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1 n°2 - FEBBRAIO 2019 GIOVANI E MERITO: LE ULTIME NOVITà IN LEGGE DI BILANCIO 2 5 NASCE MADE, L’HUB CHE SOSTIENE LA DIGITAL TRANSFORMATION DELLE PICCOLE MEDIE IMPRESE 6 3 MICROIMPRESE ITALIANE: 10 MILIONI DI EURO DALL’UE BOEHRINGER INGELHEIM ITALIA: “INNOVAZIONE E DIALOGO SONO LA FORMULA VINCENTE DEL NOSTRO WELFARE AZIENDALE” La proroga del credito d’imposta, prevista nell’ultima Legge di Bilancio, conferma l’importanza degli investimenti nel capitale umano e li favorisce proprio nelle PMI FORMAZIONE 4.0: COSA CAMBIA PER IL 2019 La Legge di Bilancio 2019 conferma la possibilità per le impre- se di usufruire delle agevolazioni fiscali, erogate sotto forma di credito d’imposta, per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie abilitanti del Piano nazio- nale Impresa 4.0. La misura è stata prorogata per un altro anno. L’agevolazione si applica così anche alle spese di formazione sostenute nel periodo dall’1 gennaio al 31 dicembre 2019. Possono fruire dell’agevolazione tutte le imprese residenti in Ita- lia, indipendentemente dall’attività economica esercitata, com- prese la produzione primaria di prodotti agricoli, la pesca e l’ac- quacoltura, dalla natura giuridica, dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, dal regime contabile e dalla dimensione. Sono esclusi i professionisti. Quali sono le ultime novità introdotte? Cambiano la misura del beneficio e l’importo massimo fruibile da ciascuna impresa. Il credito è attribuito alle piccole imprese nella misura del 50% (anziché del 40%) e resta ferma la misura del 40% per le medie imprese, entro un limite massimo di spesa annuale di 300 mila euro. Mentre viene ridotta al 30% per le grandi imprese, nel limi- te massimo annuale di 200 mila euro. L’agevolazione quindi non sarà più unica, uguale per tutte le impre- se, ma sarà differenziata in favore delle imprese più piccole. La manovra sostiene e incoraggia le PMI che scelgono di investire nella formazione digitale dei propri di- pendenti. La formazione del personale è un fattore chiave non solo per creare un ambiente di lavoro stimolante, ma ne ha bi- sogno l’azienda per affrontare le sfide imposte dall’innovazione tecnologica e dai repentini cambiamenti del mercato del lavoro. Restano ammissibili al credito d’imposta solo le attività di for- mazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale, ad esempio big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber securi- ty, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualiz- zazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet del- le cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali. Non si considerano attività ammissibili la formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per conformarsi alla norma- tiva vigente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e a ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

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n°2 - FEBBRAIO 2019

Giovani e merito: le ultime novità in leGGe di Bilancio

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nasce made, l’huB che sostiene la diGital transformation delle Piccole medie imPrese

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microimPrese italiane: 10 milioni di euro dall’ue

BoehrinGer inGelheim italia: “innovazione e dialoGo sono la formula vincente del nostro welfare aziendale”

la proroga del credito d’imposta, prevista nell’ultima legge di Bilancio, conferma l’importanza degli investimenti nel capitale umano e li favorisce proprio nelle Pmi

formazione 4.0: cosa camBia Per il 2019

La Legge di Bilancio 2019 conferma la possibilità per le impre-se di usufruire delle agevolazioni fiscali, erogate sotto forma di credito d’imposta, per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie abilitanti del Piano nazio-nale Impresa 4.0. La misura è stata prorogata per un altro anno. L’agevolazione si applica così anche alle spese di formazione sostenute nel periodo dall’1 gennaio al 31 dicembre 2019. Possono fruire dell’agevolazione tutte le imprese residenti in Ita-lia, indipendentemente dall’attività economica esercitata, com-prese la produzione primaria di prodotti agricoli, la pesca e l’ac-quacoltura, dalla natura giuridica, dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, dal regime contabile e dalla dimensione. Sono esclusi i professionisti.Quali sono le ultime novità introdotte? Cambiano la misura del beneficio e l’importo massimo fruibile da ciascuna impresa. Il credito è attribuito alle piccole imprese nella misura del 50% (anziché del 40%) e resta ferma la misura del 40% per le medie imprese, entro un limite massimo di spesa annuale di 300 mila euro. Mentre viene ridotta al 30% per le grandi imprese, nel limi-te massimo annuale di 200 mila euro. L’agevolazione quindi non

sarà più unica, uguale per tutte le impre-se, ma sarà differenziata in favore delle

imprese più piccole. La manovra sostiene e incoraggia le PMI che scelgono di investire nella formazione digitale dei propri di-pendenti. La formazione del personale è un fattore chiave non solo per creare un ambiente di lavoro stimolante, ma ne ha bi-sogno l’azienda per affrontare le sfide imposte dall’innovazione tecnologica e dai repentini cambiamenti del mercato del lavoro.Restano ammissibili al credito d’imposta solo le attività di for-mazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale, ad esempio big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber securi-ty, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualiz-zazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet del-le cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali. Non si considerano attività ammissibili la formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per conformarsi alla norma-tiva vigente in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e a ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Arriva per il 2019 un incentivo che vuole favorire l’assunzione stabile di ragazzi che hanno da poco concluso il loro percorso accademico. L’obiettivo è premiare il merito con un esonero contributivo per i datori di lavoro che credono nei giovani talenti.Tra le tante novità della Legge di Bilancio (Legge n.145/2018), l’incentivo 2019 per i “giovani eccellenti” è tra i cambiamenti tan-to attesi soprattutto perché si pone l’obiettivo di incentivare l’as-sunzione stabile di ragazzi che hanno terminato con successo il loro percorso universitario.Insieme all’incentivo rivolto agli under35 (valido anche per gli anni 2019 e 2020) e ai Bonus per le assunzioni nel Mezzogiorno e dei NEET (Not in education, employment or training) iscritti al Programma Garanzia Giovani, questa misura risulta essere un’altra grande opportunità per il nostro Paese e più in generale per l’importante obiettivo della stabilizzazione di numerosi posti di lavoro. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i recenti dati Istat hanno già confermato un aumento dell’occupazione dello 0,9% - pari a 202mila unità in più - a dicembre 2018, ri-spetto allo stesso mese dello scorso anno, registrando così un

Giovani e merito: le ultime novità in leGGe di Bilancionuova agevolazione contributiva per le imprese che assumono i laureati e i dottori di ricerca “eccellenti”. i datori di lavoro possono beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali dovuti, ad esclusione di premi e contributi inail

l’agevolazione può essere richiesta anche per i contratti che si trasformano da tempo determinato a indeterminato, sempre nel periodo che va dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019

tasso di occupazione del 58,8%, livello più alto da aprile 2008, quando era pari al 58,9%.Ma a chi è rivolto l’incentivo per i “giovani eccellenti”? Ai da-tori di lavoro che assumono le nuove generazioni di laureati e ai dottori di ricerca, i quali possono beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali dovuti, ad esclusione di premi e contributi INAIL.Nello specifico, l’incentivo riguarda le seguenti categorie di gio-vani: • quelli in possesso della laurea magistrale, ottenuta nel periodo compreso dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 con una vota-zione pari a 110 e lode entro la durata legale del corso di studi, prima del compimento del trentesimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute, italiane o estere se riconosciute equipollenti in base alla legislazione vigente in materia;

• quelli con un dottorato di ricerca, conseguito nel periodo tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019, prima del compimento del trentaquattresimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute italiane o estere se riconosciute equi-pollenti in base alla legislazione vigente in materia.

L’esonero, valido per tutto il 2019, è rivolto alle assunzioni a tempo indeterminato anche a tempo parziale - caso in cui l’im-porto sarà ridotto - ed è possibile usufruirne per 12 mesi, entro il limite di 8mila euro. L’agevolazione può essere richiesta anche per i contratti che si trasformano da tempo determinato a inde-terminato, sempre nel periodo che va dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.Ci sono però delle limitazioni: sono esclusi i rapporti di lavoro domestici e i datori di lavoro privati che abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o a li-cenziamenti collettivi nell’unità produttiva dove viene assunto il giovane, nei dodici mesi precedenti. Non sono, inoltre, conside-rati validi ai fini del beneficio, i titoli conseguiti presso le univer-sità telematiche.

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BoehrinGer inGelheim italia: “innovazione e dialoGo sono la formula vincente del nostro welfare aziendale”dai servizi “salva tempo” fino allo smart working. la multinazionale farmaceutica offre diversi benefit e strumenti di sostegno. Quali sono e come nascono lo spiega antonio Barge

Puntiamo alla responsabilizzazione del singolo e alla diffusione di una leadership partecipativa (intesa come capacità di coinvolgere tutti i lavoratori), per questo il nostro welfare nasce dal dialogo

Con 50mila collaboratori e un fatturato netto di oltre 18 miliar-di di euro nel 2017, la multinazionale farmaceutica Boehringer Ingelheim si colloca tra le prime venti aziende nel suo settore. In Italia, il Gruppo conta 890 collaboratori, tre sedi: Milano, For-novo San Giovanni (BG) e Noventa Padovana (PD). E anche qui la mission è quella di creare valore attraverso l’innovazione, ponendo sempre al centro la persona. Ciò prende forma in mol-teplici azioni rivolte ai loro collaboratori che hanno portato l’a-zienda ad essere certificata tra le “Top Employer Europe 2019” e “Top Employer Italia 2019”. Ne abbiamo parlato con Antonio Barge, Head of HR.“Valore attraverso l’innovazione” è il claim che spiega la vostra missione. Come si traduce nell’HR management?Vogliamo essere un’azienda che lavora per la salute investendo in una ricerca e sviluppo che migliori la loro qualità di vita. Pen-siamo che per raggiungere questo obiettivo sia fondamentale adottare lo stesso approccio anche per gestire i collaboratori e proprio su questo abbiamo sviluppato il nostro sistema di ge-stione delle risorse umane. Il concetto di “persona al centro” si declina in molteplici sfaccettature che compongono un insieme

di azioni tra loro coerenti: dalla semplificazione – in-tesa come riduzione delle procedure formalizzate - alle iniziative di welfare aziendale e di promozione della diversità.Proprio in tema di welfare quanto è innovativo il vostro approccio?Puntiamo alla responsabilizzazione del singolo e alla diffusione di una leadership partecipativa (intesa co-me capacità di coinvolgere tutti i lavoratori), per que-sto il nostro welfare non è calato dall’alto ma nasce dal dialogo. Un dialogo che avviene sia con le RSU delle diverse sedi che con il personale. Un’iniziativa realizzata proprio grazie a un progetto di leadership partecipativa è quello dei servizi “salva tempo” che vuole sgravare i nostri collaboratori dalle piccole in-

combenze quotidiane, come pagare una bolletta o portare i ve-stiti in lavanderia. Inoltre, nel corso degli anni, abbiamo ricevuto diversi input da workshop e da focus group appositamente co-stituiti per fornire altri spunti sulle misure che potevano arricchi-re il nostro sistema di welfare.Ponete molta attenzione alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Quali sono i progetti dedicati ai neogenitori?Già dal 2006 abbiamo deciso di realizzare un’iniziativa pioneri-stica che potesse favorire il rientro in ufficio dopo un congedo di maternità o paternità. Si tratta del progetto “Genitori al Lavoro” che offre un sostegno psicologico non solo ai dipendenti che devono affrontare questa nuova fase della loro vita, ma altresì ai loro capi. Questi ultimi sono aiutati a comprendere le nuove esigenze del loro collaboratore, tarando così le loro richieste. Raggiungere un equilibrio per un neogenitore non è semplice, come non lo è per un manager dover fare a meno di una risorsa per lungo tempo. Cerchiamo di aiutare entrambe le parti tramite il dialogo.Abbiamo, poi, attivo un asilo nido aziendale che si caratterizza per essere aperto anche alla cittadinanza. Tale approccio ha

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nel mese di settembre prima della riapertura delle scuole, i dipendenti possono portare in ufficio i loro bambini che sono affidati a un’agenzia specializzata che si occupa di loro negli spazi appositamente attrezzati

permesso di diminuire le rette e mantenere al contempo un’alta qualità del servizio. Tra l’altro, l’idea nasce proprio da un’esigen-za dei dipendenti che avevano fatto presente quanto fosse im-portante contemperare l’aspetto economico con quello qualitati-vo. Non da ultimo, nel mese di settembre prima della riapertura delle scuole, i dipendenti possono portare in ufficio i loro bam-bini che sono affidati a un’agenzia specializzata che si occupa di loro. I ragazzi giocano, si divertono e imparano negli spazi appositamente attrezzati per ospitarli in quei giorni. L’azienda si colora e ne beneficia il clima generale.Avete in cantiere altre iniziative simili per i caregiver fami-liari?Abbiamo riconosciuto, nell’ultimo piano di welfare, 24 ore di per-messo annuali supplementari proprio a coloro che hanno tali necessità. È, inoltre, attivo il servizio “Ausilia” che permette di entrare in contatto con degli assistenti sociali. Viene offerto, ad esempio, un supporto nel disbrigo di aspetti burocratici come la richiesta dei permessi previsti dalla Legge 104/90. Sicuramente, offrire ancora qualcosa di più è uno degli obiettivi che abbiamo in cantiere.Come viene declinata la flessibilità? In particolare, quando e come è iniziata la vostra esperienza di smart working?Orari flessibili e telelavoro sono parte della nostra organizza-zione già da tempo. Ad esempio, l’adozione del telelavoro è av-venuta diciotto anni fa. Sono, poi, quattro anni che abbiano at-tivo lo smart working che è stato introdotto, prima della legge sul tema (ndr Legge 81/2017), come un’iniziativa manageriale. All’inizio, era stato previsto un “portafoglio di ore” legato all’in-quadramento. C’eravamo preoccupati, inoltre, di garantire una particolare copertura assicurativa. Dopo l’entrata in vigore della norma, è stato siglato un accordo sindacale che non pone limiti

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quantitativi al suo utilizzo e interessa tutti i livelli della gerarchia aziendale, ad eccezione di chi lavora su turni o su impianti; po-niamo, ad esempio, gli analisti di laboratorio che hanno bisogno di microscopi e strumenti tecnici avanzati non trasportabili. Lo smart working stravolge il modo di rivedere l’organizzazione. Il lavoro per obiettivi non è però una novità per la nostra azien-da, abituata a un approccio responsabilizzante.Avete ricevuto feedback positivi in termini di produttività e benessere aziendale?Il nostro personale è molto soddisfatto perché è più semplice, in questo modo, armonizzare i propri impegni personali con il lavoro. I prossimi passi saranno rivolti alla diffusione di una cul-tura aziendale che favorisca questo nuovo approccio al lavoro. Dobbiamo proseguire il lavoro soprattutto con il middle mana-gement, migliorando le loro capacità di delegare, pianificare e aprirsi al cambiamento.Innovazione sì ma anche sostenibilità. Cos’è il mobility ma-nagement che avete messo in pratica nella vostra azienda? La sostenibilità è uno dei nostri valori e cerchiamo di fornire so-luzioni per disincentivare l’utilizzo dell’auto propria. È attivo un servizio di navetta che collega la nostra sede milanese con la fermata metro più vicina. Sono previsti, poi, sconti e forme di ra-teizzazione sull’acquisto degli abbonamenti per i mezzi pubblici (urbani e non). Da ultimo in ordine di tempo, abbiamo pensato di fornire un rimborso a coloro che utilizzano il servizio di bike sharing comunale.E per il futuro?Abbiamo in mente alcune nuove iniziative che punteranno a da-re un valore aggiunto al tempo libero dei nostri collaboratori. Non posso dire di più ma siamo certi che sarà una piacevole sorpresa per loro.

le realtà aziendali coinvolte beneficeranno di un finanziamento a tasso di interesse ridotto rispetto alla normalità e non dovranno fornire particolari garanzie reali

microimPrese italiane: 10 milioni di euro dall’ue la comunità europea promuove sempre più i valori dell’inclusione sociale, con l’obiettivo di creare nuova occupazione in tutto il continente. Priorità nell’erogazione dei prestiti a donne, giovani e startup

“Costruire un’Unione Europea più inclusiva ed equa” è il motto che riassume nel migliore dei modi lo spirito dell’operazione che ha portato recentemente all’arrivo di nuovi incentivi europei per le microimprese del nostro Paese. Nello specifico, il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e la Banca Popolare Sant’Angelo (BPSA) hanno difatti firmato un accordo di garanzia per la microfinanza in Italia, nell’ambito del più ampio programma dell’Unione Europea per l’occupazione e l’innovazione sociale, il cosiddetto Piano Juncker, che solo a novembre scorso aveva già mobilitato circa 360 miliardi di euro di investimenti in tutta Europa e che si prefigge da sempre gli ambiziosi obiettivi di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo impren-ditoriale, aumentare la visibilità dei progetti d’investimento e fare un uso più intelligente delle risorse finanziarie esistenti e nuove. Il neo accordo siglato fra le parti permette così di erogare fino a 10 milioni di euro di prestiti, andando a supportare potenzial-mente 650 microimprenditori italiani (o aspiranti tali), nei pros-simi cinque anni. Le realtà aziendali coinvolte beneficeranno di un finanziamento a tasso di interesse ridotto rispetto alla “normalità” e non sarà necessario da parte loro fornire particolari garanzie reali. In que-sto modo verrà raggiunto con successo l’obiettivo principale di

questa misura ovvero sostenere tutte quelle im-prese che spesso riscontrano numerose difficoltà nell’accesso al credito bancario.Le risorse a disposizione potranno essere investi-te per avviare o espandere la propria attività, in-centivando così anche la realizzazione e lo svilup-po delle proprie idee imprenditoriali, attraverso un percorso virtuoso di autoimprenditorialità locale. Con questa operazione inoltre, la Comunità Euro-pea intende promuovere sempre più i valori dell’in-clusione sociale, con l’obiettivo di creare nuova oc-cupazione in tutto il Continente. Anche per questo, la priorità nell’erogazione dei prestiti verrà data a donne, giovani e startup (so-prattutto se innovative). Non a caso, la Commis-sione sta rafforzando proprio in questi mesi la “so-

cialità” degli investimenti dei Paesi membri dell’Ue, a favore sia della microfinanza, che dell’imprenditoria sociale. Globalmente l’importo totale del sostegno a questi settori do-vrebbe passare prossimamente dai 193 milioni di euro previsti nel quadro del programma, a circa 1 miliardo di euro, mobilitan-do circa 3 miliardi di euro di investimenti supplementari. Per accedere al finanziamento previsto, i requisiti fondamentali per le aziende sono: avere meno di dieci dipendenti e registrare a bilancio un fatturato annuo attivo inferiore ai 2 milioni di euro. Nel dettaglio, l’opportunità creditizia metterà a disposizione dei richiedenti prestiti per un massimo di 25mila euro, per una du-rata non superiore ai 60 mesi, con un tasso variabile inferiore a quello praticato per il credito ordinario. Gli ambiti ammessi al finanziamento sono quelli legati ai setto-ri agricoltura, agroalimentare, turismo, artigianato e nuove tec-nologie. Sono escluse, in quanto in contrasto con lo spirito eti-co dell’iniziativa, le attività economiche illegali, la produzione e vendita di tabacchi e distillati, la produzione e commercio di ar-mi, i casinò e tutte le attività di ricerca, sviluppo e applicazioni tecnologiche in queste aree d’interesse.Per informarsi al meglio sull’accesso a questa linea di credito europea visita il sito della Commissione Europea.

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Si chiamerà MADE e nascerà sotto l’illustre guida del Politecnico di Milano il nuovo Competence Center focalizzato non solo su ricerca e innovazione in chiave Industria 4.0 ma anche su servizi di orientamento e formazione.La struttura si ripromette di diventare il fiore all’occhiello dei cen-tri di competenza ad alta specializzazione del nostro Paese, veri e propri hub di eccellenza tecnologica che sostengono le azien-de nel processo di trasformazione digitale, traendo più vantaggi possibili da quella che è ormai considerata l’era della quarta ri-voluzione industriale. La presa di coscienza che la digital transformation sia un pro-cesso inevitabile porterà gli imprenditori a utilizzare in modo sempre più intensivo macchine intelligenti, interconnesse e col-legate alla rete Internet. Ecco perché è fondamentale l’esistenza di distretti tecnologici come il MADE che guidino le aziende in questo percorso.La struttura avrà una superfice pari a 2mila metri quadri, verrà dislocata nel Campus Bovisa - Durando del Politecnico e sarà attiva a partire dal prossimo settembre 2019. Gli utenti del nuovo Competence Center avranno a disposizione gli strumenti digitali più avanzati per l’industria manifatturiera, organizzati in isole multi-funzionali destinate alla formazione dei lavoratori o alla realizzazione di progetti di trasferimento tecno-logico (grazie, ad esempio, alla realtà aumentata e alla robotica collaborativa applicate nella creazione e manutenzione degli im-pianti o nelle procedure di assemblaggio).Le finalità del distretto sono ambiziose, così come sono consi-stenti gli investimenti messi in campo: 22 milioni di euro di finan-

ziamento triennale complessivo (11 milioni dal Ministero dello Sviluppo Economico e 11 da privati); di questi, 14 milioni sono destinati all’acquisto di attrezzature e alle assunzioni di perso-nale e 8 per progetti di ricerca applicata e trasferimento tecno-logico.Il progetto verrà la luce anche grazie al prezioso sostegno di 39 partner tecnologici: Adecco, Aizoon Consulting, Alleantia, Altair, Alumotion, Beckhoff automation, BIP, Bosch, Brembo, Cefriel, Comau, Consoft, CSMT, Ecole, Enginsoft, Fincons, FPT Indu-strial, GI Group, Hitachi Rail, Hyperlean, IBM, Italtel, Kilometro rosso, Kuka, MBDA, Parametric Technology, Prima industrie, Reply, RF Celada, Rockwell Automation, SAP, SEI Consulting, SEW Eurodrive, Siemens, STMicroelectronics, Techedge, Te-sar, Trust4value, Whirlpool.Una volta che le attività del Competence Center saranno entrate nel vivo, si prevede di raggiungere in tre anni più di 10mila per-sone tramite attività di informazione e divulgazione, di erogare più di 86mila ore-uomo di formazione e di sviluppare più di 390 progetti e 200 assessment digitali con il coinvolgimento di circa 15mila aziende italiane, di cui l’80% rappresentato da PMI.

le finalità del distretto sono ambiziose, così come sono consistenti gli investimenti messi in campo: 22 milioni di euro di finanziamento triennale, di cui 14 milioni destinati alle attrezzature e alle assunzioni di personale

nasce made, l’huB che sostiene la diGital transformation delle Piccole medie imPreseGuidato dal Politecnico di milano il competence center fornirà servizi di orientamento e formazione a partire dal prossimo settembre 2019. 39 i partner tecnologici

coloPhonRedazione Cliclavoro

direzione Generale dei sistemi informativi, innovazione tecnologica, monitoraggio dati e comunicazioneVia Fornovo, 8 - 00192 Roma

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