FISIOPATOLOGIA DEL TRAUMA CRANICO GRAVE · Il romboencefalo è formato da cervelletto, ponte e...
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TRAUMA CRANICO GRAVETRAUMA CRANICO GRAVEFisiopatologiaFisiopatologia
Corso di aggiornamento 2007 Corso di aggiornamento 2007 Rianimazione Rianimazione –– Terapia Intensiva Terapia Intensiva Presidio Ospedaliero CremonesePresidio Ospedaliero Cremonese
Riccardo Francesc oni 1973
Corso di aggiornamento 2007 Rianimazione – Terapia I ntensiva Presidio Ospedaliero Cremonese
Riccardo Francesconi
CENNI DI ANATOMIA E CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIAFISIOLOGIA
Riccardo Francesconi
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Volume = 1. 5 L
80 % = cervello
10 % = L. C. F.
10% = sangue
0. 35 ml/ m’
80 % plessi corioidei
20 % interstizio cerebrale
Metabolismo cerebrale
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Il Il proencefaloproencefaloèè formato da telencefalo e diencefaloformato da telencefalo e diencefalo
Il proencefalo: è costituito da telencefalo (avvolge i ventricoli laterali) e diencefalo ( avvolge il terzo ventricolo )
Il telencefalo:comprende la corteccia cerebrale, il sistema limbicoe i gangli della base
La corteccia cerebrale:èsuddivisa nei lobi frontali (movimento, piani d’azione e recupero di tracce mnestiche deboli) come anche nei lobi parietale, temporale e occipitale ( percezione e memoria )
Il sistema limbico:comprende la corteccia limbica, l’ippocampo e l’amigdala (emozione, motivazione e apprendimento )
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Il diencefalo e’ formato da talamo e ipotalamo
Il diencefalo: comprende il talamo e l’ipotalamo
Il talamo: distribuisce e regola la maggior parte del flusso d’informazione da e alla corteccia. E’diviso da parecchi nuclei. I nuclei sensoriali proiettano in corteccia segnali sensoriali dalla periferia, i nuclei motori segnali motori provenienti da cervelletto, gangli della base e aree cerebrali motorie. Altri nuclei (reticolari) proiettano diffusamente a tutta la corteccia e sono implicati nei ritmi sonno-veglia e nella vigilanza.
L’ ipotalamo: regola il sistema nervoso autonomo e diverse funzioni vegetative. Controlla il sistema endocrino mediante la regolazione dell’ipofisi e modula i comportamenti istintuali specie-specifici
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Ossitocina
ADH Ormoni Ormoni NeuroipofisiNeuroipofisi
I gangli della base ( telencefalo ) svolgono funzioni cognitivo-motorie in cooperazione con la corteccia frontale
I gangli della base:sono strutture sottocorticali. Si distinguono il nucleo caudato, il globo pallido e il putamen
Funzione: in stretta cooperazione con regioni frontali corticali sono responsabili della fluidità del movimento e della transizione tra diversi piani motori
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Il mesencefalo è formato da tetto e tegmento
Il mesencefalo:avvolge l’acquedotto cerebrale ed è composto da tetto (parte dorsale) e tegmento(parte ventrale)Tetto: comprende i
collicoli superiori e inferiori. I collicolisuperiori svolgono funzioni di integrazione visuo-motoria per attivitàautomatiche. I collicoliinferiori svolgono simili funzioni di integrazione audio-motoria. Tali funzioni includono il controllo dei riflessi audio-visivi e reazioni automatiche agli stimoli in movimento
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Strutture e funzioni del tegmento
Il tegmento: è costituito da formazione reticolare, sostanza grigia periacqueduttale, nucleo rosso e sostanza nera
formazione reticolare: estesa rete di tessuto neurale localizzato nelle regioni centrali del tronco dell’encefalo, dal bulbo al diencefalo. E’ implicata nel ritmo sonno-veglia, negli stati della veglia, nel movimento
La sostanza grigia periacqueduttale:la regione del mesencefalo che circonda l’acquedotto cerebrale. Contiene i circuiti neurali coinvolti nei comportamenti specie-specifici e in fenomeni di anestesia endogena.
Nucleo rosso:è un grande nucleo del mesencefalo. Riceve afferenze dal cervelletto e della corteccia motoria (movimento). Invia fibre nervose ai motoneuroni del midollo spinale
Sostanza nera: regione nerastra che contiene neuroni connessi con i gangli della base (caudato e putamen)
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Il Il romboencefaloromboencefaloèè formato da formato da
cervelletto, ponte e bulbocervelletto, ponte e bulbo�Il romboencefalo:avvolge il quarto ventricolo.e comprende cervelletto, ponte, e bulbo
� Il cervelletto: contiene due emisferi cerebellari coperti dalla corteccia cerebellare. Si riconoscono i lobi anteriore, posteriore , il lobo flocculonodulare e il verme
� Nuclei profondi: sono localizzati all’interno degli emisferi cerebellari. Ricevono fibre dalla corteccia cerebellare e inviano fibre al ponte. gioca un ruolo importante nell’integrazione e nella coordinazione dei movimenti. Elabora aspetti temporali dell’azione e del feed-back ambientale
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Struttura e funzioni di ponte e bulbo
�Il ponte: è rostrale al bulbo, caudale al mesencefalo e ventrale al cervelletto. Contiene numerosi nuclei della formazione reticolare e vie per e dal cervelletto. Invia anche fibre alla corteccia cerebrale
�Funzioni del ponte:sonno, regolazione del livello globale di attivazione cerebrale
� Il bulbo: è la porzione piùcaudale del cervello, che confina con il midollo spinale. Contiene numerosi nuclei della formazione reticolare
�Funzioni del bulbo:sonno, regolazione di respirazione, frequenza cardiaca e pressione sanguigna
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Il SNP: i nervi cranici
Nervi cranici: 12 paia di nervi sono connessi alla superficie ventrale del cervello. La maggior parte di essi svolge funzioni sensoriali e motorie per la regione della testa e del collo. Uno di essi (n. vago) regola le funzioni degli organi della cavità toracica e addominale
Informazioni sensoriali: i nervi cranici ricevono Informazioni somatosensoriali dalla testa e dal collo, informazioni gustative dalla lingua, informazioni uditive e vestibolari (relative all’equilibrio) dalle orecchie, informazioni visive dagli occhi e informazioni olfattive dal naso
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Il midollo spinaleIl midollo spinaleColonna vertebrale: protegge il
midollo spinale. E’ composta da 24 singole vertebre poste nella regione cervicale (collo), toracica, lombare (fondoschiena) e sacrale coccigea
La parte esterna del midollo spinale:consiste di sostanza bianca, vale a dire le fibre assonali ricoperte di mielina che trasportano l’informazione verso l’alto (parti caudali del midollo o al cervello) o verso il basso
La porzione centrale del midollo spinale:consiste di sostanza grigia, vale a dire i corpi cellulari dei neuroni spinali
Le meningi: sostanza bianca e sostanza grigia sono avvolte dalle meningi, analogamente a quanto accade nel cervello
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Il sistema nervoso periferico ( SNP ): i nervi spinali
Nervi spinali e cranici:permettono la comunicazione in ingresso (informazione afferente-sensitiva) e in uscita (informazione efferente-effettrice) tra cervello/midollo spinale e il resto del corpo (muscoli, sensori, ghiandole)
Nervi spinali:spediscono fibre sensitive nel sistema nervoso centrale e fibre motorie fuori da esso. I nervi spinali sono formati dall’unione delle radici dorsali del midollo spinale, che contengono i corpi cellulari degli assoni entranti (afferenze sensoriali), con le radici ventrali, che contengono gli assoni uscenti (efferenze motorie)
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Generalità sul sistema nervoso autonomo
Il sistema nervoso autonomoè un sistema efferente che regola, fuori dal controllo della volontà, il funzionamento di muscoli cardiaci e lisci ( vasi sanguinei, peli, occhi, cuore, bronchi, s. digerente, vescica, genitali, etc.) come anche di ghiandole endocrine (midollare surrenale) ed esocrine (salivari, lacrimali e sudoripare)
Variabili regolate: esso regola le variazioni termiche, cardiovascolari, bronchiali, metaboliche ed endocrine che accompagnano gli stati emozionali ( ansia, paura, rabbia, stupore, amore ed eccitazione sessuale, etc.) e adattano l’organismo ai contesti di esplorazione, interazione sociale, concentrazione, sforzo fisico, dolore, freddo/caldo, attacco, difesa, fuga, riposo, riproduzione etc.
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Chi comanda il sistema nervoso autonomo? I centri autonomici superiori
Regolatori del sistema nervoso autonomo:il sistema nervoso autonomo agisce sia in via “riflessa” dopo stimoli adeguati ( es. costrizione della pupilla alla luce ) sia su comandi di centri integratori troncoencefalici, ipotalamici, limbicie neocorticali che sono responsabili del comportamento finalizzato e della regolazione della temperatura, della sete, della fame, della minzione, del respiro, delle funzioni cardiorespiratorie e della riproduzione
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Il sistema nervoso autonomo è formato dal s. simpatico, dal s. parasimpatico e dal s. mesenterico
Simpatico e parasimpatico:si compone di una divisione simpatica e una divisione parasimpatica che hanno effetti tipicamente contrapposti sugli organi innervati. Si compone, inoltre, di un sistema mesenterico per la regolazione dei muscoli lisci del tubo digerente
Fibre gangliari : le divisioni simpatica e parasimpatica sono formate da due fibre effettrici in serie, una fibra pre-gangliarecolinergica nel sistema nervoso centrale (midollo, troncoencefalo) e una fibra post-gangliare colinergica o noradrenergica nel sistema nervoso periferico
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Origine e bersagli del sistema nervoso autonomo
Le fibre simpatiche: le fibre pre-gangliari colinergiche originano nel midollo toracico e lombare e si connettono a fibre post-gangliari colinergiche ( solo ghiandole sudoripare e muscoli lisci dei vasi dei muscoli scheletrici ) o noradrenergiche, localizzate nei gangli paravertebrali o nei plessi celiaco e mesenterico. La midollare surrenale è un ganglio simpatico specializzato che riversa nel circolo adrenalina ( 80%) e noradrenalina con effetti generalizzati
Le fibre parasimpatiche:le fibre pre-gangliari colinergiche originano nei nuclei dei nervi cranici troncoencefalici
( III oculomotore, VII facciale, IX glossofaringeo, X vago ) o nel midollo sacrale e si connettono a fibre post-gangliari colinergiche localizzate in gangli vicini o dentro l’organo innervato
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Azione del sistema neurovegetativo Azione del sistema neurovegetativo -- SchematizzazioneSchematizzazione
atropinaergotossina, ergotamina
Fattori Paralizzanti15)
colina, istamina, muscarina, pilocarpina
adrenalina, efedrinaFattori Eccitanti14)
abbondante e fluidascarsa e densa, sudore freddo
Gh. sudoripare13)
abbondante e fluidascarsa e densaGh. salivari12)
restringimentodilatazioneRima palpebrale11)
restringimento, miosi
dilatazione, midriasi
Pupille10)
vasodilatazione (erezione)
vasocostrizioneGenitali9)
emissione urinaritenzione urinaVescica 18)
aumentodiminuzioneAttività secretiva gastrica7)
eccitamentoinibizionePeristalsi gastrica e intestinale6)
costrizionerilassamentoEsofago5)
costrizionedilatazioneBronchi4)
dilatazionecostrizione (non sui vasi del cuore)
Vasi3)
ipotensioneipertensionePressione sanguigna2)
paralizza, diminuisce il polso
eccita, aumenta il polso
Cuore1)
ParasimpaticoSimpaticoOrgani
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Coordinamento del simpatico e del Coordinamento del simpatico e del parasimpaticoparasimpatico
Funzioni del simpatico:induce l’ammiccamento e l’allargamento della pupilla, l’incremento della frequenza cardiaca e della pressione sanguinea, la broncodilatazione, il riempimento della vescica, l’eiaculazione, il blocco della digestione e la mobilitazione di riserve energetiche in situazioni stressanti/emozionanti di interazione sociale, concentrazione, sforzo fisico, freddo, dolore, attacco, difesa, fuga e riproduzione
Funzioni del parasimpatico (opposte a quelle simpatiche): induce la costrizione della pupilla, la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguinea, la broncocostrizione, lo svuotamento della vescica, l’erezione, lo svolgimento della digestione e il deposito di riserve energetiche in situazioni di riposo, recupero e riproduzione
Un esempio di coordinamento:il riempimento della vescica si basa sul rilasciamento del rivestimento muscolare e sulla contrazione dello sfintere interno (simpatico), mentre lo svuotamento della vescica si basa sulla contrazione del rivestimento muscolare e sul rilascio dello sfintere interno (parasimpatico) ed esterno (volontà su muscolo scheletrico)
Eccezione al coordinamento:vi è un’esclusiva innervazione simpatica per ghiandole sudoripare, muscolatura liscia dei vasi sanguinei, muscoli piloerettori, cellule epatiche (mobilizzazione di glucosio: gluconeogenesi e gliconeogenesi), cellule adipose (mobilizzazione di grassi: lipolisi) e renali (secrezione di renina per il riassorbimento di acqua e sodio)
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La trasmissione colinergica
I recettori colinergici muscarinici: attivano tramite la proteina G l’enzima fosfolipasiC, producendo secondi messaggeri (IP3 e DIAG) che mediano gli effetti fisiologici. Alternativamente, la proteina G attiva direttamente canali ionici di membrana (effetto iperpolarizzante dell’apertura del canale K+ sulle cellule del nodo senoatriale del cuore). Gli effetti dei recettori muscarinici sono molto piu’ amplificati e generalizzati rispetto a quelli della trasmissione colinergica basata sui recettori nicotinici (collegati direttamente a specifici canali per K+ e Na+)
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La trasmissione noradrenergica (simpatico post-gangliare)
I recettori (simpatici) noradrenergici sono 4 ( agiscono tramite proteina G ). I recettori recettori α α α α α α α α 11 attivano l’enzima fosfolipasi C producendo secondi messaggeri ( IP3 e DIAG ) che mediano la contrazione dei muscoli lisci di vasi cutanei e della regione splancnica, di sfinteri gastrointestinali/vescicali, e dell’iride. I recettori recettori ββββββββ attivano l’enzima adenilciclasi producendo secondi messaggeri ( AMP ciclico ) che mediano la contrazione dei muscoli cardiaci ( β β β β β β β β 11 ) e il rilasciamento di muscoli lisci di vasi del muscolo scheletrico, di bronchioli e di pareti gastrointestinali/vescicali ( ββββββββ 22 ). I recettori recettori αααααααα 22 inibiscono l’adenilciclasi riducendo i livelli di AMP ciclico con effetti di rilasciamento della parete gastrointestinale.
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Recettori del sistema nervoso autonomoRiccardo Francesconi
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Fisiopatologia del Trauma Fisiopatologia del Trauma
Cranico GraveCranico Grave
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EcEc = 1 / 2 * m * v= 1 / 2 * m * v 22
4 Kg0,150 Kg
42 Kg1,5 Kg
8 Kg0,300 Kg
8 Kg0,300 gr
47 Kg1,700 Kg
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Il capo colpisce o viene colpito un / da un Il capo colpisce o viene colpito un / da un oggetto diffondendo la forza lesiva su tutta oggetto diffondendo la forza lesiva su tutta
la volta cranicala volta cranica
Il movimento del capo viene arrestato Il movimento del capo viene arrestato bruscamente: il contenuto bruscamente: il contenuto intracranicointracranico
subisce unsubisce un’’ accelerazione ed una accelerazione ed una decelerazione rapida creando movimenti decelerazione rapida creando movimenti
differenziali e compressioni del / sullo stessodifferenziali e compressioni del / sullo stesso
Diretto
Indiretto
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PUNTEGGIO GCS E GRAVITPUNTEGGIO GCS E GRAVITÀÀDEL TRAUMADEL TRAUMA
Gravissimo : GCS 3 – 5Grave : GCS 6 – 8MedioMedioMedio : : : GCS GCS GCS 9 9 9 ––– 121212LieveLieveLieve : : : GCS GCS GCS 13 13 13 ––– 151515
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A. A. MonroMonro ::ObservationsObservations on the on the structurestructure and and functionfunction of the of the nervousnervous system. system. EdinburghEdinburgh , , CreechCreech & & JohnsonJohnson 1823, page 5.1823, page 5.
G.G. KellieKellie ::AnAn account of the account of the appearancesappearances observedobserved in the in the dissectiondissection of of twotwo of the of the threethree individualsindividualspresumedpresumed toto havehave perishedperished in the in the stormstorm of the 3rd, and of the 3rd, and whosewhose bodiebodie werewere discovereddiscovered in in the the vicinityvicinity of of LeithLeith on the on the morningmorning of the 4th of the 4th NovemberNovember 1821 1821 withwith some some reflectionsreflections on on the the pathologypathology of the of the brainbrain . . The The TransactionsTransactions of the of the MedicoMedico --ChirurgicalChirurgical Society of Society of EdinburghEdinburgh , 1824, 1: 84, 1824, 1: 84--169169
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LL ’’ autoregolazione cerebrale autoregolazione cerebrale èè attiva per valori di P. P. C. attiva per valori di P. P. C. compresi tra 50 e 150 mm Hgcompresi tra 50 e 150 mm Hg
Al di fuori di questo Al di fuori di questo rangerange il flusso ematico cerebrale il flusso ematico cerebrale dipende passivamente dalla P. P. C.dipende passivamente dalla P. P. C.
P. P. C. < 50 mm HgP. P. C. < 50 mm Hg
C. B. F. ridottoC. B. F. ridotto
P. P. C. > 150 mm HgP. P. C. > 150 mm Hg
Danno di barrieraDanno di barriera
Edema e petecchieEdema e petecchie
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C. B. F. = 750 ml/ mC. B. F. = 750 ml/ m’’
C. B. F. sostanza grigia = 75 - 80 ml/ m’ · 100 g
C. B. F. sostanza bianca = 25 ml/ m’ · 100 g
Legge di Legge di PoiseuillePoiseuille
C. B. F. =C. B. F. =∆∆∆∆∆∆∆∆P P •• ππππππππ •• r r 44
________________________________
8 8 •• η η η η η η η η •• ll
P. P. C. = M. A. P. P. P. C. = M. A. P. -- P. I. C.P. I. C.
80 80 -- 90 mm. Hg90 mm. Hg
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Normale Insufficienza elettrica
Insufficienza di membrana
Morte cellulare
Zona di penombra
70 50 30 20 15 10 5 0
CBF ( ml/ 100g/ CBF ( ml/ 100g/ minmin ))
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C. B. F.C. B. F.
PaPa OO22 PaPa COCO22
IpercapniaIpercapnia -- ipossiemiaipossiemia
Vasodilatazione Vasodilatazione cerebralecerebrale
IpocapniaIpocapnia -- iperossiemiaiperossiemia
Vasocostrizione Vasocostrizione cerebralecerebrale
MetabolitiMetabolitiRiccardo Francesconi
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Relazione tra C. B. F. e Relazione tra C. B. F. e fabbisogno metabolicofabbisogno metabolico
C. E. OC. E. O22 = Sa O= Sa O22 -- SjSj OO2 2 = 25 = 25 -- 45 %45 %
0. 4 0. 8 1. 2
9
6
3
∆∆ ∆∆a
-j O
2
C. B. F. ( ml/ gr/ m’ )
CMRO 2
1 8
1. 2
0. 6
Ischemia
Normale
Iperemia
Infarto
∆∆∆∆∆∆∆∆ a a -- jj OO2 2 = 6. 2 ml/ 100 ml= 6. 2 ml/ 100 ml
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CONSEGUENZECONSEGUENZE
DIRETTIDIRETTI
INDIRETTIINDIRETTI
fratture
contusioni
ematomi intra - assiali
ematomi extra - assiali
stiramento dei tessuti
lacerazione vasi superficiali
commozione cerebrale
ematomi subdurali
D. A. D.
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CLASSIFICAZIONE PATOLOGICA DELLE LESIONI CENTRALI CLASSIFICAZIONE PATOLOGICA DELLE LESIONI CENTRALI TRAUMATICHE E MECCANISMI DEL COMATRAUMATICHE E MECCANISMI DEL COMA
AdamsAdams J. H. J. H. -- GrahamGraham D. I. D. I. -- GennarelliGennarelli T. A. : T. A. : ““ CentralCentral NervousNervous System Trauma Status System Trauma Status ReportReport ““ BethesdaBethesda MD, MD, NationalNational InstitutesInstitutes of of HealthHealth , 1985, 1985
LL EESSII OONNII
TTII PPOOLL OOGGII AA
CCOOMM AA
DDII FFFFUUSSEE
� D. A. D. � Danno ipossico � Tumefazione � Petecchie
Danno in sedi multiple della corteccia e del tronco
FFOOCCAALL II
� Contusione � Ematoma � Emorragia � Infarto
Compressione, spostamento od erniazione del cervello
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DANNODANNOPRIMARIOPRIMARIO SECONDARIOSECONDARIO
Quello iniziale provocato dal meccanismo lesionale
Quel processo dinamico che deriva dalla perpetuazione
della lesione primaria e dalla sua estensione aggravata da fattori sia locali che sistemici
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DANNO CEREBRALEDANNO CEREBRALE
Tipo di lesioneTipo di lesione Evoluzione della lesioneEvoluzione della lesione
FocaliFocali DiffuseDiffuse
contusionecontusione
ematomaematoma
emorragiaemorragia
edemaedema
D. A. D.D. A. D.
danno danno ischemicoischemico
danno danno ipossicoipossico
PrimarioPrimario SecondarioSecondario
D. A. D.
Contusione
ematoma
frattura
ipossia
ipercapnia
ipotensione
iponatremia
> P. I. C.
espansione
vasospasmo
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EmorragieEmorragie
FrattureFratture
traumi medio – gravi
dimensioni variabili
Volta
Lineari Depresse
Semplici Composte Semplici Composte
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Ematoma intraparenchimale con E. S. A.
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Ematoma Ematoma subduralesubdurale
• Subacuto : compare 2 - 7 gg. dopo traumi meno gravi; progressiva alterazione stato di coscienza
• Acuto : secondario a lacerazione delle vene della superficie cerebrale; indice di grave trauma cerebrale; si può accompagnare a volte a D. A. D.
• Cronico : compare 1 - 6 settimane dopo il trauma; traumi banali in persone anziane
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Ematoma Ematoma epiduraleepidurale
Tipico delle fratture temporali per lacerazione dell’ a. meningea mediaLacerazione seni venosi principaliTraumi minoriPerdita transitoria di coscienza seguita da intervallo lucido e successivo peggioramento del quadro neurologico
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Brain SwellingRiccardo Francesconi
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Pi > Pc
Pi = Pc
Pi < Pc
Costante σσσσRiccardo Francesconi
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Spesso normaleRallentamenti generalizzati
Rallentamenti focaliAlterazioni EEGAlterazioni EEG
Idrocefalo ostruttivoIpossiaDanno direttoEziologiaEziologia
NormaleNormaleAumentataPermeabilitPermeabilit ààcapillarecapillare
AumentatoDiminuitoAumentatoVolume Volume extracellulareextracellulare
LiquorAumento dell’acqua e del sodio
intracellulari
Filtrato del plasma contenente proteine
ComposizioneComposizione
Sostanza bianca periventricolare
Sostanza bianca e grigia
Principalmente sostanza bianca
LocalizzazioneLocalizzazione
Blocco assorbimento liquorale
Alterazione pompa Na+ / K+
Aumento della permeabilità
capillare
PatogenesiPatogenesi
InterstizialeInterstizialeCitotossicoCitotossico o a o a barriera chiusabarriera chiusa
VasogenicoVasogenico o a o a barriera apertabarriera aperta
Classificazione Edema CerebraleClassificazione Edema Cerebrale
KlatzoKlatzo 1967 1967 –– BetzBetz , , IannottiIannotti , , HoffHoff 19891989Riccardo Francesconi
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Danno Danno AssonaleAssonale DiffusoDiffuso
Grado I : sostanza bianca ;
Grado II: sostanza bianca + una lesione focale corpo calloso;
Grado III: sostanza bianca + lesioni quadrante dorso – laterale tronco dell’ encefalo rostrale adiacente ai peduncoli cerebellari superiori
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a) Subfalcial (cingulate) herniation ; b) uncal herniat ion ; c) downward (central, transtentorial) herniatio n ; d) external herniation ; e) tonsillar herniation.
Types a, b, & e are usually caused by focal, ipsilatera l space occupying lesions, ie., tumor or axial or extra -
axial hemorrhage .
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IdrocefaloRiccardo Francesconi
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RISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALIRISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALI
1)1) Risposte extra Risposte extra -- cerebralicerebrali a)a) Risposte circolatorie Risposte circolatorie sistemichesistemiche
Elevati livelli di adrenalina e noradrenalina
( inversamente proporzionali a G. C. S. )
Ipertensione, tachicardia,
aumento C. O.Aumento P. I. C.
Insufficienza midollare
ipotensione
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RISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALIRISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALI
1)1) Risposte extra Risposte extra -- cerebralicerebrali b)b) Risposte metaboliche generaliRisposte metaboliche generali
Iperglicemia da stress
Aumento sintesi proteine Aumento sintesi proteine fase acutafase acuta
Lesioni cellule endotelio
Iperpiressia, ipoalbuminemia
LeucocitosiLeucocitosi
Proteolisi ( BCAA )
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RISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALIRISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALI
1)1) Risposte extra Risposte extra -- cerebrali cerebrali c) c) Ripercussioni polmonariRipercussioni polmonari
ComaComaalterazioni dinamica respiratoria
ostruzione vie aeree superiori
Ipossia - ipercapnia5555 P. I. C.
Edema polmonare neurogenico
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RISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALIRISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALI
1)1) Risposte extra Risposte extra -- cerebrali cerebrali d) d) disturbi coagulazionedisturbi coagulazione
Liberazione di Liberazione di tromboplastinatromboplastinaabbondante a livello del tessuto abbondante a livello del tessuto
cerebralecerebrale
Elevati livelli di prodotti di Elevati livelli di prodotti di degradazione della fibrina in degradazione della fibrina in rapporto allrapporto all ’’ entitentitàà del danno del danno
cerebralecerebrale
C. I. D.C. I. D.
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Poliuria > 3000 ml/ die
UOsm < 300 mOsm
Ipotensione
Johann Peter Franck – PV 1792
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RISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALIRISPOSTE ORGANICHE ALLE LESIONI CEREBRALI
2) 2) Risposte circolatorie cerebraliRisposte circolatorie cerebrali
Nel 90 % dei casi segni di danno Nel 90 % dei casi segni di danno ischemicoischemicoche, in genere, si risolve entro che, in genere, si risolve entro le prime 24 ore e che, nel 18 le prime 24 ore e che, nel 18 -- 39 % dei casi ( angiografia ), 39 % dei casi ( angiografia ), èè secondario a secondario a vasospasmovasospasmocerebrale.cerebrale.
CompromissioneCompromissionedella capacitdella capacitàà del tessuto cerebrale traumatizzato ad del tessuto cerebrale traumatizzato ad utilizzare substrati metabolici.utilizzare substrati metabolici.
Marcata depressione del consumo di OMarcata depressione del consumo di O22 e ridotta reattivite ridotta reattivit àà alle variazioni alle variazioni di PaOdi PaO22 e PaCOe PaCO22..
Perdita della capacitPerdita della capacitàà di autoregolazione cerebrale della pressione di autoregolazione cerebrale della pressione arteriosa.arteriosa.
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Influenza delle cause curabili di lesione secondaria sullInfluenza delle cause curabili di lesione secondaria sull ’’ esito esito finale dopo trauma cranicofinale dopo trauma cranico
MillerMiller JD, JD, ButterworthButterworth JF, JF, GudemanGudemanSK: SK: NeurosurgeryNeurosurgery1981, 54: 2891981, 54: 289
4595
P. I. C. > 20 riducibile
P. I. C. > 20 non riducibile
Aumento P. I. C.
78PaCO2 > 45 mm HgIpercapnia
62Hct < 30 %Anemia
65PAS < 90 mm HgIpotensione
59PaO2 < 60 mm HgIpossiemia
Esito negativo Esito negativo %%
DefinizioneDefinizioneLesione secondariaLesione secondaria
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Correlazione tra P. P. C. e risultati cliniciCorrelazione tra P. P. C. e risultati cliniciMcGrawMcGraw C. P. : C. P. : ““ A A cerebralcerebralperfusionperfusionpressurepressuregreatergreaterthanthan 80 mm Hg 80 mm Hg isis more more
beneficialbeneficial ““ in in HoffHoff J. T. , J. T. , BetzBetz A. L. ( A. L. ( edseds) : ) : IntracranialIntracranial PressurePressure: : SpringerSpringer & & VerlagVerlag BerlinBerlin 1989, 839 1989, 839 -- 841841
VVaalloorr ee PP.. PP.. CC.. mmmm HHgg
MM oorr ttaall ii ttàà %%
> 80
35 – 40
< 80
+ 20 ogni 10 mm Hg
di riduzione
Riccardo Francesconi
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