Gianluca Buttolo è nato a Udine nel gianluca buttolo...

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la scelta GIANLUCA BUTTOLO con un prezioso contributo di UMBERTO AMBROSOLI GIORGIO AMBROSOLI

Transcript of Gianluca Buttolo è nato a Udine nel gianluca buttolo...

www.renoircomics.it

9 7 8 8 8 6 5 6 7 1 2 2 1

ISBN 978-88-6567-122-1

“Ho potuto vivere sempre la mia vita e mai quella voluta da altri. Voglio sia lo stesso per Annalori, Betò, Filippo e Francesca.

Non potrò evitare che abbiano paura, nella vita, ma certamente posso insegnare loro a non aver paura di scegliere… È l’unico modo

utile per stare loro sempre accanto, essere comunque presente.”

la sceltag i a n lu ca b u t to lo

con un prezioso contributo diumberto ambrosoli

g i o r g i o a m b r o s o l i

Nel settembre del 1974, l’avvocato Giorgio Ambrosoli riceve dal Governatore di Banca d’Italia l’incarico di curare il fallimento della Banca Privata Italiana del banchiere Michele Sindona.Abbandonato dallo Stato, che lo ha chiamato a difendere i propri interessi, con l’aiuto di pochi fidati amici, di un integerrimo Maresciallo della Finanza e i vertici di Banca d’Italia, Ambrosoli riesce a completare il suo mandato fra pressioni, minacce e tentativi di corruzione, svelando la “grande truffa” dell’impero Sindona e i legami del bancarottiere con la politica (la DC di Andreotti e Fanfani), la massoneria (Gelli e la P2), un esponente dello IOR (Mons. Marcinkus), la magistratura e la mafia. Dal groviglio di poteri forti, tra alta finanza e politica, emerge la figura di un uomo coraggiosamente libero di seguire i dettami della propria coscienza e del rispetto per le leggi.

Gianluca Buttolo è nato a Udine nel 1968. Inizia l’attività di illustratore nel 2003 dopo una lunga collaborazione con uno studio di Architettura. Ha disegnato per diverse testate giornalistiche, case editrici e per il teatro. Attualmente è impegnato come illustratore di libri per bambini in collaborazione con uno scrittore inglese. Questo è il suo primo graphic novel.

€ 14,90

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Cara lettrice, caro lettore,

questo libro ti è offerto dalle biblioteche del Comune di Milano nell’ambito di Milano da leggere, l’iniziativa di promozione della lettura realizzata in collaborazione con ATM – Azienda Trasporti Milanesi S.p.A.Per conoscere i servizi e altre iniziative delle biblioteche: milano.biblioteche.it

L’edizione 2019 di Milano da leggere è dedicata al racconto per immagini e conserva la sua “cifra milanese” proponendo fumetti e graphic novel di autori, editori, personaggi, ambientazioni in stretto legame con la città.Si ringrazia WOW Spazio Fumetto per l’amichevole collaborazione.

Edizione ridotta di La scelta – Giorgio AmbrosoliSceneggiatura e disegni di Gianluca Buttolo.

ReNoir Comics 2015.

Si ringraziano gli autori e l’editore per la gentile concessione dell’opera.Il suo utilizzo è strettamente personale e non è consentita la riproduzione

o la diffusione ad altri in nessuna forma.

Cara lettrice, caro lettore,

questo libro ti è offerto dalle biblioteche del Comune di Milano nell’ambito di Milano da leggere, l’iniziativa di promozione della lettura realizzata in collaborazione con ATM – Azienda Trasporti Milanesi S.p.A.Per conoscere i servizi e altre iniziative delle biblioteche: milano.biblioteche.it

L’edizione 2019 di Milano da leggere è dedicata al racconto per immagini e conserva la sua “cifra milanese” proponendo fumetti e graphic novel di autori, editori, personaggi, ambientazioni in stretto legame con la città.Si ringrazia WOW Spazio Fumetto per l’amichevole collaborazione.

Edizione ridotta di La scelta – Giorgio AmbrosoliSceneggiatura e disegni di Gianluca Buttolo.

ReNoir Comics 2015.

Si ringraziano gli autori e l’editore per la gentile concessione dell’opera.Il suo utilizzo è strettamente personale e non è consentita la riproduzione

o la diffusione ad altri in nessuna forma.

© Gianluca Buttolo© 2019 - RENOIR Sas

Invito alla lettura

Milano, febbraio 2015

La storia di Giorgio Ambrosoli, mio padre, cioè l’esempio che egli ha dato con le scelte che hanno caratterizzato la sua vita, ha conosciuto una diffusione crescente con il passare degli anni dal momento in cui venne ucciso: inizialmente nota solo ai più attenti, poi coperta da una sorta di oblio nelle more della definizione del processo penale che ha individuato e punito i responsabili dell’omicidio, poi di nuovo oblio fino al 1991 e da lì la possibilità di una sempre più diffusa conoscenza. Due giorni dopo l’omicidio, era stato Marco Vitale, economista, su Il Giornale a rappresentare come fosse ben possibile avere da subito un’opinione molto chiara su quale battaglia avesse combattuto papà, contro quale sistema egli avesse agito; pochi anni dopo era stata la penna di Giampaolo Pansa su La Repubblica a ricostruire con nitore quella storia, anche per stimolare la curiosità di seguire l’imminente processo a carico di Michele Sindona e Robert Venetucci. Eppure, finché nel 1991 (a distanza di quattro anni dalla senten-za che ha condannato all’ergastolo i due imputati), non è uscito il libro Un eroe borghese di Corrado Stajano, ho sempre avuto la sensazione che quella vicenda ed i suoi significati fossero conosciuti da pochissimi. Invece, una sera di quell’anno, alla presentazione milanese di quel libro bellissimo, ho visto quanto diffuso fosse il desiderio di incontrarsi e stringersi intorno all’esempio di papà. Quante persone fossero legate al valore delle sue scelte da un moto che non era solo di riconoscenza, ma anche di nutrimento: come se ci fosse bisogno di abbeverarsi al pozzo di quell’esempio per potersene nutrire, per trovare le energie per imitarlo nel proprio piccolo. Da quel libro è stato tratto nel 1995 un bellissimo film, diretto da Michele Placido e con Fabrizio Bentivoglio nei panni di mio padre. Un documento serio e rigoroso, incapace di cedere alla retorica del dovere e di strizzare l’occhio a sentimentalismi e sensazionalismi. Il Ministro della Pubblica istruzione di allora scrisse ai presidi

delle scuole superiori per invitare i docenti a farlo vedere agli studenti: divenne così materiale didattico. Servizi giornalistici e televisivi, anche negli anni successivi, hanno permesso pure loro di divulgare ulteriormente quella storia; tuttavia, a trent’anni dalla morte di papà, nel 2009 io stesso ho sentito l’esigenza di riproporla. A differenza di tante altre vicende italiane, le bocce erano ferme da tempo: non solo la verità – attraverso il processo conclusosi nel 1987 – era emersa rapidamente con chiarezza, ma nessun elemento negli anni si era aggiunto a scalfire la solidità della ricostruzione processuale o ad arricchire quella parte di ricostruzione non pertinente al processo penale. Eppure ho ritenuto che il racconto dell’esempio di vita di papà, in una nuova forma, dovesse essere offerto a chi allora era distratto o naturalmente assente, e a chi non aveva ancora avuto l’occasione di sapere che c’è quel pozzo cui abbeverarsi.Ho scritto così, per i tipi di Sironi Editore, Qualunque cosa succeda, cercando di mettere in evidenza la normalità della vita di papà, della sua persona. Un’evidenza di normalità che può aiutare a capire come, nella quotidianità di scelte ben meno drammatiche di quelle che egli ha affrontato, tutti si possa essere armati del medesimo coraggio di difendere la propria libertà e di essere responsabili, senza dover essere animati da spirito eroico. Da quel libro è stata tratta una miniserie TV di gran successo, trasmessa su RAI1 pochi mesi prima della pubblicazione di questa opera. Articoli, servizi giornalistici televisivi, libri, un film e una serie TV: in tanti mi chiedono quale sia fra le fonti che tramandano l’esempio di papà quella che preferisco. Non esiste una risposta giusta, poiché ciascuna di quelle fonti è adatta a persone diverse: dipende da quanto tempo si intende dedicare, quanto si vuole approfondire, se si ha una curiosità anche della parte “tecnica” della vicenda (come la Banca Privata è fallita e quali azioni la Liquidazione ha posto in essere per ricostruire i fatti e recuperare il maltolto) o se si è più interessati al profilo umano, ma dipende anche dalla predisposizione di ciascuno per l’una o l’altra forma narrativa. Quindi, quando mi viene posta quella domanda, la mia atten-zione fugge all’immaginare quali strumenti ancora possano permettere all’esempio di papà di raggiungere chi può giovarsene.

Questa pubblicazione è la testimonianza di come anche il fumetto possa essere occasione di una ricostruzione molto documentata, fedele, approfondita e seria da offrire all’attenzione di quei lettori che amano questo linguaggio fatto di immagini e testo. La bibliografia testimonia il grande lavoro di ricerca, orientato con intelligenza. Il lavoro dell’autore è stato talmente scrupoloso da riproporre dettagli apparentemente marginali (anche affidati solo alla parte di immagine), ma in realtà determinanti per entrare nella storia e capirne il significato. Buona lettura, quindi!

Umberto Ambrosoli

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milano, 24 settembre 1974.

ore 23.00.

avvocato ambrosoli?

mi scusi, avvocato ambrosoli...

sono io.

...il Governatore di banca d’italia,Guido carli, la attende domani

a roma.

buonasera.

va bene,riferisca che ci sarò.

buonasera.

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roma, 25 settembre 1974.

annalori...

sono solo!

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mi hanno nominato unico commissario liquidatore della bpi*di sindona.diconoche...

...sindona ha sistemati-camente iGnorato oGni reGola am-ministrativa e contabile...

* bpi, banca privata italiana.

...difficilmente recuperabili.

...una condotta che ha portato a un passivodi 168 miliardidi lire...

...la situazione descrittadaGli ispettori incari-

cati dei controlli è di estrema

Gravità...

...l’istituto non è stato Guidato seGuendoi criteri di un ente confunzioni di interesse

pubblico...

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sarcinelli sarà il mio interlocutore con banca d’italia.

incontrerà...o, meGlio, incontreremo

persone che faranno l’impossibile per

ostacolarci.

...sembra unapersona a

modo...vedremo...

quante sigarettehai fumato oggi? sono solo

al secondo accendino...

lo farò,dottor sarcinelli,

lo farò.

ha detto che dovranno essere tutelati soprat-tutto i piccoli risparmiatori.

mi ha Garantito il suo appoGGio per

l’intera duratadell’incarico.

lo tenGa sempre a mente, avvocato

ambrosoli.

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come stannoi bambini?

volevano salutarti e Gli ho promesso che saremmo rien-

trati presto.

come èandata a roma?

non lo so, anna. ai tempi della sfi* i commissari incaricati della liquidazione

furono tre, a cui si aGGiunsero pro-fessionisti esterni in qualità

di collaboratori.

* sfi, società finanziaria italiana, alla cui liquidazione partecipò lo stesso ambrosoli.

oGGi, io sono il solo a curare il fallimento di una banca con rapporti a livello internazionale e di pro- prietà di uno dei più cele- brati uomini in campo economico...

...uomo che, non molto tem-po fa, è stato definito pub-blicamente dall’onorevole

andreotti “salvatore della lira”.

te la caverai benissimo, GiorGio.

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vorrei solo capire se questa scelta è un seGno di fiducia nelle mie qualitàprofessionali...

...o se pensano che una sola persona sia, al bisoGno, più facile

da manovrare.

come mi ripeti spesso con quel tuo tono prudente,

“vedremo”...

comunque,accettando l’incarico

ho la possibilitàdi fare qualcosa

di utile per il paese... e questo

non è poco.

ti piace prendermi in Giro, anna? un po’.

quindi, festeGGiamo! Godiamoci la pizza...

sindona può aspettarefino a domani

mattina.

temo solo che per i prossimi mesi sarà

difficile cenare fuori come stasera.

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milano, 27 settembre 1974.

non sarà un’impresa rapidae facile e con il tempo potrà

solo complicarsi.

tempo che non avròper francesca...

...per filippo, umberto

e annalori.

ho telefonato a pino Gusmaroli.

lo vorrei in squadra.

“ti sei preso unbel carciofoda manGiare”,

ha detto.

confido nel suo aiuto e in quello di tino e pollini.

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mancano ore all’apertura della banca, ma quando arrivo in via boito ci sono Già un centinaio di persone in coda.

e nessuno immaGina di essere in attesa davanti al

nulla...

...a una banca che non esiste più!

sanno il poco che

hanno scritto i Giornali.

volti tesi,voci rotte

dall’emozione. sperano di recuperarei risparmi di

una vita.

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sono l’avvocatoambrosoli.

avvocato, non la aspettavamo così

presto...

i muri, Gli ufficie Gli impieGati...

non c’è un dettaGliofuori posto.

ma è questo ordine a tradire la

realtà.

nulla è piùordinato di uno spazio vuoto.

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preferireidi no.

immaGinovorrà stabilir-si nell’ufficio dell’avvocato

sindona.

l’ufficio va siGillato per evitare di dover

rincorrere i documenti chissà dove.

almenoquelli di cui

rimane ancora una traccia.

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mi sbaGliavo.non ti hanno dato da

manGiare un carciofo, ma da spostare una

montaGna!

ho pensato lo stesso mentre cominciavano

a portarmi parte deGli incar-

tamenti.

ero nel panico, credimi, pino... poi ho preso un foGlio in mano e l’ho letto... l’ho posato e

ne ho preso un altro...

...e ho capito che, dopotutto, anche la montaGna più alta è la somma di

piccoli sassi posti uno sopra l’altro.

miGliaia e miGliaia, certamente,come i documenti che dovremo controllare... ma anche piccoli

e quindi più facili da spo-stare alle nostre

spalle.

GiorGio, qui si parla di Gestire da solo miGliaia di rapporti di una

banca nata dalla fusione “furba” di due istituti di proprietà

di sindona.

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all’inizio, come i sassolini, i documenti ci sembreranno

tutti uGuali...

...ma se riusciamo a elaborare un sistema che faciliti l’incrocio dei dati che avremo a disposizione,

possiamo farcela.

e tutto questo, come pensi di

farlo?

per il resto ci affideremo al nostro intuito, alla nostra memoria e, per quello che ho

visto, a una buona dose di fortuna.

con matite, penne,

Gomme...

...sperando che la banca ci permetta

di usare le sue calcolatrici.

è il primo Giorno in banca, abbiamo fatto

le 4 di mattina, e l’avvocato fa del

sarcasmo.

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i primi Giorni controlliamo un numero incalcolabile di incartamenti.

la maGGior parte inutiliper ricostruire i movimenti

di denaro e di valori della banca.

lavoriamo con l’opprimente sensazione di non essere mai soli.

dormiamo poco ma senza perdere la nostra lucidità.

i documenti non sono dove dovrebbero essere e quelli

più compromettenti sonoGià stati distrutti.

rallentati, spiati e osteGGiati, riusciamo a diseGnare un

primo, parziale quadro della situazione.

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mi chiedo perché nessu-no abbia preso provvedimenti,

se la situazione di insolvenza era nota dal ‘71... due mesi fa parlavano

ancora di sal-vare questa

banca.

evidentemente,Gli appoGGi di sindona sono

importanti e non solo di caratte-

re politico.

quando peròuna azienda

pubblica come il banco di roma reGala 100 milioni di dollari a sindo-na, senza Garan-zia, è chiaro che a livello politico sono tutti re-

sponsabili... chi lo ha permesso e

anche quelli cheavrebbero

dovutoopporsi.

non lo ammettia-mo apertamente,ma abbiamo paura

che questo incarico metterà a dura prova la

nostra fiducia nei confronti delle

istituzioni.

le stesse che siamo chiamati a rappresentare e

tutelare.

e sindona?

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se qui a milano le cose dovessero andar male, a new York non avrei spe-ranze contro le accuse per il fallimento della national franklin

bank*.

false comunicazioni socia-li, illecita ripartizione de-Gli utili, falso in bilancio.

hai uno, forse due Giorni di vantaGGio, ma è chiaro che l’italia non è più un posto sicuro.

si tratta disceGliere fra

svizzera o america.

* ventesima banca per volume di affari neGli stati uniti. dal 1972, acquistata e controllata da sindona.

di positivo c’è che dovranno proce-dere secondo le reGole. ciò li

renderà prevedibili.

sappiamoanche di cosa

possonoaccusarci,questo è chiaro,licio.

dalla svizzera continuerei a tenere sotto controllo la situazione.

oltretutto, il loro sistema

Giudiziario non prevede

l’estradizioneper molti dei

reati di cui do-vrò rendere

conto.

neGli stati uniti potrei invece con-tare sull’appoG-Gio di molti “amici” e sfruttare il pre-stiGio di cui ancora Godo, insistendo sulla tesi della persecuzione

politica da parte dei comunisti.

ambrosoli non mi preoc-cupa. non sa quali cas-setti aprire e passerà

del tempo prima che inizi a rappresentare

un problema.

il mandato di cattura

è Già piùfastidio- so.

sei sicurodelle tuefonti al

palazzo di Giustizia?

posso dirti la marca di penna usata da urbisci per firmare il mandato, ma so

che non lo chie- derai.

36 37* cit. da intervista.

il fallimento della bpi è stato dichiarato senza

che ve ne fossero fondati motivi.

per Gli americani, dopotutto, rimanGo il “Genio della finanza”.

il time rico-nosce in me

”il finanziere di maGGior successo”.

business Week mi ha eletto “l’italiano più Geniale dal

dopoGuerra”.

basterà ripetere le stesse frasi ai Giornali, alle televi-

sioni, nelle università e tutti finiranno con il credermi la

vittima di un attacco politico mirato a colpire quanti, come me, da sempre sono impeGna-

ti nella lotta control’ideoloGia comunista.

si è ricorso a tale procedimento

per depredarmi di tutto in italia e in svizzera

dove io reGolarmente, uno dei pochissimi

italiani, avevo dei beni.

mentreè noto che i capitali

vanno via dall’italia in bianco, in nero e in rosso,

io sono stato uno dei pochis-simi italiani che ha sempre importato capitali in italia

e come premio io oGGimi trovo in esilio*.

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con un riGhello e pennarelli colorati, diseGno un poster

cercando di mettere in relazione le opera-zioni e i rapporti fra le società che appar-tenGono al Gruppo.

seGuendo il denaro in entrata e uscita dalla bpi ci rendiamo conto che sarà complicato anche solo coGliere l’estensione dell’im-

pero sindona.

scambi reciproci, consi-Gli di amministrazione in fotocopia, tutto por-

terebbe a ipotizzare un unico Grande proprie-

tario...

purtroppo, neGli uffi-ci è più facile trovare le barchette di carta minuziosamente ripie-Gate da sindona che prove documentali a

sosteGno delle nostre ipotesi.

preoccupante notare che le società con-trollate sembrano

essere nient’altro che scatole vuote

o contenenti altre scatole...

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non sono stato la prima scelta per questo incarico...

...eppure la mia nomina continua a suscitare

ipotesi.

neGli ambienti della finanza è opinione diffusa che il mio sia

solo un ruolo di facciata.

avvocato, un maresciallo della Guardia di finanza chie- de di lei. lo faccia

accomodarenel mio uffi-

cio.

maresciallo novembre, questo è un man-dato di perquisizione e di sequestro!un palese seGnale di sfiducia nei miei confronti o, peGGio, un modo per rallentarmi e impedirmi di svolGere le funzioni di pubblico uffi- ciale.

avvocato,mi permetta, ma è stato lei

a richiedere al tribunale una

dichiarazione di insolvenza del-la banca di sin-dona e l’avvio di una indaGine per bancarotta

fraudolenta.

il pm viola, constatata la complessità dei do- cumenti ricevuti dal

suo ufficio, ha chiesto il nostro aiuto.

e noi, per svolGere le indaGini, dobbiamo Guardare proprio quei documenti. la questione è

tutta qui.

maresciallo, parliamoci chiaro, più mani muovono le carte, più facilmente

queste si perdono… e ho Già speri-mentato che nel suo ambiente

molti auspicano che ciò accada.

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...farò finta che lei non abbia detto nulla.

e per questa volta mi imponGo di non aGGiunGere altro.

ora, per cortesia, firmi la notifica del mandato e chiudiamo qui la faccenda.

preGo.

Grazie,avvocato.

avvocato...

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vittorio, è diventato impossibile lavorare. per qualsiasi stupidaG-

Gine devo firmare carte e per-messi ai finanzieri.

hanno invaso Gli uffici!un modo per controllarmi,

come fanno quelli che in banca continuano a fare il Gioco

di sindona.

capisco la tua irritazione, ma perché volevi vedermi?

non per lamentarti dei finanzieri…

conta su di me, GiorGio.

e sono felice che tu me lo abbia

chiesto.

sì? ne riparliamo fra una setti-

mana.

i tempi strinGono e ho bisoGno che tu dia una mano a

me e aGli altri.

sembrala battuta di un film, ma l’idea è

quella.

vuoi riunire il Gruppo?

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Non potrò evitare che abbiano paura, nella vita, ma certamente posso insegnare loro a non aver paura di scegliere… È l’unico modo

utile per stare loro sempre accanto, essere comunque presente.”

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Nel settembre del 1974, l’avvocato Giorgio Ambrosoli riceve dal Governatore di Banca d’Italia l’incarico di curare il fallimento della Banca Privata Italiana del banchiere Michele Sindona.Abbandonato dallo Stato, che lo ha chiamato a difendere i propri interessi, con l’aiuto di pochi fidati amici, di un integerrimo Maresciallo della Finanza e i vertici di Banca d’Italia, Ambrosoli riesce a completare il suo mandato fra pressioni, minacce e tentativi di corruzione, svelando la “grande truffa” dell’impero Sindona e i legami del bancarottiere con la politica (la DC di Andreotti e Fanfani), la massoneria (Gelli e la P2), un esponente dello IOR (Mons. Marcinkus), la magistratura e la mafia. Dal groviglio di poteri forti, tra alta finanza e politica, emerge la figura di un uomo coraggiosamente libero di seguire i dettami della propria coscienza e del rispetto per le leggi.

Gianluca Buttolo è nato a Udine nel 1968. Inizia l’attività di illustratore nel 2003 dopo una lunga collaborazione con uno studio di Architettura. Ha disegnato per diverse testate giornalistiche, case editrici e per il teatro. Attualmente è impegnato come illustratore di libri per bambini in collaborazione con uno scrittore inglese. Questo è il suo primo graphic novel.

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