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Gerarchie di memoria

Salvatore Orlando

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Gerarchie di memoria

• I programmatori hanno l’esigenza di avere memorie sempre più veloci e capienti, per poter memorizzare programmi e dati

• Purtroppo la tecnologia permette solo di costruire– memorie grandi e lente, ma poco costose– memorie piccole e veloci, ma molto costose

• Conflitto tra– esigenze programmatori– vincoli tecnologici

• Soluzione: gerarchie di memoria– piazziamo memorie veloci vicino alla CPU

• per non rallentare la dinamica di accesso alla memoria – fetch delle istruzioni e load/store dei dati

– man mano che ci allontaniamo dalla CPU• memorie sempre più lente e capienti

– soluzione compatibile con i costi …..– meccanismo dinamico per spostare i dati tra i livelli della gerarchia

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Gerarchie di memoria

• Al livello 1 poniamo la memoria più veloce (piccola e costosa)• Al livello n poniamo la memoria più lenta (grande ed economica)

• Scopo gerarchia e delle politiche di gestione delle memorie– dare l’illusione di avere a disposizione una memoria

• grande (come al livello n) e veloce (come al livello 1)

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Costi e capacità delle memorie

• Dati 2008

– SRAM • latenze di accesso di 0,5-2,5 ns• costo da $2000 a $5.000 per GB• tecnologia usata per i livelli più vicini all CPU (cache)

– DRAM • latenze di accessi di 50-70 ns• costo da $20 a $75 per GB• tecnologia usata per la cosiddetta memoria principale

– Dischi• latenze di accesso di 5-20 milioni di ns (5-20 ms)• costo da $0,2 a $2 per GB• memoria stabile usata per memorizzare file• memoria usata anche per contenere l’immagine (text/data) dei programmi in

esecuzione => memoria (principale) virtuale

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Illusione = memoria grande e veloce !?

• All’inizio i nostri dati e i nostri programmi sono memorizzati nel livello n (mem. più capiente e lenta)

• I blocchi di memoria man mano riferiti vengono fatti fluire verso– i livelli più alti (memorie più piccole e veloci), più

vicini alla CPU

• Problema:– Cosa succede se un blocco riferito è già

presente nel livello 1 (più alto) ?– La CPU può accedervi direttamente, ma abbiamo

bisogno di un meccanismo per trovare il blocco all’interno del livello 1 !

• Problema:– Cosa succede se i livelli più alti sono pieni ?– Dobbiamo implementare una politica di

rimpiazzo dei blocchi !

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Terminologia

• Anche se i trasferimenti tra i livelli avvengono sempre in blocchi, questi hanno dimensione diversa, e (per ragioni storiche) nomi diversi– abbiamo blocchi più piccoli ai livelli più alti (più vicini alla CPU)– es. di nomi: blocco di cache e pagina

• Hit (Successo)– quando il blocco cercato a livello i è stato individuato

• Miss (Fallimento)– quando il blocco cercato non è presente al livello i

• Hit rate (%)– frequenza di Hit rispetto ai tentativi fatti per accedere blocchi al livello i

• Miss rate (%)– frequenza di Miss rispetto ai tentativi fatti per accedere blocchi al livello i

• Hit Time– latenza di accesso di un blocco al livello i in caso di Hit

• Miss Penalty– tempo per copiare il blocco dal livello inferiore

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Località

• L’illusione offerto dalla gerarchia di memoria è possibile in base al:

Principio di località• Se un elemento (es. word di memoria) è riferito dal programma

– esso tenderà ad essere riferito ancora, e presto Località temporale– gli elementi ad esse vicini tenderanno ad essere riferiti presto Località

spaziale

• In altri termini, in un dato intervallo di tempo, i programmi accedono una (relativamente piccola) porzione dello spazio di indirizzamento totale

• La località permette il funzionamento ottimale delle gerarchie di memoria– aumenta la probabilità di riusare i blocchi, precedentemente spostati ai

livelli superiori, riducendo il miss rate

Spazio di Indirizzamento0 2n - 1

Probabilitàdi riferimento

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Cache

• E’ il livello di memoria (SRAM) più vicino alla CPU (oltre ai Registri)

Control

Datapath

SecondaryStorage(Disk)

Processor

Registers

MainMemory(DRAM)

SecondLevelCache

(SRAM)

On

-Ch

ipC

ache

1 10,000,000 (10 ms)

Speed (ns): 10 100

100 GSize (bytes): K M

TertiaryStorage(Tape)

10,000,000,000 (10 sec)

T

Registri: livello di memoria più vicino alla CPUMovimenti tra Cache Registri gestiti a swdal compilatore / programmatore assembler

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Cache e Trend tecnologici delle memorie

Capacità Velocità (riduz. latenza)

Logica digitale: 2x in 3 anni 2x in 3 anni

DRAM: 4x in 3 anni 2x in 10 anni

Dischi: 4x in 3 anni 2x in 10 anni

Anno Size $ per MB Latenza accesso

1980 64 Kb 1.500 250 ns

1983 256 Kb 500 185 ns

1985 1 Mb 200 135 ns

1989 4 Mb 50 110 ns

1992 16 Mb 15 90 ns

1996 64 Mb 10 60 ns

1998 128 Mb 4 60 ns

2000 256 Mb 1 55 ns

2002 512 Mb 0,25 50 ns

2004 1024 Mb 0,10 45 ns

1000:1

5:1

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Accesso alla memoria = Von Neumann bottleneck

10

DRAM

CPU

Performance(1/latency)

100

1000

Processor-MemoryPerformance Gap:(cresce del 50% / year)

10000 The power

wallCPU60% per yr2X in 1.5 yrs

DRAM9% per yr2X in 10 yrs

DRAM

1980

2000

1990 Year20

05

Processor-DRAM Memory: Performance Gap

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1977: DRAM più veloce del microprocessore

Apple ][ (1977)

Steve WozniakSteve

Jobs

CPU: 1000 ns DRAM: 400 ns

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Gerarchie di Memoria nel 2005: Apple iMac G5

iMac G51.6 GHz$1299.00

Reg L1 Inst L1 Data L2 DRAM Disk

Size 1K 64K 32K 512K 256M 80G

Latency(cycles) 1 3 3 11 160 1e7

Managed by compiler

Managed by hardware

Managed by OS,hardware,

application

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Cache

• L’uso di cache grandi e multivello è necessario per – tentare di risolvere il von Neumann bottleneck, il problema

costituito dalle memorie DRAM• sempre più capienti• ma sempre meno veloci, rispetto agli incrementi di prestazione delle

CPU (microprocessori)

• Gestione movimenti di dati tra livello cache e livelli sottostanti (Main memory) – realizzata dall’hardware

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Progetto di un sistema di cache

CPU

cache

DRAM

Memoria

Sequenza di riferimenti alla memoria: <op,addr>, <op,addr>,<op,addr>,<op,addr>, . . .

op: i-fetch, read (load), write (store)

Obiettivo del progettista: Ottimizzare l’organizzazione della memoria in modo da minimizzare il tempo medio di accesso alla memoria per carichi tipici (per sequenze di accesso tipiche)

Ovvero, aumentare il cache hit rate

Programmi dibenchmark

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Problemi di progetto di una cache

• Dimensionamenti – size del blocco e numero di blocchi nella cache

• Problemi:– Come faccio a sapere se un blocco è presente in cache, e come faccio a

individuarlo ?– Se un blocco non è presente e devo recuperarlo dalla memoria a livello

inferiore, dove lo scrivo in cache? Funzione di mapping tra

Indirizzo Memoria Identificatore blocco

• Un problema da affrontare è costituito dai conflitti nell’uso della cache– se il blocco di dati da portare in cache deve essere sovrascritto (sulla base

della funzione di mapping) su un altro blocco di dati già presente in cache, cosa ne faccio del vecchio blocco?

– Dipende se è il blocco in cache è stato modificato– Coerenza tra i livelli di memoria

• Write through (scrivo sia in cache che in memoria)• Write back (scrivo in memoria solo quando il blocco in cache deve

essere rimpiazzato)

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Caso semplice: cache ad accesso diretto

• Mapping tramite funzione hash (modulo) dell’indirizzo (Address): – Cache block INDEX = Address mod # cache blocks =

resto divisione: Address / #cache blocks

# cache blocks = 8 = 23

block size = 1 B

Considerando rappresentazione binariadi Address:

poiché # cache blocks è una

potenza di 2 (23), allora Cache block Index corrisponde ai 3 bit meno significativi di Address

No. bit INDEX =log (# cache blocks)

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Caso semplice: cache ad accesso diretto

• Funzione hash: – Cache block INDEX = Address % # cache blocks =

resto divisione: Address / #cache blocks

# cache blocks = 2i

block size = 1 B

Considerando rappresentazione binaria di Address: Quoziente = Address / #cache blocks = Address / 2i = Address >> i

n-i bit più significativi di Address Resto = Address % #cache blocks = Address & 111..111

i bit i bit meno significativi di Address

Prova: Address = Quoziente * 2i + Resto = Quoziente << i + Resto

Quoziente RestoAddress

n-i bit i bit

INDEX

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Cache diretta e blocchi più grandi

• Per block size > 1B:– Address diversi (che differiscono per i bit meno significativi) possono

cadere all’interno dello stesso Cache block

• Le dimensioni dei blocchi sono solitamente potenze di 2– Block size = 4, 8, 16, o 32 B

• Block Address : indirizzamento al blocco (invece che al Byte)– Block Address = Address / Block size – In binario, se Block Size è una potenza di 2, Address >> n, dove

n = log2(Block size)

– Questi n bit meno significativi dell’Address costituiscono il byte offset del blocco

• Nuova funzione di Mapping :Block Address = Address / Block size Cache block INDEX = Block Address % # cache blocks

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Esempio di cache diretta con blocchi di 2 B

Cache000

001

010

011

100

101

110

111

00000

00001

00010

00011

00100

00101

00110

00111

01000

01001

01010

01011

01100

01101

01110

01111

10000

10001

10010

10011

10100

10101

10110

10111

11000

11001

11010

11011

11100

11101

11110

11111

Blocco = 2 B

log2 2 = 1 b

Byte offset del blocco

Da non considerare per ottenere il block address

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Tag e Valid Bit

• Come facciamo a conoscere quale particolare blocco di memoria è memorizzato in un certa locazione della cache?– Memorizziamo il block address assieme al blocco dei dati– In realtà, ci bastano solo i bit high-order dell’address– Chiamiamo questi bit Tag

• Come faccio a sapere se una certa locazione della cache non contiene dati, cioè è logicamente vuota?– Valid bit:

• 1 = present• 0 = not present• Inizialmente uguale a 0

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Cache ad accesso diretto (vecchio MIPS)

• Byte OFFSET– n = log2(Block size) = log2(4) = 2 b

• INDEX– corrisponde a

log2(# blocchi cache)=log2(1024) = 10 b

– 10 bit meno significativi del Block Address

– Block Address ottenuto da Address rimuovendo gli n=2 bit del byte offset

• TAG– parte alta dell’Address, da

memorizzare in cache assieme al blocco

– TAG = N bit addr. – INDEX – OFFSET = 32-10-2=20 b

– permette di risalire all’Address originale del blocco memorizzato

• Valid – il blocco è presente Write through

(Nota: solo bit di Valid)

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Blocco più grande di una word

• Approccio vantaggioso per ridurre il Miss rate se abbiamo– località spaziale

• Infatti, se si verifica un Miss– si carica un

blocco grosso– se sono

probabili accessi spazialmente vicini, questi cadono nello stesso blocco Hit

Offset (n = log216 = 4) suddiviso in due parti

Block offset (2 b) : seleziona word

Byte offset (2 b) : seleziona byte

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Esempio

• Cache con 64 blocchi• Blocchi di 16B• Se l’indirizzo è di 27 bit, com’è composto?

– INDEX deve essere in grado di indirizzare 64 blocchi: SIZEINDEX = log2(64)=6

– BLOCK OFFSET (non distinguiamo tra byte e block offset) deve essere in grado di indirizzare 16B: SIZEBLOCK OFFSET = log2(16)=4

– TAG corrisponde ai rimanenti bit (alti) dell’indirizzo: SIZETAG = 27- SIZEINDEX - SIZEOFFSET = 17

• Qual è il blocco (INDEX) che contiene il byte all’indirizzo 1201 ?– Trasformo l’indirizzo al Byte nell’indirizzo al blocco: 1201/16 = 75– L’offset all’interno del blocco è: 1201 % 16 = 1– L’index viene determinato con l’operazione di modulo: 75 % 64 = 11

il blocco è il 12o (INDEX=11), il byte del blocco è il 2o (OFFSET=1)

TAG INDEX17 6 4

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Hits vs. Miss

• Read Hit (come conseguenza di i-fetch e load)– accesso alla memoria con il massimo della velocità

• Read Miss (come conseguenza di i-fetch e load)– il controllo deve mettere in stallo la CPU (cicli di attesa,

con registri interni immutati), finché la lettura del blocco (dalla memoria in cache) viene completata

– Instruction cache miss• Ripeti il fetch dell’istruzione

– Data cache miss• Completa l’accesso al dato dell’istruzione (load)

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Hits vs. Miss

• Write Hit (solo come conseguenza di store)– write through: scrive sulla cache e in memoria– write back: scrive solo sulla cache, e segnala che il

blocco è stato modificato (setting del bit di Dirty)

• Write Miss (solo come conseguenza di store)– con politica write-back, stallo della CPU (cicli di attesa),

lettura del blocco dalla memoria in cache, completamento dell’istruzione di store

– con politica write-through, non c’è bisogno di ricopiare il blocco in cache prima di effettuare la scrittura

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Esempio di funzionamento

• Si consideri una cache diretta, e si assuma che l’indirizzo sia di 24 bit. La dimensione del blocco è di 16 B, mentre la cache ha 16 ingressi.– OFFSET: log 16 = 4 b – INDEX: log 16 = 4 b– TAG: 24 – INDEX – OFFSET = 16 b

• Si supponga che i 16 ingressi della cachesiano tutti non validi (VALID=0)

VALID TAG DATA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

CPU

cache

Memoria

flusso di r/w address

miss

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Esempio di funzionamento

• Flusso di accessi r/w: indirizzi di memoria a 24 b

VALID TAG DATA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1 1AB0 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

0

0

0

0

0

0

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 miss

01

2

3

4

5

67

8

9

10

11

12

13

14

15

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Esempio di funzionamento

• Flusso di accessi r/w: indirizzi di memoria a 24 b

VALID TAG DATA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1 1AB0 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

0

0

0

0

0

0

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 miss

01

2

3

4

5

67

8

9

10

11

12

13

14

15

0x 2AB090: TAG: 2AB0 IND: 9 OFF: 0 conflitto e miss

conflitto

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Esempio di funzionamento

• Flusso di accessi r/w: indirizzi di memoria a 24 b

VALID TAG DATA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1 2AB0 YYYYYYYYYYYYYYYYYY

0

0

0

0

0

0

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 miss

01

2

3

4

5

67

8

9

10

11

12

13

14

15

0x 2AB090: TAG: 2AB0 IND: 9 OFF: 0 conflitto e miss

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Arch. Elab. - S. Orlando 30

Esempio di funzionamento

• Flusso di accessi r/w: indirizzi di memoria a 24 b

VALID TAG DATA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1 1AB0 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

0

0

0

0

0

0

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 miss

01

2

3

4

5

67

8

9

10

11

12

13

14

15

0x 2AB090: TAG: 2AB0 IND: 9 OFF: 0 conflitto e miss

0x 1AB094: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 4 conflitto e miss

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Arch. Elab. - S. Orlando 31

Esempio di funzionamento

• Flusso di accessi r/w: indirizzi di memoria a 24 b

VALID TAG DATA

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1 1AB0 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

0

0

0

0

0

0

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 miss

01

2

3

4

5

67

8

9

10

11

12

13

14

15

0x 2AB090: TAG: 2AB0 IND: 9 OFF: 0 conflitto e miss

0x 1AB094: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 4 conflitto e miss

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 hit

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Esempio di funzionamento

• Flusso di accessi r/w: indirizzi di memoria a 24 b

VALID TAG DATA

0

1 1220 zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

0

0

0

0

0

0

0

1 1AB0 xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

0

0

0

0

0

0

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 miss

01

2

3

4

5

67

8

9

10

11

12

13

14

15

0x 2AB090: TAG: 2AB0 IND: 9 OFF: 0 conflitto e miss

0x 1AB094: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 4 conflitto e miss

0x 1AB090: TAG: 1AB0 IND: 9 OFF: 0 hit 0x 122010: TAG: 1220 IND: 1 OFF: 0 miss

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Ottimizzazioni

• Le write possono porre problemi, soprattutto con politica write through– Le write diventano infatti più lunghe– Esempio:

• di base abbiamo che: CPI = 1• se il 10% delle istruzioni sono store, e ogni accesso alla memoria

costa 100 cicli:

CPI = 1 + 0.1 × 100 = 11• Soluzione:

– Write buffer come memoria tampone tra cache e memoria, per nascondere la latenza di accesso alla memoria

– i blocchi sono scritti temporaneamente nel write buffer, in attesa della scrittura asincrona in memoria

– il processore può proseguire senza attendere, a meno che il write buffer sia pieno

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Ottimizzazioni

• Write miss– Se il blocco da scrivere tramite una sw è di 4B (ovvero, il blocco

viene riscritto completamente), in caso di write miss non è necessario ricopiare il blocco dalla memoria in cache

– riscriviamo direttamente il nuovo blocco in memoria senza toccare la cache, con l’ausilio del Write buffer per nascondere la latenza

– questo vale anche sia nel caso di write-back e write-through

– NOTA: la dimensione dei blocchi della cache è attualmente maggiore di una word (4 B). In questo caso, con politica write-back, come conseguenza di un write-miss il blocco viene prima ricopiato in cache (lettura), e successivamente modificato parzialmente

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Costo dei miss

• Aumentare la dimensione dei blocchi – può diminuire il miss rate, in presenza di località spaziale– aumenta il miss penalty

• Quanto costa il miss ?– dipende (parzialmente) dalla dimensione del blocco:

• Costo miss = Costante + Costo proporzionale al block size• La Costante modella i cicli spesi per inviare l’indirizzo e attivare la

DRAM• Ci sono varie organizzazioni della memoria per diminuire il costo di

trasferimento di blocchi grandi di byte

• In conclusione– Raddoppiando il block size non viene raddoppiato il miss penalty

• Allora, perché non si usano comunque blocchi grandi invece che piccoli ? – esiste un tradeoff !!

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Aumento del block size

• Frequenza di miss in genere diminuisce all’aumentare della dimensione del blocco vantaggio dovuto alla località spaziale !!

• Se il blocco diventa troppo grande, i vantaggi della località spaziale diminuiscono, e per cache piccole aumenta la frequenza di miss a causa di conflitti (blocchi diversi caratterizzati dallo stesso INDEX)

aumenta la competizione nell’uso della cache !!

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Aumento del block size

• Nota che aumentando la dimensione del blocco, la riduzione più marcata, soprattutto per gcc, si ha per l’Instruction Miss Rate– la località spaziale è maggiore per la lettura/fetch delle istruzioni

• Per blocchi di una sola parola– write miss non conteggiati

ProgramBlock size in

wordsInstruction miss rate

Data miss rate

Effective combined miss rate

gcc 1 6.1% 2.1% 5.4%4 2.0% 1.7% 1.9%

spice 1 1.2% 1.3% 1.2%4 0.3% 0.6% 0.4%

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Prestazioni

• Modello semplificato:

CPU time = (execution cycles + stall cycles) cycle time

stall cycles = IC miss ratio miss penalty

• Il miss ratio (ed anche gli stall cycles) possono essere distinti in– instruction miss ratio (lettura istruzioni)– write miss ratio (store)– read miss ratio (load)

• Per il miss penalty possiamo semplificare, considerando un penalty unico per scritture/letture

• Per migliorare le prestazioni, dobbiamo– diminuire il miss ratio e/o il miss penalty

• Cosa succede se aumentiamo il block size?diminuisce (per cache abbastanza grandi) il miss rate, ma aumenta (di poco) il miss penalty

considerati assieme: data miss ratio

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Esempio (1)

• Conoscendo miss penalty, instruction miss ratio, data miss ratio, CPI ideale (senza considerare l’effetto della cache)

è possibile calcolare di quanto rallentiamo rispetto al caso ideale (memoria ideale)

• In altri termini, è possibile riuscire a conoscere il CPI reale:– CPIactual = CPIideale + cycle/istr dovuti agli stalli

• Programma gcc:

– instr. miss ratio = 2%– data miss ratio = 4%– numero lw/sw = 36% IC– CPIideal = 2

– miss penalty = 40 cicli

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Esempio (2)

• Cicli di stallo dovuti alle instruction miss– (instr. miss ratio IC) miss penalty = (0.02 IC) 40 = 0.8 IC

• Cicli di stallo dovuti ai data miss– (data miss ratio num. lw/sw) miss penalty =

(0.04 (0.36 IC)) 40 = 0.58 IC• Cicli di stallo totali dovuti ai miss = 1.38 IC

• Numero di cicli totali:– CPIideal IC + Cicli di stallo totali = 2 IC + 1.38 IC = 3.38 IC

• CPIactual = Numero di cicli totali / IC = (3.38 IC) / IC = 3.38

• Per calcolare lo speedup basta confrontare i CPI, poiché IC e Frequenza del clock sono uguali: – Speedup = CPIactual / CPIideal = 3.38 / 2 = 1.69

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Considerazioni

• Cosa succede se velocizzo la CPU e lascio immutato il sottosistema di memoria?– il tempo per risolvere i miss è lo stesso– se ragioniamo in percentuale rispetto al CPI ideale, questo tempo aumenta

!!

• Posso velocizzare la CPU in 2 modi:– cambio l’organizzazione interna– aumento la frequenza di clock

• Se cambio l’organizzazione interna, diminuisco il CPIideal

– purtroppo miss rate e miss penalty rimangono invariati, per cui rimangono invariati i cicli di stallo totali dovuti ai miss

• Se aumento la frequenza– il CPIideal rimane invariato, ma aumentano i cicli di stallo totali dovuti ai

miss aumenta CPIactual

– infatti, il tempo per risolvere i miss è lo stesso, ma il numero di cicli risulta maggiore perché i cicli sono più corti !!

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Diminuiamo i miss con l’associatività

• Diretta– ogni blocco di memoria

associato con un solo possibile blocco della cache

– accesso sulla base dall’indirizzo

• Completamente associativa– ogni blocco di memoria

associato con un qualsiasi blocco della cache

– accesso non dipende dall’indirizzo (bisogna cercare in ogni blocco)

• Associativa su insiemi– compromesso

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Set associative

• Per insiemi di 2/4/8/16 ... blocchi cache set-associative a 2/4/8/16 vie ...• Cache diretta Cache set-associative a 1 via• Nuova funzione di mapping

Block Address = Address / Block size Cache block INDEX = Block Address % # set

• L’INDEX viene usato per determinare l’insieme. Dobbiamo controllare tutti i TAG associati ai vari blocchi del set per individuare il blocco

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Cache associativa a 2 vie (blocchi di 2 B)

Cache

00

011011

00000

00001

00010

00011

00100

00101

00110

00111

01000

01001

01010

01011

01100

01101

01110

01111

10000

10001

10010

10011

10100

10101

10110

10111

11000

11001

11010

11011

11100

11101

11110

11111

via 0

via 1Blocco = 2 B

log2 2 = 1 b

Byte offset del blocco

Da non considerare per ottenere il block address

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Scelta del blocco da sostituire

• In caso di miss, possiamo trovarci nella condizione di dover sostituire un blocco

• Cache diretta– se il blocco corrispondente ad un certo INDEX è occupato (bit V=1), allora

dobbiamo rimpiazzare il blocco– se il vecchio blocco è stato modificato e abbiamo usato politica di write-

back, dobbiamo aggiornare la memoria

• Cache associativa– INDEX individua un insieme di blocchi– se nell’insieme c’è un blocco libero, non c’è problema– se tutti i blocchi sono occupati, dobbiamo scegliere il blocco da sostituire

• sono possibili diverse politiche per il rimpiazzamento– LRU (Least Recently Used) - necessari bit aggiuntivi per considerare quale

blocco è stato usato recentemente– Casuale

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Un’implementazione (4-way set-associative)

• Nota – i comparatori– il multiplexer

• Vantaggio– minore miss

rate• Svantaggio

– aumenta tempo di hit

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Esempio di cache diretta vs. associativa

• Compariamo cache con 4 blocchi– Direct mapped, 2-way set associative,

fully associative– Sequenza di block address: 0, 8, 0, 6, 8

Direct mapped:

Block address

Cache index

Hit/miss Cache content after access0 1 2 3

0 0 miss Mem[0]8 0 miss Mem[8]0 0 miss Mem[0]6 2 miss Mem[0] Mem[6]8 0 miss Mem[8] Mem[6]

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2-way set associative:

Block address

Cache index

Hit/miss Cache content after accessSet 0 Set 1

0 0 miss Mem[0]8 0 miss Mem[0] Mem[8]0 0 hit Mem[0] Mem[8]6 0 miss Mem[0] Mem[6]8 0 miss Mem[8] Mem[6]

Fully associative:

Block address

Hit/miss Cache content after access

0 miss Mem[0]8 miss Mem[0] Mem[8]0 hit Mem[0] Mem[8]6 miss Mem[0] Mem[8] Mem[6]8 hit Mem[0] Mem[8] Mem[6]

Esempio di cache diretta vs. associativa

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Associatività e miss rate

• Le curve a lato si riferiscono a – blocchi di 32 B– benchmark

Spec92 interi

• Benefici maggiori per cache piccole– perché si partiva

da un miss rate molto alto nel caso diretto

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Memoria Principale e Caches

• Si usa la DRAM per realizzare la main memory– Fixed width (es.: dato letto/scritto = 1 word)– DRAM connessa alla cache da un bus clock-ato,

anch’esso fixed-width (numero fisso di fili)• Il clock del bus è tipicamente più lento di quello della CPU

• Esempio di una read di un blocco di • cache

– 1 bus cycle: invio dell’address– 15 bus cycles: DRAM access– 1 bus cycle: data transfer

• Lettura di un blocco da 4-word:1-word-wide DRAM– Miss penalty = 1 + 4×15 + 4×1 = 65 bus cycles– Bandwidth = 16 bytes / 65 cycles = 0.25 B/cycle

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Aumentare la DRAM Bandwidth

4-word wide memory Miss penalty = 1 + 15 + 1 = 17 bus cycles Bandwidth = 16 bytes / 17 cycles = 0.94 B/cycle

4-bank interleaved memory (sempre con 1-word memories)

Miss penalty = 1 + 15 + 4×1 = 20 bus cycles Bandwidth = 16 bytes / 20 cycles = 0.8 B/cycle

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Organizzazioni DRAM avanzate

• I bits di una DRAM moderna sono organizzati come un array rettangolare/bidimensionale– la DRAM accede un’intera riga– Burst mode: le word successive di una riga prodotte con latenza

ridotta, es., una word per cycle

• Double data rate (DDR) DRAM– Capaci di trasferire sia quando il segnale di clock sale e sia

quando scende• Quad data rate (QDR) DRAM

– Gli input e output della DDR sono separati, raddoppiando ancora la capacità rispetto alla DDR

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Cache a più livelli

• CPU con – cache di 1^ livello (L1), di solito sullo stesso chip del processore– cache di 2^ livello (L2), esterno/interno al chip del processore,

implementato con SRAM– cache L2 serve a ridurre il miss penalty per la cache L1

• solo se il dato è presente in cache L2

• Esempio– CPI=1 su un processore a 500 MHz con cache unica (L1), con miss rate del

5%, e un tempo di accesso alla DRAM (miss penalty) di 200 ns (100 cicli)• CPIL1 = CPI + 5% 100 = 1 + 5 = 6

– Aggiungendo una cache L2 con tempo di accesso di 20 ns (10 cicli), il miss rate della cache L1 rispetto alla DRAM viene ridotto al 2%

• il miss penalty in questo caso aumenta (200 ns + 20 ns, ovvero 110 cicli) • il restante 3% viene risolto dalla cache L2

– il miss penalty in questo caso è solo di 20 ns• CPIL1+L2 = CPI + 3% 10 + 2% 110 = 1 + 0.3 + 2.2 = 3.5

– Speedup = CPIL1 / CPIL1+L2 = 6 / 3.5 = 1.7

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Cache a 2 livelli

• Cache L1: piccola e con blocchi piccoli, di solito con maggior grado di associatività, il cui scopo è– ottimizzare l’hit time per diminuire il periodo del ciclo di clock

• Cache L2: grande e con blocchi più grandi, con minor grado di associatività, il cui scopo è– ridurre il miss rate (rispetto ai miss che devono accedere la DRAM)– la maggior parte dei miss sono risolti dalla cache L2

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CPU avanzate e cache• Le CPU out-of-order possono eseguire altre istruzioni durante i cache

miss, sovrapponendo calcolo utile all’attesa della memoria (penalty) – le write/read pendenti sono allocate a speciali load/store unit– le istruzioni dipendenti attendono nelle cosiddette “reservation

stations”– le istruzioni indipendenti continuano l’esecuzione

• L’effetto delle miss sulle prestazioni dipendono da molti fattori– E’ più difficile analizzare le prestazioni– Non possiamo applicare formule analitiche, necessaria la

simulazione

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L’effetto del software sulle hit-rate della cache

• Il miss rate dipende dai pattern di accesso alla memoria dovuto all’algoritmo

• Ottimizzazioni del compilatore per migliorare i pattern di accesso alla memoria

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Memoria Virtuale

• Uso della memoria principale come una cache della memoria secondaria (disco)

• I programmi sono compilati rispetto ad uno spazio di indirizzamento virtuale, diverso da quello fisico

• Il processore, in cooperazione con il SO, effettua la traduzione– indirizzo virtuale indirizzo fisico

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Vantaggi della memoria virtuale

• Illusione di avere più memoria fisica di quella disponibile– solo le parti attive dei programmi sono presenti in memoria– è possibile tenere in memoria ed eseguire più programmi, con codici e dati

di dimensioni maggiori della memoria fisica

• Traduzione dinamica degli indirizzi– i programmi, compilati rispetto a uno spazio virtuale, sono caricati in

memoria fisica on demand– tutti i riferimenti alla memoria sono virtuali (fetch istruzioni, load/store), e

sono tradotti dinamicamente nei corrispondenti indirizzi fisici

• Protezione– il meccanismo di traduzione garantisce la protezione – c’è la garanzia che gli spazi di indirizzamento virtuali di programmi diversi

siano effettivamente mappati su indirizzi fisici distinti

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Paginazione vs Segmentazione

• Oltre la paginazione, storicamente la memoria virtuale è stata anche implementata tramite segmentazione– blocco di dimensione variabile– Registri Relocation e Limit– enfasi su protezione e condivisione

• Svantaggio: esplicita suddivisione dell’indirizzo virtuale in segment number + segment offset

Numero di pagine virtuali possono essere maggiori di quelle fisiche

Dimensione dell’Offset dipende dal page size: log2(Page size)

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Page table, traduzione indirizzi, e associatività

• Page Table (PT) mantiene la corrispondenza tra pagine virtuale e fisica

• La PT di un programma in esecuzione (processo) sta in memoria:– la PT è memorizzata

ad un certo indirizzo fisico, determinato dal page table register

• Ogni pagina virtuale può corrispondere a qualsiasi pagina fisica (completa associatività)

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Pagine: sono i blocchi della memoria virtuale

• Page fault miss: la pagina non è in memoria, e deve essere letta dal disco

• Miss penalty grande (msec, milioni di cicli di clock)– è utile che i blocchi (pagine) siano grandi (es.: 4KB)– le letture da disco hanno un costo iniziale alto, dovuto a movimenti

meccanici dei dispositivi

• Ridurre i page fault è quindi molto importante– mapping dei blocchi (pagine) completamente associativo – politica LRU, per evitare di eliminare dalla memoria pagine da riusare

subito dopo, a causa della località degli accessi

• Miss (page fault) gestiti a software tramite l’intervento del SO– algoritmi di mapping e rimpiazzamento più sofisticati

• Solo politica write-back (perché scrivere sul disco è costoso)

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Memoria paginata

• Al loading del processo, viene creato su disco l’immagine delle varie pagine del programma e dei dati

• Page table (o struttura corrispondente) usata anche per registrare gli indirizzi su disco delle pagine– indirizzi su disco utilizzati dal SO per gestire il page fault, e il rimpiazzo

delle pagine

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Approfondimenti

• Spesso, oltre al valid bit, sono aggiunti altri bit associati alla pagine– dirty bit

• serve a sapere se una pagina è stata modificata. • Grazie a questo bit è possibile sapere se la pagina deve essere

ricopiata sul livello di memoria inferiore (disco). • Il bit è necessario in quanto usiamo una politica write-back

– reference bit• serve a sapere se, in un certo lasso di tempo, una certa pagina è stata

riferita. • bit azzerato periodicamente, settato ogni volta che una pagina è

riferita. • Il reference bit è usato per implementare una politica di rimpiazzo delle

pagine di tipo LRU (Least Recently Used)

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Approfondimenti

• La page table, per indirizzi virtuali grandi, diventa enorme– supponiamo ad esempio di avere un ind. virtuale di 32 b, e pagine

di 4 KB. Allora il numero di pagina virtuale è di 20 b. La page table ha quindi 220 entry. Se ogni entry fosse di 4 B, la dimensione totale sarebbe:

222 B = 4 MB– se ci fossero molti programmi in esecuzione, una gran quantità di

memoria sarebbe necessaria per memorizzare soltanto le varie page table

• Esistono diversi metodi per ridurre la memoria usata per memorizzare la PT– i metodi fanno affidamento sull’osservazione che i programmi

(piccoli) usano solo una piccola parte della page table a loro assegnata (es. meno di 220 pagine), e che c’è anche una certa località nell’uso delle page table

– es.: page table paginate, page table a due livelli, ecc.…

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TLB: traduzione veloce degli indirizzi

• La traduzione degli indirizzi fatta a software, accedendo ogni volta alla page table in memoria, è improponibile– troppo costoso

• La traduzione degli indirizzi viene solitamente fatta in hardware, da un componente denominato MMU (Memory Management Unit), tramite l’uso di una piccola memoria veloce, denominata:– TLB : translation-lookaside buffer

• La TLB è in pratica una cache della page table, e quindi conterrà solo alcune entry della page table (le ultime riferite)– a causa della località, i riferimenti ripetuti alla stessa pagina sono

molto frequenti– il primo riferimento alla pagina (page hit) avrà bisogno di leggere la

page table. Le informazioni per la traduzione verranno memorizzate nella TLB

– i riferimenti successivi alla stessa pagina potranno essere risolti velocemente in hardware, usando solo la TLB

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TLB

• Esempio di TLB completamente associativa– in questo caso il

TAG della TLB è proprio il numero di pagina virtuale da tradurre

– per ritrovare il numero di pagina fisica, bisogna confrontare il numero di pagina virtuale con tutti i TAG della TLB

• La TLB contiene solo entry che risultano anche Valid nella page table– Se una pagina viena eliminata dalla memoria fisica, l’entry della TLB

viene invalidata• La TLB, come la cache, può essere implementata con vari livelli di

associatività

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TLB e cache (FastMATH MIPS)

• TLB completamente associativa

• Pagine da 4 KB

• Cache diretta, acceduta con l’indirizzo fisico

• Dimensione del blocco della cache: 26 = 64 B

• I dati della cache (blocchi) sono memorizzati separatamente da Valid/Tag

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TLB e cache (FastMATH MIPS)

• Gestione letture/scritture– TLB hit e miss– cache hit e miss

• Nota i cicli di stallo in caso di cache miss

• Nota la cache con politica write-through (solo bit di Valid, e Read Miss)

• Nota le eccezioni– TLB miss– write protection

(usato come trucco per aggiornare i bit di dirty sulla page table)

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Modello di classificazione dei miss

• Nelle varie gerarchie di memoria, i miss si possono verificare per cause diverse– modello delle tre C per classificare i miss

• Ci riferiremo al livello cache, anche se il modello si applica anche agli altri livelli della gerarchia

• Tipi di miss – Miss Certi (Compulsory)

• miss di partenza a freddo, che si verifica quando il blocco deve essere portato nella cache per la prima volta

– Miss per Capacità• la cache non è in grado di contenere tutti i blocchi necessari all’esecuzione del

programma– Miss per Conflitti

• due blocchi sono in conflitto per una certa posizione• può verificarsi anche se la cache NON è piena• questo tipo di miss non si verifica se abbiamo una cache completamente

associativa

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Supporto al Sistema Operativo (SO):Eccezioni e interruzioni

• Il progetto del controllo del processore si complica a causa della necessità di considerare, durante l’esecuzione delle istruzioni, il verificarsi di eventi inattesi, quali interruzioni ed eccezioni

• Eccezione– evento sincrono, generato all’interno del processore, e provocato da

problemi nell’esecuzione di un’istruzione• es.: overflow, istruzione non valida

Control

Datapath

Processore

Memoria

I/OInterruzione

Interruzione• evento asincrono, che giunge

dall’esterno del processore• segnale che giunge da un’unità di

I/O, utilizzato per comunicare alla CPU il verificarsi di certi eventi • es.: la terminazione di

un’operazione di I/O la cui esecuzione era stata richiesta in precedenza dalla CPU

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Gestione di eccezioni e interruzioni

• Il controllo di ogni processore deve essere predisposto per gestire il verificarsi di eventi inattesi

• Tutti i processori, quando si verifica un evento di eccezione/interruzione, la gestiscono secondo lo schema seguente:– interruzione dell’esecuzione del programma corrente– salvataggio di parte dello stato di esecuzione corrente (almeno PC)– salto ad una routine del codice che costituisce il Sistema Operativo

(SO)• il SO è stato caricato in memoria al momento del boot del

sistema• il salvataggio dello stato del programma interrotto serve al SO

per poter riprenderne eventualmente l’esecuzione, successivamente e se necessario

• Nota che le routine del SO possono essere invocate esplicitamente dai programmi (es.: invocazione routine di I/O)– nel MIPS abbiamo l’istruzione syscall– esecuzione della syscall interpretata dal controllo come una

particolare eccezione interna

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Gestione di eccezioni e interruzioni

• Problema: l’handler (il gestore) del SO deve essere in grado di capire quale evento si è verificato.

• Soluzioni alternative:1 il controllo della CPU, prima di saltare all’handler predisposto dal

SO (ad un indirizzo fisso), deve salvare in un registro interno un identificatore numerico del tipo di eccezione/interruzione verificatosi. L’handler accederà al registro interno per determinare la causa dell’eccezione/interruzione

2 interruzioni vettorizzate: esistono handler diversi per eccezioni/interruzioni differenti. Il controllo della CPU deve scegliere l’handler corretto, saltando all’indirizzo corretto. A questo scopo, viene predisposto un vettore di indirizzi, uno per ogni tipo di eccezioni/interruzioni, da indirizzare tramite il codice numerico dell’eccezione/interruzione

• Nel MIPS viene adottata la 1a soluzione, usando un registro, denominato Cause, per memorizzare il motivo dell’eccezione/interruzione

• Il PC corrente viene invece salvato nel registro EPC (Exception PC)

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Gestione eccezioni nel MIPS

• Il Controllo (ma anche il Datapath corrispondente) deve essere progettato per– individuare l’evento inatteso– interrompere l’istruzione corrente– salvare il PC corrente (nel registro interno EPC = Exception PC)– salvare la causa dell’interruzione nel registro Cause

• consideriamo solo le eccezioni di overflow e istruzione non valida0 = istruzione non valida 1=overflow

– saltare ad una routine del SO (exception/interrupt handler) ad un indirizzo fisso: 0xC0000000

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Gestione eccezioni nel MIPS

• Il MIPS non salva nessun altro registro oltre PC– è compito dell’handler salvare altre porzioni dello stato corrente

del programma (es. tutti i registri generali), se necessario• approccio RISC => semplice

– esistono CPU dove il “salvataggio esteso” dello stato viene sempre effettuato prima di saltare all’interrupt handler

• salvataggio garantito dal microcodice => complesso• approccio CISC

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Rilevamento eccezione

• Overflow– rilevato sulla base del segnale che arriva al controllo dall’ALU

• Istruzione non valida– rilevato sulla base del campo op dell’istruzione

• Dobbiamo aggiungere 2 nuovi stati al nostro automa– a partire dallo stato Instruction Decode, dobbiamo poter transire nel

nuovo stato Invalid Instruction• solo se giunge un Op non valido

– a partire dallo stato R-type Completion, dobbiamo poter anche transire nello stato Overflow

• solo se giunge un segnale di overflow dal Datapath (ALU) al 3o ciclo

• questa transizione di stato si potrebbe anticipare allo stato Execution ?

– Problema: next state da calcolare in base ad un segnale calcolato dal Datapath durante lo stesso ciclo di clock => avremmo bisogno di un ciclo di clock più lungo

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Rilevamento eccezione

• I nuovi stati che gestiscono le eccezioni dovranno occuparsi– di salvare in EPC il PC corrente (ovvero PC - 4)– di salvare 0/1 in Cause– di memorizzare 0xC0000000 in PC

• Il prossimo stato sarà il Fetch (lettura della prima istruzione dell’handler)

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Arch. Elab. - S. Orlando 77Architettura degli Elaboratori

Nuovo controllo MULTICICLO

Invalid Instruction

Overflow

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Arch. Elab. - S. Orlando 78

Nuovo Datapath MULTICICLO

• Nuovo ingresso per PC (ind. Interrupt handler): 0xC0000000• EPC viene caricato con il risultato dell’ALU, che calcola PC- 4• Cause viene caricato con 0, oppure con 1.

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Sistema Operativo (SO) e gestione della memoria

• Per quanto riguarda la memoria virtuale, il SO viene invocato per gestire due tipi di eccezioni– TLB miss (anche se la TLB miss può essere gestita in hardware)– page fault

• In risposta ad un’eccezione/interruzione

– il processore salta alla routine di gestione del SO

– effettua anche un passaggio di modalità di esecuzioneuser mode kernel (supervisor) mode

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Arch. Elab. - S. Orlando 80

SO e gestione della memoria

• Alcune operazioni possono essere solo effettuate dal SO che esegue in kernel mode PROTEZIONE ESECUZIONE PROGRAMMI.

• Un programma in user mode: – Non può modificare il PT register– Non può modificare le entry della TLB– Non può settare direttamente il bit che fissa l’execution mode– Esistono istruzioni speciali, eseguibili SOLO in kernel mode, per

effettuare le operazioni di cui sopra

• Nota che un processo che sta eseguendo in user mode può passare volontariamente in kernel mode SOLO invocando una syscall– le routine corrispondenti alle varie syscall (chiamate di sistema)

sono prefissate, e fanno parte del SO (l’utente non può crearsi da solo una sua syscall e invocarla)

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SO e gestione della memoria

• solo TLB miss – la pagina è presente in memoria– l’eccezione può essere risolta tramite la page table– l’istruzione che ha provocato l’eccezione deve essere rieseguita

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SO e gestione della memoria

• TLB miss che si trasforma in page fault– la pagina non è presente in memoria, cioè l’ingresso

corrispondente della PT è INVALID– la pagina deve essere portata in memoria dal disco

• operazione di I/O dell’ordine di ms• è impensabile che la CPU rimanga in stallo, attendendo che il page

fault venga risolto– context switch

• salvataggio dello stato (contesto) del programma (processo) in esecuzione

– fanno ad esempio parte dello stato i registri generali, e quelli speciali come il registro della page table

– processo che ha provocato il fault diventa bloccato• ripristino dello stato di un altro processo pronto per essere eseguito• restart del nuovo processo

– completamento page fault• processo bloccato diventa pronto, ed eventualmente riprende

l’esecuzione

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SO e gestione della memoria

• Page fault e rimpiazzamento di una pagina– se la memoria fisica è (completamente o quasi) piena, bisogna

risolvere il fault rimpiazzando una pagina• es. usando una politica LRU

– la pagina deve anche essere scritta in memoria secondaria se dirty (write-back)

– poiché in questo caso modifichiamo una entry della page table, se questa entry è cached nella TLB, bisogna anche ripulire la TLB

• Protezione– il meccanismo della memoria virtuale impedisce a ciascun

processo di accedere porzioni di memoria fisica allocata a processi diversi

– TLB e PT non possono essere modificate da un processo in esecuzione in modalità utente

• possono essere modificate solo se il processore è in stato kernel • ovvero solo dal SO

Page 84: Arch. Elab. - S. Orlando 1 Gerarchie di memoria Salvatore Orlando.

Arch. Elab. - S. Orlando 84

Casi di studio

• Gerachie di memoria: Intel Pentium Pro e IBM PowerPC 604

Characteristic Intel Pentium Pro PowerPC 604Virtual address 32 bits 52 bitsPhysical address 32 bits 32 bitsPage size 4 KB, 4 MB 4 KB, selectable, and 256 MBTLB organization A TLB for instructions and a TLB for data A TLB for instructions and a TLB for data

Both four-way set associative Both two-way set associativePseudo-LRU replacement LRU replacementInstruction TLB: 32 entries Instruction TLB: 128 entriesData TLB: 64 entries Data TLB: 128 entriesTLB misses handled in hardware TLB misses handled in hardware

Characteristic Intel Pentium Pro PowerPC 604Cache organization Split instruction and data caches Split instruction and data cachesCache size 8 KB each for instructions/data 16 KB each for instructions/dataCache associativity Four-way set associative Four-way set associativeReplacement Approximated LRU replacement LRU replacementBlock size 32 bytes 32 bytesWrite policy Write-back Write-back or write-through