Frascati anno scolastico 2014-2015 Orlando, la Luna e tu · realizzati dagli alunni dell’Istituto...

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La forza della Poesia Istituto Comprensivo “Frascati 1” Scuola Primaria e Scuola secondaria di primo grado Frascati anno scolastico 2014-2015 Orlando, la Luna etu Laboratorio di scrittura creativa

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La forza della Poesia

Istituto Comprensivo “Frascati 1” Scuola Primaria e Scuola secondaria di primo grado

Frascati anno scolastico 2014-2015

Orlando, la Luna e… tu

Laboratorio di scrittura creativa

PREFAZIONE

Il presente lavoro è frutto di una selezione di testi di scrittura creativa realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Frascati 1” nell’ambito del progetto “Io scrivo”, promosso dal MIUR e dalla Regione Lazio. L’Istituto ha scelto di inserire il progetto nell’ambito della manifestazione “La forza della Poesia”, che ogni anno anima la vita culturale di Frascati attraverso letture, convegni, simposi, attività scolastiche, dibattiti fra esperti di vari ambiti artistico-culturali. La manifestazione del 2015, alla sua quinta edizione, si è incentrata sull’opera di Ludovico Ariosto e l’Istituto Comprensivo vi ha partecipato con il progetto “ORLANDO, LA LUNA E…TU” VIAGGIO NELL’IMMAGINARIO: CREATIVITA’, FOLLIA E NARRAZIONE. Ispirati soprattutto dall’opera più conosciuta dell’autore cinquecentesco, ma anche da quelle di altri scrittori e artisti che si sono lasciati incantare dal tema della Luna, sono stati realizzati percorsi di lettura, scrittura e interpretazione, che hanno spaziato dalla cultura classica fino al Novecento. La scuola si è trasformata in una fucina di laboratori di vario genere, a cui gli alunni hanno partecipato liberando una qualità tanto cara allo stesso Ariosto, la fantasia, e cimentandosi in ambiti diversi quali il teatro, il teatro-danza, la cinematografia, il giornalismo, l’arte e la grafica, le danze e le musiche rinascimentali e, naturalmente, la scrittura creativa dalla filastrocca, al nonsense, all’intervista impossibile, all’annuncio pubblicitario, all’articolo di cronaca, alla sceneggiatura … Ciò che vi proponiamo è dunque solo una parte rappresentativa di tutta la produzione scritta di piccoli e grandi creativi ma, certo, non esaustiva a quantificare l’intera mole di elaborati redatti singolarmente e in gruppo. E, allora, tutto ciò che qui non compare? Ma è ovvio, lo potete ritrovare sulla Luna! Buona lettura.

ORLANDO

“LE DONNE, I CAVALIER…” ARIOSTO A MODO NOSTRO

Dopo la lettura,giocando con le rime….. I testi poetici che seguono sono stati ispirati dall’opera di Ludovico Ariosto e ne ripropongono, in grandi linee e con un po’ di fantasia, i momenti salienti.

C’era una volta un bel cavaliere che di donne non ne voleva sapere,

finché un giorno Angelica arrivò e il suo cuore conquistò.

Il cavaliere innamorato

alla fanciulla un bracciale aveva regalato… così Angelica il bel Medoro sposò

e Orlando furioso diventò: perse il senno il paladino,

e non si trovava affatto vicino!

Astolfo prese l’ippogrifo e in volo raggiunse il Paradiso.

Con Giovanni Evangelista, i cavalli gli fecero pista,

sulla Luna il senno ritrovò e Orlando tranquillo ritornò.

E così finì l’avventura

del cavaliere senza paura

Tommaso, Giulia, Fernando, Alice

L’Orlando Furioso, che libro grandioso!

Narra una guerra sanguinosa e pericolosa: di cristiani e saracini vuol narrare

che battaglia si vogliono dare. Orlando per i cristiani deve lottare

e … Angelica deve affrontare. Rodomonte scese dal monte

guardò l’orizzonte e incontrò Ruggero, che gran guerriero!

Bradamente egli voleva trovare ma delle prove doveva superare.

Dai suoi pretendenti Angelica voleva scappare, ma la sua vita cambiò

quando Medoro incontrò. Conseguenza di tutto ciò?

Orlando pazzo diventò! A tutto questo Astolfo rimediò

E Orlando normale ritornò Preteianni dalle Arpie fu liberato

e come omaggio ad Astolfo un esercito fu donato ( e anche Orlando ha arruolato).

E per finire… Il mago Atlante con la sua magia prende Ruggero e se lo porta via.

Ruggero e Rinaldo affrontarsi dovranno mentre Bradamante preoccupata

prega la fine di quella crociata e la guerra infatti finì

con i saracini che se ne van di qui!

Niccolò, Giulio, Gianmarco, Valentina

Aveva Medoro un’armatura d’oro:

per questo ad Angelica lo sguardo rubò che verso di lui volò.

Così Orlando perse l’intelligenza,

non ebbe più prudenza. Quando Astolfo trovò il suo senno, gli corse dietro facendogli cenno,

ma lui non volle ascoltare e lo dovettero legare.

Fu regalato a Bradamante

un vestito luccicante, con Ruggero al ballo andò e tutta la notte con lui ballò.

Ma il mago Atlante

fece l’arrogante, il matrimonio voleva impedire e per questo li fece soffrire.

Per fortuna c’era la maga Melissa che con un trucco

cancellò tutto.

Zerbino non era molto carino,

ma era molto forte e sconfisse la morte:

la sua bella Isabella sposò che la fine della storia … iniziò.

Benedetta, Giulia, Giada, Piergiorgio

C’era una volta un castello incantato che il mago Atlante aveva inventato.

Questo castello portava sventura e chi ne usciva ne aveva paura.

Orlando vi entrò e la sua Angelica ritrovò,

ma la sua Angelica quella non era: era soltanto una statua di cera. Quella era solo una stregoneria. La sua Angelica era fuggita via!

Con il suo anello riuscì a scappare e il suo Medoro riuscì a sposare. Astolfo poi con il libro incantato

distrusse il grande castello fatato.

Claudia,Valerio, Giulio, Andrea

C’è un cavaliere di nome Orlando che insieme al cugino Rinaldo

monta in sella a Baiardo per il mondo cavalcando.

Ma il povero Orlando ha perso la ragione

ed è diventato un gran brontolone!

Se ne va girando per la città,

provoca danni a volontà.

Tutta colpa della bella Angelica che, persa innamorata,

con Medoro se n’è andata!

Quindi Orlando innamorato una buca ha scavato

e, furioso, in essa si è ficcato.

Ma, per fortuna, Astolfo sulla Luna è andato. Dentro un’ampolla il senno d’Orlando ha trovato.

Orlando lo ha aspirato e subito s’è calmato

Noemi

Orlando il senno ha perduto, Angelica la colpa ha avuto. Astolfo sulla Luna arrivò,

di Orlando il senno recuperò

Il prode senza meta vagava, sulla spiaggia s’addormentava.

Intanto Astolfo il senno ha riportato, Orlando l’ha annusato e in testa è ritornato

Lorenzo

Orlando, il povero paladino, bello e forte è diventato un bambino.

Non gli giran idee per la mente, passa il giorno a spaventar la gente!

Astolfo gli riporta il senno, per ringraziarlo lui gli fa un cennno.

Ora è tornato un vero guerriero, eccolo un paladino vero!

Tiziano

Orlando il cavaliere, ammalato d’amore, ha perso il senno volato sulla Luna.

Orlando il cavaliere,

rassegnato nel cuore, ritrova la sua fede

nascosta nell’Amore.

Giorgia

LA LUNA L’ispiratrice di tanti artisti e poeti, la Luna, ha incantato anche i nostri piccoli creativi: ecco una serie di poesie e prose dedicate all’astro d’argento.

Luna splendente Luna piena di magia con la strega voli via .

La tua faccia sorridente illumina tanta gente. La notte oscura illumini tu

per il bimbo bianco, nero e indù. Con te tutti dormono sereni

e di bei sogni sono pieni. (Donatella) Luna di riso

La Luna è bella sia cicciottella che snella; la Luna a sorriso sembra fatta di tanti chicchi di riso.

La Luna guarda in giù perché ci sei tu.(Eleonora) La Luna

La Luna è una penna: scrive le sue memorie sulle nuvole che poi volano via. La Luna sembra il sorriso del mio migliore amico Francesco.

La Luna sembra una barca che naviga nel cielo stellato.( Leonardo) La luna si diverte

La luna si diverte a illuminare la notte,a giocare con le stelle e a cantare per noi una dolce ninna nanna.

La Luna è bellissima nel buio della notte! (Germana) I girotondi della Luna

La Luna fa tre girotondi nel cielo: intorno e se stessa, intorno alla Terra e intorno al Sole.

È come un palloncino che tieni per il filo:ti segue sempre.(Beatrice) La Luna

La Luna nel cielo non è sola, è con le sue amiche stelle e ispira poeti e sognatori.(Edoardo)

Luna sorriso La Luna è come il sorriso di un bambino che gioca con il suo amico.

(Noemi) La Luna

Quando la Luna è piena finge di essere una palla , quando è un quarto finge di essere una banana.(Maria Chiara)

Classe II B Scuola Primaria (plesso “E. Dandini”)

Il viso della Luna Sul viso della Luna c’è una bellissima bocca che sussurra ai bambini: “Dormite tranquilli fate sogni d’argento e luminosi come l’oro”. Ci sono due occhi azzurri che osservano il paesaggio scuro e silenzioso. Che magnifico viso Per chi vuole un sorriso!

E’ finito il giorno E’ finito il giorno. Cresce piano la Luna si specchia nell’acqua. …Com’è brillante! I bambini la guardano felici ammirati curiosi.

La Luna Perla Quella sera la Luna Perla era più splendente che mai. Era sempre felice di poter illuminare le strade a tutti i contadini che tornavano stanchi dopo una giornata di lavoro. Quella sera però non era un contadino quello che vedeva piangere dietro un cespuglio, ma era un bambino. Piangeva perché aveva fatto troppo tardi nel suo solito giro in bicicletta. Allora la Luna, dispiaciuta, pensò di diventare più grande e cominciò a crescere. Quando fu rotonda e luminosissima, guardò giù e illuminò la strada al bambino. Il piccolo smise di piangere, riconobbe la strada e tornò a casa felice. Chissà se la Luna cresce per illuminare la strada a chi l’ha persa?

La Luna felice di illuminare il paesaggio Siamo nel cuore della notte. Mentre la città dormiva, un gatto miagolava alla Luna. Lei era luminosa e bella. Illuminò il paesaggio. Ad un certo punto, arrivò un forte vento che spostò le nuvole. Esse coprirono la Luna. Lei ci rimase molto male, si sentiva soffocare. Quel gattino l’aveva avvertita, ma lei non aveva sentito.

Passava di là un cagnolino che in realtà era un mago. Gli spuntarono di colpo le ali, si alzò in volo e… spazzò via tutte le nuvole! Così finalmente la Luna riaccese il paesaggio. Classe I D Scuola Primaria (plesso A. Tudisco)

QUALCHE VERSO ANCORA La luna ti porterà tanta fortuna, quando sta nel cielo, è più importante del clero, quando sta lassù, diventa tutto blu, e se non capisci quanto è importante, significa che sei un mutante, e se un giorno lo capirai, la notte non dormirai, come faremo se non ci fosse lei, la mia luna,io morirei Andrea

In un giorno lontano in una notte buia, aprirò la mia finestra e vedrò la tua luce mia dolce e cara mia luna Francesco

Luna, cosi lontana quando ti guardo sembri quasi umana. Nel cielo notturno e splendente, catturi anche chi è assente. A te rivolgo i desideri che affollano i miei pensieri e so che cosi diventeranno veri. Cecilia

Con quel luccichio sulle azzurre acque del mare, arriva per rischiarare la via di chi deve viaggiare,

ma se ti fermi a guardare puoi solo sognare e...ti dimentichi di andare mentre lei, la luna continua a brillare Emma

Luna bianca troverai dove il sole sorge e non tramonta mai, intorno alla terra girerai e mai ti stancherai. Federico, Fabrizio Luna,dolce luna occhio della terra cuore della notte luce della speranza meta degli occhi e di ogni cuore. Oh luna, bella luna! E’ mattina purtroppo è tempo di andare via ma so che tornerai ancora per indicarmi il cammino nel buio Marianna

La luna è cosi bella, certe volte pure snella la notte è sempre là, e illumina la città. Quando è piena, si emoziona tutta Siena, resta qui con tutti noi, e con i lupi, quando puoi. Andrea Sulla luna viaggerai, e la tua America saluterai, una bandiera pianterai e il più bravo tu sarai perchè in barba la farai ai russi che superato avrai. Fabrizio, Federico

Fai un viaggio sulla luna, fallo senza aver paura fai un salto qua e la e la luna brillerà… Fabrizio, Federico Luna bianca e rotonda sei più bella della gioconda lassù in cielo fai sognare fai brillare persino il mare. Porti luce porti pace sei la cosa che più ci piace. Con te non abbiam paura del buio ora non siamo più in un subbuglio… Sabina, Silvia, Francesco Luna bianca e luminosa che dai luce ad ogni cosa nel cielo buio e scuro rendi il mondo più sicuro la tua luce è uno splendore che riscalda anche il mio cuore ti rifletti nel torrente ogni giorno più splendente dopo ogni notte te ne vai ma so già che tornerai Edoardo, Marco,Alessio, Kevin

La luna, argentea e luminosa. Bella e famosa ci guarda da lassù mentre stiam con il naso all' insù.. Sofia Volerò sulla luna volerò senza paura sulla luna mi fermerò e qualcosa m’inventerò… Federico, Fabrizio Classe II A, Scuola Secondaria di primo grado

E … TU

I testi di questa sezione della raccolta sono di varia natura e si cimentano con i più disparati generi di scrittura: non solo poesia e prosa narrativa, ma anche sceneggiatura, pubblicità, giornalismo…un modo del tutto libero e “irriverente” di giocare con un classico della Letteratura.

RIME “FOLLI” : GIOCHI DI PAROLE E FANTASIA IN LIBERTA’

In un campo di battaglia, protetto da muraglia, una donna che Angelica si chiamava, nessuno mai cercava. Era lì che aspettava, cosa non si sa… Cammina cammina, o meglio galoppa galoppa, anche per un paladino la fatica era troppa. Orlando, così era nomato, era un uomo disperato: alla vista di Angelica s’era innamorato. Come fu ch’Orlando s’innamorò di tale donna che per giunta assomigliava a sua nonna? Forse qualcuno mise… Oh, quel mago Malagise! Che con lo scudo rubato ad Atlante, per Angelica voleva un amante. Ma adesso torniamo ad Angelica e Orlando, che dolcemente stanno parlando: “Oh tu, Angelica, vuoi venir con me in viaggio? Partiremo nel mese di Maggio! Viaggeremo sull’ippogrifo e, t’assicuro, non ti farà schifo!”. “Verrò con te sol se i Baschi sconfiggerai ed essi non torneranno mai”. Orlando, a tali parole illuminato dal sole, con spadate e malvagie coltellate,

rispose :“Oh, certamente, per te lo farò facilmente!”. Diede inizio a una vera guerra come quella che ci sarà in Inghilterra. Angelica e Orlando il viaggio mica lo fecero a Maggio! Con trent’anni di ritardo, e l’ippogrifo ormai pieno di lardo, i due innamorati si abbracciarono, si baciarono ed infine si sposarono. Per un lungo viaggio partirono e a tutti un saluto garantirono.

Sara, Alice, Davide

Zerbino sogna mago Merlino E a tutti e due piaceva il vino

E quando si svegliò A pranzo se ne andò.

Mago Merlino fece una magia Zerbino PLUFF!! volò via.

Arrivò in Tartaria Dove incontrò Argalia

Che gli diede una golia Che.. fece sparire la magia!

Agramante ed Argalia Tutti e due si prendono una malattia.

Per curarsi vanno all’osteria E di casa hanno nostalgia.

Marco, Fabio, Mattia

PERSONAGGI “COMSI’ COMSA’ ”

Gradasso dalla paura è rimasto di sasso. Carlo Magno, gran sovrano guida e governa l’impero cristiano Il guerriero Rodomonte si ritrova sopra un monte Quando il paladino Orlando se ne va farneticando Angelica pensa che Medoro è bello come un tesoro Mentre Sacripante mangia con l’elefante e combatte per Agramante Zerbino che è un cavaliere …piccolino! Se ne va …..al parco dell’Ombrellino Bradamante odia Atlante perché il mago ne fa tante per toglierle il suo amante Poi c’è Astolfo sulla Luna, che sta in una laguna, e che ora va cercando il senno del prode Orlando Vediamo ora anche Gradasso che sta cercando un sasso da tirare a Carlo Magno che tranquillo fa un bel bagno

Galoppava Baiardo, famoso cavallo sardo, posseduto da Rinaldo che cavalca nel gran caldo Arriva Orlando che, cavalcando, la sua Angelica sta cercando Ecco Ferraù, di combatter non ne può più! Se ne va in mezzo al mare e continua a navigare E poi c’è Isabella che si crede tanto bella ma assomiglia a una stampella Carlo Magno s’ è nascosto nello stagno per paura di un ragno che sta anche nel suo sogno Pietro, Alice, Mahmwed, Tommaso, Nicole

RIME PER MOSTRA-RE

Le filastrocche che seguono sono state realizzate all’interno del laboratorio di scrittura creativa per accompagnare una serie di cartelloni che “descrivono” i personaggi attraverso l’uso di materiale insolito, così come la fantasia degli alunni “in libertà” li ha rielaborati, secondo la lezione di Rodari e di Munari.

Gradasso

dalla paura è rimasto di sasso.

Carlo Magno, gran sovrano guida e governa l’impero cristiano.

Il guerriero Rodomonte Si ritrova sopra un monte.

Quando il paladino Orlando se ne va farneticando Angelica pensa che Medoro È bello come un tesoro.

Mentre Sacripante mangia con l’elefante

e combatte per Agramante Zerbino

che è un cavaliere …piccolino! Se ne va …..al parco dell’Ombrellino.

Astolfo sulla luna Presto dovrà andare Il senno di Orlando Dovrà recuperare.

Angelica incontrò Medoro Il quale aveva un cuore d’oro.

Lo vide sul campo di battaglia, lo fece posare sulla paglia

e lo curò in una casa di campagna, dove li ospitarono due contadini

che loro stettero molto vicini e li aiutarono a fuggire

per le nozze che dovevano avvenire. Ma la storia non finisce qui… Orlando per questo impazzì.

Angelica comunque si riuscì a sposare E capì cosa significa amare.

Ruggero Bradamente incontrò E sul cavallo cavalcò. Si volevano sposare Ma il mago Atlante li volle fermare Perché di Ruggero la morte doveva incontrare.

L’ eremita ogni giorno dice una bugia chi lo incontra

scappa via. Il mago Atlante va sulla luna per ritrovare il suo spirito vagante.

Angelica Medoro trovò ferito ma dalle sue cure lui fu guarito.

Medoro Angelica sposò e Orlando male ci restò.

Medoro e Angelica scapparono oltre l’oceano e felici loro erano.

Doralice con Rodomonte sei felice Lui ti ama perché sei tentatrice Lui ti ama e ti vuole sposare Ma tu una chance non gli vuoi dare. Tu morire dovrai E Rodomonte piangere farai.

Rinaldo, cavaliere spavaldo Si innamorò di Doralice Che era sempre felice

Ma Doralice non gli piacque più E Rinaldo stette…a testa in giù.

Argalia grande guerriero Forte e per Orlando straniero Abile era con le spade Fiumi di sangue per le strade Tra i cristiani ed i pagani Fu lo scontro ben duro. E chi vinse? Forse nessuno.

Il principe Zerbino Odiato ma carino

Si innamora di Isabella E na fa la sua donzella

Sta per essere condannato Ma Orlando l’ha salvato Nella guerra viene ferito

E dal suo amore è assistito. Bradamante Aveva una corazza Bianca e luccicante Era una forte paladina Di Orlando la cugina. Lei di Ruggero si innamorò E alla fine lo sposò.

Carlo Magno Angelica in sposa diede

Al miglior cavaliere di cristiana fede Carlo re dei Franchi e imperator romano sconfisse i saraceni

In territorio cristiano L’imperatore contro i mori si scagliò

E a Parigi vittorioso ritornò. Il castello incantato Dalla magia è creato Ma da Atlante Per far del bene Non e’ usato Tutti cercano Ma nessuno trova Perché Ruggero trovar Non deve la sua sposa. Ma se Atlante sconfitto sarà Ruggero libero Dalla magia del castello diverrà. Classe I F Scuola Secondaria di primo grado

Stai per caso cercando la tua bella? Viaggia fino in Inghilterra

E in quel luogo troverai Ciò che non avresti voluto mai.

… Oppure stai cercando un mondo nuovo?

In un mondo come questo Quel che rincorri non trovi presto. Le vie che percorri…son lunghe assai Di viaggiare non smetterai mai.

Libri e fantasia La mia vita portan via.

E se poi non mi credete Voltate pagina e

Vedrete…. Rinaldo pensò: “Mille uomini ucciderò”. Astolfo, elegante, vuole l’elmo di Agramante.

La battaglia cominciò E Orlando s’infuriò.

Lance e spade s‘infrangevano Le famiglie assai piangevano

Mandricardo Zerbino uccise L’ha predetto Malagise Isabella, ad un tratto, Pianse ormai per quel ch’è fatto Classe I B Scuola Secondaria di primo grado

TRA PROSA E POESIA …

Come ci hanno insegnato grandi artisti del Novecento, la commistione tra generi diversi è una delle espressioni più forti di una fantasia che si diverte a reinterpretare a suo modo opere ineguagliabili. I piccoli scrittori hanno sicuramente raccolto questo suggerimento che, ci piace pensare, sarebbe stato apprezzato anche da Ariosto stesso.

La forza della poesia

Nelle luci della notte, si udivano gli strilli del silenzio. Angelica aveva trovato il libro di Malagise, che era un libro magico, e le disse: “Il tuo amato è in un posto sconosciuto che inizia per L . Se questo indovinello risolverai, il tuo amato ritroverai. Se invece sbaglierai, nel mare della bestia ti ritroverai, mangiata sarai e sulla Luna ti ritroverai. Eccolo: che cos’è quella cosa che prima di nascere vive e nascendo muore?”.

Angelica rispose senza indugio: “E’ l’amore!”. Il libro si chiuse e la fanciulla si ritrovò in mezzo al mare. Il libro allora chiamò Rinaldo e gli disse: “Prendi l’ippogrifo e va’ a salvare Angelica, altrimenti l’amore che nutri per lei si dissolverà. Non ammuffire qui! Corri! Va’ da lei”. Rinaldo rispose: “Signorsì, signor libro! Io la amo e la pescherò con un amo”. Rinaldo arrivò sulla spiaggia, vide Angelica tra le onde, mentre scompariva nelle fauci del mostro marino. Il libro tornò a parlare e disse: “Per arrivare sulla Luna sperata, bisogna entrare nella bocca spalancata”.

Rinaldo si lasciò mangiare dal mostro e, una volta dentro, si ritrovò in una biblioteca, piena di libri incantati. Il paladino esclamò: “Oh perdinidirindina! Così tanti libri! Oh madonnina!”. All’improvviso, Dante Alighieri uscì da un libro e disse: “Che cos’è codesta esclamazione così variopinta?”. Rinaldo rispose: “ Signor Alighieri, è un piacere averla qui davanti a me! Vorrebbe per caso un tè?”. In quel momento il paladino vide uscire Renzo e Lucia dai “Promessi sposi”, inseguiti da don Rodrigo, e sperò che i prossimi sposi potessero essere proprio lui e Angelica. Ma in quell’istante il libro venne infestato dalla peste e, in punto di morte, il libriccino magico comparve e disse a Rinaldo:

“Tu sarai invulnerabile, tranne che in un punto introvabile, come Achille”. Intanto Angelica stava per morire perché era caduta nel libro infestato e aveva contratto la peste. Rinaldo non sapeva che fare per salvarla e si mise a cercare un rimedio fra i milioni di libri, nella speranza di trovare un antidoto contro la peste. Ma, nonostante le disavventure e le disgrazie, i due innamorati avevano dalla loro parte un protettore, la persona che dà senso a questa storia che senso non ha, Ludovico, che li voleva uniti per l’eternità. Il poeta prese penna e calamaio, si sedette nel suo studiolo e scrisse: “Rinaldo e Angelica sulla Luna andarono. Felici il matrimonio celebrarono. Orlando, un po’ geloso, non trova più riposo, si sfoga distruggendo tutto ciò che va incontrando”. Ludovico, Gianluca, Vincenzo

LicantrHulk

Astolfo era un guerriero come tanti ma, quando si arrabbiava, succedeva qualcosa di straordinario… diventava LicantrHulk, un mostro con la testa di lupo e il corpo di Hulk. Inoltre aveva artigli di lupo che uscivano dalle nocche. Era di colore rosso-rabbia. Un giorno Atlante, il re dei maghi, gli ordinò di andare nella foresta lunare per sconfiggere Mago Merluzzo, il più potente fra i suoi nemici. Inoltre doveva salvare le principesse che erano state fatte prigioniere dal Mago. Atlante donò ad Astolfo un libro magico potentissimo, che aveva il potere di far apparire e scomparire ogni cosa. Astolfo era un soldato tanto forte ma un po’ sbadato, e quando si arrabbiava nessuno lo fermava: in unl LicantrHulk si trasformava tutto rosso diventava. Astolfo, con il libro magico, fece comparire l’ippogrifo. Montò in groppa e si diresse verso la foresta lunare. La Luna è tutta di formaggio e, una volta arrivato, il paladino ne mangiò un pezzo, non sapendo che era formaggio “magico”: Mago Merluzzo, con un incantesimo, faceva addormentare chi lo avesse assaggiato.

Astolfo un ippogrifo fece apparire per dalla Terra scomparire. Un pezzo di formaggio lui mangiò e subito dopo si addormentò. … Si risvegliò in una cella di ibernazione. Era molto arrabbiato…. AAARRGGHH….. Si trasformò in LicantrHulk e sfondò il vetro della cella che lo conteneva. Non ci furono dubbi su chi avesse la meglio. Guarda caso, vicino a lui c‘erano proprio le principesse che Mago Merluzzo aveva catturato e che lui doveva salvare. Tra queste la più bella era Angelica, di cui il guerriero s’innamorò subito. Astolfo le liberò tutte e dal libro magico donatogli da Atlante fece comparire un anello che donò alla bella Angelica, in cambio della sua mano: si trattava di un anello magico, che avrebbe fatto scomparire chi lo portava al dito. In una cella si svegliò ma subito si liberò. Un pugno diede a Merluzzo, duro come calcestruzzo. Lo stese al tappeto e ci mise un po’ d’aceto. Le principesse liberò e ad Angelica la mano domandò.

Angelica accettò la proposta d’amore ma, durante il matrimonio, confuse la fede con l’anello dell’invisibilità e non si accorse che al dito di Astolfo aveva messo proprio quello. Così, la povera Angelica non rivide più il suo amato per tutta la vita. Alessandro, Tommaso, Annalisa, Nicole

Angelica furiosa e innamorata

C’era una volta una fanciulla di nome Angelica, follemente innamorata di un ragazzo, cavaliere dell’esercito di Francia, Orlando. Viveva in un castello governato dal mago Atlante. In quel castello venivano custodite tre cose di grande valore: la spada Durindana, il cavallo Baiardo e il braccialetto di gemme. Un giorno Angelica, in groppa al cavallo Baiardo, andò nella foresta delle Tre Fontane e, assetata a causa del lungo viaggio, bevve distrattamente alla Fonte del Male. Tornando al castello, Baiardo si fermò d’improvviso: Angelica aveva tirato le briglie e nei suoi occhi brillava già la cattiveria. Arrivata al castello, bussò alla porta e le aprì Atlante:

- Mia fanciulla, dove sei stata? Sei così bella che credevo ti avessero rapita!

Angelica rispose: - O mio mago,tu, invece, sei così brutto che speravo avessero rapito te!

Atlante rimase a bocca aperta, visto che fino ad allora Angelica non lo aveva mai trattato male né gli aveva disubbidito anche perché, se lo avesse fatto, sarebbe stata punita severamente. Quindi Atlante non aspettò un secondo di più e cacciò immediatamente la fanciulla dal castello. Ma ad Angelica sembrava non importasse nulla e andò vagando serenamente nella foresta, in cerca del suo Orlando: sebbene fosse diventata cattiva, ciò non voleva dire che l’amore per Orlando fosse svanito all’improvviso! Anzi, lei era diventata talmente folle e pazza che uccideva ogni uomo che le si avvicinava, con un solo colpo di spada. Il caso volle che arrivasse nella foresta proprio Orlando, che s’inchinò di fronte alla fanciulla e le baciò la mano. Immaginate Angelica! Fu tanta l’emozione che cadde a terra, svenuta. Quando riaprì gli occhi, accanto a lei c’era Orlando, che le domandò:

- Tutto bene, mia cara? Vorrei tanto baciarti ma, sai, qui per te fanno a gara!

Angelica gli rispose: - O mio bel cavaliere, ne sarei onorata, perché è da tanto tempo che di te

mi son innamorata. E dopo sguardi durati a lungo, insieme salirono in groppa all’ippogrifo di Orlando e volarono fino a Parigi. Arrivati lì, Orlando chiese ad Angelica cosa ci facesse da sola in mezzo alla foresta e lei gli spiegò:

- Quel vecchio Atlante, padrone d’un castello, si crede di essere il più bello. Io mi son arrabbiata gli ho detto che è alquanto bruttarello. Lui m’ha cacciata e di nuovo mi son arrabbiata. Poi, nella foresta ti ho incontrato, e di te mi son innamorata.

Dette queste parole, Orlando baciò subito Angelica, che non se l’aspettava. Passarono gli anni e vissero felici e sereni a Parigi. Finché una mattina, mentre Angelica dormiva, Orlando fuggì e si recò al castello del mago Atlante. Nel castello dormivano tutti e vi regnava un profondo silenzio. Egli di nascosto entrò e rubò Durindana, che si trovava su uno scaffale, Baiardo e il braccialetto di gemme, custodito nella sala reale. Poi uscì velocemente dal castello e, d’improvviso, scomparve nel nulla. Voi, a questo punto, vi chiederete cosa fece Angelica al suo risveglio, quando non trovò più Orlando. Beh, provate a immaginarlo! Io vi dico solo una cosa: mai fidarsi delle “belle” persone che ti riempiono di complimenti e gentilezze perché, sotto sotto, hanno un cuore di ghiaccio. E questo è ciò che si dice: l’apparenza inganna! Noemi

Il malefico palazzo

Orlando, stanco e affaticato, vide un castello e decise così di passare lì la notte: il giorno seguente, alle prime luci dell’alba, sarebbe ripartito alla ricerca della sua amata Angelica. Entrò, camminò lungo il corridoio. Ad un certo punto sentì la voce di Angelica provenire da una delle stanze. Diceva:”Orlando, Orlando! Sono qui!”. Incantato dalla voce ,Orlando entrò senza pensarci troppo e quando varcò la soglia della stanza, si trovò in un luogo pieno di specchi. Incuriosito, si avvicinò ad uno di questi ma, invece di vedere la propria immagine riflessa, vide la proiezione di una delle sue migliori imprese. Allora cambiò specchio e si accorse che in ognuno di essi era riportata una delle sue epiche gesta. Orlando rimase ipnotizzato nel guardare il suo eroismo negli specchi e restò intrappolato nella stanza per lungo tempo, ad ammirarsi. All’improvviso, dalla finestra entrò gracchiante un corvo nero e il suo versaccio stridulo frantumò gli specchi in mille pezzi. Orlando, ritornato in sé, si voltò verso il corvo e notò che sulla zampa aveva attorcigliato il braccialetto che lui stesso aveva regalato alla sua amata Angelica. Così ricordò il motivo della sua impresa: trovare la donna che amava. Orlando uscì dal malefico palazzo, rimontò a cavallo e continuò la sua disperata ricerca. Elena

Nel castello di Atlante

Non lo avreste mai pensato, ma adesso nel castello del mago Atlante si trovano due personaggi: Alcina, la maga, e Orlando, il prode paladino di Carlo Magno. Alcina, ormai innamorata persa di Ruggiero, si è addentrata nel castello per cercarlo: si sa, per amore, si fa di tutto. Aveva udito in sogno la voce del suo amato. Orlando invece è qui per cercare la “sua” Angelica, la bellissima principessa orientale di cui è innamorato. Essi non sanno però che entrambi sono stati tratti con l’inganno nell’imponente castello dove, come bambini, si sono persi. Migliaia di specchi li riflettono, facendoli entrare in uno stato confusionale. Cadono a terra e, stremati, svengono. Dopo poco tempo, che in quel castello sembrava un’eternità, si svegliano ma non si vedono.

Alcina grida a dismisura, mentre il valoroso Orlando, per la sua gloria e reputazione, sostiene uno sguardo serio e dignitoso. Sono confusi, si credono lontani ma sono vicini. Poco dopo scorgono le immagini dei loro amati riflesse negli specchi. Illusione o realtà? Tiziano

COSE … FOLLI!

Inutile ogni commento.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Avete anche voi perso il senno, come Orlando?

Piuttosto che spaccare pietre e sradicare alberi, seguite Astolfo in un viaggio in giro per il mondo, per ritrovare il senno e la serenità! Carlo Magno offre un piccolo sconto a chi si schiererà con lui nella ricerca della vittoria.

Ricordate: se non c’è il senno, c’è Air Charles!

Parola di paladino

Marco

ARTICOLO DI CRONACA SCIOCCANTE! Proprio oggi siamo venuti a conoscenza di un fatto mai visto! Il protagonista del film “Orlando furioso”, durante una scena che stavano girando sul set, cade a terra ma poi si rialza e comincia a distruggere tutto ciò che gli capita davanti. Distrugge tutto e, per finire, si mette a saltellare emettendo versi di animali: “Bau bau! Miao miao!...”

Questo fatto è veramente sconvolgente. I cittadini di Parigi sono allibiti: l’idolo degli adolescenti è diventato… PAZZO! Ora Orlando è ricoverato in una clinica psichiatrica e apprendiamo dal bollettino medico che soffre di una grave patologia, la sindrome di CREUTZELDT JACKOB, una malattia caratterizzata da deficit cognitivi e perdita di neuroni. Il povero Orlando sarà seguito dal celebre psichiatra Jeff Linson Elena

PUBBLICITA’…!

Il nostro povero Orlandino ha sbattuto il testolino,

ora ha perso il suo sennino.

L’altro ieri s’è svegliato, su uno straccio è scivolato

ora è MATTO tutto FATTO!

Parla da solo

e vuol prendere il volo!

Per aiutarlo bisogna donare, se lo volete veder curare.

Chiama subito il numero verde 800 3313862471598

e dona 2 euro alla causa Orlando

Tiziano

ORLANDO DA’ SPETTACOLO

Questa sezione è dedicata ai testi che sono stati parte integrante di esibizioni teatrali nell’ambito della manifestazione “La forza della Poesia” , organizzata nel maggio del 2015 a Frascati e dedicata proprio a Ludovico Ariosto e alla sua opera

Un’intervista impossibile Testo composto e interpretato dagli alunni della 2 ° C 1° ALUNNA Buongiorno a tutti. Noi alunni della 2 C dell'Istituto Comprensivo Frascati 1 vi invitiamo ad assistere ad una intervista impossibile 2°ALUNNA Dopo aver letto il libro Orlando furioso e innamorato di Adalberto Frei,(tratto

dai testi di Ludovico Ariosto e Matteo Maria Boiardo), abbiamo pensato di intervistare due personaggi del libro: il Re Carlo Magno e il paladino Orlando. 3° ALUNNA Per realizzare l'intervista, abbiamo inviato due nostri compagni alla corte di Re Carlo, nel momento in cui la guerra con i pagani è finita e si festeggiano le nozze tra Bradamante e Ruggiero . Arrivano mentre è in corso il ballo della festa. BALLO RINASCIMENTALE INTERVISTATORE Siamo appena arrivati a Parigi alla corte del Re Carlo Magno …. Ma ecco che intravediamo Re Carlo… E’ difficile avere un'intervista con lui …..ultimamente è sempre di cattivo umore. Ma ci proviamo. Re Carlo, ci scusi, possiamo rivolgerle qualche domanda? RE CARLO ( in tono burbero )Purché siate brevi, devo anch'io partecipare al ballo !! INTERVISTATORE Re Carlo, è felice per la fine della guerra e per questo matrimonio ? RE CARLO Non me ne parli, è stata una guerra terribile, con quel Rodomonte che si arrampicava sulle mura di Parigi come fosse un ragno, e poi l'incendio della città, e tutti i paladini innamorati di quella ragazza pagana, di quell'Angelica!

INTERVISTATORE Evidentemente sarà stata una donna bellissima! RE CARLO Bellissima è dire poco, avrei voluto avere 20 anni di meno! INTERVISTATORE I suoi paladini non hanno fatto una bella figura, soprattutto Orlando! Tutti a correre dietro a una sottana! RE CARLO Potere dell'amore! Orlando, Astolfo, Rinaldo… e poi anche Bradamante, la mia guerriera più forte, anche lei si è innamorata e per giunta di un pagano! INTERVISTATORE Certo i suoi paladini son ben diversi da quelli della Chanson de Roland! RE CARLO Cosa volete, il mondo è cambiato, dopo tanti secoli! Ariosto ha scritto la nostra storia all'inizio del '500. Era stata scoperta l'America, la cavalleria non andava più di moda, nuovi popoli si erano affacciati alla ribalta della Storia, ci doveva pur essere uno scambio di culture. Anch' io adesso ho una mentalità free!! INTERVISTATORE Lei avrà anche una mentalità free, ma ha combattuto contro un Re pagano! RE CARLO Sì, ma sono stato attaccato da quel fanatico di Galafrone che, essendo un gran viziato, si era intestardito che doveva possedere la miglior spada del mondo, Durindana, la spada di Orlando, e il miglior cavallo della terra, Baiardo, il cavallo di Rinaldo. Voi cosa avreste fatto? Non vi sareste difesi? INTERVISTATORE Non si alteri Sire, ha reso l'idea. Grazie per l'intervista Maestà, ma ci sembra di intravedere tra gli invitati il paladino Orlando ( chiamando a voce alta ) ...Paladino Orlando … Paladino Orlando... Come sta? ORLANDO Bene grazie, sono rinsavito! INTERVISTATORE Ma lo sa che quando lei ha perso il senno, dopo aver saputo che la sua Angelica amava Medoro, lei ha distrutto mezza Francia?

ORLANDO Ero impazzito dal dolore, mi sembrava che una scure mi avesse spezzato in due il cuore e l'anima, non ero più Orlando, non ero niente. Correvo come un pazzo seminando terrore nei campi e nei villaggi, i pastori accorrevano e pensavano fossi un uragano! INTERVISTATORE Ma è vero che Astolfo l’ha ritrovata in riva al mare, sporco e ossuto che lanciava urla agghiaccianti? ORLANDO Sì, è vero, devo tutto ad Astolfo: con altri compagni mi ha legato mani e piedi, mi ha chiuso la bocca con l'erba in modo che potessi respirare solo con il naso, ha preso l'ampolla che conteneva il mio senno e me l'ha fatta inspirare. Così mi sono calmato e poi addormentato. Quando mi sono svegliato, mi sono stupito vedendomi così legato. Ero guarito. INTERVISTATORE Scusi, ma l'ampolla con il suo senno, Astolfo, dove l'ha trovata? ORLANDO Ma sulla luna. Non ci crederete, ma è andato fin sulla luna..!! INTERVISTATORE Quindi non è vero che gli Americani sono stati i primi ad arrivare sulla luna? ORLANDO Una frottola Chi l'ha detto non ha mai letto il poema di Ariosto!! INTERVISTATORE Mi scusi, ma in tutta questa storia lei non ci ha fatto una gran bella figura: ha mollato Re Carlo Magno, compagni ed esercito per correre dietro a una donna, per giunta pagana e quindi nemica. Poi per lei si è ridotto come una scimmia impazzita! ORLANDO Ariosto mi ha voluto trasformare, sa all'inizio del '500 i cavalieri sono cambiati, si comincia ad ironizzare su tutto. La guerra si è conclusa, Carlo Magno ha vinto, godiamoci la vita con una grande festa e un ballo in onore degli sposi Bradamante e Ruggiero!!!!

INTERVISTATORE Cosa ha da dire ai posteri del XXI secolo? ORLANDO Non fate più guerre e non perdete il vostro senno, come è successo a me!!! Anche perché potreste non avere vicino qualcuno che va sulla luna per riportarvelo!!!! INTERVISTATORE Addio Orlando, è stato un piacere conoscerla e porteremo il suo messaggio. Si goda il suo ballo!!!! ORLANDO E come diceva Lorenzo il Magnifico, “ Chi vuol essere lieto sia, di doman non c'è certezza!” BALLO RINASCIMENTALE

Astolfo sulla Luna Sceneggiatura composta a cura del laboratorio di Teatro-Danza per lo spettacolo teatrale “Astolfo sulla Luna”

NARRATORE: La Luna è lo specchio della Terra, tutto ciò che qui si perde, là si ritrova. Lì c’è di tutto: la fama, le inutili preghiere i sospiri degli amanti, la ragione… qualsiasi cosa si possa perdere. Astolfo, nobile parente di Orlando, si reca sulla Luna per recuperare il senno di suo cugino. S. GIOVANNI: Astolfo, ti aspettavo! ASTOLFO: Chi sei? S. GIOVANNI: Come chi sono? Sono San Giovanni! ASTOLFO: San Giovanni? Ma dove sono? Che ci faccio qui? Sono morto? S. GIOVANNI: No, non sei morto. Vieni con me, vedrai ciò che si perde per nostro difetto o per colpa del tempo o della fortuna. Ciò che qui si perde là si raguna. ASTOLFO: Non capisco! S. GIOVANNI: Vedi, tuo cugino Orlando, per amore di una donna pagana, ha perso il senno e tu sei qui, sulla Luna, per recuperarlo. ASTOLFO: Quindi ora siamo… sulla Luna!? S. GIOVANNI: Sì, questo tuo compito è molto importante per

il bene di tuo cugino che ora, sulla Terra, sradica gli alberi come fossero finocchi e a in giro come una scimmia impazzita! ASTOLFO: Davvero è ridotto così il mio caro cugino? Ha perso il senno solo per una donna? S. GIOVANNI: Molto senno aveva Orlando, prima che Angelica, con il suo fascino ammaliante, glielo portasse via. Ma ora muoviamoci, ti spiego ciò che dovrai fare. Dentro quel grande palazzo dovrai entrare. Lì ci sono delle ampolle: ognuna contiene il senno di una persona. Trova quella di Orlando. NARRATORE: Entrato nel grande palazzo, Astolfo vide una vera e propria montagna di senno, raccolto in boccette

sigillate. Era come un liquido leggero, atto ad evaporare se non si tiene ben chiuso. Girando per la stanza enorme, Astolfo si meravigliava vedendo il senno di persone altolocate che, in realtà, ne avevan poco. Molti avevano perso il senno in amore, nel cercar ricchezze, o dietro a magiche sciocchezze; altri nelle speranze dei signori, altri in opere d’arte…. Astolfo trovò un’ampolla con il suo stesso senno. La aprì e aspirò: il senno di Astolfo tornò al suo posto. Poi ne trovò una molto grande, su cui era scritto: “Senno d’Orlando”.

La prese…

“Orlando furioso e innamorato”

Estratto della sceneggiatura composta per lo spettacolo teatrale a cura della Scuola primaria Orlando … ormai solo si tuffa in mare e raggiunge a nuoto le coste dell’Africa. -Vola ippogrifo … vola … guarda che cielo fantastico c’è qui …

e quello … o mio Dio … quello sembra il Paradiso .. saliamo lassù … forza cavallino … Sali … salii … che meraviglia … fiori … guarda quanti colori , prati … ruscelli … uccellini di mille colori … Ci siamo ippogrifo … guarda … un palazzo … che meraglia ! San Giovanni Benvenuto Astolfo … accomodati , rifocillati , riposati … vedi , se tu sei potuto arrivare fin quassù non è stato solo per tuo divertimento , questa notte ci aspetta un compito molto importante … io sono

Giovanni … Giovanni Battista. . . Questa notte , la luna passerà molto vicina al paradiso e noi , caro Astolfo , con il carro del profeta Elia ci saliremo. Astolfo Cosa? Sulla luna? Perché Giovanni ? e perché non con il mio Ippogrifo ? San Giovanni Il carro di Elia è guidato da quattro cavalli di fuoco che ci faranno attraversare le sfere infuocate e d’acciaio che circondano il pianeta senza bruciarci … tutto quello che sulla terra si perde, la , sulla luna si ritrova … partiremo nella notte. Astolfo Cosa ci siamo persi? Cosa dobbiamo trovare ? San Giovanni Siedi qui e riposa … aspetteremo la notte. (resta un sottofondo musicale)

San Giovanni Coraggio Astolfo … ci siamo è giunto il momento … partiamo … San Giovanni Il tuo amico Orlando è impazzito Astolfo Come impazzito , cosa stai dicendo ? San Giovanni Si … sta vagando sulle spiagge della Spagna e noi siamo qui per recuperare il senno di Orlando. Astolfo Io non capisco … ma cosa stai dicendo ? San Giovanni Il senno , il cervello , la testa … E’ impazzito e invece di difendere l’esercito Cristiano si è innamorato di Angelica e deluso dal rifiuto della ragazza è diventato pazzo … Ora ascoltami bene … tu entrerai in quel palazzo ,ci sono mille scaffali e mille bottigliette e d ognuna ha sopra un etichetta con il nome … ciascuna contiene il senno di una persona. Astolfo Ma come faccio a trovare quella di Orlando ? sono mille ! San Giovanni Si trova entrando a destra, è molto grande , la riconoscerai subito, a..dimenticavo … vicino c’è anche la tua. ..già che ci sei ti consiglio di aspirarne un po’ … può farti solo bene …. (San Giovanni esce di scena ) Astolfo Ci siamo … mamma mia … quante sono … a … a … Astolfo .. ci siamo questa è la mia … ( Apre il tappo e inspira molto forte dalla bottiglia) ah … mi sento meglio … molto meglio. Ed ora cerchiamo quella di Orlando …. Ci siamo ..eccola è proprio lei …. La carrozza presto .. devo riprendere il mio ippogrifo … devo trovare Orlando …. Vai cavallino …. Vola … volaaaa NARRATORE Cavalcò l’ippogrifo per ore , sorvolando le coste della Spagna.. fino a quando vide delle donne che agitandosi chiedevano il suo aiuto …. Così scese …

Classe V A, Scuola Primaria (plesso A.M. Lupacchino)