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Gruppo Editoriale L’Espresso Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016

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Indice

Financial Highlights 9

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2016Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2016 13Andamento del mercato 13Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2016 13Risultati per area di attività 14Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 18Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2016 19Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2016 28Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 31Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti 31Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati) 34Altre informazioni 35Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2016 36

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 39

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 49

Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2016Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 93Conto Economico Consolidato e Conto Economico Complessivo Consolidato 94Rendiconto Finanziario Consolidato 95Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 96Note illustrative al bilancio consolidato del Gruppo Espresso 99Allegati 165Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 171Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 175

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2016 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 178Conto Economico e Conto Economico Complessivo 179Rendiconto Finanziario 180Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 181Note illustrative al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA 185Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 241Relazione del Collegio Sindacale 245Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 255

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Denominazione Sociale Gruppo Editoriale L’Espresso Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 61.805.893,20

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 90Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente Carlo De Benedetti

Amministratore delegato Monica Mondardini

Consiglieri Massimo Belcredi Agar Brugiavini Alberto Clò Rodolfo De Benedetti Francesco Dini Silvia Merlo Elisabetta Oliveri Luca Paravicini Crespi Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Stefania Mancino

Sindaci Effettivi Pietro Manzonetto Marina Scandurra

I Revisori Contabili KPMG SpA

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Financial Highlights

Principali dati economici

(milioni di euro) Anno 2015 Anno 2016 Ricavi 605,1 585,5Margine operativo lordo 47,5 44,7Risultato operativo 30,5 23,4Risultato ante imposte 4,5 16,6Risultato netto 17,0 10,4

Principali dati patrimoniali/finanziari

(milioni di euro) 31-dic-15 31-dic-16Capitale investito netto 601,2 566,7Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 590,4 598,4

Patrimonio netto di Gruppo 588,4 597,9

Patrimonio netto di terzi 2,0 0,5

Posizione finanziaria netta (10,7) 31,7Dividendi distribuiti - -

Personale

Anno 2015 Anno 2016Dipendenti alla fine del periodo 2.222 1.940Dipendenti medi 2.289 2.172

Principali indicatori

Anno 2015 Anno 2016ROS (Risultato operativo/Fatturato) 5,0% 4,0%ROCE (Risultato operativo/Capitale Investito) 5,1% 4,1%ROE (Utile netto/Patrimonio netto) 2,9% 1,7%

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Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Risultati economico-finanziari del GruppoEspresso al 31 dicembre 2016

Risultati consolidati Anno Anno(€mn) 2015 2016

Fatturato, di cui: 605,1 585,5• diffusione e diversi 259,1 242,5• pubblicità 346,0 343,0Margine operativo lordo 47,5 44,7Risultato netto attività destinate a continuare 6,8 8,5Risultato attività cessate e destinate alla dismissione (1) 10,3 2,0Risultato netto 17,0 10,4

31 dicembre 31 dicembre(€mn) 2015 2016

Posizione finanziaria netta (10,7) 31,7Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 590,4 598,4• patrimonio netto di Gruppo 588,4 597,9• patrimonio netto di terzi 2,0 0,5Dipendenti (2) 2.222 1.940

(1) Il 30 gennaio 2015 si è perfezionato il passaggio di proprietà di All Music,società del Gruppo editrice della televisione nazionale generalista Deejay TV,al nuovo editore Discovery Italia. Il “Risultato attività cessate e destinate alladismissione” include pertanto i risultati della società fino alla data dieffettiva contribuzione, nonché le plusvalenze realizzate con la cessione.

(2) Il dato dell’organico al 31 dicembre 2015 è stato ritrattato per tener contodell’assunzione dal 1° gennaio 2016 di 39 persone anteriormente dipendentidi una cooperativa che operava nel settore della stampa e della preparazioneper conto della Finegil Editoriale.

Andamento del mercato

Nel 2016 gli investimenti pubblicitari complessivi(dati Nielsen Media Research) hanno mostratouna crescita dell’1,7% rispetto al 2015. La ripresa degli investimenti ha interessato televi-sione e radio, che sono cresciute rispettivamentedel 5,4% e del 2,3%. Internet, escluso Search e Social, ha registrato uncalo della raccolta del 2,3% rispetto al 2015.

Infine, per quanto riguarda la pubblicità sustampa, l’andamento è stato negativo (-5,6%),con un calo analogo della raccolta nazionale e diquella locale. Quanto alla diffusione dei quotidiani, secondo idati ADS (Accertamento Diffusione Stampa) nel2016 è stata registrata una flessione delle venditein edicola ed in abbonamento dell’8,0%.

Andamento della gestione del Gruppo Espres-so nell’esercizio 2016

PremessaIl 30 luglio 2016 il Gruppo Espresso e ITEDI,dando seguito al memorandum d’intesa sotto-scritto lo scorso 2 marzo, hanno firmato l’ac-cordo quadro avente ad oggetto l’integrazionedelle due società finalizzata alla creazione delGruppo leader editoriale italiano nonché unodei principali gruppi europei nel settore del-l’informazione quotidiana e digitale. Nell’ambito del piano di deconsolidamentoteso a garantire il rispetto delle soglie ditiratura previste dalla normativa in vigore,nella prospettiva della futura integrazione conLa Stampa ed Il Secolo XIX, nel corso del2016 il Gruppo Espresso ha perfezionato leseguenti operazioni:• cessione il 1° novembre 2016 del ramo

d’azienda includente le testate Il Centro, edil relativo centro stampa, e La Città diSalerno;

• cessione il 28 ottobre 2016 della partecipa-zione del 71% nella Seta SpA, editrice delletestate Alto Adige e Il Trentino;

• affitto dal 1° dicembre 2016 del ramod’azienda comprendente la testata “LaNuova Sardegna” a favore della società DBInformation SpA.

Per tutte le testate è stata mantenuta la rac-colta pubblicitaria in capo alla concessionariaA.Manzoni&C..

13Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 Dicembre 2016

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Risultati del GruppoIl Gruppo ha chiuso il 2016 con un risultatonetto positivo pari a €10,4mn.

I ricavi consolidati del Gruppo, pari a€585,5mn, hanno registrato un calo del 3,2%rispetto al 2015 (-2,7% a perimetro omogeneo).

I ricavi diffusionali (inclusi i diversi) pari a€242,5mn, sono scesi del 6,4% rispetto all’eser-cizio precedente (-5,5% a perimetro omogeneo),in un mercato che, come sopra riportato, hacontinuato a registrare una significativa riduzionedelle vendite dei quotidiani.

I ricavi pubblicitari si sono mantenuti sostan-zialmente in linea rispetto all’esercizio pre-cedente (-0,9%).La raccolta su radio e internet ha mostrato unaleggera crescita rispetto al 2015, mentre la stampaha risentito dell’andamento critico del mercato.

I costi sono scesi del 2,4%, con una riduzionesostanzialmente analoga a quella dei ricavi;sono diminuiti in particolare i costi fissi industriali(-11,9%), grazie al proseguimento delle attivitàdi riorganizzazione della struttura produttivadel Gruppo, i costi di logistica e distribuzione (-5,2%), per la razionalizzazione operata suitrasporti, i costi redazionali ed i costi di gestionee amministrazione (complessivamente -5,4%),grazie alle misure adottate per il contenimentodel costo del lavoro e delle spese generali.

Il margine operativo lordo consolidato èstato pari a €44,7mn (€47,5mn nel 2015),includendo €7,7mn di oneri per riorganizza-zioni. Si segnala inoltre che, a partire dall’eser-cizio 2016, la quota di pertinenza del GruppoEspresso del risultato di Persidera include l’am-mortamento del fair value delle frequenze deldigitale terrestre rilevate al momento dell’ac-quisizione della partecipazione, pari a €4,3mn.

Il risultato operativo consolidato è stato pari a€23,4mn (€30,5mn nel 2015) includendo

€4,4mn di svalutazioni di avviamenti di testateeffettuate a seguito delle verifiche di impairmenttest. La redditività per area di attività mostra unaflessione dei risultati dei quotidiani ed un incre-mento delle radio, di internet e della concessionaria.

La vendita, a fine gennaio 2015, del canaletelevisivo DeejayTV a Discovery Italia ha datoluogo a plusvalenze, classificate tra le attivitàcessate, pari rispettivamente a €10,3mn nel2015 ed a €2,0mn nel 2016.

Il risultato netto consolidato ha riportatoun utile di €10,4mn rispetto ai €17,0mndell’esercizio precedente; la differenza èriconducibile alla plusvalenza, di cui sopra,registrata nel 2015.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre2016 era positiva per €31,7mn, essendosi regi-strato nell’esercizio un avanzo finanziario di€42,4mn.

L'organico del Gruppo ammontava a fine 2016a 1.940 dipendenti, inclusi i contratti a termine,con una riduzione di 282 unità rispetto al 31dicembre 2015, di cui 223 per effetto del decon-solidamento delle attività descritte in premessa.L’organico medio del 2016 è inferiore del 5,1%rispetto a quello dell’esercizio precedente.

Risultati per area di attività

Divisione Quotidiano Nazionale

L’attivitàLa “Divisione Quotidiano Nazionale” com-prende l’attività di produzione, realizzazione ecommercializzazione dei prodotti editorialirelativi alla testata la Repubblica (quotidianonazionale, 9 edizioni locali ed i supplementisettimanali Affari&Finanza, Il Venerdì e D).A fine 2016 è stato lanciato un nuovo insertoculturale del quotidiano, Robinson, in edicola

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ogni domenica con 40 pagine dedicate astorie, critiche, appuntamenti, esperienze,luoghi, racconti, persone e dialoghi.La divisione non comprende l’attività digitalelegata al quotidiano che è riportata nelladivisione digitale. Sulla base dei dati ADS (Anno 2016) laRepubblica registra una diffusione totale di233,1 mila copie medie cartacee, di cui216,1 mila vendute in edicola ed in abbona-mento; inoltre, sulla base degli ultimi datiAudipress (Indagine 2016/III) registra 2,0milioni di lettori giornalieri dell’edizionetradizionale.

Il mercato dei quotidianiNel 2016 le vendite in edicola ed in abbona-mento dei quotidiani sono scese dell’8,0%;all’interno del comparto, i giornali nazionalihanno registrato una contrazione del 9,2%(elaborazione interna basata su dati ADS).La raccolta pubblicitaria sui quotidiani èscesa del 6,7%: sui quotidiani nazionali si èregistrato un -9,3%, con la pubblicità nazio-nale in calo del 10,5% e quella locale e lealtre tipologie del 7,0% (FCP).

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2015 2016 2016/2015

Fatturato 223,7 208,4 -6,8%Costi operativi e per il personale (213,6) (208,6) -2,3%Margine operativo lordo 10,1 (0,3) n.s.Ammortamenti e svalutazioni (3,1) (3,3) +7,4%Risultato operativo 7,0 (3,5) n.s.

I ricavi complessivi della divisione sonopari a €208,4mn, in flessione del 6,8%rispetto ai €223,7mn del 2015, principal-mente a causa della raccolta pubblicitaria.

I costi sono diminuiti del 2,3% rispetto aquelli dell’esercizio precedente, grazie allariduzione dei costi industriali, redazionali edi gestione e amministrazione.

Il risultato operativo è negativo per €3,5mnincludendo €6,5mn di oneri non ricorrentie si confronta con un risultato positivo di€7,0mn nel 2015 che comprendeva €3,0mndi oneri per ristrutturazioni.

Divisione Quotidiani Locali

L’attivitàA seguito delle già citate operazioni di deconso-lidamento, attualmente la divisione comprende13 testate locali che raggiungono quotidiana-mente 2,0 milioni di lettori (Audipress 2016/III). Sulla base dei dati ADS nel 2016 la diffusionecomplessiva delle 13 testate si è attestata a218,2 mila copie medie ad uscita con un calodel 6,4% rispetto al 2015, mostrando un’evo-luzione migliore di quella dell’intero comparto. Nell’ambito del progetto di riorganizzazionesocietaria degli stabilimenti di stampa deiquotidiani del Gruppo, in data 1° luglio2016 sono stati conferiti alla controllataRotocolor i rami d’azienda della FinegilEditoriale relativi ai centri stampa di Man-tova, Padova, Gorizia, Livorno e Sassari,comprendenti gli assets industriali, il relativopersonale ed i connessi contratti commerciali.Tale concentrazione è tesa alla razionalizza-zione e all’efficientamento dei centri stampamediante la realizzazione di economie discala, una maggiore flessibilità delle presta-zioni e dell’offerta, nonché un migliore posi-zionamento nel mercato di riferimento alfine di rivolgersi potenzialmente anche aduna clientela non captive.

Il mercato dei quotidiani localiNel 2016 i quotidiani locali hanno registratoun calo delle vendite in edicola ed in abbona-mento del 7,8% sull’anno precedente (elabora-zione interna basata su dati ADS), più contenutodi quello dei quotidiani nazionali (-9,2%).La raccolta pubblicitaria è diminuita del6,4%, con la pubblicità nazionale al -10,5%e quella locale al -5,0% (fonte FCP).

15Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Principali dati economici della divisione Anno Anno Δ%(€mn) 2015 2016 2016/2015

Fatturato * 158,0 143,0 -9,5%Costi operativi e per il personale (131,7) (119,6) -9,1%Margine operativo lordo 26,3 23,3 -11,3%Ammortamenti e svalutazioni (8,4) (8,7) +4,1%Risultato operativo 17,9 14,6 -18,5%* al netto dei ricavi intragruppo

I ricavi complessivi dei quotidiani locali delGruppo ammontano a €143,0mn, in calodel 9,5% rispetto al 2015 (-6,5% a perimetroomogeneo).

I costi sono stati ridotti del 9,1% rispettoall’anno precedente (-5,5% a perimetroomogeneo), con importanti economie nellearee industriali, redazionali e di gestione eamministrazione.

Il risultato operativo ammonta a €14,6mn(€17,9mn nel 2015), con una redditivitàsostanzialmente in linea con quella del-l’esercizio precedente.

Divisione Periodici

L’attivitàLa “Divisione Periodici” include le testateL’Espresso, National Geographic, Limes,Micromega e le Guide de L’Espresso. A partire dal 7 agosto 2016 è stata avviatauna nuova formula di commercializzazione deL’Espresso che viene venduto ogni domenicain abbinamento al quotidiano la Repubblica.In base alle ultime rilevazioni Audipress(Indagine 2016/III), L’Espresso si è confermatoal primo posto tra i newsmagazines con 1,5milioni di lettori.

Il mercato dei periodiciNel 2016 il settore dei periodici ha registrato unacontrazione delle diffusioni del 9,5% per quantoriguarda i settimanali e del 12,2% per i mensili

(elaborazione interna basata su dati ADS).La raccolta pubblicitaria ha registrato una fles-sione del 4,0%, mostrando un’evoluzione menonegativa di quella dell’intero comparto stampa(-5,6%). All’interno del segmento della periodica,particolarmente critico è stato l’andamentodella pubblicità sui newsmagazines che hasubito un calo del 15,8% (dati FCP).

Principali dati economici della divisione Anno Anno Δ%(€mn) 2015 2016 2016/2015

Fatturato 26,9 22,8 -15,1%Costi operativi e per il personale (33,6) (28,3) -15,8%Margine operativo lordo (6,7) (5,5) +18,7%Ammortamenti e svalutazioni (0,2) (0,3) +21,4%Risultato operativo (7,0) (5,7) +17,3% I ricavi complessivi della divisione sono pari a€22,8mn, in flessione del 15,1% rispetto al2015.

I costi sono diminuiti del 15,8% rispetto all’eser-cizio precedente, grazie al contenimento di tuttele principali voci di spesa e alla riduzione dell’or-ganico giornalistico de L’Espresso.

La divisione registra un risultato operativo nega-tivo di €5,7mn (-€7,0mn nell’esercizio 2015).

Divisione Digitale

L’attivitàLa “Divisione Digitale” gestisce il businessdigitale del Gruppo Espresso; l’attività riguardatutti i brand del Gruppo e si sviluppa attraversotutte le piattaforme tecnologiche: siti web, appli-cazioni mobili per smartphone, tablet e smartTV.Secondo la ricerca Audiweb, che rileva i dati di“Total Digital Audience”, ovvero i comporta-menti di navigazione degli utenti non solo da PCma anche da dispositivi smartphone e tablet, ilGruppo Espresso, con una media di 2,1 milionidi utenti unici al giorno e di 13,3 milioni diutenti unici al mese sull’insieme dei suoi siti, si

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afferma anche nel 2016 come il decimo operatoredell’intero mercato digitale italiano (compresi ifornitori di servizi e piattaforme come Google,Facebook, Whatsapp, Amazon, ecc.) ed il primotra gli editori tradizionali.Repubblica.it si conferma primo sito di infor-mazione italiano con 1,6 milioni di utenti unicinel giorno medio ed un distacco rispetto alsecondo sito di informazione che passa dal+29% del 2015 al +42% del 2016. Nel 2016 è proseguito lo sviluppo dellaversione per smartphone del sito Repubblica.it:l’utenza generica mobile ha raggiunto unamedia di 634 mila utenti giornalieri (+15%rispetto allo stesso periodo del 2015) e 6,1milioni di utenti mensili (+18% rispetto all’annoprecedente). La crescente rilevanza del mobileha portato ad una riorganizzazione gradualedel sito di Repubblica.it che, a partire dallepagine di dettaglio, ha coinvolto l’intero sito esi concluderà nei prossimi mesi con il rilasciodella nuova home page prima per il desktop esuccessivamente per il mobile.Relativamente ai Quotidiani Locali, l’insiemedei siti ha registrato una Total Digital Audiencemedia di 3,5 milioni di utenti unici mensili(dati AWDB), con un peso del traffico mobilein crescita anche grazie ad una presenza suisocial sempre più rilevante. Nel corso del-l’anno i quotidiani locali hanno ampliato laloro base informativa, in particolare nellosport con la copertura delle principali squadreattraverso nuovi strumenti per la diretta euna immediata condivisione social.Il 2016 ha visto un ulteriore rafforzamento delleposizioni dei marchi del Gruppo sui social net-work: attualmente le pagine del Gruppo Espressoassommano oltre 27,8 milioni di followers suFacebook e Twitter. In particolare Repubblicaresta il primo quotidiano italiano per numero difan su Facebook (3,1 milioni) e Twitter (2,6milioni) ed uno dei primi a livello internazionaleper tasso di coinvolgimento dei lettori.È stato, inoltre, lanciato Business Insider Italia,la declinazione nazionale del sito americano diriferimento per l’informazione economica.

Infine, i ricavi premium legati agli abbonamentidell’edicola digitale sono sostanzialmente inlinea rispetto al 2015. Nell’anno si è consolidatoil successo del sito a pagamento limesonline, ilprimo prodotto premium digitale del GruppoEspresso; una conferma dell’interesse degli utentionline per un’informazione curata e di appro-fondimento anche su abbonamento.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2015 2016 2016/2015

Fatturato 51,9 54,5 +5,1%Costi operativi e per il personale (47,7) (46,8) -1,9%Margine operativo lordo 4,2 7,7 +85,6%Ammortamenti e svalutazioni (0,6) (0,5) -20,7%Risultato operativo 3,5 7,2 n.s.

I ricavi della divisione sono pari a €54,5mn(€51,9mn nell’esercizio 2015) con una crescitadel 5,1% attribuibile sia al fatturato pubbli-citario che ai ricavi derivanti dalle nuove ini-ziative di partnership.

I costi si sono ridotti dell’1,9%, mantenendocomunque un impegno costante nello sviluppoe nella promozione dei prodotti.

Il risultato operativo è pari a €7,2mn, conuna redditività del 13,2%.

Divisione Radio

L’attivitàIl “comparto Radio” del Gruppo comprendele tre emittenti nazionali Radio Deejay, RadioCapital e m2o. In base all’ultima indagine Radio Monitor (Anno2016) le tre radio del Gruppo confermano buonirisultati di ascolto: nel giorno medio, RadioDeejay ha raggiunto 4,8 milioni di ascoltatori,posizionandosi al secondo posto tra le emittentiprivate italiane; Radio Capital e m2o hanno regi-strato entrambe un’audience di 1,6 milioni.

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Il mercato delle radioSecondo la rilevazione Radio Monitor iltotale degli ascoltatori giornalieri oltre i 14anni d’età si attesta a 35,5 milioni, in aumentorispetto ai 35,0 milioni della precedente inda-gine (Radio Monitor Anno 2015) anchegrazie al crescente utilizzo delle nuove modalitàdi fruizione della radio (computer, smartphone,tv, ecc.) che offrono maggiori opportunità dicontatto per gli ascoltatori.Gli investimenti pubblicitari su radio hannomostrato nel 2016 una crescita del 2,3%, conun deciso incremento dei settori merceologicidella grande distribuzione e degli alimentari(rispettivamente +10,1% e +12,8%) e unatenuta del comparto auto (+0,4%), da sempresettore primario nella raccolta radiofonica.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2015 2016 2016/2015

Fatturato 57,7 58,3 +1,1%Costi operativi e per il personale (43,3) (43,4) +0,1%Margine operativo lordo 14,4 15,0 +4,0%Ammortamenti e svalutazioni (2,6) (2,6) +0,9%Risultato operativo 11,8 12,4 +4,7%

Il fatturato delle radio del Gruppo ha registratouna crescita complessiva dell’1,1%.

I costi si sono mantenuti sostanzialmenteinvariati rispetto al 2015.

Il risultato operativo è pari a €12,4mn, con unacrescita del 4,7% rispetto ai €11,8mn dell’esercizioprecedente e con una redditività del 21,2%.

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel 2016 l’evoluzione del settore è restata critica:le diffusioni di quotidiani e periodici hanno nuo-vamente registrato un calo significativo (-8,0%) ela raccolta pubblicitaria, seppure globalmente inleggera ripresa, sulla stampa è scesa del 5,6%.

In questo contesto ancora difficile il Gruppoha conseguito un risultato netto decisamentepositivo mantenendo una redditività in lineacon quella dell’esercizio precedente, una voltaescluse le componenti non ricorrenti.Il Gruppo ha inoltre proseguito il proprio svi-luppo nel settore digitale, confermando laleadership di Repubblica.it e lanciando sulmercato italiano, in joint venture, la nuovatestata Business Insider.Infine, nel corso del 2016, il Gruppo ha con-cluso un accordo con FCA e Mercurio aventead oggetto l’integrazione del Gruppo Espressoe ITEDI, operazione che consentirà di unire laforza di testate storiche autorevoli quali laRepubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e inumerosi giornali locali del Gruppo Espresso.Il perfezionamento dell’operazione, che è soggettaall’autorizzazione delle competenti autorità ed alverificarsi delle condizioni sospensive tipiche peroperazioni di tale tipologia (quali l’ottenimentodelle necessarie autorizzazioni societarie), èprevisto entro il primo semestre del 2017.Per quanto riguarda l’evoluzione dei primimesi del 2017, le evidenze ad oggi disponibilinon consentono di prevedere evoluzioni dimercato significativamente diverse da quelleche hanno caratterizzato il 2016.Infine, in merito all’operazione di cessione,avvenuta a gennaio 2015, di All Music,editore della televisione nazionale generalistaDeejayTV, a Discovery, si ricorda che era insospeso l’assegnazione definitiva dell’LCN 9alla società All Music. In data 1 febbraio2016 la Corte di Cassazione ha sancito lalegittimità del precedente piano di assegnazionedefinito dall’AGCOM e pertanto si attendeora l’attuazione di tale piano da parte delMinistero dello Sviluppo Economico che siconcluderà con l’assegnazione definitiva degliLCN. Qualora venisse confermata l’attualeassegnazione provvisoria del canale 9, il Grup-po Espresso in base all’accordo siglato conDiscovery beneficerà di un corrispettivoaggiuntivo, allo stato non riflesso in bilancioa causa delle incertezze ancora sussistenticirca la definitiva assegnazione.

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Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2016

Come detto in precedenza, il Gruppo Espresso nel corso del 2016 ha perfezionato le seguentioperazioni: • cessione il 1° novembre 2016 del ramo d’azienda includente le testate Il Centro, ed il relativo

centro stampa, e La Città di Salerno;• cessione il 28 ottobre 2016 della partecipazione del 71% nella Seta SpA, editrice delle

testate Alto Adige e Il Trentino;• affitto dal 1° dicembre 2016 del ramo d’azienda comprendente la testata “La Nuova

Sardegna” a favore della società DB Information SpA.Nel prospetto di conto economico presentato di seguito tutti i ricavi ed i costi conseguiti da taliattività sono stati consolidati integralmente fino alla data di effettiva contribuzione. La plusvalenza di €2,5mn realizzata con le cessioni delle testate Il Centro e La Città diSalerno, del centro stampa di Pescara e della partecipazione in Seta SpA è stata classificatanella voce “Proventi/(Oneri) finanziari netti”. Tale voce nell’esercizio 2015 includeva la sva-lutazione di €17,1mn della partecipazione detenuta in Persidera a seguito delle risultanzedell’impairment test.Si segnala, infine, che la voce “Risultato attività cessate e destinate alla dismissione” include ilvalore delle plusvalenze realizzate con la cessione di All Music (rispettivamente €10,3mn nel2015 e €2,0mn nel 2016).

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Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2016, confrontatocon l’esercizio precedente.

Anno Anno€mn 2015 2016Ricavi 605,1 585,5 Variazione rimanenze prodotti 0,0 (0,4) Altri proventi operativi 8,0 8,6 Costi per acquisti (57,8) (55,5) Costi per servizi (268,0) (265,7) Altri oneri operativi (14,8) (14,6) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 3,4 1,0 Costi per il personale (228,4) (214,2) Ammortamenti e svalutazioni (17,0) (21,3) Risultato operativo 30,5 23,4 Proventi/(Oneri) finanziari netti (26,0) (6,8) Risultato ante imposte 4,5 16,6 Imposte 2,3 (8,1) Risultato netto attività destinate a continuare 6,8 8,5 Risultato attività cessate e destinate alla dismissione 10,3 2,0 Risultato netto 17,1 10,5 Quota dei terzi (0,2) (0,1) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 17,0 10,4

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella primaparte della relazione, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo.

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2015 2016 Attività immateriali a vita indefinita 478,0 466,4 Altre immobilizzazioni immateriali 3,2 3,7 Immobilizzazioni immateriali 481,2 470,1 Immobilizzazioni materiali 93,2 83,9 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 131,1 129,1 Altre partecipazioni 3,4 3,3 Altri crediti non correnti 2,2 2,0 Attività per imposte anticipate 19,2 16,0 ATTIVITA' NON CORRENTI 730,3 704,4 Rimanenze 10,4 10,2 Crediti commerciali 195,6 174,5 Crediti finanziari 0,6 0,2 Crediti tributari 15,9 15,5 Altri crediti 25,0 23,4 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 110,5 148,5 ATTIVITA' CORRENTI 358,0 372,3 TOTALE ATTIVO 1.088,3 1.076,7

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2015 2016Capitale sociale 61,8 61,8 Riserve 154,0 174,7 Utili (perdite) a nuovo 355,6 351,0 Utile (perdita) di esercizio 17,0 10,4 Patrimonio netto di Gruppo 588,4 597,9 Patrimonio netto di terzi 2,0 0,5 PATRIMONIO NETTO 590,4 598,4 Debiti finanziari 79,5 83,5 Fondi per rischi ed oneri 45,5 46,8 TFR e altri fondi per il personale 53,8 47,8 Passività per imposte differite 86,0 89,1 PASSIVITA' NON CORRENTI 264,9 267,3 Debiti finanziari 42,3 33,6 Fondi per rischi ed oneri 24,4 20,6 Debiti commerciali 99,3 96,0 Debiti tributari 10,0 10,0 Altri debiti 57,0 50,8 PASSIVITA' CORRENTI 233,0 211,1 TOTALE PASSIVITA' 497,9 478,4 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.088,3 1.076,7

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, pari a €470,1mn, si riducono di €11,1mn rispetto al 31 dicembre2015 (€481,2mn) quale effetto del deconsolidamento di attività per €7,3mn, di svalutazionidi testate a seguito dell’impairment test per €4,4mn e di ammortamenti per €1,6mn. Gli inve-stimenti netti del periodo sono stati pari a €2,1mn e si riferiscono principalmente a softwareper il sistema editoriale e diffusionale delle testate del Gruppo.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €83,9mn, in diminuzione di €9,3mn rispetto allafine del 2015 (€93,2mn) quale effetto di ammortamenti per €13,3mn, di svalutazioni diimpianti di stampa per €2,0mn e del deconsolidamento di attività per €3,6mn. Gli investimentinetti del periodo sono stati pari a €9,5mn.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €132,4mn, in diminuzione di €2,1mn rispetto al31 dicembre 2015. Nel periodo le società partecipate hanno conseguito utili per €1,1mn edistribuito dividendi per €3,2mn. Con riferimento alla partecipazione detenuta in PersideraSpA, il Gruppo nel valutare le prospettive di esercizio della propria influenza notevole sullapartecipata ha incluso nella quota di pertinenza del risultato di Persidera l’ammortamento delfair value delle frequenze del digitale terrestre rilevate al momento dell’acquisizione, pari a€4,3mn. Si ricorda che in data 30 giugno 2014 si era perfezionata l’operazione che avevaportato il Gruppo Espresso ad acquisire una quota pari al 30% del capitale sociale di Persidera.Contestualmente al perfezionamento di tale operazione, che era stata realizzata tramite il con-ferimento da parte del Gruppo Espresso del 100% di Rete A in Telecom Italia Media Broad-casting Srl (oggi Persidera SpA), era stato avviato da parte dei soci un processo di valorizzazionesul mercato tramite il conferimento di apposito mandato, della durata di 24 mesi, ad un auto-revole advisor finanziario.

Gli altri crediti non correnti, pari a €2,0mn, sono in diminuzione di €0,2mn rispetto al 31dicembre 2015 (€2,2mn).

Le attività per imposte anticipate ammontano a €16,0mn (€19,2mn al 31 dicembre 2015) edincludono le differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondentivalori riconosciuti ai fini fiscali.

Le rimanenze, pari a €10,2mn, sostanzialmente invariate rispetto al 31 dicembre 2015, sonorelative al valore della carta, dei materiali di stampa, delle pubblicazioni e dei prodotti collateralipresenti in magazzino.

I crediti commerciali sono pari a €174,5mn, in diminuzione di €21,2mn rispetto al 31 dicembre2015 per effetto del recupero del ritardo negli incassi della controllata A.Manzoni&C., ritardoche si era determinato nella seconda metà del 2015 conseguentemente al cambiamento delsistema informatico.

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23Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

I crediti tributari ammontano a €15,5mn, in diminuzione di €0,4mn rispetto ai €15,9mn del31 dicembre 2015 per effetto dei minori crediti vantati verso la controllante CIR nell’ambitodel consolidato fiscale.

Gli altri crediti sono pari a €23,4mn ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agentie collaboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodottiopzionali e dei programmi radiofonici che verranno realizzati nel primo trimestre del 2017.Si ricorda, inoltre, che la voce include €8,6mn relativi ad una cartella esattoriale riferita agliesercizi 1993 e 1994 per la quale il Gruppo ha in essere un procedimento di ricorso.

Le disponibilità liquide si attestano a €148,5mn registrando un incremento di €38,0mn rispettoal 31 dicembre 2015: il positivo flusso della gestione operativa, conseguito anche grazie al giàcitato recupero del ritardo degli incassi della concessionaria A.Manzoni&C., è stato pari a€52,1mn ed è stato solo in parte assorbito da attività di investimento e finanziamento percomplessivi €14,1mn.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2016 ammonta a €598,4mn (€590,4mn al 31 dicembre2015), di cui €597,9mn di competenza del Gruppo (€588,4mn a fine esercizio 2015) e €0,5mndi spettanza dei terzi (€2,0mn al 31 dicembre 2015). Le azioni proprie detenute dalla Capo-gruppo al 31 dicembre 2016, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonio netto,erano n. 21.395.616 e rappresentavano il 5,193% del capitale sociale.

I debiti finanziari non correnti ammontano a €83,5mn (in aumento di €4,0mn rispetto al 31dicembre 2015) e sono interamente riconducibili al collocamento ad aprile 2014 di un PrestitoObbligazionario equity linked per complessivi €100mn con scadenza 9 aprile 2019 e con unacedola semestrale a tasso fisso del 2,625% annuo. Al 31 dicembre 2016 la componente debitoammonta a €88,9mn, di cui €83,5mn non correnti e €5,4mn correnti. Per ulteriori informazioniin merito al Prestito Obbligazionario si rinvia alla Nota 16 del Bilancio consolidato.

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €67,4mn, in dimi-nuzione di €2,5mn rispetto al 31 dicembre 2015 principalmente per effetto degli utilizzieffettuati nel periodo in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale in corso.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano globalmentea €47,8mn (€53,8mn al 31 dicembre 2015). La riduzione di €6,0mn è dovuta alle quotedi TFR e Indennità Fissa liquidate nel periodo (€5,3mn) e al deconsolidamento di attività(€3,1mn), solo in parte compensati dall’effetto finanziario della valutazione dei fondi (interestcost) e dal valore attualizzato degli accantonamenti (service cost) pari a complessivi €2,5mn.

Le passività per imposte differite sono pari a €89,1mn, in aumento di €3,1mn rispetto ai€86,0mn di fine 2015.

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I debiti finanziari correnti, pari a €33,6mn, includono la quota a breve del prestito obbligazionariodi €100mn collocato ad aprile 2014 ed i debiti verso il factor relativi allo smobilizzo creditidella concessionaria A.Manzoni&C..

I debiti commerciali ammontano a €96,0mn, con una diminuzione di €3,3mn rispetto ai€99,3mn del 31 dicembre 2015 legata ai minori costi sostenuti nel quarto trimestre del 2016rispetto a quelli degli ultimi tre mesi del 2015.

I debiti tributari, pari a €10,0mn, sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al 31 dicembre2015: l’aumento delle competenze fiscali di Ires del periodo è stato bilanciato dalle minori ritenuted’acconto effettuate sui redditi da lavoro.

Gli altri debiti sono pari a €50,8mn, in diminuzione di €6,1mn rispetto ai €57,0mn del 31dicembre 2015 principalmente per effetto del pagamento degli importi dovuti al personale inuscita nell’ambito dei piani di riorganizzazione aziendale in corso e dei minori debiti per ferie.

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25Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Variazione della Posizione Finanziaria Netta

Anno Anno€mn 2015 2016FONTI DI FINANZIAMENTORisultato di periodo, proprio e di terzi 6,8 8,5 Risultato delle attività cessate 10,3 2,0 Ammortamenti e svalutazioni 17,0 21,3 Fair value di stock option 1,7 1,1 Variazione netta fondi del personale (11,2) (2,8) Variazione netta fondi rischi e oneri (10,7) (3,3) Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,0) (1,0) Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni (10,4) (4,5) Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 17,1 0,1 Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (0,1) 2,2 Autofinanziamento 20,5 23,7 Decremento (Incremento) crediti non correnti 22,0 0,1 Incremento passività/ Decremento attività imposte differite (1,9) 6,3 Incremento debiti/ Decremento crediti tributari (2,9) 0,4 Decremento (Incremento) rimanenze 0,7 0,0 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri (11,7) 24,3 Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (10,8) (7,1) Variazione capitale circolante (4,5) 24,0 FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 16,0 47,7 Disinvestimenti di partecipazioni - 6,1 Versamenti ad aumento capitale e riserve 4,3 - Altre variazioni 4,4 0,7 Flusso delle attività cedute 12,3 2,0 TOTALE FONTI 37,0 56,4 IMPIEGHI Investimenti netti in immobilizzazioni (8,2) (10,5) Investimenti in partecipazioni (1,3) (1,3) Acquisto di azioni proprie (2,2) 0,1 Dividendi pagati - - Altre variazioni (1,7) (2,3) TOTALE IMPIEGHI (13,5) (14,0) Avanzo (disavanzo) finanziario 23,5 42,4 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (34,2) (10,7) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE (10,7) 31,7

Si ricorda che nell’esercizio 2015 si erano registrate le seguenti operazioni non ricorrenti:l’incasso di €21,3mn del finanziamento soci concesso a Persidera SpA, il contributo positivo di€13,1mn (di cui €12,3mn già incassati e €0,8mn maturati) derivante dalla cessione di AllMusic a Discovery Italia e la riclassifica per €4,3mn della componente opzione call del prestitoobbligazionario convertibile da debiti finanziari non correnti a patrimonio netto.

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2015, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2015 2016

ATTIVITA’ OPERATIVARisultato di periodo, proprio e di terzi 6,8 8,5 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 17,0 21,3 - Fair value stock option 1,7 1,1 - Variazione netta fondi del personale (11,2) (2,8) - Variazione netta fondi rischi e oneri (10,7) (3,3) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,0) (1,0) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (10,4) (4,5) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 17,1 0,1 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (0,1) 2,2 - (Proventi) per dividendi (0,0) - - Perdita (utile) da attività cessate 10,3 2,0 Autofinanziamento 20,5 23,7 Variazione del circolante e altri flussi 3,3 28,4 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 23,8 52,1 di cui: Incassi (pagamenti) interessi tramite banca (2,9) (2,8) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (0,2) 3,2 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (8,4) (11,7) Esborsi per acquisto partecipazioni (1,3) (1,3) Incassi da cessioni 0,2 7,3 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita (0,5) 0,3 Dividendi incassati 0,0 - Flusso generato da cessione di attività 12,3 2,0 Altre variazioni 0,0 - FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 2,3 (3,4) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie (2,2) 0,1 Accensione (estinzione) altri debiti finanziari 9,6 (8,5) (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (1,7) (2,3) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 5,7 (10,7) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 31,8 38,0 Disponibilità liquide nette iniziali 78,7 110,5 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 110,5 148,5

Il flusso dell’attività operativa del 2016, pari a €52,1mn, è risultato in aumento di €28,3mnrispetto a quello generato nell’esercizio precedente (€23,8mn): tale incremento è dovuto al

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27Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

miglioramento del capitale circolante legato principalmente al recupero del ritardo degli incassidella controllata A.Manzoni&C., ritardo che si era determinato nella seconda metà del 2015conseguentemente al cambiamento del sistema informatico.

I flussi dell’attività di investimento, negativi per €3,4mn, sono relativi principalmente aipagamenti per investimenti in immobilizzazioni (€11,7mn) solo in parte compensati da incassida cessioni per €7,3mn.

Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2016 sono stati realizzati interventi perlo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa de la Repubblica e deiquotidiani locali (€1,2mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici, redazioni e studi(€6,1mn), sono stati aggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutturedi rete (€2,9mn) e sono stati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza (€1,8mn).Nell’esercizio, inoltre, è stata saldata, per complessivi €0,2mn, una parte dei debiti per investimentiin essere al 31 dicembre 2015.Per quanto riguarda gli incassi da cessioni, l’importo di €7,3mn si riferisce principalmente all’im-patto sulla posizione finanziaria netta derivante dalle vendita delle testate locali nell’ambito delprogramma di deconsolidamento (€6,1mn).Si segnala, infine, l’acquisizione di un’ulteriore quota del 17% della partecipazione in Monet Srlper €0,7mn.

Il flusso dell’attività di finanziamento è stato negativo per €10,7mn principalmente per i minoridebiti finanziari nei confronti dei factor.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31-dic 31-dic€mn 2015 2016Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2 Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca 110,4 148,4 Debiti per conti correnti bancari (0,0) (0,0) Disponibilità liquide nette 110,5 148,5 Crediti finanziari 0,6 0,2 Prestito obbligazionario (84,5) (88,9) Altri debiti verso le banche - - Altri debiti finanziari (37,3) (28,1) Altre attività (passività) finanziarie (121,2) (116,8) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (10,7) 31,7

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28 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2016

Conto Economico

Anno Anno€mn 2015 2016Ricavi 283,2 263,3 Variazione rimanenze prodotti 0,0 (0,4) Altri proventi operativi 3,9 4,9 Costi per acquisti (33,9) (30,9) Costi per servizi (148,6) (139,6) Altri oneri operativi (5,4) (5,2) Costi per il personale (96,5) (95,2) Ammortamenti e svalutazioni (3,5) (3,5) Risultato operativo (0,7) (6,5) Proventi/(Oneri) finanziari netti (32,1) (5,2) Dividendi 20,2 25,3 Risultato ante imposte (12,6) 13,7 Imposte 8,6 3,7 RISULTATO NETTO (4,0) 17,4

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29Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Situazione Patrimoniale-Finanziaria

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2015 2016Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,7 Altre immobilizzazioni immateriali 2,3 2,7 Immobilizzazioni immateriali 222,9 223,3 Immobilizzazioni materiali 7,5 10,4 Altre partecipazioni 354,3 355,9 Altri crediti non correnti 1,5 1,4 Attività per imposte anticipate 9,3 7,0 ATTIVITA' NON CORRENTI 595,4 598,0 Rimanenze 6,4 6,3 Crediti commerciali 77,5 80,3 Crediti tributari 15,1 18,3 Altri crediti 18,5 14,4 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 111,3 128,3 ATTIVITA' CORRENTI 228,7 247,6 TOTALE ATTIVO 824,1 845,6

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2015 2016Capitale sociale 61,8 61,8 Riserve 83,9 84,4 Utili (perdite) a nuovo 355,6 351,0 Utile (perdita) di esercizio (4,0) 17,4 PATRIMONIO NETTO 497,3 514,6 Debiti finanziari 79,5 83,5 Fondi per rischi ed oneri 37,9 38,5 TFR e altri fondi per il personale 22,8 20,4 Passività per imposte differite 58,4 61,0 PASSIVITA' NON CORRENTI 198,6 203,4 Debiti finanziari 22,6 27,4 Fondi per rischi ed oneri 11,6 10,4 Debiti commerciali 59,7 59,7 Debiti tributari 5,8 5,1 Altri debiti 28,5 25,0 PASSIVITA' CORRENTI 128,2 127,6 TOTALE PASSIVITA' 326,8 331,0 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 824,1 845,6

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30 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2016, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2015, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2015 2016ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo (4,0) 17,4 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 3,5 3,5 - Fair value stock option 1,7 1,1 - Variazione netta fondi del personale (5,1) (2,5) - Variazione netta fondi rischi e oneri (7,2) (0,6) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni 0,2 - - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (0,8) (2,0) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 26,0 - - (Proventi) per dividendi (20,2) (25,3) Autofinanziamento (6,1) (8,4) Variazione del circolante e altri flussi 15,0 3,0 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 8,8 (5,4) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (1,8) (2,1) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 0,9 5,9 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (3,1) (6,3) Esborsi per acquisto partecipazioni (3,0) (1,8) Incassi da cessioni 39,1 2,0 Dividendi incassati 20,2 25,3 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 53,3 19,2 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie (2,2) (0,8) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (1,2) - (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (1,5) (0,4) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (5,0) (1,2) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 57,1 12,7 Disponibilità liquide nette iniziali 36,6 93,7 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 93,7 106,3

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31Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Per l’analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguitovengono esaminati i risultati della gestione finanziaria.

Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell’esercizio 2016 ammontano a €6,3mn e si rife-riscono principalmente agli interventi di unificazione degli uffici amministrativi e redazionali diRoma e alla manutenzione delle altre sedi dislocate sull’intero territorio nonché al potenziamentodelle infrastrutture di rete e dei sistemi informativi gestionali ed editoriali.

Al 31 dicembre 2016 la posizione finanziaria netta della Capogruppo era positiva per €17,4mnrispetto ai €9,2mn del 31 dicembre 2015. Il miglioramento della posizione finanziaria netta èimputabile ai flussi positivi generati dalla gestione corrente (di cui €25,3mn di dividendipercepiti dalle società controllate e collegate) solo parzialmente compensati dall’attività di inve-stimento (€6,3mn).

A fine dicembre 2016 gli organici inclusi i contratti a termini erano pari a 731 persone, in dimi-nuzione di 26 unità rispetto ai 757 dipendenti del 31 dicembre 2015.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

Utile netto Patrimonio netto al(migliaia di euro) 2015 2016 31/12/15 31/12/16 Saldo da bilancio della controllante (4.038) 17.401 497.280 514.609Eliminazione dividendi controllate (17.650) (22.858) - -Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle partecipazioni controllate 19.289 24.536 287.151 316.410Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate 18.317 4.928 (409.141) (432.286)Avviamenti, testate, marchi e frequenze - (11.669) 82.691 71.021Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo del patrimonio netto/svalut.ne partecipazioni 110 (2.188) 131.068 129.011Valutazione Put/Call Option nuove acquisizioni (241) - (1.360) (680)Altre rettifiche di consolidamento 1.187 206 698 (212)SALDO DA BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO 16.974 10.356 588.387 597.873

Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti

I I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sonoclassificati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.Per quanto riguarda più in particolare i rischi di natura tributaria connessi alla sentenza dellaCommissione Tributaria Regionale depositata nel maggio 2012 che ha interessato la Società,essi possono considerarsi confinati nell’area del meramente “possibile”.In particolare si ricorda che il 18 maggio 2012 è stata depositata dalla Commissione Tributaria

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32 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

Regionale di Roma la sentenza 64/9/12 che ha dichiarato la parziale legittimità di dueaccertamenti fiscali riguardanti tra l’altro le complesse vicende societarie che hanno portatoalla suddivisione tra CIR e FININVEST del Gruppo Arnoldo Mondadori Editore e allasuccessiva quotazione in borsa de la Repubblica.In particolare la CTR ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di Lire 440.824.125.000 (€227,7mn) per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di Lire13.972.000.000 (€7,2mn) per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendie credito di imposta, con applicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese digiudizio. Il Gruppo Espresso rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accoltiin due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati a suo tempoinsussistenti in sede penale.La Capogruppo ha provveduto a depositare il ricorso presso la Corte di Cassazione in data 27giugno 2012 mentre il 28 giugno 2012 ha depositato, presso la CTR di Roma, istanza disospensione degli effetti della sentenza. L’istanza è stata accolta con ordinanza depositata il 19luglio 2012.Per un esame più approfondito di tale vicenda, si rimanda ai commenti nelle “Note al bilancioconsolidato del Gruppo Espresso”.

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Per quanto attiene al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, è attribuito alConsiglio di Amministrazione il compito di “definire la natura ed il livello di rischio compatibilecon gli obiettivi strategici dell’emittente”. Nello specifico, il Consiglio di Amministrazione,previo parere del Comitato Controllo e Rischi, è chiamato a determinare il grado di compatibilitàdei rischi identificati con una gestione dell’impresa coerente con gli obiettivi strategici individuatie a valutare, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezza del sistema di controllo interno e digestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di gestione del rischioassunto. Al fine di garantire agli organismi interni le informazioni necessarie a poter esprimereuna valutazione complessiva sul rischio compatibile con gli obiettivi aziendali, si è procedutoad effettuare, in coerenza con quanto svolto nei precedenti periodi, l’aggiornamento delprocesso di mappatura, analisi e valutazione globale dei rischi, individuando altresì eventualinuove entità di rischio connesse ai processi aziendali. Tali attività sono integrate all’interno diun sistema strutturato di Risk Management che interessa l’intero Gruppo Espresso e che è sot-toposto a verifica, aggiornamento e validazione con cadenza annuale.

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economiaL’esercizio 2016 ha riproposto per il settore editoriale andamenti ancora critici, con unulteriore calo della raccolta pubblicitaria su stampa e dinamiche diffusionali che confermanol’erosione riscontrata nel corso degli ultimi anni. Tale ambito strategico risulta essere tra i principali rischi a cui è esposto il Gruppo Espresso,considerata la forte concentrazione nel settore della stampa. All’interno del contesto generale dell’economia si registrano primi segnali di ripresa, con unleggero incremento del PIL ed un miglioramento del clima di fiducia complessivo; ad oggi,tuttavia, non sussiste ancora un consolidamento effettivo della ripresa economica tale da deter-minare per il 2017 una netta inversione di tendenza.

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33Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

La persistenza delle difficoltà del mercato pubblicitario ed, in particolare, del comparto stampa,hanno reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore e costante contenimentodei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine di sempre meglio garantire lacontinuità e lo sviluppo dei propri mezzi. Qualora il contesto macroeconomico e finanziario variasse in maniera non conforme alle stimee alle ipotesi formulate dal management in sede di predisposizione del Budget 2017 e del PianoTriennale 2017-2019, o qualora le società del Gruppo evidenziassero in futuro un peggioramentodella loro capacità di generare flussi finanziari rispetto alle previsioni su cui si basa l’impairmenttest, potrebbe rendersi necessario apportare delle rettifiche al valore contabile delle attivitàimmateriali iscritte nel bilancio consolidato, con conseguente necessità di contabilizzare aconto economico delle svalutazioni di tali assets.

Rischi operativi di gestioneRischio di prezzo della cartaIl Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirentedi carta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattuttoal fine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, la gestione della contrattazione edegli acquisti per la fornitura della carta di tutte le società del Gruppo viene effettuata inmodo centralizzato.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quellifinanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito com-merciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni diesposizioni, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni,spazi pubblicitari e altri servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanziecollaterali. Nonostante tali procedure, non è possibile escludere che nelle attuali condizioni dimercato una quota di clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti e pertanto il Gruppo haiscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti. Tale contesto è confermato, da unlato, dalle perduranti difficoltà del settore distributivo che comportano un incremento delrischio connesso ad una maggiore frequenza di casi di insolvenza per fallimento o ad unamaggiore resistenza alla concessione di fidejussioni preventive e, dall’altro lato, dalle difficoltàdel settore pubblicitario dove si rilevano dilatazioni dei tempi di pagamento. Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e leeventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevatostanding creditizio.

Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settoreNon si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti avertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuatocongrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (sivedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divul-gazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne lacorretta applicazione. Con riferimento al D. Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa

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34 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

delle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le Società del Gruppo si sono dotate di unModello di Organizzazione, Gestione e Controllo continuamente aggiornato alle più recentinovità normative introdotte in materia.Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del contesto normativoe regolatorio di riferimento. Al riguardo il Gruppo è impegnato in una continua attività dimonitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepire tempestivamente i cam-biamenti intervenuti.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delineaobiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento cheprevede, tra l’altro, l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se nonadeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipanotutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con lecontroparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una piùefficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omo-geneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio delGruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con ilsistema bancario.Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiestodai principi IFRS, sono fornite nell’apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmenteesposta ai medesimi rischi di Gruppo sopra descritti.

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Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimianni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2016, la Società ritieneche non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi circa la capacità del Gruppo diproseguire la propria attività in continuità aziendale.

Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati)

In relazione agli obblighi richiamati dall’art. 2.6.2, comma 11, del Regolamento di BorsaItaliana, tenuto conto del disposto dell’art. 37 della Delibera Consob 16191/2007, si attestache non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di Gruppo EditorialeL'Espresso SpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.A tale proposito si evidenzia che la società Gruppo Editoriale L'Espresso SpA ha adempiuto,relativamente alla soggezione all’attività di direzione e coordinamento della controllante CIR

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35Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

SpA (di seguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bis del codicecivile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori e non ha inessere con CIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il Consiglio di Amministrazionedella società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti mentre il Comitatocontrollo e rischi ed il Comitato per le nomine e la remunerazione sono composti da soli ammi-nistratori indipendenti.

Altre informazioni

Al 31 dicembre 2016 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n. 21.395.616(valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano il 5,193% del capitale sociale.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA recepisce, nei processi interni, le misure previste dalGarante per la protezione dei dati personali e specificate nel decreto legislativo 30 giugno2003 n. 196, recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il Gruppoinoltre si impegna ad adottare le misure tecniche ed organizzative idonee a proteggere leinformazioni attinenti ai dipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi, acquisite all’internodello svolgimento della propria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, Gruppo Editoriale L’Espresso SpA attesta che il trattamento dei dati personalisvolto all’interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fonda-mentali, nonché della dignità delle persone coinvolte e si impegna ad adottare tutte lenecessarie misure tecniche, organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle qualisono raccolti e custoditi i dati personali, al fine di evitare rischi di distruzione e perditeoppure accessi non autorizzati o trattamenti non consentiti.

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Il Gruppo fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazionein materia di sicurezza sul lavoro, che comporta l’individuazione dei pericoli e la valutazionedei rischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delletempistiche necessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livellodi sicurezza. Le valutazioni condotte - aggiornate periodicamente ed in funzione di variazionie cambiamenti - non hanno evidenziato, per quanto attiene allo stress lavoro-correlato,situazioni di rischio specificamente riconducibili alle modalità di organizzazione dell’attivitàlavorativa, confermando i livelli di rischio bassi, senza particolari criticità.Nel corso dell’anno è stata inoltre effettuata dalla società la formazione/informazione suitemi della gestione dell’emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui, con il coin-volgimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei rappresentanti deilavoratori della sicurezza. E’ stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianza sanitariaprevista dai protocolli in essere.Per quanto riguarda la tutela ambientale oltre alla consueta attività di valutazione e gestione peril rispetto della normativa, la società ha svolto tutti gli adempimenti connessi all’introduzione delsistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesione all’avvio.

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Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis,del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogareagli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predettoRegolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti dicapitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioniinfragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né comeinusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazionisono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e deiservizi prestati.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla ComunicazioneConsob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancioconsolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d’esercizio.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle“Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso”.

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2016

Signori azionisti,il bilancio di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazionepresenta un utile netto di € 17.402.406,63.Vi proponiamo di non distribuire, relativamente all’esercizio 2016, alcun dividendo e didestinare l’utile di esercizio alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiuntoil 20% del capitale sociale.

36 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso | 39

Informativa sui piani d’incentivazione basati su strumenti finanziari

Informazioni sui piani adottati

Il Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate chericoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basatisu strumenti finanziari.In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. stock option e stock grant).Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l’attribuzione di diritti che com-portavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione dicarattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantomstock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini diincentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L'EspressoSpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom StockOption 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option “straordinario”(i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancoradipendenti del Gruppo Espresso e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini econdizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom.Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari diesercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, disottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativiregolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in casodi cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.I Piani di Stock Grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 deliberati dall’assemblea dei socidi Gruppo Editoriale L'Espresso SpA rispettivamente del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del18 aprile 2013, del 16 aprile 2014, del 23 aprile 2015 e del 21 aprile 2016 prevedonol’attribuzione ai beneficiari di un determinato numero di diritti condizionati (Units) a ricevereazioni ordinarie già nel portafoglio della società (azioni proprie), ad un determinato prezzo edentro un arco temporale predefinito. Come per le stock option anche per le stock grant, il rego-lamento, tra le altre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units in caso di cessazione,per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Piani di stock option in essere

Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock option:

Piano di stock option “2006” Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 2.900.00 azioni, di valore nominale pari a euro0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolaridelle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “regolamento del piano di stock option 2006” ilquale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media

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aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 17 maggio 2006, al prezzo di euro 4,33, è stata assegnata la prima tranche di 1.450.000opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31dicembre 2006, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordicitrimestri successivi al 31 dicembre 2006, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite perciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2006,quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2016.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione e, a termine di regolamento, sonointeramente decadute 850.000 opzioni.

2° TrancheIl 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranche di1.430.000 opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguentiperiodi: a) al 30 giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascunodei quattordici trimestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioniattribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30giugno 2007, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30giugno 2017. Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento,ne sono decadute 225.000, per cui ne residuano 625.000.

Piano di Stock Option Straordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall’Assembleadegli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimocomma, per complessive massime 6.790.000 azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, dariservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzionidi sottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Straordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad un prezzo di esercizio determinato incoerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citati Piani Phantom: in particolare sono stateassegnate per la Prima Tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di € 3,84, per la SecondaTranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,60, per la Terza Tranche n. 1.790.000 opzioniad un prezzo di € 2,22 e per la Quarta Tranche n. 1.840.000 ad un prezzo di €1,37.Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenza dalladata della deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuite maturano,divenendo esercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei Piani Phantom eprecisamente:

1° Tranche• quanto al 54% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dalla fine

di ciascuno dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2011;• tutte le Opzioni di Prima Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30

settembre 2017.

40 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 325.000, per cui ne residuano 942.500.

2° Tranche• quanto al 42% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dalla fine di

ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 dicembre 2011.Tutte le Opzioni di Seconda Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 325.000, per cui ne residuano 942.500.

3° Tranche• quanto al 30% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno

degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2012.Tutte le Opzioni di Terza Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 437.500, per cui ne residuano 1.077.500.

4° Tranche• quanto al 18% delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dalla fine

di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.Tutte le Opzioni di Quarta Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 717.750 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 217.750, per cui ne residuano 603.200.

Piano di Stock Option Ordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 5.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

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1° TrancheIl 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la Prima Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 1.760.350 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 146.300, per cui ne residuano 338.850.

2° TrancheIl 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la Seconda Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2020.Fino ad oggi risultano esercitate 6.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute521.200 per cui ne residuano 1.631.000.

Piano di Stock Option 2010II Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option 2010” il quale prevede l’as-segnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2020.Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute640.000, per cui ne residuano 1.777.500.

2° TrancheIl 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12%

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delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2011, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2021.Fino ad oggi risultano esercitate 323.100 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 473.500 per cui ne residuano 1.611.900.

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Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2016, le opzioni di sottoscrizione di azioni dellasocietà ancora valide, ma non esercitate, ammontano a 9.549.950, pari al 2,317% sul totaledelle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

Piani di stock grant in essere

Piano di Stock Grant 2011Il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2011, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2011, come da proposta del comitato di remunerazione, da riservareall’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppoe di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese cheprecede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che fossero statiraggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 150.473 Time-basedUnits; sono state esercitate 6.248 Time-based Units.

Piano di Stock Grant 2012Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2012, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,9814, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione

43Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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a titolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venisseroraggiunti target di performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in partenon maturate.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 348.906 Time-based Unitse 142.052 Performance Units; sono state esercitate 103.429 Time- based Units e 26.565 Perfor-mance Units; sono scadute nel corso dell’esercizio 325.750 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2013Il Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2013, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 18 aprile 2013, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2013, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units sono maturate e matureranno alle medesime date di maturazione previsteper le Time- based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performanceaziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 364.059 Time-based Unitse 386.560 Performance Units; sono state esercitate 164.069 Time- based Units e 141.568 Per-formance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 97.492 Time- based Units e 97.492Performance Units.

Piano di Stock Grant 2014Il Consiglio di Amministrazione del 16 aprile 2014, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 16 aprile 2014, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2014, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n.725.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 17 aprile 2016.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.

44 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 479.375 Time-based Unitse 551.252 Performance Units; sono state esercitate 71.877 Time- based Units; sono stateannullate nel corso dell’esercizio 173.748 Time- based Units e 173.748 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2015Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 23 aprile 2015, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2015, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,24 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.420.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n.710.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 23 aprile 2017.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time- basedUnits, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 545.000 Time-based Unitse 545.000 Performance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 165.000 Time- basedUnits e 165.000 Performance Units.

Piano di Stock Grant 2016Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2016, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 21 aprile 2016, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2016, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare ai dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio vienedeterminato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, commaIV, facendo riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azionidella società rilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2018. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 555.000 Time-based Unitse 555.000 Performance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 102.500 Time- basedUnits e 102.500 Performance Units.

45Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Page 47: S oc ietà p r az n - GEDI Gruppo Editoriale · 2017. 4. 27. · La Stampa ed Il Secolo XIX, nel corso del 2016 il Gruppo Espresso ha perfezionato le seguenti operazioni: • cessione

46 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

Informativa Consob - art. 149-duodecies - Regolamento n. 11971

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Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariai sensi dell’articolo 123 bis TUF

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PREMESSACon la presente Relazione si intende illustrare il sistema di Governo Societario adottato daGruppo Editoriale L’Espresso SpA (la “Società”). Tale sistema è in linea con le raccomandazionicontenute nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governancedelle Società Quotate e promosso da Borsa Italiana SpA (il “Codice”).

La Relazione, che nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia contieneanche informazioni sugli assetti proprietari della Società, dopo essere stata approvata dalConsiglio di Amministrazione nella sua riunione del 27 febbraio 2017, viene messa adisposizione dei Soci, unitamente alla documentazione prevista per l’Assemblea convocata perl’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016, e contestualmente trasmessa alla BorsaItaliana, al fine di facilitarne la messa a disposizione del pubblico. La Relazione è inoltre con-sultabile sul sito internet istituzionale della Società www.gruppoespresso.it, nella sezioneGovernance, insieme agli altri documenti di interesse per il mercato.

1. PROFILO DELL’EMITTENTE1.1) Profilo sintetico del Gruppo EspressoGruppo Editoriale L’Espresso SpA, è una delle più importanti aziende italiane del settore mediache opera, direttamente ed attraverso le sue controllate, nelle aree della stampa quotidiana eperiodica, della radiofonia, della raccolta pubblicitaria, di internet e della televisione. Il GruppoEspresso è proprietario ed editore del quotidiano nazionale la Repubblica, del settimanaleL’Espresso e di dodici quotidiani locali (più un trisettimanale); è proprietario di tre radionazionali, tra le quali Radio Deejay (leader, per ascolti tra le prime emittenti private in Italia) e dialcune televisioni musicali, Il Gruppo Espresso si qualifica come una branded content company ingrado di diffondere i propri contenuti originali di qualità ai propri lettori ed ascoltatori dovunqueessi si trovino e in qualunque momento della giornata, grazie ad una strategia multipiattaforma.

1.2) Sistema di Governo Societario adottatoIl sistema di Governo Societario di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si basa sui principi e suicriteri espressi nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, ai quali il Consiglio diAmministrazione aderisce.Per una più puntuale analisi del sistema di Corporate Governance, si rinvia all’esame deisingoli punti della Relazione.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF)a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF) alla data del 27/02/2017Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della Società è pari a Euro 61.805.893,20composto da n. 412.039.288 azioni ordinarie con diritto di voto.Il capitale sociale è così composto:

numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighi

Azioni ordinarie 412.039.288 100% MTA -

49Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariGruppo Editoriale L’Espresso SpA

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La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, né warrantche diano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione. In data 2 aprile 2014 la Societàha emesso obbligazioni cosiddette equity linked­, convertibili in azioni ordinarie della Società –di nuova emissione ovvero anche azioni proprie che ha in portafoglio – subordinatamenteall’approvazione da parte dell’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di un aumento dicapitale a servizio della conversione con esclusione del diritto di opzione dei Soci, per unimporto nominale pari a Euro 100.000.000,00 con scadenza 2019. L’Assemblea Straordinariadella Società, tenutasi il 23 luglio 2014, ha deliberato di aumentare il capitale sociale medianteemissione di massime n. 46.461.925 azioni ordinarie della Società, aventi le medesime caratte-ristiche delle azioni ordinarie in circolazione, riservate irrevocabilmente ed esclusivamente alservizio della conversione del prestito obbligazionario.La Società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale e di stock grantla cui descrizione è riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensi del Rego-lamento Consob n. 11971”, disponibile sul sito istituzionale della Società (www.gruppoespresso.it)nella sezione “Investitori”, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell’art. 84-bisdel Regolamento Emittenti, anch’essi disponibili sul sito nella sezione Governance.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF)Le azioni della Società sono liberamente trasferibili, salvo alcune restrizioni applicabili a determinatecategorie di persone per limitati periodi di tempo sulla base del Codice di Comportamento inmateria di Internal Dealing pubblicato sul sito della Società, nella sezione Governance.I Piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 prevedono un impegno di “minimumholding” delle azioni assegnate ai beneficiari, che hanno l’impegno irrevocabile a detenere continua-tivamente, sino al quinto anniversario dalla data di attribuzione, un numero di azioni almeno pari al10% di quelle assegnate. Durante tale periodo, le azioni saranno pertanto soggette a tale vincolo diinalienabilità, salvo diversa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF)Si riportano di seguito i nominativi degli Azionisti di ultima istanza che, come previsto dalladelibera Consob n. 11971/99, direttamente e/o indirettamente detengono percentuali di possessosuperiori al 5% del capitale con diritto di voto, (rientrando la Società nella categoria PMI comedefinita dall’art. 1 TUF) come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2016, integrato dellesuccessive comunicazioni effettuate ai sensi dell’art. 120 TUF nonché delle altre informazioni adisposizione della Società.

Azionisti di ultima istanza

Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

F.lli De Benedetti SpA 53,581% 56,516%Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 6,269% 6,612%

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Azionisti che direttamente posseggono più del 5 %

Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Cir SpA 53,581% 56,516%Sia Blu SpA 6,269% 6,612%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. Non sono previsti poteri spe-ciali. Non sono previste dallo statuto azioni a voto plurimo o maggiorato.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: mec canismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis,comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazioneazionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF)Non esistono restrizioni al diritto di voto.

g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF)Non è stata comunicata alla Società l’esistenza di patti parasociali tra gli azionisti.E’ stata comunicata alla Società l’esistenza di patti parasociali, tra loro separati ed autonomirilevanti ai sensi dell’art. 122 del TUF, e, segnatamente:- CIR e FCA hanno sottoscritto in data 30 luglio 2016 un patto parasociale, rilevante ai sensi

dell’art. 122, commi 1 e 5, lettera b) del TUF, avente a oggetto azioni ordinarie di GELEquotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana;

- CIR, da una parte, e IPH e Mercurio, dall’altra, hanno sottoscritto in data 30 luglio 2016un patto parasociale, rilevante ai sensi dell’art. 122, comma 1, del TUF, avente a oggettoazioni ordinarie di GELE quotate sul MTA;

- CIR ed EXOR SpA (“EXOR”) - hanno sottoscritto in data 30 luglio 2016 un pattoparasociale, rilevante ai sensi dell’art. 122, commi 1 e 5, lettere a) e b), del TUF, avente aoggetto azioni ordinarie di GELE quotate sul MTA.

L’estratto dei predetti patti parasociali è rinvenibile sul sito internet della Società.

h) Clausole di change of control (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie inmateria di OPA (ex art. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1)

La Società non ha stipulato accordi significativi che prevedano la cosiddetta clausola di “changeof control” ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento di controllo azionariodi Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulle passivity rule previste dall’art.104, commi 1 e 1-bis del TUF, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione contemplatedall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

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i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis,comma 1, lettera m), TUF)

i.1) Deleghe ad aumentare il capitale L’Assemblea straordinaria degli Azionisti del 21 aprile 2016 ha conferito al Consiglio di Ammi-nistrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale:(i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di

azioni con o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizioneed anche al servizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessida terzi, sia in Italia che all’estero, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto,mediante imputazione a capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultantidall’ultimo bilancio approvato;

(ii) per un ammontare massimo di Euro 10.000.000 di valore nominale con emissione di azioniordinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Società e di sue controllate e con-trollanti ai sensi dell’articolo 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per ilConsiglio stesso di stabilire il prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valorenominale, i requisiti di sottoscrizione e i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonchéin generale, modalità e termini di detta sottoscrizione.

i.2) Autorizzazioni all’acquisto di azioni proprieL’Assemblea ordinaria dei Soci del 21 aprile 2016, preso atto che il buy back, anche in consi-derazione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile percreare valore per gli Azionisti, ha revocato per il periodo ancora mancante e per la parte nonancora esercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, ne haconferita una nuova con le seguenti caratteristiche:a) durata: 18 mesi;b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 pari a circa il 4,85% del

capitale sociale allora esistente;c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del

10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta delmercato regolamentato precedente ogni singola operazione;

d) l’acquisto dovrà avvenire sul mercato, secondo modalità concordate con la società digestione del mercato in modo da assicurare parità di trattamento tra gli Azionisti, inconformità a quanto prescritto dall’art. 132 del D. Lgs. n. 58/1998 e dalle disposizioni dilegge o di regolamento vigenti al momento dell’operazione e precisamente:- per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio;- sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazionee gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di nego-ziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita.

Nel rispetto di tale delega nonché di quelle conferite negli anni precedenti, la Società al 31dicembre 2016 deteneva complessivamente n. 21.395.616 azioni proprie, pari al 5,193% delleazioni componenti il capitale sociale di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

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l) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.)La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della controllante CIRSpA. Le società controllate direttamente e indirettamente da Gruppo Editoriale L’Espresso SpAhanno indicato la stessa come soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

******Si precisa che:- le informazioni richieste dall’art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF (“gli accordi tra la Societàe gli Amministratori che prevedono in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causao se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute nellaRelazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell’art 123-ter TUF;

- le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma 1, lettera l) TUF (“le norme applicabili allanomina e alla sostituzione degli Amministratori nonché alla modifica dello statuto, se diverseda quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nellasezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF)La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA approvato dal Comitato perla Corporate Governance (approvato nel luglio 2014 e successivamente modificato nel luglio2015) ed accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (http://www.borsaitaliana.it/comi-tato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf), secondo quanto specificato nelle diverse sezionidella presente Relazione.Né la Società, né le società controllate (di seguito anche “il Gruppo”) sono soggette a disposizionidi legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4.1) Nomina e sostituzione degli amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF)Per le disposizioni di carattere generale relative alla nomina e sostituzione degli Amministratori,si rinvia a quanto riportato dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina GELE, allegato alla presenteRelazione.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 28 gennaio 2016 n. 19499, in linea con la previsione dello statuto.Al fine di garantire l’equilibrio tra i generi, in caso di mancato rispetto dei quorum previstidalla normativa vigente, l’art. 15 dello statuto prevede un meccanismo di decadenza esostituzione dei candidati eletti o in mancanza l’integrazione dal parte dell’Assemblea perassicurare il rispetto dei requisiti di legge.Lo statuto non prevede requisiti di indipendenza diversi dal quelli previsti dalla normativaapplicabile. Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i Consiglieri nonsono stati integrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice. Il Consiglio diAmministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratori con periodicità almeno annuale,tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessati sono tenuti a fornire. Con rife-rimento al presente esercizio la verifica è stata positiva. La Società, fatto salvo quanto previstodall’articolo 147-ter, comma 4, del Testo Unico della Finanza, con il documento diOrientamento in merito al numero massimo di incarichi di Amministratore o sindacoapprovato in data 31 gennaio 2013 (riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GELE in

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allegato) ha introdotto l’obbligo dell’Amministratore che abbia perduto la qualifica diindipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA(Criterio 3.C.1) di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà delConsiglio di Amministrazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventualideroghe. Al riguardo si segnala che il Consiglio di Amministrazione del 2 febbraio 2016 hadichiarato di valutare positivamente la qualità di Amministratori indipendenti con riferimentosia a quanto previsto dall’art. 148 comma terzo del TUF, che a quanto previsto in merito dalCodice di Autodisciplina, anche per i Consiglieri Agar Brugiavini e Luca Paravicini Crespi, pre-cisando che la valutazione è avvenuta avendo riguardo più alla sostanza che alla forma, comeraccomandato dal Codice di Autodisciplina. In particolare, il Consiglio di Amministrazione haritenuto che: a) l’applicazione automatica del limite dei 9 anni porterebbe a un formalismo nonin linea con lo spirito del Codice di Autodisciplina; b) il profilo complessivo dei ConsiglieriAgar Brugiavini e Luca Paravicini Crespi (e la loro stessa storia presso la Società) offrasufficienti garanzie sotto il profilo dell’indipendenza, avendo gli stessi sempre dimostrato pienaautonomia di giudizio e libero apprezzamento dell’operato del management. Gli Amministratori indipendenti costituiscono la maggioranza del Consiglio di Amministrazionee sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un pesosignificativo nell’assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioniequilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse.Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,ha adottato con delibera del 31 gennaio 2013 un piano per la successione degli Amministratoriesecutivi. Il piano prevede la procedura per regolamentare il processo da seguire per garantirela successione degli Amministratori esecutivi in caso di improvvisa indisponibilità, cessazioneo sospensione dalla carica al di fuori del caso di naturale scadenza.Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione del piano sono il Presidente, il Consiglio diAmministrazione ed il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, sentito il CollegioSindacale. Non sono previsti meccanismi in caso di successione anticipata rispetto all’ordinariascadenza dalla carica. Il piano di successione è sottoposto a revisione periodica da parte delComitato per le Nomine e la Remunerazione e comunque a ricognizione con cadenza almenotriennale. Successivamente alla chiusura dell’Esercizio, è stato avviato dal Comitato per leNomine e la Remunerazione un processo di revisione dello stesso.

4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Si rinvia a quanto illustrato agli artt. 2, 3 e 5 del Codice di Autodisciplina GELE, nonché aquanto riportato all’art. 1 del medesimo in ordine alle funzioni del Presidente.Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannovemembri.L’Assemblea ordinaria del 23 aprile 2015 ha nominato per un triennio, fino all’approvazionedel bilancio dell’esercizio 2017, un Consiglio di Amministrazione composto da undicicomponenti, per i quali non è prevista una scadenza differenziata. Le liste presentate sono statetre e non risultano tra le stesse rapporti di collegamento.Lista n. 1, presentata dalla società CIR SpA, socio di maggioranza, recante i seguenti nomativi:Prof.ssa Agar Brugiavini, Prof. Alberto Clò, Ing. Carlo De Benedetti, Dott. Rodolfo DeBenedetti, Dott. Francesco Dini, Dott.ssa Silvia Merlo, Dott.ssa Monica Mondardini, Ing. Eli-sabetta Oliveri, Dott. Luca Paravicini Crespi, Dott. Michael Zaoui. Tale lista ha ottenuto il

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voto favorevole di n. 222.923.046 azioni (54,103% del capitale sociale). Tutti i candidati dellalista solo risultati eletti.Lista n. 2, presentata congiuntamente dai soci Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste,Prosper SpA e Erga Omnes Srl, soci di minoranza, recante i seguenti nominativi: Dott.Massimo Paniccia, Dott.ssa Tiziana Benussi. Tale lista ha ottenuto il voto favorevole di n.39.238.477 azioni (9,522% del capitale sociale). Nessuno dei candidati è risultato eletto.Lista n. 3, presentata congiuntamente dai soci Anima SGR SpA gestore dei fondi: Fondo AnimaGeo Italia e Fondo Anima Italia; Eurizon Capital SGR SpA gestore dei fondi: Eurizon Azioni Italiae Eurizon Azioni PMI Italia; Eurizon Capital SA gestore del fondo Eurizon EasyFund - Equity Italy;Fideuram Investimenti SGR SpA gestore del fondo Fideuram Italia; Fideuram Asset Management(Ireland) Limited gestore dei fondi: Fideuram Fund Equity ltaly, Fonditalia Flexible ltaly eFonditalia Equity ltaly; Interfund Sicav gestore del fondo Interfund Equity Italy; MediolanumGestione Fondi SGR SpA gestore dei fondi: Mediolanum Flessibile Italia Mediolanum FlessibileSviluppo Italia e Mediolanum International Funds Limited - Challenge Funds - Challenge ItalianEquity, soci di minoranza, recante il seguente nominativo: Prof. Massimo Belcredi. Tale lista haottenuto il voto favorevole di n. 47.080.273 azioni (11,426% del capitale sociale). Per la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori informazioni adesso relative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Le principali caratteristicheprofessionali degli Amministratori sono reperibili nel sito internet della Società, nella sezioneGovernance – Consiglio di Amministrazione.Nessun Consigliere ha cessato di ricoprire la carica nel corso dell’Esercizio e non vi sono cam-biamenti successivi alla chiusura dello stesso nella composizione del Consiglio.

4.2.1) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre societàI Consiglieri, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la carica quandoritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario,anche tenendo conto del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte inaltre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o dirilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di eventuali attività in con-correnza con la Società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013 ha approvato un orientamento in meritoal numero massimo di incarichi di Amministratore o sindaco, prevedendo alcuni limitiquantitativi agli incarichi che possono essere ricoperti dagli Amministratori esecutivi e nonesecutivi di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati,in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (Società Rilevanti), cosìcome riportato all’art. 1 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rimando.È in ogni caso prevista la possibilità di derogare a tali limiti con deliberazione motivata delConsiglio di Amministrazione, che tenga conto anche del livello di partecipazione dell’Ammi-nistratore interessato ai lavori consiliari e dei comitati.L’attuale Consiglio di Amministrazione rispetta i criteri sopra illustrati.

4.2.2) Induction ProgrammeIl Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.

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Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti informazione professionale, possono essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio diAmministrazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richiedaun aggiornamento in merito. In data 30 maggio 2016 si è tenuta per gli Amministratori ed isindaci una sessione di induction della durata di 4 ore relativa ai seguenti temi: Governosocietario e responsabilità degli amministratori nella SpA: gestione del Gruppo e responsabilitàda direzione e coordinamento; operazioni con parti correlate.

4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

4.3.1) Funzionamento del Consiglio di AmministrazionePer le disposizioni di carattere generale relative al ruolo del Consiglio di Amministrazione sirinvia a quanto riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GELE in allegato alla presenteRelazione.Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente suconvocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Leriunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due Amministratori, ovverodal Collegio Sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione alPresidente del Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci conlettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e devepervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini dellaconvocazione sono ridotti a un giorno.Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi da parte del Presidente edell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, prevedendo che gli stessiriferiscano circa l’esercizio delle proprie deleghe in relazione all’attività svolta e comunque conperiodicità non inferiore al trimestre.Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il Collegio Sindacale. È, infatti, previsto chegli Amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al CollegioSindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario epatrimoniale, effettuate dalla Società, con particolare riferimento alle operazioni in potenzialeconflitto di interesse. È altresì previsto che l’informativa possa essere data anche in via diretta,in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestivitàrendano preferibile tale modalità.

4.3.2) Attività svolta nel 2016 e prevista per il 2017Nel corso dell’esercizio 2016 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito 11 volte,con le percentuali di partecipazione degli Amministratori riportate nella Tabella 2 in allegato.Le riunioni hanno avuto una durata media di due ore circa.Per il 2017 sono state programmate 5 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui unatenutasi in data 1° febbraio, una in data 27 febbraio 2017.

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4.3.3) Informativa preconsiliare

Il Presidente si adopera affinché ai membri del Consiglio ed ai sindaci siano fornite la documentazionee le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sullematerie sottoposte al suo esame ed approvazione, eventualmente integrata da un documento disintesi, ove particolarmente voluminosa e complessa. A tal fine è stato fissato un termine è di 48 oreprima rispetto alla data della riunione, termine che, salve sporadiche e motivate eccezioni legateessenzialmente ad esigenze di riservatezza ed urgenza, è stato normalmente rispettato.

4.3.4) Modalità di svolgimento delle riunioni consiliari

Il Presidente ha coordinato le attività del Consiglio di Amministrazione e guidato lo svolgimentodelle relative riunioni, curandosi che agli argomenti all’ordine del giorno fosse dedicato il temponecessario per consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri.Il Presidente può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più Ammi-nistratori, che i dirigenti della Società e quelli delle società del Gruppo intervengano alleriunioni consiliari per fornire gli opportuni approfondimenti. Tale partecipazione rappresentauna prassi consolidata per la Società, confermata nelle riunioni dell’esercizio 2016, alle qualiha sempre partecipato il Dirigente preposto per la redazione dei documenti contabili societari,regolarmente il Direttore Generale della Società e, di volta in volta, i dirigenti responsabili dellefunzioni aziendali competenti per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti postiall’ordine del giorno.

4.3.5) Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Sulla base del Codice di Autodisciplina e delle procedure interne adottate dal Consiglio diAmministrazione in data 31 gennaio 2013, il Consiglio:- ha positivamente valutato ed approvato i piani strategici, industriali e finanziari della Società

a livello consolidato, monitorandone periodicamente l’attuazione; - ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società; - ha valutato l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società

nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento alsistema di controllo interno e di gestione dei rischi, secondo quanto disposto dalle Linee diindirizzo in materia di sistema di controllo interno e gestione dei rischi, riportate nel Codicedi Autodisciplina GELE in allegato;

- ha ricevuto con periodicità almeno trimestrale dall’Amministratore Delegato l’informativadell’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- ha valutato l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, leinformazioni ricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente irisultati conseguiti con quelli programmati;

- ha esaminato ed approvato preventivamente le operazioni dell’emittente ed esaminato quelledelle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così come definito in apposita pro-cedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, e sentito il Collegio Sin-dacale, ha determinato le remunerazioni del Presidente e dell’Amministratore Delegato sulla basedelle linee guida stabilite nella politica della remunerazione, mentre la ripartizione del compensoglobale spettante ai membri del Consiglio viene effettuata direttamente dall’Assemblea.Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l’Amministratore Delegato hanno fornitoun’ampia relazione sull’andamento della gestione ed ove possibile previsioni sull’andamentodei mesi successivi.

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4.3.6) Autovalutazione

Il Consiglio, almeno una volta l’anno, effettua una valutazione sulla dimensione, sulla compo-sizione e sul funzionamento proprio e dei suoi Comitati. Per l’esercizio 2016 l’annuale processodi valutazione è stato svolto dal Lead Independent Director attraverso la somministrazione diun apposito questionario e, ove necessario, di singole interviste ai Consiglieri. Il questionarioha analizzato molteplici aspetti, tra i quali: la dimensione e composizione del Consiglio;l’efficacia e l’efficienza delle riunioni consiliari; la qualità dell’informazione agli Amministratorie la remunerazione degli stessi nonché il ruolo del Presidente. Analoga indagine è stata svoltain relazione ai Comitati costituiti in seno al Consiglio.I risultati si sono confermati più che positivi sia sul funzionamento del Consiglio nel suocomplesso e sostanzialmente dei suoi comitati; non sono state sollevate criticità di alcun tipo.L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenzaprevisto dall’art. 2390 c.c.

4.4) Organi delegati

4.4.1) Amministratore Delegato

Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha conferito all’Amministratore DelegatoMonica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione,con l’eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sfera dicompetenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad eccezione: 1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti, contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da

garanzie reali superiori a Euro 5 milioni; 3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fidejussioni superiori a Euro 5

milioni; 4) dell’acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superiori a Euro 5 milioni.L’Amministratore Delegato Monica Mondardini è il principale responsabile della gestione del-l’impresa (chief executive officer).La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking directorate, come specificato all’art. 2del Codice di Autodisciplina di GELE, ossia al principio per cui il chief executive officer di unaemittente non può assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenenteallo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un Amministratore dell’emittentemedesima. Tale situazione pertanto non ricorre.

4.4.2) Presidente del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha conferito al Presidente del Consiglio diAmministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della Società e, con essa, il potere dirappresentare la Società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito al Presidente il ruoloproprio dell’editore di sovrintendere alla linea editoriale del Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, for-mulando proposte in merito alla nomina, revoca e/o trasferimento dei direttori di testata.

4.4.3) Informativa al ConsiglioIl Presidente e l’Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almenotrimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nel-

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l’esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i Consiglieri sugli eventisocietari di maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, inclusequelle con parti correlate o in potenziale conflitto d’interesse.

4.5) Altri Consiglieri esecutiviOltre al Presidente e all’Amministratore Delegato non vi sono altri Amministratori esecutivi.

4.6) Amministratori indipendentiAll’art. 3 dell’allegato Codice di Autodisciplina di GELE, a cui si rinvia, sono riportati i principisulla base dei quali la Società, in adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplinae prescritto dall’art. 147 ter co. 4 del TUF, considera gli Amministratori indipendenti. Alriguardo ci si riporta a quanto già illustrato al precedente punto 4.2.Nel corso dell’esercizio il Consiglio ha verificato, applicando criteri condivisi, con esitopositivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei Consiglieri Belcredi, Brugiavini, Clò,Merlo, Oliveri, Paravicini Crespi e Zaoui e ne ha dato notizia al mercato. Il Collegio Sindacaleha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni. I Consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell’anno una volta in assenza degli altriAmministratori per discutere su organizzazione, evoluzione del mercato e strategie.

4.7) Lead indipendent directorIn data 23 aprile 2015 (pur non ricorrendo più i presupposti previsti dal Codice), il ConsigliereElisabetta Oliveri è stato nominato quale Lead Independent Director, a cui fanno riferimentogli Amministratori non esecutivi (ed in particolare gli indipendenti) per consentire un migliorcontributo all’attività e al funzionamento del Consiglio stesso. Il Lead Independent Directorcollabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussiinformativi completi e tempestivi. Al Lead Independent Director è attribuita, tra l’altro, lafacoltà di convocare, autonomamente, o su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni disoli Amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesse rispetto alfunzionamento del Consiglio o alla gestione sociale.Il Lead Independent Director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alleriunioni periodiche del Comitato Controllo e Rischi (di cui è Presidente), organizzando nelcorso dell’esercizio incontri con il Collegio Sindacale, l’Organismo di vigilanza ex D. Lgs.231/2001 e la società di revisione, nonché tra gli Amministratori indipendenti. La conoscenzadella Società, del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazioni sull’andamentodei risultati sono state acquisite attraverso numerosi incontri con la funzione di Internal Audit,con il Risk Manager e con il management della Società.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La Società ha adottato una procedura per la gestione e la comunicazione al pubblico didocumenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate: taleprocedura è disponibile sul sito istituzionale www.gruppoespresso.it nella sezione Governance.

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La Società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso ainformazioni privilegiate (“Registro”), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione del-l’attività lavorativa o professionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso ainformazioni privilegiate. Tale Registro è stato modificato nel corso dell’Esercizio ed istituitoex novo secondo le modalità previste dall’art 18 MAR, a seguito dell’entrata in vigore delRegolamento UE n. 596/2014. Le modalità di tenuta del Registro sono riportate nel Codicedi comportamento in materia di Internal Dealing e di tenuta del registro delle persone chehanno accesso a informazioni privilegiate disponibile sul sito istituzionale www.gruppoespresso.itnella sezione Governance.La Società ha altresì nominato l’Ufficio “Servizio Societario” quale preposto alla tenuta delRegistro.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2015 ha nominato il Comitato Controllo e Rischi, ilComitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.I principi di istituzione e funzionamento dei comitati interni dal Consiglio sono riportati all’art.4 del Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La Società, così come consentito dal Codice, ha riunito per ragioni organizzative e di economia,anche in relazione alla propria struttura ed alla proprie caratteristiche, le funzioni del ComitatoNomine e del Comitato per la Remunerazione in un unico comitato, all’interno del qualefigurano adeguate competenze in materia finanziaria o di politica retributiva, denominatoComitato Nomine e Remunerazione, dotato di proprio regolamento.Il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il controllo interno), istituito dal Consiglio diAmministrazione, ha al suo interno almeno un componente che possiede adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle infor-mazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possonoinvitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri.

7. COMITATO PER LE NOMIMELa Società non è dotata di un autonomo Comitato per le nomine. Come riferito al puntoprecedente, la Società ha riunito le funzioni del Comitato Nomine e del Comitato per la Remune-razione. Si rinvia pertanto al seguente Punto 8 per le informazioni sulla sua composizione e fun-zionamento.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 8.1) Composizione e funzionamento del comitato per le nomine e la remunerazione (ex art. 123-bis,

comma 2 lettera d), TUF)Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione nominato dal Consiglio di Amministrazione èattualmente composto dagli Amministratori indipendenti Alberto Clò, Luca Paravicini Crespie Michael Zaoui.Almeno un componente del Comitato possiede una conoscenza ed esperienza in materia

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contabile e finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momentodella nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Michael Zaoui, le riunioni sonoverbalizzate ed il Presidente dà comunicazione delle attività svolte al primo Consiglio diAmministrazione utile. Nel corso dell’esercizio 2016 il Comitato si è riunito 3 volte con unadurata media di 45 minuti. Alle riunioni tenutesi nel corso dell’esercizio hanno partecipato,su invito del Comitato e su singoli punti all’ordine del giorno, soggetti che non ne sonomembri. La partecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioniprogrammate per il 2017 sono 4 di cui due si sono già tenute in data 31 gennaio e 24febbraio 2017.

8.2) Funzioni del comitato per le nomine e la remunerazioneLe funzioni svolte dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono dettagliate agli artt. 5e 6 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.Nel corso dell’anno il Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito per discutere leproposte da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione in ordine a: (i) la determi-nazione dell’emolumento da corrispondere al Presidente ed all’Amministratore Delegato; (ii) laRelazione sulla Remunerazione prevista dall’art. 84-quater del Regolamento Consob n.11971/99 in attuazione dell’art. 123-ter del TUF; (iii) l’adozione di un piano di stock grant perl’anno 2016, con relativa Relazione ex art .84 bis, finalizzato alla incentivazione e retribuzionedei dipendenti della Società o delle controllate. I dettagli del piano di stock grant 2016 sonoesposti nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale della Società nella sezione “Investitori”.Nel corso dell’esercizio il Comitato ha avviato un processo per la formulazione di un piano disuccessione del management e delle risorse dirigenziali strategiche.Ai lavori del Comitato ha sempre partecipato il Presidente del Collegio Sindacale.Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate.Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alleinformazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.Il Comitato non ha un budget di spesa assegnato, ma qualora ne ravvisasse la necessità puòautorizzare spese per consulenze, ricerche o quant’altro utile o opportuno per la sua attività neitermini stabiliti dal Consiglio, come avvenuto del corso dell’esercizio in relazione alla predispo-sizione del piano di successione per il management.Il Comitato svolge le sue funzioni secondo il regolamento approvato dal Consiglio di Ammini-strazione.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIPer le informazioni della presente Sezione si rinvia alle parti rilevanti della Relazione sullaRemunerazione pubblicata ai sensi dell’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 inattuazione dell’art. 123-ter del TUF e consultabile sul sito www.gruppoespresso.it nella sezioneGovernance.L’orientamento delle politiche retributive della Società è altresì descritto all’art. 6 del Codice diAutodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

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10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI10.1) Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2

lettera d), TUF).Il Comitato Controllo e Rischi adottato dal Consiglio di Amministrazione è attualmentecomposto dagli Amministratori indipendenti Massimo Belcredi, Agar Brugiavini, Silvia Merlo,Elisabetta Oliveri e Luca Paravicini Crespi. Più di uno dei suoi componenti possiede una signi-ficativa esperienza in materia contabile e finanziaria, ritenuta adeguata dal Consiglio almomento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Elisabetta Oliveri, le riunioni sono verbalizzateed il Presidente dà comunicazione delle attività svolte al primo Consiglio di Amministrazione utile.Nel corso dell’esercizio il Comitato si è riunito 7 volte con una durata media di 2 ore. Lapartecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmate peril 2017 sono 6 di cui due si sono già tenute rispettivamente in data 27 gennaio e 24 febbraio.Alle riunioni del Comitato sono sempre invitati a partecipare il Presidente del Collegio Sindacale,ovvero altro sindaco da questi designato, e con riferimento ai punti all’ordine del giorno, ilResponsabile della funzione di Internal Audit, il Risk Manager, il Dirigente preposto alla redazionedei documenti contabili societari ed il Responsabile del Servizio legale e societario della Società.Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della Società e disocietà controllate, per riferire al Comitato su specifiche tematiche.Il Comitato, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, conil Collegio Sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01 e con la società di revisione,ha verificato l’efficacia e l’efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali, l’affidabilitàdell’informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile.

10.2) Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi.Le funzioni del Comitato Controllo e Rischi sono riportate all’art. 7 del Codice di AutodisciplinaGELE allegato alla presente ed al quale si fa rinvio.Le attività svolte dal Comitato hanno riguardato principalmente i seguenti temi: Relazionefinanziaria annuale; procedura di impairment test; monitoraggio dell’attuazione del piano dilavoro per il 2016 ed analisi del piano di lavoro per il 2017 della funzione di Internal Audit; RiskManagement; incontri con il management; aggiornamenti in materia di D. Lgs. 231/2001;valutazioni e pareri in ordine a: autonomia, adeguatezza, efficacia ed efficienza della funzione diInternal Audit; adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischirispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto; modo in cui i principali rischiafferenti all’emittente e alle sue controllate risultano identificati, misurati, gestiti e monitorati, e sulgrado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell’impresa coerente con gli obiettivistrategici individuati; specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali, for-mulato con riferimento alle informazioni ricevute dall’Amministratore Delegato, dal ResponsabileInternal Audit, dall’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, dal Collegio Sindacale, dallasocietà di revisione, nonché dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari;risultati esposti dal revisore legale nella Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede direvisione legale; valutazione, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenticontabili societari e sentiti il revisore contabile ed il Collegio Sindacale, del corretto utilizzo deiprincipi contabili e della loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato.Al Comitato è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarieper lo svolgimento dei suoi compiti; tutte le riunioni sono state verbalizzate e, nonostante non

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abbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi la necessità, può autorizzare spese peracquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant’altro.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHILinee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle struttureorganizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi della Società.Le finalità del Sistema di Controllo e Rischi, gli organi, le funzioni responsabili, i rispettivicompiti e le modalità di gestione del rischio sono dettagliatamente illustrate all’art. 7 dell’allegatoCodice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.Il Consiglio di Amministrazione ha valutato i rischi che possono assumere rilievo nell’otticadella sostenibilità nel medio-lungo periodo dell’attività della Società ed ha definito le linee diindirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi identificando, misurando,monitorando e gestendo i rischi in maniera compatibile con una gestione di impresa coerentecon gli obiettivi strategici individuati.Il Consiglio ha approvato con cadenza annuale il piano di lavoro predisposto dalla responsabiledella funzione di Internal Audit, sentito il Collegio Sindacale ed il Comitato controllo e rischied ha valutato l’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto allecaratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia.

11.1) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità delsistema di controllo interno, ha individuato l’Amministratore Delegato Monica Mondardiniquale Amministratore Incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistema dicontrollo interno e di gestione dei rischi.L’Amministratore Incaricato:- ha curato l’identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle attività e delle

caratteristiche delle attività svolte dalla Società;- ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione,

realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandonel’adeguatezza e l’efficacia;

- si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e delpanorama legislativo e regolamentare;

- ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività.

L’Amministratore Incaricato ha il potere di richiedere alla funzione di Internal Audit losvolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure internenell’esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente delConsiglio, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale.

11.2) Responsabile della funzione di Internal AuditIl Consiglio ha nominato Edoardo Biancardi quale Responsabile della funzione di InternalAudit (di seguito “Responsabile Internal Audit”) al fine di verificare che il sistema dicontrollo interno e gestione dei rischi sia funzionalmente adeguato. La nomina è avvenuta su

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proposta dell’Amministratore Incaricato del sistema del controllo interno, previo parerefavorevole del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Nomine e Remunerazione e sentitoil Collegio Sindacale.Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha verificato la coerenza: (i) della remunerazionedel Responsabile Internal Audit con le politiche aziendali e (ii) dei meccanismi di incentivazionecon i compiti allo stesso assegnati.Il Responsabile Internal Audit non è responsabile di alcuna area operativa, non dipende gerar-chicamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato,ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico edha riferito periodicamente al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e all’Ammini-stratore Incaricato.Il Responsabile Internal Audit non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le cir-costanze lo richiedono.Nel corso dell’esercizio ha:- predisposto il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, perché ne pro-

ponesse l’adozione al Consiglio di Amministrazione;- verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e

l’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consigliodi Amministrazione;

- predisposto relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne ha trasmesso copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio Sindacale prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede ilConsiglio di Amministrazione della Relazione annuale e semestrale;

- verificato nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

11.3) Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001La Società e le sue controllate hanno adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Con-trollo” (anche il “Modello”) ex D. Lgs. 231/01 al fine soprattutto di prevenire la commissionedei reati di corruzione, anche tra privati, ed altri reati nei rapporti con la PubblicaAmministrazione; i reati informatici; i reati di criminalità organizzata; i delitti control’industria e il commercio; i reati societari; i delitti contro la personalità individuale; i reati inmateria di abusi di mercato; i reati commessi in violazione delle norme antinfortunistiche esulla tutela dell’igiene e della salute sui luoghi di lavoro; i reati di riciclaggio, ricettazione, auto-riciclaggio, ecc.; reati in materia di violazione dei diritto d’autore; reati di induzione a nonrendere dichiarazioni o rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria; i reati inmateria ambientale; i reati di impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;ovvero quei reati attinenti alla attività di impresa della Società che di volta in volta sono statiinserti nella disciplina del D. Lgs. 231/01 quali reati presupposto.Nel corso dell’esercizio il Modello è stato oggetto di una radicale revisione, al fine di renderlomaggiormente efficace, anche alla luce della evoluzione normativa e giurisprudenziale. Taledocumento è costituito da una “Parte Generale” e da una “Parte Speciale”.Nella Parte Generale, dopo un richiamo ai principi del D. Lgs. 231/01 e alle linee guidaemanate dalla Confindustria, vengono illustrati: (i) i contenuti essenziali del Modello; (ii) il fun-zionamento dell’Organismo di Vigilanza; (iii) il sistema sanzionatorio; (iv) la formazione del

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personale e diffusione del Modello; (v) l’adozione dei Modelli nell’ambito della strutturadell’intero Gruppo. Nella Parte Speciale, strutturata in sottosezioni articolate sulle singoletipologie di reati applicabili alla Società, individuati sulla alla Matrice delle Aree a Rischio-Reato, vengono riportati, per ciascuna sezione: (i) reati applicabili alla Società; (ii) le attivitàsensibili; (ii) le regole comportamentali; (iv) i principi di controllo specifici.Un estratto del Modello è consultabile sul sito istituzionale della Società www.gruppoespresso.itnella sezione Governance.Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l’Organismo di Vigilanza che,dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo e di un proprio budget, ha il compito divigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, verificandone periodicamente l’efficaciae proponendone l’aggiornamento agli organi competenti.L’Organismo di Vigilanza della Società è composto dall’Avv. Giovanni Barbara, esperto inmateria, dal Dott. Giuseppe Gianoglio, già preposto all’Internal Audit della controllante CIRSpA, e dalla Dott.ssa Marina Scandurra, sindaco effettivo della Società.L’Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprieattività. Dall’attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili. Al fine di garantire il col-legamento tra i diversi organi di controllo, l’Organismo ha tenuto alcune delle riunioni inseduta congiunta con il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale per favorire loscambio di informazione tra i diversi organi.

11.4) Società di revisioneL’Assemblea dei Soci del 21 aprile 2016 ha deliberato di conferire alla società KPMG SpAl’incarico per la revisione del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2016 – 2024,nonché per la revisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D. Lgs. 27gennaio 2010, n. 39.

11.5) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societariIl Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gabriele Acquistapace, Responsabiledella Direzione Amministrazione e Bilancio della Società, quale Dirigente preposto allaredazione dei documenti contabili societari di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.Lo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio di Amministrazionesu proposta dell’Amministratore Delegato e previo parere del Collegio Sindacale.Il dottor Gabriele Acquistapace è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico.In particolare egli può: - accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell’assolvimento dei propri compiti;- dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività da

svolgere;- valutare e monitorare l’adeguatezza delle procedure adottate all’interno della Società che

hanno impatto sul bilancio d’esercizio, sul bilancio consolidato, sulla Relazione semestrale esui documenti soggetti ad attestazioni;

- partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica,patrimoniale e finanziaria;

- organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quellerelative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di Internal Audit,ovvero, laddove necessario, in outsourcing;

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- coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management dellesocietà controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento di tuttii compiti e le attività previste dalla legge.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, ha assegnato alla Dott.ssa Michela Marani,responsabile della Direzione del Controllo di Gestione di Gruppo, la funzione di Risk Manager,prevista dalle Linee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione rischi,nonché dal Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

11.6) Coordinamento tra soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischiLa Società ha disciplinato il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllointerno e di gestione dei rischi approvando a tal fine apposito documento che definisce ilsistema di coordinamento attraverso:1. i procedimenti di approvazione iniziale del piano di lavoro della funzione di Internal Audit,

nonché di eventuale modifica successiva, di monitoraggio e di rendicontazione;2. i flussi informativi prodotti dal responsabile della funzione di Internal Audit;3. i flussi informativi prodotti dal Comitato Controllo e Rischi;4. il procedimento di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione;5. la valutazione consiliare dei risultati esposti dalla società di revisione;6. gli scambi di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dalRegolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Tale proceduraè reperibile sul sito Internet: www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance.La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta adadottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l’identificazione delle parti correlate della Società; 2. detta i principi per l’individuazione delle operazioni con parti correlate;3. disciplina le procedure per l’effettuazione delle operazioni con parti correlate;4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con particorrelate composto dai Consiglieri indipendenti Massimo Belcredi, Agar Brugiavini, AlbertoClò ed Elisabetta Oliveri. I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Agar Brugiavinie le riunioni sono verbalizzate.La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraversol’adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del database delle particorrelate condiviso con la controllante CIR SpA.Con delibera del 24 febbraio 2016, previo parere favorevole del Comitato per le Operazionicon Parti Correlate, la Procedura è stata modificata del Consiglio di Amministrazione,nell’ambito della periodica attività di verifica ed aggiornamento della stessa.

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13. NOMINA DEI SINDACILa nomina del Collegio Sindacale è regolata dall’art. 22 dello statuto sociale, riportato nell’art.8 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 28 gennaio 2016 n. 19499, in linea con la previsione dello statuto.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALELo statuto sociale prevede che il Collegio Sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e datre sindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.Il Collegio Sindacale della Società è stato nominato in data 23 aprile 2015 e rimarrà in caricafino all’approvazione del bilancio al 31/12/2017. Per la composizione del Collegio Sindacale eper le ulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nella Tabella 3riportata in allegato. Le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco sonoconsultabili sul sito della Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance.Nel corso dell’esercizio 2016 il Collegio Sindacale si è riunito 11 volte. La durata media delleriunioni è stata di circa 2 ore. Le riunioni programmate per l’anno 2017 sono 6 di cui una si ègià svolta in data 27 gennaio 2017.E’ stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità deisindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice.Il Collegio Sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all’in-dipendenza degli Amministratori, ha verificato l’indipendenza dei propri membri sia nella primaoccasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.I sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della Società devono informaretempestivamente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa lanatura, i termini e la portata del proprio interesse.Il Collegio Sindacale ha altresì vigilato sull’indipendenza della società di revisione verificandoil rispetto delle disposizioni normative in materia. Il Collegio Sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionalifunzioni di vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche delcontrollo interno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. Intale ottica il Collegio Sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio diinformazioni con gli organi di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della strutturaoperativa, nonché con gli altri organi di controllo. In particolare, il Collegio Sindacale ha coor-dinato la propria attività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta di chiarimentie/o di informazioni, con la funzione Internal Audit, con il Comitato Controllo e Rischi, conl’Organismo di Vigilanza e con la società di revisione.I sindaci sono stati invitati a partecipare alla riunione di induction per gli Amministratori di cuial punto 4.2.2 che precede, a cui si fa rinvio.La remunerazione dei sindaci è commisurata all’impegno richiesto, alla rilevanza del ruolocoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriale dell’impresa.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTILa Società ha istituito un’ampia sezione del proprio sito istituzionale www.gruppoespresso.it,facilmente accessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli Azionisti.

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Responsabile della funzione “Investor Relations” è il Dott. Stefano Canu, che gestisce il flussodelle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nelrispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.La Società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficacecon i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali peresempio: presentazione dei risultati della Società e del Gruppo nel corso delle riunioniassembleari, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all’estero,diffusione al pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della Società deicomunicati stampa e delle presentazioni.

16. ASSEMBLEE L’Assemblea è convocata,mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della Societànonché sul quotidiano la Repubblica secondo i termini e le modalità previste dalla normativavigente. Nello stesso avviso viene fissato il giorno per la seconda convocazione.Il diritto di intervento in Assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile.La delega può essere notificata alla Società a mezzo di posta elettronica certificata entro l’iniziodei lavori assembleari all’indirizzo indicato nell’avviso di convocazione.Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea, sia ordinariache straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme di legge.La Società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dellostatuto, disciplina l’ordinato e funzionale svolgimento dell’Assemblea ordinaria e straordinariadella Società. Tale Regolamento, consultabile sul sito della Società www.gruppoespresso.it, nellasezione Governance, garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomentiin discussione.Il Consiglio, che è intervenuto nella sua interezza all’Assemblea ad eccezione di duecomponenti, si è adoperato per assicurare agli Azionisti un’adeguata informativa circa glielementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di com-petenza assembleare.Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della Società avvenute nel corso dell’anno sonostate generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento.

17. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A) TUF)La Società non ha adottato ulteriori pratiche di Governo Societario rispetto a quelle illustratenei punti precedenti.

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTONon vi sono stati fino a oggi cambiamenti nella struttura di Corporate Governance dallachiusura dell’esercizio 2016.

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CODICE DI AUTODISCIPLINA

PREMESSA

Il Codice di Autodisciplina di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito il “Codice”)contiene la descrizione dei principali compiti e delle funzioni degli organi sociali e dell’assettodi controllo interno e gestione dei rischi della Società.La rappresentazione di tali compiti e funzioni è effettuata in modo organico in un unicodocumento nel quale è possibile reperire, oltre ai contenuti, riferimenti specifici al quadro delleregole applicabili: le disposizioni di legge e di regolamento, le norme statutarie, i principi delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA a cui la Società aderisce.A questo proposito la Società nel Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013, a seguitodelle nuove disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA introdotte neldicembre 2011, ha aggiornato la propria Corporate Governance e approvato procedure internecome indicato nel Codice.

Art. 1 - Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al ruolo del Consiglio di Amministrazione.

Art. 18 - Poteri del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e di straordinaria ammini-strazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni perl’attuazione e il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione degli atti che la legge o ilpresente statuto, in modo tassativo, riservino all’assemblea dei soci.Il Consiglio di Amministrazione potrà pertanto deliberare la riduzione del capitale sociale incaso di recesso dei soci, l’adeguamento dello statuto a disposizioni normative inderogabili, iltrasferimento della sede legale nell’ambito del territorio nazionale nonché la fusione per incor-porazione di una società interamente controllata o partecipata in misura almeno pari al 90(novanta) per cento del suo capitale, il tutto nel rispetto delle previsioni di cui agli articoli 2505e 2505 bis del Codice Civile.

Art. 19 - Informazione degli amministratori al Collegio SindacaleGli amministratori riferiscono tempestivamente agli altri amministratori e al Collegio Sindacalesull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo ai sensi di legge.La comunicazione viene effettuata con periodicità almeno trimestrale in occasione delleriunioni del Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo ovvero con comunicazionescritta o verbale o telefonica al Presidente del Collegio Sindacale qualora particolari esigenze ditempestività lo rendano preferibile.Gli amministratori devono dare notizia agli altri amministratori ed al Collegio Sindacale diogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione, il tuttoai sensi di legge.

Art. 20 – Riunioni del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione si riunisce, nella sede sociale o altrove, su convocazione del

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Presidente o di chi ne fa le veci, di norma trimestralmente, e comunque ogni qual volta gliinteressi della Società lo esigano, anche su richiesta di almeno due Consiglieri.Il Consiglio si riunisce altresì secondo quanto previsto al successivo articolo 22. Laconvocazione si farà per lettera o lettera raccomandata o telegramma o fax o posta elettronicao mezzo equivalente e dovrà pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. Incaso di urgenza i termini della convocazione sono ridotti a un giorno.Le adunanze del Consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazioneformale, quando intervenga anche per videoconferenza e/o audioconferenza la maggioranza deiConsiglieri in carica e dei sindaci effettivi, tutti gli aventi diritto ad intervenire siano stati pre-ventivamente informati della riunione ed i partecipanti siano sufficientemente informati sugliargomenti da trattare.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA:

- sulla base di apposita procedura interna approvata dal Consiglio di Amministrazione,esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’emittente a livelloconsolidato, monitorandone periodicamente l’attuazione;

- definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente,come illustrato al successivo Art. 7;

- valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’emittentenonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento alsistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

- stabilisce la periodicità, di norma trimestrale, con la quale l’Amministratore Delegato deveriferire al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- valuta l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati con-seguiti con quelli programmati;

- esamina ed approva preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni dell’emittenteed esamina quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così comedefinito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione;

- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione esul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementiquali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoicomponenti, nonché della loro anzianità di carica;

- può esprimere agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, i propri orientamentisulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, tenuto contoanche della valutazione di cui al precedente punto;

- al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, la Società ha adottatouna procedura aggiornata per la gestione interna e la comunicazione all’esterno didocumenti e informazioni riguardanti l’emittente, con particolare riferimento alle informazioniprivilegiate, resa disponibile sul sito internet della Società;

- fornisce informativa nella Relazione sul Governo Societario sulla propria composizione, suitempi e modalità di svolgimento delle sue riunioni e sul processo di autovalutazione.

Gli Amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia edaccettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro

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compiti il tempo necessario, anche tenendo conto dell’impegno connesso alle loro attivitàlavorative e professionali, del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricopertein altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie,assicurative o di rilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di Ammini-strazione di eventuali attività svolte in concorrenza con l’emittente e di ogni significativamodifica intervenuta nelle cariche da essi ricoperte in altre società.

Sempre in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di BorsaItaliana SpA il Consiglio di Amministrazione ha approvato il seguente:

ORIENTAMENTO IN MERITO AL NUMERO MASSIMO DI INCARICHI DI AMMINISTRATORE OSINDACO IN ALTRE SOCIETA’ QUOTATE IN MERCATI REGOLAMENTATI, ANCHE ESTERI, INSOCIETA’ FINANZIARIE, BANCARIE, ASSICURATIVE O SOCIETA’ DI RILEVANTI DIMENSIONI

Con riferimento al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in altre societàquotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative osocietà di rilevanti dimensioni (di seguito “Società Rilevanti”) si riportano di seguito i criterigenerali applicabili per la valutazione degli incarichi e le ipotesi che possono portare ad unaderoga degli stessi criteri.

a) Criteri generali per la valutazione1. Escludere che un Amministratore esecutivo di GELE possa assumere altri incarichi come

amministratore esecutivo o sindaco in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR.2. Per gli Amministratori esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori per un

massimo di cinque come Amministratore non esecutivo in Società Rilevanti nonappartenenti al Gruppo CIR.

3. Per gli Amministratori non esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori perun massimo di cinque come Amministratore non esecutivo e/o sindaco e due come ammi-nistratore esecutivo in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR o a quello dellasua controllante.

4. Gli incarichi ricoperti in Società Rilevanti appartenenti al medesimo gruppo conterannocome un unico incarico (e tale unico incarico sarà considerato come di Amministratoreesecutivo ai fini del computo dei limiti, se almeno uno degli incarichi ricoperti nelmedesimo gruppo sia di Amministratore esecutivo).

5. Per “società di rilevanti dimensioni” si intendono società che superino almeno uno deiseguenti requisiti: fatturato superiore a Euro 500 milioni, attivo patrimoniale superiore aEuro 1.000 milioni, numero di dipendenti superiore a 2.000.

6. Per “società finanziarie” si intendono solo quelle che esercitano le attività di prestazionedi servizi finanziari nei confronti del pubblico, sottoposte a vigilanza.

b) Derogabilità dei criteri generaliResta inteso che i criteri generali sopra indicati potranno essere sempre derogabili con riferimentoad uno o più Amministratori con deliberazione motivata del Consiglio di Amministrazione. IlConsiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito a tali deroghe potrà tener conto,ai fini della propria valutazione, anche dei dati relativi alla presenza e quindi alla garantita par-tecipazione dell’Amministratore interessato alle riunioni consiliari e dei comitati di GELE.

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Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratoricon periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessatisono tenuti a fornire. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 4,del Testo Unico della Finanza, fa obbligo all’Amministratore che abbia perduto la qualifica diindipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina (Criterio 3.C.1) di rassegnarele proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Amministrazione divalutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Art. 17 - Rappresentanza legaleIl Presidente ha la rappresentanza legale della Società. La rappresentanza legale è inoltreaffidata separatamente ai Vice Presidenti, agli amministratori delegati, ai direttori generali e adeventuali procuratori, nei limiti dei poteri loro conferiti.In applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpAil Presidente del Consiglio di Amministrazione:- convoca le riunioni del Consiglio di Amministrazione e si adopera affinché ai membri del

Consiglio ed ai sindaci siano fornite, almeno 48 ore prima rispetto alla data della riunione(salve motivate eccezioni), la documentazione e le informazioni necessarie per permettere alConsiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esame edapprovazione, eventualmente integrata da un documento di sintesi, ove particolarmentevoluminosa e complessa;

- coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento delle relativeriunioni, curando che agli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il tempo necessarioper consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri;

- può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più amministratori,che i dirigenti dell’Emittente e quelli delle Società del Gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti.

Art. 2 – Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da Amministratori esecutivi e non esecutivi, dotatidi adeguata competenza e professionalità, consapevoli dei diritti e doveri della propria carica eche operano sempre con indipendenza di giudizio. Gli Amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioniconsiliari, contribuendo all’assunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare curaalle aree in cui possono manifestarsi conflitti di interesse. La composizione del Consiglio di Amministrazione dell’emittente – anche sotto il profilodel numero, della competenza, dell’autorevolezza e della disponibilità di tempo degli ammi-nistratori non esecutivi, deve essere idonea a garantire adeguate condizioni di autonomiagestionale, orientate alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari propri del-l’emittente.La composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta altresì l’equilibrio fra i generiprescritto dalla normativa vigente.Gli Amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica.

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Il Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera l’emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti informazione professionale, potranno essere organizzate in occasione del rinnovo del Consigliodi Amministrazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativorichieda un aggiornamento in merito.

Il Consiglio di Amministrazione designa un Lead Independent Director che:

a. rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degliAmministratori non esecutivi, ed in particolare degli indipendenti;

b. collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari diflussi informativi completi e tempestivi.

Al Lead Independent Director è attribuita, tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamenteo su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori Indipendenti per ladiscussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Ammini-strazione o alla gestione sociale.

Con riferimento alla possibilità che gli emittenti adottino meccanismi che assicurino lascadenza differenziata di tutti o parte dei componenti dell’organo amministrativo (cd.staggered board), la Società non ha ritenuto opportuno adottare tale previsione, in quanto nonadatta al particolare assetto proprietario di GELE.

La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking, previsto dall’art. 2 del Codice di Auto-disciplina di Borsa Italiana SpA, ossia il principio per cui il chief officer di una emittente nonpuò assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenente allo stessogruppo, di cui sia chief officer un Amministratore dell’emittente medesima.

Art. 3 - Amministratori Indipendenti

In conformità a quanto previsto dal Regolamento recante norme di attuazione del D. Lgs.58/1998 in materia di mercati adottato da Consob con Delibera 16191/2007 gli AmministratoriIndipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

In adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, sonoconsiderati “Amministratori Indipendenti” coloro che:

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a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interpostapersona, non controllano l’Emittente o non sono in grado di esercitare su di essoun’influenza notevole, o non partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno o piùsoggetti possono esercitare il controllo o un’influenza notevole dell’Emittente;

b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell’Emittente, diuna sua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comunecontrollo con l’Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altriattraverso un patto parasociale, controlla l’Emittente o è in grado di esercitare sullo stessoun’influenza notevole;

c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali siaesponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una societàdi consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell’esercizio precedente, una significativarelazione commerciale, finanziaria o professionale:- con l’Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;- con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla

l’emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo;ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di uno dei predetti soggetti;

d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall’Emittente o da unasocietà controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispettoall’emolumento “fisso” di Amministratore non esecutivo dell’Emittente, ivi inclusa la par-tecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a baseazionaria;

e) non sono stati Amministratori dell’Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;f) non rivestono la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un Ammi-

nistratore esecutivo dell’emittente abbia un incarico di Amministratore;g) non sono soci o Amministratori di società o di un’entità appartenente alla rete della società

incaricata della revisione contabile dell’Emittente;h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai

precedenti punti.

Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal Codice di Autodisciplina diBorsa Italiana SpA, quali condizioni di non indipendenza degli Amministratori non esecutivi,il Consiglio di Amministrazione dovrà valutare, con riferimento al singolo caso, se sussistanoo meno i requisiti necessari per l’attribuzione della qualifica di Amministratore Indipendente.

Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147-ter del TUF, almeno uno dei componentidel Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è compostoda più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindacie pertanto, ai sensi del comma 3, art. 148 del TUF, non vengono considerati indipendenti:

a) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori della Società, gliAmministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratoridelle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte acomune controllo;

b) coloro che sono legati alla Società od alle società da questa controllate od alle società che lacontrollano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli Amministratori della

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Società ed ai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo osubordinato ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compro-mettano l’indipendenza.

L’indipendenza degli amministratori è valutata dal Consiglio di Amministrazione dopo lanomina e, successivamente con cadenza annuale. Il Consiglio rende noto l’esito delle proprievalutazioni nella Relazione sul Governo Societario.

Art. 4 - Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzionipropositive e consultive, definendone i compiti con le deliberazioni con cui sono istituiti.

I comitati sono composti da non meno di tre membri tutti indipendenti e sono coordinati daun Presidente.Le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate. Il Presidente, qualora ne ravvisi la necessità, può invitare di volta in volta altri soggetti la cuipresenza possa risultare opportuna allo svolgimento della riunione.

La Società ha istituito i seguenti comitati:

a) Il Comitato Controllo e Rischi, all’interno del quale almeno un componente deve possedereun’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, oltre allefunzioni consultive e propositive, svolge funzioni di monitoraggio del Sistema Controllo eRischi.

b) Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, dotato di un proprio regolamento. Talecomitato, all’interno del quale figurano adeguate competenze in materia finanziaria o dipolitica retributiva, per motivi organizzativi riunisce le funzioni del Comitato Nomine e delComitato per la Remunerazione.

a) Il Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, così come previsto dalla Procedura perle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in conformitàdella delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i..

I compiti assegnati ai singoli comitati sono illustrati negli articoli successivi.

Art. 5 – Nomina degli Amministratori

La nomina degli Amministratori avviene secondo quanto disposto dall’art. 15 dello Statutosociale di seguito riportato.

Art. 15 - Consiglio di AmministrazioneLa Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione costituito da sette a diciannovecomponenti.L’assemblea, prima di procedere alla nomina degli amministratori, determina il numero deicomponenti del Consiglio, numero che rimarrà fermo fino a sua diversa deliberazione.

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Agli azionisti di minoranza è riservata la nomina di un componente il Consiglio di Ammini-strazione.I Consiglieri durano in carica per il periodo di tempo stabilito dall’assemblea all’atto dellanomina, comunque per un periodo non superiore a tre esercizi, e sono rieleggibili. Il Consigliodi Amministrazione è nominato dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nellequali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo; le liste di candidati,sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate nei termini e con lemodalità previste dalla normativa applicabile. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti,rappresentino almeno il 2,5% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quelladiversa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con onere dicomprovare la titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalitàpreviste dalla normativa applicabile; gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentinocomplessivamente meno del 20% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria,potranno presentare liste contenenti non più di tre candidati.Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono includerecandidati appartenenti ad entrambi i generi, almeno nella proporzione prescritta dallanormativa vigente in materia di equilibrio fra i generi.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate.Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona osocietà fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comune controllo aisensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria oquelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o concorrere apresentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Unitamente a ciascuna lista, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidatiaccettano la candidatura e attestano sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause diineleggibilità e di incompatibilità previste dalla legge e l’esistenza dei requisiti eventualmenteprescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per i componenti il Consiglio di Amministrazionenonché un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l’in-dicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società edell’idoneità a qualificarsi come amministratore indipendente ai sensi di legge o diregolamento. Eventuali incompletezze o irregolarità relative ai singoli candidati comporterannol’eliminazione del nominativo del candidato dalla lista che verrà messa in votazione.Per poter conseguire la nomina dei candidati indicati, le liste presentate e messe in votazione devonoottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta ai sensi del presente articoloper la presentazione delle liste stesse; in difetto, di tali liste non verrà tenuto conto.All’elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione si procederà come segue:a) dalla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base

all’ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista, tanti Consiglieri che rappresentinola totalità di quelli da eleggere meno uno;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti e che non siacollegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato ovotato la lista risultata prima per numero di voti, è tratto il restante Consigliere, nellapersona del candidato elencato al primo posto di tale lista.

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Qualora l’applicazione della procedura di cui alle lettere a) e b) non consenta il rispetto del-l’equilibrio fra i generi prescritto dalla normativa vigente, l’ultimo eletto della lista che haottenuto il maggior numero di voti appartenente al genere più rappresentato decade ed èsostituito dal primo candidato non eletto della stessa lista appartenente al genere meno rap-presentato, nel rispetto dei requisiti di legge. In mancanza l’assemblea integra l’organoamministrativo con le maggioranze di legge assicurando il rispetto dei requisiti di legge.Tutti i Consiglieri eletti dovranno essere in possesso dei requisiti di onorabilità eprofessionalità richiesti dalla normativa vigente. Il difetto di tali requisiti determinadecadenza dalla carica.Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i Consiglieri sonotratti da tale lista. Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risulti elettoun numero di amministratori inferiore al numero determinato dall’assemblea, l’assembleastessa dovrà essere riconvocata per la nomina dell’intero Consiglio di Amministrazione.Qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più amministratori, siprovvederà alla loro sostituzione ai sensi dell’art. 2386 c.c., assicurando il rispetto deirequisiti applicabili.Almeno uno dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ovvero almeno due se ilConsiglio è composto da più di sette componenti, deve possedere il requisito di indipendenzaprevisto dalla normativa applicabile.L’Amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indi-pendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio e, in ogni caso, decade dallacarica.Il Consiglio valuta periodicamente l’indipendenza e l’onorabilità degli amministratori. Nelcaso in cui i predetti requisiti non sussistano o vengano meno e nel caso in cui venga menoil numero minimo di amministratori indipendenti stabilito nel presente statuto, il Consigliodichiara la decadenza dell’Amministratore privo di detto requisito dalla carica e provvedealla sua sostituzione.Qualora per dimissioni o per altra causa venisse a mancare la metà o più degli amministratori,si ritiene dimissionario l’intero Consiglio e si deve convocare l’assemblea per le nuovenomine ai sensi di legge.Ai componenti il Consiglio di Amministrazione spetta il rimborso delle spese sostenute perragioni d’ufficio purché documentate. L’assemblea può determinare un compenso annuale afavore degli amministratori anche sotto forma di partecipazione agli utili. Il Consiglio diAmministrazione stabilisce, sentito il Collegio Sindacale, le remunerazioni per gli amministratoriinvestiti di particolari cariche.In applicazione di quanto previsto dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA con riguardo alla nomina degli Amministratori, il Comitato Nomine e Remunerazionesvolge le seguenti funzioni:- propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore qualora

occorra sostituire un Amministratore indipendente ai sensi dell’art. 2386, primo comma delCodice Civile;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizionedello stesso, nonché, eventualmente, in merito alle figure professionali la cui presenzaall’interno del Consiglio sia ritenuta opportuna;

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- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichidi amministratore o sindaco che gli Amministratori della società possono assumere, anchein deroga ai criteri generali, in Società quotate nei mercati regolamentati (anche esteri),società finanziarie, assicurative e società di rilevanti dimensioni, tenendo conto della parte-cipazione dei Consiglieri ai comitati costituiti all’interno del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,adotta un Piano per la successione degli Amministratori esecutivi. Tale Piano viene sottopostoa revisione periodica e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale da parte delComitato per le Nomine e la Remunerazione.

Art. 6 - Remunerazione degli Amministratori

Le politiche retributive sono orientate a garantire la competitività sul mercato del lavoro inlinea con gli obiettivi di crescita e fidelizzazione delle risorse umane, oltre che a differenziaregli strumenti retributivi sulla base delle singole professionalità e competenze.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi, commisurata all’impegno richiesto a cia-scuno di essi, è determinata dall’Assemblea.Il Consiglio di Amministrazione determina l’emolumento per la carica del Presidente ed icompensi agli Amministratori per incarichi speciali.Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione,definisce una politica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti conresponsabilità strategiche.La remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, in conformità dellostatuto, è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine eRemunerazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, sulla base delle linee guida stabilitenella politica della remunerazione.

Nel predisporre eventuali piani di remunerazione basati su azioni, il Consiglio di Amministrazioneassicura il rispetto dei criteri prescritti dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpAcon riferimento alle remunerazioni il Comitato Nomine e Remunerazioni svolge le seguentifunzioni:

- formula proposte o esprime pareri per la remunerazione dell’Amministratore Delegato edegli Amministratori investiti di particolari cariche, che possono includere anche piani diremunerazione che prevedono l’assegnazione di stock option o l’erogazione di altri incentiviparametrati su azioni;

- formula proposte al Consiglio in merito a piani di pagamento a dipendenti basati su azioni(redigendo a tal fine lo specifico Regolamento), identificandone i beneficiari e l’entità delleopzioni di assegnazione a ciascuno di essi, e su indicazione dell’Amministratore Delegato, inmerito ai criteri per la remunerazione del personale direttivo della Società;

- valuta periodicamente l’adeguatezza, la coerenza e la concreta applicazione della politica perla remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategicheformulando al Consiglio proposte in materia;

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- valuta periodicamente l’adeguatezza dei meccanismi di incentivazione del Responsabile del-l’Internal Auditing e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societaririspetto ai compiti ad essi assegnati.

Art. 7 - Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione approva i principi generali del sistema di controllo interno egestione dei rischi.In particolare il Consiglio di Amministrazione ha adottato le Linee di indirizzo in materia diSistema di controllo interno e di gestione dei rischi qui di seguito riportate.

LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

PREMESSAIl Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (“GELE” o la “Società”)ha adottato le presenti Linee di Indirizzo che dettano i principi generali del sistema di controllointerno e gestione dei rischi di GELE (il “Sistema Controllo e Rischi”). GELE è una holding operante nel settore editoriale e dei media, con aree di business affidatealle società controllate facenti parti del Gruppo Espresso (il “Gruppo”). Le presenti Linee Guida sono così suddivise:A. Sistema Controllo e Rischi.B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e Rischi.C. La gestione dei rischi.

A. Sistema Controllo e RischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzativevolte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione emonitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente congli obiettivi prefissati e favorire l’adozione di decisioni consapevoli. Il Sistema Controllo eRischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienza e l’efficaciadei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamentinonché dello statuto e delle procedure interne adottate dalla Società.

Il Sistema Controllo e Rischi contribuisce a ridurre e contenere, ma non può eliminare lapossibilità di decisioni sbagliate, errori, violazioni fraudolente di sistemi di controllo eaccadimenti imprevedibili.

Il Sistema di Controllo e Rischi contribuisce a definire i compiti di ciascun organismoresponsabile e i meccanismi di collaborazione e scambio di informazioni tra i diversi soggetticoinvolti nel processo di informativa finanziaria e gestione dei rischi.

Il Sistema Controllo e Rischi ricomprende, oltre i principi espressi nelle presenti linee guida,anche:i) le specifiche disposizioni statutarie e regolamentari interne in materia di ripartizione di com-

petenze e deleghe di responsabilità;

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ii) il sistema delle deleghe, delle procedure e delle aree a rischio mappate dal ModelloOrganizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001;

iii) gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e le disposizioni in materia di sistemaamministrativo, contabile e finanziario.

B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiGli organi e le funzioni responsabili per il Sistema Controllo e Rischi sono i seguenti:a) il Consiglio di Amministrazione;b) l’Amministratore incaricato in materia di Sistema Controllo e Rischi (l’“Amministratore

Incaricato”);c) il Comitato Controllo e Rischi; d) il Responsabile della funzione di Internal Audit;e) il Risk Manager;f) il Collegio Sindacale;g) l’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001;h) gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei

rischi.

Resta inteso inoltre che tutti i dipendenti sono chiamati ad adoperarsi per garantire l’efficace fun-zionamento del Sistema Controllo e Rischi, ciascuno nell’ambito dei propri compiti e per il ruoloricoperto all’interno dell’organizzazione aziendale. Infatti, in base alle mansioni assegnate, lerisorse umane dell’azienda hanno la formazione necessaria per adempiere alle proprieresponsabilità con la necessaria conoscenza e comprensione dell’attività, dell’organizzazione edelle modalità di funzionamento del mercato di riferimento e del settore specifico in cui operano,non senza trascurare i rischi propri egli obiettivi gestionali della Società.Gli organi e funzioni sopra riportati operano ciascuno nel rispetto dei propri compiti ecompetenze e secondo le indicazioni previste nelle presenti Linee Guida e nelle disposizioni nor-mative, regolamentari e interne applicabili.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità finale del Sistema Controllo e Rischi e nedefinisce le linee di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi strategici e il profilo di rischio dellaSocietà.Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) definisce le linee di indirizzo del Sistema Controllo e Rischi, provvedendo alle opportune

modifiche e aggiornamenti;b) individua la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società,

rivalutandoli ogni volta che le circostanze lo rendessero necessario;c) valuta con cadenza annuale l’adeguatezza, efficacia ed efficienza del Sistema Controllo e

Rischi rispetto all’attività di impresa e il profilo di rischio assunto, tenuto anche conto dellevalutazioni dell’Amministratore Incaricato e del Comitato Controllo e Rischi;

d) approva, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, con cadenza annuale, in concomitanzacon l’approvazione del bilancio di esercizio, il piano di audit, sentito il Collegio Sindacale el’Amministratore Incaricato;

e) valuta, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventualelettera di suggerimenti e nella Relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede direvisione legale;

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f) nomina l’Amministratore Incaricato;g) nomina al suo interno un Comitato Controllo e Rischi e ne designa il Presidente;h) approva il regolamento del Comitato Controllo e Rischi ed eventuali sue modifiche e aggior-

namenti; i) nomina e revoca il Responsabile della funzione di Internal Audit, su proposta del Comitato

Nomine e Remunerazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi esentito il Collegio Sindacale, verificando periodicamente la coerenza dei meccanismi diincentivazione con i compiti allo stesso assegnati;

j) assicura che il Responsabile della funzione di Internal Audit sia dotato delle risorse adeguateper l’espletamento delle proprie responsabilità.

Amministratore Incaricato L’Amministratore Incaricato ha la responsabilità di assicurare la funzionalità e l’adeguatezzadel sistema di controllo interno. Nel sistema aziendale esistente e sulla base dell’articolazionedelle deleghe in essere presso la Società l’Amministratore Incaricato coincide con l’AmministratoreDelegato.L’Amministratore Incaricato:a) cura l’identificazione dei principali rischi aziendali e li sottopone periodicamente all’esame

del Consiglio di Amministrazione;b) cura la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema Controllo e Rischi, prevedendo

modalità di coordinamento tra gli organi e le funzioni interessate al fine di massimizzarnel’efficienza e ridurre duplicazioni;

c) verifica costantemente, anche sulla base delle relazioni predisposte dal Responsabile dell’Internal Audit e delle indicazioni del Comitato Controllo e Rischi, l’adeguatezza, efficaciaed efficienza del Sistema Controllo e Rischi, proponendo al Consiglio di Amministrazionele opportune modifiche e aggiornamenti;

d) può chiedere al Responsabile della funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche suspecifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione dioperazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio diAmministrazione, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del CollegioSindacale;

e) riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunquenotizia, affinché il Consiglio di Amministrazione possa prendere le opportune iniziative;

f) può avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni del supporto del Comitato Controlloe Rischi.

Il Comitato Controllo e RischiIl Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni consultive, propositive e di monitoraggio sul Si-stema Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi:a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzodei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d’esercizio edel bilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio di Ammi-nistrazione come previsto dalla successiva lettera f);

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b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, edin particolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischiaziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischipredisposte dalla funzione di Internal Audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione leproprie valutazioni in merito come previsto dalla successiva lettera f);

d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di InternalAudit e propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

e) può chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche areeoperative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale e delConsiglio di Amministrazione e all’Amministratore Incaricato;

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della Relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del SistemaControllo Rischi;

g) esamina il piano di audit e ne propone l’adozione al Consiglio di Amministrazione.Il Comitato Controllo e Rischi è composto da almeno 3 amministratori indipendenti, dei qualialmeno uno è dotato di un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestionedei rischi, e opera in conformità alle disposizioni del regolamento interno approvato dalConsiglio di Amministrazione, che descrive le modalità di nomina, i compiti, la modalità difunzionamento, i poteri e il budget.Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o altrosindaco designato dal Presidente del Collegio (e possono comunque partecipare anche gli altrisindaci).

Il Responsabile della funzione di Internal AuditIl Responsabile della funzione di Internal Audit nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) predispone il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, affinché ne pro-

ponga l’adozione al Consiglio di Amministrazione;b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e

l’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consigliodi Amministrazione;

c) predispone relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne trasmette copia al Comitato Controllo e Rischi e al CollegioSindacale e prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede i Consigli diAmministrazione della Relazione annuale e semestrale;

d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmettendonecopia ai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e delCollegio Sindacale e all’Amministratore Incaricato;

e) verifica nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di Internal Audit non dipende gerarchicamente dal Presidentedel Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato ed ha accesso diretto a tuttele informazioni utili per lo svolgimento del suo incarico.E’ prevista una periodicità dei flussi.

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Il Risk ManagerLa descrizione delle attività e funzioni del Risk Manager sono indicate al successivo punto (C).

Il Collegio SindacaleIl Collegio Sindacale vigila sull’efficacia del Sistema Controllo e Rischi. Nell’espletamento delleproprie funzioni il Collegio Sindacale può chiedere al Responsabile della funzione di InternalAudit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o operazioni aziendali dandonenotizia al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio Sindacale e il Comitato Con-trollo e Rischi si scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l’espletamento deipropri compiti.

Organismo di VigilanzaL’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D. Lgs. 231/2001 svolge i compiti per essoprevisti dal Modello Organizzativo della Società e collabora e scambia informazioni regolarmentecon il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale e l’Amministratore Incaricato.

Gli altri organi e funzioni competenti Gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione deirischi includono il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e l’insieme di pro-cedure e organi che compongono la struttura aziendale.

C. La gestione dei rischia) Il Sistema di Gestione dei Rischi si articola sui seguenti tre livelli di controllo:

le funzioni operative all’interno della Società rilevano i rischi e stabiliscono le azioni daintraprendere per la loro gestione;

a) le funzioni preposte alla gestione dei rischi (Risk Management) svolgono costante attività dianalisi e monitoraggio;

a) la funzione di Internal Audit controlla il funzionamento del Sistema e fornisce proprie valu-tazioni indipendenti.

D. Definizione della natura e livello di rischi compatibili con gli obiettivi strategici di GELELa Società almeno una volta all’anno in fase di redazione del budget esegue una valutazioneglobale dei rischi con la relativa valutazione del loro possibile impatto sul raggiungimento deirisultati.L’analisi viene effettuata con il supporto metodologico del documento “Analisi e valutazionedei rischi” riportato in allegato (all. A), che forma parte integrante del presente documento.L’output di tale attività è costituito da un documento che rappresenta in modo completo illivello di rischio per ogni area di business e definisce le azioni di mitigazione dei rischi previste.Il contenuto di massima dell’informazione elaborata è dato dal documento (all. B) e deveessere discusso dal Risk Manager con la direzione aziendale e con Comitato Controllo eRischi. Il Comitato Controllo e Rischi potrà richiedere delucidazioni e/o integrazioni aldocumento affinché possa relazionare in modo esaustivo al Consiglio di Amministrazione. IlConsiglio di Amministrazione dovrà essere posto nelle condizioni di poter valutareagevolmente se il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società è accet-tabile così come riportato nel documento predisposto dal management e discusso conComitato Controllo e Rischi.

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Il Consiglio di Amministrazione dovrà esprimere la sua opinione in merito alle azioni dimitigazione proposte e sull’entità del rischio residuo.L’esame, la discussione e la definizione nel Consiglio di Amministrazione della natura e livellodi rischio compatibile con gli obiettivi aziendali è attuata attraverso un’analisi critica dellavalutazione di probabilità/impatto del Comitato Controllo e Rischi e tiene conto di parametricollegati al risultato della gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta dellaSocietà.

Passi operativiL’attività di cui sopra deve essere sottoposta ad una revisione completa e ad un monitoraggiocostante nel corso dell’esercizio da parte del Risk Manager in stretta collaborazione con iresponsabili di processo e con il Responsabile della funzione di Internal Audit. In concreto l’attività del Risk Manager in collaborazione con i responsabili di processo consistenello svolgimento delle seguenti operazioni:a) mappatura dei processi aziendali e relativo aggiornamento qualora necessario;b) rilevazione dei rischi sia interni che esterni con periodicità annuale, riferiti ai singoli processi;c) misurazione dei rischi in termini di probabilità / impatto e valutazione dell’effetto sui

business plan e sul budget;d) analisi fattori di mitigazione del rischio;e) presentazione dei risultati dell’attività al Comitato Controllo e Rischi per esame e discussione

preliminare, al fine della presentazione degli stessi al Consiglio di Amministrazione.L’attività suindicata è svolta seguendo le linee guida metodologiche contenute nel documento“Analisi e valutazione dei rischi” allegato al presente documento, che sono ispirate alframework “ERM - Enterprise Risk Management” elaborato dal “Committee of SponsoringOrganisations of the Treadway Commission” (COSO report).

Monitoraggio continuoIl Risk Manager svolge un’attività di costante monitoraggio sulle possibili conseguenzederivanti dai rischi strategici, operativi, di compliance e di reporting. Definisce una serie diflussi informativi provenienti dalle funzioni operative per monitorare nel continuo il livello delrischio. Riporta trimestralmente al Comitato Controllo e Rischi e si coordina con i referentidelle aree di business al fine di elaborare un documento di valutazione e monitoraggio deirischi. Con riferimento alle società controllate l’analisi e la valutazione dei relativi rischi ègestita direttamente dal Risk Manager della Società.

Tempistiche per l’analisi e valutazione annuale dei rischiEntro il 31 ottobre di ogni anno il Risk Manager incontra il Comitato Controllo e Rischi perillustrare l’attività annuale di analisi e valutazione dei rischi della Società; il Comitato Controlloe Rischi analizza il documento ed effettua gli opportuni approfondimenti nel corso dei successivimesi di novembre e dicembre per poi sottoporre il documento definitivo al Consiglio di Ammini-strazione in occasione dell’approvazione del budget nel corso del mese di gennaio.

Art. 8 - Sindaci

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito ai Sindaci.

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Art. 22 – Collegio SindacaleIl Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e da tre sindaci supplenti che duranoin carica tre esercizi e sono rieleggibili. Alla minoranza è riservata l’elezione di un sindacoeffettivo e di un supplente. Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiorea tre devono includere in ciascuna sezione candidati appartenenti ad entrambi i generi.La nomina del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nellequali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di duesezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i candidati alla caricadi sindaco supplente.Le liste di candidati, sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositatenei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile.Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, siano com-plessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% (due virgolacinque per cento) del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quella diversapercentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con onere di comprovarela titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalità di legge.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate. Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure perinterposta persona o società fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati acomune controllo ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di inter-mediazione finanziaria o quelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono pre-sentare o concorrere a presentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di sindacoeffettivo in altre cinque società od enti, i cui titoli siano ammessi alle negoziazioni in unmercato regolamentato iscritto nell’elenco previsto dagli articoli 63 e 67 del D. Lgs. 58/1998,o candidati che non siano in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ed indipen-denza stabiliti dalla normativa applicabile o che non rispettino i limiti di cumulo degliincarichi stabiliti ai sensi di legge o di regolamento.Unitamente a ciascuna lista, entro il termine sopra indicato, sono depositate le dichiarazionicon le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria respon-sabilità, l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l’esistenza deirequisiti prescritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per tali cariche, nonché un curriculumvitae riguardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati con l’indicazionedegli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Eventuali incompletezzeo irregolarità relative a singoli candidati comporteranno l’esclusione del nominativo del can-didato della lista messa in votazione.All’elezione dei sindaci si procede come segue:a) alla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base

all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due componentieffettivi e due supplenti;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, inbase all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante com-ponente effettivo e l’altro componente supplente, non collegati, neppure indirettamente, coni soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

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Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i sindaci effettivi esupplenti sono tratti da tale lista.Qualora l’applicazione della procedura di cui alle precedenti lettere a) e b) non consenta ilrispetto dell’equilibrio fra i generi prescritto dalla normativa vigente, l’ultimo eletto dellasezione della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti del genere più rappresentatodecade ed è sostituito dal primo candidato non eletto della stessa lista e della stessa sezione delgenere meno rappresentato. In mancanza l’assemblea integra il Collegio Sindacale con le mag-gioranze di legge, assicurando il rispetto del requisito.La presidenza del Collegio Sindacale spetta al candidato della lista di minoranza che haottenuto il maggior numero di voti. In caso di presentazione di una sola lista la presidenza delCollegio Sindacale spetta al primo candidato in elenco.Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista, l’assemblea dovrà esserericonvocata per la nomina del Collegio Sindacale.Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindaco decadedalla carica.In caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista diquello cessato assicurando il rispetto dei requisiti di legge e di Statuto, tenendo specificamenteconto dell’obbligo di equilibrio tra i generi.Le riunioni del Collegio Sindacale possono svolgersi anche per videoconferenza o audioconferenzanel rispetto delle seguenti condizioni:a) che sia consentito ai partecipanti di visionare, ricevere o trasmettere tutta la documentazione

necessaria;b) che sia consentita la partecipazione in tempo reale alla discussione nel rispetto del metodo

collegiale.Le riunioni si tengono nel luogo di convocazione in cui deve trovarsi il Presidente.Il Collegio Sindacale può, previa comunicazione al Presidente, convocare l’assemblea, ilConsiglio di Amministrazione e il comitato esecutivo. Il potere di convocazione del Consigliodi Amministrazione e del comitato esecutivo può essere esercitato individualmente da ciascuncomponente il Collegio Sindacale; quello di convocazione dell’assemblea da almeno due com-ponenti il Collegio Sindacale.

Inoltre i Sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anchein base ai criteri previsti per gli Amministratori.Il Collegio Sindacale verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente concadenza annuale.I Sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente deiloro compiti il tempo necessario.L’attività di vigilanza sull’efficacia del Sistema di Controllo è descritta nel precedente articolo 7. Art. 9 - Rapporti con gli Azionisti

La Società si adopera per instaurare e mantenere un dialogo efficace con i propri Azionisti econ il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali: presentazione dei risultati dellaSocietà e del Gruppo nel corso delle riunioni assembleari, incontri con analisti finanziari e inve-stitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusione al pubblico mediante la messa adisposizione sul sito web della Società della documentazione societaria prevista dallanormativa, di comunicati stampa e di presentazioni.

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La Società inoltre si attiene ai principi della Guida per l’Informazione al Mercato.La Società ha nominato un responsabile per la funzione “Investor Relations” per gestire il flussodelle informazioni dirette ai Soci, agli analisti finanziari ed agli investitori istituzionali, nel rispettodelle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito alle modalità e termini di convocazionedelle assemblee.

Art. 10 - Convocazione delle assembleeL’assemblea è convocata, sia in sede ordinaria che straordinaria, nei casi previsti dalla legge eogni qual volta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno ovvero secondo quantoprevisto al successivo articolo 22.L’assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove in Italia, mediante pubblicazione diavviso sul sito internet della Società nonché sul quotidiano la Repubblica secondo i termini ele modalità previste dalla normativa vigente. Nello stesso avviso può essere fissato il giorno perla seconda convocazione.L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno, entro 120 (centoventi)giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Qualora ricorrano le condizioni di legge, il terminepotrà essere elevato a 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.L’Assemblea Ordinaria potrà assumere le delibere richieste dalla Disciplina per le Operazionicon Parti Correlate adottata dalla Società nel rispetto delle norme di legge e regolamentarivigenti.

Il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione degli Azionisti, nei termini previsti dallanormativa vigente, un fascicolo contenente le proposte all’ordine del giorno dell’Assemblea,consultabile sul sito internet della Società.

Il Regolamento Assembleare, reperibile sul sito Internet della Società, assicura un ordinato efunzionale svolgimento delle riunioni assembleari.

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88 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 1Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di Gruppo Editoriale L'Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati(anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Consiglio di Amministrazione

Componenti Altri incarichi

Massimo Belcredi Amministratore di ERG SpA

Agar Brugiavini -

Carlo De Benedetti -

Rodolfo De Benedetti Presidente di CIR SpA, Presidente di Cofide SpA e Amministratore di Sogefi SpA (Gruppo CIR)

Alberto Clò Amministratore di De Longhi SpA

Francesco Dini Amministratore di Persidera SpA e KOS SpA (non quotate)

Silvia Merlo Amministratore Delegato di Merlo SpA Industria Metalmeccanica (non quotata)

Amministratore di Leonardo SpA e di ERG SpA

Monica Mondardini Amministratore Delegato di CIR SpA (Gruppo CIR),

Presidente di SOGEFI SpA (Gruppo CIR),

Presidente di Aeroporti di Roma SpA

Amministratore di Atlantia SpA e Trevi-Finanziaria Industriale SpA

Amministratore di Crédit Agricole S.A

Elisabetta Oliver Amministratore di Snam SpA, di Gruppo Banca Farmafactoring SpA (non quotata) e di Sagat SpA

Luca Paravicini Crespi Amministratore di Consilium Sgr SpA, di Ecor Naturasì SpA, (non quotate)

Michael Zaoui -

N.B. Dove non indicato la società deve intendersi “quotata”.

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89Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso | 89Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Tabella 3Struttura del Collegio Sindacale

L'assemblea ordinaria del 23 aprile 2015 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2017, il Collegio Sindacale sopra descritto. Perla nomina del Collegio Sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA, socio di maggioranza, e Lista presentata da AnimaSGR + altri, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente del Collegio Sindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata secondaper numero di voti. Si precisa che la lista presentata dal socio CIR SpA e la lista presentata dal socio Anima SGR + altri .hanno ottenuto rispettivamente una percentualedi voti favorevoli pari al 56,216% ed al 11,947% del capitale sociale. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali eprofessionali dei sindaci, si rinvia alla documentazione disponibile sul sito www.gruppoespresso.it.

NOTE* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m).** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo

delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare).*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art.148 bis del TUF e delle

relative disposizioni di attuaz. contenute nel RE Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144- quinquiesdecies del RE Consob.

Collegio Sindacale

Carica Componenti In carica dal In carica fino a Lista (M/m) *

Indip. da Codice

Part. riunioniCollegio**

Numero altri incarichi ***

Presidente Stefania Mancino 23-04-2015 approv.ne bil.esercizio 2017 m x 11/11 4

Sindaco Effettivo Pietro Manzonetto 23-04-2015 " M x 11/11 8

Sindaco Effettivo Marina Scandurra 23-04-2015 " M x 10/11 6

Sindaco Supplente Riccardo Zingales 23-04-2015 " M - - -

Sindaco Supplente Antonella Dellatorre 23-04-2015 " M - - -

Sindaco Supplente Andrea Bignami 23-04-2015 " m - - -

Annodi nascita

Data diprima nomina

1963 23-04-2015

1944 23-04-2015

1969 23-04-2012

1960 16-12-1998

1971 16-04-2014

1964 23-04-2015

SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 11

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Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2016

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 93

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2015 2016Attività immateriali a vita indefinita 478.013 466.424 Altre immobilizzazioni immateriali 3.203 3.709 Immobilizzazioni immateriali (1) 481.216 470.133 Immobilizzazioni materiali (2) 93.233 83.923 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) 131.108 129.051 Altre partecipazioni (4) 3.412 3.348 Crediti non correnti (5) 2.188 1.998 Attività per imposte anticipate (6) 19.162 15.982 ATTIVITA' NON CORRENTI 730.319 704.435 Rimanenze (7) 10.439 10.233 Crediti commerciali (8) 195.646 174.493 Crediti finanziari (9) 552 222 Crediti tributari (10) 15.860 15.452 Altri crediti (11) 24.974 23.352 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 110.544 148.537 ATTIVITA' CORRENTI 358.015 372.289 TOTALE ATTIVO 1.088.334 1.076.724

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2015 2016Capitale sociale (13) 61.806 61.806 Riserve (14) 153.995 174.738 Utili (perdite) a nuovo (14) 355.612 350.973 Utile (perdita) di esercizio 16.974 10.356 Patrimonio netto di Gruppo 588.387 597.873 Patrimonio netto di terzi (15) 2.036 487 PATRIMONIO NETTO 590.423 598.360 Debiti finanziari (16) 79.497 83.526 Fondi per rischi ed oneri (17) 45.528 46.781 TFR e altri fondi per il personale (18) 53.795 47.836 Passività per imposte differite (6) 86.045 89.140 PASSIVITA' NON CORRENTI 264.865 267.283 Debiti finanziari (16) 42.337 33.568 Fondi per rischi ed oneri (17) 24.391 20.643 Debiti commerciali (19) 99.281 96.001 Debiti tributari (20) 10.042 10.023 Altri debiti (21) 56.995 50.846 PASSIVITA' CORRENTI 233.046 211.081 TOTALE PASSIVITA' 497.911 478.364 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.088.334 1.076.724

Le note da pagina 99 a pagina 162 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

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Conto Economico Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2015 2016Ricavi (22) 605.119 585.512 Variazione rimanenze prodotti (7) 37 (431) Altri proventi operativi (23) 7.991 8.631 Costi per acquisti (24) (57.815) (55.495) Costi per servizi (25) (267.966) (265.696) Altri oneri operativi (26) (14.845) (14.590) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) 3.388 1.016 Costi per il personale (27) (228.382) (214.225) Ammortamenti e svalutazioni (28) (17.029) (21.320) Risultato operativo 30.498 23.402 Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (25.961) (6.807) Risultato ante imposte 4.537 16.595 Imposte (30) 2.303 (8.124) Risultato netto attività destinate a continuare 6.840 8.471 Risultato attività cessate e destinate alla dismissione 10.298 2.000 Risultato netto 17.138 10.471 Quota dei terzi (31) (164) (115) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 16.974 10.356 Utile per azione, base (32) 0,043 0,027 Utile per azione, diluito (32) 0,037 0,023

Conto Economico Complessivo Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) 2015 2016RISULTATO NETTO 17.138 10.471 Altre componenti del conto economico complessivo: Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale 5.336 (1.540) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita - - Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) (1.519) 271 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali 3.817 (1.269) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 20.955 9.202 Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante 20.777 9.087 Interessenze di pertinenza dei terzi 178 115

Le note da pagina 99 a pagina 162 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

94 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato

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Rendiconto Finanziario Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2015 2016

ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 6.840 8.471 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) 17.029 21.320 - Fair value stock option (27) 1.659 1.131 - Variazione netta fondi del personale (18) (11.216) (2.779) - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) (10.689) (3.290) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (28) (990) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (10.392) (4.488) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 17.112 108 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (110) 2.189 - (Proventi) per dividendi (14) - - Perdita (utile) da attività cessate 10.298 2.000 Autofinanziamento 20.489 23.672 Variazione del circolante e altri flussi 3.320 28.429 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 23.809 52.101 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (2.949) (2.841) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (240) 3.223 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (8.429) (11.713) Esborsi per acquisto partecipazioni (1.316) (1.344) Incassi da cessioni 199 7.287 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita (477) 330 Dividendi incassati 14 - Flusso generato da cessione di attività 12.277 2.000 Altre variazioni 23 - FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 2.291 (3.440) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie (2.237) 80 Accensione (estinzione) altri debiti finanziari 9.611 (8.476) Altre variazioni (1.700) (2.276) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 5.674 (10.672) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 31.774 37.989 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIALI 78.735 110.509 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 110.509 148.498

Le note da pagina 99 a pagina 162 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

95Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato96

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Situazione al 31 dicembre 2014 61.806 2.845 (32.387) - 50.922 12.067 101.230 360.400 8.543 565.426 2.007 567.433

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138

Situazione al 31 dicembre 2015 61.806 2.845 (34.624) - 52.904 11.561 121.309 355.612 16.974 588.387 2.036 590.423

Movim

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471

Situazione al 31 dicembre 2016 61.806 2.845 (34.544) - 52.904 12.010 141.523 350.973 10.356 597.873 487 598.360

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Note illustrative al bilancio consolidato del Gruppo Espresso

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 99

Note illustrative al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società” o la “Capogruppo”) e lesocietà da questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il“Gruppo Espresso” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nelsettore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, dellaradiofonia, della raccolta pubblicitaria, della editoria on-line. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 90, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L’Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) diBorsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data27 febbraio 2017, approvandone nel contempo la diffusione.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio consolidato, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, èstato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Stan-dards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati dalle relative inter-pretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e International Financial ReportingInterpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’International Accounting Standards Boards(IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 8), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2015. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma delprospetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività aliquidità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzarei medesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospettounicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze,ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziariaadottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche,delle frequenze radiofoniche e dei marchi, classificati nella voce “Attività immateriali a vitaindefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedereindicazione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poiché,considerata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca arappresentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario,

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato100

predisposto secondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassaderivanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Ilprospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altremovimentazioni delle riserve.Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle suecollegate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene ilpotere decisionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presuntaquando è detenuta, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi opotenzialmente esercitabili in assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate siintendono le società nelle quali la Capogruppo esercita un’influenza significativa. Taleinfluenza è presunta quando è detenuto più del 20% dei diritti di voto effettivi opotenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce ilcontrollo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metododell’acquisto. Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite,azioni emesse o passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili.L’eccesso del costo di acquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valorecorrente delle attività nette della acquisita è contabilizzato come avviamento per le societàcontrollate mentre è incluso nel valore della partecipazione per le società collegate. Iltrattamento contabile dell’avviamento è illustrato alla Nota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazioneglobale, assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi ericavi a prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle par-tecipazioni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Leoperazioni, i saldi nonché gli utili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sonoelisi. Le quote di patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evi-denziate rispettivamente in un’apposita posta del patrimonio netto ed in una linea separatadel conto economico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo delpatrimonio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e neimovimenti delle riserve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e leperdite non realizzati sulle operazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza.Quando la quota di pertinenza del Gruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari osuperiore al valore della partecipazione, il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno chenon abbia obblighi di ripianamento perdite o abbia effettuato pagamenti per conto dellasocietà collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loroinfluenza sul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultatonetto attribuibile ai soci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessadata, con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 101

3.1 IFRS 12Con riferimento alle finalità informative dell’IFRS 12, si evidenzia che le società designate comecontrollate nell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono entità in cui ilGruppo Editoriale L’Espresso esercita il controllo, sia in forza del possesso azionario diretto oindiretto della maggioranza dei voti esercitabili nelle rispettive assemblee sia per effetto deldiritto a percepire i rendimenti variabili derivanti dal proprio rapporto con le stesse, incidendosu tali rendimenti ed esercitando il proprio potere sulla società, anche prescindendo da rapportidi natura azionaria.In merito al riepilogo dei dati economico-finanziari delle entità controllate con partecipazionidi minoranza si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 11.8 delle note al Bilancio diesercizio della Capogruppo.Ai fini dell’informativa relativa alle variazioni nella composizione del Gruppo si rimanda a quantoriportato nel paragrafo sull’Area di consolidamento. Le società designate come collegatenell’Allegato Prospetto Riassuntivo delle società del Gruppo sono imprese nelle quali il Gruppoesercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politichefinanziarie e operative. Ai fini dell’informativa relativa alla natura, misura ed effetti economico-finanziari delle quote del Gruppo in società collegate e al riepilogo dei dati economico-finanziaridelle entità collegate si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 12.3 “Partecipazioni valutate alpatrimonio netto”. Non risultano restrizioni alla capacità del Gruppo di accedere o utilizzare leattività e di estinguere passività né disposizioni che possono limitare la distribuzione di dividendio altre distribuzioni di capitale sia delle controllate che delle collegate.

4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o diproduzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamentoutilizzati per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suoutilizzo. Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione epertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione delcredito, la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungoil periodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processodi formazione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quellasuccessiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’interoprogetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi èevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.7.

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi allocati alle rispettive CGU sono considerati attività a vita utile indefinita.Sono altresì considerate attività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto il loroutilizzo viene effettuato sulla base di concessioni per l’esercizio della radiodiffusione sonora lacui durata è a tempo indeterminato. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte concadenza almeno annuale, e ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possa avere subito una

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perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perdita di valore viene contabilizzata a contoeconomico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamentooriginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cashgenerating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment testsono contabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sonoripristinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, e dai software, sonovalutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quotecostanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.In particolare l’acquisizione di diritti pluriennali di produzioni televisive, iscritti tra i diritti di uti-lizzazione delle opere dell’ingegno, sono ammortizzati in quote costanti annuali nel periodo dellaloro disponibilità contrattuale, a partire dall’esercizio in cui sono disponibili e pronti per l’uso.Qualora i diritti abbiano esaurito i passaggi disponibili, indipendentemente dall’ammortamentogià contabilizzato, il valore residuo viene interamente spesato nel periodo in cui si è verificatol’ultimo passaggio. I costi riferiti a produzioni televisive destinate ad una fruizione immediataaffluiscono a conto economico interamente nell’esercizio di utilizzazione.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, adeccezione dei diritti pluriennali, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri diammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno allafine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporrel’attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamentenei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente dif-ferente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.

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Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui visia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomiche facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairmenttest descritto alla Nota 4.7. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragionialla base della svalutazione.

4.3 Aggregazioni di impreseL’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Ilcosto dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio,delle attività acquisite, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessidal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita, più i costi direttamente attribuibiliall’aggregazione.Le attività e passività destinate alla vendita e i gruppi in dismissione sono classificati comeposseduti per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato attraverso operazioni divendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Tale condizione è considerata rispettataquando la vendita o la liquidazione del gruppo di attività in dismissione sono altamenteprobabili e le attività o il gruppo in dismissione sono immediatamente disponibili per la venditanelle loro attuali condizioni.Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e ilfair value al netto dei costi di vendita. Gli utili o le perdite, al netto dei relativi effetti fiscali,derivanti dalla valutazione o dalla dismissione di tali attività e passività, sono contabilizzati inun’apposita voce del conto economico.

4.4 LeasingI contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi e ibenefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasingfinanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del contratto dileasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontare totale deicanoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere untasso d’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto dei costifinanziari, sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato a contoeconomico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziariosono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e beneficiderivanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevatia conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventualedifferenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso diminusvalenze identificative di perdita di valore dei beni.

4.5 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formaledelibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previsteper la concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita

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utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare indiminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

4.6 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la venditasono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri onerifinanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

4.7 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suovalore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza diindicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori siprocede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazionedell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unitàgeneratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit).Ripristini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazionieffettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti.

4.8 Partecipazioni valutate al patrimonio nettoLe partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercitainfluenza significativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.14.

4.9 Altre partecipazioniLe società collegate sono entità sulle cui politiche finanziarie e gestionali il Gruppo esercitainfluenza notevole, pur non avendone il controllo.Le società collegate sono contabilizzate secondo il metodo del patrimonio netto e rilevate ini-zialmente al costo, inclusivo dei costi di transazione. Gran parte delle procedure adottate perl’applicazione del metodo del patrimonio netto sono similari alle procedure di consolidamentodescritte in precedenza, ivi inclusi i concetti alla base del metodo dell’acquisizione; conriferimento a tale ultimo aspetto, si segnala che anche per le acquisizioni di società collegateviene applicato il metodo dell’acquisizione alla data in cui si ottiene l’influenza notevole e, con-seguentemente, viene operata la rilevazione, implicita nel valore di prima iscrizione della par-tecipazione, del fair value del corrispettivo trasferito e delle attività nette acquisite.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 105

Il bilancio consolidato comprende la quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perditedelle partecipate rilevate secondo il metodo del patrimonio netto su descritto, fino alla data incui l’influenza notevole cessa.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.14.

4.10 Attività destinate a dismissioneLe attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore cantabile sarà recuperato prin-cipalmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificatecome possedute per la vendita e rappresentate separatamente dalle altre attività e passivitàdella Situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo indismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale,soggetta a condizioni che sono d’uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppiin dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criterivengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell’esercizio, l’attività non corrente (o gruppoin dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se talicondizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell’esercizio ma primadella autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, opportuna informativa viene fornitanelle note esplicative.Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita,sono rilevate al minore tra il valore cantabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita;i corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresache è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area

geografica di attività; • è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.I risultati delle attività operative cessate - siano esse dismesse oppure classificate comepossedute per la vendita e in corso di dismissione - sono esposti separatamente nel Conto eco-nomico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente, ovepresenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effettifiscali, ai fini comparativi.

4.11 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi dicompletamento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizisuccessivi se ne vengono meno i motivi.

4.12 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore. Il Gruppo cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazionidi factoring di tipo pro-solvendo. I crediti ceduti non rispettano i requisiti per l’eliminazione

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come definiti dallo IAS 39 e quindi rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene sianostati legalmente ceduti; nel bilancio consolidato è contabilizzata una passività finanziaria dipari importo come Debiti Finanziari Correnti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di taliattività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.

4.13 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenzaoriginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, aifini della redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziaridel passivo corrente.

4.14 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo abreve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie ascadenza prefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione ecapacità di mantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine comeattività finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziariedisponibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi ditransazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita contoeconomico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attivitàfinanziarie detenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutatial costo ammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 107

Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimatiutilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modoaffidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentementecontabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevanocomportato la rilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

4.15 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.16 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

4.17 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

4.18 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

4.19 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in casodi perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando silibera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

4.20 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativihanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato108

TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFRmaturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFRa forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optatoper il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad unconto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovoinquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionalicollocavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende conpiù di 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piania benefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato comeun “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società siesauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a contoeconomico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi delpersonale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazionedel Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 109

In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non haapplicato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

4.21 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accanto-namenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita,nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possaessere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accan-tonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazionealla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazionee rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normalitermini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguatainformativa a riguardo.

4.22 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzandoil criterio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati dadue componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzionedi conversione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sultasso d’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario nonconvertibile. Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto el’ammontare della passività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione diconversione non si modifica nei periodi successivi.

4.23 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rile-vazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumentiderivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o CashFlow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevatedirettamente a conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alla datadi costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento ooperazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’ef-ficacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura èmisurata ponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumentocoperto con le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura.L’efficacia della copertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durantetutta la durata della copertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato

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almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficacequando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto ècompensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value o dei flussi finanziaridello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo compresotra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair valuedello strumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio divalutazione adottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile distrumenti finanziari coperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo lavita contrattuale residua dell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia del-l’interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, erilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nellostesso esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair ValueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla datadi chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengonoapplicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nelcaso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguatoal fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazionedell’hedge accounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in basealle regole previste per il calcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge,l’utile o la perdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futuranon avrà luogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne èpiù prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non simanifesteranno a conto economico.

4.24 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale.Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 111

4.25 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che ilrecupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che sisarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscalidelle operazioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con lemedesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sullabase delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso dimodifica delle predette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite vieneadeguato con imputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passataregistrazione. Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte dellesocietà da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nel giugno 2016 è stata rinnovatal’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2016-2018. Ciascuna società aderente alconsolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale;la società consolidante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibilifiscali pari all’IRES da versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei confronti dellesocietà che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla partedi perdita effettivamente compensata a livello di gruppo (credito per la società consolidata). Perla parte di perdite fiscali delle società consolidate eccedenti la compensazione possibilenell’esercizio a livello di consolidato fiscale, la società consolidata si iscrive crediti per imposteanticipate tenendo conto della probabilità del loro futuro realizzo nell’ambito del consolidatofiscale. Le società partecipanti al consolidato fiscale che presentano oneri finanziari netti inde-ducibili possono beneficiare (rendendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenze fiscalidisponibili in altre società partecipanti, contro riconoscimento di un compenso per le eccedenzefiscali rivenienti dalle società nazionali partecipanti. Tale compenso, parametrato al relativorisparmio fiscale è liquidato alla controllante CIR e rappresenta un costo per le società chericevono l’eccedenza fiscale ed un provento per le società cedenti.

4.26 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincidecon la valuta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data del-l’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dallaconversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4.27 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile diattività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamentonella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passivitàinteressate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto.

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112 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che il cam-biamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a partire dalladata del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influire solo sul risultatoeconomico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’esercizio corrente sia degliesercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità previste di utilizzo deibenefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sulla quota di ammortamento del-l’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile residua dell’attività medesima.L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevato come provento o onerenell’esercizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rilevato come provento o onerenegli esercizi futuri.

5. Informativa di settore

L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioni è stataeffettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione del Gruppo ai finidell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita) operativa. Iricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivantidalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelliderivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remunerativi ed in linea conle condizioni di mercato.In particolare, nei settori di natura editoriale (quotidiani nazionali, periodici e quotidiani locali) ifatturati includono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei prodotti collaterali (inedicola, in abbonamento e attraverso altri canali minori) ed i ricavi pubblicitari; nel settore radio ifatturati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emittenti del Gruppo nonché dalla venditadi programmi e servizi a terzi; nel settore digitale trovano iscrizione i ricavi pubblicitari di tutti i sitiinternet del Gruppo nonché i ricavi da vendita di abbonamenti e servizi sulle diverse piattaforme digitali(web, tablet e mobile); nel settore raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dallaconcessionaria A. Manzoni & C. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi editori; infine, nelleattività diverse vengono ricompresi sostanzialmente i ricavi intersettoriali delle attività di stampa, digestione degli abbonamenti nonché delle attività di servizio svolte dalla Capogruppo a favore degli altrisettori.Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistintamentenella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica interna ed ancheperché non risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specificiparametri di attribuzione. Le attività dei settori “Quotidiani Nazionali-Periodici” e “Radio-Internet”sono tra loro accorpate in quanto le caratteristiche dei settori, soprattutto in riferimento alla com-mercializzazione dei prodotti editoriali, non permettono una oggettiva ripartizione di tali valori. Leattività non attribuibili attraverso parametri specifici sono indicate separatamente nello schema. I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottatinella predisposizione del bilancio consolidato.

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113Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

CONSUNTIVO 2016 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici locali Radio Digitale pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Ricavi da pubblicazioni 112,4 17,8 90,6 - 8,5 - - (0,3) 229,1 Ricavi da pubblicità 94,3 4,1 50,4 55,7 41,2 299,9 0,1 (202,8) 343,0 Ricavi diversi 1,6 0,9 2,0 2,6 4,7 2,1 30,7 (31,3) 13,4 Totale Ricavi 208,4 22,8 143,0 58,3 54,5 302,0 30,9 (234,4) 585,5 Ricavi da altri settori (94,1) (4,1) (50,8) (54,4) - (1,2) (29,7) 234,4 - Ricavi netti 114,3 18,7 92,1 3,9 54,5 300,8 1,2 - 585,5 Risultato operativo (3,5) (5,7) 14,6 12,4 7,2 (1,0) (0,6) 0,2 23,4 Proventi (oneri) finanziari (6,8)Imposte e quota terzi (6,2)Risultato del Gruppo 10,4

CONSUNTIVO 2015 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici locali Radio Digitale pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Ricavi da pubblicazioni 117,8 20,8 99,7 0,1 8,3 - - (0,4) 246,3 Ricavi da pubblicità 104,0 5,1 56,3 55,0 39,8 304,7 - (218,9) 346,0 Ricavi diversi 1,9 1,0 1,9 2,6 3,8 2,7 18,0 (19,2) 12,8 Totale Ricavi 223,7 26,9 158,0 57,7 51,9 307,5 18,0 (238,5) 605,1 Ricavi da altri settori (103,8) (4,9) (56,6) (54,1) - (1,3) (17,9) 238,5 - Ricavi netti 119,9 22,0 101,3 3,6 51,9 306,2 0,2 - 605,1 Risultato operativo 7,0 (7,0) 17,9 11,8 3,5 (6,0) 3,0 0,2 30,5 Proventi (oneri) finanziari (26,0)Imposte e quota terzi 12,4 Risultato del Gruppo 17,0

Quotidiani CONSUNTIVO 2016 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Investimenti netti 6,8 (2,6) 1,8 0,0 1,1 0,1 7,3 Attività 820,3 255,3 131,1 162,0 101,1 (424,5) 1.045,3 Attività fiscali 31,4 Totale Attività 1.076,7

Quotidiani CONSUNTIVO 2015 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet pubblicità diverse rettifiche TOTALE

Investimenti netti 1,6 2,1 3,1 0,0 2,7 0,2 9,7 Attività 799,8 266,3 134,4 192,3 64,7 (404,0) 1.053,3 Attività fiscali 35,0 Totale Attività 1.088,3

Informativa di settore

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6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento èrichiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili erilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effettoa patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattata confor-memente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’informazionecomparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata comerichiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamentoè contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabi-lizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

7. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazionefinanziaria sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazionefinanziaria è autorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte delConsiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alladata di riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi nonrettificativi). Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativafornita, per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.Non si sono verificati eventi di rilievo dopo la chiusura del periodo di riferimento della relazionefinanziaria.

8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1 gennaio 2016A decorrere dal 1° gennaio 2016 sono applicabili le seguenti modifiche di principi einterpretazioni che non comportano effetti significativi per il Gruppo:• Amendment allo IAS 1 - Iniziativa di informativa: le modifiche introdotte sono principalmente

volte a rendere maggiormente chiara l’esposizione delle voci riconducibili alle altrecomponenti di conto economico complessivo.

• Amendment allo IFRS 11 - Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività acontrollo congiunto: le modifiche disciplinano la contabilizzazione delle acquisizioni di inte-ressenze in attività a controllo congiunto, uniformandola a quella prevista per le operazionidi aggregazione aziendale.

• Amendment allo IAS 16 ed allo IAS 38 - Chiarimento dei metodi di ammortamentoaccettabili: le modifiche chiariscono l’inappropriatezza dell’utilizzo dei metodi basati suiricavi per calcolare l’ammortamento di un bene.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 115

• Amendment allo “IAS 19 - Benefici per i dipendenti: le modifiche riguardano le modalità dideterminazione dei tassi di sconto utilizzati per attualizzare la passività per beneficisuccessivi alla cessazione del rapporto di lavoro, nonché chiarimenti sulle modalità dirilevazione dei contributi versati dai dipendenti nell’ambito di un piano a benefici definiti.

• Amendments to IAS 16 and IAS 41: Agricoltura, Piante fruttifere. Le modifiche hannovariato i requisiti di contabilizzazione delle attività biologiche che soddisfano la definizionedi “piante fruttifere” (c.d. “bearer plants”), quali per esempio gli alberi da frutta, che orarientreranno nell’ambito di applicazione dello “IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari”e che conseguentemente saranno soggette a tutte le previsioni di tale principio.

• IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts. Lo standard consente ai first-time adopter di con-tinuare a rilevare gli ammontari relativi alle tariffe regolamentate (rate regulated) iscritti inbase ai previgenti principi adottati (per esempio, principi locali), in sede di prima adozionedegli International Financial Reporting Standards.

• Amendments to IAS 27: Metodo del Patrimonio Netto nel bilancio separato (modifiche). Lemodifiche consentono l’utilizzo dell’equity method nel bilancio separato per la contabilizzazionedelle partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture;

• Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS12 and IAS 28). Le modifiche chiariscono che se la Capogruppo (o controllante intermedia)predispone un bilancio in conformità all’IFRS 10 (incluso il caso di una investment entityche non consolidi le proprie partecipazioni in imprese controllate, ma le valuti al fair value),l’esenzione dalla presentazione del Bilancio consolidato si estende alle controllate di unainvestment entity che sono a loro volta qualificate come investment entity.

• Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS (2010-2012) e (2012-2014): contiene miglioramentie modifiche formali a principi già esistenti.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dal GruppoIl Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione deiseguenti principi:

• IFRS 9 - Financial Instruments: Il principio (che entra in vigore dal 1 gennaio 2018) emendasignificativamente il trattamento degli strumenti finanziari e, nella sua versione definitiva,sostituirà lo IAS 39. Allo stato attuale lo IASB ha modificato i requisiti relativi allaclassificazione e valutazione delle attività finanziarie attualmente previsti dallo IAS 39. LoIASB ha, inoltre, pubblicato un documento relativo ai principi per la misurazione al costoammortizzato degli strumenti finanziari e per la valutazione in merito al ricorrere di eventualiimpairment. La nuova impostazione complessiva in tema di strumenti finanziari è tuttaviaoggetto nel suo complesso di discussione tra i vari organismi competenti e la data diadozione non è al momento prevedibile. L’impatto dell’adozione di tale principio sul Gruppo ,che non si prevede essere significativo, è attualmente oggetto di analisi.

• IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers: Il principio (che entra in vigore dal 1 gennaio2018) ridefinisce le modalità di rilevazione dei ricavi, che devono essere rilevati al momento deltrasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti, e prevede informazioni aggiuntive dafornire. In particolare, il principio sostituisce i criteri di rilevazione enunciati nello IAS 18 – Ricavi,nello IAS 11 – Lavori in corso su ordinazione, nell’IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione dellaclientela, nell’IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, nell’IFRIC 18 Cessioni di attivitàda parte della clientela e nel SIC-31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti attività

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pubblicitaria. L’IFRS 15 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio da o dopo il 1°gennaio2018 e deve esser applicato in modo retroattivo; sono tuttavia consentite alcune semplificazioni.Con l’emendamento dell’aprile 2016 lo IASB ha chiarito alcune disposizione e allo stesso tempoha fornito ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro cheapplicano per la prima volta il nuovo standard. Sono attualmente in fase di studio gli impattiderivanti dalla futura applicazione di tale principio.

• IFRS 16 - Leases: Il principio (che entra in vigore dal 1 gennaio 2019, previa omologazione)individua i criteri per la rilevazione, la misurazione e la presentazione nonché l’informativa dafornire con riferimento ai contratti di leasing per entrambe le parti, il locatore ed il locatario. L’IFRS16, introduce il concetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, perdeterminare se un contratto rappresenta o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se illocatario abbia o meno il diritto di controllare l’utilizzo di una determinata attività per undeterminato periodo di tempo. Il Gruppo sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futuraapplicazione del nuovo standar.

9. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite di valoresu attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e glieffetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l’attualesituazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativoandamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per ladeterminazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità deivalori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non sipuò escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenzadi perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base alpervenire dei primi dati consuntivi. La stima dei rischi legali e dei rischi fiscali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civilee penale). Per rischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base dellerisultanze del triennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

10. Area di consolidamento

Il perimetro di consolidamento risulta variato rispetto allo scorso esercizio.Il 30 luglio 2016 il Gruppo Espresso e ITEDI, dando seguito al memorandum d’intesa sotto-scritto lo scorso 2 marzo, hanno firmato l’accordo quadro avente ad oggetto l’integrazionedelle due società finalizzata alla creazione del Gruppo leader editoriale italiano nonché unodei principali gruppi europei nel settore dell’informazione quotidiana e digitale. In particolare,

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il 28 ottobre 2016, si è perfezionata la cessione della partecipazione del 71% nella Seta SpA,editrice delle testate Alto Adige e Il Trentino.Inoltre nell’ambito del piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiraturapreviste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con La Stampa ed IlSecolo XIX, nel corso del 2016 il Gruppo Espresso ha anche perfezionato le seguenti operazioni:• cessione il 1° novembre 2016 del ramo d’azienda includente le testate Il Centro, ed il relativo

centro stampa, e La Città di Salerno;• affitto dal 1° dicembre 2016 del ramo d’azienda comprendente la testata “La Nuova

Sardegna” a favore della società DB Information SpA.Per tutte le testate è stata mantenuta la raccolta pubblicitaria in capo alla concessionaria A. Manzoni&C..

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

Il 27 ottobre 2014 la Capogruppo aveva rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel2004 per complessivi 185.369 migliaia di euro, a fronte degli ordinari 300 milioni di euro, pro-gressivamente ridotti per parziali riacquisti.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo aveva deliberato l’emissionedi un Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi 100 milioni di euro. IlPrestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilità diconvertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertanto lostrumento è stato ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora la vendita di una opzione ditipo call. La tecnica di valutazione ha richiesto di scorporare lo strumento nelle sue due componenti:una componente di Opzione call ed una componente di debito. La componente debito del Prestito Obbligazionario Convertibile è stata valutata applicando ilmetodo del costo ammortizzato, mentre la componente Opzione call è stata inizialmentevalutata al fair value con classificazione tra i Debiti finanziari per strumenti derivati noncorrenti. Alla data del 31 dicembre 2014 la valutazione della componente opzione call è statapari a 3,9 milioni di euro con un effetto di provento finanziario di 17,1 milioni.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 edella conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Capo-gruppo ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in casodi esercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie.Tale rinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale, secondo la giu-risdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari ad 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nelconto economico 2015 di 390 migliaia euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione deldeed poll ha un effetto analogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venutomeno il diritto all’opzione call a favore della società in modo irrevocabile, definitivo e incon-dizionato e configurandosi così come uno strumento composto e non più ibrido, laCapogruppo ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopradescritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sonoassistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant.

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12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2015 31/12/2016Testate e marchi 388.002 376.317Frequenze radiofoniche 87.278 87.374Avviamenti 2.733 2.733Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno 43 31Concessioni e licenze 2.658 3.669Immobilizzazioni immateriali in corso 495 9Altre immobilizzazioni immateriali 7 -TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 481.216 470.133

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 478.013 466.424Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 3.203 3.709

Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi31/12/2016

Situazione inizialeCosto originario 388.002

Svalutazioni -

Saldo iniziale 388.002MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Disaggregazioni (7.245)

Situazione finaleCosto originario 380.757

Svalutazioni (4.440)

Saldo finale 376.317

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 119

Frequenze 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 87.278Svalutazioni -Saldo iniziale 87.278MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 96Decrementi -Situazione finale Costo originario 87.374Svalutazioni -Saldo finale 87.374

Avviamenti 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 2.733Svalutazioni -Saldo iniziale 2.733MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 2.733Svalutazioni -Saldo finale 2.733

L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte a impairment test è riportato nella tabella sottostante.

Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/2015 31/12/2016

1. La Repubblica 229.952 229.9522. Finegil Editoriale Nuova Sardegna 6.113 6.1133. Finegil Editoriale Livorno 18.397 13.9574. Finegil Editoriale Nord-Ovest 22.000 17.6555. Finegil Editoriale Nord-Est 105.331 105.3316. Finegil Editoriale Centro-Sud 2.900 -7. Frequenze radiofoniche (R.Deejay, R.Capital e m2o) 87.278 87.3748. Marchio Deejay 1.171 1.1719. Mo-Net 2.138 2.138Avviamento altre attività 2.733 2.733TOTALE 478.013 466.424

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato120

Nel corso del 2016 il Gruppo ha realizzato una serie di operazioni societarie che hannodeterminato impatti sui valori degli assets iscritti in bilancio e sulla composizione del carryngamount delle singole CGU. In particolare:

• Con efficacia dal 1° luglio 2016 si è concluso l’iter di riorganizzazione societaria dei poli di stampadei quotidiani del Gruppo che ha portato alla concentrazione in Rotocolor SpA di tutti gli assetsindustriali e delle connesse attività di stampa; tale concentrazione è tesa alla razionalizzazione eall’efficientamento dei centri stampa mediante la realizzazione di economie di scala, unamaggiore flessibilità delle prestazioni e dell’offerta, nonché un migliore posizionamento nelmercato di riferimento al fine di rivolgersi potenzialmente anche ad una clientela non captive.L’operazione si è articolata in 3 steps successivi a partire dal secondo semestre 2015:

1) trasferimento della rotativa e degli impianti industriali di Gorizia da Gruppo EditorialeL’Espresso SpA a Rotocolor SpA;

2) cessione della partecipazione di Rotocolor SpA da Gruppo Editoriale L’Espresso SpA a Finegil Editoriale SpA;

3) conferimento del ramo industriale da Finegil Editoriale SpA nella controllata RotocolorSpA, comprensivo di immobili adibiti a stabilimenti di stampa (ad eccezione dello stabi-limento di Sassari), cespiti industriali e personale.

Tale operazione determina una variazione rispetto al 31 dicembre 2015 della composizionedel carryng amount delle CGU dei quotidiani locali; in particolare, dal punto di vista dellasituazione patrimoniale gli assets delle diverse CGU non includono più i cespiti industrialiconferiti, mentre dal punto di vista del conto economico l’EBITDA delle testate includel’intero corrispettivo di stampa laddove fino al precedente esercizio parte di tali costi eranoespressi come ammortamento.

• Con efficacia dal al 1° novembre sono stati ceduti la Divisione Centro-Sud di Finegil EditorialeSpA (testate Il Centro e La Città di Salerno) ed il centro stampa di Pescara di proprietà diRotocolor SpA. Il valore relativo alle testate cedute iscritto nel bilancio consolidato al 31dicembre 2015 era di 2.900 migliaia di euro. L’operazione ha permesso di realizzare unaplusvalenza di 1.186 migliaia di euro.

• Con efficacia differita dal 28 ottobre 2016 è stata ceduta da parte di Finegil Editoriale SpAl’intera partecipazione, pari al 71%, nella Seta SpA, editrice delle testate Alto Adige e IlTrentino. Il valore relativo alle testate cedute iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre2015 e compreso all’interno della CGU “Finegil Nord-Ovest” era di 4.345 migliaia di euro.L’operazione ha permesso di realizzare una plusvalenza di 1.302 migliaia di euro.

• Con efficacia dal 1° dicembre 2016 è stato sottoscritto un accordo per l’affitto di un ramod’azienda comprendente la testata “La Nuova Sardegna” a favore della società DBInformation SpA; il canone annuale pattuito tra le parti è di €1.450.000.

L’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2016 sulle testate, le frequenzeradiofoniche, l’internet company, i marchi e gli avviamenti, ha accertato una perdita di valore daiscrivere in bilancio pari a 4.440 migliaia di euro, relativa alla CGU “Finegil Editoriale Livorno”al cui interno è classificata la testata “Il Tirreno”.Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso.Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizionedell’impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valoresia significativo.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 121

Cash Generating Unit Criterio Settore Impairmento Gruppi di CGU utilizzato loss1. La Repubblica Valore d’uso Quotidiani nazionali -2. Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Nord-Est,

Livorno, Nuova Sardegna) Valore d’uso Quotidiani locali -3. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value Radio -4. Mo-Net Fair value Digitale -

La determinazione del valore d’uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all’attua-lizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita,generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altri termini,il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nella varianteunlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi analiticamenteattesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali e la determinazione del terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutare l’entitàdei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all’ammontaree ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare ed altri eventuali fattoridi rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimento nella specifica unità.L’approccio prescelto per il calcolo del valore d’uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d.“post-tax”. Tale approccio è riconosciuto dall’OIV (Organismo Italiano di Valutazione) esupera i limiti dell’approccio c.d. “pre-tax”, oggetto di dibattito nella comunità professionaleper la semplificazione della stima degli effetti dello scudo fiscale. Il tasso di attualizzazione è stato stimato al netto delle imposte, in coerenza con leconfigurazioni dei flussi da scontare. Nel caso di specie, è stato adottato il costo medio delcapitale investito (wacc) del Gruppo Espresso pari al 6,49%.I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2016 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle CGU di riferimento, desumibili dal Budget 2017 e dal Piano Triennale 2017-2019approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 1 febbraio 2017, con riferimento airisultati e agli obiettivi di business. A differenza dei test di impairment effettuati al 31 dicembre 2015, non è stata ipotizzata alcunaestensione di periodo esplicito. Nello specifico, anche per la precedente chiusura i test in oggetto erano predisposti sullaprevisione dei flussi di cassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dalBudget 2016 e dal Piano Triennale 2016-2018 approvati dal Consiglio di Amministrazionerispettivamente in data 21 gennaio 2016 e 24 febbraio 2016.Tuttavia, né le azioni strategiche di razionalizzazione dei costi intraprese alla data divalutazione, né quelle di potenziamento della capacità di generare ricavi riflesse nei documentisopra richiamati prevedevano la completa entrata a regime entro l’ultimo anno di previsioneesplicita. Veniva pertanto esteso il periodo di previsione sino al quinto anno per meglioquantificare e rappresentare gli effetti della completa implementazione delle azioni in oggetto.Tale estensione veniva implementata in accordo con la prassi professionale e con le linee guidadettate dall’OIV (Organismo Italiano di Valutazione), le quali recitano che “[…] in presenza diun marcato distacco tra i parametri dell’ultimo anno di previsione analitica e i parametristabilizzati utilizzati ai fini della stima del valore terminale, può essere previsto uno o piùperiodi di accostamento progressivo dagli uni agli altri aggiungendo al periodo di previsione

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato122

esplicita uno o più periodi intermedi (fading period) prima del calcolo del valore terminale.L’utilizzo di uno o più fading period può essere utile anche quando il piano non raggiungeun’estensione temporale sufficiente per pervenire ad una stabilizzazione dei driver di valore”1.

I fading period inseriti per i test di impairment nel Bilancio 2015 corrispondevano agli esercizi2019-2020. L’incertezza inerente alle dinamiche del settore in cui il Gruppo opera (i.e.previsioni sul mercato della pubblicità e su quello diffusionale), incrementata a seguito del pro-lungamento dell’orizzonte previsionale, veniva ridotta considerando la media dei risultati diperiodo quale reddito normalizzato ai fini della determinazione del terminal value.

A differenza di quanto effettuato lo scorso esercizio, non è stato necessario elaborare unaestrapolazione dei dati prospettici per ulteriori due anni. Tale circostanza deriva dalla considerazioneche tutte le azioni strategiche trovano implementazione entro il 2019. L’ultimo anno di previsioneesplicita contenuta nel piano industriale approvato (e.g. 2019) è ritenuto rappresentativo di unasituazione normalizzata che possa essere utilizzata per la stima del valore terminale.In considerazione di quanto sopra esposto, nel presente esercizio è stato pertanto assunto cheil valore terminale sia stimato prendendo a riferimento un flusso terminale (o “a regime”),ovvero il reddito normalizzato, determinato sulla base del margine operativo lordo atteso nel-l’ultimo anno di previsione analitica (2019), da cui sono dedotti gli esborsi per investimentinormalizzati, nonché le imposte sul reddito operativo. La variazione del capitale circolantecommerciale è stata assunta pari a zero.Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, ad eccezione della CGU “Mo-Net” chepresenta una dinamica in progressiva evoluzione del business sottostante.

La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti didismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessionepuò essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori discambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti tran-sazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approcciometodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale, alle quali sonoallocate le testate, per le frequenze radiofoniche e per le internet company.Più esattamente:a) per le divisioni operative di natura editoriale, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di

valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo di trasfe-rimento di simili cash-generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazionirilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;

b) per le frequenze radiofoniche, è stato utilizzato un multiplo empirico del tipo price/users,osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;

c) per la società del Gruppo attiva nel settore digitale (“internet company”), ovvero Mo-Net,si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione desumibili da società quotatecomparabili.

Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” delle cash generating unit di natura editoriale,

1 PIV - Principi Italiani di Valutazione, OIV 2015

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 123

sono stati impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multiplistorici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales,Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali diriferimento, per ciascuna cash-generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo dimultiplo da applicare, il fatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultatooperativo (Ebit); in particolare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinata qualemedia del periodo 2017-2019. Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi contodel valore medio risultante dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato chescaturisce dall’applicazione del metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significativo”nei casi in cui assuma valori di segno negativo.La stima del fair value less cost to sell delle frequenze radiofoniche è stata effettuata partendo dal-l’osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica inrapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L’impiego di questo approcciovalutativo permette di stimare il fair value delle frequenze correlando il prezzo che il mercato èdisposto a pagare per l’acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale.Per la “internet company” (Mo-Net), la stima del fair value less cost to sell si è fondata su mol-tiplicatori diretti (Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit)desumibili da società quotate comparabili. I moltiplicatori basati sull’osservazione dei prezzi divendita di aziende similari risultano, infatti, di difficile applicazione, sia per la scarsità ditransazioni internet nel panorama italiano che per le differenze sostanziali dei modelli dibusiness delle società oggetto di transazione. Al contrario, le metriche finanziarie sembranoindicare una più chiara correlazione tra il consensus che il mercato esprime circa la potenzialecrescita dei ricavi e l’evoluzione della marginalità operativa del business ed i prezzi di borsadelle società internet.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2017-2019 I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2016 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2017 e dal PianoTriennale 2017-2019 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 1 febbraio 2017. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob con-giuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3marzo 2010, la procedura di impairment test del Gruppo Espresso è stata sottoposta in via pre-ventiva all’esame ed alla valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi e del CollegioSindacale e approvata dal Consiglio di Amministrazione del 1 febbraio 2017; successivamenteil documento di impairment test è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio diAmministrazione in un punto precedente e separato all’ordine del giorno della riunioneconsiliare in cui viene approvata la relazione finanziaria.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delleCGU editoriali con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2017 si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto al 2016 del mercato pubblicitario nel suocomplesso e ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+0,9%) che risultacomunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli investimenti. Per glianni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario registri una crescita contenuta.

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Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota sostanzialmente in linea con quantoosservato negli ultimi esercizi, il che comporterebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione delproprio peso percentuale e conseguentemente ancora un calo degli investimenti; per la radio ela televisione un andamento lievemente migliore del mercato; per internet un mantenimentodella quota e pertanto una crescita in linea con il mercato. Gli andamenti del mercato sono stati riflessi nei piani previsionali per gli anni 2017-2019 delleCGU editoriali del Gruppo, ipotizzando:• per la CGU Repubblica, un calo della pubblicità sulle testate cartacee (quotidiano e supple-

menti), sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato, ed una crescitadella raccolta su internet;

• per le CGU dei Quotidiani Locali, una flessione del fatturato pubblicitario sulle testatecartacee analoga a quella dei mezzi nazionali, mentre per internet si prevede una crescitasignificativa tenuto conto sia dei livelli ancora esigui del fatturato di partenza sia dei progettidi rinnovamento e potenziamento dei siti web di tutte le testate locali del Gruppo.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2017 relativamente all’andamento delle vendite in edicola deiquotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2016.In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidianisi sono ridotte del 48,8% (-5,9% medio annuale), passando da 4,9 a 2,5 milioni di copie mediegiornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hannoregistrato un andamento più negativo, perdendo dal 2005 rispettivamente il 58,3% (-7,7%medio annuale) ed il 53,8% (-6,8% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il43,4% (-5,0% all’anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazionenel corso degli ultimi anni. Gli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del Budget2017 (ADS a ottobre) indicavano per l’anno 2016 un calo complessivo delle vendite in edicolaed in abbonamento del 7,8% (-8,9% per i quotidiani nazionali e -7,8% per i giornali locali). Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2017 siasimile a quella del 2016; per gli anni successivi di piano si assume una leggera attenuazionedella flessione.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavidell’edizione digitale dei quotidiani su pc, mobile e tablet che impatta positivamente sui ricavisia della CGU “la Repubblica” che delle CGU dei Quotidiani Locali.I piani 2017-2019 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina deiquotidiani che permette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionaliIl Budget 2017 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei marginidelle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani, riflettendo la sostanzialesaturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2017-2019 tengono conto di unaserie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del previsto calo della

diffusione e della raccolta pubblicitaria;

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• ulteriore razionalizzazione dei centri stampa; • riduzione del costo del lavoro del personale poligrafico attraverso prepensionamenti,

procedure individuali di incentivazione all’uscita, ricorso all’istituto della “solidarietà”;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• ottimizzazione della rese ed efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche,

viaggi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi dei materiali di stampa, nonchéi maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmenteun tasso di crescita pari a zero. Si è assunto altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo, adeccezione della CGU “Mo-Net” che presenta una dinamica in progressiva evoluzione delbusiness sottostante.Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell’avviamentorilevante ai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell’impairmenttest indichino una differenza positiva del fair value less cost to sell e/o del valore d’uso rispettoal valore contabile inferiore alla soglia del 50% si è altresì provveduto ad effettuare un’analisidi sensitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base.In particolare, tra le CGU di natura editoriale, tale analisi condotta sulla CGU “Repubblica”e “Finegil Editoriale Nord-Est” ha condotto ai seguenti risultati:• per la CGU “Repubblica” il valore d’uso risulterebbe uguale al valore contabile di

€209,52mn ipotizzando un calo medio annuale del 6,5% del fatturato pubblicitario edell’8,5% delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi diandamento dei ricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano 2017-2019, il valore d’usorecuperabile della CGU “Repubblica” risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando untasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari al 8,28% anziché al 6,49%attualmente utilizzato;

• per la CGU “Finegil Editoriale Nord-Est” il valore d’uso risulterebbe uguale al valore contabiledi €96,47mn ipotizzando un calo del 7,5% del fatturato pubblicitario e del 4,4% delle copievendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento dei ricavi diffusionali epubblicitari previste nel piano 2017-2019, il valore d’uso recuperabile della CGU “FinegilEditoriale Nord-Est” risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un tasso diattualizzazione dei flussi previsti (wacc) pari al 6,77% anziché al 6,49% attualmente utilizzato.

Per la cash generating unit relativa alla “internet company” del Gruppo (Mo-Net) si segnalache, nella determinazione del fair value less cost to sell, all’equity value ottenuto applicando imoltiplicatori di mercato è stata sottratta una percentuale complessiva (discount factor) del30% per tener conto del differente fattore dimensionale e della relativa “illiquidità” dellasocietà oggetto di valutazione rispetto al panel di internet company di riferimento.Infine, si è proceduto ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardatol’impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabiledell’insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell’impresa nel suo complesso non allocati alivello di singola CGU.L’impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussi dicassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello, oltre alla

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valutazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costicorporate (non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzione delvalore globale dell’impresa nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi netto imposteed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test di I livello.Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzati criteriin linea con quelli applicati ai fini dell’impairment test di primo livello in termini di orizzonte diprevisione esplicita e in termini di crescita (oltre l’orizzonte di previsione esplicita). Per il calcolodel valore d’uso sono stati presi a riferimento i flussi di cassa operativi al netto delle impostedell’intero Gruppo, desumibili dai piani elaborati per gli anni 2017-2019; per la proiezione deirelativi flussi di cassa è stato utilizzato un tasso netto imposte, pari al 6,49% e un tasso di crescitapari a zero. In particolare, nell’arco di piano si è assunta una progressiva riduzione dei costicorporate, tra i quali anche i costi di gestione e amministrazione (consulenze, affitti, spese viaggi,ecc.), analogamente a quanto già realizzato dal Gruppo nel corso degli ultimi anni.Dalla procedura di impairment svolta a livello dell’entità nel suo insieme non sono emerse perditedi valore.

Altre immobilizzazioni immaterialiSi riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammortamentoper le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 2.175Fondi ammortamento, svalutazioni (2.132)Saldo iniziale 43MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi (448)Riclassifiche (16)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (13)Decrementi 448Riclassifiche 17Situazione finale Costo originario 1.711Fondi ammortamento, svalutazioni (1.680)Saldo finale 31

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Concessioni e licenze 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 47.412Fondi ammortamento, svalutazioni (44.754)Saldo iniziale 2.658MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 2.102Decrementi (964)Riclassifiche 1.198Disaggregazioni (189)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.597)Decrementi 965Riclassifiche (693)Disaggregazioni 189Situazione finale Costo originario 49.559Fondi ammortamento, svalutazioni (45.890)Saldo finale 3.669

Immobilizzazioni immateriali in corso31/12/2016

Situazione inizialeCosto originario 495Saldo iniziale 495MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1Decrementi -Riclassifiche (487)Situazione finaleCosto originario 9Saldo finale 9

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Altre immobilizzazioni immateriali31/12/2016

Situazione inizialeCosto originario 3.752Fondi ammortamento, svalutazioni (3.745)Saldo iniziale 7MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Disaggregazioni (10)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (2)Decrementi -Disaggregazioni 5Situazione finaleCosto originario 3.742Fondi ammortamento, svalutazioni (3.742)Saldo finale -

Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2015 31/12/2016Terreni 6.978 6.872

Fabbricati ed edifici 30.346 27.841

Migliorie su beni di terzi 3.718 5.919

Impianti e macchinari 46.905 38.291

Attrezzature industriali e commerciali 140 991

Mobili, dotazioni, automezzi 4.350 3.683

Immobilizzazioni materiali in corso 683 239

Altri beni 113 87

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 93.233 83.923

Al 31 dicembre 2016 le immobilizzazioni materiali ammontano a 83.923 migliaia di euro, indiminuzione di 9.310 migliaia di euro rispetto alla fine del 2015 quale effetto di ammortamentiper 13.303 migliaia di euro, di svalutazioni di impianti di stampa per 1.965 migliaia di euro edel deconsolidamento di attività per 3.561 migliaia di euro.Gli investimenti netti del periodo sono stati pari a 9.519 migliaia di euro.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che levite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

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Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Terreni 31/12/2016

Situazione inizialeCosto originario 6.978

Saldo iniziale 6.978MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Riclassifiche (1)

Disaggregazioni (105)

Situazione finaleCosto originario 6.872

Saldo finale 6.872

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Fabbricati ed edifici31/12/2016

Situazione iniziale

Costo originario 61.162Fondi ammortamento, svalutazioni (30.816)Saldo iniziale 30.346MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 162Decrementi (10)Riclassifiche (5.096)Disaggregazioni (5.770)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.733)Decrementi 18Riclassifiche 5.628Disaggregazioni 4.296Situazione finaleCosto originario 50.448Fondi ammortamento, svalutazioni (22.607)Saldo finale 27.841

Migliorie su beni di terzi 31/12//2016Situazione iniziale

Costo originario 39.370Fondi ammortamento, svalutazioni (35.652)Saldo iniziale 3.718MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 3.807Decrementi (366)Riclassifiche 85Disaggregazioni (281)MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.488)Decrementi 361Riclassifiche (84)Disaggregazioni 167Situazione finaleCosto originario 42.615Fondi ammortamento, svalutazioni (36.696)Saldo finale 5.919

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Impianti e macchinari 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 280.790Fondi ammortamento, svalutazioni (233.885)Saldo iniziale 46.905MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 3.207Decrementi (8.384)Riclassifiche (83.135)Disaggregazioni (2.023)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (9.834)Decrementi 8.333Riclassifiche 82.850Disaggregazioni 372Situazione finale Costo originario 190.455Fondi ammortamento, svalutazioni (152.164)Saldo finale 38.291

Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 2.600Fondi ammortamento, svalutazioni (2.460)Saldo iniziale 140MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 16Decrementi (686)Riclassifiche 443Disaggregazioni (23)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (189)Decrementi 693Riclassifiche 574Disaggregazioni 23Situazione finale Costo originario 2.350Fondi ammortamento, svalutazioni (1.359)Saldo finale 991

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Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 87.500Fondi ammortamento, svalutazioni (83.150)Saldo iniziale 4.350MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.358Decrementi (1.826)Riclassifiche (721)Disaggregazioni (815)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.943)Decrementi 1.817Riclassifiche 849Disaggregazioni 614Situazione finale Costo originario 85.496Fondi ammortamento, svalutazioni (81.813)Saldo finale 3.683

Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 683Saldo iniziale 683MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.150Decrementi (168)Riclassifiche (1.426)Situazione finale Costo originario 239Saldo finale 239

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Altri beni 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 4.010Fondi ammortamento, svalutazioni (3.897)Saldo iniziale 113MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 57Decrementi (13)Riclassifiche (156)Disaggregazioni (90)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (81)Decrementi 12Riclassifiche 171Disaggregazioni 74Situazione finale Costo originario 3.808Fondi ammortamento, svalutazioni (3.721)Saldo finale 87

Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al PatrimonioNetto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2015 31/12/2016

Le Scienze SpA* 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl 49% 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%Persidera SpA 30% 30%

* Società in joint venture

Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazioni insocietà in joint venture e collegate, valutate col metodo del Patrimonio Netto.

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31/12/2015 Increm. Dividendi Risultato 31/12/2016Le Scienze SpA* 88 - - 63 151Editoriale Corriere Romagna Srl 3.156 - - 108 3.264HuffingtonPost Italia Srl 128 132 - 43 303Editoriale Libertà SpA 13.911 - (350) 390 13.951Altrimedia SpA 741 - (53) 45 733Persidera SpA 113.084 - (2.802) 367 110.649TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO 131.108 132 (3.205) 1.016 129.051* Società in joint venture

Con riferimento alla partecipazione detenuta in Persidera SpA il Gruppo Espresso, nel valutarele prospettive di esercizio della propria influenza notevole sulla partecipata, ha incluso nellaquota di pertinenza del Gruppo del risultato di Persidera SpA, l’ammortamento del fair valuedelle frequenze del digitale terrestre rilevate al momento dell’acquisizione della societàcollegata. Si ricorda che in data 30 giugno 2014 si era perfezionata l’operazione che avevaportato il Gruppo Espresso ad acquisirne una quota pari 30% del capitale sociale.Contestualmente al perfezionamento di tale operazione, che era stata realizzata tramite il con-ferimento da parte del Gruppo Espresso del 100% di Rete A in Telecom Italia MediaBroadcasting Srl (oggi Persidera SpA), era stato avviato da parte dei soci un processo di valo-rizzazione sul mercato tramite il conferimento di apposito mandato, della durata di 24 mesi,ad un autorevole advisor finanziario.Al 31 dicembre 2016 le partecipazioni detenute in Persidera SpA, Editoriale Libertà SpA e EditorialeCorriere di Romagna Srl sono state sottoposte a impairment test, utilizzando nella determinazionesia del fair value che del valore d’uso metodologie e assunzioni analoghe a quelle adottate per leCGU del Gruppo tenendo conto degli specifici settori di attività di ciascuna società.Più precisamente, il valore recuperabile delle partecipazioni – termine di raffronto per accertarela presenza di impairment loss – è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nelmaggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso: il primo è stato stimatofacendo riferimento ai multipli di mercato; il secondo è stato quantificato sulla base dei flussiattesi dall’impresa partecipata, sulla base dei piani previsionali 2017-2019. Per le partecipazionidetenute in Editoriale Libertà SpA e Editoriale Corriere di Romagna Srl con riferimento alladeterminazione del valore d’uso sono state utilizzate le metodologie e le assunzioni alla basedella determinazione dei flussi di cassa analoghe a quelle descritte nella nota 12.1, ivi inclusequelle relative al tasso di attualizzazione (wacc 6,49%) e all’andamento dei ricavi e dei costi.In particolare per la “CGU Persidera” il fair value less cost to sell si fonda su moltiplicatoridiretti desumibili da società quotate comparabili. Tale approccio appare preferibile rispetto aquello utilizzato in passato che faceva riferimento a transazioni relative a frequenze televisivenel mercato italiano avvenute ormai in un periodo di tempo troppo remoto. Nella determinazione del valore d’uso della CGU in esame, quale metodo di controllo, è stato,invece, utilizzato il piano previsionale 2017-2019 approvato dal Consiglio di Amministrazionedi Persidera SpA in data 25 gennaio 2017.Il tasso di attualizzazione dei flussi previsti è pari all’8,16% tenuto conto delle caratteristichespecifiche del business e della società. Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2016 sulle partecipazioni inPersidera SpA, Editoriale Corriere di Romagna Srl ed Editoriale Libertà SpA non è emersaalcuna riduzione del valore contabile.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 135

Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2016Le Scienze SpA* 3.351 3.318 3.176 3.007Editoriale Corriere Romagna Srl 1.944 1.966 160 167HuffingtonPost Italia Srl 976 1.331 734 695Editoriale Libertà SpA 26.178 26.182 4.657 4.497Altrimedia SpA 4.150 4.241 2.305 2.419

* Società in joint venture

Ricavi Utili/(perdite) 2015 2016 2015 2016Le Scienze SpA* 3.149 3.251 29 135Editoriale Corriere Romagna Srl 186 187 10 15HuffingtonPost Italia Srl 1.570 1.990 (150) 125Editoriale Libertà SpA 12.498 11.870 1.026 1.165Altrimedia SpA 6.769 6.298 171 127

* Società in joint venture

Ai fini dell’IFRS 12 si riportano di seguito i dati economico-finanziari di Persidera SpA, colle-gata rilevante rispetto al totale delle attività consolidate a partire dall’esercizio in corso.

Persidera SpA 31/12/2015 31/12/2016Attività non correnti 158.636 144.303Attività correnti 42.357 38.625Totale Attività 200.993 182.928Passività non correnti 64.043 49.199Passività correnti 40.783 31.579Totale Passività 104.826 80.778

2015 2016

Ricavi 81.865 80.804

Utile netto 9.832 15.370

Utile complessivo 9.867 15.416

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Altre partecipazioni (4)

Valore di carico al 31 dicembre 2015 3.412Acquisizioni e incrementi 279Cessioni e decrementi (343)Valore di carico al 31 dicembre 2016 3.348

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato136

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2016ANSA Soc. Coop.a r.l. 19,49% 16,92% 2.209 1.902D-Share Srl 9,43% 10,96% 735 1.000Telelibertà SpA 4,32% 4,32% 136 136Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 37,50% 37,50% 78 78Trento Press Service Srl 14,40% - 37 -Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 14 14Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 10 10Gold 5 Srl 20,00% 20,00% 50 50Tavolo Editori Radio Srl - 12,50% - 14Altre partecipazioni - - 143 144TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 3.412 3.348

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Crediti non correnti (5) 31/12/2015 31/12/2016Depositi cauzionali oltre 1 anno 933 889Altri crediti non correnti 1.255 1.109TOTALE CREDITI NON CORRENTI 2.188 1.998

Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte Anticipate

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2015 31/12/2016Da fondi del personale 9.219 10.742 Da fondi rischi 23.287 18.585 Da svalutazione delle attività correnti 28.196 21.996 Da svalutazione delle attività immobilizzate 9.656 11.514 TOTALE 70.358 62.837

Attività per imposte anticipate

31/12/2015 31/12/2016Da fondi del personale 2.943 2.712 Da fondi rischi 6.491 4.893 Da svalutazione delle attività correnti 7.144 5.321 Da svalutazione delle attività immobilizzate 2.584 3.056 TOTALE 19.162 15.982

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 137

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2015 31/12/2016Da minore valutazione dei fondi del personale 4.815 3.568 Da maggiore valutazione delle attività correnti 3 3 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 311.286 323.861 TOTALE 316.104 327.432

Passività per imposte differite 31/12/2015 31/12/2016Da minore valutazione dei fondi del personale 1.265 872 Da maggiore valutazione delle attività correnti 1 1 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 84.779 88.267 TOTALE 86.045 89.140

Al 31 dicembre 2015 il valore dei fondi per imposte anticipate e differite era stato rideterminatoper tener conto della riduzione dell’aliquota Ires introdotta dalla Legge di Stabilità 2016.L’impatto complessivo netto a conto economico riferibile alle imposte anticipate e alle impostedifferite era stato positivo per 9,3 milioni di euro.L’incremento delle imposte differite è principalmente dovuto alla deduzione extracontabiledegli ammortamenti relativi alle testate e alle frequenze radiofoniche del Gruppo.

31/12/2015 31/12/2016Imposte differite accreditate/addebitate (1.519) 271TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO (1.519) 271

Rimanenze (7)

31/12/2015 31/12/2016 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 7.727 (207) 7.520 7.614 (260) 7.354Materiali di stampa (materie prime) 2.133 (30) 2.103 2.493 - 2.493Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 52 - 52 45 - 45Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 274 (7) 267 71 (7) 64Prodotti opzionali resi (prodotti finiti) 4.975 (4.478) 497 2.783 (2.506) 277Altre merci 63 (63) - 63 (63) -TOTALE RIMANENZE 15.224 (4.785) 10.439 13.069 (2.836) 10.233

Al 31 dicembre 2016 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per237 migliaia di euro (al 31 dicembre 2015 era negativa per 716 migliaia di euro), di cui 431migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce“Variazione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2015 tale variazione era positiva per 37migliaia di euro) e 194 migliaia di euro relativi alla variazione positiva delle rimanenze di carta,materie prime, merci e materiale di stampa inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fineesercizio 2015 era negativa per 753 migliaia di euro).

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato138

Crediti commerciali (8)

31/12/2015 31/12/2016Clienti edicole e distributori 13.540 12.439Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 168.407 147.668Crediti verso clienti vari 11.456 12.840Crediti verso imprese del Gruppo 2.243 1.546TOTALE CREDITI COMMERCIALI 195.646 174.493

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidatecon il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia, HuffingtonPost Italia, Persidera).Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in Nota 14.4.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2016 ammonta a 13.379 migliaia di euro (14.500migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

31/12/2016Saldo iniziale 14.500Svalutazioni 2.481Utilizzi (3.544)Disaggregazioni (58)Saldo finale 13.379

Crediti finanziari (9)

31/12/2015 31/12/2016Crediti finanziari 552 222TOTALE CREDITI FINANZIARI 552 222

I crediti finanziari, si riferiscono a rapporti tra la controllata A. Manzoni&C. SpA e le società difactoring.

Crediti tributari (10)

31/12/2015 31/12/2016Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 1.442 2.590Crediti Ires verso controllanti 12.653 11.548Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 132 50Crediti verso l'Erario per IVA 696 327Altri crediti verso l'Erario 937 937TOTALE CREDITI TRIBUTARI 15.860 15.452

I crediti tributari ammontano a 15.452 migliaia di euro, in diminuzione di 408 migliaia di eurorispetto ai 15.860 migliaia di euro del 31 dicembre 2015 per effetto dei minori crediti vantati versola controllante CIR nell’ambito del consolidato fiscale.

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 139

Altri crediti (11)

31/12/2015 31/12/2016

Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 3.029 1.218Depositi cauzionali 78 63Anticipi a fornitori e agenti 2.018 2.453Crediti verso dipendenti e collaboratori 1.444 1.265Altri crediti 18.405 18.353TOTALE ALTRI CREDITI 24.974 23.352

Gli altri crediti si riferiscono soprattutto al credito fiscale sorto nel 2012 in seguito al pagamentodella cartella esattoriale relativa ad un’operazione di usufrutto azionario ed ai corrispettivirelativi sulle cessioni di Seta e All Music esigibili in esercizi successivi.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12)

31/12/2015 31/12/2016

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 167 170Depositi su c/c presso banche e poste 110.288 148.259Denaro e valori in cassa 65 108Ratei attivi su depositi bancari e postali 24 -TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 110.544 148.537

Le disponibilità liquide si attestano a 148.537 migliaia di euro registrando un incremento di37.993 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2015: il positivo flusso della gestioneoperativa, conseguito anche grazie al già citato recupero del ritardo degli incassi della conces-sionaria A.Manzoni&C., è stato pari a 52.101 migliaia di euro ed è stato solo in parteassorbito da attività di investimento e finanziamento per complessivi 14.112 migliaia di euro.

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e adaltra liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad unrischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alleesigenze finanziarie del Gruppo e sono remunerati ad un tasso fisso preventivamente concordato.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato140

Passivo

Capitale sociale (13)Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale ammonta a euro 61.805.893,20 ed è costituito da n.412.039.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2016 non ha subito alcunavariazione.

31/12/2015 31/12/2016N° azioni deliberate 476.383.713 474.933.713N° azioni emesse 412.039.288 412.039.288 di cui: N° azioni proprie 20.979.371 21.395.616

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione dellaCapogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corsodell’esercizio 2016 sono state acquistate n. 930.000 azioni per complessivi 758.663,22 migliaia euroe, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglio al 31dicembre 2016 n. 21.395.616 azioni che rappresentano il 5,193% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di societàcontrollate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani dicompensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti dipartecipazione al capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a riceveregratuitamente azioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà per ibeneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,un’opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di appositedelibere. Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 18 aprile 2013, del 16aprile 2014, del 23 aprile 2015 e del 21 aprile 2016 hanno deliberato l’attribuzione,rispettivamente, di un piano di stock grant 2011, di un piano di stock grant 2012, di un piano distock grant 2013, di un piano stock grant 2014, di un piano di stock grant 2015 e di un piano distock grant 2016 quali strumenti di incentivazione e fidelizzazione del management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un deter-minato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafoglio dellaSocietà (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sono trasferibili esono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione è subordinata al solodecorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione è subordinata al decorrere deitermini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento del valore delle azioni nonché ad

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 141

un ulteriore parametro di performance legato ai risultati economico finanziari del Gruppo.I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzionie dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stockoption e stock grant in essere al 31 dicembre 2016. In particolare si evidenzia che, così comeindicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, manon esercitate, ammontano a 9.549.950 pari al 2,317% del totale delle azioni attualmentecomponenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2002-2010) si rimanda a quanto riportato nellasezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971”, mentre vengono di seguitoriportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016.

Piano di Stock Grant 2011-2012-2013-2014-2015-2016I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012, del 27 giugno 2013, del16 aprile 2014, del 23 aprile 2015 e del 21 aprile 2016, avvalendosi delle deleghe conferiteglidall’Assemblea degli azionisti tenutesi nella medesima data, eccezion fatta per l’Assembleadell’anno 2013, tenutasi invece in data 18 aprile 2013, hanno deliberato, rispettivamente, l’ap-provazione del piano di stock grant 2011, del piano di stock grant 2012, del piano di stockgrant 2013, del piano stock grant 2014, del piano stock grant 2015 e del piano stock grant2016 come da proposta del comitato di Remunerazione, da riservare all’AmministratoreDelegato della Società (esclusivamente in riferimento ai piani di stock grant 2011 e 2012) e adipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinatosecondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendoriferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della societàrilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 705.000) e Performance Units (n. 705.000).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units, che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venisseroraggiunti target di performance aziendale e azionaria, non sono mai state maturate.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 150.473 Time-basedUnits; sono state esercitate 6.248 Time-based Units.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n. 948.750) e Performance Units (n. 948.750).Le Time-based Units sono maturate, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units che sarebbero dovute maturare alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venisseroraggiunti target di performance aziendale e azionaria, sono state in parte maturate ed in partenon maturate.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 348.906 Time-based Unitse 142.052 Performance Units; sono state esercitate 103.429 Time- based Units e 26.565 Per-formance Units; sono scadute nel corso dell’esercizio 325.750 Performance Units.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive 1.395.000Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n. 697.500).

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Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 28 giugno 2015. Le Performance Units sono maturate ematureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo acondizione che vengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 364.059 Time-based Unitse 386.560 Performance Units; sono state esercitate 164.069 Time- based Units e 141.568 Per-formance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 97.492 Time- based Units e 97.492Performance Units.Il 16 aprile 2014, al prezzo di euro 1,70, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.450.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 725.000) e Performance Units (n. 725.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 17 aprile 2016. Le Performance Units matureranno alle medesimedate di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che venganoraggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 479.375 Time-based Unitse 551.252 Performance Units; sono state esercitate 71.877 Time- based Units; sono stateannullate nel corso dell’esercizio 173.748 Time- based Units e 173.748 Performance Units.Il 23 aprile 2015, al prezzo di euro 1,2355, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.420.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 710.000) e Performance Units (n. 710.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 23 aprile 2017. Le Performance Units matureranno alle medesime date dimaturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiuntitarget di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 545.000 Time-based Unitse 545.000 Performance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 165.000 Time- basedUnits e 165.000 Performance Units.Il 21 aprile 2016, al prezzo di euro 0,9531, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.315.000 Units suddivise tra Time-based Units (n. 657.500) e Performance Units (n. 657.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazionea titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2018. Le Performance Units matureranno alle medesime date dimaturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiuntitarget di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2016 a termine di regolamento, sono in circolazione 555.000 Time-based Unitse 555.000 Performance Units; sono state annullate nel corso dell’esercizio 102.500 Time- basedUnits e 102.500 Performance Units.

*****

Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo è statautilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in usoper valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modellidiscreti “binomiali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento difornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.

142 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

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143Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option sonoriassunte nel prospetto seguente.

Piano 2006 II tranche Prezzo medio di esercizio 3,96

Volatilità attesa * 16,56%

Tasso free risk 4,10%

Fair value 0,6938

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option2016 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58

Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23 29,98%

Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%

Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,2404 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81Volatilità attesa * 40,81% 40,81%Tasso free risk 3,63% 3,63%Fair value medio 1,8357 1,6627*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,62% 1,62%

Fair value medio 0,7546 0,6718

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2013 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,83 0,83

Volatilità attesa * 35,00% 35,00%

Tasso free risk 1,42% 1,42%

Fair value medio 0,7875 0,6631

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato144

Stock Grant 2014 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,70 1,70

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,04% 1,04%

Fair value medio 1,5785 1,4501

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2015 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,24 1,24

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 0,5% 0,5%

Fair value medio 1,1900 0,8861

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2016 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,95 0,95

Volatilità attesa * 39,6% 39,6%

Tasso free risk 0,18% 0,18%

Fair value medio 0,9840 0,7508

* Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Al 31 dicembre 2016, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioniammonta a 1.131 migliaia di euro (1.659 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Patrimonio netto di terzi (15)

31/12/2015 31/12/2016Seta SpA 1.568 -Finegil Editoriale SpA 415 426Mo-Net Srl 53 61TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 2.036 487

Debiti finanziari (16)

Debiti finanziari non correntiscadenza scadenza

31/12/2015 31/12/2016 1-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni 79.497 83.526 83.526 -Debiti verso società di leasing e altri finanziatori - - - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 79.497 83.526 83.526 -

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Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 145

Debiti finanziari correnti 31/12/2015 31/12/2016Obbligazioni 5.011 5.394Debiti in c/c verso le banche 35 39Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 37.291 28.135TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 42.337 33.568

Al 31 dicembre 2016 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a88.920 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2015 l’ammontare complessivo del debito era pari a84.508 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo aveva deliberatol’emissione di un Prestito Obbligazionario equity linked per complessivi 100 milioni di euro lacui collocazione era avvenuta il successivo 2 aprile con un pricing definito nella stessa data,tenendo conto del prezzo medio ponderato di mercato dell’azione registrato sul MercatoTelematico Azionario tra l’avvio e la conclusione del processo di raccolta ordini (bookbuilding)e di un premio di conversione del 30% (pari a € 2,1523) ferme restando le prescrizioni dell’art.2441, sesto comma, del Codice Civile.L’operazione era stata regolata mediante emissione di titoli con scadenza 9 aprile 2019. Laproposta di aumento del capitale sociale al servizio del Prestito Obbligazionario, con esclusionedel diritto di opzione ex art. 2441, quinto comma, era stata sottoposta all’AssembleaStraordinaria degli Azionisti, convocata in prima convocazione il giorno 23 luglio 2014. LaSocietà aveva provveduto a richiedere ed a ottenere l’ammissione alla quotazione delleObbligazioni al Third Market (MTF) del Vienna Stock Exchange.Il Prestito Obbligazionario, del valore nominale di complessivi 100 milioni di euro, ha unadurata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestrale a tasso fisso pari al2,625% annuo, pagabile il 9 aprile e l’8 ottobre di ogni anno. Le obbligazioni sono convertibiliin azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione.Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilità diconvertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà di consegnareazioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni e denaro.Pertanto lo strumento era stato ricondotto ad un’obbligazione standard che incorporava lavendita di una opzione di tipo call.Lo strumento era stato originariamente valutato mediante scomposizione dello stesso nelle suedue componenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. In applicazionedel principio IAS 39, la componente Opzione call viene rilevata al fair value mentre, lacomponente di debito del Prestito Obbligazionario Convertibile in maniera residuale rispetto alvalore nominale complessivo dello strumento, al quale vengono aggiunti i costi di transazionedirettamente attribuibili. Il valore di tali componenti era stato rispettivamente di 21 milioni dieuro per la componente Opzione call, classificata nella voce “Debiti finanziari non correnti”, e79 milioni di euro per la componente di debito alla data di rilevazione iniziale.La valutazione della componente di Opzione call era stata effettuata applicando il ModelloBinomiale e utilizzando i parametri di prezzo di mercato delle azioni della Società, volatilità delprezzo azionario, strike price e risk-free rate. Successivamente alla prima rilevazione, lavariazione del fair value (di categoria gerarchica di livello 2) era rilevata a conto economico.La componente di debito inizialmente rilevata in maniera residuale, come sopra detto, era stata

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valutata successivamente al costo ammortizzato, quest’ultimo determinato utilizzando ilcriterio del tasso di interesse effettivo, cosi denominato dallo IAS 39. Alla data del 31 dicembre2014 la valutazione della componente Opzione call era stata pari a 3,9 milioni di euro con uneffetto di provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio2015 e della conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio2015, la Capogruppo ha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioniconvertibili, in caso di esercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contantiinvece che in azioni ordinarie. Tale rinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata,la cui sostanza equivale, secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a unmodifica del regolamento del prestito. Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione(calcolato il medesimo modello applicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia dieuro con un effetto negativo nel conto economico 2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre dalmomento che la sottoscrizione del deed poll ha un effetto analogo alla modifica del prestito,essendo venuto meno il diritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile,definitivo e incondizionato e configurandosi così come uno strumento composto e non piùibrido, la Capogruppo ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzionesopra descritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.

I debiti finanziari verso società di leasing e altri finanziatori includono i debiti per la cessione prosolvendo di crediti commerciali. A partire dall’esercizio 2014 la concessionaria di pubblicità delGruppo ha infatti consolidato le operazioni di Factoring (pro solvendo) con primari istituti dicredito quali:• UniCredit Factoring SpA, per un fido di 20 milioni di euro con un tasso annuo pari

all’Euribor 3 mesi più 1,75%, oltre a commissioni flat dello 0,258% sul valore delportafoglio ceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso;

• Société Général Factoring SpA, per un fido di 20 milioni di euro con un tasso annuo pariall’Euribor 3 mesi più 1,5% oltre a commissioni flat dello 0,18% sul valore del portafoglioceduto, a tempo indeterminato con facoltà di recesso senza preavviso.

Il valore del debito al 31 dicembre 2016 è di 14.045 migliaia di euro verso UniCredit FactoringSpA e di 13.410 migliaia di euro verso Société Général Factoring SpA.

Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi corrente corrente contrattualiSaldo iniziale 10.198 3.598 11.627 44.496 69.919 24.391 45.528Deconsolidamento (100) - - (31) (131) (131) -Utilizzi/rilasci (2.560) (512) (7.863) (1.302) (12.237) (11.887) (350)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 2.895 (2.895)Accantonamenti 3.034 946 3.816 1.882 9.678 5.375 4.303Variazione per attualizzazione 131 - - 64 195 - 195Saldo finale 10.703 4.032 7.580 45.109 67.424 20.643 46.781

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147Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 5.564 3.549 - 36.415 45.528Deconsolidamento - - - - -Utilizzi/rilasci 266 (463) - (153) (350)Giroconti corrente/non corrente (2.670) - - (225) (2.895)Accantonamenti 2.717 946 - 640 4.303Variazione per attualizzazione 131 - - 64 195Saldo finale 6.008 4.032 - 36.741 46.781

Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 4.634 49 11.627 8.081 24.391Deconsolidamento (100) - - (31) (131)Utilizzi/rilasci (2.826) (49) (7.863) (1.149) (11.887)Giroconti corrente/non corrente 2.670 - - 225 2.895Accantonamenti 317 - 3.816 1.242 5.375Saldo finale 4.695 - 7.580 8.368 20.643

Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze legali(che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% allordo delle imposte.

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, davertenze fiscali per operazioni a premio e da altri rischi.

Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi di natura antielusiva: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizionedel Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazionedi Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunsela denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi e dalle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

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Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Capogruppo ha, dal bilancio 2008, effettuatoaccantonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggioriimposte accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, peri quali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamentedalle sanzioni il cui rischio fu qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come“remoto”, sia alla luce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differentigradi di giudizio. Si ricorda infatti che:• i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta

frode fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP,confermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, cosìprosciogliendo con formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli al Grupporispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazioneannullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale,decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto laposizione dell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamentepiù rilevante, concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto lacontestazione relativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31dicembre 2016, darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 376,6 milioni di euro(di cui maggiori imposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 121,4 milioni di euroe sanzioni per 133,8 milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’AmministrazioneFinanziaria non si è limitata semplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti)dei maggiori valori iscritti in sede di allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processodi fusione, ma ha inaspettatamente preteso l’immediato ed integrale assoggettamento atassazione di tale disavanzo per quanto di per sé privo di qualunque valenza reddituale, allastregua di una plusvalenza “realizzata”.In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata,presso la CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi eper gli effetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTRdi Roma con ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto dicontestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi,la Capogruppo ha confermato la valutazione del grado di rischio “probabile” alle operazionidi usufrutto azionario (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto dinanzi la CTR)estendendo, in sede di chiusura dell’esercizio 2012, alle sanzioni, a seguito di recenti econsolidate posizioni della Corte di Cassazione, il medesimo livello di rischio, ed ha qualificatocome meramente “possibile” il rischio legato alle operazioni di ristrutturazione societarie per lequali è risultata soccombente.Su questo tema si evidenzia come, nel corso del 2015, sia stato emanato il D. Lgs. 128 che, oltread avere abrogato la precedente norma anti-elusiva, ha apportato modifiche allo Statuto delcontribuente (legge 212/2000) fornendo all’ordinamento tributario un carattere di maggiorechiarezza tramite l’introduzione di una definizione unitaria degli istituti dell’abuso di diritto edell’elusione fiscale.

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Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Capogruppo aveva provvedutoad accantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,4 milioni di euro (a coperturadei rischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al creditod’imposta sui dividendi, alle relative ritenute subite e agli interessi maturati e alle sanzioni), conriferimento ai periodi di imposta accertati. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguitodi una sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo,si era provveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Al 31 dicembre 2016, anchea seguito di un accantonamento di 347 migliaia di euro per tenere conto degli interessimaturati, il fondo relativo a tale fattispecie ammonta a 35.460 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (18)Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti e maturato al 31 dicembre 2016 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa per idirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDI

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,31% 1,31%Tasso annuo di inflazione 1,5% 1,5%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%*in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2016Saldo iniziale 47.378Aggregazioni / (Disaggregazioni) (3.130)Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 33Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) (74)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 1.449Incremento per interessi finanziari (interest cost) 885Benefici pagati (5.349)Saldo finale 41.192

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Altri fondi per il personale 31/12/2016Saldo iniziale 6. 417Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) (33)Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) (199)Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 364Incremento per interessi finanziari (interest cost) 95Saldo finale 6.644

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2015 2016 31/12/2015 31/12/2016

Giornalisti 1.038 971 1.002 832Operai 208 151 205 171Impiegati 888 929 861 829Dirigenti 67 67 67 65Contratti a termine 49 54 48 43TOTALE 2.250 2.172 2.183 1.940

Debiti commerciali (19)

31/12/2015 31/12/2016• carta 5.792 5.451• stampa 10.272 6.914• trasporti e distribuzione 2.552 2.609• investimenti 3.568 3.811• promozioni 6.478 5.819• prodotti opzionali 7.841 4.354• collaboratori 4.368 4.289• diversi redazionali 4.659 3.808• utenze e manutenzioni 3.244 4.765• altri fornitori 47.730 50.389Debiti per acconti 535 165Debiti verso imprese del Gruppo 2.242 3.627TOTALE DEBITI COMMERCIALI 99.281 96.001

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 3.627 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commercialiverso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia,HuffingtonPost Italia e Persidera). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in Nota 14.4.

I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni.

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Debiti tributari (20)

31/12/2015 31/12/2016Debiti per Irap 204 1.226Debiti per ritenute e IRPEF 8.651 7.845Debiti verso l'Erario per IVA 1.126 873Altri debiti tributari 61 79TOTALE DEBITI TRIBUTARI 10.042 10.023

Altri debiti (21)

31/12/2015 31/12/2016Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 18.176 16.363Debiti vs il personale per ferie 10.455 9.131Debiti vs il personale diversi 13.916 11.508Debiti vs amministratori e sindaci 188 142Ratei passivi 2.322 2.039Debiti per abbonamenti 6.664 5.453Debiti per contributi Legge 62/2001 1.236 442Altri debiti 4.038 5.768TOTALE ALTRI DEBITI 56.995 50.846

13. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (22)

2015 2016 Ricavi da pubblicazioni 246.279 229.060Ricavi da pubblicità 346.017 343.008Lavorazioni c/terzi per stampa 704 1.182Ricavi da vendita scarti e rese 1.483 1.518Ricavi da vendita servizi internet e mobile 1.772 1.643Ricavi cessione diritti e marchi 1.110 1.136Ricavi da vendita contenuti 2.083 2.824Ricavi da vendita altri servizi 5.635 5.109Ricavi da vendita altri prodotti e merci 36 32TOTALE RICAVI 605.119 585.512

I ricavi, pari a 585.512 migliaia di euro, hanno registrato una riduzione del 3,0% rispetto al 2015(605.119 migliaia di euro). Per maggiori dettagli sull’andamento dei ricavi si rimanda a quantoesposto nella relazione sulla Gestione.

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Altri proventi operativi (23)

2015 2016 Contributi 611 847Fitti attivi 3 3Plusvalenze cessioni cespiti 99 1.009Sopravvenienze attive 3.583 4.193Altri proventi 3.695 2.579TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 7.991 8.631

Costi per acquisti (24)

2015 2016

Carta testate, promozioni e pubblicazioni opzionali 38.909 36.584

Materiali per la stampa 10.806 12.924

Acquisto pubblicazioni opzionali 5.246 4.370

Materiali di consumo 1.927 1.639

Altre merci 174 172

Variazione rimanenze materie prime e merci 753 (194)

TOTALE COSTI PER ACQUISTI 57.815 55.495

Costi per servizi (25)

2015 2016Stampa e altre lavorazioni presso terzi 30.207 20.424Distribuzione 18.965 18.087Diritti di riproduzione, SIAE e altri 9.291 9.171Promozioni 16.593 15.703Canoni editore 30.988 43.033Provvigioni agenti e agenzie 25.138 23.621Costi redazionali 50.880 48.960Produzioni radio e Tv 1.226 292Consulenze 7.446 10.241Spese viaggi e soggiorni 7.351 7.473Telefoniche e trasmissione dati 3.011 2.621Manutenzioni e utenze 16.509 16.235Gestione impianti e tecnologie 9.267 11.477Fitti passivi 17.056 13.663Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 3.190 3.112Altri costi per servizi 20.848 21.583TOTALE COSTI PER SERVIZI 267.966 265.696

I costi di stampa registrano nell’esercizio 2016 una flessione di 9.783 migliaia di euro in seguitoal generale decremento della tiratura delle iniziative editoriali del Gruppo Espresso.L’incremento dei canoni editoriali, pari a 12.045 migliaia di euro nell’esercizio 2016, è rilevatodalle concessioni terze.

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Altri oneri operativi (26)

2015 2016Accantonamento fondi rischi e oneri 3.441 4.569Imposte e tasse accessorie 2.013 2.016Spese di rappresentanza e omaggi 445 422Quote associative 2.710 2.629Transazioni e risarcimenti 110 466Sopravvenienze passive 2.360 1.407Svalutazioni e perdite su crediti 3.261 2.681Minusvalenze cessione cespiti 71 19Altri oneri operativi 434 381TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 14.845 14.590

Costi per il personale (27)

2015 2016Salari e stipendi 200.340 192.709Accantonamento per TFR 11.021 10.451Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 765 (40)Accantonamento per ferie 215 (418)Stock Grant 1.659 1.131Incentivi all’esodo 10.434 7.240Altri costi del personale 3.948 3.152TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 228.382 214.225

La voce Costi per il personale aammonta a 214.225 migliaia di euro in diminuzione di 14.157migliaia di euro rispetto all’esercizio 2015 a seguito dei piani di riorganizzazione realizzatinegli esercizi precedenti e per effetto del deconsolidamento della Finegil Nuova Sardegna,Finegil Centro-Sud e Seta.

Ammortamenti e svalutazioni (28)

2015 2016Ammortamento immobilizzazioni immateriali 1.029 1.612Ammortamento immobilizzazioni materiali 13.778 13.303Svalutazione immobilizzazioni immateriali 4 4.440Svalutazione immobilizzazioni materiali 2.218 1.965TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 17.029 21.320

Nel 2016 la voce svalutazioni immobilizzazioni immateriali si riferisce alla svalutazione del valoredella CGU “Finegil Editoriale Livorno” a seguito dell’impairment test.

Nel 2016 la voce svalutazioni immobilizzazioni materiali si riferisce a svalutazioni di impianti emacchinari di stampa.

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Proventi/(oneri) finanziari netti (29)

2015 2016 Dividendi 14 -Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 315 197Utile su cambi 107 83Altri proventi finanziari 438 74Proventi finanziari 860 354Interessi passivi su c/c bancari (1) (1)Spese bancarie accessorie (545) (672)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (6.688) (7.029)Interessi su mutui e finanziamenti (431) (452)Perdite su cambi (154) (93)Oneri finanziari da applicazione IAS (1.414) (1.175)Altri oneri finanziari (490) (119)Oneri finanziari (9.723) (9.541)Plusvalenze da cessione partecipazioni - 2.488Svalutazioni e perdite su partecipazioni (17.112) (108)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (25.961) (6.807)

Nel 2016 la voce plusvalenze da cessione partecipazioni si riferisce alla plusvalenza realizzataa seguito delle cessioni de Il Centro e de La Città e della partecipazione di Seta.

Nel 2015 la voce svalutazioni e perdite su partecipazioni includeva la svalutazione effettuatasul valore di libro di Persidera.

Imposte (30)

2015 2016Imposte correnti (735) (2.128)Imposte differite e anticipate 3.385 (5.649)(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti (347) (347)TOTALE IMPOSTE 2.303 (8.124)

154 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

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Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato con Iresal 27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2015 20161) Utile ante imposte risultante da bilancio 4.537 16.5952) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 1.248 4.564b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 8.079 6.081c. Dividendi (4) -d. Proventi/contributi non tassabili (4.894) (5.590)e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti 132 -f. Rimborso IRES per recupero IRAP D. Lsg. 201/2011 - -g. Effetto fiscale su decremento IRES (9.336) (27)

3) Imposte sul reddito (IRES) (4.776) 5.0284) IRAP 2.126 2.7495) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 3476) Totale imposte da bilancio (2.303) 8.124Aliquota media effettiva (50,76%) 48,95%Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Quota dei terzi (31)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società Finegil Editoriale SpA eMo-Net Srl.

Utile per azione (32)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo peril numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendole azioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionistiordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile perazione base e diluito.

2015 2016Risultato del Gruppo 16.974 10.356 N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 391.060 390.644Utile base per azione 0,043 0,027

2015 2016Risultato del Gruppo 16.974 10.356N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 391.060 390.644N° opzioni (.000) 66.756 65.273Utile diluito per azione 0,037 0,023

155Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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156 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

Dividendi pagati (33)Nell’esercizio 2016 non sono stati distribuiti dividendi.

14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Grupposecondo la comunicazione Consob n. Dem/6064293 del 28 luglio 2006.

31/12/2015 31/12/2016 Crediti finanziari correnti vs imprese del Gruppo 167 170Denaro e disponibilità di banca 110.377 148.367Debiti per conti correnti bancari (35) (39)Disponibilità liquide nette 110.509 148.498Titoli e altre attività finanziarie 552 222Prestito obbligazionario (84.508) (88.920)Altri debiti verso le banche - -Altri debiti finanziari (37.291) (28.135)Altre attività (passività) finanziarie (121.247) (116.833)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (10.738) 31.665

14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che in data 1 agosto 2016 ilGruppo Espresso e ITEDI, dando seguito al memorandum d’intesa sottoscritto lo scorso 2 marzo,hanno firmato l’accordo quadro avente ad oggetto l’integrazione delle due società finalizzata allacreazione del gruppo leader editoriale italiano nonché uno dei principali gruppi europei nel settoredell’informazione quotidiana e digitale. L’operazione consentirà di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, LaStampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso.L’integrazione prevede il conferimento da parte di FCA e Ital Press del 100% delle azioni diItedi in Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, a fronte di un corrispondente aumento di capitaleriservato. Al perfezionamento dell’operazione, CIR deterrà il 43,4% del capitale sociale diGruppo Editoriale L’Espresso SpA, mentre FCA ne deterrà il 14,63% e Ital Press il 4,37%. Suc-cessivamente al perfezionamento dell’integrazione e nei tempi tecnici necessari, FCA distribuiràl’intera partecipazione detenuta in Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ai possessori delle proprieazioni ordinarie. Per effetto di tale distribuzione, EXOR SpA (“EXOR”) riceverà il 4,26% diGruppo Editoriale L’Espresso SpA. Il perfezionamento dell’operazione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autoritàe al verificarsi delle condizioni sospensive tipiche per operazioni di tale tipologia (quali l’otte-nimento delle necessarie autorizzazioni societarie), è previsto per il primo semestre del 2017.Nell’ambito del piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiraturapreviste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa edIl Secolo XIX, in data 7 settembre 2016 il Gruppo Espresso ha definito gli accordi per lacessione dei quotidiani "il Centro" e "la Città di Salerno” e del centro stampa di Pescara. Ilpassaggio ha efficacia dal 1 novembre 2016.

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In data 12 ottobre 2016 il Gruppo Espresso ha raggiunto l’accordo per la cessione, da parte diFinegil Editoriale SpA, dell’intera partecipazione, pari al 71%, nella Seta SpA, editrice di “AltoAdige” e “Il Trentino”. La cessione ha efficacia dal 28 ottobre 2016.In data 1° dicembre 2016 è divenuto efficace il contratto di affitto del ramo d’azienda compren-dente la testata “La Nuova Sardegna”.

14.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

14.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato.In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da unaapposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annualesul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio al 31 dicembre 2016e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il Gruppo Edito-riale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commerciali sia rap-porti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporti commerciali piùrilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la venditadegli spazi pubblicitari, con Somedia SpA per la gestione della distribuzione a livello nazionale, conElemedia SpA per la gestione tecnica dei siti e Rotocolor SpA per l’attività di stampa. Inoltre, laSocietà gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA presta-zioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sot-tolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibilerispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo dellarealtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle societàda essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nel giugno 2016 è stata rinnovatal’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2016-2018.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuatoad avvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati ad amministratorie dipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimo-niali e finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

157Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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14.5 Gestione dei rischiRischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri diprudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento e cheprevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamentemotivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intra-gruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi ditipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centra-lizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussifinanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento,ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente dirafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario. Il Gruppo utilizza prevalentemente duecanali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionale e lacessione pro solvendo dei crediti della concessionaria A. Manzoni&C. SpA.I finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dallalegislazione per l’editoria sono stati completamente estinti nel corso del primo semestre 2015. Per maggiori dettagli in merito al Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked si

rimanda alle Note 4.22 e 11.

Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto alfine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato.

158 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzietrib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA' CONTROLLATEKsolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 170 - - - - 9 - SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 522 1.187 - - - - - - 1.149 - - 1.134 - Persidera SpA 3.845 119 - - - 2.802 - - 39 - - 726 - HuffingtonPost Italia Srl 1.879 196 - - - - - - 167 - - 664 - Editoriale Libertà SpA - 78 - - - 350 - - 5 - - - - Altrimedia SpA 370 99 - - - 53 - - 182 - - - - SOCIETA' CONTROLLANTICIR SpA 908 15 59 759 3.424 224 - 11.548 2 - - 1.086 - Cofide SpA 136 13 - - - - - - 2 - - 8 -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

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Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuarenell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di talerischio, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizia clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sonoeffettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

Maggiori informazioni in merito ai rischi operativi di gestione ed ai rischi connessi allecondizioni generali dell’economia sono fornite nell’apposita sezione della Relazione delConsiglio di Amministrazione.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabellenelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) vieneriportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali dellepassività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimo-niale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

159Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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160 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza venditaAttivo non correnteAltre partecipazioni (4) 3.412 - - - - 3.412 3.412 - - Altri crediti * (5) 2.188 - - 2.188 - - 2.188 101 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 195.646 - - 195.646 - - 195.646 (3.085) - Altri crediti * (11) 19.744 - - 19.744 - - 19.744 (176) - Crediti finanziari** (9) 552 - - 552 - - 552 - - Disponibilità liquide (12) 110.544 - - 110.544 - - 110.544 580 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (79.497) - - (79.497) (92.593) - - Altri debiti finanziari (16) - - - - - (390) - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (35) - - (35) (35) (1) - Prestiti obbligazionari (16) (5.011) - - (5.011) (5.011) (6.688) - Altri debiti finanziari (16) (37.291) - - (37.291) (37.291) (431) - Debiti commerciali (19) (99.281) - - (99.281) (99.281) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei crediti finanziari per derivati 2014 era classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza venditaAttivo non correnteAltre partecipazioni (4) 3.348 - - - - 3.348 3.348 - - Altri crediti * (5) 1.998 - - 1.998 - - 1.998 3 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 174.493 - - 174.493 - - 174.493 (2.424) - Altri crediti * (11) 20.385 - - 20.385 - - 20.385 (257) - Crediti finanziari** (9) 222 - - 222 - - 222 - - Disponibilità liquide (12) 148.537 - - 148.537 - - 148.537 200 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (83.526) - - (83.526) (97.617) - - Altri debiti finanziari (16) - - - - - - - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (39) - - (39) (39) (1) - Prestiti obbligazionari (16) (5.394) - - (5.394) (5.394) (7.029) - Altri debiti finanziari (16) (28.135) - - (28.135) (28.135) (452) - Debiti commerciali (19) (96.001) - - (96.001) (96.001) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari.** Il fair value dei crediti finanziari per derivati 2014 era classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

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161Note illustrative al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2015 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.305 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 108.261Altri debiti finanziari: 37.291 - - - - - - 37.291- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti verso altri finanziatori 37.291 - - - - - - 37.291

Banche c/c passivi 35 - - - - - - 35Debiti commerciali 99.281 - - - - - - 99.281

TOTALE 137.912 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 244.868

ESERCIZIO 2016 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 2.617 100.403 - - - 105.637Altri debiti finanziari: 28.135 - - - - - - 28.135- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti verso altri finanziatori 28.135 - - - - - - 28.135Banche c/c passivi 39 - - - - - - 39Debiti commerciali 96.001 - - - - - - 96.001

TOTALE 125.473 1.319 2.617 100.403 - - - 229.812

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162 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio consolidato

Ageing delle attività finanziarie

Esposizione Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2015

in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 2.188 2.188 - - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (8) 195.646 122.515 73.131 27.215 9.018 5.468 31.430 - -

Credito lordo 210.146 128.841 81.305 27.964 9.225 5.645 38.471 - -Fondo svalutazione (14.500) (6.326) (8.174) (749) (207) (177) (7.041) - (3.335)

Altri crediti * (11) 19.744 19.744 - - - - - - -Credito lordo 20.587 20.294 293 - - - 293 - -

Fondo svalutazione (843) (550) (293) - - - (293) - (176)

TOTALE 217.578 144.447 73.131 27.215 9.018 5.468 31.430 - (3.511) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

Esposizione Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2016

in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 1.998 1.998 - - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (8) 188.831 123.005 65.826 27.017 7.064 3.697 28.048 - -

Credito lordo 202.210 128.524 73.686 27.548 7.215 3.796 35.127 - -Fondo svalutazione (13.379) (5.519) (7.860) (531) (151) (99) (7.079) - (2.481)

Altri crediti * (11) 20.385 20.385 - - - - - - -Credito lordo 21.485 20.899 586 293 - - 293 - -

Fondo svalutazione (1.100) (514) (586) (293) - - (293) - (257)

TOTALE 211.214 145.388 65.826 27.017 7.064 3.697 28.048 - (2.738)

* Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari

14.7 ImpegniAl 31 dicembre 2016 il Gruppo ha impegni in essere per 20.507 migliaia di euro relativi a:• garanzie prestate dalla Capogruppo alle società facenti parti del pool IVA per 13.296 migliaia di

euro;• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 326 migliaia di euro, per la

Capogruppo;• altre garanzie per 6.885 migliaia di euro che si riferiscono principalmente alle fidejussioni della

Capogruppo e delle controllate Elemedia e Finegil Editoriale divisone Nord Est e A. Manzoni & C..

55340_INT@148-162__NOTE_bilancio_def_impaginato 30/03/17 15:35 Pagina 162

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Allegati

55340_INT@163-168_allegati_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 163

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55340_INT@163-168_allegati_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 164

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165Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedute

e attività sociale dalla società

SOCIETA' CAPOGRUPPO

- Gruppo Editoriale L’Espresso SpA Roma 61.806 53,58 CIR SpA

editoriale

SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE

- A. Manzoni & C. SpA Milano 15.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

concessionaria di pubblicità

- Elemedia SpA Roma 25.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

radio, internet e tv satellitare

- Finegil Editoriale SpA Roma 128.799 99,78 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

editoriale

- Mo-Net Srl Assago 36 83 Elemedia SpA

internet (MI)

- Rotocolor SpA Roma 25.000 100 Finegil Editoriale SpA

tipografica

- Somedia SpA Milano 678 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

servizi

SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

- Altrimedia SpA Piacenza 517 35 Finegil Editoriale SpA

concessionaria di pubblicità

- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 1.757 49 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 Finegil Editoriale SpA

editoriale

- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

editoriale

- Le Scienze SpA Roma 103 50 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

editoriale

- Persidera SpA Roma 21.429 30 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

operatore di rete

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

55340_INT@163-168_allegati_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 165

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Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma 10 100 Elemedia SpA

servizi internet

- Club DAB Italia - Società Consortile SpA Milano 240 37,50 Elemedia SpA

servizi di radiodiffusione

- Enotrya Srl (in liquidazione) Roma 77 70 Elemedia SpA

e-commerce

- Ksolutions Srl (in liquidazione) Massa 100 100 Elemedia SpA

servizi internet

- Gold 5 Srl (in liquidazione) Milano 250 20 A. Manzoni & C. SpA

servizi internet

ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 10.783 3,68 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

agenzia di stampa 13,24 Finegil Editoriale SpA

- Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 Finegil Editoriale SpA

produzione e trasmissione informazioni (Slovenia)

- Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpA

ricerche di mercato

- Consorzio Edicola Italiana Milano 51 16,67 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi editoria digitale

- Consuledit Società Consortile a r.l. (in liquidazione) Milano 20 6,64 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

ricerche di mercato 5,48 Finegil Editoriale SpA

- D-Share Srl Modugno 111 10,96 Elemedia SpA

servizi internet (BA)

- Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 0,12 Finegil Editoriale SpA

immobiliare

- Premium Publisher Network consorzio Milano 19 16,96 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi internet

- Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664(.000) $ USA 7,83 Elemedia SpA

servizi internet (USA - MA)

- Tavolo Editori Radio Srl Milano 110 12,5 Elemedia SpA

ricerche di mercato

- Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 Finegil EditorialeSpA

servizi di telediffusione

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

166 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

55340_INT@163-168_allegati_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 166

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167Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Piani di stock op

tion

per i dipen

denti al 31 dicem

bre 2016

ALLEGA

TO N. 2

Piano di Stock Option 2006 - I tranche

850.000

4,33

-

-

850.000

4,33

-

-

-

--

-

-

-

-

-

Piano di Stock Option 2006 - II tranche

850.000

3,96

-

-

225.000

3,96

-

-

-

--

625.000

3,96

0,50

625.000

3,96

Piano di Stock Option straord. 2009 - I tranche

1.267.500

3,84

-

-

325.000

3,84

-

-

-

--

942.500

3,84

0,75

942.500

3,84

Piano di Stock Option straord. 2009 - II tranche

1.267.500

3,60

-

-

325.000

3,60

-

-

-

--

942.500

3,60

1,25

942.500

3,60

Piano di Stock Option straord. 2009 - III tranche

1.515.000

2,22

-

-

437.500

2,22

-

-

-

--

1.077.500

2,22

1,75

1.077.500

2,22

Piano di Stock Option straord. 2009 - IV tranche

820.950

1,37

-

-

217.750

1,37

-

-

-

--

603.200

1,37

2,25

603.200

1,37

Piano di Stock Option ord. 2009 - I tranche

485.150

1,00

-

-

146.300

1,00

-

-

-

--

338.850

1,00

2,75

338.850

1,00

Piano di Stock Option ord. 2009 - II tranche

2.152.200

1,86

-

-

521.200

1,86

-

-

-

--

1.631.000

1,86

3,25

1.631.000

1,86

Piano di Stock option ord. 2010 - I tranche

2.417.500

2,25

-

-

640.000

2,25

-

-

-

--

1.777.500

2,25

3,75

1.777.500

2,25

Piano di Stock option ord. 2010 - II tranche

2.085.400

1,58

-

-

473.500

1,58

-

-

-

--

1.611.900

1,58

4,25

1.611.900

1,58

TOTALE

13.711

.200

2,49

-

- 4.16

1.25

0 2,78

-

-

-

- -

9.549.950

2,37

2,64

9.549.950

2,37

Opzion

i in circolazione

all'inizio de

l periodo

Opzion

i asseg

nate

nel c

orso del periodo

Opzion

i ann

ullate

nel c

orso del periodo

Opzion

i esercita

te

nel c

orso del periodo

Opzion

i in circolazione

a fin

e pe

riodo

Opzion

i esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio di

mercato alla

data d'esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Opzion

i sca

dute

nel p

eriodo

Scadenza

media (anni)

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

55340_INT@163-168_allegati_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 167

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168 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

Time-based Units

156.721

1,81

-

-

-

-

-

-

6.248

1,81

150.473

1,81

613.799

1,81

150.473

1,81

Performance-based Units

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Units

in circ

olazione

all'inizio de

l periodo

Units asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units annullate nel

corso del p

eriodo

Units

esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in

circ

olazione

a fin

e perio

doUn

its m

aturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Piani di stock gran

t pe

r i dipe

nden

ti al 31 dicem

bre 2016

Stock grant 2011

Units esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

452.335

0,98

-

-

-

-

-

-

103.429

0,98

348.906

0,98

868.750

0,98

348.906

0,98

Performance-based Units

494.367

0,98

-

-

-

-

325.750

0,98

26.565

0,98

142.052

0,98

543.000

0,98

142.052

0,98

Units

in circ

olazione

all'inizio de

l periodo

Units asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units annullate nel

corso del p

eriodo

Units esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in

circ

olazione

a fin

e perio

doUn

its m

aturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock grant 2012

Units esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

625.620

0,83

-

-

97.492

0,83

-

-

164.069

0,83

364.059

0,83

542.557

0,83

306.608

0,83

Performance-based Units

625.620

0,83

-

-

97.492

0,83

-

-

141.568

0,83

386.560

0,83

419.417

0,83

205.969

0,83

Units in

circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units annullate nel

corso del p

eriodo

Units esercita

te nel

corso del p

eriodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in

circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock grant 2013

Units esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units sca

dute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

725.000

1,70

-

-

173.748

1,70

-

-

71.877

1,70

479.375

1,70

232.517

1,70

160.640

1,70

Performance-based Units

725.000

1,70

-

-

173.748

1,70

-

-

-

-

551.252

1,70

-

-

-

-

Units in

circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units annullate nel

corso del p

eriodo

Units esercita

te nel

corso del p

eriodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in

circ

olazione

a fin

e perio

doUn

its m

aturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock grant 2014

Units esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units scadu

te nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

710.000

1,24

-

-

165.000

1,24

-

-

-

-

545.000

1,24

-

-

-

- Performance-based Units

710.000

1,24

-

-

165.000

1,24

-

-

-

-

545.000

1,24

-

-

-

-

Units in

circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units annullate nel

corso del p

eriodo

Units esercita

te nel

corso de

l periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in

circ

olazione

a fin

e pe

riodo

Units

maturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant 2015

Units esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units scadu

te nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

-

-

657.500

0,95

102.500

0,95

-

-

-

-

555.000

0,95

-

-

-

-

Performance-based Units

-

-

657.500

0,95

102.500

0,95

-

-

-

-

555.000

0,95

-

-

-

-

Units in

circ

olazione

all'inizio del p

eriodo

Units asseg

nate nel

corso de

l periodo

Units annullate nel

corso del p

eriodo

Units esercita

te nel

corso del p

eriodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in

circ

olazione

a fin

e perio

doUn

its m

aturate ne

l corso

perio

do (com

prensiv

e di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Stock

grant 2016

Units esercita

bili

a fin

e pe

riodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Units scadute nel corso

del p

eriodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

55340_INT@163-168_allegati_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 168

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Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

55340_INT@169-172_Attestaz_bil_consolid_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 169

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55340_INT@169-172_Attestaz_bil_consolid_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 170

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | 171

55340_INT@169-172_Attestaz_bil_consolid_impaginato 30/03/17 15:20 Pagina 171

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Relazione della Società di Revisione

55340_INT@173_176_Relazione soc_rev_impaginato 05/04/17 12:35 Pagina 173

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55340_INT@173_176_Relazione soc_rev_impaginato 05/04/17 12:35 Pagina 174

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175Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

55340_INT@173_176_Relazione soc_rev_impaginato 05/04/17 12:35 Pagina 175

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176 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

55340_INT@173_176_Relazione soc_rev_impaginato 05/04/17 12:35 Pagina 176

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Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpAal 31 dicembre 2016

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2015 2016Attività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 2.253.453 2.686.931 Immobilizzazioni immateriali (1) 222.914.311 223.347.790 Immobilizzazioni materiali (2) 7.458.200 10.351.747 Partecipazioni (3) 354.287.103 355.918.913 Crediti non correnti (4) 1.450.242 1.432.760 Attività per imposte anticipate (5) 9.283.558 6.979.321 ATTIVITA' NON CORRENTI 595.393.414 598.030.531 Rimanenze (6) 6.386.845 6.268.048 Crediti commerciali (7) 77.532.126 80.274.307

di cui verso società correlate 75.351.000 (97,2%) 77.510.207 (96,6%)

Crediti tributari (8) 15.064.441 18.322.563 di cui verso società correlate 13.474.680 (89,4%) 16.425.105 (89,6%)

Altri crediti (9) 18.476.205 14.350.734 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 111.262.608 128.343.868

di cui verso società correlate 23.796.473 (21,4%) 6.119.408 (4,8%)

ATTIVITA' CORRENTI 228.722.224 247.559.519 TOTALE ATTIVO 824.115.638 845.590.050

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2015 2016Capitale sociale (11) 61.805.893 61.805.893 Riserve (12) 83.899.774 84.429.064 Utili (perdite) a nuovo 355.612.554 350.973.143 Utile (perdita) d'esercizio (4.037.533) 17.402.407PATRIMONIO NETTO 497.280.689 514.610.507 Debiti finanziari (13) 79.496.874 83.525.789 Fondi per rischi ed oneri (14) 37.867.407 38.505.287 TFR e altri fondi per il personale (15) 22.821.156 20.351.977 Passività per imposte differite (5) 58.402.752 60.972.691 PASSIVITA' NON CORRENTI 198.588.188 203.355.744 Debiti finanziari (13) 22.579.426 27.392.251

di cui verso società correlate 17.568.216 (77,8%) 21.997.641 (80,3%)

Fondi per rischi ed oneri (14) 11.623.695 10.350.398 Debiti commerciali (16) 59.681.305 59.716.715

di cui verso società correlate 20.685.112 (34,7%) 23.128.112 (38,7%)

Debiti tributari (17) 5.814.425 5.148.325 di cui verso società correlate 969.040 (16,7%) 220.895 (4,3%)

Altri debiti (18) 28.547.910 25.016.110 PASSIVITA' CORRENTI 128.246.761 127.623.798 TOTALE PASSIVITA' 326.834.949 330.979.543 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 824.115.638 845.590.050

Le note da pag 185 a pagina 238 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

178 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

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Conto Economico

Anno Anno(euro) Note 2015 2016Ricavi (19) 283.230.258 263.341.334

di cui verso società correlate 146.557.383 (51,7%) 134.588.871 (51,1%)

Variazione rimanenze prodotti (6) 36.914 (430.180) Altri proventi operativi (20) 3.942.624 4.924.356

di cui verso società correlate 25.859 (0,7%) 7.017 (0,1%)

Costi per acquisti (21) (33.923.747) (30.850.016) di cui verso società correlate (1.509.032) (4,4%) (1.355.908) (4,4%)

Costi per servizi (22) (148.586.158) (139.570.873) di cui verso società correlate (52.270.331) (35,2%) (47.667.714) (34,2%)

Altri oneri operativi (23) (5.416.382) (5.193.941) di cui verso società correlate (23.634) (0,4%) (37.743) (0,7%)

Costi per il personale (24) (96.538.380) (95.207.553) di cui verso società correlate 6.382 (-) 328.527 (-)

Ammortamenti e svalutazioni (25) (3.455.941) (3.470.035) Risultato operativo (710.812) (6.456.908) Proventi/(Oneri) finanziari netti (26) (32.128.964) (5.191.331)

di cui verso società correlate (24.824.694) (77,3%) 342.120 (-)

Dividendi (27) 20.224.299 25.305.802 di cui verso società correlate 20.224.299 (100,0%) 25.305.802 (100,0%)

Risultato ante imposte (12.615.477) 13.657.563 Imposte (28) 8.577.945 3.744.843

di cui verso società correlate 6.221.677 (72,5%) 7.769.129 (-)

RISULTATO NETTO (4.037.533) 17.402.407

Conto Economico Complessivo Anno Anno(euro) 2015 2016RISULTATO NETTO (4.037.533) 17.402.407 Altre componenti del conto economico complessivo Utili/(perdite) attuariali 2.479.765 (567.178) Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita - - Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (714.272) 120.298 Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali 1.765.493 (446.880) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (2.272.039) 16.955.527

Le note da pag 185 a pagina 238 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

179Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Rendiconto Finanziario Anno Anno(migliaia di euro) Note 2015 2016ATTIVITÀ OPERATIVA Risultato di periodo (4.038) 17.401 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (26) 3.455 3.471 - Fair value stock option (25) 1.659 1.131 - Variazione netta fondi del personale (16) (5.103) (2.469)

di cui verso società correlate 173 (-) 95 (-)

- Variazione netta fondi rischi e oneri (15) (7.221) (635) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni 189 - - Minusvalenze (plus.) cessione partecip. e titoli (829) (2.000) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 25.986 - - (Proventi) per dividendi (20.224) (25.305) Autofinanziamento (6.126) (8.406) Variazione del circolante e altri flussi 14.952 3.019

di cui verso società correlate 14.686 (98,2%) 3.334 (110,4%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA 8.826 (5.387) di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (1.821) (2.094)

di cui verso società correlate 610 (-) 342 (-)

Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito 868 5.934 di cui verso società correlate * 868 (100,0%) 5.934 (100,0%)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (3.067) (6.328) Esborsi per acquisto partecipazioni (3.000) (1.772) Incassi da cessione 39.098 2.037 Dividendi incassati (28) 20.224 25.305

di cui verso società correlate 20.224 (100,0%) 25.305 (100,0%)

FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 53.255 19.242 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (Acquisto) vendita di azioni proprie (2.237) (758) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (1.203) -Altre variazioni (1.535) (445) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (4.975) (1.203) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 57.106 12.652 Disponibilità liquide nette iniziali 36.587 93.694 Disponibilità liquide nette finali 93.694 106.346

di cui verso società correlate 6.228 (6,6%) (15.879) (-)

* Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.

Le note da pag 185 a pagina 238 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

180 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

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181Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

Ca

pitale

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zioni Rise

rva Rise

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nuo

vo di periodo

proprio

Situazione

al 3

1 dice

mbre 20

14 61.80

6 2.84

5 (32.38

7) -

50

.923

12

.067

4

6.923 360.399 (5.200) 497.376

Movim

entazio

ne del risu

ltato -

- - - - - - (5.20

0) 5.200

-

Valutazio

ne di o

pzioni su azioni - - - - - 1.659

-

- - 1

.659

Operazioni su azioni proprie - - (2.23

7) - -

- - (1.53

6)

-

(3.773

)

Movim

entazio

ni tr

a ris

erve

- -

- - 1.98

2 (2

.165

) - 1

83

-

-

Altre

variazio

ni - -

- - -

- 4

.290

- -

4

.290

Utile

/(pe

rdita

) di p

eriodo

com

ples

sivo

-

- - - - - - 1

.765

(4

.038

) (2

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)

Situazione

al 3

1 dice

mbre 20

15 61.80

6 2.84

5 (34.62

4) -

52

.905

11

.561

5

1.213 355.611 (4.038) 497.280

Movim

entazio

ne del risu

ltato -

- - - - - - (4.03

8) 4.038

-

Valutazio

ne di o

pzioni su azioni - - - - - 1.131

-

- - 1

.131

Operazioni su azioni proprie - - 80 - - - - (83

9)

-

(759

)

Movim

entazio

ni tr

a ris

erve

- -

- - -

(68

1)

-

6

81

-

-

Altre

variazio

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-

- 2

-

2

Utile

/(pe

rdita

) di p

eriodo

com

ples

sivo

-

- - - - - - (44

7) 1

7.40

2 1

6.95

6

Situazione

al 3

1 dice

mbre 20

16 61.80

6 2.84

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4) -

52

.905

12

.011

5

1.213 350.970 17.402 514.610

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Note illustrative al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

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Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società”) ha per oggetto principale l’at-tività nel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e perio-dica e della editoria on-line.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.90, Roma, Italia.CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi della art. 2497 del Codice Civile.Il titolo Gruppo Editoriale L’Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) diBorsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data27 febbraio 2017, approvandone nel contempo la diffusione.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio di esercizio, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, èstato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Stan-dards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati dalle relative inter-pretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e International Financial ReportingInterpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’International Accounting Standards Boards(IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 6), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2015. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. La forma del pro-spetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liqui-dità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare imedesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto uni-camente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze,ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziariaadottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche,classificate nella voce “Attività immateriali a vita indefinita”, non sono state individuate posterilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottata per ilConto Economico è per natura poichè, considerata l’attività della Società, non si ritiene che laclassificazione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica. Nellaredazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondo il “metodo indiretto”, è riportatala separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investimento, difinanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta iproventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve.

185Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.

3. Criteri di valutazione

3.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzio-ne. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati peracquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costodi acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora ilpagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenzarispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell’attivitàè distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capita-lizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’intero progetto è considerato ricerca.Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui viè evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 3.5.

Testate e marchiLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Tali attività non sonoammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un’indicazioneche l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perditadi valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash gene-rating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sonocontabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripri-stinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valu-tate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quotecostanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, ameno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammorta-mento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine diogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

186 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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187Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

3.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione.Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predispor-re l’attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammoderna-mento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuataesclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente clas-sificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitatia conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, aventedifferente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefinitialmeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazionisignificative.I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui visia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomiche facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairmenttest descritto alla Nota 3.5. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragionialla base della svalutazione.

3.3 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale deli-bera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste perla concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vitautile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare indiminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare unimmediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlatiè rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

3.4 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la venditasono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri onerifinanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

3.5 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suovalore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza di indi-catori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si pro-cede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazione del-

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l’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità gene-ratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripri-stini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, adeccezione di quelli relativi ad avviamenti.

3.6 PartecipazioniLe partecipazioni sono rilevate al costo, ridotto di perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 3.10.

3.7 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completa-mento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivise ne vengono meno i motivi.

3.8 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

3.9 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato.Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista oa termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originaria gene-ralmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazionedella Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.

3.10 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.

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La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sonoclassificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo abreve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scaden-za prefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità dimantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, nonquotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attività finan-ziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per lacessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costidi transazione.Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico ele attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute finoalla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato.Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono sti-mati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabiliz-zata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato larilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

3.11 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

3.12 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

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3.13 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

3.14 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

3.15 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in casodi perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando silibera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

3.16 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Dal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attua-tivi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto(c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFRmaturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFRa forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia opta-to per il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, adun conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato unnuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collo-cavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con piùdi 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani abenefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato comeun “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società siesauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto eco-nomico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del per-sonale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaLa Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano

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gli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc. vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio ditesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazionedella Società nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni La Società ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha appli-cato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

3.17 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accanto-namenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita,nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possaessere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accan-tonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbliga-zione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendi-contazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normalitermini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informa-tiva a riguardo.

3.18 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzandoil criterio dell’interesse effettivo.Le obbligazioni convertibili sono contabilizzate quali strumenti finanziari composti, formati dadue componenti, che sono trattate separatamente solo se rilevanti: una passività ed un’opzionedi conversione. La passività corrisponde al valore attuale dei flussi di cassa futuri, basato sultasso d’interesse corrente alla data di emissione per un equivalente prestito obbligazionario non

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convertibile. Il valore dell’opzione è definito quale differenza fra l’importo netto ricevuto el’ammontare della passività ed è iscritto nel patrimonio netto. Il valore dell’opzione di conver-sione non si modifica nei periodi successivi.Le caratteristiche di conversione del Prestito Obbligazionario equity-linked emesso dalla Socie-tà nel corso del 2014 non avevano consentito la classificazione a patrimonio netto perché con-tenevano clausole contrattuali in cui sia il numero delle azioni che la quantità di denaro con-vertite in azioni variavano. All’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società lafacoltà di consegnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazionedi azioni e denaro. Pertanto, l’opzione era contabilizzata come una passività finanziaria perderivato incorporato, valutata al fair value rilevato a conto economico mentre la passivitàfinanziaria principale (host) era iscritta al costo ammortizzato.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della succes-siva sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società haunilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso diesercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordi-narie. Tale rinuncia risultava definitiva, irrevocabile ed incondizionata, la cui sostanza equiva-le, secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a una modifica del regola-mento del prestito.Si è proceduto pertanto nella stessa data di sottoscrizione del deed poll ad una valutazione afair value dell’opzione con contropartita conto economico e ad una riclassificazione nel Patri-monio Netto del valore del diritto d’opzione. In sostanza il Prestito Obbligazionario Converti-bile ha cessato di essere considerato come uno strumento ibrido (e quindi regolato dallo IAS39) per essere considerato come uno strumento composto regolato dallo IAS 32.

3.19 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rile-vazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumentiderivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o CashFlow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate diret-tamente a conto economico.Nel caso di contratti designati come di copertura, la Società documenta tale relazione alla datadi costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento ooperazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’effi-cacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurataponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto conle variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia dellacopertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata dellacopertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni datadi rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazionedel fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata “quasi completamen-te” dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultatia consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione

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adottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo.La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rile-vando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stes-so esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differente-mente nel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al FairValue Hedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalladata di chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso ven-gono applicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particola-re, nel caso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valoreadeguato al fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazio-ne dell’hedge accounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, inbase alle regole previste per il calcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash FlowHedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazionefutura non avrà luogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovvero nonne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non si mani-festeranno a conto economico.

3.20 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti.In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, alnetto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

3.21 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente.Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero(estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero veri-ficati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni

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sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalitàdelle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscalistabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette ali-quote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazionea conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle socie-tà da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR ai sensi degli artt. 117/129 delTesto Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’adesioneal consolidato fiscale per il triennio 2016-2018. Ciascuna società aderente al consolidato fiscalenazionale trasferisce alla società consolidante il reddito o la perdita fiscale; la società consoli-dante rileva un credito nei confronti delle società che apportano imponibili fiscali pari all’IRESda versare (debito per la società consolidata). Per contro, nei confronti delle società che appor-tano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effetti-vamente compensata a livello di gruppo (credito per la società consolidata). Per la parte di per-dite fiscali delle società consolidate eccedenti la compensazione possibile nell’esercizio a livellodi consolidato fiscale, la società consolidata si iscrive crediti per imposte anticipate tenendoconto della probabilità del loro futuro realizzo nell’ambito del consolidato fiscale. Le societàpartecipanti al consolidato fiscale che presentano oneri finanziari netti indeducibili possonobeneficiare (rendendo quindi deducibili tali oneri) di eccedenze fiscali disponibili in altre societàpartecipanti, contro riconoscimento di un compenso per le eccedenze fiscali rivenienti dallesocietà nazionali partecipanti. Tale compenso, parametrato al relativo risparmio fiscale è liqui-dato alla controllante CIR e rappresenta un costo per le società che ricevono l’eccedenza fiscaleed un provento per le società cedenti.

3.22 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio di esercizio è redatto in euro.Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della datadell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni edalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

3.23 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile diattività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamentonella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passivitàinteressate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che ilcambiamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate apartire dalla data del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile puòinfluire solo sul risultato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia del-l’esercizio corrente sia degli esercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nellemodalità previste di utilizzo dei benefici economici riferibili a un’attività ammortizzabileinfluisce sulla quota di ammortamento dell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro dellavita utile residua dell’attività medesima. L’effetto del cambiamento relativo all’eserciziocorrente è rilevato come provento o onere nell’esercizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugliesercizi futuri è rilevato come provento o onere negli esercizi futuri.

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4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento èrichiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili erilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell’effettoa patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativa è adattata confor-memente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l’informa-zione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata comerichiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamentoè contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei prin-cipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabiliz-zazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazione finanziariasino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazione finanziaria è auto-rizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Amministra-zione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alla datadi riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi di situa-zioni sorte dopo la data di riferimento della relazione finanziaria (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita, per isecondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.Non si sono verificati eventi di rilievo dopo la chiusura del periodo di riferimento della relazionefinanziaria.

6. nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2016A decorrere dal 1° gennaio 2016 sono applicabili le seguenti modifiche di principi e interpre-tazioni che non comportano effetti significativi per la Società:• Amendment allo IAS 1 - Iniziativa di informativa: le modifiche introdotte sono principal-

mente volte a rendere maggiormente chiara l’esposizione delle voci riconducibili alle altrecomponenti di conto economico complessivo.

• Amendment allo IFRS 11 - Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllocongiunto: le modifiche disciplinano la contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attivitàa controllo congiunto, uniformandola a quella prevista per le operazioni di aggregazione aziendale.

195Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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• Amendment allo IAS 16 ed allo IAS 38 - Chiarimento dei metodi di ammortamento accetta-bili: le modifiche chiariscono l’inappropriatezza dell’utilizzo dei metodi basati sui ricavi percalcolare l’ammortamento di un bene.

• Amendment allo “IAS 19 - Benefici per i dipendenti: le modifiche riguardano le modalità dideterminazione dei tassi di sconto utilizzati per attualizzare la passività per benefici succes-sivi alla cessazione del rapporto di lavoro, nonché chiarimenti sulle modalità di rilevazionedei contributi versati dai dipendenti nell’ambito di un piano a benefici definiti.

• Amendments to IAS 16 and IAS 41: Agricoltura, Piante fruttifere. Le modifiche hanno varia-to i requisiti di contabilizzazione delle attività biologiche che soddisfano la definizione di“piante fruttifere” (c.d. “bearer plants”), quali per esempio gli alberi da frutta, che ora rien-treranno nell’ambito di applicazione dello “IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari” e checonseguentemente saranno soggette a tutte le previsioni di tale principio.

• IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts. Lo standard consente ai first-time adopter di con-tinuare a rilevare gli ammontari relativi alle tariffe regolamentate (rate regulated) iscritti inbase ai previgenti principi adottati (per esempio, principi locali), in sede di prima adozionedegli International Financial Reporting Standards.

• Amendments to IAS 27: Metodo del Patrimonio Netto nel bilancio separato (modifiche). Lemodifiche consentono l’utilizzo dell’equity method nel bilancio separato per la contabilizza-zione delle partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture;

• Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS12 and IAS 28). Le modifiche chiariscono che se la Capogruppo (o controllante intermedia)predispone un bilancio in conformità all’IFRS 10 (incluso il caso di una investment entity chenon consolidi le proprie partecipazioni in imprese controllate, ma le valuti al fair value),l’esenzione dalla presentazione del Bilancio consolidato si estende alle controllate di unainvestment entity che sono a loro volta qualificate come investment entity.

• Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS (2010-2012) e (2012-2014): contiene miglioramen-ti e modifiche formali a principi già esistenti.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in viaanticipata dalla SocietàLa Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione deiseguenti principi:

• IFRS 9 - Financial Instruments: Il principio (che entra in vigore dal 1 gennaio 2018) emendasignificativamente il trattamento degli strumenti finanziari e, nella sua versione definitiva,sostituirà lo IAS 39. Allo stato attuale lo IASB ha modificato i requisiti relativi alla classifi-cazione e valutazione delle attività finanziarie attualmente previsti dallo IAS 39. Lo IASB ha,inoltre, pubblicato un documento relativo ai principi per la misurazione al costo ammortiz-zato degli strumenti finanziari e per la valutazione in merito al ricorrere di eventuali impair-ment. La nuova impostazione complessiva in tema di strumenti finanziari è tuttavia oggettonel suo complesso di discussione tra i vari organismi competenti e la data di adozione non èal momento prevedibile. L’impatto dell’adozione di tale principio sulla Società , che non siprevede essere significativo, è attualmente oggetto di analisi.

• IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers: Il principio (che entra in vigore dal 1 gennaio2018) ridefinisce le modalità di rilevazione dei ricavi, che devono essere rilevati al momento deltrasferimento del controllo di beni o servizi ai clienti, e prevede informazioni aggiuntive da forni-re. In particolare, il principio sostituisce i criteri di rilevazione enunciati nello IAS 18 – Ricavi,

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nello IAS 11 – Lavori in corso su ordinazione, nell’IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione dellaclientela, nell’IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, nell’IFRIC 18 Cessioni di attivitàda parte della clientela e nel SIC-31 Ricavi - Operazioni di baratto comprendenti attività pubbli-citaria. L’IFRS 15 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio da o dopo il 1°gennaio 2018e deve esser applicato in modo retroattivo; sono tuttavia consentite alcune semplificazioni. Conl’emendamento dell’aprile 2016 lo IASB ha chiarito alcune disposizione e allo stesso tempo hafornito ulteriori semplificazioni, al fine di ridurre i costi e la complessità, per coloro che applicanoper la prima volta il nuovo standard. Sono attualmente in fase di studio gli impatti derivanti dallafutura applicazione di tale principio.

• IFRS 16 - Leases: Il principio (che entra in vigore dal 1 gennaio 2019, previa omologazione) individuai criteri per la rilevazione, la misurazione e la presentazione nonché l’informativa da fornire con rife-rimento ai contratti di leasing per entrambe le parti, il locatore ed il locatario. L’IFRS 16, introduce ilconcetto di controllo all'interno della definizione di leasing. In particolare, per determinare se un con-tratto rappresenta o meno un leasing, l'IFRS 16 richiede di verificare se il locatario abbia o meno ildiritto di controllare l’utilizzo di una determinata attività per un determinato periodo di tempo. LaSocietà sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione del nuovo standard.

7. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite di valoresu attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e glieffetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l’attualesituazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativoandamento del fatturato pubblicitario, ha reso più difficile la stima delle assunzioni riguardanti l’an-damento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la determinazione del valore d’uso dellecash generating units ai fini della verifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni imma-teriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non si può escludere il concretizzarsi, nelprossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell’esistenzadi perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al perve-nire dei primi dati consuntivi.La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Perrischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze deltriennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

8. informazioni relative a strumenti finanziari

Il 27 ottobre 2014 la Società aveva rimborsato il Prestito Obbligazionario collocato nel 2004per complessivi 185.369 migliaia di euro, a fronte degli ordinari 300 milioni di euro, progres-sivamente ridotti per parziali riacquisti.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società aveva deliberato l’emissione

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di un Prestito Obbligazionario Convertibile equity linked per complessivi 100 milioni di euro.Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente. Pertan-to lo strumento è stato ricondotto ad un’obbligazione standard che incorpora la vendita di unaopzione di tipo call. La tecnica di valutazione ha richiesto di scorporare lo strumento nelle suedue componenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. La componente debito del Prestito Obbligazionario Convertibile era stata valutata applicandoil metodo del costo ammortizzato, mentre la componente Opzione call era stata inizialmentevalutata al fair value con classificazione tra i Debiti finanziari per strumenti derivati non cor-renti. Alla data del 31 dicembre 2014 la valutazione della componente Opzione call era statapari a 3,9 milioni di euro con un effetto di provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 edella conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Societàha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di eserci-zio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Talerinuncia risultava definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale, secondo la giu-risdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento del prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modello applicatoal 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nel conto economico2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione del deed poll ha un effettoanalogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzione call afavore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi così come unostrumento composto e non più ibrido, la Società ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importodell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sono assi-stiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant.

9. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2015 31/12/2016Testate 220.661 220.661Concessioni e licenze 2.253 2.687TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 222.914 223.348 di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 220.661 220.661 Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 2.253 2.687

Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente.Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

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Attività immateriali a vita utile indefinita

Testate

31/12/2016Situazione inizialeCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo iniziale 220.661MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo finale 220.661

Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita, è presente la testata la Repubblica il cuivalore contabile, pari a 220.527 migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2015.

L’impairment test effettuato sulla CGU di cui la testata “la Repubblica” ne è parte rilevante,ha accertato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valorerecuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to selle il valore d’uso. Nel caso specifico è il valore d’uso.

La determinazione del valore d’uso della Cash Generating UnitSulla determinazione del valore d’uso della cash generating unit, si è proceduto all’attualizzazione– ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generatidall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altri termini, ilvalue in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nella varianteunlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi analiticamenteattesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali e la determinazione del terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è stato necessario valutarel’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità; le attese riguardanti le possibili variazioni in ordineall’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegareed altri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimentonella specifica unità.L’approccio prescelto per il calcolo del valore d’uso e del tasso di attualizzazione è quello c.d.“post-tax”. Tale approccio è riconosciuto dall’OIV (Organismo Italiano di Valutazione) e supe-ra i limiti dell’approccio c.d. “pre-tax”, oggetto di dibattito nella comunità professionale perla semplificazione della stima degli effetti dello scudo fiscale. Il tasso di attualizzazione è stato stimato al netto delle imposte, in coerenza con le configura-zioni dei flussi da scontare. Nel caso di specie, è stato adottato il costo medio del capitale inve-stito (wacc) del Gruppo Espresso pari al 6,49%.I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2016 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle CGU di riferimento, desumibili dal Budget 2017 e dal Piano Triennale 2017-2019

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approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 1 febbraio 2017, con riferimento ai risul-tati e agli obiettivi di business. A differenza dei test di impairment effettuati al 31 dicembre 2015, non è stata ipotizzata alcunaestensione di periodo esplicito. Nello specifico, anche per la precedente chiusura i test in oggetto erano predisposti sulla previ-sione dei flussi di cassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget2016 e dal Piano Triennale 2016-2018 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettiva-mente in data 21 gennaio 2016 e 24 febbraio 2016. Tuttavia, né le azioni strategiche di razionalizzazione dei costi intraprese alla data di valutazio-ne, né quelle di potenziamento della capacità di generare ricavi riflesse nei documenti soprarichiamati prevedevano la completa entrata a regime entro l’ultimo anno di previsione esplicita.Veniva pertanto esteso il periodo di previsione sino al quinto anno per meglio quantificare erappresentare gli effetti della completa implementazione delle azioni in oggetto. Tale estensioneveniva implementata in accordo con la prassi professionale e con le linee guida dettate dall’OIV(Organismo Italiano di Valutazione), le quali recitano che “[…] in presenza di un marcatodistacco tra i parametri dell’ultimo anno di previsione analitica e i parametri stabilizzati utiliz-zati ai fini della stima del valore terminale, può essere previsto uno o più periodi di accosta-mento progressivo dagli uni agli altri aggiungendo al periodo di previsione esplicita uno o piùperiodi intermedi (fading period) prima del calcolo del valore terminale. L’utilizzo di uno o piùfading period può essere utile anche quando il piano non raggiunge un’estensione temporalesufficiente per pervenire ad una stabilizzazione dei driver di valore”1. I fading period inseritiper i test di impairment nel Bilancio 2015 corrispondevano agli esercizi 2019-2020. L’incertez-za inerente alle dinamiche del settore in cui la Società opera (i.e. previsioni sul mercato dellapubblicità e su quello diffusionale), incrementata a seguito del prolungamento dell’orizzonteprevisionale, veniva ridotta considerando la media dei risultati di periodo quale reddito nor-malizzato ai fini della determinazione del terminal value.A differenza di quanto effettuato lo scorso esercizio, non è stato necessario elaborare una estra-polazione dei dati prospettici per ulteriori due anni. Tale circostanza deriva dalla considerazioneche tutte le azioni strategiche trovano implementazione entro il 2019. L’ultimo anno di previsioneesplicita contenuta nel piano industriale approvato (e.g. 2019) è ritenuto rappresentativo di unasituazione normalizzata che possa essere utilizzata per la stima del valore terminale.In considerazione di quanto sopra esposto, nel presente esercizio è stato pertanto assunto cheil valore terminale sia stimato prendendo a riferimento un flusso terminale (o “a regime”),ovvero il reddito normalizzato, determinato sulla base del margine operativo lordo atteso nel-l’ultimo anno di previsione analitica (2019), da cui sono dedotti gli esborsi per investimentinormalizzati, nonché le imposte sul reddito operativo. La variazione del capitale circolantecommerciale è stata assunta pari a zero.Si assume altresì che il tasso di crescita “g” sia nullo.

La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti didismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessionepuò essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori discambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti tran-

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1 PIV - Principi Italiani di Valutazione, OIV 2015

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sazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approcciometodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale, alle quali sono allo-cate le testate.Più esattamente si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione; questo approccio èreso necessario dalla carenza di un mercato attivo di trasferimento di simili cash-generatingunit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazioni rilevate sul mercato per unità assi-milabili a quelle oggetto di verifica.Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” delle cash generating unit di natura editoriale,sono stati impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multiplistorici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales, Enter-prise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali di rife-rimento, per ciascuna cash-generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo di mul-tiplo da applicare, il fatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato opera-tivo (Ebit); in particolare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinata quale mediadel periodo 2017-2019. Per determinare il fair value less cost to sell, si tiene quindi conto delvalore medio risultante dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato chescaturisce dall’applicazione del metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significati-vo” nei casi in cui assuma valori di segno negativo.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2017-2019 I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2016 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2017 e dal PianoTriennale 2017-2019 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 1 febbraio 2017. È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob con-giuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3marzo 2010, la procedura di impairment test del Gruppo Espresso è stata sottoposta in via pre-ventiva all’esame e alla valutazione del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale eapprovata dal Consiglio di Amministrazione del 1 febbraio 2017; successivamente il documentodi impairment test è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazionein un punto precedente e separato all’ordine del giorno della riunione consiliare in cui vieneapprovata la relazione finanziaria.Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali della CGU“la Repubblica” con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, alcontributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2017 si ipotizza una sostanziale stabilità rispetto al 2016 del mercato pubblicitario nelsuo complesso e ciò anche in considerazione di una lieve crescita prevista per il PIL (+0,9%)che risulta comunque insufficiente a determinare una netta inversione di tendenza degli investi-menti. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario registri unacrescita contenuta.Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota sostanzialmente in linea con quantoosservato negli ultimi esercizi, il che comporterebbe per la stampa, un’ulteriore contrazione delproprio peso percentuale e conseguentemente ancora un calo degli investimenti.Gli andamenti del mercato sono stati riflessi nei piani previsionali per gli anni 2017-2019 della

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CGU “la Repubblica” ipotizzando un calo della pubblicità sulla testata cartacea (quotidiano esupplementi), sostanzialmente in linea con l’evoluzione prevista per il mercato, ed una crescitadella raccolta su internet.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2017 relativamente all’andamento delle vendite in edicola delquotidiano “la Repubblica” si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2016.In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola ed in abbonamento di quotidianisi sono ridotte del 48,8% (-5,9% medio annuale), passando da 4,9 a 2,5 milioni di copie mediegiornaliere. Per segmento, i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hannoregistrato un andamento più negativo, perdendo dal 2005 il 58,3% (-7,7% medio annuale) edil 53,8% (-6,8% medio annuale), mentre i quotidiani locali hanno perso il 43,4% (-5,0%all’anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degliultimi anni. Gli ultimi dati disponibili al momento dell’elaborazione del Budget 2017 (ADS aottobre) indicavano per l’anno 2016 un calo complessivo delle vendite in edicola ed in abbo-namento del 7,8% (-8,9% per i quotidiani nazionali e -7,8% per i giornali locali). Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2017 siasimile a quella del 2016; per gli anni successivi di piano si assume una leggera attenuazionedella flessione.Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita dei ricavidell’edizione digitale del quotidiano su pc, mobile e tablet che impatta positivamente sui ricavidella CGU “la Repubblica”.I piani 2017-2019 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina del quo-tidiano che permette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionaliIl Budget 2017 ed i successivi anni di piano prevedono una sostanziale stabilità dei marginidelle iniziative collaterali vendute in abbinamento con il quotidiano, riflettendo la sostanzialesaturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2017-2019 tengono conto di unaserie di interventi di savings:• riduzione della tiratura e della foliazione a seguito del prevedibile calo della diffusione edella raccolta pubblicitaria;• ulteriore razionalizzazione dell’assetto industriale dei centri stampa; • riduzione del costo del lavoro del personale poligrafico attraverso prepensionamenti, proce-dure individuali di incentivazione all’uscita, ricorso all’istituto della “solidarietà”;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto eagenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• ottimizzazione della rese ed efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi dei materiali di stampa, nonchéi maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmenteun tasso di crescita pari a zero.

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Per la CGU “la Repubblica” il valore d’uso risulterebbe uguale al valore contabile di €209,52mn ipotizzando un calo medio annuale del 6,5% del fatturato pubblicitario e dell’8,5% dellecopie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento dei ricavi diffu-sionali e pubblicitari previste nel piano 2017-2019, il valore d’uso recuperabile della CGU “laRepubblica” risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione deiflussi previsti (wacc) pari al 8,28% anziché al 6,49% attualmente utilizzato.

Altre immobilizzazioni immateriali La categoria “Concessioni e licenze” è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, datoche si stima una vita utile di 3 anni.La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Concessioni e licenze31/12/2016

Situazione inizialeCosto originario 25.692 Fondi ammortamento, svalutazioni (23.438) Saldo iniziale 2.253 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 1.516 Decrementi - Riclassifiche 37MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.120) Decrementi - Situazione finaleCosto originario 27.245 Fondi ammortamento, svalutazioni (24.558) Saldo finale 2.687

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni immateriali ammontanoa 1.516 migliaia di euro e sono stati sostenuti nella categoria “Concessioni licenze e marchi”.Gli acquisti sono principalmente relativi per 238 migliaia di euro al progetto Business Continuity,per 702 migliaia di euro al sistema editoriale e per 150 migliaia di euro allo sviluppo del nuovosistema di gestione delle collaborazioni redazionali.

203Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2015 31/12/2016Fabbricati ed edifici 317 267Migliorie su beni di terzi 1.830 4.486 Impianti e macchinari 3.568 3.589 Mobili, dotazioni, automezzi 1.634 1.939Immobilizzazioni in corso 107 70Altri beni 2 1 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 7.458 10.352

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che,le vite utili per categoria di beni siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - - Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Fabbricati ed edifici 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 400 Fondi ammortamento, svalutazioni (83) Saldo iniziale 317 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (50) Decrementi - Situazione finale Costo originario 400 Fondi ammortamento, svalutazioni (133) Saldo finale 267

204 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Migliorie su beni di terzi 31/12/2016

Situazione iniziale

Costo originario 25.433

Fondi ammortamento, svalutazioni (23.603)

Saldo iniziale 1.830

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 3.571

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (915)

Decrementi -

Situazione finale

Costo originario 29.004

Fondi ammortamento, svalutazioni (24.518)

Saldo finale 4.486

Impianti e macchinari 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 57.983 Fondi ammortamento, svalutazioni (54.415) Saldo iniziale 3.568 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 627 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (6.064) Decrementi - Situazione finale Costo originario 58.610 Fondi ammortamento, svalutazioni (55.020) Saldo finale 3.589 di cui: Restrizioni per garanzie e impegni -

205Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 45.095 Fondi ammortamento, svalutazioni (43.461) Saldo iniziale 1.634 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.083 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (778) Decrementi - Situazione finale Costo originario 46.178 Fondi ammortamento, svalutazioni (44.240) Saldo finale 1.939

Immobilizzazioni in corso 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 107 Fondi ammortamento, svalutazioni - Saldo iniziale 107 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi -Riclassifiche (37) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi - Decrementi - Situazione finale Costo originario 70 Fondi ammortamento, svalutazioni - Saldo finale 70

206 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Altri beni 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 1.722 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.720) Saldo iniziale 2 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1) Decrementi - Situazione finale Costo originario 1.722 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.721) Saldo finale 1

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontanoa 5.281 migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente nella categoria “Migliorie su benidi terzi” per 3.571 migliaia di euro, “Mobili, dotazioni e automezzi” per 1.046 migliaia dieuro, “Impianti e macchinari” per 1.083 migliaia di euro.Nelle “Migliorie su beni di terzi” i principali acquisti hanno interessato la ristrutturazionepresso la sede redazionale di Roma per 3.445 migliaia di euro e la ristrutturazione delle sedein locazione per 126 migliaia di euro.Nei “Mobili, dotazioni e automezzi” i principali acquisti hanno interessato le dotazionielettroniche relative al Progetto Business Continuity (618 migliaia di euro) e gli arredi dellasede di Roma per 390 migliaia di euro.Negli “Impianti e macchinari” i principali incrementi hanno interessato gli impianti di impiantipresso la sede redazionale di Roma per 583 migliaia di euro.

207Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Partecipazioni (3)Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce. 31/12/2016Situazione iniziale Costo originario 429.897Svalutazioni (75.610)Saldo iniziale 354.287MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.632Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 431.529Svalutazioni (75.610)Saldo finale 355.919

Il valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2016 ammonta a 355.919 migliaia di euro (al 31dicembre 2015 il valore delle partecipazioni ammontava a 354.287 migliaia di euro). Nel corso del 2016 la Società ha effettuato versamenti a coperture perdite di A. Manzoni & C.SpA e Huffongton Post Italia Srl rispettivamente per 1.500 migliaia di euro e 132 migliaia di euro.Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

208 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Percentuale di possesso Patrimonio Netto Valore di carico 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2016

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Finegil Editoriale SpA 99,78% 99,78% 170.553 175.852 176.764 176.764

Manzoni & C. SpA 100,00% 100,00% 11.773 12.461 27.057 28.556

Elemedia SpA 100,00% 100,00% 73.363 70.977 36.098 36.098

Somedia SpA 100,00% 100,00% 2.186 1.786 841 841

TOTALE IMPRESE CONTROLLATE 257.875 261.076 240.760 242.259

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

Persidera SpA 30,00% 30,00% 28.850 28.838 110.588 110.588

Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 88 155 1.361 1.361

Huffington Post Italia Srl* 49,00% 49,00% 205 n.d 960 103

TOTALE IMPRESE COLLEGATE 29.143 n.d 112.909 113.042

ALTRE PARTECIPAZIONI*

Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 4,02% 4,02% 855 n.d 454 454

Premium Publisher Network Consorzio 16,96% 16,96% 4 n.d 14 14

Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 9 n.d 10 10

Consuledit Soc. consortile a r.l. 6,64% 6,64% 1 n.d 1 1

TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 869 n.d 479 479

STRUMENTI PARTECIPATIVI*

4 Baby Srl - - 173 n.d 139 139

TOTALE PARTECIPAZIONI 288.060 n.d 354.287 355.919

*L’ultimo bilancio disponibile delle Società è al 31 dicembre 2015.

I dati riclassificati essenziali dei bilanci al 31 dicembre 2016 delle società controllate, sonoriportati nel paragrafo 11.8. Le altre informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nel paragrafo 11.4.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

209Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Crediti non correnti (4)Si riporta il dettaglio della voce. 31/12/2015 31/12/2016Depositi cauzionali oltre 1 anno 367 384 Altri crediti non correnti 1.083 1.049TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.450 1.433

I crediti non correnti si assestano a 1.433 migliaia di euro sostanzialmente in linea con i valorial 31 dicembre 2015. Gli “altri crediti non correnti”, pari a 1.049 migliaia di euro, sono in diminuzione rispetto al31 dicembre 2015 per effetto della componente non corrente del credito emerso a seguito dellacessione della rotativa di stampa sita nello stabilimento di Salerno.

Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (28).

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate

31/12/2015 31/12/2016

Da fondi del personale 2.862 3.011

Da fondi rischi 10.350 9.278

Da svalutazione delle attività correnti 19.715 13.002

Da svalutazione delle attività immobilizzate 2.577 2.713

TOTALE 35.504 28.005

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2015 31/12/2016

Da fondi del personale 751 723

Da fondi rischi 2.893 2.393

Da svalutazione delle attività correnti 4.928 3.123

Da svalutazione delle attività immobilizzate 712 740

TOTALE 9.284 6.979

210 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2015 31/12/2016

Da minore valutazione dei fondi del personale 2.509 1.506

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 212.276 222.157

TOTALE 214.785 223.662

Passività per imposte differite

31/12/2015 31/12/2016

Da minore valutazione dei fondi del personale 627 361

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 57.776 60.611

TOTALE 58.403 60.973

L’incremento delle imposte differite è principalmente dovuto alla deduzione extracontabiledegli ammortamenti relativi alle testate.

31/12/2015 31/12/2016

Imposte differite accreditate/addebitate (714) 120

TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO (714) 120

Rimanenze (6) Le rimanenze al 31 dicembre 2016 ammontano complessivamente a 6.298 migliaia di euroe sono diminuite di 119 migliaia di euro rispetto allo scorso anno (un incremento di 311migliaia di euro relativa alla carta e una flessione di 430 migliaia di euro relativa ai prodotti). Il dettaglio è riportato nella tabella sottostante.

31/12/2015 31/12/2016Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze

lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 5.772 (199) 5.573 6.144 (260) 5.884Materiali di stampa (materie prime) - - - - - -Pubblicazioni testate(prodotti finiti) 52 - 52 45 - 45Pubblicazioni opzionali e multimediali(prodotti finiti) 5.240 (4.478) 762 2.846 (2.507) 339TOTALE RIMANENZE 11.064 (4.677) 6.387 9.034 (2.766) 6.268

211Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Crediti commerciali (7) 31/12/2015 31/12/2016Clienti edicole e distributori 14.920 18.066Crediti verso clienti vari 2.177 1.572 Crediti verso imprese del Gruppo 60.435 60.636 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 77.532 80.274

I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a 80.274 migliaia di euro, si incrementanocomplessivamente di 2.742 migliaia di euro rispetto al 2015. Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l’analisi delle scadenze si rinviaal paragrafo 11.4 “Rapporti con parti correlate” e al paragrafo 11.5 “Gestione dei rischi”.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2016 ammonta a 5.754 migliaia di euro (6.299migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

La movimentazione è la seguente.

31/12/2016Saldo iniziale 6.299Svalutazioni 672Utilizzi/rilasci (1.217)Saldo finale 5.754

Crediti tributari (8) 31/12/2015 31/12/2016Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 979 1.548 Crediti Ires verso controllanti 13.168 15.003 Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 2 42 Crediti verso l'Erario per IVA 515 214 Crediti IVA di Gruppo 307 1.423Altri crediti verso l'Erario 93 93 TOTALE CREDITI TRIBUTARI 15.064 18.323 Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a 18.323 migliaia di euro,aumentano di 3.259 migliaia di euro soprattutto per effetto del maggior credito IRES versola controllante CIR.

Altri crediti (9) 31/12/2015 31/12/2016Depositi cauzionali: entro 1 anno 39 59 Anticipi a fornitori e agenti 209 163 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 1.899 833 Crediti verso dipendenti e collaboratori 748 582 Crediti per cessione immob.ni e partecipazioni 839 839Altri crediti 10.308 9.815 Risconti attivi 4.434 2.060TOTALE ALTRI CREDITI 18.476 14.351

212 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Nelle voci altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenzadegli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 31/12/2015 31/12/2016Denaro e valori in cassa 31 33 Depositi su c/c presso banche e poste 87.419 122.192 Ratei attivi su depositi bancari e postali 16 -Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo 23.797 6.119 TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 111.263 128.344

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine ead altra liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti adun rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazionealle esigenze finanziarie del Gruppo e sono remunerati ad un tasso fisso preventivamente con-cordato.

Le disponibilità liquide aumentano di 17.080 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedenteper effetto del decremento del finanziamento alla controllata A. Manzoni & C. SpA (14.258migliaia di euro).I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospettoriportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioniconnesse al servizio di tesoreria accentrato.

213Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Passivo

Patrimonio NettoL’analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distri-buibilità è evidenziata di seguito.

Utilizzazioni compiute Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota negli ultimi 3 esercizi complessivo utilizzazione disponibile copertura perdite altreCAPITALE SOCIALE 61.806 - - -Sovrappr. Azioni 2.845 B 2.845 - -Ris. diritti d'opzione pres. obb. Conv. - B - - -Riserve per contributi in c/capitale 17.857 ABC 17.857 - -Ris. Conguaglio dividendi 3.869 ABC 3.869 - -Ris. Rivalutazione L. 413/91 786 ABC 786 - -

RISEVE DI CAPITALE 25.356 25.356 - -Riserva legale 12.361 B 12.361 - -Riserva legale 672 ABC 672 - -Riserva facoltativa 30.254 - - -Riserva facoltativa 4.652 B 4.652 - -Riserva facoltativa 318.334 ABC 318.334 2.376 -Utili a nuovo 2.385 ABC 2.385 6.862 -Riserva da utili attuariali (1.477) - - -Riserva legge 675/1977 490 ABC 490 - -Ris. Plusvalenze art. 54 934 ABC 934 - -Avanzo di fusione 9.956 ABC 9.956 - -

RISEVE DI UTILI 378.561 349.784 9.238 - Variazioni positive 52.904 580 - -Variazioni negative - - - -Utili (perdite) a nuovo (3.175) - - -

RISERVA IFRS 49.729 580 - -Riserva per azioni proprie (34.544) - - -Riserva per stock options 12.010 - - -Riserva dir. Opzione Prest. Obbligaz. 4.290 - - -

TOTALE ALTRE RISERVE (18.244) - - -TOTALE 497.208 375.720 9.238 -

Legenda: A – per aumento di capitaleB – per copertura perditeC – per distribuzione ai soci

Al 31 dicembre 2016 le riserve disponibili ammontano a 375.720 migliaia di euro di cui355.862 migliaia di euro distribuibili.

214 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Capitale sociale (11)Al 31 dicembre 2016 il capitale sociale ammonta a euro 61.805.893,20 ed è costituito da n.412.039.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2015 non ha subito alcu-na variazione.

31/12/2015 31/12/2016N° azioni deliberate 476.383.713 476.383.713N° azioni emesse 412.039.288 412.039.288di cui: N° azioni proprie 20.979.371 21.395.616

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esi-stono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto pre-visto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (12) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazionedella Società ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nelcorso dell’esercizio 2016 sono state acquistate n. 930.000 azioni per complessivi 758.663migliaia euro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha inportafoglio al 31 dicembre 2016 n. 21.395.616 azioni che rappresentano il 5,193% del capitalesociale.A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della conse-guente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società haunilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso diesercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordi-narie. Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro. Dal momento che la sotto-scrizione del deed poll ha un effetto analogo alla modifica del prestito, essendo venuto meno ildiritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incondizionatoe configurandosi così come uno strumento composto e non più ibrido, la Società ha riclassifi-cato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopra descritto (4.290 migliaia dieuro) nel Patrimonio Netto nella “Riserva diritti opzione Prestito Obbligazionario 2014”.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primopiano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option e stock grant in essere alla data del 31 dicembre 2016, nonché le relativecaratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2016, il costo complessivo derivante dai piani di stock grant ammonta a 1.131migliaia di euro (ammontava a 1.659 migliaia di euro nel 2015) di cui 680 migliaia di euroriaddebitato alle società del Gruppo per le stock grant assegnate ai rispettivi dipendenti (933migliaia di euro nel 2015).

215Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Debiti finanziari (13)

Debiti finanziari non correnti

scadenza scadenza scadenza 31/12/2015 31/12/2016 1-2 anni 2-5 anni oltre 5 anniObbligazioni 79.497 83.526 - 83.526 -Debiti verso le banche - - - - -Altri debiti finanziari - - - - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 79.497 83.526 - 83.526 -

Debiti finanziari correnti

31/12/2015 31/12/2016Obbligazioni 5.011 5.395 Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 17.568 21.997 TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 22.579 27.392

Al 31 dicembre 2016 il valore del Prestito Obbligazionario ammonta complessivamente a88.920 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2015 l’ammontare complessivo del debito era pari a84.508 migliaia di euro.In data 1 aprile 2014 il Consiglio di Amministrazione aveva deliberato l’emissione di un PrestitoObbligazionario equity linked per complessivi 100 milioni di euro la cui collocazione era avvenuta ilsuccessivo 2 aprile con un pricing definito nella stessa data, tenendo conto del prezzo medioponderato di mercato dell’azione registrato sul Mercato Telematico Azionario tra l’avvio e laconclusione del processo di raccolta ordini (bookbuilding) e di un premio di conversione del 30%(pari a € 2,1523) ferme restando le prescrizioni dell’art. 2441, sesto comma, del Codice Civile. L’operazione era stata regolata mediante emissione di titoli con scadenza 9 aprile 2019. La propostadi aumento del capitale sociale al servizio del Prestito Obbligazionario, con esclusione del diritto diopzione ex art. 2441, quinto comma, era stata sottoposta all’Assemblea Straordinaria degli Azionisti,convocata in prima convocazione il giorno 23 luglio 2014. La Società aveva provveduto a richiedereed a ottenere l’ammissione alla quotazione delle Obbligazioni al Third Market (MTF) del ViennaStock Exchange.Il Prestito Obbligazionario, del valore nominale di complessivi 100 milioni di euro, ha una durata di5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e ha una cedola semestrale a tasso fisso pari al 2,625% annuo,pagabile il 9 aprile ed l’8 ottobre di ogni anno. Le obbligazioni sono convertibili in azioni ordinariedella Società esistenti o di nuova emissione.Il Prestito Obbligazionario Convertibile (convertible bond) conferisce al titolare la possibilità diconvertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel caso specificoall’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà di consegnare azioni, cor-rispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azioni e denaro.Pertanto lo strumento era stato ricondotto ad un’obbligazione standard che incorporava la venditadi una opzione di tipo call.Lo strumento era stato originariamente valutato mediante scomposizione dello stesso nelle sue duecomponenti: una componente di Opzione call ed una componente di debito. In applicazione delprincipio IAS 39, la componente Opzione call è stata rilevata al fair value mentre la componente di

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debito del Prestito Obbligazionario Convertibile, in maniera residuale rispetto al valore nominalecomplessivo dello strumento, al quale sono stati aggiunti i costi di transazione direttamenteattribuibili. Il valore di tali componenti era stato rispettivamente di 21 milioni di euro per lacomponente Opzione call, classificata nella voce “Debiti finanziari non correnti”, e 79 milioni di europer la componente di debito alla data di rilevazione iniziale.La valutazione della componente di Opzione call era stata effettuata applicando il Modello Binomialee utilizzando i parametri di prezzo di mercato delle azioni della Società, volatilità del prezzo azionario,strike price e risk-free rate. Successivamente alla prima rilevazione, la variazione del fair value (dicategoria gerarchica di livello 2) era stata rilevata a conto economico. La componente di debito ini-zialmente rilevata in maniera residuale, come sopra detto, era stata valutata successivamente al costoammortizzato, quest’ultimo determinato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, cosìdenominato dallo IAS 39. Alla data del 31 dicembre 2014 la valutazione della componente Opzionecall era stata pari a 3,9 milioni di euro con un effetto di provento finanziario di 17,1 milioni di euro.Successivamente, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 edella conseguente sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Societàha unilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso di eserci-zio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordinarie. Talerinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata, la cui sostanza equivale, secondo la giuri-sdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamento del prestito. Alla datadel 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato il medesimo modello applicato al 31 dicem-bre 2014) era pari a 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nel conto economico 2015 di 390migliaia di euro. Inoltre dal momento che la sottoscrizione del deed poll ha un effetto analogo allamodifica del prestito, essendo venuto meno il diritto all’Opzione call a favore della Società in modoirrevocabile, definitivo e incondizionato e configurandosi così come uno strumento composto e nonpiù ibrido, la Società ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopradescritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.L’incremento di 4.429 migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo è principalmentedovuto all’incremento dei debiti verso Finegil Editoriale SpA per 2.143 migliaia di euro, verso laRotocolor SpA per 1.559 migliaia di euro e verso la Somedia SpA per 1.896 migliaia di euro.

Fondi per rischi e oneri (14) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale di cui di cui nonlegali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi corrente corrente

Saldo iniziale 4.370 - 4.668 40.453 49.491 11.624 37.867Utilizzi/rilasci (1.906) - (4.668) (57) (6.631) (6.412) (219)Giroconti corrente/non corrente - - - - - 1.427 (1.427)Accantonamenti 1.833 - 3.602 436 5.871 3.712 2.159Variazione per attualizzazione 124 - - - 124 - 124Saldo finale 4.421 - 3.602 40.833 48.856 10.350 38.505

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Parte non correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 2.755 - - 35.113 37.867Utilizzi/rilasci (219) - - - (219)Giroconti corrente/non corrente (1.427) - - - (1.427)Accantonamenti 1.812 - - 347 2.159Variazione per attualizzazione 124 - - - 124Saldo finale 3.045 - - 35.460 38.505

Parte correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 1.615 - 4.668 5.341 11.624Utilizzi/rilasci (1.687) - (4.668) (57) (6.412)Giroconti corrente/non corrente 1.427 - - - 1.427Accantonamenti 21 - 3.602 89 3.712Saldo finale 1.375 - 3.602 5.373 10.350

Le componenti di lungo termine dei fondi, sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% allordo delle imposte.

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoroed il rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo, tra cui il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da ver-tenze fiscali per operazioni a premio e altri rischi.

Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi di natura antielusiva: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazio-

ni di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizio-ne del Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorpora-zione di Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente neassunse la denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relative rite-nute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Società ha, dal bilancio 2008, effettuato accan-tonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggiori impo-ste accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per

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i quali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversa-mente dalle sanzioni il cui rischio fu stato qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo,riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come “remoto”, sia allaluce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differenti gradi di giudizio.Si ricorda infatti che: • i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP, con-fermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendocon formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli alla Societàrispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazioneannullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale,decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posi-zione dell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente piùrilevante, concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la con-testazione relativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31dicembre 2016, darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 376,6 milioni di euro(di cui maggiori imposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 121,4 milioni di euroe sanzioni per 133,8 milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’AmministrazioneFinanziaria non si è limitata semplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti)dei maggiori valori iscritti in sede di allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processodi fusione, ma ha inaspettatamente preteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassa-zione di tale disavanzo per quanto di per sé privo di qualunque valenza reddituale, alla streguadi una plusvalenza “realizzata”. In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pres-so la CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e pergli effetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR diRoma con ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto dicontestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi,la Società ha confermato la valutazione del grado di rischio alle operazioni di usufrutto azio-nario relativamente alle imposte e alle sanzioni (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sulpunto, per motivi procedurali, dinanzi la CTR) estendendo però alle sanzioni, a seguito direcenti e consolidate posizioni della corte di cassazione, il medesimo livello di rischio, ed haqualificato come meramente “possibile” il rischio legato alle operazioni di ristrutturazionesocietarie per le quali è risultata soccombente. Su questo tema si evidenzia come, nel corso del 2015, sia stato emanato il D. Lgs. 128 che, oltread avere abrogato la precedente norma anti-elusiva, ha apportato modifiche allo Statuto delcontribuente (legge 212/2000) fornendo all’ordinamento tributario un carattere di maggiorechiarezza tramite l’introduzione di una definizione unitaria degli istituti dell’abuso di diritto edell’elusione fiscale.Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Società aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,4 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al credito d’im-posta sui dividendi, alle relative ritenute subite e agli interessi maturati e alle sanzioni), con rife-rimento ai periodi di imposta accertati. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguito di

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una sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo, siera provveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Al 31 dicembre 2016, anche aseguito di un accantonamento di 347 migliaia di euro per tenere conto degli interessi maturati,il fondo relativo a tale fattispecie ammonta a 35.460 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (15)Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Indennitàper i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 1,31% 1,31%Tasso annuo di inflazione 1,5% 1,5%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%Tasso annuo rivalutazione TFR 2,625% -Probabilità di anticipazione annua** 3-7% -

* in base alla categoria** in base all’anzianità lavorativa

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessiva-mente a 20.352 migliaia di euro (in diminuzione di 2.469 migliaia di euro rispetto al 2015),sono stati così determinati.

Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2016Saldo iniziale 19.708Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) -Costi/(ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) (85)Costi/(ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 635Incremento per interessi finanziari (interest cost) 366Benefici pagati (3.343)Saldo finale 17.281

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Altri Fondi per il Personale 31/12/2016Saldo iniziale 3.113Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) (100)Costi/(Ricavi) attuariali da esperienza (actuarial gain/loss) 162Costi/(Ricavi) attuariali da cambio tasso (actuarial gain/loss) 190Costi/(Ricavi) attuariali da cambio piano - curtailment (actuarial gain/loss) (335)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 41Benefici pagati -Saldo finale 3.071

Le principali ipotesi attuariali adottate nella determinazione delle obbligazioni future sono stateil tasso di inflazione, l'incremento salariale, la frequenza di turnover e il tasso di attualizzazione.L'analisi di sensitività pertanto è stata fatta su ciascuna ipotesi attuariale rilevante, mostrandogli effetti che ci sarebbero stati a seguito di variazioni ragionevolmente possibili di tali ipotesialla fine dell'esercizio.La Società è sempre stata in grado di far fronte ad eventuali debiti a breve e ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l'assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito .

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio

2015 2016 31/12/2015 31/12/2016Giornalisti 482 458 464 434Operai e impiegati 268 272 266 271Dirigenti 16 16 16 16Contratti a termine 13 11 11 10TOTALE 779 757 757 731

Debiti commerciali (16) 31/12/2015 31/12/2016

Debiti verso fornitori: • carta 4.045 4.220• stampa 7.241 6.438• trasporti e distribuzione 535 119• utenze e telefoniche 961 1.398• investimenti 2.055 2.562• promozioni 3.211 2.978• prodotti opzionali 7.120 3.265• collaboratori 2.520 2.952• redazionali (foto, indagini e agenzie) 3.926 3.355• altri fornitori 7.471 9.310Debiti commerciali verso società del Gruppo 20.597 23.120TOTALE DEBITI COMMERCIALI 59.682 59.717

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I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, aumentano complessivamente di35 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2015.

I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepiloganti nel paragrafo11.4 “Rapporti con parti correlate”.

Debiti tributari (17) 31/12/2015 31/12/2016Debiti per ritenute e IRPEF 3.908 4.170 Debiti verso l'Erario per IVA 892 718 Debiti IVA di Gruppo 969 221 Altri debiti tributari 45 39 TOTALE DEBITI TRIBUTARI 5.814 5.148

I debiti tributari pari a 5.148 migliaia di euro diminuiscono di 666 migliaia di euro rispetto all’eser-cizio 2015.

Altri debiti (18) 31/12/2015 31/12/2016Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 8.334 7.851 Debiti verso il personale per ferie 5.591 4.704 Debiti verso il personale diversi 7.159 4.702 Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci 4 2 Debiti per abbonamenti 5.156 4.526 Debiti contributi Legge 62/2001 218 156 Debiti per contributi su interessi - - Altri debiti 2.086 3.075 TOTALE ALTRI DEBITI 28.548 25.016

Gli altri debiti sono pari a 25.016 migliaia di euro e diminuiscono di 3.532 migliaia di eurorispetto al 31 dicembre 2015.

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10. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (19) 2015 2016Ricavi da pubblicazioni 135.767 127.672Ricavi da pubblicità 137.109 125.045Ricavi cessione diritti e marchi 616 686Ricavi da vendita altri servizi 7.139 7.423Ricavi da vendita servizi internet 1.515 1.395Ricavi da vendita altri prodotti 14 18Ricavi da vendita scarti e rese 1.072 1.101TOTALE RICAVI 283.230 263.341

I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento di 19.889 migliaia di euro (parial -7,0%) rispetto ai dati dell’esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridottidel 6,0%.I ricavi da pubblicità sono diminuiti di 12.063 migliaia di euro (-8,8%).

Altri proventi operativi (20) 2015 2016Contributi 157 62Plusvalenze cessioni cespiti 1 -Sopravvenienze attive 1.604 3.289Altri proventi 2.181 1.573TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 3.943 4.924

Il saldo della voce Altri proventi operativi si assesta a 4.924 migliaia di euro.

Costi per acquisti (21) 2015 2016Carta quotidiani e periodici 26.780 24.036Carta per opzionali e promozioni 2.659 3.159Acquisto beni e merci 3.506 2.758Acquisto materiali per stampa (125) (1)Materiali di consumo 1.104 898TOTALE COSTI PER ACQUISTI 33.924 30.850

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Costi per servizi (22) 2015 2016Stampa e altre lavorazioni presso terzi 44.694 39.333Costi gestione impianti e tecnologie 20.050 17.326Costi redazionali 16.550 16.040Distribuzione 9.656 9.368Diritti di riproduzione, SIAE e altri 6.456 6.425Promozioni 9.214 8.646Consulenze 5.219 7.694Telefoniche e trasmissione dati 1.536 1.487Manutenzioni e utenze 3.681 3.341Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi 8.673 6.139Altri servizi 22.856 23.772TOTALE COSTI PER SERVIZI 148.586 139.571

Altri oneri operativi (23) 2015 2016Accantonamento fondo rischi e oneri 1.354 1.922Imposte e tasse accessorie 622 600Spese di rappresentanza e omaggi 151 142Quote associative 1.124 984Transazioni e risarcimenti 1 114Sopravvenienze passive 1.232 738Svalutazione crediti 714 672Altri oneri operativi 218 23TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 5.416 5.194

Costi per il personale (24) 2015 2016Salari e stipendi 64.263 61.581Oneri sociali 20.866 21.230Accantonamento per TFR 4.773 4.582Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 234 (100)Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto 3.189 4.548Stock Grant 726 451Altri costi del personale 2.488 2.916TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 96.538 95.208

Il costo per il personale si decrementa di 1.330 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2015.

Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi spettanti al personaledirettivo è pari a 0,6 milioni di euro ed 0,1 milioni di euro per stock grant.

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Ammortamenti e svalutazioni (25) 2015 2016Ammortamento immobilizzazioni immateriali 696 1.120Ammortamento immobilizzazioni materiali 2.035 2.350Svalutazione immobilizzazioni materiali 725 -TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 3.456 3.470

La voce svalutazione di immobilizzazioni materiali fa riferimento principalmente alle migliorie dellasede di Roma.

Proventi/(oneri) finanziari netti (26) 2015 2016Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 230 175Utile su cambi 78 56Altri proventi finanziari 647 364Proventi finanziari 955 595Interessi passivi su c/c bancari - (1)Spese bancarie accessorie (77) (59)Interessi su mutui e finanziamenti (26) -Interessi passivi su prestiti obbligazionari (6.688) (7.029)Oneri finanziari su derivati (390) -Perdite su cambi (116) (75)Oneri finanziari da applicazione IAS (528) (532)Altri oneri finanziari (102) (90)Oneri finanziari (7.927) (7.786)Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni 829 2.000Svalutazioni e perdite su partecipazioni (25.986) -TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (32.129) (5.191)

Gli oneri finanziari netti ammontano a 5.191 migliaia di euro; al 31 dicembre 2015 ammonta-vano a 32.129 migliaia di euro prevalentemente a seguito di svalutazioni di partecipazioni(17,1 milioni di euro relativi a Persidera SpA e 8,9 milioni di euro relativi a A.Manzoni & C.SpA, di cui 5,9 milioni di euro di svalutazione risultanti dall’impairment test condotto sullapartecipazione e 3 milioni di euro di copertura perdite contabilizzata direttamente al conto eco-nomico nell’esercizio). Anche senza l’effetto di tali svalutazioni il saldo al 31 dicembre 2016sarebbe stato migliorativo di 952 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente.

Il Prestito Obbligazionario Convertibile collocato il 9 aprile 2014 ha generato nel 2016 inte-ressi passivi complessivi per 7.029 migliaia di euro, di cui 2.615 migliaia di euro interessi dacedole e 4.414 migliaia di euro dal costo ammortizzato.

225Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Dividendi (27) 2015 2016

- da imprese controllate

Finegil Editoriale SpA 8.739 11.168

Elemedia SpA 8.557 10.750

Somedia SpA - 586

- da imprese collegate

Persidera SpA 2.856 2.802

Le Scienze SpA 72 -

TOTALE DIVIDENDI 20.224 25.306

I dividendi incassati nel 2016, che ammontano a 25.306 migliaia di euro, si incrementano di5.082 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2015.

Imposte (28) 2015 20165

Imposte correnti (6.226) (8.125)

Imposte differite e anticipate (2.687) 4.087

Imposte anni precedenti (12) (53)

Oneri fiscali esercizi precedenti 347 347

TOTALE IMPOSTE (8.578) (3.745)

Il sensibile incremento delle imposte rispetto al precedente esercizio è da imputarsi alla riduzionedell’aliquota Ires, introdotta dalla legge di stabilità 2016, che, pur avendo efficacia dal 2017, hadeterminato già dall’esercizio 2015 la riduzione delle imposte anticipate e differite per un effettopositivo netto di 6.559 migliaia di euro.Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato con Iresal 27,5%, e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2015 2016

1) Utile (Perdita) ante imposte risultante da bilancio (12.616) 13.658

2) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) (3.469) 3.756

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 6.625 601

c. Effetto fiscale su decremento aliquota IRES (6.559) (67)

d. Dividendi (5.283) (6.611)

e. Proventi/contributi non tassabili (347) (2.132)

f. Imposte correnti e differite relative anni precedenti (394) (172)

3) Imposte sul reddito (IRES) (9.427) (4.625)

4) IRAP 501 533

5) Oneri fiscali di esercizi precedenti 347 347

6) Totale imposte da bilancio (8.579) (3.745)

Aliquota media effettiva 68,0% -

Aliquota teorica 31,40% 31,40%

226 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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11. Altre informazioni

11.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta dellaSocietà secondo la comunicazione Consob n. Dem/6064293 del 28 luglio 2006.

31/12/2015 31/12/2016

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 23.796 6.119

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (17.568) (21.998)

Denaro e disponibilità di banca 87.466 122.224

Disponibilità liquide nette 93.694 106.346

Prestito obbligazionario (84.508) (88.920)

Altri debiti verso le banche - -

Altri debiti finanziari - -

Altre attività (passività) finanziarie (84.508) (88.920)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 9.186 17.426

La posizione finanziaria netta si è movimentata a seguito dei flussi positivi generati dalla gestio-ne corrente (di cui 25,3 milioni di euro di dividendi percepiti dalle società controllate e collegate)solo parzialmente compensati dall’attività di investimento (6,3 milioni di euro).

11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che in data 1 agosto 2016il Gruppo Espresso e ITEDI, dando seguito al memorandum d’intesa sottoscritto lo scorso 2marzo, hanno firmato l’accordo quadro avente ad oggetto l’integrazione delle due società fina-lizzata alla creazione del gruppo leader editoriale italiano nonché uno dei principali gruppieuropei nel settore dell’informazione quotidiana e digitale. L’operazione consentirà di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, LaStampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso.L’integrazione prevede il conferimento da parte di FCA e Ital Press del 100% delle azioni diItedi in Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, a fronte di un corrispondente aumento di capitaleriservato. Al perfezionamento dell’operazione, CIR deterrà il 43,4% del capitale sociale diGruppo Editoriale L’Espresso SpA, mentre FCA ne deterrà il 14,63% e Ital Press il 4,37%.Successivamente al perfezionamento dell’integrazione e nei tempi tecnici necessari, FCA distri-buirà l’intera partecipazione detenuta in Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ai possessori delleproprie azioni ordinarie. Per effetto di tale distribuzione, EXOR SpA (“EXOR”) riceverà il4,26% di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA. Il perfezionamento dell’operazione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autoritàe al verificarsi delle condizioni sospensive tipiche per operazioni di tale tipologia (quali l’ot-tenimento delle necessarie autorizzazioni societarie), è previsto per il primo semestre del 2017.

11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

227Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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11.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da unaapposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annualesul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio al 31 dicembre 2016e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il Gruppo Edito-riale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commerciali sia rap-porti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporti commerciali piùrilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la venditadegli spazi pubblicitari, con Somedia SpA per la gestione della distribuzione, con Elemedia SpA perla gestione tecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l’attività di composizione estampa. Inoltre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le societàcontrollate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazionidi servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolineache lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai ser-vizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale edi mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle società daessa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nel giugno 2016 è stata rinnovata l’ade-sione al consolidato fiscale per il triennio 2017-2019.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato adavvalersi della particolare disciplina dell’“IVA di Gruppo”.Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimonialie finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

228 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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229Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti GaranzieCosti Ricavi trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestate

SOCIETA' CONTROLLATEFinegil Editoriale SpA 7.538 3.895 - - 2 11.212 4.291 - - 1.003 9.532 172 1.976 S.E.T.A. SpA 2 185 - - 1 - - - - 2 - - 1.192 Elemedia SpA 17.944 7.792 - - - 10.918 8.658 478 103 881 - - 35A. Manzoni & C. SpA 2.017 125.142 - - 1 146 44.690 5.471 895 2.804 - - 7.445 Rotocolor SpA 15.008 305 - - 7 - 270 - - 6.228 7.668 17 1.332 Somedia SpA 10.083 1.409 - - 9 586 30.734 - 424 10.694 4.609 - 2.787 Ksolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 3 - 170 - 9 - - - Mo.Net Srl 51 1 - - - 1 1 - - 19 188 33 - SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 344 1.063 - - - - 1.067 - - 351 - - - HuffingtonPost Italia Srl 1 99 - - - - 123 - - 40 - - - Persidera SpA - - - - - 2.802 1 - - - - - - SOCIETA' CONTROLLANTICofide SpA 135 - - - - - - - - 8 - - - CIR SpA 908 2 - 7.769 - - - - 15.003 1.086 - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

11.5 Gestione dei rischiRischi finanziari L’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiet-tivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, la Società si è dotata di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento eche prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adegua-tamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo cen-tralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo eco-nomico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizza-zione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanzia-ri, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/ investimento, otti-mizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di raffor-zare il potere contrattuale con il sistema bancario. La Società utilizza prevalentemente duecanali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionale e i finan-ziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dalla legi-slazione per l’editoria per un importo iniziale complessivo di 33,8 milioni di euro, che prevedel’abbattimento del costo del finanziamento di alcuni punti percentuali (tasso netto al 2,35%);questi ultimi sono stati completamente estinti nel corso del primo semestre 2015.

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In data 2 aprile 2014 la Società aveva collocato un Prestito Obbligazionario Convertibileequity linked per complessivi 100 milioni di euro: il Prestito conferisce al titolare la possibilitàdi convertire l’obbligazione in un determinato numero di azioni della società emittente; nel casospecifico all’esercizio del diritto di conversione era prevista per la Società la facoltà diconsegnare azioni, corrispondere l’ammontare in denaro o offrire una combinazione di azionie denaro. Il Prestito Obbligazionario, ha una durata di 5 anni (scadenza 9 aprile 2019) e hauna cedola semestrale a tasso fisso pari al 2,625% annuo. Le obbligazioni potranno diventareconvertibili in azioni ordinarie della Società esistenti o di nuova emissione, salva la facoltà dellaSocietà di regolare ogni eventuale richiesta di conversione mediante il pagamento per cassa oattraverso una combinazione di azioni ordinarie e cassa (cash settlement option).A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 e della succes-siva sottoscrizione di un atto formale (deed poll) avvenuta il 28 gennaio 2015, la Società haunilateralmente rinunciato alla facoltà di rimborsare le obbligazioni convertibili, in caso diesercizio del diritto di conversione, mediante pagamento in contanti invece che in azioni ordi-narie. Tale rinuncia risulta definitiva, irrevocabile ed incondizionata la cui sostanza equivale,secondo la giurisdizione inglese a cui è sottoposto il deed poll, a un modifica del regolamentodel prestito.Alla data del 28 gennaio 2015 il fair value dell’opzione (calcolato con il medesimo modelloapplicato al 31 dicembre 2014) era pari ad 4.290 migliaia di euro con un effetto negativo nelconto economico 2015 di 390 migliaia di euro. Inoltre, dal momento che la sottoscrizione deldeed poll ha un effetto analogo alla modifica del regolamento del prestito, essendo venutomeno il diritto all’Opzione call a favore della Società in modo irrevocabile, definitivo e incon-dizionato e configurandosi così il Prestito obbligazionario come uno strumento composto e nonpiù ibrido, la Società ha riclassificato con effetto 28 gennaio 2015 l’importo dell’opzione sopradescritto (4.290 migliaia di euro) nel Patrimonio Netto.Il Prestito Obbligazionario Convertibile ed il relativo pagamento degli interessi non sono assi-stiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant. Con tali operazioni la Società si è assicurata risorse finanziarie a lungo termine tali da prevenireeventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento di ulteriori risorsenon coperte dal cash flow gestionale, la Società potrà attingere ad una serie di linee bancarie“uncommitted” non utilizzate.

Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di otte-nere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al finedi rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenza trale stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. La Società nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell’uti-lizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale

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rischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi aclienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sonoeffettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

Maggiori informazioni in merito ai rischi operativi di gestione ed ai rischi connessi alle condi-zioni generali dell’economia sono fornite nell’apposita sezione della Relazione del Consiglio diAmministrazione.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabellenelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) vieneriportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali dellepassività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patri-moniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fairvalue.

231Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non corrente Altre partecipazioni (3) 619 - - - - 619 619 - -Altri crediti (4) 1.450 - - 1.450 - - 1.450 100 -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 77.532 - - 77.532 - - 77.532 (714) -Altri crediti * (10) 14.042 - - 14.042 - - 14.042 - -Disponibilità liquide (11) 111.263 - - 111.263 - - 111.263 777 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non corrente Altre partecipazioni (3) 619 - - - - 619 619 - -Altri crediti (4) 1.433 - - 1.433 - - 1.433 79 -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 80.274 - - 80.274 - - 80.274 (672) -Altri crediti * (10) 12.290 - - 12.290 - - 12.290 - -Disponibilità liquide (11) 128.344 - - 128.344 - - 128.344 458 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.

232 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo Value a CE a PN a CE a CE autorizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2015 alla iniziale detenute per PASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non correntePrestiti obbligazionari (13) (79.497) - - (79.497) (92.593) - -Altri debiti finanziari (13) - - - - - - (390) -Passivo corrente Banche c/c passivi (13) - - - - - - - -Prestiti obbligazionari (13) (5.011) - - (5.011) (5.011) (6.688) -Altri debiti finanziari (13) (17.569) - - (17.569) (17.569) (62) -Debiti commerciali (16) (59.682) - - (59.682) (59.682) - -

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2016 alla iniziale detenute perPASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non correntePrestiti obbligazionari (13) (83.526) - - (83.526) (97.617) - -Altri debiti finanziari (13) - - - - - - -Passivo corrente Banche c/c passivi (13) - - - - - (1) -Prestiti obbligazionari (13) (5.395) - - (5.395) (5.395) (7.029) -Altri debiti finanziari (13) (21.998) - - (21.998) - (20) -Debiti commerciali (16) (59.717) - - (59.717) (59.717) (2) -

Ageing delle attività finanziarie

ESERCIZIO 2015 Voci di

bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg SvalutazioniAttivo non corrente Altri crediti (4) 1.450 1.450 - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 77.532 63.290 14.242 582 377 146 13.137 -- Credito lordo 96.631 78.462 18.169 582 377 146 17.064 -

- F.do svalutazione (19.099) (15.172) (3.927) - - - (3.927) (714)

Altri crediti (9) 14.042 14.042 - - - - - - - Credito lordo 14.335 14.042 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 93.024 78.782 14.242 582 377 146 13.137 (714)

233Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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ESERCIZIO 2016 Voci di

bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg Svalutazioni

Attivo non corrente

Altri crediti (4) 1.433 1.433 - - - - - -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 80.274 61.002 19.272 1.737 104 24 17.408 -

- Credito lordo 86.028 63.198 22.830 1.737 104 69 20.921 -

- F.do svalutazione (5.754) (2.196) (3.558) - - (45) (3.513) (172)

Altri crediti (9) 12.290 12.290 - - - - - -

- Credito lordo 12.583 12.290 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 93.997 74.725 19.272 1.737 104 24 17.408 (172)

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2015 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.305 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 108.261

Altri debiti finanziari: 17.569 - - - - - - 17.569

- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 17.569 - - - - - - 17.569

Banche c/c passivi - - - - - - - -

Debiti commerciali 59.682 - - - - - - 59.682

TOTALE 78.556 1.319 2.617 2.617 100.403 - - 185.512

ESERCIZIO 2016 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario 1.298 1.319 2.617 100.403 - - - 105.637

Altri debiti finanziari: 21.998 - - - - - - 21.998

- Debiti verso banche per finanziamenti - - - - - - - -

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 21.998 - - - - - - 21.998

Banche c/c passivi - - - - - - - -

Debiti commerciali 59.717 - - - - - - 59.717

TOTALE 83.012 1.319 2.617 100.403 - - - 187.351

234 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

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11.6 Impegni A seguito del completo rimborso dei mutui bancari avvenuti già nel corso del 2015, sono staticompletamente liberati i privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative.Al 31 dicembre 2016 la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 326 migliaia di euro(ammontavano a 248 migliaia di euro nel 2015). Le garanzie prestate ammontano a 19.190migliaia di euro (41.331 migliaia di euro nel 2015) e si riferiscono alle fideiussioni delle con-trollate Finegil Editoriale SpA, Elemedia SpA, Somedia SpA e Manzoni SpA principalmente perl’ottenimento di finanziamenti (per 2.920 migliaia di euro), alle fideiussioni per locazioni pas-sive (per 1.930 migliaia di euro di cui 569 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e1.362 migliaia di euro a favore di terzi), all’obbligazione di pagamento concessa all’Agenziadelle Entrate a garanzia delle eccedenze creditorie realizzate nell’ultimo triennio da alcunesocietà facenti parte del “pool IVA” per 13.296 migliaia di euro (15.382 migliaia di euro nel2015) ed a altre garanzie (per 1.043 migliaia euro di cui 463 migliaia di euro a favore di societàdel Gruppo e 580 migliaia di euro a favore di terzi).

11.7 Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art. 2497-bis comma 4 Cod. Civ.) La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagliatti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell’articolo 2497-bis comma 4 del Codice Civi-le, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell’ultimo bilan-cio d’esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della Situazione Patrimo-niale e Finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2015, nonché del risultato economico consegui-to, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisioneDeloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

235Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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236 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) 2014 2015 Immobilizzazioni immateriali 87 75 Immobilizzazioni materiali 2.593 1.832 Investimenti immobiliari 15.255 14.924 Partecipazioni 764.225 896.131Crediti diversi 245.702 80.214

di cui verso società correlate 245.348 79.694 Imposte differite 8.194 6.494 ATTIVITA' NON CORRENTI 1.036.056 999.670 Crediti diversi 39.071 38.584

di cui verso società correlate 20.897 21.378 Disponibilità liquide 47.232 22.386 ATTIVITA' CORRENTI 86.303 60.971 TOTALE ATTIVO 1.122.359 1.060.640

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2014 2015 Capitale sociale 369.863 342.935 Riserve 366.729 391.953 Utili (perdite) a nuovo 358.854 281.654 Utile (perdita) d'esercizio (27.376) (8.390) PATRIMONIO NETTO 1.068.070 1.008.152Fondi per il personale 856 1.026 PASSIVITA' NON CORRENTI 856 1.026 Banche c/c passivi - - Altri debiti 40.419 39.417

di cui verso società correlate 30.141 30.329 Fondi per rischi e oneri 13.015 12.045 PASSIVITA' CORRENTI 53.434 51.462 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.122.360 1.060.640

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237Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Conto Economico Complessivo

Anno Anno (migliaia di euro) 2014 2015

Ricavi e proventi diversi 4.146 3.654

di cui verso società correlate 3.416 2.698

Costi per servizi (9.429) (6.163)

di cui verso società correlate (350) (280)

Costi per il personale (7.055) (5.395)

di cui verso società correlate (45) (14)

Altri costi operativi (2.205) (2.944)

di cui verso società correlate - (1.220)

Ammortamenti e svalutazioni (747) (641)

RISULTATO OPERATIVO (15.290) (11.489)

Proventi finanziari 9.604 3.745

di cui verso società correlate 7.951 3.601

Oneri finanziari (11.849) (20)

Dividendi 7.614 9.907

di cui verso società correlate 7.580 9.703

Oneri da negoziazione titoli (23.751) (57)

Rettifiche di valore di attività finanziarie (4.410) (10.722)

RISULTATO ANTE IMPOSTE (38.082) (8.636)

Imposte 10.706 1.246

RISULTATO NETTO

DERIVANTE DALLE ATTIVITÀ DI FUNZIONAMENTO (27.376) (7.390)

Risultato attività destinate alla dismissione - (1.000)

RISULTATO NETTO (27.376) (8.390)

Risultato Netto (27.376) (8.390)

Altre componenti del conto economico complessivo - -

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (27.376) (8.390)

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238 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note illustrative al bilancio di esercizio della Capogruppo

11.8 Dati riclassificati essenziali delle società controllate

Patrimonio Posizione Capitale Ricavi Margine Risultato Risultato Netto finanziaria investito operativo operativo Netto(migliaia di euro) netto lordo Finegil Editoriale SpA 176.240 24.110 152.130 146.760 28.087 24.025 17.023S.E.T.A. SpA - - - 8.542 593 342 173Elemedia SpA 70.977 4.457 66.520 93.190 16.229 13.263 8.506A. Manzoni & C. SpA 12.461 (29.438) 41.899 341.577 551 465 (724)Rotocolor SpA 54.591 7.906 46.685 25.775 4.849 (978) (848)Somedia SpA 1.786 7.561 (5.775) 8.371 536 316 207Mo-Net Srl 355 323 32 2.272 401 374 199

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Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della Società di Revisione

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256 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016

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