Fra Noi Gennanio 2013

4
ME MO 28-31 GENNAIO 2013: CORSO PER ASSISTENTI OFS E GIFRA Assisi - Casa Leonori Info fr. L. Pasquini - cell. 338 4708076 - [email protected] L’angolo del Definitorio Saluto del Ministro Provinciale 2013 Auguri cari per il nuovo anno In questa prospettiva, il tempo è già in se stesso un segno fondamentale dell’amo- re di Dio: un dono che l’uomo, come ogni altra cosa, è in grado di valorizzare o, al contrario, di sciupare; di cogliere nel suo significato, o di trascurare con ottusa su- perficialità (cfr. Benedetto XVI, Angelus del 30.11.2008)... Spesso mi chiedo che cosa ne faccio del ‘mio’ tempo, magari lamentandomi, per- ché non basta mai. Pensandoci bene non è il tempo che manca, ma sono io che non ne faccio tesoro e, da cattivo amministra- tore, non lo investo perché produca frut- to. Il tempo è forse il talento più prezioso che ci è stato affidato e proprio perché non sappiamo quando ci verrà richiesto di renderne conto, dovremmo valorizzar- ne ogni istante. In una vecchia meridiana si leggono questi semplici ma sapienti versi: “Il tempo passa, ben si spendon l’ore chi mal le spende a Dio va debitore. fr.Stefano Baldini Orlandini inizio di un nuovo anno solare, quasi inevitabilmente, ci invita a riflettere sulla dimensione del tempo, che esercita sempre su di noi un grande fa- scino. Se il tempo passa e ci fa invecchiare, parallelamente ci modifica e ci affina, facendoci scoprire negli anni degli aspetti della vita che non avevamo considerato in gioventù. Tutti diciamo che “ci manca il tempo”, perché il ritmo della vita quotidiana, anche nei conventi, si è fatto alquanto incalzante nel susseguirsi di ‘cose da fare’ che non arriviamo a soddisfare e, talora, ad esserne soddisfatti. Ma se noi abbiamo sempre così poco tempo, tanto che fatichiamo a tro- varlo anche per il Signore, Lui, all’opposto, ha tempo per noi! Sì, Dio ci dona il suo tempo. Questa è la prima cosa che l’inizio di un nuovo anno ci fa riscoprire con meraviglia sempre nuova. Dio ci dona il suo tempo, perché è entrato nella storia con la sua parola e le sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza L D io ha tempo per noi... I CorsI dI FormazIone Permanente dI GennaIo 1° turno 7 - 11 - Turno 14 -18 Convento di Montughi - Firenze

description

Pagine informative dei Frati Minori Cappuccini Toscani

Transcript of Fra Noi Gennanio 2013

Page 1: Fra Noi Gennanio 2013

ME MO 28-31 gennaio 2013: C o r s o p e r a s s i s t e n t i o F s e g i F r a assisi - Casa Leonori Info fr. L. Pasquini - cell. 338 4708076 - [email protected]

L ’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto del Ministro Provinciale

2 0 1 3 Auguri cari per il nuovo anno

In questa prospettiva, il tempo è già in se stesso un segno fondamentale dell’amo-re di Dio: un dono che l’uomo, come ogni altra cosa, è in grado di valorizzare o, al contrario, di sciupare; di cogliere nel suo significato, o di trascurare con ottusa su-perficialità (cfr. Benedetto XVI, Angelus del 30.11.2008)... Spesso mi chiedo che cosa ne faccio del ‘mio’ tempo, magari lamentandomi, per-ché non basta mai. Pensandoci bene non è il tempo che manca, ma sono io che non ne faccio tesoro e, da cattivo amministra-tore, non lo investo perché produca frut-to. Il tempo è forse il talento più prezioso che ci è stato affidato e proprio perché non sappiamo quando ci verrà richiesto di renderne conto, dovremmo valorizzar-ne ogni istante. In una vecchia meridiana si leggono questi semplici ma sapienti versi: “Il tempo passa, ben si spendon l’orechi mal le spende a Dio va debitore. fr.Stefano Baldini Orlandini

inizio di un nuovo anno solare, quasi inevitabilmente, ci invita a riflettere sulla dimensione del tempo, che esercita sempre su di noi un grande fa-scino. Se il tempo passa e ci fa invecchiare, parallelamente ci modifica e ci

affina, facendoci scoprire negli anni degli aspetti della vita che non avevamo considerato in gioventù. Tutti diciamo che “ci manca il tempo”, perché il ritmo della vita quotidiana, anche nei conventi, si è fatto alquanto incalzante nel susseguirsi di ‘cose da fare’ che non arriviamo a soddisfare e, talora, ad esserne soddisfatti. Ma se noi abbiamo sempre così poco tempo, tanto che fatichiamo a tro-varlo anche per il Signore, Lui, all’opposto, ha tempo per noi! Sì, Dio ci dona il suo tempo. Questa è la prima cosa che l’inizio di un nuovo anno ci fa riscoprire con meraviglia sempre nuova. Dio ci dona il suo tempo, perché è entrato nella storia con la sua parola e le sue opere di salvezza, per aprirla all’eterno, per farla diventare storia di alleanza

L’

D i o h a t e m p o p e r n o i . . .

I CorsI dI FormazIone Permanente dI GennaIo

1° turno 7 - 11 - 2° Turno 14 -18Convento di Montughi - Firenze

Page 2: Fra Noi Gennanio 2013

V i t a d i Fr a t e r n i t à

AGENDA Di DicEmbrE01 Pontedera Visita Pastorale - a Peccioli per la presentazione del ‘Quaderno pecciolese’: “Vita di convento. I Cappuccini a Peccioli”.03-05 Montecatini Visita Pastorale.06-07 Vittoria Apuana Visita Pastorale 08 Borgo S. Lorenzo Visita Pastorale 10-12 Grosseto Visita Pastorale15-18 Careggi Visita Pastorale16 Le Celle di Cortona: giornata in memoria di P. Luciano Baffigi.18 Montughi 11ma riunione del definitorio Provinciale.19-22 Borgo S. Lorenzo Visita Pastorale

2

I

A cura degli studenti cappuccini

07 -11 Corso di Formazione Permanente 11 pomeriggio - 12 mattina 12ma Riunione del Definitorio Prov.13 Isola Del Giglio: Prima edizione del Premio Internazionale “P. Luciano Baffigi”14 - 18 Corso di Formazione Permanente

T e m p o d i c r i s i . . . U n a p r e z i o s a e r e d i t à nutilenegarecheunadelleparolechiavedell’anno2012 ormai finito è stata “crisi”: crisi da ogni parte, anchedell’interopianetachesembravaminacciatodall’imminentefinedelmodo,annunciatadaipiùfanaticiperil21dicembre. Crisisoprattuttoeconomica,segnodiunrealecollasso,questosì,veroeimminente,giàinparteinatto,diunsi-stemaeconomicochehasegnatoconfortidifferenzetuttoil genereumano:unapiccolaminoranzadi benestantichese la gode,dicontroadunastra-grandemaggioranzadigentechesten-taavivere,quandononmuoredifame,diguerraodistentiealtrecalamità. Ealloradifronteaquestacrisi dell’at-tuale stile di vita,cheimponeatuttiunaseria riflessione, non solo nell’ambitodell’economia ma anche e soprattut-to nella coscienza e nell’anima, per ilnuovoannopiùchemai,lanostra vita francescana consacrata,puòessereunautentico segno profetico che riscopraun valore dimenticato da tempo nellanostrasocietà:laPovertà evangelica.Duranteiltemponataliziorisuonanonellenostrechieseeneinostricuori leparo-leelenotediquelpiccolocapolavorodi

S.AlfonsoMariade’Liguori:“Tu scendi dalle stelle o Re del cielo…”,chenonèsolounpiocantopopolare,mabendipiù,comecihafattonotareilnostroGuardiano,davantialpresepe,unchiarocommentoall’espressionenelcristolo-gicoinnoallakenosisdiS.Paolo(Filippesi 2,7-8). Eproprionellasecondastrofadiquestocantoiltemadellapovertàtornainunabellissimaedautenticaespres-sione francescana: nel contemplare l’indifeso, nudo e

inermepiccoloGesù,conunmisticoimpe-tol’autoreesclama“quanto questa povertà più m’innamora!”. Alloraeccoilnostroaugurio:cheilnuovoannosiasemprepiùilluminatodallosplen-dore di Madonna Povertà, la sola ereditàlasciataci dal nostro Padre S.Francesco.Possiamo continuare a scoprirne tutta la ricchezza, non limitandola né all’aspettopuramentespirituale (siusadire:“sì, ma io sono povero dentro…”)nèadunatteg-giamentosolomateriale,considerandochesenzaundistaccoaffettivoedeffettivoalpossesso,anchel’altissima povertàpuòdi-ventarepuraapparenzaevanità. Guardandoilpresepe,alcantodel‘Tu scendi dalle stelle...’andiamoconilcuoreelamente

aColuiperilqualecisiamofattipoveri:CristoGesù,ilqualenonvolleritenerepersénulla,neancheesoprattutto,nell’orasuprema,lasuavolontà.Possaquestodesiderioguidarelanostravitaora,nell’annonuovoesempreecostituireunesempioperilluminarecolorocheconlapovertànonscel-ta,masubita,hannodafareicontigiornopergiorno,in-dicandoloro,conilnostroviverevolontariamentepovero,Coluicheèla“luce vera, quella che illumina ogni uomo.”

Dal Diario del Ministro Provinciale

A u g u r i

ONOMASTICI Di GENNAio0 7 F r . L u ci a n o M e l i0 9 F r .G iul i a n o Na r d i1 5 F r . M auro A l be rto C o sta1 9 F r . M a r i o M acca r i n i , F r . M a r i o F o l l i , F r . M a r i o G i ovacch i n i , F r . M a r i o Te sta2 0 F r . Fa bi a n o Cu t i n i2 8 F r .Va l e r i o M auro

cALENDArio Di GENNAio 2013

Page 3: Fra Noi Gennanio 2013

3

di Fr.Giacomo Carlini

Domenica 16 Dicembre a Le Celle è stata intitolata

a P.Luciano la nuova sala di ac-coglienza per i pellegrini, rica-

vata dalla ex cantina. Dopo la S.Messa del mattino ci siamo recati a benedire il nuovo ambiente, non senza aver prima compiuto il semplice, ma toccante gesto dello scoprimento della pietra con su scritto:

Sala P. Luciano Baff igiMinistro Provinciale - 1947-2011.

La proiezione di un breve video, dove sono scorse le im-magini dei nostri confratelli morti nel tragico incidente del

22 Novembre 2011, ha catturato l’attenzione commossa dei presenti. L’emozione è stata particolarmente avvertita da tutti quando, a conclusione del video, è risuonata la voce di

I

l e C e l l e a P . L u c i a n o

Luciano nell’ultimo suo intervento nella chiesetta de le Cel-le. Era il 12 Novembre 2011 e proprio a lui, che ne era stato l’iniziatore, avevamo chiesto di inaugurare l’annuale scuo-la di preghiera. Pochi giorni dopo partiva per il Tanzania… Tra le tante persone presenti quella Domenica a Le Celle c’erano il fratello Pietro e la sorella Lucia. Siamo noi frati cappuccini, suoi confratelli, ora che Lu-ciano ci ha lasciato, ad aver preso, in qualche modo il suo posto, tramite legami di affetto e di amicizia.

Pastorale Giovanile Vocazionale:

A ttraverso una serie di weekend e all’in-terno di una comunità francescana, fa-

remo risuonare dentro di noi la domanda di Francesco: “Signore , cosa vuoi che io faccia?“. In questo cammino spirituale vivremo insieme le tre dimensioni fondamentali della vita cristiana: l’ascolto della Parola di Gesù; la preghiera e la condivisione fraterna. Il prossimo appuntamen-to si terrà al Convento dei Cappuccini di Borgo s.Lorenzo il 26-27 Gennaio.

Per informazioni, contattare:

Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) di Borgo san Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385,e-mail: [email protected], op-pure fr.marco Bernardi al cell. 346.6242401.

Visita il sito: www.suisuoipassi.org (anche su Facebook e su Twitter).

Il convento dI PeccIolI nella storIa

l 1° Dicembre 2012, nel tardo pomeriggio, nel “Cenacolo Francescano” presso il Convento di Peccioli, ha avuto luogo un Incontro storico-culturale, centrato sulla presenza ultrasecolare (1580-2012) dei Cappuccini nel luogo. Fu presentata al pubblico una pubblicazione, che ripercorre il lungo iter storico del piccolo convento. La presenza del sindaco e sua presentazione della pubblicazione hanno dato all’evento un significato di forte valenza cittadina. Autrice della pubblicazione è stata la prof.ssa Marianella Marianelli, che, con grande impegno, ha saputo ridare all’umile avventura cappuccina pecciolese una incisiva nuova vitalità. La presentazione dei vari periodi storici, che si susseguono ben concatenati, è particolarmente gradevole per uno stile fresco e incisivo, mai stancante. La pubblicazione porta il titolo: Vita di conVento - I cappuccInI a peccIolI Il lettore, oltre ripercorrere le vicende piccole e grandi della comunità cappuccina, è gioiosamente sorpreso dal riapparire in scena di molti confratelli, che offrirono nel corso degli anni fresca testimonianza francescana. I cappuccini ritrovano se stessi nella vita dei confratelli, che, nel piccolo convento di Peccioli, fecero esperienza di vita comunitaria e furono per gli abitanti del luogo e dei paesi circonvicini edificanti e fedeli testimoni di spiritualità francescana.

Page 4: Fra Noi Gennanio 2013

I lavori di restauro al coro (2010) hanno coinvolto anche il nostro quadro. All’interno dell’antica cornice è stato rin-venuto il seguente foglietto scritto:

Opera di Odoardo VicinelliPittore Romano firmato dal Medesimo

Al reverendo Fra Arcangelo da Prato VecchioPredicatore cappuccino applicato da questi

Con licenza del M.R.P. ProvincialeAl convento di Poppi nel Giorno

Primo di Aprile 1720

Il piccolo grazioso quadro, dopo circa tre secoli, si è quasi auto- presentato, offrendo agli studiosi le proprie credenziali storico-artistiche e, soprattutto, testimoniando la devozione ininterrotta dei cappuccini alla Madre di Dio, alla Quale han-no, sempre ed in ogni casa, riservato il posto centrale nel luogo della loro preghiera quotidiana: Ave, Maria, Mater Dei!

4

LA cura di Fr.Giacomo Carlini

e feste natalizie hanno riportato anche nei conventi dei cappuccini l’atmosfera dei tempi antichi ed hanno riacceso, in qualche modo, la luce, ormai un po’ sbiadita, delle antiche fraterne tradizioni conventuali. Ne è rimasta una, anche se anch’essa non propriamente immune dall’usura. La ”Mater Dei” non possiamo dire che non abbia nei conventi un posto privilegiato. Desideriamo presentare, allora, uno di questi quadri, che fino ai nostri giorni, pur sempre presente nel coro di un convento, final-mente ha avuto la fortuna di essere scoperto. Non è un gran-de quadro, anzi di dimensioni molte modeste. Oggi si trova nel coro del convento di Sansepolcro. Vi pervenne nel 1880! E’una dolcissima Madonna, con in braccio un graziosissi-mo Bambino (Mater Dei), che si stringe e si posa nel seno della Madre e guarda con due occhioni profondi e sereni. Il quadro avrebbe bisogno di un buon restauro, che ridoni vivacità ai colori e freschezza ai vari momenti sottolineati nella delicata composizione. Il prezioso quadro ha una storia davvero singolare. Il pittore Odoardo Vicinelli (1684-1755) ne fece dono al cappuccino P.Arcangelo da Pratovecchio (1660-1752), se-gretario, a Roma, del card. Francesco M. Casini (1648-1719). Nel 1708 il Casini, allora Predicatore Apostolico, commise al giovane pittore romano il quadro del Beato Felice da Canta-lice per la chiesa dei Cappuccini di Arezzo; nel 1712-1713, creato il Casini cardinale, P.Arcangelo commise al Vicinelli il ritratto, che oggi si ammira nel Comune di Arezzo. E’ facile pensare che il giovane pittore abbia voluto ricom-pensare il segretario del neo-cardinale per il lavoro com-messogli con il dono del nostro quadro. Morto il Casini (1719), P.Arcangelo ritornò in Toscana e con l’autorizzazione dei superiori destinò il quadretto al convento di Poppi. Vi rimase fino al 14 Agosto del 1880, quando il convento fu soppresso dallo Stato. Quel giorno, uscendo da Poppi, l’ultimo superiore portò con sé il grazioso quadro della Madonna e lo depositò nel coro del convento di Sansepolcro, dove egli era stato nominato vicario. Vi è ri-masto senza suscitare alcuna curiosità culturale artistica, a parte l’ispirazione devozionale, che dové contagiare i frati.

olio su tela 35x45 - odoardo Vicinelli (1720) - sansepolcro ‘il Paradiso’

M a d o n n a c o n i l B a M B i n o

L’arteneiconventi deicappuccinitoscani

Provincia del Nordest del Brasile Nell ’XI Capitolo Provinciale, celebrato nel mese di Dicembre è stato riconfermato Ministro Fr.Francisco de Assis Barreto Governerà la Provincia insieme a Fr.Franklin Alves de Edimar Teixeira Diniz Fr Jociel João Gomes da Silva Fr.José Soares da Silva Fr.Reginaldo Ferreira da Silva Mendonça

Frei Damião benedica i nostri confratelli e il loro lavoro

Per contattare la Redazione FraNoiTelefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità