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Corso di Formazione per Esperto Ambientale Controllo Qualità e Gestione dei Rifiuti La Comunicazione efficace La gestione strategica della relazione 7 marzo 2016 1 La Comunicazione efficace Marzia Sandroni Comunicazione e Marketing Azienda USL Toscana sud est

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Corso di Formazione per Esperto Ambientale

Controllo Qualità e Gestione dei Rifiuti

La Comunicazione efficaceLa gestione strategica della relazione

7 marzo 2016

1

La Comunicazione efficace

Marzia SandroniComunicazione e Marketing

Azienda USL Toscana sud est

Comunicazione ambientale: principali riferimenti normativi

Comunicazione ambientale negli schemi

• ISO 14001 • ISO 14001 • EMAS

La relazione tra Azienda e ambiente:

principali documenti informativi

• Bilancio Ambientale

• Report Ambientale

• Dichiarazione Ambientale

• Report di Sostenibilità e Bilancio Sociale

Obiettivi della Comunicazione ambientale

• Informativi

• Educativi

• Partecipativi/di governance

“Comunicare l’ambiente quindi, in scenari di sostenibilità, è diventatouno strumento di governance indispensabile all’interno delle pubblicheamministrazioni e delle imprese che scelgono di organizzare il propriolavoro sviluppando valori, azioni e sistemi di gestione ambientale con ilfine di promuovere comportamenti a favore della tutela dell’ambiente efine di promuovere comportamenti a favore della tutela dell’ambiente edello sviluppo sostenibile”.

*norma UNI ISO14063

Dove non c’è relazione non c’è contenuto

I fondamenti della ComunicazioneLa gestione strategica della relazione

7 marzo 2016

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della Comunicazione

LA STRATEGIA ciò che scegliamo di fare

(per il 20% fallimentare)

LA RELAZIONE la relazione con noi stessi, e con gli altri

«Nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu» Aristotele

LA RELAZIONE la relazione con noi stessi, e con gli altri

(per il 50% fallimentare)

La relazione

La maggior criticità è situata a livello emotivoLa maggior criticità è situata a livello emotivo

…riduce, il nostro autocontrollo, la nostra consapev olezza…

TENTATA SOLUZIONE RIDONDANTE

.. la ripetizione di copioni che si sono dimostrati vincenti in situazioni precedenti

TSD

situazioni precedenti

…che reiteriamo automaticamente in contesti in cui s arebbero e si dimostrano fallimentari

“Ognuno di noi”, recita un motto cinese, “va a dormire ogni notte con una tigre accanto. Non puoi sapere se questa, al suo risveglio, vorrà leccarti o sbranarti”.

La relazione con noi stessi

Qual è il nostro ruolo nella definizione della realtà?

PRESUPPOSTO

Costruttivismo radicale, von FoersterPrincipio di indeterminazione, HeisenbergTeoria della relatività, Einstein

non esista “la verità”

esistono situazioni che si costruiscono, si modificano e che sono realizzate dal soggetto che le osserva e che crede che la realtà sia indipendente da sé

Seppur le maggiori criticità siano situate a livello emotivo

Per non essere soprafatti dalle nostre reazioni emotive- impulsive

Il livello emotivo e le abilità comunicative

Per non essere soprafatti dalle nostre reazioni emotive- impulsive dobbiamo essere

sicuri sulle nostre abilità comunicative sul livell o razionale

I fondamenti

La gestione strategica della relazione

7 marzo 2016

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della comunicazione dal modello meccanico, al modello sistemico

Etimologia

dal greco antico:

il termine koinonia,

Cosa significa comunicare

il termine koinonia, designa il concetto di comunità

Etimologia

dal latino communio

per catacresi di sineddoche, attraverso la terminazione

Cosa significa comunicare

per catacresi di sineddoche, attraverso la terminazione–atio (che in latino indica forme astratte di azione) determina la parola cum munis actio

Communicatio = Partecipazione = letteralmente messa in comune

I fenomeni sociali avvengono tramite fenomeni espressivi che sono stati iscritti in modo tale da riferirsi ad un contenuto

Questo fenomeno detto di significazione o referenza implica alla base un REPERTORIO

Come rendere efficace la comunicazione

REPERTORIO

in vista di un destinatario

Non è un fenomeno autosufficiente ma mira ad interagire con le menti di altri (Volli, Sociologia della Comunicazione)

A CHI?

Il target

I ricercatori dei “Bell TelephoneLaboratories” cercavano di comprendere come si possa aumentare l’efficienza e la fedeltà della trasmissione del messaggio telefonico

Modello meccanico, 1948

Nasce così la teoria dell'informazione segnata dalla pubblicazione del lavoro "A Mathematical Theory of Communication" (Una teoria matematica della comunicazione) Claude Shannon

Questo schema introduce anche il concetto di + rumore

cioè qualsiasi cosa di involontario

che disturbi la decodifica di un messaggio.

Modello meccanico

Interferenza

tecnica (i disturbi nella ricezione di una stazione radio) semantica, come distorsione del significato del messaggio dovuta a differenze…

Modello meccanico

Non c’è alcun riferimento al valore di significato dei segni, né al contesto circostanziale in cui vengono adottati.

Trasmittente e ricevente sonoTrasmittente e ricevente sononozioni meccaniche che non possiamo colmare con la soggettività umana.

J. C. Maxwell, il quale nel 1868I sistemi automatici (governor) in grado di autocorreggersi grazie al ritorno

di informazione

Cosa significa comunicare

1948 Norbert Wiener "la scienza della comunicazione e del controllo“cibernetica (dal greco kybernetiké téchne, ‘arte del governare’, a cui si collega il termine inglese governor)

OVVERO LA RISPOSTA CHE IL SISTEMA UTILIZZA COME CONTROLLO

Dagli studi di Norbert Wiener sui sistemi cibernetici

Gregory Bateson applica lo stesso concetto alle relazioni umane

Il feedback

Gregory Bateson applica lo stesso concetto alle relazioni umane

Come nel sistema cibernetico le informazioni che passano provocano reazioni che ricorsivamente vengono reintroiettate nel sistema attraverso i feedback regolatori.

Nel modello sistemico l’attenzione si sposta dalla ricezione del messaggio alla

sua comprensione.

L’attenzione, anziché al tipo di informazione trasmessa, viene rivolta a ciò che di quel messaggio viene compreso e di cui il destinatario ci rende partecipi

Dall’approccio meccanico a quello sistemico

quel messaggio viene compreso e di cui il destinatario ci rende partecipi attraverso le sue reazioni.

La comunicazione passa dalla soggettività degli interlocutori, l’atteggiamento, il comportamento, si passa da un approccio cosiddetto “fisico” a quello psicologico e sociologico.

La pragmatica è una disciplina della linguistica che si occupa della lingua come azione reale e concreta.

Non della lingua intesa come sistema di segni ma osserva come e per quali

Cosa significa comunicare, 1967

di segni ma osserva come e per quali scopi la lingua venga utilizzata ed in qual misura soddisfi esigenze e scopi comunicativi.

Più nello specifico, la pragmatica si occupa di come il contesto influisca nell’interpretazione dei significati.

I principi

la Comunicazione è influenzata dal contesto

La pragmatica della comunicazione

la Comunicazione è relazione

La comunicazione si realizza indipendentemente dalla comprensione

La pragmatica della comunicazione evidenziacome ogni processo comunicativo tra esseri umani sia sempre composto da due dimensioni diverse ma inseparabili:

da un lato il CONTENUTO ESPLICITO, ossia ciò che le parole dicono in base ai

Cosa significa comunicare

da un lato il CONTENUTO ESPLICITO, ossia ciò che le parole dicono in base ai significati convenzionali /repertorio significazione;

dall’altro LA RELAZIONE INTERPERSONALE, ossia quello che i parlanti non dicono a parole ma lasciano intendere, a livello verbale e più spesso non verbale, sulla qualità della relazione che intercorre tra loro e sulle aspettative reciproche.

Watzlawick ed i suoi collaboratori (Scuola di Palo Alto) considerano comunicazione e comportamento come sinonimi nel senso che tra due individui qualunque comportamento – incluso il silenzio – ha un valore comunicativo ed è efficace nel modificare il comportamento e le aspettative del ricevente

La pragmatica della comunicazione, 1967

I cinque assiomi

1. Impossibile non comunicare

2. Quando c’è comunicazione c’è relazione, la relazione qualifica il contenuto

La Pragmatica della comunicazione

3. Il modo di interpretare la comunicazione è in funzione della relazione tra i comunicanti. Poiché la comunicazione è un continuo flusso da una direzione all’altra, la lettura è determinata dal tipo di relazione che lega i comunicanti

4. La comunicazione può essere analogica o numerica/digitale

5. La Comunicazione è legata alla asimmetria, anche detta complementarietà, e simmetria tra i due comunicanti.

Il Sistema Comunicazione

La comunicazione dialogico relazionale: LA SCELTA DELLE PAROLE

La loro scelta a che vedere con i livelli logici del pensiero. Quindi con come vengono percepite (Robert Dilts, 2003)

La comunicazione verbale: la scelta delle parole

ESSERE missione

identità, valori

ci sono i nostri valori, i motivi,

i perché

FARE abilità c’è il dove agiamo, il quando, Il comportamentocosa facciamoambiente

Il mondo dell’essere rappresenta la nostra identità, è il nostro intimo…

ESSERE missione

identità, valori

ci sono i nostri valori, i motivi,

i perché

La comunicazione verbale: la scelta delle parole

Il mondo dell’essere rappresenta la nostra identità, è il nostro intimo…

- Hai fatto una stupidaggine- Sei stupido

- Ti sei comportato in modo arrogante (in quella situazione)-Ti sei comportato in modo arrogante (sempre)

LA GENERALIZZAZIONE ALZA IL LIVELLO ALL’ESSERE

Attenzione quindi:

ESSERE missione

identità, valori

ci sono i nostri valori, i motivi,

i perché

La comunicazione verbale: la scelta delle parole

Attenzione quindi:

Alla differenza tra SPECIFICO E GENERALETra CONTESTUALE E GENERICOTra FARE ED ESSERE

TG

MR

L

DxSx

Concetti percettivi: parole tenere, rigide, piene aspre

Wolfang Koheler, 1929

B

P

D

È anche detta legge delle 3 Key:

Kiss Kick Kiss

B.L.I.M. = Bottom Line in the Middle

La disposizione delle parole: la sintassi

B.L.I.M. = Bottom Line in the Middle

…BLOT = Bottom Line on Top…BLOB = Bottom Line on the Bottom

CHANGE YOUR WORDS

CHANGE YOUR WORLD

riguarda

� Il delle parole

La comunicazione non verbale

� i gesti

� la disposizione nello spazio

‘E quella parte della comunicazione che comprende tutti gli aspetti di uno scambio comunicativo CHE NON RIGUARDANO IL LIVELLO PURAMENTE

SEMANTICO del messaggio, ossia che non riguardano il significato letterale delle parole che compongono il messaggio stesso

Comunicazione non verbale

delle parole che compongono il messaggio stesso

È l'insieme dei suoni emessi nella comunicazione verbale, indipendentemente dal significato delle parole ed è caratterizzato da:

� Tono

Frequenza

Il sistema paralinguistico: vocale non verbale

� Frequenza

� Ritmo

� Silenzio

In che posso ubbidirla? - disse don Rodrigo, piantandosi in piedi nel mezzo della sala. Il suono delle parole era tale; ma il modo con cui eran proferite, voleva dir chiaramente: bada a chi sei davanti, pesa le parole, e sbrigati.

Comunicazione non verbale

(Manzoni, I Promessi Sposi)

LA CINESTETICA

Il sistema cinestesico comprende tutti gli atti comunicativi espressi dai movimenti del corpo.

La comunicazione non verbale: l’aspetto cinestetico

Cinestesi

dal greco kinèo= muovo + aìsthesis = sensazione

VEDIAMONE ALCUNI… DI GRADIMENTO O DI RIFIUTO?

• i movimenti del collo• Il contatto visivo• del tronco

La comunicazione non verbale

• del tronco• del naso (es. un arricciamento)• della bocca• dei piedi (pestarsi i piedi, artigliare le dita, sollevare i talloni…), • delle dita o delle gambe • degli occhi

La cinestetica trascende le barriere linguistiche?

“Il linguaggio del corpo è in parte innato, e in parte dipende dai processi di socializzazione.

La comunicazione non verbale

e in parte dipende dai processi di socializzazione.

ogni cultura tende a rielaborare in maniera differente i messaggi non verbali”.

Michael Argyle

• L’aspetto PROSSEMICO della comunicazione analizza i messaggi inviati con l’occupazione dello spazio.

• Il modo nel quale le persone tendono a disporsi in una determinata situazione, apparentemente casuale, è in realtà codificato da regole ben precise. Ognuno di

La comunicazione non verbale: l’aspetto prossemico

apparentemente casuale, è in realtà codificato da regole ben precise. Ognuno di noi tende a suddividere lo spazio che ci circonda in quattro zone principali:

•Intima•Personale•Sociale•Pubblica

La prossemica è una semiologia dello spazio in quanto individua in esso un vero e

proprio canale di comunicazione e, nei modi differenti del suo essere organizzato,scopre una serie di messaggi interpretabili con un codice antropologico che,stabilendo regole di equivalenza tra significanti e significati, attribuisce alle varie

La comunicazione non verbale: l’aspetto prossemico

stabilendo regole di equivalenza tra significanti e significati, attribuisce alle variedistanze un diverso valore semantico, sul quale influiscono determinate condizioni diordine etnologico e psicosociologico.