Forza Cosenza n. 21

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Il sindaco Mario Occhiuto rompe il silenzio che ha caratterizzato questi giorni di trattative e sceglie di parlare attraverso una nota uf- ficiale recapitata tramite mail. L'ar- gomento è ovviamente legato al- la situazione quasi disperata del Cosenza 1914 e nella nota c'è an- che un pensiero per i tifosi che vi- vono sulla propria pelle il mo- mento drammatico. Dopo aver conferito mandato al presidente di Confesercenti, Mimmo Bilotta, pertanto, il primo cittadino sce- glie di parlare agli imprenditori in prima persona auspicando il me- glio per il massimo sodalizio spor- tivo della città. "L'inizio del mio mandato ha purtroppo coinciso con l'ennesima emergenza di so- pravvivenza del Cosenza Calcio 1914. Il blasone dei Lupi vive un momento delicatissimo, sia per la retrocessione in C2 sia per la disperata situazione economica dell'attuale assetto societario che, da quel che risulta dalle crona- che giornalistiche e dalle dichiara- zioni degli addetti ai lavori, mette- rebbe anche a serio rischio l'iscri- zione al prossimo campionato a causa della pesante situazione debitoria. Consapevole del fatto che il mio intervento può limitar- si solo ad una vigilanza istituzio- nale, imparziale e interessata so- lo ed esclusivamente al bene dei colori rossoblù (e di conseguen- za della città), auspico una nuova ripartenza che possa contare sul- le forze sane di imprenditori mo- tivati, spinti da una volontà asso- lutamente non strumentale di sal- vare la più importante realtà spor- tiva della nostra vasta provincia. Ben vengano dunque progetti limpidi che possano garantire l'esistenza di un Cosenza Calcio privo di pendenze e di problema- tiche di varia natura. Progetti che a mio parere, se mossi davvero dal desiderio di percorrere una strada efficace, non necessitano neanche della tanto invocata be- nedizione del Sindaco. La mia at- tenzione, in questa fase, è rivolta perlopiù ad ascoltare l'encomia- bile voce dei tifosi che, loro mal- grado, e nonostante il loro im- mancabile supporto, sono co- stretti a vivere sulla propria pelle una situazione allo sbando che certamente non hanno voluto e non meritano". Subito dopo è ar- rivata un'altra nota, questa volta a firma dell'avvocato Irene Carbo- ne che rappresenta Citrigno, Chianello e Filippelli . Questo il testo: "A seguito delle dichiara- zioni di Umberto D e R ose appar- se sui quotidiani locali propongo, su sollecitazione dei miei assisti- ti: Citrigno, Chianello e Filippelli, al Sindaco di convocare entro brevissimo tempo tutti gli impren- ditori contattati dal Dott. Bilotta al- la riunione a cui ho personalmen- te partecipato e dalla quale sca- turì la volontà di tutti i presenti di salvare le sorti della società ma che per l'assenza di alcuni com- ponenti l'assetto societario sancì il "nulla di fatto". A seguito della di- chiarazione del Presidente De Rose ritengo che l'empasse è su- perata in quanto il cerchio è chiu- so e tutti gli attori hanno risposto presente alla richiesta del Sinda- co di partecipare alla iscrizione della squadra al campionato di 2° Divisione. A tal proposito le ul- time notizie provenienti da molte società di 1° Divisione che riferi- scono di notevoli difficoltà eco- nomiche suggerisce l'ipotesi che il Cosenza possa aspirare al ripe- scaggio nel Campionato superio- re. Sono certa che invitati dal Sin- daco, la massima autorità cittadi- na, gli imprenditori sapranno su- perare le incomprensioni e faran- no ciascuno per le loro possibili- tà il possibile per salvare la socie- ". CHIANELLO. Il Cosenza ha le ore contante. Non è il titolo di un film ma la reale situazione in cui ver- sa il club rossoblù. Tempo a di- sposizione che sta per scadere. A ribadirlo nuovamente sono stati, nel corso della trasmissione Re- play in onda su Ten, gli imprendi- tori interessati, almeno a parole, alla salvezza del Cosenza calcio. Tra questi anche Pino Chianello. L’ex ad ha ammesso. “Pensare ad un nuovo fallimento dopo tutti i sacrifici fatti dal sottoscritto, insie- me a Paletta e Mirabelli, è una fol- lia. Un patrimonio come il profes- sionismo va difeso a patto che non si commettano gli stessi er- rori di quest’anno”. Anno XXVI n. 21 SETTIMANALE SPORTIVO Copia omaggio SABATO 18 GIUGNO 2011 www.forzacosenza.it > CONTINUA A PAGINA 3 COSENZA, È QUESTIONE DI ORE LA REDAZIONE DEL FORZA COSENZA AUGURA AI TIFOSI, AGLI INSERZIONISTI E AGLI EDICOLANTI BUONE VACANZE. L’APPUNTAMENTO CON I NOSTRI LETTORI È FISSATO PER L’INIZIO DELLA PROSSIMA STAGIONE AGONISTICA

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Forza Cosenza settimanale sportivo RossoBlu

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Il sindaco Mario Occhiuto rompeil silenzio che ha caratterizzatoquesti giorni di trattative e scegliedi parlare attraverso una nota uf-ficiale recapitata tramite mail. L'ar-gomento è ovviamente legato al-la situazione quasi disperata delCosenza 1914 e nella nota c'è an-che un pensiero per i tifosi che vi-vono sulla propria pelle il mo-mento drammatico. Dopo averconferito mandato al presidentedi Confesercenti, Mimmo Bilotta,pertanto, il primo cittadino sce-glie di parlare agli imprenditori inprima persona auspicando il me-glio per il massimo sodalizio spor-tivo della città. "L'inizio del miomandato ha purtroppo coincisocon l'ennesima emergenza di so-pravvivenza del Cosenza Calcio1914. Il blasone dei Lupi vive unmomento delicatissimo, sia perla retrocessione in C2 sia per ladisperata situazione economica

dell'attuale assetto societario che,da quel che risulta dalle crona-che giornalistiche e dalle dichiara-zioni degli addetti ai lavori, mette-rebbe anche a serio rischio l'iscri-zione al prossimo campionato acausa della pesante situazionedebitoria. Consapevole del fattoche il mio intervento può limitar-si solo ad una vigilanza istituzio-nale, imparziale e interessata so-lo ed esclusivamente al bene deicolori rossoblù (e di conseguen-za della città), auspico una nuovaripartenza che possa contare sul-le forze sane di imprenditori mo-tivati, spinti da una volontà asso-lutamente non strumentale di sal-vare la più importante realtà spor-tiva della nostra vasta provincia.Ben vengano dunque progettilimpidi che possano garantirel'esistenza di un Cosenza Calcioprivo di pendenze e di problema-tiche di varia natura. Progetti che

a mio parere, se mossi davverodal desiderio di percorrere unastrada efficace, non necessitanoneanche della tanto invocata be-nedizione del Sindaco. La mia at-tenzione, in questa fase, è rivoltaperlopiù ad ascoltare l'encomia-bile voce dei tifosi che, loro mal-grado, e nonostante il loro im-mancabile supporto, sono co-stretti a vivere sulla propria pelleuna situazione allo sbando checertamente non hanno voluto enon meritano". Subito dopo è ar-rivata un'altra nota, questa volta afirma dell'avvocato Irene Carbo-ne che rappresenta Citrigno,Chianello e Filippelli. Questo iltesto: "A seguito delle dichiara-zioni di Umberto De Rose appar-se sui quotidiani locali propongo,su sollecitazione dei miei assisti-ti: Citrigno, Chianello e Filippelli,al Sindaco di convocare entrobrevissimo tempo tutti gli impren-

ditori contattati dal Dott. Bilotta al-la riunione a cui ho personalmen-te partecipato e dalla quale sca-turì la volontà di tutti i presenti disalvare le sorti della società mache per l'assenza di alcuni com-ponenti l'assetto societario sancìil "nulla di fatto". A seguito della di-chiarazione del Presidente DeRose ritengo che l'empasse è su-perata in quanto il cerchio è chiu-so e tutti gli attori hanno rispostopresente alla richiesta del Sinda-co di partecipare alla iscrizionedella squadra al campionato di2° Divisione. A tal proposito le ul-time notizie provenienti da moltesocietà di 1° Divisione che riferi-scono di notevoli difficoltà eco-nomiche suggerisce l'ipotesi cheil Cosenza possa aspirare al ripe-scaggio nel Campionato superio-re. Sono certa che invitati dal Sin-daco, la massima autorità cittadi-na, gli imprenditori sapranno su-

perare le incomprensioni e faran-no ciascuno per le loro possibili-tà il possibile per salvare la socie-tà".CHIANELLO. Il Cosenza ha le orecontante. Non è il titolo di un filmma la reale situazione in cui ver-sa il club rossoblù. Tempo a di-sposizione che sta per scadere. Aribadirlo nuovamente sono stati,nel corso della trasmissione Re-play in onda su Ten, gli imprendi-tori interessati, almeno a parole,alla salvezza del Cosenza calcio.Tra questi anche Pino Chianello.L’ex ad ha ammesso. “Pensare adun nuovo fallimento dopo tutti isacrifici fatti dal sottoscritto, insie-me a Paletta e Mirabelli, è una fol-lia. Un patrimonio come il profes-sionismo va difeso a patto chenon si commettano gli stessi er-rori di quest’anno”.

Anno XXVI n. 21SETTIMANALE SPORTIVO Copia omaggio

SABATO 18 GIUGNO 2011

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COSENZA, È QUESTIONE DI ORE

LA REDAZIONEDEL FORZA COSENZA

AUGURA AI TIFOSI,AGLI INSERZIONISTIE AGLI EDICOLANTI

BUONE VACANZE.L’APPUNTAMENTO

CON I NOSTRI LETTORIÈ FISSATO PER L’INIZIO

DELLA PROSSIMASTAGIONE AGONISTICA

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I TIFOSI IN CAMPO: NASCELA BRUTIUM COSENZA LEGA PRO:

FUTURO INCERTOE' probabilmente il sogno di ogni tifoso avere una squadra composta interamenteda ultras. In campo, non c'è dubbio, si darebbe sempre il massimo e di calcio-scom-messe nemmeno a parlarne. In città la notizia circolava già da qualche giorno, maadesso è arrivata l'ufficialità: il gruppo della Curva Nord ha fondato una compagineche iscriverà al prossimo torneo di Terza categoria. Nel comunicato che riportiamodi seguito hanno tenuto a precisare che non è una contrapposizione con l'attualeCosenza 1914, ma soltanto un segnale di rottura verso la Tessera del tifoso, il calciomoderno e tutti i suoi scandali. Nella prossima settimana ci sarà la presentazioneufficiale dello staff tecnico e delle maglie di gioco. Questa la nota: "Il gruppo CurvaNord Cosenza Ultras, dopo la decisione presa a gennaio 2011 di lasciare vuote legradinate del San Vito e di non seguire più la squadra fuori casa in segno di prote-sta contro la Tessera del tifoso e l'inasprimento delle leggi speciali imposte dal Mi-nistro Maroni e dal Governo Berlusconi in tema di manifestazioni sportive, ha scel-to di allontanarsi in modo definitivo dal calcio moderno e da tutti i suoi scandali. Do-po un'attenta riflessione sul messaggio che da più parti è stato fatto passare per va-lido e secondo il quale il problema reale da risolvere a tutti costi è rappresentatodagli ultras, si è deciso di ripopolare i campi sportivi delle categorie dilettantistiche.Intendiamo lanciare un segnale di rottura, ma al contempo continuare ad esprime-re il nostro modo di essere. Il 22 aprile 2011, abbiamo costituito un'associazionesportiva dilettantistica dal nome BRUTIUM COSENZA, col simbolo del lupo che az-zanna il pallone moderno: fotografia perfetta della nostra protesta. Il progetto na-sce dal basso con la speranza di riuscire a scardinare il moderno "sistema calcio"che ormai non ci rappresenta più. Nella prossima stagione agonistica iscriveremola "nostra" squadra in Terza categoria per dimostrare che la parola ultras è stata spes-so accostata a tematiche che non ci appartengono. Razzismo, corruzione, business,violenza gratuita sono argomenti lontani anni luce da ciò che abbiamo manifestatonel corso della militanza sulle gradinate del San Vito. Al contrario, sono l'integrazio-ne e l'aggregazione sociale i cavalli sui quali si è sempre scelto di puntare. Vincen-do a mani bassi. Tutti i ragazzi del gruppo si sono autotassati per riuscire a gestireil campionato e, perché no, ad arrivare il più in alto possibile. Il risultato sportivo pas-serà però in secondo piano perché la vittoria più bella sarà il colore che potremotornare ad esprimere su una gradinata, cancellando quel grigiore che ha rovinatole nostre domeniche del pallone. In ultimo, ma non per questo meno importante,teniamo a chiarire un concetto. Siamo e rimarremo per sempre tifosi e ultras del-l'attuale Cosenza Calcio 1914, che riteniamo la prima squadra della città e per laquale auspichiamo con tutte le nostre forze una veloce risoluzione dei problemi di-rigenziali. Non l'abbandoneremo mai e continueremo a difenderne i colori fuori da-gli stadi da semplici appassionati, in virtù di quanto spiegato sopra. A prescindere,invece, seguiremo dal vivo il BRUTIUM COSENZA che ha la presunzione di rappre-sentare l'indole rivoluzionaria e passionale della terra dei Bruzi".

for.cos.

LA CURVA NORD FONDA UNA SQUADRA CHE GIOCHERÀ IN TERZACATEGORIA. "LA NOSTRA È UNA PROTESTA CONTRO LA TESSERA E

VOGLIAMO LANCIARE UN SEGNALE DI ROTTURA RITROVANDOLA GIOIA DI TIFARE SUGLI SPALTI"

Il campionato di Lega Pro a breveemetterà le ultime sentenze ma si ini-zia già a pensare alla composizionedei gironi per i prossimi tornei di Pri-ma e Seconda Divisione. Il verdettodel campo, che ha sancito peraltro laretrocessione del Cosenza, rischiaperò di essere totalmente stravoltoda diversi fattori che daranno vita aduna estate infuocata. Macalli, intervi-stato ai microfoni di Sky Sport, ha di-chiarato senza giri di parole che icontrolli saranno mirati e le sanzionipesanti per le società non in regola.Lo scandalo legatoalla inchiesta "LastBet", rischia di condi-zionare la composi-zione dei calendari.Per non parlare delletante società in pienacrisi economica,pronte a chiudere ibattenti. Oltre al Co-senza, che vive una situazione econo-mica drammatica e quasi irreversibi-le, sono tanti i club che rischiano disparire. La Salernitana spera di ribal-tare il risultato dell'andata di finaleplayoff per ottenere una promozioneche vorrebbe dire salvezza del club.La Cavese dopo la retrocessione èad un passo dal fallimento, così comeil Gela, che vede avvicinarsi una in-gloriosa fine. Tante sono le compagi-ni che rischiano di non iscriversi maancora di più sono quelle che aspet-tano l'evolversi delle indagini sul fal-done dell'inchiesta sul calcio scom-messe. Il Benevento rischia grosso enon è un mistero. Gli stregoni sem-brano essere coinvolti nell'inchiesta

così come sono citati incontri del Ra-venna e personaggi vicini al Viareg-gio. Nulla di certo, al momento soloindiscrezioni e intercettazioni da por-re al vaglio degli inquirenti. La procu-ra sta però già verificando le effettiveresponsabilità delle società. Così co-me si sta muovendo la giustizia spor-tiva che non farà sconti a nessuno. Sirischia quindi di assistere ad un veroe proprio terremoto che dovrebbesconvolgere i prossimi calendari diLega Pro. E il Cosenza? Il club silanoè moribondo, ma va fatto un discor-

so. Se i rossoblù do-vessero procedereall'iscrizione, Fiore esoci sarebbero i pri-mi in graduatoria adottenere il ripescag-gio, che tecnicamen-te non lo sarebbe af-fatto perché si tratte-rebbe di ridisegnare

la classifica finale. I lupi infatti sono laprima compagine sia per i punti con-quistati in classifica che per il bacinod'utenza. Tradotto in soldoni, se fra lesquadre che andranno a comporre idue gironi di Prima Divisione, una so-la dovesse fallire o essere retrocessaper illeciti, il Cosenza sarebbe il primoad ottenere il posto e tornare diretta-mente nella categoria dalla quale nonmai sceso sul campo. Non sarà sem-plice nella condizione in cui versa at-tualmente la squadra bruzia, ma que-sto fattore rappresenta un motivo inpiù per spingere la classe imprendi-toriale a garantire un futuro al calcioin città.

Antonello Greco

L'INCHIESTA "LAST BET"E LE DIFFICOLTÀECONOMICHE

DEI TANTI CLUBPOTREBBERO

SCONVOLGERE I PROSSIMICALENDARI DI PRIMA

DIVISIONE

SABATO 18 GIUGNO 2011 3N E W S

Un Chianello pacato e distensivonei confronti di De Caro, Citrignoe Carnevale presenti in studio.“Credo che il problema immi-nente riguardi l’iscrizione al pros-simo campionato. Ora c’è da ca-pire se c’è la volontà immediatadi garantire un futuro a questasocietà. Il resto, ossia la program-mazione del campionato futurocon l’eventualità di dare spazioad una squadra giovane, è unpassaggio che avviene successi-vamente e che va studiato a ta-volino programmando in manie-ra consona”. Poi un passaggionon di poco conto. “Avendo ri-portato il Cosenza tra i professio-nisti so quanti sacrifici servono agarantire un campionato di serieD e posso assicurare che la cifranon si discosta di molto da uncampionato di Lega Pro 2. Conquesto voglio dire che sarebbeun peccato ritornare tra i dilet-tanti quando, con le stesse cifre,si può garantire un campionatodignitoso anche in Seconda Di-visione”. E conclude con una pre-occupazione. “Stiamo rischiandodi non avere più tempo oltre al-la disponibilità economica”. Unmessaggio inequivocabile. Se sivuole salvare il Cosenza i tempistringono. Le scadenze sono al-le porte. CITRIGNO. Nel corso della tra-smissione Replay, in onda su Ten,è toccato anche all’imprenditore

Pino Citrigno spiegare l’attualemomento che attraversa il Co-senza calcio. Di sicuro il più otti-mista dei presenti, Citrigno, hadetto la sua partendo dall’incon-tro avuto giovedì scorso. “Credoche se all’incontro fossero statipresenti anche De Rose e Saler-no saremmo qui a parlare diun’altra situazione. Il sottoscrittocrede che, unendo le forze, sipossa garantire nuovamente unfuturo all’attuale Cosenza senzadover passare da un nuovo edumiliante fallimento che ci ripor-terebbe nell’inferno dei dilettan-ti”. Poi sottolinea. “E’ inutile girar-ci intorno. Servono necessaria-mente passaggi importanti nelgiro di 24, al massimo 48 ore. E’per questo che auspico che, ilnuovo Sindaco di Cosenza, Oc-chiuto, ci riunisca e contribuiscatramite il suo impegno al rilanciodel calcio cittadino. Il primo citta-dino dovrà fare da amalgama tratutti gli imprenditori e convoglia-re a se tutti coloro che tengonoal Cosenza e che possono con-tribuire fattivamente al rilancio diquesta società”. E infine conclu-de. “Mettiamoci gli errori allaspalle. Buttiamo una pietra sopraa quanto è accaduto. Non servea nessuno mettere il dito nellapiega. Ora serve unione d’inten-ti. Solo con l’aiuto di tutti possia-mo rimettere in sesto una situa-zione che, è giusto dirlo, è im-

portante e difficile ma non cata-strofica”. CARNEVALE. Ritorna a parlareGiuseppe Carnevale, ex presi-dente del Cosenza, e persona in-teressata - “più di molte altre” co-me ha affermato – a far si chel’attuale società non chiuda i bat-tenti. “Non ho mai finito di impe-gnarmi per il Cosenza calcio – haaffermato Carnevale nel corsodella trasmissione Replay in on-da su Ten -. Ogni mese tengo fe-de ad impegni presi precedente-mente. Dico questo per far capi-re che, quando il sottoscrittoprende un impegno, lo porta atermine. Credo di essermi chiu-so in un silenzio tombale. Questoper evitare di partecipare ad al-cuni teatrini che ho reputato al-quanto deprimenti. Di certo, qua-lora le cose non fossero andatebene, mi ero ripromesso di usci-re alla scoperto per mostrare al-cuni conticini e per dire alcunecose che mi premeva sottolinea-re. Ma non sono qui a fare pole-miche o chiacchiere. Sono quiper ribadire il mio impegno a sal-vare il Cosenza calcio. E sapeteperché? Il rischio è che questasocietà muoia per una decina dieuro”. In sala il silenzio. Carneva-le è un fiume in piena. “Credoche tra i debiti maturati e i credi-ti che il Cosenza calcio avanza sipossa garantire il pareggio di bi-lancio. Oltretutto i debiti con l’era-

rio sono rateizzabili e ci permet-terebbero di respirare qualora siriesca a garantire l’iscrizione alprossimo campionato”. L’ex pa-tron poi accusa. “Volete saperequal è la verita? Qui manca unasocietà coesa ed una figura su-per-partes che individui la giustavia da seguire. Siamo alla corte diun moribondo, il Cosenza calcio,che va rianimato. Per farlo c’è bi-sogno di un gruppo forte, unitoche metta mano al portafogli egarantisca un futuro idoneo”. PoiCarnevale fa un passo indietro eritorna all’inizio della stagione ap-pena trascorsa. “L’intento quan-to siamo andati a prendere i va-ri Degano, Mazzeo, Matteini ecompagnia era quello di arrivarea lottare per la B. Se questa èuna colpa me ne scuso. Credo,allo stesso tempo, che una squa-dra con simili giocatori potesse fi-nanche ben figurare in B, figuria-moci in Prima Divisione. Purtrop-po, però, così non è stato. Ma ilcalcio non è una scienza esatta.Di sicuro il tutto è stato fatto pergarantire che il Cosenza lottasseper il vertice e non per una sal-vezza”. Chiusura proiettata al fu-turo. “Qualora si riuscisse a salva-re il Cosenza bisognerà proget-tare una stagione stile Foggia diquest’anno. Solo così puoi resi-stere alla forza d’urto di un cam-pionato difficile e dispendiosocome quella di Lega Pro”.

DE CARO. Durante la trasmissio-ne Replay, in onda u Ten, è toc-cato anche all’imprenditore Fran-co De Caro dire la sua sul mo-mento del Cosenza calcio. UnDe Caro chiaro e che è andatosubito dritto al succo del discor-so. “I tempi stringono? Bene, cheognuno garantisca la sua partecosì da pagare i giocatori, averele liberatorie e iscriversi al nuovocampionato. E’ inutile che faccia-mo giri di parole. Qui servono isoldi e non le parole. Altrimentistiamocene tutti a casa ed evi-tiamo di dare vita a teatrini di cuii tifosi sono stufi”. E’ un De Caromolto schietto e che invita tutti isoci a dare il proprio contributo.“De Rose e Salerno devono de-cidere cosa fare. E’ inutile ungiorno dire una cosa e poi cam-biare idea il successivo. Il tempoa disposizione è ridotto al lumici-no. O si garantisce la cifra pattui-ta a suo tempo o non se ne fanulla. Qui c’è imminente bisognodi un milione e quattrocentro mi-la euro per riprendere in mano lasituazione. Io non voglio trovarminella situazione che si è venuta acreare quest’anno. E’ per questoche chiedo chiarezza a tutti. Iosono pronto e gli altri? Di parolese ne stanno facendo troppe”. Echiude precisando. “Un ritornodi Massimiliano Mirabelli in futu-ro? In tal caso non farò parte delprogetto”. FOR.COS.

> SEGUE DALLA PRIMA

DE CARO: È SUA LA PRIMA MOSSAIL COSTRUTTORE PASSA AI FATTI E METTE LA CIFRA A DISPOSIZIONE DEL SINDACO. CONVOCATA PER MARTEDÌ L'ASSEMBLEA DEI SOCI

Martedì 21 giugno alle 11 presso lostudio del notaio Stefania Lanzillotti siterrà l'assemblea straordinaria dei so-ci del Cosenza calcio 1914. In questoincontro si capirà se ci saranno le in-tenzioni da parte di vecchi ed even-tuali nuovi soci di voler salvare l'attua-le società ed evitare così un nuovo fal-limento. Nel frattempo, nei giorni scor-si, l'amministratore unico del sodaliziobruzio Eugenio Funari ha avuto, pres-so gli uffici comunali, un incontro conil sindaco Mario Occhiuto. Nell'occa-sione Eugenio Funari ha illustrato alprimo cittadino la situazione economi-ca del club degli ultimi quattro annisoffermandosi principalmente sulle im-mediate esigenze della società. Le vo-lontà di entrambi alla fine dell'incontrosono state le medesime e cioè quelledi arrivare al più presto ad una soluzio-ne positiva per quanto riguarda le vi-cende societarie del Cosenza calcio1914. Intanto l'imprenditore Franco DeCaro, ha inviato al Sindaco di Cosenzauna missiva con cui si impegna a con-tribuire alla salvezza del Cosenza cal-cio 1914 con un contributo di 100mi-la euro. Il signor De Caro precisa nel-la sua lettera che la cifra verrà elargitanon appena verrà raggiunta la sommanecessaria al pagamento degli stipen-di. "Il mio vuole essere un gesto chesproni i miei compagni di viaggio a fa-re altrettanto. C'è bisogno di dare unsegnale tangibile della nostra concre-tezza" ha spiegato. E faranno altrettan-

to Citrigno, Chianello e forse Filippelli.I tre metteranno a disposizione una ci-fra minore, ma che dovrebbe sfiorarele 80mila euro. Questa la nota dellasocietà emessa nei giorni scorsi: "IlCosenza Calcio 1914 comunica che èstata convocata l'assemblea straordi-naria dei soci. L'incontro si terrà mar-tedì 21 giugno 2011 alle ore 11 pres-so lo studio del notaio Stefania Lanzil-lotti. Questo l'ordine del giorno: 1. au-mento del capitale sociale mediantesottoscrizione di quote da parte di vec-chi soci e/o da parte di nuovi soci; 2.situazione economico-finanziaria in re-lazione alle operazioni necessarie perl'iscrizione al prossimo campionato diSeconda Divisione di Lega Pro; 3. va-rie ed eventuali. I soci che non potran-

no essere presenti all'assembleaavranno la possibilità di farsi rappre-sentare, mediante delega scritta, da unqualsivoglia soggetto che risulti esse-re socio della società. Il Cosenza Cal-cio 1914 comunica, altresì, che l'am-ministratore unico della società rosso-blù, Eugenio Funari, ha avuto pressogli uffici comunali un gradito incontrocon il sindaco di Cosenza, Mario Oc-chiuto. Nell'occasione, l'amministrato-re Funari ha illustrato dettagliatamen-te al primo cittadino le vicende econo-miche e societarie degli ultimi quattroanni, riservando un particolare mo-mento di approfondimento alle imme-diate esigenze della società. Le volon-tà espresse da entrambi a conclusionedell'incontro volgono certamente ver-

so una positiva risoluzione delle vicen-de societarie del Cosenza Calcio 1914,oltre a confermare tutto l'impegnopossibile di promuovere iniziative defi-nitive affinché soggetti interessati, nuo-vi e vecchi, possano contribuire con-cretamente alle esigenze economichee organizzative della squadra. Da sot-tolineare che, in tal senso, nella stessagiornata di oggi (ieri, ndr), l'imprendito-re cosentino Franco De Caro ha invia-to al sindaco di Cosenza, e per cono-scenza alla dirigenza del Cosenza Cal-cio 1914, una missiva con cui si impe-gna a contribuire alla salvezza del Co-senza Calcio 1914 con un contributodi € 100.000 (centomilaeuro). Unascelta lodevole e ampiamente condivi-sa dalla società rossoblù, finalizzata acoprire parte dell'iscrizione al campio-nato di Seconda Divisione. Contributo,precisa il signor De Caro nella sua let-tera, che verrà immediatamente elargi-to non appena si raggiungerà la som-ma necessaria al pagamento dei cal-ciatori. "Siamo grati all'imprenditoreDe Caro - riferisce nella nota l'ammini-stratore unico Eugenio Funari - che an-cora una volta dimostra concretamen-te il suo attaccamento alla squadradella nostra città. Spero che il suo ge-sto rappresenti per altri imprenditoridella nostra provincia il giusto esempioda emulare, solo modo utile da attua-re per garantire la sopravvivenza e il ri-lancio di questa società".

t.d.f.

SABATO 18 GIUGNO 20114C A L C I O M E R C A T O

DONINELLI E SOPRATTUTTO DE ROSE VALGONOUN CAPITALE. POI CI SONO ANCHE I PRESTITIDI GAGLIARDI E BERNARDI.IL 24 E 25 SI DECIDERÀ, AMMESSO CHEIL 18 GIUGNO SI RIESCA A RICAPITALIZZARE

MERCATO: È TEMPO DICOMPROPRIETÀ

Difficile pensare al mercato in un momento in cuia Cosenza il calcio rischia di sparire. In città qual-cosa dovrà continuare a muoversi quantomenoper verificare se esistono o meno le risorse per da-re un futuro al club nel calcio professionistico. E in-tanto fra qualche giorno, la prossima stagioneprenderà praticamente il via con l'anticipo di cal-ciomercato che permetterà alle società di discu-tere le comproprietà. Le date fissate sono quelledel 23 e 24 giugno, in una due giorni che potreb-be rivelarsi importante per il Cosenza qualora an-cora esista. E' importante valutare come il clubrossoblù si presenterà a questo appuntamento. Idubbi sono tanti perché per il sodalizio silano po-trebbe essere già troppo tardi e questo le squa-dre che si contenderanno i gioielli rossoblù lo san-no bene. Bisognerà definire il futuro di tre calcia-tori che potrebbero garantire un bel gruzzolo disoldi al sodalizio bruzio. Andrea Doninelli, prodot-to del vivaio del Cosenza, è esploso nella prima-vera del Genoa. Il talento della Berretti, faro delcentrocampo dell'allora mister Petrucci, è un pun-to fermo della primavera dei grifoni liguri ed ha giàassaporato il gusto di giocare con la prima squa-dra. La società di Preziosi punta molto sui giovani,El Shaarawi, compagno in primavera di Doninelli eora al Padova pronto a giocarsi la Serie A da pro-tagonista ne è un esempio. E' chiaro che i grifonirestano alla finestra in attesa di conoscere il futu-ro prossimo del Cosenza per guadagnare il mas-simo dall'affare, ma se il sodalizio silano dovessesalvarsi, dal passaggio definitivo di Doninelli in Li-guria potrebbero arrivare soldi importanti. Stessodiscorso nell'asse creato con la Reggina. La socie-tà di Lillo Foti ha puntato forte sui giovani in que-sta stagione, valorizzando risorse importanti e mo-netizzando tanto da questa politica. Da Cosenzaa Gennaio sono arrivati Bernardi e De Rose, duefra i calciatori che hanno costituito l'ossatura diuna compagine che ha vinto tanto nelle ultime sta-gioni rossoblù. La Reggina avrebbe già espressola volontà di puntare sull'esterno di Lamezia per ilprossimo torneo, giunto alla corte di Atzori in pre-stito con diritto di riscatto per la comproprietà. Pernon parlare del mediano cosentino doc. Nelle ga-re disputate in maglia amaranto, De Rose è statosempre fra i migliori, catalizzando su di se gli oc-chi di tanti club di Serie A. Difficile ipotizzare cheLillo Foti possa farsi sfuggire un talento del gene-re. Al presidente amaranto non resta che riscatta-re i cartellini dei due giocatori rossoblù, con unpensiero al giovane Gagliardi, che ha ben figura-to nel settore giovanile. Soldi. Soldi che potrebbe-ro arrivare dalle comproprietà e che potrebbero ri-sollevare le casse sociali del Cosenza. Resta soloda valutare se esistono le condizioni per salvare lasocietà e non disperdere anche questo tesoretto.Il termine massimo è sempre lo stesso: l'assem-blea straordinaria del 18 giugno.

Fra.Pal.

…5 giugno 2011 una datache certamente i tifosi delCosenza faranno fatica adimenticare... o forse no?!Tanti anni fa, nello stessogiorno, l'intero popolo ros-soblu (mamma quanti era-vamo!), finalmente libera-tosi da 25 anni di soffe-renze, esultava e riempi-va di colore e frastuonouna provincia intera salu-tando la sua fede final-mente giunta al prosceniodi un campionato degno,si pensava, del nostro ran-go. Come dimenticarequei protagonisti: giovanivogliosi di mettersi in mo-stra e esperti gladiatoripronti a vincere l'ennesi-ma battaglia. Da allora,dopo un decennio di pas-sioni e sorti alterne, tramancate promozioni in Ae sciagurati scivoloni più omeno evitabili, gli anni2000 ci hanno ricondottouna volta per tutte alla no-stra dimensione reale, edoggi, dopo oltre venti an-ni da quel 5 giugno, ci ri-troviamo a raccogliere icocci di una passione for-se definitivamente mortae sepolta. Non basta peròraccontare per ricordare,non serve stampare nellamemoria ogni singolo fo-togramma, a nulla servecriticare senza costruire:tutto può e avrà senso so-lo se la memoria verrà uti-lizzata per consentire, achi avrà la volontà di pro-seguire questo percorso,di ben operare anzi di per-correre quelle strade chesino ad ora nessuno havoluto scientemente per-correre. Non è solo unproblema sportivo: ciòche è accaduto in questiultimi 10 anni nelle vicen-de calcistiche rispecchiafedelmente l'animo dell'in-tera società cosentina, lasua mentalità malata e so-prattutto la diffusa ipocri-sia di voler apparire a tut-ti i costi ciò che non si è enon si può essere. Nessu-no mi toglie dalla testal'idea che se solo avessi-mo avuto la pazienza diesaminare a fondo il pas-sato e le sue problemati-che avremmo potuto final-mente costruire qualcosadi serio e importante, ma-gari non immediatamentevincente ma certamenteduraturo nel tempo. Vor-rei capire quale logica èstata utilizzata da chi, vin-to il campionato di C2, in-vece di fermarsi per co-struire investendo tempoe il poco denaro a disposi-zione per gettare solidefondamenta ha preferitosprecare la nostra passio-

ne folleggiando con unaeconomia puramente vir-tuale, anzi inesistente, perarrivare oggi a pensareche forse questa retroces-sione è il minore dei malipossibili. Perchè una voltaper tutte non mettere daparte la cosentinità, quel-la per intenderci che ti co-stringe con uno stipendioda 1.000 euro al mese acomprare la macchina dacentomila euro a rate per-chè altrimenti con una uti-litaria non fai bella figura,quando in zone geografi-che anche più ricche e flo-ride della nostra si intendesempre adeguare il passoalla gamba per poter netempo godere i beneficidelle oculate scelte di og-gi. L'azzeramento del2003 poteva e dovevaconsentirci di fare ciò: masiamo cosentini ed inquanto tali la bocca ed ilcervello hanno canali dientrata e uscita distinti eseparati, senza alcunapossibilità di un se pur re-moto incontro. Ed inveceno! Abbiamo volutamentedeciso di annunciare giàallora la morte del nostropovero lupacchiotto e noitifosi costretti ad assisterepassivamente a tale sfra-cello senza alcuna chan-ce di recupero. Chi crede-va che la sorte sarebbestata diversa da questamente consapevole dimentire e deve assumersila responsabilità morale emateriale di tale scempioinnanzi a tutti. E ora? behora è giunto il momento didire basta, è arrivato iltempo in cui o le cose sifanno per bene o è megliolasciare che il sipario calidefinitivamente sullo spet-tacolo (!) calcio a Cosen-za. Sinceramente io, co-me probabilmente i 4.000di domenica assiepati inTribuna B, non ho più laforza di resistere. Il miocuore rossoblu piange og-gi lacrime molto più ama-re di quanto potessi cre-dere e detto tra noi houna gran voglia di urlarein faccia a tutti i professio-nisti della Cosenza calci-stica che ne ho piene letasche di loro e della loroinguaribile incompetenza.Dai boschi della Sila nonesce più un lupo in aggua-to ma un povero gattinoormai in fin di vita così ri-dotto da tutte le iene chehanno con lui sfamato laloro vana gloria. Io non lopermetterò più... ora ba-sta! Lupo alzati che il tuopopolo ti difenderà a spa-da tratta.

Avv. Antonio Pallo

SABATO 18 GIUGNO 2011 5L E T T E R E

COSENZA,SERVEMEMORIASTORICARICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA LETTERA DI UN TIFOSO

CHE FOCALIZZA L'ATTENZIONE

SU UNA SERIE DI ARGOMENTAZIONI PREGNANTI.

SABATO 18 GIUGNO 20116N E W S

L'inchiesta del calcioscom-messe approderà anche sui ta-voli della giustizia sportiva. L'ar-rivo del procuratore federaleStefano Palazzi, che ha acquisi-to gli atti dal magistrato inqui-rente Roberto Di Martino, è unsegnale inequivocabile. Al fian-co delle indagini della giustiziaordinaria quindi ci saranno an-che quelle della giustizia spor-tiva che potrebbero portare adaltri scossoni nel mondo delcalcio. Ma in settimana si do-vrebbero conoscere altri nuo-vi particolari dell'indagine de-nominata “Last bet” con il sal-to a quel “secondo livello” chepotrebbe coinvolgere altre ga-re di serie A. Il sospetto é natomartedì scorso quando l'odon-toiatra Marco Pirani aveva det-to che erano almeno una tren-tina le gare coinvolte nelloscandalo scommesse e nonsolo 18 come era emerso du-rante le indagini e le intercetta-zioni. Dopo le prime scarcera-zioni (restano in carcere il por-tiere Marco Paoloni e AntonioBellavista) all'appello mancal'interrogatorio all'ex giocatoredel Bari Antonio Bellavista cheperò ha già fatto sapere attra-verso il proprio legale che siavvarrà della facoltà di non ri-spondere. Intanto, in un'intervi-sta a "Il Giornale", il ministrodell'Interno, Roberto Maroni,esprime tutto il suo disappun-to per l'ennesimo scandaloche ha colpito il calcio e cheha costretto il governo all'inter-vento. "Questo mondo mi hadeluso e anche disgustato", hadichiarato. "Ho combattuto lamafia, la camorra, la 'ndran-gheta, posso avere paura diquello che accade nel football?Sono stato offeso da Zampari-ni che mi ha accusato di averedimenticato i valori della de-mocrazia per l'introduzionedella tessera del tifoso. Ma i fat-ti - aggiunge Maroni - mi han-no dato ragione, più tesseredel tifoso di abbonamenti. LaLega, quella del calcio ovvia-mente, e' condizionata dagli in-teressi dei club, mi fido dellaFedercalcio, della Lega un po'meno. La cultura del succes-so, l'avidità, la corsa al denarohanno fatto saltare i freni inibi-tori, laddove esiste ignoranzao fragilità accadono i fatti mise-rabili di cui ci stiamo occupan-do". Per Maroni "e' ora di cam-biare, di restituire i valori etici enon mercantili allo sport" .CAMORRA E SCOMESSE. Unallenatore molto attivo nelcampionato di calcio spagnolo,ma anche qualche professio-nista della Liga. Parla sempredi più spagnolo l’inchiesta sul

clan D’Alessandro e sulle pre-sunte collusioni tra camorra emondo delle scommesse.Tracce significative portano inSpagna, dove alcuni prestano-me del clan D’Alessandroavrebbero avuto la forza di in-trecciare rapporti con profes-sionisti del football iberico, riu-scendo ad entrare in contattocon calciatori che in passatohanno avuto relazioni con clubitaliani e finanche con un im-portante allenatore.

Tracce significative, un lavorocondotto per mesi sotto coper-tura, l’analisi di dati numerici estatistici. Ma non è tutto: c’èanche il racconto di alcuni te-stimoni, il contributo di espertidel funzionamento delle scom-messe on line. Eccola l’inchie-sta sulla camorra stabiese,quella che promette colpi discena a stretto giro. Calcio ecamorra, scommesse e com-

bine, un crimine globalizzato,come spiega lo stesso procu-ratore partenopeo Giovando-menico Lepore: “L’inchiestanapoletana può portare ancheall’estero, non soltanto verso laGermania ma anche verso altriPaesi europei come il Sudame-rica”. Poi, Lepore aggiunge:“Siamo in presenza di un inter-vento estero della criminalitàorganizzata, perché il gioco delcalcio è sviluppato anche lì, at-traverso il meccanismo di re-

golare i risultati, ma è ancorada chiarire se il condiziona-mento viene attuato qui a Na-poli o corrompendo personag-gi anche all’estero”.Una trentina di partite sotto iriflettori. Ma il numero potreb-be cambiare anche grazie agliultimi elementi acquisiti nelcorso delle ultime ore, con illungo esame di un testimonenon nuovo ai magistrati napo-

letani. È di ieri il faccia a faccia in Pro-cura di Francesco Baranca, illegale di un bookmaker au-striaco ascoltato anche nelcorso dell’inchiesta di Cremo-na culminata negli arresti ai do-miciliari dell’ex nazionale Bep-pe Signori. Baranca non è arri-vato a mani vuote ed è statoascoltato per oltre tre ore.È la sua terza «sit» (sommarieinformazioni testimoniali) qui aNapoli, c’è un passo in avanti.

Ieri ha portato una sorta didossier su un gruppo di parti-te sospette, alla luce dei rile-vatori elettronici (strumenti par-ticolarmente sofisticati) chehanno registrato un volume digiocate (e di vincite) quanto-meno sospette. Un gruppo diincontri di serie A e B, in alcu-ni casi identico a quello forni-to ai pm di Cremona. È un pun-to delicato, su cui occorre fare

chiarezza. Doverosa una pre-messa: le giocate eccentricheo a valanga, i volumi di vittoriesullo stesso risultato non corri-spondono in automatico a unrisultato combinato.Dimostrare l’esistenza di unacombine tra calciatori o addirit-tura tra società per puntate acolpo sicuro è qualcosa di mol-to più complesso. Terreno sci-voloso, che ha condotto inqueste ore gli inquirenti a bat-tere con particolare zelo la pi-sta spagnola. Inchiesta condot-ta dal procuratore aggiunto Ro-sario Cantelmo e dai pm Pier-paolo Filippelli e Claudio Sira-gusa, lo scenario sotto i loroocchi si va via via globalizzan-do.Ci sono campionati esteri, nonsolo Germania, anche Spagnae alcune regioni sudamerica-ne. Ci sono alcuni professioni-sti su cui si sono concentrate leindagini: calciatori - magari untempo in campo in Italia - maanche altre figure professiona-li, come quella di un allenatoresu cui negli ultimi tempi è ca-lata l’attenzione dei pm napo-letani. Istruttoria complessa eancora aperta a nuovi sviluppi. Si procede in parallelo rispettoad altri filoni investigativi, oc-corre comunque fare il puntodella situazione sulle strategieda definire. È il leit motiv dellariunione tra il procuratore Gio-vandomenico Lepore e i suoiaggiunti. Vanno studiate leprossime mosse. Attorno allostesso tavolo, l’aggiunto Can-telmo (clan stabiesi e calcioscommesse), ma anche il col-lega Gianni Melillo, che sta co-ordinando le indagini per frodesportiva, con accertamenti an-che su alcune partite disputa-te dal Napoli negli ultimi duecampionati. Resta alta poi l’attenzione sulfenomeno scommesse, ancheda parte del pool anticamorradell’aggiunto Sandro Pennasili-co, che sta indagando sul pres-sing del clan Lo Russo e degliscissionisti sul mondo del pal-lone a Napoli. Altro passaggioatteso nelle prossime ore, unfaccia a faccia con la Procuradi Cremona. Spiega il procura-tore a News Mediaset: “Cre-mona sta andando molto velo-ce - ha detto - ci potrà essereun incontro con i colleghi diCremona se le partite di cui siinteressano riguarderanno an-che Napoli; se ci sarà necessi-tà di coordinamento senz’altrolo faremo anche in questo ca-so come già in altri”. Quantobasta a immaginare un’estatecalda e ricca di sviluppi.(fonte: agi.it; ilmattino.it)

CALCIOSCOMESSE:È UN CIRCOLO VIZIOSO

IL PROCURATORE FEDERALE PALAZZI A CREMONA PER ACQUISIRE LE CARTE DELL’INCHIESTA “LAST BET”.E A NAPOLI SI INDAGA SUL GIRO DI SCOMMESSE MESSO IN ATTO DALLA CAMORRA.

L'ELENCO DEGLI ARRESTATI “LAST BET”Sono 6 i calciatori o ex giocatori destinatari dell'ordinanza dicustodia cautelare relativa all'inchiesta sul calcioscommesse.Sette invece quelli indagati - 5 in attività, tutti militanti insquadre di serie B, e due ex giocatori - nei confronti dei qualinon è stato disposto l'arresto. Complessivamente sono 44 lepersone coinvolte nell'inchiesta: 16 arrestate e 28 indagate apiede libero. Questi i calciatori arrestati: BEPPE SIGNORI: exattaccante della Nazionale, di Lazio e Bologna, ai domiciliari- ANTONIO BELLAVISTA: ex capitano del Bari, in carcere -MARCO PAOLONI: portiere della Cremonese e poi delBenevento, in carcere - MAURO BRESSAN: ex calciatore diMilan, Perugia, Como, Bari, Foggia, Cagliari, Fiorentina,Venezia, Chiasso, ai domiciliari - VITTORIO MICOLUCCI:difensore Ascoli, ai domiciliari - VINCENZO SOMMESE: capitanoAscoli, ai domiciliari - GIANLUCA TUCCELLA: portiere Cus Chieti(calcio a 5), ai domiciliari. Tra gli arrestati c'è anche GIORGIOBUFFONE, direttore sportivo del Ravenna, nei confronti delquale è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

LO SCENARIO:PENALIZZAZIONIAi calendari con le 'X' nonci si andrà, e quanto aiplayoff-playout inprogramma sarannodisputati regolarmente,nonostante arrivinorichieste come quella delPiacenza di rinviare le gare.Due, al momento, lesquadre promosse in Atoccate dall'inchiesta.L'Atalanta, per la gara conil Piacenza (è indagatol'attaccante Cristiano Doni),e il Siena, nel match con ilSassuolo (ma non ci sonotesserati messi in mezzo):difficile disegnare il quadrodello scenario futuro,perchè c'è da stabilirequanto e come sonocoinvolte le due società,che comunque sonoresponsabili. Nell'inchiestanon compaiono infattidirigenti, ma solo exgiocatori o tesserati: undato che 'alleggerisce' laresponsabilità dei club dadiretta a oggettiva.Insomma se l'illecito è statocommesso la società nerisponde, ma la sanzionenon dovrebbe arrivare allaretrocessione diretta. Certoi club rischiano pesantipenalizzazioni “afflittive”,come perdere lapromozione acquisita opunti in meno nelcampionato prossimo:quindi un via di stagionenella massima serie macon l'handicap.