Frattura, dammi il 5!

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CAMPOBASSO Marciapiedi e strade rotte, il dramma della città capoluogo A PAG. 7 REGIONE Maggioranza senza programma E si pensa solo a quanto avutosi nel passato A PAG. 2 ISERNIA Brasiello vince al fotofinish evitando il pericolo ballottaggio A PAG. 9 GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 1 - GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Il Tapiro del giorno lo diamo al presi- dente della Regione Paolo Di Laura Frattura. Ancora non è possibile anno- tare nulla circa il suo operato come guida della Regione mentre può anno- verare la possibilità di nominare il quinto assessore. Sembra l'unico obiet- tivo che si è posto in queste prime setti- mane del suo operare. Eppure, non più tardi di qualche mese fa, era stato uno dei più convinti assertori della necessità di ridurre i costi della politica. Ora, però, giunto alla presidenza, ritiene che la Giunta sia da portare a 5 assessori. Un bell'inizio. Il Tapiro del giorno a Paolo Di Laura Frattura L'Oscar del giorno lo diamo a Giu- seppe Larivera. Ha portato a riaprire il dibattito sul sistema del trasporto pub- blico locale proprio mentre la politica non riesce a dare una definizione alla gara d'appalto unica che, pure, è a ga- ranzia della qualità dei servizi e delle corse effettuate. Che, poi, è quello che si attendono gli utenti. Eppure si tratta di un'azienda molisana che potrebbe es- sere garante di un sistema di trasporto pubblico forte e coerente capace di se- guire le indicazioni che si possono leg- gere dalle programmazioni più avan- zate. L’Oscar del giorno a Giuseppe Larivera

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Quotidiano - 30 maggio 2013

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Page 1: Frattura, dammi il 5!

CAMPOBASSO

Marciapiedie strade rotte,il drammadella cittàcapoluogo

A PAG. 7

REGIONE

Maggioranzasenza programmaE si pensa soloa quanto avutosinel passato

A PAG. 2

ISERNIA

Brasiello vinceal fotofinishevitandoil pericoloballottaggio

A PAG. 9

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 1 - GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Il Tapiro del giorno lo diamo al presi-dente della Regione Paolo Di LauraFrattura. Ancora non è possibile anno-tare nulla circa il suo operato comeguida della Regione mentre può anno-verare la possibilità di nominare ilquinto assessore. Sembra l'unico obiet-tivo che si è posto in queste prime setti-mane del suo operare. Eppure, non piùtardi di qualche mese fa, era stato unodei più convinti assertori della necessitàdi ridurre i costi della politica. Ora, però,giunto alla presidenza, ritiene che laGiunta sia da portare a 5 assessori. Unbell'inizio.

Il Tapiro del giornoa Paolo Di Laura Frattura

L'Oscar del giorno lo diamo a Giu-seppe Larivera. Ha portato a riaprire ildibattito sul sistema del trasporto pub-blico locale proprio mentre la politicanon riesce a dare una definizione allagara d'appalto unica che, pure, è a ga-ranzia della qualità dei servizi e dellecorse effettuate. Che, poi, è quello che siattendono gli utenti. Eppure si tratta diun'azienda molisana che potrebbe es-sere garante di un sistema di trasportopubblico forte e coerente capace di se-guire le indicazioni che si possono leg-gere dalle programmazioni più avan-zate.

L’Oscar del giornoa Giuseppe Larivera

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L’Assessore Michele Petraroia, su richiesta delle orga-nizzazioni sindacali di categoria, questa mattina ha in-contrato il management e i lavoratori dello Zuccherificiodel Molise per discutere il futuro di una delle più impor-tanti aziende della regione. I sindacati hanno espressoalcune preoccupazioni soprattutto in relazione al bandoper la vendita dell’azienda e alla situazione dei lavoratoriavventizi che rischiano di fare un numero ridotto di gior-

nate lavorative durante l’anno. L’Assessore VittorinoFacciolla ha sottolineato che l’impegno della Regione

Molise potrà essere maggiormente incisivo in pro-spettiva futura, considerato l’imminente avvio

della campagna saccarifera. “Appare evi-dente che quest’anno dovremo affidarci alla

nuova società che gestisce lo Zuccherificio delMolise – ha precisato l’Assessore alle politiche

agricole – la quale, sicuramente, dovrà operare inmaniera corretta garantendo al contempo

spese in economia”. “Resta inteso – ha pro-seguito l’Assessore regionale Facciolla –

che nel prossimo PSR si potranno prevederemisure che aiutino la filiera saccarifera”. A spie-gare la situazione della newco, nata lo scorsoanno per salvare lo zuccherificio, è stato Bruno

Feligini, procuratore speciale della nuovaazienda, che ha spiegato come lo Zucche-

rificio, ormai prossimo al falli-mento, sia stato risanato tantoche il primo anno di attività èstato chiuso in attivo.

Per quanto riguarda, invece, la questione avventizi, essaè legata alla riduzione degli ettari coltivati che, allo statoattuale, sono circa 6 mila.

“Servono – ha detto il manager – anche degli accordicon le altre regioni produttrici di barbabietole in quantoforniscono allo stabilimento la gran parte della materiaprima lavorata”. Bruno Feligini ha anche tenuto a preci-sare che la società che, da circa un anno, sta gestendo lostabilimento ha pagato tutti gli stipendi reinvestendo gliutili nella messa in sicurezza degli impianti.

Della società olandese, che ha dimostrato il proprio in-teresse verso lo stabilimento saccarifero di Termoli, haparlato dettagliatamente l’amministratore delegato Al-berto Alfieri. Il manager ha affermato che l’interesse èreale ma che per concretizzare l’acquisto dello stabili-mento occorrerà che gli impianti continuino a funzionare:sarà, quindi, indispensabile programmare la prossimacampagna saccarifera rassicurando anche gli agricoltori,considerato che, negli ultimi anni, c’è stato un calo nellaproduzione che è legato proprio alle incertezze del set-tore. “Il nostro compito – ha affermato l’Assessore re-gionale al Lavoro Michele Petraroia – rispettoso di tutti isoggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nelle problema-tiche dello Zuccherificio, è salvaguardare un patrimoniobieticolo – saccarifero di grande rilevanza per l’economiaregionale”.

A breve sarà convocato anche un altro tavolo tecnicoche, oltre ai rappresentanti sindacali e all’azienda, saràallargato anche alle organizzazioni del settore agricolo,parte fondamentale della filiera.

Il dibattito sulle linee programmatiche del presidentedella giunta regionale non è stato mai così misero e su-perficiale.

Gli annali dei resoconti, a rileggerli, danno la misuradi quanto improbabili sono appare le dichiarazioni diFrattura ad un uditorio approssimato e tutt’altro che in-cline a considerare fattibili le innovazioni programma-tiche e organizzative che, qua e là, nelle oltre 20 car-telle lette al consiglio, sono state esposte. Critiche aFrattura sono venute dalle minoranze, seppure addol-cite da un falso fair-play, al punto da apparire più inci-sive e penetranti quelle di taluni consiglieri di maggio-ranza (Totaro e Lattanzio in particolare).

Ma tutto l’insieme è da valutare con estrema cautelasulla possibilità che il confronto tra le parti possa dareun qualche contributo critico interessante in futuro.Clima tutt’altro che favorevole ad una gestione piana escorrevole che il presidente, nel corso della replicaconclusiva, ha alimentato con una serie di puntualizza-zioni che hanno definito la preminenza della sua per-sonalità “governativa” su tutte le altre. Puntualizzazioniche però hanno svelato un’evidente preoccupazione làdove il nervo scoperto di un suo eventuale conflittod’interesse dovesse essere toccato dall’approfondi-mento dei dati e delle notizie date da Sergio Rizzo sulCorriere della Sera del 14 maggio scorso. Secca la rifles-sione di Frattura al riguardo: “ Se ci sarà una virgola sulmio conflitto d’interesse sono d’accordo a riconoscerel’errore e pronto alle dimissioni”. Il che non aiuta lui ela maggioranza a stare in piedi con la pienezza delleenergie e delle volontà politiche e amministrative ne-cessarie per dare una mano al Molise a riprendersi.Secche tutte le altre valutazioni di Frattura sui conte-nuti del dibattito a riprova che manca totalmente il gu-sto della dialettica e dell’approfondimento, a vantaggiodi un decisionismo verticistico e autoreferenziale.

Dal dibattito è venuto fuori ben poco essendo statoabborracciato e nervoso, tale da indurre il presidenteFrattura ad esternare non poca delusione per l’assenzadi contenuti, di proposte e suggerimenti. Dibattito alquale ha voluto dare il proprio sigillo in questi termini:“La sanità? Non autorizzerò mai il taglio riferito al per-sonale; L’autostrada? Non mi renderò responsabiledi 30 milioni di euro che dovremmo riconoscereal promotore se non si realizzasse; L’alta ve-locità? E’ con i collegamenti con Napoli eRoma che si realizza; L’aeroporto? Non cisono i presupposti finanziari per tenere inpiedi una simile struttura; L’ambiente?Pensavo di essere stato esaustivo, ma cosìevidentemente non è stato: per l’eolico cisarà una nuova programmazione cheparte dall’analisi del territorio; La ma-croregione? Non mi appassiona se dob-biamo decretare la chiusura ammini-strativa del Molise, ci siamo candidatiper tenere in piedi il Molise non perchiuderlo (livore a parte di Petraroiache sta da tutt’altra parte –ndr); La ven-dita delle sedi regionali di Roma e Bru-xelles? Sono entrambe pignorate per nonaver onorato i debiti; La legge sull’editoria? Rimane unatto confermato così come avevamo preso impegno; Lacittadella della salute? La sanità è pubblica e rimarràpubblica anche se non siamo contro l’integrazione pub-blico-privato; La ricostruzione post-terremoto? Sonosenza parole: solo sulla verità dei fatti si costruisce,anche se su posizioni diverse (chiaro, lapalissiano, ilcontrasto con Peppe Giarrusso responsabile dell’Agen-zia per la ricostruzione); La sede regionale a Campo-basso? Dati alla mano, paghiamo 2 milioni di euro al-l’anno di fitti per cui ci sarà un bando di leasing in

costruendo in un area a Selvapiana(terreni privati? –ndr)”. Come dire: butto a mare lescelte concordate con l’amministrazione comunale chevanno da tutt’altra parte in direzione della valorizza-zione del centro murattiano, il bando internazionaleper la progettazione (la famosa roadmap) e l’area cor-rispondente all’ex campo sportivo Romagnoli di pro-prietà regionale (pagata 6 miliardi di lire al comune diCampobasso nel 1986). Improntitudine amministrativae politica.

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Linee programmatiche del governo di centrosinistra pretenziose e senza contraddittorio

Zuccherificio, spiragliper il futuro aziendale

Clima tutt’altro che favorevole ad una gestione piana e scorrevole

La delusione ha pervaso il consiglioe ha fatto arrabbiare Frattura

L’incontro. In sede regionale

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CAMPOBASSO. Dopo la bocciatura della mozione del centrodestra in Consiglio re-gionale, che chiedeva il mantenimento della legge approvata dalla stessa assise il 1ottobre 2012 con la quale si procedeva alla riduzione dei consiglieri da 30 a 20 e aprevedere 4 assessorati, si è data via libera alla manovra che il centrosinistra sta per-vicacemente portando avanti di aumentare a cinque gli assessorati.

Questo, per consentire l'entrata in Giunta di Vincenzo Cotugno, di Rialzati Molise,rimasto fuori dopo la decisione del presidente Frattura di garantire all'Udeur di Vin-cenzo Niro di avere la presidenza del Consiglio sottraendo, di fatto, un posto proprioall'esponente di Patriciello.

Eppure erano stati anche i consiglieri del centrosinistra, ad ottobre 2012, a sotto-lineare la necessità dei tagli. Così, Vincenzo Niro: "E al di là del dovere giuridica-mente imposto dalla normativa statale a tutte le Regioni, la proposta in discussionenon può che trovarci assolutamente concordi nel rispondere sì ad un dovere ma an-che per dare corso ad una nostra precisa volontà di concorrere a quel piano generaledi ristrutturazione politico-istituzionale che sta interessando l’intera impalcaturastatale italiana nell’ottica, nell’obiettivo primario, di giungere al contenimento della

spesa pubblica". Sulla stessa linea il Pd con DaniloLeva. " Dobbiamo ridurre il numero degli Assessori edobbiamo ridurre anche i costi della politica, congrande serenità dobbiamo fare quello e quello, ridurre ilnumero dei Consiglieri e ridurre allo stesso tempo i costidella politica. Lo dobbiamo fare con serietà, con imme-diatezza e con senso di responsabilità perché questa èuna fase che poi riguarda tutti". E duro anche CristianoDi Pietro dell'Italia dei valori: "Oggi con lo

scandalo scoppiato nelle vari Regioni di “Batman” e “Superman”, come li chiamanoi giornalisti,

noi dobbiamo dare l’esempio che siamo dei “Robin Hood”, uso anche io un terminegiornalistico, dobbiamo iniziare un percorso che ci porti a cambiare drasticamentel’architettura della nostra Regione". Oggi, però, tutti pronti a dimenticare la bontà preelettorale delle loro dichiarazioni e pensare, invece, allegramente a portare il numerodegli assessori regionali a cinque. Una brutta pagina della storia politica molisana.

CAMPOBASSO. "Come mai le opinioni di oggi sonocosì distanti da quelle di ieri? Cosa è cambiato rispetto

ad allora? Non c’è più la necessità, come tuonavanella scorsa legislatura il vicepresidente Petraroia, di

‘lanciare un segnale forte e concreto ai molisani’?L’austerità e la sobrietà della politica e delle Isti-

tuzioni non sono più valori da difendere a tuttii costi, anche a colpi di referendum?”.

Così Nicola Cavaliere consigliere regio-nale del Pdl in merito alla retromarcia fattadal centrosinistra sulla questione del nu-mero degli assessori che saliranno a cin-que.“L’allargamento della Giunta è diventatoimprovvisamente un semplice dettaglio tec-nico, un sacrificio economico che il Molise

e i molisani possono e devono sostenereper un presunto bene comune. E’ bastata

un’elezione, sono bastate solo poche settimane a trasfor-mare l’intransigenza di un centrosinistra perennementesulle barricate in un centrosinistra da salotto, capace dichiudere gli occhi davanti a quello che solo un anno primasarebbe stato definito come un incredibile scandalo”.“Tutto ciò fa purtroppo parte di un doppiopesismo tipicodi una cultura politica che spesso modifica la verità se-condo le convenienze”.

“Ma noi - conclude Cavaliere - non vogliamo certo emu-lare il centrosinistra e cambiare abito al cambio di sta-gione. Eravamo, siamo e saremo responsabili e concreti,ponendo l’interesse del Molise al di sopra di qualsiasispeculazione politica in stile lite di condominio. Per questochiedo, con il massimo della serenità, al Presidente Frat-tura di fermarsi un attimo a riflettere. Prima che talunescelte della maggioranza mettano in seria difficoltà l’im-magine e il futuro della nostra Regione”.

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30 maggio 2013

Il fatto. Nel 2012 si plaudiva alla riduzione a quattro

Alle ortiche i tagli dovuti per contrarre le spese della politica

Il centrosinistra puntaal quinto assessoredimenticando il passato

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Il fatto.Il sistema delle Postepresenta non pochi buchisul territorio regionaleLa denuncia della Cisl

CAMPOBASSO. La questione Poste re-sta sempre in alto mare. "Da parte delladirigenza, purtroppo, non s’intravede al-cuna volontà di voler affrontare tali cri-ticità per avviarle a soluzione". Lo so-stiene la Cisl che da tempo sottolinea ledifficoltà del sistema. "Nonostante laconstatazione dello stato di graduale di-sagio in cui versano i Servizi di Sportel-leria e Recapito e il preoccupante, pro-gressivo, scadimento della qualità delservizio nell’intero territorio regionaleche avvalora una situazione ormai strut-turalmente di emergenza in fase di asso-luta, irreversibile deriva. E soprattuttoper alcune materie (mancata correspon-sione d’indennità, missioni, uso delmezzo pro prio, straordinari e non ancheper il malvezzo ormai consolidato nellemodalità di erogazione o di non eroga-zione delle ferie — d’ufficio, 3/4 giorni almese, estive, pregresse, ecc. -) saremo

costretti – afferma Antonio D’Alessandro-.Su investimenti mancati e mai pro-grammati, bloccati per strumenti di la-voro, infrastrutture, Formazione, Am-biente Sicurezza, e di qualunque altraattività oltre alla razionalizzazione, cherappresentano solamente un goffo emaldestro tentativo di nascondere le dif-ficoltà. Forse, nello sforzo di compensare,continua a risparmiare su diritti e tuteledei lavoratori.

Infatti, la nostra dirigenza sul Territo-rio, ormai stanca e con evidente incapa-cità di predisporre progetti e azioni teseal rilancio e allo sviluppo delle Poste inMolise, - insiste Antonio D’Alessandro -, con troppa disattenzione continua a ri-servare un distacco con i lavoratori.

Il graduale esaurimento della spintapropulsiva dei servizi finanziari e l’as-senza d’innovazioni di prodotto, per farfronte alle forti propulsioni competitive

che provengono dal Mercato, sommataagli effetti inconfutabili di una crisi eco-nomica che ancora non ha esaurito il suocorso e continua a scaricare sul lavoro,sulle imprese e sui cittadi ni, seri pro-blemi.

Le considerazioni e le analisi della Cisl– precisa Antonio D’Alessandro -, si pon-gono al centro del più ampio dibattitoistituzionale sulle questioni della ri-forma delle politiche sociali (sistemapensionistico, cuneo fiscale e quozientefamiliare, ammortizzatori) per risolverele tensioni che si scaricano PIL.

Purtroppo, nonostante varie occasioniil Sindacato SLP-CISL ha segnala lo unostato di allarme che vede i lavoratori mo-lisani “avvitati su se stessi” stressati estremati da ritmi lavorativi forsennati eda un continuo, insopportabile, pressingcommerciale finalizza to al raggiungi-mento degli obiettivi (annuali, quadri-

mestrali, a campagna, a gara fra Filiali edi Filiale, D-day e chi più ne ha più nemetta), KPI per Ferie e tempi di attesa(minimi e massimi) della clientela.

A tutto ciò si sommano le difficili con-dizioni di lavoro degli operatori dellaSportelleria (compresi i Quadri, DUP,Commerciali) per effetto delle ormai in-sostenibili carenze di perso nale a causadella mancata copertura del turn over(esodi, pensionamenti, passaggi ad altrisettori: Commerciali e Responsabili DUP,Monoperatori, cluster B, A2 ecc).

Neanche alla presenza di un quadrocosì deso lante – chiude Antonio D’Ales-sandro - si nota un risveglio da quel tor-pore in cui sembra avvolto la nostra Di-rigenza aziendale che, oltre a rimanereassente, sorda e distratta evi denzia unasorta di atteggiamento arrogante senzarendersi conto della qualità offerta allaclientela molisana.

CAMPOBASSO. Ci saranno anche ivertici dei dirigenti della ColdirettiMolise, oggi a Bruxelles, per la pre-sentazione del primo Dossier sui pro-dotti alimentari a basso costo, “I rischidei cibi low cost”, dai quali l’Europa cideve difendere. Alla manifestazione,che si terrà in occasione del Foruminternazionale “Più Europa, più poli-tica agricola”, sull’importanza di valo-rizzare l’agricoltura europea per ga-rantire la sicurezza ambientale ealimentare dei cittadini, in vista dellariforma della Politica Agricola Co-mune (PAC), parteciperanno i Presi-denti Coldiretti Regionale e provin-ciale di Isernia, Vittorio Sallustio eGiovanni Monaco, ed il Direttore Re-gionale, Roberto Scano.

Con un aumento record del 9 percento nell’ultimo anno – evidenziano iDirigenti della Coldiretti Molise - cisono oltre sei famiglie italiane su dieci(62,3 per cento) che hanno tagliatoquantità e qualità degli alimenti, privi-legiando nell’acquisto prodotti offertispesso a prezzi troppo bassi per es-

sere sinceri, che rischiano di avereun impatto sulla salute.

Di fronte ad una escalation ditruffe ed inganni sul cibo favoritadalla crisi, Coldiretti sostiene che èimportante investire sull’agricolturaeuropea, anche per assicurare ciboin quantità e qualità adeguata alleesigenze dei cittadini. L’obiettivo delDossier “I rischi del cibo low cost” èquello di far conoscere quali sono itrucchi che consentono di produrrecibo a prezzi stracciati, ma soprat-tutto quali rischi si corrono e comedifendersi nell’acquisto delle diversetipologie di alimenti che finiscono nelpiatto, con la mappa dei pericoli nelpiatto e numerosi esempi concreti diprodotti che saranno esposti ed illu-strati per l’occasione con il supportodi esperti.

E’ di questi giorni, ricordano ancorai Dirigenti Coldiretti Molise, il blitzdella Guardia Forestale in Provincia diIsernia, che ha individuato un caseifi-cio che spacciava per prodotto madein italy le mozzarelle fatte con latte

tedesco. Nel pieno delle trattative peril rinnovo della Politica Agricola Co-munitaria (PAC), la Coldiretti Moliseribadisce la determinazione a difen-dere i diritti degli agricoltori Molisanied Italiani, insieme a quelli di tutti iconsumatori.

E’ Tempo di agire!

La manifestazione. Sono le derrate alimentari a tenere deste le cronache

Timori anche dopo il blitz della Finanzain un caseificio in provincia di Isernia

La Coldiretti è preoccupataper i prodotti a basso costo

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30 maggio 2013

Titolo basso, in prima pagina del Corriere della Sera,per i nuovi gestori della cosa pubblica regionale pre-sentati, raccontanti e commentanti, in chiave critica, daSergio Rizzo. Cose note ai più nel Molise, ma tenute sa-pientemente ai margini della cronaca locale impegnataa massacrare Michele Iorio in evidente fase calante, an-corché dedita e dedicata ai rinnovatori, ai moralisti, aiduri e puri del falso e infingardo centrosinistra by Frat-tura, contrabbandato quale leva per rialzare il Molisedalla polvere del malcostume (politico e amministra-tivo) in cui era caduto, con l’aggiunta di particolari at-tenzioni degli inquirenti e dei tribunali.

Il più letto e diffuso quotidiano nazionale ha riequi-librato il diritto di cronaca che la stessa testata avevalargamente utilizzato per mettere alle corde Michele Io-rio, dando della nuova giunta un profilo incardinato adalcuni aspetti societari e parentelari del neogoverna-tore che paiono interferiscano nella planimetria regio-nale rendendo nulli i proclami di novità e trasparenzadi cui è stata infarcita la campagna elettorale del 24 e25 febbraio scorsi.

Sul Corriere della Sera sono stati esposti eventi, fattie circostanze che ripropongono il lato affaristico dellapolitica, e abbassano notevolmente la soglia della mo-rale (politica), confermando il detto che di notte tutti igatti sono grigi.

La notte molisana è lunga, e in essa si sono consu-mate e si consumano le peggiori nefandezze politico-

strumentali-affaristiche-parentelari fatte poi abil-mente passare per quisquilie e pinzellacchere. IlCorriere della Sera ha voluto e saputo illuminareparte della notte molisana per mettere di nuovo ilMolise sotto la lente d’ingrandimento, realtà regio-nale in cui l’ambiente è sotto attacco dei tycoondell’eolico e del fotovoltaico, la corruzione dilaga,la pubblica amministrazione non funziona, e gliapparati politici succhiano risorse e i conti inbanca si gonfiano. Un Molise in cui, per non cam-biare niente, è stato fatto credere che tutto sarebbecambiato.

Le parentele, gli intrecci societari, i nomi e i pre-stanomi che formerebbero il substrato organizza-tivo del nuovo esecutivo regionale messo in bellacopia da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera del 14maggio indurrebbero ancora una volta a ritenereche la corsa al potere ha un solo scopo: arricchire sestessi e i propri sodali.

Naturalmente impoverendo il Molise, e mortifi-cando i molisani onesti. Una corsa senza scrupoli nériguardi, soprattutto nei confronti dei cittadini e de-gli elettori. Corsa che questa testata ha messo in evi-denza con largo anticipo rispetto all’esito delle urneelettorali. Ma era predisposto che Iorio cadesse eFrattura salisse sul proscenio politico regionale, no-nostante i pesi che trascina.

Dardo

Ha fatto discutere l’analisi su Il Corriere della Sera

Siamo sempre gli stessi!

CAMPOBASSO. Le piccole uni-versità, tra le quali quella del Mo-lise, stanno soffrendo e non pocoin questi anni a causa di una seriedi leggi a livello nazionale che neriduce drasticamente la possibi-lità di crescere sul piano qualita-tivo.

A subire meno danni dai prov-vedimenti sono, come al solito, igrandi atenei con esuberanza didocenti ed elevato turnover: piùsemplice per loro fare fronte aipropri programmi didattici e su-perare questo triennio di soffe-renza, mentre nelle piccole uni-versità i pochi docenti presentinon saranno in grado, per via

dell’inesistente turnover, di assi-curare una didattica a norma ol-tre avere ben scarse prospettivedi crescita programmata. Viene dachiedersi se la politica sia consa-pevole di ciò o se invece ci si trovidi fronte ad una cinica e dannosascelta messa in atto per ridurrecon modalità capestro il pur rile-vante numero di università che,non può non constatarsi, costitui-scono un sistema apparente-mente a crescita indefinita pernumero di sedi, di docenti edaspiranti tali.

Piuttosto problemi di significa-tività scientifica e didattica sareb-bero forse da individuare nelle

innumerevoli, costose colonie deimegatenei (spesso funzionali,queste, solo alla proliferazione dicorsi e docenti fine a se stessa);non può, invece, non darsi sup-porto a realtà efficienti dal puntodi vista scientifico-didattico e,perché no, con appropriata dislo-cazione geografica, capaci di at-trarre, anche se giovani, risorse esoddisfare la utenza.

Ed allora c'è la necessità chel'intera classe politica molisanasappia fare quadrato intorno al-l'Unimol per salvaguardare unastruttura universitaria che, pure,nelle sue difficoltà e nelle suecontraddizioni ha dato molto al

territorio molisano e, soprattutto,alla città di Campobasso.

Ora va scongiurato il pericoloinsito nelle leggi approvate cherischiano di portare ad una de-sertificazione culturale nel mo-mento in cui verrebbero a man-care le piccole università comequella del Molise. Un conto è rior-dinare le gemmazioni territoriali,un altro è il pensare solo a ta-gliare. La classe politica molisanadeve ritrovarsi intorno ad un pro-gramma capace di rilanciare il si-stema universitario in termini diqualità e di presenza come la vol-lero quanti si batterono negli anniper la sua nascita.

Università, la Regione intervengaIl timore. Nessun segnale dall’istituzione verso l’Unimol

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CAMPOBASSO. Che fine ha fatto la diffida degliavvocati Angelo Cima e Pietro Colucci, di Campo-basso in merito all'illegittimità dei dossi artificialidisseminati in città? Al momento non c'è traccia dirisposta da parte del Comune rispetto alla diffidasulla condizione dei manufatti stradali.

Questo il testo della lettera che è stata inviata alSindaco: "Nell’area urbana di Campobasso sonostati posizionati numerosi dossi artificiali nonprefabbricati; che l’art. 179 del D.P.R. 16.12.1992, n.495, “Regolamento di esecuzione e di attuazionedel codice della strada”, stabilisce, con riferimentoall’art. 42 del D.Lgs. n. 285/92: “sulle strade dovevige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50Km/h si possono adottare dossi artificiali eviden-ziati medianti zebrature gialle o nere parallelealla direzione di marcia, di larghezza uguale siaper i segni che per gli intervalli visibili sia digiorno che di notte.

I dossi artificiali possono essere posti in operasolo su strade residenziali, nei parchi pubblici eprivati, nei residences, ecc.; possono essere in-stallati in serie e devono essere presegnalati. Neè vietato l'impiego sulle strade che costituisconoitinerari preferenziali dei veicoli normalmenteimpiegati per servizi di soccorso o di pronto inter-vento.

I dossi di cui al comma 4, sono costituiti da ele-menti in rilievo prefabbricati o da ondulazionidella pavimentazione a profilo convesso. In fun-zione dei limiti di velocità vigenti sulla strada in-teressata hanno le seguenti dimensioni:

a) per limiti di velocità pari od inferiori a 50Km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezzanon superiore a 3 cm;

b) per limiti di velocità pari o inferiori a 40Km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezzanon superiore a 5 cm;

c) per limiti di velocità pari o inferiori a 30 Km/hlarghezza non inferiore a 120 cm e altezza non su-periore a 7 cm. I tipi a) e b) devono essere realiz-zati in elementi modulari in gomma o materialeplastico, il tipo c) può essere realizzato anche inconglomerato. Nella zona interessata dai dossi de-vono essere adottate idonee misure per l'allonta-namento delle acque. Nelle installazioni in serie ladistanza tra i rallentatori di cui al comma 4, deveessere compresa tra 20 e 100 m a seconda dellasezione adottata”;

che non sembra, invero, che i predetti disposi-tivi, talvolta denominati “attraversamenti pedonalirialzati” (questi ultimi non specificamente previstidal codice della strada) siano conformi, per mi-

sure e modalità di realizzazione, a quanto pre-scritto dalla norma:

in particolare, non sono stati realizzati con tec-niche “definitive”, utilizzando materiali a croma-tura diversa, ma solo vernice, per cui le zebraturegialle e nero, solo occasionalmente oggetto dellanecessaria manutenzione, non sono quasi mai vi-sibili;

sono in gran parte in rovina;che sono stati collocati, in violazione del comma

quinto del regolamento, anche sugli itinerari deiveicoli adibiti a mezzi di soccorso, come ad esem-pio presso la stazione dei Vigili del Fuoco di viaSant’Antonio dei Lazzari;

che in molti casi il presegnalamento è del tuttoinadeguato (come in via Nobile ed in via Hercula-nea, ove è indicato l’attraversamento pedonale,ma non il piano stradale rialzato);

che la situazione è fonte, soprattutto nelle orenotturne, di potenziali pericoli per gli automobili-sti e, soprattutto, per i motociclisti;

che la direttiva ministeriale del 24 ottobre 2000impone agli Enti proprietari delle strade di evitareche tali opere costituiscano pericolo per la circo-lazione. Per questo chiedevano agli amministra-tori di palazzo San Giorgio di verificare la rispon-denza dei dossi artificiali alle disposizioni di legge,onde evitare possibili rischi per l’incolumità dellepersone. Puntuale, invece, solo il silenzio.

Ieri pomeriggio, presso il Sagrato del Santua-rio Santa Maria del Monte a Campobasso, si ètenuta la Benedizione del nuovo automezzo ac-quistato dal Comitato Regionale della CroceRossa del Molise per le esigenze dei volontaridel posto. All’evento ha preso parte il PresidenteRegionale CRI Molise, professoressa Maria Vi-tale, il Presidente Provinciale, dottor Pino Ala-bastro.

A seguire, alle ore 18.30, presso la sala Confe-renze dell’Agenzia Regionale di Protezione Ci-vile, si è tenuto l’incontro studio sulla Storiadella Croce Rossa Italiana, promosso dal Comi-tato Provinciale della Croce Rossa di Campo-basso.

L’evento.

Croce Rossa,benedetto il nuovoautomezzo

Campobasso

CAMPOBASSO. Si è tenuto presso i locali del Centro diSalute Mentale di Campobasso un incontro sollecitatodalle associazioni degli utenti e dei familiari. L’iniziativa,seppur organizzata a stretto giro, ha riscontrato un note-vole successo, circa 100 i partecipanti. Un tema sentito etroppo spesso, anche in passato, non adeguatamente con-siderato se non all’interno del circuito.

Sul tavolo ci sono state una serie di proposte concreteche hanno riguardato le borse lavoro per gli utenti psi-chiatrici, l’organizzazione del servizio a livello intercitta-dino, la costruzione di gruppi appartamento dedicati. Intanti hanno fatto una considerazione precisa: è in mo-menti storici precisi della nostra società, con la crisi di si-stema che sta colpendo l’economia nazionale eregionale, che le associazioni, le cooperative ed i volontaripossono far valere il loro contributo.

Tutelare le persone che hanno una malattia mentale, egarantirgli almeno un accesso ad esperienze lavorative

anche saltuarie non può non essere più una priorità pertutti. Nell’incontro tra i familiari e gli utenti c’è stataampia convergenza sul tema dei gruppi appartamento.

La realizzazione di strutture psico-geriatriche è previ-sta in regione da ormai quasi quarant’anni, e non è piùrinviabile a detta dei partecipanti.

Da questo confronto è scaturita forte l’esigenza di rin-vigorire e ritrovare la centralità di ruolo dell’associazioni-smo che, coadiuvando i servizi pubblici di psichiatria,potrà rivendicare a gran voce i diritti di persone svantag-giate che spesso sono vittime dello stigma generalizzato.Tra le altre proposte, le associazioni hanno avanzato l’ipo-tesi di chiedere alle istituzioni, Regione e Comune nellospecifico, l’indizione di Consigli tematici sulla SaluteMentale. Inoltre è stato deciso dai partecipanti che questiincontri dovranno ripetersi con cadenza periodica, cosìda poter comunicare tra gli operatori della Salute Mentalee poter conoscere tutte le proposte portate avanti.

Il punto. Nessuna risposta dal Comune sugli interrogativi posti da due avvocati

Il fatto. Dopo un incontro tra gli iscritti per fare il punto della situazione

Salute mentale, l’associazionechiede un Consiglio monotematico

Dossi artificiali, pericolosie fuori dalle norme stradali

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Strade e marciapiedi, in particolare, stanno andando infrantumi: si sbriciolano; e Campobasso

aggiunge altra miseria estetica ai danni procurati dauno sviluppo edilizio caotico e da una assurda, violenta, ir-razionale campagna cartellonistica che occlude alla vistale poche immagini panoramiche.

Il tutto per racimolare soldi che poi finiscono nel calde-rone degli sprechi. L’insieme che ne viene fuori determinaun ulteriore abbassamento della qualità della vita, con ipedoni e gli automobilisti e tutto il sistema della mobilitàin chiara crisi di razionalità.

Campobasso conta circa 500 chilometri di strade comu-nali (urbane ed extraurbane), molte delle quali precarie inorigine, altre in evidente deterioramento, altre ancora inprossimità di deteriorarsi. Dinanzi allo spettacolo che s’èvenuto a creare, abbiamo cercato di capire come mai, eperché, l’amministrazione comunale si sia votata al peggiodi sé con pervicace costanza, facendo in modo che dallastagione invernale (neve, pioggia e ghiaccio), emergesseuna città-gruviera (tutta buche, fossi e voragini) e rimangatale, in assenza di una qualsiasi attività di ordinaria manu-tenzione in grado di aggiustare i guasti e di riparare idanni, almeno quelli più vistosi.

Eppure, alla gestione delle strade comunali sappiamoesserci uno dei tecnici più preparati ed accorti che il Co-mune disponga, il quale mai si sognerebbe di mettere lapropria figura di tecnico e di responsabile di un pubblicoservizio a rischio di reputazione, se non fosse costrettodalle circostanze e dalla (ir)responsabilità altrui. Difatti ècosì.

Il tecnico comunale che cura la manutenzione dellestrade e dei marciapiedi e delle piazze cittadini, per tenerliin ordine e a regola d’arte, dispone di uno stanziamento diappena, dicasi appena, 60mila euro.

Importo ridicolo, se rapportato al chilometraggio dellestrade, alla particolarità del clima campobassano, alla in-tensità dei traffico che le strade devono sopportare e aiguasti che devono subire. Per quanti sforzi abbiamo fatto,non siamo riusciti ad individuare chi ha stabilito una postadi bilancio così misera per un servizio di quella vastità.Una mente di quella levatura va assolutamente segnalataalla cittadinanza. Destinare 60mila euro per tenere inesercizio strade, piazze e marciapiedi, equivale a conviverecon le buche, i fossi e le voragini, e farsene una ragione.

Lo abbiamo scritto in altra circostanza, in cui le condi-zioni oggettive di degrado della città hanno mosso critiche

e polemiche. Sarebbe il caso che gli amministratori pro-vassero almeno un briciolo di disagio per ciò che desti-nano ai servizi per i cittadini e per ciò che prendono comeemolumenti. Comportandosi di conseguenza. Togliendocioè a se stessi ciò che serve ai cittadini. Lo faranno mai?

Dardo

730 maggio 2013

Dalla stagione invernale (neve, pioggia e ghiaccio), è emersa una città-gruviera (tutta buche, fossi e voragini)

La presenza forte di don Antonio Pizzi e l’acutezzadel prof. Gianfranco De Benedittis hanno aperto laseconda edizione di Cultura in bancarella, l’inizia-tiva ideata dalla Palladino Company per promuoverela lettura nelle piazze molisane, nel caso specifico inPiazza Municipio a Campobasso. Il sacerdote e poetadialettale di Fossalto è stato il primo a sedersi nel sa-lottino all’aperto all’ombra di Palazzo San Giorgio.Ha presentato il suo ‘Ri Mistere de Corpus Domenea Campobasso’, raccolta di poesie in vernacolo cheraccontano la storia e i carri della tradizione reli-giosa e popolare più importante di Campobasso. Aquattro giorni dall’evento religioso e in prossimitàdella grande festa che trasforma e riempie la città,don Antonio ha lasciato parlare le sue opere, decla-mate da quattro lettrici: dalle sensazioni alle pre-ghiere, dall’interpretazione dei singoli carri, alle at-mosfere dell’evento religioso, uno spaccato di storiache evoca i tempi in cui il Corpus Domini era moltopiù di una festa popolare. Il vero significato del Cor-pus Domini passa soprattutto attraverso la cono-scenza.

Dai Misteri a ‘I castelli di Colletorto’, martedì serasi è svolta la seconda serata di Cultura in bancarella.Nelle vesti di autore - introdotto dalla Presidente

della sezione Molise dell’Istituto Nazionale di Ca-stelli, Onorina Perrella - l’archeologo molisanoGianfranco De Benedittis il quale ha avuto parole dielogio nei confronti di chi lo ha aiutato nell’operaeditoriale, nel progetto di valorizzazione del Castellodi Colletorto, e verso chi ha la forza di promuoverela cultura direttamente tra la gente e cioè non in cir-coli elitari o convegni specifici. “Questo libro – hadetto - è il risultato di una collaborazione proficua.Senza una squadra non si realizza nulla. Sono ve-nuto a presentare il libro in Piazza – ha proseguito- perché la cultura deve entrare nel Corpus Domini,uscire dal sottobosco e comunicare. Corpus Dominideve trovare uno spazio maggiore per la cultura.Ben vengano manifestazioni come questa”.

Le due interessanti serate iniziali saranno seguitedalle altre in programma, fino a venerdì. Ecco cosapropone ancora Cultura in bancarella :

Giovedì 30 maggio ore 19Il collezionista di barbie con Roberto ColellaVenerdì 31 maggio ore 19Le bande musicali molisane dell’800 con Vincenzo

Lombardi“Vierne e State”. Le stagioni del canto rituale con

Franco Miranda

Campobasso si va sbriciolandoL’assurdo è di casa a Palazzo san Giorgio: solo 60mila euro per la manutenzione di 500 chilometri di strade comunali (urbane ed extraurbane)

Corpus Domini deve avereanche lo spazio culturale

Campobasso

Gli eventi organizzati dalla Palladino CompanySarebbe bastato poco. Forse solo i soldi di un gelato.Anche da passeggio, crema e cioccolato, da consu-mare in piedi. Senza il comfort, del tavolino, dell’acquaminerale. E della buona compagnia.Sarebbe bastato avere quei pochi euro per soddisfarela golosità del palato, in una calda giornata di sole; osarebbe stato meglio non cadere nel tranello di quellainfelice battuta; o meglio ancora, usare un po’ di pru-denza, magari quel pizzico di ottimismo che non gua-sta, per cambiare la storia di questa sciagurata guidadella città.Invece, Gino, quel giorno, si lasciò scappare la battutache s’è rivelata subito un clamoroso boomerang. Unboomerang che dopo aver volteggiato l’aria gli è tor-nato addosso. Abbassandone prima i gradimenti, perpoi atterrarlo agli occhi dei campobassani che non loamano più. E che, l’anno scorso, quando si presentòal balcone per il saluto di Corpus Domini, lo coprironodi rumorosi fischi.I “veri” problemi della città di Campobasso non sonostati i pochi soldi che sono mancati per il gelato. I pro-blemi sono stati altri, puntualmente tutti irrisolti. No-nostante una simile disfatta, secondo alcune voci chearrivano dal Palazzo, Gino sarebbe intenzionato a sfi-dare l’impopolarità. Presentandosi all’appuntamentodella primavera dell’anno prossimo. Quando si andràa rinnovare l’attuale amministrazione che perderà,per decreto, anche 8 consiglieri. Che diverranno 32, alposto degli attuali 40. Più il sindaco, naturalmente.Che stando agli umori della piazza, non dovrebbe piùessere Gino. (P.P.P.)

Il flop di Gino:colpa del gelato

A fil di voce

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 1 - GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Il Tapiro del giorno lo diamo al nuovosindaco di Isernia, Luigi Brasiello. Erapartito al comando di una corazzata chesembrava potesse distruggere il poten-ziale elettorale degli altri due sfidanti.Così non è stato ed, anzi, solo per unfilo di schede e a notte fonda ha potutoincamerare l'intera posta in palio. Unavittoria a metà, dunque che la dice lungasulle certezze e aspettative degli elettori.Ora bisognerà valutare il suo operato inuna città che ha tanto bisogno di unanuova e urgente fase progettuale.

Il Tapiro del giornoa Luigi Brasiello

L'Oscar del giorno lo diamo a Gia-como D'Apollonio candidato a sindacodel centrodestra. In poco più di un meseè riuscito a recuperare l'impossibile sulcandidato della coalizione avversariacon tenacia e mantenendo una linearitàe una pacatezza nei suoi interventi chehanno finito con il conquistare non po-chi consensi. Certo, ha dovuto lottareanche sulle macerie della sua stessacoalizione e, alla fine, è stato credibile eapprezzato dagli elettori che, per poco,non lo hanno portato al ballottaggio dalquale, ne siamo certi, sarebbe uscito vit-torioso.

L’Oscar del giornoa Giacomo D’Apollonio

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1130 maggio 2013

ISERNIA. Una vittoria matu-rata sul filo di lana quella diLuigi Brasiello che, pure, alla vi-gilia sembrava dovesse essere ilmattatore delle elezioni comu-nali di Isernia. Un centrodestradilaniato dalle polemiche a se-guito del risultato elettoraledelle regionali, ha visto nascerela candidatura di D'Apolloniosolo all'ultimissimo minuto. Ep-pure, è stato proprio D'Apollo-nio, con una campagna eletto-rale serrata ma dai toni pacati, arecuperare quanto era possibileottenere nel breve volgere di untempo che è andato facendosempre più corto. Nonostante

tutto è riuscito a portare il cen-trosinistra ad attendere l'ultimascheda prima di potere tirare unrespiro di sollievo. Il ballottaggio,infatti, era stato già giudicato pe-ricoloso per il candidato del cen-trosinistra che avrebbe, pure,potuto rimetterci le 'penne'.Oggi, in ogni caso, Brasiello è ilnuovo sindaco di una città cheha la necessità di vedere un im-pegno amministrativo forte e,soprattutto, capace di idee e pro-gettualità. Una città ridotta al-l'osso, con ampie punte di de-grado sociale ed economico chenon può più permettersi il lussodi conoscere altre distrazioni. Il

centrosinistra, nelle passate edi-zioni, non ha dato grandi provedi amministrazione e si sperache anche quella uscita dalleurne non si incanali sul 'copiato'di quelle che l'hanno preceduta.Discorso diverso, invece, a Vena-fro dopo Antonio Sorbo, allaguida di una pattuglia eterogena,è riuscito a sbarazzarsi di MarioPietracupa e delle due famigliepolitiche che c'erano alle spalle:quelle dei Patriciello e degliScarabeo. Si tratta, ora, dimettere in pratica fin da su-bito quanto disegnato nelprogramma presentato aglielettori e di avviare una

nuova fase amministrativacapace di dare risposte con-crete alla gente di Venafrostufa di giochetti e sot-terfugi.

Isernia ha da qualche ora il nuovo sindaco, Luigi Bra-siello sostenuto dal centro sinistra, che, per una manciatadi voti è riuscito ad evitare il ballottaggio. Certa, ormai, an-che la composizione del nuovo Consiglio Comunale chevede assegnati 20 seggi alla maggioranza di centrosinistra,ed 11 alla coalizione di centrodestra guidata da GiacomoD’Apollonio.

Fratelli d’Italia si conferma una solida realtà all’internodel centrodestra, raggiungendo percentuali del 6,40% - trale più alte d’Italia, ed eleggendo 2 consiglieri Pietro PaoloDi Perna ed Eugenio Kniahynicki. Si conferma il trend dicrescita positivo registrato dal partito in tutte le competi-zioni amministrative cui ha partecipato. "Così come giàsuccesso in occasione delle scorse politiche - queste leconsiderazioni del Coordinatore regionale Di Sandro -Fratelli d’Italia registra, anche nel capoluogo pentro, per-centuali tra le più alte a livello nazionale. In un momentoin cui prevale la diffidenza degli elettori verso i partiti a fa-vore delle liste civiche o dei movimenti, raccogliamo unbuon consenso attorno al nostro gruppo. Merito della squa-dra di candidati che si è spesa, in questi giorni di campagnaelettorale, per portare avanti la propria battaglia per l’af-fermazione di un nuovo centrodestra, pulito, rinnovato,trasparente e vicino alle esigenze della cittadinanza.

Merito del candidato Sindaco, d’Apollonio, che ha saputofarsi portatore di quell’idea di serietà e professionalità ne-cessarie per affrontare con la giusta motivazione una sfidache, in partenza, appariva ardua. Giacomo d’Apollonio harappresentato, infatti, un valore aggiunto per il centrode-stra isernino, raccogliendo un numero di consensi supe-riore a quello delle liste ed incarnando quei valori che co-stituiscono i cardini della nostra battaglia politica. Merito,soprattutto, dei tanti elettori che con le proprie preferenzehanno dimostrato di voler dare fiducia al nostro progetto.Tanti i volti nuovi di Fratelli d’Italia e, proprio tra loro, si ri-trovano i due neoeletti consiglieri Pietro Paolo Di Perna edEugenio Kniahynicki; due giovanissimi che da anni sonoattivamente impegnati in politica e che, ne sono certo, sa-pranno rappresentarci al meglio. Porteremo avanti un’op-posizione seria e responsabile, saremo sempre pronti avalutare proposte e programmi della nuova maggioranza e,quando possibile, anche ad integrarli con idee che possanocreare vantaggio per la cittadinanza. Di una cosa possonostare tranquilli i nostri elettori: saremo sempre dalla stessaparte, pronti a continuare la nostra battaglia per rifondareil centrodestra nei valori e nelle idee; siamo pronti a bat-terci per difendere quello in cui crediamo perché il futurodella buona politica passa attraverso il recupero di un rap-porto di fiducia e rispetto con l’elettorato".

ISERNIA. Questa la composizione del nuovoConsiglio comunale.

Alla maggioranza sono stati attribuiti 20 seggi,oltre a quello del sindaco, eletto con 6.904 voti,pari al 50,54%. Entrano in Consiglio: Lista n. 1Psi/Sel 581 Bice Antonelli 155; Lista n. 2 Unitiper Isernia 639 Franco Capone 201, Mariella DiSanza 134; Lista n. 3 Partito democratico 2172 Lu-ciano Sposato 301, Marco Amendola 283, Giusep-pina Melaragno 266, Francesca Scarabeo 255, Ovi-dio Bontempo 202, Edmondo Angelaccio 179 ;Lista n. 4 Isernia di tutti 2258 Roberto Di Baggio529, Maria Teresa D’Achille 391 , Linda Dall’Olio304 , Andrea Galasso 230, Ugo Antenucci 226, Da-vide Avicolli 198, Michele Mezzanotte Pallotta 147;Lista n. 5 Polo di centro (Udc) 802 Domenico DiBaggio 272 , Cesare Pietrangelo 241; Lista n. 6Udeur 811 Cosmo Galasso 201, Remo Castiello

132; Lista 7 241.Alla minoranza vanno 12 seggi. Giacomo

D’Apollonio , candidato sindaco ha ottenuto 5867voti, pari al 42,95% . Entra in Consiglio in quotaPdl . Lista n. 8 Isernia in Comune 1203 Angelo Cu-tone 186, Antonio Lombardozzi 152, Sonia DeToma 125; Lista n. 9 Fratelli d’Italia 850; Pietro-paolo Di Perna 234, Eugenio Kniahynicki 176; Li-sta n. 10 Grande Sud 703 Gianni Fantozzi 265 ; Li-sta n. 11 Popolo della libertà 1583 RaimondoFabrizio 415, Filomena Calenda 250, Stefano Testa228 ; Lista n. 12 Progetto Molise 1056 DomenicoChiacchiari 220, Emanuela Guglielmi 189 ; Cele-stino Caranci candidato sindaco ha totalizzato 889voti, pari al 6,51% (non entra in Consiglio) Lista n.13 Isernia Bene Comune 364 . Le schede nullesono state 310, le bianche 64 per un totale votantipari a 13.660

Brasiello sul filo di lanache ‘perde’ la vittoriaa mani larghe

La nota. Per il coordinatore regionale

Il fatto. Il centrosinistra puntava ad un risultato forte mentre ha rischiato il ballottaggio

“Fratelli d’Italia, rivelazionedella politica cittadina”

Isernia

Il nuovo Consiglio comunaledi palazzo San Francesco

Luigi Brasiellonuoco sindaco di Isernia

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1230 maggio 2013

La denuncia.Sotto accusa

l’amministrazionecomunale

A puntare l’indiceil capogruppo Pd

Cordisco

CAMPOMARINO. Siamo alquarto anno di questa Ammini-strazione e nulla è cambiato.

I problemi sono sempre glistessi, il loro programma elettoralerispetto al quale, forse, avevanoottenuto la fiducia di chi li ha vo-tati è rimasto disatteso.

Per quanto riguarda il turismo,tema importante per la nostra re-altà e per chi ha deciso di investireed impegnarsi in questo campo,sono quattro anni che assistiamoal nulla, tutto è fermo, i dati riferitialle presenze ed al gradimentosono tutti in discesa.

Certo uno potrebbe obiettareche abbiamo preso la BandieraBlu che mancava da anni dalle no-stre spiagge, vero, ma non basta.Si può parlare di quanto sta acca-dendo nel settore dei servizispiaggia, gli ennesimi sequestridella Capitaneria di Porto a moltedelle strutture agenti sul litoralecampomarinese sono notizie diquesti giorni.

Non entro nel merito dei seque-stri, in quanto sono in corso iprovvedimenti e saranno le Auto-rità competenti a verificare le au-torizzazioni, ma quello che mipreme evidenziare e la mancanzaassoluta da parte dell’Ammini-strazione di una azione di traspa-renza, coinvolgimento e parteci-pazione con i soggetti preposti asvolgere queste attività, che ser-vono per rendere vivo il turismo, acreare occupazione ma anchequale fonte di reddito alla nostrapopolazione. Da sempre, sonotanti i ragazzi che nel periodoestivo hanno la possibilità di gua-dagnare qualcosa lavorando inqueste strutture e oggi più chemai, vista la crisi economica per-durante, sarebbe importante.

Sono quattro anni che si vaavanti, con il bando per la conces-sione temporanea di aree dema-niali per attività turistiche ricettiveper le associazioni e sono quattroanni che partono le denunce e icontrolli della Capitaneria che fi-niscono in sequestri.

Ora forse siamo all’epilogo!La stagione balneare 2013 deve

ancora partire e già siamo su tuttii giornali con pantomime di ognitipo, accuse di una parte verso l’al-tra e con i sequestri in atto e le de-nunce tra i titolari dei lidi e gli as-segnatari delle concessionitemporanee fioccano a iosa.

E in tutto questo l’Amministra-

zione che fa? E’ assente. Possibileche il Sindaco quale parte politicanon riesca a dipanare questa ma-tassa? Possibile che il Responsa-bile non intervenga per trovareuna soluzione che soddisfi le dueparti e magari se avesse predispo-sto un bando 2013 che avesse te-nuto conto delle note vicendedello scorso anno sarebbe statomeglio. Quanto accade danneggiala già compromessa immagine delpaese, ma ne va anche della coe-sione sociale e lavarsene le maninon giova a nessuno.

Bisogna intervenire una voltaper tutte con coraggio, assumendose del caso anche posizioni difficilialla ricerca di soluzioni che nonlasciano libere interpretazioni,non è più tempo d giocare con lepersone. Si deve mettere mano invia definitiva, coinvolgendo tutti,al piano spiaggia e pensare con-cretamente ad uno sviluppo turi-stico del territorio.

Le belle frasi che componevanoil programma di “Noi Campoma-rino”: “obiettivo primario di NoiCampomarino è quello di favorirela crescita della comunità locale. Ilturismo balneare rappresenta lamaggiore fonte di ricchezza diCampomarino, per cui è necessa-rio porre particolare attenzione alsuo sviluppo e alla razionalizza-zione delle richieste, favorendo iflussi turistici curando la ricetti-vità e l’ospitalità, sostenendo iprocessi di aggregazione tra le im-prese” si sono rivelate in questiquattro lunghi anni tutte balle, sec’è stato qualcosa lo si deve solo alsacrificio degli imprenditori cheanche con la crisi hanno conti-nuato a lavorare ed investire sulnostro territorio, da parte dell’Am-ministrazione non vi è stato nes-sun aiuto concreto, non si è vistoarrivare nulla. E le denunce, lepolemiche, sono frutto di un al-

lontanamento dai problemi, di undistacco netto, per non assumersila responsabilità di fare sceltechiare e condivise. L’unico inter-vento “turistico” che interessa,forse perché ci stiamo avvici-nando alle elezioni, è fare unbando per la gestione dei par-cheggi al lido per cinque anni. Si 5lunghi anni che imbracano anchela prossima amministrazione,qualunque essa sarà. Mi domandoperché non farlo solo per un annoe lasciare a chi verrà la possibilitàdi decidere se dare la gestione deiparcheggi in appalto ad una dittaesterna o gestirla direttamentemagari facendo una cooperativadi ragazzi del nostro paese?

Poi si potrebbe parlare del mer-catino serale, altro buco nell’ac-qua, e della programmazionedell’estate 2013 per la quale, puressendo di fatto alle porte digiungo, ancora non sappiamonulla. Ma questa è la prossimapuntata!

Vincenzo CordiscoConsigliere Comunale

e Capogruppo PD

PETACCIATO. Tre moduli zeppi di firma daparte di dipendenti esasperati per i disagi chedal 2 maggio li vedono affrontare per andare al la-voro. Ben 48 sottoscrizioni dalla sola cittadina diPetacciato, indirizzate al governatore Frattura,all’assessore ai Trasporti Pierpaolo Nagni, alladirezione della Mobilità di via Elena e al prefetto

di Campobasso. “La soppressione dellecorse tra Petac-ciato e il nu-cleo indu-striale di SanSalvo comportagravi disagi atutti noi lavora-tori per rag-giungere il pro-prio posto dilavoro. Ci sonolavoratori chenon sono inpossesso della

patente di guida, come ci sono lavoratori che nonsono in possesso di altri mezzi per poter raggiun-gere la destinazione”.

Una protesta che a quasi un mese dall’entratain vigore dei tagli Atm non riesce ancora ad ap-prodare in una soluzione pratica.

“Vi segnaliamo la necessità di ripristinare im-mediatamente il servizio di trasporto pubblico,che è al servizio di lavoratori dipendenti dellaPilkington, della Bravo, della Primo, del Conad,della Denso, della Cill e della Flovetro”.

“Campomarino, un centroabbandonato al destinoUna triste vicenda”

La petizione.

“Non lasciateci a piedie senza autobusper andare a lavorare”

Termoli

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

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TERMOLI. Ennesima riu-nione tra la dirigenza aziendaledella Fiat Powertrain Technolo-gies di Termoli e la rsa di stabi-limento ed ennesima comuni-cazione di cassa integrazione.

Per la terza volta nel pros-simo mese di giugno, dopo lefermate all’inizio e alla metà,anche nell’ultima settimana ci

saranno centinaia e centinaiadi operai costretti a rimanere acasa.

Dal 24 al 28 giugno prossimi,il reparto M40 si fermerà com-pletamente, evidente sfogo ne-gativo dell’impasse in cui è in-cappato anche il vicinostabilimento Sevel che producei furgoni Ducato.

Per due soli giorni, invece, dal24 al 25 giugno si fermerannoanche i dipendenti addetti sullelinee dei motori 8 e 16 valvole edel cambio C510.

La motivazione addotta dal-l’azienda per questo ciclo è ilcalo delle vendite nel mercatooccidentale, ormai inarrestabileda quasi tre anni.

Fiat, a fine giugno la terza fasedi cassa integrazione

Il fatto. La comunicazione dopo l’incontro tra le parti

Campomarino lidoe Campomarino paese

Petacciato

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1330 maggio 2013

La questione.Il Comitato

Frentano torna

sul riordino

previsto

per il Vietri

A chi volesse leggere un visio-nario libro di fantascienza, l’Asso-ciazione “Comitato Civico Fren-tano” consiglia il Piano Sanitariodei commissari Basso e Rosato.D’altro canto non poteva essere di-versa l’opera di due presunti tecniciche a guardarli sembrano prodottiin serie: viene il dubbio che nonsiano umani. A scorrere una dopol’altra le pagine di una farraginosadescrizione di quella che dovrebbeessere l’organizzazione del nostrosistema sanitario regionale, lamente corre subito all’ipotesi che inMolise siano atterrati i Marziani ilcui linguaggio spazia dalle “piatta-forme informatiche e tecnologiche,alla telemedicina, agli elicotteri perpoi addentrarsi in primary healthcare, livello di policy e livello tatticoed operativo, azione di advocacy, si-stema Hub & Spoke e per renderel’atmosfera sempre più enigmaticasi passa alle sigle più criptiche qualiUTAP, PTA, PPI, LUL, PRGLA … eperché mai non aggiungere ancheCIP e CIOP? Se si resta sconvoltidall’approccio, lo shock è totalequando si parla degli investimentinecessari per realizzare “Fantasy-landia”: €. 236.100.000,00 (che,come da prassi italiana, sono desti-nati a raddoppiare). L’Associazione“Comitato Civico Frentano” con lin-guaggio terreno più modestamentechiede: di attivare il posto di terapiaintensiva previsto dal DecretoCommissariale 8/2012, reso defini-tivo con sentenza del TAR Molise;di dotare l’Ospedale “G. Vietri” diun nuovo apparecchio per effet-tuare le radiografie Ortopanorami-che (quello attualmente in dota-zione è irrimediabilmente rotto); diassegnare al suddetto nosocomioun altro medico radiologo poichéda oltre un anno sono solo due imedici che assicurano il servizio e,facendo i salti mortali, nell’anno2012 hanno eseguito ben 21.000esami diagnostici: un bel contributonel “governo delle liste di attesa”,no? L’Associazione invita, inoltre, arestituire al Basso-Molise la dota-zione di n. 32 posti letto di MedicinaGenerale scippati al presidio di La-rino in seguito all’illegittimo accor-pamento al Cardarelli di Campo-basso. Per ovviare al disastro creatocon la soppressione del reparto diMedicina presso l’ospedale fren-tano, si è reso necessario istituire 4posti di Osservazione Breve a ge-

stire i quali, però, vi sono solo duemedici che, chiamati a svolgere an-che altre mansioni, operano oltre illimite delle proprie possibilità. Poi-ché, infine, i commissari scrivono:“Tra i servizi sanitari che si occu-pano della salute delle donne e deibambini un posto di particolare im-portanza è ricoperto dai consultori;si tratta di strutture di prevenzionegratuita, ad accesso libero (cioèsenza la prescrizione del medicocurante), con un organico formatoda un’equipe multidisciplinare emultiprofessionale composta da gi-necologo, ostetrica, pediatra, assi-stente sanitaria, psicologo e assi-stente sociale.” l’Associazionechiede: -Come mai il consultorio diLarino non ha l’organico previsto?-Se i commissari ad acta fossero en-trati in un ospedale invece di fareun semplicistico copia e incolla diconcetti astratti, forse avrebberopotuto comprendere quelle chesono le reali esigenze della popola-zione molisana. In particolareavrebbero potuto constatare chegià non sono sufficienti i circa 260posti letto (a fronte degli almeno370 calcolati secondo i parametridel Piano Sanitario Nazionale pernumero di abitanti ) di cui dispon-gono attualmente i presidi delBasso-Molise, figurarsi quello chepotrà accadere con la riduzione a174 posti prevista dal nuovo Piano.L’Associazione respinge questaipotesi con sdegno, invita i Sindacidel territorio a mobilitarsi per assi-curare un’assistenza dignitosa aicittadini da essi rappresentati e ri-volge, quindi, un accorato appello alPresidente della Regione, Paolo DiLaura Frattura, ad impedire l’ulte-

riore dissesto della sanità del Mo-lise con l’applicazione di un PianoSanitario che non è minimamentediretto a tutelare la salute dei citta-dini, bensì si prospetta come l’en-nesimo atto finalizzato allo sper-pero di denaro pubblico. Tuttiricordano le sue parole, Presidente,all’indomani della sua elezione:“Lavorerò affinché nessun citta-dino resti deluso”. Pur non dimen-tichi di chi ci ha trascinati in questobaratro, l’applicazione di un prov-vedimento come quello voluto daicommissari Basso e Rosato, non sa-rebbe una mera delusione quantoun’infamia nei riguardi degli abi-tanti del Basso-Molise. Da oggi, co-munque, l’Associazione “ComitatoCivico Frentano” non sarà più solanella difesa dell’ospedale “Vietri”poiché Larino ha una nuova Am-ministrazione Comunale, dellaquale farà parte anche il Vice Pre-sidente Michele Palmieri, che sibatterà in prima linea per la sal-vezza del presidio sanitario fren-tano, così come assicurato anchedal neo-Sindaco Vincenzo Nota-rangelo. Potrebbe definirsi un mi-racolo di San Pardo, Patrono dellacittà, il voto dei cittadini di Larino iquali hanno premiato in primoluogo, con una valanga di prefe-renze, proprio coloro i quali si sonoimpegnati a tutelare il Bene Co-mune: Michele Palmieri, contro lachiusura dell'ospedale cittadino,Assunta D’Ermes, contro il degradodel Centro Storico. I Larinesi hannofinalmente raggiunto la maturità!Al lavoro, dunque, per una Larinomigliore.

Associazione “Comitato Ci-vico Frentano

MONTENERO DI BISACCIA. L’Amministrazione co-munale invita la cittadinanza a partecipare alla presen-tazione del libro “L’Italia della Uno bianca – Una storiapolitica e di mafia ancora tutta da raccontare”, scrittodal magistrato Giovanni Spinosa.

L’evento si terrà domani alle ore 18,30 presso la SalaPolivalente in Piazza della Libertà.

Il programma prevede, dopo i saluti del sindaco Ni-cola Travaglini, l’intervento introduttivo del dott. Ro-berto Veneziano, magistrato presso il tribunale di Te-ramo; a seguire ci sarà l’intervento dell’avv. DomenicoPorfido, presidente del Consiglio comunale di Monte-nero di Bisaccia ed infine l’intervento dell’autore del li-bro e presidente del Tribunale di Teramo, il magistratoGiovanni Spinosa. Modera l’incontro l’avv. Teresio DiPietro.

“Si tratta di un’iniziativa di grande prestigio per la no-stra cittadina – dichiara il sindaco Travaglini – chenasce dalla volontà di valorizzare la cultura anche nellesue accezioni di ricerca e di inchiesta, con il fine di porsidomande e di accendere i riflettori su quella che è sem-pre apparsa come una delle pagine più oscure della sto-ria italiana. Per noi è davvero un grande piacere poterospitare nella “sua” Montenero il dott. Giovanni Spinosa– continua Travaglini – perché è proprio nel nostropaese che l’attuale presidente del Tribunale di Teramoha trascorso gli anni della sua infanzia. Una sorta di ri-torno alle origini, quindi, per un magistrato di grandeacume investigativo e di grande cultura.

La presentazione di questo libro darà l’occasione ainostri concittadini di poter ascoltare dalla voce del-l’autore i motivi che l’hanno spinto a scrivere di una vi-cenda così intricata”.

La presentazione.

L’Italia della Uno bianca, per conoscerela storia del Paese

Termoli

“Solo fantasia sanitariail piano di Basso e Rosato”

TERMOLI. Da un angolo di giungla ur-bana, con la vegetazione alta anche piùdi un metro e mezzo a un'area attrezzataal servizio di un quartiere in espansione.

Un sogno, una chimera? Forse, ma in-tanto la volontà di sottrarre all'incuria eall'abbandono più di un ettaro di terrenoceduto come area a standard dai costrut-tori ha portato ieri sera in via dei Pruni ilsindaco Di Brino, il consigliere comunaleFrancesco Rinaldi, un tecnico e i titolaridi due ditte, la Dr Multiservice e la Zittiper il movimento terra. Lo sfalcio del-

l'erba, almeno nei punti meno impervi,vista la differente pendenza del terreno,che obbligherà una ruspa a livellarlo, èstato fatto ieri mattina.

Nei prossimi giorni verranno rimossele montagnole di inerti che qualche scel-lerato ha abbandonato sulla strada di Prg

che attende l'asfalto, c'è anche l'enne-sima gru da spostare (ma costano cosìpoco che ad ogni palazzo si abbando-nano?) e altra vegetazione da decespu-gliare.

L'obiettivo e affidarla in gestione alquartiere, visto che è stata anche pro-

mossa una petizione, con l'idea di farneorti sociali e campi sportivi, forse calcettoe bocce. Ma questo sarà di là da venire,adesso occorre completare... la bonificadalle erbacce e dal materiale di risulta,compresi alcuni pneumatici, lasciati im-punemente come fosse una discarica.

La denuncia. I cittadini tornano sulla questione e chiamano in causa l’amministrazione comunale

Via dei Pruni, un angolo di Termoliabbandonato all’incuria e al degrado

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1430 maggio 2013 Sport

“Rossoblu, azzurro nelle vene”cantava, negli anni giovanili,l’attuale assessore regionalePierpaolo Nagni, ospite in tv, inuna rubrica sportiva. Sono lon-tani quei giorni di allegria, in cuianche paciosi giovanotti si in-ventavano cantanti e autori, permagnificare le doti della squadrarossoblu.

Oggi siamo arrivati a un puntodi non ritorno: o si scavalca ilmuro o si rischia una caduta, amuso per terra. Uscendo di me-tafora: se in tempi brevissiminon ci sarà il cambio al vertice,potrebbe determinarsi la quartacaduta della società con i colorirossoblu.

La cronaca di questi ultimigiorni parla di Giulio Di Palmaintenzionato, come non mai, a ri-levare (per conto di chi?) l’in-tero club di Ferruccio Capone.Notizie dell’ultimo momento ri-

feriscono di una concreta possi-bilità di assistere all’ingressoanche di un socio di minoranza,nella persona di Nick Giancola,il cui nome venne a galla già nel2010, quando si parlò, anche inquella occasione, di cordate.

L’italo-americano si vestì deipanni di faccendiere, pronto aspendersi per conto di altri. Che,al momento di chiudere la trat-tativa, si tirarono indietro.

A segnalare a Di Palma l’inte-ressamento da parte di questosoggetto è stato lo stesso Caponeche spinge, come non mai, perpoter chiudere l’operazione. Inmodo da uscire, con la schienadritta, da questa lunga, tortuosae spesso spinosa avventura mo-lisana. Resta difficile pensare dipoter mettere insieme due sog-getti che neppure si conoscono eper i quali, per quello che si èsaputo, agiscono solo dei presta-

nome. In effetti nessuno è riu-scito a scoprire chi si celi dietroa Di Palma. E ora c’è da fare lo007 per appurare per conto di

chi sta agendo anche Nick Gian-cola. Che malgrado il nome cam-pobassano spese il nome diarabi e di nord-americani.

Va spiegato che Di Palma hasempre dichiarato di essere di-sposto a valutare qualsiasi situa-zione, anche quella della par-tnership. Purchè nelle sue manio di chi egli rappresenta, ci sia lamaggioranza del 51 per cento. Sela cosa andrà bene anche agliuomini di Giancola è probabileche l’operazione possa andarein porto.

Con l’intento di rispettare im-mediatamente tutte le scadenze,a incominciare dalle ultimespettanze che reclamano i cal-ciatori e gli altri tesserati. Chesono andati avanti con altosenso d’attaccamento ai colorisociali, senza pensare al “vile”denaro. Che però ora preten-dono. Perché senza soldi non sicantano messe. Figuratevi se sipuò pensare di segnare anche igol.

(PPP)

Premessa: tra Polisportiva e Vir-tus c’è rivalità, ma i rapporti sonocordiali, persino amicali. Quindisbaglia chi va alla ricerca di vena-ture polemiche, per guastare gliumori tra le due gloriose societàdel capoluogo che fanno dell’atle-tica il loro pranzo giornaliero. Percarità, non cominciamo a far con-fusione: la Su e giù è un’altracosa. Per favore, quindi, non pro-viamo neppure per scherzi a fareaudaci accostamenti. Il riferi-mento è solo casuale alla Marciadei Misteri, giunta alla terza edi-zione e che ha riscosso, indiscuti-bilmente, un lusinghiero successo.Malgrado il “freschetto” si sonoportati ai nastri di partenza 900persone, tra uomini e donne. Un

numero che va tenuto in consi-derazione, ricordando la pigriziadei campobassani che preferi-scono passeggiare per il corso an-ziché mettersi in pantaloncini ecanotta per poi correre. O, comenel caso, preso in esame, a mar-ciare. Perché la prova, come delresto la Su e giù, non è competi-tiva. Quindi poco conta sapere chiarriva primo. Mentre c’è stata ecome la classifica per l’altra

prova, quella sì alivello agonistico,sulla distanza dei9 chilometri, a cuihanno preso partecirca 350 tesserati.Ove ha vinto.Come imponeva ilpronostico, il di-sincantato Ivan DiMario della Poli-

sportiva Molise che ha precedutoil compagno di squadra FeliceDell’Aquila, un foggiano che correper il club campobassano del pre-sidente Franco De Lellis. Va ricor-dato, tanto per non fare gli sme-morati, che per le ragazze la piùbrava è stata Adriana Di Pardo,sorella del più famoso Luciano.Come a dire: buon sangue nonmente. Bisogna anche sottoli-neare che Ivan Di Mario di re-cente ha portato a casa due titolinazionali, il primo indoor e l’altrocon la campestre. Ma, per carità,non creiamo concorrenza tra laSu e giù che è arrivata quasi a 50edizioni e una marcia che staprendendo piede, ma deve fareancora tanta strada, per mettersinel solco della Virtus, alle cuispalle ha una storia nota a tutti.

(P.P.P.)

Passano gli anni, ma Tonino sembra non voler ar-retrare di un solo passo. Anzi, se ben si guardano ipropri impegni sportivi, ogni anno chiede di alzarel’asticella. Come conferma il successo che sta ri-scuotendo la Marcia dei Misteri, giunta alla terzaedizione. Che ha portato i partecipanti quasi a quotamille. Ci si chiede in città dove trovi Bussone leenergie per fare tutto quello che fa: è lui l’animadella Molise, senza nulla togliere ai vertici societariche sono lì ad aprirgli l’ombrello.

Tra i quali si è fatto le ossa l’avvocato Jacovelli cheè diventato “adulto” a tempo di primato, per rag-giungere il soglio di presidente della Fidal regionale.

Bussone merita elogi sperticati. E con lui tutti igiovani e meno giovani che gareggiano per la societàdi cui egli è tecnico, dirigente, portaborse e via di-scorrendo. L’unica cosa, in tutti questi anni, che To-nino non ha mai fatto è l’autista. Pochi sanno che aforza di scegliere di andare a piedi non ha trovato iltempo di prendersi la patente.

(p.p.p.)

Passano gli anni, ma Tonino sembra non voler ar-retrare di un solo passo. Anzi, se ben si guardano ipropri impegni sportivi, ogni anno chiede di alzarel’asticella. Come conferma il successo che sta ri-scuotendo la Marcia dei Misteri, giunta alla terzaedizione. Che ha portato i partecipanti quasi a quotamille. Ci si chiede in città dove trovi Bussone leenergie per fare tutto quello che fa: è lui l’animadella Molise, senza nulla togliere ai vertici societariche sono lì ad aprirgli l’ombrello. Tra i quali si è fattole ossa l’avvocato Jacovelli che è diventato “adulto”a tempo di primato, per raggiungere il soglio dipresidente della Fidal regionale.

Bussone merita elogi sperticati. E con lui tutti igiovani e meno giovani che gareggiano per la societàdi cui egli è tecnico, dirigente, portaborse e via di-scorrendo.

L’unica cosa, in tutti questi anni, che Tonino nonha mai fatto è l’autista. Pochi sanno che a forza discegliere di andare a piedi non ha trovato il tempodi prendersi la patente.

(p.p.p.)

Campobasso, cambiare si può

La manifestazione. Bel successo di partecipanti alla 3^ Marcia

dei Misteri e alla prova agonistica che l’ha preceduta

Dopo una lunga trattativa tra Capone e Di Palma si aprono nuovi orizzonti.

E’ appena spuntato anche un socio di minoranza che potrebbe dare forza all’operazione

Ma la Su e giù è un’altra cosaTonino Bussone, uomo

per tutte le stagioni

Le Acli ricordano

Rauso e Toti

La Polisportiva Molisenon intende imitare la Virtus,cerca solo il suo spazio

Capone e Di Palma

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1530 maggio 2013Spettacolo

CAMPOBASSO - Torna, per il dodicesimo anno, il con-corso fotografico “Misteri a Campobasso”, organizzato dal-l’associazione fotografica “Sei torri - Tommaso Brasiliano”.Due le sezioni: “Il sacro e il profano nei Misteri”, “Oltre i Mi-steri: i momenti della festa”. Le iscrizioni si effettuanopresso i locali “Il diavolo dei Misteri” in piazza Pepe, sabato1 e domenica 2 giugno. Tutte le informazioni al 3474509745oppure www.acfseitorri.it.

Foto. Le opere più belle

La nuova edizione di“Misteri a Campobasso”

CAMPOBASSO - Tra gli ap-puntamenti musicali che sirivolgono a band emergenti,nel capoluogo sabato 1° giu-gno, in piazzetta Palombo “Unpalco per tutti Molise” è ilcontest regionale per l’am-

missione alla finale di “Mar-teLive” in programma ad ot-tobre a Roma. In gara quattroband selezionate alle semifi-nali di aprile al pub Ragna-rok. Sul palco saliranno: So-nic Flowers, Fadà, Fabio

Iacobucci, Nancy & Neprune.la hiuria che selezionerà chirappresenterà il Molise a“MarteLive” è composta daTeresa mariano, Letizia Bo-gnanni, Cristiana Santella,Daniele Marinelli.

In gara quattro band molisane a piazzetta Palombo

L’accesso alla finale di ottobre a Roma per il concorso“MarteLive”. Sabato 1° giugno il contest regionale.

di Charles N. Papa

MILANO - Come fare dell’ovvio comicità. Ilcampobassano Luigi Luciano, meglio cono-sciuto come Herbert Ballerina, è la star dello“Zoo di 105” con Marco Mazzoli, Maccio Capa-tonda e Ivo Avido. Ora anche in “Mario” su Mtv,mini serie di Marcello Macchia (Capatonda)con il quale lavora ormai dal 2007, da quando,protagonisti di mini trailer sul web, venneroscoperti dalla Gialappa’s e inseriti in “Mai diregol” e “Mai dire tv”.

La sua ascesa nel mondo della radio e della tvparte dal 2007, dopo la laurea al Dams di Bolo-gna. Nel 2011 viene scelto da Marco Mazzoliper lo Zoo e ad oggi, è il ‘maestro’ del pro-gramma radiofonico. La gran popolarità la rag-giunge con Checco Zalone sempre nel 2011 in“Che bella giornata” dove interpreta Giovanni.Il film sarà campione d’incassi con un impres-sionante totale di euro 43.474.000 (il record era

di Benigni con “La via è bella” poco sopra i 30milioni).

Oggi l’attore molisano si divide tra radio e tvcon gran successo, le sue battute sono il saledello “Zoo” e linfa creativa per Capatonda.

Con lui nel cast radio e tv, il Molise ha un pòdi notorietà, forse negativa, ma viene fuori. Leprevisioni meteo di “Mario” non lo prendononeanche in considerazione (il Molise), tantoche la nostra regione è l’unica nera, della quale‘non si sa nulla’.

Luigi Luciano torna poco nel capoluogo, maha qui molti amici, molti fan e la famiglia chegestisce un negozio in via Nobile.

La faccia da bravo ragazzo, la ‘calata’ moli-sana, tratti caratteristici non solo della per-sona, ma anche del personaggio. Battute tipo“La giacca preferita da Gesù?Il chiodo” o “Per-chè Brunetta deve mangiare ogni ora? Sennò segli viene l’acquolina annega” sono oggi nellastoria dell’etere.

Il successo di Herbert Ballerina Il campobassano Luigi Luciano, è il ‘maestro’ nello “Zoo” di Radio 105”e co-autore in “Mario” con Marcello Macchia, serie in onda su Mtv

“Soul beat festival”RIPALIMOSANI - La prima edizione del “Soul beat

festival” ha già annoverato due perle: il Trio Valore eRichard Dorfmeister. Il prossimo appuntamento è fis-sato peer sabato 1° giugno con il live di Shaolin TempleDefender da Bordeaux.

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