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GEDI Gruppo Editoriale Società per azioni Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019

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Indice

Relazione intermedia sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 30 giugno 2019

Risultati economico-finanziari del Gruppo GEDI al 30 giugno 2019 11Andamento del mercato 12Andamento della gestione del Gruppo GEDI nel primo semestre 2019 12Risultati per area di attività 14Principali eventi successivi alla chiusura del primo semestre dell’anno 17e prevedibile evoluzione della gestione Risultati economico-finanziari consolidati al 30 giugno 2019 18Principali rischi e incertezze cui GEDI Gruppo Editoriale SpA e il Gruppo GEDI sono esposti 26Altre informazioni 26

Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo GEDI al 30 giugno 2019

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 29Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato 30Rendiconto Finanziario Consolidato 31Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 32

Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo GEDI 35

Allegati 101

Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell’Art. 154bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 109

Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 113

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Denominazione Sociale GEDI Gruppo Editoriale Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 76.303.571,85

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente onorario Carlo De Benedetti

Presidente Marco De Benedetti

Vicepresidenti John Elkann Monica Mondardini

Amministratore delegato e Laura CioliDirettore generale

Consiglieri Agar Brugiavini Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck Elena Ciallié Alberto Clò Rodolfo De Benedetti Francesco Dini Silvia Merlo Elisabetta Oliveri Luca Paravicini Crespi Carlo Perrone Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Gaetano Rebecchini

Sindaci Effettivi Maurizio Lauri Marina Scandurra

I Revisori Contabili KPMG SpA

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Relazione intermedia sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 30 giugno 2019

Risultati Economico-Finanziari del Gruppo GEDI al 30 giugno 2019

Si riportano qui di seguito i principali indicatori economici e patrimoniali al 30 giugno 2019.

Risultati consolidati 1° Sem 1° Sem(€mn) 2018 2019Fatturato, di cui: 322,5 302,9• diffusione 141,9 134,5• pubblicità 159,1 147,3• prodotti opzionali e diversi 21,6 21,1Margine operativo lordo rettificato 21,9 23,5Margine operativo lordo 22,1 20,2Risultato operativo rettificato 12,4 7,6Risultato operativo 12,6 4,3Risultato netto attività destinate a continuare 4,5 (1,7)Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (1-2) (0,2) (17,3)

Risultato netto 4,3 (19,1)

31 dic. 30 giu.(€mn) 2018 2019Posizione finanziaria netta ante IFRS 16 (103,2) (123,1)Debiti per leasing e diritti d’uso IFRS 16 n.a. (61,2)Posizione finanziaria netta post IFRS 16 n.a. (184,4)Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 523,4 504,7• patrimonio netto di Gruppo 522,8 504,1• patrimonio netto di terzi 0,6 0,6Dipendenti 2.359 2.259

(1) Il “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione” al 30 giugno 2019 comprende la svalutazione di €16,9mn del valore della partecipazio-ne del 30% detenuta in Persidera effettuata, a seguito della sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione della società, al fine di adeguare il valore contabile al prezzo pattuito tra le parti, incrementata di €0,4mn relativi ai costi di vendita (cost to sell).

(2) Le informazioni comparative 2018 sono state riclassificate al fine di riflet-tere il risultato netto delle attività cessate e destinate alla dismissione.

A partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 - Leases che fornisce una nuova definizio-

ne di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distin-guere i contratti di leasing dai contratti per la fornitura di servizi, individuando quali discri-minanti: l’identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rive-nienti dall’uso del bene e il diritto di dirigere l’uso del bene sottostante il contratto.

L’applicazione del nuovo principio ai contratti identificati ha determinato i seguenti impatti sul bilancio consolidato del Gruppo:

• Nella situazione patrimoniale-finanziaria, l’iscrizione iniziale (i) di un’attività, rappre-sentativa del diritto d’uso ai sensi dell’IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il conduttore dovrà pagare a partire dal 1° gennaio 2019 inclu-si, eventualmente, i pagamenti anticipati ed i costi diretti sostenuti) che sarà ammortiz-zata sulla durata residua del contratto, e (ii) di un debito finanziario pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il conduttore dovrà pagare a partire dal 1° gennaio 2019, inclusi i ratei passivi non ancora liquidati alla data di transizione. Il debito, che sarà valutato con il criterio del “costo ammortizzato”, verrà successivamen-te ridotto a seguito del pagamento dei ca-noni di noleggio ed incrementato degli oneri finanziari. L’applicazione dell’IFRS 16 ha de-terminato un incremento dell’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo al 30 giugno 2019 pari a €61,2mn; il nuovo principio non ha alcun effetto sulla determi-nazione dei covenants.

• Nel conto economico, una diversa natura, qualificazione e classificazione dei canoni di noleggio che non vengono più iscritti nel margine operativo lordo; sono invece regi-strati (i) l’ammortamento del diritto d’uso e (ii) gli oneri finanziari sul debito iscritto. Per

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effetto di tale diversa classificazione dei ca-noni di noleggio, il conto economico conso-lidato del primo semestre 2019 ha registra-to un miglioramento del margine operativo lordo pari a €7,2mn, un incremento degli ammortamenti di €6,9mn ed un incremento degli oneri finanziari di €1,0mn. L’impatto sull’utile netto è stato negativo per €0,7mn.

• In sede di prima applicazione il Gruppo ha valutato l’attività rappresentativa del diritto d’uso pari al valore dell’importo della passi-vità del leasing.

• Il Gruppo ha adottato l’IFRS16 il 1° gen-naio 2019 utilizzando il metodo dell’ap-plicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate.

Andamento del mercato

Nei primi cinque mesi del 2019 gli investi-menti pubblicitari sono risultati in decremen-to del 4,0% rispetto al corrispondente perio-do dell’esercizio precedente (dati Nielsen Me-dia Research). Tra i principali mezzi solo radio e internet (esclusi Search e Social) hanno mostrato un andamento positivo con una crescita rispetti-vamente del 2,2% e del 2,0%. La raccolta del-la televisione è risultata in flessione del 3,7%, mentre la stampa è stato il mezzo più penalizza-to registrando nuovamente un calo del 12,6%, con i quotidiani al -10,6% (-12,6% la raccolta nazionale e -7,9% quella locale) ed i periodici al -15,4%.

Quanto alla diffusione dei quotidiani, se-condo i dati ADS (Accertamento Diffusione Stampa), nei primi cinque mesi del 2019 è stata registrata una flessione delle vendite in edicola ed in abbonamento del 7,7% (-6,1% i quotidiani nazionali e -8,8% i quotidiani locali). Includendo anche le copie digitali, la diffusione complessiva dei quotidiani si atte-sta al -6,8%.

Andamento della gestione del Gruppo GEDI nel primo semestre 2019

I ricavi consolidati, pari a €302,9mn, hanno re-gistrato una flessione del 6,1% rispetto al pri-mo semestre del 2018. I ricavi derivanti dalle attività digitali rappresentano complessivamente il 12,2% del fatturato consolidato (15,2% sul brand Repubblica) ed i prodotti digitali delle di-verse testate del Gruppo hanno raggiunto a fine giugno 2019 i 119 mila abbonati.

I ricavi diffusionali, pari a €134,5mn, sono di-minuiti del 5,2% rispetto a quelli del corri-spondente periodo dell’esercizio precedente, in un mercato che, come sopra riportato, ha registrato una riduzione del 7,7% delle ven-dite dei quotidiani in edicola e abbonamento.

I ricavi pubblicitari, pari a €147,3mn, sono ri-sultati in calo del 7,4% rispetto ai primi sei mesi del 2018.

Con riferimento ai mezzi del Gruppo, la pub-blicità sulle radio si è mantenuta pressoché stabile rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2018 (-0,9%), quella su internet è risultata in calo del 5,3% anche a fronte di una diversa pianificazione degli eventi con impatto in particolare sul mese di giugno ed, infine, la raccolta su stampa ha registrato una flessione in linea con l’andamento del mercato, -10,6%.

I costi, inclusi gli ammortamenti, sono infe-riori del 5,5% rispetto al primo semestre del 2018; sono diminuiti sia i costi del personale (-6,0%) che gli altri costi (-5,0%). Va peral-tro evidenziato che tali riduzioni riflettono solo parzialmente gli effetti della ristruttura-zione relativa alla redazione de la Repubblica (avviata operativamente nel mese di marzo) e della chiusura di due ulteriori stabilimenti di stampa (da aprile).

Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a €20,2mn (€13,0mn al netto degli impat-ti dell’IFRS 16), includendo oneri per ristrut-

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turazioni per complessivi €3,3mn derivanti principalmente dalle ulteriori razionalizzazioni dell’assetto industriale e delle strutture com-merciali locali della concessionaria di pubbli-cità del Gruppo. Al netto di tale componente, il margine operativo lordo rettificato ammonta a €23,5mn; prima dell’applicazione dell’IFRS 16 sarebbe stato pari a €16,3mn che si con-fronta con i €21,9mn del primo semestre del 2018.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a €4,3mn (€4,0mn al netto degli impatti dell’I-FRS 16). Escludendo gli oneri di ristruttura-zione di cui sopra, il risultato operativo rettifica-to ammonta a €7,6mn (€7,3mn prima dell’ap-plicazione dell’IFRS 16) rispetto ai €12,4mn del primo semestre del 2018.

Il risultato netto consolidato registra una perdi-ta di €19,1mn (-€18,4mn escludendo gli effetti dell’IFRS 16) recependo gli effetti della cessio-ne di Persidera (-€17,3mn) e oneri per ristrut-turazioni con impatto sul risultato netto pari a €2,5mn. Il primo semestre del 2018 si era chiu-so con un utile netto consolidato di €4,3mn.

In particolare, in data 5 giugno 2019, la Capo-gruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA, d’intesa con TIM SpA, altra parte venditrice, ha sotto-scritto un accordo vincolante con F2i e Ei Towers per la cessione della propria partecipazione del 30% nella società Persidera, asset non core del Gruppo. L’intesa prevede un corrispettivo per GEDI pari a €74,5mn, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a €4,3mn incassati nel mese di aprile) ed a cui saranno aggiunti gli interessi che matureran-no dal 1° agosto fino alla data del closing. Il risultato netto include pertanto la svalutazio-ne del valore della partecipazione di €16,9mn, effettuata al fine di adeguare il valore contabile al prezzo di cessione, incrementata di €0,4mn relativi ai costi di vendita (cost to sell).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 prima dell’applicazione del nuovo prin-

cipio contabile IFRS 16 ammonta a €123,1mn, in aumento rispetto ai €103,2mn di fine 2018 per effetto di €23,0mn di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capitale circolante, che ri-sente di un esborso di €8,4mn per il posticipo contrattualmente previsto del pagamento re-lativo ad un contratto di partnership annuale. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazione al 30 giugno 2019 di debiti finan-ziari per leasing e diritti d’uso pari a €61,2mn e pertanto l’indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonta a €184,4mn.Si ricorda che in data 9 aprile 2019 la Società ha interamente rimborsato a scadenza il pre-stito obbligazionario convertibile del valore di €100mn, utilizzando in parte la linea di credito revolving sottoscritta nell’aprile del 2018.

L’organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammontava a giugno a 2.259 dipen-denti in riduzione di 100 unità rispetto al 31 dicembre 2018; l’organico medio del periodo è stato inferiore del 5,8% rispetto al primo semestre dell’anno precedente.

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Risultati per area di attività

Stampa Nazionale

L’attivitàLa divisione “Stampa Nazionale” compren-de l’attività di produzione, realizzazione e commercializzazione dei prodotti editoriali e digitali relativi alla testata la Repubblica (quotidiano nazionale, 9 edizioni locali ed i supplementi settimanali Affari&Finanza, Il Venerdì, Robinson e D) e alle testate periodi-che L’Espresso, National Geographic, Limes, Micromega e le Guide de L’Espresso.

Sulla base dei dati ADS (progressivo a maggio 2019) la Repubblica registra una diffusione totale di 202,5 mila copie medie giornaliere e sulla base degli ultimi dati Audipress (Inda-gine 2019/I) 1,9 milioni di lettori giornalieri.

Sempre in base alle ultime rilevazioni Audipress, L’Espresso si è confermato quale primo new-smagazine per numero di lettori (1,3 milioni).

Repubblica.it mantiene il primato nel campo dell’informazione online italiana con un’audien-ce media giornaliera di 2,7 milioni di lettori, di-staccando il principale competitor del 23% (me-dia gennaio-aprile 2019, fonte Audiweb 2.0).

Nel primo semestre, inoltre, Repubblica.it con-ferma buoni risultati sia in ambito video, con 666 mila streaming giornalieri, sia nella diffu-sione di contenuti sui principali social network, dove resta il primo quotidiano per numero di fan su Facebook (3,7 milioni), Twitter (2,9 mi-lioni) e ora anche su Instagram (0,7 milioni) e tra i primi a livello internazionale per tasso di coinvolgimento dei lettori.

In crescita il numero degli abbonati all’of-ferta digitale di Repubblica, che comprende il nuovo prodotto Rep:, l’applicazione che consente l’accesso a tutti i contenuti pre-

mium disponibili sulle diverse piattaforme e nelle diverse forme (sito, newlsetter, audio, video, ecc..) e Repubblica+, il servizio che oltre a Rep: offre anche lo sfoglio digitale del quotidiano, delle cronache locali e degli allegati. A fine giugno 2019 gli abbonati ai prodotti digitali de la Repubblica erano oltre 70 mila.

Il mercato dei quotidiani e dei periodiciNel periodo gennaio-maggio 2019 le vendite in edicola ed in abbonamento dei quotidiani sono scese del 7,7%; in particolare, i giornali nazionali hanno registrato una contrazione del 6,1% (elaborazione interna basata su dati ADS). Sempre sulla base dei dati ADS, la diffusione dei settimanali è scesa dell’8,1% e quella dei mensili del 13,8%.

La raccolta pubblicitaria sui quotidiani è scesa del 10,6%: sui quotidiani nazionali si è registrato un -10,0%, con la pubblicità nazionale in calo dell’11,2% e quella locale e le altre tipologie del 7,8% (FCP). Gli in-vestimenti pubblicitari sui periodici hanno mostrato un’evoluzione ancora più negativa, registrando una flessione del 15,4%.

Principali dati economici della divisione

1°Sem 1°Sem D%(€mn) 2018 2019 2019/2018Fatturato 123,7 116,5 -5,8%Incidenza fatturato digitale 13,1% 14,0%

Costi operativi e per il personale (130,4) (117,4) -9,9%Margine operativo lordo rettificato (6,7) (0,9) +86,3%Margine operativo lordo (6,7) (1,1) +82,9%Ammortamenti e svalutazioni (3,0) (6,5) n.s.Risultato operativo rettificato (9,6) (7,4) +22,8%Risultato operativo (9,6) (7,7) +20,4%

I ricavi complessivi della divisione sono pari a €116,5mn, in flessione del 5,8% rispetto ai €123,7mn del primo semestre 2018 rifletten-do i trend negativi del mercato, così come sopra sinteticamente esposti. L’incidenza

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sul fatturato totale della divisione derivante dalle attività digitali è pari al 14,0% (oltre il 15% per il quotidiano la Repubblica), in crescita rispetto al 13,1% del corrisponden-te periodo dell’esercizio precedente.

I costi, inclusi gli ammortamenti, sono diminuiti di €9,4mn (-7,1%) rispetto a quelli dell’analogo periodo del 2018: le riduzioni hanno riguardato in particolare i costi industriali, redazionali e ge-stionali. Va peraltro evidenziato che tali riduzio-ni non riflettono ancora pienamente gli effetti della ristrutturazione redazionale de la Repub-blica avviata nel mese di marzo e delle ulteriori efficienze nell’assetto industriale con la chiusura da aprile di due stabilimenti di stampa.

Il risultato operativo rettificato registra una perdita pari a €7,4mn, in riduzione rispetto ai -€9,6mn dei primi sei mesi del 2018.

Tenuto conto degli oneri di ristrutturazione sostenuti nel semestre, il risultato operativo è negativo per €7,7mn.

News Network

L’attivitàA seguito dell’integrazione con il Gruppo ITEDI la divisione “News Network” com-prende attualmente 15 testate (La Stampa, il Secolo XIX, Gazzetta di Mantova, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Il Mattino di Padova, Il Piccolo, Messaggero Veneto, Cor-riere delle Alpi, La Nuova Ferrara, La Nuova Venezia, La Provincia Pavese, La Sentinella del Canavese, La Tribuna di Treviso e Il Tirre-no) che registrano una diffusione totale di 359 mila copie medie giornaliere (ADS progressivo a maggio 2019) e raggiungono quotidiana-mente 3,4 milioni di lettori (Audipress 2019/I).

I rispettivi siti internet hanno registrato un’au-dience di 1,4 milioni di utenti unici giornalieri (media gennaio-aprile 2019, fonte Audiweb 2.0).

Il progetto di “membership”dei Quotidiani Lo-cali e il relativo ampliamento dell’offerta dei ser-vizi a pagamento è stato completato a febbraio 2019, con il rilascio del prodotto “Stai con Noi” su Il Tirreno. A fine giugno il totale degli utenti registrati ha raggiunto quota 360 mila.

In parallelo continua il progetto di integrazio-ne de Il Secolo XIX. Il 15 maggio è stato lan-ciato il nuovo sito che ha comportato, oltre al restyling grafico, un’importante modifica strut-turale su due fronti: l’allineamento del sistema editoriale a quello degli altri siti del network e la progressiva migrazione degli utenti registra-ti all’interno del database digitale di Gruppo. Quest’ultima attività faciliterà l’integrazione di un unico sistema CRM di Gruppo, tramite il quale potenziare la relazione con gli utenti e la massimizzazione della redditività.

Anche per il sito de La Stampa prosegue il progetto di integrazione strutturale con il Gruppo. Il primo semestre 2019 è stato infat-ti dedicato ad un intenso lavoro di progetta-zione, di struttura e di grafica, funzionale alla migrazione del sistema editoriale e al lancio del nuovo sito, attività entrambe completate nei primi giorni di luglio.

Lato contenuti editoriali, La Stampa ha lanciato e sperimentato una serie di format volti a inten-sificare la relazione con i lettori, coinvolgendoli sia on-line che off-line. Oltre a “Filo Diretto”, iniziativa dedicata in esclusiva agli abbonati e finalizzata a rafforzare il dialogo tra lettori e redazione, sono stati anche organizzati eventi speciali a supporto del format “Guerra&Pace Live”, sei incontri nelle principali città italia-ne realizzati declinando il modello degli “hard talk” USA. Dai contributi raccolti è stata realiz-zata una serie di podcast pubblicati on-line

Il mercato dei quotidiani localiNel periodo gennaio-maggio 2019 i quotidiani locali hanno registrato un calo delle vendite in edicola ed in abbonamento dell’8,8% sull’ana-

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logo periodo dell’anno precedente (elaborazio-ne interna basata su dati ADS), calo superiore a quello dei quotidiani nazionali (-6,1%).

La raccolta pubblicitaria del mercato dei quo-tidiani locali è diminuita del 9,5%, con la pubblicità nazionale in calo del 18,3% e quel-la locale e le altre tipologie del 6,8% (FCP).

Principali dati economici della divisione

1°Sem 1°Sem D%(€mn) 2018 2019 2019/2018Fatturato 127,9 116,9 -8,6%Incidenza fatturato digitale 5,3% 5,7% Costi operativi e per il personale (117,9) (107,9) -8,4%Margine operativo lordo rettificato 10,0 9,0 -10,4%Margine operativo lordo 10,2 8,7 -15,0%Ammortamenti e svalutazioni (1,4) (2,9) n.s.Risultato operativo rettificato 8,6 6,1 -29,2%Risultato operativo 8,8 5,8 -34,1%

I ricavi complessivi della divisione ammon-tano a €116,9mn, in flessione dell’8,6% ri-spetto al dato del primo semestre 2018. L’incidenza sul fatturato totale della divisio-ne derivante dalle attività digitali è pari al 5,7%, in aumento rispetto al 5,3% del corri-spondente periodo dell’esercizio precedente.

I costi, inclusi gli ammortamenti, sono diminu-iti di €8,5mn (-7,1%) rispetto a quelli dell’a-nalogo periodo del 2018: le riduzioni hanno riguardato in particolare i costi industriali, redazionali e gestionali.

Il risultato operativo rettificato ammonta a €6,1mn (€8,6mn nel primo semestre 2018), con un redditività del 5,2%.

Tenuto conto degli oneri di ristrutturazione sostenuti nel semestre, il risultato operativo è pari a €5,8mn (€8,8mn nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente).

Radio

L’attivitàLa divisione “Radio” comprende le tre emit-tenti nazionali del Gruppo, Radio Deejay, Radio Capital e m2o, e le relative declina-zioni digitali.

In base all’ultima rilevazione RadioTer dispo-nibile (Anno 2018), le tre radio continuano a registrare buoni risultati di ascolto.

Radio Deejay si conferma tra i leader del mer-cato radiofonico con 5,0 milioni di ascoltatori nel giorno medio, registrando il miglior anda-mento nel quarto d’ora medio (AQH) tra le principali emittenti nazionali (+6,3% rispetto all’anno 2017).

Radio Capital ha raggiunto 1,6 milioni di ascoltatori nel giorno medio con una crescita del 3,1% nell’AQH.

m2o ha registrato circa 1,6 milioni di ascolta-tori nel giorno medio. Ad aprile è stata lanciata la nuova m2o sotto la direzione artistica di Al-bertino, uno dei personaggi più noti del mondo radiofonico, con l’obiettivo di aumentare l’au-torevolezza ed il prestigio dell’emittente.

Infine, nel corso del primo semestre è pro-seguita la collaborazione commerciale con Radio Italia, di cui GEDI Gruppo Editoria-le detiene, da ottobre 2017, una quota del 10%. Radio Italia è una delle prime 5 radio italiane, con oltre 5,2 milioni di ascoltatori nel giorno medio, ed è caratterizzata da una proposta editoriale ed un profilo di pubbli-co fortemente complementari a quelli delle emittenti di GEDI.

Il mercato delle radioSecondo la rilevazione RadioTer relativa all’anno 2018, le emittenti radiofoniche ita-liane hanno registrato 34,7 milioni di ascolta-tori giornalieri sopra i 14 anni di età, in lieve

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calo (-2,1%) rispetto ai 35,5 milioni della pre-cedente indagine (Anno 2017).

Nei primi cinque mesi del 2019 gli investi-menti pubblicitari su radio hanno mostrato una leggera crescita, +2,2%.

Principali dati economici della divisione

1°Sem 1°Sem D%(€mn) 2018 2019 2019/2018Fatturato 31,8 32,0 +0,4%Costi operativi e per il personale (21,5) (22,9) +6,3%Margine operativo lordo rettificato 10,3 9,1 -12,0%Margine operativo lordo 10,3 8,9 -13,3%Ammortamenti e svalutazioni (1,4) (2,0) +44,4%Risultato operativo rettificato 9,0 7,1 -20,5%Risultato operativo 9,0 7,0 -22,0%

Il fatturato delle radio del Gruppo, pari a €32,0mn, ha mostrato una sostanziale tenuta rispetto al corrispondente periodo dell’eserci-zio precedente (+0,4%).

I costi, inclusi gli ammortamenti, sono aumen-tati dell’8,5% rispetto a quelli dell’analogo periodo del 2018 anche per effetto dei costi sostenuti per i progetti di rilancio di Radio Capital e m2o.

Il risultato operativo è pari a €7,0mn (€7,1mn escludendo gli oneri di ristruttu-razione), a fronte di €9,0mn nel primo se-mestre 2018, con una redditività del 21,9%.

Principali eventi successivi alla chiusura del primo semestre dell’anno e prevedi-bile evoluzione della gestione

Non si sono verificati eventi di rilievo succes-sivi alla chiusura del primo semestre.

In merito alle prospettive dell’esercizio 2019, sulla base degli andamenti registrati nel corso dei primi sei mesi, non si intravedono evoluzioni di mercato significativamente diverse da quelle che hanno interessato il settore ormai da anni.

Gli ultimi mesi mostrano un andamento mi-gliore rispetto al primo trimestre, tuttavia permane un elevato livello di incertezza nel contesto, che si riflette in particolare nell’an-damento del mercato pubblicitario.

Per contrastare tali andamenti, il Gruppo ha continuato e continuerà ad impegnarsi nello sviluppo dei propri prodotti, nella implemen-tazione di razionalizzazioni volte a preservare la redditività, nel conseguimento di ulteriori benefici derivanti dall’operazione di integra-zione con il Gruppo ITEDI, nel rafforzamento della propria leadership sulle attività digitali. Tra le attività che produrranno ulteriori effet-ti nei prossimi mesi: il rilancio del quotidiano la Repubblica e la ristrutturazione redaziona-le, la razionalizzazione conseguente alla chiu-sura di due ulteriori stabilimenti di stampa, la riorganizzazione di GEDI News Network e le conseguenti ulteriori opportunità di efficienze e sinergie, lo sviluppo delle piattaforme tecno-logiche con particolare riferimento a CRM e sistemi editoriali. Per effetto degli interventi adottati e sulla base del trend osservato sui risultati del secondo tri-mestre, si può pertanto prevedere per la restante parte dell’anno un andamento della redditività in miglioramento rispetto al primo semestre.

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Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel primo semestre 2019, confrontato con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

1° Semestre 1° Semestre (€mn) 2018 2019Ricavi 322,5 302,9 Variazione rimanenze prodotti 0,2 0,2 Altri proventi operativi 7,1 3,0 Costi per acquisti (29,5) (28,5) Costi per servizi (153,1) (135,7) Altri oneri operativi (5,6) (6,0) Costi per il personale (119,5) (115,7) Ammortamenti e svalutazioni (9,5) (15,9) Risultato operativo 12,6 4,3 Proventi/(Oneri) finanziari netti (5,2) (4,8) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 0,3 0,2 Risultato ante imposte 7,7 (0,3) Imposte (3,2) (1,4) Risultato netto attività destinate a continuare 4,5 (1,7) Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (0,2) (17,3) Risultato netto 4,4 (19,0) Quota dei terzi (0,0) (0,1) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 4,3 (19,1)

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella pri-ma parte della relazione, cui si rinvia per maggiori approfondimenti.

Risultati economico-finanziari consolidati al 30 giugno 2019

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria ATTIVO 31-dic 30-giu(€mn) 2018 2019Attività immateriali a vita indefinita 556,7 557,0 Altre immobilizzazioni immateriali 10,1 9,1 Immobilizzazioni immateriali 566,7 566,1 Diritti d’uso - 59,5Immobilizzazioni materiali 80,2 76,1 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 109,4 17,6 Altre partecipazioni 10,2 9,2 Altri crediti non correnti 1,2 0,9 Attività per imposte anticipate 39,2 38,2 ATTIVITA’ NON CORRENTI 806,9 767,7 Attività destinate a dismissione - 70,2Rimanenze 14,9 16,9 Crediti commerciali 187,2 174,8 Crediti e altre attività finanziarie 0,8 - Crediti tributari 6,6 3,4 Altri crediti 22,2 22,4 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 77,3 40,5 ATTIVITA’ CORRENTI 309,0 328,1 TOTALE ATTIVO 1.115,9 1.095,7 PASSIVO 31-dic 30-giu(€mn) 2018 2019Capitale sociale 76,3 76,3 Riserve 227,3 223,5 Utili (perdite) a nuovo 251,4 223,3 Utile (perdita) di esercizio (32,2) (19,1) Patrimonio netto di Gruppo 522,8 504,1 Patrimonio netto di terzi 0,6 0,6 PATRIMONIO NETTO 523,4 504,7 Debiti finanziari 3,5 3,3 Debiti finanziari per diritti d’uso - 47,2Fondi per rischi ed oneri 24,5 9,9 TFR e altri fondi per il personale 54,8 51,4 Passività per imposte differite 114,9 115,7 PASSIVITA’ NON CORRENTI 197,8 227,5 Debiti finanziari 177,8 160,3 Debiti finanziari per diritti d’uso - 14,0Fondi per rischi ed oneri 34,8 19,2 Debiti commerciali 111,2 102,4 Debiti tributari 11,6 15,2 Altri debiti 59,5 52,5 PASSIVITA’ CORRENTI 394,8 363,6 TOTALE PASSIVITA’ 592,5 591,1 TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 1.115,9 1.095,7

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, pari a €566,1mn, diminuiscono di €0,6mn rispetto al 31 dicembre 2018 (€566,7mn) quale effetto di ammortamenti pari a €2,5mn solo in parte com-pensati da nuovi investimenti per €1,9mn.

La voce diritti d’uso al 30 giugno 2019 ammonta a €59,5mn ed include le attività rappresen-tative del diritto d’uso ai sensi dell’IFRS 16 (pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il Gruppo, in qualità di conduttore, dovrà pagare a partire dal 1° gennaio) che saranno ammortizzate sulla durata residua del contratto.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €76,1mn, con un decremento di €4,1mn rispetto alla fine del 2018 (€80,2mn) quale effetto, in diminuzione, di ammortamenti per €6,5mn e, in aumento, di investimenti netti del periodo per €2,4mn.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €26,9mn (€119,6mn al 31 dicembre 2018). A seguito della sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione della partecipazione del 30% dete-nuta in Persidera SpA, quest’ultima è stata iscritta al 30 giugno 2019 tra le “attività destinate a dismissione” e valutata al fair value less cost to sell in base a quanto disposto dall’IFRS 5.

Gli altri crediti non correnti, pari a €0,9mn, sono rimasti pressoché invariati rispetto al 31 dicembre 2018 (€1,2mn).

Le attività per imposte anticipate ammontano a €38,2mn (€39,2mn al 31 dicembre 2018) ed inclu-dono le differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Al 30 giugno 2019 la voce include €14,4mn di perdite fiscali pregresse.

Le rimanenze, pari a €16,9mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, e delle pubblicazioni presenti in magazzino. L’aumento di €2,0mn rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuto al maggior valore della carta in giacenza in magazzino.

I crediti commerciali sono pari a €174,8mn, in diminuzione di €12,4mn rispetto al 31 dicem-bre 2018 per effetto della stagionalità degli investimenti pubblicitari e dei relativi incassi.

I crediti tributari ammontano a €3,4mn, in diminuzione di €3,2mn rispetto ai €6,6mn di fine 2018. Si ricorda che al 31 dicembre 2018 gli acconti erano esposti al netto del debito teorico d’im-posta, mentre al 30 giugno 2019 il credito ed il debito d’imposta vengono rilevati separatamente.

Gli altri crediti sono pari a €22,4mn (€22,2mn al 31 dicembre 2018) ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agenti e collaboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodotti opzionali e dei programmi radiofonici che verranno realizzati nel secondo semestre del 2019. Il 16 maggio 2019 è stata pubblicata la sentenza della Corte di Cassazione nr. 13123 con la quale la Società è risultata definitivamente soccombente in due procedimenti del 1993 e 1994 relativi al capitolo “usufrutti” (cd. dividend washing): il paga-mento, avvenuto nell’esercizio 2012 in quanto la Società era risultata soccombente nel secondo grado di giudizio, aveva generato un credito di €8,6mn che ora è stato chiuso.

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Le disponibilità liquide si attestano a €40,5mn registrando una diminuzione di €36,8mn rispet-to al 31 dicembre 2018. Il flusso della gestione operativa è stato negativo per €7,6mn per effetto principalmente di €23,0mn di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capitale circolante, che risente di un esborso di €8,4mn per il posticipo con-trattualmente previsto del pagamento relativo ad un contratto di partnership annuale. A tale andamento si sono sommati gli esborsi per investimenti, pari a €6,2mn, e la riduzione delle fonti di finanziamento a seguito dell’integrale rimborso del prestito obbligazionario convertibile solo parzialmente compensato dall’accensione della linea di credito revolving per €85,1mn.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2019 ammonta a €504,7mn (€523,4mn al 31 dicembre 2018), di cui €504,1mn di competenza del Gruppo (€522,8mn a fine esercizio 2018) e €0,6mn di spettanza dei terzi (€0,6mn al 31 dicembre 2018). Le azioni proprie detenute dalla Capogruppo al 30 giugno 2019, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonio netto, erano n. 21.913.302 e rappresentavano il 4,308% del capitale sociale.

I debiti finanziari correnti e non correnti ammontano complessivamente a €163,6mn (€181,3mn al 31 dicembre 2018). In data 9 aprile 2019 la Società ha interamente rimborsato a scadenza il prestito obbligazionario convertibile di €100mn, utilizzando in parte la linea di credito revol-ving sottoscritta nell’aprile del 2018, il cui debito al 30 giugno 2019 ammonta a €84,5mn. La voce include, inoltre, i debiti relativi allo smobilizzo crediti della A.Manzoni&C. per €42,0mn ed i debiti relativi a rapporti di finanziamento contratti da società del Gruppo ITEDI nel corso dell’esercizio 2014 con un pool di banche pari a €5,5mn: lo spread è fisso allo 0,75% fino al 31 dicembre 2017 incrementato, per gli anni successivi, in un range compreso tra l’1,75% ed il 2,50%; l’ammortamento è iniziato nel corso dell’esercizio 2016 e si concluderà nel corso dell’esercizio 2022.

I debiti finanziari per diritti d’uso correnti e non correnti ammontano al 30 giugno 2019 a €61,2mn ed includono, secondo quando previsto dal nuovo principio contabile IFRS 16, il valore attuale dei canoni di lesases futuri obbligatori che il Gruppo, in qualità di conduttore, dovrà pagare a partire dal 1° gennaio 2019. Il debito verrà successivamente ridotto a seguito del pagamento dei canoni di noleggio ed incrementato degli oneri finanziari.

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €29,1mn, in diminuzione di €30,2mn rispetto al 31 dicembre 2018 per effetto principalmente dei piani di riorganizzazione aziendale in corso e della completa definizione del contenzioso fiscale relativo agli avvenimenti contestati dall’autorità finanziaria nel periodo 1991-1994.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano global-mente a €51,4mn (€54,8mn al 31 dicembre 2018). La diminuzione di €3,4mn rispetto a fine 2018 è dovuta alle quote di TFR e Indennità Fissa liquidate nel periodo (€3,5mn), solo in parte compensate dall’effetto finanziario della valutazione dei fondi (interest cost) e dal valore attua-lizzato degli accantonamenti (service cost) pari a complessivi €0,1mn.

Le passività per imposte differite sono pari a €115,7mn, in aumento di €0,8mn rispetto a €114,9mn a fine 2018.

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I debiti commerciali ammontano a €102,4mn, con una diminuzione di €8,8mn rispetto ai €111,2mn del 31 dicembre 2018 legata alla riduzione dei debiti per investimenti (-€1,9mn) ed ai minori costi sostenuti nel secondo trimestre del 2019 rispetto a quelli degli ultimi tre mesi del 2018.

I debiti tributari, pari a €15,2mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2018 un aumento di €3,6mn. Il 31 maggio 2019, ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018 n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018 n. 136, la Capogruppo ha definito in via agevolata, per un importo complessivo di €5,4mn, un contenzioso fiscale pendente in Cassazione relativo a fatti risalenti all’esercizio 1991 e per il quale era stato accantonato negli esercizi passati un importo di €6,1mn: la prima delle 20 rate trimestrali è stata pagata il 31 maggio, pertanto il debito residuo ammonta a €5,1mn. Si ricorda, infine, che in tutte le situa-zioni infrannuali i crediti ed i debiti tributari emersi nel periodo sono esposti separatamente.

Gli altri debiti sono pari a €52,5mn, in diminuzione di €7,0mn rispetto ai €59,5mn del 31 dicembre 2018 principalmente per effetto della liquidazione degli oneri sociali e dei pagamenti effettuati ai dipendenti in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale in corso, solo in parte compensati dai debiti maturati relativamente alla tredicesima mensilità ed alle ferie.

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 | GEDI Gruppo Editoriale | 23

Variazione della Posizione Finanziaria Netta 1° Semestre2018 1° Semestre 2019(€mn) rideterminato* FONTI DI FINANZIAMENTO

Risultato di periodo, proprio e di terzi 4,4 (19,0)

Perdita/(utile) delle attività cessate e destinate alla dismissione 0,2 17,3

Ammortamenti e svalutazioni 9,5 15,9

Valutazione attuariale piani di stock options 0,4 0,4

Variazione netta fondi del personale (1,2) (3,4)

Variazione netta fondi rischi e oneri (6,2) (30,2)

Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni - (0,1)

Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni - (0,1)

Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 3,3 4,7

Autofinanziamento 10,4 (14,6) Decremento (Incremento) crediti non correnti (0,0) 0,2

Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 1,9 1,8

Incremento debiti/ Decremento crediti tributari (1,7) 6,8

Decremento (Incremento) rimanenze (1,9) (2,0)

Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri 11,0 12,3

Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (12,1) (14,3)

Variazione capitale circolante (2,8) 4,9 FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 7,6 (9,7) Disinvestimenti netti di partecipazioni - 1,1

Flusso generato da cessione di attività 6,2 -

TOTALE FONTI 13,7 (8,6) IMPIEGHI

Incrementi netti in diritti d’uso - (66,4)

Investimenti netti in immobilizzazioni (8,9) (6,0)

Acquisto di azioni proprie 0,0 0,1

Altre variazioni (1,1) (0,2)

TOTALE IMPIEGHI (10,0) (72,6) Avanzo (disavanzo) finanziario 3,7 (81,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (115,1) (103,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE (111,4) (184,4)

* Il Gruppo ha adottato l’ IFRS16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell’applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate. Le informazioni comparative sono state riclassificate al fine di riflettere il risultato netto delle attività cessate e destinate a dismissione.

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24 | GEDI Gruppo Editoriale | Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019

Flussi finanziari I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2019 e il 30 giugno 2019, confrontati con quelli tra gennaio e giugno 2018, sono presentati nel seguente prospetto. 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019

(€mn) rideterminato* ATTIVITA’ OPERATIVA

Risultato di periodo, proprio e di terzi 4,4 (19,0)

Rettifiche:

- Ammortamenti e svalutazioni 9,5 15,9

- Valutazione attuariale piani di stock options 0,4 0,4

- Variazione netta fondi del personale (1,2) (3,4)

- Variazione netta fondi rischi e oneri (6,2) (30,2)

- Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni - (0,1)

- Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli - (0,1)

- Rettifiche di valore di attività finanziarie 0,0 (0,0)

- Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 3,3 4,7

- Perdita/(utile) delle attività cessate e destinate alla dismissione 0,2 17,3 Autofinanziamento 10,4 (14,6) Variazione del circolante e altri flussi (0,3) 7,1FLUSSO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA 10,1 (7,6) di cui:

Incassi (pagamenti) interessi (1,5) (2,1) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (0,0) (3,6)

ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO

Esborsi per acquisto immobilizzazioni (9,0) (6,2)

Incassi da cessioni 0,1 1,2

(Increm.) decrem. crediti e attività finanziarie 0,2 -

Flusso generato da cessione di attività 6,2 - FLUSSO DELL’ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO (2,5) (4,9) ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO

(Acquisto) vendita di azioni proprie 0,0 0,1

Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari - (99,7)

Pagamenti per leasing e diritti d’uso - (6,5)

Accensione (estinzione) debiti finanziari (2,4) 82,1

Altre variazioni (1,1) (0,2)FLUSSO DELL’ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO (3,5) (24,3) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 4,1 (36,8) Disponibilità liquide nette iniziali 63,5 77,2DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE FINALI 67,6 40,4

* Il Gruppo ha adottato l’ IFRS16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell’applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate. Le informazioni comparative sono state riclassificate al fine di riflettere il risultato netto delle attività cessate e destinate a dismissione.

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 | GEDI Gruppo Editoriale | 25

Il flusso dell’attività operativa del primo semestre 2019 è negativo per €7,6mn principalmente per effetto di €23,0mn di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’anda-mento del capitale circolante, che risente di un esborso di €8,4mn per il posticipo contrattualmente previsto del pagamento relativo ad un contratto di partnership annuale; al netto di tali effetti il flusso dell’attività operativa è pari a €23,8mn.

I flussi dell’attività di investimento, negativi per €4,9mn, sono relativi ai pagamenti per in-vestimenti netti in immobilizzazioni, pari a €6,2mn, solo in parte compensati dagli incassi da cessioni di partecipazioni e immobilizzazioni per complessivi €1,2mn. Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del primo semestre sono stati realizzati inter-venti per lo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa dei quotidiani del Gruppo (€0,6mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici, redazioni e studi (€0,4mn), sono stati aggiornati i sistemi informativi gestionali ed editoriali e migliorate le infrastrutture di rete (€1,8mn), sono state acquistate frequenze radiofoniche (€0,4mn) e sono stati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza (€0,9mn). Nel corso del semestre, inoltre, è stata saldata, per complessivi €1,9mn, una parte dei debiti per investimenti in essere al 31 dicembre 2018.Per quanto riguarda gli incassi da cessioni, l’importo di €1,2mn si riferisce principalmente alla vendita di D-Share Srl.

Il flusso dell’attività di finanziamento è stato negativo per €24,3mn per effetto principalmente dell’integrale rimborso del prestito obbligazionario convertibile, solo parzialmente compensato dall’accensione della linea di credito revolving per €85,1mn, nonché di esborsi per leasing e diritti d’uso per €6,5mn.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

30-giu 31-dic 30-giu (€mn) 2018 2018 2019Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2 0,2

Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - -

Denaro e disponibilità di banca 67,4 77,1 40,3

Debiti per conti correnti bancari (0,0) (0,1) (0,1) Disponibilità liquide nette 67,6 77,2 40,4 Titoli e altre attività finanziarie 0,9 0,8 -

Prestito obbligazionario (96,3) (98,9) -

Altri debiti verso le banche (7,8) (6,3) (89,9)

Altri debiti finanziari (75,9) (76,0) (73,6) Altre attività (passività) finanziarie (179,0) (180,4) (163,6) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 (111,4) (103,2) (123,1) Debiti per leasing e diritti d’uso IFRS 16 - - (61,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POST IFRS 16 n.a. n.a. (184,4)

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Principali rischi e incertezze cui GEDI Gruppo Editoriale SpA e il Gruppo GEDI sono esposti

I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sono classificati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia e del settore editoriale;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.

Per la descrizione dei rischi si rimanda a quanto riportato nella Relazione del Consiglio di Ammi-nistrazione del bilancio al 31 dicembre 2018.

****

Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimi anni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 30 giugno 2019, la Società ritiene che non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi circa la capacità del Gruppo di pro-seguire la propria attività in continuità aziendale.

Altre informazioni

Al 30 giugno 2019 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano 21.913.302 (valore no-minale 0,15 euro) e rappresentavano il 4,308% del capitale sociale.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predetto Regolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infra-gruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancio con-solidato semestrale abbreviato.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle “Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo GEDI”.

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Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo GEDI al 30 giugno 2019

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 | GEDI Gruppo Editoriale | 29

Situazione Patrimoniale-Finanziaria ConsolidataATTIVO 31-dic 30-giu(migliaia di euro) Note 2018* 2019 Attività immateriali a vita indefinita 556.656 557.033 Altre immobilizzazioni immateriali 10.052 9.053 Immobilizzazioni immateriali (1) 566.708 566.086 Diritti d'uso (2) - 59.549Immobilizzazioni materiali (3) 80.164 76.065Partecipazioni valutate al patrimonio netto (4) 109.371 17.612Altre partecipazioni (5) 10.244 9.244Crediti non correnti (6) 1.159 916Attività per imposte anticipate (7) 39.228 38.178ATTIVITA’ NON CORRENTI 806.874 767.650Attività destinate a dismissione (8) - 70.180 Rimanenze (9) 14.902 16.868Crediti commerciali (10) 187.207 174.759Crediti e altre attività finanziarie (11) 814 - Crediti tributari (12) 6.617 3.378Altri crediti (13) 22.218 22.410Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (14) 77.279 40.504ATTIVITA’ CORRENTI 309.037 328.099TOTALE ATTIVO 1.115.911 1.095.749

PASSIVO 31-dic 30-giu(migliaia di euro) Note 2018* 2019Capitale sociale (15) 76.304 76.304Riserve (16) 227.302 223.543 Utili (perdite) a nuovo (16) 251.371 223.339Utile (perdita) di esercizio (32.153) (19.081)Patrimonio netto di Gruppo 522.824 504.105Patrimonio netto di terzi (17) 580 568PATRIMONIO NETTO 523.404 504.673Debiti finanziari (18) 3.507 3.319 Debiti finanziari per diritti d'uso (18) - 47.194Fondi per rischi ed oneri (19) 24.529 9.875TFR e altri fondi per il personale (20) 54.814 51.407Passività per imposte differite (7) 114.905 115.670PASSIVITA’ NON CORRENTI 197.755 227.465Debiti finanziari (18) 177.766 160.314Debiti finanziari per diritti d'uso (18) - 14.031Fondi per rischi ed oneri (19) 34.758 19.245Debiti commerciali (21) 111.154 102.360Debiti tributari (22) 11.598 15.207 Altri debiti (23) 59.476 52.454PASSIVITA’ CORRENTI 394.752 363.611TOTALE PASSIVITA’ 592.507 591.076TOTALE PASSIVITA’ E PATRIMONIO NETTO 1.115.911 1.095.749

Le note da pagina 35 a pagina 98 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

* Il Gruppo ha adottato l' IFRS16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate.

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30 | GEDI Gruppo Editoriale | Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019

Conto Economico Consolidato

1° Semestre 2018 1° Semestre 2019 (migliaia di euro) Note rideterminato* Ricavi (24) 322.541 302.940 Variazione rimanenze prodotti (9) 179 155 Altri proventi operativi (25) 7.106 3.034 Costi per acquisti (26) (29.515) (28.493) Costi per servizi (27) (153.055) (135.680) Altri oneri operativi (28) (5.633) (6.031) Costi per il personale (29) (119.524) (115.720) Ammortamenti e svalutazioni (30) (9.486) (15.907) Risultato operativo 12.613 4.298 Proventi/(Oneri) finanziari netti (31) (5.220) (4.805) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (4) 329 161 Risultato ante imposte 7.722 (346) Imposte (32) (3.172) (1.367) Risultato netto attività destinate a continuare 4.550 (1.713) Risultato attività cessate e destinate a dismissione (33) (170) (17.316) Risultato netto 4.380 (19.029) Quota dei terzi (34) (31) (52) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 4.349 (19.081) Utile per azione, base (35) 0,009 (0,039) Utile per azione, diluito (35) 0,008 (0,038)

Conto Economico Complessivo Consolidato

1° Semestre 2018 1° Semestre 2019(migliaia di euro) rideterminato* RISULTATO NETTO 4.380 (19.029) Altre componenti del conto economico complessivo: Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale - - Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita - - Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) - -Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali - - TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 4.380 (19.029) Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante 4.349 (19.081) Interessenze di pertinenza dei terzi 31 52

Le note da pagina 35 a pagina 98 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

* Il Gruppo ha adottato l' IFRS16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate. Le informazioni comparative sono state riclassificate al fine di riflettere il risultato netto delle attività cessate e destinate a dismissione.

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Rendiconto Finanziario Consolidato

1° Semestre 2018 1° Semestre 2019(migliaia di euro) Note rideterminato* ATTIVITA’ OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 4.380 (19.029) Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (30) 9.486 15.907 - Valutazione attuariale piani di stock option (29) 399 379 - Variazione netta fondi del personale (20) (1.156) (3.407) - Variazione netta fondi rischi e oneri (19) (6.198) (30.167) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni - (140) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli - (100) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 16 (39) - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 3.324 4.671 - Perdita (utile) da attività cessate e destinate a dismissione 170 17.316 Autofinanziamento 10.421 (14.609) Variazione del circolante e altri flussi (290) 7.051 FLUSSO DELL’ATTIVITA’ OPERATIVA 10.131 (7.558) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (1.455) (2.114) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (28) (3.630) ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (8.982) (6.175) Incassi da cessioni 66 1.227(Increm.) decrem. crediti e attività finanziarie 222 - Flusso generato da cessione di attività 6.155 - FLUSSO DELL’ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO (2.539) (4.948) ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie 3 147Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari - (99.700)Pagamenti per leasing e diritti d'uso - (6.542) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2.386) 82.072 Altre variazioni (1.104) (228) FLUSSO DELL’ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO (3.487) (24.251) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 4.105 (36.757)DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE INIZIALI 63.467 77.189 DISPONIBILITA’ LIQUIDE NETTE FINALI 67.572 40.432

Le note da pagina 35 a pagina 98 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

* Il Gruppo ha adottato l' IFRS16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate. Le informazioni comparative sono state riclassificate al fine di riflettere il risultato netto delle attività cessate e destinate a dismissione.

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Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo GEDI

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 | GEDI Gruppo Editoriale | 35

Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato

1. Informazioni generali

GEDI Gruppo Editoriale SpA (di seguito anche “GEDI”, la “Società” o la “Capogruppo”) e le società da questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il “Gruppo GEDI” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radio-fonia, della raccolta pubblicitaria, della editoria on-line. GEDI Gruppo Editoriale SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 90, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coordi-namento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo GEDI Gruppo Editoriale è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana SpA (cod. Reuters GEDI.MI, cod. Bloomberg GEDI IM). La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 è stata approvata dal Consiglio di Ammi-nistrazione in data 26 luglio 2019, approvandone nel contempo la diffusione.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (Interna-tional Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), inte-grati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e International Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’International Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.In particolare, è stato redatto in forma sintetica in conformità al principio contabile internazio-nale applicabile per l’informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall’Unione Euro-pea e ai sensi dell’art. 154-ter, comma 2 e 3 del D. Lgs. 24/2/1998, n. 58.Il bilancio semestrale al 30 giugno 2019 deve pertanto essere letto congiuntamente al bilancio annuale redatto al 31 dicembre 2018.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte le attività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarie per le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.I dati patrimoniali di raffronto, presentati sia nei prospetti contabili sia nelle note di com-mento, si riferiscono alla situazione al 31 dicembre 2018 al fine di consentire una più agevole comprensione dell’evoluzione patrimoniale dell’anno, mentre i dati economici, di patrimonio netto e del rendiconto finanziario sono raffrontati con i relativi dati del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio non sono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2018 ad eccezione degli impatti deri-vanti dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 (per la cui trattazione si riman-da alla Nota 5) e degli impatti derivanti dalla contabilizzazione della partecipazione Pesidera spa in base al disposo dell'IFRS 5, per la cui trattazione si rinvia all'apposita sezione di Nota Illustrativa.

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La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia per il passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado di liquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma del prospetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scaden-ze, ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finan-ziaria adottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giorna-listiche, delle frequenze radiofoniche e dei marchi, classificati nella voce “Attività immateriali a vita indefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poiché, considerata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve.Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentati in migliaia di euro, senza cifre decimali.

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle sue collegate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene il potere decisionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presunta quando è detenuta, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi o potenzial-mente esercitabili in assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate si intendono le società nelle quali la Capogruppo esercita un’influenza significativa. Tale influenza è presunta quando è detenuto più del 20% dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell’acqui-sto. Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioni emesse o passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili. L’eccesso del costo di acquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle at-tività nette della acquisita è contabilizzato come avviamento per le società controllate mentre è incluso nel valore della partecipazione per le società collegate. Il trattamento contabile dell’av-viamento è illustrato alla Nota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazione glo-bale, assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazio-ni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le operazioni, i saldi nonché gli utili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi. Le quote di

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patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettiva-mente in un’apposita posta del patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo del pa-trimonio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e nei movimenti delle riserve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzati sulle operazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza. Quando la quota di pertinenza del Gruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari o superiore al valore della partecipazione, il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno che non abbia obblighi di ripianamento perdite o abbia effettuato pagamenti per conto della società collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato semestrale abbreviato le controllate inattive o in li-quidazione. La loro influenza sul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultato netto attribuibile ai soci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data, con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

3.1. IFRS 12Con riferimento alle finalità informative dell’IFRS 12, si evidenzia che le società designate come controllate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono entità in cui GEDI Gruppo Editoriale esercita il controllo, sia in forza del possesso azionario diretto o indiretto della maggioranza dei voti esercitabili nelle rispettive assemblee sia per effetto del diritto a percepire i rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con le stesse, incidendo su tali rendimenti ed esercitando il proprio potere sulla società, anche prescindendo da rapporti di natura azionaria.Ai fini dell’informativa relativa alle variazioni nella composizione del Gruppo si rimanda a quanto riportato nel paragrafo sull’Area di consolidamento. Le società designate come col-legate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie e operative. Ai fini dell’informativa relativa alla natura, misura ed effetti economico-finanziari delle quote del Gruppo in società collegate e al riepilogo dei dati economi-co-finanziari delle entità collegate si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 12.4 “Partecipa-zioni valutate al patrimonio netto”e nell'Allegato 1. Non risultano restrizioni alla capacità del Gruppo di accedere o utilizzare le attività e di estinguere passività né disposizioni che possono limitare la distribuzione di dividendi o altre distribuzioni di capitale sia delle controllate che delle collegate.

4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produ-zione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

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Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capita-lizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’intero progetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi è evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una volta all’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.6.

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi allocati alle rispettive CGU sono considerati attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerate attività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto il loro utilizzo viene effettuato sulla base di concessioni per l’esercizio della radiodiffusione sonora la cui durata è a tempo indeterminato. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, e ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delle attività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento origi-natosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalla data di ac-quisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sono contabilizzate a conto econo-mico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripristinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utiliz-zazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, e dai software, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

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I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evi-denza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descritto alla Nota 4.6. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della svalutazione.

4.3 Aggregazioni aziendaliLe aggregazioni sono rilevate utilizzando il metodo dell’acquisizione (acquisition method), ove il costo di acquisto (corrispettivo trasferito) è pari al fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall’acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali. I costi direttamente attribuibili all’acquisizione sono rilevati a Conto economico o, qualora l’acquisi-zione sia effettuata mediante emissione di strumenti di capitale, a patrimonio netto, alla data in cui i servizi sono resi. Il costo di acquisto è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione. L’eventuale eccedenza positiva tra il corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, e l’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, rispetto al valore netto degli importi delle attività e passività identificabili nell’acquisita stessa valutate al fair value, è rilevata come avviamento ovvero, se negativa, a Conto eco-nomico. Il valore delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell’acquisita, ovvero al loro fair value alla data di ac-quisizione. Qualora l’aggregazione aziendale fosse realizzata in più fasi, al momento dell’acquisizione del controllo le quote partecipative detenute precedentemente sono rimisurate al fair value e l’eventua-le differenza (positiva o negativa) è rilevata a Conto economico. L’eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come strumento finanziario ai sensi dello IAS 39, sono rilevate a Conto econo-mico. Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano deter-minarsi solo provvisoriamente, l’aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi, ove necessario.

4.4 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deli-bera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendo il contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

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4.5 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

4.6 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nell’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti dall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti.

4.7 Partecipazioni in società collegate e joint arrangementPer joint venture (società a controllo congiunto) si intendono le società su cui il Gruppo detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette delle stesse. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.Per società collegate si intendono le società su cui il Gruppo esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.Le partecipazioni in imprese collegate e le joint venture sono valutate con il metodo del pa-trimonio netto (equity method). Con l’applicazione di tale metodo, tali partecipazioni sono rilevate inizialmente al costo allocando nel valore contabile delle stesse il fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, nonché l’eventuale avviamento emergente dalla differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza del Gruppo alla data di acquisizione; tale avviamento non viene sottoposto separatamente a verifica per riduzione di valore. Successiva-mente, il costo della partecipazione è rettificato per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo dell’utile (perdita) complessivo della collegata o joint venture, realizzato a partire dalla data di acquisizione. Le componenti di Conto economico complessivo relative a tali partecipazioni sono presentate come specifiche voci delle altre componenti di Conto economico complessivo del Gruppo. I dividendi ricevuti da partecipazioni in imprese collegate e joint venture sono contabilizzati a rettifica del valore contabile della partecipazione. Gli utili e le perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e una società collegata o joint venture sono rilevati nel Bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. I bilanci delle società collegate e delle joint venture sono presentati per lo stesso pe-riodo contabile del Gruppo, apportando, se necessario, le eventuali rettifiche per garantire la

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conformità ai princípi contabili di Gruppo. Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se è necessario rilevare un impairment relativo alla parte-cipazione nella collegata o joint venture. Se vi sono indicazioni che la partecipazione ha subíto una perdita di valore, il Gruppo determina l’ammontare dell’impairment tramite un apposito test mediante il quale viene determinato il valore recuperabile delle partecipazioni.Le partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercita influenza significativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.

4.8 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessateLe attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato princi-palmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come possedute per la vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività della Situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a con-dizioni che sono d’uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell’esercizio, l’attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell’esercizio ma prima della autorizzazione alla pubbli-cazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative.Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono rilevate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita; i corrispondenti valori patrimoniali dell’esercizio precedente non sono riclassificati.Un’attività operativa cessata (“discontinued operation”) rappresenta una parte dell’impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area

geografica di attività;• è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.I risultati delle attività operative cessate - siano esse dismesse oppure classificate come possedute per la vendita e in corso di dismissione - sono esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali, ai fini comparativi.

4.9 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rappresentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valore di realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi.

4.10 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventuali per-dite di valore. Il Gruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring di tipo pro-solvendo. I crediti ceduti non rispettano i requisiti per l’eliminazione come

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definiti dall’IFRS9 e quindi rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legal-mente ceduti; nel bilancio consolidato è contabilizzata una passività finanziaria di pari importo come Debiti Finanziari Correnti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

4.11 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a breve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della re-dazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

4.12 IFRS 9Il principio introduce i criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finan-ziarie. Per le attività finanziarie il nuovo principio, al fine di determinarne il criterio di valuta-zione, introduce un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali relativi. Per le passività finanziarie, le varia-zioni di fair value di una passività finanziaria valutata attraverso il conto economico, devono essere rilevate nel prospetto “Other comprehensive income” qualora tali variazioni siano do-vute alla variazione del merito creditizio dell’emittente della passività stessa. Inoltre, gli effetti economici di modifiche di passività non sostanziali devono essere rilevate a conto economico non essendo più consentito spalmare gli effetti della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data.Con riferimento all’impairment, la stima delle perdite su crediti viene effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includa-no dati storici, attuali e prospettici. Tale impairment model viene applicato a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.Infine, il nuovo modello di hedge accounting prevede:• l’incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l’hedge accounting, includendo anche

i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;• il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quan-

do inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto econo-mico;

• le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul para-metro dell’80-125% con il principio della “relazione economica” tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell’efficacia retrospettica della relazione di copertura.

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4.13 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.14 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

4.15 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, delle partite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

4.16 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

4.17 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e di errori rilevanti.

4.18 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attua-tivi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR ma-turando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collo-cavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a benefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

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Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50 dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effetti attuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art. 2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”). Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinato con riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonio netto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottoposto ad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte dell’im-porto iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; in caso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha appli-cato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

4.19 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accanto-namenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o impli-cita, nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’ob-bligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo.

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4.20 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati da due componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzione di conver-sione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sul tasso d’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario non convertibile. Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto e l’ammontare della passività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conversione non si modifica nei periodi successivi.

4.21 Ricavi (IFRS 15)Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi. I passaggi fondamentali per procederere alla contabilizzazione dei ricavi sono:- l’identificazione del contratto con il cliente; - l’identificazione delle performance obligations del contratto;- la determinazione del prezzo;- l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;- i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.Il Gruppo rappresenta in particolare la fattispecie Agent/Principal come segue.Nei ricavi rinvenienti dal business della diffusione, l’Editore provvede ad iscrivere il ricavo sulla base del prezzo di copertina al lordo di tutti gli aggi corrisposti alla filiera distributiva, inclusa la quota parte riconosciuta agli edicolanti. L’Editore è considerato Principal nell’esecuzione delle performance obbligations in quanto il rischio d’invenduto e il prezzo sono sotto il controllo del-lo stesso, anche con riferimento alla quota parte riconosciuta agli edicolanti. Conseguentemente anche l'aggio viene rilevato come costo di distribuzione e esposto a riduzione dei ricavi. I ricavi unitari che presentano le menzionate caratteristiche sono perciò esposti come risultante delle copie vendute valorizzate al prezzo di copertina.Per quanto riguarda i ricavi da vendita di pubblicità, la Concessionaria riveste il ruolo di Agent, non controllando la performance obligation, e pertanto i relativi costi e ricavi vengono esposti su base netta.

4.22 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in ap-plicazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i va-lori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. La probabilità di recupero (estinzione) è valutata in base sia alla capacità reddituale delle singole società del Gruppo, sia sulla base della capacità reddituale emergente a livello di consolidato fiscale. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fi-scale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali

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differite viene adeguato con imputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione. Dall’esercizio 2004 GEDI Gruppo Editoriale SpA, così come la maggior parte delle società da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2016-2018. Tuttavia, in ragione dell’aumento di capitale deli-berato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile e liberato con l’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno, CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDI SpA e, di conseguenza, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Società aveva aderito per il triennio 2016-2018. Venen-do meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità di adottare un consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressa opzione congiuntamente da parte della società controllante e di ciascuna società da essa controllata, ai sensi dell’art. 120 del TUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un de-bito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo (credito per la società consolidata). Per la parte di perdite fiscali delle società consolidate eccedenti la compensazione possibile nell’esercizio a livello di consolidato fiscale, la società consolidata si iscrive crediti per imposte anticipate tenendo conto della probabilità del loro futuro realizzo nell’ambito del consolidato fiscale. Le società partecipanti al consolidato fiscale che presentano oneri finanziari netti indeducibili possono beneficiare (rendendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenze fiscali disponibili in altre società partecipanti.

4.23 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario in cui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincide con la valuta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data dell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4.24 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile di attività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamento nella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passività interessate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cambiamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a par-tire dalla data del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risultato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degli esercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previ-ste di utilizzo dei benefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamento dell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua

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dell’attività medesima. L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onere nell’esercizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onere negli esercizi futuri.

5. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni di prima adozione.A partire dal 1° gennaio 2019, la Società applica i seguenti nuovi principi contabili internazio-nali ed interpretazioni:

IFRS 16 – LeasesIl 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leases. Tale documento è stato adottato dall’Unione Europea con il Regolamento n. 1986 del 31 ottobre 2017. L’I-FRS 16 sostituisce il principio IAS 17 Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4-Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15-Leasing operativo – Incentivi e SIC 27-La valuta-zione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. Il principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul con-trollo per distinguere i contratti di lease dai contratti per la fornitura di servizi. In partico-lare, per determinare se un contratto rappresenti o meno un leasing, l’IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno il diritto di controllare l’utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo.Il principio si applica ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2019 o suc-cessivamente e in tema di rilevazione contabile prevede un unico modello di rilevazione per il locatario (lessee) richiedendo, quale regola generale, la rilevazione tra le attività del diritto d’utilizzo del bene (right-of-use asset) e al passivo patrimoniale la passività finanziaria (lease liability), che rappresenta l’obbligazione a pagare la quota capitale dei canoni di leasing. Non sono, invece, particolarmente rilevanti le modifiche introdotte dal nuovo principio contabile con riferimento al bilancio del locatore (lessor).Il Gruppo ha completato il progetto di assessment preliminare dei potenziali impatti rive-nienti dall’applicazione del nuovo principio alla data di transizione (1° gennaio 2019). Tale processo si è declinato in diversi fasi, tra cui la mappatura dei contratti potenzialmente ido-nei a contenere un lease e l’analisi degli stessi al fine di comprenderne le principali clausole rilevanti ai fini dell’IFRS 16. Gli impatti riferiti all’introduzione del principio IFRS 16 sono esposti nella seguente Nota, cui si fa rinvio; nel seguito, si riporta il principio contabile così come adottato dal Gruppo.

LocatarioIndividuazione del leasing.Alla data di inizio del contratto (inception date, anteriore tra quella di stipula del contratto e quella in cui le parti si impegnano a rispettare i termini contrattuali), e successivamente, ad ogni modifica dei termini e delle condizioni contrattuali, la società verifica se lo stesso contie-ne o rappresenta un leasing. In particolare, un contratto contiene o rappresenta un leasing se trasferisce il diritto di controllare l’utilizzo di un bene identificato, per un periodo di tempo stabilito, in cambio di un corrispettivo. Per valutare se un contratto contiene o rappresenta un leasing la società:

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• valuta se, rispetto all'attività identificata, detiene il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici connessi con il suo utilizzo lungo tutto il periodo di utilizzo;

• verifica se il contratto si riferisce all'utilizzo di una attività specificata, esplicitamente o implicitamente, isicamente distinta (rappresentante sostanzialmente tutta la capacità di un'attività fisicamente distinta). Se il fornitore ha il diritto sostanziale di sostituzione, l'attività non è identificata;

• verifica se ha il diritto di dirigere l'utilizzo dell'attività. La società ritiene di godere di questo diritto quando ha i diritti per assumere le decisioni che sono le più rilevanti per cambiare la modalità e la finalità di utilizzo dell'attività stessa.

La durata del leasing inizia quando il locatore mette il bene a disposizione del locatario (commencement date) ed è determinata considerando il periodo non annullabile del con-tratto, cioè il periodo durante il quale le parti hanno dei diritti e degli obblighi legalmente esecutivi (enforceable) e include anche i rent-free period. A tale durata si aggiunge:• il periodo coperto da un’opzione di rinnovo del contratto (“opzione di proroga” o re-

newal option), quando la società è ragionevolmente certa di esercitare tale opzione;• i periodi successivi alla data di risoluzione (“opzione di risoluzione” o termination op-

tion), quando la società è ragionevolmente certa di non esercitare tale opzione.Le opzioni di risoluzione detenute solo dal locatore non sono considerate. La ragionevole certezza di esercitare o meno un’opzione di proroga o risoluzione prevista dal contratto è verificata dalla società alla data di decorrenza, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico all’esercizio o meno dell’opzione, ed è suc-cessivamente riverificata ogni qualvolta si presentino eventi significativi o cambiamenti nelle circostanze che potrebbero incidere sulla sua determinazione, e che sono sotto il controllo della società.Relativamente alla durata dei contratti di locazione immobiliare, che hanno avuto un im-patto significativamente maggiore, il Gruppo ha proveduto ad un'analisi puntuale di ogni accordo al fine di verificare se la durata dovesse essere estesa o meno al periodo successivo al periodo non annullabile del contratto (opzione di rinnovo). A tal fine sono stati presi in considerazione diversi elementi, tra cui la destinazione dell'immobile (immobile ad uso indu-striale, ad uso redazionale, ad uso amministrativo o ad altro uso) e l'attuale saturazione degli spazi e la prevedibile saturazione futura futura per valutare, come detto, in quali circostanze fosse ragionevole considerare il periodo successivo al tacito rinnovo al fine della determina-zione del diritto d’uso e della passività finanziaria correlata.Il Gruppo ha scelto di non applicare il principio IFRS 16 ai contratti di breve durata (short term lease), ovvero non oltre i 12 mesi, ai contratti di modesto valore (low value lease), ovve-ro quelli in cui il bene, quando nuovo, oppure il valore complessivo del contratto, siano pari o inferiori a 5.000 euro. In caso di leasing di breve durata, lo stesso viene considerato quale nuovo leasing in caso di modifiche contrattuali o variazioni della durata.Sempre in considerazione dell'individuazione dei leasing in scope IFRS 16, il Gruppo ha effettuato uno studio approfondito sui numerosi contratti di Ospitalità relativi ai siti, sparsi su tutto il territorio nazionale, ove è presente la propria attrezzatura per la diffusione del segnale radio. Si è innanzitutto valutato se la società detenga o meno il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici connessi all'utilizzo degli spazi ove sono presenti tali attrezzature (di ricevezione del segnale satellitare, elaboranti il segnale e irradianti il se-gnale sul territorio) e se il contratto sia riferibile all'utilizzo di un'attività specificatamente individuata. In caso di mancato diritto di ottenere tutti i benefici economici o nel caso in cui

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l‘asset non sia specificatamente individuato, il contratto, come previsto dal principio stesso, non è stato trattato secondo le disposizione dell'IFRS 16. Nei casi residui in cui si sia riscontato che la società detiene il diritto di ottenere tutti i benefici economici (applicabile esclusivamente alle porzioni di contratto afferenti gli spazi dedicati alle attrezzature irradianti il segnale radiofonico) e che l'attività è specificatamente individuata, si è provveduto ad una valorizzazione degli asset sottostanti che è risultata, in ogni caso di modesto valore sulla base di quanto previsto dal paragrafo BC100 dell’IFRS 16 e non trattati secondo le disposizione del principio alla luce delle esenzioni previste al paragrafo 15.

Contabilizzazione del leasingAlla data di decorrenza del leasing, la società rileva l’attività per il diritto di utilizzo (Right of Use o RoU) e la passività del leasing (lease liability).L’attività consistente nel diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, comprensivo dell'importo della valutazione iniziale della passività del leasing, rettificato dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza, incrementato dei costi diretti iniziali sostenuti e di una stima dei costi che il locatario dovrà sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante o per il ripristino dell'attività sotto-stante o del sito in cui è ubicata, al netto degli incentivi al leasing ricevuti. La passività del leasing viene valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati alla data di decorrenza. Ai fini dell’attualizzazione la società utilizza, quando possibile e se evincibile dal contratto, il tasso di interesse implicito del leasing o, in alter-nativa, il tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate - IBR). I pagamenti dovuti per il leasing inclusi nella valutazione della passività comprendono i pagamenti fissi, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso, gli importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia sul valore residuo, il prezzo di esercizio di un’opzione di acquisto (che la società ha la ragionevole certezza di esercitare), i pagamenti dovuti in un periodo di rinnovo facoltativo (se la società ha la ragionevole certezza di esercitare l’opzione di rinnovo) e le penalità di risoluzione anticipata (a meno che la società non abbia la ragionevole certezza di non risolvere anticipatamente il leasing).Successivamente, l’attività per il diritto di utilizzo viene ammortizzata a quote costanti per l’intera durata del contratto, a meno che il contratto stesso non preveda il trasferimento della proprietà al termine della durata del leasing ovvero il costo del leasing rifletta il fatto che il locatario eserciterà l’opzione di acquisto. In tale ultima fattispecie l’ammortamento dovrà essere il più breve tra la vita utile del bene e la durata del contratto. Le vite utili stimate delle attività per il diritto di utilizzo sono calcolate secondo il medesimo criterio applicato alle voci di immobilizzazioni di riferimento. Inoltre, l'attività per il diritto di utilizzo viene diminuita delle eventuali perdite per riduzione di valore (impairment) e rettificata al fine di riflettere le rimisurazioni della passività del leasing.La passività del leasing, successivamente alla valutazione iniziale alla data di decorrenza, è valutata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo ed è rimisurata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, proroga o risoluzione. Quando la passività del leasing viene rimisurata, il locatario procede ad una corrispondente modifica

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dell'attività per il diritto di utilizzo. Se il valore contabile dell'attività per il diritto di utilizzo è ridotto a zero, la modifica viene rilevata nell'utile/(perdita) dell’esercizio.

Nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, la società espone le attività per il diritto di utilizzo tra le immobilizzazioni in voce autonoma, come consentito dal par. 47 e 48 dell’IFRS 16 e le passività del leasing tra le passività finanziarie. A conto economico gli interessi passivi sulle passività del leasing costituiscono una componente degli oneri finan-ziari e sono esposti separatamente dalle quote di ammortamento delle attività per il diritto di utilizzo.

LocatoreIndividuazione del leasing.Alla data di inizio del contratto e, successivamente, ad ogni modifica dei termini e delle con-dizioni contrattuali, la società classifica ognuno dei sui leasing “attivi” come leasing finan-ziario o leasing operativo. A tal fine, la società valuta in linea generale se il leasing trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà dell'attività sottostante. In tal caso, il leasing è classificato quale finanziario, altrimenti quale operativo. Nell'ambito di tale valutazione, la società considera tra i vari indicatori, se la durata del leasing copre la maggior parte della vita economica dell'attività sottostante e/o la presenza o meno di opzioni di acquisto ragionevolmente esercitabili. Per i contratti contenenti una componente leasing e una o più componenti leasing e non lea-sing, la società ripartisce il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15.

Contabilizzazione del leasingIn caso di leasing finanziario la società rileva nel prospetto della situazione patrimoniale-fi-nanziaria l’attività quale credito ad un valore uguale all’investimento netto nel leasing. Per valutare l’investimento netto nel leasing la società ricorre al tasso di interesse implicito del leasing, definito in modo tale da ricomprendere i costi diretti iniziali. All’investimento netto nel leasing, la società applica le disposizioni previste dall’IFRS 9 in tema di eliminazione contabile ed accantonamenti per riduzione di valore.I proventi finanziari vengono rilevati lungo la durata del leasing sulla base di un criterio sistematico.

In caso di leasing operativo la società rileva i pagamenti ricevuti come proventi con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing, nella voce “altri ricavi delle vendite e prestazioni”.

Sub-leasingPer quanto riguarda i sub-leasing, la società, in qualità di locatore intermedio, classifica la sua quota nel leasing principale separatamente dal sub-leasing. A tal fine, classifica il sub-le-asing con riferimento all'attività per il diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante. Se il leasing principale è un leasing a breve termine che la società ha contabilizzato applicando l’esenzione prevista dal principio e di seguito esposta, il sub-leasing è classificato come leasing operativo. In presenza di sub-le-asing il leasing principale non è mai considerato di modesto valore.

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Prima applicazione La Società ha applicato l’IFRS 16 utilizzando il metodo dell’applicazione retroattiva modi-ficata, pertanto, le informazioni comparative non sono state rideterminate e continuano ad essere presentate ai sensi dello IAS 17 e dell'IFRIC 4. Si rimanda alla relazione Finanziaria Annuale 2018 per l’esposizione di tali principi, così come applicati dalla società. Conseguen-temente, in sede di prima applicazione, le attività per diritto d'uso sono state valutate ad un importo pari alla passività del leasing.

La seguente tabella sintetizza gli effetti dell'applicazione dell'IFRS16 alla data di prima applicazione:

(milioni di euro) 1° gennaio 2019

Attività per il Diritto d'uso: "Immobili" 61.958

Attività per il Diritto d'uso: "Automezzi, Macchine elettroniche e Altri beni" 3.538

Debiti finanziari per Diritti d'uso 65.496

Debiti finanziari per Diritti d'uso non attualizzati 71.969

Principi, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via antici-pata dal Gruppo

Il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione dei se-guenti emendamenti ed interpretazioni:

In vigore dal 1° gennaio 2020:- Amendments to References to conceptual Framework in IFRS Standards;- Amendments to IFRS 3 (Definition of a business);- Amendments to IAS 1 and IAS 8 (Definition of Material);

In vigore dal 1° gennaio 2021:- IFRS 17 Insurance contract.

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6. Informativa di settore Nel corso del secondo semestre del 2017 il Gruppo ha completato il processo di integrazione diITEDI a valle del quale la presentazione dell’informativa di settore è stata modificata per tenere conto del nuovo assetto organizzativo, che ha assunto una struttura a matrice con particolare riferimento all’area trasversale del digitale.Più in particolare, il Gruppo risulta così articolato:• tre business unit editoriali:

- Stampa Nazionale (La Repubblica, L’Espresso e altri periodici);- News Network (La Stampa, il Secolo XIX ed i 13 quotidiani locali ex Finegil);

- Radio (Radio Deejay, Radio Capital, m2o);• tre attività trasversali:

- una divisione dedicata alla raccolta della pubblicità che opera sia in supporto alle tre busi-ness unit editoriali sopra elencate, sia verso terzi. Di tale attività viene fornita informativa di settore dettagliata in accordo con la struttura di reporting periodico utilizzata dalla Direzio-ne del Gruppo ai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati;

- un’attività trasversale dedicata al digitale (sviluppo e marketing prodotti digitali di Gruppo e non) i cui dati sono ricompresi in quelli delle tre business unit editoriali e, in via residuale, tra le altre attività;

- una attività traversale che include la produzione industriale (con 7 siti produttivi, di cui 5 di proprietà e 2 di terzi, collocati nelle principali aree di distribuzione dei quotidiani del Grup-po) e le attività di servizio svolte dalla Capogruppo a favore degli altri settori; i dati relativi a tali attività sono presentati nell’informativa di settore tra le “attività diverse”.

L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioni è stata effettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione del Gruppo ai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita) operativa. I ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remunerativi ed in linea con le condizioni di mercato.In particolare, nei settori di natura editoriale (Stampa Nazionale e News Network) i fatturati inclu-dono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei prodotti collaterali tenendo in consi-derazione sia il canale tradizionale della carta stampata, sia l’attività trasversale digitale (siti internet e prodotti digitali sulle diverse piattaforme web, tablet e mobile nonché altri canali minori) ed i ricavi pubblicitari; nel settore Radio i fatturati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emittenti del Gruppo nonché dalla vendita di programmi e servizi a terzi e dai canali digitali delle emittenti.Nel settore della raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dalla concessionaria A. Manzoni & C. SpA sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi editori.Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistin-tamente nella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica interna ed anche perché non risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specifici parametri di attribuzione. Le attività non attribuibili attraverso parametri specifici sono indica-te separatamente nello schema.I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adot-tati nella predisposizione del bilancio consolidato.

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Informativa di settore

1° SEMESTRE 2019 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 65,8 80,5 - - 0,0 (0,3) 146,0 Ricavi da pubblicità 48,6 33,9 31,5 31,8 - 1,5 147,3 Ricavi diversi 2,1 2,5 0,5 0,8 23,1 (19,4) 9,6 Totale Ricavi 116,5 116,9 32,0 32,6 23,2 (18,1) 302,9 Ricavi da altri settori (50,9) (30,0) (30,2) 113,1 (20,2) 18,1 - Ricavi netti 65,6 86,9 1,7 145,7 3,0 - 302,9 Risultato operativo (7,7) 5,8 7,0 (0,1) (0,7) (0,0) 4,3Proventi (oneri) finanziari (4,6)Imposte e quota terzi (18,7) Risultato del Gruppo (19,1) 1° SEMESTRE 2018 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 68,2 86,9 - - 0,0 (0,5) 154,7 Ricavi da pubblicità 53,7 38,5 31,4 34,1 - 1,4 159,1 Ricavi diversi 1,8 2,4 0,4 1,0 27,7 (24,6) 8,7 Totale Ricavi 123,7 127,9 31,8 35,0 27,7 (23,6) 322,5 Ricavi da altri settori (54,8) (33,8) (30,5) 120,4 (24,9) 23,6 - Ricavi netti 68,9 94,1 1,3 155,4 2,8 - 322,5 Risultato operativo (9,6) 8,8 9,0 2,1 2,3 0,0 12,6 Proventi (oneri) finanziari (4,9)Imposte e quota terzi (3,4)Risultato del Gruppo 4,3 1° SEMESTRE 2019 Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALEInvestimenti netti 1,3 0,2 1,8 0,1 0,9 - 4,3 Attività 767,0 193,9 122,7 223,6 91,5 (344,6) 1.054,2 Attività fiscali 41,6 Totale Attività 1.095,7 CONSUNTIVO 2018* Stampa Raccolta Attività Elisioni(milioni di euro) nazionale GNN Radio pubblicità diverse e rettifiche TOTALEInvestimenti netti 5,2 0,3 5,8 0,6 2,5 - 14,4 Attività 797,5 158,2 115,6 225,3 106,4 (332,8) 1.070,1 Attività fiscali 45,8 Totale Attività 1.115,9

* Il Gruppo ha adottato l' IFRS16 il 1° gennaio 2019 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale le informazioni comparative non sono state rideterminate.

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7. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento è richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’ef-fetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati. L’informazione comparativa è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’informazione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabi-lizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei prin-cipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizza-zione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizio in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenuto il cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

8. Eventi successivi la data di riferimento della Relazione Finanziaria Semestrale

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazione finanziaria semestrale sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazione finanziaria semestrale è autorizzata per la pubblicazione si intende la data di approva-zione da parte del Consiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alla data di riferimento della relazione finanziaria semestrale (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento della relazione finanziaria semestrale (eventi successivi non rettificativi). Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita, per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

9. Principali cause di incertezze nelle stime

La redazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, in applicazione degli IFRS-EU, richiede che il management effettui stime ed assunzioni che possono aver effetto sul valore dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e le assunzioni del mana-gement si basano sulle esperienze pregresse e su fattori considerati ragionevoli a seconda delle fattispecie oggetto di valutazione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli ef-fetti di ogni variazione sono riflessi in accordo con i principi contabili di riferimento di volta in volta applicabili. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime.Per il Gruppo GEDI, le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite di valore sulle attività immateriali e sulle partecipazioni in società collegate iscritte in bilancio, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipen-denti, imposte e altri accantonamenti e fondi.

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9.1 Recuperabilità delle attività immateriali a vita utile indefinitaIl bilancio consolidato semestrale abbreviato include attività immateriali a vita utile indefinita di importo significativo riferite a testate, marchi, frequenze ed avviamenti. Il management con cadenza almeno annuale svolge i test di impairment, per identificare eventuali perdite per riduzioni di valore delle CGU cui sono allocate le attività immateriali a vita utile indefi-nita. Nel caso delle testate, marchi ed avviamenti tali impairment test sono basati, di fatto, sul valore d’uso che viene determinato mediante il metodo dell’attualizzazione dei flussi finanziari attesi.Tale metodo è caratterizzato da una elevata componente di stima, con particolare riferimento ai flussi finanziari attesi ed ai parametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussi sopra indi-cati. Per quanto riguarda in particolare le previsioni sui flussi finanziari attesi, che sono basate sui piani triennali approvati dagli amministratori, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e me-dio periodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale per il comparto stampa, rende più difficili la stima delle assunzioni riguardanti l’andamento futuro. Pertan-to, non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi dalle stime effettuate.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitorati at-tentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza di perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.

9.2 Recuperabilità delle partecipazioni in società collegateIl Gruppo detiene partecipazioni in società collegate per importi significativi in merito alle quali il management effettua almeno annualmente un impairment test per identificare eventuali perdite per riduzioni di valore. Nell’ambito di tale impairment test il valore recuperabile delle partecipate è stato basato sul valore d’uso, stimato con la metodologia dell’attualizzazione dei flussi finanziari futuri attesi che, come indicato in precedenza, è caratterizzata dall’utilizzo di stime, per loro natura incerte e soggettive circa i flussi finanziari attesi delle partecipate ed i pa-rametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione di tali flussi finanziari.

9.3 Contenziosi legali e fiscaliIl Gruppo GEDI è parte in giudizio in diversi contenziosi legali relativi all’attività editoriale.Data la natura di tali contenziosi, le stime effettuate dagli amministratori si basano sulla ponderazio-ne di trend storici riferiti al triennio precedente, che mostrano un andamento sostanzialmente lineare.Con riferimento agli altri contenziosi legali e fiscali non è sempre oggettivamente possibile preve-dere l’esito finale di tali vertenze, alcune delle quali potrebbero concludersi con esito sfavorevole. Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell’importo della perdita.

9.4 Stima delle reseLa stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primi dati consuntivi.

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10. Area di consolidamento

Il perimetro di consolidamento non risulta variato rispetto a quanto riportato nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 ad eccezione della partecipazione della collegata Persidera SpA che è stata riclassificata da "Partecipazioni valutate al patrimonio netto" ad "Attività destinate a dismissioni", per maggiori informazioni si rimanda alla Nota 12.8.

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 1° aprile 2014, GEDI aveva collocato il Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi Euro 100 milioni che prevedeva una durata di 5 anni (con scadenza alla data del 9 aprile 2019) e rimborso mediante pagamento di una cedola con cadenza semestrale ad un tasso di interesse fisso pari al 2,625% su base annua. Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non erano assistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant.Il regolamento del Prestito Obbligazionario Convertibile prevedeva, in capo all’obbligazionista, la facoltà di convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni ordinarie della Società che, in virtù dell’atto formale (deed poll) sottoscritto in data 28 gennaio 2015, non aveva facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili (in caso di esercizio del diritto di conversione) mediante pagamento in contanti, dovendo invece emettere in ogni caso ordinarie. In virtù dell’opzione call in capo agli obbligazionisti, lo strumento è stato rilevato mediante scomposizione dello stesso nelle sue due componenti: una relativa al diritto di opzione ed una relativa alla componente di debito. Il fair value dell’opzione pari a 4.290 migliaia di euro è stato classificato nel Patrimonio Netto.Nel corso del semestre il prestito obbligazionario è stato interamente rimborsato alla scadenza senza che alcun obbligazionista abbia esercitato la facoltà di conversione. Le azioni precedentemente deliberate a supporto del Prestito sono stata interamente annullate.Al fine di garantire le risorse finanziarie al rimborso del prestito obbligazionario, in data 16 aprile 2018 la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA ha sottoscritto un contratto di finanziamento Revolving Credit Facility (“committed”) dell’importo di 100 milioni di euro e della durata di quattro anni con quattro primari Istituti di Credito (EURIBOR più margine del 2%). Il contratto prevede il rispetto di un covenant di natura finanziaria basato sul rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e EBITDA. Il Gruppo, inoltre, ha un ulteriore canale di finanziamento costituito da operazioni di cessione dei crediti commerciali della controllata A.Manzoni&C. SpA, società concessionaria per la raccolta pubblicitaria.In particolare, alla fine dell’esercizio 2013, la A.Manzoni&C. SpA, ha sottoscritto due distinti contratti di factoring (uncommitted) rispettivamente con UniCredit Factoring SpA e con Société Général Factoring SpA per un affidamento complessivo di 50 milioni di euro.Inoltre, nel mese di dicembre 2017 la controllata A.Manzoni&C. SpA ha perfezionato una operazione di cartolarizzazione (committed) del portafoglio crediti commerciali con un accordo stipulato con Unicredit. Tale accordo prevede l’acquisizione, da parte di una società di scopo (Diamante SPV Srl), di un valore complessivo massimo finanziabile di crediti commerciali pari a 45 milioni di euro con un margine di interesse del 1,5% e costi di mancato utilizzo dello 0,60%. La durata del contratto è triennale. L’operazione, in particolare, prevede che A.Manzoni&C.

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SpA ceda e trasferisca alla Società Diamante SPV Srl determinati crediti facenti parte di un portafoglio preventivamente concordato in base a determinate caratteristiche qualitative (i.e. rating di controparte) dei crediti oggetto di cessione. La cessione è finalizzata a realizzare la cartolarizzazione dei crediti oggetto di cessione, mediante l’emissione da parte della stessa Diamante SPV Srl di titoli c.d. back secured (i “Titoli”). Tali Titoli sono collocati sul mercato per la loro sottoscrizione e gli incassi derivanti dall’emissione degli stessi sono utilizzati da parte di Diamante SPV Srl per finalizzare l’acquisto di ulteriori crediti ceduti da parte della A.Manzoni&C. SpA fino a concorrenza del limite contrattualmente previsto. A Manzoni& C. SpA, a sua volta, incasserà una parte del prezzo relativo ai crediti ceduti in via differita; su tale porzione di prezzo differito grava di fatto il rischio di mancato incasso dei crediti ceduti. In virtù di tale meccanismo il rischio di insoluto rimane, nella sostanza, in capo alla società che, in accordo con i principi contabili internazionali vigenti, considera come pro-solvendo le cessioni di crediti effettuate nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione. Infine, nei primi mesi del 2018 la stessa controllata A.Manzoni&C. SpA ha sottoscritto un ulteriore contratto di factoring (uncommitted) con Aosta Factor SpA per un affidamento complessivo di 15 milioni di euro. Per effetto del consolidamento delle società del Gruppo ITEDI, in data 27 giugno 2017, il Gruppo è divenuto titolare dei contratti di finanziamento con un pool di banche per un importo originario di 10,7 milioni di euro: l’ammortamento è iniziato nel corso dell’esercizio 2016 e si concluderà nel corso dell’esercizio 2022.

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12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2018 30/06/2019Testate e marchi 432.485 432.485Frequenze radiofoniche 91.242 91.619Avviamenti 32.929 32.929Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno 451 588Concessioni e licenze 8.394 7.408Frequenze TV 1.200 1.050Immobilizzazioni immateriali in corso 7 7TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 566.708 566.086

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 556.656 557.033Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 10.052 9.053

Le immobilizzazioni immateriali, pari a 566.086 migliaia di euro, diminuiscono di 622 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2018 (566.708 migliaia di euro) quale effetto di ammortamenti del periodo pari a 2.546 migliaia di euro, solo in parte compensati da nuovi investimenti per 1.924 migliaia di euro, relativi principalmente all’acquisto di frequenze radiofoniche ed al po-tenziamento dei sistemi informativi e delle infrastrutture di rete.

Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nelle successive tabelle.

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Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 432.485Svalutazioni -Saldo iniziale 432.485MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 432.485Svalutazioni -Saldo finale 432.485

Frequenze 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 91.242Svalutazioni -Saldo iniziale 91.242MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 377Decrementi - Situazione finale Costo originario 91.619Svalutazioni -Saldo finale 91.619

Avviamenti 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 32.929Svalutazioni -Saldo iniziale 32.929MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 32.929Svalutazioni -Saldo finale 32.929

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L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte a impairment test al 31 dicembre 2018 è riportato nel bilancio consolidato alla medesima data, cui si rinvia.Il test di impairment condotto al 31 dicembre 2018 presentava, per alcune CGU, un valore recupe-rabile che, applicando la metodologia valutativa del Value in use, non si discostava in maniera signi-ficativa dal valore contabile. Le suddette CGU di natura editoriale “Repubblica”, “GNN Livorno”, “GNN Nord-Est” e “GNN Nord-Ovest” presentavano headroom limitate.Per tutte le informazioni ed assunzioni utilizzate alla data di chiusura dell’esercizio 2018 per la pre-disposizione dell’impairment test ed in particolare per la determinazione del valore d’uso e del fair value less costs to sell delle cash generating unit e per le principali ipotesi sottostanti i piani previsio-nali 2019-2021, si rinvia alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018.Ai fini della redazione del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato ed in conformità con quanto disposto dallo IAS 36, è stato effettuato, anche con l’ausilio del consulente esterno Deloitte Financial Advisory Srl, un monitoraggio approfondito e puntuale dei principali indicatori qualitativi e quantitativi relativi ad ogni cash generating unit oggetto dei suddetti impairment test, al fine di verificare l’esistenza di indicatori tali da richiedere un aggiornamento degli stessi. In accordo con i principi internazionali sono state utilizzate sia fonti esterne (il mercato di riferi-mento e in particolare il mercato pubblicitario relativo al settore dei quotidiani) sia fonti interne (in particolare tra queste ultime l’analisi degli scostamenti tra dati consuntivi e previsionali relativi al periodo di riferimento). In particolare le CGU per le quali sono stati identificati scostamenti actual/budget che hanno chiesto successivi approfondimenti sono risultate essere "la Repubblica" e "GNN Nord-Est": le successive indagini effettuate dal management sono state mirate a verificare l'eventuale perdita di valore. Sulla base delle analisi condotte, che hanno tra gli altri preso in considerazione diversi scenari, non sono stati identificati eventi o circostanze tali da richiedere l'elaborazione di test di impairment alla data del 30 giugno 2019.

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Altre immobilizzazioni immateriali

Si riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammortamento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 11.220Fondi ammortamento, svalutazioni (10.769)Saldo iniziale 451MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 325Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (188)Decrementi -Situazione finale Costo originario 11.545Fondi ammortamento, svalutazioni (10.957)Saldo finale 588

Concessioni e licenze 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 66.286Fondi ammortamento, svalutazioni (57.892)Saldo iniziale 8.394MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1.219Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.208)Decrementi 3Situazione finale Costo originario 67.505Fondi ammortamento, svalutazioni (60.097)Saldo finale 7.408

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Frequenze TV 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 1.500Fondi ammortamento, svalutazioni (300)Saldo iniziale 1.200MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (150)Decrementi -Situazione finale Costo originario 1.500Fondi ammortamento, svalutazioni (450)Saldo finale 1.050

Immobilizzazioni immateriali in corso 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 7Saldo iniziale 7MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 7Saldo finale 7

Altre immobilizzazioni immateriali 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi -Decrementi -Situazione finale -Costo originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo finale -

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Diritti d'uso (2)

Si riporta il dettaglio della presente categoria specificando la tipologia di bene cui il diritto d'uso è associato. 31/12/2018 30/06/2019Immobili - 56.514Automezzi, Macchine elettroniche e Altri beni - 3.035TOTALE DIRITTI D'USO - 59.549

Immobili 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario -Fondi ammortamento, svalutazioni -Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 62.005Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (6.271)Decrementi 780Situazione finale Costo originario 62.005Fondi ammortamento, svalutazioni (5.491)Saldo finale 56.514

Automezzi, Macchine elettroniche e Altri beni 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario -Fondi ammortamento, svalutazioni -Saldo iniziale -MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 3.660Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (629)Decrementi 4Situazione finale Costo originario 3.660Fondi ammortamento, svalutazioni (625)Saldo finale 3.035

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Immobilizzazioni materiali (3)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2018 30/06/2019Terreni 6.220 6.220Fabbricati ed edifici 24.279 23.553Migliorie su beni di terzi 7.173 6.378Impianti e macchinari 36.600 34.399Attrezzature industriali e commerciali 925 834Mobili, dotazioni, automezzi 4.059 3.736Immobilizzazioni materiali in corso 602 677Altri beni 306 268TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 80.164 76.065

Al 30 giugno 2019 le immobilizzazioni materiali ammontano a 76.065 migliaia di euro, con una flessio-ne di 4.099 migliaia di euro rispetto alla fine del 2018 quale effetto, in diminuzione, di ammortamenti per 6.461 migliaia di euro e, in aumento, di investimenti netti del periodo per 2.362 migliaia di euro.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che le vite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sono esposte nei prospetti seguenti.

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Terreni 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 6.220Saldo iniziale 6.220MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 6.220Saldo finale 6.220

Fabbricati ed edifici 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 46.552Fondi ammortamento, svalutazioni (22.273)Saldo iniziale 24.279MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 19Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (746)Decrementi -Riclassifiche 1Situazione finale Costo originario 46.571Fondi ammortamento, svalutazioni (23.018)Saldo finale 23.553

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Migliorie su beni di terzi 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 52.493Fondi ammortamento, svalutazioni (45.320)Saldo iniziale 7.173 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 219Decrementi (68)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.014)Decrementi 69Riclassifiche (1)Situazione finale Costo originario 52.644Fondi ammortamento, svalutazioni (46.266)Saldo finale 6.378

Impianti e macchinari 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 212.379Fondi ammortamento, svalutazioni (175.779)Saldo iniziale 36.600MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.385Decrementi (2.327)Riclassifiche 21MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (3.623)Decrementi 2.341Riclassifiche 2Situazione finale Costo originario 211.458Fondi ammortamento, svalutazioni (177.059)Saldo finale 34.399

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Attrezzature industriali e commerciali 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 2.588Fondi ammortamento, svalutazioni (1.663)Saldo iniziale 925MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1Decrementi (14)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (113)Decrementi 14Riclassifiche 21Situazione finale Costo originario 2.575Fondi ammortamento, svalutazioni (1.741)Saldo finale 834

Mobili, dotazioni, automezzi 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 95.317Fondi ammortamento, svalutazioni (91.258)Saldo iniziale 4.059MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 624Decrementi (31)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (941)Decrementi 26Riclassifiche (1)Situazione finale Costo originario 95.910Fondi ammortamento, svalutazioni (92.174)Saldo finale 3.736

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Immobilizzazioni materiali in corso 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 602Saldo iniziale 602MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 96Decrementi -Riclassifiche (21)Situazione finale Costo originario 677Saldo finale 677

Altri beni 30/06/2019Situazione iniziale Costo originario 4.916Fondi ammortamento, svalutazioni (4.610)Saldo iniziale 306MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 8Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (24)Decrementi -Riclassifiche (22)Situazione finale Costo originario 4.924Fondi ammortamento, svalutazioni (4.656)Saldo finale 268

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Partecipazioni valutate al patrimonio netto (4)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al Patrimonio Netto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2018 30/06/2019Le Scienze SpA* 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl 49% 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%* Società in joint venture

Al 31 dicembre 2018 le partecipazioni detenute in Persidera SpA, Editoriale Libertà SpA e Edito-riale Corriere di Romagna Srl erano state sottoposte a impairment test, utilizzando nella determi-nazione sia del fair value che del valore d’uso metodologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per le CGU del Gruppo tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società. Per un maggior dettaglio sulle analisi e sulle assunzioni dell'impairment test si rimanda alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2018.La partecipazione in Persidera, che nella Relazione al 31 dicembre 2018 era stata svalutata di 11.155 migliaia di euro, è stata riclassificata nella voce 8 "Attività destinate alla dismissione", a cui si rinvia per ulteriori informazioni, e valutata al fair value less costs to sell in base all'IFRS 5.Dalle analisi condotte in merito alla recuperabilità dei valori di bilancio delle altre Partecipazioni non sono emersi indicatori di perdite per riduzione di valore.Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio Netto.

Increm. 31/12/18 (Decrem.) Svalutaz. Dividendi Risultato 30/06/19Le Scienze SpA* 88 - - - (11) 77Editoriale Corriere Romagna Srl 3.389 - - (68) 28 3.349HuffingtonPost Italia Srl 446 - - - (41) 405Editoriale Libertà SpA 13.291 - - (434) 183 13.040Altrimedia SpA 739 - - - 2 741Persidera SpA 91.418 (87.088) - (4.330) - -TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO 109.371 (87.088) - (4.832) 161 17.612* Società in joint venture

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Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2018 30/06/2019 31/12/2018 30/06/2019Le Scienze SpA* 2.259 2.397 2.074 2.233Editoriale Corriere Romagna Srl 1.969 1.914 21 46HuffingtonPost Italia Srl 1.657 1.332 648 648Editoriale Libertà SpA 26.171 26.179 3.775 4.473Altrimedia SpA 4.086 4.086 2.247 2.215* Società in joint venture

Ricavi Utili/(perdite) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019 1° Semestre 2018 1° Semestre2019 Le Scienze SpA* 1.494 1.583 (47) (21)Editoriale Corriere Romagna Srl 88 89 3 55HuffingtonPost Italia Srl 1.028 772 143 (182)Editoriale Libertà SpA 5.677 5.317 696 524Altrimedia SpA 3.106 2.870 31 5* Società in joint venture

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di GEDI Gruppo Editoriale SpA.

Altre partecipazioni (5)

Valore di carico al 31 dicembre 2018 10.244Acquisizioni e incrementi -Cessioni e decrementi (1.000)Valore di carico al 30 giugno 2019 9.244

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Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria, l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2018 30/06/2019 31/12/2018 30/06/2019Radio Italia SpA 10,00% 10,00% 6.500 6.500ANSA Soc. Coop.a r.l. 24,26% 24,26% 2.172 2.172D-Share Srl 10,96% - 1.000 -Telelibertà SpA 4,32% 4,32% 136 136Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 37,50% 37,50% 78 78Liguria Press Srl 20,00% 20,00% 68 68Immobiliare Editori Giornali Srl 7,96% 7,96% 53 53Consorzio CSEDI 11,11% 11,11% 30 30Consorzio Edicola Italiana 33,33% 33,33% 20 20Premium Publisher Network Consorzio 23,96% 23,96% 19 19Tavolo Editori Radio Srl 12,50% 12,50% 19 19Trento Press Service Srl 1,60% 1,60% 4 4Altre partecipazioni - - 145 145TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 10.244 9.244

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di GEDI Gruppo Editoriale SpA.

In data 16 maggio 2019 GEDI Digital Srl ha ceduto l'intera quota detenuta in D-Share Srl ad AGI - Agenzia Giornalistica Italia SpA ad un corrispettivo di 1,1 milioni di euro, realizzando una plusvalenza di 0,1 milioni di euro.

Crediti non correnti (6) 31/12/2018 30/06/2019Depositi cauzionali oltre 1 anno 632 646Altri crediti non correnti 527 270TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.159 916

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Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (7) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate 31/12/2018 30/06/2019Da fondi del personale 14.541 16.485 Da fondi rischi ed oneri 34.831 14.293 Da svalutazione delle attività correnti 30.903 46.816Da svalutazione delle attività immobilizzate 18.974 16.904 Da perdite fiscali di esercizi precedenti 58.130 59.969TOTALE 157.379 154.467 Attività per imposte anticipate 31/12/2018 30/06/2019Da fondi del personale 3.695 3.962 Da fondi rischi ed oneri 8.898 3.913 Da svalutazione delle attività correnti 7.488 11.310 Da svalutazione delle attività immobilizzate 5.196 4.600 Da perdite fiscali di esercizi precedenti 13.951 14.393TOTALE 39.228 38.178

Imposte Differite Imponibili per imposte differite 31/12/2018 30/06/2019Da minore valutazione dei fondi del personale 3.646 4.143 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 412.421 414.649 TOTALE 416.067 418.792

Passività per imposte differite 31/12/2018 30/06/2019Da minore valutazione dei fondi del personale 875 994Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 114.030 114.676 TOTALE 114.905 115.670

31/12/2018 30/06/2019Imposte differite accreditate/addebitate (241) -TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO (241) -

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Attività destinate a dismissione (8)

Il 5 giugno 2019, la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA, d'intesa con TIM SpA, altra parte venditrice, ha concluso un accordo vincolante con F2i SGR SpA e Ei Towers SpA, per la cessione della propria partecipazione pari al 30% della società Persidera SpA, asset non core del gruppo.L’intesa prevede un corrispettivo per GEDI Gruppo Editoriale SpA pari a 74,5 milioni di euro, da cui verranno detratti al closing i dividendi distribuiti nel corso del 2019 (pari a 4,3 milioni di euro incassati nel corso del mese di aprile 2019) ed a cui saranno aggiunti gli interessi che matureranno dal 1° agosto 2019 fino alla data del closing (EURIBOR + 4%, su base annuale). L’operazione prevede la scissione di Persidera SpA in due entità: la prima deterrà i diritti d’uso delle frequenze e sarà destinata a F2i; la seconda deterrà l’infrastruttura di rete e sarà destinata a Ei Towers SpA. La cessione è subordinata alle autorizzazioni regolamentari, al perfezionamento della scissione di cui sopra ed alle consuete clausole previste per tali intese.Con tale cessione si concluderà un processo, iniziato nel 2014, di uscita del Gruppo dal settore televisivo (settore già qualificato come “Discontinued Operation”). In tale ottica, la partecipazione in Persidera SpA, è sempre stata considerata cedibile a terzi, ma solo con la sottoscrizione dell'accordo sopra citato, si sono vertificati i requisiti per la classificazione tra le "Attività destinate a dismissione".L’operazione ha determinato una svalutazione del valore della partecipazione di 16,9 mi-lioni di euro al fine di adeguare, in base al principio IFRS5, il valore contabile al fair value, incrementata di 0,4 milioni di euro relativi ai costi di vendita (costs to sell). L'insieme di tali effetti economici, in considerazione di quanto detto, sono esposti in una specifica voce del conto economico "Risultato attività cessate e destinate alla dismissione".

Persidera SpA 31/12/2018Attività non correnti 118.074Attività correnti 32.187Totale Attività 150.261Passività non correnti 15.667Passività correnti 30.893Totale Passività 46.560

Al 31 dicembre 2018 le attività nette oggetto di dismissione comprendevano assets per 150,3 milioni di euro e passività per 46,6 milioni di euro a fronte delle quali è stato riconosciuto complessivamente un prezzo di vendita di 240 milioni di euro.

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Rimanenze (9)

31/12/2018 30/06/2019 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 10.236 (74) 10.162 12.382 (74) 12.308Materiali di stampa (materie prime) 3.563 - 3.563 3.237 - 3.237Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 143 - 143 216 - 216Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 129 (7) 122 150 (7) 143Prodotti opzionali resi (prodotti finiti) 2.920 (2.628) 292 3.441 (3.097) 344Altre merci 683 (63) 620 683 (63) 620TOTALE RIMANENZE 17.674 (2.772) 14.902 20.109 (3.241) 16.868

Al 30 giugno 2019 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è positiva per 1.996 migliaia di euro (al 31 dicembre 2018 era positiva per 2.334 migliaia di euro), di cui 155 miglia-ia di euro relativi alla variazione positiva delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce “Varia-zione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2018 tale variazione era positiva per 128 migliaia di euro) e 1.841 migliaia di euro relativi alla variazione positiva delle rimanenze di carta, materie prime, merci e materiale di stampa inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fine esercizio 2018 era positiva per 2.206 migliaia di euro).

Crediti commerciali (10) 31/12/2018 30/06/2019Clienti edicole e distributori 15.252 16.099Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 158.770 145.624Crediti verso clienti vari 12.425 11.747Crediti verso imprese del Gruppo 760 1.289 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 187.207 174.759

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia, HuffingtonPost Italia, Persidera). Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in Nota 14.4.

Il fondo svalutazione crediti al 30 giugno 2019 ammonta a 17.261 migliaia di euro (17.809 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).

30/06/2019Saldo iniziale 17.809Svalutazioni 1.193Utilizzi (1.741)Saldo finale 17.261

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Crediti e altre attività finanziarie (11)

31/12/2018 30/06/2019Crediti finanziari 814 -TOTALE CREDITI E ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 814 -

Crediti tributari (12) 31/12/2018 30/06/2019Clienti Crediti verso l’Erario per Ires/Irap 3.804 2.234Crediti verso l’Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 121 227Crediti verso l’Erario per IVA 2.053 278Fondo svalutaz. crediti tributari IFRS9 (2) (2)Altri crediti verso l’Erario 641 641TOTALE CREDITI TRIBUTARI 6.617 3.378

I crediti tributari ammontano a 3.378 migliaia di euro, registrando una flessione di 3.239 migliaia di euro rispetto ai 6.617 migliaia di eu ro del 31 dicembre 2018 principalmente per effetto dei minori crediti verso l'Erario per IRAP e IVA.

Si ricorda che al 31 dicembre 2018 gli acconti erano esposti al netto del debito teorico d'imposta, mentre al 30 giugno 2019 il credito ed il debito d'imposta vengono rilevati separatamente.

Altri crediti (13) 31/12/2018 30/06/2019Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 1.119 1.382Depositi cauzionali 390 409Anticipi a fornitori e agenti 4.553 5.148Crediti verso dipendenti e collaboratori 1.324 1.511Altri crediti 14.832 13.960TOTALE ALTRI CREDITI 22.218 22.410

Gli altri crediti si riferiscono principalmente ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmi radiotelevisivi che verranno realizzati nel secondo semestre 2019. Il 16 maggio 2019 è stata pubblicata la sentenza della Corte di Cassazione nr. 13123 con la quale la Società è risultata definitivamente soccombente in due procedimenti del 1993 e 1994 relativi al capitolo “usufrutti” (cd. dividend washing, si veda a tal propostito la Nota 19): il pagamento, avvenuto nell’esercizio 2012 in quanto la Società era risultata soccombente nel secondo grado di giudizio, aveva generato un credito di 8,6 milioni di euro che ora è stato chiuso.

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Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (14) 31/12/2018 30/06/2019Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 174 173Depositi su c/c presso banche e poste 77.127 40.319Denaro e valori in cassa 60 60Fondo di adeguamento liquidità IFRS9 (82) (48)TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 77.279 40.504

Le disponibilità liquide si attestano a 40.504 migliaia di euro registrando una flessione di 36.775 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2018 (77.279 migliaia di euro). Il flusso della gestione operativa è stato negativo per 7,6 milioni di euro per effetto principalmente di 23,0 milioni di euro di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capi-tale circolante, che risente di un esborso di 8,4 milioni di euro per il posticipo contrattualmente previsto del pagamento relativo ad un contratto di partnership annuale. A tale andamento si sono sommati gli esborsi per investimenti, pari a 6,2 milioni di euro, e la riduzione delle fonti di finanziamento a seguito dell’integrale rimborso del prestito obbligazionario convertibile solo parzialmente compensato dall’accensione della linea di credito revolving per 85,1 milioni di euro.

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad un ri-schio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alle esi-genze finanziarie del Gruppo e sono remunerati ad un tasso fisso preventivamente concordato.

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PassivoCapitale sociale (15)Al 30 giugno 2019 il capitale sociale ammonta a euro 76.303.571,85 ed è costituito da n. 508.690.479 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2018 non ha subito alcuna variazione. 31/12/2018 30/06/2019N° azioni deliberate 566.624.904 519.564.879N° azioni emesse 508.690.479 508.690.479 di cui: N° azioni proprie 21.968.231 21.913.302

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esisto-no azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto previsto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.In data 9 aprile 2019, a seguito del rimborso del prestito obbligazionario senza che sia stata esercitata alcuna facoltà alla conversione, si è proceduto all’annullamento delle azioni in precedenza deliberate (n. 46.461.925), al conseguente abbattimento del capitale sociale deli-berato per Euro 6.969.288,75, nonché alla relativa modifica del testo dello Statuto.

Riserve (16) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto delle varia-zioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie GEDI Gruppo Editoriale SpA, nel corso del primo semestre 2019 sono state acquistate n. 50.000 azioni per complessivi 17.550,00 euro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafo-glio al 30 giugno 2019 n. 21.913.302 azioni che rappresentano il 4,308% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di società controllate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti di partecipa-zione al capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a ricevere gratuita-mente azioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un’opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite de-libere. Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013, del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016, del 27 aprile 2017, del 26 aprile 2018 e del 19 aprile 2019 hanno deliberato l’attribuzione, rispettivamente, di un piano di stock grant 2011, di un piano di stock grant 2012, di un piano di stock grant 2013, di un piano stock grant 2014, di un piano di stock grant 2015, di un piano di stock grant 2016, di un piano di stock grant 2017, di un piano di stock grant 2018 e di un piano di stock grant 2019 quali strumenti di incentivazione e fidelizzazione del management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un de-

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terminato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio della Società (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sono trasfe-ribili e sono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione è subordi-nata al solo decorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento del valore delle azioni nonché, con riferimento ai piani 2011-2017, ad un ulteriore parametro di performance legato ai risultati economico finanziari del Gruppo.I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni e dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stock op-tion e stock grant in essere al 30 giugno 2019. In particolare si evidenzia che, così come indicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, ma non eserci-tate, ammontano a 5.286.750 pari all’1,039% del totale delle azioni attualmente componenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2002-2010) si rimanda a quanto riportato nella sezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob N.11971”, mentre vengono di se-guito riportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019.

Piano di Stock Grant 2011-2019I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 27 giugno 2013, del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015, del 21 aprile 2016, del 26 luglio 2017, del 26 aprile 2018 e del 19 aprile 2019 avvalendosi delle deleghe conferitegli dall’Assemblea degli azionisti tenutesi nella medesima data, eccezion fatta per l’Assemblea dell’anno 2013, tenutasi invece in data 18 aprile 2013 e l’Assemblea dell’anno 2017 tenutasi in data 27 aprile 2017, hanno deliberato, rispettivamente, l’approvazione del piano di stock grant 2011, del piano di stock grant 2012, del piano di stock grant 2013, del piano stock grant 2014, del piano stock grant 2015, del pia-no stock grant 2016, del piano stock grant 2017, del piano stock grant 2018 e del piano stock grant 2019 come da proposta del Comitato di Nomine e Remunerazione, da riservare all’Am-ministratore Delegato della Società (esclusivamente in riferimento ai piani di stock grant 2011, 2012, 2018 e 2019) e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 705.000) e Performance Units (n. 705.000).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a parti-re dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero raggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 146.723 Time-based Units.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n. 948.750) e Performance Units (n. 948.750).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a parti-

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re dal 24 aprile 2014. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero raggiunti target di performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in parte non maturate.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 340.781 Time-based Units e 138.927 Performance Units.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n. 697.500).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 28 giugno 2015. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle mede-sime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero raggiunti target di performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in parte non maturate.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 262.819 Time-based Units e 176.903 Performance Units.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.450.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n. 725.000).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 16 aprile 2016. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venissero rag-giunti target di performance aziendale e azionaria, non sono state maturate.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 287.183 Time-based; sono state esercitate 25.625 Time- based Units.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,2355, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.420.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n. 710.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 23 aprile 2017. Le Performance Units ad oggi non ancora maturate, matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 368.624 Time-based Units; sono state esercitate nel corso dell’esercizio 28.678 Time- based Units e sono state annullate 525.000 Performance Units.Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 21 aprile 2018. Le Performance Units non matureranno, non essen-dosi verificata la condizione prevista dal piano.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 456.560 Time-based Units; sono state esercitate nel corso dell’esercizio 50.626 Time- based Units. Il 26 luglio 2017, al prezzo di euro 0,7785, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.465.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 732.500) e Performance Units (n. 732.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale

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a partire dal 26 luglio 2019. Le Performance Units matureranno alle medesime date di matu-razione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 677.500 Time-based Units e 677.500 Performance Units; sono state annullate 30.000 Time- based Units e 30.000 Perfor-mance Units.Il 26 aprile 2018, al prezzo di euro 0,4401, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.865.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 932.500) e Performance Units (n. 932.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 26 aprile 2020. Le Performance Units matureranno alle medesime date di matu-razione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance azionaria.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 902.500 Time-based Units e 902.500 Performance Units; sono state annullate 30.000 Time- based Units e 30.000 Perfor-mance Units.Il 19 aprile 2019, al prezzo di euro 0,3710, è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.800.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 900.000) e Performance Units (n.900.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale a partire dal 19 aprile 2021. Le Performance Units matureranno alle medesime date di matu-razione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance azionaria.Al 30 giugno 2019 a termine di regolamento, sono in circolazione 900.000 Time-based Units e 900.000 Performance Units.

*****

Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo è stata utilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in uso per valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modelli discreti “bino-miali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento di fornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano 2006 II tranchePrezzo medio di esercizio 3,96Volatilità attesa * 16,56%Tasso free risk 4,10%Fair value 0,6938* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

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Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option 2018 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ord.2009 Piano Ord.2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% 29,98%Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,2404 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81 Volatilità attesa * 40,81% 40,81%Tasso free risk 3,63% 3,63%Fair value medio 1,8357 1,6627 * Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98Volatilità attesa * 40,00% 40,00%Tasso free risk 1,62% 1,62%Fair value medio 0,7546 0,6718* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2013 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,83 0,83Volatilità attesa * 35,00% 35,00%Tasso free risk 1,42% 1,42%Fair value medio 0,7875 0,6631* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2014 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,70 1,70Volatilità attesa * 40,00% 40,00%Tasso free risk 1,04% 1,04%Fair value medio 1,5785 1,4501* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

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Stock Grant 2015 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,24 1,24Volatilità attesa * 40,00% 40,00%Tasso free risk 0,5% 0,5%Fair value medio 1,1900 0,8861* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2016 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,95 0,95Volatilità attesa * 39,6% 39,6%Tasso free risk 0,18% 0,18%Fair value medio 0,9840 0,7508* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2017 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,78 0,78Volatilità attesa* 40,00% 40,00%Tasso free risk 0,18% 0,18%Fair value medio 0,7681 0,5782* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2018 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,44 0,44 Volatilità attesa* 40,00% 40,00%Tasso free risk 0,25% 0,25%Fair value medio 0,4320 0,3282* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2019 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,371 0,371 Volatilità attesa* 40,00% 40,00%Tasso free risk 0,54% 0,54%Fair value medio 0,3615 0,2693* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Al 30 giugno 2019, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioni am-monta a 379 migliaia di euro (780 migliaia di euro al 31 dicembre 2018).

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Patrimonio netto di terzi (17) 31/12/2018 30/06/2019GEDI News Network SpA 367 354Mo-Net Srl 213 214TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 580 568

Debiti finanziari (18)

Debiti finanziari non correnti scadenza scadenza 31/12/2018 30/06/2019 1-5 anni oltre 5 anni Obbligazioni - - - -Debiti verso banche 3.507 3.319 3.319 -Debiti per diritti d'uso IFRS16 - 47.194 37.916 9.278TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 3.507 50.513 41.235 9.278

Debiti finanziari correnti 31/12/2018 30/06/2019Obbligazioni 98.884 -Debiti in c/c verso le banche 90 72Debiti per finanziamenti da banche 2.842 86.601Debiti cartolarizzati - 31.656Debiti verso altri finanziatori 75.950 41.985Debiti per diritti d'uso IFRS16 - 14.031TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 177.766 174.345

In data 9 aprile 2019, GEDI ha rimborsato il Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi Euro 100 milioni che aveva precedentemente collocato il 1° aprile 2014 senza che sia stato esercitato alcun diritto di conversione. Al fine di garantire le risorse finanziarie necessarie al rimborso del prestito obbligazionario, in data 16 aprile 2018 la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA ha sottoscritto un contratto di finanziamento Revolving Credit Facility (“committed”) dell’importo di 100 milioni di euro e della durata di quattro anni con quattro primari Istituti di Credito. Il contratto prevede il rispetto di un covenant di natura finanziaria basato sul rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e EBITDA.Per effetto del consolidamento delle società del Gruppo ITEDI, in data 27 giugno 2017, il Gruppo è divenuto titolare dei contratti di finanziamento con un pool di banche per un importo originario di 10,7 milioni di euro: l’ammortamento è iniziato nel corso dell’esercizio 2016 e si concluderà nel corso dell’esercizio 2022.Al 30 giugno 2019 i Debiti per finanziamenti da banche ammontano complessivamente a 89.920 migliaia di euro, di cui 84.463 migliaia di euro relativi a Revolving Credit Facility della Capo-gruppo e 5.457 migliaia di euro relativi ai finanziamenti ex Gruppo Itedi (di cui 3.319 migliaia di euro "non correnti" e 2.138 migliaia di euro "correnti").Per i dettagli in merito alle caratteristiche dei debiti e alla rilevazione in bilancio si rinvia a quanto descritto nella nota 11.

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I debiti finanziari verso altri finanziatori includono, prevalentemente, debiti per la cessione pro solvendo per operazioni di factoring e pro soluto (ma contabilizzati come pro solvendo come il-lustrato in Nota 11) per operazioni di cartolarizzazione di crediti commerciali. A partire dall’e-sercizio 2014 la concessionaria di pubblicità del Gruppo ha infatti consolidato le operazioni di Factoring con primari istituti di credito quali:• UniCredit Factoring SpA, per un fido di 30 milioni di euro, utilizzato al 30 giugno 2019 per

17.279 migliaia di euro, con un tasso annuo pari all’Euribor 3 mesi più 1,1%, oltre a commis-sioni flat dello 0,258% sul valore del portafoglio ceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

• Société Général Factoring SpA, per un fido di 20 milioni di euro, utilizzato al 30 giugno 2019 per 19.752 migliaia di euro, con un tasso annuo pari all’Euribor 3 mesi più 1%, oltre a com-missioni flat dello 0,18% sul valore del portafoglio ceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

• Aosta Factor SpA, per un fido di 15 milioni di euro, utilizzato al 30 giugno 2019 per 10.722 migliaia di euro, con un tasso annuo pari all’Euribor 3 mesi più 0,9%, oltre a commissioni flat dello 0,15% sul valore del portafoglio ceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

I debiti verso altri finanziatori includono, inoltre, debiti verso Diamante SPV S.r.l. per 31.656 migliaia di euro legati all’operazione di cartolarizzazione come illustrato nella Nota 11.

I debiti per diritti d'uso (IFRS 16) ammontano al 30 giugno 2019 a 61.225 migliaia di euro, in di-minuzione di 4.271 migliaia di euro rispetto ai 65.496 migliaia di euro di apertura al 1/1/2019: a fronte di nuovi contratti (o di incrementi di valore di quelli precedenti) e di oneri finanziari che hanno incrementato il debito, sono stati effettuati pagamenti per 6.554 migliaia di euro.

Totale Prestito Debiti Vs banche Altri debiti Debiti per passività Obbligazionario per finanziamenti finanziari* diritti d'uso finanziarieSaldo al 31/12/2017 93.701 8.846 76.244 - 178.791Flussi di cassa - (1.061) (387) - (1.448) Altre variazioni: Variazione del fair value e del costo ammortizzato 2.560 - - - 2.560Saldo al 30/06/2018 96.261 7.785 75.857 - 179.903* Debiti di Factoring e cartolarizzazione al netto dei crediti correlati.

Totale Prestito Debiti Vs banche Altri debiti Debiti per passività Obbligazionario per finanziamenti finanziari* diritti d'uso finanziarieSaldo al 31/12/2018 98.884 6.349 75.136 - 180.369Flussi di cassa (99.700) 83.571 (1.495) (6.542) (24.166)Altre variazioni: Rilevazione iniziale debiti finanziari per diritti d'uso - - - 65.496 65.496Variazione del fair value, nuovi contratti, interessi 816 - - 2.271 3.087Saldo al 30/06/2019 - 89.920 73.641 61.225 224.786* Debiti di Factoring e cartolarizzazione al netto dei crediti correlati.

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Fondi per rischi e oneri (19) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Rischi vari Vertenze Vertenze Incentivi e rinnovi Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo contrattuali fondi corrente correnteSaldo iniziale 11.513 3.138 21.531 23.105 59.287 34.758 24.529Utilizzi/rilasci (2.044) (15) (14.128) (15.346) (31.533) (16.709) (14.824)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 1.146 (1.146)Accantonamenti 1.232 - - 50 1.282 50 1.232Variazione per attualizzazione 84 - - - 84 - 84Saldo finale 10.785 3.123 7.403 7.809 29.120 19.245 9.875

Parte non corrente Rischi vari Vertenze Vertenze Incentivi e rinnovi fondi legali previdenziali all’esodo contrattuali Totale Saldo iniziale 5.340 3.138 - 16.051 24.529Utilizzi/rilasci (119) (15) - (14.690) (14.824)Giroconti corrente/non corrente (1.146) - - - (1.146)Accantonamenti 1.232 - - - 1.232Variazione per attualizzazione 84 - - - 84Saldo finale 5.391 3.123 - 1.361 9.875

Parte corrente Rischi vari Vertenze Vertenze Incentivi e rinnovi Totale legali previdenziali all’esodo contrattuali fondiSaldo iniziale 6.173 - 21.531 7.054 34.758Utilizzi/rilasci (1.925) - (14.128) (656) (16.709)Giroconti corrente/non corrente 1.146 - - - 1.146Accantonamenti - - - 50 50Saldo finale 5.394 - 7.403 6.448 19.245

Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze legali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% al lordo delle imposte (invariato rispetto al 31 dicembre 2018).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuni per tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro ed il rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazione aziendale avviati in alcune società del Gruppo. Nel corso del primo semestre 2019 a fronte degli accantonamenti

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effettuati nel precedente esercizio, sono stati utilizzati 14.128 migliaia di euro relativi principalmente ai piani di riorganizzazione delle redazioni delle testate La Repubblica e L’Espresso e al riassetto delle aree locali della concessionaria A. Manzoni&C. SpA.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per vertenze fiscali, per operazioni a premio e altri rischi.Il 31 maggio 2019, ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, la Società ha definito in via agevolata, per un importo complessivo di 5,4 milioni di euro, un contenzioso fiscale pendente in Cassazione relativo ai fatti risalenti all’esercizio 1991 e per il quale era stato accantonato negli esercizi passati un importo di 6,1 milioni di euro. La prima delle 20 rate trimestrali è stata pagata il 31 maggio 2019.Il 16 maggio 2019 è stata pubblicata la sentenza della Corte di Cassazione nr. 13123 con la quale la Società è risultata definitivamente soccombente in due procedimenti del 1993 e 1994 relativi al capitolo “usufrutti” (cd. dividend washing): gli importi erano stati completamente accantonati negli anni passati e il pagamento era avvenuto nell’esercizio 2012 in quanto la Società era risultata soccombente anche nel secondo grado di giudizio.Si ricorda che nel corso del 2017 il fondo relativo a oneri fiscali era stato ridotto di 20,8 milioni di euro a seguito della decisione di avvalersi della facoltà offerta dall’art.11 del D. Lgs. n. 50/2017 convertito dalla legge n. 96/2017 di addivenire alla definizione agevolata di un’ulteriore controversia relativa a fatti risalenti il 1991.Pertanto a seguito di tutti questi ultimi avvenimenti si è proceduto ad azzerare l’intera quota di fondo rischi relativi agli avvenimenti contestati dall’autorità finanziaria del periodo 1991-1994.

Altre informazioniIn data 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Editoriale SpA è stata informata dell’esistenza di un pro-cedimento penale per l’ipotesi aggravata di concorso nel reato previsto dall’art. 640, comma 2, n. 1 nei confronti dell’Amministratore Delegato pro tempore, del Direttore Centrale delle Risor-se Umane e del Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all’art. 24 del D. Lgs. 231/2001 (a seguito di illecito commesso da persone fisiche nell’interesse o a vantaggio dell’ente) nei confronti della Società e di alcune delle sue controllate.L’indagine condotta dalla Procura di Roma riguarda una presunta truffa ai danni dell’INPS in relazione all’accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti nel periodo fra il 2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L. 416/81.Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della normativa vigente, circostanza che risulta corroborata anche da verifiche interne finalizzate all’esame del rispetto dell’iter proce-durale previsto dalla normativa di riferimento e da un autorevole parere legale giuslavorista, la Società rappresenta che allo stato attuale non si trova per ragioni oggettive nelle condizioni di potere valutare né le specifiche condotte che asseritamente integrerebbero le ipotesi di reato, né il numero degli ex dipendenti che avrebbero avuto illegittimamente accesso al pensionamento anticipato, né conseguentemente l’eventuale danno erariale risarcibile. Non risultano pervenuti atti giudiziari e/o notifiche integrative o modificative di quelle ricevute in data 21 marzo 2018. Tale situazione rende pertanto allo stato impossibile la valutazione del grado di rischio e la conseguente quantificazione dello stesso, secondo quanto previsto dallo IAS 37.In caso di condanna definitiva per l’illecito amministrativo ex art. 24 D. Lgs. 231/2001, le san-zioni amministrative pecuniarie sarebbero quelle previste dal combinato disposto degli articoli 10, 11 e 24 del medesimo decreto.

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TFR e altri fondi per il personale (20)Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50 dipendenti e maturato al 30 giugno 2019 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa per i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono stati deter-minati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valore attuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 1,57% 1,57%Tasso annuo di inflazione 1,5% 1,5%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%* in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 30/06/2019Saldo iniziale 47.406Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 15Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) -Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) -Incremento per interessi finanziari (interest cost) 370Benefici pagati (3.157)Saldo finale 44.634

Altri fondi per il personale 30/06/2019Saldo iniziale 7.408Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) (329)Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) -Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) -Incremento per interessi finanziari (interest cost) 37Benefici pagati (343)Saldo finale 6.773

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Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente sono riepilogati di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019 31/12/2018 30/06/2019Giornalisti 1.112 1.075 1.097 1.060Operai 193 151 159 144Impiegati 993 966 987 952Dirigenti 70 71 71 69Contratti a termine 70 35 45 34TOTALE 2.438 2.298 2.359 2.259

Debiti commerciali (21) 31/12/2018 30/06/2019Debiti verso fornitori:• carta 9.390 8.982• stampa 6.889 5.773• trasporti e distribuzione 3.721 6.309• investimenti 4.299 2.397• promozioni 4.771 5.109• prodotti opzionali 6.019 5.974• collaboratori 3.925 3.930• diversi redazionali 3.161 3.093• utenze e manutenzioni 3.489 3.908• altri fornitori 62.160 54.229Debiti per acconti 146 362Debiti rettifica diritto d'uso IFRS16 - (987)Debiti verso imprese del Gruppo 3.184 2.981TOTALE DEBITI COMMERCIALI 111.154 102.360

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 2.981 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commer-ciali verso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia, HuffingtonPost Italia e Persidera). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in Nota 14.4. I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni.

Debiti tributari (22) 31/12/2018 30/06/2019Debiti per Irap 2.239 1.235Debiti Ires vs controllanti 1 -Debiti per ritenute e IRPEF 9.121 5.010Debiti verso l’Erario per IVA 277 3.786Altri debiti tributari (40) 5.176TOTALE DEBITI TRIBUTARI 11.598 15.207

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Il 31 maggio 2019, ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, la Capogruppo ha definito in via agevolata, per un importo complessivo di 5,4 milioni di euro, un contenzioso fiscale pendente in Cassazione relativo ai fatti risalenti all’esercizio 1991 e per il quale era stato accantonato negli esercizi passati un importo di 6,1 milioni di euro. La prima delle 20 rate trimestrali è stata pagata sempre il 31 maggio, pertanto il debito residuo ammonta a 5,1 milioni di euro.

Altri debiti (23) 31/12/2018 30/06/2019Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 19.223 10.748Debiti vs il personale per ferie 8.198 10.234Debiti vs il personale diversi 13.669 9.016Debiti vs amministratori e sindaci 328 253Ratei passivi 2.409 7.072Debiti per abbonamenti 7.842 7.532Debiti per contributi Legge 62/2001 31 -Altri debiti 7.776 7.599TOTALE ALTRI DEBITI 59.476 52.454

13. Note relative al Conto Economico

Ricavi (24) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Ricavi da pubblicazioni 154.729 146.038Ricavi da pubblicità 159.075 147.324Lavorazioni c/terzi per stampa 2.672 2.814Ricavi da vendita scarti e rese 793 773Ricavi da vendita servizi internet e mobile 821 576Ricavi cessione diritti e marchi 169 136Ricavi da vendita contenuti 128 232Ricavi da vendita altri servizi 4.145 5.045Ricavi da vendita altri prodotti e merci 9 2TOTALE RICAVI 322.541 302.940

Altri proventi operativi (25) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Contributi 265 49Fitti attivi 1 2Plusvalenze cessioni cespiti - 140Sopravvenienze attive 2.688 2.442Altri proventi 4.152 401TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 7.106 3.034

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Costi per acquisti (26) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Carta testate, promozioni e pubblicazioni opzionali 20.973 21.560Materiali per la stampa 7.248 5.185Acquisto pubblicazioni opzionali 2.242 2.666Materiali di consumo 1.004 790Altre merci 90 133Variazione rimanenze materie prime e merci (2.042) (1.841)TOTALE COSTI PER ACQUISTI 29.515 28.493

Costi per servizi (27) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Stampa e altre lavorazioni presso terzi 8.162 8.260Distribuzione 46.356 42.064Diritti di riproduzione, SIAE e altri 3.473 2.769Promozioni 8.330 8.707Provvigioni agenti e agenzie 13.892 12.207Costi redazionali 26.878 24.985Produzioni radio e Tv 161 122Consulenze 3.842 3.282Spese viaggi e soggiorni 3.575 3.101Telefoniche e trasmissione dati 1.397 1.193Manutenzioni e utenze 8.696 8.510Gestione impianti e tecnologie 4.803 4.588Fitti passivi 9.014 1.624Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 1.565 1.461Leasing breve termine e modico valore - 2.707Altri costi per servizi 12.911 10.100TOTALE COSTI PER SERVIZI 153.055 135.680

Nel primo semestre 2019, a seguito dell’applicazione del principio IFRS 16, la voce fitti passivi non comprende il costo degli affitti delle sedi del Gruppo che sono stati riclassificati in coerenza con il suddetto principio; invece, all’interno della voce leasing breve termine e modico valore sono stati accolti principalmente, a partire dal primo semestre 2019, i costi inerenti a fitti e noleggi che per durata contrattuale (scadenza all’interno dell’anno corrente) o corrispettivo (valore del bene sottostante inferiore a euro 5 mila) sono stati esclusi dal perimetro di competenza del principio IFRS 16.

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Altri oneri operativi (28) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Accantonamento fondi rischi e oneri 519 1.282Imposte e tasse accessorie 1.025 1.143Spese di rappresentanza e omaggi 99 61Quote associative 1.502 1.372Transazioni e risarcimenti 42 265Sopravvenienze passive 1.518 697Svalutazioni e perdite su crediti 808 1.170Altri oneri operativi 120 41TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 5.633 6.031

Costi per il personale (29) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Salari e stipendi 108.006 101.783Accantonamento per TFR 5.844 5.479Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 176 (329)Accantonamento per ferie 3.646 3.648Stock Grant 399 379Incentivi all’esodo (215) 3.184Altri costi del personale 1.668 1.576TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 119.524 115.720

Gli accantonamenti per incentivi all’esodo del primo semestre 2019 si riferiscono prin-cipalmente alle ulteriori razionalizzazioni dell'assetto industriale e delle struttu-re commerciali locali della concessionaria di pubblicità del Gruppo A. Manzoni&C..

Ammortamenti e svalutazioni (30) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Ammortamento immobilizzazioni immateriali 2.119 2.546Ammortamento diritti d'uso IFRS16 - 6.900Ammortamento immobilizzazioni materiali 7.367 6.461Svalutazione immobilizzazioni immateriali - -Svalutazione immobilizzazioni materiali - -TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 9.486 15.907

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Proventi/(oneri) finanziari netti (31) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Dividendi - -Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 32 25Utile su cambi 5 1Altri proventi finanziari 31 114Proventi finanziari 68 140Spese bancarie accessorie (598) (600)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (3.867) (2.125)Interessi su mutui e finanziamenti (235) (782)Perdite su cambi (29) (21)Oneri finanziari IFRS16 - (989)Oneri finanziari da applicazione IAS (458) (491)Altri oneri finanziari (85) (76)Oneri finanziari (5.272) (5.084)Plusvalenze da cessione partecipazioni - 100Proventi da adeguamento liquidità IFRS9 - 43Oneri da adeguamento liquidità IFRS9 (16) (4)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (5.220) (4.805)

Nel corso del semestre è stato rimborsato il Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked, che ha comportato l'iscrizione di oneri finanziari complessivi pari a 2.125 migliaia di euro (di cui 696 migliaia di euro relativi alle cedole e 1.429 al costo ammortizzato). La linea di credito Revolving Credit Facility, sottoscritta anche al fine del rimborso del Prestito Obbligazionario, ha prodotto oneri finanziari per 751 migliaia di euro.Infine i finanziamenti tramite smobilizzo crediti (factoring e cartolarizzazione) hanno generato un impatto a conto economico complessivo pari a 928 migliaia di euro, di cui 379 migliaia di euro di oneri finanziari e 549 migliaia di euro come riduzione del valore dei crediti (IFRS 9).

Imposte (32) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Imposte correnti 941 (207)Imposte differite e anticipate 2.192 (1.805)(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti 39 645TOTALE IMPOSTE 3.172 (1.367)

Il 31 maggio 2019, ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, la Capogruppo ha definito in via agevolata, per un importo complessivo di 5,4 milioni di euro, un contenzioso fiscale pendente in Cassazione relativo ai fatti risalenti all’esercizio 1991 e per il quale era stato accantonato negli esercizi passati un importo di 6,1 milioni di euro generando un provento di 0,7 milioni di euro.

Risultato attività cessate e destinate a dismissione (33)Il Risultato attività cessate e destinate alla dismissione al 30 giugno 2019 comprende la svalu-tazione di 16,9 milioni di euro del valore della partecipazione del 30% detenuta in Persidera

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effettuata, a seguito della sottoscrizione di un accordo vincolante per la cessione della società, al fine di adeguare il valore contabile al fair value secondo quanto previsto dal principio IFRS5, incrementata di 0,4 milioni di euro relativi ai costi di vendita (cost to sell).

Quota dei terzi (34)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società GEDI News Network SpA e Mo-Net Srl.

Utile per azione (35)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo le azioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il perio-do, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile per azione base e diluito.

1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Risultato del Gruppo 4.349 (19.081) N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 486.755 486.777Utile base per azione 0,009 (0,039) 1° Semestre 2018 1° Semestre 2019Risultato del Gruppo 4.349 (19.081)N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 486.755 486.777N° opzioni (.000) 59.448 12.285Utile diluito per azione 0,008 (0,038)

Dividendi pagati (36)Nel corso del primo semestre 2019 non sono stati distribuiti dividendi. 14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo secondo la Comunicazione Consob n. Dem/6064293 del 28 luglio 2016.

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31/12/2018 30/06/2019

Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 174 173Denaro e disponibilità di banca 77.105 40.331Debiti per conti correnti bancari (90) (72)Disponibilità liquide nette 77.189 40.432Titoli e altre attività finanziarie 814 -Prestito obbligazionario (98.884) -Altri debiti verso le banche (6.349) (89.920)Altri debiti finanziari (75.950) (73.641)Altre attività (passività) finanziarie (180.369) (163.561)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ANTE IFRS 16 (103.180) (123.129)Debiti per leasing e diritti d'uso IFRS 16 n.a. (61.225)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE POST IFRS 16 n.a. (184.354)

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2019 prima dell’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 è negativa per 123,1 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 103,2 milioni di euro di fine 2018 per effetto di 23,0 milioni di euro di pagamenti relativi ai piani di riorganizzazione in corso nonché dell’andamento del capitale circolante, che risente di un esborso di 8,4 milioni di euro per il posticipo contrattualmente previsto del pagamento relativo ad un contratto di partnership annuale. L’applicazione dell’IFRS 16 ha comportato la rilevazio-ne al 30 giugno 2019 di debiti finanziari per leasing e diritti d’uso pari a 61,2 milioni di euro e pertanto la posizione finanziaria netta post IFRS 16 è negativa per 184,4 milioni di euro.

14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiNel primo semestre 2019 non si registrano operazioni significative non ricorrenti.

14.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizio il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Co-municazione stessa.

14.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientrano nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato.In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplina-ta da una apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bi-lancio al 31 dicembre 2018 e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare GEDI Gruppo Editoriale SpA intrattiene con le società controllate e col-legate sia rapporti commerciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza opera-tiva e finanziaria. Tra i rapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le control-late A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con GEDI Distribuzione SpA per la gestione della distribuzione a livello nazionale, con GEDI Digital Srl per la gestione tecnica dei siti e GEDI Printing SpA per l’attività di stampa. Inoltre, la So-cietà gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. GEDI Gruppo Editoriale SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazioni

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di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sot-tolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale e di mercato in cui GEDI Gruppo Editoriale SpA opera.Dall’esercizio 2004 il GEDI Gruppo Editoriale SpA, così come la maggior parte delle società da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2016-2018. In ragione dell’aumento di capitale deliberato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2018 e libe-rato con l’atto di conferimento di ITEDI SpA del 27 giugno 2018, CIR ha perduto il controllo di diritto di GEDI e, per l’effetto, è decaduto il consolidato fiscale di Gruppo a cui la Società aveva aderito. Venendo meno il Consolidato Fiscale CIR è stata valutata positivamente l’opportunità di adottare un consolidato fiscale a livello di GEDI SpA e delle sue controllate. L’applicazione di tale regime ha richiesto l’esercizio di un’espressa opzione congiuntamente da parte della società controllante e di ciascuna società da essa controllata, ai sensi dell’art. 120 del TUIR. L’opzione ha validità per il triennio 2017-2019.GEDI Gruppo Editoriale SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato ad avvalersi della particolare disciplina dell’“IVA di Gruppo”.Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati ad amministra-tori e dipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patri-moniali e finanziari tra GEDI Gruppo Editoriale SpA e le relative imprese correlate.

Rapporti di GEDI Gruppo Editoriale SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzie

trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA’ CONTROLLATE

Ksolutions SpA (in liquidazione) - - - - - - 173 - - - - - -

SOCIETA’ COLLEGATE

Le Scienze SpA 85 494 - - - - - - 607 - - 1.638 -

Persidera SpA 780 53 - - - 4.330 - - 158 - - 479 -

HuffingtonPost Italia Srl 581 122 - - - - - - 355 - - 348 -

Editoriale Libertà SpA - 6 - - - 434 - - 6 - - - -

Altrimedia SpA 190 48 - - - - - - 52 - - 147 -

Editoriale Corriere di Romagna Srl - - - - - 68 - - - - - - -

SOCIETA’ CONTROLLANTI

CIR SpA 250 163 - - - - - - 76 - - 250 -

Cofide SpA 66 48 - - - - - - 35 - - 119 -

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14.5 Gestione dei rischi

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economia e del settore editorialeI primi mesi dell'esercizio 2019 hanno riproposto per il settore editoriale andamenti ancora critici, con un ulteriore calo della raccolta pubblicitaria su stampa e dinamiche diffusionali che confermano l’erosione riscontrata nel corso degli ultimi anni.All’interno del contesto generale dell’economia italiana si registrano, inoltre, dati congiunturali non favorevoli: l’ISTAT ha rilasciato a fine maggio 2019 le nuove stime del PIL per l’anno in corso prevedendo una crescita del +0,3%, in significativa riduzione rispetto ai dati diffusi a fine novembre 2018 che stimavano una crescita del +1,3%.Tale ambito strategico risulta essere tra i principali rischi a cui è esposto il Gruppo GEDI, considerata la forte concentrazione nel settore della stampa. L’attuale situazione d’incer-tezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale per il comparto stampa, rende peraltro più difficile la stima delle assunzioni riguardanti l’andamento futuro. Tali incertezze si riflettono, inter alia, sulle previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la determinazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità dei valori delle immobilizza-zioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni (con riferimento al bilancio di esercizio).La persistenza delle difficoltà del mercato pubblicitario e, in particolare, del comparto stampa, hanno reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore e costante contenimen-to dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine di sempre meglio garantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi.Qualora il contesto macroeconomico e finanziario variasse in maniera non conforme alle stime e alle ipotesi formulate dal management in sede di predisposizione del Budget 2019 e del Piano Triennale 2019-2021, o qualora le società del Gruppo evidenziassero in futuro un peggiora-mento della loro capacità di generare flussi finanziari rispetto alle previsioni su cui si basa l’im-pairment test, potrebbe rendersi necessario apportare delle rettifiche al valore contabile delle attività immateriali iscritte nel bilancio consolidato, con conseguente necessità di contabilizzare a conto economico delle svalutazioni di tali assets.Qualora il contesto macroeconomico e finanziario variasse in maniera non conforme alle stime e alle ipotesi formulate dal management in sede di predisposizione del Budget 2019 e del Piano Triennale 2019-2021, o qualora le società del Gruppo evidenziassero in futuro un peggiora-mento della loro capacità di generare flussi finanziari rispetto alle previsioni su cui si basa l’im-pairment test, potrebbe rendersi necessario apportare delle rettifiche al valore contabile delle attività immateriali iscritte nel bilancio consolidato, con conseguente necessità di contabilizzare a conto economico delle svalutazioni di tali assets.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo ispirata a criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento e che prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo. Tale policy delinea obiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Il Gruppo utilizza prevalentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: una linea Revolving Credit Facility (“committed”) e la cessione dei crediti della concessionaria A.Manzo-ni&C. SpA. tramite appositi contratti di Factoring e di Cartolarizzazione dei crediti.

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La linea Revolving Credit Facility di durata quadriennale è stata sottoscritta dalla Capogruppo con un pool di banche il 16 aprile 2018 al fine di garantire le risorse finanziarie al rimborso del Prestito Obbligazionario equity linked di nominali 100 milioni scaduto e rimborsato il 9 aprile 2019. Il contratto prevede il rispetto di un covenant di natura finanziaria basato sul rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e EBITDA.Con tali operazioni il Gruppo si è assicurato risorse finanziarie a breve e lungo termine tali da prevenire eventuali rischi di liquidità: inoltre, qualora fosse necessario il reperimento di ulterio-ri risorse non coperte dal cash flow gestionale, il Gruppo potrà attingere ad una serie di linee bancarie “uncommitted” non utilizzate.Per la gestione della finanza/tesoreria la Capogruppo GEDI Gruppo Editoriale SpA gestisce e coordina un conto corrente infragruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società con-trollate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo comples-so, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario.

Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine di ottene-re una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenza tra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo viene effettuata in modo centralizzato.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale ri-schio, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.Maggiori informazioni in merito ai rischi operativi di gestione ed ai rischi connessi alle condi-zioni generali dell’economia sono fornite nell’apposita sezione della Relazione del Consiglio di Amministrazione.

14.6 ImpegniAl 30 giugno 2019 il Gruppo ha impegni in essere per 34.184 migliaia di euro relativi a:• garanzie prestate dalla Capogruppo alle società facenti parti del pool IVA per 27.681 migliaia

di euro;• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 824 migliaia di euro, per

la Capogruppo;• altre garanzie per 5.679 migliaia di euro che si riferiscono principalmente alle fidejussioni

della Capogruppo e delle controllate GEDI News Network SpA e A.Manzoni&C. SpA.

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Allegati

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 | GEDI Gruppo Editoriale | 101

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla societàSOCIETA’ CAPOGRUPPO- GEDI Gruppo Editoriale SpA Roma 76.304 CIR SpA editorialeSOCIETA’ CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE - A. Manzoni & C. SpA Milano 21.934 68,39 GEDI Gruppo Editoriale SpA concessionaria di pubblicità 31,61 GEDI News Network SpA - Elemedia SpA Roma 25.000 100 GEDI Gruppo Editoriale SpA radio, internet e tv satellitare - GEDI News Network SpA Torino 195.045 99,85 GEDI Gruppo Editoriale SpA editoriale - Mo-Net Srl Roma 36 83 GEDI Digital Srl servizi internet - GEDI Printing SpA Roma 33.637 100 GEDI News Network SpA tipografica - GEDI Distribuzione SpA Milano 678 100 GEDI Gruppo Editoriale SpA servizi- GEDI Digital Srl Roma 279 82,07 GEDI Gruppo Editoriale SpA servizi internet 17,93 GEDI News Network SpA SOCIETA’ COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO - Altrimedia SpA Piacenza 517 35 GEDI News Network SpA concessionaria di pubblicità- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 1.757 49 GEDI News Network SpA editoriale- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 GEDI News Network SpA editoriale- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 GEDI Gruppo Editoriale SpA editoriale- Le Scienze SpA Roma 103 50 GEDI Gruppo Editoriale SpA editoriale

SOCIETA’ COLLEGATA DESTINATA A DISMISSIONE- Persidera SpA Roma 21.429 30 GEDI Gruppo Editoriale SpA operatore di rete

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

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102 | GEDI Gruppo Editoriale | Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla societàSOCIETA’ CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO- Club DAB Italia - Società Consortile SpA Milano 240 37,50 Elemedia SpA servizi di radiodiffusione - Ksolutions Srl (in liquidazione) Massa 100 100 GEDI Digital Srl servizi internet -Liguria Press Srl Genova 240 20 GEDI News Network SpA servizi di distribuzioneALTRE SOCIETA’ VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO - Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 10.783 3,68 GEDI Gruppo Editoriale SpA agenzia di stampa 20,59 GEDI News Network SpA - Radio Italia SpA Milano 580 10,00 GEDI Gruppo Editoriale SpA radio, internet e tv satellitare - Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 GEDI News Network SpA produzione e trasmissione informazioni (Slovenia) - Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpA ricerche di mercato - Consorzio Edicola Italiana Milano 16 16,67 GEDI Gruppo Editoriale SpA servizi editoria digitale 16,67 GEDI News Network SpA - Consuledit Società Consortile a r.l. (in liquidazione) Milano 20 9,18 GEDI News Network SpA ricerche di mercato 6,64 GEDI Gruppo Editoriale SpA - C.S.E.D.I Consorzio Milano 103 11,11 GEDI Distribuzione SpA servizi di distribuzione - Fidimpresa Liguria Soc.Consortile p.A. Genova 15.480 0,01 GEDI News Network SpA servizi di garanzia fidi - Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 7,96 GEDI News Network SpA immobiliare - Premium Publisher Network consorzio Milano 8 16,96 GEDI Gruppo Editoriale SpA servizi internet 7 GEDI News Network SpA - Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664 7,83 GEDI Digital Srl servizi internet (USA - MA) (.000) $ USA - Tavolo Editori Radio Srl Milano 10 12,5 Elemedia SpA ricerche di mercato - Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 GEDI News Network SpA servizi di telediffusione - Trento Press Service Srl Gardolo di Trento 260 1,6 GEDI News Network SpA servizi di distribuzione (TN)

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

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Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviatoai sensi dell’art. 154 bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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Relazione della Società di Revisione

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Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019 | GEDI Gruppo Editoriale | 113

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Ettore Petrolini, 2 00197 ROMA RM Telefono +39 06 80961.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti della GEO/ Gruppo Editoriale S.p.A.

Introduzione Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, del conto economico e del conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalle relative note illustrative della GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. e sue controllate (Gruppo GEDI) al 30 giugno 2019. Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo GEDI al 30 giugno 2019 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti

KPMG S.p.A. è una società per azioni d1 diritto italiano e fa parte del network KPMG di enhtà indipendenti affiliate a KPMG lnternational Cooperative ("KPMG lniernat1onal'"), enl1ta di dmtto s..- --..7ero.

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Societa per azioni Capitale soc,ate Euro 10 .345.200.00 i.v. Registro Imprese Milano e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via V1ttor Pisani, 25 20124 M,lano Ml ITALIA

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