Fisiopatologia del Diabete Tipo 2
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Fisiopatologia del Diabete Tipo 2
Nuovo Modello ideato
dal dott. Ferdinando Carotenuto (Medico di base ASLNA3SUD distretto 56)
Tale modello consente la guarigione dal diabete tipo 2, evitando così l'intervento di
diversione bilio-pancreatica
Con la collaborazione del dott.
Francesco Pane
Fisiopatologia del diabete mellito di tipo 2
1) Consente solo una terapia
sintomatica. L’insulino-resistenza è
contrastata da un iperinsulinismo
farmacologicamente indotto
2) Consente la guarigione dal diabete
tipo 2, annullando l’insulino-resistenza,
ripristinando la normosensibilità
all’insulina, oltre a ripopolare la massa
delle β-cellule e a ridurre la massa delle
α-cellule produttrici di glucagone
Confronto tra due modelli fisiopatologici
R₅ I₅
R₄ I₄
R₃ I₃
R₂ I₂
R₁ I₁
R₀ I₀
Elementi chiave nella patogenesi del
diabete di tipo 2
Resistenza insulinica
Difetto della secrezione di insulina
Entrambi modificabili, infatti, è possibile il ripristino della
normosensibilità all’insulina e la correzione della secrezione
Il difetto delle cellule β
Tutti i pazienti con diabete tipo 2 hanno un difetto della funzione e della massa delle β-cellule
Funzione: nello studio UKPDS, I diabetici di nuova diagnosi avevano in media solo il 50% della funzione normale della β-cellula
Massa: Studi autoptici hanno dimostrato una riduzione di circa il 40% della massa cellulare delle β-cellule nei diabetici
La riduzione della massa cellulare delle β-cellule può essere non solo fermata, ma
anche ripristinata, oltre al fatto che anche a massa ridotta è possibile lo stesso
guarire dal diabete tipo 2, nel momento in cui si va a ristabilire la normosensibilità
all’insulina.
Il Glucagone
In risposta ad un pasto contenente carboidrati, i soggetti sani non
solo aumentano la secrezione di insulina, ma, allo stesso tempo,
riducono quella di glucagone dalle α-cellule.
La ridotta secrezione di glucagone si accompagna ad una ridotta
produzione di glucosio nel fegato, che insieme alla risposta
insulinemica, causa un modesto aumento postprandiale della glicemia
Nel diabete tipo 2 la secrezione di glucagone non è ridotta e può
addirittura essere aumentata
L’aumento del glucagone come causa di ipergluconeogenesi nel diabete
tipo2 è dovuto alla minore produzione di incretina GLP1 da parte delle
cellule elle dell’ultimo tratto dell’intestino tenue.
Lo svuotamento gastrico
Tale processo è regolato da numerosi fattori.
La maggior parte dei soggetti con diabete tipo 2 hanno uno svuotamento gastrico accelerato rispetto ai non diabetici
Il tipo di alimenti, a seconda se raffinato o integrale, la quantità di proteine e di grassi, oltre all’intervento delle incretine, tra cui la GLP1, concorrono a determinare la velocità di svuotamento gastrico anche nel soggetto non diabetico
Glucagon-like peptide-1 (GLP-1)
GLP-1
Receptor
Glucagon-like peptide-1 (GLP-1) Il difetto di GLP1 è un’altra importante componente della fisiopatologia
del diabete di tipo 2 che contribuisce a:
- deficit secretorio di insulina
- eccesso di glucagone plasmatico
- iperglicemia postprandiale
La diminuzione del GLP1, presente nel diabete tipo2, deve essere considerata
reversibile.
Ciò è dimostrato dall’osservazione che i soggetti operati di diversione bilio-pancreatica
non solo guariscono dal diabete, ma diventano ipersensibili all’insulina per un
incremento della produzione dell’incretina GLP1, dovuto all’arrivo nell’ultimo tratto
dell’intestino di una grande quantità di cibo.
Lo stesso risultato è possibile averlo simulando l’intervento, attraverso l’introduzione
di una grande quantità di cibi integrali.
Fisiopatologia del diabete tipo 2
Resistenza
insulinica
Alterata azione
delle incretine
GLP-1
Ridotta
secrezione
insulinica
Pre-diabete
Diabete tipo 2
Aumento secrezione glucagone
Non si dice però che ognuno dei fattori indicati può
essere modificato e quindi consentire la guarigione dal diabete tipo 2
Cosa sono le incretine?Ormoni prodotti nel tratto gastrointestinale in risposta all’assunzione di
alimenti
Ruolo: regolazione omeostasi glicemica (60-70% secrezione insulinica in
risposta ad un pasto)
Due ormoni:
- Gastric inhibitory polypeptide (GIP)
- Glucagon-like peptide-1 (GLP-1)
Quali sono le condizioni che ne determinano la produzione?
Lo stimolo vagale allorchè il cibo passa per bocca
Il contatto del chimo con le Cellule K del digiuno produttrici di GIP
Il contatto con le cellule L dell’ultimo tratto dell’intestino tenue e della
prima parte del colon
Il sistema è organizzato in modo da dare segnalazioni dall’inizio fino alla fine
GLP-1 Secreto in risposta all’assunzione di un pasto dalle Cellule L di ileo e
colon.
Recettori presenti nelle isole pancreatiche, tessuto nervoso o altre
sedi
GIP
• Secreto dalle cellule K del tratto prossimale dell’intestino
• Pazienti con diabete tipo 2 resistenti alla sua azione (elevati livelli
plasmatici)
GLP-1 e GIP
• Peptidi degradati nel giro di pochi minuti dall’ enzima dipeptidil-
peptidasi-IV (DPP-IV)
• Funzione: aumento produzione insulina post-prandiale
Effetti Fisiologici del GLP-1
SNC
Promuove la sazietà e riduce l’appetito
Stomaco
rallenta lo svuotamento
gastrico
Fegato
riduce HGO mediante
inibizione della
secrezione di glucagone
α-cellula
inibisce secrezione di
glucagone
β-cellula
Stimola la secrezione insulinica
glucosio-dipendente
promuove
proliferaz./sopravvivenza
Inibisce apoptosi
GLP-1 è secreto dalle cellule L dell’intestino
Vasi
Azione vasodilatante
Azione diuretica
Effetto cardio-protettivo
Azioni delle Incretine
GIP
GLP-1
Svuotamento gastrico
Secrezione acida
Appetito
Senso sazietà
Introito acqua
Introito cibo
Afferenze
vagali
Secrezione insulinica
Sintesi insulinica
Sensibilità al glucosio
GLUT-2
Attività
Gluco-Kinasi
Proliferazione
Apoptosi
Glucagone
Drucker D.J. – Lancet 2006; 368: 2696-2705
Data l’importanza dell’ incretina GLP1 nel preservare la morfologia delle isole pancreatiche, sicomprende come qualsiasi alterazione nella sua produzione diventi causa della riduzione dellamassa β-cellulare che associata ad insulino-resistenza determina iperglicemia
Processo Reversibile!!!
Ulteriori argomenti da trattare
Diabete gestazionale
Intervento di Diversione Bilio-Pancreatica
Alimentazione e Diabete
Terapia Farmacologica nel Diabete di Tipo 2
Fisiopatologia del diabete tipo 2
Resistenza
insulinica
Alterata azione
delle incretine
GLP-1
Ridotta
secrezione
insulinica
Pre-diabete
Diabete tipo 2
Aumento secrezione glucagone
Metabolismo Intermedio e Ciclo di Krebs
Fonte: Fisiologia Medica (Ganong)
Metabolismo Intermedio e Ciclo di Krebs
Fonte:Fisiologia Medica (Ganong)
Elementi chiave nella patogenesi del
diabete tipo 2
Resistenza insulinica
Difetto della secrezione d’insulina
Entrambi i fattori sono necessari per avere il diabete tipo 2
Da solo ognuno di essi è fattore necessario ma non
sufficiente
Resistenza insulinica
Primo argomento da trattare ed approfondire nei dettagli
Quando è presente diminuisce l’effetto fisiologico
dell’insulina
Modello matematico che illustra il
rapporto R con I
R₅ I₅
R₄ I₄ HOMA Index = Glicemia X Insulinemia
405
R₃ I₃
R₂ I₂
R₁ I₁
Legenda:
R₀.₅ I₀.₅ R = Resistenza insulinica
R₀ I₀ I = Secrezione insulinica
Resistenza Insulinica
I fattori che si oppongono all’azione dell’insulina sono gli
ormoni controinsulari:
GH, cortisolo, tiroxina, adrenalina, glucagone
Resistenza Insulinica nel diabete di tipo 2:
• l’iperglucagonemia è causa di resistenza insulinica
• l’iperglucagonemia è presente nel diabete di tipo 2
Cause di iperglucagonemia nel diabete tipo 2
Aumento della massa cellulare delle α-cellule
Mancata inibizione da parte dell’incretina GLP-
1, diminuita nel diabete di tipo 2
Meccanismo d’azione del Glucagone
nel contrastare l’azione dell’Insulina –
Grafico metabolismo intermedio
Difetto della secrezione insulinica nel
diabete tipo 2
La ridotta secrezione insulinica è dovuta alla ridotta
massa delle beta-cellule produttrici d’insulina
Quali le cause della ridotta massa delle β-cellule?
La minore stimolazione
trofica da parte
dell’incretina GLP-1
diminuita nel soggetto con
diabete tipo 2
La maggiore stimolazione
delle beta cellule da parte
del glucosio per la via non
incretino-mediata, oltre a
quella farmacologica dei
secretogoghi
β-Cellule
Glucosio F. Ipoglicemizzanti
AZIONE APOPTOTICA
AZIONE TROFICA
Incretina GLP-1
Incretina GLP-1
Ruolo chiave nella fisiopatologia del diabete tipo 2
La minore produzione di tale incretina da parte delle cellulle L
è causa di aumento della massa delle α-cellule e della
diminuzione di quelle β.
Le cellule alfa aumentano per mancata inibizione e quelle beta
diminuiscono per mancata stimolazione e aumento
dell’apoptosiGLP-1 attiva la neogenesi β-cellulare in ratti Goto-Kakizaki
Topi diabetici non trattati Topi diabetici trattati con GLP-1
Incretina GLP-1
Perché è ridotta nel diabete tipo 2?
La riduzione è dovuta alla minore stimolazione delle
cellule L
Meccanismi fisiologici di stimolazione delle Cellule L
Stimolazione vagale In rapporto agli stimoli provenienti
dalla masticazione
Stimolazione da contatto in rapporto alla quantità di
cibo che arriva all’ultimo tratto dell’intestino tenue e
colon
Riduzione della stimolazione sia per
via vagale che per contatto
I cibi raffinati riducono gli input provenienti dalla
masticazione e quindi c’è una minore
stimolazione vagale
I cibi raffinati, quanto più privi di fibre (solubili,
insolubili), riducono la quantità di cibo che
arriva alla stazione dove ci sono le cellule
produttrici di GLP-1 (ultimo tratto intestino
tenue e prima parte del colon)
Reversibilità del processo di riduzione dell’incretina GLP-1
L’intervento di diversione bilio-pancreatica ripristina la normale
produzione di GLP-1, perché fa arrivare in tale zona una grande
quantità di cibo che ne stimola la produzione.
Alternativa all’intervento di diversione
bilio-pancreatica
L’utilizzo di cibi integrali
ricchi sia di fibre solubili
che insolubili
Aumento perciò sia
della stimolazione
vagale che quella di
contatto
Terapia farmacologica del diabete tipo
2 (sintomatica)
1. Farmaci insulino-sensibilizzanti
(metformina, glitazonici)
2. Farmaci secretogoghi
(Ipoglicemizzanti)
3. Incretino-mimetici (Inibitori
delle dipeptidil-dipeptidasi 4,
analoghi del GLP-1)
4. Insulina
R₅ I₅
R₄ I₄
R₃ I₃
R₂ I₂
R₁ I₁
R₀ I₀
Terapia causale che consente la guarigione
del diabete tipo 2
Terapia causale non chirurgica
Consente la guarigione perché:
Ripristina la normale produzione di GLP-1
Riduce la massa α-cellulare e l’iperglicemia
Aumenta la produzione d’insulina, ripristina la
massa delle β-cellule
Terapia causale non chirurgica
1. Alimentazione priva completamente di cibi raffinati che non stimolano il sistema incretino-mimetico in modo corretto
2. Alimentazione completamente integrale, ricca di fibre (solubili, insolubili) capace di stimolare il sistema incretino- GIP e soprattutto GLP-1 attraverso:
La via vagale
Per contatto diretto
Terapia causale non chirurgica
Alla dieta integrale associare i
farmaci incretino-mimetici per
os (Inibitori delle dipeptil-
dipeptidasi 4). In questo modo
essi amplificano la risposta
incretinica messa in moto dalla
dieta integrale
Risultati: diminuisce la
glicemia e il peso in modo
sensibile, si ripristina il
normale rapporto β-α
cellule (alterato nel
soggetto diabetico)
Diabete Gestazionale R₅ I₅
Neoplasie Diabete Tipo 2
R₄ I₄
Insulino-resistenza con R₃ I₃
Iperinsulinismo R₂ I₂
R₁ I₁
Obesità R ₀.₅ I₀.₅
Ipertensione Essenziale R₀ I₀
Insulino-resistenza ed altre patologie
Conclusioni
Valutare la Resistenza Insulinica dei pazienti
mediante l’ HOMA Index, poiché la glicemia
come singolo parametro non è indicativo di
condizioni di prediabete
Instaurare una dieta integrale, si consiglia di
visitare il sito www.diabeteeipertensione.it
Se opportuno associare un incretino-mimetico
per os