FOGLIE n. 05/2015

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N° 5 • 15 Marzo 2015 R Proteste Coldiretti, 9 province commissariate M5S preme per la riforma dell’Agea Bari, agricoltori in piazza contro l’Imu AGRICOLTURA Il Mipaaf sceglie come sponsor dell’evento la famosa catena di fast food ed ignora uno dei principali comparti italiani EXPO: c’è McDoNalD’s, MaNca la VERDURA! agrIcoltura • agroalIMeNtare • turIsMo rurale

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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N° 5 • 15 Marzo 2015

R

Proteste Coldiretti, 9 province commissariateM5S preme per la riforma dell’Agea Bari, agricoltori in piazza contro l’Imu

agricoltura

Il Mipaaf sceglie come sponsor dell’eventola famosa catena di fast food ed ignora

uno dei principali comparti italiani

Expo:c’è McDoNalD’s,MaNca lavErdura!

agrIcoltura • agroalIMeNtare • turIsMo rurale

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Editoriale

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Grafica e impaginazione

Hanno collaboratoDonato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini,

Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Angelica Curci, Loredana Grassi,

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Rino Pavone, Maria Fortino

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15 marzo 2015 - n. 5 - anno 10

QuindicinalE diagricoltura

agroalimEntarEturismo ruralE

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Expo: niente verdure,una beffa per l’italia

Immaginatevelo: quasi 4mila metri quadrati tra area espositi-

va, area comune e spazio eventi; aree coltivate con piante da frutto di di-verso tipo. Tutto intorno a una piaz-za centrale e, sopra, una copertura in legno che richiama simbolicamen-te una pergola. Siamo idealmente all’Expo di Milano, che aprirà ufficial-mente i battenti tra meno di tre mesi e, più precisamente, siamo nel cluster (una delle innovazione dell’Expo, con le nazioni non più raggruppate per geografia, ma secondo identità, temi e filiere alimentari) dedicato a “Frutta e Legumi”. Oltre a questo, ci sono anche tutti gli altri, di cluster: c’è quello sul riso che richiama una risaia, quello del cacao e del cioccolato, che si ispira alle piantagioni nelle aree tropicali e subtropicali dove si coltiva il “cibo degli Dei”. Le immen-se piantagioni di caffè in Africa e in America Latina hanno invece ispirato l’omonimo cluster, mentre il profumo è il filo conduttore di quello dedica-to alle spezie. Infine ci sono i cluster tematici su “Cereali e Tuberi”, “Bio-Mediterraneo”, “Isole, mare e cibo” e quello sull’alimentazione nelle zone aride del pianeta. Manca qualcosa? Per l’Accademia dei Georgofili e la So-cietà Italiana di Ortoflorofrutticoltu-ra (SOI) sì, ed è un qualcosa che, stan-do ai dati riportati recentemente da Confagricoltura vale per l’Italia più di un miliardo di euro, il 17% del valore delle esportazioni di ortofrutta, fre-sca e trasformata, nei primi 10 mesi

del 2014. Stiamo parlando degli or-taggi, leggasi le verdure. “Appare a dir poco singolare – spiegano dall’Acca-demia dei Georgofili e dalla SOI - l’as-senza degli Ortaggi (o Verdure) tra i cluster di EXPO. Un’assenza imper-donabile considerando l’importanza che questi ingredienti hanno nell’ali-mentazione planetaria. L’importanza degli ortaggi, nella nutrizione umana, viene ricondotta anche al loro ruolo di regolatori dell’attività metabolica ed è per tale motivo che gli ortaggi hanno, nella piramide alimentare,

un posto analogo a quello della frutta e che l’Organizzazio-

ne Mondiale della Sanità (WHO) ne promuove con forza il consumo”. La loro assenza, continua-no, “è ancora più grave

se si considera l’impor-tanza rivestita dal compar-

to in Italia: circa 570.000 ettari coltivati per una produzione circa 16 milioni di tonnellate, e un consumo pro-capite di circa 220 chili all’anno, cui vanno sommati 40 chili di patate. Più dei legumi, che invece condivido-no un cluster con la frutta”. Queste sono le considerazioni che l’Accade-mia dei Georgofili e la SOI hanno con-diviso con il Ministro delle Politiche, Agricole, Alimentari e Forestali e con la Presidente del Comitato Scientifi-co di Expò “nella speranza – spiega-no - di contribuire a sanare questa ‘dimenticanza’ anche, e soprattutto, nel rispetto dell’elevato numero di operatori del comparto orticolo che ci auguriamo Expo Milano 2015 non voglia dimenticare”.

Editoriale

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Sommario

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N°12 - 1 luglio 2014

26 iv edizione di Levante Prof Oltre ventimila presenze27 vino neLLa grande distribuzione Crescono le vendite

28 Med-ab: PriMo incubatore Nell’agroalimentare e sviluppo rurale

20 noci e arachidi aLLungano La vita Mortalità ridotta fino al 21%

14 vai coL vento! Il progetto di educazione ambientale di ERG29 raccoLta differenziata PugLia Le iniziative previste

agroalimENtarE

lavoro

SalutE

amBiENtE

8 internazionaLizzazione ed exPort Confcommercio incontra le aziende 9 incontro tecnico duPont Da oltre 200 anni sul mercato11 9 Province coMMissariate Proteste Coldiretti13 M5s Per La riforMa deLL’agea Si punta ad un ruolo più centrale15 iMu agricoLa: iL M5s con agricoLtori A Bari con la candidata Antonella Laricchia18 MobiLitazione Per L’agricoLtura Organizzata da Agrinsieme Puglia19 noMinato iL direttore cia PugLia Il nuovo è Giuseppe Alagia21 iaMb bari su ePideMia xyLeLLa Niente da nascondere22 oLio caPitaLe 2015 Premiate due aziende pugliesi24 xyLeLLa: coLdiretti PugLia Incontra il commissario Silletti25 La difesa deLLa Patata La nuova versione di Bayer CropScience

19 Progetto turistico gaL Ponte LaMa Lo sportello per la vendita diretta23 MeLinda in visita neL sud est barese Gal Seb: quasi un’anteprima del road show

agricoltura

moNdo gal

8 iL futuro dei giovani agricoLtori McDonald’s Italia Sponsor “Expo 2015”14 La fiera degLi aPPennini Ad agosto prima edizione”

5 exPo: una beffa Per L’itaLia Niente verdure

EvENti

EditorialE

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a ll’interno della Camera di Commercio di Bari è stato organizzato un incontro tra

l’Associazione Confcommercio sezione ortofrutta e le aziende Coface e Co-mark. I temi su cui ha vertito l’incontro sono stati quelli del credito commer-ciale e dell’internazionalizzazione.La Coface è in grado di supportare la crescita dei propri clienti nei mercati locali e nei mercati di esportazione. Offre servizi di assicurazione dei cre-diti personalizzati e tutela le impre-se dal rischio di mancato pagamento dei propri clienti grazie ad un›offerta completa di servizi di assicurazione dei crediti. La Comark differenzia il proprio core business in tre aree ad alta competen-za nell’export e nel marketing: servizi dedicati alle PMI, consulenze e forma-zione per le grandi aziende, partner-

ship con le associazioni imprendito-riali territoriali e le confederazioni nazionali. Secondo quanto emerge dai risultati del rapporto AgrOsserva, l’Osservato-rio di Ismea e Unioncamere sulla con-giuntura dell’agroalimentare italiano, relativo al quarto trimestre del 2014, le avversità climatiche e le tensioni geopolitiche hanno profondamente condizionato il settore agroalimen-tare nel corso del 2014, ma i segnali avvertiti nell’ultimo periodo dell’anno suggeriscono un certo ottimismo per i mesi futuri. Segnali positivi emergo-no dalla favorevole evoluzione delle dinamiche occupazionali in agricoltu-ra (+1,5%), migliore rispetto a quella dell’occupazione totale (+0,5%), e dall’andamento dell’export agroali-mentare che nel 2014 conta 34,3 mi-liardi di euro. L’embargo russo e la

situazione bellica in Libia stanno de-terminando ripercussioni soprattutto nei settori ortofrutticolo, lattiero-ca-seario e delle carni suine, ma la svalu-tazione dell’euro rispetto al dollaro e il miglioramento delle condizioni eco-nomiche in Usa, dovrebbe permettere un nuovo impulso all’export agroali-mentare italiano.L’Italia è una fonte di forte attrattiva, il settore dell’ortofrutta è il più im-portante sia per il fatturato che per le dinamiche occupazionali, inoltre il comparto produttivo unitamente alla filiera uva da tavola fattura settecento milioni di euro. Ci sono però aree che il nostro paese non ha ancora aggredi-to, è per questo importante aiutare e sostenere un opera d’internazionaliz-zazione delle aziende di settore.

8 www.foglie.tv

Internazionalizzazione ed export

confcommercio sezione ortofrutta incontra le aziendedi Loredana Grassi

agricoltura

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9N°5 - 15 marzo 2015

S icurezza e salute, protezio-ne dell’ambiente, elevato standard etico e rispetto

per le persone, questi sono i valori cardine dell’azienda Dupont. Leader nella scienza e nell’innovazione orien-tata al mercato, possiede un’esperien-za bicentenaria che si estende su di-versi settori e in oltre 90 paesi. Conta su una vivace attività di ricerca ed in-novazione e l’elemento che guida l’at-tività è l’importanza e la centralità del

Incontro tecnico Dupont vite tavola

dupont, da oltre 200 anni sul mercato globaledi Loredana Grassi

cliente. Dupont contribuisce al miglio-ramento della qualità della vita di tut-ti i giorni con le sue tecnologie, i suo materiali, la produzione di alimenti salubri e la difesa delle colture agra-rie. L’azienda s’impegna non solo ad offrire prodotti, ma anche a trasmette-re informazioni per impiegare al me-glio gli agro farmaci e riconoscere ed evitare prodotti contraffatti. Dupont ha organizzato lo scorso 12 Marzo, presso la Masseria Lama San Giorgio, a Rutigliano, il convegno: “Incontro

tecnico vite tavola”. Durante l’incontro sono stati presentati i risultati delle prove sostenute durante gli ultimi due anni su alcune varietà di uva da tavola a cui sono stati applicati alcuni pro-dotti Dupont: i fungicidi Talendo ed Equation Pro e l’insetticida Coragen. I risultati dell’applicazione della linea innovativa mostrano un evidente sta-to di benessere della pianta, rispetto invece all’applicazione di una linea standard. Dupont è garanzia di sicu-rezza e affidabilità da 50 anni in Italia.Mario Bertoli Product Manager Dupont

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S ono sempre di più le sedi locali della Coldiretti dove cresce il malcontento dopo

le rivelazioni sulle retribuzioni dei vertici. Sarebbero nove attualmente le sedi commissariate da Palazzo Rospi-gliosi, come si legge sui rispettivi siti dell’organizzazione agricola: Parma (“attualmente presieduta da Mauro Tonello”), Reggio Emilia, (Mauro To-nello), L’Aquila (Alberto Bertinelli, già direttore), Siracusa (Giuseppe Campione), Caltanisetta (Alessandro Chiarelli, già presidente regionale e commissario Ara Sicilia), Bari (Ange-lo Corsetti), Avellino (Simone Ciam-poli), Oristano (delegato confederale è Aldo Mattia), Siena (Tullio Marcelli). Considerando che ogni sede provin-ciale conta mediamente dai 3 ai 4mila soci, i conti sono presto fatti: circa 30mila soci tenuti fuori dalla gestio-ne che sembra così gestita da Roma. “Nessuno ce l’ha con Coldiretti. Siamo Coldiretti fino al midollo, ma a Reggio Emilia si é difeso la quarta poltrona di una persona ed é stato imbarazzante”. Francesco Fontanili, ex presidente Col-diretti fino all’arrivo di Marino Zani, interviene sulla vicenda dei compensi d’oro dei vertici Coldiretti e sul com-missariamento della federazione di Reggio Emilia che dura ormai da molti mesi. Fontanili cosa sta accadendo a Coldiretti? “C’e stato un commis-sariamento perchè Marino Zani aveva accumulato troppe cariche e troppi compensi. Non è questa la politica di Coldiretti, il ruolo non è mai diven-tato un mestiere. Abbiamo chiesto di fare un passo indietro ma Coldiretti Nazionale, per non farlo ha creato le condizioni per il commissariamen-to” In che modo? “Avevamo chiesto un’assemblea per discutere di Zani e ce l’hanno impedito. Sono andati casa per casa dai soci per raccogliere le fir-me di dimissioni dall’assemblea. Ven-tidue contro venti. Siamo stati com-missariati” Quindi la federazione di

Reggio non è stata commissariata per motivi economici? “Assoluta-mente no. È prospera e sta bene, non avevamo nemmeno motivi sindacali che potevano giustificare questo”. E ora cosa sta accadendo? “Ora non si sa nulla. Avevano detto che era una cosa temporanea, ma a primavera non accadrà nulla, nessun rinnovo. For-se in autunno, ma non ci sono date. Intanto la Federazione é diretta dal commissario (Mauro Tonello, presi-dente regionale e vice presidente na-

zionale, ndr) e i soci non contano nul-la, gli organi consultivi non vengono convocati e si prendono decisioni sen-za tener conto della realtà di Reggio Emilia”. Lei cosa suggerisce di fare come ex presidente? “Fare traspa-renza, mettere a conoscenza i soci di questi compensi stratosferici dei quali i giornali parlano e ogni socio si fará la sua opinione”. Qual’è la sua? “Non credo che Coldiretti sia una multina-zionale e questi compensi non sono in linea con la filosofia di Coldiretti”

agricoltura

Riportiamo di seguito l’articolo, a firma Monica Rossi, pubblicatosul “Resto del Carlino”

Cresce il malcontento dopo le rivelazioni sulle retribuzioni dei vertici

Proteste coldiretti,9 province commissariate

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CIBoACCuLtuRARSILa serata dedicata al mais

HoRIzon 2020Lo start up delle imprese

Horizon 2020 è il Programma di finanziamento della Commissione europea che fornisce ai gio-vani ricercatori e agli innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. I bandi dei prossimi fondi strutturali del periodo 2014-2020 rappresenta-no un’importante occasione per le nostre picco-le e medie imprese

Un incontro tra l’associazione Confcommercio sezione Ortofrutta e le aziende Coface, che si occupa di credito commerciale e cauzioni, e Comark, società di consulenza aziendale. I temi dell’incontro sono stati quelli del credito commerciale e dell’export dei prodotti orto-frutticoli.

Nella splendida cornice di Villa Morisco a San-to Spirito è andata in scena la serata “A tavola con gli atzechi: il mais” organizzata dall’asso-ciazione culturale “Ciboacculturarsi”.

InContRo SuLL’exPoRt Confcommercio sezione ortofrutta

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WWW.FoGLIe.tVL’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

Eventi

è notizia di questi giorni che McDonald’s Italia, Official Sponsor dal 27 febbraio

scorso di Expo 2015 (“Nutrire il Pia-neta”, ricordiamo, è il tema dell’Espo-sizione Universale) si propone ora anche come potenziale partner per i giovani agricoltori italiani, incassan-do il patrocinio del Mipaaf (Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali) e la partnership di impor-tanti aziende del settore agroalimen-tare (tra cui anche primari marchi del settore ortofrutticolo).Si chiama “Fattore Futuro” il proget-to di McDonald’s e si rivolge a impren-ditori agricoli italiani con meno di 40 anni che abbiano un progetto di inno-vazione e sostenibilità per la propria azienda, offrendo a venti di loro la pos-sibilità di entrare a far parte dei forni-tori italiani di McDonald’s per tre anni.

McDonald’s Italia Official Sponsor “Expo 2015”

ma il futuro dei giovani agricoltoriitaliani è... il fast food?

I candidati dovranno essere allevatori e agricoltori operanti all’interno del-le filiere carne bovina, carne avicola, pane, latte, insalata, patate e frutta. Il bando scade il 30 aprile 2015. Gli obiettivi dichiarati dalla multi-nazionale del fast food: aumenta-re la quota di prodotti italiani (oggi all’80%) nei ristoranti della catena operanti nel nostro Paese, offrire la certezza di un contratto plurienna-le a giovani fornitori, i quali avranno anche la possibilità di approfondire la conoscenza delle filiere, confron-tandosi con esperti e certificatori per comprendere le dinamiche dell’indu-stria alimentare rispetto a temi quali la qualità e la sicurezza alimentare. Il tutto sarebbe, secondo i promotori dell’iniziativa, in linea con i valori di Expo 2015.

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Si punta ad un ruolo più centrale

il m5s preme per la riforma dell’agea“u n atto tecnico che si

propone di indirizzare il Governo ad una ri-

forma efficace del sistema Agea. Senza entrare nel coacervo degli scandali che in questi anni hanno caratterizzato l’Agenzia, offuscandone l’attività e, in buona parte, facendo perdere di vista l’obiettivo: garantire all’agricoltura italiana un servizio efficiente, spe-cie in un ambito delicato come quello dell’erogazione dei contributi, statali o comunitari”. Presenta così il depu-tato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, la risoluzio-ne presentata sull’ente controllato dal Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari che inizia ora il suo iter parlamentare. La risoluzione dei 5 Stelle punta al futuro, dando ad Agea un ruolo an-

cor più centrale nella sua funzione di organismo pagatore, diminuen-do le esternalizzate e portando in capo all’Agenzia anche la funzione sin qui svolta nella gestione informa-

tica dalla SIN S.p.A., il cui contratto decadrà nel 2016. “Inoltre – prose-gue L’Abbate (M5S) – ci è sembrato opportuno un ridimensionamento, in positivo, dell’Ente Risi, mantenendo in capo all’ente le funzioni di ricerca e di assistenza tecnica, ma alleggerendolo delle funzioni di organismo pagatore, da riportare anch’esse in capo ad Agea. Con questo atto, vogliamo impegnare il Governo a valorizzare l’Agenzia, istitui-ta nel 1999 ma che necessita di un fisio-logico restyling. Certo, questo è solo un primo passo – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – e la strada per una vera riforma sarà probabilmente lun-ga. Però siamo certi che iniziare da pic-cole ma fondamentali cose sia la strada giusta per migliorare, nell’unica e sola direzione di garantire un servizio effi-ciente agli agricoltori italiani”.

agricoltura

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ambiente

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t

arte l’edizione 2015 del progetto di educazione ambientale “Vai col vento!”,

promosso da ERG Renew e dedicato agli studenti delle terze medie dei Co-muni in cui sono presenti gli impianti eolici del Gruppo ERG . Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, coinvolgerà circa 1500 studenti e toccherà tutte le regioni dove la società è presente con i pro-pri parchi eolici (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). L’iniziativa vuole sensibiliz-zare studenti e insegnanti sul ruolo che le giovani generazioni possono attivamente assumere nel contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e allo sviluppo di una cultura della sosteni-bilità in ambito energetico.

Il progetto coinvolge gli studenti del-le terze medie dei comuni in cui sono presenti gli impianti e prevede lezioni in classe nelle quali si parlerà di fonti di energia rinnovabile, di tematiche ambientali e di efficienza energetica. Seguirà una visita guidata in un parco eolico durante la quale i ragazzi po-tranno entrare a diretto contatto con il funzionamento dell’impianto e delle singole turbine.Tecnici specializzati illustreranno, in-fatti, le differenti fasi di attività, dal-la progettazione e realizzazione del parco alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica. A “Vai col Ven-to!” è legato anche un concorso che richiede agli studenti di rappresenta-re il tema dell’energia del vento espri-mendo la loro creatività attraverso

ra gli eventi collaterali di Expo 2015, ecco una nuova fiera food and be-

verage nell’Italia Centrale che pre-senterà anche ai visitatori di Expo una importante realtà territoriale: “CiboTurismo – La Fiera degli Ap-pennini” che si terrà a Rivisondoli (L’Aquila) da sabato 8 a venerdì 14 agosto 2015.La location della prima edizione della fiera non è casuale: Rivison-doli, rinomata località sciistica, vi soggiornarono anche i Reali d’Ita-lia, vanta tra l’altro una antica tra-dizione lattiero casearia (famose le sue scamorze e le sue mozzarelle). Qui si apriranno gli oltre 100 stand della Fiera degli Appennini che pre-senteranno la straordinaria e uni-ca varietà del food made in Italy: latticini, salumi, carni, olive fritte all’ascolana, arrosticini ed altre spe-

Al via il progetto di educazione ambientale di ERG Renew dedicato alle scuole ”

Vai col VEnto!

enogastronomia, turismo, ma anche attrezzature per il lattiero caseario e l’agricoltura

ad agosto prima edizione di “ciboturismola Fiera degli appennini”

foto, video, disegni, cartelloni, model-lini e articoli.ERG Renew, società del Gruppo ERG, è il primo operatore eolico in Italia con 1.087 MW ed un market share del 13%. Oltre che in Italia è presente con propri impianti in Francia, Germania, Romania, Bulgaria e Polonia per un totale di 1.341 MW installati.

cialità enogastronomiche e vinarie. Le aziende espositrici provengono dall’Abruzzo e dal resto d’Italia.Una fiera che coniuga il profilo ga-stronomico e turistico con il profi-lo business: saranno infatti esposte le attrezzature più innovative per il dairying (presentate da importante aziende del Nord Italia), come pure attrezzature e sistemi per l’agricoltu-ra e la pastorizia.Nel corso dei 7 giorni della kermes-se, “CiboTurismo” proporrà numero-

si eventi ludici, tra cui “La Notte dei Briganti”, una performance teatrale di grande impatto, realizzata di notte alla luce delle fiaccole, che si conclude con una memorabile grigliata di carne.Il visitatore (l’ingresso è gratuito) potrà eventualmente abbinare la vi-sita alla Fiera degli Appennini con una tappa nella contigua cittadina di Pescocostanzo, di tradizioni longo-barde, nella vicina Roccaraso, nota stazione sciistica, o nella storica citta di Ovidio Sulmona patria dei confetti.

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agricoltura

15N°5 - 15 marzo 2015

A Bari con la candidata governatrice Antonella Laricchia

imu agricola: il m5s accantoagli agricoltori pugliesi B ARI - “L’Imu agricola è

un’imposta ingiusta ed ini-qua: ingiusta perché tassa lo

strumento di lavoro di una categoria di onesti cittadini ed iniqua perché si basa su un criterio altimetrico che classifica i terreni sulla base di tabelle ISTAT vec-chie di decenni. Forse non tutti lo sanno o lo ricordano, ma se oggi gli agricolto-ri sono costretti a pagare l’Imu agrico-la è per coprire quei famosi 80 euro che sono serviti a Renzi per vincere campagna elettorale delle europee. Fu lui stesso a dichiarare che nel decreto 66 del 2014, i 350 milioni di euro di copertura sarebbero stati prelevati dal settore agricolo. Voglio rivolgere un appello ai pugliesi: informiamoci, ne va del nostro stesso futuro. Un cittadino informato, infatti, è un cittadino libero. Come vedete quelle 80 euro ci sono co-state care, come ci costeranno care le stesse promesse che adesso i partiti vi stanno facendo in campagna elettorale e che fanno da decenni. Questa volta, dopo decenni di bugie, pensateci prima di ridargli il voto. Solo il Movimento 5 Stelle non ha responsabilità su quanto accaduto in passato ed è composto da giovani pugliesi con le mani libere che possono operare il vero cambiamento che aspettiamo da tanto tempo e che serve alla nostra regione”. A dichiarar-lo è la candidata governatrice Anto-nella Laricchia (M5S), sul palco delle associazioni di categoria Cia e Copagri che si sono riunite a Bari con gli agri-coltori per protestare contro l’ennesi-ma tassazione.“I parlamentari del M5S hanno propo-sto la sua abolizione in più occasioni da quando è stata proposta dal governo PD: negli emendamenti alla Legge di Stabilità, negli emendamenti al Mille-proroghe, in Commissione Finanze. Ma questo Governo ha sempre risposto di no – continua Antonella Laricchia (M5S) – Noi, comunque, insisteremo fino alla fine ad immaginare un’agri-coltura più redditizia sia in Italia sia, soprattutto, in Puglia. L’agricoltura

pugliese ha bisogno di incoraggiare le aggregazioni tra imprese agricole, perché le nostre produzioni tornino ad essere competitive in un mercato glo-bale. Ed in questo compito, la Regione può avere un ruolo chiave, soprattutto in una corretta distribuzione dei fondi europei della PAC, di cui ad oggi solo il 52% risultano utilizzati. È giunta l’o-ra, inoltre – prosegue la candidata governatrice M5S – di dotarsi di un piano olivicolo regionale per elevare tutta la qualità della nostra produzio-ne olivicola ed affrontare seriamente il caso Xylella facendo sedere da subito ad un tavolo il settore della ricerca e quello dell’agricoltura, un matrimonio che deve necessariamente consumar-si al più presto, senza perdere altro preziosissimo tempo. Solo il comune di Andria ha lo stesso numero di ulivi di tutta l’Umbria. Dunque, che aspet-tiamo a considerare strategica questa produzione per la nostra economia? L’agricoltura che produce i nostri pro-dotti più tipici e di qualità, anche at-traverso una riforma dei consorzi di bonifica e la semplificazione ammini-strativa per le imprese, è il settore da

cui deve ripartire la conversione eco-nomica – conclude la candidata go-vernatrice M5S – che attueremo per i nostri territori e che sarà diretta al po-tenziamento di attività turistiche, col sostegno delle piccole e medie imprese, per tornare ad assicurare tante e profi-cue opportunità di lavoro in Puglia per i giovani come me e le nostre famiglie”.

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I coxxxxxxguenze

Exxxxxssol xxxxxxxxxxxxx

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agricoltura

organizzata da Agrinsieme Puglia

mobilitazione a tutela dell’agricolturae dell’agroalimentare puglieseB ARI - Diverse migliaia di agri-

coltori pugliesi hanno preso parte a Bari alla Giornata di

mobilitazione a tutela dell’agricoltura e dell’agroalimentare pugliese, indetta da Agrinsieme Puglia, il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative del settore agroalimentare (Legacoop, Confcooperative, Agci).Queste le richieste principali: 1. Cancellare o modificare sostanzial-mente la norma relativa all’IMU. Supe-rare le norme fiscali che penalizzano il settore.

2. Accelerare l’applicazione della rifor-ma della PAC. Esentare dalle penalità per il non rispetto del “greening”. 3. Approvare rapidamente il PSR , pub-blicando i bandi più urgenti utilizzando le norme di collegamento tra vecchia e nuova programmazione. E’ altresì indi-spensabile attivare un fondo garanzia per le imprese per consentire l’accesso agli investimenti. 4. Attuare con tempestività i processi di semplificazione burocratica.5. Ripristinare la precedente dotazione di gasolio agricolo.6. Applicare le normative ambientali e sanitarie tenendo conto delle esigenze

delle imprese, dei processi produttivi e della competitività. 7. Lotta alla Xylella fastidiosa: accelera-re gli interventi proposti nel documento unitario delle organizzazioni agricole del 9 febbraio 2015.8. Puntare sul “lavoro vero” in agricol-tura , riducendo il cuneo fiscale e atti-vando misure specifiche per il settore (esempio consentire alla cooperative di trasformazione di svolgere operazioni colturali nei terreni dei soci).9. Abolire gli indici di congruità.10. Approvare un piano straordinario regionale per la messa in sicurezza del territorio con il pieno coinvolgimento delle imprese agricole e forestali. 11. Intervenire sui mercati in crisi: ri-

lanciare i consumi, l’export e rinsaldare le filiere (comparti in crisi scelti in base alle specificità ed alle sensibilità territo-riali: ad es. crisi del latte alla stalla; orto-frutta; olio di oliva…).12. Favorire l’aggregazione delle impre-se agricole e agroalimentari pugliesi. A tal fine è indispensabile che la Regione Puglia stanzi adeguate risorse per ren-dere effettivamente operativa la legge regionale sulla cooperazione n.35 del 1.8.14.13. Nell’ambito del Decreto Ilva di pros-sima conversione in legge, che sia previ-sta la partecipazione del Mipaaf al costi-tuendo Tavolo Istituzionale Permanente per lo sviluppo dell’Area di Taranto”.

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è Giuseppe Alagia

nominato il nuovo direttore regionale della cia Puglia

è Giuseppe Alagia il nuovo Direttore regionale della Cia (Confederazione italia-

na agricoltori) di Puglia.Nei giorni scorsi la giunta regionale della Cia ha nominato Alagia al vertice della struttura organizzativa e gestio-nale della Confederazione.Alagia subentra a Franco Catapano, che da qualche mese ricopre l’incarico di responsabile dell’Ufficio Organizza-zione e Risorse umane presso la Cia nazionale a Roma.Grande soddisfazione per la nomina di Alagia è stata espressa dal presi-dente della Cia Puglia Carrabba e da tutti i dirigenti regionali e provinciali presenti alla riunione di insediamento.“E’ una giornata importante per la Cia Puglia – ha dichiarato Carrabba -. La presenza e l’esperienza di Giuseppe Alagia permetteranno di continua-

re l’importante lavoro di direzione a livello regionale e provinciale della Confederazione e di raccordo con il nazionale fino a poco tempo fa svolto da Franco Catapano”.Il neo direttore regionale della Cia Puglia è un agronomo che in Cia ha ricoperto, dal 1993 ad oggi, importan-ti incarichi e responsabilità a livello

nazionale. È stato, infatti, presidente del Caa (Centro di Assistenza Agrico-la) della Cia nazionale, responsabile dell’Ufficio Cia di Bruxelles, responsa-bile dell’Ufficio Informatico, respon-sabile del Dipartimento Servizi, re-sponsabile Credito e Amministratore delegato AgriConfidi.

Grande interesse ha destato lo sportello per la vendita diretta

il progetto turistico firmato gal Ponte lamaS i è tenuta nell’ambito del

convegno “Fra terra e mare: viaggiando e gustando il

territorio” la presentazione di due progetti a cura del Gruppo di Azione Locale Ponte Lama. Dopo il saluto ai presenti di Antonio Piazzolla, presi-dente del GAL Ponte Lama, il presi-dente della Provincia BAT, France-sco Spina, ha ribadito l’appoggio e la collaborazione, delle Istituzioni da lui rappresentate, ai GAL e ai GAC del territorio.Ad aprire i lavori il professore dell’U-niversità del Salento, Pierfelice Rosa-to, che ha illustrato il progetto della Misura 313 - Incentivazione di attività turistiche - del GAL Ponte Lama, che definisce interventi per la creazione di un sistema di accoglienza turisti-ca che esalti l’identità del territorio e che incentivi l’acquisto dei prodotti ‘autentici’ locali. Il lavoro del Prof. Ro-sato, frutto di un’analisi del territorio e del confronto con gli attori locali, entrerà adesso nella fase più stret-

tamente operativa, coinvolgendo di-rettamente gli operatori del settore turistico-ricettivo e migliorando la fruizione turistica delle città di Bisce-glie e Trani.Il Dott. Fabio Morosato, invece, ha presentato VE.DIPuglia, lo sportello regionale per incentivare azioni di vendita diretta che il GAL Ponte Lama, nell’ambito del progetto di coopera-zione internazionale “Distretto Agro-alimentare di Qualità Terre Federi-ciane”, sta portando avanti con il GAC Terre di Mare, i GAL Murgia Più, Fior d’Olivi, Le Città di Castel del Monte, Daunofantino, Daunia Rurale e alcuni GAL della Bulgaria. Nato come decli-nazione locale di un progetto nazio-nale di ISMEA, VE.DIpuglia nasce con l’intento primario di dare voce, or-ganizzazione ed opportunità al com-parto agricolo ed ittico, sempre più bisognoso di raggiungere dignità eco-nomica. I produttori che decideranno di aderire al progetto parteciperan-no a otto weekend di promozione e

vendita presso quattro outlet italiani, ai mercati “Dalla Terra al Mare” e ad una campagna vendite che verrà rea-lizzata nella rete di autogrill svizzeri, attività già realizzate dal GAL Ponte Lama. Il circuito VE.DIPuglia, come ha sottolineato la Dott.ssa Antonella Giuliano di ISMEA, disciplinerà anche i rapporti diretti con il sistema del ca-tering e della ristorazione collettiva (prima borsa tra produttori agricoli e operatori ittici con i protagonisti del-la ristorazione), così come quelli delle mense pubbliche (tavolo di concerta-zione tra pubblica amministrazione, operatori della ristorazione collettiva e rappresentanti dei produttori) per portare su tutte le tavole locali i pro-dotti della nostra terra e del nostro mare. Sono già circa sessanta i pro-duttori che hanno manifestato inte-resse a partecipare agli eventi VE.DI.Puglia, ma il GAL Ponte Lama è ben disposto ad accoglierne altre anche attraverso il sito web attivo da pochi giorni www.vedipuglia.it.

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Mortalità ridotta fino al 21%

noci e arachidi allungano la vitac onsumare regolarmente

questa frutta secca sembra essere in relazione con un

calo della mortalità totale tra il 17 e il 21%. E in particolare per infarto e ictus. Raccomandate 4 piccole porzioni di noci (non condite) a settimana, attenzione a non eccedere per chi è a dieta e ad even-tuali allergie. La ricerca su JAMA Inter-nal Medicine. È noto che noci e arachidi presentano effetti benefici per il cuore e riducono la mortalità generale. Oggi, un gruppo di ricercatori statunitensi si è spinto oltre ed ha voluto quantificare

questo vantaggio in termini di salute cardiovascolare e stu-

diare se esso si m a n i f e s t a

all’interno di tutte

le et-

Salute

nie: prendendo in considerazione più di 200 mila persone provenienti da vari continenti, gli scienziati hanno stimato una riduzione della mortalità totale (per tutte le cause) che oscilla tra il 17 e il 21%, in base ai dati ottenuti a partire da alcuni studi osservazionali. La ricerca è stata condotta dalla Vanderbilt Univer-sity Medical Center (VICC), Università statunitense nel Tennessee.

Dunque, questi alimenti forniscono diversi vantaggi per la salute, di cui potenzialmente tutte le popolazioni

del mondo potrebbero beneficia-re: si tratterebbe di un approccio cost-effective per migliorare la propria salute cardiovascolare.La ricerca ha esaminato più di 70mila Americani (a basso red-dito economico) discendenti da Africani ed Europei, a partire dallo studio Southern Commu-nity Cohort Study (SCCS) e più di 130mila Cinesi, a partire dagli

studi Shanghai Women’s Health Study (SWHS) e Shanghai Men’s

Health Study (SMHS). In tutti e tre i gruppi di persone dei tre diversi stu-di la mortalità totale è risultata ri-dotta dal 17 al 21%nella fetta (quar-

tile) di persone che ne consuma la quan-tità maggiore rispetto al gruppo che ne consuma la quantità inferiore, mentre la mortalità per eventi cardiovascolari (tra cui infarto ed ictus) è diminuita dal 23 al 38% confrontando gli stessi due gruppi. Le noci, se consumate nella giu-sta quantità, presentano diversi vantag-gi per la salute. Infatti esse “sono ricche di nutrienti, quail grassi acidi insaturi, fibre, vitamine, antiossidanti fenolici, ar-ginina e fitochimici”, spiega Hung Luu, Ph.D., del Vanderbilt University Medical Center, primo autore del paper. “È noto che tutti questi componenti forniscono benefici per la salute cardiovascolare, probabilmente attraverso le loro pro-prietà antiossidative, antiinfiammatorie e la conservazione della funzione endo-teliale”. In particolare, l’American Heart Association raccomanda il consumo di 4 porzioni di noci a settimana, senza sale e senza olio, considerando che una porzione è pari a circa 42,5 grammi di noci intere oppure a due cucchiai di bur-ro di noci; tuttavia, dato che esse hanno anche un elevato contenuto calorico, non bisogna consumarne troppe se si è a dieta, riferiscono gli esperti.

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Dopo la richiesta di documentazione

iamB Bari: “niente da nascondere su epidemia xylella”

i l CIHEAM - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari fa sape-re in un comunicato che “non

ha niente da nascondere a proposito dell’epidemia di Xylella in Salento e da tempo ha già fornito alla Procura di Lecce tutte le informazioni utili alle indagini sulla malattia degli olivi nella zona”. Il NIPAF (Nuclei Investigativi Polizia Ambientale e Forestale), all’uopo de-legato alle indagini dalla Procura della Repubblica di Lecce, hnei giorni scor-si aveva ottenuto dal CIHEAM di Bari tutta la documentazione richiesta dalla magistratura inquirente in rela-zione al convegno scientifico ospitato dall’Isti-tuto nel 2010 per la ricerca su una tipologia comunque diversa di Xylella: all’epoca infatti scienziati di li-vello internazionale studiarono la ge-nesi della Xylella fastidiosa sui vitigni, altra cosa dal ceppo che sta distrug-gendo le piante di olivo nelle aree a

sud della Puglia.Fanno sapere dalla Iam Bari che “il batterio killer degli olivi che sta de-cimando il Salento non è mai giunto nei laboratori dell’Istituto Agronomi-co Mediterraneo di Bari del CIHEAM. Gli scienziati hanno già dimostrato come non sia stato possibile che il focolaio del batterio generato per motivi di studio e subito distrutto (a con-clusione dello stesso convegno a Bari), si sia poi diffuso ad oltre due-cento chilome-tri di distanza, eppure

persistono sulla stampa informazioni in tal senso che getta-no sospetti er-ronei sul lavoro fin qui svolto, senza neppure consentire ai ricercato-ri dell’Istituto di documentarlo e illu-strarlo. La credibilità e l’affidabilità del CI-HEAM sono peraltro confer-mate dalla fiducia riposta nell’Istituto di Bari dal Com-missario governati-vo per l’emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, il quale ha voluto che proprio all’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del CIHEAM fosse forma-to il personale del Corpo Forestale e della Polizia Provinciale di Lecce destinato a seguire sul campo tutte le operazio-ni di salvaguardia del patrimonio oli-vicolo pu-gliese”.Il CIHEAM si riserva tuttavia di adire le vie legali a tutela della propria im-magine: il fatto che l’Istituto sia or-ganismo internazionale e come tale goda di immunità nulla attiene o affe-risce all’inchiesta in corso.

agricoltura

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S i chiude con bilancio positivo la IX edizione di Olio Capita-le , fiera di settore e vetrina

esclusiva di oli extravergini di qualità. La manifestazione svoltasi dal 7 al 10 marzo scorso alla Stazione Marittima di Trieste, ha registrato un crescente numero di affluenze: 120.000 visita-tori a fronte di 250 stand espositivi. Un risultato che va oltre le più rosee aspettative in un’annata caratterizza-ta da deficit produttivi preoccupanti. Ma l’appuntamento fieristico si è ri-velato anche quest’anno un passaggio obbligato sia per le imprese olivicole in cerca di nuovi mercati, sia per gli operatori italiani e internazionali, tra questi ristoratori, grossisti, distribu-tori canali HO. RE.CA, dettaglianti ali-mentari, gestori pubblici e oleoteche. Tanti i buyer giunti da USA, Brasile, Giappone, Danimarca, Croazia e Slo-venia. Immancabile la presenza della Regione Puglia con gli stand delle città a vocazione olivicola. Del sud-est ba-rese hanno aderito Monopoli, Fasano e Castellana Grotte, rispettivamente con 6, 3 e 7 aziende . “Bene hanno fatto i Comuni di Fasano e Castellana Grotte a utilizzare il prodotto olio come mar-keting territoriale, puntando su spon-sor turistici consolidati come il Parco delle dune Costiere nel primo caso e le Grotte Carsiche nel secondo – ha com-

agricolturaPremiate due aziende pugliesi e una siciliana

olio capitale 2015: boom di presenzenonostante l’annata critica

di Paola Dileo

mentato il monopolitano Paolo Leoci , Coordinatore Regionale del Club Città dell’olio -. Altrettanto auspicabile per il Comune di Monopoli che, sebbene ab-bia interamente sostenuto la spesa del-lo stand per i suoi espositori con 4700 euro, non ha ritenuto sfruttare questa occasione per la valorizzazione turisti-ca in generale, ne di presiedere il tavolo

fieristico con un rappresentante isti-tuzionale. L’Ass. Città dell’Olio come nelle precedenti edizioni ha svolto un ruolo determinante nell’affermazione della cultura dell’olio, valorizzandone gli aspetti salutistici e nutrizionali “ Paradossalmente – ha aggiunto Leo-ci- il consumo di olio extravergine d’o-liva è cresciuto in America , Giappone e Russia ma è diminuito in Italia, uno dei maggiori produttori al mondo, dove evidentemente viene sostituito da so-stanze grasse qualitativamente infe-riori”. Nell’edizione 2015 di Olio Capi-tale è stata proprio la nostra Regione ad esprimere le qualità migliori insie-me alla Sicilia: ad essere premiate in-fatti per le categorie fruttato leggero, medio e intenso sono state le azien-de agricole Scammacca del Murgo con l’olio“Nocellara dell’Etna”, Le-one Sabino ( Canosa di Puglia) con l’olio “Patràun” e infine De Carlo SAS (Bitritto - Puglia) con l’olio “Tenuta Torre Mossa.

Paolo Leoci durante la manifestazione fieristica

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N°5 - 15 marzo 2015 23

mondo gal

P er il loro viaggio annuale i soci del Consorzio Melinda, uno dei più grandi e rino-

mati in Italia, hanno scelto la Puglia: in questi giorni sono stati nel sud est barese dove hanno visitato non solo le località più suggestive come Albe-robello, Ostuni, Castellana, ma anche alcune tra le più importanti realtà imprenditoriali legate all’agricoltura, sono stati infatti anche a Rutigliano, dove viene prodotta la maggior parte dell’uva da tavola nazionale. E’ lo stesso Presidente del Consorzio, Michele Odorizzi, ad aver espresso questa volontà, a fargli eco il direttore generale Luca Granata, che è già stato in Puglia in occasione del convegno organizzato dal GAL a Noicattaro lo scorso 21 gennaio: “Sentiamo che ci sono molte affinità tra il nostro terri-torio e la Puglia sia dal punto di vista umano che professionale”. Il tour, dopo una tappa a Bari, ha vi-sto una visita all’azienda del Gruppo Didonna, una delle più importanti or-ganizzazioni di produttori in Puglia, tra i principali produttori di uva da tavola, che ha sede proprio a Rutiglia-no. Un saggio della lavorazione della terracotta con la quale si fanno i famo-si fischietti e una visita in un’azienda agricola multifunzionale, hanno com-pletato il giro. Questa visita si può quasi considerare un’anteprima del road show che illu-strerà il sud est barese a tour operator e addetti ai lavori durante il mese di aprile. Il tour fa parte delle attività di marketing territoriale che il GAL sta mettendo in campo nell’ambito del progetto “Natural mete nel sud est ba-rese” che è nato con l’individuazione di più di 200 km di itinerari dedicati all’escursionismo slow. Nell’ambito di questo progetto debutta anche il primo b2b destinato agli operatori tu-ristici del sud est barese aderenti alla Rete promossa dal GAL che potranno presentare le loro strutture e i loro

Gal Seb: quasi un’anteprima del road show che illustrerà il sud est barese

dal trentino alla Puglia: il gruppomelinda in visita nel sud est barese

servizi direttamente agli operatori che si iscriveranno tramite l’apposito form predisposto sul sito www.gal-seb.it, dove si può consultare anche il regolamento di partecipazione. Con queste attività il GAL intende la-sciare una traccia concreta del lavoro svolto finora, un’azione partita nel 2010 che in questi anni ha visto na-scere nell’area compresa tra i comuni di Acquaviva delle Fonti, Casamassi-ma, Conversano, Mola di Bari, Noicat-taro e Rutigliano nuovi agriturismi, masserie didattiche, fattorie sociali,

servizi connessi con il tempo libero e le produzioni artigianali, per un totale di quasi 10 mln di Euro di investimen-ti attivati. Interventi che non sono terminati con i finanziamenti, ma che hanno visto un’attività di affianca-mento costante da parte dal GAL non solo ai beneficiari, ma anche a tutti gli operatori del territorio mediante atti-vità di informazione, partecipazione a fiere ed eventi, convegni, formazione, che hanno coinvolto la quasi totalità degli operatori.

Luca Granata Direttore generale del Consorzio Melinda

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A livello comunitario riflettori puntati sulle attività della Regione Puglia

Xylella: coldiretti Puglia incontrail commissario per l’emergenza sillettil’ incontro con il Commissa-

rio per l’emergenza Sillet-ti si è reso necessario per

fare il punto sulle attività da avviare immediatamente in campagna, quali sfalcio, trattamento di insetticidi ed eradicazione nelle due aree delimita-te di ‘cordone fitosanitario’ e ‘ zona cuscinetto’, anche alla luce di quanto sta avvenendo a livello comunitario. Abbiamo notizia dai nostri uffici di Bruxelles che l’immagine comunita-ria su quanto sta accadendo in Italia, nel dettaglio in Puglia, è addirittura apocalittica e i 12 Stati membri mag-giormente interessati al problema, nel corso della riunione sulle misure di emergenza, hanno deciso di chiede-re all’ Italia di presentare e spiegare il piano di monitoraggio ed i test di patogenicità effettuati assieme a CNR, Ministero e Regione Puglia e le misu-re adottate fino ad oggi per contenere l’emergenza. L’Italia rischia il blocco su tuti i fronti da parte dei Paesi UE”. E’ il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ad annunciare l’incon-tro con il Commissario per l’emergen-za xylella, Giuseppe Silletti, presso la Coldiretti Lecce, al quale hanno par-tecipato 200 imprenditori olivicoli, frantoiani e cooperative salentine. Mentre sul fronte parlamentare Col-diretti Puglia continua a fare pressing affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale, chiede nuovamente agli Eurodeputati di alzare la guardia.“Auspichiamo che la Comunità Euro-

agricoltura

pea – dichiara il Direttore di Coldi-retti Puglia, Angelo Corsetti – oltre a monitorare quanto sta accadendo in Puglia, mettendo in quarantena vivai e olivicoltori, disponga efficaci misu-re di rafforzamento dei controlli alle frontiere UE e finalmente l’embargo avverso le aree da cui proviene il bat-terio, come ad esempio il sud America e un doveroso periodo di quarantena delle piante provenienti da Paesi extra UE, al fine di bloccare il commercio di materiale vegetale infetto, perché tutti devono sentirsi responsabili del contenimento della malattia. Servono interventi di sostegno anche di carat-tere creditizio in favore delle imprese

olivicole, oltre agli sgravi contributivi e rateizzazione dei mutui”. Il piano di azione per contrastare l’emergenza prevede operazioni colturali obbli-gatorie per cui il Commissario per l’emergenza Silletti ha chiesto a Col-diretti Lecce “la costituzione di un albo delle imprese agricole – spiega il Presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – che seguendo la strada già ampiamente tracciata dagli accordi stretti tra ANCI e Coldiretti, a valere sulla legge di orientamento in agricoltura n. 228 del 2001 consenti-ranno di individuare nell’agricoltore il partner privilegiato per la fornitura di determinati servizi “ambientali” e l’e-secuzione di lavori di manutenzione del territorio”.“Intanto, stiamo organizzando un work shop di approfondimento – an-nuncia il Direttore di Coldiretti Lec-ce, Giampiero Marotta – aperto al mondo della ricerca e agli organi di informazione per approfondire e fare il punto sullo stato di avanzamento della malattia, sui progressi della ricerca, su-gli sviluppi della lotta alla malattia che ha flagellato il Salento, la cui criticità era già chiara nel 2013, ovvero 2 anni fa”.

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25N°5 - 15 marzo 2015

La nuova versione aggiornata di Bayer CropScience

soluzioni per la difesa della patatal’ orticoltura è un raggrup-

pamento colturale di grande importanza per il

nostro paese e strategico per l’intera economia agricola nazionale. Bayer CropScience rinnova nel 2015 il suo impegno concreto nei confronti degli agricoltori, offrendo prodotti e solu-zioni moderni. A confermadi questo impegno:• cresce l’offerta di soluzioni integra-te che riuniscono agrofarmaci tradi-zionali, prodotti biologici e sementi di qualità• viene potenziata la rete di speciali-sti sul territorio, per essere il migliore partner dell’intera filiera orticola.La coltura della patata riveste da sem-pre una grande importanza economi-ca e culturale nella nostra agricoltura italiana. Fortemente legata ai territori di produzione, dal nord al sud Italia ha dato origine a produzioni regionali specifiche ed uniche. Sia che il pro-dotto finale sia destinato al mercato fresco oppure alla trasformazione industriale, i tuberi raccolti devono raggiungere standard qualitativi mol-to elevati e rispondere a determinate caratteristiche, tra cui:• per il mercato fresco: pezzature standard, ottime caratteristiche este-tiche e di salubrità, non solo in campo

ma anche e soprattutto durante la sua conservazione• per la trasformazione industriale: la capacità dei tuberi di ben adattarsi ai processi industriali di trasforma-zione e di cottura. Solo attraverso rese qualitativamente e quantitativamente ottimali si può essere competitivi con gli altri grandi produttori europei. Ma come raggiungere questi risultati? Utilizzando i prodotti migliori per la difesa della coltura ed impiegando in modo adeguato tutti gli strumenti e mezzi tecnici a disposizione: perché la corretta protezione della patata da malattie e insetti parassiti è il primo passo per ottenere rese ottimali. Ba-yer CropScience conosce bene le sfide che l’agricoltore si trova ad affrontare ogni giorno e mette a sua disposizio-ne la nuova versione aggiornata delle “Soluzioni per la difesa della patata”: un documento snello, pratico e com-pleto per comprendere le avversità

delle colture e trovare rapidamente le soluzioni ed i prodotti adeguati al pro-blema.All’interno del documento, si trovano informazioni dettagliate relative a:• Parassiti: Afidi, Dorifora, Tignola, Nottue Terricole e fogliari, Cimici e Miridi• Malattie: Peronospora, Alternariosi• Erbe infestanti: graminacee e dico-tiledoniPer scaricare e consultare la nuova versione aggiornata clicca di seguito:http://www.cropscience.bayer.it/~/media/Bayer%20CropS c ienc e/Country-Italy/Prodotti/Documenti/Files/Promozionali/Strategie_Di-fesa/2015/SoluzioniDifesa_Pata-ta_2015.ashxPer scoprire e scaricare le altre solu-zioni per la difesa delle colture ortico-le clicca di seguito:http://www.cropscience.bayer.it/Col-ture/Orticole.aspx

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oltre ventimila presenze, con la partecipazione di 250 aziende e marchi

il bilancio della iV edizione di levante ProfB ari - Oltre 20 mila le pre-

senze registrate, con gran-de affluenza di visitatori,

non solo di operatori specializzati ma anche di aspiranti cuochi e di appas-sionati di cucina, provenienti da tutta Italia e dall’estero - principalmente da Albania, Grecia, Montenegro, Croazia, Slovenia e dal Marocco -, con un incre-mento del 20% di espositori e visita-tori rispetto all’edizione passata: que-sti i dati finali di Levante Prof 2015.Un’esposizione di 16 mila mq. con 250 tra aziende e marchi, che ha visto la partecipazione dei grandi nomi della produzione nazionale e regionale, e di aziende provenienti dall’Europa, che si dicono soddisfatte dei risultati ottenuti e dei numerosi incontri com-merciali realizzati con rappresentati e buyer specializzati.È stato questo il principale obiettivo raggiunto dal promotore della fiera Ezio Amendola, presidente della DMP Srl di Roma, con la IV edizione della manifestazione biennale Levante Prof - specializzata nella filiera del grano (panificazione, pasticceria, pizzeria e pasta fresca), gelateria, birra, vino, bar, ristorazione, confezionamento, pubblici esercizi & hotellerie - che è andata in scena nel nuovo padiglione della Fiera del Levante di Bari.Grande interesse hanno suscitato le novità nei vari settori, tra le quali: la struttura ambulante di cibo di strada “fish & wine” che promuove l’alimen-tazione mediterranea attraverso la vendita di un “fritto misto di pesce” abbinato a vino di qualità; la “pasta-snack” realizzata con farine di grani antichi e legumi biologici I Murgini; la miscela di caffè napoletano 100% ara-bica, composta da caffè ottenuti dalle più rigorose selezioni da caffè Kenon; la confettura di carota di Polignano a Mare - che ha il riconoscimento “Slow Food” - della tenuta Terre di San Vito; il forno che, collegato alla rete e con tablet incorporato, scarica le ricette e imposta tempi e modalità di cottura; e proposte per destagionalizzare le gelaterie, lavorando con le scorte re-sidue dell’estate.

agroalimentare

Numerosi sono stati i momenti di ap-profondimento, tra i quali: le demo dedicate al cake design; la 9^ ed. del concorso di gelateria Trofeo PuntoIT con tema “Gelato a km zero”; il “Pizza Talent Show” che, organizzato dalla rivista Pizza&Core, ha visto talentuosi pizzaioli sfidarsi tra loro per vincere il “Premio del Gusto”; l’evento dedi-cato interamente alla focaccia barese “È tempo di focaccia” organizzato dal Consorzio della Focaccia Barese in col-laborazione con AssiPan che ha visto tanti bambini pugliesi cimentarsi nel-la preparazione dell’impasto e nella realizzazione della focaccia; corsi di cucina a cura di Selezione Casillo e di-

mostrazioni delle principali tecniche della caffetteria organizzate dall’Acca-demia del Caffè Rosito.«Quattro edizioni sono un’ottima base e una garanzia - ha dichiarato Ezio Amendola, organizzatore di Levante PROF - per riproporre nel 2017 una delle più importanti fiere internazio-nali del settore nel Mezzogiorno per gli addetti ai lavori. Novità di quest’anno è stata la firma del protocollo d’intesa con il Consolato Onorario del Marocco per promuovere una manifestazione gemella a Maghreb il prossimo anno coinvolgendo le aziende nostrane in-teressate a scambi commerciale sul mercato dell’Africa settentrionale.»

La cerimonia di inaugurazione di Levante Prof

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N°5 - 15 marzo 2015 27

Nel primo bimestre del 2015

Vino nella grande distribuzione:crescono le vendite in volume e in valored opo i segnali di migliora-

mento emersi nel 2014, le vendite di vino nella Gran-

de Distribuzione crescono con più de-cisione nel primo bimestre del 2015, secondo le nuove anticipazioni della ricerca IRI per Vinitaly.“La crescita è sensibile e fa ben sperare per l’andamento del mercato nel 2015 – ha dichiarato Angelo Corona, de-legato a Vinitaly di Federdistribu-zione, la maggiore associazione delle catene distributive – Nel primo bime-stre sono stati venduti 78 milioni di litri di vino con un aumento dell’1,3% in volume e dell’1,9% in valore rispetto all’anno precedente. Se poi analizzia-mo il solo vino in confezione da 75 cl, la crescita è del 4,4% in volume e del 5,2% in valore”.Come consolidare questa ripresa sarà

uno dei temi che verranno analizzati a Vinitaly, dove cantine e distributori si troveranno per cercare una intesa sui

temi più importanti: come aumenta-re la presenza del vino italiano sugli scaffali della Grande Distribuzione estera, la difesa del valore del vino, il controllo delle promozioni, la riquali-ficazione degli scaffali e della comuni-cazione al consumatore.La presenza delle catene distributiva a Vinitaly sarà, come sempre, rile-vante. Quest’anno 12 catene saranno presenti al GDO Buyers’ Club, per gli incontri B2B con le cantine esposi-trici: Coop, Conad, Selex, Carrefour, Despar, Sigma, Gruppo VéGé, Agorà, EcorNaturaSì, Gruppo Gabrielli, Sisa, Italy-Discount. I programmi per il 2015 delle catene distributive pre-senti a Vinitaly? Riduzione delle promozioni, ristrutturazione dello scaffale vino, più comunicazione al consumatore.

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m ED-AB, Incubatore Me-diterraneo per la Crea-zione e il Cambiamento

di Impresa, è il primo incubatore, in Italia, dedicato ai settori agroalimen-tare e dello sviluppo rurale, rivolto al Mediterraneo grazie, anche, alla rete istituzionale del CIHEAM, della quale fanno parte 13 Paesi.Creato nell’ambito dal progetto Fo-oding (cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Grecia 2007-2013) di cui la Regione Puglia è Lead Partner, MED-AB accoglie 30 giovani inno-vatori under 35, che seguono un percorso di accompagnamento fina-lizzato a trasformare la loro idea in-novativa in un prototipo di impresa. Le idee dei 30 innovatori sono state selezionate tra 113, tutte pugliesi, attraverso una call del progetto fina-lizzata ad individuare innovazioni di processo e di prodotto, di marketing territoriale e di distribuzione nel set-tore agro-alimentare. Durante i 6 mesi del percorso di ac-compagnamento, MED-AB metterà a disposizione dei giovani innovatori aree di co-working, esperti di start up ed innovazione provenienti dall’area Mediterranea e un team di coach e mentor specializzati. Il percorso di ac-compagnamento sarà sempre inteso in termini assolutamente partecipa-tivi e interattivi, con eventi che ridur-ranno, il più possibile, il tradizionale momento formativo in aula.

Per rafforzare il collegamento tra in-novazione e mondo imprenditoriale saranno coinvolte, direttamente, le imprese grazie alla Camera di Com-mercio di Bari (partner del progetto Fooding) e a Confindustria Puglia. La Community di MED-AB è composta, attualmente, da 40 imprese che par-teciperanno a tutte le fasi del percor-so di accompagnamento dello svilup-po delle idee innovative. Il 27 marzo pv alle ore 10 presso la sede di Unioncamere a Bari (Fiera del Levante) ci sarà un primo incon-tro tra le imprese e i giovani innova-tori finalizzato a favorire e sviluppare opportunità di collaborazione. Tutte le aziende interessate a partecipare possono manifestare il loro interesse inviando email al seguente indirizzo: [email protected] oggi alla rete di MED-AB hanno aderito: Rural Hub incubatore di Sa-lerno, Polihub incubatore del Poli-tecnico di Milano e Luiss Enlabs ac-celeratore di Roma; MED-AB fa parte, inoltre, di un network che intende

nel settore agroalimentare e dello sviluppo rurale

mEd-aB: primo incubatore mediterraneo di impresa

ampliare le sue relazioni nel Mediter-raneo. Si parte dal Mediterraneo, quindi, per fornire un contributo significativo mi-rato a far crescere la cultura dell’im-prenditoria giovanile nel settore agro-alimentare e dello sviluppo rurale, con l’obiettivo di costruire una nuova idea di imprenditorialità basata su un innovativo scambio di esperienze e competenze fra giovani e imprese an-che di Paesi diversi.

lavoro

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29N°5 - 15 marzo 2015

è stato sottoscritto il nuo-vo accordo di programma fra Comieco - il Consorzio

Nazionale per la raccolta e il riciclo di imballaggi cellulosici - e Regio-ne Puglia. L’accordo, in vigore fino a fine anno, prevede l’avvio di specifici progetti per migliorare in qualità e quantità la raccolta differenziata di carta e cartone nei Comuni pugliesi in convenzione col Consorzio.I dati di raccolta registrati nel 2013 mostrano la Regione Puglia al terzo posto nella classifica della raccolta pro capite al Sud, dietro a Sardegna e Abruzzo, segno che ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Per questo, l’accordo siglato prevede un programma con azioni mirate per mi-gliorare la qualità e quantità della rd degli imballaggi cellulosici.La prima riguarda la costituzione del Club degli EcoCampioni della Puglia, un sistema di riconoscimento per quei Comuni che hanno raggiunto risultati di eccellenza nella raccolta di carta e cartone e messo in atto le esperienze più efficaci, tali da diven-tare un modello di riferimento per tutti gli altri. Saranno inoltre promos-se le Cartoniadi a livello regionale: l’iniziativa metterà in gara per un mese i Comuni pugliesi e premierà con un riconoscimento in denaro quelli che miglioreranno quantità e qualità degli imballaggi cellulosici raccolti. Infine, Comieco supporterà i Comuni nella campagna di sensibi-lizzazione a sostegno della raccolta differenziata di carta e cartone. “L’at-tenzione alla raccolta differenziata sta diventando un’abitudine quotidiana per i pugliesi: nel 2014, infatti, il livello di raccolta di carta e cartone in Puglia è ancora aumentato, raggiungendo la quota pro capite di 31 kg/abitan-te, rispetto ad una media nazionale del 2013 di 48 kg/abitante. Bari, in particolare, registra la performance migliore: è la prima città del mezzo-giorno nella raccolta differenziata di

Le iniziative previste: dalla fondazione del Club degli EcoCampioni alle Cartoniadi

regione Puglia per una raccolta differenziatadi carta e cartone più efficace

carta e cartone, un modello da seguire ed esportare”dichiara Carlo Montal-betti, Direttore Generale di Comie-co. “Inoltre, nell’ultimo anno, in Puglia sono state raccolte in convenzione oltre 118mila tonnellate di imballaggi cellu-losici, l’8,44% in più rispetto al 2013. Uno sforzo che ha portato nelle casse dei comuni convenzionati con Comieco ben 6 milioni e 800 mila euro: il dato testimonia come differenziare sia utile all’ambiente e porti ai Comuni benefici economici concreti da poter investire in nuovi progetti per la collettività”. “Abbiamo improntato il lavoro di una intera legislatura regionale a creare i presupposti perché il sistema della dif-ferenziazione dei materiali e dell›avvio al riciclo diventasse la norma: modi-fiche della governance, approvazione del piano rifiuti, fondi a disposizione di potenziamento di servizi e impianti e, infine, una attività di collaborazione

specifica con i consorzi di filiera che rappresentano un punto di osservazio-ne privilegiato per il lavoro che ancora c›è da fare. In quest›ottica” spiega Lo-renzo Nicastro, Assessore all’Am-biente della Regione Puglia “la firma di questo accordo con Comieco rappre-senta un rafforzamento delle attività al fine di rendere più efficaci gli sforzi e più significativi i dati di raccolta”.

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