Gruppo Editoriale L’Espresso · b r e 2 0 1 3 G r u p p o E d i t o r i a le L ’ E s p r e s so...

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Gruppo Editoriale L’Espresso Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2013

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2013

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Gruppo Editoriale L’EspressoSocietà per azioni

Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2013

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Indice

Financial Highlights 9

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2013Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2013 13Andamento del mercato 13Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2013 13Risultati per area di attività 14Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 19Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2013 20Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2013 27Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 30Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti 30Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati) 33Altre informazioni 34Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2013 35

Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971 39

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 51

Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2013Situazione Patrimoniale-Finanziaria 91Conto Economico e Conto Economico Complessivo 92Rendiconto Finanziario 93Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 94Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso 97Allegati 161Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 167Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 171

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2013 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 174Conto Economico e Conto Economico Complessivo 175Rendiconto Finanziario 176Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 177Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA 181Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 235Relazione del Collegio Sindacale 239Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 247

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Denominazione Sociale Gruppo Editoriale L’Espresso Società per Azioni

Capitale Sociale Euro 61.582.993,20

Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n. 00488680588

Partita IVA n. 00906801006

Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 98Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90

Il Consiglio di Amministrazione:Presidente Carlo De Benedetti

Amministratore delegato e Direttore Generale Monica Mondardini

Consiglieri Agar Brugiavini Rodolfo De Benedetti Giorgio Di Giorgio Francesco Dini Sergio Erede Maurizio Martinetti Silvia Merlo Elisabetta Oliveri Tiziano Onesti Luca Paravicini Crespi Michael Zaoui

Il Collegio Sindacale:Presidente Giovanni Barbara

Sindaci Effettivi Silvano Cipolla Marina Scandurra

I Revisori Contabili Deloitte & Touche SpA

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9| Gruppo Editoriale L’Espresso |

Financial Highlights

Principali dati economici

(milioni di euro) 2012 2013 Ricavi 813 712Margine operativo lordo 102 64Risultato operativo 60 31Risultato ante imposte 44 17Risultato netto 22 4

Principali dati patrimoniali/finanziari

(milioni di euro) 31- dic - 2012 31 - dic - 2013Capitale investito netto 666 636Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 558 562

Patrimonio netto di Gruppo 556 560

Patrimonio netto di terzi 2 2

Posizione finanziaria netta (108) (74)Dividendi distribuiti (25) -

Personale

2012 2013Dipendenti alla fine del periodo 2.536 2.425Dipendenti medi 2.614 2.492

Principali indicatori

2012 2013ROS (Risultato operativo/Fatturato) 7,4% 4,4%ROCE (Risultato operativo/Capitale Investito) 9,1% 4,9%ROE (Utile netto/Patrimonio netto) 3,9% 0,7%

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Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Risultati economico-finanziari del GruppoEspresso al 31 dicembre 2013

Risultati consolidati Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato, di cui: 812,7 711,6 -12,4%• diffusione 263,2 248,0 -5,8%• opzionali 44,6 33,6 -24,6%• pubblicità 476,3 403,0 -15,4%• diversi 28,6 27,0 -5,6%Margine operativo lordo 102,4 63,5Risultato operativo 60,4 31,3Risultato ante imposte 44,1 17,3Risultato netto 21,8 3,7

31 dicembre 31 dicembre(€mn) 2012 2013

Posizione finanziaria netta (108,1) (73,5)Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 557,7 562,2• patrimonio netto di Gruppo 555,9 560,2• patrimonio netto di terzi 1,8 2,0Dipendenti 2.536 2.425

Andamento del mercato

Nel corso del 2013 il perdurare della recessioneeconomica ha avuto significativi riflessi sul settoreeditoriale, che ha registrato andamenti negativisia per quanto concerne la raccolta pubblicitariache le diffusioni di quotidiani e periodici.Gli investimenti pubblicitari, secondo i datiNielsen Media Research, hanno mostratoun calo del 12,3% rispetto al 2012.Tutti i mezzi tradizionali hanno riportato flessionisignificative della raccolta: la stampa (-21,2%), latelevisione (-10,0%) e la radio (-9,3%). Ancheinternet, dopo anni di crescita sostenuta, ha registratouna battuta d’arresto (-1,8%, esclusi i motori diricerca in quanto non rilevati da Nielsen).Per quanto concerne in particolare gli inve-stimenti pubblicitari sulla stampa, sia quoti-diani che periodici hanno riportato flessioni

molto significative (-19,5% e -23,9% rispet-tivamente); la pubblicità nazionale è scesadel 24,5% e quella locale ha registrato uncalo meno accentuato, -14,7%. Quanto alle diffusioni, il trend declinantegià registrato nei passati esercizi si è accen-tuato, in un contesto di generalizzata crisidei consumi, sia per i quotidiani che per iperiodici: stime interne basate su dati ADS(Accertamento Diffusione Stampa) indicanonel 2013 una flessione delle vendite dei quo-tidiani del 10,2%.

Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell’esercizio 2013

I ricavi netti consolidati del Gruppo, pari a€711,6mn, registrano un calo del 12,4%rispetto al 2012 (€812,7mn), come conseguenzadella crisi che interessa l’intero settore.I ricavi diffusionali pari a €248,0mn, mostranouna flessione del 5,8% rispetto all’esercizioprecedente (€263,2mn), in un mercato che,come sopra riportato, continua a registrareuna significativa riduzione delle diffusionidei quotidiani (-10,2%). Le buone performance delle testate del Grup-po, in rapporto ai segmenti di mercato diriferimento, si confermano anche nel 2013.Sulla base degli ultimi dati Audipress (Indagine2013/III) e ADS (Dicembre 2013), la Repub-blica si riconferma quale primo quotidianoper numero di lettori medi giornalieri (2,8milioni) e per copie vendute (edicola, abbo-namenti e altri canali di legge).Prosegue, inoltre, lo sviluppo dei prodottidigitali del quotidiano (Repubblica+ e Repub-blica Mobile), che a dicembre 2013 hannosuperato i 75 mila abbonati. Il network dei quotidiani locali, sempre secon-do le ultime rilevazioni Audipress, registra 3milioni di lettori medi giornalieri ed, infine,

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Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 Dicembre 2013

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L’Espresso è al primo posto tra i newsmaga-zines con 2 milioni di lettori. Complessivamente il Gruppo a fine dicembreha superato i 96 mila abbonati alle edizionidigitali di tutte le sue testate giornalistiche.

I ricavi pubblicitari pari a €403,0mn, hannoregistrato una flessione del 15,4% sull’eser-cizio precedente.Per settore, la stampa registra un decrementodella raccolta pubblicitaria del 19,5%, conuna contrazione inferiore a quella dell’interocomparto (-21,2%); la flessione è risultatapiù accentuata per i periodici e più contenutaper i quotidiani locali. Anche le radio subiscono un calo sensibile, -9,5%, in linea con quello dell’intero comparto(-9,3%).Sostanzialmente stabile, infine, la raccolta suinternet, -0,9%, in un mercato che ha registratouna leggera flessione (-1,8%). A questo proposito,si segnala l’ottimo andamento delle audience deisiti del Gruppo: essi hanno raggiunto una mediadi 1,8 milioni di unique browser giornalieri, conun incremento del 4% rispetto al 2012 (datiAWDB, esclusi utenti tablet e smartphone). Inparticolare, Repubblica.itha registrato 1,4 milionidi utenti unici nel giorno medio, confermandosicome primo sito di news in lingua italiana e por-tando il proprio vantaggio sul secondo sito diinformazione al +24% (dati AWDB), ed anche isiti dei quotidiani locali hanno mostrato un signi-ficativo sviluppo con un +17% di audience.

I ricavi diversi, pari a €27,0mn, sono rimastisostanzialmente stabili rispetto al 2012(€28,6mn).

I costi totali registrano una riduzione del9,6%; escludendo le attività di edizionedigitale e televisione digitale terrestre, i cuicosti sono aumentati in quanto attività in svi-luppo, si registra un calo dell’11,2%, graziealle ulteriori misure di razionalizzazione postein essere, in particolare nelle aree industrialied amministrative.

Il margine operativo lordo consolidato è pari a€63,5mn rispetto ai €102,4mn del 2012; lasocietà ha registrato €16,8mn di oneri diriorganizzazione.Il calo del margine operativo lordo ha riguar-dato in modo particolare le attività più forte-mente esposte all’andamento del mercatopubblicitario, radio e quotidiano nazionale;buona, invece, la tenuta del margine operativolordo dei quotidiani locali, relativamente aiquali il calo del fatturato è stato interamentecompensato con la riduzione dei costi.

Il risultato operativo consolidato è pari a€31,3mn rispetto ai €60,4mn dell’esercizioprecedente.

Il risultato netto consolidato riporta un utile di€3,7mn, contro €21,8mn del 2012.

La posizione finanziaria netta consolidata mostraun ulteriore miglioramento, passando dai -€108,1mn di fine 2012 ai -€73,5mn del 31dicembre 2013 con un avanzo finanziario di€34,6mn.

L’organico del Gruppo inclusi i contratti a ter-mine, ammonta a fine dicembre a 2.425dipendenti, in diminuzione di 111 unitàrispetto al 31 dicembre 2012. L’organicomedio del periodo è sceso del 4,7% rispettoa quello dell’esercizio precedente, passandoda 2.614 a 2.492 dipendenti.

Risultati per area di attività

Divisione Repubblica

L’attivitàLa “Divisione Repubblica” comprende l’atti-vità di produzione, realizzazione e commer-cializzazione dei prodotti editoriali relativialla testata la Repubblica (quotidiano nazio-

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nale, 9 edizioni locali ed i supplementi setti-manali Affari&Finanza, Il Venerdì e D).Sulla base degli ultimi dati ADS (mese didicembre 2013) la Repubblica, con 323,5mila copie medie cartacee diffuse in totale, dicui 280,5 mila vendute in edicola, si confermacome primo quotidiano per vendite; inoltresulla base degli ultimi dati Audipress (Indagine2013/III) mantiene il primato della lettura trai giornali d’informazione con 2,8 milioni dilettori giornalieri.

Il mercato dei quotidianiLa diffusione totale dei quotidiani nel 2013ha mostrato un calo del 10,9% e le copievendute in edicola del 10,1% (stima internabasata su dati ADS). All’interno del comparto,i giornali nazionali hanno registrato una con-trazione delle vendite dell’11,5%.La raccolta pubblicitaria sui quotidiani nazio-nali ha subito una flessione del 20,3%, con lapubblicità nazionale in calo del 23,3% equella locale e le altre tipologie del 13,5%(fonte FCP).

Principali dati economici della divisione*

Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato 277,7 234,5 -15,6%Costi operativi e per il personale (261,0) (235,9) -9,6%Margine operativo lordo 16,8 (1,4) n.s.Ammortamenti e svalutazioni (4,8) (2,6) -46,3%Risultato operativo 12,0 (4,0) n.s.* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali

I ricavi complessivi della divisione sonopari a €234,5mn, in flessione del 15,6%rispetto ai €277,7mn del 2012, principal-mente a causa della raccolta pubblicitaria.

I costi operativi sono diminuiti del 9,6% rispettoa quelli dell’esercizio precedente, grazie allariduzione dei costi industriali, di distribuzionee di gestione e amministrazione.

Malgrado la diminuzione dei costi, il risultatooperativo a causa dell’ulteriore significativacontrazione del fatturato, passa da un utile di€12,0mn nel 2012 ad una perdita di €4,0mnnel 2013.Si segnala, infine, che i prodotti opzionalicommercializzati dalla divisione, non compresinei dati di cui sopra, hanno registrato un fat-turato di €22,4mn rispetto ai €32,4mn del2012.

Divisione Quotidiani Locali

L’attivitàLa divisione comprende le 18 testate localiedite dal Gruppo, che raggiungono quotidia-namente 3 milioni di lettori (Audipress2013/III) in 10 diverse regioni italiane. Nel 2013 la diffusione complessiva si è atte-stata a 365,1 mila copie medie ad uscita conun calo del 6,4% rispetto al 2012, mostrandoun’evoluzione lievemente migliore di quelladell’intero comparto.

Il mercato dei quotidiani localiIl settore dei quotidiani locali ha registratonel 2013 vendite in calo del 7,9% sull’annoprecedente (stima interna basata su datiADS), calo più contenuto di quello dei quoti-diani nazionali (-11,5%).La raccolta pubblicitaria si è ridotta del17,3%, andamento meno negativo di quellodei quotidiani nazionali (-20,3%, fonte FCP).

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato * 203,9 183,7 -9,9%Costi operativi e per il personale (169,6) (151,2) -10,9%Margine operativo lordo 34,3 32,6 -5,0%Ammortamenti e svalutazioni (8,9) (5,7) -36,3%Risultato operativo 25,4 26,9 +5,9%* al netto dei ricavi intragruppo

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I ricavi complessivi dei quotidiani locali delGruppo ammontano a €183,7mn, in calo del9,9% rispetto al 2012 a causa principalmentedell’andamento negativo della raccolta pub-blicitaria (-17,3%).

I costi operativi sono stati ridotti del 10,9%rispetto all’anno precedente, con importantieconomie nelle aree industriali, di gestionee amministrazione

Il risultato operativo mostra un leggero miglio-ramento, ammontando a €26,9mn, rispettoai €25,4mn del 2012, con una redditività del14,6%.

Divisione Periodici

L’attivitàLa “Divisione Periodici” include le testateL’Espresso, National Geographic, Limes,Micromega e le Guide de L’Espresso. In base alle ultime rilevazioni Audipress(Indagine 2013/III), L’Espresso si è confermatoal primo posto tra i newsmagazines con 2milioni di lettori.

Il mercato dei periodiciNel 2013 il settore dei periodici ha registratouna contrazione delle diffusioni dell’8,7%per quanto riguarda i settimanali e del 21,9%per i mensili (elaborazione interna basata sudati ADS).La raccolta pubblicitaria ha registrato unaflessione del 23,9%, mostrando un’evoluzionelievemente peggiore di quella dell’intero com-parto stampa (-21,2%). All’interno del seg-mento della periodica, particolarmente criticoè stato l’andamento della pubblicità sui new-smagazines che ha subito un crollo del 41,2%(dati FCP).

Principali dati economici della divisione* Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato 38,6 30,6 -20,8%Costi operativi e per il personale (43,6) (35,8) -17,8%Margine operativo lordo (5,0) (5,2) -5,4%Ammortamenti e svalutazioni (0,4) (0,2) -44,9%Risultato operativo (5,4) (5,5) -1,5%* esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali I ricavi complessivi della divisione sono pari a€30,6mn, in flessione del 20,8% rispetto al2012.

I costi operativi sono diminuiti del 17,8% rispettoall’esercizio precedente, grazie al contenimentodi tutte le principali voci di spesa.

La divisione registra un risultato operativo nega-tivo per €5,5mn (-€5,4mn nel 2012). A frontedi tale deficit sono stati intrapresi ulterioriprovvedimenti, tra cui la riduzione dell’organicogiornalistico de L’Espresso.Si segnala, infine, che i prodotti opzionali com-mercializzati dalla divisione, non compresi neidati di cui sopra, hanno registrato un fatturatodi €9,4mn rispetto ai €10,1mn del 2012.

Divisione Digitale

L’attivitàLa “Divisione Digitale” gestisce il businessdigitale del Gruppo Espresso; l’attività riguardatutti i brand del Gruppo e si sviluppa attraversotutte le piattaforme tecnologiche: siti web, appli-cazioni mobili per smartphone e tablet, smartTV.I siti web del Gruppo nel 2013 hanno registratocomplessivamente una media di 1,8 milioni diutenti unici giornalieri, con un incremento del4% rispetto al valore medio del 2012 (datiAWDB). Ai fini della valutazione di tale evolu-zione, è importante considerare che nel 2013 lerilevazioni Audiweb non conteggiavano il trafficooriginato da tablet e da smartphone, non riflet-tendo pertanto compiutamente lo sviluppo delle

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audience. Dal 2014 tablet e smartphone sarannoinclusi nell’indagine. Nel 2013 i siti del Gruppo Espresso hannosignificativamente migliorato la propria posi-zione competitiva affermandosi come il 9°operatore del mercato digitale italiano (inclu-dendo anche i fornitori di servizi di piattaformecome Google, Facebook, Microsoft, etc).Tale evoluzione positiva riflette: • l’ulteriore rafforzamento di Repubblica.it

che, con 1,4 milioni di utenti unici nelgiorno medio, si è confermato quale primosito di informazione in lingua italianaaumentando il proprio vantaggio sul secon-do sito di informazione dal +19% al+24% (dati AWDB);

• il notevole sviluppo dei siti dei QuotidianiLocali (+17% in termini di utenti unicigiornalieri, dati AWDB);

• la crescita al di fuori del perimetro costituitodalle testate del Gruppo, con il sito Huffin-gtonpost.it e con l’acquisizione di Mymovies.it,perfezionatasi lo scorso febbraio.

Parallelamente è cresciuta l’attività di abbo-namento alle edizioni digitali: a fine dicembre2013 il Gruppo contava su oltre 96 milaabbonati attivi (+20% rispetto a dicembre2012), di cui oltre 75 mila abbonati alleapplicazioni del quotidiano la Repubblica,12 mila a quelle dei quotidiani locali ed irestanti a quelle dei periodici.Il Gruppo continua l’intensa attività di investi-mento sui propri prodotti digitali, sia mediantecostanti arricchimenti di Repubblica.it e deisiti dei Quotidiani Locali, sia attraverso laricerca di opportunità di acquisizione di siti di successo. Per quanto riguarda Repubblica.it, ad ottobreè stato lanciato il nuovo sito caratterizzatoda un’impostazione grafica completamenterinnovata e da una diversa organizzazionedella homepage che ha prodotto un conside-revole aumento di traffico sulle nuove sezioniverticali, prime fra tutte quella di D e quelladi Spettacoli importanti per il pubblico e pre-giate dal punto di vista pubblicitario.

All’interno della proposta digitale del sito èstata, inoltre, data massima centralità allacomponente video, non solo con il potenzia-mento della produzione di video clip ad inte-grazione delle news, ma anche attraversol’introduzione di nuovi formati di approfon-dimento e intrattenimento, tra i quali: RPrima, trasmissione durante la quale la reda-zione de la Repubblica presenta in anteprimafilm e libri in uscita e ne dibatte con ilpubblico; Webnotte, programma che inpoche settimane ha guadagnato una forteattenzione nel mondo della musica pop ita-liana; Webcorner, format sportivo che andràad assumere sempre maggiore importanza invista dei mondiali di calcio.Per quanto attiene i siti dei Quotidiani Locali,sono stati lanciati i nuovi canali dedicati altempo libero ed ai campionati minori dicalcio ed è stato avviato il primo esperimento“Digital First” dell’edizione di Prato dellatestata Il Tirreno, con eccellenti risultati intermini di incremento di traffico.Da rilevare nel 2013 anche un impulso signi-ficativo alla presenza dei marchi del Grupposui social network: si è infatti realizzato unforte aumento della base fan di tutte letestate e del traffico di ritorno sui nostri siti.Nel complesso le testate e le pagine tematicheafferenti al Gruppo Espresso sui social networkassommano oggi oltre 11 milioni di fan/follo-wers, numero che non ha paragoni nel pano-rama italiano e che costituisce un asset fon-damentale per la crescita futura dell’audiencedigitale del Gruppo. Di questi, 4,4 milioniafferiscono all’area Repubblica, 2,6 milioniall’area musica/radio e 2,4 milioni all’areafemminile.Infine, nel corso del 2013 è stata acquisito il51% di Mo-Net, azienda che possiede egestisce il primo sito di informazione cinema-tografica in lingua italiana: Mymovies.it.L’acquisizione del sito e della ‘community’ inoggetto vanno ad arricchire l’offerta digitaledel Gruppo in un ambito strategicamenteimportante come quello dell’intrattenimento.

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Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato 52,6 55,7 +5,9%Costi operativi e per il personale (40,1) (45,1) +12,5%Margine operativo lordo 12,5 10,5 -15,4%Ammortamenti e svalutazioni (0,6) (0,8) +33,8%Risultato operativo 11,9 9,8 -17,8%

I ricavi pari a €55,7mn, sono in crescita del5,9% rispetto al 2012 grazie al positivo contributofornito dai prodotti digitali a pagamento.

I costi operativi, aumentati del 12,5%, riflettonol’impegno nello sviluppo e nella promozionedei prodotti.

Il risultato operativo è pari a €9,8mn, con unaredditività del 17,6%; la flessione del risultatorispetto al 2012 si deve alla debolezza delmercato pubblicitario, a fronte della quale ilGruppo ha comunque ritenuto di mantenerela propria strategia di investimento.

Divisione Radio

L’attivitàIl “comparto Radio” del Gruppo comprendele tre emittenti nazionali Radio Deejay, RadioCapital e m2o. In base all’ultima indagine Radio Monitor (III°Trimestre 2013) le tre radio del Gruppo confer-mano buoni risultati di ascolto: nel giornomedio,Radio Deejay ha raggiunto i 5 milioni diascoltatori ed è la seconda emittente per ascoltitra tutte le radio nazionali; Radio Capital e m2ohanno registrato entrambe un’audience di 1,7milioni, con un’eccellente progressione.

Il mercato delle radioSecondo la rilevazione Radio Monitor il totaledegli ascoltatori giornalieri oltre i 14 anni d’età siattesta a 34,8 milioni rispetto ai 34,4 milioni dellaprecedente indagine (Radio Monitor Anno 2012).

La raccolta pubblicitaria su radio ha registratonel 2013 una flessione del 9,3%, riconducibilealla contrazione degli investimenti pubblicitarinel Paese.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato 60,5 54,3 -10,2%Costi operativi e per il personale (39,7) (39,7) -Margine operativo lordo 20,8 14,6 -29,8%Ammortamenti e svalutazioni (2,9) (2,9) +3,0%Risultato operativo 18,0 11,7 -35,0%

Il fatturato delle radio del Gruppo ha registratoun calo complessivo del 10,2%, con un -9,5% per il fatturato pubblicitario, in lineacon l’andamento del mercato.

I costi operativi, si sono mantenuti invariatirispetto al 2012.

Il risultato operativo registra una flessionerispetto al 2012 restando comunque signifi-cativamente positivo, €11,7mn, con unaredditività del 21,5%.

Divisione Televisione

L’attivitàLa divisione è articolata in due attività: quelladi operatore di rete titolare di due multiplexdigitali (Rete A) e quella di editore televisivo,principalmente del canale Deejay Tv.

Principali dati economici della divisione

Anno Anno Δ%(€mn) 2012 2013 2013/2012

Fatturato 28,4 25,2 -11,0%Costi operativi e per il personale (24,8) (19,8) -20,2%Margine operativo lordo 3,5 5,4 +53,4%Ammortamenti e svalutazioni (12,3) (14,8) +20,9%Risultato operativo (8,9) (9,6) -7,9%

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I ricavi, €25,2mn, sono diminuiti dell’11%rispetto al 2012, per effetto del calo del fat-turato pubblicitario del canale Deejay Tv; ilfatturato proveniente dall’affitto di banda èrimasto sostanzialmente stabile.

I costi operativi sono diminuiti del 20,2%,grazie alla riduzione dei costi di palinsestodel canale Deejay Tv, e pertanto il margineoperativo lordo è cresciuto passando da€3,5mn nel 2012 a €5,4mn nel 2013.

Gli ammortamenti sono aumentati da €12,3mna €14,8mn per effetto dell’ammortamentodelle frequenze televisive digitali iniziato apartire dal secondo semestre 2012.

Il risultato operativo rimane pertanto negativo,-€9,4mn, ed in linea con quello dell’annoprecedente.

Principali eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione

Nel corso dell’ultimo quinquennio l’industriaeditoriale italiana ha registrato significatividecrementi dei ricavi a causa, principalmente,dell’andamento negativo degli investimenti pub-blicitari, che hanno subito la prima drastica ridu-zione nel 2009 e poi nuovamente e con intensitàequivalente nel 2012, periodi entrambi caratte-rizzati da un’economia in fase fortemente recessiva. Per illustrare quanto precede è sufficienteconsiderare che, sulla base dei dati Nielsen,gli investimenti pubblicitari nel 2013 sonodiminuiti, in termini nominali, del 36%rispetto a quelli del 2007 e gli investimentisulla stampa hanno registrato, nello stessoperiodo, una riduzione del 57,5%. Alle difficoltà di cui sopra, si sono aggiuntequelle relative alle diffusioni di quotidiani eperiodici, interessate non solo dalla generalecrisi dei consumi ma anche dal processo ditrasformazione digitale.

Il nostro Gruppo ha superato brillantementela crisi del 2009, recuperando nel 2011 ilivelli di redditività pre-crisi e conseguendouna forte riduzione dell’indebitamento, grazieal processo di profonda ristrutturazione rea-lizzato nel biennio 2009-2010. A fronte della seconda ondata di crisi, mani-festatasi nell’ultimo trimestre del 2011 e per-durata nei due esercizi successivi, il Gruppoha messo in atto piani per l’accelerazionedello sviluppo digitale da un lato e perulteriori riduzioni dei costi dall’altro. Ciò ha consentito di attenuare gli impattinegativi della crisi, registrando nel 2012risultati positivi in un settore altamente defi-citario e conseguendo un risultato leggermentepositivo anche nel 2013. Per l’esercizio 2014, il mantenimento del successonei prodotti tradizionali, la riduzione dei costiad essi riferiti, lo sviluppo del digitale e la valo-rizzazione degli asset televisivi restano le lineeguida della gestione del Gruppo.Con riferimento ai costi, il Gruppo ha intra-preso nuove e incisive azioni di riduzione.Con riferimento alla valorizzazione degliasset televisivi, si segnala che ad inizio ottobreil Gruppo ha siglato un accordo non vincolanterelativo ad una possibile integrazione tra leattività di operatore di rete della controllataRete A e Telecom Italia Media Broadcasting(TIMB), controllata da Telecom ltalia Media.L'operazione attualmente in fase di negozia-zione, grazie all'integrazione dei Mux diTIMB e di Rete A su un'unica piattaformatecnologica digitale, creerebbe 1'operatore direte indipendente leader in Italia.Per quanto riguarda le attese sui risultati del-l’esercizio 2014 la visibilità resta limitata inquanto essi sono fortemente dipendenti dal-l’evoluzione del mercato pubblicitario, relati-vamente al quale si registrano segnali incerti:se, da un lato, la radio appare in ripresa, dal-l’altro, l’evoluzione della pubblicità su stamparimane critica.

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Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2013

Conto Economico

Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2013, confrontatocon l’esercizio precedente.

Anno Anno€mn 2012 2013Ricavi 812,7 711,6 Variazione rimanenze prodotti (0,3) 0,2 Altri proventi operativi 19,5 7,6 Costi per acquisti (88,8) (74,4) Costi per servizi (348,9) (311,3) Altri oneri operativi (23,8) (15,1) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 0,8 0,2 Costi per il personale (268,7) (255,3) Ammortamenti e svalutazioni (42,0) (32,2) Risultato operativo 60,4 31,3Proventi/(Oneri) finanziari netti (16,2) (14,0) Risultato ante imposte 44,1 17,3 Imposte (22,2) (13,4) Risultato netto 22,0 3,8 Quota dei terzi (0,2) (0,2) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 21,8 3,7

Dell’andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella primaparte della relazione, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo.

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2012 2013Attività immateriali a vita indefinita 521,5 523,6 Altre immobilizzazioni immateriali 140,8 135,1 Immobilizzazioni immateriali 662,3 658,7 Immobilizzazioni materiali 145,8 136,9 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 24,6 21,6 Altre partecipazioni 2,6 2,6 Crediti non correnti 1,1 2,0 Attività per imposte anticipate 27,2 25,7 ATTIVITA' NON CORRENTI 863,7 847,4Rimanenze 15,3 12,3 Crediti commerciali 234,0 202,8 Titoli e altre attività finanziarie 23,1 11,3 Crediti tributari 24,2 22,3 Altri crediti 24,1 22,9 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 129,1 164,8 ATTIVITA' CORRENTI 449,7 436,3 TOTALE ATTIVO 1.313,4 1.283,7

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2012 2013Capitale sociale 61,5 61,6 Riserve 174,1 155,9 Utili (perdite) a nuovo 298,5 339,1 Utile (perdita) di esercizio 21,8 3,7 Patrimonio netto di Gruppo 555,9 560,2Patrimonio netto di terzi 1,8 2,0 PATRIMONIO NETTO 557,7 562,2 Debiti finanziari 244,5 7,5 Fondi per rischi ed oneri 45,4 47,1 TFR e altri fondi per il personale 72,0 65,1 Passività per imposte differite 122,3 125,1 PASSIVITA' NON CORRENTI 484,2 244,8Debiti finanziari 15,8 242,1 Fondi per rischi ed oneri 41,3 43,6 Debiti commerciali 133,1 113,3 Debiti tributari 10,9 10,8 Altri debiti 70,3 66,9 PASSIVITA' CORRENTI 271,5 476,7 TOTALE PASSIVITA' 755,7 721,5 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.313,4 1.283,7

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

Le immobilizzazioni immateriali, pari a €658,7mn, diminuiscono di €3,7mn rispetto al 31 dicembre2012 (€662,3mn) quale effetto di investimenti netti per €5,4mn relativi principalmente all’acquistodi diritti televisivi, del consolidamento della neo-acquisita Mo-Net Srl per €2,2mn e di ammortamentidi diritti, concessioni e frequenze televisive digitali per complessivi €11,9mn.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a €136,9mn, in diminuzione di €8,9mn rispetto alla finedel 2012 (€145,8mn) quale effetto di investimenti netti del periodo pari a €11,5mn e di ammortamentiper €20,4mn, ammortamenti che hanno beneficiato della rideterminazione della vita utile dellerotative di stampa e degli impianti digitali di alta frequenza per un effetto complessivo di €15,6mn.

Le partecipazioni ammontano a complessivi €24,2mn e si riducono di €3,0mn rispetto ai €27,2mndel 31 dicembre 2012 a seguito della svalutazione effettuata sulla partecipazione detenuta in EditorialeLibertà per allinearne il valore di libro al valore recuperabile emerso in sede di impairment test.

I crediti non correnti, pari a €2,0mn, aumentano di €0,9mn rispetto al 31 dicembre 2012 a seguitodella dilazione di pagamento definita nell’ambito della cessione del ramo d’azienda relativo alcanale televisivo n. 50.

Le attività per imposte anticipate ammontano a €25,7mn (€27,2mn al 31 dicembre 2012) edincludono le differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondentivalori riconosciuti ai fini fiscali.

Le rimanenze, pari a €12,3mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, dellepubblicazioni e dei prodotti collaterali presenti in magazzino. La diminuzione di €3,0mn rispettoal 31 dicembre 2012 è dovuta alle minori quantità di carta in giacenza.

I crediti commerciali sono pari a €202,8mn, con una diminuzione di €31,2mn rispetto al 31dicembre 2012 per effetto della flessione del fatturato pubblicitario.

I titoli e altre attività finanziarie ammontano a €11,3mn, in diminuzione di €11,8mn rispetto allafine del 2012 a seguito dell’incasso di €10,6mn di titoli, sia giunti a naturale scadenza che vendutianticipatamente, nonché dell’incasso di €0,9mn derivanti dalla rinegoziazione anticipata, rea-lizzatasi nel corso del 2012, del contratto derivato di swap, ed infine dell’adeguamento del fairvalue dei titoli ancora in portafoglio per €0,3mn.

I crediti tributari ammontano a €22,3mn, in diminuzione di €1,9mn rispetto ai €24,2mn del 31dicembre 2012 prevalentemente per effetto dei minori crediti Irap maturati nel periodo nonché del-l’utilizzo dei crediti sui contributi carta concessi nei precedenti esercizi.

Gli altri crediti sono pari a €22,9mn ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agenti e col-laboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodotti opzionali edei programmi radiotelevisivi che verranno realizzati nei primi mesi del 2014. Si ricorda, inoltre,che la voce include €8,6mn relativi ad una cartella esattoriale riferita agli esercizi 1993 e 1994 perla quale la Capogruppo ha in essere un procedimento di ricorso.

Le disponibilità liquide si attestano a €164,8mn registrando un incremento di €35,7mn rispettoal 31 dicembre 2012: il positivo flusso della gestione operativa, pari a €58,6mn, è stato solo in

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parte assorbito dall’acquisto di azioni proprie per €1,1mn e da attività di investimento e finan-ziamento per complessivi €21,9mn.

Il patrimonio netto al 31dicembre 2013 ammonta a €562,2mn (€557,7mn al 31 dicembre 2012),di cui €560,2mn di competenza del Gruppo (€555,9mn a fine esercizio 2012) e €2,0mn di spet-tanza dei terzi (€1,8mn al 31 dicembre 2012). Le azioni proprie detenute dalla Capogruppo al31 dicembre 2013, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonio netto, sono n.16.059.572 e rappresentano il 3,91% del capitale sociale.

I debiti finanziari non correnti ammontano a €7,5mn ed includono il valore residuo dei finanziamentiagevolati decennali stipulati nell’ultimo trimestre del 2005 nonché gli impegni finanziari assuntiin occasione dell’acquisizione della società Mo-Net Srl.

I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano nel complesso a €90,7mn, in aumentodi €4,0mn rispetto al 31 dicembre 2012 per effetto, principalmente, degli ulteriori accanto-namenti effettuati nell’anno in relazione ai nuovi piani di riorganizzazione aziendale programmatie avviati, solo in parte compensati dagli esborsi per il personale in uscita.

Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano globalmente a€65,1mn (€72,0mn al 31 dicembre 2012). La riduzione di €7,0mn è dovuta alle quote di TFR eIndennità Fissa liquidate nel periodo (€6,3mn) nonché all’effetto attuariale della valutazione deifondi (actuarial gain) pari a €3,1mn; tali decrementi sono stati solo in parte compensati dall’effettofinanziario della valutazione dei fondi (interest cost) e dal valore attualizzato degli accantonamentirelativi all’indennità fissa (service cost) pari a complessivi €2,4mn.

Le passività per imposte differite sono pari a €125,1mn (€122,3mn a fine 2012) e comprendono,tra gli altri, €33,9mn relativi all’effetto fiscale dell’iscrizione delle frequenze televisive.

I debiti finanziari correnti, pari a €242,1mn, includono, oltre alla quota a breve dei finanziamentiagevolati decennali stipulati nell’ultimo trimestre del 2005, il prestito obbligazionario decennaledi originari €300mn (ora diminuiti a nominali €227,4mn, a seguito dei riacquisti e delle relativecancellazioni) in scadenza il 27 ottobre 2014. In vista di tale scadenza sono state avviate pertempo una serie di trattative con primari istituti di credito per reperire le risorse, oltre a quellegià disponibili, necessarie ad assicurare il rimborso del prestito obbligazionario e a garantire laliquidità necessaria alla gestione del Gruppo. Le modalità operative riguarderanno principalmentelo smobilizzo dei crediti della controllata A. Manzoni&C. attraverso operazioni di factoring(non committed) e di cartolarizzazione (committed) nonché mediante l’accensione di linee dicredito committed di durata pluriennale direttamente a favore della Capogruppo.

I debiti commerciali ammontano a €113,3mn, con una diminuzione di €19,8mn legata alla ridu-zione dei debiti per investimenti (-€2,2mn) ed ai minori costi sostenuti nel quarto trimestre del2013 rispetto a quelli degli ultimi mesi del 2012.

I debiti tributari, pari a €10,8mn, risultano pressoché invariati rispetto ai €10,9mn del 31 dicembre 2012.

Gli altri debiti sono pari a €66,9mn in diminuzione di €3,4mn rispetto ai €70,3mn del 31 dicembre2012 principalmente per effetto della riduzione dei debiti verso gli istituti di previdenza sociale,per la riduzione dell’organico, solo in parte compensati dai debiti maturati verso i dipendentirelativamente alle ferie.

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Variazione della Posizione Finanziaria Netta

Anno Anno€mn 2012 2013FONTI DI FINANZIAMENTORisultato di periodo, proprio e di terzi 22,0 3,8 Ammortamenti e svalutazioni 42,0 32,2 Fair value di stock option 1,8 1,1 Variazione netta fondi del personale 3,9 (7,0) Variazione netta fondi rischi e oneri 7,8 4,0 Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,1) (1,4) Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 4,4 3,3 Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 0,0 0,2 Autofinanziamento 81,8 36,2 Decremento (Incremento) crediti non correnti (0,1) (0,8) Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 5,8 4,4 Incremento debiti/ Decremento crediti tributari (34,4) 1,9 Decremento (Incremento) rimanenze 6,7 3,0 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri 4,6 32,9 Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (3,1) (21,5) Variazione capitale circolante (20,4) 19,9 FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 61,4 56,1 Versamenti ad aumento capitale e riserve - 0,4 Altre variazioni 1,7 2,2 TOTALE FONTI 63,1 58,7 IMPIEGHI Investimenti netti in immobilizzazioni (28,0) (18,2) Investimenti netti in partecipazioni (0,3) (2,8) Acquisto di azioni proprie (1,9) (1,1) Dividendi pagati (25,0) - Altre variazioni (5,9) (2,0) TOTALE IMPIEGHI (61,1) (24,1) Avanzo (disavanzo) finanziario 2,1 34,6 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (110,2) (108,1) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE (108,1) (73,5)

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2013, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2012, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2012 2013

ATTIVITA’ OPERATIVA

Risultato di periodo, proprio e di terzi 22,0 3,8 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 42,0 32,2 - Fair value stock option 1,8 1,1 - Variazione netta fondi del personale 3,9 (7,0) - Variazione netta fondi rischi e oneri 7,8 4,0 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,1) (1,4) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 0,5 0,2 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 4,4 3,3 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 0,0 0,2 - (Proventi) per dividendi (0,0) - Autofinanziamento 82,3 36,4 Variazione del circolante e altri flussi (27,5) 22,2 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 54,8 58,6 di cui: Incassi (pagamenti) interessi tramite banca (7,9) (7,8) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (40,4) (1,5) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (28,6) (20,2) Esborsi per acquisto partecipazioni (0,3) (2,9) Incassi da cessioni 0,6 2,0 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 27,3 10,0 Dividendi incassati 0,0 - FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (0,9) (11,0)ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve - 0,4 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1,9) (1,1) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (28,8) - Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (11,0) (10,8) (Dividendi pagati) (25,0) - Altre variazioni (0,0) (0,1) FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (66,7) (11,6) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (12,8) 36,0 Disponibilità liquide nette iniziali 141,4 128,6 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 128,6 164,6

25Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Il flusso dell’attività operativa del 2013, pari a €58,6mn, è risultato in aumento di €3,8mnrispetto a quello generato nel 2012 (€54,8mn): la riduzione dell’autofinanziamento (€36,4mnnel 2013 a fronte di €82,3mn nel 2012), derivante dai minori utili generati dalla gestioneoperativa, è stata più che bilanciata dalla variazione positiva del capitale circolante (€22,2mnnel 2013 a fronte di una variazione negativa di €27,5mn nel 2012). Tale variazione delcircolante è imputabile alla riduzione dei crediti commerciali, a fronte del calo del fatturato pub-blicitario, nonché a poste di natura tributaria, legate al consolidato fiscale, che hanno inciso inmodo favorevole sui flussi del 2013.

I flussi dell’attività di investimento, negativi per €11,0mn, sono relativi principalmente ai pagamentiper investimenti in immobilizzazioni (€18,2mn, al netto delle cessioni) e all’acquisto della par-tecipazione in Mo-Net Srl (€1,9mn), solo in parte compensati dall’incasso di €10mn di titoligiunti a scadenza. Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2013 sono stati realizzati interventi perlo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa de la Repubblica e deiquotidiani locali (€2,5mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici, redazioni e studi(€2,5mn), sono stati aggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutturedi rete (€1,9mn), sono stati potenziati gli impianti televisivi e quelli radiofonici in bassa ed altafrequenza (€5,6mn), e sono stati acquistati diritti per programmi televisivi (€5,5mn). Nel corsodell’anno, inoltre, è stata saldata, per complessivi €2,2mn, una parte dei debiti per investimentiin essere al 31 dicembre 2013. Infine, nell’esercizio sono stati ceduti beni per un valore nettocomplessivo di €0,5mn sui quali sono state realizzate plusvalenze per €1,5mn.

Il flusso dell’attività di finanziamento ha assorbito risorse per €11,6mn; nell’esercizio sono statecomprate azioni proprie per €1,1mn e rimborsate quote capitali di finanziamenti in essere per€11mn e iscritti debiti finanziari verso società di factoring per anticipazioni ricevute per €0,2mn.

Di seguito è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31-dic 31-dic€mn 2012 2013Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 0,2 0,2 Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca 128,9 164,6 Debiti per conti correnti bancari (0,5) (0,2) Disponibilità liquide nette 128,6 164,6 Titoli e altre attività finanziarie 23,1 11,3 Prestito obbligazionario (232,3) (230,7) Altri debiti verso le banche (27,6) (16,6) Altri debiti finanziari (0,0) (2,2) Altre attività (passività) finanziarie (236,8) (238,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (108,1) (73,5)

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Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA al 31 dicembre 2013

Conto Economico

Anno Anno€mn 2012 2013Ricavi 403,9 342,7 Variazione rimanenze prodotti (0,3) 0,2 Altri proventi operativi 12,6 3,8 Costi per acquisti (56,7) (44,7) Costi per servizi (209,5) (178,0) Altri oneri operativi (8,7) (3,9) Costi per il personale (113,0) (115,7) Ammortamenti e svalutazioni (6,4) (3,1) Risultato operativo 21,8 1,2 Proventi/(Oneri) finanziari netti (8,3) (8,3) Dividendi 34,2 30,9Risultato ante imposte 47,8 23,8 Imposte (13,9) (2,3) RISULTATO NETTO 33,9 21,5

27Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Situazione Patrimoniale-Finanziaria

ATTIVO 31-dic 31-dic€mn 2012 2013Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,6 Altre immobilizzazioni immateriali 0,9 1,1 Immobilizzazioni immateriali 221,5 221,7 Immobilizzazioni materiali 13,4 12,1 Partecipazioni 413,3 416,9 Crediti non correnti 0,5 1,3 Attività per imposte anticipate 12,1 11,9 ATTIVITA' NON CORRENTI 660,8 663,9 Rimanenze 11,6 8,7 Crediti commerciali 96,1 85,2 Titoli e altre attività finanziarie 23,0 11,3 Crediti tributari 21,0 18,6 Altri crediti 18,6 17,1 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 190,2 230,3

ATTIVITA' CORRENTI 360,5 371,2

TOTALE ATTIVO 1.021,4 1.035,1

PASSIVO 31-dic 31-dic€mn 2012 2013Capitale sociale 61,5 61,6 Riserve 86,8 81,0 Utili (perdite) a nuovo 298,5 339,1 Utile (perdita) di esercizio 33,9 21,5 PATRIMONIO NETTO 480,8 503,2Debiti finanziari 231,5 1,2 Fondi per rischi ed oneri 39,2 38,4 TFR e altri fondi per il personale 31,1 28,6 Passività per imposte differite 55,1 58,6 PASSIVITA' NON CORRENTI 357,0 126,8 Debiti finanziari 59,6 280,4 Fondi per rischi ed oneri 15,2 20,5 Debiti commerciali 69,4 65,1 Debiti tributari 5,8 5,5 Altri debiti 33,7 33,6

PASSIVITA' CORRENTI 183,7 405,1

TOTALE PASSIVITA' 540,6 531,9

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.021,4 1.035,1

28 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Flussi finanziari

I flussi finanziari tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2013, confrontati con quelli tragennaio e dicembre 2012, sono presentati nel seguente prospetto.

Anno Anno€mn 2012 2013

ATTIVITA' OPERATIVARisultato di periodo 33,9 21,5 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 6,4 3,1 - Fair value stock option 1,8 1,1 - Variazione netta fondi del personale 2,7 (2,5) - Variazione netta fondi rischi e oneri 4,4 4,5 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni 0,0 (1,4) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 0,5 0,2 - Rettifiche di valore di attività finanziarie - - - (Proventi) per dividendi (34,2) (30,9) Autofinanziamento 15,4 (4,3) Variazione del circolante e altri flussi (13,1) 15,7

FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 2,4 11,4 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (6,5) (6,2) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (24,3) 3,7 ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (3,5) (1,8) Esborsi per acquisto partecipazioni (4,2) (3,5) Incassi da cessioni - 1,4 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 27,3 10,3 Dividendi incassati 34,2 30,9

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 53,8 37,3

ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve - 0,4 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1,9) (1,1) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (28,8) - Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2,4) (2,4) (Dividendi pagati) (25,0) -

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (58,1) (3,1)

Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (1,9) 45,6

Disponibilità liquide nette iniziali 139,3 137,4

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 137,4 183,0

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Per l’analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguitovengono esaminati i risultati della gestione finanziaria.

Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell’esercizio 2013 ammontano a €1,8mn e si rife-riscono principalmente agli interventi volti all’ottimizzazione del funzionamento delle rotativedi stampa e al loro sviluppo tecnologico, al potenziamento dei sistemi informativi e delle infra-strutture di rete nonché alla manutenzione degli uffici amministrativi e redazionali di Roma edelle altre sedi dislocate sull’intero territorio nazionale.

Al 31 dicembre 2013 l’indebitamento finanziario netto della Capogruppo era di €40,1mn inmiglioramento di €37,8mn rispetto ai €77,8mn del 31 dicembre 2012, grazie principalmenteal positivo cash flow gestionale, pari a €11,4mn.

A fine dicembre 2013 gli organici erano pari a 823 persone, in diminuzione di 23 unità rispettoagli 846 dipendenti del 31 dicembre 2012.

Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato

Utile netto Patrimonio netto al(migliaia di euro) 2012 2013 31/12/2012 31/12/2013

Saldo da bilancio della controllante 33.890 21.546 480.764 503.208

Eliminazione dividendi controllate (40.822) (30.702) - -

Rilevazione del patrimonio netto e del risultato

di periodo delle partecipazioni controllate 35.418 18.102 325.965 303.548

Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate (176) (154) (483.508) (475.077)

Avviamenti, testate, marchi e frequenze (1.991) (4.001) 206.458 204.596

Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo

del patrimonio netto/svalut.ne partecipazioni (4.444) (542) 24.562 24.599

Valutazione Put/Call Option nuove acquisizioni - - - (1.700)

Altre rettifiche di consolidamento (75) (564) 1.652 1.089

SALDO DA BILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO 21.800 3.685 555.893 560.223

Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti

I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sonoclassificati nelle seguenti categorie:- rischi connessi alle condizioni generali dell’economia;- rischi operativi di gestione;- rischi finanziari.Per quanto riguarda più in particolare i rischi di natura tributaria connessi alla sentenza dellaCommissione Tributaria Regionale depositata nel maggio 2012 che ha interessato la Società,essi possono considerarsi confinati nell’area del meramente “possibile”.

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In particolare si ricorda che il 18 maggio 2012 è stata depositata dalla Commissione TributariaRegionale di Roma la sentenza 64/9/12 che ha dichiarato la parziale legittimità di dueaccertamenti fiscali riguardanti tra l’altro le complesse vicende societarie che hanno portatoalla suddivisione tra CIR e FININVEST del Gruppo Arnoldo Mondadori Editore e allasuccessiva quotazione in borsa de la Repubblica.In particolare la CTR ha dichiarato legittima la ripresa a tassazione di Lire 440.824.125.000per plusvalenze, ad avviso della Commissione, realizzate e non dichiarate e di Lire 13.972.000.000per il recupero di costi assunti come indeducibili afferenti a dividendi e credito di imposta, conapplicazione delle sanzioni ai minimi di legge e condanna alle spese di giudizio. Il Gruppo Espresso rileva che i propri ricorsi avverso i suddetti accertamenti erano stati accoltiin due precedenti gradi di giudizio e che i fatti contestati erano stati dichiarati a suo tempoinsussistenti in sede penale.La Capogruppo ha provveduto a depositare il ricorso presso la Corte di Cassazione in data 27giugno 2012 mentre il 28 giugno 2012 ha depositato, presso la CTR di Roma, istanza di sospensionedegli effetti della sentenza. L’istanza è stata accolta con ordinanza depositata il 19 luglio 2012.Per un esame più approfondito di tale vicenda, si rimanda ai commenti nelle “Note al bilancioconsolidato del Gruppo Espresso”.

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Per quanto attiene al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, è attribuito alConsiglio di Amministrazione il compito di “definire la natura ed il livello di rischiocompatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente”. Nello specifico, il Consiglio di Ammi-nistrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, è chiamato a determinare il gradodi compatibilità dei rischi identificati con una gestione dell’impresa coerente con gli obiettivistrategici individuati e a valutare, con cadenza almeno annuale, l’adeguatezza del sistema dicontrollo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilodi gestione del rischio assunto. Al fine di garantire agli organismi interni le informazioninecessarie a poter esprimere una valutazione complessiva sul rischio compatibile con gliobiettivi aziendali, si è proceduto ad effettuare un complessivo processo di mappatura,analisi e valutazione globale dei rischi. Tale attività, che è stata conclusa nel corso del 2013,ha consentito di predisporre e rendere pienamente operativo un sistema strutturato di RiskManagement all’interno del Gruppo Espresso che sarà sottoposto a verifica e aggiornamentocon cadenza annuale.

Rischi connessi alle condizioni generali dell’economiaL’esercizio 2013 ha riproposto, per il settore editoriale, andamenti negativi, con un calosignificativo della raccolta pubblicitaria e dinamiche diffusionali che confermano l’erosioneriscontrata nel corso degli ultimi anni. La difficile situazione generale dell’economia e il perdurare dell’incertezza circa le prospettivemacro-economiche portano a ritenere che anche il 2014 possa essere un anno critico, inparticolare per quanto concerne la raccolta pubblicitaria.Le difficoltà del contesto macro-economico e, nello specifico, del mercato pubblicitario delcomparto stampa, hanno reso necessario per il Gruppo assumersi l’impegno di un ulteriore ecostante contenimento dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine disempre meglio garantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi.

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Rischi operativi di gestioneRischio di prezzo della cartaIl Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirentedi carta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine di ottenereuna più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al fine di raf-forzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro la concorrenza tra lestesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo vieneeffettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” per una percentuale del propriofabbisogno annuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di noncontinuare nell’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quellifinanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito com-merciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni diesposizioni, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni,spazi pubblicitari e altri servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanziecollaterali. Nonostante tali procedure, non è possibile escludere che nelle attuali condizioni dimercato una quota di clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti e pertanto il Gruppo haiscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti.Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e leeventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevatostanding creditizio.

Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settoreNon si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti avertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuatocongrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (sivedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divul-gazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne lacorretta applicazione. Con riferimento al D. Lgs 231/2001 sulla responsabilità amministrativadelle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le Società del Gruppo si sono dotate di unModello di Organizzazione, Gestione e Controllo continuamente aggiornato alle più recentinovità normative introdotte in materia.Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall’evoluzione del contesto normativoe regolatorio di riferimento, specie per quanto riguarda il settore radiotelevisivo, che potrebberoinfluenzare gli adempimenti tecnico-operativi richiesti. Al riguardo il Gruppo è impegnato inuna continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepiretempestivamente i cambiamenti intervenuti.

Rischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delineaobiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri

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di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento cheprevede, tra l’altro, l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se nonadeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cuipartecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico neirapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permetteinfatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisceuna maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza ilprofilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare ilpotere contrattuale con il sistema bancario.Nel corso del 2014 sarà rimborsato il prestito obbligazionario di durata decennale. LaCapogruppo ha già da tempo riservato parte della liquidità generata al rimborso ed ha avviatopertanto contatti con primari istituti bancari per reperire le risorse, oltre a quelle già disponibili,necessarie a completare il rimborso dello stesso e a garantire la liquidità necessaria alla gestionedel Gruppo. Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiestodai principi IFRS, sono fornite nell’apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmenteesposta ai medesimi rischi di Gruppo sopra descritti.

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Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimianni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2013, la Società ritieneche non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi significativi circa la capacità delGruppo di proseguire la propria attività in continuità aziendale.

Attestazione ai sensi dell’art. 37 della Delibera Consob n. 16191/07 (Regolamento Mercati)

In relazione agli obblighi richiamati dall’art. 2.6.2, comma 11, del Regolamento di BorsaItaliana, tenuto conto del disposto dell’art. 37 della Delibera Consob 16191/2007, siattesta che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di GruppoEditoriale L'Espresso SpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito daBorsa Italiana SpA.A tale proposito si evidenzia che la società Gruppo Editoriale L'Espresso SpA ha adempiuto,relativamente alla soggezione all’attività di direzione e coordinamento della controllanteCIR SpA (di seguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall’articolo 2497-bisdel codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e ifornitori e non ha in essere con CIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, ilConsiglio di Amministrazione della società è composto in maggioranza da amministratoriindipendenti mentre il Comitato controllo e rischi ed il Comitato per le nomine e la remu-nerazione sono composti da soli amministratori indipendenti.

33Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altre informazioni

Al 31 dicembre 2013 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n. 16.059.572(valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano il 3,91% del capitale sociale.

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Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha recepito, nei processi interni, le misure previste dalGarante per la protezione dei dati personali e specificate nel decreto legislativo 30 giugno2003 n. 196, recante il “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il Gruppo inoltre si impegna ad adottare le misure tecniche ed organizzative idonee aproteggere le informazioni attinenti ai dipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi,acquisite all’interno dello svolgimento della propria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, Gruppo Editoriale L’Espresso SpA attesta che il trattamento dei dati personalisvolto all’interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fonda-mentali, nonché della dignità delle persone coinvolte.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si impegna ad adottare tutte le necessarie misure tecniche,organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle quali sono raccolti e custoditi i datipersonali, al fine di evitare rischi di distruzione e perdite oppure accessi non autorizzati otrattamenti non consentiti.

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La Capogruppo fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazionein materia di sicurezza sul lavoro, che comporta l’individuazione dei pericoli e la valutazionedei rischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delle tem-pistiche necessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livello disicurezza. Le valutazioni condotte - aggiornate periodicamente ed in funzione di variazioni ecambiamenti - non hanno evidenziato, per quanto attiene allo stress lavoro-correlato, situazionidi rischio specificamente riconducibili alle modalità di organizzazione dell’attività lavorativa,confermando i livelli di rischio bassi, senza particolari criticità.Nel corso dell’anno è stata inoltre effettuata dalla Capogruppo la formazione/informazione suitemi della gestione dell’emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui, con il coinvol-gimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei rappresentanti dei lavoratoridella sicurezza. E’ stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianza sanitaria prevista daiprotocolli in essere.Per quanto riguarda la tutela ambientale oltre alla consueta attività di valutazione e gestioneper il rispetto della normativa, la società ha svolto tutti gli adempimenti connessi all’introduzionedel sistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesione all’avvio.

Processo di semplificazione normativa adottato con delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012La Società ha aderito al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis,del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogareagli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall’Allegato 3B del predetto

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Regolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti dicapitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

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Rapporti infragruppo e con parti correlatePer quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioniinfragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né comeinusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazionisono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e deiservizi prestati.Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla ComunicazioneConsob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancioconsolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d’esercizio.L’elenco delle società incluse nell’area di consolidamento è riportato nell’Allegato 1 delle“Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso”.

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2013

Signori azionisti,il bilancio di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazionepresenta un utile netto di €21.545.743,91.Vi proponiamo di non distribuire, relativamente all’esercizio 2013, alcun dividendo e didestinare l’utile di esercizio alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiuntoil 20% del capitale sociale.

35Relazione del Consiglio di Amministrazione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Informativa sui piani d’incentivazione basati su strumenti finanziari

Informazioni sui piani adottati

Il Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate chericoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basatisu strumenti finanziari.In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. stock option e stock grant).

Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l’attribuzione di diritti che com-portavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione dicarattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantomstock option); tuttavia alla luce delle modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini diincentivazione a favore di dipendenti, l'assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L'EspressoSpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom StockOption 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option “straordinario”(i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancoradipendenti del Gruppo Espresso e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini econdizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom.

Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari diesercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un'opzione, disottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativiregolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in casodi cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.

I Piani di Stock Grant 2011 e 2012, deliberati dall’assemblea dei soci di Gruppo EditorialeL'Espresso SpA rispettivamente del 20 aprile 2011 e del 23 aprile 2012, prevedono l’attribuzioneai beneficiari di un determinato numero di diritti condizionati (Units) a ricevere azioni ordinariegià nel portafoglio della società (azioni proprie), ad un determinato prezzo ed entro un arcotemporale predefinito. Come per le stock option anche per le stock grant, il regolamento, tra lealtre condizioni e termini, disciplina la sorte delle Units in caso di cessazione, per qualunquemotivo, del rapporto di lavoro subordinato.

Piani di stock option in essere

Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock option:

Piano di stock option “25 febbraio 2004”Il Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2004, avvalendosi della delega concessa dal-l'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441 ultimo comma,per complessive 1.485.000 azioni ad un prezzo di euro 4,95 di cui euro 0,15 di valore nominaleed euro 4,80 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delleImposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, al

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servizio del piano di stock option “25 febbraio 2004”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2004 e con successivacadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2014; b) fino ad un massimo, perciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre 2004-31marzo 2008 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2013;c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2008 fino altermine ultimo del 30 settembre 2014.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 670.000, per cui ne residuano 815.000.

Piano di stock option “28 luglio 2004”Il Consiglio di Amministrazione del 28 luglio 2004, avvalendosi della delega concessa dall'As-semblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441 ultimo comma, percomplessive 1.450.000 azioni ad un prezzo di euro 4,80 di cui euro 0,15 di valore nominale edeuro 4,65 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Impostedirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice deiprezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, al servizio del pianodi stock option “28 luglio 2004”. Il regolamento prevede che le opzioni possano essereesercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totaledelle opzioni assegnate a decorrere dal 31 dicembre 2004 e con successiva cadenza trimestralefino al termine ultimo del 31 dicembre 2014; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 marzo 2005-30 giugno 2008 e consuccessiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2014; c) il residuo 4%del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 settembre 2008 fino al termine ultimo del31 dicembre 2014.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 635.000, per cui ne residuano 815.000.

Piano di stock option “23 febbraio 2005” Il Consiglio di Amministrazione del 23 febbraio 2005, avvalendosi della delega concessa dal-l'Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441 ultimo comma,per complessive 1.485.000 azioni ad un prezzo di euro 4,75 di cui euro 0,15 di valore nominalee euro 4,60 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delleImposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, alservizio del piano di stock option “23 febbraio 2005”. Il regolamento prevede che le opzionipossano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) alla fine del sesto mesedi calendario dalla loro attribuzione, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine diciascuno dei quattordici trimestri successivi al primo semestre dalla loro attribuzione, quantoad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimotrimestre successivo al primo semestre dalla loro attribuzione, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2015.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 655.000, per cui ne residuano 830.000.

40 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971

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Piano di stock option “27 luglio 2005” Il Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2005, avvalendosi della delega concessa dall'As-semblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441 ultimo comma, percomplessive 1.455.000 azioni ad un prezzo di euro 4,65 di cui euro 0,15 di valore nominale edeuro 4,50 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Impostedirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice deiprezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese, al servizio del pianodi stock option “27 luglio 2005”. Il regolamento prevede che le opzioni possano essereesercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31 dicembre 2005, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31dicembre 2005, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2005, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2015.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 600.000, per cui ne residuano 855.000.

Piano di stock option “2006” Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 2.900.00 azioni, di valore nominale pari a euro0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolaridelle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “regolamento del piano di stock option 2006” ilquale prevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 17 maggio 2006, al prezzo di euro 4,33, è stata assegnata la prima tranche di 1.450.000opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31dicembre 2006, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordicitrimestri successivi al 31 dicembre 2006, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite perciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2006,quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre 2016.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 600.000, per cui ne residuano 850.000.

2° TrancheIl 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranche di1.430.000 opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguentiperiodi: a) al 30 giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascunodei quattordici trimestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delleopzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivoal 30 giugno 2007, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del30 giugno 2017.

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Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 580.000, per cui ne residuano 850.000.

Piano di Stock Option Straordinario 2009 Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.790.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate,titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock OptionStraordinario 2009” il quale prevede l’assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad unprezzo di esercizio determinato in coerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citatiPiani Phantom: in particolare sono state assegnate per la Prima Tranche n. 1.520.000 opzioniad un prezzo di €3,84, per la Seconda Tranche n. 1.520.000 opzioni ad un prezzo di €3,60,per la Terza Tranche n. 1.790.000 opzioni ad un prezzo di €2,22 e per la Quarta Tranche n.1.840.000 ad un prezzo di €1,37. Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenzadalla data della deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuitematurano, divenendo esercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei PianiPhantom e precisamente:

1° Tranche• quanto al 54% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dalla fine di

ciascuno dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2011.Tutte le Opzioni di Prima Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2017.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 252.500, per cui ne residuano 1.267.500.

2° Tranche• quanto al 42% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dalla fine di

ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009;• il residuo 4% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 dicembre 2011.Tutte le Opzioni di Seconda Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 252.500, per cui ne residuano 1.267.500.

3° Tranche• quanto al 30% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; • fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno

degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009: • il residuo 4% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2012.

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Tutte le Opzioni di Terza Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30settembre 2018.Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 275.500, per cui ne residuano 1.515.500.

4° Tranche• quanto al 18% delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009;• fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dalla

fine di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009:• il residuo 4% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.Tutte le Opzioni di Quarta Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31marzo 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 579.250 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 301.300, per cui ne residuano 959.450.

Piano di Stock Option Ordinario 2009Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 5.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009” il qualeprevede l’assegnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la Prima Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2019.Fino ad oggi risultano esercitate 696.650 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 254.500, per cui ne residuano 1.548.850.

2° TrancheIl 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la Seconda Tranche di 2.500.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2020.

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Fino ad oggi risultano esercitate 6.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute341.500 per cui ne residuano 2.152.200.

Piano di Stock Option 2010II Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art.2441, ultimo comma, per complessive massime 6.000.000 azioni, di valore nominale pari aeuro 0,15, da riservare in sottoscrizione all’Amministratore Delegato e Direttore Generale dellaSocietà e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni disottoscrizione ai sensi del “Regolamento del Piano di Stock Option 2010” il quale prevede l’as-segnazione delle opzioni in due tranche.I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla mediaaritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimomese che precede le relative date di assegnazione.

1° TrancheIl 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) alloscadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4% delleopzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre 2020.Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute377.500, per cui ne residuano 2.417.000, di cui esercitabili 2.178.000.

2° TrancheIl 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di 2.795.000opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12%delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo2011, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scaderedel quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioniattribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo 2021.Fino ad oggi risultano esercitate 39.300 opzioni ma, a termine di regolamento, ne sonodecadute 386.500 per cui ne residuano 2.369.200, di cui esercitabili 1.842.300.

* * * *

Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2013, le opzioni di sottoscrizione di azioni dellasocietà ancora valide, ma non esercitate, ammontano a 17.745.800, pari al 4,32% sul totaledelle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

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Piani di stock grant in essere

Piano di Stock Grant 2011Il Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2011, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2011, come da proposta del comitato di remunerazione, da riservareall’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppoe di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quanto previsto dal TestoUnico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento alla media aritmeticasemplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell’ultimo mese cheprecede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2013 a termine di regolamento, sono in circolazione 571.342 Time-basedUnits e 612.500 Performance Units; sono state annullate 12.500 Time-based Units e 13.750Performance Units; sono state esercitate 42.457 Time-based Units.

Piano di Stock Grant 2012Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi nella medesima data, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2012, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,9814, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2013 a termine di regolamento, sono in circolazione 868.750 Time-based Unitse 868.750 Performance Units e sono state annullate 10.000 Time-based Units e 10.000 Perfor-mance Units.

Piano di Stock Grant 2013Il Consiglio di Amministrazione del 27 giugno 2013, avvalendosi della delega conferitagli dal-l’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 18 aprile 2013, ha deliberato l’approvazione delpiano di stock grant 2013, come da proposta del comitato per le nomine e la remunerazione,

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da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti dellaCapogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinato secondo quantoprevisto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo riferimento allamedia aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevatinell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2013 a termine di regolamento, sono in circolazione 697.500 Time-based Unitse 697.500 Performance Units.

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Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

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PREMESSACon la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato da GruppoEditoriale L'Espresso SpA (la “Società”). Tale sistema è in linea con le raccomandazioni contenutenel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle SocietàQuotate e promosso da Borsa Italiana SpA (il “Codice”).

La Relazione, che nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia contiene anche infor-mazioni sugli assetti proprietari della Società, dopo essere stata approvata dal Consiglio di Amministra-zione nella sua riunione del 26 febbraio 2014, viene messa a disposizione dei soci, unitamente alla do-cumentazione prevista per la l’Assemblea convocata per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre2013, e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al fine di facilitarne la messa a disposizione delpubblico. La Relazione è inoltre consultabile sul sito internet istituzionale della Società www.gruppoe-spresso.it, nella sezione “Governance”, insieme agli altri documenti di interesse per il mercato.

1. PROFILO DELL’EMITTENTE1.1) Profilo sintetico del Gruppo EspressoGruppo Editoriale L'Espresso SpA, è una delle più importanti aziende italiane del settore media cheopera nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radiofonia, della raccolta pubblicitaria,di internet e della televisione. Il Gruppo Espresso è proprietario ed editore del quotidiano nazionalela Repubblica, del settimanale L'Espresso e di diciassette quotidiani locali (più un trisettimanale); èproprietario di tre radio nazionali, tra le quali Radio Deejay (leader, per ascolti tra le prime emittentiprivate in Italia) e di alcune televisioni nazionali, tra le quali Deejay TV. Il Gruppo Espresso siqualifica come una branded content company in grado di diffondere i propri contenuti originali diqualità ai propri lettori ed ascoltatori dovunque essi si trovino e in qualunque momento dellagiornata, grazie ad una strategia multipiattaforma.

1.2) Sistema di governo societario adottatoIl sistema di governo societario di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA si basa sui principi e suicriteri espressi nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA (di seguito “Codice”), aiquali il Consiglio di Amministrazione aderisce.Per una più puntuale analisi del sistema di Corporate Governance, si rinvia all’esame dei singolipunti della relazione.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF)a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF)Il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della Società è pari a Euro 61.582.993,20composto da n.410.553.288 azioni ordinarie con diritto di voto.Il capitale sociale è così composto:

numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighi

Azioni ordinarie 410.553.288 100% MTA -

51Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietariGruppo Editoriale L’Espresso SpA

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La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, così come nonsono in circolazione obbligazioni convertibili, né warrant che diano il diritto di sottoscrivereazioni di nuova emissione.La Società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale la cui descrizioneè riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consobn.11971”, disponibile sul sito istituzionale della Società (www.gruppoespresso.it) nella sezione“Investitori”, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell’art. 84-bis del Regola-mento Emittenti, anch’essi disponibili sul sito nella sezione “Governance”.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF)Le azioni della Società sono liberamente trasferibili, salvo alcune restrizioni applicabili a deter-minate categorie di persone per limitati periodi di tempo sulla base del Codice di Comportamentoin materia di Internal Dealing pubblicato sul sito della Società, nella sezione “Governance”.I Piani di Stock Grant 2011, 2012 e 2013 prevedono un impegno di “minimum holding” delleazioni assegnate ai beneficiari, che hanno l’impegno irrevocabile a detenere continuativamente,sino al quinto anniversario dalla data di attribuzione, un numero di azioni almeno pari al 10%di quelle assegnate. Durante tale periodo, le azioni saranno pertanto soggette a tale vincolo diinalienabilità, salvo diversa autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF)Si riportano di seguito i nominativi degli Azionisti di ultima istanza che, come previsto dalladelibera Consob 11971/99, direttamente e/o indirettamente detengono percentuali di possessosuperiori al 2% del capitale con diritto di voto, come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2013,integrato delle successive comunicazioni effettuate ai sensi dell’art.120 TUF nonché delle altreinformazioni a disposizione della Società.

Azionisti di ultima istanza

Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Carlo De Benedetti & Figli S.a.p.A. 53,775% 55,964%Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 6,291% 6,547%Carlo Edoardo Revelli 2,807% 2,921%Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste 2,645% 2,753%Margherita Revelli 2,596% 2,702%

Azionisti che direttamente posseggono più del 2%

Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitaleordinario votante

Cir SpA 53,775% 55,964%Sia Blu SpA 6,291% 6,547%Prosper SpA 2,807% 2,921%Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste 2,645% 2,753%Erga Omnes SpA 2,596% 2,702%

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d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis,comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazioneazionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF)Non esistono restrizioni al diritto di voto

g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF)E’ stata comunicata alla Società l’esistenza di un patto parasociale al quale sono apportate com-plessivamente n. 48.009.720 azioni ordinarie di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA L’estratto delpatto parasociale con indicazione dei soggetti aderenti è disponibile sul sito internet della Società.

h) Clausole di change of (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) control e disposizioni statutarie inmateria di OPA (ex art. 104, comma 1-ter , e 104-bis, comma 1)

La Società non ha stipulato accordi significativi che prevedano la cosiddetta clausola di “changeof control” ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento di controllo azionariodi Gruppo Editoriale L'Espresso SpALo statuto della Società non prevede deroghe alle disposizioni sulle passivity rule previste dall’art.104, commi 1 e 1-bis del TUF, né l’applicazione delle regole di neutralizzazione contemplatedall’art. 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis,comma 1, lettera m), TUF)

i.1) Deleghe ad aumentare il capitale L’assemblea straordinaria degli azionisti del 20 aprile 2011 ha conferito al Consiglio di Ammi-nistrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale:(i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di azionicon o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizione ed anche alservizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessi da terzi, sia inItalia che all’estero, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto, mediante imputazionea capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultanti dall'ultimo bilancio approvato; (ii) per un ammontare massimo di Euro 10.000.000 di valore nominale con emissione di azioniordinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Società e di sue controllate e controllantiai sensi dell'articolo 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per il Consiglio stesso distabilire il prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valore nominale, i requisiti disottoscrizione e i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonché in generale, modalità etermini di detta sottoscrizione.

i.2) Autorizzazioni all’acquisto di azioni proprieL’assemblea ordinaria dei soci del 18 aprile 2013, preso atto che il buy back, anche in conside-razione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile per creare

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valore per gli azionisti, ha revocato per il periodo ancora mancante e per la parte non ancoraesercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, ne ha conferitauna nuova con le seguenti caratteristiche:a) durata: 18 mesi;b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: 20.000.000 pari a circa il 4,88% del capitalesociale allora esistente;c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta del mercatoregolamentato precedente ogni singola operazione.d) l’acquisto dovrà avvenire sul mercato, secondo modalità concordate con la società di gestionedel mercato in modo da assicurare parità di trattamento tra gli azionisti, in conformità a quantoprescritto dall’art. 132 del D.Lgs. n. 58/1998 e dalle disposizioni di legge o di regolamento vigential momento dell’operazione e precisamente:- per il tramite di offerta pubblica di acquisto o di scambio;- sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione

e gestione dei mercati stessi, che non consentano l’abbinamento diretto delle proposte di ne-goziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita;

Nel rispetto di tale delega nonché di quelle conferite negli anni precedenti, la Società al 31 dicembre2013 deteneva complessivamente n. 16.059.572 azioni proprie, pari al 3,9148% delle azionicomponenti il capitale sociale di Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

l) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.)La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte della controllante CIRSpA Le società controllate direttamente e indirettamente da Gruppo Editoriale L’Espresso SpAhanno indicato la stessa come soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento.

******

Si precisa che:- le informazioni richieste dall’art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF (gli accordi tra la società

e gli Amministratori... che prevedono in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causao se il loro rapporto cessa a seguito di un’offerta pubblica di acquisto”) sono contenute dellarelazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell’art 123-ter TUF;

- le informazioni richieste dall’art. 123-bis, comma 1, lettera l) TUF (“le norme applicabili allanomina e alla sostituzione degli Amministratori nonché alla modifica dello statuto, se diverseda quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva”) sono illustrate nella sezionedella Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).

3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF)La Società aderisce al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA approvato dal Comitatoper la Corporate Governance (edizione dicembre 2011) ed accessibile al pubblico sul sito webdi Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it), secondo quanto specificato nelle diverse sezioni dellapresente Relazione.Né la Società, né le società controllate (di seguito anche “il Gruppo”) è soggetta a disposizionidi legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società.

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4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE4.1) Nomina e sostituzione degli amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF)Per le disposizioni di carattere generale relative alla nomina e sostituzione degli Amministratori, sirinvia a quanto riportato dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina GELE, allegato alla presenteRelazione. Il Consiglio di Amministrazione, su indicazione del Comitato per le Nomine e la Remunerazioneha adottato con delibera del 31 gennaio 2013 un piano per la successione degli Amministratoriesecutivi. Il piano prevede la procedura per regolamentare il processo da seguire per garantirela successione dell’Amministratori esecutivi in caso di sua improvvisa indisponibilità, cessazioneo sospensione dalla carica al di fuori del caso di naturale scadenza.Il piano di successione è sottoposto a revisione periodica da parte del Comitato per le Nominee la Remunerazione e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale.

4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF)Si rinvia a quanto illustrato agli artt. 2, 3 e 5 del Codice di Autodisciplina GELE, nonché aquanto riportato all’art. 1 del medesimo in ordine alle funzioni del Presidente.Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannove membri.L’assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione delbilancio dell’esercizio 2014, un Consiglio di Amministrazione composto da tredici componenti.Per la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori informazioni adesso relative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Le principali caratteristiche professionalidegli Amministratori sono reperibili nel sito internet della Società, nella Sezione Governance –Consiglio di Amministrazione.Gli Amministratori indipendenti costituiscono la maggioranza del Consiglio di Amministrazionee sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso si-gnificativo nell’assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioniequilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse.Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i consiglieri non sono statiintegrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice.

4.2.1) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre societàI consiglieri, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la carica quandoritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anchetenendo conto del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre societàquotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti di-mensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di eventuali attività in concorrenza conla Società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013 ha approvato un orientamento in meritoal numero massimo di incarichi di Amministratore o sindaco, prevedendo alcuni limiti quantitativiagli incarichi che possono essere ricoperti dagli Amministratori esecutivi e non esecutivi di GruppoEditoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie,bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (Società Rilevanti), così come riportato all’art. 1del Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rimando.È in ogni caso prevista la possibilità di derogare a tali limiti con deliberazione motivata delConsiglio di Amministrazione, che tenga conto anche del livello di partecipazione dell’Ammini-stratore interessato ai lavori consiliari e dei comitati.

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L’attuale Consiglio di Amministrazione rispetta i criteri sopra illustrati.Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Amministratoricon periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli interessatisono tenuti a fornire. Con riferimento al presente esercizio la verifica è stata positiva.La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter, comma 4, del Testo Unico dellaFinanza, intende introdurre l’obbligo dell’Amministratore che abbia perduto la qualifica di in-dipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA (Criterio3.C.1) di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Am-ministrazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

4.2.1) Induction ProgrammeIl Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente allanomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenza delsettore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonchédel quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presenta pe-riodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunioni delConsiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso di unmassimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i consiglieri, con il supporto di esperti in formazioneprofessionale, possono essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazionee successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un aggiornamentoin merito.In data 5 giugno 2013 si è tenuta per gli Amministratori una sessione di induction relativa ai se-guenti temi:- Le fonti normative. - Compiti, funzioni e doveri del Consiglio di Amministrazione. - Le informazioni riservate. La normativa contro l’insider trading. - I rapporti con gli Investitori. - Gli specifici obblighi e requisiti di Amministratori e i Sindaci. - La responsabilità degli Amministratori, dei Sindaci e della Società.

4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

4.3.1) Funzionamento del Consiglio di AmministrazionePer le disposizioni di carattere generale relative al ruolo del Consiglio di Amministrazione sirinvia a quanto riportato all’art. 1 del Codice di Autodisciplina GELE.Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente suconvocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Leriunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due Amministratori, ovverodal Collegio sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione alPresidente del Consiglio di Amministrazione.Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci conlettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e dovrà

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pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini dellaconvocazione sono ridotti a un giorno.Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi da parte del Presidente edell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, prevedendo che gli stessiriferiscano circa l'esercizio delle proprie deleghe in relazione all’attività svolta e comunque conperiodicità non inferiore al trimestre.Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il Collegio sindacale. È, infatti, previsto chegli Amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al Collegiosindacale sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patri-moniale, effettuate dalla Società, con particolare riferimento alle operazioni in potenzialeconflitto di interesse. È altresì previsto che l'informativa possa essere data anche in via diretta,in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestivitàrendano preferibile tali modalità.

4.3.2) Attività svolta nel 2012 e prevista per il 2014Nel corso dell’esercizio 2013 il Consiglio di Amministrazione della Società si è riunito 8 volte,con le percentuali di partecipazione degli Amministratori riportate nella Tabella 2 in allegato.Le riunioni hanno avuto una durata media di un’ora e quaranta minuti circa.Per il 2014 sono state programmate 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui unatenutesi in data 22 gennaio ed una in data 26 febbraio.

4.3.3) Informativa preconsiliareIl Presidente si adopera affinché ai membri del Consiglio ed ai Sindaci siano fornite la documen-tazione e le informazioni necessarie per permettere al Consiglio stesso di esprimersi con consa-pevolezza sulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione, eventualmente integrata da undocumento di sintesi, ove particolarmente voluminosa e complessa. A tal fine il termine è di 48ore prima rispetto alla data della riunione (salve motivate eccezioni).

4.3.4) Modalità di svolgimento delle riunioni consiliariIl Presidente coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento dellerelative riunioni, curandosi che gli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il tempo necessarioper consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei consiglieri.Il Presidente può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più Ammi-nistratori, che i dirigenti della Società e quelli delle società del Gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti, partecipazione che rappresenta una prassiconsolidata per la Società.

4.3.5) Ruolo del Consiglio di AmministrazioneSulla base del Codice di Autodisciplina e delle procedure interne adottate dal Consiglio di Am-ministrazione in data 31 gennaio 2013, il Consiglio:- ha positivamente valutato ed approvato i piani strategici, industriali e finanziari della Società

a livello consolidato, monitorandone periodicamente l’attuazione; - ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società; - ha valutato l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società

nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento alsistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

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- ha ricevuto con periodicità almeno trimestrale dall’Amministratore Delegato l’informativadella attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- ha valutato l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultaticonseguiti con quelli programmati;

- ha esaminato ed approvato preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni del-l’emittente ed esaminato quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, cosìcome definito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, e sentito il Collegiosindacale, ha determinato le remunerazioni del Presidente e dell’Amministratore Delegato, sullabase delle linee guida stabilite nella politica della remunerazione, mentre la ripartizione del com-penso globale spettante ai membri del Consiglio viene effettuata direttamente dall’Assemblea.Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l’Amministratore Delegato hanno fornitoun’ampia relazione sull’andamento della gestione ed ove possibile previsioni sull’andamento deimesi successivi.

4.3.6) AutovalutazioneIl Consiglio, almeno una volta l’anno, in occasione della chiusura dell’esercizio, effettua una va-lutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso e deisuoi Comitati attraverso apposito questionario somministrato a tutti i consiglieri. Per l’esercizio2013 il processo di valutazione è stato affidato ad un consulente esterno, che riferirà successi-vamente sugli esiti della verifica. Il consulente designato non fornisce altri servizi alla Società oa società in rapporto di controllo con la stessa.L’Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenzaprevisto dall’art.2390 c.c.

4.4) Organi delegati

4.4.1) Amministratore DelegatoIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha conferito all’Amministratore DelegatoMonica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione,con l’eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sferadi competenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad ecce-zione: 1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti,contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da garanzie reali superiori a Euro 5milioni; 3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fidejussioni superiori aEuro 5 milioni; 4) dell’acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superioria Euro 5 milioni.L’Amministratore Delegato Monica Mondardini è il principale responsabile della gestione del-l’impresa (chief executive officer).

4.4.2) Presidente del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha conferito al Presidente del Consiglio diAmministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della Società e, con essa, il poteredi rappresentare la Società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito al Presidente il

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ruolo proprio dell’editore di sovrintendere alla linea editoriale del Gruppo Editoriale L'EspressoSpA, formulando proposte in merito alla nomina, revoca e/o trasferimento dei direttori di testata.La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking directorate, come specificato all’art. 2del Codice di Autodisciplina di GELE, ossia al principio per cui il chief executive officer di unaemittente non può assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenenteallo stesso gruppo, di cui sia chief executive officer un Amministratore dell’emittente medesima.Tale situazione pertanto non ricorre.

4.4.3) Informativa al ConsiglioIl Presidente e l’Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almenotrimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nel-l’esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i consiglieri sugli eventi societaridi maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, incluse quelle conparti correlate o in potenziale conflitto d’interesse.

4.5) Altri consiglieri esecutiviOltre al Presidente e all'Amministratore Delegato non vi sono altri Amministratori esecutivi.

4.6) Amministratori indipendentiAll’art. 3 dell’allegato Codice di Autodisciplina di GELE, a cui si rinvia, sono riportati i principisulla base dei quali la Società, in adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplinae prescritto dall’art. 147 ter co. 4 del TUF, considera gli Amministratori indipendenti.Nel corso dell’esercizio il Consiglio ha verificato, applicando criteri condivisi, con esitopositivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei Consiglieri Brugiavini, Di Giorgio,Merlo, Oliveri, Onesti, Paravicini Crespi e Zaoui e ne ha dato notizia al mercato. Il Collegiosindacale ha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni.I Consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell’anno una volta in assenza degli altriAmministratori.

4.7) Lead indipendent directorIn data 23 aprile 2012 il prof. Tiziano Onesti è stato nominato quale lead indipendent director,a cui fanno riferimento gli Amministratori non esecutivi (ed in particolare gli indipendenti) perconsentire un miglior contributo all’attività e al funzionamento del Consiglio stesso. Il lead in-dependent director collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori sianodestinatari di flussi informativi completi e tempestivi. Al lead independent director è attribuita,tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamente, o su richiesta di altri consiglieri, appositeriunioni di soli Amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesserispetto al funzionamento del Consiglio o alla gestione sociale.Il lead independent director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alle riunioniperiodiche del Comitato Controllo e Rischi, organizzando nel corso dell'esercizio incontri conil Collegio sindacale, l'Organismo di vigilanza ex d. lgs. 231/2001 e la società di revisione. Laconoscenza della Società, del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazioni sul-

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l'andamento dei risultati sono state acquisite attraverso numerosi incontri o conference call conla funzione di internal auditing della Società e con il management.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La Società ha adottato una procedura aggiornata per la gestione e la comunicazione al pubblico didocumenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate: tale pro-cedura è disponibile sul sito istituzionale www.gruppoespresso.it nella sezione “Governance”.La Società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso a informazioniprivilegiate (“Registro”), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione dell’attività lavorativa oprofessionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso a informazioni privilegiate.Il Registro, tenuto con modalità che ne assicurano un’agevole consultazione ed estrazione di dati,contiene l’identità del soggetto (persone fisica o giuridica) che può avere accesso su base regolare ooccasionale a informazioni privilegiate, la ragione per cui il soggetto è iscritto e la data di ogni ag-giornamento delle informazioni riferite alla persona.La Società ha esplicitato i criteri adottati per la tenuta del Registro e le modalità di gestione e diricerca dei dati in esso contenuti. La Società ha altresì nominato il dott. Massimo Segre quale preposto alla tenuta del Registro e al ri-cevimento, gestione e diffusione al mercato delle informazioni.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF)Il Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012 ha nominato il Comitato Controllo eRischi, il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato per le Operazioni con PartiCorrelate.I principi di istituzione e funzionamento dei comitati interni dal Consiglio sono riportatoall’art. 4 del Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La Società, così come consentito dal Codice, ha riunito per ragioni organizzative e di economia,anche in relazione alla propria struttura ed alla proprie caratteristiche, le funzioni del ComitatoNomine e del Comitato per la Remunerazione, in un unico comitato, all’interno del qualefigurano adeguate competenze in materia finanziaria o di politica retributiva, denominatoComitato Nomine e Remunerazione, approvandone il relativo regolamento.Il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il controllo interno), istituito dal Consiglio diAmministrazione, ha al suo interno almeno un componente che possiede adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle infor-mazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possonoinvitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri.

7. COMITATO PER LE NOMIMELa Società non era dotata prima dell’ultimo rinnovo del Consiglio di Amministrazione di un auto-nomo Comitato per le nomine. Come detto al punto precedente, ha riunito le funzioni delComitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione. Si rinvia pertanto al seguente Punto 8per le informazioni sulla sua composizione e funzionamento.

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8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 8.1) Composizione e funzionamento del comitato per le nomine e la remunerazione (ex art. 123-bis,

comma 2 lettera d), TUF)Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione è stato nominato dal Consiglio di Amministrazionedel 23 aprile 2012 ed è composto dagli Amministratori indipendenti Silvia Merlo (che è subentrataal dimissionario Mario Greco), Luca Paravicini Crespi e Michael Zaoui.Almeno un componente del comitato possiede una conoscenza ed esperienza in materia contabilee finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.I lavori del comitato sono coordinati dal Presidente Michael Zaoui. Nel corso dell’esercizio ilcomitato si è riunito 4 volte con una durata media di 40 minuti. La partecipazione dei componentiè riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni programmate per il 2014 sono 2 di cui dueuna si già tenuta il 26 febbraio 2014.

8.2) Funzioni del comitato per le nomine e la remunerazioneLe funzioni svolte dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione sono dettagliate agli artt. 5e 6 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.Nel corso dell’anno il Comitato per le Nomine e la Remunerazione si è riunito per discutere leproposte da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione in ordine a: la determinazionel’emolumento da corrispondere al Presidente ed all’Amministratore Delegato; la Relazione sullaRemunerazione prevista dall’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 in attuazionedell’art. 123-ter del TUF.; l’adozione di un piano di stock grant per l’anno 2013, finalizzato allaincentivazione e retribuzione dei dipendenti della Società o delle controllate.I dettagli del suddetto piano di stock grant sono esposti nel fascicolo di bilancio alla sezione “In-formativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971”, disponibile sul sito istituzionale dellaSocietà nella sezione “Investitori”. Ai lavori del Comitato ha partecipato il Presidente del Collegio sindacale o altro sindaco dallostesso delegato.Le riunioni del Comitato sono state regolarmente verbalizzate.Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha avuto la possibilità di accedere alle in-formazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti.Il Comitato non ha un budget di spesa assegnato, ma qualora ne ravvisasse la necessità può au-torizzare spese per consulenze, ricerche o quant’altro utile o opportuno per la sua attività neitermini stabiliti dal Consiglio.Il Comitato svolge le sue funzioni secondo il regolamento approvato dal Consiglio di Ammini-strazione.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORIPer le informazioni della presente Sezione si rinvia alle parti rilevanti della Relazione sullaRemunerazione pubblicata ai sensi dell’art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/99 inattuazione dell’art. 123-ter del TUF e consultabile sul sito www.gruppoespresso.it nella sezione“Governance”.L’orientamento delle politiche retributive della Società è altresì descritto all’art. 6 del Codice diAutodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

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10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI10.1) Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex art. 123-bis, comma 2

lettera d), TUF).Il Comitato Controllo e Rischi adottato dal Consiglio di Amministrazione è attualmentecomposto dagli Amministratori indipendenti Agar Brugiavini, Giorgio Di Giorgio, ElisabettaOliveri, Tiziano Onesti e Luca Paravicini Crespi. Tre dei suoi componenti possiedono una signi-ficativa esperienza in materia contabile e finanziaria, ritenuta adeguata dal Consiglio almomento della nomina.I lavori del Comitato sono coordinati dal Presidente Tiziano Onesti e le riunioni sonoverbalizzate. Nel corso dell’esercizio il comitato si è riunito 6 volte con una durata media di 2ore. La partecipazione dei componenti è riportata nella Tabella 2 in allegato. Le riunioni pro-grammate per il 2014 sono 6 di cui due si sono già tenute il 22 gennaio ed il 18 febbraio 2014.Alle riunioni del Comitato sono sempre invitati a partecipare, in relazione ai punti all’ordinedel giorno, il Presidente del Collegio sindacale, ovvero altro sindaco da questi designato, e conriferimento ai punti all’ordine del giorno, il Responsabile della funzione di internal audit, ilDirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Responsabile delservizio legale della Società.Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della Società e disocietà controllate, per riferire al Comitato su specifiche tematiche.Il Comitato, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, conil Collegio sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e con la società di revisione,ha verificato l’efficacia e l’efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali, l’affidabilitàdell’informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile.

10.2) Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi.Le funzioni del Comitato Controllo e Rischi sono riportate all’art. 7 del Codice diAutodisciplina GELE allegato alla presente ed al quale si fa rinvio.Al Comitato è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarieper lo svolgimento dei suoi compiti; tutte le riunioni sono state regolarmente verbalizzate enonostante non abbia assegnato un budget di spesa, qualora ne ravvisi la necessità, può autorizzarespese per acquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant’altro.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHILinee di indirizzo in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organiz-zative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,gestione e monitoraggio dei principali rischi della Società.Le finalità del Sistema di Controllo e Rischi, gli organi, le funzioni responsabili, sono detta-gliatamente illustrate all’art. 7 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.

11.1) Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischiIl Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità delsistema di controllo interno, ha individuato l’Amministratore Delegato Monica Mondardiniquale Amministratore Incaricato della istituzione e del mantenimento di un efficace sistemadi controllo interno e di gestione dei rischi.

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L’Amministratore Incaricato:- ha curato l’identificazione dei principali rischi aziendali tenendo conto delle attività e delle

caratteristiche delle attività svolte dalla Società;- ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, rea-

lizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandonel’adeguatezza e l’efficacia;

- si è occupato dell’adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e delpanorama legislativo e regolamentare;

- ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche ecriticità emerse nello svolgimento della propria attività.

L’Amministratore Incaricato ha il potere di richiedere alla funzione di internal audit lo svolgimentodi verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzionedi operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, al Pre-sidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale.

11.2) Responsabile della funzione di internal auditIl Consiglio ha nominato Dr.ssa Michela Marani quale Responsabile della funzione di internalaudit (di seguito “Responsabile internal audit”) al fine di verificare che il sistema di controllointerno e gestione dei rischi sia funzionalmente adeguato. La nomina è avvenuta su propostadell’Amministratore Incaricato del sistema del controllo interno, previo parere favorevole delComitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio sindacale.Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha verificato la coerenza dei meccanismi diincentivazione del Responsabile internal audit con i compiti allo stesso assegnati.Il Responsabile internal audit non è responsabile di alcuna area operativa, non dipende gerar-chicamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato,ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico edha riferito periodicamente al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio sindacale e all'Ammini-stratore Incaricato.Il Responsabile internal audit non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le cir-costanze lo richiedono.Nel corso dell'esercizio ha:- predisposto il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, perché ne pro-

ponesse l'adozione al Consiglio di Amministrazione;- verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e

l’idoneità del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consigliodi Amministrazione;

- predisposto relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne ha trasmesso copia al Comitato Controllo e Rischi e alCollegio sindacale prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede ilConsiglio di Amministrazione della relazione annuale e semestrale;

- verificato nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

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11.3) Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001La Società e le sue controllate hanno adottato il “Modello di Organizzazione, Gestione e Con-trollo” (anche il “Modello”) ex d.lgs. 231/01 al fine soprattutto di prevenire reati legati airapporti con la pubblica amministrazione, quali corruzione, concussione e frode, ma anche ic.d. reati societari, ovvero, tra gli altri, le false comunicazioni sociali e il falso in bilancio, ireati connessi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, i c.d. reati informatici, lefattispecie di reato in materia di delitti di criminalità organizzata, delitti contro l’industria edil commercio, violazione del diritto d’autore, induzione a non rendere dichiarazioni o arendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria, nonché quei reati attinenti alla attivitàdi impresa della Società e di volta in volta inserti nella disciplina del d.lgs. 231/01. Tale documento è costituito da una “Parte Generale” e da una “Parte Speciale”.Nella parte generale, dopo un richiamo ai principi del d.lgs. 231/01 e alle linee guida emanatedalla Confindustria, vengono illustrati i contenuti essenziali del Modello e le modalità di for-mazione del personale e diffusione dello stesso nel contesto aziendale.Nella parte speciale, vengono riportati: (i) la mappa delle aree sensibili; (ii) il Codice Etico;(iii) le linee guida di comportamento; (iv) i principi generali del sistema di controllo interno;(v) i protocolli di controllo elaborati per tutti i processi aziendali a rischio. In particolare, neiprotocolli vengono evidenziati i reati che possono essere commessi in relazione ai singoliprocessi, le indicazioni comportamentali e le specifiche attività di controllo per prevenireragionevolmente i relativi rischi di reato.Un estratto del Modello è consultabile sul sito istituzionale della Società www.gruppoespresso.itnella sezione Governance.Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l’Organismo di Vigilanza che,dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo e di un proprio budget, ha il compito divigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello, verificandone periodicamente l’efficaciae proponendone l’aggiornamento agli organi competenti.L’Organismo di Vigilanza della Società, che è composto dal Presidente del Collegio sindacaleAvv. Giovanni Barbara, dall’Avv. Andrea Russo, esperto in materia e dal Dr. GiuseppeGianoglio, già preposto all’internal audit della controllante CIR SpA.L’Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprieattività. Dall’attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili. Al fine di garantire il col-legamento tra i diversi organi di controllo, l’Organismo ha tenuto alcune delle riunioni inseduta congiunta con il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale

11.4) Società di revisioneL'Assemblea dei Soci del 18 aprile 2007 ha deliberato di conferire alla società Deloitte Touche SpAl’incarico per la revisione del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2007 – 2015 nonché perla revisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D. Lgs 24 febbraio 1998, n.58.

11.5) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societariIl Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Gabriele Acquistapace, Responsabiledella Direzione Amministrazione e Bilancio della Società, quale dirigente preposto allaredazione dei documenti contabili societari di Gruppo Editoriale L'Espresso SpALo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienzain materia contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio diAmministrazione su proposta dell’Amministratore Delegato e previo parere del Collegio sindacale.

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Il dottor Gabriele Acquistapace è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico.In particolare egli può: a) accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell’assolvimento dei propri compiti;b) dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività

da svolgere;c) valutare e monitorare l’adeguatezza delle procedure adottate all’interno della Società che

hanno impatto sul bilancio d’esercizio, sul bilancio consolidato, sulla relazione semestrale esui documenti soggetti ad attestazioni;

d) partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica,patrimoniale e finanziaria;

e) organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quellerelative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di internal audit,ovvero, laddove necessario, in outsourcing;

f) coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management dellesocietà controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento ditutti i compiti e le attività previste dalla legge.

11.6) Coordinamento tra soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischiLa Società ha disciplinato il coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllointerno e di gestione dei rischi approvando a tal fine apposito documento che definisce ilsistema di coordinamento attraverso:1. i procedimenti di approvazione iniziale del piano di lavoro della funzione di internal audit,

nonché di eventuale modifica successiva, di monitoraggio e di rendicontazione;2. i flussi informativi prodotti dal responsabile della funzione di internal audit;3. i flussi informativi prodotti dal Comitato Controllo e Rischi;4. il procedimento di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione;5. la valutazione consiliare dei risultati esposti dalla società di revisione;6. gli scambi di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE La Società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dal RegolamentoConsob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Tale procedura è reperibilesul sito Internet: www.gruppoespresso.it, nella sezione “Governance”.La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta adadottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l’identificazione delle parti correlate della Società; 2. detta i principi per l’individuazione delle operazioni con parti correlate; 3. disciplina le procedure per l’effettuazione delle operazioni con parti correlate;4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti cor-relate composto dai consiglieri indipendenti Agar Brugiavini (Presidente), Giorgio Di Giorgio eTiziano Onesti.La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraversol’adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del database delle parti correlatecondiviso con la capogruppo CIR SpA.

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13. NOMINA DEI SINDACILa nomina del Collegio sindacale è regolata dall’art 22 dello statuto sociale, riportato nell’art.8 dell’allegato Codice di Autodisciplina GELE a cui si fa rinvio.La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5%con delibera Consob del 25 gennaio 2012 n. 18083

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALELo statuto sociale prevede che il Collegio sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e da tresindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili.Il Collegio sindacale della Società è stato nominato in data 23 aprile 2012 e rimarrà in caricafino all’approvazione del bilancio 2014. Per la composizione del Collegio sindacale e per leulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nella Tabella 3 riportata in al-legato. Le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco sono consultabili sul sitodella Società www.gruppoespresso.it, nella sezione Governance.Nel corso dell’esercizio 2013 il Collegio sindacale si è riunito 7 volte. La durata media delleriunioni è stata di circa 2 ore. Le riunioni programmate per l’anno 2014 sono 5.E’ stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità deisindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice.Il Collegio sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all’in-dipendenza degli Amministratori, ha verificato l’indipendenza dei propri membri sia nella primaoccasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.I sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della Società devono informaretempestivamente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura,i termini e la portata del proprio interesse.Il Collegio sindacale ha altresì vigilato sull’indipendenza della società di revisione verificando ilrispetto delle disposizioni normative in materia. Il Collegio sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionali funzionidi vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche del controllointerno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. In tale ottica ilCollegio sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio di informazioni con gliorgani di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della struttura operativa, nonchécon gli altri organi di controllo. In particolare, il Collegio sindacale ha coordinato la propriaattività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta di chiarimenti e/o di informazioni,con la funzione internal audit, con il Comitato Controllo e Rischi, con l’Organismo di Vigilanzae con la società di revisione.Nel corso dell’esercizio si è dimesso dalla funzione di sindaco il Prof. Enrico Laghi a cui è subentratoil sindaco Dott. Silvano Cipolla.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTILa Società ha istituito un'ampia sezione del proprio sito istituzionale www.gruppoespresso.it,facilmente accessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli azionisti.Responsabile della funzione “Investor Relations” è il Dott. Stefano Canu, che gestisce il flussodelle informazioni dirette ai soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nelrispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.

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La Società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficacecon i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali peresempio: presentazione dei risultati della Società e del Gruppo nel corso delle riunioni assem-bleari, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusioneal pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della Società dei comunicati stampae delle presentazioni.

16. ASSEMBLEE L’Assemblea è convocata, mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della Società nonchésul quotidiano “la Repubblica” secondo i termini e le modalità previste dalla normativa vigente.Nello stesso avviso viene fissato il giorno per la seconda convocazione.Il diritto di intervento in Assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile.La delega può essere notificata alla Società a mezzo di posta elettronica certificata entro l’iniziodei lavori assembleari all’indirizzo indicato nell’avviso di convocazione.Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell’Assemblea, sia ordinariache straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme di legge.La Società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dello statuto,disciplina l’ordinato e funzionale svolgimento dell’Assemblea ordinaria e straordinaria dellaSocietà. Tale Regolamento, consultabile sul sito della Società www.gruppoespresso.it, nellasezione Governance, garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomentiin discussione.Il Consiglio, che è intervenuto nella sua interezza all’Assemblea ad eccezione di un componente,si è adoperato per assicurare agli Azionisti un’adeguata informativa circa gli elementi necessariperché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della Società avvenute nel corso dell’anno sonostate generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento.

17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Non vi sono stati fino a oggi cambiamenti nella struttura di Corporate Governance dalla chiusuradell’esercizio 2013.

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CODICE DI AUTODISCIPLINA

PREMESSA

Il Codice di Autodisciplina di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito il “Codice”)contiene la descrizione dei principali compiti e delle funzioni degli organi sociali e dell’assettodi controllo interno e gestione dei rischi della Società.La rappresentazione di tali compiti e funzioni è effettuata in modo organico in un unico docu-mento nel quale è possibile reperire, oltre ai contenuti, riferimenti specifici al quadro delleregole applicabili: le disposizioni di legge e di regolamento, le norme statutarie, i principi delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA a cui la Società aderisce.A questo proposito la Società nel Consiglio di Amministrazione del 31 gennaio 2013, a seguitodelle nuove disposizioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA introdotte nel di-cembre 2011, ha aggiornato la propria Corporate Governance e approvato procedure internecome indicato nel Codice.

Art. 1 - Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al ruolo del Consiglio di Amministrazione.

Art. 18 - Poteri del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e di straordinaria ammini-strazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni per l’attuazionee il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione degli atti che la legge o il presentestatuto, in modo tassativo, riservino all’assemblea dei soci.Il Consiglio di Amministrazione potrà pertanto deliberare la riduzione del capitale sociale in caso direcesso dei soci, l’adeguamento dello statuto a disposizioni normative inderogabili, il trasferimentodella sede legale nell’ambito del territorio nazionale nonché la fusione per incorporazione di unasocietà interamente controllata o partecipata in misura almeno pari al 90 (novanta) per cento delsuo capitale, il tutto nel rispetto delle previsioni di cui agli articoli 2505 e 2505 bis del Codice Civile.

Art. 19 - Informazione degli amministratori al collegio sindacaleGli amministratori riferiscono tempestivamente agli altri amministratori e al collegio sindacalesull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo ai sensi di legge.La comunicazione viene effettuata con periodicità almeno trimestrale in occasione delle riunionidel Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo ovvero con comunicazione scrittao verbale o telefonica al Presidente del collegio sindacale qualora particolari esigenze di tem-pestività lo rendano preferibile.Gli amministratori devono dare notizia agli altri amministratori ed al collegio sindacale diogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione, iltutto ai sensi di legge.

Art. 20 – Riunioni del Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione si riunisce, nella sede sociale o altrove, su convocazione delPresidente o di chi ne fa le veci, di norma trimestralmente, e comunque ogni qual volta gli interessidella società lo esigano, anche su richiesta di almeno due consiglieri.

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Il consiglio si riunisce altresì secondo quanto previsto al successivo articolo 22. La convocazionesi farà per lettera o lettera raccomandata o telegramma o fax o posta elettronica o mezzo equivalentee dovrà pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i terminidella convocazione sono ridotti a un giorno.Le adunanze del consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazione formale,quando intervenga anche per videoconferenza e/o audioconferenza la maggioranza dei consiglieri incarica e dei sindaci effettivi, tutti gli aventi diritto ad intervenire siano stati preventivamente informatidella riunione ed i partecipanti siano sufficientemente informati sugli argomenti da trattare.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 delCodice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA:

- sulla base di apposita procedura interna approvata dal Consiglio di Amministrazione, esa-mina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell’emittente a livello consolidato,monitorandone periodicamente l’attuazione;

- definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell’emittente,come illustrato al successivo Art. 7;

- valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’emittentenonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al si-stema di controllo interno e di gestione dei rischi;

- stabilisce la periodicità, di norma trimestrale, con la quale l’Amministratore Delegato deveriferire al Consiglio circa l’attività svolta nell’esercizio delle deleghe conferite;

- valuta l’andamento della gestione tenendo in considerazione, in particolare, le informazioniricevute dall’Amministratore Delegato, nonché confrontando periodicamente i risultati con-seguiti con quelli programmati;

- esamina ed approva preventivamente - salvo le previste eccezioni - le operazioni dell’emittenteed esamina quelle delle controllate aventi un significativo rilievo strategico, così comedefinito in apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione;

- effettua, almeno una volta all’anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizionee sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementiquali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoicomponenti, nonché della loro anzianità di carica;

- può esprimere agli Azionisti, prima della nomina del nuovo Consiglio, i propri orientamentisulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, tenuto contoanche della valutazione di cui al precedente punto;

- al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, la Società ha adottatouna procedura aggiornata per la gestione interna e la comunicazione all’esterno di documentie informazioni riguardanti l’emittente, con particolare riferimento alle informazioni privi-legiate, resa disponibile sul sito internet della Società;

- fornisce informativa nella Relazione suo governo societario sulla propria composizione, suitempi e modalità di svolgimento delle sue riunioni e sul processo di autovalutazione.

Gli Amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia ed accettano lacarica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo neces-sario, anche tenendo conto dell’impegno connesso alle loro attività lavorative e professionali,del numero di cariche di Amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in

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mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevantidimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di Amministrazione di eventualiattività svolte in concorrenza con l’emittente e di ogni significativa modifica intervenuta nellecariche da essi ricoperte in altre società.

Sempre in applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa Ita-liana SpA il Consiglio di Amministrazione ha approvato il seguente:

ORIENTAMENTO IN MERITO AL NUMERO MASSIMO DI INCARICHI DI AMMINISTRATORE O SINDACOIN ALTRE SOCIETA' QUOTATE IN MERCATI REGOLAMENTATI, ANCHE ESTERI, IN SOCIETA' FINAN-ZIARIE, BANCARIE, ASSICURATIVE O SOCIETA' DI RILEVANTI DIMENSIONI

Con riferimento al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in altre società quotatein mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o società dirilevanti dimensioni (di seguito "Società Rilevanti") si riportano di seguito i criteri generali applicabiliper la valutazione degli incarichi e le ipotesi che possono portare ad una deroga degli stessi criteri.

a) Criteri generali per la valutazione1. Escludere che un Amministratore esecutivo di GELE possa assumere altri incarichi come

amministratore esecutivo o sindaco in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR;2. Per gli Amministratori esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori per un

massimo di cinque come Amministratore non esecutivo in Società Rilevanti non appartenential Gruppo CIR;

3. Per gli Amministratori non esecutivi di GELE, possibilità di svolgere incarichi ulteriori perun massimo di cinque come Amministratore non esecutivo e/o sindaco e due come ammini-stratore esecutivo in Società Rilevanti non appartenenti al Gruppo CIR o a quello della suacontrollante;

4. Gli incarichi ricoperti in Società Rilevanti appartenenti al medesimo gruppo conterannocome un unico incarico (e tale unico incarico sarà considerato come di Amministratore ese-cutivo ai fini del computo dei limiti, se almeno uno degli incarichi ricoperti nel medesimogruppo sia di Amministratore esecutivo);

5. Per “società di rilevanti dimensioni” si intendono società che superino almeno uno dei se-guenti requisiti: fatturato superiore a Euro 500 milioni, attivo patrimoniale superiore aEuro 1.000 milioni, numero di dipendenti superiore a 2.000.

6. Per “società finanziarie” si intendono solo quelle che esercitano le attività di prestazione diservizi finanziari nei confronti del pubblico, sottoposte a vigilanza.

b) Derogabilità dei criteri generaliResta inteso che i criteri generali sopra indicati potranno essere sempre derogabili con riferimentoad uno o più Amministratori con deliberazione motivata del Consiglio di Amministrazione. IlConsiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito a tali deroghe potrà tener conto,ai fini della propria valutazione, anche dei dati relativi alla presenza e quindi alla garantitapartecipazione dell’Amministratore interessato alle riunioni consiliari e dei comitati di GELE.Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione valuta l’indipendenza degli Ammini-stratori con periodicità almeno annuale, tenendo anche conto delle informazioni che i singoli

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interessati sono tenuti a fornire. La Società, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 147-ter,comma 4, del Testo Unico della Finanza, fa obbligo all’Amministratore che abbia perduto laqualifica di indipendente ai sensi delle previsioni del Codice di Autodisciplina (Criterio 3.C.1)di rassegnare le proprie dimissioni, senza pregiudizio per la facoltà del Consiglio di Ammini-strazione di valutare ciascun caso specifico ammettendo eventuali deroghe.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Art. 17 - Rappresentanza legaleIl Presidente ha la rappresentanza legale della società. La rappresentanza legale è inoltreaffidata separatamente ai Vice Presidenti, agli amministratori delegati, ai direttori generali ead eventuali procuratori, nei limiti dei poteri loro conferiti.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 1 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA il Presidente del Consiglio di Amministrazione:

- convoca le riunioni del Consiglio di Amministrazione e si adopera affinché ai membri delConsiglio ed ai sindaci siano fornite, almeno 48 ore prima rispetto alla data della riunione(salve motivate eccezioni), la documentazione e le informazioni necessarie per permettereal Consiglio stesso di esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esameed approvazione, eventualmente integrata da un documento di sintesi, ove particolarmentevoluminosa e complessa;

- coordina le attività del Consiglio di Amministrazione e guida lo svolgimento delle relativeriunioni, curando che agli argomenti all’ordine del giorno sia dedicato il tempo necessarioper consentire il dibattito e incoraggiando il contributo da parte dei Consiglieri;

- può chiedere all’Amministratore Delegato, anche su richiesta di uno o più amministratori,che i dirigenti dell’Emittente e quelli delle società del gruppo intervengano alle riunioniconsiliari per fornire gli opportuni approfondimenti.

Art. 2 – Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da Amministratori esecutivi e non esecutivi, dotatidi adeguata competenza e professionalità, consapevoli dei diritti e doveri della propria caricae che operano sempre con indipendenza di giudizio. Gli Amministratori non esecutivi apportano le loro specifiche competenze alle discussioni con-siliari, contribuendo all’assunzione di decisioni consapevoli e prestando particolare cura allearee in cui possono manifestarsi conflitti di interesse. La composizione del Consiglio di Amministrazione dell’emittente – anche sotto il profilo delnumero, della competenza, dell’autorevolezza e della disponibilità di tempo degli amministratorinon esecutivi, deve essere idonea a garantire adeguate condizioni di autonomia gestionale,orientate alla massimizzazione degli obiettivi economico-finanziari propri dell’emittente.La composizione del Consiglio di Amministrazione rispetta altresì l'equilibrio fra i generi pre-scritto dalla normativa vigente.Gli Amministratori sono tenuti a conoscere i compiti e le responsabilità inerenti alla carica.Il Presidente cura che gli Amministratori e i sindaci possano partecipare, successivamente alla

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nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un’adeguata conoscenzadel settore di attività in cui opera l’emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione,nonché del quadro normativo di riferimento.Per quanto riguarda l’informativa sui settori di attività, l’Amministratore Delegato presentaperiodiche informative sull’andamento dei mercati e del business in occasione delle riunionidel Consiglio di Amministrazione.Nel corso del processo di autovalutazione del Consiglio, gli Amministratori vengono chiamatiad esprimere specifiche richieste di natura informativa, che vengono soddisfatte nel corso diun massimo di n. 2 riunioni di induction da svolgere nel corso di ogni esercizio.Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazioneprofessionale, potranno essere organizzate in occasione del rinnovo del Consiglio di Ammini-strazione e successivamente, ogni qualvolta l’evoluzione del quadro normativo richieda un ag-giornamento in merito.

Il Consiglio di Amministrazione designa un lead independent director che:

a. rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degliAmministratori non esecutivi, ed in particolare degli indipendenti;

b. collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari diflussi informativi completi e tempestivi.

Al lead independent director è attribuita, tra l’altro, la facoltà di convocare, autonomamenteo su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori Indipendenti per ladiscussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Ammini-strazione o alla gestione sociale.

Con riferimento alla possibilità che gli emittenti adottino meccanismi che assicurino la scadenzadifferenziata di tutti o parte dei componenti dell’organo amministrativo (cd. staggered board),la Società non ha ritenuto opportuno adottare tale previsione, in quanto non adatta alparticolare assetto proprietario di GELE.

La Società aderisce al cosiddetto divieto di interlocking, previsto dall’art. 2 del Codice di Au-todisciplina di Borsa Italiana SpA, ossia il principio per cui il chief officer di una emittente nonpuò assumere l’incarico di Amministratore di un’altra emittente non appartenente allo stessogruppo, di cui sia chief officer un Amministratore dell’emittente medesima.

Art. 3 - Amministratori Indipendenti

In conformità a quanto previsto dal Regolamento recante norme di attuazione del D.LGS.58/1998 in materia di mercati adottato da Consob con Delibera 16191/2007 gli AmministratoriIndipendenti costituiscono la maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione.

In adesione a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA, sonoconsiderati “Amministratori Indipendenti” coloro che:a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta

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persona, non controllano l’Emittente o non sono in grado di esercitare su di esso un’influenzanotevole, o non partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggettipossono esercitare il controllo o un’influenza notevole dell’Emittente;

b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell’Emittente, di unasua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo conl’Emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un pattoparasociale, controlla l’Emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un’influenza notevole;

c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali siaesponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di unasocietà di consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell’esercizio precedente, una signi-ficativa relazione commerciale, finanziaria o professionale:- con l’Emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo;- con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla

l’emittente, ovvero – trattandosi di società o ente – con i relativi esponenti di rilievo;ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di unodei predetti soggetti;

d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall’Emittente o da unasocietà controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al-l’emolumento “fisso” di Amministratore non esecutivo dell’Emittente, ivi inclusa la parte-cipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;

e) non sono stati Amministratori dell’Emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni;f) non rivestono la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società nella quale un Am-

ministratore esecutivo dell’emittente abbia un incarico di Amministratore;g) non sono soci o Amministratori di società o di un’entità appartenente alla rete della società

incaricata della revisione contabile dell’Emittente;h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai

precedenti punti.

Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal Codice di Autodisciplina diBorsa Italiana SpA, quali condizioni di non indipendenza degli Amministratori non esecutivi,il Consiglio di Amministrazione dovrà valutare, con riferimento al singolo caso, se sussistanoo meno i requisiti necessari per l’attribuzione della qualifica di Amministratore Indipendente.

Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147-ter del T.U.F., almeno uno dei componentidel Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è compostoda più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindacie pertanto, ai sensi del comma 3, art. 148 del T.U.F., non vengono considerati indipendenti:

a) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori della Società, gli Ammi-nistratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli Amministratori delle societàda questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo;

b) coloro che sono legati alla Società od alle società da questa controllate od alle società che lacontrollano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli Amministratori della Societàed ai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo o subordinato ovveroda altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compromettano l’indipendenza.

L’indipendenza degli amministratori è valutata dal Consiglio di Amministrazione dopo la

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nomina e, successivamente con cadenza annuale. Il Consiglio rende noto l’esito delle proprievalutazioni nella Relazione sul governo societario.

Art. 4 - Istituzione e funzionamento dei comitati interni al Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione istituisce al proprio interno uno o più comitati con funzionipropositive e consultive, definendone i compiti con le deliberazioni con cui sono istituiti.

I comitati sono composti da non meno di tre membri tutti indipendenti e sono coordinati daun presidente.Le riunioni di ciascun comitato sono verbalizzate. Il presidente, qualora ne ravvisi la necessità, può invitare di volta in volta altri soggetti la cuipresenza possa risultare opportuna allo svolgimento della riunione.

La Società ha istituito i seguenti comitati:

a. Il Comitato Controllo e Rischi, all’interno del quale almeno un componente deve possedereun’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, oltre allefunzioni consultive e propositive, svolge funzioni di monitoraggio del Sistema Controllo eRischi;

b. Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, dotato di un proprio regolamento. Tale co-mitato, all’interno del quale figurano adeguate competenze in materia finanziaria o dipolitica retributiva, per motivi organizzativi riunisce le funzioni del Comitato Nomine e delComitato per la Remunerazione;

c. Il Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, così come previsto dalla Proceduraper le Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione in con-formità della delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i.

I compiti assegnati ai singoli comitati sono illustrati negli articoli successivi.

Art. 5 – Nomina degli Amministratori

La nomina degli Amministratori avviene secondo quanto disposto dall’art. 15 dello Statutosociale di seguito riportato.

Art. 15 - Consiglio di AmministrazioneLa società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione costituito da sette a diciannovecomponenti.L'assemblea, prima di procedere alla nomina degli amministratori, determina il numero dei com-ponenti del consiglio, numero che rimarrà fermo fino a sua diversa deliberazione.Agli azionisti di minoranza è riservata la nomina di un componente il Consiglio di Amministrazione.I consiglieri durano in carica per il periodo di tempo stabilito dall'assemblea all'atto della no-mina, comunque per un periodo non superiore a tre esercizi, e sono rieleggibili. Il Consiglio diAmministrazione è nominato dall’assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, nelle

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quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo; le liste di candidati,sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositate nei termini e con le mo-dalità previste dalla normativa applicabile. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti,rappresentino almeno il 2,5% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quelladiversa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento, con onere dicomprovare la titolarità del numero di azioni richiesto entro il termine e con le modalitàpreviste dalla normativa applicabile; gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentinocomplessivamente meno del 20% del capitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria, po-tranno presentare liste contenenti non più di tre candidati. Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate.Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona osocietà fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comune controllo aisensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria oquelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o concorrere a pre-sentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Unitamente a ciascuna lista, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati ac-cettano la candidatura e attestano sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ine-leggibilità e di incompatibilità previste dalla legge e l’esistenza dei requisiti eventualmente pre-scritti dalla legge e dai regolamenti vigenti per i componenti il Consiglio di Amministrazionenonché un curriculum vitae riguardante le caratteristiche personali e professionali con l’indi-cazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società e dell’idoneitàa qualificarsi come amministratore indipendente ai sensi di legge o di regolamento. Eventualiincompletezze o irregolarità relative ai singoli candidati comporteranno l’eliminazione del no-minativo del candidato dalla lista che verrà messa in votazione.Per poter conseguire la nomina dei candidati indicati, le liste presentate e messe in votazione devonoottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta ai sensi del presentearticolo per la presentazione delle liste stesse; in difetto, di tali liste non verrà tenuto conto.All’elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione si procederà come segue:a) dalla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base

all’ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista, tanti consiglieri che rappresentinola totalità di quelli da eleggere meno uno;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti e che non sia col-legata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato lalista risultata prima per numero di voti, è tratto il restante consigliere, nella persona delcandidato elencato al primo posto di tale lista.

Tutti i consiglieri eletti dovranno essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalitàrichiesti dalla normativa vigente. Il difetto di tali requisiti determina decadenza dalla carica.Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i consiglieri sonotratti da tale lista. Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risulti eletto unnumero di amministratori inferiore al numero determinato dall’assemblea, l’assemblea stessadovrà essere riconvocata per la nomina dell’intero Consiglio di Amministrazione.

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Qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più amministratori, si provvederàalla loro sostituzione ai sensi dell’art. 2386 c.c., assicurando il rispetto dei requisiti applicabili.Almeno uno dei componenti il Consiglio di Amministrazione, ovvero almeno due se il consiglioè composto da più di sette componenti, deve possedere il requisito di indipendenza previstodalla normativa applicabile.L’amministratore indipendente che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipen-denza deve darne immediata comunicazione al consiglio e, in ogni caso, decade dalla carica.Il consiglio valuta periodicamente l’indipendenza e l’onorabilità degli amministratori. Nel caso incui i predetti requisiti non sussistano o vengano meno e nel caso in cui venga meno il numerominimo di amministratori indipendenti stabilito nel presente statuto, il consiglio dichiara la decadenzadell’amministratore privo di detto requisito dalla carica e provvede alla sua sostituzione.Qualora per dimissioni o per altra causa venisse a mancare la metà o più degli amministratori,si ritiene dimissionario l'intero consiglio e si deve convocare l'assemblea per le nuove nomineai sensi di legge.Ai componenti il Consiglio di Amministrazione spetta il rimborso delle spese sostenute per ra-gioni d’ufficio purché documentate. L’assemblea può determinare un compenso annuale afavore degli amministratori anche sotto forma di partecipazione agli utili. Il Consiglio di Am-ministrazione stabilisce, sentito il collegio sindacale, le remunerazioni per gli amministratoriinvestiti di particolari cariche.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 5 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA con riguardo alla nomina degli Amministratori, il Comitato Nomine e Remunerazionesvolge le seguenti funzioni:

- propone al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore qualoraoccorra sostituire un Amministratore indipendente ai sensi dell’art. 2386, primo commadel Codice Civile;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizionedello stesso, nonché, eventualmente, in merito alle figure professionali la cui presenza al-l’interno del Consiglio sia ritenuta opportuna;

- formula pareri al Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichidi amministratore o sindaco che gli Amministratori della società possono assumere, anchein deroga ai criteri generali, in società quotate nei mercati regolamentati (anche esteri),società finanziarie, assicurative e società di rilevanti dimensioni, tenendo conto della parte-cipazione dei consiglieri ai comitati costituiti all’interno del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione,adotta un Piano per la successione degli Amministratori esecutivi. Tale Piano viene sottopostoa revisione periodica e comunque a ricognizione con cadenza almeno triennale da parte delComitato per le Nomine e la Remunerazione.

Art. 6 - Remunerazione degli Amministratori

Le politiche retributive sono orientate a garantire la competitività sul mercato del lavoro inlinea con gli obiettivi di crescita e fidelizzazione delle risorse umane, oltre che a differenziaregli strumenti retributivi sulla base delle singole professionalità e competenze.

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La remunerazione degli Amministratori non esecutivi, commisurata all’impegno richiesto aciascuno di essi, è determinata dall’Assemblea.Il Consiglio di Amministrazione determina l’emolumento per la carica del Presidente ed i com-pensi agli Amministratori per incarichi speciali.Il Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Nomine e Remunerazione, definisce unapolitica per la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche.La remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, in conformità dello sta-tuto, è stabilita dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Nomine e Remu-nerazione, sentito il parere del Collegio sindacale, sulla base delle linee guida stabilite nellapolitica della remunerazione.

Nel predisporre eventuali piani di remunerazione basati su azioni, il Consiglio di Amministrazioneassicura il rispetto dei criteri prescritti dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana SpA.

In applicazione di quanto previsto dall’art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa ItalianaSpA con riferimento alle remunerazioni il Comitato Nomine e Remunerazioni svolge leseguenti funzioni:

- formula proposte o esprime pareri per la remunerazione dell’Amministratore Delegato edegli Amministratori investiti di particolari cariche, che possono includere anche piani diremunerazione che prevedono l’assegnazione di stock option o l’erogazione di altri incentiviparametrati su azioni;

- formula proposte al Consiglio in merito a piani di pagamento a dipendenti basati su azioni(redigendo a tal fine lo specifico Regolamento), identificandone i beneficiari e l’entità delleopzioni di assegnazione a ciascuno di essi, e su indicazione dell’Amministratore Delegato,in merito ai criteri per la remunerazione del personale direttivo della Società;

- valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza e la concreta applicazione della politicaper la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategicheformulando al Consiglio proposte in materia;

- valuta periodicamente l’adeguatezza dei meccanismi di incentivazione del Responsabile del-l’internal auditing e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societaririspetto ai compiti ad essi assegnati.

Art. 7 - Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione approva i principi generali del sistema di controllo interno egestione dei rischi.In particolare il Consiglio di Amministrazione ha adottato le Linee di indirizzo in materia diSistema di controllo interno e di gestione dei rischi qui di seguito riportate.

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LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

PremessaIl Consiglio di Amministrazione di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (“GELE” o la “Società”)ha adottato le presenti Linee di Indirizzo che dettano i principi generali del sistema di controllointerno e gestione dei rischi di GELE (il “Sistema Controllo e Rischi”). GELE è una holding operante nel settore editoriale e dei media, con aree di business affidatealle società controllate facenti parti del Gruppo Espresso (il “Gruppo”). Le presenti Linee Guida sono così suddivise:

A. Sistema Controllo e RischiB. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiC. La gestione dei rischi

A. Sistema Controllo e RischiIl Sistema Controllo e Rischi è l’insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organiz-zative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, ge-stione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta ecoerente con gli obiettivi prefissati e favorire l’adozione di decisioni consapevoli. Il SistemaControllo e Rischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l’efficienzae l’efficacia dei processi aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria, il rispetto dileggi e regolamenti nonché dello statuto e delle procedure interne adottate dalla Società.

Il Sistema Controllo e Rischi contribuisce a ridurre e contenere, ma non può eliminare la pos-sibilità di decisioni sbagliate, errori, violazioni fraudolente di sistemi di controllo e accadimentiimprevedibili.

Il Sistema di Controllo e Rischi contribuisce a definire i compiti di ciascun organismo respon-sabile e i meccanismi di collaborazione e scambio di informazioni tra i diversi soggetti coinvoltinel processo di informativa finanziaria e gestione dei rischi.

Il Sistema Controllo e Rischi ricomprende, oltre i principi espressi nelle presenti linee guida,anche:i) le specifiche disposizioni statutarie e regolamentari interne in materia di ripartizione di com-petenze e deleghe di responsabilità;ii) il sistema delle deleghe, delle procedure e delle aree a rischio mappate dal Modello Organiz-zativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001;iii) gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e le disposizioni in materia di sistemaamministrativo, contabile e finanziario.

B. Compiti degli organi e funzioni del Sistema Controllo e RischiGli organi e le funzioni responsabili per il Sistema Controllo e Rischi sono i seguenti:a) il Consiglio di Amministrazione;b) l’Amministratore incaricato in materia di Sistema Controllo e Rischi (l’ “Amministratore

Incaricato”);c) il Comitato Controllo e Rischi;

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d) il Responsabile della funzione di internal audit;e) il risk manager;f) il Collegio sindacale;g) l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;h) gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione dei

rischi.

Resta inteso inoltre che tutti i dipendenti sono chiamati ad adoperarsi per garantire l'efficacefunzionamento del Sistema Controllo e Rischi, ciascuno nell’ambito dei propri compiti e per ilruolo ricoperto all’interno del'organizzazione aziendale. Infatti, in base alle mansioni assegnate,le risorse umane dell’azienda hanno la formazione necessaria per adempiere alle proprie re-sponsabilità con la necessaria conoscenza e comprensione dell'attività, dell'organizzazione edelle modalità di funzionamento del mercato di riferimento e del settore specifico in cuioperano, non senza trascurare i rischi propri egli obiettivi gestionali della Società.Gli organi e funzioni sopra riportati operano ciascuno nel rispetto dei propri compiti e com-petenze e secondo le indicazioni previste nelle presenti Linee Guida e nelle disposizioni norma-tive, regolamentari e interne applicabili.

Il Consiglio di AmministrazioneIl Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità finale del Sistema Controllo e Rischi e nedefinisce le linee di indirizzo, in coerenza con gli obiettivi strategici e il profilo di rischio dellaSocietà.Il Consiglio di Amministrazione nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) definisce le linee di indirizzo del Sistema Controllo e Rischi, provvedendo alle opportune

modifiche e aggiornamenti;b) individua la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della

Società, rivalutandoli ogni volta che le circostanze lo rendessero necessario;c) valuta con cadenza annuale l’adeguatezza, efficacia ed efficienza del Sistema Controllo e

Rischi rispetto all’attività di impresa e il profilo di rischio assunto, tenuto anche conto dellevalutazioni dell’Amministratore Incaricato e del Comitato Controllo e Rischi;

d) approva, su proposta del Comitato Controllo e Rischi, con cadenza annuale, in concomitanzacon l’approvazione del bilancio di esercizio, il piano di audit, sentito il Collegio sindacale el'Amministratore Incaricato;

e) valuta, sentito il Collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventualelettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revi-sione legale;

f) nomina l’Amministratore Incaricato; g) nomina al suo interno un Comitato Controllo e Rischi e ne designa il presidente;h) approva il regolamento del Comitato Controllo e Rischi ed eventuali sue modifiche e ag-

giornamenti; i) nomina e revoca il Responsabile della funzione di internal audit, su proposta del Comitato

Nomine e Remunerazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi esentito il Collegio sindacale, verificando periodicamente la coerenza dei meccanismi di in-centivazione con i compiti allo stesso assegnati.

j) assicura che il Responsabile della funzione di internal audit sia dotato delle risorse adeguateper l’espletamento delle proprie responsabilità.

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Amministratore Incaricato L’Amministratore Incaricato ha la responsabilità di assicurare la funzionalità e l’adeguatezza delsistema di controllo interno. Nel sistema aziendale esistente e sulla base dell’articolazione delle deleghein essere presso la Società l’Amministratore Incaricato coincide con l’Amministratore Delegato.L’Amministratore Incaricato:a) cura l’identificazione dei principali rischi aziendali e li sottopone periodicamente all’esame

del Consiglio di Amministrazione;b) cura la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema Controllo e Rischi, prevedendo

modalità di coordinamento tra gli organi e le funzioni interessate al fine di massimizzarnel’efficienza e ridurre duplicazioni;

c) verifica costantemente, anche sulla base delle relazioni predisposte dal Responsabile dell’internal audit e delle indicazioni del Comitato Controllo e Rischi, l’adeguatezza, efficaciaed efficienza del Sistema Controllo e Rischi, proponendo al Consiglio di Amministrazionele opportune modifiche e aggiornamenti;

d) può chiedere al Responsabile della funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche suspecifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell’esecuzione di operazioniaziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, alPresidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio sindacale;

e) riferisce tempestivamente al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e cri-ticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia,affinché il Consiglio di Amministrazione possa prendere le opportune iniziative;

f) può avvalersi nello svolgimento delle proprie funzioni del supporto del Comitato Controlloe Rischi.

Il Comitato Controllo e RischiIl Comitato Controllo e Rischi svolge funzioni consultive, propositive e di monitoraggio sulSistema Controllo e Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi:a) valuta, unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e

sentiti la società incaricata della revisione legale e il Collegio sindacale, il corretto utilizzodei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio d'esercizio edel bilancio consolidato e presenta i risultati della propria valutazione al Consiglio di Am-ministrazione come previsto dalla successiva lettera f);

b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti l’identificazione dei principali rischi aziendali, ed in par-ticolare sull’identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali;

c) esamina le relazioni aventi per oggetto la valutazione del Sistema Controllo e Rischi predi-sposte dalla funzione di internal audit e riferisce al Consiglio di Amministrazione le proprievalutazioni in merito come previsto dalla successiva lettera f);

d) monitora l’autonomia, l’adeguatezza, l’efficacia e l’efficienza della funzione di internalaudit e propone al Consiglio di Amministrazione eventuali interventi correttivi;

e) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche areeoperative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio sindacale e delConsiglio di Amministrazione e all’Amministratore Incaricato;

f) riferisce al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione della relazionefinanziaria annuale e semestrale, sull’attività svolta nonché sull’adeguatezza del SistemaControllo Rischi;

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81Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

g) esamina il piano di audit e ne propone l'adozione al Consiglio di Amministrazione.Il Comitato Controllo e Rischi è composto da almeno 3 amministratori indipendenti, dei qualialmeno uno è dotato di un’adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione deirischi, e opera in conformità alle disposizioni del regolamento interno approvato dal Consiglio diAmministrazione, che descrive le modalità di nomina, i compiti, la modalità di funzionamento, ipoteri e il budget.Ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa il Presidente del Collegio sindacale o altrosindaco designato dal Presidente del Collegio (e possono comunque partecipare anche gli altrisindaci).

Il Responsabile della funzione di internal auditIl Responsabile della funzione di internal audit nell’ambito del Sistema Controllo e Rischi:a) predispone il piano di audit sottoponendolo al Comitato Controllo e Rischi, affinché ne

proponga l'adozione al Consiglio di Amministrazione;b) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità, l’operatività e l’idoneità

del Sistema Controllo e Rischi attraverso il piano di audit approvato dal Consiglio di Ammi-nistrazione;

c) predispone relazioni semestrali sulla propria attività, le modalità con cui viene condotta lagestione dei rischi, il rispetto dei piani definiti per il loro contenimento e l’idoneità delSistema Controllo e Rischi e ne trasmette copia al Comitato Controllo e Rischi e al Collegiosindacale e prima della riunione del Comitato Controllo e Rischi che precede i Consigli diAmministrazione della relazione annuale e semestrale;

d) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza, trasmettendonecopia ai Presidenti del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo e Rischi e delCollegio sindacale e all’Amministratore Incaricato;

e) verifica nell’ambito del piano di audit l’affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemidi rilevazione contabile.

Il Responsabile della funzione di internal audit non dipende gerarchicamente dal Presidentedel Consiglio di Amministrazione né dall’Amministratore Delegato ed ha accesso diretto atutte le informazioni utili per lo svolgimento del suo incarico.E’ prevista una periodicità dei flussi.

Il Risk managerLa descrizione delle attività e funzioni del Risk manager sono indicate al successivo punto (D).

Il Collegio sindacaleIl Collegio sindacale vigila sull’efficacia del Sistema Controllo e Rischi. Nell’espletamento delleproprie funzioni il Collegio sindacale può chiedere al Responsabile della funzione di internal auditlo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative o operazioni aziendali dandone notizia alPresidente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale e il Comitato Controllo e Rischisi scambiano tempestivamente le informazioni rilevanti per l’espletamento dei propri compiti.

Organismo di VigilanzaL’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.L.gs 231/2001 svolge i compiti per essoprevisti dal Modello Organizzativo della Società e collabora e scambia informazioni regolar-mente con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio sindacale e l’Amministratore Incaricato.

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Gli altri organi e funzioni competenti Gli altri organi e funzioni aziendali competenti in materia di controlli interni e gestione deirischi includono il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e l'insieme diprocedure e organi che compongono la struttura aziendale.

C. La gestione dei rischiIl Sistema di Gestione dei Rischi si articola sui seguenti tre livelli di controllo:a) le funzioni operative all'interno della Società rilevano i rischi e stabiliscono le azioni da in-

traprendere per la loro gestione;b) le funzioni preposte alla gestione dei rischi (risk management) svolgono costante attività di

analisi e monitoraggio;c) la funzione di internal audit controlla il funzionamento del Sistema e fornisce proprie valu-

tazioni indipendenti.

D. Definizione della natura e livello di rischi compatibili con gli obiettivi strategici di GELELa Società almeno una volta all'anno in fase di redazione del budget esegue una valutazione globaledei rischi con la relativa valutazione del loro possibile impatto sul raggiungimento dei risultati.L'analisi viene effettuata con il supporto metodologico del documento "Analisi e valutazionedei rischi" riportato in allegato (all. A), che forma parte integrante del presente documento.L'output di tale attività è costituito da un documento che rappresenta in modo completo il livellodi rischio per ogni area di business e definisce le azioni di mitigazione dei rischi previste.Il contenuto di massima dell'informazione elaborata è dato dal documento (all. B) e deveessere discusso dal risk manager con la direzione aziendale e con Comitato Controllo e Rischi.Il Comitato Controllo e Rischi potrà richiedere delucidazioni e/o integrazioni al documentoaffinché possa relazionare in modo esaustivo al Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio diAmministrazione dovrà essere posto nelle condizioni di poter valutare agevolmente se il livellodi rischio compatibile con gli obiettivi strategici della società è accettabile così come riportatonel documento predisposto dal management e discusso con Comitato Controllo e Rischi.Il Consiglio di Amministrazione dovrà esprimere la sua opinione in merito alle azioni di miti-gazione proposte e sull’entità del rischio residuo.L'esame, la discussione e la definizione nel Consiglio di Amministrazione della natura e livello dirischio compatibile con gli obiettivi aziendali è attuata attraverso un' analisi critica della valutazionedi probabilità/impatto del Comitato Controllo e Rischi e tiene conto di parametri collegati alrisultato della gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta della Società.

Passi operativiL'attività di cui sopra deve essere sottoposta ad una revisione completa e ad un monitoraggiocostante nel corso dell'esercizio da parte del risk manager in stretta collaborazione con i re-sponsabili di processo e con il Responsabile della funzione di internal audit. In concreto l'attività del risk manager in collaborazione con i responsabili di processo consistenello svolgimento delle seguenti operazioni:a) mappatura dei processi aziendali e relativo aggiornamento qualora necessario;b) rilevazione dei rischi sia interni che esterni con periodicità annuale, riferiti ai singoli processi;c) misurazione dei rischi in termini di probabilità / impatto e valutazione dell'effetto sui

business plan e sul budget;d) analisi fattori di mitigazione del rischio;

82 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

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83Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

e) presentazione dei risultati dell’attività al Comitato Controllo e Rischi per esame e discussionepreliminare, al fine della presentazione degli stessi al Consiglio di Amministrazione.

L'attività suindicata è svolta seguendo le linee guida metodologiche contenute nel documento"Analisi e valutazione dei rischi" allegato al presente documento, che sono ispirate al framework"ERM - enterprise risk management" elaborato dal "Committee of Sponsoring Organisationsof the Treadway Commission" (COSO report).

Monitoraggio continuoIl risk manager svolge un’attività di costante monitoraggio sulle possibili conseguenze derivantidai rischi strategici, operativi, di compliance e di reporting. Definisce una serie di flussi informativiprovenienti dalle funzioni operative per monitorare nel continuo il livello del rischio. Riportatrimestralmente al Comitato Controllo e Rischi e si coordina con i referenti delle aree di businessal fine di elaborare un documento di valutazione e monitoraggio dei rischi. Con riferimento allesocietà controllate l'analisi e la valutazione dei relativi rischi è gestita direttamente dal risk ma-nager della Società.

Tempistiche per l’analisi e valutazione annuale dei rischiEntro il 31 ottobre di ogni anno il risk manager incontra il Comitato Controllo e Rischi per il-lustrare l'attività annuale di analisi e valutazione dei rischi della società; il Comitato Controlloe Rischi analizza il documento ed effettua gli opportuni approfondimenti nel corso dei successivimesi di novembre e dicembre per poi sottoporre il documento definitivo al Consiglio di ammi-nistrazione in occasione dell’approvazione del budget nel corso del mese di gennaio.

Art. 8 - Sindaci

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito ai Sindaci

Art. 22 – Collegio sindacaleIl collegio sindacale è composto da tre sindaci effettivi e da tre sindaci supplenti che durano incarica tre esercizi e sono rieleggibili. Alla minoranza è riservata l’elezione di un sindaco effettivoe di un supplente.La nomina del collegio sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle quali icandidati sono elencati mediante un numero progressivo. La lista si compone di due sezioni: unaper i candidati alla carica di sindaco effettivo, l’altra per i candidati alla carica di sindaco supplente.Le liste di candidati, sottoscritte dagli azionisti che le presentano, devono essere depositatenei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile.Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, sianocomplessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 2,5% delcapitale con diritto di voto nell’assemblea ordinaria o quella diversa percentuale che venissedeterminata ai sensi di legge o di regolamento, con onere di comprovare la titolarità delnumero di azioni richiesto entro il termine e con le modalità di legge.Le liste presentate senza l’osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate comenon presentate. Nessun azionista può presentare o concorrere a presentare, neppure per inter-posta persona o società fiduciaria, più di una lista; gli azionisti che siano assoggettati a comunecontrollo ai sensi dell’art. 93 del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione

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finanziaria o quelli che partecipino ad uno stesso sindacato di voto possono presentare o con-correre a presentare una sola lista.Ogni azionista può votare una sola lista.Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di sindaco effettivo inaltre cinque società od enti, i cui titoli siano ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentatoiscritto nell’elenco previsto dagli articoli 63 e 67 del D. Lgs.58/1998, o candidati che non siano inpossesso dei requisiti di onorabilità e professionalità ed indipendenza stabiliti dalla normativa appli-cabile o che non rispettino i limiti di cumulo degli incarichi stabiliti ai sensi di legge o di regolamento.Unitamente a ciascuna lista, entro il termine sopra indicato, sono depositate le dichiarazioni conle quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità,l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l’esistenza dei requisiti prescrittidalla legge e dai regolamenti vigenti per tali cariche, nonché un curriculum vitae riguardante le ca-ratteristiche personali e professionali dei candidati con l’indicazione degli incarichi di amministra-zione e controllo ricoperti in altre società. Eventuali incompletezze o irregolarità relative a singolicandidati comporteranno l’esclusione del nominativo del candidato della lista messa in votazione.All’elezione dei sindaci si procede come segue:a) alla lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, in base

all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due componenti ef-fettivi e due supplenti;

b) dalla seconda lista che ha ottenuto in assemblea il maggior numero di voti sono tratti, inbase all’ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restantecomponente effettivo e l’altro componente supplente, non collegati, neppure indirettamente,con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

Nel caso in cui sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i sindaci effettivi esupplenti sono tratti da tale lista.La presidenza del collegio sindacale spetta al candidato della lista di minoranza che ha ottenutoil maggior numero di voti. In caso di presentazione di una sola lista la presidenza del collegiosindacale spetta al primo candidato in elenco.Nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista, l’assemblea dovràessere riconvocata per la nomina del collegio sindacale.Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindacodecade dalla carica.In caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista diquello cessato.Le riunioni del collegio sindacale possono svolgersi anche per videoconferenza o audioconferenzanel rispetto delle seguenti condizioni:a) che sia consentito ai partecipanti di visionare, ricevere o trasmettere tutta la documentazione

necessaria;b) che sia consentita la partecipazione in tempo reale alla discussione nel rispetto del metodo

collegiale.Le riunioni si tengono nel luogo di convocazione in cui deve trovarsi il Presidente.Il collegio sindacale può, previa comunicazione al Presidente, convocare l'assemblea, il Consiglio diAmministrazione e il comitato esecutivo. Il potere di convocazione del Consiglio di Amministrazionee del comitato esecutivo può essere esercitato individualmente da ciascun componente il collegiosindacale; quello di convocazione dell’assemblea da almeno due componenti il collegio sindacale.

84 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

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85Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Inoltre i Sindaci sono scelti tra persone che possono essere qualificate come indipendenti anchein base ai criteri previsti per gli Amministratori.Il Collegio Sindacale verifica il rispetto di detti criteri dopo la nomina e successivamente concadenza annuale.I Sindaci accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente deiloro compiti il tempo necessario.L’attività di vigilanza sull’efficacia del Sistema di Controllo è descritta nel precedente articolo 7.

Art. 9 - Rapporti con gli Azionisti

La Società si adopera per instaurare e mantenere un dialogo efficace con i propri Azionisti econ il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali: presentazione dei risultatidella Società e del Gruppo nel corso delle riunioni assembleari, incontri con analisti finanziarie investitori istituzionali in Italia ed all’estero, diffusione al pubblico mediante la messa a di-sposizione sul sito web della Società della documentazione societaria prevista dalla normativa,di comunicati stampa e di presentazioni.

La Società inoltre si attiene ai principi della Guida per l’Informazione al Mercato.La Società ha nominato un responsabile per la funzione ” per gestire il flusso delle informazionidirette ai Soci, agli analisti finanziari ed agli investitori istituzionali, nel rispetto delle regolestabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della Società.

Di seguito quanto dispone lo statuto sociale in merito alle modalità e termini di convocazionedelle assemblee.

Art. 10 - Convocazione delle assembleeL’assemblea è convocata, sia in sede ordinaria che straordinaria, nei casi previsti dalla legge eogni qual volta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno ovvero secondo quantoprevisto al successivo articolo 22.L’assemblea è convocata presso la sede sociale o altrove in Italia, mediante pubblicazione diavviso sul sito internet della società nonché sul quotidiano “la Repubblica” secondo i terminie le modalità previste dalla normativa vigente. Nello stesso avviso può essere fissato il giornoper la seconda convocazione.L’assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l’anno, entro 120 (centoventi)giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Qualora ricorrano le condizioni di legge, il terminepotrà essere elevato a 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.L'Assemblea Ordinaria potrà assumere le delibere richieste dalla Disciplina per le Operazioni conParti Correlate adottata dalla Società nel rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti.

Il Consiglio di Amministrazione mette a disposizione degli Azionisti, nei termini previsti dallanormativa vigente, un fascicolo contenente le proposte all’ordine del giorno dell’Assemblea,consultabile sul sito internet della Società.

Il Regolamento Assembleare, reperibile sul sito Internet della Società, assicura un ordinato efunzionale svolgimento delle riunioni assembleari.

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86 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 1Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati(anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni.

Consiglio di Amministrazione

Componenti Altri incarichi

Carlo De Benedetti Presidente Onorario e amministratore di Cofide SpA e CIR SpA; Presidente onorario di Sogefi SpA (gruppo CIR);Presidente Onorario di M&C Management & Capitali SpA; Membre du Conseil de Surveillance de La CompagnieFinancière Edmond de Rothschild; Amministratore di Amber Capital Italia SGR.

Rodolfo De Benedetti Presidente di CIR SpA e di Cofide SpA (gruppo CIR), Presidente di Sogefi SpA (non quotata, gruppo CIR);Amministratore di Banque Syz S.A. (non quotata).

Giorgio Di Giorgio Amministratore di Banca Profilo; Amministratore di Arepo BP SpA e di Ver Capital SGR (non quotate), membro delConsiglio di Sorveglianza di VUB AM.

Francesco Dini Amministratore di Sorgenia SpA (non quotata, gruppo CIR).

Sergio Erede Presidente di AON Italia Srl e di Bolton Group International Srl (non quotate); Vice Presidente di Banca Nazionale delLavoro SpA (non quotata); Amministratore di Interpump Group SpA, di Luxottica Group SpA, Space SpA e IndesitCompany SpA; Amministratore di Foncière des Régions SA (soc. estera quotata); Amministratore di Brioni SpA, diManuli Rubber Industries SpA, di Gruppo IPG Holding Srl e di Space Holding Srl (società non quotate); Amministratoredi Delfin S.à.r.l. e di Sintonia SA (società estera non quotata).

Mario Greco Group CEO Assicurazioni Generali SpA; Amministratore di Assicurazioni Generali SpA e Pirelli Spa; Amministratore diSaras SpA e Indesit Company SpA (non quotate).

Silvia Merlo Amministratore Delegato di Merlo SpA Industria Metalmeccanica; Amministratore di Finmeccanica SpA e di BancaNazionale del Lavoro SpA.

Maurizio Martinetti Membro del Consiglio di Amministrazione della Sigma Tau Finanziaria SpA (non quotata); Membre du Conseil deAdministration de Refondation SA (società estera non quotata); Membre du Conseil de Surveillance de SAIP- SociétéAnonyme Investissements Presse (società estera non quotata); Membro del Consiglio di Amministrazione di SIA BluSpA (non quotata); Membro del Supervisory Board di Sofipa SGR SpA (non quotata); Presidente di Eurosanità SpA(non quotata).

Monica Mondardini Amministratore di Atlantia SpA e Trevi-Finanziaria Industriale SpA; Amministratore di Crédit Agricole S.A. (soc.estera quotata).

Elisabetta Oliveri Amministratore Delegato di Gruppo Fabbri Vignola SpA (società non quotata); consigliere di Snam SpA, di Eutelsat S.A.; Amministratore di ATM – Azienda trasporti Milano SpA (società non quotata).

Tiziano Onesti Presidente del Consiglio di Amministrazione di Italtel SpA (non quotata); Sindaco effettivo di Ferrovie dello Stato ItalianeSpA (non quotata); Sindaco effettivo di Risanamento SpA; Presidente del Collegio Sindacale di F.lli De Cecco Di FilippoFara San Martino SpA (non quotata); Sindaco Effettivo di Ford Italia SpA (non quotata).

Luca Paravicini Crespi Amministratore di Piaggio & C. SpA; Amministratore di Consilium Sgr SpA, di Scala Group SpA, di Education.it SpA,di Il Gallione SpA, di Ecor Naturasì SpA, di Simplicissimus books farm Srl e di ALPA Srl (non quotate).

Michael Zaoui -

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87Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari | Gruppo Editoriale L’Espresso |Tabella 2

Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei com

itati

L'assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2014, un Consiglio di Amministrazione com

posto da tredici com

ponenti. Per la nomina del consiglio di amministrazione sono

state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA, socio di m

aggioranza, e Lista presentata dal Sia Blu SpA socio di m

inoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, dodici consiglieri sono stati eletti dalla lista

di m

aggioranza e uno dalla lista di minoranza. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali e professionali degli am

ministratori, si rinvia alla docum

entazione disponibile sul sito

www.gruppoespresso.it.

NOTE

* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il com

ponente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M

) o da una minoranza (m

).** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli am

minsitratori alle riunioni rispettivam

ente del C.d.A. e dei com

itati (n. di predenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

*** In questa colonna è indicato il num

ero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti

dimensioni. Si allega alla Relazione l'elenco di tali società con riferim

ento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Em

ittente.

****In questa colonna è indica con una “X” l’appartenenza del m

embro del C.d.A. al com

itato.

Consiglio di Amministrazione

Comitato

Controllo

Interno Co

mitato

Remunerazione

Eventuale

Comitato

Nomine

Eventuale

Comitato

Esecutivo

Comitato

operazioni

Parti Correlate

Carica

Componenti

In carica

dal

In carica

fino a

Lista

(M/m)

*Esec.

Non -

esec.

Indip.

da

Codice

Indip.

da

TUF

% **Numero altri

incarichi ***

****

******

******

******

******

**

Presidente

Carlo De Benedetti

19-mag-1997

approv.ne bil.

esercizio 2014

Mx

87%

6

Ammnistratore

Delegato

Monica Mondardini

16-set-2008

"M

x100%

4

Amministratore

Agar Brugiavini

26-apr-2006

"M

xx

x87%

-x

100%

x100%

Amministratore

Rodolfo De Benedetti

19-mag-1997

"M

x87%

5

Amministratore

Giorgio Di Giorgio

22-apr-2009

"M

xx

x75%

4x

83%

x100%

Amministratore

Francesco Dini

21-apr-2004

"M

x100%

1

Amministratore

Sergio Erede

26-apr-2006

"M

x62%

14

Amministratore

Silvia Merlo

18-apr-2013

"M

xx

x100%

3x

100%

Amministratore

Maurizio Martinetti

28-gen-2009

"m

x87%

6

Amministratore

Tiziano Onesti

22-apr-2009

"M

xx

x75%

5x

83%

x100%

Amministratore

Elisabetta Olivieri

23-apr-2012

"M

xx

x100%

4x

83%

Amministratore

Luca Paravicini Crespi

26-apr-2006

"M

xx

x87%

8x

83%

x100%

Amministratore

Michael Zaoui

23-apr-2012

"M

xx

x100%

-x

100%

---------------------------- AMMINISTRATORI C

ESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI R

IFERIMENTO -------------------------------

Cognom

e Nome

Amministratore

Mario Greco

26-apr-2006

22-mar-2013

Mx

xx

100%

x

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 2,5%

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferim

ento

CDA: 8

CCR: 6

CNR: 4

CE: -

CPC: 1

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88 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

Tabella 3Struttura del Collegio Sindacale

L'assemblea ordinaria del 23 aprile 2012 ha nominato per un triennio, fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2014, il collegiosindacale sopra descritto. Per la nomina del collegio sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIRSpA, socio di maggioranza, e Lista presentata dalla Sia Blu SpA, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente delcollegio sindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata seconda per numero di voti. Per ogni altra informazione inerente le listepresentate ovvero le caratteristiche personali e professionali dei sindaci, si rinvia alla documentazione disponibile sul sito www.gruppoespresso.it.

NOTE* In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una ** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante

l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi

dell'art.148 bis del TUF.

Collegio sindacale

Carica Componenti In carica dal In carica fino a Lista (M/m) *

Indip. da Codice

%**

Numero altriincarichi ***

Presidente Giovanni Barbara 22 aprile 2009 approv.ne bil.esercizio 2014 m x 100% 11

Sindaco Effettivo Silvano Cipolla 07 maggio 2013 " M x 100% 11

Sindaco Effettivo Marina Scandurra 23 aprile 2012 " M x 100% 2

Sindaco Supplente Mauro Ianiro 22 aprile 2009 " m - - -

Sindaco Supplente Riccardo Zingales 16 dicembre 1998 " M - - -

Sindaco Supplente

---------------------------- SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO -------------------------------

Sindaco Effettivo Enrico Laghi 26 aprile 2006 24 aprile 2013 M x 100% -

Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 7

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Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2013

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 91

Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2012 2013Attività immateriali a vita indefinita 521.545 523.598 Altre immobilizzazioni immateriali 140.766 135.054 Immobilizzazioni immateriali (1) 662.311 658.652 Immobilizzazioni materiali (2) 145.823 136.946 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) 24.616 21.588 Altre partecipazioni (4) 2.573 2.573 Crediti non correnti (5) 1.134 1.981 Attività per imposte anticipate (6) 27.246 25.672 ATTIVITA' NON CORRENTI 863.703 847.412 Rimanenze (7) 15.294 12.253 Crediti commerciali (8) 233.958 202.756 Titoli e altre attività finanziarie (9) 23.101 11.332 Crediti tributari (10) 24.227 22.261 Altri crediti (11) 24.053 22.924 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 129.089 164.793

ATTIVITA' CORRENTI 449.722 436.319

TOTALE ATTIVO 1.313.425 1.283.731

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(migliaia di euro) Note 2012 2013Capitale sociale (13) 61.534 61.583 Riserve (14) 174.068 155.859 Utili (perdite) a nuovo (14) 298.491 339.096 Utile (perdita) di esercizio 21.800 3.685 Patrimonio netto di Gruppo 555.893 560.223 Patrimonio netto di terzi (15) 1.784 1.994 PATRIMONIO NETTO 557.677 562.217 Debiti finanziari (16) 244.512 7.512 Fondi per rischi ed oneri (17) 45.403 47.122 TFR e altri fondi per il personale (18) 72.018 65.053 Passività per imposte differite (6) 122.277 125.132 PASSIVITA' NON CORRENTI 484.210 244.819 Debiti finanziari (16) 15.813 242.129 Fondi per rischi ed oneri (17) 41.309 43.550 Debiti commerciali (19) 133.141 113.283 Debiti tributari (20) 10.940 10.792 Altri debiti (21) 70.335 66.941

PASSIVITA' CORRENTI 271.538 476.695

TOTALE PASSIVITA' 755.748 721.514

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.313.425 1.283.731

Le note da pagina 97 a pagina 157 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

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Conto Economico Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2012 2013Ricavi (22) 812.683 711.645 Variazione rimanenze prodotti (7) (338) 169 Altri proventi operativi (23) 19.479 7.622 Costi per acquisti (24) (88.806) (74.392) Costi per servizi (25) (348.891) (311.344) Altri oneri operativi (26) (23.828) (15.083) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) 797 241 Costi per il personale (27) (268.697) (255.349) Ammortamenti e svalutazioni (28) (42.038) (32.242) Risultato operativo 60.361 31.267 Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (16.248) (14.009) Risultato ante imposte 44.113 17.258 Imposte (30) (22.162) (13.418) Risultato netto 21.951 3.840 Quota dei terzi (31) (151) (155) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 21.800 3.685 Utile per azione, base (32) 0,056 0,010 Utile per azione, diluito (32) 0,052 0,009

Conto Economico Complessivo Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) 2012 2013

RISULTATO NETTO 21.951 3.840

Altre componenti del conto economico complessivo:Utili/(perdite) attuariali sui fondi del personale (8.108) 3.074 Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita 2.395 (301) Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) 1.570 (755) Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (4.143) 2.018 TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 17.808 5.858 Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante 17.708 5.696 Interessenze di pertinenza dei terzi 100 162

Le note da pagina 97 a pagina 157 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

La voce “Altre componenti del conto economico complessivo” dello schema Conto EconomicoConsolidato include esclusivamente componenti, con le relative imposte, che potranno esserericlassificate successivamente a conto economico.

92 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato

32009_INT@89-94_Bilancio_impaginato 25/03/14 09.22 Pagina 92

Rendiconto Finanziario Consolidato Anno Anno(migliaia di euro) Note 2012 2013

ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 21.951 3.840 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) 42.038 32.242 - Fair value stock option (27) 1.776 1.105 - Variazione netta fondi del personale (18) 3.918 (7.006) - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) 7.773 3.960 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (84) (1.440) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli 547 232 - Rettifiche di valore di attività finanziarie 4.411 3.295 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto 31 216 - (Proventi) per dividendi (19) - Autofinanziamento 82.342 36.444 Variazione del circolante e altri flussi (27.511) 22.192 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 54.831 58.636 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (7.949) (7.789) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (40.445) (1.453) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (28.569) (20.159) Esborsi per acquisto partecipazioni (256) (2.864) Incassi da cessioni 552 1.996 (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 27.324 10.011 Dividendi incassati 19 -

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (930) (11.016)

ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve - 361 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1.918) (1.064) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (28.775) -Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (11.004) (10.789) (Dividendi pagati) (33) (24.966) - Altre variazioni (20) (111)

FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (66.683) (11.603)

Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (12.782) 36.017

Disponibilità liquide nette iniziali 141.400 128.618 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 128.618 164.635

Le note da pagina 97 a pagina 157 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

93Prospetti del bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio consolidato94

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

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nuo

vo di periodo

proprio

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Situazione al 31 dicembre 2011 61.534 1.054 (27.362) (1.661) 51.247 16.678 143.344 257.833 60.611 563.278 1.719 564.997

Movim

entazio

ne del risu

ltato - - - - - - -

60.61

1 (6

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1) - -

-

Divide

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- - -

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pitale, v

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- - - -

-

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- - -

- 1.776

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- -

1.776 -

1.776

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-

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Movim

entazio

ni tr

a ris

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- - - -

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0

15

1 2

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1

Situazione al 31 dicembre 2012 61.534 1.054 (29.280) 76 49.621 18.454 134.143 298.491 21.800 555.893 1.784 557.677

Movim

entazio

ne del risu

ltato - - - - - - -

21.80

0 (2

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0) - -

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Divide

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Aumen

ti ca

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Valutazio

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- - -

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Movim

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Altre

variazio

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Movim

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Utile (p

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ttività fina

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i periodo - - -

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5

3.84

0

Situazione al 31 dicembre 2013 61.583 1.366 (30.344) (142) 50.187 12.992 121.800 339.096 3.685 560.223 1.994 562.217

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Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 97

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società” o la “Capogruppo”) e lesocietà da questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il“Gruppo Espresso” o semplicemente il “Gruppo”) ha per oggetto principale l’attività nel set-tore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, dellaradiofonia, della raccolta pubblicitaria, della editoria on-line e della tv digitale terrestre esatellitare. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 98, Roma,Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi dell’art. 2497 del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L'Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) diBorsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data26 febbraio 2014.

2. Forma, contenuto e principi contabili

I l presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’Internatio-nal Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 8), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2012. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma del pro-spetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liqui-dità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare imedesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospetto uni-camente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze,ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziariaadottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche,delle frequenze radiofoniche e dei marchi, classificati nella voce “Attività immateriali a vitaindefinita”, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazio-ne separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poiché, conside-

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato98

rata l’attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappre-sentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predispo-sto secondo il “metodo indiretto”, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa deri-vanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospettodelle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimen-tazioni delle riserve.Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.Il Gruppo aveva optato per l’adozione anticipata già dal bilancio 2012 del nuovo emendamen-to allo IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, applicandoi cambiamenti retrospetticamente dal 1° gennaio 2011 e adattando conformemente l’informa-zione comparativa.

3. Principi di consolidamento

L’area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle sue col-legate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene il potere deci-sionale sulle politiche finanziarie e operative. L’esistenza del controllo è presunta quando è detenuta,direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabiliin assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate si intendono le società nelle quali laCapogruppo esercita un’influenza significativa. Tale influenza è presunta quando è detenuto più del20% dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione.Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controlloe deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L’acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell’acquisto.Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioni emesse o passi-vità assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili. L’eccesso del costo diacquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle attività nette dellaacquisita è contabilizzato come avviamento per le società controllate mentre è incluso nel valoredella partecipazione per le società collegate. Il trattamento contabile dell’avviamento è illustrato allaNota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell’integrazione globale,assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a pre-scindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazioni conso-lidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le operazioni, i saldi nonché gli utilie le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi. Le quote di patrimonio netto e dirisultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettivamente in un’apposita postadel patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico complessivo consolidato.Dopo l’acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo del patrimonionetto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e nei movimenti delle riserverispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzati sulleoperazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza. Quando la quota di pertinenza delGruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari o superiore al valore della partecipazione,il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno che non abbia obblighi di ripianamento perdite oabbia effettuato pagamenti per conto della società collegata.

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 99

Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loro influenzasul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultato netto attribuibile aisoci della controllante non è rilevante.Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data,con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

4. Criteri di valutazione

4.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produ-zione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzatiper acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Ilcosto di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto,qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, ladifferenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periododi dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di forma-zione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successivadello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l’intero progetto èconsiderato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi èevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.7.

Testate, marchi e frequenzeLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerateattività a vita utile indefinita le frequenze radiofoniche in quanto il loro utilizzo viene effettuatosulla base di concessioni per l’esercizio della radiodiffusione sonora la cui durata è a tempoindeterminato. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annua-le, e ogni volta vi sia un’indicazione che l’attività possa avere subito una perdita di valore, adimpairment test. L’eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nellavoce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L'avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato,con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalladata di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash gene-rating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sonocontabilizzate a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripri-stinate nei periodi successivi.

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato100

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizza-zione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili, dai software e dalle frequenze tele-visive digitali, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base alcriterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.In particolare l’acquisizione di diritti pluriennali di produzioni televisive, iscritti tra i diritti di uti-lizzazione delle opere dell’ingegno, sono ammortizzati in quote costanti annuali nel periodo dellaloro disponibilità contrattuale, a partire dall’esercizio in cui sono disponibili e pronti per l’uso.Qualora i diritti abbiano esaurito i passaggi disponibili, indipendentemente dall’ammortamentogià contabilizzato, il valore residuo viene interamente spesato nel periodo in cui si è verificato l’ul-timo passaggio. I costi riferiti a produzioni televisive destinate ad una fruizione immediata afflui-scono a conto economico interamente nell’esercizio di utilizzazione.Si ricorda, che dal secondo semestre 2012, a seguito dell’assegnazione a titolo definito della con-cessione dei diritti d’uso delle frequenze televisive digitali, si è provveduto a classificare tali attivitàtra le “immobilizzazioni immateriali a vita utile definita” e a sottoporre le stesse ad un ammorta-mento di durata ventennale, pari alla durata della concessione.Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, adeccezione delle frequenze televisive e dei diritti pluriennali, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

4.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’at-tività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento omiglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamentenei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attivitào parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente dif-ferente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra ladurata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi siaevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi che fac-ciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descrittoalla Nota 4.7. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base dellasvalutazione.

4.3 Aggregazioni di impreseL’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Ilcosto dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di scambio,delle attività acquisite, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 101

dal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita, più i costi direttamente attribuibiliall’aggregazione.Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’impresa acquisita che rispetta-no le condizioni per l’iscrizione secondo l’IFRS 3 sono iscritte ai loro valori correnti alla datadi acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o Gruppi in dismissione) che sono clas-sificate come detenute per la vendita in accordo con l’IFRS 5, le quali sono iscritte e valutate avalori correnti meno i costi di vendita.L’avviamento derivante dall’acquisizione è iscritto come attività e valutato inizialmente alcosto, rappresentato dall’eccedenza del costo dell’acquisizione rispetto alla quota posseduta dalGruppo nei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali identificabili iscritti. Se,dopo la rideterminazione di tali valori, la quota del Gruppo nei valori correnti delle attività,passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’acquisizione, l’eccedenza èiscritta immediatamente a Conto Economico.

4.4 LeasingI contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi ei benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di lea-sing finanziari l’attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del con-tratto di leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L’ammontaretotale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo daottenere un tasso d’interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al nettodei costi finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L’onere finanziario è imputato aconto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasingfinanziario sono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e benefici deri-vanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevati aconto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l’eventualedifferenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso diminusvalenze identificative di perdita di valore dei beni.

4.5 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formaledelibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni pre-viste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscri-vendo il contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in basealla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo darettificare in diminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dareun immediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a essocorrelati è rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

4.6 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmentetrascorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita

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| Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato102

sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri onerifinanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

4.7 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore alsuo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenzadi indicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatorisi procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizza-zione dell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attivitàrilevate nell’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impair-ment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza ditali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi divendita e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singolaattività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivantidall’uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altreattività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità gene-ratrice di flussi indipendenti che comprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripri-stini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, adeccezione di quelli relativi ad avviamenti.

4.8 Partecipazioni valutate al patrimonio nettoLe partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercita influen-za significativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.13.

4.9 Altre partecipazioniLe partecipazioni dove la Capogruppo non esercita influenza significativa sono valutate al fairvalue ovvero al costo, ridotto di perdite di valore, nel caso in cui il valore corrente non possaessere determinato in modo affidabile.Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 4.13.

4.10 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completa-mento e delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivise ne vengono meno i motivi.

4.11 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

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4.12 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti abreve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggettiad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio ditesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi avista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza ori-ginaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai finidella redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari delpassivo corrente.

4.13 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanzia-

rie acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni diprezzo a breve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dal-l’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scaden-za prefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione e capacità dimantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come atti-vità finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie dispo-nibili per la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. Larilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi ditransazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto econo-mico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziariedetenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costoammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.

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I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotatio mediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotatesono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specificadell’emittente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore ela svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabiliz-zata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato larilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

4.14 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

4.15 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessunutile/(perdita) è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazionedelle azioni proprie.

4.16 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

4.17 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

4.18 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in casodi perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando silibera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

4.19 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attua-tivi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto(c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFRmaturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFRa forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia opta-

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to per il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, adun conto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato unnuovo inquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collo-cavano infatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con piùdi 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani abenefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato comeun “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società siesauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto eco-nomico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del per-sonale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaIl Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privatasu base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al serviziodi tesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazio-ne del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l’attribuzione didiritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”)oppure l’attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di unaeventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azionariodi riferimento (c.d. “phantom stock option”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”; incaso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.

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In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha appli-cato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

Phantom Stock OptionIl costo di tali operazioni, iscritto a conto economico, è determinato con riferimento al fairvalue delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data diassegnazione e quella di maturazione, con contropartita la relativa passività.Fino a quando tale passività non viene estinta, il fair value viene ricalcolato a ciascuna data dichiusura di bilancio e alla data di effettivo esborso, rilevando tutte le variazioni di fair value aconto economico.

4.20 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantona-menti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, neiconfronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essereeffettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamen-to rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alladata di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione erettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali ter-mini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento èrappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativaa riguardo.

4.21 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato.

4.22 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rileva-zione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati(speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamentea conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alla data dicostituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento o opera-zione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’efficacia dellostrumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurata ponendo a con-fronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni di fairvalue o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficacia della copertura è testata sia all’ini-zio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata della copertura stessa; in ogni caso, iltest di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in dettaglio, lacopertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello stru-

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mento coperto è compensata “quasi completamente” dalla variazione del fair value o dei flussifinanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo compresotra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazione delfair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevando aconto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stessoesercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentemente nelcaso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair Value Hedge,l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data di chiusuradel contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicate le regoledi valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di strumenti finan-ziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair value relativo alrischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedge accounting è ammortiz-zata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per il calcolo del-l’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o la perdita sospesi a patrimonionetto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la transazione futuranon è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l’effettuazione, o fino a quando i flussioriginariamente coperti non si manifesteranno a conto economico.

4.23 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento evalore totale dei servizi previsti. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al

netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale.Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

4.24 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in appli-cazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori

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patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero(estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero veri-ficati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazionisono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalitàdelle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscalistabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette ali-quote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazionea conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione.

4.25 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincidecon la valuta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della datadell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni edalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

4.26 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile diattività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamentonella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passivitàinteressate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa che ilcambiamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate a par-tire dalla data del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influiresolo sul risultato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’eserciziocorrente sia degli esercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalità pre-viste di utilizzo dei benefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sullaquota di ammortamento dell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utile resi-dua dell’attività medesima. L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevatocome provento o onere nell’esercizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri è rile-vato come provento o onere negli esercizi futuri.

5. Informativa di settore

L’individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioniè stata effettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione delGruppo ai fini dell’allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati.La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi.Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(Perdita) opera-tiva. I ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore ederivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con iterzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remu-nerativi ed in linea con le condizioni di mercato.

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In particolare, nei settori di natura editoriale (quotidiani nazionali, periodici, opzionali e quo-tidiani locali) i fatturati includono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o deiprodotti collaterali (in edicola, in abbonamento e attraverso altri canali minori) ed i ricavi pub-blicitari; nel settore radio i fatturati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emit-tenti del Gruppo nonché dalla vendita di programmi e servizi a terzi; nel settore digitale trova-no iscrizione i ricavi pubblicitari di tutti i siti internet del Gruppo nonché i ricavi da vendita diabbonamenti e servizi sulle diverse piattaforme digitali (web, tablet e mobile); nel settore tele-visivo sono presenti i ricavi pubblicitari principalmente del canale DeejayTv nonché i ricavi daaffitto di banda digitale; nel settore raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dallaconcessionaria A.Manzoni & C. SpA. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi edi-tori; infine, nelle attività diverse vengono ricompresi sostanzialmente i ricavi intersettoriali delleattività di stampa, di gestione degli abbonamenti nonché delle attività di servizio svolte dallaCapogruppo a favore degli altri settori.Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistin-tamente nella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica internaed anche perché non risulterebbe significativa un’eventuale allocazione.Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specificiparametri di attribuzione. Le attività dei settori “Quotidiani Nazionali-Periodici” e “Radio-Internet” sono tra loro accorpate in quanto le caratteristiche dei settori, soprattutto in riferi-mento alla commercializzazione dei prodotti editoriali, non permettono una oggettiva riparti-zione di tali valori. Le attività non attribuibili attraverso parametri specifici sono indicate sepa-ratamente nello schema. I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adot-tati nella predisposizione del bilancio consolidato.Si segnala, che a seguito della modifica nella composizione dei settori oggetto di informativaeffettuata nell’esercizio 2013, per allinearla a quella della reportistica direzionale interna,rispetto all’informativa fornita nel 2012, sono stati riclassificati per coerenza con il 2013:- i dati dell’esercizio 2012 dei settori “Quotidiani Nazionali” e “Periodici” includendo le

testate XL e Velvet tra i “Quotidiani Nazionali” anzichè tra i “Periodici”; - i dati dell’esercizio 2012 dei settori “Periodici” e “Opzionali” includendo le copie dei pro-

dotti opzionali cellophanati con l’Espresso tra i “Periodici” anziché tra gli “Opzionali”- i dati dell’esercizio 2012, per il settore digitale, dei ricavi digitali includendo gli stessi nei

ricavi da pubblicazioni anziché nei ricavi diversi.

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CONSUNTIVO 2013 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 107,3 22,0 30,2 114,3 0,2 8,5 - - - (0,7) 281,6

Ricavi da pubblicità 125,5 7,9 1,3 67,5 52,2 44,0 7,7 353,7 2,6 (259,3) 403,0

Ricavi diversi 1,7 0,7 0,2 2,0 1,9 3,3 17,6 1,9 24,8 (27,0) 27,0

Totale Ricavi 234,5 30,6 31,7 183,7 54,3 55,7 25,2 355,7 27,4 (287,1) 711,6 Ricavi da altri settori (124,7) (7,7) (0,7) (67,3) (51,9) - (9,3) (1,0) (24,5) 287,1 -

Ricavi netti 109,8 22,8 31,1 116,5 2,4 55,7 15,9 354,6 2,9 - 711,6

Risultato operativo (4,0) (5,5) 4,1 26,9 11,7 9,8 (9,6) (4,8) 2,6 0,1 31,3 Proventi (oneri) finanziari (14,0)

Imposte e quota terzi (13,6)

Risultato del Gruppo 3,7

CONSUNTIVO 2012 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALERicavi da pubblicazioni 116,3 24,9 41,3 120,4 0,3 5,9 - - - (1,4) 307,8

Ricavi da pubblicità 159,2 13,2 0,8 81,6 57,7 43,7 10,3 431,5 - (321,7) 476,3

Ricavi diversi 2,2 0,5 0,4 1,9 2,4 3,0 18,1 2,3 30,3 (32,4 ) 28,6

Totale Ricavi 277,7 38,6 42,5 203,9 60,5 52,6 28,4 433,8 30,3 (355,6) 812,7 Ricavi da altri settori (159,1) (12,8) (0,8) (81,8) (58,4) - (11,1) (1,6) (30,1) 355,6 -

Ricavi netti 118,7 25,8 41,8 122,1 2,1 52,6 17,3 432,2 0,2 - 812,7

Risultato operativo 12,0 (5,4) 3,0 25,4 18,0 11,9 (8,9) (2,5) (1,0) 8,0 60,4Proventi (oneri) finanziari (16,2)

Imposte e quota terzi (22,3)

Risultato del Gruppo 21,8

Quotidiani CONSUNTIVO 2013 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti 2,1 3,2 3,1 8,5 0,0 0,5 - 17,5

Attività 1.004,6 337,0 125,9 209,1 179,3 36,3 (656,4) 1.235,8

Attività fiscali 47,9

Totale Attività 1.283,7

Quotidiani CONSUNTIVO 2012 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti 2,7 2,4 3,2 17,7 0,0 (0,4) - 25,7

Attività 988,3 352,1 121,7 219,6 206,6 39,2 (665,4) 1.262,0

Attività fiscali 51,5

Totale Attività 1.313,4

Informativa di settore

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6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamentoè richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibilie rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultatoeconomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazionedell’effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione compara-tiva è adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risultiimpraticabile ricostruire l’informazione comparativa. L’applicazione di un principio conta-bile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principionon disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodoretrospettivo, o se impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la con-tabilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizio incui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenuto ilcambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

7. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento del bilancio sinoalla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui il bilancio è autorizzatoper la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Ammini-strazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita,per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi emendamenti ed intepretazioni applicati dal 1° gennaio 2013In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il Principio IFRS 13 - Misurazione del fair value chestabilisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tutte le fatti-specie in cui i principi IAS/IFRS richiedono o permettono la valutazione al fair value o la presen-tazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre, il principiorichiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value) più estesa diquella attualmente richiesta dall’IFRS 7. L’adozione del principio non ha comportato effetti.Tale principio deve essere applicato prospetticamente.

In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 - Strumenti finan-ziari: informazioni integrative. Gli emendamenti richiedono la presentazione di alcune informa-zioni sugli effetti o potenziali effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresa deri-

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vanti dalle compensazioni di attività e passività finanziarie effettuate in applicazione dello IAS 32.Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. L’applicazione degli emendamentinon ha comportato la rilevazione di alcun effetto nel presente bilancio consolidato del Gruppo.

In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 - Presentazione del bilan-cio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospetto degli“Altri utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) in due sottogruppi, a secondache essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico.

Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle, che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di migliora-mento degli stessi, concentrandosi su modifiche valutate necessarie, ma non urgenti. Di seguitovengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, iscrizione e valu-tazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni ter-minologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hannoeffetto su principi o interpretazioni non applicabili dal Gruppo: • IAS 1 Presentazione del bilancio - Informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano

fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo congli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’ entità modifichi un principio contabileo effettui una rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno statopatrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemidi bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative ancheper tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate.

• IAS 16 Immobili, impianti e macchinari - Classificazione dei servicing equipment: si chiarisceche i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce Immobili, impianti e macchi-nari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino se utilizzati per un soloesercizio.

• IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio - Imposte dirette sulle distribuzioni aipossessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: si chia-risce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12.

• IAS 34 Bilanci intermedi - Totale delle attività per un reportable segment: si chiarisce che iltotale delle attività dovrà essere riportato solo se tale informazione è regolarmente fornita alchief operating decision maker dell’entità e si è verificato un cambiamento materiale nel totaledelle attività del segmento rispetto a quanto riportato nell’ultimo bilancio annuale.

Altri principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2013

Documento Titolo del documentoStandards ed InterpretazioniIFRIC 20 Stripping Costs in the Production Phase of a Surface MineIFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards – Government Loans

L’applicazione degli emendamenti non ha comportato effetti in termini di misurazione ed haavuto limitati effetti in termini di informativa sul bilancio consolidato del Gruppo.

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Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottatiin via anticipata dal GruppoIl Gruppo non ha optato per l’adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed inter-pretazioni di principi già pubblicati e omologati dall’UE, obbligatori per i bilanci che inizianodopo il 1° gennaio 2013 e per i quali il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti chepotrebbero derivare dall’adozione degli stessi.

Data di entrata in vigoreDocumento Titolo del documento del documento IASBIFRS 10 Bilancio Consolidato 1° gennaio 2014IFRS 11 Accordi di compartecipazione 1° gennaio 2014IFRS 12 Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese 1° gennaio 2014Modifiche agli emendamenti agli Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance 1° gennaio 2014Modifiche agli emendamenti allo IAS 32 Strumenti finanziari 1° gennaio 2014Modifiche all’IFRS 10, all’IFRS 12 eallo IAS 27 “Investments Entities” 1° gennaio 2014IAS 36 Assets Recoverable Amount Disclosures for Non-Financial 1° gennaio 2014IAS 39 – Novation of Derivatives and Continuation of Hedge Accounting 1° gennaio 2014

Inoltre il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazionedei seguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi com-petenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Titolo del documentoData di entrata in vigore

del documento IASB

Standards ed Interpretazioni

IFRS 9 – Financial Instruments 1° gennaio 2015

IFRIC 21 - Levies 1° gennaio 2014

Amendments

IFRS 9 Financial Instruments - Hedge Accounting and amendments to IFRS 9, IFRS 7 and IAS 39 1° gennaio 2015

Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle 1° luglio 2014

Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle 1° luglio 2014

9. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite di valoresu attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti,imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e glieffetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l’attualesituazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativoandamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per ladeterminazione del valore d’uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità dei

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valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non sipuò escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell’esistenza diperdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci.Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali,questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al perveniredei primi dati consuntivi. La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Perrischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risultanze deltriennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

10. Area di consolidamento

Il perimetro di consolidamento risulta variato rispetto allo scorso esercizio con l’entrata dellasocietà Mo – Net Srl, il cui controllo è stato assunto dalla società Elemedia SpA dall’8 febbraio2013. Il maggior valore del costo d’acquisto determinato tra le parti (Elemedia SpA e InternetBookshop Italia Srl) rispetto al patrimonio netto della Mo –Net Srl alla data dell’acquisto è statoattribuito, sulla base delle valutazioni effettuate dal management del Gruppo, alla voce “Marchi”. Inoltre, in data 8 agosto 2012 è stata costituita una joint venture tra il Gruppo Espresso eHuffington Post Media Group per il lancio dell’edizione italiana del sito Huffington Post. Al 31dicembre 2013, la società, HuffingtonPost Italia Srl, di cui il Gruppo Espresso detiene il 49% delcapitale sociale, è stata consolidata con il metodo del patrimonio netto. Per quanto attiene alle società controllate, si segnala che nel mese di dicembre (con effettoretroattivo al 1° gennaio 2013) si è perfezionata l’operazione di fusione per incorporazioneall’interno della Finegil Editoriale SpA della ex Editoriale La Nuova Sardegna SpA, societàeditrice del quotidiano La Nuova Sardegna di Sassari.

11. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Capogruppo aveva stipulato un contratto di IRS (per un valorenozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte delprestito obbligazionario.Tale operazione era stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e cometale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivatosia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di copertura(prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputati a conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Capogruppo aveva provvedutoa rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il differenziale deitassi (pari all’ 1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014) realizzando un proventocomplessivamente pari a 1.825 migliaia di euro. Nel corso del 2013 sono stati incassati 913migliaia di euro. Alla data della rinegoziazione, erano stati effettuati i test prospettici e retrospettivi,al fine di verificare l'efficacia della copertura fino alla predetta data (27 ottobre 2012). I testprospettici prevedono che all'inizio della copertura e per l'intera durata, ogni copertura debbadimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della voce coperta compensino

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quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I test retrospettiviprevedono che la copertura si dimostri altamente efficace quando i suoi risultati rientrano in unintervallo compreso tra l'80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dalla Società per la verifica del-l'efficacia sono, con riferimento al test retrospettivo il Dollar Offset Method e con riferimento altest prospettico, il Relative Risk Reduction (RRR). I test di efficacia della copertura hanno sempredato esito positivo dalla data di stipula alla data di rinegoziazione del contratto.Alla data del 31 dicembre la rinegoziazione del contratto ha comportato la rilevazione di unutile di 915 migliaia di euro, che, sommato a quello realizzato nel precedente esercizio, hapermesso di generare un provento complessivo di 1.075 migliaia di euro.

12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2012 31/12/2013

Testate e marchi 400.245 402.383

Frequenze radiofoniche 83.728 83.643

Avviamenti 37.572 37.572

Diritti di brevetto ind. e utilizz. opere d’ingegno 4.488 5.610

Concessioni e licenze 136.275 129.353

Immobilizzazioni immateriali in corso 3 91

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 662.311 658.652

di cui:Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 521.545 523.598Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 140.766 135.054

A partire dal secondo semestre 2012 si è proceduto a riclassificare le frequenze televisivedigitali tra le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita (nella voce “Concessioni elicenze”) e ciò in considerazione della concessione rilasciata il 28 giugno 2012 del diritto d’usodefinitivo delle frequenze stesse per la durata di venti anni.

Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore.

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

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Attività immateriali a vita indefinita

Testate e marchi31/12/2013

Situazione inizialeCosto originario 400.245

Svalutazioni -

Saldo iniziale 400.245MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Aggregazioni 2.138

Situazione finaleCosto originario 402.383

Svalutazioni -

Saldo finale 402.383

Frequenze 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 83.728

Svalutazioni -

Saldo iniziale 83.728MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi (85)

Situazione finale Costo originario 83.643

Svalutazioni -

Saldo finale 83.643

Avviamenti 31/12/2013Situazione inizialeCosto originario 37.572

Svalutazioni -

Saldo iniziale 37.572MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi -

Decrementi -

Situazione finale Costo originario 37.572

Svalutazioni -

Saldo finale 37.572

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L’elenco dettagliato delle CGU sottoposte a impairment test è riportato nella tabella sot-tostante.

Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/2012 31/12/2013

1. La Repubblica 229.952 229.9522. Finegil Nuova Sardegna 6.113 6.1133. Finegil Editoriale Livorno 18.397 18.3974. Finegil Editoriale Nord-Ovest 22.000 22.0005. Finegil Editoriale Nord-Est 114.121 114.1216. Finegil Editoriale Centro-Sud 8.490 8.4907. Frequenze radiofoniche (R.Deejay, R.Capital e m2o) 83.728 83.6438. Marchio Deejay 1.171 1.1719. Frequenze Rete A (incluso il relativo avviamento) 169.665 162.75110. Mo-Net - 2.138Avviamento altre attività 2.733 2.733TOTALE 656.370 651.509

L’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2013 sulle testate, le frequenzeradiofoniche e televisive, le internet company, i marchi e gli avviamenti, ha accertato che nonsussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Si precisa inoltre che, come richiesto dallo IAS 36, sono state sottoposte a impairment testanche le frequenze televisive digitali che a partire dal secondo semestre del 2012, a seguito delrilascio della concessione del diritto d’uso definitivo per la durata di venti anni, sono state clas-sificate tra le immobilizzazioni immateriali a vita utile definita nella categoria “Concessioni elicenze” e in considerazione di ciò sottoposte ad ammortamento. Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si era fatto riferimento al maggiore tra il fairvalue less costs to sell e il valore d’uso. Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizionedell’impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valoresia significativo.

Cash Generating Unit Criterio Settore Impairmento Gruppi di CGU utilizzato loss

1. La Repubblica Valore d’uso Quotidiani nazionali -2. Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Nord-Est, Livorno, Centro-Sud, Nuova Sardegna) Valore d’uso Quotidiani locali -3. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value Radio -4. Televisione: Frequenze e avviamento Fair value Televisione -5. Mo-Net Fair value Digitale -

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La determinazione del valore d’uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d’uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all’at-tualizzazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e inuscita, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. Inaltri termini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nellavariante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussi ana-liticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2014-2018) e la determinazionedel terminal value. Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è necessario valutarel’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordineall’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare edaltri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’investimentonella specifica unità.Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono esplici-tamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e in uscita,generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi dascontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti allasingola unità), lordi di imposte.Il tasso di attualizzazione è stato stimato in coerenza con le configurazioni dei flussi da scontaree pertanto risulta essere lordo di imposte. Nel caso di specie, è stato adottato il costo medio delcapitale investito (wacc pre-tax) del Gruppo Espresso pari al 10,42%.Per quanto concerne, infine, la determinazione dei flussi attesi oltre il periodo di previsioneanalitica, è stato assunto che il flusso terminale (o “a regime”) coincida con la media dei flussipositivi attesi nel periodo di previsione analitica (2014-2018) e che il tasso di crescita “g” sianullo, ad eccezione delle CGU “Rete A” e “Mo-Net” che presentano una dinamica inprogressiva evoluzione del business sottostante.

La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti didismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessionepuò essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori discambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedentitransazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approcciometodologico differenziato per le divisioni operative di natura editoriale, alle quali sonostate allocate le testate, per le frequenze radiofoniche e televisive e per le internet company.Più esattamente:a) per le divisioni operative di natura editoriale, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti

di valutazione; questo approccio è reso necessario dalla carenza di un mercato attivo ditrasferimento di simili cash-generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delletransazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica;

b) per le frequenze radiofoniche e televisive, è stato utilizzato un multiplo empirico del tipoprice/users, osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto diverifica in rapporto alla popolazione raggiunta dal relativo segnale;

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c) per la società del Gruppo attiva nel settore digitale (“internet company”), ovvero Mo-Net, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione desumibili da societàquotate comparabili.

Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” delle cash generating unit di natura editoriale,sono stati impiegati i seguenti multipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (omultipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales,Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendalidi riferimento, per ciascuna cash-generating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipodi multiplo da applicare, il fatturato (Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultatooperativo (Ebit); in particolare, la grandezza aziendale di riferimento viene determinataquale media del periodo 2014-2018. Per determinare il fair value less cost to sell, si tienequindi conto del valore medio risultante dall’applicazione dei tre moltiplicatori prima men-zionati; il dato che scaturisce dall’applicazione del metodo dei multipli di mercato vieneritenuto “non significativo” nei casi in cui assuma valori di segno negativo.La stima del fair value less cost to sell delle unità operative di natura radio-televisiva èstata effettuata partendo dall’osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similaria quelle oggetto di verifica in rapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dalsegnale. L’impiego di questo approccio valutativo permette di stimare il fair value dellefrequenze radiofoniche e televisive correlando il prezzo che il mercato è disposto a pagare perl’acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale. Per la "internet company" (Mo-Net), la stima del fair value less cost to sell si è fondata su mol-tiplicatori diretti (Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterprise Value /Ebit)desumibili da società quotate comparabili. I moltiplicatori basati sull'osservazione dei prezzi divendita di aziende similari risultano, infatti, di difficile applicazione, sia per la scarsità ditransazioni internet nel panorama italiano che per le differenze sostanziali dei modelli dibusiness delle società oggetto di transazione. Al contrario, le metriche finanziarie sembranoindicare una più chiara correlazione tra il consensus che il mercato esprime circa la potenzialecrescita dei ricavi e l'evoluzione della marginalità operativa del business ed i prezzi di borsadelle società internet.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2014-2018 ed analisi di sensitivitàI test di impairment effettuati al 31 dicembre 2013 si basano sulla previsione dei flussi dicassa attesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2014 e dal PianoTriennale 2014-2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 22gennaio 2014 e 26 febbraio 2014, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. Inoltre, in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consob congiuntamente alla Bancad’Italia e all’Isvap nei Documenti n.2 del 6 febbraio 2009 e n.4 del 3 marzo 2010, il GruppoEspresso ha adottato una procedura che prevede l’esame e la valutazione del documento diImpairment Test in via preventiva da parte del Comitato Controllo e Rischi e del CollegioSindacale, e successivamente la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.Tali previsioni sono state estese agli esercizi 2017 e 2018 - ad eccezione del piano relativo alla“CGU Rete A” per il quale si è utilizzato un periodo ventennale commisurato alla durata dellalicenza d’uso delle frequenze - sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenze passate.Le previsioni delle singole CGU sono state elaborate tenendo conto della generale difficoltànell’effettuare stime prospettiche, in particolare relativamente all’andamento del mercatopubblicitario, alla luce dell’incertezza che tutt’oggi caratterizza la situazione economica del

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Paese nonchè della scarsa visibilità sull’evoluzione della raccolta pubblicitaria anche in unorizzonte temporale di breve periodo. Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali delle CGUeditoriali con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al contributoderivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitario Per il 2014 si è assunto che l’economia permanga in fase recessiva e, conseguentemente, cheil mercato pubblicitario nel suo complesso registri un’ulteriore riduzione rispetto al 2013,anche se in misura decisamente più contenuta di quanto avvenuto nell’ultimo esercizio(-12,3% rispetto al 2012). Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota sul totaledel mercato pubblicitario in linea con quanto osservato negli ultimi esercizi, il che compor-terebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione del proprio peso percentuale e conseguentementeun calo superiore al mercato, tenuto conto anche degli aspetti di difficoltà strutturali di talemezzo; per la radio e la televisione un andamento sostanzialmente in linea con il mercato; perinternet un incremento di quota e quindi una leggera crescita. In questo contesto, il Budget 2014 del Gruppo assume andamenti simili a quelli ipotizzati pergli specifici segmenti di mercato, con un leggero incremento di quote per i propri quotidianie siti web grazie ad azioni di potenziamento e arricchimento dei prodotti. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitario si stabilizzi nelsuccessivo biennio (2015-2016) sui livelli di investimenti del 2014, per poi tornare a crescerein misura contenuta nel 2017 e nel 2018. I trend strutturali di mercato dei diversi mezzi, conla progressiva riduzione della quota dei quotidiani e dei periodici e la crescita del peso diinternet, sono attesi continuare in tutto l’arco di piano. Gli andamenti del mercato sono stati, quindi, riflessi nei piani previsionali per gli anni 2015-2018 delle CGU editoriali del Gruppo ipotizzando:• per la CGU Repubblica, un calo della pubblicità sulle testate cartacee ed una crescita

della raccolta su internet in linea con l’evoluzione prevista per il mercato;• per le CGU dei Quotidiani Locali, una flessione del fatturato pubblicitario sulle testate

cartacee più contenuta rispetto a quella dei mezzi nazionali per tenere in considerazionele caratteristiche peculiari dei mezzi locali, mentre per internet si prevede una crescitasignificativa e superiore a quella del mercato tenuto conto sia dei livelli ancora esigui delfatturato di partenza sia del progetto in atto di rinnovamento e potenziamento dei sitiweb di tutte le testate locali del Gruppo.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2014 relativamente all’andamento delle vendite in edicola deiquotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2013. In taleperiodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola di quotidiani si sono ridotte del 30,3% (-4,4% medio annuale), passando da 4,4 a 3,0 milioni di copie medie giornaliere. Per segmento,i quotidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registrato un andamento piùnegativo, perdendo dal 2005 il 36% ed il 40% rispettivamente (-5,7% medio annuale), mentrei quotidiani locali hanno perso il 25,2% (-3,6% all’anno). Il trend negativo ha, tuttavia, subitouna significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni, anche per effetto della cannibalizzazionederivante dalle copie digitali fruibili su Ipad e altri dispositivi mobili.Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2014 sia

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simile a quella del 2013, con una flessione delle vendite del 9,5% per la Repubblica e del 7%per i quotidiani locali. L’ipotesi per gli anni successivi di piano è che il calo strutturale dellevendite in edicola prosegua in linea con il trend fin qui registrato, il che comporta per laRepubblica una flessione media annuale del 7% e per i quotidiani locali del 5%. Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita significativadegli abbonati all’edizione digitale dei quotidiani su tablet, pc e mobile che impatta positiva-mente sui ricavi sia della CGU “la Repubblica” che delle CGU dei Quotidiani Locali.I piani 2014-2018 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina deiquotidiani che permette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copievendute.

Prodotti opzionali Il Budget 2014 ed i successivi anni di piano prevedono una progressiva riduzione dei marginidelle iniziative collaterali vendute in abbinamento con i quotidiani, riflettendo la sostanzialesaturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2014-2018 tengono conto diuna serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione su tutte le testate a seguito del prevedibile calo

della diffusione e della raccolta pubblicitaria;• prepensionamenti dell’organico poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• piani di riorganizzazione dei centri stampa de la Repubblica e dei quotidiani locali;• efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche,

viaggi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi della carta e dei materiali distampa, nonché i maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.

Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmenteun tasso di crescita pari a zero.

Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o dell’avviamentorilevante e per le quali le risultanze dell’impairment test indichino una differenza positiva delfair value less cost to sell e/o del valore d’uso rispetto al valore contabile inferiore alla sogliadel 50%, si è altresì provveduto ad effettuare un’analisi di sensitività dei risultati rispetto allevariazioni degli assunti di base.In particolare, per le CGU di natura editoriale, tale analisi ha condotto per le CGU “FinegilEditoriale Nord-Est” e “Finegil Editoriale Centro-Sud” ai seguenti risultati:• per la CGU “Finegil Editoriale Nord-Est”, il valore d’uso risulterebbe uguale al valore

contabile di €113,52mn ipotizzando un calo del 5% del fatturato pubblicitario e dell’8%delle copie vendute oppure un calo del 7,7% del fatturato pubblicitario e del 6,5% dellecopie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento dei ricavi

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diffusionali e pubblicitari previste nel piano 2014-2018, il valore d’uso recuperabile dellaCGU “Finegil Editoriale Nord-Est” risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzandoun tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc pre-tax) pari all’11,28% anziché al10,42% attualmente utilizzato.

• per la CGU “Finegil Editoriale Centro-Sud”, il valore d’uso risulterebbe uguale al valorecontabile di €5,55mn ipotizzando un calo di circa il 6,5% del fatturato pubblicitario edel 7% delle copie vendute oppure un calo dell’8% del fatturato pubblicitario e di circail 6% delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamentodei ricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano 2014-2018, il valore d’usorecuperabile della CGU “Finegil Editoriale Centro-Sud” risulterebbe uguale al valorecontabile ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc pre-tax) pari al12,21% anziché al 10,42% attualmente utilizzato.

Limitatamente alla CGU “Finegil Editoriale Nord-Est” si è, inoltre, proceduto ad effettuare il testdi impairment anche secondo l’articolazione delle CGU adottata nell’esercizio 2011 (CGU “FinegilPadova”, CGU “Messaggero Veneto” e CGU “Il Piccolo”) senza riscontrare perdite di valore. Per le cash generating unit di natura radio-televisiva si segnala che nella determinazione del fairvalue less cost to sell è stata utilizzata per le frequenze radiofoniche una forbice di prezzo cheoscilla tra 1,5 e 3 volte il numero di abitanti raggiungibili dalle postazioni FM delle CGU RadioDeejay, Radio Capital e m2o, mentre per quelle televisive è stata ipotizzata una forbice diprezzo che varia tra 2,6 e 2,9 volte. In quest’ultimo caso il fair value della CGU Frequenze ReteA risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un moltiplicatore di prezzo medio pari a1,30 volte il numero di abitanti raggiungibili dal segnale digitale. Data la scarsità di transazionirecenti aventi ad oggetto frequenze televisive in Italia, è stato anche calcolato, a conferma dellarecuperabilità dei valori iscritti in bilancio, il valore d’uso delle frequenze televisive, ipotizzandouno sviluppo dei ricavi di affitto di banda digitale. Nello specifico, il business plan assume unaumento dei canali affittati a terzi da 8 nel 2014 a 12 dal 2018 in avanti, con un’evoluzione delprezzo di affitto basata sui valori e sulle scalette di incremento già definiti nei contrattiattualmente in essere.Per la cash generating unit relativa alla “internet company” del Gruppo (Mo-Net) si segnalache, nella determinazione del fair value less cost to sell, all’equity value ottenuto applicando imoltiplicatori di mercato è stata sottratta una percentuale complessiva (discount factor) del30% per tener conto del differente fattore dimensionale e della relativa “illiquidità” dellasocietà oggetto di valutazione rispetto al panel di internet company di riferimento. Infine, si è proceduto a effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardatol’impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabiledell’insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell’impresa nel suo complesso non allocati alivello di singola CGU.L’impairment test di secondo livello è stato effettuato per somma di parti, attraverso la sommadei valori recuperabili delle entità già considerate al primo livello di impairment, oltre alla valu-tazione dei costi non allocati. Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi corporate(non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzione del valorecomplessivo dell’impresa nel suo complesso ed è stato stimato in forma pre-tax (ovveroutilizzando flussi ante imposte ed un tasso di attualizzazione ante imposte analogo a quello uti-lizzato per il test di I livello). Le proiezioni dei costi corporate utilizzate sono state desunte come base dal Piano Pluriennale2014-2016, utilizzando per la determinazione dei flussi criteri in linea con quelli applicati ai

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fini dell’impairment test di primo livello in termini di orizzonte di previsione esplicita e intermini di crescita (oltre l’orizzonte di previsione esplicita).Per il calcolo del valore d’uso è stato preso a base di riferimento i flussi di cassa operativi allordo delle imposte dell’intero Gruppo, desumibile dai piani elaborati per gli anni 2014-2018; per la proiezione dei relativi flussi di cassa è stato utilizzato un tasso ante imposte, parial 10,42% e un tasso di crescita assunto pari a zero. Dalla procedura di impairment svolta a livello dell’entità nel suo insieme non sono emerseperdite di valore.

Altre immobilizzazioni immaterialiSi riporta nella successiva tabella l’evidenza della vita utile e della relativa aliquota d’ammorta-mento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita.

Vita utile AliquotaDiritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 2-3 anni 33,33%-50,00%Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33%Frequenze televisive digitali 20 anni 5%Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33%

La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d’ingegno 31/12/2013Situazione inizialeCosto originario 7.955Fondi ammortamento, svalutazioni (3.467)Saldo iniziale 4.488MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 5.465Decrementi (299)Aggregazioni 50MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (4.054)Decrementi -Aggregazioni (40)Situazione finale Costo originario 13.171Fondi ammortamento, svalutazioni (7.561)Saldo finale 5.610

L’incremento di 5.465 migliaia di euro si riferisce alla capitalizzazione dei diritti televisivirelativi ad un contratto stipulato con Walt Disney Company Italia Srl che ha iniziato a produrrei propri effetti dal 1° febbraio 2012.

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Concessioni e licenze 31/12/2013Situazione inizialeCosto originario 182.886Fondi ammortamento, svalutazioni (46.611)Saldo iniziale 136.275MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 854Decrementi (323)Aggregazioni 112MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (7.820)Decrementi 324Riclassifiche (1)Aggregazioni (69)Situazione finaleCosto originario 183.529Fondi ammortamento, svalutazioni (54.176)Saldo finale 129.353

Immobilizzazioni immateriali in corso31/12/2013

Situazione inizialeCosto originario 3Saldo iniziale 3MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 88Decrementi -Riclassifiche -Situazione finaleCosto originario 91Saldo finale 91

Immobilizzazioni materiali (2)

Si riporta il dettaglio della presente categoria.31/12/2012 31/12/2013

Terreni 6.978 6.977

Fabbricati ed edifici 35.326 34.161

Migliorie su beni di terzi 6.013 4.723

Impianti e macchinari 91.924 85.857

Attrezzature industriali e commerciali 147 187

Mobili, dotazioni, automezzi 4.625 4.153

Immobilizzazioni materiali in corso 667 786

Altri beni 143 102

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 145.823 136.946

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Al 31 dicembre 2013 le immobilizzazioni materiali ammontano a 136.946 migliaia di euro, indiminuzione di 8.877 migliaia di euro rispetto alla fine del 2012 quale effetto di investimentinetti del periodo pari a 11.491 migliaia di euro e di ammortamenti per 20.368 migliaia di euro,ammortamenti che hanno beneficiato della rideterminazione della vita utile delle rotative distampa e degli impianti digitali di alta frequenza.

Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che levite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d’ammortamento siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - -Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà e dei beniin leasing sono esposte nei prospetti seguenti.

Terreni 31/12/2013

Situazione inizialeCosto originario 6.978Saldo iniziale 6.978MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Riclassifiche (1)Situazione finaleCosto originario 6.977Saldo finale 6.977

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Fabbricati ed edifici31/12/2013

Situazione inizialeCosto originario 62.800Fondi ammortamento, svalutazioni (27.474)Saldo iniziale 35.326MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 266Decrementi -Riclassifiche 425MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (1.854)Decrementi -Riclassifiche (2)Situazione finaleCosto originario 63.491Fondi ammortamento, svalutazioni (29.330)Saldo finale 34.161

Migliorie su beni di terzi 31/12//2013Situazione iniziale Costo originario 37.872Fondi ammortamento, svalutazioni (31.859)Saldo iniziale 6.013MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.076Decrementi (163)Riclassifiche 243Aggregazioni 19MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.620)Decrementi 165Riclassifiche 2Aggregazioni (12)Situazione finale Costo originario 39.047Fondi ammortamento, svalutazioni (34.324)Saldo finale 4.723

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Impianti e macchinari 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 366.090Fondi ammortamento, svalutazioni (274.166)Saldo iniziale 91.924MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 7.013Decrementi (7.022)Riclassifiche 710MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (13.676)Decrementi 6.906Riclassifiche 2Situazione finale Costo originario 366.791Fondi ammortamento, svalutazioni (280.934)Saldo finale 85.857di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 162.442

I privilegi sulla categoria “Impianti e macchinari” si riferiscono alle garanzie reali poste afavore degli istituti bancari che hanno concesso nel 2005 il finanziamento agevolato sullerotative, impianti tipografici e simili.A seguito del processo annuale di riesame della vita utile dei beni, si è proceduto a modificareil periodo di ammortamento di due categorie di cespiti: le rotative e gli impianti digitali di altafrequenza televisiva.Relativamente alle rotative, acquisite originariamente nel 2004 e sottoposte ad un ammortamentodecennale, è stata richiesta un’apposita relazione al fornitore ufficiale. Sulla base di talerelazione, con la quale è stato verificato per ogni singola rotativa il grado di obsolescenza e ilgrado di manutenzione, si è provveduto ad incrementare la vita utile da 10 a 20 anni. L’effettoa conto economico di tale variazione per l’esercizio 2013 è stimato in 11.339 migliaia di euro.E’ stata altresì modificata la vita utile degli impianti digitali di alta frequenza televisiva, incre-mentandola dai precedenti 5,2 anni agli attuali 10. Anche in questo caso si è provveduto, aseguito del completamento dello “switch off” e pertanto alla fine del processo di conversionedi tutta l’impiantistica, ad effettuare l’incremento sulla base di apposita dichiarazione ricevutadai principali fornitori. L’effetto nell’esercizio 2013 è stimato in 4.286 migliaia di euro.

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Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 2.605Fondi ammortamento, svalutazioni (2.458)Saldo iniziale 147MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 113Decrementi (43)MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (90)Decrementi 47Riclassifiche 13Situazione finale Costo originario 2.675Fondi ammortamento, svalutazioni (2.488)Saldo finale 187di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 183

Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 84.880Fondi ammortamento, svalutazioni (80.255)Saldo iniziale 4.625MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.460Decrementi (1.788)Riclassifiche 113Aggregazioni 180MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.091)Decrementi 1.782Riclassifiche 1Aggregazioni (129)Situazione finale Costo originario 84.845Fondi ammortamento, svalutazioni (80.692)Saldo finale 4.153di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 90

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Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2013Situazione iniziale Costo Costo originario 667Saldo iniziale 667MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 1.609Decrementi -Riclassifiche (1.490)Situazione finale Costo originario 786Saldo finale 786

Altri beni 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 4.906Fondi ammortamento, svalutazioni (4.763)Saldo iniziale 143MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 11Decrementi (881)Aggregazioni 5MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (37)Decrementi 880Riclassifiche (15)Aggregazioni (4)Situazione finale Costo originario 4.041Fondi ammortamento, svalutazioni (3.939)Saldo finale 102

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Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3)Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni valutate al PatrimonioNetto, nonché l’evoluzione della percentuale di possesso.

Percentuale di possesso 31/12/2012 31/12/2013

Le Scienze SpA 50% 50%Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49%HuffingtonPost Italia Srl 49% 49%Editoriale Libertà SpA 35% 35%Altrimedia SpA 35% 35%

Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazionivalutate col metodo del Patrimonio Netto.

31/12/2012 Increm. Svalutaz. Dividendi Risultato 31/12/2013Le Scienze SpA 278 - - (212) 110 176Editoriale Corriere Romagna Srl 2.967 - - - 49 3.016HuffingtonPost Italia Srl 96 539 - - (431) 204Editoriale Libertà SpA 20.602 - (3.351) (175) 471 17.547Altrimedia SpA 673 - - (70) 42 645TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO

24.616 539 (3.351) (457) 241 21.588

Dall’impairment test effettuato alla data di chiusura dell’esercizio 2013 sulla partecipazione inEditoriale Libertà è emersa la necessità di procedere ad una riduzione del valore contabile paria 3.351 migliaia di euro al fine di allineare il valore di tale partecipazione al suo valorerecuperabile. Non si ravvisano, invece, perdite di valore relativamente alla partecipazione inEditoriale Corriere Romagna.Il valore recuperabile di entrambe le partecipazioni è stato determinato, secondo le indicazionidello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso e nel casodelle predette partecipazioni è pari al valore d’uso. Per la stima dei flussi di cassa utilizzati per ladeterminazione del valore d’uso sono state considerate metodologie e assunzioni analoghe aquelle descritte nella Nota 12.1, ivi incluse quelle relative al tasso di attualizzazione (wacc10,42%) e all’andamento dei ricavi diffusionali, pubblicitari e dei costi.

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Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni.

Attività Passività 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2013Le Scienze SpA 3.240 3.506 2.683 3.154Editoriale Corriere Romagna Srl 1.946 4.114 162 843HuffingtonPost Italia Srl 769 1.210 574 794Editoriale Libertà SpA 24.775 25.363 5.298 4.988Altrimedia SpA 4.012 3.744 2.360 2.173

Ricavi Utili/(perdite) 2012 2013 2012 2013Le Scienze SpA 3.584 3.575 415 219Editoriale Corriere Romagna Srl 170 176 (137) 100HuffingtonPost Italia Srl 424 796 (215) (878)Editoriale Libertà SpA 14.710 13.644 1.865 1.399Altrimedia SpA 8.337 7.190 227 118

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Altre partecipazioni (4)

Valore di carico al 31 dicembre 2012 2.573Acquisizioni e incrementi -Cessioni e decrementi -

Valore di carico al 31 dicembre 2013 2.573

Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.

Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2013ANSA Soc. Coop.a r.l. 18,48% 19,49% 2.209 2.209Telelibertà SpA 4,32% 4,32% 190 190Club Dab Italia Soc. Consortile p.A. 37,5% 37,5% 78 78Trento Press Service Srl 14,40% 14,40% 37 37Premium Publisher Network Consorzio 20,51% 16,96% 14 14Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% 10 10Altre partecipazioni - - 35 35TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 2.573 2.573

La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

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Crediti non correnti (5) 31/12/2012 31/12/2013Depositi cauzionali oltre 1 anno 1.132 1.143Altri crediti non correnti 2 838TOTALE CREDITI NON CORRENTI 1.134 1.981

Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita.

Imposte Anticipate

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2012 31/12/2013Da fondi del personale 20.761 16.338 Da fondi rischi 39.256 42.839 Da svalutazione delle attività correnti 23.980 21.653 Da svalutazione delle attività immobilizzate 9.102 7.819 Da svalutazione strumenti finanziari 1.390 1.633 Da perdite fiscali di esercizi precedenti 1.334 - TOTALE 95.823 90.282

Attività per imposte anticipate 31/12/2012 31/12/2013Da fondi del personale 5.722 4.493 Da fondi rischi 11.441 12.417 Da svalutazione delle attività correnti 6.640 5.999 Da svalutazione delle attività immobilizzate 2.694 2.314 Da svalutazione strumenti finanziari 382 449 Da perdite fiscali di esercizi precedenti 367 - TOTALE 27.246 25.672

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 133

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2012 31/12/2013Da minore valutazione dei fondi del personale 6.998 6.595 Da minore valutazione dei fondi rischi 91 - Da maggiore valutazione delle attività correnti 37 28 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 389.219 400.177 Da rivalutazione strumenti finanziari 55 - TOTALE 396.400 406.800

Passività per imposte differite 31/12/2012 31/12/2013Da minore valutazione dei fondi del personale 1.924 1.815 Da minore valutazione dei fondi rischi 28 - Da maggiore valutazione delle attività correnti 12 8 Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 120.298 123.309 Da rivalutazione strumenti finanziari 15 - TOTALE 122.277 125.132

31/12/2012 31/12/2013Imposte differite accreditate/addebitate a patrimonio netto 1.570 (755)TOT. RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 1.570 (755)

Rimanenze (7)

31/12/2012 31/12/2013 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 13.207 (644) 12.563 9.617 (392) 9.225Materiali di stampa (materie prime) 2.260 (273) 1.987 2.196 (31) 2.165Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 295 - 295 406 - 406Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) 117 (7) 110 261 (7) 254Prodotti opzionali resi (prodotti finiti) 2.854 (2.566) 288 2.014 (1.811) 203Altre merci 114 (63) 51 63 (63) -TOTALE RIMANENZE 18.847 (3.553) 15.294 14.557 (2.304) 12.253

Al 31 dicembre 2013 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per3.044 migliaia di euro (al 31 dicembre 2012 era negativa per 6.709 migliaia di euro), di cui 169migliaia di euro relativi alla variazione positiva delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce“Variazione rimanenze prodotti” (al 31 dicembre 2012 tale variazione era negativa per 338migliaia di euro) e 3.213 migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze dicarta, materie prime e merci inclusa nella voce “Costi per acquisti” (a fine esercizio 2012 eranegativa per 6.371 migliaia di euro).

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Crediti commerciali (8)

31/12/2012 31/12/2013Clienti edicole e distributori 22.045 13.963Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce 189.378 161.411Crediti verso clienti vari 21.186 26.113Crediti verso imprese del Gruppo 1.349 1.269TOTALE CREDITI COMMERCIALI 233.958 202.756

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2013 ammonta a 18.604 migliaia di euro (20.688migliaia di euro al 31 dicembre 2012). La movimentazione è la seguente.

31/12/2013Saldo iniziale 20.688Aggregazioni 25Svalutazioni 2.676Utilizzi (4.785)Saldo finale 18.604

I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidatecon il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, HuffingtonPost Italia). Per il dettaglio sirimanda alla tabella riportata in Nota 14.4.

Titoli e altre attività finanziarie (9)

31/12/2012 31/12/2013Titoli di stato o similari 52 52Obbligazioni 20.735 10.191Interessi maturati 489 177Crediti finanziari per derivati 1.825 912TOTALE TITOLI E ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 23.101 11.332

Complessivamente i titoli ammontano al 31 dicembre 2013 a 10.243 migliaia di eurorappresentati da titoli di stato italiani per 52 migliaia di euro e per 10.191 migliaia di euro datitoli obbligazionari di società private sia italiane (per 5.093 migliaia di euro) che estere (per5.098 migliaia di euro). I due titoli rimasti in portafoglio, che pagano un interesse fisso rispettivamente del 5% e del3,1%, hanno una scadenza prevista il 9 giugno 2014 e il 7 ottobre 2014 e sono stati classificaticome “attività finanziarie disponibili per la cessione” e, pertanto, valutati al fair value.L’effetto negativo a Patrimonio Netto di tale valutazione, al netto dei relativi effetti fiscali, èpari 142 migliaia di euro (di cui 218 migliaia di euro maturati nel corso del 2013).La voce “crediti finanziari per derivati” ammonta a 912 migliaia di euro e si riferisce allavalutazione al costo ammortizzato del contratto originario di interest rate swap rinegoziatoin data 27 ottobre 2012. Nel corso del 2013, del credito originario, sono stati incassati 913migliaia di euro.

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Crediti tributari (10)

31/12/2012 31/12/2013Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 3.229 2.157Crediti Ires verso controllanti 16.147 16.607Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 266 266Crediti verso l'Erario per IVA 1.665 1.035Crediti per contributi editoria Legge 62/2001 487 -Crediti per contributi carta 2.072 1.028Altri crediti verso l'Erario 361 1.168TOTALE CREDITI TRIBUTARI 24.227 22.261

I crediti tributari ammontano a 22.261 migliaia di euro, in diminuzione di 1.966 migliaia di eurorispetto ai 24.227 migliaia di euro del 31 dicembre 2012 soprattutto per effetto del minor creditoper IRAP e dell’utilizzo in compensazione del credito per contributo carta (Legge n. 220 del 13dicembre 2010).

I crediti per contributi relativi alla Legge n.62/2001 (Legge Editoria), alla data del 31 dicembre2012 pari a 487 migliaia di euro, risultano incassati per la totalità dell’ammontare.Il Gruppo, relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, in virtù della Legge n. 220del 13 dicembre 2010, che agevolava la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per lastampa dei prodotti editoriali, nel corso del 2012 aveva presentato domanda ed ottenuto uncredito di imposta pari a 2.641 migliaia di euro. Dell’ammontare complessivo del creditoiscritto nel bilancio 2012, alla data del 31 dicembre 2013, il Gruppo ha utilizzato quale creditodi imposta 1.044 migliaia di euro con un residuo credito pari a 1.028 migliaia di euro.

Altri crediti (11)

31/12/2012 31/12/2013

Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 631 663Depositi cauzionali 84 87Anticipi a fornitori e agenti 2.136 2.188Crediti verso dipendenti e collaboratori 2.270 2.590Altri crediti 18.932 17.396TOTALE ALTRI CREDITI 24.053 22.924

Gli altri crediti si riferiscono soprattutto ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmiradiofonici che verranno realizzati nei primi mesi del 2014.

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Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12)

31/12/2012 31/12/2013

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 160 163Depositi su c/c presso banche e poste 128.369 164.495Denaro e valori in cassa 149 76Ratei attivi su depositi bancari e postali 411 59TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 129.089 164.793

Le disponibilità liquide si attestano a 164.793 migliaia di euro registrando un incremento di35.704 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2012: il positivo flusso della gestione operativa,pari a 58.636 migliaia di euro, è stato solo in parte assorbito dall’acquisto di azioni proprie per1.064 migliaia di euro e da attività di investimento e finanziamento per complessivi 21.555migliaia di euro.

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad altaliquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad un rischioirrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alle esigenzefinanziarie del Gruppo, coprono un orizzonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tassofisso (mediamente pari al 1,59%) preventivamente concordato e parametrato all’Euribor di periodo.

Passivo

Capitale sociale (13)Al 31 dicembre 2013 il capitale sociale ammonta a euro 61.582.993,20 ed è costituito da n.410.553.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2012 si è incrementato di48.495 migliaia di euro a seguito della sottoscrizione di 323.300 azioni in esecuzione dei pianidi stock option.

31/12/2012 31/12/2013N° azioni deliberate 437.136.413 435.796.788N° azioni emesse 410.229.988 410.553.288 di cui: N° azioni proprie 14.925.064 16.059.572

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Nonesistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quantoprevisto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”. Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione dellaCapogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corso

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dell’esercizio 2013 sono state acquistate n. 1.176.965 azioni per complessivi 1.143.823 migliaiaeuro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglioal 31 dicembre 2013 n. 16.059.572 azioni che rappresentano il 3,91% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariIl Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di societàcontrollate che ricoprono posizioni di primo piano all’interno del Gruppo, attraverso piani dicompensi basati su strumenti finanziari.In particolare i piani adottati hanno previsto in taluni casi l’attribuzione di diritti di partecipazioneal capitale (c.d. “stock option”) ed in altri casi l’attribuzione di diritti a ricevere gratuitamenteazioni ordinarie della Capogruppo (c.d. “stock grant”).Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo tra il 2001 e il 2010 prevedono la facoltà per ibeneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,un'opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere.Le assemblee dei soci del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012 e del 18 aprile 2013 hannodeliberato l’attribuzione, rispettivamente, di un piano di stock grant 2011, di un piano di stockgrant 2012 e di un piano di stock grant 2013 quali strumento di incentivazione e fidelizzazionedel management del Gruppo.I piani di stock grant prevedono l’attribuzione a ciascuno dei partecipanti al Piano di un deter-minato numero di diritti condizionati (Unit) a ricevere azioni ordinarie già nel portafogliodella Società (azioni proprie): le Units sono state attribuite a titolo gratuito, non sonotrasferibili e sono suddivise in due categorie: “Times-based Units”, la cui maturazione èsubordinata al solo decorrere dei termini e “Performance Units”, la cui maturazione èsubordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di apprezzamento delvalore delle azioni nonché ad un ulteriore parametro di performance legato ai risultatieconomico finanziari del Gruppo.I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzionie dei diritti in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato.Nell’allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano di stockoption e stock grant in essere al 31 dicembre 2013. In particolare si evidenzia che, così comeindicato nell’Allegato 2), ad oggi le opzioni di sottoscrizione della Società ancora valide, manon esercitate, ammontano a 17.745.800 pari al 4,32 % del totale delle azioni attualmentecomponenti il capitale sociale.Per la descrizione dei piani di stock option (2002-2010) si rimanda a quanto riportato nellasezione “Informativa ai sensi del Regolamento Consob n. 11971”, mentre vengono di seguitoriportate le descrizioni dei piani di stock grant 2011 e 2012 e 2013.

Piano di Stock Grant 2011-2012-2013I Consigli di Amministrazione del 20 aprile 2011, del 23 aprile 2012 e del 27 giugno 2013,avvalendosi delle deleghe conferitegli dall’Assemblea degli azionisti tenutesi nella medesimadata, eccezion fatta per l’Assemblea dell’anno 2013, tenutasi invece in data 18 aprile 2013,hanno deliberato, rispettivamente, l’approvazione del piano di stock grant 2011, del piano distock grant 2012 e del piano di stock grant 2013 come da proposta del comitato diRemunerazione, da riservare all’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società ea dipendenti della Capogruppo e di sue controllate. Il prezzo di esercizio viene determinatosecondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all’art. 9, comma IV, facendo

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riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della societàrilevati nell’ultimo mese che precede la data di assegnazione.Il 20 aprile 2011, al prezzo di euro 1,81, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.410.000 Units suddivise tra Time-based Units (n.705.000) e Performance Units (n.705.000).Le Time-based Units sono maturate e matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiariall’assegnazione a titolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% delrelativo totale a partire dal 21 aprile 2013. Le Performance Units sono maturate e maturerannoalle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione chevengano raggiunti target di performance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2013 a termine di regolamento, sono in circolazione 571.342 Time-basedUnits e 612.500 Performance Units; sono state annullate 12.500 Time-based Units e 13.750Performance Units; sono state esercitate 42.457 Time-based Units.Il 23 aprile 2012, al prezzo di euro 0,98, è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.897.500 Units suddivise tra Time-based Units (n.948.750) e Performance Units (n.948.750).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 24 aprile 2014. Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazionepreviste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target diperformance aziendale e azionaria.Al 31 dicembre 2013 a termine di regolamento, sono in circolazione 868.750 Time-based Unitse 868.750 Performance Units e sono state annullate 10.000 Time-based Units e 10.000 Perfor-mance Units.Il 27 giugno 2013, al prezzo di euro 0,83 è stata effettuata l’assegnazione di complessive1.395.000 Units, suddivise tra Time-based Units (n. 697.500) e Performance Units (n.697.500).Le Time-based Units matureranno, con corrispondente diritto dei Beneficiari all’assegnazione atitolo gratuito delle relative Azioni, in tranches trimestrali pari al 12,5% del relativo totale apartire dal 28 giugno 2015.Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che vengano raggiunti target di performance aziendale eazionaria.Al 31 dicembre 2013 a termine di regolamento, sono in circolazione 697.500 Time-based Unitse 697.500 Performance Units.

*****

Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo é statautilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in usoper valutare le opzioni finanziarie secondo l’approccio stocastico, fa riferimento ai modellidiscreti “binomiali”, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l’intento difornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes.Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option (2003-2006) sono riassunte nel prospetto seguente.

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Piano Piano Piano Piano Piano Piano Piano 2006 26-feb-03 23-lug-03 25-feb-04 28-lug-04 23-feb-05 27-lug-05 I tranche II tranche Prezzo medio di esercizio 2,86 3,54 4,95 4,80 4,75 4,65 4,33 3,96

Volatilità attesa * 40,83% 27,23% 24,19% 25,86% 20,84% 18,41% 17,51% 16,56%

Tasso free risk 4,08% 4,17% 4,31% 4,49% 3,79% 3,42% 4,35% 4,10%

Fair value 0,4292 0,5533 1,1173 0,9070 0,6650 0,6960 0,8016 0,6938

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option2013 sono riassunte nel prospetto seguente.

Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche II tranchePrezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 1,58

Volatilità attesa * 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% 29,98%

Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% 2,60%

Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,3195 0,5431 0,8927 0,5361 0,3815

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2011 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 1,81 1,81

Volatilità attesa * 40,81% 40,81%

Tasso free risk 3,63% 3,63%

Fair value medio 1,8357 1,6627

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2012 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,98 0,98

Volatilità attesa * 40,00% 40,00%

Tasso free risk 1,62% 1,62%

Fair value medio 0,7546 0,6718

*Volatilità implicita a tre mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Stock Grant 2013 Time based Units Performance UnitsValore iniziale 0,83 0,83

Volatilità attesa * 35,00% 35,00%

Tasso free risk 1,42% 1,42%

Fair value medio 0,7875 0,6631

*Volatilità implicita a dodici mesi (stima ufficiale della Borsa Italiana)

Al 31 dicembre 2013, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioniammonta a 1.105 migliaia di euro (1.776 migliaia di euro al 31 dicembre 2012).

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Patrimonio netto di terzi (15)

31/12/2012 31/12/2013Seta SpA 1.333 1.505Finegil Editoriale SpA 451 442Mo-Net Srl - 47TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI 1.784 1.994

Debiti finanziari (16)

Debiti finanziari non correnti31/12/2012 31/12/2013 scadenza scadenza

1-5 anni oltre 5 anni

Obbligazioni 227.905 - - -Debiti verso le banche 16.607 5.556 5.556 -Debiti verso società di leasing e altri finanziatori - 1.956 1.956 -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 244.512 7.512 7.512 -

Debiti finanziari correnti 31/12/2012 31/12/2013Obbligazioni 4.354 230.719Debiti in c/c verso le banche 471 158Debiti verso le banche per finanziamenti 10.975 11.050Debiti verso società di leasing e altri finanziatori 13 202TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 15.813 242.129

Al 31 dicembre 2013 il valore del prestito obbligazionario ammonta complessivamente a 230.719migliaia di euro. Al 31 dicembre 2012 l’ammontare complessivo del debito era pari a 232.259migliaia di euro.Il prestito obbligazionario, di valore nominale di 300 milioni di euro (ora diminuiti a 227,4milioni di euro) e collocato nell’ottobre 2004, ha durata decennale e paga un interesse fisso del5,125%; il tasso d’interesse effettivo è del 4,824%. L’intero ammontare è stato classificato tra idebiti finanziari correnti in vista del rimborso che avverrà in data 27 ottobre 2014.Nel corso del 2012 il Gruppo non ha effettuato alcun riacquisto sul mercato del prestitoobbligazionario. In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, il prestito obbligazionario viene valutatoadottando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base atale disposizione sono stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili (origina-riamente pari a 1.995 migliaia di euro e ridotti al 31 dicembre 2013 a 152 migliaia di euro) sia iproventi derivanti dalla chiusura anticipata, avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interestrate swap volto a convertire il tasso fisso in tasso variabile (originariamente tali proventi ammon-tavano a 9.020 migliaia di euro ridotti a 688 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). Nelle obbligazioni sono classificati anche i relativi ratei degli interessi maturati al 31 dicembre2013 pari a 2.075 migliaia di euro, nonché l’adeguamento di 750 migliaia di euro.Per ulteriori dettagli circa le previsioni di rimborso del prestito obbligazionario si rinvia alparagrafo 14.5 “Gestione dei rischi”.

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I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2012 31/12/2013Finanziamenti con garanzia reale non correnti 16.607 5.556Totale finanziamenti non correnti 16.607 5.556Finanziamenti con garanzia reale correnti 10.975 11.050Totale finanziamenti correnti 10.975 11.050TOTALE DEBITI VERSO LE BANCHE PER FINANZIAMENTI 27.582 16.606

Per ulteriori dettagli sulle scadenze si rinvia al paragrafo 14.5 “Gestione dei rischi”.

L’ammontare dei debiti relativi ai beni in leasing è dettagliato nel seguente prospetto.

Valore al Incrementi Rimborsi e Riscatti Valore al 31/12/2012 e variazioni risoluz. di 31/12/2013 scadenza quote capitale Scadenti entro 12 mesi 13 - (13) - -Scadenti da 1 a 5 anni - - - - -Scadenti oltre 5 anni - - - - -TOTALE 13 - (13) - -

Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale di cui di cui non legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi corrente corrente contrattuali

Saldo iniziale 14.819 3.371 21.227 47.295 86.712 41.309 45.403Utilizzi/rilasci (3.494) (18) (10.619) (1.480) (14.052) (13.197) (855)Giroconti corrente/ non corrente - - - - - 891 (891)Accantonamenti 2.907 (8) 13.389 2.887 17.615 14.547 3.068Variazione per attualizzazione 386 8 - 3 397 - 397Saldo finale 14.618 3.353 23.997 48.705 90.672 43.550 47.122

Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 8.739 1.381 - 35.283 45.403Utilizzi/rilasci (154) - - (701) (855)Giroconti corrente/non corrente (2.643) 1.952 - (200) (891)Accantonamenti 1.841 (8) - 1.235 3.068Variazione per attualizzazione 386 8 - 3 397

Saldo finale 8.169 3.333 - 35.620 47.122

141Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all’esodo e rinnovi fondi contrattualiSaldo iniziale 6.080 1.990 21.227 12.012 41.309Utilizzi/rilasci (3.340) (18) (10.619) (779) (13.197)Giroconti corrente/non corrente 2.643 (1.952) - 200 891Accantonamenti 1.066 - 13.389 1.652 14.547Saldo finale 6.449 20 23.997 13.085 43.550

Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze previ-denziali e fiscali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tassopari al 5% al lordo delle imposte (invariato rispetto al 31 dicembre 2012).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, davertenze fiscali per operazioni a premio e da altri rischi.

Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012 èstata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizionedel Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazionedi Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunse ladenominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi e dalle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Capogruppo ha, dal bilancio 2008, effettuatoaccantonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggioriimposte accertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gliaccantonamenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per iquali l’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamentedalle sanzioni il cui rischio fu qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardante unicamente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come“remoto”, sia alla luce della valutazione tecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differentigradi di giudizio. Si ricorda infatti che:• i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP,confermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendocon formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

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Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso | 143

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli al Grupporispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazioneannullò la sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale,decidendo peraltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizionedell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente più rilevante,concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazionerelativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31 dicembre 2013,darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 362,1 milioni di euro (di cui maggioriimposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 119,2 milioni di euro e sanzioni per 121,4milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’Amministrazione Finanziaria non si è limitatasemplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valori iscritti in sededi allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processo di fusione, ma ha inaspettatamentepreteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzo per quanto di persé privo di qualunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “realizzata”.In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pressola CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e per glieffetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR di Romacon ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto di conte-stazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi, laCapogruppo ha confermato la valutazione del grado di rischio “probabile” alle operazioni diusufrutto azionario (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto dinanzi la CTR) estendendo,in sede di chiusura dell’esercizio 2012, alle sanzioni, a seguito di recenti e consolidate posizioni dellaCorte di Cassazione, il medesimo livello di rischio, ed ha qualificato come meramente “possibile” ilrischio legato alle operazioni di ristrutturazione societarie per le quali è risultata soccombente.Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Capogruppo aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,2 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al creditod’imposta sui dividendi, alle relative ritenute subite agli interessi maturati e alle sanzioni), con rife-rimento ai periodi di imposta accertati. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguito diuna sentenza favorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo,si era provveduto a rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Nel corso del 2013, laCapogruppo ha provveduto ad accantonare 347 migliaia di euro per tener conto degli interessimaturati; il fondo al 31 dicembre 2013 ammonta a 34.419 migliaia di euro.

TFR e altri fondi per il personale (18)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di50 dipendenti e maturato al 31 dicembre 2013 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa peri dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

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Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDI

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 3,17% 3,17%Tasso annuo di inflazione 2,0% 2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%

*in base alla categoria

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati.

Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2013Saldo iniziale 62.749Aggregazioni 41Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 59Costi/(Ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (460)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) (2.023)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 1.641Benefici pagati (5.342)Saldo finale 56.665

Altri fondi per il personale 31/12/2013Saldo iniziale 9.269Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 416Costi/(Ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (200)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) (391)Incremento per interessi finanziari (interest cost) 231Benefici pagati (937)Saldo finale 8.388

Le principali ipotesi attuariali adottate nella determinazione delle obbligazioni future sonostate il tasso di inflazione, l'incremento salariale, la frequenza di turnover e il tasso di attualiz-zazione. L'analisi di sensitività pertanto è stata fatta su ciascuna ipotesi attuariale rilevante,mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito di variazioni ragionevolmente possibili ditali ipotesi alla fine dell'esercizio. Un incremento del tasso di turnover dell'1% avrebbedeterminato un incremento delle obbligazioni complessive pari a 150 migliaia di euro rispettoal parametro effettivamente applicato. Un incremento del tasso di inflazione dello 0,50%avrebbe determinato un incremento delle obbligazioni future complessive di 1.510 migliaia dieuro, mentre un decremento dello 0,50% avrebbe determinato un decremento delle medesimeobbligazioni di 1.453 migliaia di euro rispetto al parametro di fatto applicato (2%). Infine esoprattutto riguardo al tasso di attualizzazione applicato (3,17%), un incremento dello 0,50%avrebbe determinato un decremento delle obbligazioni future complessive di 2.520 migliaia dieuro, mentre un decremento del tasso dello 0,50% avrebbe determinato un incremento delleobbligazioni stesse di 2.699 migliaia di euro.

144 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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La Società è sempre stata in grado di far fronte ad eventuali debiti a breve e ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l'assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2012 2013 31/12/2012 31/12/2013

Giornalisti 1.111 1.093 1.095 1.087Operai 285 270 282 253Impiegati 1.089 1.005 1.032 964Dirigenti 77 78 76 75Contratti a termine 52 46 51 46TOTALE 2.614 2.492 2.536 2.425

Debiti commerciali (19)

31/12/2012 31/12/2013• carta 7.911 8.906• stampa 8.549 6.972• trasporti e distribuzione 3.932 4.275• investimenti 5.847 3.643• promozioni 6.610 6.127• prodotti opzionali 14.198 11.931• collaboratori 6.391 5.986• diversi redazionali 7.098 6.503• utenze e manutenzioni 4.832 4.324• altri fornitori 65.461 52.951Debiti per acconti 854 902Debiti verso imprese del Gruppo 1.458 763TOTALE DEBITI COMMERCIALI 133.141 113.283

I debiti verso imprese del Gruppo, pari a 763 migliaia di euro, si riferiscono a debiti commercialiverso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze). Per il dettaglio sirimanda alla tabella in Nota 14.4.

I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni.

Debiti tributari (20)

31/12/2012 31/12/2013Debiti per Irap 432 131Debiti Ires verso controllanti - 849Debiti per ritenute e IRPEF 9.384 8.938Debiti verso l'Erario per IVA 1.062 826Altri debiti tributari 62 48TOTALE DEBITI TRIBUTARI 10.940 10.792

145Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri debiti (21)

31/12/2012 31/12/2013Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale 21.545 19.862Debiti vs il personale per ferie 11.519 12.554Debiti vs il personale diversi 17.444 17.703Debiti vs amministratori e sindaci 281 239Ratei passivi 2.860 2.701Debiti per abbonamenti 8.296 7.789Debiti per contributi Legge 62/2001 2.021 1.707Debiti per contributi su interessi 2.042 1.201Altri debiti 4.327 3.185TOTALE ALTRI DEBITI 70.335 66.941

13. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (22)

2012 2013 Ricavi da pubblicazioni 307.841 281.614Ricavi da pubblicità 476.270 402.984Lavorazioni c/terzi per stampa 532 1.128Ricavi da vendita scarti e rese 1.692 1.611Ricavi da vendita servizi internet e mobile 2.245 2.129Ricavi cessione diritti e marchi 903 398Ricavi da vendita contenuti 297 755Ricavi da vendita altri servizi 22.737 20.870Ricavi da vendita altri prodotti e merci 166 156

TOTALE RICAVI 812.683 711.645

Altri proventi operativi (23)

2012 2013 Contributi 4.793 1.185Plusvalenze cessioni cespiti 118 1.473Sopravvenienze attive 3.737 2.562Fitti attivi 2 2Altri proventi 10.829 2.400TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 19.479 7.622

La voce plusvalenze, per un importo pari a 1.429 migliaia di euro, si riferisce al beneficio eco-nomico scaturito a seguito della cessione di un ramo di azienda costituito dal Canale 50Repubblica TV alla società Effe TV Srl.

146 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Si segnala che nell’esercizio 2012 la voce “Altri proventi” beneficiava di 7.750 migliaia di eurodi rilascio fondi rischi.

Costi per acquisti (24)

2012 2013

Carta testate, promozioni e pubbl. opzionali 58.294 50.581

Materiali per la stampa 12.908 12.313

Acquisto pubblicazioni opzionali 8.171 5.503

Materiali di consumo 2.558 2.394

Altre merci 504 388

Variazione rimanenze materie prime e merci 6.371 3.213TOTALE COSTI PER ACQUISTI 88.806 74.392

Costi per servizi (25)

2012 2013 Stampa e altre lavorazioni presso terzi 48.204 39.791Distribuzione 26.218 23.195Diritti di riproduzione, SIAE e altri 17.113 13.683Promozioni 22.672 16.785Canoni editore 40.275 37.414Provvigioni agenti e agenzie 33.658 28.896Costi redazionali 57.646 54.285Produzioni radio e Tv 3.659 2.551Consulenze 10.598 9.377Spese viaggi e soggiorni 10.004 8.108Telefoniche e trasmissione dati 4.827 3.642Manutenzioni e utenze 21.148 21.133Gestione impianti e tecnologie 5.932 5.552Fitti passivi 21.813 22.354Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti 3.635 3.368Altri costi per servizi 21.489 21.210TOTALE COSTI PER SERVIZI 348.891 311.344

147Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Altri oneri operativi (26)

2012 2013 Accantonamento fondi rischi e oneri 9.039 4.008Imposte e tasse accessorie 2.246 2.224Spese di rappresentanza e omaggi 404 378Quote associative 2.699 2.789Transazioni e risarcimenti 415 538Sopravvenienze passive 2.187 1.987Svalutazioni e perdite su crediti 6.312 2.607Minusvalenze cessione cespiti 34 33Altri oneri operativi 492 519TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 23.828 15.083

Costi per il personale (27)

2012 2013 Salari e stipendi 231.971 219.232Accantonamento per TFR 12.875 12.218Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 602 416Accantonamento per ferie 1.045 1.435Stock Option – Stock Grant 1.776 1.105Incentivi all’esodo 15.918 16.622Altri costi del personale 4.510 4.321TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 268.697 255.349

La voce “Costi per il personale” ammonta a 255.349 migliaia di euro in diminuzione di 13.348migliaia di euro rispetto all’esercizio 2012, per effetto dei piani di riorganizzazione avviati neiprecedenti esercizi. Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi inclusi quelli inqualifica di amministratore spettanti al personale direttivo è pari a 1,7 milioni di euro edinclude 0,2 milioni di euro per trattamento di fine rapporto ed altre indennità simili e 0,3milioni di euro per stock option e stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (28)

2012 2013 Ammortamento immobilizzazioni immateriali 5.895 11.874Ammortamento immobilizzazioni materiali 36.143 20.368Svalutazione immobilizzazioni immateriali - -Svalutazione immobilizzazioni materiali - -TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 42.038 32.242

La riduzione della voce “Ammortamento immobilizzazioni materiali” è relativa alla revisionedella vita utile delle rotative full color e degli impianti alta frequenza, già commentati nellerelative voci patrimoniali.

148 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

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Proventi/(oneri) finanziari netti (29)

2012 2013 Dividendi 19 - Proventi finanziari su titoli e derivati 2.291 723Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 2.522 2.660Utile su cambi 81 207Altri proventi finanziari 133 77Proventi finanziari 5.027 3.667Interessi passivi su c/c bancari (4) (12)Spese bancarie accessorie (488) (464)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (10.984) (10.113)Interessi su mutui e finanziamenti (1.570) (1.083)Perdite su cambi (143) (96)Canoni leasing (9) (1)Oneri finanziari da applicazione IAS (3.016) (2.269)Altri oneri finanziari (122) (111)Oneri finanziari (16.336) (14.149)Proventi/(Oneri) da negoziazione titoli (547) (232)Rivalutazioni di partecipazioni - 56Svalutazioni e perdite su partecipazioni (4.411) (3.351)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (16.248) (14.009)

Le “svalutazioni e perdite su partecipazioni” includono la svalutazione effettuata sul valorecontabile di Editoriale Libertà, come già commentato nella voce “Partecipazioni valutate alpatrimonio netto”.

Imposte (30)

2012 2013Imposte correnti 15.346 9.800Imposte differite e anticipate 7.506 3.548(Proventi)/Oneri fiscali esercizi precedenti (690) 70TOTALE IMPOSTE 22.162 13.418

Le imposte sul reddito dell’esercizio 2013 ammontano complessivamente a 13.418 migliaia di euroe si riducono rispetto all’esercizio 2012 a seguito della sensibile riduzione della base imponibileIRES e IRAP; il saldo del 2012 inoltre includeva 11.870 migliaia di euro di accantonamenti dinatura tributaria relativi al contenzioso fiscale su operazioni di usufrutto solo compensati daglieffetti positivi introdotti dal DL 201/2011 che aveva permesso il recupero IRES della maggiorIRAP relativa al costo del lavoro per il periodo 2007-2011 per complessivi 12.560 migliaia di euro.Il tax rate è pari a 77,75%, in sensibile aumento rispetto al 2012.

Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato conIres al 27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

149Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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2012 20131) Utile ante imposte risultante da bilancio 44.113 17.2582) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 12.131 4.746b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 5.351 2.203c. Dividendi (5) -d. Proventi/contributi non tassabili (7.332) (4.183)e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti 387 233f. Rimborso IRES per recupero IRAP D.Lsg. 201/2011 (12.560) (277)

3) Imposte sul reddito (IRES) (2.028) 2.7224) IRAP 12.320 10.3495) Oneri fiscali di esercizi precedenti 11.870 3476) Totale imposte da bilancio 22.162 13.418Aliquota media effettiva 50,24% 77,75%Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Quota dei terzi (31)Si riferisce alla quota di utile di spettanza dei soci terzi delle società Finegil Editoriale SpA, SetaSpA e Mo-Net Srl.

Utile per azione (32)L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile al Gruppo peril numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendole azioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azionistiordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utile perazione base e diluito.

2012 2013Risultato netto 21.951 3.840N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 395.305 394.171Utile base per azione 0,056 0,010

2012 2013Risultato netto 21.951 3.840N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 395.305 394.171N° opzioni (.000) 29.114 23.820Utile diluito per azione 0,052 0,009

Dividendi pagati (33)Nell’esercizio 2013 non sono stati distribuiti dividendi.

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14. Altre informazioni

14.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo.

31/12/2012 31/12/2013 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 160 163Denaro e disponibilità di banca 128.929 164.630Debiti per conti correnti bancari (471) (158)Disponibilità liquide nette 128.618 164.635Titoli e altre attività finanziarie 23.101 11.332Prestito obbligazionario (232.259) (230.719)Altri debiti verso le banche (27.582) (16.606)Altri debiti finanziari (13) (2.158)Altre attività (passività) finanziarie (236.753) (238.151)POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (108.135) (73.516)

14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

14.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’esercizioil Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

14.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rien-trano nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato.In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata dauna apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella rela-zione annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancioe disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il GruppoEditoriale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti com-merciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra irapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C.SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestionetecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l’attività di composizione e stam-pa. Inoltre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte lesocietà controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA pre-stazioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale.Si sottolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto pre-

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feribile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita neltempo della realtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte delle società daessa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Tra aprile 2012 e febbraio 2013, a secon-da della scadenza delle singole società, è stata rinnovata completamente l’adesione al consolidatofiscale rispettivamente per il triennio 2012-2014 e per 2013-2015: con il rinnovo dell’adesione si èprovveduto ad approvare un nuovo Regolamento Generale a causa di un parziale cambiamentodella normativa di riferimento.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato adavvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Per quanto riguarda, infine, i piani di compensi su strumenti finanziari riservati ad amministratori edipendenti delle società del Gruppo si rimanda alla nota 12.14 (Riserve).Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimonialie finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzietrib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate

SOCIETA' CONTROLLATEKsolutions SpA (in liquidazione) - - - - - 2 163 - - - - 9 - SOCIETA' COLLEGATELe Scienze SpA 252 1.519 - - - 212 - - 1.125 - - 763 - Editoriale Libertà SpA - 78 - - - 175 - - - - - - - Altrimedia SpA 690 187 - - - 70 - - - - - - - HuffingtonPost Italia Srl 776 182 - - - - - - 144 - - - - SOCIETA' CONTROLLANTICIR SpA 1.850 11 - 1.748 - 2 - 15.758 - - - - - Cofide SpA 20 - - - - - - - - - - - - ALTRE SOCIETA' CORRELATESorgenia SpA 8.982 298 - - - - - - 7 - - 855 - Sorgenia Power SpA 963 - - - - - - - - - - 185 - Sogefi SpA - - - - - - - - - - - - - * In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

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153Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

14.5 Gestione dei rischiRischi finanziariL’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri diprudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/ investimento e cheprevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamentemotivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Capogruppo Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppocentralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economiconei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permetteinfatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggioreomogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Grupponel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario.Il Gruppo, il cui rating, emesso da Standard&Poors, è BB- con outlook negativo, utilizzaprevalentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionariointernazionale e i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi age-volabili dalla legislazione per l’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanziamento dialcuni punti percentuali.In quest’ottica ed in considerazione anche del favorevole andamento della liquidità di mercato e deitassi d’interesse, è stato collocato sul mercato nell’ottobre del 2004 un prestito obbligazionario di300 milioni di euro al tasso fisso del 5,125%, con durata decennale, finalizzato al rimborsodell’esistente prestito obbligazionario di 200 milioni di euro scaduto il 1° agosto 2005 e a fornire laliquidità necessaria per acquisizioni ed investimenti. Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euroed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sono previsticovenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato. Il Gruppo ha già da tempo riservato parte della liquidità generata per destinarla al rimborso delprestito obbligazionario la cui scadenza è fissata al 27 ottobre 2014, inoltre sono stati avviatipertanto contatti con primari istituti di credito per reperire risorse finanziarie in grado di garantirenon solo il rimborso del prestito obbligazionario, ma anche la liquidità necessaria per la gestione delGruppo. In particolare, si è deciso di reperire tali risorse attraverso lo smobilizzo crediti della Con-cessionaria A. Manzoni & C. SpA, sia tramite contratti di factoring (a tal proposito sono stati giàsottoscritti due contratti per l’affidamento complessivo di 50 milioni di euro) sia con modalità chegarantiscano un commitment di tre anni e attraverso l’ottenimento di linee di credito con uncommitment di 5 anni.Le trattative, che complessivamente dovrebbero garantire risorse finanziarie per 150-170 milioni dieuro, si trovano in una fase avanzata.

Oltre all’emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionatidalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per un importocomplessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%.

Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo aveva stipulato uncontratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso invariabile sul prestito obbligazionario. Nel corso del 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato,la Società ha provveduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi

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154 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

pertanto il differenziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Inoltre, sempre nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario il Gruppo ha procedutoalla liquidazione di parte del proprio portafoglio titoli incrementando gli investimenti finanziari abreve termine sui depositi bancari. Attualmente, il Gruppo non è esposto ad alcun rischio finanziario connesso con la variazione deitassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine diottenere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto alfine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell’utilizzodi tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale diparticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale rischio, ilGruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clienti senzaun adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziari leoperazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuateunicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabelle nellequali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) viene riportatol’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali delle passivitàfinanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

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155Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.573 - - - - 2.573 2.573 - - Altri crediti * (5) 1.134 - - 1.134 - - 1.134 10 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 233.958 - - 233.958 - - 233.958 (6.316) - Altri crediti * (11) 18.203 - - 18.203 - - 18.203 - - Crediti finanziari (per derivati) (9) 1.825 - - 1.825 - - 1.816 361 - Titoli ** (9) 21.276 - - - - 21.276 21.276 1.121 2.395Disponibilità liquide (12) 129.089 - - 129.089 - - 129.089 2.525 -

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) (257.498) (227.905) - (227.905) (235.674) - - Altri debiti finanziari (16) (27.601) (16.607) - (16.607) (16.249) - -Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (7) (471) - (471) (471) (4) -Prestiti obbligazionari (16) (4.243) (4.354) - (4.354) (4.354) (10.984) -Altri debiti finanziari (16) (10.998) (10.988) - (10.988) (11.788) (1.579) -Debiti commerciali (19) (133.270) (133.141) - (133.141) (133.141) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo la classificazione dell'IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per fino a per laATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza vendita

Attivo non correnteAltre partecipazioni (4) 2.573 - - - - 2.573 2.573 - - Altri crediti * (5) 1.981 - - 1.981 - - 1.981 9 - Attivo correnteCrediti commerciali (8) 202.756 - - 202.756 - - 202.756 (2.676) - Altri crediti * (11) 18.548 - - 18.548 - - 18.548 (300) - Crediti finanziari (per derivati) (9) 912 - - 912 - - - - - Titoli ** (9) 10.420 - - - - 10.420 10.420 491 (301)Disponibilità liquide (12) 164.793 - - 164.793 - - 164.793 2.662 -

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156 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio consolidato

Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto abilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-)

ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per ammortizzatoPASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Passivo non correntePrestiti obbligazionari (16) - - - - - - - Altri debiti finanziari (16) (7.512) - - (7.512) (7.368) - - Passivo correnteBanche c/c passivi (16) (158) - - (158) (158) (12) - Prestiti obbligazionari (16) (230.719) - - (230.719) (232.792) (10.113) - Altri debiti finanziari (16) (11.252) - - (11.252) (11.579) (1.083) - Debiti commerciali (19) (113.283) - - (113.283) (113.283) - -

* La voce non include i risconti attivi, né i creditit tributari** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo la

classificazione dell'IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "livello 2" IFRS 7 par. 27A.

Ageing delle attività finanziarie

Voci di Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2012 bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti * (5) 1.134 1.134 - - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 233.958 171.247 62.711 36.858 6.617 4.533 14.703 - - Credito lordo 254.646 181.672 72.974 38.113 7.045 4.978 22.838 - -

Fondo svalutazione (20.688) (10.425) (10.263) (1.255) (428) (445) (8.135) - (6.316)

Altri crediti * (11) 18.203 18.203 - - - - - - - Credito lordo 18.503 18.210 293 - - - 293 - -

Fondo svalutazione (300) (7) (293) - - - (293) - -

TOTALE 253.295 190.584 62.711 36.858 6.617 4.533 14.703 - (6.316) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari

Voci di Totale A Scaduto 0 - 30 31 - 60 61 - 90 oltre 90 Scaduto SvalutazioniESERCIZIO 2013 bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato

Attivo non corrente Altri crediti (5) 1.981 1.981 - - - - - - - Attivo corrente Crediti commerciali (8) 202.756 144.633 58.123 32.355 4.787 3.418 17.516 47 -

Credito lordo 221.360 153.459 67.901 34.217 5.005 3.637 24.995 47 -

Fondo svalutazione (18.604) (8.826) (9.778) (1.862) (218) (219) (7.479) - (2.676)

Altri crediti * (11) 18.548 18.548 - - - - - - -Credito lordo 19.141 18.555 586 - - - - - -

Fondo svalutazione (593) (7) (586) - - - - - (300)

TOTALE 223.285 165.162 58.123 32.355 4.787 3.418 17.516 47 (3.276)

*Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari.

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157Note al bilancio consolidato | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2012 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 10.740 236.018 - - - - 246.758Altri debiti finanziari: 6.078 5.991 11.654 5.675 - - - 29.398 - Debiti verso banche per finanziamenti 6.068 5.987 11.654 5.675 - - - 29.384

- Debiti verso società di leasing 10 4 - - - - - 14

Banche c/c passivi 471 - - - - - - 471 Debiti commerciali 133.141 - - - - - - 133.141 TOTALE 139.690 16.731 247.672 5.675 - - - 409.768

ESERCIZIO 2013 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 238.109 - - - - - 238.109 Altri debiti finanziari: 5.998 5.726 7.605 - - - - 19.329 - Debiti verso banche per finanziamenti 5.796 5.726 5.649 - - - - 17.171

- Debiti verso società di leasing - - - - - - - -

- Debiti verso altri finanziatori 202 - 1.956 - - - - 2.158

Banche c/c passivi 158 - - - - - - 158 Debiti commerciali 113.283 - - - - - - 113.283 TOTALE 119.439 243.835 7.605 - - - - 370.879

14.6 ImpegniOltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtù deimutui stipulati nel corso del 2005 (per il commento si rinvia alla Nota 2), al 31 dicembre 2013 ilGruppo ha impegni in essere per 24.583 migliaia di euro relativi a:• contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa per 749 migliaia di euro, princi-

palmente per la divisione Repubblica, per le divisioni Nord-Ovest e Nuova Sardegna della FinegilEditoriale;

• garanzie prestate per 3.834 migliaia di euro, che si riferiscono principalmente alle fidejussionidella Capogruppo e della controllata Finegil Editoriale, in particolare la divisione Nord-Est;

• garanzia fidejussoria fino a 20 milioni di euro, rilasciata dalla Capogruppo a favore della A. Manzoni& C. SpA a seguito di un contratto di factoring sottoscritto con un primario istituto bancario.

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Allegati

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161Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo

ALLEGATO N. 1

Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CAPOGRUPPO- Gruppo Editoriale L’Espresso SpA Roma 61.583 CIR SpA- editoriale

SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE - A. Manzoni & C. SpA Milano 15.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAconcessionaria di pubblicità

- All Music SpA Milano 6.500 100 Rete A SpAfornitore di contenuti Elemedia SpA Roma 25.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAradio, internet e tv satellitare

- Finegil Editoriale SpA Roma 128.799 99,78 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAeditoriale

- Mo-Net Srl Assago 36 51 Elemedia SpAinternet (MI)

- Rete A SpA Milano 13.198 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAemittente tv

- Rotocolor SpA Roma 23.000 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAtipografica

- S.E.T.A. SpA Bolzano 775 71 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- Somedia SpA Milano 500 100 Gruppo Editoriale L’Espresso SpAservizi

SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO - Altrimedia SpA Piacenza 517 35 Finegil Editoriale SpAconcessionaria di pubblicità

- Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì 2.856 49 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- Editoriale Libertà SpA Piacenza 1.000 35 Finegil Editoriale SpAeditoriale

- HuffingtonPost Italia Srl Roma 250 49 Gruppo Editoriale L'Espresso SpAeditoriale

- Le Scienze SpA Roma 103 50 Gruppo Editoriale L'Espresso SpAeditoriale

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

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Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedutee attività sociale dalla società

SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO - Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma 10 100 Elemedia SpA

servizi internet

- Club DAB Italia - Società Consortile p.A. Milano 240 37,50 Elemedia SpA

servizi di radiodiffusione

- Enotrya Srl (in liquidazione) Roma 78 70 Elemedia SpA

e-commerce

- Ksolutions Srl (in liquidazione) Massa 100 100 Elemedia SpA

servizi internet

ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

- Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma 11.306 4,02 Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

agenzia di stampa 12,8 Finegil Editoriale SpA

2,67 S.E.T.A. SpA

- Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria 13 19 Finegil Editoriale SpA

produzione e trasmissione informazioni (Slovenia)

- Audiradio Srl (in liquidazione) Milano 258 7,50 A. Manzoni & C. SpA

ricerche di mercato

- Consorzio Antenna Colbuccaro Ascoli Piceno 180 8,89 Rete A SpA

servizi di radiodiffusione

- Consorzio Colle Maddalena Torino 62 4,15 Rete A SpA

servizi di radiodiffusione

- Consorzio Edicola Italiana Milano 60 16,67 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi editoria digitale

- Consorzio Emittenti Radio Televisive - CERT Bologna 178 6,67 Rete A SpA

servizi di radiodiffusione

- Consuledit Società Consortile a r.l. (in liquidazione) Milano 20 6,64 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

ricerche di mercato 5,01 Finegil Editoriale SpA

0,49 S.E.T.A. SpA

- Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 0,17 S.E.T.A. SpA

immobiliare 0,12 Finegil Editoriale SpA

- Premium Publisher Network consorzio Milano 19 16,96 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA

servizi internet

- Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge 7.664(.000) $ USA 7,83 Elemedia SpA

servizi internet (USA - MA)

- Telelibertà SpA Piacenza 2.200 4,32 Finegil Editoriale SpA

servizi di telediffusione

- Trento Press Service Srl Gardolo di Trento 260 14,4 S.E.T.A. SpA

distribuzione giornali (TN)

N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

162 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

32009_INT@159-164_impaginato 25/03/14 14.49 Pagina 162

163Allegati | Gruppo Editoriale L’Espresso |Pia

ni d

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option

per

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ipen

dent

i al

31 d

icem

bre

2013

ALLEGATO N. 2

Piano di Stock Option 26 febbraio 2003

330.700

2,86

-

-

330.700

2,86

-

-

-

-

-

-

-

Piano di Stock Option 23 luglio 2003

399.400

3,54

-

-

399.400

3,54

-

-

-

-

-

-

-

Piano di Stock Option 25 febbraio 2004

825.000

4,95

-

-

10.000

4,95

-

-

815.000

4,95

0,75

815.000

4,95

Piano di Stock Option 28 luglio 2004

835.000

4,80

-

-

20.000

4,80

-

-

815.000

4,80

1,00

815.000

4,80

Piano di Stock Option 23 febbraio 2005

860.000

4,75

-

-

30.000

4,75

-

-

830.000

4,75

1,75

830.000

4,75

Piano di Stock Option 27 luglio 2005

885.000

4,65

-

-

30.000

4,65

-

-

855.000

4,65

2,00

855.000

4,65

Piano di Stock Option 2006 - I tranche

885.000

4,33

-

-

35.000

4,33

-

-

850.000

4,33

3,00

850.000

4,33

Piano di Stock Option 2006 - II tranche

885.000

3,96

-

-

35.000

3,96

-

-

850.000

3,96

3,50

850.000

3,96

Piano di Stock Option straord. 2009 - I tranche

1.317.500

3,84

-

-

50.000

3,84

-

-

1.267.500

3,84

3,75

1.267.500

3,84

Piano di Stock Option straord. 2009 - II tranche

1.317.500

3,60

-

-

50.000

3,60

-

-

1.267.500

3,60

4,25

1.267.500

3,60

Piano di Stock Option straord. 2009 - III tranche

1.587.500

2,22

-

-

72.500

2,22

-

-

1.515.000

2,22

4,75

1.515.000

2,22

Piano di Stock Option straord. 2009 - IV tranche

1.131.950

1,37

-

-

72.500

1,37

100.000

1,37

959.450

1,37

5,25

959.450

1,37

Piano di Stock Option ord. 2009 - I tranche

1.873.150

1,00

-

-

101.000

1,00

223.300

1,00

1.548.850

1,00

5,75

1.548.850

1,00

Piano di Stock Option ord. 2009 - II tranche

2.316.200

1,86

-

-

164.000

1,86

-

-

2.152.200

1,86

6,25

2.152.200

1,86

Piano di Stock option ord. 2010 - I tranche

2.552.000

2,25

-

-

134.500

2,25

-

-

2.417.500

2,25

6,75

2.178.000

2,25

Piano di Stock option ord. 2010 - II tranche

2.482.700

1,58

-

-

113.500

1,58

-

-

2.369.200

1,58

7,25

1.842.300

1,58

TOTALE

20.483.600

2,77

-

- 1.648.100

2,79

323.300

1,11

18.512.200

2,80

4,77

17.745.800

2,84

Opzioni in circolazione

all'inizio del periodo

Opzioni assegnate

nel corso del periodo

Opzioni annullate

nel corso del periodo

Opzioni esercitate

nel corso del periodo

Opzioni in circolazione

a fine periodo

Opzioni esercitabili

a fine periodo

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Scadenza

media (anni)

Numero

opzioni

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

32009_INT@159-164_impaginato 25/03/14 09.26 Pagina 163

164 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Allegati

Time-based Units

626.250

1,81

49

1,81

12.500

1,81

42.457

1,81

571.342

1,81

230.997

1,81

188.540

1,81

Performance-based Units

626.250

1,81

-

-

13.750

1,81

-

-

612.500

1,81

-

-

-

-

Units in circolazione

all'inizio del periodo

Units assegnate nel

corso del periodo

Units annullate nel

corso del periodo

Units esercitate nel

corso del periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in circolazione

a fine periodo

Units maturate nel corso

periodo (com

prensive di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Pia

ni d

i st

ock

gran

t pe

r i

dipe

nden

ti a

l 3

1 d

icem

bre

2013

Sto

ck g

rant

2

01

1

Units esercitabili

a fine periodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

878.750

0,98

-

-

10.000

0,98

-

-

868.750

0,98

-

-

-

-

Performance-based Units

878.750

0,98

-

-

10.000

0,98

-

-

868.750

0,98

-

-

-

-

Units in circolazione

all'inizio del periodo

Units assegnate nel

corso del periodo

Units annullate nel

corso del periodo

Units esercitate nel

corso del periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in circolazione

a fine periodo

Units maturate nel corso

periodo (com

prensive di UA)

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Sto

ck g

rant

2

01

2

Units esercitabili

a fine periodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Time-based Units

-

-

697.500

0,83

-

-

-

-

697.500

0,83

-

-

-

-

Performance-based Units

-

-

697.500

0,83

-

-

-

-

697.500

0,83

-

-

-

-

Units in circolazione

all'inizio del periodo

Units assegnate nel

corso del periodo

Units annullate nel

corso del periodo

Units esercitate nel

corso del periodo

Numero Units

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Units in circolazione

a fine periodo

Units maturate nel corso

periodo (com

prensive di UA

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Numero Units

Sto

ck g

rant

2

01

3

Units esercitabili

a fine periodo

Prezzo medio

ponderato di

esercizio

Numero Units

32009_INT@159-164_impaginato 25/03/14 09.26 Pagina 164

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

32009_INT@165-168_Attestazione_bil_consolidato_impaginato 25/03/14 09.26 Pagina 165

32009_INT@165-168_Attestazione_bil_consolidato_impaginato 25/03/14 09.26 Pagina 166

| Gruppo Editoriale L’Espresso | 167

32009_INT@165-168_Attestazione_bil_consolidato_impaginato 25/03/14 09.26 Pagina 167

32009_INT@165-168_Attestazione_bil_consolidato_impaginato 25/03/14 09.26 Pagina 168

Relazione della Società di Revisione

32009_INT@169_172_Relazione società revisione_impaginato 25/03/14 09.27 Pagina 169

32009_INT@169_172_Relazione società revisione_impaginato 25/03/14 09.27 Pagina 170

171Relazione della Società di Revisione | Gruppo Editoriale L’Espresso |

32009_INT@169_172_Relazione società revisione_impaginato 26/03/14 16.54 Pagina 171

172 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

32009_INT@169_172_Relazione società revisione_impaginato 26/03/14 16.54 Pagina 172

Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpAal 31 dicembre 2013

Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

32009_INT@173-178_Bilancio_impaginato 25/03/14 09.28 Pagina 173

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2012 2013Attività immateriali a vita indefinita 220.660.859 220.660.859 Altre immobilizzazioni immateriali 883.335 1.063.638 Immobilizzazioni immateriali (1) 221.544.194 221.724.497 Immobilizzazioni materiali (2) 13.411.978 12.169.811 Partecipazioni (3) 413.310.845 416.849.845 Crediti non correnti (4) 451.078 1.276.463 Attività per imposte anticipate (5) 12.114.467 11.892.202 ATTIVITA' NON CORRENTI 660.832.561 663.912.817 Rimanenze (6) 11.646.155 8.723.505 Crediti commerciali (7) 96.098.157 85.183.601

di cui verso società correlate 74.537.022 (77,6%) 67.730.500 (79,5%) Titoli e altre attività finanziarie (8) 23.049.180 11.279.907 Crediti tributari (9) 20.962.234 18.624.177

di cui verso società correlate 15.131.444 (72,2%) 15.600.939 (83,8%) Altri crediti (10) 18.561.756 17.104.095 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 190.213.496 230.275.681

di cui verso società correlate 85.368.538 (44,9%) 89.734.838 (39,0%) ATTIVITA' CORRENTI 360.530.978 371.190.966 TOTALE ATTIVO 1.021.363.538 1.035.103.783

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre(euro) Note 2012 2013Capitale sociale (12) 61.534.498 61.582.993 Riserve (13) 86.847.926 80.983.337 Utili (perdite) a nuovo 298.491.119 339.095.632 Utile (perdita) d'esercizio 33.889.296 21.545.744 PATRIMONIO NETTO 480.762.839 503.207.706 Debiti finanziari (14) 231.513.574 1.202.851 Fondi per rischi ed oneri (15) 39.216.056 38.442.466 TFR e altri fondi per il personale (16) 31.118.838 28.641.251 Passività per imposte differite (5) 55.100.960 58.565.746 PASSIVITA' NON CORRENTI 356.949.428 126.852.314 Debiti finanziari (14) 59.596.175 280.409.422

di cui verso società correlate 52.382.145 (87,9%) 47.283.028 (16,9%) Fondi per rischi ed oneri (15) 15.216.890 20.466.748 Debiti commerciali (17) 69.390.016 65.059.030

di cui verso società correlate 11.644.685 (16,8%) 11.343.817 (17,4%) Debiti tributari (18) 5.790.228 5.510.063

di cui verso società correlate 1.496.708 (25,8%) 1.414.027 (25,7%) Altri debiti (19) 33.657.963 33.598.500 PASSIVITA' CORRENTI 183.651.272 405.043.764 TOTALE PASSIVITA' 540.600.700 531.896.077 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.021.363.538 1.035.103.783

Le note da pag 181 a pagina 231 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

174 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

32009_INT@173-178_Bilancio_impaginato 25/03/14 09.28 Pagina 174

Conto Economico

Anno Anno(euro) Note 2012 2013Ricavi (20) 403.916.973 342.670.136

di cui verso società correlate 214.907.636 (53,2%) 174.101.129 (50,8%)

Variazione rimanenze prodotti (6) (338.049) 170.083 Altri proventi operativi (21) 12.564.933 3.811.771

di cui verso società correlate 67.822 (0,5%) - -

Costi per acquisti (22) (56.708.459) (44.721.170) di cui verso società correlate 3.951.708 (-) 4.650.260 (-)

Costi per servizi (23) (209.521.250) (177.992.455) di cui verso società correlate (60.283.969) (28,8%) (50.076.890) (28,1%)

Altri oneri operativi (24) (8.661.264) (3.876.632) di cui verso società correlate (30.306) (0,3%) (998.961) (25,76%)

Costi per il personale (25) (113.045.419) (115.677.373) di cui verso società correlate (3.045.987) (2,7%) (2.807.535) (2,4%)

Ammortamenti e svalutazioni (26) (6.363.981) (3.139.064) Risultato operativo 21.843.484 1.245.296 Proventi/(Oneri) finanziari netti (27) (8.286.053) (8.331.378)

di cui verso società correlate 571.805 (-) 486.984 (-) Dividendi (28) 34.230.630 30.915.239

di cui verso società correlate 34.230.630 (100,0%) 30.915.239 (100,0%) Risultato ante imposte 47.788.061 23.829.157 Imposte (29) (13.898.766) (2.283.413)

di cui verso società correlate 3.016.135 (-) 5.872.821 (-)

RISULTATO NETTO 33.889.296 21.545.744 Utile per azione, base (30) 0,086 0,055 Utile per azione, diluito (30) 0,080 0,052

Conto Economico Complessivo Anno Anno(euro) 2012 2013RISULTATO NETTO 33.889.296 21.545.744 Altre componenti del conto economico complessivo Utili/(perdite) attuariali (3.373.779) 1.089.325 Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita 2.394.855 (300.300) Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) 269.204 (216.982) Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (709.720) 572.043 TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 33.179.576 22.117.787

Le note da pag 181 a pagina 231 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

La voce “Altre componenti del conto economico complessivo” dello schema Conto Economico Consolida-to include esclusivamente componenti, con le relative imposte, che potranno essere riclassificate successiva-mente a conto economico.

175Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

32009_INT@173-178_Bilancio_impaginato 25/03/14 09.28 Pagina 175

Rendiconto Finanziario Anno Anno(migliaia di euro) Note 2012 2013ATTIVITÀ OPERATIVA Risultato di periodo 33.889 21.546 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (26) 6.364 3.140 - Fair value stock option (25) 1.776 1.105 - Variazione netta fondi del personale (16) (702) (2.478)

di cui verso società correlate 205 (-) (109) (4,4%) - Variazione netta fondi rischi e oneri (15) 4.404 4.476 - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni 10 (1.429) - Minusvalenze (plus.) cessione partecip. e titoli 547 232 - Rettifiche di valore di attività finanziarie - (Proventi) per dividendi (34.231) (30.915) Autofinanziamento 12.057 (4.323) Variazione del circolante e altri flussi (9.693) 15.698

di cui verso società correlate (10.702) (110,4%) 5.765 (36,7%) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA 2.364 11.375 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (6.496) (6.202)

di cui verso società correlate 574 (-) 487 (-)

Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (24.344) 3.662 di cui verso società correlate * (16.480) (67,7%) 5.812 (-)

ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (3.535) (1.767) Esborsi per acquisto partecipazioni (4.211) (3.539) Incassi da cessione - 1.428

di cui verso società correlate - (-) - (-)

(Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita 27.324 10.312 Dividendi incassati (28) 34.231 30.915

di cui verso società correlate 34.231 (100,0%) 30.915 (100,0%) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 53.809 37.349 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve - 361 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1.918) (1.064) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (28.775) - Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (2.405) (2.407) (Dividendi pagati) (24.966) -

di cui verso società correlate (13.887) (55,6%) - - (-) -

Altre variazioni - -FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (58.064) (3.110) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide (1.891) 45.614 Disponibilità liquide nette iniziali 139.268 137.377 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE FINALI 137.377 182.991

di cui verso società correlate 32.896 (23,9%) 42.451 (23,2%)

* Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.

Le note da pag 181 a pagina 231 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

176 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo

32009_INT@173-178_Bilancio_impaginato 25/03/14 09.28 Pagina 176

177Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto

Ca

pitale Sovrapp

r. Azio

ni Riserva Riserva Ris. Stock Riserve di Utili Risulta

to P.N

etto

(miglia

ia di euro) Sociale Azio

ni Proprie Fair V

alue

IFR

S Op

tion Patrim

onio a nuovo di periodo

p

roprio

Situaz

ione

al 3

1 dice

mbre 20

11 61.53

4 1.05

4 (27.36

2) (1.661

) 51

.248

16

.678

4

6.92

3 25

8.80

7 65

.466

472

.687

Movim

entazio

ne del risulta

to - - - - - - - 65.466

(6

5.466) -

Dividend

i - - - - - - - (24.966) - (24

.966

) Au

menti capitale, versam. d

a soci - - - - - - - - - -

Valutazio

ne di opzioni su azioni - - - - - 1.776

- - - 1

.776

Op

erazioni su azioni proprie - - (1.91

8) - -

- - - - (1.91

8)

Movim

entazio

ni tra ris

erve - -

- - (1

.626

) - -

1.626 - -

Avan

zo di fusione - - - - - - - - - -

Altre

variazio

ni - -

- - -

- - 4 - 4

Utile /(perdita

) di p

eriodo com

plessivo - - - 1.737

-

- - (2.446) 33.889 3

3.18

0 Situaz

ione

al 3

1 dice

mbre 20

12 61.53

4 1.05

4 (29.28

0) 7

6 49

.622

18

.454

4

6.92

3 2

98.491

3

3.88

9 48

0.76

3 Movim

entazio

ne del risulta

to - - - - - - - 33.889

(3

3.889) -

Dividend

i - - - - - - - - - -

Aumenti capitale, versam. d

a soci 49

312

- - -

- - - - 3

61

Valutazio

ne di opzioni su azioni - - - - - 1.105

- - - 1

.105

Op

erazioni su azioni proprie - - (1.06

4) - -

- - - - (1.06

3)

Movim

entazio

ni tra ris

erve - -

- - 56

6 (6

.567

) - 6.001 - -

Avan

zo di fusione - - - - - - - - - -

Altre

variazio

ni - -

- - -

- - (7

6) - (76)

Utile /(perdita

) di p

eriodo com

plessivo - - - (21

8) -

- - 790 21.546 2

2.11

8 Situaz

ione

al 3

1 dice

mbre 20

13 61.58

3 1.36

6 (30.34

4) (142

) 50

.188

12

.992

4

6.92

3 3

39.095

2

1.54

6 50

3.20

8

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Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L’Espresso SpA

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Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

1. Informazioni generali

Gruppo Editoriale L’Espresso SpA (di seguito anche la “Società”) ha per oggetto principalel’attività nel settore dell’editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana eperiodica e della editoria on-line.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.98, Roma, Italia.CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coor-dinamento e la direzione ai sensi della art. 2497 del Codice Civile.Il titolo Gruppo Editoriale L’Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) diBorsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data26 febbraio 2014.

2. Forma, contenuto e principi contabili

Il presente bilancio di esercizio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali(International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards -IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC eInternational Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall’InternationalAccounting Standards Boards (IASB) e omologati dall’Unione Europea.Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte leattività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarieper le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value.Si precisa che la classificazione, la forma, l’ordine e la natura delle voci di bilancio, così comei principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 6), nonsono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre 2012. La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l’attivo sia peril passivo, è quella di “corrente” e “non corrente”, poiché, a differenza di quella per grado diliquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. La forma del pro-spetto è a sezioni divise e contrapposte. L’ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquiditàcrescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare imedesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l’indicazione nel prospettounicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze,ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziariaadottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche,classificate nella voce “Attività immateriali a vita indefinita”, non sono state individuate posterilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottata peril Conto Economico è per natura poichè, considerata l’attività della Società, non si ritiene chela classificazione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica. Nellaredazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondo il “metodo indiretto”, è riportatala separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investimento, difinanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riportai proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve.

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Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentatiin migliaia di euro, senza cifre decimali.La Società aveva optato per l’adozione anticipata già dal bilancio 2012 del nuovo emendamentoallo IAS 19 – Benefici ai dipendenti emesso dallo IASB in data 16 giugno 2011, applicando icambiamenti retrospetticamente dal 1° gennaio 2011 e adattando conformemente l’informazionecomparativa.

3. Criteri di valutazione

3.1 Immobilizzazioni immaterialiLe immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisirel’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizioneè l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento del prezzosia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equivalente prezzoper contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immaterialigenerate internamente, il processo di formazione dell’attività è distinto nelle due fasi della ricerca(non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non sianodistinguibili l’intero progetto è considerato ricerca.Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi èevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o l’alienazione. Almeno una voltaall’anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero delvalore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 3.5.

Testate e marchiLe testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Tali attività non sonoammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un’indicazioneche l’attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L’eventuale perditadi valore viene contabilizzata a conto economico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni”.

AvviamentoL’avviamento rappresenta l’eccedenza del costo di un’acquisizione rispetto al fair value delleattività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L’avviamento ori-ginatosi all’acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L’avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, concadenza almeno annuale, ad impairment test.A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalla data di acqui-sizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit - CGU).Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test sono contabilizzate a contoeconomico nella voce “Ammortamenti e svalutazioni” e non sono ripristinate nei periodi successivi.

Altre immobilizzazioni immaterialiLe altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di uti-lizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valutateal costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costantilungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore.

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Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che,a meno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammor-tamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla finedi ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

3.2 Immobilizzazioni materialiLe immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nelcosto sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l’attivitàal suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l’ampliamento, ammodernamento o migliora-mento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limitiin cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte diuna attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degliammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valoreammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, aventedifferente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almenoalla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più brevetra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi siaevidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino sintomi che faccianoprevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test descritto alla Nota3.5 . Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della svalutazione.

3.3 ContributiI contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formaledelibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previsteper la concessione e che i contributi saranno ricevuti.I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendoil contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vitautile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificarein diminuzione le quote di ammortamento rilevate.Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dareun immediato aiuto finanziario all’entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso cor-relati è rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.

3.4 Oneri finanziariEventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente tra-scorre un determinato periodo di tempo per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita sonocapitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziarisono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.

3.5 Perdita di valore di attivitàUna perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suovalore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l’eventuale presenza di

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indicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori siprocede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazionedell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso, le attività rilevate nel-l’esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l’avviamento, l’impairment test vienecondotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.Il valore recuperabile di un’attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi di venditae il suo valore d’uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a menoche la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti dall’uso continuativoampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività,nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatrice di flussi indipendenti checomprende l’attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini di valore sono effettuati qualoravengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti.

3.6 PartecipazioniLe partecipazioni sono rilevate al costo, ridotto di perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimandaalla Nota 3.10.

3.7 RimanenzeLe rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinatosecondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valoredi realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamentoe delle spese di vendita. L’eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se nevengono meno i motivi.

3.8 Crediti commercialiI crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventualiperdite di valore.

3.9 Disponibilità liquideLe disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a brevetermine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischionon rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato.Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vistao a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originariageneralmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini dellaredazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivocorrente.

3.10 Attività finanziarieLe attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; • attività finanziarie detenute sino a scadenza; • prestiti e altri crediti finanziari;• attività finanziarie disponibili per la cessione.

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La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all’atto dell’acquisizione. Sono classificate come:• attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie

acquisite principalmente con l’intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzoa breve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall’origine;

• attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenzaprefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità dimantenere fino alla scadenza;

• prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili,non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall’origine come attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibiliper la cessione;

• attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cuiai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall’origine.

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.La rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costidi transazione.Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economicoe le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute finoalla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato.Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attivitàfinanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economiconell’esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificatecome attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e leperdite realizzate sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui si verificano unitamentea quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto.I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati omediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sonostimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emit-tente.Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affi-dabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valoree la svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente conta-bilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportatola rilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo.

3.11 Capitale socialeIl capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato.I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riservedi patrimonio se direttamente attribuibili all’operazione di capitale.

3.12 Azioni proprieLe azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/(perdita)è rilevato a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.

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3.13 Riserve di fair valueLe riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, dellepartite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto.

3.14 Altre riserveLe altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica.

3.15 Utili (perdite) a nuovoLa posta “Utili (perdite) a nuovo” include i risultati economici degli esercizi precedenti per laparte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (incaso di perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quandosi libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamentidi principi contabili e di errori rilevanti.

3.16 Benefici ai dipendentiBenefici a breve termineI benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo incui viene prestata l’attività lavorativa.

Benefici successivi al rapporto di lavoroDal 1° gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativihanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d.TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR matu-rando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR aforme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optatoper il mantenimento in azienda di tali flussi e l’azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad unconto di tesoreria istituito presso l’INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovoinquadramento contabile del fondo TFR.Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocavanoinfatti il fondo TFR tra i “piani a benefici definiti”; ora, invece, per le aziende con più di 50dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a beneficidefiniti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “pianoa contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esaurisconocon il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico nonvengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsieffettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separataistituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 cc.

Piani a benefici definitiI fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuarioindipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effettiattuariali sono rilevati a patrimonio netto ed inclusi nel conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definitaLa Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata

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su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientranogli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all’art.2120 cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio ditesoreria separata istituito presso l’INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazionedella Società nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi delperiodo in cui sono dovuti.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell’alta dirigenza attraversopiani di compensi basati su strumenti finanziari.In particolare nel corso degli anni La Società ha adottato piani che prevedono l’attribuzionedi diritti di partecipazione al capitale della Capogruppo (c.d. “stock option” e “stock grant”)oppure l’attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari diuna eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull’andamento del titolo azio-nario di riferimento (c.d. “phantom stock option”).

Stock Option – Stock Grant (assegnazione gratuita di azioni)Il costo di queste operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinatocon riferimento al fair value di tali strumenti alla data di assegnazione e rilevato nel periodointercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonionetto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottopostoad aggiornamento né revisione.Alla scadenza delle opzioni o dei diritti, qualora gli stessi siano esercitati, la quota parte del-l’importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a “Riserva da sovrapprezzo azioni”;in caso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad “Utili (perdite) a nuovo”.In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non haapplicato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre 2002.

Phantom Stock OptionIl costo di tali operazioni, iscritto a conto economico, è determinato con riferimento al fairvalue delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data diassegnazione e quella di maturazione, con contropartita la relativa passività.Fino a quando tale passività non viene estinta, il fair value viene ricalcolato a ciascuna datadi chiusura di bilancio e alla data di effettivo esborso, rilevando tutte le variazioni di fair valuea conto economico.

3.17 Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenzialiI fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incertaderivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accan-tonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale oimplicita, nei confronti di terzi, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempreche possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevatocome accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimentodell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ognidata di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali

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termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamentoè rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativaa riguardo.

3.18 Passività finanziarieLe passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al nettodei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato.

3.19 Strumenti derivatiI contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rilevazionedelle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (spe-culativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (fair value Hedge o Cash Flow Hedge).Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate diret-tamente a conto economico.Nel caso di contratti designati come di copertura, La Società documenta tale relazione alladata di costituzione della copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, dell’elemento ooperazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l’ef-ficacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L’efficacia della copertura è misurataponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento copertocon le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L’efficaciadella copertura è testata sia all’inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la duratadella copertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia “on going” è effettuato almeno ad ognidata di rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazionedel fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata “quasi completamente”dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultatia consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l’80 e il 125 per cento.La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dellostrumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazioneadottato per quest’ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziaricoperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residuadell’elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell’interesse effettivo.La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazionedel fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, erilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stessoesercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentementenel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al fair valueHedge, l’elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla datadi chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengonoapplicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nelcaso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguatoal fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell’hedgeaccounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole

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previste per il calcolo dell’interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l’utile o laperdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futura non avràluogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne è più previstal’effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non si manifesteranno a contoeconomico.

3.20 Riconoscimento dei ricavi e dei costiI ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fairvalue) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di com-pletamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimentoe valore totale dei servizi previsti.In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti:• i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione,

al netto delle rese di competenza;• i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunquesecondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenutoconto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

3.21 ImposteLe imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere inapplicazione della normativa fiscale vigente.Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valoripatrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto anuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero(estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero veri-ficati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazionisono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalitàdelle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscalistabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predettealiquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazionea conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione.

3.22 ValutaLe poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell’ambiente economico primario incui opera l’entità (“moneta funzionale”). Il bilancio di esercizio è redatto in euro.Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della datadell’operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni edalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.

3.23 Cambiamenti nelle stime contabiliUn cambiamento nella stima contabile deve essere rilevato rettificando il valore contabile diattività, passività, poste di patrimonio netto nell’esercizio in cui si è verificato il cambiamento

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nella misura in cui un cambiamento dà origine a cambiamenti di valore delle attività e passivitàinteressate, o si riferisce a una posta di patrimonio netto. La rilevazione prospettica dell’effetto di un cambiamento nella stima contabile significa cheil cambiamento è applicato alle operazioni, altri eventi e circostanze che si sono verificate apartire dalla data del cambiamento di stima. Un cambiamento nella stima contabile può influiresolo sul risultato economico dell’esercizio corrente, o sul risultato economico sia dell’eserciziocorrente sia degli esercizi futuri. Un cambiamento nella vita utile stimata o nelle modalitàpreviste di utilizzo dei benefici economici riferibili a un’attività ammortizzabile influisce sullaquota di ammortamento dell’esercizio corrente e di ciascun esercizio futuro della vita utileresidua dell’attività medesima. L’effetto del cambiamento relativo all’esercizio corrente è rilevatocome provento o onere nell’esercizio stesso. L’impatto, laddove esista, sugli esercizi futuri èrilevato come provento o onere negli esercizi futuri.

4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima

I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all’altro solo se il cambiamento èrichiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili erilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato eco-nomico o sui flussi finanziari dell’entità.I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazionedell’effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l’informazione comparativaè adattata conformemente. L’approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabilericostruire l’informazione comparativa. L’applicazione di un principio contabile nuovo o modi-ficato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina lemodalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, ose impraticabile, prospettico.Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti neiprincipi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la conta-bilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l’errore è rilevato.I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell’esercizioin cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest’ultimo o nell’esercizio in cui è avvenutoil cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi.

5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio

Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento della relazionefinanziaria sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui la relazionefinanziaria è autorizzata per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte delConsiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistentialla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi disituazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi).Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l’informativa fornita,per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note.

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6. Nuovi IFRS e interpretazioni dell’IFRIC

Principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2013In data 12 maggio 2011 lo IASB ha emesso il Principio IFRS 13 – Misurazione del fair valueche stabilisce come deve essere determinato il fair value ai fini del bilancio e si applica a tuttele fattispecie in cui i principi IAS/IFRS richiedono o permettono la valutazione al fair value ola presentazione di informazioni basate sul fair value, con alcune limitate esclusioni. Inoltre,il principio richiede un’informativa sulla misurazione del fair value (gerarchia del fair value)più estesa di quella attualmente richiesta dall’IFRS 7. L’adozione del principio non ha comportatoeffetti.Tale principio deve essere applicato prospetticamente.

In data 16 dicembre 2011 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti all’IFRS 7 – Strumenti finan-ziari: informazioni integrative. Gli emendamenti richiedono la presentazione di alcune infor-mazioni sugli effetti o potenziali effetti sulla situazione patrimoniale-finanziaria di un’impresaderivanti dalle compensazioni di attività e passività finanziarie effettuate in applicazione delloIAS 32. Le informazioni devono essere fornite in modo retrospettivo. L’applicazione degliemendamenti non ha comportato la rilevazione di alcun effetto nel presente bilancio.

In data 16 giugno 2011 lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 1 – Presentazione delbilancio per richiedere alle imprese di raggruppare tutti i componenti presentati nel Prospettodegli “Altri utili/(perdite) complessivi” (“Other comprehensive income”) in due sottogruppi,a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a conto economico.

Il 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento Annual Improvements to IFRSs: 2009-2011 Cycle, che recepisce le modifiche ai principi nell’ambito del processo annuale di miglio-ramento degli stessi, concentrandosi su modifiche valutate necessarie, ma non urgenti. Diseguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, iscrizionee valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo varia-zioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelleche hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dalla Società: • IAS 1 Presentazione del bilancio – Informazioni comparative: si chiarisce che nel caso vengano

fornite informazioni comparative addizionali, queste devono essere presentate in accordo congli IAS/IFRS. Inoltre, si chiarisce che nel caso in cui un’ entità modifichi un principio contabileo effettui una rettifica/riclassifica retrospettica, la stessa entità dovrà presentare uno statopatrimoniale anche all’inizio del periodo comparativo (“terzo stato patrimoniale” negli schemidi bilancio), mentre nella nota integrativa non sono richieste disclosures comparative ancheper tale “terzo stato patrimoniale”, a parte le voci interessate.

• IAS 16 Immobili, impianti e macchinari – Classificazio ne dei servicing equipment: sichiarisce che i servicing equipment dovranno essere classificati nella voce Immobili, impiantie macchinari se utilizzati per più di un esercizio, nelle rimanenze di magazzino se utilizzatiper un solo esercizio.

• IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio – Imposte dirette sulle distribuzioni aipossessori di strumenti di capitale e sui costi di transazione sugli strumenti di capitale: sichiarisce che le imposte dirette relative a queste fattispecie seguono le regole dello IAS 12.

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Altri principi, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2013

Documento Titolo del documentoStandards ed InterpretazioniIFRIC 20 Stripping Costs in the Production Phase of a Surface MineIFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards – Government Loans

L’applicazione degli emendamenti non ha comportato effetti in termini di misurazione ed haavuto limitati effetti in termini di informativa sul bilancio della Società.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati invia anticipata dalla SocietàLa Società, nell’ambito delle decisioni di Gruppo, non ha optato per l’adozione anticipata deiseguenti principi, emendamenti ed interpretazioni di principi già pubblicati e omologatidall’UE, obbligatori per i bilanci che iniziano dopo il 1° gennaio 2013 e per i quali si stannovalutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’adozione degli stessi.

Data di entrata in vigoreDocumento Titolo del documento del documento IASBIFRS 10 Bilancio Consolidato 1° gennaio 2014IFRS 11 Accordi di compartecipazione 1° gennaio 2014IFRS 12 Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese 1° gennaio 2014Modifiche agli emendamenti agli Consolidated Financial Statements, Joint Arrangements and IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities: Transition Guidance 1° gennaio 2014Modifiche agli emendamenti allo IAS 32 Strumenti finanziari 1° gennaio 2014Modifiche all’IFRS 10, all’IFRS 12 eallo IAS 27 “Investments Entities” 1° gennaio 2014IAS 36 Assets Recoverable Amount Disclosures for Non-Financial 1° gennaio 2014IAS 39 – Novation of Derivatives and Continuation of Hedge Accounting 1° gennaio 2014

Inoltre si stanno valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall’applicazione deiseguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi com-petenti dell’UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione.

Data di entrata in vigoreTitolo del documento del documento IASB

Standards ed InterpretazioniIFRS 9 – Financial Instruments 1° gennaio 2015IFRIC 21 - Levies 1° gennaio 2014AmendmentsModifiche all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27 “Investments Entities” 1° gennaio 2014 IAS 36 – Recoverable Amount Disclosures for Non-Financial Assets 1° gennaio 2014IAS 39 – Novation of Derivatives and Continuation of Hedge Accounting 1° gennaio 2014

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7. Principali cause di incertezze nelle stime

Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l’esistenza e se del caso rilevare perdite divalore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici aidipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminateperiodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.In particolare, l’attuale situazione d’incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che stadeterminando il negativo andamento del fatturato pubblicitario, ha reso più difficile la stima delleassunzioni riguardanti l’andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la deter-minazione del valore d’uso delle cash generating unit ai fini della verifica della recuperabilità deivalori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto,non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato.Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitoratiattentamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell’esisten-za di perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali, questaviene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primidati consuntivi.La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale).Per rischi di tipo omogeneo, la previsione dell’esito finale è ponderata sulla base delle risul-tanze del triennio precedente. L’esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

8. Informazioni relative a strumenti finanziari

In data 8 aprile 2010 la Società aveva stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionaledi 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte del prestitoobbligazionario.Tale operazione era stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e cometale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento deri-vato sia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di coper-tura (prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, venivano imputati a conto economico.In data 27 ottobre 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Società aveva provve-duto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto, garantendosi pertanto il dif-ferenziale dei tassi (pari all’ 1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014) rea-lizzando un provento complessivamente pari a 1.825 migliaia di euro. Nel corso del 2013sono stati incassati 913 migliaia di euro. Alla data della rinegoziazione, erano stati effettuati itest prospettici e retrospettivi, al fine di verificare l'efficacia della copertura fino alla predetta data(27 ottobre 2012). I test prospettici prevedono che all'inizio della copertura e per l'intera durata,ogni copertura debba dimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della vocecoperta compensino quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I testretrospettivi prevedono che la copertura si dimostri altamente efficace quando i suoi risultati rien-trano in un intervallo compreso tra l'80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dalla Società per laverifica dell'efficacia sono, con riferimento al test retrospettivo il Dollar Offset Method e con rife-rimento al test prospettico, il Relative Risk Reduction (RRR). I test di efficacia della coperturahanno sempre dato esito positivo dalla data di stipula alla data di rinegoziazione del contratto.

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Alla data del 31 dicembre la rinegoziazione del contratto ha comportato la rilevazione di unutile di 915 migliaia di euro, che, sommato a quello realizzato nel precedente esercizio, ha per-messo di generare un provento complessivo di 1.075 migliaia di euro.

9. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria

Attivo

Immobilizzazioni immateriali (1)Si riporta il dettaglio della presente categoria.

31/12/2012 31/12/2013Testate 220.661 220.661Concessioni e licenze 883 1.064TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 221.544 221.725

di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita 220.661 220.661 Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita 883 1.064

Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente.Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nellesuccessive tabelle.

Attività immateriali a vita utile indefinita

Testate

31/12/2013Situazione inizialeCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo iniziale 220.661MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi -Decrementi -Situazione finaleCosto originario 220.661Svalutazioni -Saldo finale 220.661

Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita, è presente la testata la Repubblica ilcui valore contabile, pari a 220.527 migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31dicembre 2012.

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L’impairment test effettuato sulla testata, che rappresenta una cash generating unit, ha accer-tato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recu-perabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to sell eil valore d’uso. Nel caso specifico è il valore d’uso.

La determinazione del valore d’uso della Cash Generating UnitSulla determinazione del valore d’uso della cash generating unit, si è proceduto all’attualiz-zazione – ad un appropriato tasso di sconto – dei flussi finanziari futuri, in entrata e in usci-ta, generati dall’unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altritermini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nellavariante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l’attualizzazione dei flussianaliticamente attesi nell’orizzonte di durata dei piani previsionali (2014-2018) e la determi-nazione del terminal value.Per stimare correttamente il valore d’uso di una cash generating unit, è stato necessario valu-tare l’entità dei flussi di cassa attesi dall’unità; le attese riguardanti le possibili variazioni inordine all’ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi; il tasso di attualizzazione daimpiegare; eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell’in-vestimento nella specifica unità.Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono espli-citamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e inuscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale.I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perchériferiti alla singola unità), lordi di imposte.Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc pre-tax) del Gruppo Espresso pari al 10,42%.

La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating UnitLo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un’attività o di un gruppo di attività(ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo “fatto” in unaccordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismis-sione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione puòessere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scam-bio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transa-zioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall’azienda.Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato facendo riferimento a molti-plicatori diretti di valutazione. Detta assunzione è resa necessaria dalla carenza di un mercato atti-vo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle tran-sazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica. Allo scopo di determinare il possibile “prezzo” della cash generating unit, sono stati impiegatimultipli del tipo “entity side”, nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nella versio-ne leading (o multipli attesi/medi): Enterprise Value/Sales, Enterprise Value /Ebitda e Enterpri-se Value /Ebit. Per quanto attiene le grandezze aziendali di riferimento, per ciascuna cash-gene-rating unit, vengono considerati, in coerenza con il tipo di multiplo da applicare, il fatturato(Sales), il margine operativo lordo (Ebitda) e il risultato operativo (Ebit); in particolare, lagrandezza aziendale di riferimento viene determinata quale media del periodo 2014-2018. Perdeterminare il fair value less cost to sell, si tiene quindi conto del valore medio risultante dal-

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l’applicazione dei tre moltiplicatori prima menzionati; il dato che scaturisce dall’applicazionedel metodo dei multipli di mercato viene ritenuto “non significativo” nei casi in cui assumavalori di segno negativo.

Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali 2014-2018I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2013 si basano sulla previsione dei flussi di cassaattesi dalle cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2014 e dal Piano Trien-nale 2014-2016 approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 22 genna-io 2014 e 26 febbraio 2014, con riferimento ai risultati e agli obiettivi di business. Inoltre, inlinea con le raccomandazioni emanate dalla Consob congiuntamente alla Banca d’Italia eall’Isvap nei Documenti n.2 del 6 febbraio 2009 e n.4 del 3 marzo 2010, il Gruppo Espressoha adottato una procedura che prevede l’esame e la valutazione del documento di ImpairmentTest in via preventiva da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, e suc-cessivamente la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.Tali previsioni sono state estese agli esercizi 2017 e 2018 sulla base di ipotesi ragionevoli ecoerenti con le evidenze passate.Le previsioni sono state elaborate tenendo conto della generale difficoltà nell’effettuare stime pro-spettiche, in particolare relativamente all’andamento del mercato pubblicitario, alla luce dell’in-certezza che tutt’oggi caratterizza la situazione economica del Paese nonché della scarsa visibilitàsull’evoluzione della raccolta pubblicitaria anche in un orizzonte temporale di breve periodo.È, inoltre, opportuno ricordare che in linea con le raccomandazioni emanate dalla Consobcongiuntamente alla Banca d’Italia e all’Isvap nei Documenti n.2 del 6 febbraio 2009 e n.4del 3 marzo 2010, il Gruppo Espresso ha adottato una procedura che prevede l’esame e lavalutazione del documento di Impairment Test in via preventiva da parte del Comitato Con-trollo e Rischi e del Collegio Sindacale, e successivamente l’approvazione da parte del Con-siglio di Amministrazione in un punto precedente e separato all’ordine del giorno della riu-nione consiliare in cui viene approvata la Relazione Finanziaria. Qui di seguito vengono riepilogate le principali ipotesi sottostanti i piani previsionali della CGU”La Repubblica” con riferimento all’andamento del fatturato pubblicitario e diffusionale, al con-tributo derivante dalle iniziative collaterali allegate ai quotidiani e all’evoluzione dei costi.

Fatturato pubblicitarioPer il 2014 si è assunto che l’economia permanga in fase recessiva e, conseguentemente, cheil mercato pubblicitario nel suo complesso registri un’ulteriore riduzione rispetto al 2013,anche se in misura decisamente più contenuta di quanto avvenuto nell’ultimo esercizio (-12,3% rispetto al 2012). Per i singoli mezzi si prevede un’evoluzione della quota sul totaledel mercato pubblicitario in linea con quanto osservato negli ultimi esercizi, il che compor-terebbe: per la stampa, un’ulteriore contrazione del proprio peso percentuale e conseguente-mente un calo superiore al mercato, tenuto conto anche degli aspetti di difficoltà strutturalidi tale mezzo e per internet un incremento di quota e quindi una leggera crescita. In questo contesto, il Budget 2014 assume andamenti simili a quelli ipotizzati per gli specificisegmenti di mercato. Per gli anni successivi di piano si ipotizza che il mercato pubblicitariosi stabilizzi nel successivo biennio (2015-2016) sui livelli di investimenti del 2014, per poitornare a crescere in misura contenuta nel 2017 e nel 2018. I trend strutturali di mercato deidiversi mezzi, con la progressiva riduzione della quota dei quotidiani e dei periodici e la cre-scita del peso di internet, sono attesi continuare in tutto l’arco di piano.

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Gli andamenti del mercato sono stati, quindi, riflessi nei piani previsionali per gli anni 2015-2018 della CGU “La Repubblica” ipotizzando un calo della pubblicità sulla testata cartaceaed una crescita della raccolta su internet, in linea con l’evoluzione prevista per il mercato.

Fatturato diffusionaleLe ipotesi formulate per il Budget 2014 relativamente all’andamento delle vendite in edicoladei quotidiani del Gruppo si basano sull’osservazione dei dati del mercato dal 2005 al 2013.In tale periodo, sulla base dei dati ADS, le vendite in edicola di quotidiani si sono ridotte del30,3% (-4,4% medio annuale), passando da 4,4 a 3,0 milioni di copie medie giornaliere. I quo-tidiani nazionali di informazione e quelli sportivi hanno registrato un andamento più negativo,perdendo dal 2005 il 36% ed il 40% rispettivamente (-5,7% medio annuale). Il trend negativoha, tuttavia, subito una significativa accelerazione nel corso degli ultimi anni, anche per effettodella cannibalizzazione derivante dalle copie digitali fruibili su Ipad e altri dispositivi mobili.Tenuto conto di tali andamenti, il Budget prevede che l’evoluzione del mercato nel 2014 sia similea quella del 2013, con una flessione delle vendite de la Repubblica pari al -9,5%. L’ipotesi per glianni successivi di piano è che il calo strutturale delle vendite in edicola prosegua in linea con iltrend fin qui registrato, il che comporta una flessione media annuale del 7%. Accanto al calo strutturale delle copie cartacee, il piano assume una crescita significativadegli abbonati all’edizione digitale su tablet, pc e mobile.I piani 2014-2018 prevedono, infine, un aumento progressivo del prezzo di copertina chepermette di bilanciare l’effetto sul fatturato derivante dal calo delle copie vendute.

Prodotti opzionali Il Budget 2014 ed i successivi anni di piano prevedono una progressiva riduzione dei marginidelle iniziative collaterali, riflettendo la sostanziale saturazione del mercato.

CostiPer quanto concerne l’evoluzione dei costi, i piani previsionali 2014-2018 tengono conto diuna serie di interventi di savings avviati in tutte le realtà aziendali:• riduzione della tiratura e della foliazione a seguito del prevedibile calo della diffusione e

della raccolta pubblicitaria;• prepensionamenti dell’organico poligrafico;• riduzione dei costi redazionali attraverso il contenimento delle spese per borderò, foto e

agenzie nonché mediante interventi sull’organico giornalistico;• piani di riorganizzazione dei centri stampa;• efficienze nel processo distributivo;• riduzione di tutte le principali voci dei costi generali (affitti, consulenze, telefoniche, viaggi, ecc.).Tali azioni di riduzione dei costi consentono nell’arco di piano di più che compensare gliincrementi inerziali previsti per il costo del lavoro e per i prezzi della carta e dei materiali distampa, nonché i maggiori costi necessari allo sviluppo del business digitale.

Si segnala, altresì, che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzial-mente un tasso di crescita pari a zero.

Per la cash generating unit “la Repubblica” non si è provveduto ad effettuare un’analisi disensitività dei risultati dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base dal

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momento che le risultanze dell’impairment test indicano una differenza positiva del maggioretra il fair value less costs to sell e il valore d’uso rispetto al valore contabile ampiamentesuperiore alla soglia del 50% del valore contabile stesso, prevista dalle nostreprocedure.

Altre immobilizzazioni immateriali La categoria “Concessioni e licenze” è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, datoche si stima una vita utile di 3 anni.La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente.

Concessioni e licenze31/12/2013

Situazione inizialeCosto originario 22.584 Fondi ammortamento, svalutazioni (21.701) Saldo iniziale 883 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIOIncrementi 696 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDIIncrementi (514) Decrementi (1) Situazione finaleCosto originario 23.280 Fondi ammortamento, svalutazioni (22.216) Saldo finale 1.064

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni immateriali ammontanoa 695 migliaia di euro e sono stati sostenuti nella categoria “altri diritti d’uso” per il dominioL’Espresso.it per 60 migliaia di euro e nella categoria “software” per 635 migliaia di euro. Gli acquisti dei software sono relativi al progetto Business Continuity per 175 migliaia di euro,per 201 migliaia di euro allo sviluppo del sistema editoriale (licenze NSE/CS, upgrading e moni-toraggio CAM), per 259 migliaia di euro allo sviluppo dei sistemi informativi (Business Objects- upgrading e standardizzazione, Budgeting di Gruppo, Progetto Documentale, Progetto CRM,miglioramento ciclo attivo, nuovi sviluppi ERP).

Immobilizzazioni materiali (2)Si riporta il dettaglio della presente categoria. 31/12/2012 31/12/2013Migliorie su beni di terzi 3.230 2.618 Impianti e macchinari 8.860 8.536 Mobili, dotazioni, automezzi 1.316 1.012 Altri beni 6 4 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 13.412 12.170

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Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che,le vite utili per categoria di beni siano le seguenti.

Vita utile AliquotaTerreni - - Fabbricati ed edifici 33 anni 3%Impianti tipografici 7 anni 15,5%Impianti generici 10 anni 10%Altri impianti 5/10 anni 20%/10%Rotative full color 20 anni 5%Attrezzature industriali 4 anni 25%Automezzi 4 anni 25%Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5%Macchine elettroniche 3 anni 33%Sistemi editoriali 4 anni 25%Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sonoesposte nei prospetti seguenti.

Migliorie su beni di terzi 31/12/2013

Situazione iniziale

Costo originario 23.593

Fondi ammortamento, svalutazioni (20.363)

Saldo iniziale 3.230

MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 480

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (1.094)

Decrementi 2

Situazione finale

Costo originario 24.073

Fondi ammortamento, svalutazioni (21.455)

Saldo finale 2.618

199Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Impianti e macchinari 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 89.846

Fondi ammortamento, svalutazioni (80.986)

Saldo iniziale 8.860MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO

Incrementi 615

Decrementi -

MOVIMENTI SUI FONDI

Incrementi (937)

Decrementi (2)

Situazione finale Costo originario 90.461

Fondi ammortamento, svalutazioni (81.925)

Saldo finale 8.536 di cui:

Restrizioni per garanzie e impegni 37.890

Relativamente alle rotative, acquisite originariamente nel 2004 e sottoposte ad un ammorta-mento decennale, è stata richiesta un’apposita relazione al fornitore ufficiale. Sulla base di talerelazione, con la quale è stato verificato per ogni singola rotativa il grado di obsolescenza e ilgrado di manutenzione, si è provveduto ad incrementare la vita utile da 10 a 20 anni. L’effettoa conto economico di tale variazione per l’esercizio 2013 è stato pari a 2.628 migliaia di euro.

Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 43.525 Fondi ammortamento, svalutazioni (42.209) Saldo iniziale 1.316 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 287 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (592) Decrementi - Situazione finale Costo originario 43.812 Fondi ammortamento, svalutazioni (42.800) Saldo finale 1.012

200 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Altri beni 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 1.744 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.738) Saldo iniziale 6 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi -Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (3) Decrementi 1 Situazione finale Costo originario 1.744 Fondi ammortamento, svalutazioni (1.740) Saldo finale 4

Gli investimenti avvenuti nel corso dell’esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontano a1.382 migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente nella categoria “impianti e macchi-nari” per 615 migliaia di euro, e “migliorie su beni di terzi” per 480 migliaia di euro. Negli “impianti e macchinari” i principali acquisti hanno interessato: impianti di acclimazioneper 134 migliaia di euro; impianti generici per 211 migliaia di euro (relativi al gruppo elettrogenoemergenza CED, all’impianto rete e dati, ai lettori badge e diversi); impianti tipografici automaticiper 36 migliaia di euro; rotative di stampa per 235 migliaia di euro di cui 130 migliaia di europer ricambi straordinari.Nelle “migliorie su beni di terzi” i principali incrementi hanno interessato la ristrutturazione dellasede di Bologna per 129 migliaia di euro, la ristrutturazione e le migliorie presso le sedi redazio-nali e amministrative di Roma per 351 migliaia di euro. Sulla categoria “Impianti e macchinari”gravano ancora direttamente dei privilegi per un ammontare di 37.890 migliaia di eurodovuti principalmente alle garanzie reali poste a favore degli istituti bancari che hanno con-cesso, nel corso del 2005, il finanziamento agevolato sulle rotative, impianti tipografici esimili e indirettamente per 23.231 migliaia di euro sul macchinario ceduto a Rotocolor SpA.

201Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Partecipazioni (3)Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce. 31/12/2013Situazione iniziale Costo originario 466.609Svalutazioni (53.298)Saldo iniziale 413.311MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 3.539Decrementi -MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi -Decrementi -Situazione finale Costo originario 470.148Svalutazioni (53.298)Saldo finale 416.850

Il valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2013 ammonta a 416.850 migliaia di euro (al 31dicembre 2012 il valore delle partecipazioni ammontava a 413.311 migliaia di euro).Oltre al versamento di 3 milioni di euro effettuato a copertura delle perdite di Manzoni &C. SpA, è da segnalare che nel corso del 2012 è stata costituita L’Huffington Post Italia, edizioneitaliana di The Huffington Post, uno dei più importanti siti web americani di informazione.La partnership ha comportato un investimento iniziale di 201 migliaia di euro per il 49% dellaSocietà incrementato di 539 migliaia di euro nel corso del 2013 per il ripianamento delleperdite conseguite. Nella successiva tabella viene riportato l’elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria,l’evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico.Per verificare le recuperabilità del valore di carico delle partecipazioni rispetto al valore delPatrimonio Netto, la Società ha provveduto ad effettuare, per le partecipazioni con una dif-ferenza negativa rispetto al valore di carico, una stima del valore d’uso della partecipata, uti-lizzando le stesse assunzioni dei piani adottati ai fini dell’impairment test, non rilevando alcunaperdita di valore.

202 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Percentuale di possesso Patrimonio Netto Valore di carico 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2013

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE

Finegil Editoriale SpA 99,78% 99,78% 175.988 171.703 176.764 176.764

Manzoni & C. SpA 100,00% 100,00% 12.884 13.430 27.931 30.931

Elemedia SpA 100,00% 100,00% 73.992 69.117 36.098 36.098

Rotocolor SpA 100,00% 100,00% 22.538 23.076 24.049 24.049

Somedia SpA 100,00% 100,00% 964 1.036 428 428

Rete A SpA 100,00% 100,00% 13.484 18.350 146.000 146.000

TOTALE IMPRESE CONTROLLATE 299.850 296.712 411.270 414.270

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE

Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 280 174 1.361 1.361

HuffingtonPost Italia Srl 49,00% 49,00% 96 204 201 740

TOTALE IMPRESE COLLEGATE 376 378 1.562 2.101

ALTRE PARTECIPAZIONI*

Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 3,81% 4,02% 862 862 454 454

Premium Publisher Network Consorzio 20,51% 16,96% 3.984 3.984 14 14

Consorzio Edicola Italiana 16,67% 16,67% n.d. n.d. 10 10

Consuledit Soc. Consortile a r.l. 6,64% 6,64% 1.731 1.731 1 1

TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI 6.577 6.577 479 479

TOTALE PARTECIPAZIONI 306.803 303.667 413.311 416.850

*L’ultimo bilancio disponibile delle Società è al 31 dicembre 2012.

I dati riclassificati essenziali dei bilanci al 31 dicembre 2013 delle società controllate, sonoriportati nel paragrafo 11.8.

Le altre informazioni sui rapporti con parti correlate sono riportate nel paragrafo 11.4.La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo EditorialeL’Espresso SpA.

Crediti non correnti (4)Si riporta il dettaglio della voce. 31/12/2012 31/12/2013Depositi cauzionali oltre 1 anno 451 440

Altri crediti non correnti - 836TOTALE CREDITI NON CORRENTI 451 1.276

203Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (29).

Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate

31/12/2012 31/12/2013

Da fondi del personale 7.390 5.173

Da fondi rischi 17.040 21.111

Da svalutazione delle attività correnti 13.297 11.745

Da svalutazione delle attività immobilizzate 3.237 3.156

Da svalutazione strumenti finanziari 1.390 780

TOTALE 42.354 41.965

Imponibili per imposte anticipate 31/12/2012 31/12/2013

Da fondi del personale 2.032 1.423

Da fondi rischi 5.012 6.058

Da svalutazione delle attività correnti 3.695 3.199

Da svalutazione delle attività immobilizzate 993 969

Da svalutazione strumenti finanziari 382 243

TOTALE 12.115 11.892

Imposte DifferiteImponibili per imposte differite

31/12/2012 31/12/2013

Da minore valutazione dei fondi del personale 3.449 3.095

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 176.208 188.506

Da rivalutazione delle attività correnti 37 -

Da rivalutazione strumenti finanziari 55 28

TOTALE 179.749 191.629

Passività per imposte differite

31/12/2012 31/12/2013

Da minore valutazione dei fondi del personale 948 851

Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate 54.126 57.507

Da rivalutazione delle attività correnti 12 -

Da svalutazione strumenti finanziari 15 8

TOTALE 55.101 58.566

31/12/2012 31/12/2013Imposte differite accreditate/addebitate a patrimonio netto 269 (217)TOT.RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 269 (217)

204 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Rimanenze (6) Le rimanenze al 31 dicembre 2013 ammontano complessivamente a 8.724 migliaia di euroe sono diminuite di 2.921 migliaia di euro rispetto allo scorso anno (una flessione di 3.092migliaia di euro relativa alla carta e un incremento di 171 migliaia di euro relativo ai pro-dotti) a seguito del processo di razionalizzazione della gestione del magazzino.

31/12/2012 31/12/2013Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze

lorde nette lorde netteCarta (materie prime) 11.599 (644) 10.955 8.255 (392) 7.863Materiali di stampa (materie prime) 243 (243) - - - -Pubblicazioni testate (prodotti finiti) 295 - 295 406 - 406Pubblicazioni opzionali e multimediali (prodotti finiti) 2.961 (2.566) 395 2.266 (1.811) 455TOTALE RIMANENZE 15.098 (3.453) 11.645 10.927 (2.203) 8.724

Crediti commerciali (7) 31/12/2012 31/12/2013Clienti edicole e distributori 16.672 8.703Crediti verso clienti vari 4.889 8.751 Crediti verso imprese del Gruppo 74.537 67.730 TOTALE CREDITI COMMERCIALI 96.098 85.184

I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a 85.184 migliaia di euro, diminuiscono com-plessivamente di 10.914 migliaia di euro rispetto al 2012 soprattutto nella voce “Clienti edicolee distributori” (7.969 migliaia di euro). Il decremento dei crediti verso i distributori (al netto del“Fondo rese da pervenire”) è stato pari a 8.049 migliaia di euro per effetto del calo dei volumidel fatturato. Il decremento dei crediti verso le imprese del Gruppo (pari a 6.807 migliaia dieuro) è invece dovuto principalmente alla contrazione dei crediti pubblicitari verso la concessionariadel Gruppo A. Manzoni.Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l’analisi delle scadenze si rinviaal paragrafo 11.4 “Rapporti con parti correlate” e al paragrafo 11.5 “Gestione dei rischi”.

Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2013 ammonta a 7.974 migliaia di euro (8.627migliaia di euro al 31 dicembre 2012).

La movimentazione è la seguente. 31/12/2013Saldo iniziale 8.627Svalutazioni 408Utilizzi/rilasci (1.061)Saldo finale 7.974

205Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

32009_INT@179-232_noteBilancio_def_impaginato 25/03/14 09.29 Pagina 205

Titoli ed altre attività finanziarie (8) 31/12/2012 31/12/2013Obbligazioni 20.735 10.191 Ratei attivi 489 177 Crediti finanziari per derivati 1.825 912 TOTALE TITOLI ED ALTRE ATTIVITA’ FINANZIARIE 23.049 11.280

Nel corso dell’esercizio si è proceduto ad un riordino del portafoglio tramite la vendita di titoliper 10.551 migliaia di euro.Complessivamente i titoli ammontano al 31 dicembre 2013 a 10.191 migliaia di euro tuttirappresentati da titoli obbligazionari di società private sia italiane (per 5.093 migliaia di euro)che estere (per 5.098 migliaia di euro). I due titoli rimasti in portafoglio, che pagano un interesse fisso rispettivamente del 5% e del3,1%, hanno una scadenza prevista il 9 giugno 2014 e il 7 ottobre 2014 e sono stati classificaticome “attività finanziarie disponibili per la cessione” e, pertanto, valutati al fair value.L’effetto negativo a Patrimonio Netto di tale valutazione, al netto dei relativi effetti fiscali, èpari 142 migliaia di euro (di cui 218 migliaia di euro maturati nel corso del 2013).La voce “crediti finanziari per derivati” ammonta a 912 migliaia di euro e si riferisce alla valuta-zione al costo ammortizzato del contratto originario di interest rate swap rinegoziato in data 27ottobre 2012. Nel corso del 2013, del credito originario, sono stati incassati 913 migliaia di euro.

Crediti tributari (9) 31/12/2012 31/12/2013Crediti verso l'Erario per Ires/Irap 2.312 888 Crediti Ires verso controllanti 14.873 15.410 Crediti verso l'Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso 2 2 Crediti verso l'Erario per IVA 1.487 869 Crediti IVA di Gruppo 258 191Crediti per contributo carta 1.794 1.028 Altri crediti verso l'Erario 236 236 TOTALE CREDITI TRIBUTARI 20.962 18.624 Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a 18.624 migliaia di euro,diminuiscono di 2.338 migliaia di euro soprattutto per effetto del minor credito per IRAP, allariduzione del credito IVA e dell’utilizzo in compensazione del credito per contributo carta(Legge n. 220 del 13 dicembre 2010).I crediti per contributi relativi alla Legge n.62/2001 (Legge Editoria), alla data del 31 dicembre2012 pari a 487 migliaia di euro, risultano incassati per la totalità dell’ammontare.La Società, relativamente alla voce “Crediti per contributi carta”, in virtù della Legge n. 220del 13 dicembre 2010, che agevolava la spesa per la carta utilizzata nel corso del 2011 per lastampa dei prodotti editoriali, nel corso del 2012 aveva presentato domanda ed ottenuto uncredito di imposta pari a 2.044 migliaia di euro. Dell’ammontare complessivo del credito iscrit-to nel bilancio 2012, alla data del 31 dicembre 2013, la Società ha utilizzato quale credito diimposta 766 migliaia di euro con un residuo credito pari a 1.028 migliaia di euro.

206 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Altri crediti (10) 31/12/2012 31/12/2013Depositi cauzionali: entro 1 anno 44 44 Anticipi a fornitori e agenti 657 581 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali 449 407 Crediti verso dipendenti e collaboratori 1.845 2.131 Altri crediti 10.993 10.960 Risconti attivi 4.574 2.981TOTALE ALTRI CREDITI 18.562 17.104

Nelle voci altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenzadegli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 31/12/2012 31/12/2013Denaro e valori in cassa 41 42 Depositi su c/c presso banche e poste 104.450 140.499 Ratei attivi su depositi bancari e postali 354 - Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo 85.368 89.735 TOTALE DISPONIBILITA’ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 190.213 230.276

I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine ead alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti adun rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali investimenti coprono in media un oriz-zonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso (mediamente pari all’1,59%)preventivamente concordato e parametrato all’Euribor di periodo.

Le disponibilità liquide aumentano di 40.063 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedenteper effetto della cassa generata dall’attività operativa e dalle cessioni di due titoli in portafoglioavvenute nel corso del 2013.Tra i crediti finanziari verso le società del Gruppo si registra l’incremento del credito versoA.Manzoni & C. SpA per 1,5 milioni di euro.I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospettoriportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti da operazioniconnesse al servizio di tesoreria accentrato.

207Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Passivo

Patrimonio NettoL’analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distri-buibilità è evidenziata di seguito.

Utilizzazioni compiute Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota negli ultimi 3 esercizi complessivo utilizzazione disponibile copertura perdite altreCAPITALE SOCIALE 61.583 - - -RISERVE DI CAPITALE: Sovrappr. Azioni 1.366 B 1.366 - -Riserve per contributi in c/capitale 17.857 ABC 17.857 - -Ris. Conguaglio dividendi 3.869 ABC 3.869 - -Ris. Rivalutazione L. 413/91 786 ABC 786 - -

RISEVE DI CAPITALE 23.877 23.877 - - Riserva legale 12.316 B 12.316 - -Riserva legale 717 ABC 717 - -Riserva facoltativa 30.486 - - -Riserva facoltativa 1.663 B 1.663 - -Riserva facoltativa 301.913 ABC 301.913 - -Utili a nuovo 6.696 ABC 6.696 - -Riserva da utili attuariali (1.656) - - -Riserva legge 675/1977 490 ABC 490 - -Ris. Plusvalenze art. 54 934 ABC 934 - -Avanzo di fusione 9.956 ABC 9.956 - -

RISEVE DI UTILI 363.515 334.686 - - Variazioni positive 50.187 2.403 - -Variazioni negative - - - -Utili (perdite) a nuovo (6) - - -

RISERVA IFRS 50.180 2.403 - - Riserva per azioni proprie (30.344) - - -Riserva per stock options 12.992 - - -Riserva valutazione Fair Value (142) - - -

TOTALE ALTRE RISERVE (17.494) - - -

TOTALE 481.662 360.966 - -

Legenda: A – per aumento di capitaleB – per copertura perditeC – per distribuzione ai soci

Al 31 dicembre 2013 le riserve disponibili ammontano a 360.966 migliaia di euro di cui345.621 migliaia di euro distribuibili.

208 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Capitale sociale (12)Al 31 dicembre 2013 il capitale sociale ammonta a euro 61.582.993,20 ed è costituito dan. 410.553.288 azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2012 si è incremen-tato di 48.495 migliaia di euro a seguito della sottoscrizione di 323.300 azioni in esecuzio-ne dei piani di stock option.

31/12/2012 31/12/2013N° azioni deliberate 437.136.413 435.796.788N° azioni emesse 410.229.988 410.553.288di cui: N° azioni proprie 14.925.064 16.059.572

Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esi-stono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto pre-visto dall’art. 2357 del Codice Civile per le azioni proprie.

Riserve (13) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel “Prospetto dellevariazioni di Patrimonio Netto”.Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazionead effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, nel corso dell’eser-cizio sono state acquistate n. 1.176.965 azioni per complessivi 1.143.823 migliaia di euro e,considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglio al 31dicembre 2013 n. 16.059.572 che rappresentano il 3,91% del capitale sociale.

Benefici basati su strumenti finanziariLa Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni diprimo piano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option e stock grant in essere alla data del 31 dicembre 2013, nonché le rela-tive caratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2013, il costo complessivo derivante dai piani di stock options e stock grantammonta a 1.105 migliaia di euro (ammontava a 1.776 migliaia di euro nel 2012) di cui 505migliaia di euro riaddebitato alle società del Gruppo per le stock options e stock grant asse-gnate ai rispettivi dipendenti (783 migliaia di euro nel 2012).

209Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Debiti finanziari (14)

Debiti finanziari non correnti

scadenza scadenza scadenza 31/12/2012 31/12/2013 1-2 anni 2-5 anni oltre 5 anniObbligazioni 227.905 - - - -Debiti verso le banche 3.609 1.203 1.203 - -TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 231.514 1.203 1.203 - -

Debiti finanziari correnti

31/12/2012 31/12/2013Obbligazioni 4.354 230.719 Debiti verso le banche per finanziamenti 2.860 2.407 Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 52.382 47.283 TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 59.596 280.409

Al 31 dicembre 2013 il valore del prestito obbligazionario ammonta complessivamente a230.719 migliaia di euro. Al 31 dicembre 2012 l’ammontare complessivo del debito era paria 232.259 migliaia di euro.Il prestito obbligazionario, di valore nominale di 300 milioni di euro (ora diminuiti a 227,4milioni di euro) e collocato nell’ottobre 2004, ha durata decennale e paga un interesse fissodel 5,125%; il tasso d’interesse effettivo è del 4,824%.Nel corso del 2012 la Società non ha effettuato alcun riacquisto sul mercato del prestito obbli-gazionario. In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, il prestito obbligazionario viene valutato adottandola tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base a tale dispo-sizione sono stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili (originariamentepari a 1.995 migliaia di euro e ridotti al 31 dicembre 2013 a 152 migliaia di euro) sia i proventiderivanti dalla chiusura anticipata, avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interest rateswap volto a convertire il tasso fisso in tasso variabile (originariamente tali proventi ammontavanoa 9.020 migliaia di euro ridotti a 688 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). Nelle obbligazioni sono classificati anche i relativi ratei degli interessi maturati al 31 dicembre 2013pari a 2.075 migliaia di euro, nonché l’adeguamento di 750 migliaia di euro.Il decremento di 5.099 migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo è princi-palmente dovuto al decremento del debito verso All Music per 7.501 migliaia di euro, al decre-mento per 2.286 migliaia di euro verso Elemedia. Sono invece aumentati i debiti verso Somedia(880 migliaia di euro), verso S.e.t.a. (1.189 migliaia di euro) e verso Finegil Editoriale SpA (2.455migliaia di euro). I debiti finanziari verso imprese del Gruppo sono analiticamente riepilogatinel prospetto riportato nel paragrafo 11.4. “Rapporti con parti correlate” e sono costituiti daoperazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato.

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I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti.

31/12/2012 31/12/2013Finanziamenti con garanzia reale non correnti 3.609 1.203 Finanziamenti non correnti 3.609 1.203Finanziamenti con garanzia reale correnti 2.406 2.405 Finanziamenti correnti 2.406 2.405TOTALE DEBITI VERSO BANCHE PER FINANZIAMENTI 6.014 3.608

Fondi per rischi e oneri (15)

Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movi-mentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente.

Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale di cui di cui nonlegali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondi corrente corrente

Saldo iniziale 7.937 20 7.627 38.848 54.432 15.216 39.216Utilizzi/rilasci (1.829) - (4.767) (106) (6.699) (6.597) (106)Giroconti corrente/ non corrente - - - - - 1.093 (1.093)Accantonamenti - - 10.466 634 11.100 10.754 346Variazione per attualizzazione 79 - - - 79 - 79Saldo finale 6.187 20 13.326 39.376 58.908 20.466 38.442

Parte non correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 5.038 - - 34.178 39.216Utilizzi/rilasci - - - (106) (106)Giroconti corrente/non corrente (1.093) - - - (1.093)Accantonamenti - - - 346 346Variazione per attualizzazione 79 - - - 79Saldo finale 4.024 - - 34.418 38.442

Parte correnteVertenze Vertenze Incentivi Rischi vari e Totale

legali previdenziali all’esodo rinnovi contrattuali fondiSaldo iniziale 2.899 20 7.627 4.669 15.216Utilizzi/rilasci (1.829) - (4.767) - (6.597)Giroconti corrente/non corrente 1.093 - - - 1.093Accantonamenti - - 10.466 288 10.754Saldo finale 2.163 20 13.326 4.957 20.466

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Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze pre-videnziali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso parial 5% al lordo delle imposte, (invariato rispetto al 31 dicembre 2012).

I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono oltre alle cause per diffamazione, comuniper tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro edil rischio legato agli accertamenti previdenziali.

Il fondo per incentivi all’esodo si riferisce all’accantonamento per i piani di riorganizzazioneaziendale avviati in alcune società del Gruppo, tra cui il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA.

Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da vertenzefiscali per operazioni a premio e altri rischi. Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, il 18 maggio 2012è stata depositata dalla Commissione Tributaria Regionale di Roma, in sede di riassunzione, lasentenza 64/9/12 avente per oggetto gli accertamenti IRPEG e ILOR 1991; tali accertamentidiedero luogo ai seguenti principali rilievi: • furono contestati dall’Amministrazione Finanziaria i benefici fiscali derivanti dalle operazioni

di riorganizzazione societaria del Gruppo Editoriale L’Espresso conseguenti alla spartizionedel Gruppo Mondadori (in particolare, i benefici emergenti dalla fusione per incorporazionedi Editoriale La Repubblica SpA in Cartiera di Ascoli SpA, che successivamente ne assunsela denominazione);

• furono altresì contestati i benefici attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggettiesteri, in particolar modo quelli relativi al credito d’imposta sui dividendi ed alle relativeritenute subite, oltre che agli interessi maturati.

Su quest’ultimo capitolo, usufrutto di azioni, la Società ha, dal bilancio 2008, effettuato accan-tonamenti, valutando che, in funzione della evoluzione della giurisprudenza, le maggiori imposteaccertate e i relativi interessi dovessero essere qualificati come “rischio probabile” (gli accanto-namenti non riguardarono solo il periodo d’imposta 1991 ma anche i tre successivi, per i qualil’Amministrazione Finanziaria contestò la medesima fattispecie di beneficio), diversamente dallesanzioni il cui rischio fu stato qualificato come “possibile”. Sul primo capitolo, riguardante uni-camente il 1991, il rischio è sempre stato qualificato come “remoto”, sia alla luce della valutazionetecnica delle contestazioni, che dell’esito dei differenti gradi di giudizio. Si ricorda infatti che: • i fatti furono in primo luogo sottoposti al vaglio della giurisdizione penale per presunta frode

fiscale ed il procedimento si concluse con sentenza di non luogo a procedere del GUP, con-fermata in via definitiva dalla Corte di Appello in data 9 dicembre 1999, così prosciogliendocon formula piena tutti gli amministratori e i sindaci;

• in sede tributaria i giudizi di primo e secondo grado furono entrambi favorevoli alla Societàrispettivamente nel 1998 e nel 2000; successivamente, nel 2007 la Corte di Cassazione annullòla sentenza di secondo grado, con rinvio alla Commissione Tributaria Regionale, decidendoperaltro solo su profili procedurali e non pregiudicando in alcun modo il merito.

La Commissione Tributaria Regionale, con la sentenza sopra menzionata, ha accolto la posizionedell’Amministrazione Finanziaria relativamente alla contestazione economicamente più rilevante,concernente le operazioni di riorganizzazione societaria, mentre ha respinto la contestazionerelativa agli usufrutti. Tale sentenza, sulla base delle valutazioni aggiornate al 31 dicembre 2013,darebbe luogo ad un importo di rischio massimo pari a 362,1 milioni di euro (di cui maggiori

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imposte accertate per 121,4 milioni di euro, interessi per 119,2 milioni di euro e sanzioni per121,4 milioni di euro): tale valore scaturisce dal fatto che l’Amministrazione Finanziaria non siè limitata semplicemente a disconoscere i benefici fiscali (ritenuti indebiti) dei maggiori valoriiscritti in sede di allocazione del “disavanzo di annullamento” nel processo di fusione, ma hainaspettatamente preteso l’immediato ed integrale assoggettamento a tassazione di tale disavanzoper quanto di per sé privo di qualunque valenza reddituale, alla stregua di una plusvalenza “rea-lizzata”. In data 27 giugno 2012 la Società ha provveduto a depositare presso la Corte di Cassazione ilricorso avverso la sentenza di secondo grado mentre il 28 giugno 2012 è stata depositata, pressola CTR di Roma, l’istanza di sospensione degli effetti della medesima sentenza ai sensi e per glieffetti dell’articolo 373 del codice di procedura civile; l’istanza è stata accolta dalla CTR di Romacon ordinanza depositata il 19 luglio 2012. In virtù della consapevolezza della legittimità civilistico-tributaria delle operazioni oggetto dicontestazione fiscale, oltre che sulla base di valutazioni tecniche ottenute da professionisti terzi,la Società ha confermato la valutazione del grado di rischio alle operazioni di usufrutto azionariorelativamente alle imposte e alle sanzioni (ancorché la stessa sia risultata vittoriosa sul punto,per motivi procedurali, dinanzi la CTR) estendendo, in sede di chiusura dell’esercizio 2012 allesanzioni, a seguito di recenti e consolidate posizioni della corte di cassazione, il medesimo livellodi rischio, ed ha qualificato come meramente “possibile” il rischio legato alle operazioni di ristrut-turazione societarie per le quali è risultata soccombente. Per le questioni attinenti le operazioni di usufrutto azionario la Società aveva provveduto adaccantonare fino al 31 dicembre 2012 un importo pari a 34,2 milioni di euro (a copertura deirischi legati all’ammortamento del costo sostenuto per l’acquisto dell’usufrutto, al credito d’impostasui dividendi, alle relative ritenute subite agli interessi maturati e alle sanzioni), con riferimentoai periodi di imposta accertati. Si ricorda infine che, nel corso del 2012, a seguito di una sentenzafavorevole della Corte di Cassazione con la quale era stato estinto il processo, si era provvedutoa rilasciare il fondo relativo all’annualità 1992. Nel corso del 2013, la Società ha provvedutoad accantonare 347 migliaia di euro per tener conto degli interessi maturati; il fondo al 31dicembre 2013 ammonta a 34.419 migliaia di euro.In data 25 novembre 2013 è stata notificata alla controllata Rotocolor SpA e al Gruppo EditorialeL’Espresso SpA, in qualità di obbligata in solido, un avviso di liquidazione emesso dall’Agenziadelle Entrate con il quale veniva contestata la mancata applicazione dell’imposta di registro perun importo di 334 migliaia di euro su un atto di cessione di macchinari stipulato nel 2011. Lesocietà hanno pertanto provveduto, nel corso del mese di gennaio 2014, a presentare ricorsoavverso l’avviso di liquidazione.

TFR e altri fondi per il personale (16)

Piani a benefici definitiIl fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Indennitàper i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono statideterminati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valoreattuale dell’obbligazione legale futura.

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Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue.

TFR ALTRI FONDITasso annuo tecnico di attualizzazione 3,17% 3,17%Tasso annuo di inflazione 2,0% 2,0%Tasso annuo aumento retribuzioni* 1-1,5% 1-1,5%Tasso annuo rivalutazione TFR 3,0% -Probabilità di anticipazione annua** 3-7% -

* in base alla categoria** in base all’anzianità lavorativa

Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessiva-mente a 28.641 migliaia di euro (in diminuzione di 2.478 migliaia di euro rispetto al 2012),sono stati così determinati.

Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2013Saldo iniziale 25.846Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) -Incremento per interessi finanziari (interest cost) 681Costi/(Ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (472)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) (388)Benefici pagati (1.483)Altre variazioni (16)Saldo finale 24.168

Altri Fondi per il Personale 31/12/2013Saldo iniziale 5.273Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 276Incremento per interessi finanziari (interest cost) 118

Costi/(Ricavi) attuariali componenti demografiche (actuarial gain/loss) (45)Costi/(Ricavi) attuariali componenti finanziarie (actuarial gain/loss) (184)Benefici pagati (873)Altre variazioni (92)Saldo finale 4.473

Le principali ipotesi attuariali adottate nella determinazione delle obbligazioni future sonostate il tasso di inflazione, l'incremento salariale, la frequenza di turnover e il tasso di attua-lizzazione. L'analisi di sensitività pertanto è stata fatta su ciascuna ipotesi attuariale rilevan-te, mostrando gli effetti che ci sarebbero stati a seguito di variazioni ragionevolmente possi-bili di tali ipotesi alla fine dell'esercizio. Un incremento del tasso di turnover dell'1% avrebbedeterminato un incremento delle obbligazioni complessive pari a 56 migliaia di euro rispettoal parametro effettivamente applicato (1%). Un incremento del tasso di inflazione dello

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0,50% avrebbe determinato un incremento delle obbligazioni future complessive di 592migliaia di euro, mentre un decremento dello 0,50% avrebbe determinato un decrementodelle medesime obbligazioni di 573 migliaia di euro rispetto al parametro di fatto applicato(2%). Infine e soprattutto riguardo al tasso di attualizzazione applicato (3,17%), un incre-mento dello 0,50% avrebbe determinato un decremento delle obbligazioni future complessi-ve di 1.026 migliaia di euro, mentre un decremento del tasso dello 0,50% avrebbe determi-nato un incremento delle obbligazioni stesse di 1.095 migliaia di euro.La Società è sempre stata in grado di far fronte ad eventuali debiti a breve e ha disponibilitàfinanziarie tali da garantire l'assolvimento delle obbligazioni future.

Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito.

Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio

2012 2013 31/12/2012 31/12/2013Giornalisti 503 506 501 508Operai e impiegati 328 291 304 277Dirigenti 23 21 22 19Contratti a termine 17 21 20 20TOTALE 871 839 847 824

Debiti commerciali (17) 31/12/2012 31/12/2013

Debiti verso fornitori: • carta 6.301 6.871• stampa 5.535 4.876• trasporti e distribuzione 3.265 3.644• utenze e telefoniche 1.810 1.528• investimenti 856 1.167• promozioni 5.103 4.490• prodotti opzionali 13.609 10.971• collaboratori 4.054 4.032• redazionali (foto, indagini e agenzie) 4.358 4.664• altri fornitori 12.853 12.274Debiti commerciali verso società del Gruppo 11.645 10.542TOTALE DEBITI COMMERCIALI 69.389 65.059

I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, diminuiscono complessivamente di4.330 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2012 principalmente per l’effetto di una diminu-zione dei debiti verso fornitori stampa (659 migliaia di euro), ma soprattutto di un decre-mento dei debiti per prodotti opzionali (2.638 migliaia di euro).

I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepiloganti nel paragrafo11.4 “Rapporti con parti correlate”.

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Debiti tributari (18) 31/12/2012 31/12/2012Debiti per ritenute e IRPEF 4.039 3.909 Debiti verso l'Erario per IVA 219 180 Debiti IVA di Gruppo 1.497 1.414 Altri debiti tributari 35 7 TOTALE DEBITI TRIBUTARI 5.790 5.510

I debiti tributari pari a 5.510 migliaia di euro risultano sostanzialmente in linea con i valori del 2012.

Altri debiti (19) 31/12/2012 31/12/2013Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale 9.387 9.024 Debiti verso il personale per ferie 7.328 7.627 Debiti verso il personale diversi 7.196 8.309 Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci 15 10 Debiti per abbonamenti 6.600 6.116 Debiti contributi Legge 62/2001 414 346 Debiti per contributi su interessi 479 282 Altri debiti 2.239 1.886 TOTALE ALTRI DEBITI 33.658 33.600

Gli altri debiti sono pari a 33.600 migliaia di euro e rimangono sostanzialmente in linearispetto al 31 dicembre 2012.

10. Note relative al Conto Economico Complessivo

Ricavi (20) 2012 2013Ricavi da pubblicazioni 186.011 164.404Ricavi da pubblicità 205.005 166.978Fee distribuzione prodotti di terzi 106 97Ricavi cessione diritti e marchi 411 164Ricavi da vendita altri servizi 8.979 7.804Ricavi da vendita servizi internet 2.150 2.021Ricavi da vendita altri prodotti 25 28Ricavi da vendita scarti e rese 1.230 1.174TOTALE RICAVI 403.917 342.670

I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento di 61.247 migliaia di euro (parial -15,2%) rispetto ai dati dell’esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridottimediamente dell’11,6% a causa della contrazione delle vendite del quotidiano (-7,0%) e deiperiodici (-14,52%). Anche i ricavi dei prodotti opzionali hanno subìto un decrementorispetto a quelli conseguiti nel 2012 riflettendo la generalizzata depressione dei consumi e laprogressiva contrazione del mercato specifico in atto dal 2007.

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I ricavi da pubblicità sono diminuiti di 38 milioni di euro (-18,5%), riflettendo sostanzial-mente gli andamenti generali del mercato.

Altri proventi operativi (21) 2012 2013Contributi 2.562 264Plusvalenze cessioni cespiti - 1.429Sopravvenienze attive 1.107 780Altri proventi 8.896 1.339TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI 12.565 3.812

Il saldo della voce Altri proventi operativi si assesta a 3.812 migliaia di euro. La voce plusva-lenze si riferisce al beneficio economico scaturito a seguito della cessione di un ramo d’azien-da, costituito dal Canale 50 Repubblica TV alla società Effe TV Srl.Si segnala che nell’esercizio 2012 la voce “Altri proventi” beneficiava di 7.750 migliaia di eurodi rilascio fondi rischi.

Costi per acquisti (22) 2012 2013Carta quotidiani e periodici 45.228 36.715Carta per opzionali e promozioni 3.688 3.488Acquisto beni e merci 6.386 3.319Acquisto materiali per stampa (15) (223)Materiali di consumo 1.421 1.422TOTALE COSTI PER ACQUISTI 56.708 44.721

Costi per servizi (23) 2012 2013Stampa e altre lavorazioni presso terzi 74.032 58.755Costi gestione impianti e tecnologie 19.527 19.283Costi redazionali 19.630 17.393Distribuzione 20.100 17.920Diritti di riproduzione, SIAE e altri 11.607 9.580Promozioni 15.403 10.450Consulenze 6.663 5.463Telefoniche e trasmissione dati 2.260 1.580Manutenzioni e utenze 3.816 3.395Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi 8.188 8.280Altri servizi 28.295 25.893TOTALE COSTI PER SERVIZI 209.521 177.992

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Altri oneri operativi (24) 2012 2013Accantonamento fondo rischi e oneri 2.861 580Imposte e tasse accessorie 620 621Spese di rappresentanza e omaggi 156 142Quote associative 1.206 1.207Transazioni e risarcimenti 34 8Sopravvenienze passive 863 897Perdite su crediti 75 -Svalutazione crediti 2.721 408Altri oneri operativi 125 14TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI 8.661 3.877

Costi per il personale (25) 2012 2013Salari e stipendi 72.909 70.547 Oneri sociali 23.295 21.944Accantonamento per TFR 5.320 5.431Accantonamento trattamento di quiescenza e simili 407 276Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto 4.394 11.401Stock Option - Stock Grant 993 601Altri costi del personale 5.727 5.478TOTALE COSTI PER IL PERSONALE 113.045 115.678

Il costo per il personale è aumentato di 2.633 migliaia di euro per effetto dei maggiori oneriper i piani di riorganizzazione in atto.Il valore complessivo sostenuto nel corso dell’esercizio per i compensi inclusi quelli in quali-fica di amministratore spettanti al personale direttivo è pari a 1,7 milioni di euro ed include0,2 milioni di euro per trattamento di fine rapporto ed altre indennità simili e 0,3 milioni dieuro per stock option e stock grant.

Ammortamenti e svalutazioni (26) 2012 2013Ammortamento immobilizzazioni immateriali 587 514Ammortamento immobilizzazioni materiali 5.777 2.626TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 6.364 3.140

La riduzione della voce “Ammortamento immobilizzazioni materiali” è relativa alla revisionedella vita utile delle rotative full color già commentata nella relativa voce patrimoniale.

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Proventi/(oneri) finanziari netti (27) 2012 2013Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve 2.193 2.267Utile su cambi 41 39Proventi finanziari su derivati 361 -Altri proventi finanziari 2.745 1.273Proventi finanziari 5.340 3.579Interessi passivi su c/c bancari (4) (1)Spese bancarie accessorie (144) (113)Interessi su mutui e finanziamenti (347) (238)Interessi passivi su prestiti obbligazionari (10.984) (10.113)Perdite su cambi (72) (60)Oneri finanziari da applicazione IAS (1.278) (1.037)Altri oneri finanziari (250) (116)Oneri finanziari (13.079) (11.678)Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni (548) (232)TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (8.286) (8.331)

Gli oneri finanziari netti ammontano a 8.331 migliaia di euro e rimangono sostanzialmentein linea rispetto al 31 dicembre 2012.

Dividendi (28) 2012 2013

- da imprese controllate

Finegil Editoriale SpA 15.936 18.763

Elemedia SpA 15.815 11.940

Rotocolor SpA 2.247 -

- da imprese collegate

Le Scienze SpA 233 212

TOTALE DIVIDENDI 34.231 30.915

I dividendi incassati nel 2013, che ammontano a 30.915 migliaia di euro, diminuiscono di3.316 migliaia di euro rispetto all’esercizio 2012.

219Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Imposte (29) 2012 2013

Imposte correnti 1.902 (1.551)

Imposte differite e anticipate 6.878 3.470

Imposte anni precedenti (6.751) 17

Oneri fiscali esercizi precedenti 11.870 347

TOTALE IMPOSTE 13.899 2.283

Le imposte sul reddito 2013 ammontano complessivamente a 2.283 migliaia di euro e siriducono rispetto all’esercizio 2012 a seguito della sensibile riduzione della base imponibileIRES e IRAP; il saldo del 2012 inoltre includeva 11.870 migliaia di euro di accantonamentidi natura tributaria maturati sull’operazione di usufrutto solo parzialmente compensati daglieffetti positivi introdotti dal DL 201/2011 che aveva permesso il recupero IRES della mag-gior IRAP relativa al costo del lavoro per il periodo 2007-2011 per complessivi 6.855 miglia-ia di euro.Il tax rate è pari a 9,58%, in sensibile calo rispetto al 2012.

Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l’onere fiscale teorico, determinato conIres al 27,5% e Irap al 3,9%, e l’onere fiscale effettivo.

2012 2013

1) Utile ante imposte risultante da bilancio 47.788 23.829

2) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) 13.142 6.553

b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 2.114 (26)

c. Dividendi (8.943) (8.077)

d. Proventi/contributi non tassabili (5.252) (1.141)

e. Imposte correnti e differite relative anni precedenti (4.231) 17

3) Imposte sul reddito (IRES) (3.170) (2.676)

4) IRAP 5.199 347

5) Oneri fiscali di esercizi precedenti 11.870 4.613

6) Totale imposte da bilancio 13.899 2.283

Aliquota media effettiva 29,08% 9,58%

Aliquota teorica 31,40% 31,40%

Utile base per azione (30)

L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile per il nume-ro medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo leazioni proprie).L’utile per azione diluito è calcolato dividendo l’utile netto del periodo attribuibile agli azio-nisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante ilperiodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell’utileper azione base e diluito.

220 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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2012 2013

Risultato netto 33.889 21.546

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 395.305 394.171

Utile base per azione 0,086 0,055

2012 2013

Risultato netto 33.889 21.546

N° medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) 395.305 394.171

N° opzioni (.000) 29.093 23.820

Utile diluito per azione 0,080 0,052

11. Altre informazioni

11.1 Posizione finanziaria nettaNella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta dellaCapogruppo. 31/12/2012 31/12/2013

Crediti finanziari verso imprese del Gruppo 85.369 89.735

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (52.382) (47.283)

Denaro e disponibilità di banca 104.391 140.539

Disponibilità liquide nette 137.377 182.991

Titoli ed altre attività finanziarie 23.049 11.280

Prestito obbligazionario (232.259) (230.719)

Altri debiti verso le banche (6.014) (3.608)

Altre attività (passività) finanziarie (215.224) (223.047)

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (77.847) (40.056)

11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrentiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dallaComunicazione stessa.

11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusualiAi sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell’eserciziola Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dallaComunicazione stessa.

11.4 Rapporti con parti correlateLe operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientranonella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la con-clusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da una apposita procedura approvata dalConsiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata inuna apposita sezione del presente bilancio e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Ita-

221Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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liana SpA. In particolare il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA intrattiene con le società controllate ecollegate sia rapporti commerciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa efinanziaria. Tra i rapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzo-ni&C. SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestionetecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l’attività di composizione e stampa. Inol-tre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L’Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA presta-zioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sot-tolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibilerispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l’altro, all’ampia conoscenza acquisita nel tempo dellarealtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L’Espresso SpA opera.Dall’esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L’Espresso SpA, così come la maggior parte dellesocietà da essa controllate, ha aderito al “Consolidato Fiscale” CIR. Nell’aprile 2013 è statarinnovata l’adesione al consolidato fiscale per il triennio 2013-2015: con il rinnovo dell’azio-ne si è provveduto ad approvare un nuovo Regolamento Generale a causa di un parzialecambiamento della normativa di riferimento.Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno conti-nuato ad avvalersi della particolare disciplina dell’ “IVA di Gruppo”.Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici,patrimoniali e finanziari tra Gruppo Editoriale L’Espresso SpA e le relative imprese correlate.

222 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzie trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestateSOCIETA' CONTROLLATE

Finegil Editoriale SpA 12.792 5.888 - - 23 18.763 1.989 - 176 2.358 21.589 - 10.907

S.E.T.A. SpA 4 217 - - 10 - 76 - 15 28 1.806 - 1.192

Elemedia SpA 17.491 7.773 - - 5 11.960 11.362 - - 1.238 8.125 144 35

Rete A SpA 2.178 215 - - 1 261 140 50.300 - 182 107 42 1.340

All Music SpA 339 217 - - 1 11 150 3.116 - 190 - 225 2.126

A. Manzoni & C. SpA. 4.923 165.545 - - - 253 54.127 36.156 - 4.186 - 709 25.631

Rotocolor SpA 16.988 513 - - 18 - 400 - - 2.349 13.589 142 7.769

Somedia SpA 1.098 168 - - 2 - 1.175 - - 11 2.067 151 200

Ksolutions SpA

(in liquidazione) - - - - - 2 - 162 - 9 - - -

SOCIETA' COLLEGATE - -

Le Scienze SpA - 1.086 - - - 212 1.125 - - 605 - - -

HuffingtonPost Italia srl - 100 - - - - 144 - - - - - -

SOCIETA' CORRELATE - -

Sorgenia SpA 1.280 - - - - - - - - 189 - - -

SOCIETA' CONTROLLANTI - -

Cofide SpA 20 - - - - - - - - - - - - CIR SpA ** 1.850 11 - - - - - - 15.410 - - - -

* In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate ** Nella voce dei costi sono inclusi gli oneri/proventi per adesione al consolidato fiscale

Rapporti di Gruppo Editoriale L’Espresso SpA con società correlate

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11.5 Gestione dei rischiRischi finanziari L’attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi,strategie, linee guida nonché modalità operative.Per la gestione della finanza/tesoreria, la Società si è dotata di una procedura ispirata a criteridi prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento eche prevede l’assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adegua-tamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione.La Gruppo Editoriale L’Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo cen-tralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo eco-nomico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazionepermette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garan-tisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/ investimento, ottimizza ilprofilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il poterecontrattuale con il sistema bancario.La Società, il cui rating, emesso da Standard&Poors, è BB- con outlook negativo, utilizza pre-valentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario inter-nazionale e i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttiviagevolabili dalla legislazione per l’editoria, che prevede l’abbattimento del costo del finanzia-mento di alcuni punti percentuali.In quest’ottica ed in considerazione anche del favorevole andamento della liquidità di mercatoe dei tassi d’interesse, è stato collocato sul mercato nell’ottobre del 2004 un prestito obbliga-zionario di 300 milioni di euro al tasso fisso del 5,125%, con durata decennale, finalizzato alrimborso dell’esistente prestito obbligazionario di 200 milioni di euro scaduto il 1° agosto2005 e a fornire la liquidità necessaria per acquisizioni ed investimenti. Il prestito obbligazionariodi 300 milioni di euro ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanziespecifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato. La Società ha già da tempo riservato parte della liquidità generata per destinarla al rimborso del pre-stito obbligazionario la cui scadenza è fissata al 27 ottobre 2014, inoltre sono stati avviati pertantocontatti con primari istituti di credito per reperire risorse finanziarie in grado di garantire non solo ilrimborso del prestito obbligazionario, ma anche la liquidità necessaria per la gestione della Società.In particolare, si è deciso di reperire tali risorse attraverso lo smobilizzo crediti della ConcessionariaA. Manzoni & C. SpA, sia tramite contratti di factoring (a tal proposito sono stati già sottoscritti duecontratti per l’affidamento complessivo di 50 milioni di euro) sia con modalità che garantiscano uncommitment di tre anni e attraverso l’ottenimento di linee di credito con un commitment di 5 anni.Oltre all’emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionatidalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell’editoria per un importo com-plessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%.Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società ha stipulato un contrattodi IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabilesul prestito obbligazionario. Nel corso del 2012, viste le favorevoli condizioni di mercato, la Societàha provveduto a rinegoziare il contratto fissando al 3,3% il tasso dovuto garantendosi pertanto ildifferenziale dei tassi (pari all’1,825%) per la durata residua del contratto (ottobre 2014).Inoltre, sempre nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società hainvestito parte della propria liquidità in titoli obbligazionari emessi sia da società italiane (tracui Istituti Bancari) sia da società estere.

223Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Attualmente la Società non è esposta ad alcun rischio finanziario connesso con la variazionedei tassi d’interesse o con la fluttuazione dei cambi.

Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di otte-nere una più efficace pianificazione nell’attività della provvista della carta e soprattutto al finedi rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l’altro una concorrenzatra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppoviene effettuata in modo centralizzato. La Società nel passato ha stipulato contratti di “paper swap” in una percentuale del fabbisognoannuale, ma, verificatane l’inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nel-l’utilizzo di tali strumenti.

Rischio di credito L’esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commercialedi particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di talerischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi aclienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai creditifinanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivatisono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio.

*****

Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito letabelle nelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie,(ii) viene riportato l’ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze con-trattuali delle passività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nellaSituazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valu-tazione del fair value.

224 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Altre partecipazioni (3) 680 - - - - 680 680 - -

Altri crediti (4) 451 - - 451 - - 451 3 -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 96.098 - - 96.098 - - 96.098 (2.721) -

Crediti finanziari

(derivati) *** (8) 1.825 - - 1.825 - - 1.816 361 -

Titoli ** (8) 21.224 - - - - 21.224 21.224 1.121 2.395

Altri crediti * (10) 13.988 - - 13.988 - - 13.988 - -

Disponibilità liquide (11) 190.213 - - 190.213 - - 190.213 3.004 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo (“Livello 1” classificazione

IFRS 7 § 27A) ***Il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel "Livello 2 IFRS 7 § 27A"

Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute per a scadenza vendita ATTIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione

Attivo non corrente

Altre partecipazioni (3) 1.219 - - - - 1.219 1.219 - -

Altri crediti (4) 1.276 - - 1.276 - - 1.276 3 -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 85.184 - - 85.184 - - 85.184 (408) -

Crediti finanziari

(derivati) *** (8) 912 - - 912 - - 912 - -

Titoli ** (8) 10.368 - - - - 10.368 10.368 491 (301)

Altri crediti * (10) 14.123 - - 14.123 - - 14.123 - -

Disponibilità liquide (11) 230.276 - - 230.276 - - 230.276 2.814 -

* La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'Erario.** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo (“Livello 1” classificazione

IFRS 7 § 27A)

225Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

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Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo Value a CE a PN a CE a CE autorizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2012 alla iniziale detenute per PASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non correntePrestiti obbligazionari (14) (227.905) - - (227.905) (235.674) - -Altri debiti finanziari (14) (3.609) - - (3.609) (3.532) - -Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (454) - - (454) (454) (4) -Prestiti obbligazionari (14) (4.354) - - (4.354) (4.354) (10.984) -Altri debiti finanziari (14) (54.788) - - (54.788) (54.964) (538) -Debiti commerciali (17) (69.390) - - (69.390) (69.390) - -

Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-)ESERCIZIO 2013 alla iniziale detenute perPASSIVITA’ FINANZIARIE rilevazione negoziazionePassivo non correntePrestiti obbligazionari (14) - - - - - - -Altri debiti finanziari (14) (1.203) - - (1.203) (1.171) - -Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (2) - - (2) (2) (1) -Prestiti obbligazionari (14) (230.719) - - (230.719) (232.792) (10.113) -Altri debiti finanziari (14) (49.689) - - (49.688) (49.760) (298) -Debiti commerciali (17) (65.059) - - (65.059) (65.059) - -

Ageing delle attività finanziarie ESERCIZIO Voci di 2012 bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg SvalutazioniAttivo non corrente Altri crediti (4) 451 451 - - - - - -Attivo corrente Crediti commerciali (7) 96.098 93.986 2.112 559 763 570 219 -

- Credito lordo 104.726 98.591 6.134 769 970 763 3.632 -

- F.do svalutazione (8.628) (4.605) (4.022) (209) (207) (193) (3.413) (2.721)

Altri crediti (10) 13.988 13.988 - - - - - -- Credito lordo 14.281 13.988 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 110.537 108.425 2.112 559 763 570 219 (2.721)

226 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

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227Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

ESERCIZIO Voci di 2013 bilancio Tot. credito A scadere Scaduto 0-30 gg 31-60 gg 61-90 gg oltre 90 gg Svalutazioni

Attivo non corrente

Altri crediti (4) 1.276 1.276 - - - - - -

Attivo corrente

Crediti commerciali (7) 85.184 83.319 1.865 437 270 339 819 -

- Credito lordo 93.158 87.319 5.839 1.434 357 388 3.660 -

- F.do svalutazione (7.974) (4.000) (3.974) (997) (87) (49) (2.841) 408

Altri crediti (10) 14.123 14.123 - - - - - -

- Credito lordo 14.416 14.123 293 - - - 293 -

- F.do svalutazione (293) - (293) - - - (293) -

TOTALE 100.583 98.719 1.865 437 270 339 819 408

Scadenze contrattuali delle passività finanziarie

ESERCIZIO 2012 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 10.740 236.018 - - - - 246.758

Altri debiti finanziari: 53.717 1.310 2.538 1.229 - - - 58.794

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.334 1.310 2.538 1.229 - - - 6.411

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 52.383 - - - - - - 52.383

Banche c/c passivi 454 - - - - - - 454

Debiti commerciali 69.426 - - - - - - 69.426

TOTALE 123.597 12.050 238.556 1.229 - - - 375.432

ESERCIZIO 2013 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE

Prestito obbligazionario - 238.109 - - - - - 238.109

Altri debiti finanziari: 48.485 1.203 1.203 - - - - 50.891

- Debiti verso banche per finanziamenti 1.202 1.203 1.203 - - - - 3.608

- Debiti fin.verso imprese del Gruppo 47.283 - - - - - - 47.283

Banche c/c passivi 2 - - - - - - 2

Debiti commerciali 65.059 - - - - - - 65.059

TOTALE 113.626 239.312 1.203 - - - - 357.061

32009_INT@179-232_noteBilancio_def_impaginato 25/03/14 14.44 Pagina 227

228 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

11.6 Impegni

Oltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtùdei mutui stipulati e trattati nella relativa sezione della nota al bilancio, al 31 dicembre 2013la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 727 migliaia di euro (ammontavano a193 migliaia di euro nel 2012). Le garanzie prestate ammontano a 49.200 migliaia di euro(48.241 migliaia di euro nel 2012) e si riferiscono alle fideiussioni delle controllate FinegilEditoriale SpA, SETA SpA, Elemedia SpA, Rete A SpA, All Music SpA, Somedia SpA, A. Manzoni & C. SpA e Rotocolor SpA principalmente per l’ottenimento di finanziamenti(per 16.485 migliaia di euro), alle fideiussioni per locazioni passive (per 2.206 migliaia dieuro di cui 660 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 1.546 migliaia di euro afavore di terzi), all’obbligazione di pagamento concessa all’Agenzia delle Entrate a garanziadelle eccedenze creditorie realizzate nell’ultimo triennio da alcune società facenti parte del“pool IVA” per 11.703 migliaia di euro (8.683 migliaia di euro nel 2012) ed a altre garanzie(per 1.004 migliaia euro di cui 399 migliaia di euro a favore di società del Gruppo e 605migliaia di euro a favore di terzi).I finanziamenti ottenuti dalle società controllate e garantiti da Gruppo Editoriale l’EspressoSpA per complessivi 12.998 migliaia di euro, prevedono un piano di ammortamento che siconclude entro il 30 giugno 2015 e un rimborso annuo di circa 8,7 milioni di euro per il2014, e uno finale al 30 giugno 2015 di 4,4 milioni di euro.In data 12 novembre 2013 la Capogruppo ha rilasciato a favore di A.Manzoni & C. SpA unafidejussione fino ad un massimo di 20 milioni di euro a sostegno del contratto di factoringdalla concessionaria con un primario istituto bancario.

11.7 Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art. 2497-bis comma 4 Cod. Civ.) La Società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagliatti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell’articolo 2497-bis comma 4 del CodiceCivile, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell’ultimobilancio d’esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della SituazionePatrimoniale e Finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2012, nonché del risultato economicoconseguito, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società direvisione Deloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

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229Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

Situazione Patrimoniale - Finanziaria

ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2011 2012 Immobilizzazioni immateriali 81 50 Immobilizzazioni materiali 2.776 2.668 Investimenti immobiliari 16.971 16.399 Partecipazioni 1.182.998 1.192.164Crediti diversi 311.239 320.045

di cui verso società correlate 311.215 320.021

Imposte differite 1.079 5.096 ATTIVITA' NON CORRENTI 1.515.144 1.536.422Crediti diversi 27.501 40.114

di cui verso società correlate 22.582 9.730

Titoli 169.424 2.522 Crediti finanziari 186 186

di cui verso società correlate 84 84 Disponibilità liquide 137.289 290.845 ATTIVITA' CORRENTI 334.400 333.667 TOTALE ATTIVO 1.849.544 1.870.089

PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) 2011 2012 Capitale sociale 371.671 371.676 Riserve 356.316 359.777 Utili (perdite) a nuovo 217.781 199.490 Utile (perdita) d'esercizio 269 7.891 PATRIMONIO NETTO 946.037 938.834 Prestiti obbligazionari 297.562 297.732 Fondi per il personale 1.545 1.452 PASSIVITA' NON CORRENTI 299.107 299.184 Debiti finanziari 564.573 564.248

di cui verso società correlate 325 -

Altri debiti 22.372 35.743 di cui verso società correlate 7.622 31.490

Fondi per rischi e oneri 17.454 32.080 PASSIVITA' CORRENTI 604.399 632.071 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.849.543 1.870.089

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230 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Note al bilancio di esercizio della Capogruppo

Conto Economico Complessivo

Anno Anno (migliaia di euro) 2011 2012

Ricavi e proventi diversi 6.087 6.149

di cui verso società correlate 5.610 5.622

Costi per servizi (17.574) (7.637)

di cui verso società correlate (1.420) (1.074)

Costi per il personale (9.201) (9.025)

Altri costi operativi (2.426) (2.653)

Ammortamenti e svalutazioni (889) (754)

RISULTATO OPERATIVO (24.003) (13.920)

Proventi finanziari 10.607 15.163

di cui verso società correlate 7.735 9.129

Oneri finanziari (21.396) (32.167)

Dividendi 29.307 34.184

di cui verso società correlate 29.282 34.149

Proventi da negoziazione titoli 898 233

Oneri da negoziazione titoli (2.192) -

Rettifiche di valore di attività finanziarie (1.243) (2.709)

RISULTATO ANTE IMPOSTE (8.022) 784

Imposte 8.291 7.108

RISULTATO NETTO 269 7.892

Risultato Netto 269 7.892

Altre componenti del conto economico complessivo - -

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 269 7.892

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231Note al bilancio di esercizio della Capogruppo | Gruppo Editoriale L’Espresso |

11.8 Dati riclassificati essenziali delle società controllate

Patrimonio Posizione Capitale Ricavi Margine Risultato Risultato Netto finanziaria investito operativo operativo Netto(migliaia di euro) netto lordo Finegil Editoriale SpA 172.082 28.465 144.466 189.987 34.616 26.905 13.716S.E.T.A. SpA 5.163 3.940 1.223 12.440 1.203 869 570Elemedia SpA 69.117 8.288 60.829 84.114 14.093 10.517 6.660Rete A SpA 18.350 (49.309) 67.659 24.211 11.636 6.972 4.855All Music SpA 1.197 (3.081) 4.279 8.051 (3.167) (7.514) (5.556)A. Manzoni & C. SpA 13.430 (31.890) 45.320 400.301 (2.366) (2.467) (2.634)Rotocolor SpA 23.076 9.250 13.826 17.816 3.447 1.106 513Somedia SpA 1.036 2.691 (1.655) 1.295 113 103 65Mo-Net Srl 96 (114) 210 1.185 2 (43) (87)

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Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell’art. 154 bisdel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

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Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 239

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240 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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242 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione del Collegio Sindacale | Gruppo Editoriale L’Espresso | 243

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244 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione del Collegio Sindacale

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Relazione della Società di Revisione

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248 | Gruppo Editoriale L’Espresso | Relazione della Società di Revisione

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2013

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