G O R G O N Z O L A NOTIZIARIO della COMUNIT À MADONNA · 2014. 7. 3. · NOTIZIARIO della COMUNIT...

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COMUNITÀ PASTORALE MADONNA dell’AIUTO G O R G O N Z O L A 22 GIUGNO 2014 NOTIZIARIO della COMUNITÀ IL MIRACOLO DI BOLSENA ALL'ORIGINE DEL CORPUS DOMINI Nel 1263 un sacerdote dubbioso sulla reale presenza di Cristo nell'Ostia consacrata vide sanguinare una particola Poco più di 750 anni fa si è verificato a Bolsena, in provincia di Viterbo, un grande prodigio. Protagonista della vicenda è Pietro da Praga, un sacerdote di origine boema che veniva assalito da forti e pressanti dubbi sulla reale presenza di Cristo nell'Eucarestia ogni volta che celebrava la Messa. Per questa ragione scelse di andare in pellegrinaggio a Roma dove avrebbe prega- to sulle tombe degli apostoli. Seguendo la via Francigena, stanco del viaggio, de- cise di fare tappa a Bolsena, nell'alto Lazio, non distante da Orvieto, e volle cele- brare la Messa nella chiesa dove si trova la tomba di Santa Cristina martire, della quale era molto devoto. Fu allora che al momento della Consacrazione, mentre teneva l'Ostia sopra il cali- ce, vide stillare dall'ostia delle gocce di sangue che bagnarono il corporale, cioè il panno di lino che nelle funzioni liturgiche ricopre gli elementi consacrati. Terrorizzato prese il calice, l'Ostia consacrata, il corporale e gli altri oggetti che erano stati macchiati di sangue, tornò in sacrestia e nascose tutto nel sacrario. Ma, dopo un primo momento, si fece coraggio e si convinse di dover rivelare quanto era accaduto. La voce del prodigio si sparse rapidamente raggiungendo Orvieto. In quei giorni si trovava in città papa Urbano IV che organizzò una solenne processione per scortare la preziosa reliquia in modo trionfale tra canti e fiori fino ad Orvieto. Accertato il miracolo di persona nel 1264 Urbano IV fece quindi promulgare la Bolla “Transiturus de hoc mundo” con cui istituiva per tutta la Chiesa la Solennità del Corpus Domini. La tradizione vuole che per onorare degnamente il miracolo avvenuto e conservare il corporale siano stati edificati il Duomo di Orvieto e la cappella che oggi custodisce la reliquia. Durante la celebrazione del Corpus Domini il 17 giugno 1990, san Giovanni Paolo II spiegò in proposito che “anche se la sua costruzione [del Duomo] non è collegata diretta- mente alla solennità del Corpus Domini […], né al miracolo avvenuto a Bolsena […], è però indubbio che il mistero eu- caristico è qui potentemente evocato dal corporale di Bolsena, per il qual venne appositamente fabbricata la cappella, che ora lo custodisce gelosamente”. Duomo a parte è certo che il miracolo abbia dato vita al culto eucaristico ed ispirato molti artisti che, attraverso la sua rappresentazione, hanno testimoniato la verità della reale presenza di Cristo nel pane consacrato e celebrato il trionfo sugli increduli. Come fece Raffaello Sanzio nel suo affresco La Messa di Bolsena, opera del 1512, inserito nel celebre ciclo decorativo dell'appartamento di Giulio II in Vaticano. Fu lo stesso papa Urbano IV ad affidare poi a san Tommaso d'Aquino il compito di preparare i testi per la Liturgia delle ore e per la Messa della nuova festività, stabilendo che questa venisse celebrata il giovedì dopo l'otta- va di Pentecoste. Tom- maso compose ben cinque inni eucaristici. Il più fa- moso è forse l'inno latino Sacris solemniis, la cui penultima strofa che co- mincia con le parole Panis angelicus ("Pane degli angeli") è stata spesso mu- sicata separatamente dal resto dell'inno. La versio- ne più famosa è quella di César Franck, composta nel 1872.

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  • COMUNITÀ

    PASTORALE

    MADONNA dell’AIUTO

    G O R G O N Z O L A

    22 GIUGNO 2014

    NOTIZIARIO della COMUNITÀ

    IL MIRACOLO DI BOLSENA ALL'ORIGINE DEL CORPUS DOMINI

    Nel 1263 un sacerdote dubbioso sulla reale presenza di Cristo nell'Ostia consacrata

    vide sanguinare una particola

    Poco più di 750 anni fa si è verificato a Bolsena, in provincia di Viterbo, un

    grande prodigio. Protagonista della vicenda è Pietro da Praga, un sacerdote di

    origine boema che veniva assalito da forti e pressanti dubbi sulla reale presenza

    di Cristo nell'Eucarestia ogni volta che celebrava la Messa.

    Per questa ragione scelse di andare in pellegrinaggio a Roma dove avrebbe prega-

    to sulle tombe degli apostoli. Seguendo la via Francigena, stanco del viaggio, de-

    cise di fare tappa a Bolsena, nell'alto Lazio, non distante da Orvieto, e volle cele-

    brare la Messa nella chiesa dove si trova la tomba di Santa Cristina martire, della

    quale era molto devoto.

    Fu allora che al momento della Consacrazione, mentre teneva l'Ostia sopra il cali-

    ce, vide stillare dall'ostia delle gocce di sangue che bagnarono il corporale, cioè il

    panno di lino che nelle funzioni liturgiche ricopre gli elementi consacrati. Terrorizzato prese il calice, l'Ostia consacrata,

    il corporale e gli altri oggetti che erano stati macchiati di sangue, tornò in sacrestia e nascose tutto nel sacrario. Ma, dopo

    un primo momento, si fece coraggio e si convinse di dover rivelare quanto era accaduto.

    La voce del prodigio si sparse rapidamente raggiungendo Orvieto. In quei giorni si trovava in città papa Urbano IV

    che organizzò una solenne processione per scortare la preziosa reliquia in modo trionfale tra canti e fiori fino ad Orvieto.

    Accertato il miracolo di persona nel 1264 Urbano IV fece quindi promulgare la Bolla “Transiturus de hoc mundo” con

    cui istituiva per tutta la Chiesa la Solennità del Corpus Domini.

    La tradizione vuole che per onorare degnamente il miracolo avvenuto e conservare il corporale siano stati edificati il

    Duomo di Orvieto e la cappella che oggi custodisce la reliquia. Durante la celebrazione del Corpus Domini il 17 giugno

    1990, san Giovanni Paolo II spiegò in proposito che “anche se la sua costruzione [del Duomo] non è collegata diretta-

    mente alla solennità del Corpus Domini […], né al miracolo avvenuto a Bolsena […], è però indubbio che il mistero eu-caristico è qui potentemente evocato dal corporale di Bolsena, per il qual venne appositamente fabbricata la cappella, che

    ora lo custodisce gelosamente”.

    Duomo a parte è certo che il miracolo abbia dato vita al culto eucaristico ed ispirato molti artisti che, attraverso la

    sua rappresentazione, hanno testimoniato la verità della reale presenza di Cristo nel pane consacrato e celebrato il trionfo

    sugli increduli. Come fece Raffaello Sanzio nel suo affresco La Messa di Bolsena, opera del 1512, inserito nel celebre

    ciclo decorativo dell'appartamento di Giulio II in Vaticano.

    Fu lo stesso papa Urbano IV ad affidare poi a san Tommaso d'Aquino il compito di preparare i testi per

    la Liturgia delle ore e per la Messa della nuova festività, stabilendo che questa venisse celebrata il giovedì dopo l'otta-

    va di Pentecoste. Tom-

    maso compose ben cinque

    inni eucaristici. Il più fa-

    moso è forse l'inno latino Sacris solemniis, la cui

    penultima strofa che co-

    mincia con le parole Panis angelicus ("Pane degli

    angeli") è stata spesso mu-

    sicata separatamente dal

    resto dell'inno. La versio-

    ne più famosa è quella di

    César Franck, composta

    nel 1872.

  • ORARI SS. MESSE : feriali 9.00 - 18.30 : Protaso e Gervaso----(venerdì ore 20.45 sostituisce 18.30) 8.30 - (San Carlo)

    FESTIVE: 7.30 - 9.30 - 11.30 - 18.30 (San Carlo)-- 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 (Protaso e Gervaso) PREFESTIVE: 18.30 (Protaso e Gervaso) ---- 20.00 (San Carlo)

    CONFESSIONI: San Carlo: sabato ore 14.30 - 18.00 -

    Prepositurale: Sabato pomeriggio: 15.00 –18.00 + Messe feriali del mattino

    APPUNTAMENTI SETTIMANALI

    Domenica 22 Ore 21 Concerto Bandistica sul Sagrato

    Venerdì 27 Anniversario Ordinazione sacerdotale don Ambrogio (1970)

    Sabato 28 Anniversario Ordinazione sacerdotale don Cesare (1956)

    Domenica 29 Ore 16: Incontro Padrini e Genitori Battezzandi

    ORARI SEGRETERIE PARROCCHIALI: SAN CARLO: ore 9.00 - 11.00 e 16.30 - 18.30 (escluso sabato pom.) TEL: 029511415

    PROTASO E GERVASO: 9.30 - 11.00 e 15.00 - 18.00 (escluso sabato pom. ) TEL 029513273 Questo NOTIZIARIO è leggibile anche sul sito parrocchiale: www.chiesadigorgonzola.it

    SANT’ANTONIO aveva ricevuto da Dio dei grandi carismi, oltre i quali quello della predi-cazione nello Spirito Santo. Quando lui parlava i cuori si aprivano a Dio come i fiori al sole. S. Francesco di Assisi lo aveva incaricato di predicare e di insegnare ai suo confratelli. Mi piace molto questo a-neddoto della sua vita.

    Un giorno, mentre predicava, un passante si mise ad ascoltarlo. Questo uomo aveva commesso dei gravissimi peccati e si prendeva gioco di Dio. Tuttavia, ascoltando le parole piene di grazia di Antonio, fu toccato nel cuore e sentì tutto l’amore che Gesù aveva per lui. Rendendosi conto di questo grandissimo amore, si mise a piangere a calde lacrime, come un bambino ed i suoi singhiozzi continuavano ad aumentare pensando a tutto il ma-le che aveva fatto a Gesù con i suoi peccati. Decise allora di cambiare vita, di seguire Gesù con tutto il cuore e di andare a confessarsi. Arrivato al confessionale di Sant’Antonio i suoi continui singhiozzi gli impedivano di pro-nunciare anche una sola parola. Allora Antonio gli propose di tornare a casa, di scrivere i suoi peccati su di un foglio e di tornare al confessionale, e questo è quello che fece. Anto-nio lesse lentamente questa impressionante lista di peccati, mentre l’uomo non faceva che assentire. Era così emozionato che non aveva ancora ritrovato la voce.

    Alla fine Antonio rassicurò il suo penitente e lo incoraggiò a cambiare vita per vivere con Gesù secondo il Vangelo, dette a lui la penitenza e l’assoluzione dai suoi peccati. L’uomo aveva fatto la pace con Dio! Antonio piegò accuratamente il foglio di carta dove si trovava questa terribile lista di peccati e la rese al peccatore perdonato, che ripartì leggero e pieno di gioia. Arrivato a casa, l’uomo volle bruciare il foglio. Lo aprì e quale non fu la sua sorpre-

    sa scoprendo che il foglio era … vergine! I suoi peccati? Spariti! Volatilizzati! Dio era stato colto il flagranza di misericordia! Pro-prio allora l’uomo realizzò ancora meglio la grazia della sua conversione.

    Quando Dio vede che ci si avvicina a Lui con una reale contrizione, il desiderio di non più peccare e la decisione di cambiare cammino, talmente grande è la sua gioia che non si accontenta di perdonare i nostri peccati, ma che li dimentica! I peccati non esistono più! Sono lavati nel sangue dell’Agnello e Dio ha come una amnesia del male commesso.

    Lunedì 23.06.2014 (ore 10) Martedì 24.06.2014 (ore 21)

    I FILM DELL’ESTATE (PUBBLICO = ) SALA CLIMATIZZATA - INGRESSO 4 EURO

    CAPTAIN AMERICA - The Winter Soldier (critica = )

    (genere: azione, fantasy, avventura - uscita: 26 marzo 2014) “Grande respiro narrativo, ottimi effetti speciali, ironia e sentimento.”

    Mercoledì 25.06.2014 (ore 10)

    I FILM DELL’ESTATE (PUBBLICO = ) SALA CLIMATIZZATA - INGRESSO 4 EURO

    NUT JOB - Operazione Noccioline (critica = )

    (genere: animazione, avventura, family - uscita: 01 maggio 2014) “Avventure imprevedibili e battute irresistibili per il film più scrocchiante dell’anno!”

    Mercoledì 25.06.2014 (ore 21) Giovedì 26.06.2014 (ore 21)

    I FILM DELL’ESTATE (PUBBLICO = )

    RIDI CON NOI SALA CLIMATIZZATA - INGRESSO 4 EURO

    STAI LONTANA DA ME (critica = ) (genere: drammatico - uscita: novembre 2013)

    “Commedia divertente e imprevedibile sull’amore e sulla sua capacità di resistenza alla sfortuna.”

    Cast: Brignani, Ambra Angiolini

    Sala Argentia Cinema-Teatro - Sala della Comunità

    Comunità Pastorale Madonna dell’Aiuto

    via Matteotti, 30

    Gorgonzola 0295300616

    www.argentia.it

    mail: cine-ma.teatro@ argentia.it