crostini al pomodoroCrostini alla salsicciaCrostini al tonno

Pasta alla boscaiola

Sformato di verdure

Muffin alla marmellata o alla cioccolata

Una serie di piatti piuttosto semplici ma molto buoni che ci hanno tenuto occupati per la preparazione dal primo pomeriggio fin quasi a mezzanotte e che abbiamo mangiato di gusto. Abbiamo in programma di realizzare altre cene e di allargare gli inviti dapprima ai nostri familiari e, successivamente, a tutta la cittadinanza.

In questa e nella prossima pagina troverete gli ingredienti e le ricette per ripetere il nostro menù con i vostri amici. Ci auguriamo che possiate riscuotere il nostro stesso successo.

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LE RICETTE DEL MESE:CROSTINI AL POMODORO

INGREDIENTI:

• 2 fili di pane all'olio • 1 chilo di pomodorini • olio• pepe• sale• origano• aglio

PREPARAZIONE:

Affettare il pane e farlo tostare in forno per renderlo più croccante.

Lavare i pomodorini, dopo di che tagliarli a piccoli pezzettini e condirli con origano, olio, sale e pepe in modo da dargli più

sapore. A piacere si può aggiungere uno spicchio d'aglio

tagliato finemente. Adesso disporre i pomodorini sul pane tostato.

Per decorare i crostini mettere una foglia di basilico su ciascuna fetta di pane.

CROSTINI ALLA SALSICCIA INGREDIENTI:

• 2 fili di pane all'olio• 2 salsicce• 250 g di stracchino• olio• pepe• sale

PREPARAZIONE:

Mescolare la salsiccia con lo stracchino, condire con olio, sale

e pepe. Affettare il pane e spalmare il composto ottenuto.

Infornare a 180° per 10 minuti fino a quando non sono dorati. Servire ancora caldi.a cura di: Arianna, Elena, Irene,

Lorenzo, Maira

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SFORMATO DI VERDURE

INGREDIENTI:

• 800 g di patate• 500 g zucchine• 250 g carote• 250 g spinaci• 3 uova • olio• sale• pepe• brodo granulare • pangrattato• 1 confezione di panna da cucina• 150 g di burro• parmigiano grattugiato

PREPARAZIONE:

Pelare le patate e tagliarle a piccoli pezzi. Lessare in acqua salata e una volta pronte schiacciare con lo schiacciapatate. A parte pulire le carote e gli zucchini e tagliarli a rotelle, cuocere in padella con un po d'olio, sale ,pepe e una tazza di brodo. A parte lessare in poca acqua salata gli spinaci; una volta lessati saltare in padella con una noce di burro.Unire le carote, gli zucchini, gli spinaci e le patate schiacciate, aggiungere le uova, il parmigiano, sale, pepe e girare il tutto. Una volta amalgamato il tutto prendere una teglia da forno abbastanza grande imburrate e spolverare con il pan grattato, versare il composto di verdure nella teglia, livellare e coprire con un piccolo strato di pangrattato. Cuocere in forno per 30 minuti a 180 gradi e comunque fino a quando non si forma una crosta dorata in superficie. Una volta ghiacciato rigirare lo sformato in un vassoio abbastanza grande.

CROSTINI AL TONNO

INGREDIENTI:

• 1 filo di pane all'olio• 2 scatolette di tonno• 1 tubo di maionese• 2 cipolle bianche• 100 ml panna da cucina • 50 g di burro• sale• olio• pepe

PREPARAZIONE:

Sfogliare e tagliare grossolanamente una cipolla bianca. Disporre in una pirofila la cipolla insieme al burro e infornare fino a che non si ammorbidisce. Lasciar raffreddare e tagliare la cipolla a pezzettini, scolare il tonno mescolandolo con la cipolla ed infine unire la maionese e la panna. Tagliare il pane a fette e scaldarlo in forno in modo da renderlo più croccante. Adesso spalmare il tutto sul pane appena riscaldato.

PASTA ALLA BOSCAIOLA

INGREDIENTI:

• 500 g di penne rigate • 2 salsicce• sale• olio• pepe • aglio• una confezione di olive

nere senza nocciolo • 300 g di funghi champignon• 1 confezione di funghi misti surgelati• 1 bottiglia di passata di pomodoro

PREPARAZIONE:

Pulire i funghi prima con un coltello portando via la terra e poi con una spugna, affettare i funghi fini e metterli in padella con un po' d'olio e un aglio. Aggiungere i funghi surgelati ammorbiditi, le salsicce tagliate a pezzettini, le olive sgocciolate e tagliate a pezzi, sale e pepe. Dopo aver saltato il tutto per 5 minuti aggiungere la passata di pomodoro e cuocere il tutto a fuoco lento per 30 minuti.Adesso cuocere la pasta, dopo di che mettere nella padella insieme al sugo e farla saltare.

MUFFIN ALLA MARMELLATA o CIOCCOLATAUna ricetta anche per chi è celiaco

INGREDIENTI:

• 200g di farina di riso • 3 uova • 1/2 bicchiere di olio di

oliva • 1/2 bicchiere di acqua

naturale • 4 cucchiai di zucchero • buccia di limone

grattugiato • 1/2 bustina di lievito per dolci • 1 barattolo di marmellata di albicocche• 1 barattolo di cioccolata • 1 busta di zucchero a velo per decorare• stampini di alluminio

PREPARAZIONE:

Prendere le uova e dividere il chiaro dal rosso. Montare i chiari a neve con un pizzico di sale usando una frusta elettrica . Sbattere i rossi con lo zucchero e la buccia grattata di limone; aggiungere l'olio di oliva e l'acqua. Spegnere la frusta elettrica e a mano con un mestolo unire i chiari montati a neve. Sempre girando con il mestolo aggiungere piano piano la farina di riso e il lievito passati al setaccio. Prendere gli stampini di alluminio e ungerli con olio. Riempire gli stampini con l'impasto preparato e colare al centro un cucchiaio di marmellata o cioccolata. Mettere in forno caldo a 175 gradi e cuocere per 20 minuti. Tirare fuori dal forno, aspettare che freddino e spolverare con lo zucchero a velo.

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Il rugby e' uno sport di squadra diffuso in tutto il mondo. E' uno sport di

t a t t i c a , contatto e combatt imento

perchè il confronto fisico tra i giocatori è una costante del gioco. L'origine e' da attribuire a William Webb Ellis, l'inventore del gioco: nel 1823 William in occasione di una partita di football, raccolse la palla con le mani e inizio' a correre verso la linea di fondo campo avversaria per poi schiacciarla oltre la linea di fondo campo urlando: meta! Dopo questo evento nacque lo sport d a n o i c o n o s c i u t o come rugby, ma con regole diverse tra le varie zone. Q u e s t o provocò nel 1863 una p r i m a scissione: da una parte i rappresentanti di alcuni club decisero di usare le regole di Cambridge, mentre dall'altra continuarono a usare le vecchie regole fondando nel 1871 la Rugby Football Union.Pochi anni dopo, nel 1895, avvenne una nuova scissione all'interno della Rugby Football Union a

causa di alcuni club del nord dell'Inghilterra che fondarono la Northern Rugby Football Union, che apportò grandi modifiche alle regole fino ad arrivare al rugby da noi conosciuto.

Il gioco del rugby è diviso in tre grandi codici regolamentari: il rugby a 15, quello più diffuso, a l3 e, infine, a 7 entrambi gestiti da 2 federazioni e organismi internazionali.

La durata di una partita è 80 minuti, divisi in due tempi da 40 minuti ciascuno. Il recupero dura fino al termine dell'azione corrente. La durata dell'intervallo non può superare i 10 minuti.

La palla deve avere forma ovale ed è composta d i q u a t t r o p a n n e l l i d i c u o i o o m a t e r i a l e sintetico simile ad esso.

In ogni partita si affrontano due squadre di quindici giocatori.

Lo scopo del gioco è che ciascuna squadra, giocando lealmente e nel rispetto

delle regole e dello spirito  sportivo, provi a segnare più punti possibili facendo meta, ovvero appoggiando il pallone a terra nell’area avversaria, oppure facendo passare il pallone tra i pali con un calcio di punizione.

La squadra che segna il   maggior numero di punti è vincitrice della partita.

Il rugbyUN GIOCO BESTIALE GIOCATO DA GENTILUOMINI

Jawad e Simone Ca.

Nel cuore delle colline pisane, circondato da una rigogliosa campagna, sorge Lari, splendido borgo adagiato sull'intersezione di tre crinali a 130 metri s.l.m.L'origine del nome Lari è stata ricondotta al termine etrusco-romano “lar”, Lare, divinità protettrice delle vie di comunicazione campestri, e al nome di persona etrusco “ Lars” . Nel corso del tempo sono stati trovati resti che confermano un'origine etrusca ed un'intensa attività in epoca romana. Inizialmente Lari è conteso tra Lucca, Pisa e la Repubblica di Firenze, per poi diventare un punto di riferimento della Repubblica di Pisa, mentre nel XIII sec. cade in mano alla famiglia Upezzinghi. Nel 1406 passa a Firenze ospitando i Vicari del governo fiorentino, che avevano potere su un vasto territorio. Tra fine '400 e inizi '500 Lari è di nuovo parte della Repubblica di Pisa, che però perderà

definitivamente la sua indipendenza nel 1509. Oggi Lari conserva le strutture della fortezza rinascimentale, già residenza dei vicari fiorentini. Grandi opere, tuttora esistenti, vennero intraprese tra '400 e '500. Nel 1725 il castello fu vittima di una frana, durante la quale perse la vita il figlio del vicario e rimase distrutta la parte esterna del Palazzo; il progetto di ristrutturazione non venne approvato da parte dell'Arcivescovo

di Pisa, quindi i lavori terminati nel 1775 si limitarono alla ricostruzione delle parti distrutte. Da quando, chiusa la pretura di Lari nel 1923, il castello non ha più svolto la sua funzione di

sede amministrativa e giudiziaria, i suoi locali sono stati utilizzati per vari scopi e successivamente affittati a varie famiglie che li hanno adattati a civile abitazione. Così fino a pochi anni fa il castello di Lari si presentava con grossi stravolgimenti rispetto al suo

originario aspetto.Nel 1991 il Comune ha affidato la gestione di questo storico edificio all'associazione culturale ”Il Castello” e si è preso la responsabilità di eseguire gli ultimi lavori di restauro; infine il 19 aprile 2008 è stato nuovamente aperto al pubblico con la presenza delle autorità. Attualmente la struttura è così composta: al suo interno troviamo le prigioni, i sotterranei, il tribunale, il salone dei tormenti (una grandissima sala affrescata intitolata al Granduca di Toscana Pietro Leopoldo) ed altre sale dove sono presenti utensili antichi, carte geografiche storiche, un abito medioevale, pietre antiche e due manichini che raffigurano il processo d'inquisizione; all'esterno è possibile vedere gli stemmi dei vicari di Lari, una cisterna e la chiesa castellana..

Il castello di Lari

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Simone Ci.Federica T.

Michele

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CHIARA S I PRESENTA

IN QUESTO NUMERO:1. INTERVISTA A DON ARMANDO

3.CIAO LUCIO!4.LE RICETTE DEL MESE6. IL RUGBY

7. IL CASTELLO DI LARI8.CHIARA SI PRESENTA

nati nel nostro paese. Nel 2010 abbiamo fatto un presepe per protestare contro i soldi spesi dall’Italia per l’acquisto degli aerei da guerra.Abbiamo anche realizzato un presepe sotto la tenda araba e uno in un barcone come quelli che arrivano a Lampedusa.

14. Ci racconta l'incontro con Madre Teresa? Ho conosciuto Madre Teresa tramite padre Orson Wells che da bambino era stato aiutato da lei. Lui è venuto a Roma per studiare, ma hanno mantenuto i rapporti così quando lei capitava a Roma si incontravano nei weekend. Orson poi ha iniziato a venire da noi a Perignano per aiutarci la domenica quindi per un periodo non è riuscito a incontrare Madre Teresa. Così, una volta, lei gli disse “voglio conoscere questo prete che conta più di me”. Il nostro primo incontro e avvenuto a Roma il 1 maggio 1990 poi alla fine del mese è venuta addirittura, con mia grande sorpresa, a trovarci a Perignano. L’abbiamo accolta molto volentieri, c’erano tantissime persone ad aspettarla. È stato veramente un’incontro importante!

15. Ci racconta la sua esperienza all'estero, un viaggio particolare?Ho viaggiato moltissimo. Solo a Calcutta sono stato 31 volte e ogni viaggio lo ricordo per qualcosa che mi ha lasciato. Uno dei viaggi più belli é stato quello dell'ottobre scorso a Calcutta quando abbiamo festeggiato i venti anni di

attività realizzando una sorta di convegno. In quell’occasione abbiamo avuto modo di incontrare Bado, un ragazzo in difficoltà che venti anni fa abbiamo aiutato

costruendo per lui una casa e aiutandolo a trovare lavoro; oggi ha una famiglia, durante i festeggiamenti ad ottobre è venuto a ringraziarci per quello che avevamo fatto

per lui e a raccontare come da quel momento la sua vita era cambiata. L’aiuto dato a Bado è stata la prima cosa che abbiamo fatto in India; da quel momento abbiamo aiutato molte altre persone. E’ stato commovente ascoltare le parole di Bado durante i festeggiamenti.

16. Tra le varie ambasciate che ha visitato qual è quella più disposta alla collaborazione?A dire il vero non abbiamo mai trovato delle ambasciate particolarmente collaborative. Se proprio dovessi indicarne una, forse quella Ugandese in cui siamo riusciti ad inserire anche 4 ragazze che fanno il servizio civile internazionale.

17. Ha mai fatto sport? E’ tifoso di una squadra di calcio? Si lo sport mi piace molto, anche praticarlo. Al liceo ho sempre fatto corsa veloce, ed ero anche bravo, battevo tutti i miei compagni! Quando mi sono trasferito a Perignano, a 24 anni ho fatto parte della squadra di calcetto degli amatori Uisp. Ora certo ho dovuto smettere perchè l' età e miei ritmi di vita non mi permettono

più di fare cosi tanto movimento. Una volta l'anno vado a sciare e riesco a fare un po’ di alpinismo.Tifo Bologna, fin da giovane!

18. Quali progetti ha per il futuro? Per i prossimi dieci anni l’intenzione è quella di continuare a ricoprire il ruolo di coordinamento delle comunità e proseguire nella vita che conduco oggi. Ho però un sogno che spero di realizzare tra una decina di anni, quando avrò 65 anni, vorrei trasferirmi a fare il prete in un isola della Tanzania così da rallentare i miei ritmi di vita...il posto è bellissimo, vorrei costruire la mia casa ed un pozzo per l'acqua in un terreno che ho gia visto vicino ad una scuola in modo che anche i bambini possano usufruire del pozzo per l’acqua.

Mi chiamo Chiara, sono nata a Pisa il 28 aprile 1982 ed abito a Navacchio. La mia famiglia è composta da quattro persone: babbo Giancarlo, mamma Lorena, mio fratello Luca ed io; oltre a noi ci sono tre cani, di cui due labrador. La mia famiglia ha un ristorante alla “Chiesanova”, da cui ha preso anche il nome. Mia mamma è originaria di Lucca, dove adesso abita mia nonna materna alla quale sono molto legata e con la quale passo molti fine settimana, aiutandola nel fare le faccende domestiche quando lei è a casa mia. Quando ero piccola e andavo da mia nonna a Lucca, specialmente d'estate, passavo il tempo con Sabrina, figlia di una cara amica, che mi faceva

divertire. I miei interessi sono il computer e la musica italiana, sopratutto Laura Pausini e Alessandra Amoroso. Da alcuni mesi frequento il Centro Poliedro e partecipo al laboratorio di giornalino; mi trovo molto bene sia con gli educatori che con i miei compagni. Ho frequentato il Gambacorti di Pisa, indirizzo dirigente di comunità, diplomandomi con 76/100. Ho svolto il Servizio Civile alla Misericordia di Calci come volontaria, la mia mansione era quella di aggiornare i movimenti macchina ed ambulanze al computer.

intervista a cura della Redazione