Fisiologia Sistema Cardiovascolare

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SISTEMA CARDIOVASCOLARE Sistema di conduzione elettrica del cuore; è un sistema tissutale che crea e conduce un impulso elettrico dagli ATRI a tutto il corpo ventricolare; costituito da: -Nodo senoatriale (NSA, PACEMAKER) -Nodo atrio-ventricolare (deviatore) rallenta la conduzione elettrica per far contrarre atri e ventricoli consequenzialmente. -Fascio di His che diffonde la contrazione ai ventricoli -Fibre del Purkinje, fibre effettorie. NB. Il cuore origina da se gli impulsi elettrici grazie al NSA, perciò l’innervazione di questo organo serve solo a MODULARNE l’intensità. In condizioni normali il NSA scarica con ritmicità pari a 70/75 battiti/minuto. Se non dovesse funzionare a dovere, il nodo A-V o le fibre del purkinje diventano pacemaker ma con attività cardiaca ridotta. Pacemaker ectopici. ECG (grafico dell’attività elettrica del cuore durante il suo funzionamento registrata da superficie corpo) -PRINCIPIO l’insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di ddp. Variabili che possono essere registrate tramite elettrodi. -ONDA P, corrisponde alla DEPOLARIZZAZIONE DEGLI ATRI, è di piccole dimensioni poiché la contrazione atriale non è così potente

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SISTEMA CARDIOVASCOLARE

Sistema di conduzione elettrica del cuore;

è un sistema tissutale che crea e conduce un impulso elettrico dagli ATRI a tutto il corpo ventricolare;costituito da: -Nodo senoatriale (NSA, PACEMAKER)-Nodo atrio-ventricolare (deviatore) rallenta la conduzione elettrica per far contrarre atri e ventricoli consequenzialmente.-Fascio di His che diffonde la contrazione ai ventricoli-Fibre del Purkinje, fibre effettorie.

NB. Il cuore origina da se gli impulsi elettrici grazie al NSA, perciò l’innervazione di questo organo serve solo a MODULARNE l’intensità.

In condizioni normali il NSA scarica con ritmicità pari a 70/75 battiti/minuto. Se non dovesse funzionare a dovere, il nodo A-V o le fibre del purkinje diventano pacemaker ma con attività cardiaca ridotta. Pacemaker ectopici.

ECG (grafico dell’attività elettrica del cuore durante il suo funzionamento registrata da superficie corpo)

-PRINCIPIO l’insorgere degli impulsi nel miocardio porta alla generazione di ddp. Variabili che possono essere registrate tramite elettrodi.-ONDA P, corrisponde alla DEPOLARIZZAZIONE DEGLI ATRI, è di piccole dimensioni poiché la contrazione

atriale non è così potente

-COMPLESSO QRS, corrisponde alla DEPOLARIZZAZIONE DEI VENTRICOLI-Q negativa e piccola, corrisponde alla DEPOLARIZZAZIONE DEL SETTO INTRAVENTRICOLARE-R positiva e molto alta, corrisponde alla DEPOLARIZZAZIONE DEL VENTRICOLO SINISTRO-S negativa, piccola, corrisponde alla DEPOLARIZZAZIONE della REGIONE BASALE del VS

-ONDA T, corrisponde all RIPOLARIZZAIONE dei VENTRICOLI, non sempre identificabile -ONDA U, corrisponde alla RIPOLARIZZAZIONE dei MUSCOLI PAPILLARI (appendici della muscolatura cardiaca, sede di inserzione delle corde tendinee che impediscono al cuore di prolassare durante la sistole ventricolare. -TRATTO ST, piatto perché le celluke ventricolari sono tutte depolarizzate, quindi non sono rilevabili movimenti elettrici.-TRATTO QT, rappresenta la SISTOLE ELETTRICA, cioè il tempo in cui avviene la depolarizzazione/ripolarizzazione ventricolare.- frequenza cardiaca, tempo trascorso tra due picchi R .

CICLO CARDIACO1)SISTOLE ATRIALEGli atri si contraggono svuotandosi del sangue che fluisce nei rispettivi ventricoli attraverso le valvole ATRIOVENTRICOLARI (AV o cuspidi) che si aprono.le valvole semilunari (SL) sono chiuse per evitare il riflusso del sangue nell’arteria polmonare, o dall’aorta nei ventricoli.Corrisponde all’onda P nell’ECG.

2) CONTRAZIONE VENTRICOLARE ISOVOLUMETRICADurante il breve periodo di contrazione isovolumetrica che si verifica tra la sistole ventricolare e l’apertura delle valvole SL, il volume intraventricolare è costante (il sangue resta fermo dov’è) mentre la pressione intraventricolare cresce rapidamente. (come strizzare un palloncino)Corrisponde al picco R: 1* TONO CARDIACO causato dalla chiusura delle valvole AV.

3)EIEZIONELe valvole SL si aprono e il sangue è spinto fuori dal cuore, quando la pressione intraventricolare è maggiore di quella dell’aorta e dell’arteria polmonare.Si suddivide in 2 fasi:-eiezione rapida: violento flusso ematico verso i sistemi arteriosi-eiezione ridotta: meno brusca diminuzione del volume ventricolare

NB: il volume residuo è il sangue che rimane nei ventricoli anche dopo l’eiezione.corrisponde all’onda T dell’ECG

4) DIASTOLE VENTRICOLAREPeriodo che intercorre tra la chiusura delle valvole semilunari e l’apertura di quelle AV causata dall’aumento di pressione atriale che supera quella dei ventricoli rilasciati.corrisponde al 2 TONO CARDIACO causato dalla chiusura della valvole SL

5) RIEMPIMENTO VENTRICOLARE PASSIVOIl ritorno del sangue ridotto venoso aumenta la pressione intratriale fino a che le valvole AV si aprono facendo fluire il sangue nei ventricoli rilasciati.

PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CIRCOLAZIONE

Ogni fluido si muove quando esiste un gradiente di pressione fra punti diversi del suo letto secondo la 1 e la 2 legge di Newton sul movimento.

- Un fluido non può scorrere quando la pressione è la medesima in tutte la parti di esso- Un fluido scorre solamente quando la sua pressione è piu elevata in un’area che in un’altra, e

fluisce sempre dall’area a pressione più elevata verso quella a pressione piu bassa.

Il sangue circola quindi dal VS all’ AD perché esiste un gradiente di pressione fra queste due aree.

PRESSIONE ARTERIOSAIl fattore principale che determina la pressione arteriosa è il VOLUME di sangue; le 2 grandezze sono DIRETTAMENTE PROPORZIONALI.Il volume di sangue nelle arterie dipende dalla:

- Gittata cardiacaDeterminata dal volume di sangue espulso dai ventricoli ad ogni sistole (gittata sistolica) e dalla frequenza cardiaca.Gittata cardiaca (V/min) = Gittata Sistolica (V/b) x Frequenza (b/min)

Fra i fattori che influenzano la gittata sistolica quello più importante è quello meccanico, il cuore regola la forza della sua contrazione (sistole) in relazione alla quantità di sangue presente nel ventricolo alla fine della diastole.Più sangue sarà entrato più ne sarà eiettato, garantendo così l’equilibrio ritorno venoso/gittata cardiaca.

Ciò è spiegabile poiché le fibre di actina e miosina del miocardio sono in grado di contrarsi maggiormente quando aumenta lo spazio di scorrimento fra di esse; ovvero quando sono più distese a causa della maggiore quantità di sangue ventricolare.

- I fattori che influenzano la frequenza cardiaca sono:. sistema simpatico sul NSA con NOREPINEFRINA (eccitatore) del nervo cardiaco che aumenta la frequenza. sistema parasimpatico sul NSA con ACETILCOLINA (inibitore) del nervo vago che diminuisce la frequenza.

Questo controllo da parte del SNA è mediato dai -BARORECETTORI AORTICI -BARORECETTORI CAROTIDEI recettori sensibili a variazioni di pressione

Attraverso circuiti a retroazione detti pressoriflessi (che si oppongono ai cambiamenti di pressione) modificano la frequenza cardiaca.-RIFLESSO del seno carotideo-RIFLESSO aortico sono collegati centro di controllo cardiaco.

Tramite fibre sensitive afferenti, situate a livello del bulbo del midollo allungato.

Tramite feedback negativo un improvviso aumento della Parteriosa stimolerà il nervo vago a rilasciare ACETICOLINA per diminuire la frequenza cardiaca, viceversa, una diminuzione della Parteriosa stimolerà il nervo cardiaco a rilasciare NOREPINEFRINA per aumentare la frequenza cardiaca.

Altri fattori che influiscono sull’attività cardiaca provengono dai centri superiori del cervello, come le emozioni, l’esercizio fisico, gli ormoni, la temperatura, il dolore, che influenzano il centro di controllo cardiaco presente nel midollo allungato.