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a cura di Michele Gangemi, Paolo Siani

Formazionea distanza

ravvicinataL’esperienza di ACP

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Formazionea distanza

ravvicinata

a cura di Michele Gangemi, Paolo Siani

L’esperienza di ACP

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Formazione a distanza ravvicinata.

L’esperienza di ACP

a cura di Michele Gangemi, Paolo Siani

© 2015 Forum Service Editore

via Martin Piaggio, 17/6 | 16122 Genova

www.forumservice.net

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere

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ISBN 978-XXX

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Presentazione

Per almeno tre ragioni è per me un piacere, oltre che motivo di lusinga, presentare questo libro sui generis curato da Michele Gan-gemi e Paolo Siani.

In primo luogo perché il libro è bello, e mi sembra pertinente definirlo come un testo di pediatria pratica basata sulle prove di efficacia.Vengono infatti considerate in modo ampio e approfondito patologie pediatriche frequenti, e per molte di esse se non per tutte vengono opportunamente integrati i compiti professionali del pediatra di libera scelta e del pediatra ospedaliero e/o specialista in un approccio tutt’altro che concorrenziale, bensì complementare: cioè senza deleghe improprie di “pediatria difensiva” dal primo al secondo livello di cura, e senza “appropriazioni indebite” degli interventi diagnostici e terapeutici da parte del secondo livello assistenziale.Lo stile espositivo è generalmente gradevole ed esauriente, peraltro senza eccessi accademici o pretese “tuttologiche”. Un altro pregio, connesso al precedente, è la trattazione patient oriented prevalente su quella disease oriented, con l’interazione continua – peculiare alla pratica pediatrica – tra medico, genitori e bambino, attenta anche agli spazi comunicativi.Chiari sono gli schemi e l’iconografia, peraltro contenuta sulla base di necessità effettive e quindi non ridondante. Molto ampia e curata è la bibliografia, così da giustificare su basi scientifico-culturali solide i contenuti dei dossier, e contempora-neamente da consentire ulteriori approfondimenti mirati al lettore che ne senta la necessità.

Il secondo motivo per il quale sono contento di scrivere queste poche righe di presentazione è dato dall’originalità dell’impostazio-ne dell’opera, chiaramente legata ai suoi fini che vogliono esplicitamente essere formativi oltre che informativi; e questi fini sono esaurientemente esposti e giustificati nel capitolo iniziale di Laura Reali e Michele Gangemi sulla “formazione per competenze”.La presenza - dopo la trattazione sistematica di ogni patologia - dei casi clinici narrati a tappe con contenuti e stile realistici, rea-lizza innanzi tutto la pregevole transizione, alla quale ho già fatto cenno, dalla pediatria delle malattie alla pediatria dei bambini malati e dei loro familiari. Ma, oltre a ciò, i casi in forma problematica consentono di puntualizzare l’attenzione su aspetti essenziali di quanto è stato scritto nel dossier teorico-pratico dedicato a ogni patologia; potremmo dire che dai casi si possono evincere i principali obiettivi formativi che gli Autori si prefiggono di far conseguire ai loro lettori; non so se ciò sia vero, ma ho il gradevole sospetto che tali obiettivi siano stati preliminarmente forniti agli Autori di ogni dossier come guida alla sua compilazione. Il valore pedagogico di tale impostazione sta nel fatto che ogni caso viene proposto come un problema da risolvere a tappe, median-te decisioni successive proposte dalle domande a scelta multipla; si realizza così la condizione correttamente definita dagli Autori del capitolo come formazione basata sulla soluzione di problemi, che comporta un apprendimento significativo perché riflessivo e non esclusivamente mnemonico: va sottolineato come in altre esperienze simili con fini formativi, nelle quali alla trattazione teorica seguono alcune domande a scelta multipla, troppo spesso queste ultime sono finalizzate non al ragionamento clinico, bensì a veri-ficare esclusivamente la comprensione e la memorizzazione dei contenuti del testo.Infine, le considerazioni critiche sulle risposte alle domande e il commento finale di ogni caso nella fase di FAD venivano forniti solo a distanza di tempo dalla pubblicazione di quel dossier e dei relativi quesiti con lo scopo di dare un rinforzo a distanza dell’ap-prendimento; ovviamente ciò non è possibile in un testo solo stampato; ma è pur vero che la presenza subito dopo ogni caso dei commenti alle risposte e del commento al caso realizza di fatto una sorta di “formazione a distanza ravvicinata”, come dice il titolo del libro: infatti il lettore volenteroso potrà scorrere le successive tappe del caso, dando dopo ciascuna di esse le risposte che ritiene corrette, ma rinviando il controllo delle loro correttezza e la lettura dei commenti solo a dopo aver percorso tutte le tappe; ciò gli

FORMAZIONE A DISTANZA RAVVICINATA | L’ESPERIENZA DI ACP

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consentirà di riflettere sulle sue risposte, sia corrette che errate, magari tornando a rileggere ciò che può trovare scritto in proposito nel dossier corrispondente. Tutto ciò realizza di fatto un apprendimento attivo, che collega strettamente le conoscenze teoriche alle condizioni cliniche concrete e che quindi potrà risultare utile nella pratica professionale quotidiana.

Una terza ragione di soddisfazione nel leggere e presentare questo libro è in una certa misura autoreferenziale (e spero che mi venga perdonata): infatti sono contento che l’ACP abbia riprodotto in questa FAD la medesima metodologia formativa che avevo concepito e realizzato qualche tempo fa per la rivista “Dialogo sui Farmaci”, grazie al contributo e alla piattaforma del medesimo provider, Accademia Nazionale di Medicina; una seconda sperimentazione sul campo forse conferma la validità dell’approccio didattico.

A questo punto non mi resta che augurare a questo libro una fortuna almeno pari a quella che sembra aver conseguito la precedente fase blended del progetto formativo, che ha visto il feedback on line del dossier stampato sulla rivista cartacea: è la fortuna che merita senza riserve chi riesce a contribuire con successo alla migliore formazione di professionisti che portano la responsabilità della salute e della cura dei propri simili.

Luciano VettoreSocietà Italiana di Pedagogia Medica

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Michele GangemiPediatra di libera scelta, responsabile scientifico FAD e direttore di Quaderni acp, Verona

Paolo SianiUO Pediatria, AORN Santobono-Pausilipon, Napoli

Laura RealiResponsabile formazione ACP (redazione dei casi clinici didattici)

Con il contributo di:

Carla Berardi Pediatra di famiglia, Perugia

Franca Benini Hospice pediatrico, Clinica Pediatrica di Padova

Daniela Cioffi UO Auxologia- Endocrinologia, AORN Santobono-Pausilipon, Napoli

Sergio Conti Nibali Pediatra di famiglia, Messina

Elisabetta Cortis Ospedale di Orvieto, Orvieto (TR)

Andrea D’Adda Clinica Pediatrica, Università Milano-Bicocca, Fondazione MBBM, AO San Gerardo, Monza (MB)

Giuseppe Cirillo, già Direttore del servizio di programmazione socio sanitaria ASL Napoli-1

Federica de Seta UOC Pediatria e Patologia Neonatale, Ospedale “San Paolo”, Napoli

Luciano de Seta UOC Pediatria e Patologia Neonatale, Ospedale “San Paolo”, Napoli

Giovanni Carlo De Vincentiis UOC di Otorinolaringoiatria, Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” - IRCCS, Roma

Martina Fornaro UO di Pediatria, Ospedale “G.B. Morgagni - L. Pierantoni”, AUSL di Forlì, Forlì (FC)

Momcilo Jankovic Clinica Pediatrica, Università Milano-Bicocca, Fondazione MBBM, AO San Gerardo, Monza (MB)

Antonella Klain UO Auxologia- Endocrinologia, AORN Santobono-Pausilipon, Napoli

Italo Marinelli Ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino, Gubbio (PG)

Rodolfo Paladini UO di Cardiologia, Ospedale Pediatrico Santobono, Napoli

Maria Laura Panatta UOC di Otorinolaringoiatria, Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” - IRCCS, Roma

Fortunato Pannuti UOC Pediatria e Patologia Neonatale, Ospedale “San Paolo”, Napoli

Leopoldo Peratoner Pediatra, ACP Friuli-Venezia Giulia

Mauro Pocecco Pediatra

Francesco Saettini Clinica Pediatrica, Università Milano-Bicocca, Fondazione MBBM, AO San Gerardo, Monza

Emanuela Sitzia UOC di Otorinolaringoiatria, Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” - IRCCS, Roma

Marco Spinelli Clinica Pediatrica, Università Milano-Bicocca, Fondazione MBBM, AO San Gerardo, Monza (MB)

Maria Tardi Ospedale di Orvieto, Orvieto (TR)

Giovanni Tricomi UO di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ASL Cesena, Cesena (FC)

Enrico Valletta UO di Pediatria, Ospedale “G.B. Morgagni - L. Pierantoni”, AUSL di Forlì (FC)

Carmine Zoccali Ortopedia Oncologica, Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, Roma

Autori

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Indice

Introduzione 9

Parte prima: FORMAZIONE PER COMPETENZE

Formare per competenze: la FAD di Quaderni acp 13

Malattie infiammatorie croniche intestinali 19Caso didattico 1: Malattia di Crohn 33Caso didattico 2: Colite ulcerosa 37Caso didattico 3: Colite indeterminata 41

Otite media acuta: diagnosi, prevenzione e trattamento. Pediatra di famiglia o otorinolaringoiatra? 45Caso didattico 1: Otite media essudativa sopra i 2 anni 57Caso didattico 2: Otite media acuta sotto i 2 anni con complicanze 60Caso didattico 3: Otite media acuta con otorrea ricorrente sopra i 2 anni con fattori aggravanti 62

La polmonite in età evolutiva: dalla diagnosi alla terapia 65Caso didattico 1: Polmonite in sindrome influenzale a 2 anni 74Caso didattico 2: Polmonite batterica con focolaio basale “a palla” 77Caso didattico 3: Polmonite da germi atipici con influenza 79

La Porpora Trombocitopenica Immune. Malattia grave? No. Malattia fastidiosa? Sì 81Caso didattico 1: Trombocitopenia immune 88Caso didattico 2: Piastrinopenia da CMV 91Caso didattico 3: Piastrinopenia cronica persistente 93

Le infezioni urinarie del bambino: tra il pediatra di famiglia e lo specialista 97Caso didattico 1: Infezioni delle vie urinarie ricorrenti con fimosi 108Caso didattico 2: Pielonefrite acuta 111Caso didattico 3: Infezioni delle vie urinarie recidivanti con glicosuria 114

Ipotiroidismo subclinico in età pediatrica: patologia tiroidea o variante della norma? 117Caso didattico 1: Ipotiroidismo subclinico idiopatico 122Caso didattico 2: Ipotiroidismo subclinico neonatale 124Caso didattico 3: Ipotiroidismo subclinico secondario a tiroidite di Hashimoto 126

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Il bambino con dolore osteoarticolare. Saper fare l’esame obiettivo e riconoscere i segni di allarme 129Caso didattico 1: Zoppia e dolore 135Caso didattico 2: Dolori osteoarticolari ricorrenti diffusi secondari a sindrome di Ehlers-Danlos 138Caso didattico 3: Dolore localizzato persistente dopo trauma (sindrome dolorosa idiopatica muscolo-scheletrica localizzata) 141

La colestasi nella prima infanzia 145Caso didattico 1: Epatite neonatale idiopatica 154Caso didattico 2: Atresia delle vie biliari 157Caso didattico 3: Colestatsi neonatale secondaria a fibrosi cistica 160

Le epilessie in età pediatrica: inquadramento diagnostico 163Caso didattico 1: Epilessia-assenze del bambino 173Caso didattico 2: Epilessia rolandica 175Caso didattico 3: Sindrome di West 177

Patologia tumorale e pseudotumorale dell’osso nell’età pediatrica: un approccio clinico 179Caso didattico 1: Cisti ossea giovanile 188Caso didattico 2: Sarcoma di Ewing 190Caso didattico 3: Tumore a cellule giganti del femore 193

Il maltrattamento fisico: quali conoscenze per il pediatra 197Caso didattico 1: Lividi ed ematomi da abuso? 204Caso didattico 2: Abuso o trascuratezza? 206Caso didattico 3: Shaken baby Syndrome 208

OSAS in età pediatrica 211Caso didattico 1: Ipertrofia adenoidea con OSAS 219Caso didattico 2: OSAS con obesità 222Caso didattico 3: OSAS in sindrome di Down 225

Parte seconda: ALTRE ESPERIENZE FORMATIVE IN ACP

La sincope in età pediatrica 231

Il sostegno dell’allattamento al seno: fisiologia e falsi miti 241La formazione al dolore pediatrico: un esempio di formazione dei formatori 249I bambini e le famiglie a rischio sociale: quello che deve sapere il pediatra 251Il bambino che non cresce 259

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Paolo Siani, presidente ACPMichele Gangemi, responsabile scientifico FAD, direttore di Quaderni acp

Introduzione

La formazione del pediatra è sempre stata in cima ai nostri pensieri e l’ACP si è molto impegnata attraverso le sue riviste, i suoi congressi, i corsi di formazione e da pochi anni con la FAD, per far crescere in Italia una cultura pediatrica alta e adeguata ai tempi.È come se avessimo stretto con i nostri soci in questi anni un “patto educativo” con l’impegno di sviluppare un modello formativo tra pari, adeguato alle esigenze della sanità moderna e basato sulle più recenti evidenze scientifiche, ben consapevoli che ogni de-cisione presa in campo medico non è mai eticamente neutrale. La medicina ha degli aspetti etici intrinseci e deve essere, secondo noi, studiata e insegnata a partire proprio dalla sua componente etica.Ecco, da tutto questo nasce la volontà di pubblicare un volume di pediatria, di pediatria generale, perché riteniamo che l’eccessiva specializzazione non sia un bene per la sanità pubblica; un buon medico deve conoscere le malattie, ma anche le caratteristiche del paziente, della sua famiglia e dell’ambiente in cui vive. Anche per questo motivo abbiamo voluto inserire un capitolo sul bambino a rischio sociale accanto a quelli più clinici.Il piano dell’opera si basa sulla formazione per competenze, ancora poco diffusa nella nostra formazione italiana. Tutti i 12 dossier della FAD di “Quaderni acp” sono pubblicati con i casi didattici e costituiscono il corpo centrale del libro dopo la premessa meto-dologica. Abbiamo incluso anche tre dossier senza i relativi casi didattici e ci auguriamo di completarli in una prossima edizione. Infine l’esempio della formazione al dolore in pediatria ci è sembrato un esempio virtuoso che andava compreso in questo libro.L’enorme sviluppo delle possibilità diagnostiche e terapeutiche e la sempre maggiore pressione dell’industria farmaceutica hanno portato da un lato a considerare la medicina onnipotente, dall’altro a indurre falsi bisogni e infine a sviluppare sempre più una medicina difensiva con grave spreco di risorse finanziarie.La medicina difensiva, è spesso la conseguenza del lavoro del medico in solitudine e la vera soluzione sta nel team working come ci hanno insegnato i nostri Maestri.Nasce così, con tale spirito, questo volume di pediatria a cura dell’ACP e siamo molto fieri di essere riusciti a realizzarlo con le sole nostre forze.Non tocca a noi dire quanto l’opera sia valida, ma sappiamo che un’opera valida è la somma dei contributi dei colleghi che vi hanno collaborato e noi siamo molto fieri dei nostri colleghi per il lavoro che hanno svolto, per la loro assoluta validità scientifica, per il loro modo di pensare e di vedere la pediatria moderna e anche perché condividono i nostri stessi principi di etica.Speriamo che questo volume trovi posto sulla scrivania del pediatra in ospedale o in ambulatorio e sia la prima fonte, quella più immediata da consultare, per risolvere dubbi o incertezze del pediatra generalista, anche attraverso la presentazione di casi clinici, e timidamente ci auguriamo che possa essere una delle fonti della formazione del giovane specializzando in pediatria con la pre-sunzione di poter contribuire a preparare futuri medici dotati di adeguati strumenti conoscitivi e di alti valori etici.Il pediatra dovrà sempre più sapersi muovere all’interno di sistemi complessi e dovrà essere in grado di misurarsi con altri profes-sionisti della medicina ma anche con tutti quelli che hanno un ruolo nella vita delle persone, non un tecnico super competente ma un professionista in grado di saper riconoscere, affrontare e risolvere i bisogni delle persone e della comunità in cui si troverà ad agire. Infine vogliamo sottolineare l’importanza del lavoro di gruppo, il team working, che da sempre caratterizza l’attività del medico e che oggi ne è la principale peculiarità: questo volume è il risultato di un grande lavoro del gruppo ACP, e della redazione di Qua-derni in particolare, che abbiamo avuto l’onore di coordinare.Vorremmo ringraziare inoltre in modo particolare Carmen Cafiero e Laura Tais per la loro pazienza e comprensione senza le quali non sarebbe stato possibile realizzare questo volume.

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Formazione a distanza ravvicinataL’esperienza di ACP

a cura di Michele Gangemi, Paolo Siani

Questo volume raccoglie le recenti iniziative di Formazione a Distanza realizzate dall’Associazione Culturale Pediatri attraverso la rivista “Quaderni acp”. Una formazione realizzata “per competenze” e non per conoscenze, in grado di proporre programmi di qualità con caratteristiche durevoli nel tempo e che può costituire una parte importante nell’ambito della formazione pediatrica permanente, così da coprire tutte

le esigenze formative, sia dei singoli pediatri o in gruppo sia degli specializzandi. Le tematiche affrontate, centrate su patologie pediatriche frequenti, sono introdotte da un dossier contenente un background semplice e aggiornato e propongono casi clinici didattici da risolvere con la formulazione di un ragionamento clinico, basato sul problem solving, vicino alla pratica quotidiana del pediatra.

L’Associazione Culturale Pediatri è una libera associazione, costituita nel 1974, che raccoglie circa 2000 pediatri italiani. La composizione percentuale dei soci rispecchia quella della pediatria italiana, con una prevalenza di pediatri di famiglia (circa il 65%), per il resto comprendente pediatri ospedalieri, universitari e di comunità. Gli iscritti sono riuniti in gruppi distribuiti nelle diverse realtà regionali e svolgono attività di formazione, ricerca, educazione sanitaria, definizione di protocolli diagnostico-terapeutici, valutazione di qualità delle cure, supporto a programmi di cooperazione internazionale.