Ottica Leila Orlando

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DEFINIZIONE DI “OTTICA” DEFINIZIONE DI “OTTICA” Parte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioè Parte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioè quelli relativi al comportamento delle radiazioni atte ad quelli relativi al comportamento delle radiazioni atte ad impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche) impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche) L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che intervengono nel funzionamento dell’occhio intervengono nel funzionamento dell’occhio Il termine ottica indica anche la tecnica relativa alla Il termine ottica indica anche la tecnica relativa alla fabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme delle fabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme delle lenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchio lenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchio ottico ottico

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DEFINIZIONE DI “OTTICA”DEFINIZIONE DI “OTTICA”

• Parte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioè Parte della fisica che studia i fenomeni luminosi cioè quelli relativi al comportamento delle radiazioni atte ad quelli relativi al comportamento delle radiazioni atte ad impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche)impressionare il nostro occhio (radiazioni ottiche)

• L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che intervengono nel funzionamento dell’occhiointervengono nel funzionamento dell’occhio

• Il termine ottica indica anche la tecnica relativa alla Il termine ottica indica anche la tecnica relativa alla fabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme delle fabbricazione di strumenti ottici, oppure l’insieme delle lenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchio lenti, prismi e specchi che fanno parte di un apparecchio otticoottico

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• I vasti studi effettuati nel rinascimento I vasti studi effettuati nel rinascimento sulla prospettiva, riconobbero fra gli esiti, sulla prospettiva, riconobbero fra gli esiti, quello di riprodurre le immagini della quello di riprodurre le immagini della realtà, attraverso la loro proiezione su una realtà, attraverso la loro proiezione su una parete parete

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L’epoca fu letteralmente presa dalla scoperta della camera L’epoca fu letteralmente presa dalla scoperta della camera oscuraoscuraIgnazio Danti nel 1573 scriveva: “praticando un bugio negli Ignazio Danti nel 1573 scriveva: “praticando un bugio negli scuri della finestra cose miravigliose si vedranno, anco scuri della finestra cose miravigliose si vedranno, anco uccelli volar per aria e nuvole….uccelli volar per aria e nuvole….Giovanbattista Della Porta nel 1589: cosa ingegnosa e Giovanbattista Della Porta nel 1589: cosa ingegnosa e bella per dar piacer a gran signori che in una camera bella per dar piacer a gran signori che in una camera all’oscuro sopra bianchi lenzuoli si veggano cacce, conviti, all’oscuro sopra bianchi lenzuoli si veggano cacce, conviti, battaglie…. battaglie….

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In breve la camera oscura diventa portatile, con un vetro In breve la camera oscura diventa portatile, con un vetro smerigliato che sostituisce la parete posteriore al foro di smerigliato che sostituisce la parete posteriore al foro di ingresso della luce e una lente sopra di questo. La ingresso della luce e una lente sopra di questo. La macchina così costituita venne chiamata “camera ottica” e macchina così costituita venne chiamata “camera ottica” e si prestava grandemente alla attività di pittori paesagisti si prestava grandemente alla attività di pittori paesagisti dimostrandosi strumento versatile nell’attività dimostrandosi strumento versatile nell’attività divulgativa:”colui che ignora l’arte della pittura potrà divulgativa:”colui che ignora l’arte della pittura potrà disegnare con l’aiuto di una matita l’immagine di un disegnare con l’aiuto di una matita l’immagine di un qualsiasi oggetto” ( G. Dalla Porta).qualsiasi oggetto” ( G. Dalla Porta). Dalla camera ottica alla lanterna magica il passo fù breve Dalla camera ottica alla lanterna magica il passo fù breve

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Nel ‘600 l’Olanda è il centro di diffusione della lanterna Nel ‘600 l’Olanda è il centro di diffusione della lanterna magica presso la classe colta con Hujgens e Walgestain.magica presso la classe colta con Hujgens e Walgestain.Dalla Savoia e dalla Lorena una schiera di ”lanternisti” Dalla Savoia e dalla Lorena una schiera di ”lanternisti” diffonde il meraviglioso oggetto nel tessuto popolare diffonde il meraviglioso oggetto nel tessuto popolare attraverso un linguaggio universale.attraverso un linguaggio universale.

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La conseguenza della diffusione dei sistemi di produzione La conseguenza della diffusione dei sistemi di produzione di lenti fu la costruzione di microscopi e di telescopi.di lenti fu la costruzione di microscopi e di telescopi.Robert Hooke, a metà del ‘600 fù certo fra i primi utilizzatori Robert Hooke, a metà del ‘600 fù certo fra i primi utilizzatori del microscopio descrivendo la cellula vegetale.del microscopio descrivendo la cellula vegetale.

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Microscopio di Hooke 1665Microscopio di Hooke 1665

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Nel ‘700, il mondo scientifico adotta la lanterna come Nel ‘700, il mondo scientifico adotta la lanterna come strumento didattico e sul finire del secolo aprono i strumento didattico e sul finire del secolo aprono i primi saloni di proiezione; nasce una vera e propria primi saloni di proiezione; nasce una vera e propria “drammaturgia audiovisiva”, si diffondono le “drammaturgia audiovisiva”, si diffondono le “fantasmagorie”. “fantasmagorie”.

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I miglioramenti tecnici si rincorrono, si proietta con I miglioramenti tecnici si rincorrono, si proietta con l’Eidophusikon (quadri semicircolari in movimento), il l’Eidophusikon (quadri semicircolari in movimento), il Panorama di Baker ( scenografia su 360°), il Myriorama Panorama di Baker ( scenografia su 360°), il Myriorama (telone di centinaia di metri che scorre fra due cilindri) il (telone di centinaia di metri che scorre fra due cilindri) il Cosmorama etc.Cosmorama etc.

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Gli ultimi bagliori provengono dal teatro delle ombre con Gli ultimi bagliori provengono dal teatro delle ombre con Seraphin (al secolo Domenico Serafino, veneziano), Seraphin (al secolo Domenico Serafino, veneziano), grande intrattenitore alla corte di Versailles, ed in ultimo al grande intrattenitore alla corte di Versailles, ed in ultimo al caffè parigino “le chat noir” ove si raggiunse il massimo caffè parigino “le chat noir” ove si raggiunse il massimo stato dell’arte con Robert Salis e il pittore Henry Reviere; stato dell’arte con Robert Salis e il pittore Henry Reviere; poi fù il cinema. poi fù il cinema.

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LO SPETTRO LUMINOSO LO SPETTRO LUMINOSO

E E

PRINCIPI DI OTTICA GEOMETRICAPRINCIPI DI OTTICA GEOMETRICA

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Che cos’è Che cos’è LA LUCELA LUCE dal punto di vista ottico? dal punto di vista ottico?Forma di Forma di energia radianteenergia radiante capace di stimolare i recettori capace di stimolare i recettori retinici consentendo la visione degli oggetti circostanti. retinici consentendo la visione degli oggetti circostanti. Le Le radiazioni visibil iradiazioni visibil i hanno lunghezza d’onda compresa hanno lunghezza d’onda compresa fra i fra i 400 ed i 700 nanometri.400 ed i 700 nanometri.

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Nel 1704 Nel 1704 NewtonNewton dimostrò che la luce è composta e dimostrò che la luce è composta e divisibile in 7 luci elementari ciascuna con proprio colore, divisibile in 7 luci elementari ciascuna con proprio colore, bastava far passare un raggio luminoso attraverso un bastava far passare un raggio luminoso attraverso un prisma. L’insieme dei colori che costituiscono la luce prisma. L’insieme dei colori che costituiscono la luce formano lo “formano lo “spettro luminosospettro luminoso ””

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Quella parte dell’Ottica che studia il cammino dei raggi Quella parte dell’Ottica che studia il cammino dei raggi luminosi cioè delle radiazioni ottiche, viene chiamataluminosi cioè delle radiazioni ottiche, viene chiamata

””OTTTICA GEOMETRICAOTTTICA GEOMETRICA ””

concett i basilariconcett i basilari

- - Rif lessioneRiflessione- Rifrazione- Rifrazione- Indice di r ifrazione- Indice di r ifrazione- Vergenza- Vergenza

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RIFLESSIONE

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RIFRAZIONE

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INDICE DI RIFRAZIONEINDICE DI RIFRAZIONE

Nei mezzi trasparenti che hanno densità Nei mezzi trasparenti che hanno densità maggiore dell’aria, la velocità della luce risulta maggiore dell’aria, la velocità della luce risulta rallentata; Il rapporto fra la velocità nell’aria e rallentata; Il rapporto fra la velocità nell’aria e la sua velocità in un altro mezzo trasparente la sua velocità in un altro mezzo trasparente prende il nome di “indice di rifrazione” del prende il nome di “indice di rifrazione” del mezzo in questione.mezzo in questione.

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VERGENZAVERGENZA

La vergenza è l ’ inverso della distanza (d) che La vergenza è l ’ inverso della distanza (d) che separa una sezione di un fascio di raggi separa una sezione di un fascio di raggi luminosi dal loro fuoco.luminosi dal loro fuoco.Viene chiamato “Viene chiamato “fuoco dei raggifuoco dei raggi ” il punto in cui i raggi ” il punto in cui i raggi convergenti si incontrano o da cui si dipartono nel caso convergenti si incontrano o da cui si dipartono nel caso di raggi divergenti. Dal punto di vista ottico, la di raggi divergenti. Dal punto di vista ottico, la caratteristica più importante di un fascio di raggi caratteristica più importante di un fascio di raggi luminosi è costituito dalla loro “vergenza” ad un dato luminosi è costituito dalla loro “vergenza” ad un dato livello. Quando la distanza del fuoco è infinita la livello. Quando la distanza del fuoco è infinita la vergenza è inesistente, è il caso dei raggi paralleli. vergenza è inesistente, è il caso dei raggi paralleli.

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LE LENTILE LENTI

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La produzione di lenti ebbe diffusione sistematica nel La produzione di lenti ebbe diffusione sistematica nel RinascimentoRinascimento , ne dà ampia testimonianza il fisiologo , ne dà ampia testimonianza il fisiologo della visione Francesco Maurolico da Messina, che della visione Francesco Maurolico da Messina, che lamenta agli inizi del ‘500 la scarsa attenzione tecnica dei lamenta agli inizi del ‘500 la scarsa attenzione tecnica dei costruttori di lenti a lui contemporanei rispetto costruttori di lenti a lui contemporanei rispetto all’accuratezza che veniva posta in tempi passati.all’accuratezza che veniva posta in tempi passati.

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Che cos’è una lente?Che cos’è una lente?

La lente è un mezzo trasparente delimitato da superfici.La lente è un mezzo trasparente delimitato da superfici.

Distinguiamo:Distinguiamo:

- Lenti sferiche- Lenti sferiche- Lenti Cilindriche- Lenti Cilindriche- Lenti sfero-cilindriche- Lenti sfero-cilindriche- Combinazione di cilindri- Combinazione di cilindri

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LENTI SFERICHELENTI SFERICHE

Mezzi trasparenti delimitate da superfici convesse o Mezzi trasparenti delimitate da superfici convesse o concave che rappresentano una calotta sferica.concave che rappresentano una calotta sferica.Distinguiamo lenti sferiche positive che determinano Distinguiamo lenti sferiche positive che determinano convergenza dei raggi da lenti sferiche negative che ne convergenza dei raggi da lenti sferiche negative che ne determinano divergenza.determinano divergenza.

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Ma che t ipo di immagini si formano attraverso una Ma che t ipo di immagini si formano attraverso una lente sferica?lente sferica?

Che dimensione hanno?Che dimensione hanno?

Che posizioni assumono?Che posizioni assumono?

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LENTI CILINDRICHELENTI CILINDRICHE

Le lenti cilindriche sono mezzi trasparenti Le lenti cilindriche sono mezzi trasparenti in cui almeno una delle due facce è in cui almeno una delle due facce è costituita da una superficie cilindrica (detta costituita da una superficie cilindrica (detta anche torica) convessa o concavaanche torica) convessa o concava

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LENTI PRISMATICHELENTI PRISMATICHE

La lente prismatica è un mezzo trasparente La lente prismatica è un mezzo trasparente delimitato da due superfici che si delimitato da due superfici che si incontrano in un angolo solido detto incontrano in un angolo solido detto spigolospigolo o o apiceapice . . L’incontro delle due superfici determina un L’incontro delle due superfici determina un angoloangolo rifrangenterifrangente ..La parte opposta all’apice è detta La parte opposta all’apice è detta basebase ..

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OTTICA FISIOLOGICAOTTICA FISIOLOGICA

L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici L’ottica fisiologica è lo studio dei fenomeni ottici che intervengono nel funzionamento dell’occhioche intervengono nel funzionamento dell’occhio

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I l complesso di lenti dell ’occhio umano Il complesso di lenti dell ’occhio umano viene chiamato “diottro oculare”viene chiamato “diottro oculare”

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EMMETROPIA ED AMETROPIAEMMETROPIA ED AMETROPIA

Viene definito Viene definito emmetropeemmetrope quell’occhio in cui i raggi quell’occhio in cui i raggi provenienti da distanza infinita vengono messi a fuoco sulla provenienti da distanza infinita vengono messi a fuoco sulla retina in condizione di massima accomodazione negativa. retina in condizione di massima accomodazione negativa. In tutti gli altri casi l’occhio viene definito In tutti gli altri casi l’occhio viene definito ametropeametrope ..

Le ametropie, dette anche “Le ametropie, dette anche “vizi di refrazionevizi di refrazione ”, sono ”, sono rappresentate da: rappresentate da:

- MiopiaMiopia- IpermetropiaIpermetropia- AstigmatismoAstigmatismo

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Nell’astigmatismo i raggi che attraversano il diottro Nell’astigmatismo i raggi che attraversano il diottro oculare non si concentrano in un punto ma oculare non si concentrano in un punto ma formano un “conoide di Sturm” con le due linee formano un “conoide di Sturm” con le due linee focali classiche. Il diottro oculare si comporta come focali classiche. Il diottro oculare si comporta come una combinazione sfero-cilindrica.una combinazione sfero-cilindrica.

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Come sono le immagini che vede un Come sono le immagini che vede un soggetto con vizio di refrazione?soggetto con vizio di refrazione?

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Nella Nella miopiamiopia e nella e nella ipermetropiaipermetropia , dove il fuoco , dove il fuoco cade rispettivamente davanti e dietro la retina, per cade rispettivamente davanti e dietro la retina, per ogni punto oggetto non si forma sulla retina un ogni punto oggetto non si forma sulla retina un punto immagine ma un “punto immagine ma un “cerchio di diffusionecerchio di diffusione ”, ”, il cui diametro è tanto più grande quanto maggiore il cui diametro è tanto più grande quanto maggiore è la distanza del fuoco dalla retina.è la distanza del fuoco dalla retina.Nel complesso ne risulta un immagine sfocata che Nel complesso ne risulta un immagine sfocata che bisogna immaginare non formata da punti ma da bisogna immaginare non formata da punti ma da cerchi.cerchi.

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Nell’Nell’astigmatismoastigmatismo il problema è più complesso, il problema è più complesso, l’immagine sfocata è costituita da un insieme di l’immagine sfocata è costituita da un insieme di righe o ellissoidirighe o ellissoidi

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FISIOLOGIA DELLA VISIONEFISIOLOGIA DELLA VISIONE

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L’L’apprendimento visivoapprendimento visivo è la risultante di fenomenologie è la risultante di fenomenologie ricettive periferiche e di successive elaborazioni ed ricettive periferiche e di successive elaborazioni ed integrazioni encefaliche che permettono la coscienza integrazioni encefaliche che permettono la coscienza percettiva elementare e la coscienza percettiva concettuale percettiva elementare e la coscienza percettiva concettuale

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A

B

C

C

B

A

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Le Le cellule gangliaricellule gangliari formano due sistemi: formano due sistemi:

1. Sistema delle cellule gangliari 1. Sistema delle cellule gangliari parvocellulariparvocellulari detto “sistema x” che occupa la retina centraledetto “sistema x” che occupa la retina centrale

2. Sistema delle cellule gangliari 2. Sistema delle cellule gangliari magnocellularemagnocellulare detto “sistema y” che occupa la retina paracentrale e detto “sistema y” che occupa la retina paracentrale e perifericaperiferica

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I sub-strati fotorecettoriali e neuronali retinici recepiscono il I sub-strati fotorecettoriali e neuronali retinici recepiscono il mondo esterno, cioè la miriade di segnali in arrivo, in mondo esterno, cioè la miriade di segnali in arrivo, in campi recett ivi circolari campi recett ivi circolari sensibili asensibili a FORMA- FORMA-COLORE-MOVIMENTOCOLORE-MOVIMENTO ..

I campi recettivi sensibili per I campi recettivi sensibili per forma e coloreforma e colore afferiscono afferiscono al sistema gangliare x (al sistema gangliare x (parvocellulareparvocellulare ),),quelli per il quelli per il movimentomovimento al sistema gangliare y al sistema gangliare y ((magnocellularemagnocellulare ).).

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L’organizzazione dei meccanismi eccitatori ed inibitori di L’organizzazione dei meccanismi eccitatori ed inibitori di ritorno, proprie di tutte le catene neuronali, ritorno, proprie di tutte le catene neuronali, nell ’asse nell ’asse ret ino-cort icaleretino-cort icale configurano campi recettivi con periferia configurano campi recettivi con periferia eccitatoria e centro inibitore e viceversa (eccitatoria e centro inibitore e viceversa (sistemi on-off e sistemi on-off e sistema off-onsistema off-on ). ).

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Possiamo dire che la Possiamo dire che la ret inaretina adotta un adotta un sistema di sistema di codif icazione “logico”codif icazione “logico” rispetto allo stimolo attraverso un rispetto allo stimolo attraverso un complesso meccanismo di regolazione con circuiti complesso meccanismo di regolazione con circuiti eccitatori ed inibitori che si manterranno nelle successive eccitatori ed inibitori che si manterranno nelle successive stazioni dell’asse retino-corticalestazioni dell’asse retino-corticale

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Nella definizione più completa Nella definizione più completa la retinala retina è una sofisticata è una sofisticata struttura capace di estrarre informazioni sulle struttura capace di estrarre informazioni sulle caratteristiche spaziali e temporali dello stimolo luminoso, caratteristiche spaziali e temporali dello stimolo luminoso, nei nei primi strat iprimi strat i l’informazione visiva è codificata secondo l’informazione visiva è codificata secondo variazioni graduali di potenziale elettrico con meccanismo variazioni graduali di potenziale elettrico con meccanismo analogicoanalogico ; è nello strato delle ; è nello strato delle cellule gangliaricellule gangliari che che l’informazione viene trasformata in impulso di ampiezza e l’informazione viene trasformata in impulso di ampiezza e forma costante secondo un meccanismo forma costante secondo un meccanismo digitaledigitale

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L’assettoL’assetto sinaptico-ret inicosinaptico-ret inico è guidato da una è guidato da una rigidarigida e e complessa programmazione complessa programmazione geneticagenetica che si è tenuta che si è tenuta costantecostante nelle diverse etnie malgrado le ampie ibridazioni nelle diverse etnie malgrado le ampie ibridazioni

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In ogni individuo già prima della nascita le In ogni individuo già prima della nascita le cellule cellule gangliarigangliari inviano segnali a ritmo costante che disegnano inviano segnali a ritmo costante che disegnano la la mappa sinapticamappa sinaptica dell’asse retino-corticale. dell’asse retino-corticale.

Dopo la nascita questi segnali sono sostituiti dall’Dopo la nascita questi segnali sono sostituiti dall’ inputinput visivovisivo che perfeziona le connessioni neuronali inter-area che perfeziona le connessioni neuronali inter-area cioè le reti sinaptiche di connessione fra i centri nervosi.cioè le reti sinaptiche di connessione fra i centri nervosi.

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Abbiamo quindi introdotto un concetto fondamentale della Abbiamo quindi introdotto un concetto fondamentale della moderna moderna neurofisiologianeurofisiologia : la : la plasticità sinaptica plasticità sinaptica corticalecorticale cioè la capacità delle reti sinaptiche corticali di cioè la capacità delle reti sinaptiche corticali di adeguarsi alla dinamica mutevolezza concettuale adeguarsi alla dinamica mutevolezza concettuale dell’ambiente.dell’ambiente.

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I CORPI GENICOLATI LATERALII CORPI GENICOLATI LATERALI

Sono Sono strutturestrutture a composizione a composizione laminarilaminari nei quali avviene nei quali avviene il “il “relayrelay ” delle fibre del nervo ottico cioè dell’insieme degli ” delle fibre del nervo ottico cioè dell’insieme degli assoni gangliari che trasportano lo stimolo codificato in assoni gangliari che trasportano lo stimolo codificato in modulazione di frequenza.modulazione di frequenza.

Si mantiene il sistema di codificazione “logica” attraverso Si mantiene il sistema di codificazione “logica” attraverso attività eccitatoria ed inibitoria ed una proiezione topografica attività eccitatoria ed inibitoria ed una proiezione topografica distinta fra le fibre parvocellulari (lamine più esterne) e distinta fra le fibre parvocellulari (lamine più esterne) e magnocellulari (lamine interne).magnocellulari (lamine interne).

Attraverso Attraverso f ibre di r i tornofibre di r i torno dalla corteccia visiva si affina dalla corteccia visiva si affina ulteriormente la modulazione sul segnale retinico.ulteriormente la modulazione sul segnale retinico.

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INTERPRETRAZIONE FUNZIONALE DELLA INTERPRETRAZIONE FUNZIONALE DELLA CORTECIA VISIVACORTECIA VISIVA

Prima dello sviluppo della Neurobiologia e la teoria della Prima dello sviluppo della Neurobiologia e la teoria della comunicazione la comunicazione la NeurofisiologiaNeurofisiologia aveva proposto un modello aveva proposto un modello di interpretazione in termini topografici.di interpretazione in termini topografici.

La corteccia La corteccia str iatastr iata veniva chiamata area “ veniva chiamata area “visivo-sensorialevisivo-sensoriale ” ” o area di proiezione o di sensazione.o area di proiezione o di sensazione.

L’area L’area peristriataperistriata e e parastriataparastriata veniva chiamata area veniva chiamata area ““visivo-psichica”.visivo-psichica”.

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CORTECCIA VISIVA

CORTECCIA STRIATA DENOMINATA (6 STRATI)

C. PERISTRIATA

V1

V2

MOVIMENTO COLORE

FORMA

C. PARASTRIATA

V3

V4

V5

FORMA IN MOVIMENTO

FORMA E COLORE

MOVIMENTO

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COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARECOSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE

La coscienza percettiva elementare si determina quando La coscienza percettiva elementare si determina quando i i segnali di r itornosegnali di r itorno , perfezionati nelle caratteristiche , perfezionati nelle caratteristiche cromatiche, formali e di movimento, acquisiscono una cromatiche, formali e di movimento, acquisiscono una precisa collocazione spaziale nel campo topografico di precisa collocazione spaziale nel campo topografico di V1V1

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VIE CROMATICHE

CAMPI RECETTIVI PARVOCELLULARI RETINICI

CAMPI RECETTIVI PARVOCELLULARI C.G.L .

CORTECCIA STRIATA (V1) STRATO 2 E 3

C.PERISTRIATA (V2)

STRISCE SOTTILI

C. PARASTRIATA (V4)

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VIE DEL MOVIMENTO

CAMPI RECETTIVI MAGNOCELLULARI RETINICI

CAMPI RECETTIVI MAGNOCELLULARI C.G.L.

CORTECCIA STRIATA V1 - STRATO 4

C. PERISTRIATA (V2)

STRISCE SPESSEC. PARASTRIATA

(V5)

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LA LA RETINARETINA NON TRASMETTE AL CERVELLO IL CALCO NON TRASMETTE AL CERVELLO IL CALCO FOTOGRAFICO COMPLETO DELL’IMMAGINE MA SOLTANTO FOTOGRAFICO COMPLETO DELL’IMMAGINE MA SOLTANTO TALUNI PUNTI RECEPITI DAL SISTEMA PARVOCELLULARE TALUNI PUNTI RECEPITI DAL SISTEMA PARVOCELLULARE ATTRAVERSO UNO “ATTRAVERSO UNO “SCANNINGSCANNING ” CHE SEGUE LE LINEE GUIDA ” CHE SEGUE LE LINEE GUIDA DELL’IMMAGINE SOFFERMANDOSI SUI PARTICOLARI DELL’IMMAGINE SOFFERMANDOSI SUI PARTICOLARI SIGNIFICATIVI (SIGNIFICATIVI (FOVEAZIONEFOVEAZIONE ).).

I PUNTI DI “FOVEAZIONE” UNITAMENTE AI MOVIMENTI DI I PUNTI DI “FOVEAZIONE” UNITAMENTE AI MOVIMENTI DI FISSAZIONE CHE L’OCCHIO HA EFFETTUATO PER FISSAZIONE CHE L’OCCHIO HA EFFETTUATO PER RAGGIUNGERLI, INTEGRATI A LIVELLO CELEBRALE, RAGGIUNGERLI, INTEGRATI A LIVELLO CELEBRALE, PERMETTONO LA PERMETTONO LA RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE.RICOSTRUZIONE DELL’IMMAGINE.

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Affinché la Affinché la coscienza percett iva elementarecoscienza percett iva elementare diventi diventi concettualeconcettuale è necessaria l’afferenza delle aree visive ai è necessaria l’afferenza delle aree visive ai circuiti temporali dell’circuiti temporali dell’ippocampoippocampo e dell’ e dell’amigdalaamigdala e quindi e quindi nelle reti idiosincratiche della nelle reti idiosincratiche della corteccia polisensorialecorteccia polisensoriale ..

Questa integrazione rappresenta il vero Questa integrazione rappresenta il vero momento momento cognit ivo ed emozionalecognit ivo ed emozionale ed assume specifico rilievo ed assume specifico rilievo nelle fasi formative.nelle fasi formative.

DALLA COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE ALLA DALLA COSCIENZA PERCETTIVA ELEMENTARE ALLA COSCIENZA PERCETTIVA CONCETTUALECOSCIENZA PERCETTIVA CONCETTUALE

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Il passaggio dalla coscienza percettiva elementare alla Il passaggio dalla coscienza percettiva elementare alla coscienza percettiva concettuale implica il coinvolgimento coscienza percettiva concettuale implica il coinvolgimento della della memoriamemoria ..

CoscienzaCoscienza = inserire il vissuto in sfere concettuali già = inserire il vissuto in sfere concettuali già esistentiesistenti

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