FUORI DAL COMUNE: Grottazzolina

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dal COMUNE Immagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni. Comune di Grottazzolina 01 ALLEGATO - N.5/2011 Fuori Benvenuti a Grottazzolina! Terra capace di conciliare i mestieri di una volta con le moderne tecniche produttive. È un paese da visitare, da scoprire e riscoprire nelle sue risorse umane, storiche, culturali, turistiche, sportive ed enogastronomiche. 227 metri dal livello del mare, 3400 abitanti, con un territorio di circa 9 kmq ed una posizione geografi- ca privilegiata rispetto al principale snodo viario di collegamento tra la vallata del Tenna e quella del- l’Ete, a pochi chilometri dal mare e dalla montagna, con una posizione baricentrica rispetto al territorio della provincia di Fermo e viabilità ben strutturata. Divenuta Gructae Azzolini, Grottazzolina, solo in tardo medioevo in seguito al domino di Azzo VII della famiglia degli Estensi di Ferrara, sin dai tem- pi dei primi insediamenti “Piceni”, la sua collocazio- ne contribuì a sviluppare nell'intera vallata un fio- rente commercio ed uno sviluppo di attività produt- tive che ancora oggi la caratterizzano. Un popolo quello dei grottesi laborioso ed intraprendente, nonché di sorprendente inventiva. Il nostro passato più prossimo è caratterizzato da mutamenti che hanno inciso profondamente nel tessuto socio-economico con una progressiva tra- sformazione dal modello rurale a quello edile fino allo sviluppo dell’artigianato industriale, recente- mente incrementato grazie alla realizzazione della zona artigianale e di quella industriale che hanno polarizzato nuovi insediamenti produttivi. Volàno del nostro territorio è l’attività manifatturie- ra, anche se negli ultimi anni si sono create le con- dizioni per sviluppare una potenzialità turistica ricettiva che trae linfa vitale dal patrimonio artistico, dalla tradizione, dal paesaggio, dall’ospitalità, dalla buona tavola in un incontro armonico tra arte e sto- ria del nostro borgo antico. Per farci conoscere ed apprezzare oltre i confini regionali sono stati i gemellaggi con le città di Este, Ferrara e Varpalota (Ungheria). Grottazzolina è una cittadina equilibrata e a misura d’uomo con parchi per bambini e famiglie, impianti sportivi, con tante associazioni che rendono viva la collettività con manifestazioni di vario genere ora- mai consolidate. Dinamismo, diversificazione e spirito di intrapren- denza costituiscono le caratteristiche di una città moderna con profonde radici storiche che nel terzo millennio vuole essere all’avanguardia e svolgere il suo ruolo di protagonista fino in fondo, tanto da meritare l’appellativo di “Piccola Milano”. Le chiavi della città Saluto del primo cittadino Mariano Ambrogi B

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Inserto speciale sui comuni del fermano di CorriereNews

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dalCOMUNEImmagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni.

Comune di Grottazzolina

01ALLEGATO - N.5/2011

Fuori

Benvenuti a Grottazzolina! Terra capace diconciliare i mestieri di una volta con lemoderne tecniche produttive. È un paese da

visitare, da scoprire e riscoprire nelle sue risorseumane, storiche, culturali, turistiche, sportive edenogastronomiche.227 metri dal livello del mare, 3400 abitanti, con unterritorio di circa 9 kmq ed una posizione geografi-ca privilegiata rispetto al principale snodo viario dicollegamento tra la vallata del Tenna e quella del-l’Ete, a pochi chilometri dal mare e dalla montagna,con una posizione baricentrica rispetto al territoriodella provincia di Fermo e viabilità ben strutturata.Divenuta Gructae Azzolini, Grottazzolina, solo intardo medioevo in seguito al domino di Azzo VIIdella famiglia degli Estensi di Ferrara, sin dai tem-pi dei primi insediamenti “Piceni”, la sua collocazio-ne contribuì a sviluppare nell'intera vallata un fio-rente commercio ed uno sviluppo di attività produt-tive che ancora oggi la caratterizzano. Un popoloquello dei grottesi laborioso ed intraprendente,nonché di sorprendente inventiva.Il nostro passato più prossimo è caratterizzato damutamenti che hanno inciso profondamente neltessuto socio-economico con una progressiva tra-sformazione dal modello rurale a quello edile finoallo sviluppo dell’artigianato industriale, recente-mente incrementato grazie alla realizzazione dellazona artigianale e di quella industriale che hannopolarizzato nuovi insediamenti produttivi.Volàno del nostro territorio è l’attività manifatturie-ra, anche se negli ultimi anni si sono create le con-dizioni per sviluppare una potenzialità turisticaricettiva che trae linfa vitale dal patrimonio artistico,dalla tradizione, dal paesaggio, dall’ospitalità, dallabuona tavola in un incontro armonico tra arte e sto-ria del nostro borgo antico. Per farci conoscere edapprezzare oltre i confini regionali sono stati igemellaggi con le città di Este, Ferrara e Varpalota(Ungheria).Grottazzolina è una cittadina equilibrata e a misurad’uomo con parchi per bambini e famiglie, impiantisportivi, con tante associazioni che rendono viva lacollettività con manifestazioni di vario genere ora-mai consolidate.Dinamismo, diversificazione e spirito di intrapren-denza costituiscono le caratteristiche di una cittàmoderna con profonde radici storiche che nel terzomillennio vuole essere all’avanguardia e svolgere ilsuo ruolo di protagonista fino in fondo, tanto dameritare l’appellativo di “Piccola Milano”.

Le chiavi della cittàSaluto del primo cittadinoMariano Ambrogi

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Arrivare a Grottazzolina oggi vuol dire immerger-si da subito nella sua storia: l'abitato del centrofatto di mattone in cotto, la tranquillità con cui sipuò passeggiare per le vie fedelmente ristruttu-rate, l'incontro con le persone che con le proprieattività commerciali ed artigiane hanno “fatto” lasua tradizione, ci introducono in un passato cheancora sa raccontare e scrivere del suo vissuto.La sua fondazione risale al periodo dei Piceni,come testimoniato dai reperti archeologici delsecondo dopo guerra curati dal prezioso lavoro diPadre Guido Piergallina. Dalle tombe ritrovate diciviltà picena emerge un'importante impronta deldinamismo e dell'ingegno di questo popolo che lodifferenzia ancora oggi, attraverso due invenzioni:la fibula a tre bottoni (spilla) e la ruota con i raggia cuscinetto (primo esempio di ammortizzatore).Dopo le invasioni e le distruzioni barbariche, imonaci benedettini di Farfa fondarono molti con-venti nel territorio fermano accelerando la bonificadelle terre ed una rinascita civile ed economica.Tra gli altri piccoli centri urbani, I Monaci Farfensiedificarono il Castello che fu il primo nucleo abita-to del paese chiamato Montebello e che fu subito

passato sotto la dominazione dei Canonici dellaCattedrale di Fermo, che ne mutarono il nome in“Grotta dei Canonici” (Crypta Canonicorum). Solonel 1225, con la dominazione degli Estensi ilCastello venne ribattezzo definitivamente “GrottaAzzolina” (Gructae Azzolini). Dal quattordicesimosecolo Grottazzolina si troverà sotto il dominio del-la città di Fermo, retta da un governo libero epopolare. Come tutto il territorio fermano, essa fuscenario nel corso dei secoli successivi di nume-rosi scontri, congiure, complotti, discordie e pesti-lenze, che ne forgiò la tempra tenendo sempreviva quella rivendicazione di libertà che contraddi-stinse le sue operazioni belliche e politiche. Tutta-via, com'è nell'indole marchigiana, seppe semprerialzarsi e ricostruirsi, e fu scelta dal Signore diFermo Oliverotto Euffreducci, per la sua posizionee per la sua operosità, sede di una fonderia dicannoni per rafforzare il suo esercito.Eretta a libero comune per la prima volta nel1537, dal 1600 fu governata, come altri 46Castelli, dalla città di Fermo attraverso Vicari ePodestà. Solo nel 1860 entrando a far parte delRegno d'Italia, unificata Fermo alla provincia diAscoli Piceno, divenne Comune autonomo.Mentre le vicissitudini politiche si susseguivano,l'amministrazione comunale di Grottazzolina nelventesimo secolo si impegnò a migliorare la vitadei cittadini: venne fondata una biblioteca popola-re, si aprirono le scuole elementari, si restauraro-no le fontane pubbliche, si riattarono le strade. Nel

1879 il paese, su richiesta della Società Operaia,ebbe la Condotta medico-chirurgica; poi arrivò ilservizio di messaggeria e nel 1883 anche l'UfficioPostale. La passione di molti grottesi per la musicafece nascere in quegli anni anche un corpo bandi-stico, con l'impegno del Comune di provvedere allespese del Maestro. Nonostante l'emigrazione ver-so le Americhe cominciò ad essere presenteanche nel Fermano, l'attività di costruzione socialee dei servizi nel territorio non si fermò: nel 1903presero il via i lavori per la costruzione della ferro-via Adriatica-Fermo-Amandola (A.F.A).La sua vivacità anche politica ha fatto si che sullasedia di primo cittadino sedessero personaggi delcalibro del baritono Francesco Graziani e del pro-fessore di fama mondiale e primo ministro dellasanità della Repubblica Italiana Vincenzo Monaldi.Sindaci e Consigli comunali tutti, che si sono suc-ceduti in questi decenni di democrazia e libertà,pur con le diverse caratterizzazioni politiche, han-no permesso alla comunità grottese di vivere unlungo periodo di sviluppo e di benessere.

Storia/Dai Piceni ad oggi, un affascinante percorso da raccontare e vivere

Un popolo orgoglioso da sempreNel corso dei secoli i grottesi si sono contraddistinti per la forte vitalità ed il senso di appartenenza alla comunità

Fibula

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Per saperne di più:Generazione dei Piceni - Cartella illustrativa della Necropoli Picena di Grottazzolinaa cura della prof.ssa Remola Farina, Grottazzolina, 2004 (disponibile presso la sede comunale)La Storia di Grottazzolina - dalle origini al ‘900 - opera postuma di Padre Guido Piergallina, a cura del prof. Luigi Alici. Edizioni Porziuncola, Assisi, 1989Guida Storico turistica (disponibile da agosto 2011 presso la sede comunale)

Un esaltante viaggio alla ri-scoperta della propria identità,attraverso la valorizzazione delpaesaggio, verso una nuovafrontiera di sviluppo

Grottazzolina si sviluppa su un col-le che seppur non particolarmenteelevato (227m slm), attraverso ilsuo belvedere dei giardini pubbliciaffacciato sulla valle del Tenna,offre la tipica ed esclusiva veduta“mare-monti”. Questo è uno deitanti scorci che nelle giornate libe-re o di festa possono essereapprezzati da chiunque vogliaaffacciarvisi per ritrovare un rap-porto più vicino con la natura, tra levie e le genti di Grottazzolina, inuna pausa oltre il tempo. Gli itinera-ri turistici sono particolarmenteapprezzati dai forestieri che sco-prono un borgo storico preservatoda una cura ed una politica conser-vativa attenta al valore del suo pas-sato. Più di una vocazione quelladimostrata dalle amministrazionipubbliche di Grottazzolina chenegli anni hanno saputo con intelli-genza artistica e acuta lungimiran-za raccogliere i frutti della propriastoria per ricavarne la singolarità,

mantenendo le costruzioni fedelialle originali. Il tessuto architettoni-co del paese, tutt'oggi noto per lavalenza delle sue maestranze edili,reca buona traccia di questa tradi-zione.Paese di muratori, fornaciai e calci-nai, Grottazzolina ha sviluppato trail diciottesimo ed il diciannovesimosecolo l'arte del mattone, model-lato a martellina e raspa. Il mattonedomina largamente, col suo colorecaldo e sensibile alle variazioni del-la luce ambientale ed è il trattodistintivo della cittadina: accantoalle case della piccola borghesiaartigiana, si possono ammirarealcune dimore di maggior volume-tria con interni di pregio. Oltre chenell'organizzazione delle facciate,sono i dettagli che testimoniano lasapienza degli antichi mastri (comeil portale più antico, quello dellacasa parrocchiale). Quella dei for-naciai è un'arte che pose Grottaz-zolina come capo scuola a livelloregionale. Qui, infatti, si sono for-mati valenti artigiani e maestri delsettore, poi attivi da nord a sud del-la regione. Una tradizione ancoraoggi forte e sentita in paese (sonoattive alcune tra le aziende storiche

del mattone), oggetto anche di stu-di e tesi di laurea. Una storia, que-sta, della quale la locale comunitàva fiera.Tutto il centro storico, con i più anti-chi quartieri “Castello” e “Cozza-na”, allora diventa testimone e nar-ratore della vitalità e del fervoregrottese, che si manifesta in ognioccasione celebrativa. Ricchi diinaspettate opere d’arte di pregiosono le chiese principali del SanGiovanni Battista, che conservaal suo interno l’icona della patrona(la Madonna del Perpetuo Soccor-so) e del SS. Sacramento e Rosa-rio, nonché quelle dell’area subur-bana come S. Monica, S. Maria del-le Grazie, S. Isidoro, ecc.Nella principale Piazza Umberto I,che si abbassa gradatamente ver-so il limite delle mura e vi prospet-tava il torrione medievale, scopria-mo il Palazzo Benedetti in cui tro-vano custodia la Biblioteca comu-nale, l'archivio “Catalini” e la docu-mentazione fotografica permanen-te della stazione archeologica pice-na di Piane di Grottazzolina.Lungo il corso si incontrano ilPalazzo Comunale, con la torredell’orologio ed in stile liberty il Tea-

tro comunale Ermete Novelli. Ilterritorio conta ancora altri siti chetestimoniano l'operosità strategicadei grottesi: la Filanda, la vecchiaStazione e quattro fonti murateper l'approvvigionamento dell'ac-qua potabile: Fonte Rotta, FonteMonteleone, Fonte San Pietro eFonte Graziani.La valorizzazione della propria uni-cità storica, monumentale, artisti-ca, produttiva, sociale e culturale èun lungo processo di promozioneturistica lungimirante, che definisceGrottazzolina un luogo ideale.

Beni culturali/ Dal patrimonio culturale all’arte del mattone, la tradizione si racconta

Opere d’arte da preservare

Azienda/I Mastri Fornaciai a cura di Corriere News

Protagonista da sempre: il mattone.Argilla, sabbia, acqua e fuoco, quat-

tro elementi naturali che hanno creato lefondamenta di intere civiltà. Letteral-mente Grottazzolina deve all’antica tradi-zione dei suoi mastri fornaciai il vestitoche ancora oggi viene sfoggiato dallesue mura. Una tradizione legata al terri-torio che resiste nel tempo, come persua natura il mattone, grazie alla sapien-za ed alla professionalità che negli annihanno caratterizzato l’azienda leader delterritorio fermano: I Mastri Fornaciai.

Artigiani del cotto antico marchigianorealizzano mattoni lavorati interamente amano racchiudendo in se stessi un coa-cervo di architettura, cultura, storia, artee filosofie di vita tipiche di tutti coloroche hanno vissuto, nel corso dei secoli,“con” e “per” l’arte di edificare. La bellezza e l’unicità di questi prodottisono i testimoni più autorevoli dei tem-pi passati, in cui i materiali scelti, eranoin completa sintonia artistica, storica eculturale con l’ambiente ed il contestourbano in cui venivano inseriti.

Opportunamente lavorati, grazie ancheal supporto di nuove tecnologie per ilcontrollo della cottura, questi elementidanno vita ancora oggi a un materialeche contribuisce a realizzare costruzioniesteticamente gradevoli ed economica-mente vantaggiose nel tempo perchédurature. Il cotto che possiamo apprez-zare e distinguere oggi sorge dalle anti-che tecniche di lavorazione, ed è un pro-dotto unico ed esclusivo, in grado dieffettuare un connubio d'eccellenza traantico e nuovo: il cotto de I Mastri For-naciai è fatto a mano come una volta,ma possiede caratteristiche inimitabili,che lo rendono resistente, adattabile egestibile come nessun altro cotto incommercio. Ed essendo fatto oggi, ben-ché sia un cotto antico, elimina le pro-blematiche di difformità nella qualità equantità, garantendo un risultato d’ec-cellenza. Ideali per le pavimentazioniesterne, in quanto offrono un’ottimaresistenza al calpestio, sono ingelivi ecarrabili, i mattoni de I Mastri Fornaciai,hanno costi ridotti perché hanno uncosto di posa in opera più basso rispet-to agli altri materiali e perché si acquistadirettamente dal produttore senza inter-mediari o costi aggiuntivi. Il desiderio di tramandare l’eredità lascia-tagli dai propri avi diviene il tratto distin-tivo dei pavimenti e dei rivestimenti incotto de I Mastri Fornaciai, lavori perso-nalizzati ed unici, che sanno soddisfare,con le migliori soluzioni, le esigenze e le

idee più originali. I formati standard opersonalizzati, le colorazioni dal rosaacceso al giallo paglierino, le diverse pos-sibili lavorazioni delle superfici dal liscioallo spatolato, fino alle lavorazioni piùgrezze ti riporteranno immediatamentenel passato, insieme allo sviluppo deidisegni sono tutti gli elementi che vengo-no messi a disposizione con professiona-lità ed alta competenza per creare l’am-biente più elegante, adatto, unico.Da intere generazioni di cotto anticofatto a mano nasce l’esperienza e l’affi-dabilità con cui ogni ambiente pubblicoo privato può diventare da favola. Dellevere e proprie opere d’arte potrannoessere ancora create grazie al pregio eall’altissima qualità di questo prodotto. L’utilizzo del mattone, cotto e fatto amano, non è legato a tendenze o a mode,ma è parte integrante della civiltà delcostruire. Grottazzolina ha dimostratonel tempo di saper “edificare”. I MastriFornaciai continuano a realizzarlo.

I Mastri FornaciaiGROTTAZZOLINA (FM)Via Nino BixioNumero Verde Gratuito 800-135.806Tel. 0734.633001 - Fax 0734.631134Cell. [email protected]

facebook: I Mastri Fornaciai: artigiani delcotto antico lavorato a mano

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S. Martino 1979Mi autorizzo a parlare perché più a conoscenza dell’esemplare realizzo per cui siamo tutti qui

convenuti, pertanto amici e commensali invitiamoci a vicenda a formulare i migliori auguri agli intraprendenti e tenaci fratelli Angelini, i quali hanno condiviso pene e

passioni fino al raggiungimento dell’alba della nuova STELLA DEL COLLE.

Sia questo il nostro augurio, l’inizio di ogni aspirazione di prosperità, da voi lungamente

disegnata e da molti non condivisa. Con questo augurio vi esortiamo a non mollare il ritmo del passo intrapreso perseverando fino alla meta desiderata perché questo porta a deludere i

meno fortunati di mente che spesso obiettano ogni iniziativa.

Non osiamo parlare di pizze ne di moscato o rosatello perché esperienza già sormontata, fatevi

coltura di bruschetta, spiedini, matrigiane e quanto il campo richiede, fino a completare

l’esperienza già acquisita e per quella che andrete a procacciarvi fidando sul ritmo intrapreso.

Un evviva e un augurio a quest’alba della nuova STELLA DEL COLLE

Dall’undici novembre 1979il tempo passa... la tradizione resta

Ristorante Bar Pizzeria La Stella del Colledi Angelini Loredana e Angelo s.n.c.

Grottazzolina - Via Colle Nunzi, 3 - Tel. 0734.631117

Una cittadina, al centro delle principali vie di colle-gamento, dal mare alla montagna in pochi minuti,che offre al suo interno tutto ciò di cui oggi si habisogno. Dai bambini agli adulti, dai giovani aglianziani, tutti a Grottazzolina hanno la possibilità ditrovare la giusta misura per vivere bene. I servi-zi e le attività per la comunità intera che negli annisi sono sempre più moltiplicati e radicati costitui-scono l'humus vitale di questo paese in cui si puòdavvero respirare aria pulita ed un clima umanodegni di un benessere democratico.Dalla scuola allo sport, dal lavoro allo svago, dalteatro alle feste, dall'artigianato al biologico, latavolozza è ricca delle sfumature più iridescentiper dipingere secondo lo stile personale il pro-prio disegno di vita... Abitazioni di nuova costru-zione a prezzi accessibili, aree verdi attrezzateper piccoli e grandi, servizio scolastico di ottimolivello (dal nido fino a tutti i gradi della scuola del-l’obbligo) sono questi gli elementi che fanno diGrottazzolina un paese realmente accessibile.Strutture di servizio sempre più mirate all'aggre-gazione ed allo sviluppo fisico, morale ed intellet-

tuale dei più giovani (e non solo): campi da gio-co polivalenti, palestre aperte tutto l'anno, uni-versità della terza età, centro di aggregazionegiovanile e tutte le attività collegate e promosseda ormai moltissimi anni dalle varie associazioniculturali, sportive, e parrocchiali.Durante l'anno numerosi sono inoltre gli appun-tamenti informativi, culturali e di svago: daiconvegni alla stagione di prosa del Teatro Novel-li, dalle sagre alle feste di quartiere, sino allericorrenze che Grottazzolina omaggia semprecon alacre fermento.Grottazzolina è oltretutto un comune che credenelle energie alternative, tutelando il suo terri-torio a favore di un rispetto totale per l’ambiente(nel 2006 è stata clasificata da Legambientecome paese con più alta percentuale di produ-zione da rinnovabili della provincia). La tradizio-ne culinaria è ricca ed eterogenea con particola-re preferenza però per la qualità dei prodotti diagricoltura biologica che possiamo trovarenegli spacci aziendali. Prodotti tipici come lagalantina e salumeria trovano aziende che

seguono da anni la migliore tradizione localecommercializzando un alimento di ottimo gusto elivello quantitativo alto.Da sempre dunque Grottazzolina con la suagente è impegnata al miglioramento della qualitàdella vita, recuperando la dimensione e la salva-guardia della salute, dell’istruzione, del lavoro,dello scambio e della crescita culturale.Una città del futuro, dunque, e dei confort. Cittàdi chi vuol vivere al centro dei collegamenti conle realtà importanti pur rimanendo in un contestoa misura d’uomo, dove c’è tutto quello di cui si habisogno. Dove tutto è, a portata di mano.

Servizi e opportunità/Una città dove tutto è a portata di mano

Qualità della vita innanzitutto

La volontà dei grottesi di perpetuare ilbinomio tradizione-qualità della vita si riaf-ferma ancora una volta attraverso gli anti-chi saperi che si tramandano di genera-zione in generazione e che coinvolgonotra gli altri tutto il settore dell'enogastro-nomia. Simbolo tipico delle Marche, laGalantina di gallina, una costante dei

tradizionali pranzi di Pasqua e Natale e diogni ricorrenza importante, è il piatto tipi-co di Grottazzolina che segue una propriaricetta autentica. La differenza con le altresta nella farcitura: carne magra di manzo,prosciuttella, uova, carote, olive verdi,parmigiano, pistacchi, pepe, sale e… l’ar-te culinaria grottese.

FOCUSNella patriadella galantina

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I luoghi della cultura:Biblioteca comunale - orario: martedì e giovedì 15,30/18,30Mostra fotografica “I Piceni”, presso Palazzo Benedetti (visite su prenotazione). Info: 0734.631443

G R U P P O

L’AFFIDABILITÀ DELLA TECNOLOGIA NELLE MANI SAPIENTI DELL’UOMO

GROTTAZZOLINAVia Carducci, 9 - Tel. 0734 631253www.faipgruppo.it

La FAIP nasce nel 1975 come falegnameria artigianale e, attraverso diversi processi di cambiamento, ha saputo rinnovarsi sia nella produzione che nell’assetto organizzativo e commerciale, riuscendo a coniugare con successo l’abilità artigianale con le moderne tecnologie produttive, nel pieno rispetto delle tradizioni e dell’ambiente. Sono trascorsi quasi quarant’anni da quando tre artigiani, maestri del legno, hanno deciso di unire le loro esperienze, conoscenze e capacità per creare una solida realtà produttiva; attualmente in azienda è presente anche la seconda generazione, che da anni supporta e affianca i soci fondatori che continuano a prestare attivamente la loro opera.

Il piccolo laboratorio artigianale si è evoluto in un nuovo stabilimento che sorge su un’area di 5.000 mq, dotato di sistemi produttivi all’avanguardia e di una forza lavoro altamente qualificata.

A Grottazzolina si è formato nel corso degli anniun tessuto economico- produttivo diversificatoche ha inciso profondamente sulle sorti della cit-tadina che è passata agli inizi del ‘900 da unaeconomia prevalentemente agricola con piccolepunte di attività manifatturiere della seta, con lafilanda, allo sviluppo di attività relative al laterizio(muratori, calcinai e fornaciai), ad una attivitàrelativa alla lavorazione delle carni, ad uno incre-mento dell’industria della plastica degli anni ’60,sino allo sviluppo del calzaturiero con il suoindotto negli anni ’70. E questo ha avviato iltrend di crescita della popolazione.Il primo intervento per favorire questo sviluppo ametà degli anni ’70 è stata la realizzazione daparte dell’allora amministrazione comunale diuna area artigianale, residenziale e produttivache ha collocato le aziende in un luogo idoneoad implementare la produzione e ad operare ilsalto di qualità.Tuttavia la svolta industriale più importante è sta-ta sul finire degli anni ’90 con la creazione del-l’area PIP, che insieme all’approvazione del pianoregolatore ha determinato una razionalizzazionedel tessuto urbano, una programmazione benelaborata e mirata allo sviluppo economico, favo-rito l’accessibilità dei servizi alle aziende e ai pro-pri clienti, gettando le regole chiave per un’evolu-zione del piano sociale ed aziendale ideale edemblematico.Molte sono le aziende arrivate dagli altri comuni

che hanno contribuito ad incrementare il tessutoproduttivo rafforzando questa politica economico-territoriale, implementando solide realtà imprendi-toriali, da quelle metalmeccaniche a quelle dellaplastica di eccellenza, a quelle calzaturiere, del-l'enogastronomia, della bigiotteria nonché dellalavorazione dei marmi e dell’edilizia.Le piccole e medie aziende rappresentano ilcuore del sistema economico marchigiano cheresistono alla crisi della globalizzazione (in bar-ba alle leggi dell’economia) perché flessibili,gestibili in quanto di piccole dimensioni, predi-sposte all’innovazione, ma soprattutto perchéradicate nel territorio, stabili e creatrici di ricchez-za indotta con le altre attività. Grottazzolina oggiè una cittadina molto attiva ed operosa, ricca diiniziative, protagonista di eventi di caratterenazionale con un tessuto economico diversifi-

cato e flessibile. Questi risultati sono anche ilfrutto dell’azione incisiva dell’amministrazionecomunale che ha saputo creare le condizioni peruno sviluppo adeguato e sostenibile.I piccoli comuni possono essere capaci di proporsicon forza sia a livello locale che globale, attraversoil confronto con altre realtà per considerare mag-giormente il proprio territorio e per incoraggiare lospirito di accoglienza e di ospitalità tipici della nostraterra. I comuni attenti a queste dinamiche possonooffrire opportunità di nuovo lavoro ai giovani, chenon avranno più bisogno di spostarsi, e Grottazzoli-na non hai mai dimostrato di essere miope alle nuo-ve esigenze economiche globali. Pertanto, creden-do nella valorizzazione delle specificità locali, essaha una possibilità di sviluppo certo: piccole e medieindustrie, artigiani e laboratori artistici, in una solaespressione “produttori di eccellenze”.

Economia/Piccole e medie imprese per uno sviluppo sostenibile

Produttori di eccellenze

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Chi conosce bene Emanuela Canigola sa di averedavanti a sé un’Araba Fenice: si brucia e rinasce

portando con se una nuova identità e tantissimenuove creazioni. Infatti nonostante in più di un’occa-sione abbia incontrato nel suo percorso artisticodure prove di resistenza, che Emanuela dovesse faredell’arte un mestiere ce lo aveva scritto nel suo dna:già negli anni ’50 sua madre, giovane imprenditricegrottese, faceva mostre delle sue opere di maglieriaincontrando i suoi clienti alla guida del suo furgon-cino per tutta la Regione.Emanuela Canigola dopo un’estate “a bottega” nellecampagne senesi, imparando la tecnica delle vetrateistoriate, sceglie il suo mestiere: lavorare con il vetro.Dal ’91 in poi quindi si sperimenta in una ricerca conti-nua e in evoluzione con la fusione di bottiglie riciclate enuovi materiali (inerti). Ogni giorno si confronta conbottiglie che fonde, poi a volte dipinge, e poi rimodella,generando portafrutta, ciotole, posaceneri, gioielli, cor-nici e lampade, ma soprattutto quadri. Con questo lavoro di riciclaggio della bottiglia ha con-seguito nel 1995 la Laurea Honoris Causa in Belle Artiall’università “PRO DEO” di New York City. Stimata daicritici d’arte più importanti d’Italia come Valerio Massi-mo Manfredi (Università Bocconi Milano), UmbertoUtro (Musei Vaticani), Prof. Paolo Moreno (UniversitàLa Sapienza di Roma), prof. Luciano Canfora (Univer-

sità di Bari), è stata protagonista di numerose mostred’arte. Quella però a cui si sente più legata è quella del-l’Ottobre 2005 sui simboli della cristianità “Stenografiedell’Anima”, il catalogo della quale è stato inserito negliArchivi dei Musei Vaticani. Emanuela Canigola con grazia istintiva riempie la suaborsa ampia e sempre aperta, facendola divenire, oltreche metafora di lei stessa, custodia di tutto ciò che puòrecuperare “per la strada” e che riciclerà per le sue crea-zioni: lische di pesce, fermagli per capelli, chiodini, lat-tine, ecc. “Mi piace recuperare i materiali poveri, piut-tosto che utilizzare quelli più convenzionali che assicu-rano una realizzazione esteticamente gradevole di unprodotto creativo, per la sfida di dare vita con non meno

valore artistico a pezzi autentici, ricercati e “ri-sorti”.L’innata predisposizione alla manualità insieme adun’acuta curiosità e una creatività istintiva rende diffici-le definire ed inquadrarle il suo stile. “…potremmo direche da una solita matrice classica fa l’occhiolino allaPop art, così, elegantemente…” (Fulvio Belmontesi –pittore astrattista).

Emanuela CanigolaGROTTAZZOLINA

[email protected] b

Grottazzolina: paese di meraviglie artistiche enaturali. E paese di grandi personaggi, che nehanno fatto la storia, lasciando sul territorio trac-ce indelebili, testimonianze di un tempo che fu eche continua ad essere, perché Grottazzolina hail grande pregio di conservare le sue tradizioni.Girando per le vie del paese si possono trovarebotteghe di ceramisti, corniciai e legatorie,mestieri antichi tramandati di generazione ingenerazione, che strizzano l’occhio al futuro.

Musica maestro. Vittorio Marziali iniziò la suacarriera suonando il quartino nella storica bandacittadina. La passione per la musica lo portò asuonare nella banda di Cerignola prima e diMilano poi. La carriera del baritono FrancescoGraziani prese avvio dal palco del teatro diAscoli Piceno procedendo in una rapida ascesache lo portò a solcare i più importanti palcosce-nici d’Europa. Il fratello Ludovico fu un tenore disuccesso, che si esibì nei principali teatri italianidove interpretò parti soprattutto drammatiche.

Historia magistra vitae. Padre Anacleto Pier-gallina arrivò a Grottazzolina nel 1939. Appas-sionato di storia locale, condusse importanti sca-vi e portò alla luce i reperti di una necropoli pice-na. Nel 1963 terminò la sua “Storia di Grottazzo-lina” e, nel 2004, per il centenario della suanascita, gli è stata intitolata una via del paese.

Arte a tutto tondo. Personaggio eclettico, cam-pione italiano di tennis da tavolo e designer dicalzature, Fulvio Belmontesi è ricordato soprat-tutto per le sue doti artistiche che lo portarono adesporre le proprie opere pittoriche in molte cittàdel nord Italia prima e delle Marche poi. Ludovi-co Catini alternò alla decorazione di chiese(Santa Maria delle Grazie a Montegiberto) e vil-le (Palazzo Romani a Fermo e Villa Giovannetti-Graziani ad Altodona), la pittura da cavalletto el’arte grafica. Il fotografo Settimo Elpidi aprì aGrottazzolina uno studio fotografico che divennein breve molto conosciuto. Abile ritrattista, rende-va ogni sua foto un’opera d’arte, arricchendolacon elementi di grafite o china ed aggiungendofirma e timbro.

Medicina e politica. Tisiologo di fama mondiale,Vincenzo Monaldi affiancò alla sua carriera dimedico un’intensa attività politica. I suoi studisulla tubercolosi lo portarono a pubblicare tratta-ti la cui valenza fu riconosciuta in tutto il mondo.Fu sindaco di Grottazzolina, senatore e ministrodella Sanità durante il governo Fanfani.

Eroismo. Esempio di coraggio e di amore per lapatria, il grottese Mario Pupilil morì a 27 anni inGrecia, difendendo una postazione militare con-quistata. Nel 1941, l’università Cattolica di Mila-no, dove aveva studiato Lettere e Filosofia, gliconferì la laurea honoris causa.

Letterato. Insegnante in alcuni dei più prestigio-si licei italiani, Ermenegildo Catalini nel 1929conseguì la laurea in Legge ed avviò una brillan-te carriera forense. Per la sua attività antifascistavenne arrestato nel 1943 e nel 1944.

Fede e vocazione. Paola Renata Carboni sco-prì la fede cattolica in una famiglia di Grottazzo-lina dove venne messa a pensione dalla suafamiglia. Diventò segretaria diocesana della Gio-ventù femminile di Azione Cattolica. Morì di tifo asoli 19 anni e, poco dopo, iniziò il suo processodi beatificazione. Mons. Pellegrino Tofoni ven-ne nominato vescovo di Assisi nel 1880. Entratogiovane in seminario, fu nominato segretario del-l’allora vescovo di Fermo, che seguì ad Anconaprima e a Torino poi.

Personaggi/Vite esemplari da raccontare

I Grottesi illustri

Angelo – “ALBERTO FORTIS & DINTORNI” Settembre 20/09 – “ALBERTO FORTIS & DINTORNI”Vassoio in vetro fuso

FrancescoGraziani

Azienda/Emanuela Canigola a cura di Corriere News

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Azzo VII, Marchese d’Este, fu il Signore diFerrara al quale Grottazolina deve l’attua-le denominazione. L'estense, forte dell'in-vestitura del Papa Onorio II, nell'anno delSignore 1225, muove da Este (Padova), econtro la volontà di Rinaldo, Vescovo diFermo, conquista a forza la Marca delGuarnieri, arrivando ad espugnare i trecastelli dei “Canonici” tra cui per l'appun-to lo strategico fortilizio di Grottazzolina.La vicenda culmina col battesimo dellacittà, l'antico “Cripta Canonicorum”,

diventa così “Gruptae Aczolini”. Durante la festa “I giorni di Azzolino”questa pagina storica prende vita tracenoni medievali, corteggi in abiti filolo-gici, giochi popolari, tornei di Arco Sto-rico, mercanti di antichi manufatti, bot-teghe di mestieri ormai perduti, giostreequestri, dalla battaglia per conquistareil Castello al battesimo di Grottazzolina,alla “Giostra del Monaco” in cui trecavalieri si contendono il blasone di“Paladino Estense”.

dal dalCOMUNEFuori

COMUNEFuori

7

Comune 0734.631443Biblioteca Comunale 0734.632887Guardia Medica 0734.962573Croce Rossa Grottazzolina 0734.632495

Farmacia Valori 0734.632613Parrocchia 0734.631442Teatro Comunale E. Novelli 0734.632772

Scrigno di storia e perle da scoprire Grottazzoli-na offre nel corso dell’anno diversi appunta-menti in cui rivalutare le proprie origini, ricordarele tradizioni, non dimenticare le proprie usanze eproporre alla comunità tutta occasioni di incontroe crescita culturale: la stagione di prosa del Tea-tro Novelli con scelte artistiche pensate e rivoltea tutte le fasce d’età, la festa della Beata Verginedel Perpetuo Soccorso con l’attesissimo spetta-colo pirotecnico, la rievocazione storica del 1200“I Giorni di Azzolino”, la festa in località Papa Gio-vanni XXIII, il Concorso Fotografico “Genti e Pae-si”, e tutte le manifestazioni sportive e parroc-chiali. Non appena terminata una manifestazionei comitati, le associazioni ed i gruppi organizzato-ri ricominciano con entusiasmo a lavorare perl’edizione successiva. Ecco perché Grottazzolinacontinua negli anni ad essere un punto di ritrovonon solo per il territorio circostante.Laboriosa e da sempre intraprendente Grottaz-zolina può contare su numerose associazionidi volontariato che rappresentano una forza pro-pulsiva per la cittadina e un valore aggiuntonotevole. Costituite a partire dal XIX secolo, dicaratte socio-culturale, e con il passare deglianni si sono consolidate e moltiplicate (CorpoBandistico “F. Graziani” Città di Grottazzolinaattivo dal 1883). Dallo sport alla cultura, dall’as-sistenza alla tradizione locale, queste realtàhanno il pregio di saper aggregare e coinvolge-

re tutte le fasce d’età a tal punto da essere orgo-glioso modello a livello regionale e nazionale. Ilturismo da qualche tempo sta diventando una“vocazione” da sviluppare concretamente conazioni specifiche di coordinamento con gli altriComuni ed altre realtà italiane ed estere. Dall’in-tenzione di accrescersi e migliorarsi, ad esem-pio è nato per la rievocazione storica del 1200 “IGiorni di Azzolino”, un legame con la città diEste, sede della Famiglia Marchionale di Ferra-ra, il cui palio, il più antico del mondo (1279) èintitolato al grande personaggio protagonistadella suddetta manifestazione. Insieme poi allacittà ungherese di Varpalota, Grottazzolina hainstaurato un gemellaggio da condividere pergettare le basi di una nuova tipologia di turismointeso come processo di cambiamento, con ilquale trasformare un “paese” in luogo ideale perla promozione dell’arte, della cultura, dei prodot-ti tipici e del paesaggio, unico ed irripetibile.Il recupero fedele della propria storia, è stato unlavoro che ha anticipato l'esigenza moderna del-la ri-scoperta e della valorizzazione della propriaidentità che non è più conosciuta e conservatasolo per i propri cittadini, ma superando le muraurbane si racconta al mondo.Lo spirito di appartenenza alla comunità e la spi-cata forza aggregativa fanno di Grottazzolina, unpunto di riferimento per il territorio e una realtàdiversa dal comune!

Comunità/Un paese aperto all’Europa

La voglia di stare insiemeAppuntamentiGennaio - Festa Sant’Antonio AbateCentro storico1ª settimana di Maggio - Festa localitàPapa Giovanni XXIII1ª settimana di Giugno - Festa della BeataVergine del Perpetuo SoccorsoLuglio - Festa della Birra - Piazza Umberto I1ª settimana di Agosto - Rievocazione storicadel 1200 “I Giorni di Azzolino”Ottobre - Concorso fotografico “Genti e Paesi”

Beata Vergine del Perpetuo SoccorsoLa devozione verso la Beata Vergine del PerpetuoSoccorso sembra avere la sua origine intorno agliinizi del ‘700, quando i cittadini, profondamentecolpiti da un’immagine della Vergine delle Graziene commissionarono una copia.La tradizione vuole che l’immagine sacra della Ver-gine venga traslata il sabato con i suoi Ex Votodalla Chiesa di S. Giovanni Battista alla ChiesaParrocchiale del SS. Sacramento per poi tornare illunedì accompagnata dai suoi devoti.

Gemellaggi, associazioni, comitati, feste per tutti i gusti e tutte le età

FOCUSAzzo D’Este eGrottazzolina

Raffigurazione di Azzo VII - XIII sec.

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