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16 o l y m p i a LE SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA OLYMPIA 2 BIBLIOGRAFIA - WEBBOGRAFIA -CONTATTI QUALCHE LIBRO... Cesare Bedoni “Essere forti per essere utili. Il Metodo Naturale di Educazione Fisica di Georges Hébert e sua applicazione nello scautismo” ed Fiordaliso In controcorrente con l’odierna filosofia del culto del corpo, questo libro promuove competenza e, nello stesso tempo, offre spazi di riflessione sull’utilizzo del nostro corpo. Cesare Bedoni, Master del Settore Specializzazioni, da sempre attivo nella Pattuglia Nazionale, é considerato in Italia il maestro del Metodo Naturale Hébert di Educazione Fisica, inserito nel percorso educativo scout. Mario Sica “Giochi Sportivi. Attività per ragazzi dai 7 ai 16 anni” ed. Fiordaliso. Come potenziare salute, vigore fisico e formazione del carattere dei ragazzi? Baden-Powell, fondatore dello scautismo, individua nel gioco uno strumento educativo fondamentale per raggiungere tale scopo. Questo libro, destinato ai capi scout e agli animatori di gruppi giovanili, presenta i migliori giochi sportivi di squadra per bambini e ragazzi dai 7 ai 16 anni. Guido Maccabiani “Avventure in bicicletta” ed Fiordaliso. Segreti, trucchi e manutenzione per avventure a due ruote Stefania Simionato “Come andare in montagna” ed Fiordaliso. Avvicinarsi alla montagna con entusiasmo ma anche con tanta prudenza e conoscenza tecnica, indispensabili entrambe per scoprire in tutta sicurezza l’ambiente delle vette. In queste pagine troverete consigli e raccomandazioni che vi aiuteranno ad affrontare la montagna nella maniera più corretta. Può inoltre essere un’ottima lettura il regolamento completo di uno sport a vostra scelta. Si scoprono molti dettagli e si riesce a praticare con consapevolezza e competenza. QUALCHE SITO... Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale (l’organizzazione che presiede le olimpiadi) ha un bel sito ricco di eventi, profili di atleti e descrizioni dei 33 sport che compongono le discipline olimpiche www.olympic.org In Italia il comitato olimpico nazionale (CONI) organizza la presenza azzurra alle olimpiadi e cerca di potenziare lo sport nel nostro paese. Il sito é un po’ troppo istituzionale ma contiene molto materiale utile www.coni.it La sempre utile enciclopedia Wikipedia contiene voci dettagliate per tutti gli sport, sia di squadra che individuali. a cura di Giorgio Infante

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LE SPECIALITÀ DI SQUADRIGLIA OLYMPIA

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BIBLIOGRAFIA - WEBBOGRAFIA -CONTATTIQUALCHE LIBRO...Cesare Bedoni “Essere forti per essere utili. Il Metodo Naturale di Educazione Fisica di Georges Hébert e sua applicazione nello scautismo” ed FiordalisoIn controcorrente con l’odierna filosofia del culto del corpo, questo libro promuove competenza e, nello stesso tempo, offre spazi di riflessione sull’utilizzo del nostro corpo. Cesare Bedoni, Master del Settore Specializzazioni, da sempre attivo nella Pattuglia Nazionale, é considerato in Italia il maestro del Metodo Naturale Hébert di Educazione Fisica, inserito nel percorso educativo scout. Mario Sica “Giochi Sportivi. Attività per ragazzi dai 7 ai 16 anni” ed. Fiordaliso. Come potenziare salute, vigore fisico e formazione del carattere dei ragazzi? Baden-Powell, fondatore dello scautismo, individua nel gioco uno strumento educativo fondamentale per raggiungere tale scopo. Questo libro, destinato ai capi scout e agli animatori di gruppi giovanili, presenta i migliori giochi sportivi di squadra per bambini e ragazzi dai 7 ai 16 anni.

Guido Maccabiani “Avventure in bicicletta” ed Fiordaliso. Segreti, trucchi e manutenzione per avventure a due ruote

Stefania Simionato “Come andare in montagna” ed Fiordaliso. Avvicinarsi alla montagna con entusiasmo ma anche con tanta prudenza e conoscenza tecnica, indispensabili entrambe per scoprire in tutta sicurezza l’ambiente delle vette. In queste pagine troverete consigli e raccomandazioni che vi aiuteranno ad affrontare la montagna nella maniera più corretta.

Può inoltre essere un’ottima lettura il regolamento completo di uno sport a vostra scelta. Si scoprono molti dettagli e si riesce a praticare con consapevolezza e competenza.

QUALCHE SITO...Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale (l’organizzazione che presiede le olimpiadi) ha un bel sito ricco di eventi, profili di atleti e descrizioni dei 33 sport che compongono le discipline olimpiche www.olympic.org

In Italia il comitato olimpico nazionale (CONI) organizza la presenza azzurra alle olimpiadi e cerca di potenziare lo sport nel nostro paese. Il sito é un po’ troppo istituzionale ma contiene molto materiale utile www.coni.it

La sempre utile enciclopedia Wikipedia contiene voci dettagliate per tutti gli sport, sia di squadra che individuali.

a cura di Giorgio Infante

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tratti in cui il tempo

ottenuto è peggiore rispetto a chi ha fatto

segnare il miglior tempo (si chiama delta di prestazione).

Il miglioramento del risultato si ottiene

aumentando la prestazione atletica

(corsa più veloce e regolare, migliore tenuta

di fondo), oppure migliorando la qualità tecnica sul singolo

tratto (ad es. prese più efficaci sul passaggio alla marinara), o diminuendo la frequenza degli errori (ad

es. passaggi più agevoli ecc.). Una volta individuato l’elemento su cui concentrarsi (e per ogni persona potrà essere diverso), si programma l’allenamento: corsa prolungata per migliorare la corsa di fondo, scatti in progressione per migliorare la velocità, esercizi specifici per migliorare la qualità tecnica. I più competenti in campo sportivo daranno consigli e

suggeriranno esercizi adatti.Un allenamento corretto deve prevedere durata dell’esercizio non eccessiva e tempo di recupero sufficiente, rapportando il tutto

alle caratteristiche di ogni persona. Indicativamente 10-15 minuti di corsa leggera con un recupero di 5 minuti per 3-4 ripetizioni, ripetizioni per il miglioramento di un esercizio singolo rapportate all’intensità di impegno richiesto (ad es.

un numero eccessivo di lanci stanca i muscoli), con un recupero di qualche minuto tra una serie e l’altra. Alla fine dell’allenamento, se la prova complessiva deve essere ripetuta in giornata, occorre

almeno un’ora di riposo per recuperare.Buon allenamento!

Mauro Bonomini

Una delle maggiori possibilità che una Squadriglia ha per poter vivere sport e dinamiche pret-tamente scout, è senza ombra di dubbio fornita dalla Specialità Olympia.È un mondo che offre molte prospettive, una delle più in-triganti è quella di coniugare le tecniche scout con quelle sportive. Pensiamo alla cono-scenza e competenza necessarie per pensare, progettare, realiz-zare, costruire un percorso He-bert; ma questo ovviamente è solo un esempio, il più classico.Lavorare per questa Specialità di Squadriglia comporterà atten-zione per i vari sport, per le va-rie discipline; lo studio e l’impe-gno su tale Specialità ci porterà a comprendere quali muscoli e quali parti del corpo si sviluppa-no e potenziano con determina-te attività sportive, come vivere

correttamente le varie fasi di un esercizio fisico.Per i più maniaci si può anche esagerare ed acquisire i concetti di sforzo aerobico o anaerobico, del perché si forma l’acido latti-co e cosa sia e come si può pre-venire. In Squadriglia sarà senza dubbio necessario comprendere le implicazioni e l’importanza di una corretta alimentazione prima e dopo lo sforzo fisico – sportivo (e comunque a pre-

Anche per sport, non solo per gioco

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scindere, uno scout dovrebbe sempre ed in ogni caso sapere come mangiare bene…).Olympia richiama l’idea di Olimpiadi, quindi sfida, gara, incontro (e mai scontro) leale; significa rispetto delle regole, significa anche capacità di or-ganizzazione, gestione degli eventi.

Come proporremo nell’inserto, infatti, esempi di Imprese e Mis-sioni possono essere quelli di realizzare un torneo di un unico sport o di sport multipli, oppure di costruire il percorso Hebert o di curare la ginnastica al Campo Estivo, ma non necessariamente solo in tale contesto.Impresa ancora più col sapore di sfida, ovviamente, è quella di pensare in grande e proporre e offrire momenti sportivi del ge-nere alla parrocchia, al quartiere o addirittura alla città.Non pensate sia impossibile, spesso basta chiedere in giro, alle altre Squadriglie in Zona, magari troverete altre allegre bande, che hanno voglia e in-tenzione di conquistare Olympia e sono disposte a lavorare in-

sieme per un’Impresa che resti nella storia.È una Specialità che mette molto alla prova lo spirito di Squadriglia, il grado di fraternità, la capacità di sacrificio so-prattutto del più grande verso il più piccolo.Immaginate quando in un torneo sportivo, una gara, un percorso, viene fuori la difficoltà di chi non riesce a raggiunge-

re la prestazione ottimale: è in frangenti come questi che lavo-rare per Olympia avrà un senso!

La Squadriglia tutta si stringerà attorno al fratello in difficoltà, lo aiuterà e solo dopo si siederà per capire dove si è sbagliato, magari davanti ad una cenetta ben ordinata ed equilibrata.Più spirito “Olympico” di così…

Dario Fontanesca

Si migliora veramente solo quando si migliora tutti

“La vostra missione è allenarvi sul percorso hebert che avete realizzato ottenendo un miglioramento complessivo del 20% sul tempo dell’intera Squadriglia”Il percorso Hebert è organizzato all’aria aperta, usando sia ostacoli naturali che attrezzature costruite apposta. Lo scopo è quello di offrire un’attività ginnica variata, naturale e interessante per

meglio allenarci e metterci alla prova. Misurare le proprie prestazioni, in funzione di un miglioramento, è indispensabile per evitare un errore nell’allenamento, con rischi per l’integrità fisica o con scarsi risultati finali.

Quando poi il discorso si sposta all’intera

squadriglia, dobbiamo inserire anche

la variabile individuale: dovremo tener conto delle predisposizioni e della forma fisica di ogni singolo componente. La nostra missione è quella di ottenere un miglioramento prestazionale rispetto all’intera Squadriglia. Non possiamo limitarci a chiedere ai migliori di impegnarsi di più, ma allenarci tutti con lo spirito di ottenere un risultato positivo per ognuno.Durante un sopralluogo del

percorso ogni esercizio da eseguire verrà descritto nella prima colonna di una griglia. Nelle altre colonne ci saranno i parziali del tempo ottenuto da ogni singolo componente. Per affrontare il percorso,

bisogna partire con un po’ di attività di riscaldamento: corsa leggera, qualche esercizio di stretching per sciogliere i muscoli e le articolazioni. Quindi si fanno partire ad uno ad uno le persone prendendo i vari tempi con un cronometro. Quando tutti avranno finito la propria prestazione, mentre si riprende fiato, si valutano i tempi della griglia, osservando per ognuno i punti deboli, quei

Anche per sport, non solo per gioco

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Tecniche, Specialità, Brevetti, insomma tutto il bagaglio che ogni componente della Squadriglia porta con se sarà utile alla conquista del Guidoncino Verde. Ma non crediate che soltanto chi ha Atleta oppure Hebertista possa dare qualcosa in più alle ideazioni e alla realizzazione delle imprese. Olympia non riguarda solo qualche attività sportiva in senso lato. Lo Sport non sarebbe completo se non aggiungessimo salute, forza fisica, servizio al prossimo e… divertimento.

SALUTEPer una squadriglia che vuole essere davvero “in gamba” sarà di fondamentale importanza tenere d’occhio la propria salute e quella delle persone che gravitano attorno. È necessario preservare il nostro corpo per poterne fare buon uso ogni qual volta ne avremo bisogno. Proprio per questo sarà importante porre particolare attenzione alla dieta alimentare che quotidianamente seguiamo. Cerchiamo

di porre la nostra attenzione ai

cibi più utili alla salute

dell’individuo a quelli più dannosi, scopriamo quelli che ci aiutano di più prima di un allenamento o quelli che ci aiuteranno a recuperare energie dopo uno sforzo fisico prolungato. Non dimentichiamoci però di avere poi un occhio di riguardo anche alle norme igieniche e a qualche nozione di pronto soccorso.

FORZA FISICASicuramente non nasciamo campioni, ma possiamo diventarlo. Come? La Squadriglia dovrà essere pronta ad impostare un vero programma di allenamento, per sé o per gli altri. Sia riguardo l’alimentazione che riguardo esercizi da fare quotidianamente in

fune.zAttraversato il ponte, ci si dove-va appendere a una corda e lan-ciarsi oltre un laghetto di circa 3 metri senza caderci dentro (il pericoloso lago era stato dise-gnato su cartellone con tanto di coccodrilli).Il percorso a ostacoli era costi-tuito da cordini e paletti da su-perare saltando, lo slaloom fra le bottiglie e lo stalking: un reti-colo di paletti bassi che formano un percorso basso e stretto da percorrere strisciando.Ci si doveva arrampicare su una costruzione reticolare di forma piramidale e da sopra lanciare una pallina di gomma e fare ca-nestro a 5 metri.C’era anche il passaggio alla marinara: una corda tesa fra due alberi da percorrere appesi a te-sta in giù, scorrendo aiutandosi con le mani e tenendo la caviglia appoggiata alla fune.Finalmente tutte le prove erano superate! Ci avevano pensato a lungo perchè il percorso doveva essere alla portata di tutti, an-che dei lupetti e delle coccinelle.E poi era ambientato! Ogni osta-

colo riproduceva un ostacolo naturale: le liane, il fiume con i sassi, la montagna da scalare; ogni angolo era stato arricchito di particolari che riproducevano la natura. Un sabato pomerig-gio, a maggio, il percorso venne inaugurato. Tutte le branche erano state invitate, e anche la Co.Ca. partecipò alla gara che fu vinta da Luigi che lo percorse tutto in minor tempo e senza mai cadere.

VERIFICAL’impresa fu verificata pri-ma all’interno del consiglio di Squadriglia, poi in Reparto.

FIESTAFinalmente ci fu la Fiesta, orga-nizzata nel giardino di Alessan-dra, con tanto di canti e dolci. Il percorso non era stato ancora smontato, e tutti ne approfitta-rono per percorrerlo ancora una volta.

ERika Polimeni

La Squadriglia in gamba

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Cuoco Infermiere

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preparazione di gare, giochi

o quant’altro. Seguendo costantemente un programma calibrato a seconda delle necessità sarà interessante

scoprire i propri limiti fisici

cercando con pazienza e perseveranza di superarli.

DIVERTIMENTO E SERVIZIO AL PROSSIMONon possiamo pensare a una specialità di Squadriglia senza pensare al divertimento. Proprio grazie a questo riusciremo a realizzare tutto ciò che sogniamo in armonia con tutta la squadriglia e con il sorriso sulle labbra. Che si tratti di divertimento proprio o divertimento degli altri, sarà comunque importante affrontare belle attività così da aiutare non solo il proprio

corpo ma anche il proprio spirito e il proprio umore a beneficiare dell’attività fisica. La cosa più bella e interessante della Specialità di Squadriglia di Olympia è che la squadriglia potrà partecipare o organizzare attività per se stessa, per il reparto, ma anche per tutti i cittadini del proprio quartiere o magari per tutti i reparti della Zona. Potrebbe occuparsi magari di organizzare i giochi di quartiere, oppure potrebbe promuovere una giornata di cicloturismo, oppure una passeggiata naturalistica con percorso Hebert. Oppure potrebbe addirittura fare degli attrezzi per allestire il piccolo giardino vicino la propria sede. Basta solo ricordarsi che con allenamento e costanza si ottiene tutto.

le forze, in modo che ogni com-ponente di Squadriglia avesse un posto d’azione. Occorreva stabilire i tempi di realizzazio-ne, gli impegni da assumersi e le domande da porsi non erano poche… Quando realizzarlo? Come? Quale materiale occor-reva? Occorreva un maestro di specialità? Si decise di formare 4 gruppi. Marco e Matteo, Capo e Vice, si affiancarono a Paolo e Andrea, i nuovi arrivati. Matteo e Paolo avevano il compito di trovare un posto immerso nel verde in cui poter realizzare il percorso e chiedere eventuali permessi; Marco e Andrea, grazie al ma-teriale procurato da tutti gli squadriglieri, scelsero le prove

da realizzare. Luca e Luigi, ormai erano una squadra,

valutarono come realiz-zare ogni esercizio,

quanto materiale

occorresse per ognuno di essi (numero di pali, corde, spago…); Simone e France-sco si occuparono di recuperare il materiale già in possesso dalla Squadriglia e di acquistare quello mancante. Tutti contribuirono atti-vamente a quanto svolto negli altri gruppi, sugge-rendo nuove idee

perché il lavoro fosse eseguito al meglio. Marco, che aveva la specialità di disegnatore, realiz-zò poi diversi cartelloni in cui il progetto del percorso fosse ben decritto, riassumendo quanto già progettato dai gruppi.

REALIZZAZIONEIl posto fu subito trovato: Ales-sandra, la Capo Reparto, offrì il suo giardino “in prestito”. Era vicino alla sede, perciò anche il trasporto del materiale fu facile. Dopo il sopralluogo, Marco e Andrea ci ragionarono su e di-segnarono la distribuzione del percorso circolare, con l’ordine esatto delle prove. Per realiz-zarlo la Squadriglia impiegò 4 pomeriggi interi ma alla fine era pronto, bello! Da un porta-le realizzato ad hoc, si correva verso un ponte da attraversare rimanendo in equilibrio su una

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Atleta

Alpinista

Nuotatore

Artigiano

Amico delQuartiere

Ciclista

Hebertista

Animazione sportiva

Animazione espressiva

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Se esistesse una classifica delle imprese più gettonate per conquistare il guidoncino verde “targato” Olympia, al primo posto ci sarebbe probabilmente

l’organizzazione di un

torneo di Scout-ball.

Provate a digitare su qualsiasi motore di

ricerca le parole “Olympia scout” e troverete i messaggi lasciati da esploratori e guide d’Italia che navigano sul web alla ricerca di idee: le risposte alle richieste di aiuto, vedrete, confermano quanto scritto sopra. Sia chiaro: se fatte bene, sono imprese meritevoli e aiuteranno la vostra squadriglia a tagliare il traguardo. Piuttosto, tra le doti proprie di un atleta (altrettanto di uno scout) ci dovrebbe essere quella di essere sempre pronto a nuove sfide: magari

da giocare e cercare fuori dalla sede, con avversari

mai affrontati prima. Il tutto, tradotto

in gergo

scautistico, suona un po’ così: vi serve un’idea per la vostra impresa? State in sede meno tempo possibile, confrontatevi sulle opportunità che il vostro territorio (o semplicemente la vostra città) vi offre e provate a misurare le vostre capacità atletiche a contatto con la natura.

Ai nastri di partenza Siete una squadriglia che ha la fortuna di “abitare” a pochi chilometri dal mare? Le prime due idee sono servite su un piatto di argento: si va dalla più semplice gara di nuoto da proporre a tutto il Reparto, fino alla più sofisticata dimostrazione di salvataggio in mare. Per il fiume pensate alla gita in canoa, per la collina a una gara in bici, in città c’è tanta strada per organizzare una maratona. Se si sale un po’ più su la strategia non

REALIZZARE UN PERCORSO HÉBERT

IDEAZIONEL’idea era nata durante la ri-unione di Squadriglia. Marco aveva tirato fuori un vecchio manuale: «George Hébert era un ufficiale della marina che, ri-masto affascinato dalle capacità atletiche dei popoli primitivi, si accorse che tutti i movimenti naturali dell’uomo potevano es-sere raggruppati in 10 semplici esercizi: camminare, stare in equilibrio, correre, arrampicarsi, strisciare, saltare, lanciare, tra-sportare, lottare, nuotare». “Per-ché non realizziamo un percorso Hébert per il gruppo?” propose alla Squadriglia. Dopo una breve discussione, tutti accolsero l’idea: la co-struzione del percorso Hébert rappresentava l’Impresa perfetta per la Specialità di Squadriglia.

LANCIOL’Impresa fu lanciata in Reparto con una semplice scenetta; Mar-co interpretava il ruolo di Hèbert e gli altri squadriglieri la parte dei popoli primitivi… “Quanto sono atletici questi uomini! Sì, ho deciso: porterò il loro meto-do nel mio gruppo costruendo un percorso di allenamento!”

PROGETTAZIONERiunito il Consiglio di Im-presa si stabilì quali po-tessero essere i gruppi di lavoro e come ripartire

Idee per l’OlympiaI grandi classici dell’Impresa

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cambia: una giornata all’insegna del trekking ma anche un’adrenalinica arrampicata potrebbero fare al caso vostro, ma anche del resto del Reparto

se vorrete condividere le vostre conoscenze e metterle a disposizione di tutti. La regola numero uno, insomma, è togliere il naso fuori dalla sede scout e scoprire quante e quali opportunità la città o il territorio che ci circonda offrono per sperimentare la nostra preparazione. Mare, montagna, collina, oppure semplicemente in città (pensate anche a una grande caccia al tesoro con prove fisiche da superare in ogni tappa): vi accorgerete che per “sognare” un’impresa veramente degna di questo nome basta guardarsi attorno, osservare l’ambiente che vi circonda con occhi ben aperti.

L’allenamento. La preparazione fisica è il primo tassello che deve comporre la vostra impresa. Sia chiaro: non è importante che tutti i componenti della squadriglia siano un incastro di muscoli

ed eccellenti doti atletiche. Ma una buona disponibilità ad allenare e soprattutto ad avere cura del proprio corpo è l’elemento indispensabile per la

buona riuscita di un atleta. Se decidiamo di lanciarci in nuove sfide fuori dalla sede, l’allenamento potrebbe non bastare. Che si decida per la gara di nuoto o per l’arrampicata in montagna, infatti, è

necessario farsi aiutare da chi – per lavoro o per passione – con la vostra impresa ci ha a che fare tutti i giorni: contattate le società sportive, le associazioni oppure i gruppi specializzati che potrebbero darvi un aiuto per costruire la vostra impresa. Vi sapranno anche indicare la preparazione adeguata per superare la sfida.

Fabio Fogu

gioco. Per fortuna il sistema e-mail funzionò alla perfezione. Nel giro di due settimane il torneo era pronto. Si poteva davvero iniziare.

IL TORNEOLe squadre iscritte alla fine erano 8 divise in due gironi. Ogni settimana si giocavano quattro partite, due il mercoledì e due il venerdì. La Squadriglia era davvero in gamba anche a livello arbitrale. Erano pochissime le contestazioni dei giocatori per le varie infrazioni che gli arbitri erano costretti a sanzionare. Alla fine dei gironi il torneo è andato avanti con le due squadre migliori classificate per ogni girone con quarti, semifinali e poi la finalissima.

LA FIESTA In circa un mese e mezzo con impegno davvero costante il torneo stava per concludersi con la finalissima che era diventata davvero un evento atteso da tutti in paese. Non c’era miglior modo che sfruttare la finalissima come fiesta finale aperta davvero a tutti quelli che avevano partecipato e contribuito a questo successo incredibile. La partita fu davvero avvincente e il risultato rimase in bilico fino alla fine. Ma dopo il triplice fischio rimase solo lo spazio per una grande fiesta, sia per chi aveva vinto che per chi aveva perso. Canti e balli allietati da altri ragazzi del Reparto che animavano la serata. Premiazione e tanta soddisfazione per un’impresa rimasta davvero unica.

di Francesco Iandolo

Idee per l’OlympiaI grandi classici dell’Impresa

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IDEAZIONEOramai si era deciso! La specialità di Squadriglia era stata scelta: bisognava solo mettersi al lavoro per trovare delle idee originali, o almeno per trovare delle idee “banali” rendendole, però, davvero speciali.E così fece la Squadriglia che subito pensò a cosa se non ad un torneo di uno sport di squadra? Sarebbe stato sicuramente facile pensare al calcetto o alla pallavolo o almeno alla pallacanestro invece pensarono subito al Roverino. Anche questo potrebbe sembrare abbastanza “banale”, ma non lo è visto che non era un semplice torneo per gli altri Reparti. Si, avete letto proprio bene. La vera Impresa era quindi avvicinare quante più persone, amici, conoscenti, compagni di scuola a questo

sport nuovo e sconosciuto ai più e organizzare un

grandioso torneo.

IL LANCIOA dir la verità continuavano a pensarci e pensavano solo che si potesse fare qualche volantino con qualche foto con la spiegazione delle regole del gioco. Ma sarebbe stato certamente poco efficace. Quanti ragazzi si sarebbero presi la briga di leggere il foglio? E finalmente arrivò

un’idea! L’unica cosa da fare era organizzare una piccola partita dimostrativa una domenica mattina al centro del loro paese. In quell’occasione avrebbero potuto far incuriosire molte persone e mentre magari due Squadriglie si affrontavano tra loro, qualcun

altro poteva fare un po’ di volantinaggio lanciando il torneo e iniziando a prendere qualche iscrizione. Bisognava chiedere aiuto ai Capi Reparto per sapere come avere tutte le autorizzazioni. Con un lavoro paziente riuscirono nell’intento. Domenica mattina all’uscita dalla messa praticamente quasi

tutto il paese passeggiava sul corso principale. Si trovarono davanti ad un insolita partita di un altrettanto insolito sport. Per fortuna scrissero in grande PROSSIMAMENTE TORNEO DI ROVERINO. E ogni Squadrigliere si prese cura di informare quante più persone possibili su cosa fosse questo sport e soprattutto sul torneo di Roverino che di li a poco avrebbero inaugurato.

LE ISCRIZIONISulla scia emotiva di quella partita fu davvero facile raccogliere molte iscrizioni. Contando anche che tutti i componenti della Squadriglia si impegnarono a promuovere al massimo il torneo nelle loro classi e nelle loro scuole riuscendo a convincere un grande numero di persone a costituire molte squadre. Il tesoriere di Squadriglia si preoccupò di raccogliere tutte le adesioni che erano arrivate compresa una piccola quota di partecipazione che potesse servire principalmente per la copertura delle spese che ci

sarebbero state per organizzare il torneo. Ma avevano fatto davvero dei conti minuziosi. Se tutto fosse andato secondo le loro previsioni, avrebbero anche messo da parte qualcosina per le spese in vista del Campo Estivo.

LA PREPARAZIONE Ci fu spazio per tutti e per ogni competenza. Divisi in vari gruppetti si preoccuparono di allestire il campo da gioco per fortuna messo a disposizione dal parroco e stilarono il rigido regolamento di gioco. Altri due iniziarono a pensare alle medaglie e alle coppe da far

fare per i primi tre classificati. Gli altri due invece iniziarono a stilare il calendario dei gironi contattando tutte le squadre che si erano iscritte informandole dei loro turni di

Roverino? Il nuovo sport del paese

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