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La fine di un anno di lavoro; quale miglior momento per i bilanci e per i propositi, per guardarsi indietro e per scrutare l’orizzonte? Le parole dei due editoriali precedenti erano controcorrente e futuro. Parole che anche oggi, che di quest’anno tiriamo le fila, hanno un senso. “Controcorrente” avevo detto nel primo numero dell’anno, perché questo era stato il marchio di fabbrica di Folletto nel 2008, quando le prime avvisaglie della crisi avevano allungato ombre minacciose sull’economia, mentre Folletto poteva godersi invidiabili performance, e “Controcorrente” ripeto adesso, a mesi di distanza, perché il 2009 ha confermato nei numeri lo slogan. Controcorrente siamo ancora perché così dicono i risultati, controcorrente la nostra produzione, per volume e fatturato, rispetto a un panorama che vive in pieno la crisi e i suoi effetti. E il perché è facile da spiegare, anche se difficile da mettere in pratica. Folletto si distingue nei temi grigi della crisi perché ha sempre fatto delle persone la sua forza, perché crede che sia il fattore umano il nerbo di ogni attività e quello in grado di fare la differenza. L’economia drogata dalla finanza ha dimenticato proprio questo: ha messo tra parentesi le persone, assolutizzando il valore dei capitali, svincolandoli da ogni legame con la realtà. Che cosa c’è di più reale, invece, di un’attività che cammina sulle due gambe delle persone, delle persone che fanno il porta a porta, che suonano i campanelli, entrano nelle case, parlano con la gente, sentono i loro umori, stringono mani? È un lavoro antico ma intramontabile, proprio perché nessuna invenzione, nessuna macchina potrà mai sostituirsi ai nostri uomini e alle nostre donne. Si possono meccanizzare o informatizzare

La meravigliosa realtàdel nostro lavoro quotidiano

EPatrizio Barsotti

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tante funzioni, ma il contatto umano che sta alla base del porta a porta, quello è una costante che non verrà mai meno. È una forma di attività e di economia realmente umana, perché il prodotto è presentato da una persona, visionato, esaminato, valutato dal cliente, che quindi, nella più assoluta libertà, una volta in possesso di tutti gli elementi utili per decidere, fa la sua scelta. Anche questo, oggi, nell’era dell’automazione spinta e della disumanizzazione in tanti settori della vita, è controcorrente. L’altra parola chiave del secondo editoriale era futuro; futuro come nostra dimensione privilegiata, come prospettiva della nostra professione. Futuro non come attesa; futuro come azione, come progetto che noi, giorno per giorno, costruiamo. Il futuro di allora, quello cui accennavo nell’editoriale del numero estivo, era settembre. Allora era il futuro, adesso un passato ancora prossimo che ci ha dato grandi soddisfazioni. Il record stabilito quest’anno è lì a testimoniare la veridicità di quanto avevo scritto: il futuro è nostro. È stato così perché siamo stati capaci di prendercelo. Per questo grande, indimenticabile settembre 2009 il mio grazie va a tutti gli artefici del risultato: un grazie e i complimenti ai direttori d’area. I grandi risultati vengono se e soltanto se si è una grande squadra, se si sente e si condivide lo spirito giusto. Questo è successo e per questo, adesso, possiamo fare festa. E lo sappiamo bene un grande settembre dà un tono diverso all’anno, lo segna e il 2009 che ci stiamo lasciando alle spalle è maturato anche in forza di quel grande risultato, dello sforzo che avete profuso, delle unghie che avete saputo tirare fuori per piazzare la zampata, dell’entusiasmo di cui avete dato prova. E l’entusiasmo nasce dalla convinzione, dalla condivisione di un credo e di un progetto; quale altra realtà può contare su questo elemento di forza? Il futuro di cui parlavo allora era il VK 140, oggi meravigliosa realtà del nostro lavoro quotidiano. Il lancio di prodotto è stato anche slancio di entusiasmo, a suggello di un settembre fantastico. E questo a sottolineare che il futuro non può che essere roseo quando un’azienda dota i propri incaricati alla vendita di un prodotto di quel livello, di quella affidabilità, in cui tanto impegno, tanta ricerca, tanta spinta all’innovazione sono condensati. Il VK che non solo toglie la polvere che gli altri apparecchi non riescono a togliere, ma che ha tolto la polvere anche su alcuni nostri strumenti di lavoro, la proposta d’ordine, il listino prezzi, tutti rinnovati per essere ancora più trasparenti. Un vantaggio per tutti; per i nostri Agenti e per i Clienti. Oggi il futuro è la fusione, operativa dal 1° gennaio 2010, tra Vorwerk Folletto e Vorwerk Italia; chi, per tanto tempo è stato insieme, insieme ritorna. Un altro segnale importante di unità, quindi di forza, che dà la nostra azienda. Un altro tassello che rinforza il disegno aziendale e che stringe legami fra le persone. Quei legami che -ce lo siamo detti tante volte- sono un aspetto fondamentale per la forza dell’azienda. Quei legami che richiamano i valori che sono nostri e che lo spot che, nel mese di dicembre, è tornato in radio, ribadisce con forza. Quei legami e quei valori che sono la nostra storia e rappresentano il nostro orgoglio. Con questo orgoglio, con la fiducia che deriva dalla forza guardiamo al 2010. Questo è il futuro ormai a portata di mano, che dobbiamo prenderci con la solita forza, con la solita convinzione. Lo faremo. Per adesso il futuro più prossimo è quello delle feste: del momento più bello dell’anno, il Natale, del momento più atteso, il Capodanno. A tutti voi i miei più calorosi auguri.Vi abbraccio tutti e vi do appuntamento al prossimo anno, a un fantastico 2010.

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Marziano CalzariNoi abbiamo messo la strategiala Vendita il cuore“Se diamo uno sguardo agli apparecchi, al fatturato e al risultato economico” che raggiungeremo per fine anno, ci rendiamo conto che stiamo trasformando gli ambiziosissimi obiettivi del 2009 in fatti concreti. E ci viene il dubbio: è la realtà o stiamo sognando?Quest’anno il 2009 è stato considerato da tutti gli esperti come l’anno delle grandi difficoltà, della crisi, della recessione. Il 2009 per noi della Folletto si accinge a entrare nella “storia”. Conseguiremo, infatti, un altro record per fatturato e risultato economico.Guardando indietro nel recente passato possiamo verificare che tanto più le nostre capacità -individuali e organizzative- sono state messe alla prova dalle circostanze, tanto più abbiamo saputo stimolarle dando ulteriore prova di grande professionalità e determinazione.Questo è avvenuto nella Vendita, che ha dimostrato, ancora una volta, come le strategie adottate fossero quelle giuste. Ed è a lei, alla Vendita, che va intero il nostro grazie.Voglio tuttavia anche ricordare che un grande contributo è venuto da tutte le altre strutture aziendali che, con grande impegno e forte coesione verso la Vendita, hanno saputo interpretare al meglio le strategie aziendali, sviluppandole con successo e dando l’indispensabile impulso e la giusta continuità al processo, innescato da lungo tempo, per l’ottimizzazione delle risorse e dei costi aziendali. Un grazie, quindi, a tutti Voi. Un grazie semplice, ma con tutto il cuore! So di non dire nulla di nuovo, tuttavia mi piace ricordarlo di tanto in tanto: sono i valori e le tradizioni nelle quali crediamo che costituiscono la marcia in più che hanno fatto, ancora una volta, la differenza tra noi ed il resto del mercato.Desidero ricordare anche l’importante contributo dei nostri legali e consulenti fiscali, che ormai fanno parte a pieno titolo della Grande Famiglia Folletto. Con loro abbiamo consolidato ormai un eccellente rapporto di professionalità, collaborazione e fiducia, il tutto facilitato dalla loro profonda conoscenza della nostra realtà. Anche a loro, che considero “i nostri angeli custodi”, voglio rivolgere un grazie, naturalmente a nome di tutti.Il 2009 salirà sul gradino più alto del medagliere Folletto e per questo dobbiamo vivere con intensità questa gioia. Festeggiamo dunque con soddisfazione questo podio, anche se la speranza di tutti noi è che su quel gradino, il 2009, resti per poco.Nel 2010, infatti, l’impegno di tutti noi sarà in una sola direzione, battere subito quel record, migliorarci: non dico nulla di nuovo, è nel costume di Folletto puntare sempre più in alto.E le mie previsioni, in questo senso, sono incoraggianti.Ma adesso, prima di ogni cosa, festeggiamo un meraviglioso Natale con le nostre famiglie. E festeggiamo anche il record del 2009, che prelude a un altro record –noi ce lo auguriamo fortemente- quello dell’anno prossimo.Grazie a tutti voi e un buon Natale a tutti.

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AREA NORDGiuseppe Vitale

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2009, un anno stupendoL’area Nord ricorderà il 2009 come un anno stupendo; del resto come si potrebbe definire altrimenti un anno in cui quasi tutti hanno raggiunto e migliorato l’obiettivo che si erano prefissati? E un grande risultato complessivo significa grandi performance da parte dei singoli; significa che i singoli hanno fatto del proprio meglio. E performance migliori, risultati ritoccati al rialzo si spiegano con le grandi doti, le grandi qualità umane e professionali delle donne e degli uomini Folletto. Alla luce di questi risultati sembra che fuori ci sia un mercato fantastico, o sembra che noi del Nord si viva in un altro mondo, in un’oasi nel deserto o su un’isola felice. Io dico che non sembra, ma è così. E non è un caso, perché tutto questo viene da anni di duro lavoro, di rapporti, di valori, di condivisione di progetti e obiettivi. Soltanto così possono arrivare i risultati che quest’anno il Nord ha fatto propri, soltanto così si migliora, ci si afferma, si conquista il mercato, si acquistano forza e solidità. Da anni ribadisco l’importanza dell’agente felice, dell’obiettivo di 40 apparecchi mensili; in un anno così importante, in un anno decisivo come quello che stiamo per lasciarci alle spalle abbiamo dato la migliore conferma con i risultati della felicità di cui abbiamo parlato. Il nostro lavoro è fatto di performance del singolo e insieme di gioco di squadra; per questo il mio grazie più sincero per questo 2009 che si sta chiudendo va a tutti; ai capi zona, ai capi distretto, ai capi vendita e agli agenti. E io ho una certezza che nasce dal fare il bilancio di un anno di lavoro trascorso: un’area Nord compatta, coesa, unita

che ha segnato scostamenti impensabili solo qualche mese fa, può e deve svilupparsi ancora. Non sembrava vero all’inizio dell’anno, ma noi abbiamo trasformato in realtà quello che a malapena si poteva sognare. E lo abbiamo fatto perché i capi zona non si sono limitati ad ascoltarmi e a condividere gli obiettivi di cui ho parlato loro, ma li hanno fatti propri. Li hanno sentiti con così tanta forza da essere riusciti a trasmetterli a loro volta. Naturalmente ognuno con lo stile che gli è proprio, a modo suo, ma tutti uniti dallo stesso obiettivo, tutti impegnati a lavorare per la crescita del Nord. Tanti stili diversi come diversi sono fra loro i capi zona, ma un solo intendimento, ben chiaro; uno scopo che è stato raggiunto.I risultati così raggiunti non ci fanno soltanto piacere, rappresentano anche la base per il lavoro che ci attende nel 2010. Se ogni zona ha tratto benefici veri, apprezzabili dal grande lavoro fatto dai capi zona significa che si sono anche gettate le basi per il 2010 alle porte. So per esperienza che quando si chiude un anno con un grande rush finale, come quello di cui siamo stati capaci, la strada per l’anno che segue è già tracciata e i risultati non potranno che essere in linea con questo andamento positivo.Nel 2010 quanto abbiamo seminato darà i suoi frutti, quanto abbiamo fatto ci tornerà utile, sia sotto il profilo della produzione sia sotto quello dell’organico. Se sapremo proseguire su questa linea il 2010 ci sorriderà. Grazie a tutti ancora, e in particolare alla mia assistente, Monica Bertoli, perché non mi ha mai fatto mancare in ogni momento dell’anno la sua collaborazione, sempre puntuale e preziosissima.A tutti voi e alle vostre famiglie faccio i miei migliori auguri

di buon Natale e di felicissimo 2010.

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AREA NORD

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Un Centro che cresce

AREA CENTROElio Costa

Quando, un anno fa, mi sono avvicinato alla nuova area Centro non potevo sapere quali soddisfazioni avrei incontrato. Non potevo immaginare però uno scenario migliore: qui ho trovato persone fantastiche, grandi individualità e, soprattutto, grandi professionisti. Ciascuno in questo primo anno ha dato molto, lavorando non solamente per se stesso, ma per tutto il gruppo, e arrivando a fortificare uno spirito di squadra che è cresciuto e ci sta portando lontano. L’area Centro si sta dimostrando il “cuore” dell’Italia; batte incessantemente, scandendo il ritmo di una crescita che si profila inarrestabile. Abbiamo obiettivi comuni e condivisi: obiettivi che ci dovranno portare nel 2010 a realizzare un grande progetto di squadra. Del resto, in questi primi dodici mesi di cammino insieme, abbiamo compreso che, qui, gli ingredienti ci sono tutti: c’è innanzitutto una diffusa professionalità, elemento base per fare grandi risultati. C’è un’importante individualità di ciascuno che permette di avere ogni giorno uno stimolo in più. E c’è la voglia di non fermarsi mai: indispensabile quando si punta a crescere sempre. Amalgamando ogni singolo elemento e valorizzandolo in un contesto più ampio ne è uscito un “piatto da grandi chef”: l’area è “lievitata” dimostrando una forte identità e un valore decisamente significativo. Il lavoro di conoscenza e condivisione ha infatti caratterizzato questi primi dodici mesi passati insieme. Un ruolo importante è strato giocato dai capi zona dell’area Centro. A Giorgio Giammari (Centaurus), Harrj Karlitzky (Scorpione), Marco Mulas (Cigno),

Massimo Ortuso (Drago), Giuseppe Macrì (Lynx), Roberto Bufalari (Pesci) e Luigi Zaccariello (Sagitta) voglio esprimere il mio personale ringraziamento per la disponibilità, la professionalità e la collaborazione che mi hanno offerto in questo primo anno di start up. Mese dopo mese, abbiamo approfondito la conoscenza reciproca, abbiamo condiviso gli obiettivi, arrivando a fortificare l’intera area. In un rapporto di scambio costante, il processo di rafforzamento è partito dall’alto per arrivare a permeare tutta la struttura. Il battito scandito dalle dimostrazioni ha sancito quel particolare ritmo che ci ha portato ad entrare nelle case e raggiungere così alti obiettivi. Motore di questa crescita sono quei forti e seri professionisti che ogni giorno danno dimostrazione del loro valore.La prova che siamo davanti ad una struttura capace, ci viene direttamente dalle punte di diamante che all’interno dell’area sono emerse: nel 2009, il Centro ha espresso delle vere e proprie pietre miliari nell’ambito dei capi gruppo, degli agenti e dei distretti. Risultati che aspirano ai gradini più alti del podio nazionale. Con un 2009 che si sta chiudendo in crescita, anche il Natale sarà migliore. Rivolgo a tutto il personale di sede, alle strutture, agli agenti e promotori, ai capi vendita e capi distretto dell’area Centro Italia gli auguri per un lieto Natale e un 2010 ricco di successi insieme. Auguri anche a tutti i membri del Comitato Organizzativo Folletto, ai miei colleghi -Giuseppe Vitale ed Ernesto Vicinanza-, nonché al presidente Patrizio Barsotti. Un particolare pensiero va alla mia collaboratrice, Monica Bertoli, che quotidianamente mi coadiuva nella mia vita di campo.L’auspicio è che il 2010 possa essere un anno ancora in

crescendo: abbiamo rotto il ghiaccio, dobbiamo ora mantenere

la rotta e non arrestarci mai.

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Marziano Calzari

FortissimamenteSud

AREA SUDErnesto Vicinanza

È ormai colorato come un arcobaleno l’universo di emozioni che riempie i nostri cuori, grazie alla gioia dei 186.837 apparecchi venduti a settembre in Italia (dati ced) e dei 66.363 messi a segno dall’area Sud. Il caldo eccezionale dell’estate non ci ha rallentati, come sempre siamo andati oltre ogni ostacolo.La lunga e impegnativa avventura di settembre ci ha impegnati come non mai, e ne siamo usciti a testa alta.Siete stati eccezionali! E il mio ringraziamento è rivolto a tutti i componenti la mia area, nonché agli impiegati e alla mia preziosa assistente Michela. Grazie, grazie, grazie a tutti voi.E voglio citare i risultati delle sette zone che hanno contribuito a questo risultato: Dorado 11.966 apparecchi, Vela 13.135, Auriga 7.745, Sestante 11.547, Aquila 9.791, Libra, 4.129, Orsa 8.050.Siete inafferrabili!E nonostante la ridefinizione delle aree abbia distribuito diversamente i pesi sul territorio italiano, avete mostrato come sempre una grinta da leoni. Ma non avevo dubbi, perché è proprio in questi momenti che si fanno più grandi e cristalline la compattezza e la forza del Sud. Cuore, passione e dedizione continuano a essere la miscela perfetta per il raggiungimento dei

grandi traguardi. A tutto settembre il nostro risultato di produzione è pari a 223.474 apparecchi, ne mancano ancora circa 80.000 per il raggiungimento dei 300.001 che ci siamo posti come traguardo. Ma, come ricorderete, gli obiettivi da centrare in questo 2009 sono due. Il primo l’ho appena citato; il secondo, non meno importante e impegnativo, è incrementare l’organico portandolo a 1.500 agenti.E tengo a sottolineare che anche questo obiettivo è alla nostra portata. E l’introduzione sul mercato del nuovo VK 140 è l’occasione per la nostra area di prodursi in un ennesimo spettacolare ruggito.Ma il prodotto da solo non basta, dietro il suo successo ci siete e ci sarete sempre voi, meravigliosi venditori dell’area Sud! E ricordate di non mancare al consueto appuntamento del “Number one”, sempre più numerosi.

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Chiudo augurando a tutte le famiglie della Vorwerk Folletto

un Natale pieno di pace e serenità, che sia un momento

di raccoglimento da passare con i propri cari. E un 2010

prospero, pieno di salute, successo e soddisfazioni. Il

nuovo anno inizia sotto la buona luce di quello che va a

chiudersi, e spero prosegua nel migliore dei modi.

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EQuando mi chiedono di definire quella cosa, nonostante tutto, ancora così poco conosciuta come la comunicazione, io rispondo: è un iceberg. E questo non per giocare a fare il misterioso, per disimpegnarmi con una non risposta a una domanda che ha la sua ragion d’essere. E questa è che della comunicazione non si hanno quelle evidenze che sono proprie delle altre professioni. Si colgono più facilmente segni del lavoro in altri settori; non solo i risultati, ma il processo di lavoro, che, nel caso della comunicazione, pare percorrere rotte sotterranee. E credo non ci si debba soffermare troppo su questo concetto; anche quello che non appare c’è, in barba a una delle convinzioni che si sono erroneamente diffuse nei tempi della cosiddetta civiltà dell’immagine. Anche la comunicazione, questa sconosciuta, c’è. Anche se la sua parte più cospicua non appare, ma sta sott’acqua, come la gran parte dell’iceberg, specie nelle fasi più delicate del suo processo, la pianificazione, la scelta strategica, ovvero dove si andrà a parare, quali saranno gli obiettivi da centrare. Anche quando non vede la luce, la comunicazione c’è e lavora per tutti noi. La prova? I risultati. Vogliamo riavvolgere il nastro e rivedere i fotogrammi essenziali di questo 2009? La comunicazione ha prodotto lo spot. C’era, nel breve spazio in cui alla radio è contenuto un messaggio promozionale, tutto, tutta quella complessità e ricchezza del mondo Folletto. E poi i rapporti con i giornali, adesso costanti, puntuali, tempestivi, perché per colloquiare con i mezzi d’informazione occorre condividerne la lingua, essere sempre sul pezzo e noi, adesso, ci siamo. Il nome della nostra azienda, sui media, c’è, ha guadagnato un posizionamento finalmente consono alla sua importanza, a quella di una realtà che muove 4mila professionisti della vendita sul territorio nazionale. Ma comunicazione non è soltanto eco mediatica, lo abbiamo detto in tante occasioni e colgo l’occasione per ribadirlo con forza. Comunicare è, in primo luogo, una cultura che in ogni azienda deve esistere; quindi che, a maggior ragione, all’interno di una grande azienda come la nostra si impone come una necessità. Questo è il senso delle tante innovazioni portate al nostro Momenti d’Incontro; un giornale che possa dare voce al mondo Folletto ancor più fedelmente di quanto avesse fatto prima. Comunicare per esprimere se stessi, ma anche per capire meglio gli altri. E farlo sempre meglio; noi continueremo a pensare quali soluzioni possano migliorare il nostro giornale, perché pensiamo ai suoi lettori. Vi preannuncio che d’ora in poi la rubrica “Fedelissimi” verrà pubblicata nel primo numero dell’anno (quindi sul prossimo) per la vicinanza con il resoconto della consegna dei riconoscimenti, quindi per legarsi con ancora maggior forza agli eventi. Comunicazione all’interno vuol dire anche creare comunione, unità. E così è stato nei rapporti con la casa madre quando, per i filmati del lancio di prodotto, siamo andati a Wuppertal, alla Vorwerk, dove la storia è cominciata e dove si fa ricerca, quindi, barra dritta sull’innovazione, si costruisce il futuro. Per tutto l’anno, abbiamo utilizzato quell’enorme patrimonio di professionalità di cui è in possesso la nostra azienda per fare comunicazione, perché questa è l’essenza di Folletto e l’immagine da consegnare all’interno e all’esterno. E ora, per essere sul pezzo, in sintonia con lo spirito di questo ultimo numero di Md’I in cui gli auguri hanno una parte così importante, concludo il mio editoriale con i migliori auguri di buon Natale e un felicissimo anno nuovo.

Luca Corsi

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Inpuntadipenna