Gestione per la Qualità

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Gestione per la Qualità. Pietro. Sommario. 1. Cosa , come, la storia e perché - La qualità - La ricerca della qualità - Il taylorismo: cause ed effetti - La politica “zero difetti” - Mark: essere o avere lavoro allienato il soldiering il surplus - PowerPoint PPT Presentation

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Gestione per la Qualità

Pietro QuickTime™ e undecompressore

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Sommario1. Cosa, come, la storia e perché - La qualità - La ricerca della qualità - Il taylorismo: cause ed effetti - La politica “zero difetti” - Mark:

– essere o avere – lavoro allienato– il soldiering– il surplus

- Taylor

- organizzazione scientifica del lavoro

- il “computer integrated manufacturing”

- L’uomo alla base del processo produttivo (Giappone)

- Esigenze dell’utenza

- Investimento sulla qualità

- Miglioramento continuo

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Cos’è

- La qualità

- La ricerca della qualità- Il taylorismo: cause ed

effetti- La politica “zero difetti”

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Cos’è la Qualità? La Qualità .... sappiamo che cos’è, eppure

non lo sappiamo. Questo è contraddittorio.

Alcune cose sono meglio di altre, cioè hanno più qualità.

Ma quando provi a dire in che cosa consiste la Qualità astraendo dalle cose che la posseggono,

paff,

le parole ti sfuggono. Ma se nessuno sa cos’è, ai fini pratici non esiste per niente.

(Robert M. Pirsig: Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta)

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DefinizioneSecondo Zingarelli qualità è una voce dotta, deri-

vata dal latino. Può assumere diversi significati: 1. Elemento o insieme di elementi concreti che

costituiscono la natura di qualcosa o qualcuno e ne permettono una valutazione in base a una determinata scala di valori.

2. Attributo o proprietà morale o spirituale, che determina e caratterizza una persona e permette di darne un giudizio o una valutazione.

3. Dote, virtù, pregio.4. Specie, sorta, genere .5. Ecc.

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secondo Tamburrano

la qualità sembrerebbe assomigliare ad una tavola galleggiante sul mare, che il capriccio delle onde e delle correnti trasporta ora in una direzione e ora in un’altra

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In senso relativo riferendoci, cioè, al contesto

di cui ci occupiamo, l’inter-pretazione più corretta sembrerebbe quella di: caratteristica più adeguata di un prodotto o di un servizio, ossia: fitness for use o rispondenza all’uso.

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Come realizzare la Qualità

Orientamento sui processi = fare bene la prima volta

Consente di “consegnare” all’utente un servizio “ripulito” da tutti i possibili difetti, invece di affidarsi, a posteriori, a costosi interventi riparativi e, quindi, attuando una ….

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politica “zero difetti” Consiste in un’intelligente

analisi delle cause che han-no determinato il fall-off rate (tasso di difettosità) del servizio e in una altret-tanto intelligente azione correttiva, nel corso della realizzazione del processo, attuando un …..

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orientamento sui processicioè:

sul bene prodotto o sul servizio vengono effettuati tutti i possibili controlli prima della consegna.

quindi, fare bene la prima volta è la traduzione operativa della politica “zero difetti”.

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Un po’ di storiaMarx (1848), concepisce

la macchina come stru-mento che consentireb-be di affrancare l’uomo dalla schiavitù del lavo-ro, lasciandogli più tempo per realizzare se stesso ……..

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Essere vs. Avere ..... come persona che sente,

pensa, ama e riconosce se stesso nelle proprie competenze e nel proprio ingegno.

E non nelle cose che usa, che possiede (le manifestazioni divenute esteriorizzate del proprio lavoro).

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Lavoro alienato Ma le macchine consentono di

produrre sempre di più. Il lavoro non appartiene più all’operaio perché il prodotto del suo lavoro diviene sempre più grande, un oggetto fuori di lui, in cui non si riconosce, l’operaio pone la sua vita nell’oggetto della sua produzione, che tanto più diventa grande, tanto più lo ridimensiona (alienazione).

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Il soldiering È il rallentamento

sistematico e intenzionale del lavoro, attraverso cui l’operaio cerca di attuare la lotta di classe per una più equa distribuzione del surplus prodotto con il lavoro.

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Surplusprofitto del padrone

+salario dei lavoratori

=

surplus

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Presupposto del taylorismo

secondo Taylor, non si erano resi conto (i padroni e gli operai) che il problema poteva essere risolto concentrando gli sforzi per aumentare l’entità del surplus, fino al punto in cui sarebbe divenuto così grande che non sarebbe stato più necessario litigare sul come avrebbe dovuto essere diviso

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Il Taylorismo (inizio 1900):

Taylor, ossessionato dal soldiering, propone, allora, l’organizzazione scientifica del lavoro (OSL), dividendo i compiti della program-mazione da quelli della sua esecuzione.

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Principi dell’OLS1. studio scientifico dei metodi

lavorativi migliori, in rapporto sia alle caratteristiche del lavoratore che a quelle della macchina

2. selezione e addestramento scientifico degli operai

3. instaurazione di rapporti di stima e di cordiale collaborazione tra direzione e manodopera

4. distribuzione uniforme del lavoro e della responsabilità tra amministra-zione e manodopera addetta alla produzione

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Obiettivi dell’OLS In pratica, però, la ricerca del

massimo profitto per una cerchia (sempre più ristretta) di coloro che detengono i mezzi di produzione (uso capitalistico delle macchine), ha finito per condan-nare tutto il resto della popolazione allo sfruttamento e al progressivo impoverimento, non solo economico

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Negli USA (XX sec)

Americani interpreti e seguaci più convinti e più accaniti del taylorismo.

Ricerca e sviluppo di strumenti idonei per incrementare la produzione e la ricerca della qualità.

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e …. in tempi recenti, hanno dato

vita ad un approccio basato sull’alta automazione e sull’orientamento a computer integrated manufacturing, ricorrendo, anche ad una schiera di specialisti in grado di controllare la qualità del prodotto.

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Per i Giapponesi, invece.…

alla base del processo produttivo c’è l’uomo, elemento fondamentale e imprescindibile.

il raggiungimento della qualità può essere ottenuto a condizione che tutto si svolga nell’ambito di un rapporto umano che renda l’uomo responsabile del suo lavoro.

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Appartenenza: il lavoratore

Sollecitando l’approvazione e la sua creatività il lavoratore viene motivato al suo lavoro e ne viene reso partecipe.

Si riconosce nell’azienda che abbandonerà solo alla fine della sua vita lavorativa.

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L’azienda, invece, si riconosce nell’uomo a cui dà

la consapevolezza della sua competenza e della sua creatività

In tal modo, lo motiva e lo responsabilizza, qualunque sia il suo livello occupazionale o la posizione occupata nell’azienda.

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l’utenza esige un bene:

facile da usare di agevole manutenzione versatile (rispondente agli

usi più diversificati) non obsolescente in tempi

rapidi ripulito di tutti i possibili

difetti

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.. e.. cost of ownership

con costo d’uso più contenuto in termini di:

1. deprezzamento nel tempo2. consumo (costo di esercizio)

3. costi paralleli (tasse, assicurazioni)

4. costi dei ricambi e delle riparazioni

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Esigenze dell’utente Il cliente, fatto esperto

da precedenti esperienze negative valuta la minore inciden za del life-cycle costing, o cost of owenership e diventa più esigente

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Investimento Può, dunque, essere invogliato

ad investire su di un prodotto di maggior costo iniziale, ma più conveniente (perché di qualità superiore)

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Investire sulla qualità Dopo la seconda guerra

mondiale, i giapponesi introdussero,dunque, il concetto che puntando e investendo sulla qualità si ottengono dei profitti che travalicano l’entità dell’investimento stesso

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Miglioramento continuo

Inoltre, correggendo, nel corso della realizzazione del processo, il difetto riscontrato (piuttosto che affidare la medesima correzione, dopo la consegna al cliente, ad una rete di assistenza) si deve sopportare un costo, ma, nel tempo, diminuiscono gli interventi di assistenza e i collaudi e, quindi, si realizza un risparmio.

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Miglioramento continuo

miglioramento continuo del sistema di gestione della qualità

responsabilità della direzione

Realizzazione del prodotto

gestione dellerisorse

misurazioni, analisi e miglioramento

otput

soddisfazione del cliente

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PerchéLa ricerca della Qualità consente di:1. salvaguardare le aspettative e gli

interessi degli utenti2. oltre quelle dell’azienda che

conquista quote di “mercato” (utenti) sempre più vaste.

3. in funzione dell’immagine di qua-lità essa realizza profitti superiori alle spese per la ricerca della Qualità.