Galleria Foto Definizione del Totalitarismo Affermazione staliniana, fascista e nazista Concetto di...
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Galleria FotoDefinizione delTotalitarismo
Affermazione staliniana, fascista e nazista
Concetto didemocrazia e
dittatura
Informazioni e Uscita
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Uno stato che vuole esercitare il proprio "totale" controllo sulla società, soffocandone ogni autonomia, abolendo ogni libertà e pluralismo attraverso sia l'uso della violenza sia l'uso degli strumenti atti a produrre consenso, invadendone ogni campo, occupando anche la sfera privata dei cittadini, è uno Stato totalitario o totale. L'aggettivo totale o totalitario viene elaborato nel lessico è politico in Italia e in Germania dagli anni Venti in poi.
1919-1920: anche in Italia come in Germania scoppia il Biennio Rosso. Così scoppiano rivolte nei grandi centri industriali e nelle
campagne. Il governo, ancora presieduto da Giolitti con la sua politica del non intervento, rimane neutrale e lascia che la situazione si
risolva da sola; in questo modo le lotte operaie e bracciantili possono concludersi con delle vittorie sindacali. Come al solito, lo scopo delle
rivolte socialiste è quello della rivoluzione; in questo caso non avviene perché nessuno dei capi del partito, nonostante la situazione
favorevole, si prende l'impegno di promuoverla..
La difficile situazione economica italiana e i frequenti scioperi, le manifestazioni e le occupazioni delle fabbriche persuasero gran parte della borghesia a finanziare il neonato movimento dei Fasci Italiani di combattimento che era stato fondato nel marzo del 1919 da Benito Mussolini. Le squadre armate fasciste, le camice nere, attaccarono sistematicamente in tutta l’Italia, sindacalisti, operai in sciopero e dirigenti politici del movimento operaio. Nel 1921 i Fasci Italiani si presentarono alle elezioni come Partito nazionale fascista e ottenne 35 deputati.
Il 1° agosto del 1922, si verifico uno sciopero generale. Le camice nere attaccarono in tutta italia operai e contadini scioperanti. Verso la fine di ottobre 30 000 fascisti si misero in marcia per occupare Roma. Né l’esercito, né la polizia intervennero per fermarli.Sarebbero stati in grado di fermarli ma il re non ordinò di sparare.Anzi, il 30 ottobre 1922 il re incarico Mussolini di costituire un nuovo governo.In questo modo, crollò il vecchio regime Giolitti e da qui inizia l’affermazione del Fascismo.
Nel presentare alle Camere il suo ministero, Mussolini disse che aveva il potere di costituire un governo
fascista ma non voleva; in realtà egli si mise subito all’opera per trasformare lo Stato liberale in Stato
autoritario. Licenziò numerosi funzionari pubblici che furono sostituiti con iscritti al Partito fascista, istituì il Gran Consiglio del Fascismo e trasformò le squadre
d’azione in Milizia. Modificò anche la legge elettorale per avvantaggiare il partito di maggioranza.
Grazie al consenso della borghesia e alle azioni della Milizia, le elezioni del 1924 gli assegnarono una
larghissima maggioranza.Le numerose irregolarità compiute durante le
operazioni elettorali furono scoperte e denunciate alla Camera dal socialista Giacomo Matteotti che chiese di
annullare il voto.
Alcuni fascisti leggendo un articolo sul “Popolo d’Italia” che diceva : <Se l’onorevole Matteotti avesse la testa rotta, non se ne meravigli>, presero queste
parole alla lettera e sequestrarono Matteotti.Il corpo fu ritrovato due mesi dopo l’accaduto che
suscitò
Il regime fascista, però, a differenza degli altri regimi totalitari, non riuscì mai ad esercitare un totale controllo sulle masse e sulla società italiana, poiché il suo potere era fortemente limitato da due forti istituzioni: la corona e la Chiesa. Per quanto riguarda il re, egli non si dimostrò mai un effettivo pericolo per Mussolini, anche perché non intervenne mai contro di lui. Non bisogna dimenticare comunque che egli era il capo dell'esercito, un esercito di italiani che aveva giurato fedeltà al monarca e non al duce. Per quanto invece riguarda la Chiesa, un'entità molto forte in Italia vista anche la vicinanza geografica col Vaticano e la forte presenza di cattolici nel Paese, Mussolini cercò di prendere subito accordi col Papa, per evitare che questi intervenisse a suo svantaggio. Così nel '29 il cardinale Gasparri e Mussolini sanciscono i "Patti Lateranensi“ e la religione Cattolica diventa religione di stato.
In ogni caso, il fascismo si è dimostrato più debole degli altri regimi anche perché, mentre nazismo e stalinismo hanno sempre cercato di subordinare lo Stato al partito,
in Italia è avvenuto il contrario: al centro del regime c'era lo Stato. Inoltre, mentre gli altri regimi totalitari hanno
cercato di organizzare la società in modo che la sovranità fosse interamente nelle mani del potere
esecutivo o dell'apparato amministrativo, totalmente assoggettato al regime, in Italia ciò non è stato possibile.
Infatti il fascismo ha "riciclato" l'amministrazione del periodo precedente che, chiaramente, ha potuto
"fascistizzare" solo superficialmente con l'uso della forza; è quindi inevitabile che essa tenda a frenare il cammino
del regime.
Ottenuta la guida dello Stato, il fascismo costruì lentamente una dittatura. Tra il 1925 e il 1929 fu varata una serie di provvedimenti che eliminarono i partiti di opposizione e annullarono l’autorità del Parlamento. Tutto il potere venne affidato al governo guidato dal duce Mussolini.
Fu istituito nel 1926 , con le leggi fascistissime, il Tribunale speciale che giudicava i reati
politici.
Fu istituita anche l’Ovra, la polizia politica che sorvegliava
l’idee degli italiani
La politica economica fascista intendeva salvaguardare la produzione italiana e fu perciò protezionista. Mussolini fondò anche l’Iri,un ente statale che aveva lo scopo di salvare le aziende in difficoltà. Il duce promosse anche una forma di statalismo.
Per consolidare il suo consenso in campo nazionale e il suo prestigio in campo nazionale, il fascismo progettò la conquista dell’Etiopia.La guerra d’Etiopia durò dal 1935 al 1936 e si concluse con la conquista del Paese. Mussolini ebbe così la possibilità di proclamare la nascita di un impero coloniale italiano. Questa solenne proclamazione fu una delle tante operazioni di propaganda che fu attuata nelle scuole, e in tutti gli organi di informazione. Il regime così ebbe il consenso per molti anni dalla maggior parte del popolo italiano.
Dopo la Grande Guerra in Germania nel 1919-20 scoppia il Biennio Rosso: gli operai, che fino ad allora avevano subito la guerra, non
sopportano più quella vita di stenti ed entrano in lotta per ottenere aumento di salari e miglioramenti delle condizioni di lavoro
(motivazioni economiche) e cercare di avviarsi come la Russia verso il Comunismo con la
rivoluzione (motivazioni politiche).
Nella catastrofe della I Guerra Mondiale, l'SPD (la Social Democrazia Tedesca) è l'unico partito riuscito a mantenere
una certa organizzazione; ora si prende l'incarico di formare un governo provvisorio e guidare la Germania. L'SPD, però, non è
rivoluzionario ma vorrebbe solo ottenere delle riforme; per questo motivo il partito si ritrova con due nemici: i socialisti
rivoluzionari da una parte (che si separano formando l'USPD) e la destra dall'altra (che comprende ufficiali, imprenditori,
proprietari terrieri, burocrazia tedesca, ceti medi).La repubblica di Weimar (detta così dal nome della città in cui si stabilisce il governo) prende l'avvio da un compromesso: la
destra avrebbe consentito alla sinistra moderata di governare solo se avesse eliminato l'attività rivoluzionaria. La
socialdemocrazia si vede così costretta a stroncare i tentativi rivoluzionari in modo violento con l'ausilio di corpi paramilitari detti Freicorps. Alla fine del '20 vengono indette le elezioni per
la formazione delle due camere del Parlamento e del Presidente della Repubblica, carica a cui la Costituzione attribuisce immensi poteri, tra cui anche quello di poter
emanare leggi senza l'approvazione delle camere.
La situazione economica della Repubblica è molto difficile: la Germania obbligata a firmare il trattato delle riparazioni di guerra, si impegna alla restituzione di 132 miliardi di marchi oro alle potenze vincitrici della Grande Guerra. L'inflazione cresce sempre più. La situazione peggiora quando la Francia occupa i bacini carboniferi della Ruhr come garanzia del futuro pagamento totale dei debiti; in seguito a ciò il marco, che finora aveva basato la sua forza economica sul carbone della Ruhr, crolla. L'inflazione si impenna. In quel periodo è eletto Stresmann come primo ministro che, vista la grandissima crisi, cerca di correre ai ripari. Egli mette fuori circolazione il marco e fa coniare una nuova moneta: il Renten Mark, il cui valore rimane ancorato ai beni agricoli e industriali della Germania. Inoltre il nuovo Cancelliere prende accordi con gli USA per ricevere investimenti americani con cui poter sviluppare nuovamente l'economia. La situazione sembra ristabilirsi, ma nel 1929 scoppia negli Stati Uniti la grande crisi che subito dilaga in tutta Europa e in particolare in Germania, colma di investimenti statunitensi. Così nel '30 la Germania si trova in ginocchio per la terza volta nel giro di dieci anni e la morte di Stressman, nel '29 stesso, la lascia senza un valido uomo al governo.
Nell'anno della grande crisi si presenta per la prima volta alle elezioni politiche Hitler col suo partito, ma riceve soltanto il
3,2% dei voti. In seguito però la grande depressione determina in Germania un sempre più rapido deterioramento della situazione politica con un susseguirsi di deboli governi di coalizione, fino a quando il Partito Nazionalsocialista di Hitler nel '33 non ottiene il 37% dei voti. Ormai il partito hitleriano
rappresenta una discreta quantità del Parlamento e non è più una realtà sottovalutabile: Hitler diventa così cancelliere e gli viene affidato l'incarico di formare il nuovo governo. Alla fine
del '33 la Repubblica di Weimar non esiste più.
L’ideologia del Partito nazista era basata sul razzismo e sul pangermanesimo e fu riassunta da Hitler in un libro dal titolo: Mein Kampf ,<La mia battaglia>.In molte pagine
ripete le idee pangermaniste nate nell’epoca di Guglielmo II: riunificare in una patria comune tutti i Tedeschi sparsi nei
diversi paesi dell’Europa centrale e occupare tutti i territori necessari al suo “spazio vitale”, fino alla Russia compresa.
Quindi rendere schiavi gli Slavi, considerati una razza inferiore destinata a lavorare al servizio della superiore
razza germanica.Di Mein Kampf furono vendute 6 milioni di copie e venne definito “ il best seller meno letto nel mondo”. Se molti
tedeschi e soprattutto i politici europei e americano avessero letto davvero questo libro, dicono alcuni storici, non avrebbero mai dato a Hitler la possibilità di scalare il
potere.Hitler era sostenuto dal popolo come rappresentante della
razza ariana.Fra i nemici da distruggere, Hitler poneva al primo posto gli
Ebrei, di cui detestava i successi economici e culturali.
Come ha fatto Hitler ha guadagnare così tanto consenso nel giro di soli due anni?
Le iniziative di Hitler furono simili a quelle di Mussolini.Nel 1921 Hitler creò le SA, le camice brune, finanziate da industriali e banchieri tedeschi di idee nazionaliste. Esse
inquadrarono circa 100 000 uomini reclutati fra disoccupati sociali e attaccarono sistematicamente operai e sindacalisti
socialisti e comunisti, senza che la polizia intervenga..
La crisi economica, effetto del crollo di Wall Street, sconvolse l’economia tedesca che da poco si era ripresa dalla sconfitta
della Grande Guerra.Hitler divenne la speranza dei tedeschi che speravano in lui nel far risorgere l’economia e dare una dignità nazionale al
Paese.
Nelle elezioni politiche del 1930 i nazisti ottennero il 18,5% dei voti e in quelle del 1932 il 37,4%. Con questo episodio il
nazismo divenne il primo partito del Parlamento.
Il 30 Gennaio del 1933 Hitler viene incaricato di formare un nuovo governo dal Presidente della Repubblica Hindeburg.
In pochi mesi il governo di Hitler distrusse la democrazia parlamentare tedesca Furono abolite tutte le libertà civili e soppressi tutti i partiti
politici e i sindacati; furono inoltre approvate leggi che davano pieni poteri a Hitler che incominciò a farsi chiamare Fürer. Nel 1934 Hitler proclamò la nascita del Terzo Reich. Gli oppositori politici furono perseguitati da reparti speciali
dell’esercito, le SS, e dalla Gestapo. Fin dal 1933 furono creati i primi lager, i campi di lavoro forzato in cui vennero internati lavoratori, sindacalisti, intellettuali.
La persecuzione degli Ebrei, già attuata con migliaia di episodi di violenza, divenne un programma di distruzione a partire dal
1935 con l’emanazione delle leggi razziali. Gli ebrei furono espulsi dalle scuole statali privati della patente e di qualunque altro diritto. Le loro aziende venivano acquistate dai tedeschi.
Furono cacciati dal lavoro e internatinei lager. Vedi mappa.
La politica economica protezionista svilupparono potentemente l’economia.
Da questo i salari tedeschi divennero più bassi d’Europa e i ritmi di lavoro più intensi; l’orario di lavoro fu prolungato
grazie al sistema del cottimo.
Nel 1936 rioccupò la Renania, sospese il debito di guerra e intervenne in Spagna per risolvere il colpo di stato attuato dal generale Francisco Franco favorendo la vittoria del fascismo
spagnolo. Nel 1938 le truppe naziste invasero l’Austria che fu annessa al
Reich con un plebiscito. Nel 1938 durante la Conferenza di Monaco, credendo
erroneamente di salvaguardare la pace, Francia e Inghilterra accettarono le richieste di Hitler: i Sudeti, la Boemia e la
Moravia divennero territorio del Reich.
Nel 1939 Hitler si assicurò l’alleanza con l’Italia con il Patto d’acciaio e la neutralità dell’Urss con il Patto Ribbentrop-
Molotov.
La Germania di Hitler parteciperà alla seconda guerra mondiale al fianco di Italia e Giappone ma subirà una sconfitta
e il crollo del totalitarismo di Hitler nel 1946
Negli ultimi mesi del 1917 il governo provvisorio russo,
succeduto a quello zarista, fu abbattuto dall’insurrezione armata
del partito Bolscevico di Lenin.
Il capo militare dei Bolscevichi, Trotzkij, alla teste delle guardie rosse guidò a Pietrogrado l’occupazione del palazzo del governo e di tutti i principali punti strategici della città. Il Congresso generale dei Soviet elesse il nuovo governo, diretto da Lenin, che iniziò le trattative per concludere una pace immediata con la Germania.
Inoltre furono confiscate le terra dei latifondisti per distribuirle ai contadini e furono nazionalizzate le
banche e le grandi industrie che divennero proprietà dei soviet operai; la giornata lavorativa fu ridotta da 12
a 8 ore e le donne ottennero tutti i diritti di cittadinanza attribuiti agli uomini.
Quando le cinque grandi potenze conobbero il programma politico e
sociale di Lenin decisero che bisognava abbattere a ogni costo il
potere bolscevico in Russia
Per oltre due anni (1918 e 1920) l’esercito dei Bianchi, armato e
finanziato dalle potenze occidentali, cercò senza risultati di
sconfiggere l’armata rossa che vinse la guerra civile.
Per uscire dalla tremenda crisi economica provocata dalla Guerra
Civile, Lenin decise di dar vita alla NEP.Lo stato mantenne il controllo delle
industrie, delle banche, dei trasporti e del commercio internazionale, mentre le restanti attività economiche vennero di nuovo affidate alla gestione dei privati
cittadini.I risultati furono positivi, l’industria e l’agricoltura ripresero a produrre e
furono riallacciati i rapporti commerciali con l’Occidente
Nel 1922 il nuovo Stato ebbe anche un nuovo nome e divenne
l’ Unione delle repubbliche socialiste sovietiche, uno stato
federale che riconosceva il principio dell’autodeterminazione
dei popoli e quindi la loro completa autonomia amministrativa e una
notevole autonomia politica.
Dopo la morte di Lenin si aprì la lotta per la successione alla guida dello Stato e del partito fra i
due più stretti collaboratori di Lenin, Trotzkij e Stalin.
Vinse Stalin e nel 1928 Trotzkij fu espulso dal partito.
Da qui inizia il periodo in cui Stalin esercita un potere assoluto
nel partito e nell’URSS.
Egli utilizzò il suo potere dittatoriale per realizzare 2 obiettivi
Ribaltando l’impostazione della NEP, procedette alla collettivizzazione dell’agricoltura con la
costruzione di grandi aziende agricole statali, i kolchoz. Per ottenere una rapida industrializzazione
del Paese varò nel 1928 il Primo piano quinquennale; al termine del terzo piano l’Urss era
la seconda potenza industriale nel mondo.
I risultati economici ottenuti da Stalin furono pagati a caro prezzo dal popolo russo.
Tutti i nemici politici di Stalin e tutti quelli che si opponevano alle sue azioni furono giustiziati o
arrestati e deportati nel gulag, dei campi di concentramento dove molti morirono di fame e
freddo.Dal 1936 Stalin estese la repressione anche ai
comunisti.
Tutti i valori di democrazia e libertà furono oppressi per rafforzare il potere di Stalin sul
popolo sovietico
Forma di governo in cui la sovranità appartiene al popolo, che la esercita direttamente o mediante
rappresentanti liberamente eletti
Regime politico in cui tutti i poteri sono concentrati in un solo organo, individuale o collegiale, che li
esercita al di fuori d'ogni controllo
In questa sezione sono raffigurate alcune foto riguardanti il totalitarismo
Stalin
Stalin
Saluto romano
“Carta d’identità” di Vladimir Lenin
Lenin
Un poster dell’URSS
PCI
Partito Comunista Italiano
Il Dux
Hitler
Hitler e Mussolini
Hitler e Mussolini
Stemma fascista
Tribunale Speciale
Lo stemma della
Razza ariana
Marcia su Roma
Slogan fascista
Il Duce
Dux
Mussolini
Una fabbrica fiorentina occupata
Stemma nazista
Stemma fascista
Svastica
Saluto
Mappa dei lager
L’arresto di Mussolini
Benito e Clara
Partigiani impiccati
Un forno crematorio
di Auschwitz
Morte di Mussolini
Mussolini e Clara
La copertina del libro che ha fatto famoso
Hitler
Ricerca
RelazioniGiuseppe
Raffaella
Caterina
Questa presentazione è stata effettuata da Giuseppe Longordo.Il materiale che avete visto è stato scaricato da internet,tranne testo.Le foto presenti in questa presentazione sono state scaricate dai siti:
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www.duxmealaux.da.ruwww.pugliaonline.it
www.shoa.dewww.it\geocites.com\brigatanera\images
Il midi che state ascoltando è stato scaricato dal sito www.srkv.or.jp e si chiama “Rachmanninov 3-1”
L’idea di questo ipertesto di storia è del professore Francesco Bezzi in collaborazione con il tecnico informatico Stefano Errico.
La versione originale del File è per PowerPoint 2002 ma per convenzione è stato convertito al formato precedente di PowerPoint 97
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