frattura scomposta - settembre 2012

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Willy Verginer A FlOR DI PELLE LEVOYAGE IMAGINAIRE ANNAL PEAU D'AME ANNA MADIA IL CIELO IN UNA STANZA VANI A ANNO FAMOSI artisti di gi e di domani ,.. VI SITATE PdR VOI mostre viste con i nostri occh ·zzonti arte BIENN ARCHITETTURA 2012 COMMON l 961 21

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contemporary art magazine

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Willy Verginer A FlOR DI PELLE

LEVOYAGE IMAGINAIRE ANNAL PEAU D'AME ANNA MADIA IL CIELO IN UNA STANZA VANI A ~,._

ANNO FAMOSI artisti di ~ gi e di domani ,..

VISITATE PdR VOI mostre viste con i nostri occh

·zzonti arte BIENN ARCHITETTURA 2012 COMMON

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FRATTURA SCOMPOSTA settembre 2012

EDITORE: sergio curtacci

CAPO REDATTORE: vania elettra tam

COLLABORATORI DI REDAZIONEmarco besanaisabella elena avanzinigiorgio barassigiorgio barassiraffaella carusosilvia giulia fabbri

SI RINGRAZIA PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONESI RINGRAZIA PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONEPaola C. Manfredi StudioVia Marco Polo, 4 ‐ 20124MilanoTel . +39 02 87 23 80 04Fax + 39 02 87 23 80 14

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www.fratturascomposta.it

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FRATTURA SCOMPOSTA settembre 2012INDICEARTISTI IN EVIDENZA

Willy VerginerAnna Frida Madia

GALLERIA IN EVIDENZA

orizzonti arte ‐ ostuni

AnnalùVania Elettra Tam

SONO… SARANNO FAMOSI

VISITATI PER VOI

Premio ART GALLERYOfficine Creative Ansaldo

Anna CarusoAngelica DassDavid Oliveira

Collezione Villa Panza22 Pittori ItalianiL'associazione Creativeed il patrimonio culturale astigiano

Marco MazzoniAlessandro GalloSerpeinsenoLeatherheart

Le mostre al Guggenheim di Venezia 

BIENNALE DI ARCHITETTURA 2012common ground

Stefano BonazziFederica PerazzoliChristian TagliaviniNicoletta Ceccoli

PALAZZO GRASSIla voce delle immagini

Agostino IacurciEmiliano PonziMilena CavalloAlessandro Pianca

PROSSIMAMENTEPopMakersCapolavori del Museo Nazionale Picasso di ParigiGunther von Hagens’ BODY WORLDS

Donato Novellini A. R. PENCKFABRIZIO PLESSI Il Flusso della ragione

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ARTISTI IN EVIDENZAARTISTI IN EVIDENZA

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Willy VerginerWilly Verginera fior di pelle

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Willy Verginera fior di pelle

Willy Verginera fior di pelle

Se non lo avete già fatto, prendete nota di questo nome: Willy Verginer. Dietro questo nome, di innegabile fascino, troviamo uno dei più g pinteressanti scultori del panorama italiano.Nato nel 1957 a Bressanone, questo artista altoatesino ricorda le sue origini con una produzione vicina all’artigianato di zone come la p gVal Gardena, ma rileggendole in una chiave personalissima ed innovativa: la scultura in legno si fonde con un universo magico dai colori quasi pop. Le sue figure (quasi) ad altezza naturale dominano lo spazio: i colori acrilici, stesi a blocchi orizzontali, puri e vibranti, le rendono misteriose e affascinanti; non meraviglia che Willy Verginer sia arrivato anche negli USA.

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ANNA MADIAANNA MADIAPEAU D’ÂME

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ANNA MADIAPEAU D’ÂME

Anna Madia, nata a Torino nel 1976, vive e lavora tra la Francia e l’Italia . Si è diplomata in pittura pressoFrancia e l Italia . Si è diplomata in pittura presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino nel2002.

Attiva artisticamente in Italia e all’estero è stata finalistava a s ca e e a a e a es e o è s a a a s aal Premio Cairo nel 2006, al British Portrait Award dellaNational Portrait Gallery di Londra nel 2007 ; ha vintonel 2008 il Premio Renaissance dell’Italian Cultural Institut di Londra e il Premio La Fenice et des Artistes di Venezia.Nel 2009 le è stata assegnata la borsa di ricerca come tutor presso l’Accademia delle Belle Arti di Torino .Nel 2010 ha vinto una residenza triennale presso il pCentro d’Arte Ginkgo nella città di Troyes in Francia.Nel 2011 è uno degli artisti invitati da Vittorio Sgarbi alla Biennale di Venezia, Padiglione Piemonte presso la Castiglia di Saluzzo (Cn).g ( )Artista selezionata nel progetto « Artothèque ephémère » 2012-2014 curata dalla l’Orcca, Francia.

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ANNALU’ANNALULE VOYAGE IMAGINAIRE

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ANNALU’LE VOYAGE IMAGINAIRE

"Annalù appartiene a quel genere di artisti per i quali il d i i d ll t i d ll hi i d llil dominio della materia, della chimica, delle sostanze fisiche, è parte integrante di un più ampio processo di esplorazione, che coinvolge certamente l’arte, ma anche le dimensioni più impalpabili dello

i it N è i di ’ ti t di i i dispirito. Non è, quindi, un’artista di mimesi, di ricalco, ma piuttosto una discepola della metamorfosi, intenta a penetrare i misteri della creazione" (Ivan Quaroni)

"Annalù assembla a volte materiali strani, apparentemente incongruenti, che non vorrebbero proprio saperne di stare insieme. Ossimoro di

t i li R i t L di t St imateriali. Resine, cortecce. Lana di vetro. Strani incontri. Forme bizzarre. Architetture dell’immaginario.... Alberi sospesi. Dormienti irreali. Sedie impossibili Panchine fl tt anti Altalene di pi meimpossibili. Panchine fluttuanti. Altalene di piume. Farfalle implapabili. Il paradosso della Rêverie, nel lavoro di Annalù, è più che mai intatto. Cristallino. Palpitante, come acqua di fiume." (Alessandro Riva)

annalu.it

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“ Il suo è un lavoro di aspetto intensamente lirico ed evocativo ma anche di grande impatto formale, con immagini di coinvolgente potenza e decantata allure simbolica.”(Bianca Pedace)e decantata allure simbolica. (Bianca Pedace)

"L’immaginazione di Annalù è ardita e mimetica, capace di trasportare il lettore in una continua rivelazione e sorpresa di collegamenti p ge dislocazioni. Come i poeti hanno visioni e profezie che li fanno volare lontano, così anche la sua arte rappresenta la mutevolezza delle forme mutevoli, impersonando desideri, sogni, , p , g ,emozioni e fissando il tempo nell’istante di un’emozione vissuta."(Lucia Majer).

"Nelle opere di Annalù è sempre presente un p p psenso di passaggio, di evoluzione, una sorta di viaggio fra stati diversi, fra realtà differenti, uno spirito di ricerca che condivide alcuni aspetti tipici della scienza alchemica. Il lavoro p pdi Annalù si pone in quell’istante di transizione fra pittura e scultura, in un terreno ibrido che però concede all’artista di sperimentare differenti possibilità espressive". (Igor Zanti)p p ( g )

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Un salto nel bluvetroresina, cemento, foto, inchiostrocm 30 x 30 x 552012

L'opera realizzata per il progetto inedito "Out of the blue" della Galleria Forni di Bologna all'interno della fiera Roma Contemporay 2012 sintetizza ladella fiera Roma Contemporay 2012 sintetizza la ricerca dell'artista concentrata sull'alchimia di creare leggerezza con materiali pesanti o sintetici così' come la fluidità' con i solidi trasparenti per creare un mondo sospeso tra poesia e sogno. L'incipit delun mondo sospeso tra poesia e sogno. L incipit del piede sulla punta delle dita teso nello stesso istante del crearsi degli spruzzi d'acqua lascia allo spettatore la libertà' di creare un'idea di volo o di moto tra il blu dell'acqua e quello del cielo che simoto tra il blu dell acqua e quello del cielo che si specchia sotto il piede.

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Close to the edgeClose to the edgecarta, fibra di vetro, vetroresina, inchiostro, sabbia , sassocm 165 x 165 x 145cm 165 x 165 x 1452011

L' Opera e' un mandala creato con flussi e vortici ispirandosi al lancio di un ipotetico sasso su una superficie d'acqua che e' rivestita da ali di farfalla e pinne di pesci volanti in continua metamorfosi.La scultura, quindi, si snoda su un piano orizzontale in resina sostenuto dalla traiettoria solidificata del sasso che si immerge e si deposita sul fondo (base della scultura).Il confine che si vuole creare e' quello dello sguardo tra visione ed effetto dello "splash". "Close to the edge" e' la vertigine della gravita' , il camminare sul bordo di un precipizio, una sottile linea immaginaria (ma anche reale) dove dialogano sia il mondo acquatico con le dinamiche dei flussi sia il mondo surreale e fiabesco che le onde evocano.

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Vania elettra tamVania elettra tamIL CIELO IN UNA STANZA

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Nel ciclo pittorico “Un cielo in una stanza” VaniaElettra Tam mette a confronto la vita frenetica, al limite

Vania elettra tamIL CIELO IN UNA STANZA

dell’isteria che la società contemporanea imponeprovocando stati di ansia ed equilibrio precario, con lavita che ciascuno desidererebbe e meriterebbecondurre, ovvero una sana esistenza rilassata e giocosaa contatto con la natura.

Ed ecco allora che “questa stanza non ha più pareti maalberi, alberi infiniti.” come canta Gino Paoli, ma adifferenza dalla canzone a far vedere il cielo in unastanza non è l’amore ma il desiderio di far emergere ilbambino che ognuno porta dentro ma che solitamentetende a reprimere. Tutto però pare avvenire a livelloinconscio, come in una sorta di viaggio onirico, in cuila natura è solo un’ombra… quasi un ricordo lontano ouna chimera irraggiungibile.

Oggetti di uso quotidiano, simboli di molte fobie efrustrazioni, riportano alla realtà del quotidiano e cirammentano, semmai ve ne fosse bisogno, quantol’uomo sia prigioniero di una sorta “d’incapsulamento”in spazi chiusi nei quali si è costretti a trascorre lamaggior parte dell’esistenza, incappando in ostacoli elottando contro problemi per lo più generati da unamalsana immaginazione ma con il concreto desideriodi bili i if i d i hi l idi nobilitarsi e rifarsi ad antichi valori.

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Vania Elettra Tam, come ormai sua consuetudine,tratta i problemi del vivere quotidiano con ironia eleggerezza, facendo entrare le opere più facilmentenell’animo di chi le osserva evitando di servirsinell animo di chi le osserva, evitando di servirsidella provocazione fine a se stessa che spesso moltiartisti utilizzano per attirare l’attenzione nellasperanza di un più facile successo; ma che il piùdelle volte respinge lo spettatore e lo disorientadelle volte respinge lo spettatore e lo disorienta.

Non a caso Vania Elettra Tam in questa sua nuovaricerca sceglie di usare tonalità tendenzialmentemonocrome utili a rafforzare la sensazionemonocrome utili a rafforzare la sensazioned’incertezza che l’artista intende comunicare, oltread offrire una chiave di lettura più immediata maassolutamente non banale, sottolineata dallapresenza di ombre di elementi vegetalipresenza di ombre di elementi vegetali.

Una Vania Elettra Tam sempre ironica e spiritosama decisamente più spirituale ed introspettiva.

vaniaelettratam.itvaniaelettratam@alice [email protected]

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SONO… SARANNO FAMOSI

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Anna Caruso

Anna Caruso nasce a Cernusco sul NaviglioAnna Caruso nasce a Cernusco sul Naviglio (Mi) nel 1980.Nel 2004 consegue il diploma di Laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Bergamo, con specializzazione in pittura ed incisione Nello stesso anno apre e dirige loincisione. Nello stesso anno apre e dirige lo Studio d'Arte Picart a Treviglio (Bg), dove vive e lavora. Numerosissimi sono i viaggi che annualmente compie nel mondo , disegnando e fotografando aspetti culturali usanze e dettaglifotografando aspetti culturali, usanze e dettagli dell’essere umano, per elaborare e sviluppare la sua ricerca in continua evoluzione.Dal 2000 ad oggi ha esposto in numerose collettive , Personali e Fiere di Arte Contemporanea inPersonali e Fiere di Arte Contemporanea, in molte città italiane ed europee. Ha partecipato anche ad Art Basel Miami 2010, in seguito alla selezione di 25 artisti italiani operata dalla Regione Lombardia per il padiglione ItaliaRegione Lombardia per il padiglione Italia.

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Angelica Dass

Humanae è un progetto realizzato dalla giovane fashion designer di Rio de Janeiro Angelica Dass, che mi ha incuriosito fin da quando l'ho notato la prima voltaquando l'ho notato la prima volta.Angelica vuole realizzare un coinvolgimento diretto con pubblico, approfondendo tematiche quali l'identità sociale e la culturale razzialerazziale.Humanae è un inventario che riflette sui colori oltre i confini dei codici, facendo riferimento allo schema cromatico dei pantoni.Una serie di ritratti con sfondi colorati conUna serie di ritratti con sfondi colorati con l'esatta tonalità pantone, estratti da un campione delle dimensioni di 11 × 11 pixel del ritratto del volto. Lo scopo di questo progetto in corso è quello di creare unprogetto in corso è quello di creare un catalogo di tutte le tonalità possibili della pelle umana.I colori Pantone sono ormai all'ordine del giorno in ambito grafico e tipografico ma ilgiorno in ambito grafico e tipografico, ma il suo utilizzo in ambito artistico è una novità assoluta soprattutto inserito in un progetto come questo intrigante ed emozionante.

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:PANTONE 7522 C

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PANTONE 75-7 C

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PANTON E 1 09-6 C

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PANTONE 324-6 C

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PANTONE 7675 C

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David Oliveira

David Oliveira è un artista portoghese che crea delicate sculture figurative con sottili fili di ferro realizzando opere eteree che sembrano schizzi d’inchiostro disegnati su carta fotografica.

Oliveira ha la capacità di trasformare un materiale rigido e impalpabile come il filo metallico in figure fluide e languide, sculture che galleggiano nello spazio come prive di gravità. Opere che vivono in un mondo incorporeo, come un ricordo o un sogno.

davidmigueloliveira.blogspot.pt

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ftt: l

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Marco Mazzoni

Non si dovrebbero mai fare discorsi a favore di una tecnica piuttosto di un’altra, ma spesso nel mondo dell’arte e dell’illustrazione troviamo queste prese di posizione. Così non è raro, anche se inconsciamente e in buona fede, considerare la pittura la tecnica più completa ed espressiva.Per fortuna molti artisti ci riportano sulla retta via, dimostrandoci come qualsiasi mezzo sia adatto a realizzare grandi cose e che a fare la differenza è solo il contenuto di ciò che si propone, la visione, lo stile o il linguaggio adoperato.Marco Mazzoni è uno di questi autori, che con semplici matite colorate riesce a realizzare complesse illustrazioni, ricche di dettagli, intriganti e, naturalmente, di sicuro impatto per l’osservatore, il cui occhio si perde tra i motivi floreali che contornano le facce “senza sguardo”, ossessivamente raffigurate.

marcomazzoni.tumblr.com

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Alessandro Gallo

Settembre 2011, 54 Biennale di Venezia, Padiglione italia. Staziono, in piedi, da circa 20 minuti davanti a Metro, una sorprendente opera di Alessandro Gallo, non posso abbandonarla senza prima entrarci dentro e percorrervi una breve tratta della NorthernLine di Londra. Cosi divento un pacato osservatore che associa i passeggeri del vagone a svariati animali.Ad un tratto mi rendo conto di essere un koala, attento ma assonnato dallo sguardo anonimo e penso a quanto noi individui siamo connessi agli animali e quanto un romantico amante assomigli ad un gallo, una tenera vecchia a una capretta e uno scaltro broker a un serpente. Gallo dice: “Il camaleonte che, cambiando colore della pelle e potendo vedere a 360° grazie ai suoi occhi indipendenti. può rappresentare un predatore attento e opportunista“.

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“Gli animali si spiegano da soli, creano dirette e immediate associazioni in chi li osserva. Alcuni hanno una storia culturale precisa. L’asino per esempio è cocciuto per antonomasia, l’aquila nobile, il maiale ingordo e lussurioso. Altri hanno comportamenti e istinti meno codificati ma altrettanto emblematici. In qualche modo quindi li uso come caricature ironiche di noi stessi, espressioni visibili di caratteristiche interiori”

Direi che Alessandro Gallo sia stato una piacevole scoperta di cui valeva la pena approfondire la conoscenza. Nonostante associare gli animali agli uomini non sia cosa nuova nell’arte, egli riesce a rendere il tutto molto attuale, strappando sorrisi e anche profonde riflessioni sull’uomo e la società/zoo.

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SerpeInSeno

SerpeInSeno è una e trina: Susanna Campana, Camilla Falsini e Giovanna Pistone sono amiche di lunga data , dal liceo negli anni 80.amiche di lunga data , dal liceo negli anni 80. La sigla la creano nel 2005, e da lì è un tripudio di grotteschi pupazzoni pseudo-horror, surreali saghe bambinesche e humornero da cartolina. L‘immaginario delle tre è gcolorato, infantile, tondeggiante e fatto in casa. Ma è anche feroce, giocoso, ironico e malsano. . In effetti, a indagare sulle radici del trio, ne esce un composito mosaico che non si , pcura di distinguere tra punk e fratelli Grimm. In mezzo, la fascinazione per certo folklore popolare come per le Favole al telefono della coppia Gianni Rodari e Bruno Munari, pp ,classico della narrativa per bambini risalente a quasi cinquant‘anni fa, ma fresco e straniante oggi come allora. 2008.Il tutto però viene centrifugato, digerito e p g , griletto in chiave ostinatamente underground: più che una parola d‘ordine, "autoproduzione" è per le Serpi una necessità-virtù, una tattica di sopravvivenza. Spiegano le tre: «Se p p gparliamo di illustrazione, il panorama editoriale italiano è desolante.

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Viene considerata solo quella per bambini, e anche questa è ridotta a decorazione di contorno, il più possibile innocua. Pensa che, secondo regole non scritte, nell‘illustrazione per l‘infanzia è sconsigliato l‘uso del nero. Il motivo? Semplice: è un colore troppo pesante, troppo opprimente, troppo grave, per poveri e impressionabili fanciulli nostrani». Eppure all‘editoria per l‘infanzia SerpeInSeno ha regalato un gioiello, scritto e disegnato con l‘autore Christian Raimo: si intitola La solita storia di animali? e il punto interrogativo finale lascia intendere una sottile critica all‘ovattato e un po‘ rassicurante universo della narrativa per bambini. Tra le altre esposizioni, hanno partecipato a Scala Mercalli, la mostra sulla street art italiana presentata all‘Auditorium di Roma nel 2008.

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Leatherheart

Leatherheart si presenta così: “Sono Marco, lucano d’origine, vivo a torino da 6 anni. Neo-laureato in grafica. In cerca di certezze. Lalaureato in grafica. In cerca di certezze. La prima scelta sullo pseudonimo era Leatherface, ma qualcuno l’aveva già usato. Da allora mi appello Leatherheart senza rimpianti. Scatto foto dal 2007, tutte in p ,analogico, tutte con macchine maltrattate, ma con rispetto. Mi piace sporcarmi le mani.”“Il fisiognòmica project consiste in una serie di ritratti ottenuti dalla ricomposizione di sei pdiverse foto del medesimo volto. Ogni singola parte è uno scatto a sé, con una propria prospettiva e una propria illuminazione. La distorsione causata dai diversi punti di ripresa, p p ,unita al 35mm in evidenza e ai difetti di sviluppo, modifica i lineamenti spersonalizzandoli. Da qui è possibile iniziare lunghi discorsi pindarici da gallerista ma g p gfortunatamente non ne sono capace più di tanto”.

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STEFANO BONAZZI

Nato a Ferrara nel 1983, dove vivo e lavoro.Autodidatta, sono appassionato d’arte moderna, grafica digitale, videoarte, design architettonico.Le tecniche che uso per i miei lavori sono il disegno a carboncino ilLe tecniche che uso per i miei lavori sono il disegno a carboncino, il fotoritocco digitale e la fotografia.“Ogni mio lavoro è intriso della prospettiva con la quale affronto la vita: una visione disillusa e cinica che mi porta a concentrarmi sugli aspetti negativi delle cosenegativi delle cose.Questo mio modo di osservare la realtà non vuole però essere un disincanto fine a sé stesso, ma piuttosto un punto di vista alternativo al buonismo diffuso e alla falsità di fondo costitutivi della nostra società.Il mio percorso creativo si snoda attraverso la rappresentazione di statiIl mio percorso creativo si snoda attraverso la rappresentazione di stati d’animo tormentati, ma mai definitivi.Mi affascinano le infinite sfumature intermedie che colorano il nostro vivere contemporaneo; amo i grigi, piuttosto che il bianco e nero.I sentimenti di inquietudine e disagio che appartengono in qualche modo aI sentimenti di inquietudine e disagio, che appartengono in qualche modo a ognuno di noi, così come l’approccio che abbiamo nei confronti della morte, tematiche così abitualmente occultate da una società che dipinge sé stessa come eterea ed onnipotente, sono i punti centrali attorno ai quali ruota il mio lavororuota il mio lavoro.All’immagine ingannevole di una realtà caricata di falsi colori artificiali, preferisco una pittoresca visione a tinte più essenziali e ridotte.Trovo particolarmente congeniali alla realizzazione delle mie rappresentazioni le tecnologie digitali un vero caleidoscopio di sfumaturerappresentazioni le tecnologie digitali, un vero caleidoscopio di sfumature espressive che consente all’artista di ampliare infinitamente le proprie possibilità di intervento ed elaborazione.”

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Federica Perazzoli

Paesaggi tranquilli attraversati da una vena inquieta che, ognuno di noi, prima o poi, ha attraversato dentro o fuori di sé. Federica Perazzoli ci conduce all’interno di questi luoghi.Chi è in 5 aggettivi Federica Perazzoli?Instabile, irascibile, schiva, ricettiva, determinata.Sempre 5 aggettivi per descrivere il tuo lavoro.Ironico, intimo, apparentemente poetico, surreale, empatico.

Come mai la pittura?Sin da piccola sono rimasta affascinata dalla pittura, forse perché in casa c’erano tantissimi quadri, o riproduzioni di tele che normalmente si vedono sui libri, o nei musei.

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Quando guardavo una tela di Rubens, del Caravaggio, di Bacon, andavo letteralmente “fuori di testa”, e l’unica cosa che pensavo era che avrei voluto fare quello nella vita: dipingere. Inoltre, la vicinanza di mio zio Emilio Tadini, e il continuo osservare come usava il colore mi mandava in “trance”; sono sempre stata affascinata dalla velocità dell’uso del colore, l’odore degli acrilici, degli oli, del gesso preparatore sulla tela. Ho sempre pensato che la pittura fosse un mezzo fantastico per raccontare. Sono molto incuriosita dalle “affinità elettive”, dalle reazioni chimiche che ci sono tra i colori, l’acqua, e da quello che succede involontariamente sulla tela.

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Christian Tagliavini

Tredici mesi di lavoro del fotografo italo-svizzero Christian Tagliavini, hanno prodotto 1503; Una serie di scattiprodotto 1503; Una serie di scatti ampiamente ispirati ai maestri del Rinascimento con particolare riferimento al lavoro del Bronzino. Nove personaggi sono ritratti in abiti ( da lui stesso creati ) ( )dalla sorprendente fattura artigianale, che permettono a Christian un totale controllo della composizione e donano alle sue immagini un che di gcontemporaneo e straniante. Il geniale mix di moda, pittura, sartoria e fotografia, fanno di 1503 un progetto unico e imperdibile.p

Autore: Mauro Caramella

[email protected]

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Nicoletta Ceccoli

N t l 1973 ll R bbli di SNata nel 1973 nella Repubblica di San Marino, dove vive e lavora, Nicoletta Ceccolisi diploma presso l'Istituto Statale d'Arte di Urbino, nella sezione di cinema d'animazione. Si d di ò ll'ill t i di lib iSi dedica però all'illustrazione di libri per l'infanzia, pubblicando più di venti opere per le maggiori case editrici italiane (Mondadori, Fabbri, Arka, Fatatrac, San Paolo) e per l t i i I hilt T i ialcune straniere, in Inghilterra, a Taiwan e in

Svizzera. I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Corea, Messico, Spagna e negli Stati Uniti.Nel 2001 le è stato conferito il premioNel 2001 le è stato conferito il premio Andersen-Baia delle Favole, quale migliore illustratore dell'anno, mentre nel 2002 le sue illustrazioni per il Pinocchio edito dalla Mondadori hanno ricevuto l'"Award ofMondadori hanno ricevuto l'"Award ofexcellence" da Communication Art (USA). Ha partecipato a numerose mostre, in Italia e all'estero (Osaka, Tokio e Bratislava).

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Per la Repubblica di San Marino ha realizzato tre serie di francobolli dedicati ai diritti dell'infanzia, al Natale e al circo. La serie dedicata al Natale ha ricevuto il premio Cavallino d'oro Bolaffi, all'autore del miglior bozzetto originale del 2001.

Giampaolo Mascheroni (nota critica)

[email protected]

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Agostino Iacurci

Romano di adozione, Agostino Iacurci è nato a Foggia nel 1986, il suo curriculum mostra la sua capacità di spaziare dall’advertising all’arte e alla riqualificazione urbana. Proprio per questo è uno degli artisti coinvolti da Memorie Urbane, il festival di street art che si sta tenendo in questi giorni (fino al 15 giugno) a Gaeta.Formatosi come illustratore, Agostino crea le proprie opere per mezzo di immagini di solito figurative. Tali immagini, estrapolate dalla quotidianità si risolvono in illustrazioni validissime sia su carta che su muro.Ha realizzato grandi murales in spazi pubblici, partecipando a festival internazionali importantissimi come Outdoor e Picturin Festival. Nel 2009 ha realizzato un murales di oltre 300 metri per una scuola in Algeria e nel 2011 ha preso parte al progetto “Rebibbia on the wall” realizzando, con il contributo dei detenuti, due grandi murales all’interno dei passeggi del reparto di massima sicurezza del carcere di Rebibbia.Docente all’Accademia di Illustrazione di Roma e assistente allo Ied, i suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre e festival internazionali in Francia, Stati Uniti, Korea, Giappone e Taiwan.

[email protected]

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Emiliano Ponzi

10 x 10 è uno spazio bianco, candido come la luna che splende fuori dalla finestra, piccolo come un pensiero appena nato ma già pieno d’i i i i d i i did’immaginazione, una pagina da riempire di colore e tratti a matita. 10 x 10 è anche un piccolo appartamento a Milano, dove ha inizio un sogno che piano piano si schiude e diventa

ltà il t l t di hi i t frealtà, il talento di chi riesce a trasformare un’idea in disegno, semplice ed essenziale.E’ lì che, nel 2001, la passione di Emiliano Ponzi comincia a prendere forma e colore. Non i t i i i t bilitici sono maestri, non ci sono percorsi prestabiliti

da seguire. Solo l’immaginazione, il coraggio e la tenacia di chi ha deciso di voler fare dell’illustrazione il proprio mestiere.O i di i i di di t E ili l bOggi, a dieci anni di distanza, Emiliano celebra questa sua “passeggiata” con un libro, intitolato appunto 10 x 10. “Quel libro,” racconta lui, “rappresenta gli sforzi per rendersi visibile e la

ti i di l i l i i imotivazione di lavorare in qualcosa in cui si crede.

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La stanza in cui ho abitato è stata un involucro utile per concentrarmi e costruire la prima parte del mio percorso”. Eppure, lavorare in un ambiente domestico, o al di fuori della mura di ambiente domestico, o al di fuori della mura di casa, non fa molta differenza: “10 x 10 è più che altro uno spazio mentale”.Per noi, invece, 10 x 10 è decisamente qualcosa di più. E’ una finestra che ci da la q ppossibilità di affacciarci sul suo mondo di illustratore e vederlo all’opera. E’ l’officina di un tecnico del tratto e del colore, della fantasia tradotta in disegno. Ed è per questo che il libro g p qraccoglie, oltre ai disegni, una presentazione quasi astratta dell’artista, un percorso del tempo che ha passato disegnando per vivere, nonché tanti frammenti (esilaranti!) delle email( )di lavoro scambiate con i suoi committenti.

Lucia De Stefani

[email protected]

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Milena Cavallo

Milena Cavallo è una giovane artista che ha studiato illustrazione e animazione multimediale tra Roma (IED) e Milano (MImaster). Nei suoi l i li i li ità i di i dilavori pulizia e semplicità, come nei disegni di Beardsley, una tra le sue principali fonti d’ispirazione. 3 gli elementi spesso ricorrenti, 3 i livelli: il corpo, la sua sensualità e la capacità di idi emozionare.Milena ha esposto in mostre d’arte contemporanea, illustrazione e design in Italia e all’estero. In questi giorni i suoi lavori sono in

t T b B E ti Lib imostra presso Tuba Bazar Erotico – Libreria delle Donne, se siete a Roma fate un salto al Pigneto e andate a vedere i suoi acquarelli.

flickr.com/photos/milenacavallo

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Alessandro Pianca

Giovanissimo protagonista della scena artistica italiana (nel 2001 e nel 2011 La Biennale di Venezia e dalla fine degli anni '90 un concatenarsi di personali,dalla fine degli anni 90 un concatenarsi di personali, collettive e collaborazioni - tra le gallerie Artiscope, Silbernagl, Ierimonti, Zaion, Santo Ficara, Sr Contemporary, Eidos Immagini Contemporanee...- e tra le istituzioni Palazzo dell'Arengario, Milano; g , ;S.Caterina, Finalborgo; Biennale di Videofotografiacontemporanea, Alessandria; Museo del Piccolo Miglio, Brescia) Pianca usa un linguaggio fotografico unico: stampa su pellicola trasparente, regalando alla p p p , gbidimensionalità della fotografia, la tridimensionalità della vita.. Questo concorre a togliere al suo lavoro il patinato e il glamour per assumere le sbavature e le sfocature della reale imperfezione.pChe sono poi però le sfocature del sogno, quelle che ci permettono di vedere scorrere in sovrapposte sequenze chewingums, bambole con orecchie da coniglio, orsacchiotti, gelati e caramelle, lolitas, g , , g , ,frigoriferi e lavatrici. Il mondo dei manga e di TakashiMurakami: un fluo-pop insomma con i suoi ludici ed inconfessabili desideri.

zaiongallery.com

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DONATO NOVELLI

Nato a Bozzolo nel 1973. Dal 2008 espone le sue opere tra Mantova e Cremona. Dal 2011 diventa curatore e ideatore di collettiva e prosegue la

l ll’i t dipresenza con le sue opere all’interno di manifestazioni creative. Da gennaio 2011 è presidente dell’Associazione IMPRIMATVR-Biennale d’Arte contemporanea.

premioceleste.it/artista-ita/idu:55162

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GALLERIA IN EVIDENZAGALLERIA IN EVIDENZA

i ti t t iorizzonti arte - ostuni

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Orizzonti arte

La galleria Orizzonti Arte Contemporanea nasce nel 2006 con l’intento di realizzare un’esposizione2006 con l intento di realizzare un esposizione permanente ed itinerante di arte contemporanea; lo scopo è quello di divulgare il messaggio dell’arte attraverso la promozione di artisti emergenti e la valorizzazione degli artisti storicizzati. va o a o e deg a s s o c a .Il progetto nasce in seguito al convincimento della reale importanza culturale del linguaggio nelle varie forme d’Arte, per sensibilizzare nel nostro territorio, coloro i quali considerano il mondo dell’Arte riservato qsolo a pochi eletti. La collaborazione con le varie amministrazioni comunali, la partecipazione alle più prestigiose Fiere d’Arte Contemporanea in ambito internazionale e la pscelta di alcune strutture alberghiere che hanno fatto dell’Eccellenza il loro denominatore comune, aiutano il progetto ad esplicarsi nei migliori dei modi, portando l’Arte nei luoghi della gente e facendo si che p g glo spettatore non sia passivo ma diventi fruitore attivo e partecipe dell’opera d’Arte.

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Lo scopo è quello di creare sempre più attenzione e movimento intorno al messaggio artistico locale e non puntandoartistico, locale e non, puntando sull’interazione e l’integrazione come motivo di scambio e quindi di crescita, per superare le barriere del momento e lanciare invece un messaggio di positività armoniosità emessaggio di positività, armoniosità e benessere. La galleria Orizzonti Arte ha sede ad Ostuni, la famosa Città Bianca, in Puglia.La sede della galleria situata in un prestigiosoLa sede della galleria, situata in un prestigioso palazzo storico della cittadina, ospita, prevalentemente d’estate, mostre ed eventi che coinvolgono artisti in ambito nazionale ed internazionale di riconosciuto spessoreinternazionale di riconosciuto spessore artistico. Molti di loro sono vincitori di concorsi e premi ambiti nell’ambiente dell’Arte Contemporanea.

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alcuni artisti rappresentati

Gianmaria Giannetti

Nato a Milano, Giannetti è artista multiforme e multicolore come le sue opere. Nei suoi quadri danzano parole e nei suoi versi nuotano colori. Linee e forme geometriche all’apparenza moltoLinee e forme geometriche, all apparenza molto semplici e colori decisi e vivi, disegnano quadri che “vivono” nella scansione di versi puliti, brevi, essenziali, all’apparenza senza visione “vera” Nei lavori di Gianmaria c’è tutta lavera . Nei lavori di Gianmaria c è tutta la leggerezza e la sofferenza, la profondità e la fragilità di una ricerca che affida alla capacità conoscitiva del paradosso e alla forza dissacratoria dello sberleffo una serissima madissacratoria dello sberleffo, una serissima ma scanzonata riflessione sul nostro essere al mondo.

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Laureato in Filosofia Estetica all’Università degli Studi di Milano, l’artista e poeta Giannetti, ha ricevuto, durante il suo percorso, numerosi riconoscimenti e premi che lo hanno visto protagonista e portato quindi ad esporre in diverse città italiane ed europee; nel 2010 viene ufficialmente invitato alla nuova Biennale di Lione; nel 2011 la Biennale di Venezia lo inserisce nella sezione staccata “Puglia giovani artisti”mentre a Cannes, gli viene riconosciuta la Palma d’Oro durante la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea. Nel 2012 è fra gli artisti prescelti in mostra presso il nuovo Museo d’Arte Contemporanea Pino Pascali di Polignano a Mare.

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Mimmo Matera

La ricerca stilistica di Mimmo MateraLa ricerca stilistica di Mimmo Matera parte sicuramente dal segno. “La materia incisa dal segno a partire dalle prime manifestazioni sulla pietra fino a oggi" É questo al centro della suaoggi . É questo al centro della sua poetica. Il segno è comunicazione, espressione intesa come gesto, istintivo e immediato. La trascrizione di una sensazione Per Mimmo Matera ilsensazione. Per Mimmo Matera il dipinto deve nascere e terminare velocemente; la creazione è legata al momento preciso dell'intuizione: il segno e il colore sono l'espressione disegno e il colore sono l espressione di una sensazione presente ed effettiva, quasi autonoma..

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Ogni lavoro nasce dall'osservazione del mondo e si trasforma in grafia astratta e pulita che mai si confronta con lo spazio, inteso come tridimensionalità ma è capace di crearne uno dovetridimensionalità, ma è capace di crearne uno dove ascisse e ordinate rispondono ad un io che si manifesta quasi di nascosto. Il risultato è piena libertà d'interpretazione:" libero da una interpretazione guidata come quella che puòinterpretazione guidata come quella che può suggerire il titolo... senza titolo, perché chi legge i miei segni spero che trovi da solo la propria corrispondenza". Mimmo Matera vive e lavora a RomaMimmo Matera, vive e lavora a Roma

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Loredana Cacucciolo

Artista barese, inizia il suo percorso ponendo l'attenzione sulle opere dei maestri della storia dell’arte e sulla pitturasulle opere dei maestri della storia dell arte e sulla pittura figurativa, da quella antica a quella espressionista, fondamentale nel corso degli anni alla sintesi del proprio linguaggio personale; la padronanza tecnica, maturata attraverso il ritratto di soggetti tradizionali "classici"attraverso il ritratto di soggetti tradizionali classici , contribuisce notevolmente a maturare la consapevolezza di come e dove indirizzare una ricerca più personale e più confacente a quello che è il suo obiettivo artistico. Nel 1998 indirizza la sua ricerca verso il paesaggioNel 1998, indirizza la sua ricerca verso il paesaggio, avviandosi verso uno studio intimistico dei paesaggi suburbani, luoghi di solitudine e riflessione, tema per lungo tempo approfondito.Attualmente gran parte della sua produzione artistica e'Attualmente gran parte della sua produzione artistica e ispirata dalle letture dei romanzi di Charles Bukowski: Loredana Cacucciolo rivive l'intenso pathos dell'artista rappresentando, nelle sue tele, interni alto borghesi: le stanze si trasfigurano in luoghi dell'animo espressionistanze si trasfigurano in luoghi dell animo, espressioni delle inquietudini quotidiane. Selezionata e vincitrice di importanti premi di pittura nazionali ed internazionali, collabora attualmente con importanti gallerie nazionali ed estereimportanti gallerie nazionali ed estere.

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visitati per voi

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premio art gallery 2012

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Anche quest’anno la Galleria Campari ospita la Terza Edizione del Premio ArtGallery PromossoTerza Edizione del Premio ArtGallery. Promosso dall’omonima associazione no profit, che dal 2003 sostiene gratuitamente il lavoro di artisti emergenti attraverso una galleria d’arte on line(www associazioneartgallery org ) in partnership(www.associazioneartgallery.org ), in partnership con aziende che hanno deciso di condividere quest’importante progetto, il premio è diviso in due sezioni: ARTE e DESIGN. Ad aggiudicarselo sono stati Stefano Pasini e Tinoaggiudicarselo sono stati Stefano Pasini e Tino Seuber.

Con le sue iniziative ArtGallery, nel corso di questi anni ha dato visibilità a numerosi artisti equesti anni, ha dato visibilità a numerosi artisti e designer, molti dei quali hanno raggiunto importanti traguardi professionali. Testimone della mission dell’Associazione è il giovane designer emergente Matteo Beraldi classificatosidesigner emergente Matteo Beraldi classificatosi secondo alla scorsa edizione del premio ArtGallery per la sezione design, e che quest’anno ha realizzato un importante progetto per Febal con la cucina Alicanteper Febal con la cucina Alicante.

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Con questo è nata la collaborazione con Galleria Campari, uno spazio nato per festeggiare i primi 150 anni di attività e inaugurato nel giugno 2010 con una mostra dedicata a Depero con Campari. Più di 70 opere, tra dipinti, arazzi, chine, disegni, maquette, libri, la maggior parte dei provenienti dall’archivio d’azienda. Un luogo che racconta il percorso del proprio marchio attraverso le espressioni dell’arte moderna e contemporanea, e che rinnova nel presente il forte e inesauribile interesse a promuovere e supportare i giovani creativi emergenti

A identificare i vincitori ci ha pensato un nutrito Comitato Scientifico, composto da rappresentanti del mondo dell’arte, del design e delle aziende, tra cui Igor Zanti, critico d’arte milanese, presidente del premio Arte Laguna di Venezia.

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Stefano Pasini è un giovane fotografo con la vocazione del reporter, un giramondo instancabile. Ha messo a punto una tecnica diinstancabile. Ha messo a punto una tecnica di rielaborazione del colore grazie alla quale ottiene risultati quasi irreali. Tutti i suoi lavori hanno come centro focale l’uomo, anche quando il paesaggio sembra preponderante. q p gg p pSerie che hanno soprattutto un intento narrativo, dove Pasini cerca di raccontare le vite delle persone che abitano i luoghi che lui rappresenta.pp

Tino Seubert si è formato tra Milano e Parigi. Come Pasini presenterà il suo progetto in Galleria Campari. La sua è una ricerca molto pparticolare, che trae ispirazione dai fatti salienti della storia del XX secolo; una ricerca che lo occupa da qualche anno e che ha chiamato “History is forming furniture”. Un y gpo’ come dire che la storia da forma ai mobili.

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oca officine creative ansaldo

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Parte all'ex Ansaldo l'officina della creatività. Ma non c'è MacaoBoeri: «Impegnate molte energie culturali»

MILANO - E' partita dall'ex Ansaldo la tre giorni della creatività con 250 progetti, ma nel programma non c'è traccia di Macao. «Macao non è un partito - frena l'assessore alla Cultura, Stefano Boeri - è un'entità molto fluida. So per certo che una parte delle energie di Macao sarà presente all'Ansaldo». Il collettivo dei lavoratori dell'arte che con le occupazioni di Torre Galfaprima, e Palazzo Citterio poi, aveva sollevato il problema della mancanza di spazi per la cultura non ha risposto alla chiamata del Comune e non ha presentato progetti. Ma Boeri è fiducioso. «Ci saranno molte delle energie che abbiamo incontrato». In ogni caso, sottolinea l'assessore, «Macao ha posto un problema grave sul quale la giunta stava già lavorando e ci ha spinto ad accelerare delle politiche che erano però già state avviate». E ancora: «Macao ha avuto un ruolo importante nel farci presente che c'è una grande urgenza e la risposta non è una risposta a Macao ma a tutte le realtà creative».

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La prima risposta di Palazzo Marino è una treLa prima risposta di Palazzo Marino è una tre giorni di incontri, tavoli, spettacoli ed eventi che si son svolti negli spazi di via Tortona, dov'è andato in scena «Oca», acronimo di Officine Creative Ansaldo Gran finale con «la notteCreative Ansaldo. Gran finale con «la notte bianca della creatività». Il progetto è il risultato di un lavoro che ha coinvolto più assessori: oltre a Boeri, Lucia Castellano (Lavori pubblici), Chiara Bisconti (Tempo libero) e Cristina TajaniChiara Bisconti (Tempo libero) e Cristina Tajani(Politiche per il lavoro), tutti protagonisti di workshop sulle imprese creative e culturali e sul tema degli spazi della città.

Ma «Oca» offrirà soprattutto una piazza virtuale dove ognuno potrà esprimersi. «Sono arrivate 250 proposte e daremo voce a tutte», assicura Boeri Progetti musicali oltre 20 teatri festivalBoeri. Progetti musicali, oltre 20 teatri, festival del cinema, il Teatro alla Scala con il laboratorio di scenografia, il Piccolo, scuole, università e altro ancora, con aggiornamenti garantiti su Facebook e Twitter Tutti coloro che hannoFacebook e Twitter. Tutti coloro che hanno risposto al bando del Comune sono stati accolti.

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L'iniziativa è costata all'amministrazione 50 il l i l i ti t limila euro, «solo in logistica - puntualizza

Boeri - Gli eventi sono gratuiti». Dopo aver calato il sipario sulla tre giorni dell'ex Ansaldo, gli spazi potranno riaprire ed essere utilizzati in

i d fi iti d l' tmaniera definitiva, secondo l'assessore, «entro i primi di ottobre». Per sistemare tutti i 6000 metri quadrati serve un investimento di «3-4 milioni di euro per impianti e sistemazione di b d ibili il i il dbase, per rendere agibili il primo e il secondo piano». Gli spazi verranno quindi assegnati con bando, ma non solo. «Valuteremo anche formule più snelle - spiega Boeri - come l' ffid t ttl'affidamento a progetto».

Rossella Verga

il i itmilano.corriere.it

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Villa Menafoglio Litta Panza

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Circondata da un magnifico giardino all'italiana, Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo è stata

t it ll tà d l XVIII l l tàcostruita alla metà del XVIII secolo per volontà del marchese Paolo Antonio Menafoglio e ampliata in epoca neoclassica dall'architetto Luigi Canonica, su incarico del duca PompeoLitt Vi ti ALitta Visconti Arese.

Fin da giovane Giuseppe Panza manifestò un profondo interesse per la storia dell'arte.

Nei primi anni cinquanta, trasferitosi dopo la laurea negli Stati Uniti, venne in contatto con gli esordi dell'espressionismo astratto, rimanendone f t t l it T t i It li f dìfortemente colpito. Tornato in Italia, approfondì la conoscenza delle nuove tendenze europee e americane e cominciò ad acquistare le prime tele, orientando da subito la sua ricerca verso

lità ti ti h i t lpersonalità artistiche ancora sconosciute al grande pubblico.

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L'ampio appartamento al primo piano si arricchì quindi di molte opere d'arte americana, creando reazioni controverse nei numerosi ospiti della casa.ospiti della casa.Ben presto la collezione Panza iniziò a essere conosciuta nel mondo, divenendo meta di studiosi e appassionati, che resero omaggio alla lungimiranza e alla straordinaria sensibilità artistica del proprietario.p pDopo aver occupato lo spazio disponibile del piano nobile, dalla fine degli anni sessanta Giuseppe Panza adattò gli ambienti delle scuderie e dei rustici per ospitare le installazioni d'arte ambientale dei californiani James Turrel, Maria Nordman e Robert Irwin. ,Alcuni di questi lavori - in prevalenza interventi sullo spazio e sulla luce che tendevano a creare nuove situazioni percettive -furono progettati e realizzati permanentemente per Biumo dagli stessi artisti fra il 1973 e il 1976.Ampiamente rappresentato in questa ala anche il newyorkese Dan Flavin, di cui la collezione Panza vanta la più grande concentrazione di opere perennemente esposte.A partire dagli anni ottanta, è la volta di Phil Sims, David Simpson, p g , , p ,Ruth Ann Fredenthal, Stuart Arends, Max Cole e altri ancora: artisti meno noti dei precedenti ma identificati da Panza come i possibili depositari dell'arte delle generazioni future.

Nelle splendide sale dell'ala padronale i loro lavori sono mirabilmente accostati a mobili di alta epoca e a opere d'arte africana e precolombiana, altre passioni del collezionista milanese.

fondoambiente.it/beni/villa-e-collezione-panza.asp

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22 pittori italiani

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POW GALLERYPiazza Castello TORINO

Mostra a cura di Edoardo Di MauroDirezione artistica Alessandro Icardi

dal 9 al 26 maggio 2012dal 9 al 26 maggio 2012

La mostra ha proposto un viaggio nel tempo, dalla seconda metà degli anni Ottanta ai giorni nostri, per capire in che modo la pittura riesca sempre a rinnovarsicapire in che modo la pittura riesca sempre a rinnovarsi dal punto di vista iconografico abbinando un agire artistico attento ai cambiamenti sociali, ma anche in grado di decontestualizzarsi dalle contingenze del proprio tempoproprio tempo.Sono ventidue gli artisti selezionati per rappresentare l'evoluzione dell'arte pittorica nel nostro Paese: Orma, xel, Marco Ara, Guglielmo Aschieri, Angelo Barile, Alessandro Caligaris Cappio Daniele ContavalliAlessandro Caligaris Cappio, Daniele Contavalli, Francesco Correggia, Aldo Damioli, Domenico David, Dany Duò, Gianni Gianasso, Paolo Maggi, Giordano Montorsi, Sandra Moss, Gianluca Nibbi, Francesco Nox Dana Danica Ondrejovic Andrea PetroneNox, Dana Danica Ondrejovic, Andrea Petrone, Gianfranco Sergio, Vania Elettra Tam, Fabrizio Visone.

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CRE[AT]IVE è un’associazione culturale senza scopo di lucro, volta alla valorizzazione e alla promozione del patrimonio promozione del patrimonio culturale astigiano.Attraverso l'incontro sinergico fra strutture private, pubbliche e associazioni culturali, CRE[AT]IVE , [ ]mira a potenziare le risorse del territorio.Distinti e complementari al contempo, l’arte e il territorio, se p , ,uniti, divengono fonte di stimolo, di arricchimento sociale e culturale. Tutto questo è possibile in virtù di un valore attribuibile all’arte che noi amiamo definire “necessità primaria”.L’Associazione CRE[AT]IVE crede nell’arte quale insegnamento e q gcrescita: educare all’idea che l’arte possa far parte del nostro quotidiano diventa un processo possibile e naturale se si utilizzano pun linguaggio e uno spazio accessibili a tutti.

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BOTTIGLIE D’ ARTISTA

Sei imprenditrici un gruppo di produttoriSei imprenditrici, un gruppo di produttori vinicoli e la passione d'artista trasfigurano un oggetto d'uso comune in opera d'arte.

L’associazione CRE[AT]IVE, costituita da sei donne astigiane (Paola Malfatto -Presidente -, Donatella Curletto –segretaria Roberta Bellesini Tizianasegretaria -, Roberta Bellesini, Tiziana Caluisi, Maristella Manfredi e Sara Morandi) nasce dall’esigenza di dare nuovi impulsi e proiettare Asti e il suo territorio in un futuro mediatico eterritorio in un futuro mediatico e culturale più consono alle sue eccellenze e alla sua storia.

Diventa quindi fondamentale l’interazioneDiventa quindi fondamentale l interazione tra strutture private e istituzioni pubbliche che, attraverso questa simbiosi, ci accompagnino ad una più completa espressione delle potenzialità del nostroespressione delle potenzialità del nostro territorio.

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L’incontro tra i sottocitati produttori di vino e un gruppo di sensibili artisti ha permesso a CRE[AT]IVE di realizzare l’evento “ BOTTIGLIE D’ARTISTA “.

BertaBraidaCascina TavijnChiarloChiarloIsolabella della CroceMGM il Mondo del VinoStefano PerronePescajaPescajaTenuta la Tenaglia

Verranno prodotte dodici bottiglie in vetroresina alte due metri e mezzo e i seguenti artisti daranno vita alla loro personalee mezzo e i seguenti artisti daranno vita alla loro personale interpretazione dell’oggetto:

Giorgio ConteMario De Leoa o e eoGiorgio FalettiPaolo FresuGiacomo GhiazzaGuido GiordanoMarcello GiovannoneAntonio GuareneMacRenato MissagliagLuigi PiccattoYarno Piras

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Saranno esposte ad Asti, nel cortile del Michelerio, dal 6 al 24 settembre.

Durante la rassegna “ Bottiglie d’Artista “, si svolgeranno due eventi:

12 settembre ore 21 00 “ LABORATORIO CREATIVE “12 settembre ore 21.00 LABORATORIO CREATIVE (presentazione progetti elaborati da giovani emergenti)

24 settembre ore 19.00 “ FINISSAGE “ (serata dedicata allo sport e alla salute con ospite d’onore Dott. Giorgio Calabrese)sport e alla salute con ospite d onore Dott. Giorgio Calabrese)

Al termine dell’evento, le bottiglie saranno ambasciatrici delle nostre eccellenze in altre città d’Italia. Successivamente saranno vendute e il ricavato sarà destinato al proseguimento dei lavori divendute e il ricavato sarà destinato al proseguimento dei lavori di ristrutturazione e restauro del Palazzo Alfieri.

L’arte e il territorio sono emblemi della nostra cultura e questa sinergia nonsinergia nonpotrà che condurci a un potenziamento delle nostre risorse.

Il gruppo CRE[AT]IVE si prefigge di ritrovare la stessa stimolante cooperazione in vari ambiti produttivi e culturali perstimolante cooperazione in vari ambiti produttivi e culturali per poter realizzare altri progetti che sono allo studio.

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mostre al guggenheimmostre al guggenheim

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CICLISMO, CUBO-FUTURISMO E LA QUARTA DIMENSIONEAl velodromo di Jean Metzinger9 giugno-16 settembre 2012A cura di Erasmus Weddigen

La mostra ruota intorno al dipinto di Jean Metzinger Al velodromo (Au Vélodrome) del 1912, una delle più importanti opere cubiste della Collezione Peggy Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzingersullo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzinger, così la mostra unisce la passione per il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Einstein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografico del velodromo di Roubaix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti contestualizzeranno il dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul

d l d ll i itema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer.

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UNA VISIONE INTERIORE: Charles Seliger negli anni '40Seliger negli anni '40 9 giugno - 16 settembre 2012A cura di Jonathan Stuhlman

Prima mostra in Italia dedicata agliPrima mostra in Italia dedicata agli innovativi dipinti che Charles Seliger(1926 – 2009) crea durante il primo decennio della sua carriera, ispirato dal Surrealismo europeo che aveva spostatoSurrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei migliori lavori degli anni ‘40, provenienti da collezioni pubbliche eprovenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo degli inizi degli anni ’50 Fumaturo degli inizi degli anni 50. Fu Peggy Guggenheim a organizzargli la prima personale, nel 1945 nella sua galleria newyorkese Art of This Century. La mostra è organizzata dal MintLa mostra è organizzata dal MintMuseum, Charlotte, NC, Usa.

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prossimamente

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Il Vittoriale degli italiani

Via Vittoriale, 12 Gardone Riviera (Bs) 8 -16 settembre 2012 September 8" - 16 • 2012

Tutti i giomi: 9:30- 19:00 Everyday

Villa Baiana

Via Baiana, 15 Monticelli Brusati (Bs) 8 settembre - 7 ottobre 2012 September BD to October r 2012

Da lunedì a venerdì: 9-12/14-18 Monday to Friday

POPM ELIO FIORUCCI E TRAMO

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Questa mostra nasce dalla constatazione di come il linguaggio pop sia ancora oggi necessariamente vivo ed attuale È pop ogni opera che parli il linguaggio dei media o meglio della strada e questo fil rouge che lega arte e vita trova la propria efficacia tautologicamente proprio grazie al linguaggio utilizzato. Ma questa esposizione nasce soprattutto da un incontro, quello di Elio Fiorucci con Ludmilla Radchenko. Un guru della moda quale Fiorucci, amico di Warhol e che non a caso vide transitare nel negozio di Galleria Passarella a Milano L.A.2 ed Haring , che ha fatto proprio il concetto di serialità, di accessibilità del prodotto, l'importanza di un suo valore estetico che lo renda oggetto del desiderio a prescindere da un non più necessario costo elevato, dialoga con una giovane promessa dell’arte contemporanea. Il linguaggio comune è l’ironia, il terreno di confronto la vita, attraversata con leggerezza e genialità. Grande comunicatore ed innovatore, Fiorucci lega il suo nome ad alcune innovazioni nella moda ancora oggi nel nostro costume: il colore, quello allegro, vitale, il bubble pink, il fluo, nei suoi oggetti la luce dei neon della grande Mela, zeppe, cappelli da cow boys, monokini e ancora quei jeans sdruciti e push

l ill di i iup, trasversale vessillo di ogni generazione e latitudine.

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Così Ludmilla Radchenko, approdata in Italia e legata in qualche modo allo showbiz e al mondo della comunicazione, compie esattamente il processo inverso dei famosi “quindici minuti di notorietà” dell' assioma warholiano. Lei, che di quel mondo ha fatto parte, lo abbandona per la pittura, suo primo amore, lo osserva e tratteggia con disinvolta ironia, la stessa che Fiorucci regala alle sue creazioni, utilizzando tutti gli stilemi del consumismo e la forza iconica di prodotti e personaggi. La matrice europea inevitabilmente la guida così ad una pittura che partendo da immagini pop analizza in chiave sociale, dunque realistica, gli aspetti economico e sociali della contemporaneità. Si tratta dunque di due outsider, in continuo equilibrio tra arte e moda, due pop lovers ma soprattutto due pop makers: due generazioni, due mondi ma la stessa inesauribile energia.

a curaRaffaella A. CarusoSilvia Landi

ufficio stampaMariachiara GalliaMichele Gallia

@ k [email protected]

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PicassoCapolavori del Museo Nazionale Picasso di Parigi

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Milano celebrerà il ritorno del grande artista a Palazzo Reale con la mostra "Picasso Capolavori del Museo Nazionalecon la mostra "Picasso. Capolavori del Museo Nazionale Picasso di Parigi", una collezione unica ed eccezionale con oltre 200 capolavori tra dipinti, disegni, sculture, fotografie, libri illustrati e stampe. Un evento artistico irripetibile organizzato dal Comune di Milano Assessorato allaorganizzato dal Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, Palazzo Reale, in collaborazione con il Museo Nazionale Picasso di Parigi, il fondamentale contributo di UNIPOL e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE. In esposizione dal prossimo 20 settembre sino al 6 gennaioesposizione dal prossimo 20 settembre sino al 6 gennaio 2013.

Il grande ritorno di Pablo Picasso a Milano con una mostra antologica opere molte delle quali mai uscite dal museoantologica, opere molte delle quali mai uscite dal museo parigino, un vero e proprio excursus cronologico sulla produzione dell'artista, un confronto tra le tecniche e i mezzi espressivi con i quali il maestro si è espresso nella sua lunga vita artisticavita artistica.

L'evoluzione del linguaggio artistico, ravvisabile nell'antologica, rappresenterà anche un autorevole esempio del percorso seguito dalle arti figurative nel XX secolo neldel percorso seguito dalle arti figurative nel XX secolo, nel quale Picasso è stato maestro indiscusso con capolavori come "La Celestina" (1904) "Uomo con il mandolino" (1911), "Ritratto di Olga" (1918), "Due donne che corrono sulla spiaggia" (1922) "Paul come Arlecchino" (1924)sulla spiaggia (1922), Paul come Arlecchino (1924), "Ritratto di Dora Maar" e la "Supplicante" (1937)

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All'interno dell'iter espositivo, sarà presente anche documentazione della grande tela "Guernica", già esposta nel 1953 per la prima volta in Italia sempre a Palazzo Reale, nella Sala delle Cariatidi; dove nella prossima mostra sarà visibile una sezione di approfondimento con immagini, lettere, e carteggi originali Curatrice della mostra è Anne Baldassari che è anche direttrice del museo parigino, considerata a livello internazionale tra i più importanti studiosi di Picasso. Il Museo Pablo Picasso, che conserva la collezione più ricca al mondo del grande maestro, resterà chiuso per alcuni mesi, onde consentire una radicale ristrutturazione; ciò consentirà un giro per i continenti delle opere. Milano sarà una delle tappe più significative. Il catologo che accompagna la mostra è pubblicato da Catalogo 24 ORE Cultura –Gruppo 24 ORE.

Palazzo Reale, Milano 20 settembre 2012 – 06 gennaio 2013 Info e prenotazioni - mostrapicasso.it

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Gunther von Hagens’BODY WORLDS

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In autunno Gunther von Hagens’BODY WORLDS – il vero mondo del corpo umano arriverà a Milano, prodotta da Arts & SciencesItaly in collaborazione con il Comune di Milano - Cultura ModaItaly in collaborazione con il Comune di Milano Cultura Moda Design, allestita presso la Fabbrica del Vapore.Grazie alla tecnica della “plastinazione”, inventata e brevettata dallo scienziato tedesco Gunther von Hagens, BODY WORLDS consente ai visitatori una visione unica e affascinante dell’interno del corpo umano. Il procedimento della plastinazione permette di conservare perfettamente tessuti e organi sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone. In questo modo l’esperienza del visitatore è diretta, non mediata dalla presenza di filtri, come i , p ,boccali e la formalina in cui in passato venivano immersi i campioni anatomici.

BODY WORLDS presenterà a Milano un allestimento mai visto pprima in Italia, senz’altro tra i più completi al mondo. La mostra celebra la meraviglia del corpo umano riservando un’attenzione particolare al cuore, considerato il “motore” della vita, primo organo a formarsi dopo il concepimento. , p g p pAttraverso il confronto tra organi sani e organi affetti da patologie, mostrando peculiarità e dettagli dell’anatomia, BODY WORLDS divulga ed educa sui temi della salute, del benessere, della corretta nutrizione, permettendo alle persone di comprendere esattamente , p p pcosa accade quando il corpo si ammala e come uno stile di vita sbagliato possa minare la salute.

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BODY WORLDS è basata su un proprio straordinario programma di donazione dei corpi curato dal German Institute forPlastination, che conta più di 13000 donatori Plastination, che conta più di 13000 donatori registrati, tra cui nove italiani. Gli ex spazi industriali della Fabbrica del Vapore, dall’architettura severa, sono stati destinati dal Comune di Milano come luogo gdedicato ai giovani e all’espressione della creatività contemporanea: hanno già ospitato mostre e workshop, anche in occasione di BODY WORLDS è previsto un ricco pprogramma di attività e laboratori per i giovani che affiancherà la visita all’esposizione.

Gunther von Hagens’ BODY WORLDS Milano, Fabbrica del Vapore Via Procaccini 4 Dal 3 ottobre 2012

[email protected]@ y

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A R PENCK. .A R PENCK

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La retrospettiva che Cardi Black Box dedica al grande artista tedesco vuole documentare quellagrande artista tedesco vuole documentare quella parte fondamentale della produzione artistica di A. R. Penck che va dalla fine degli anni Settanta sino ai lavori più recenti, con gruppi pittorici e scultorei riconducibili alle varie fasi della sua scu o e co duc b a e va e as de a suaricerca artistica. In mostra saranno presentate circa 40 opere, tra dipinti di grande formato e sculture, dove sono rintracciabili i motivi e i temi centrali della sua estetica. L’esposizione offre pl’occasione per conoscere meglio il lavoro scultoreo di Penck, a tutt’oggi ancora meno noto al grande pubblico per il minor numero di esposizioni incentrate su questa parte della sua p q pproduzione.A.R. Penck, pseudonimo di Ralf Winkler, nasce nel 1939 nell’allora Germania dell’Est; avversato dal regime comunista perché ritenuto elemento g psovversivo, gli viene negata l’ammissione all’Accademia di Belle Arti. La sua formazione si svolge dunque da autodidatta e si orienta verso disparati campi, dalla pittura alla filosofia, dalle p p , p ,scienze alla storia delle religioni sino alla musica. Un background ricco che confluirà nelle diverse fasi della sua eterogenea produzione artistica, che spazia dalla pittura alla grafica fino , p p ga sperimentazioni negli ambiti della musica jazz, della poesia e della cinematografia.

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A.R. Penck è riconosciuto come uno degli artisti che hanno maggiormente contribuito al rinnovamento della pittura in Germania Sin dagli esordi della suadella pittura in Germania. Sin dagli esordi della sua attività pittorica, l’artista si allontana dalla pittura tradizionale per seguire un percorso autonomo, sviluppando nell’ambito neo-espressionista uno stile personale che combina figurazione e astrazionepersonale che combina figurazione e astrazione mediante un tratto marcatamente infantile e un cromatismo intenso. Traendo ispirazione dalla pittura preistorica, le sue composizioni combinano segni pittorici e immaginicomposizioni combinano segni pittorici e immagini arcaicizzanti, che insieme compongono un lessico universale - comprensibile e utilizzabile da tutti - e un mondo visivo inediti che hanno spesso come tema centrale il rapporto tra individuo e societàcentrale il rapporto tra individuo e società.Con questa mostra Cardi Black Box ribadisce l'orientamento eclettico e versatile della galleria, che sa guardare ai giovani come ai grandi maestri, al contemporaneo come allo storicizzato Orientamentocontemporaneo come allo storicizzato. Orientamento programmaticamente rimarcato per la prima volta con l'esposizione di un altro grande artista tedesco, Jörg Immendorff, al quale la Galleria dedicò nel 2010 la personale intitolata ‘Late Paintings’personale intitolata Late Paintings .

6 settembre - novembre 2012

Cardi Black BoxCardi Black BoxCorso di Porta Nuova 38 Milanocardiblackbox.com

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FABRIZIO PLESSI FABRIZIO PLESSI

Il Flusso della ragione

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L t t li t d ll’ di i 2012 2013La mostra, evento saliente dell’edizione 2012 – 2013 del RAM – Ricerche Artistiche Metropolitane, il format autunnale particolarmente attento ai linguaggi della contemporaneità, intende ripercorrere, con una

d i t ll i i di di i tt ligrande installazione e una serie di disegni progettuali, gran parte dell’attività creativa di Fabrizio Plessi, artista di fama internazionale, veneziano d’adozione. L’intento della mostra è quello di rileggere la storia

ti d ll’ ti t tt i di i hcreativa dell’artista attraverso i disegni che rappresentano la fase ideativa e progettuale delle sue videoinstallazioni, già esposte nei più grandi musei e nelle più importanti manifestazioni d’arte

t d l dcontemporanea del mondo.Il catalogo con la presenza di numerosi interventi critici è curato da Annamaria Sandonà.I disegni saranno parte di una grande installazione h tt t d ll t Pl i tt à lche, progettata dallo stesso Plessi, attraverserà lo

spazio del Salone: a percorrerne la struttura sarà quel “flusso elettronico” di acqua e di fuoco che costituisce la cifra forse più riconoscibile dei suoi lavori. Per Plessi il disegno è lo str mento per «so ertirePer Plessi il disegno è lo strumento per «sovvertire l’ordine statico delle cose» e una « attività naturale e vitale come il respiro».

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Un percorso che si snoda appunto come un “flusso” di pensieri, di modifiche, di abbandoni, delineato in fogli, schizzi anche occasionali, quando l’insorgere dischizzi anche occasionali, quando l insorgere di un’idea era impellente, nei carnet, in cui si susseguono le evoluzioni del progetto iniziale, come dei pensieri segreti, non destinati al pubblico, che ora vengono presentati allo scopo di far vedere il lavoro principale p p p pdell’artista, che è quello della progettazione. Presentando l’evento, Plessi ha ringraziato il Comune di Padova per il «privilegio straordinario» che gli ha concesso, nel permettergli di misurarsi con il Palazzo , p gdella Ragione, un «monumento che ha richiami ancestrali e una capacità liberatoria».Il nome del monumento ha ispirato l’artista nello scegliere il titolo della mostra che, come precisa, «non FABRIZIO PLESSI g , p ,si limiterà a ripercorrere la storia della mia attività artistica, rappresentando soprattutto una grande sfida, perché uno degli obiettivi dell’artista è coniugare in modo armonico la memoria del passato con la realtà

FABRIZIO PLESSI Il Flusso della ragione

27 ottobre-13 gennaio 2013Padova, Palazzo della Ragione p

tecnologica del presente».adova, a a o de a ag o e

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