Filastrocche issuu

56
Pierugo Chini Filastrocche per Zenone semplici versi per magiche pitture ALTER LIBRO AREZZO MMXIV

description

Filastrocche per Zenone

Transcript of Filastrocche issuu

Page 1: Filastrocche issuu

Pierugo Chini

Filastrocche per Zenonesemplici versi per magiche pitture

ALTER LIBRO AREZZO MMXIV

Page 2: Filastrocche issuu
Page 3: Filastrocche issuu

Pierugo Chini

Filastrocche per Zenonesemplici versi per magiche pitture

ALTER LIBRO AREZZO MMXIV

Page 4: Filastrocche issuu
Page 5: Filastrocche issuu

C’è ad Arezzo un gran pittoreche tu trovi a tutte l’orenel suo studio alla Badia,sempre in buona compagniadegli amici e conoscentiche a trovarlo van contentie non perdono occasionedi una nuova discussione,per passare un’ora almenoa parlar del più e del meno.

Giunchi Emilio lui si chiama,ma vantarsi lui non ama,nome d’arte si è poi datoquel d’un santo rinomatoperché nei suoi quadri apponenota firma di Zenone!

Nel suo studio alla Badiatutto quanto è fantasia:tanti libri, quadri belli,soprammobili e pennelli,foto, poster e attestati,cari oggetti colorati,e il caffè, la macchinetta,per gli amici bolle in fretta.

Qui Zenone si ritiraa dipinger se gli girae il pennello entra in azionese gli vien l’ispirazione.

Filastrocca del Pittore

Page 6: Filastrocche issuu

Ed allora, suore e fratisi rincorrono sui prati,abbazie e monasteri,contadini nei poderi,che lavorano di lenavan poi al desco per la cena.

Ed inoltre riti agrestifatti con antichi gestifattorie e casolari,borghi ameni e salutari;balli, campanili e chiesesotto un cielo di turchese;leopoldine campagnoleche si stagliano nel sole.Tutto inneggia a vita sanasotto il cielo di Toscana.

Poi ci son le nevicate,bianche valli son fatate,dove regna l’armoniae si vive in allegria.

Page 7: Filastrocche issuu

I suoi quadri, scherzi a parte,sono vere opere d’arte:tutti pien di fraticelli,fiori, nuvole e alberelli.Tu li guardi e lieto in viso,sembri entrato in Paradiso.

Questo è il mondo che Zenonenei dipinti suoi propone,mondo magico incantato,puro, limpido e sognato.Scende pace in fondo al cuore,ben lontani dal clamore,che la vita mai non siafatta sol di frenesia.Lunga vita sia al maestro,tenga d’arte sempre l’estro.

Page 8: Filastrocche issuu
Page 9: Filastrocche issuu

Neve sul borgo

Con la neve appar più belloil vetusto paeselloe sovrastan le collinele sue case contadine.

Il più alto è il campanileche toscano è nello stile,mentre accanto la chiesetta,sul bel borgo antico, svetta.

Sono i vicoli innevati,i paesani rintanati,tutti intorno al fuoco accesoperché è freddo e il gelo è sceso.

Fuor dal borgo quattro fratiche passeggiano beati,se ne vanno al concistoroa discutere fra loro.

Due capponi, là sull’aia,ha spennato la massaia;saran cotti sulla bracee mangiati in santa pace

Un bel gotto di vinelloe scaldarsi al focherello:questa è l’ora del ristoro,poi si tornerà al lavoro.

Gesti semplici di genteche sa viver saggiamente,questo è il mondo di Zenoneche ci dona un’emozione.

Page 10: Filastrocche issuu

Dopo le nozze

Finalmente è giunto il giorno,Menco e Tonia son sposati,grande festa tutt’intornofan parenti ed invitati.

Grande tavola è imbanditaper un tosco desinaree con allegria infinitasi dan tutti un gran da fare.

C’è chi porta le cibarie,rosso vino in damigiana,le vivande le più varie,polli arrosto ed una nana.

Fa gli auguri alla coppiettail compare col panciotto,gli sposini han però frettadella prima notte a letto.

Sullo sfondo il casolareaddobbato coi festoni,dove è intenta a cucinare,la massaia i cibi buoni.

Sotto un cielo un po’ rosato,l’erba verde del bel prato,dove vedesi financoun par d’oci e un gatto bianco.

Page 11: Filastrocche issuu
Page 12: Filastrocche issuu
Page 13: Filastrocche issuu

La pieve di San Polo

Il curato ha radunatodella pieve in sul sagrato,dal contado tanta gente,perché sia messa al corrente

del lavor che è stato fattosul restauro alla cappellache una volta terminatorenderà la chiesa bella.

I lavori or son sospesiper mancanza di sostanze(sono stati i soldi spesiper pagar le maestranze.)

O fedeli di San Polo,il restauro s’ha da finire,non lasciatemi da solola cappella a ricostruire.

E un aiuto ora vi chiedo,nelle tasche di frugarvi,l’occasione avete, credo,generosi di mostrarvi.

Tutta rotta è nel di dietro,in rovina anche davanti,se ora vi tirate indietroil cantiere non va avanti.

Page 14: Filastrocche issuu

Fiori di campo

E’ arrivata primavera,là, nei campi è tutto in fiore,sul calare della sera,fantasia multicolore.

Blu, risalta sul balcone,pieno il vaso d’ogni fioreche il pennello di Zenoneha dipinto con amore.

Tanti i fiori nel mazzetto,fiordalisi e margherite,i papaveri e il mughetto,degni sono di Afrodite. Degni sono dell’Olimponella lor semplicità,sono solo fior di campo,ma ci dan felicità.

Page 15: Filastrocche issuu
Page 16: Filastrocche issuu
Page 17: Filastrocche issuu

Ballo al Circolino

In paese ci si annoiasi va tutti al concertinoe sarà una grande gioiafar due salti al Circolino.

C’è Beppin con la chitarra,la cantante è la Rosina,si farà una gran gazzarra,ballerem fino a mattina.

La mazurca della nonna,una polka o un bel tresconeognun stringe la sua donnamentre ascolta la canzone.

Non si fan balli moderni,solo danze popolari,non ci importa degli scherni,noi non siamo rockettari.

Gente semplice noi siamo,quattro salti in allegriatra gli amici che più amiamo,basta stare in compagnia.

Dopo il ballo una bevutatutti al bar del Circolino,tra risate e una battuta,una birra o un vinsantino.

Page 18: Filastrocche issuu

Il teatrino

Nella piazza del paeseè arrivato il teatrino,marionette tanto attesegioia son d’ogni bambino.

Con la mamma o coi nonninivanno i bimbi ad ammirarei vivaci burattinimolto buffi a recitare.

C’è un omin dietro nascostoche con grande saper faretira i fili e con un gestofa i pupazzi saltellare.

Tutti han le bocche apertea vedere le scenette,anche il nonno si diverteal teatrin di marionette.

Non abbiam più questo mondoche era magico e incantato,che era semplice e giocondo,ma Zenon l’ha ricordato.

Page 19: Filastrocche issuu
Page 20: Filastrocche issuu
Page 21: Filastrocche issuu

Meditazione

Vanno i frati all’ora nonanello studio a meditare,la campana lenta suona,Dio,li invita,a ringraziare.

Del Vangel, salmi e versettistudian diligentemente,di Francesco i bei fiorettileggon poi devotamente.

Dopo la meditazione,leveran laudi coi canti,poi in silenzio un’orazione,volgeranno a tutti i santi.

Sta calando già la serasulla quiete del convento,vola in Cielo la preghieraper l’umano pentimento.

Page 22: Filastrocche issuu

La grande nevicata

Neve sugli alberi spogli,tutto bianco è il casolare,i mariti con le moglison sull’aia a lavorare.

Taglian legna per il foco,l’asinello ch’è affamatos’è mangiato a poco a pocotutta l’erba ove era il prato.

La bufera è ormai passata,si ritorna senza menoal lavoro di giornatamentre il ciel torna sereno.

Page 23: Filastrocche issuu
Page 24: Filastrocche issuu
Page 25: Filastrocche issuu

Tiro alla fune

Otto son gli allegri fratiche al bel gioco della funesi cimentano sui praticome la gente comune.

Perché dopo aver pregato,escon tosto dal convento,tanto han desideratodi passare un bel momento.

Come tanti ragazzini,per i campi ben curatifanno un poco i birichiniin letizia e spensierati.

Al paesello,i francescani,per il vespro torneranno,pregheranno a giunte mani,che Dio salvi dal malanno.

Page 26: Filastrocche issuu

Nozze a San Domenico

San Domenico coi sposied i loro genitori,ci son pur due bianchi fratiche li guardano beati,il curato e il chierichettos’è mangiato un bel confetto.Fiori tiene la ragazza,splende il sole sulla piazza.Giorno che va ricordatoe Zenon l’ha immortalato!

Page 27: Filastrocche issuu
Page 28: Filastrocche issuu
Page 29: Filastrocche issuu

I coristi

Nella chiesa silenziosa,s’alza un coro di bambini,cantan tutti senza posa,sembran tanti cherubini.Cantan tutti a perdifiatoe Zenon l’ha pitturato.

Page 30: Filastrocche issuu

Inverno

C’è la neve e un grande gelo,grigio e scuro appare il cielo,cinque frati son comparsia far legna per scaldarsi.

Molto freddo fa al conventoe il lavoro scorre lento,con la mano intirizzitanon si muovono le dita.

Non si può dire il rosario,manco leggere il breviario,scalzi i piedi son gelati,penitenza fanno i frati.

Ma ora serve che un bel focodia tepore almeno un poco,perché ormai giunge la seraed è tempo di preghiera.

Page 31: Filastrocche issuu
Page 32: Filastrocche issuu
Page 33: Filastrocche issuu

Festa campagnola

Alla fattoria di Gostoper passare un bel momento,le domeniche d’Agostoci si va a ballare un lento.

Fisarmonica è suonatada Tonin che grande ha l’estro,con la tromba sua dorataMeo, di musica è maestro.

Là sull’aia si scatenala Pierina con Beppino,pure danza con gran lenala Maria con il suo Gino.

Che sia un valzer o un ballo lento,la mazurka od il trescone,per le coppie è un bel cimento,di una gara l’occasione.

Qui si balla a perdifiato,ma il più bravo è sempre Ginoche la fama ha conquistato,di provetto ballerino.

Questo è un giorno di ristoro,e nessuno a casa resta,dopo giorni di lavoro,ci si veste per la festa.

Festa di semplicitàche a vederla ci consoladal gran caos della città,festa schietta e campagnola.

E in quest’aia rusticana,sotto il caldo solleone,coglie l’aria di Toscanail pennello di Zenone.

Page 34: Filastrocche issuu

L’antica farmacia

Alla farmacia dei frati,tra mortai e altri strumentitutti sono indaffaratia crear medicamenti.

Gli alambicchi son sul fuocolentamente a distillare,pure gocce, a poco a poco,d’elisir di erbe rare.

Su nel bosco le han cercatee raccolte con pazienza,poi le hanno preparatecon antica conoscenza.

Nell’antica farmacia,tra pozioni, dosi, e unguenti,c’è un sentore d’alchimiamiscelando gli ingredienti.

Sol prodotti naturalidi un’avita tradizione,niente aggiunte artificiali,solo cose sane e buone.

Nelle ricette dei fratiè la gente fiduciosa,i malanni ben curatidi guarire speranzosa.

Page 35: Filastrocche issuu
Page 36: Filastrocche issuu
Page 37: Filastrocche issuu

I cardinali

Da ogni parte son venutii prelati d’alto ceto,cardinal vecchi e canuti,la congrega ora è al completo.

Son venuti da lontanoper andare al concistoro,son venuti in Vaticanoa discutere fra loro.

C’è tra loro grande intesanel parlar di teologiason dottori della Chiesae combatton l’eresia.

Della fede i difensori,son del Papa i generali,rosso e porpora i colori,son le guide pastorali.

Sul terrazzo prospicientenon si sa cosa abbian visto,forse un, che tra la gente,assomiglia a Gesù Cristo.

Quando il Papa sarà elettotorneranno qui, peraltro,perché come dice un detto,morto un se ne fa un altro.

Page 38: Filastrocche issuu

Fratelli d’Italia

Oggi è festa nel conventola bandiera è sul balcone,si festeggia, gran momento,l’unità della nazione.

Sanno i frati, che Francesco,dell’Italia è il patrono,l’umil santo duecentescoche le stimmate ebbe in dono

e per la sua dedizionea sorella povertà,ci dà una gran lezionecon la sua semplicità.

Riunita intorno al santola nazione non si sperde,la bandiera è nostro vanto,quella bianca rossa e verde.

Page 39: Filastrocche issuu
Page 40: Filastrocche issuu
Page 41: Filastrocche issuu

Matrimonio a Santa Maria

Santa Maria delle Grazie,antica chiesa aretina,che lievi colonne corinziela loggia rendon divina.

In questo luogo che incanta,c’ è di sposarsi l’usanza,per una foto si posa,lo sposo ha in braccio la sposa.

Son commossi ma contenticari amici ed i parenti,agli sposi fan gli auguridi seren giorni futuri.

Stanno sopra il verde pratoche è davanti al porticato,son dai frati benedetti,tiran riso ed i confetti.

Sullo sfondo la collinadi colori è un’esplosione,sembra una cartolina,ma dipinta l’ha Zenone.

Page 42: Filastrocche issuu

L’albero della cuccagna

Finalmente è giunto il mesedella festa del patrono,c’è la sagra giù in paese,si fa festa e c’è frastuono.

Ci son tante novità,tanto amate, qui in campagna,non è roba da città,l’albero della cuccagna.

C’è da arrampicarsi in cimaad un palo scivolosoe chi in alto giunge primaavrà un premio appetitoso.

Stanno in vetta a penzoloniogni sorta di cibarie,dai salami ai provoloni,rocchi e mortadelle varie.

Un bel cacio e i salcicciotti,ma conteso è soprattuttodai più baldi giovanotti,d’otto chili un bel prosciutto.

Chi ha staccarlo riuscirà,gran baldoria con gli amicie merenda, poi farà,col buon vin, prosciutto e fichi.

Queste usanze contadinesono ormai dimenticate,ma Zenon, con gusto fine,sulla tela l’ha mostrate.

Page 43: Filastrocche issuu
Page 44: Filastrocche issuu
Page 45: Filastrocche issuu

Domenica in Piazza Sant’Agostino

E’ domenica ed è festa,all’uscita dalla chiesa,sulla piazza un pò si restadi rincasare in attesa.

Tutti, col vestito buono,voglion far bella figura,cercano di darsi un tono,stanno attenti alla postura.

Se ne tornano al conventoi due frati francescani,con il loro passo lentoe il rosario tra le mani.

Da piazza Sant’Agostino,dopo aver preso la messa,tornan pure pian pianinodue suorine e la badessa.

Le suorine cappellone,quando passano per via,assomiglian a un’aquiloneche in cielo vola via.

Col cappello inamidatodevon stare attente al vento,che se soffia fortementele solleva in un momento.

Or si sono ammodernatee non han più quel cappello,ma Zenon l’ha ricordatecoi color del suo pennello.

Page 46: Filastrocche issuu

Il circo

E’ tornato giù al paese,pieno d’attrazioni,il circo,ci starà per tutto il mese,sopra il verde in mezzo al parco.

Han montato tre tendoni,dalle strisce bianche e rosse,le bandiere sui pennonidalla brezza sono mosse.

E’ il circo un’attrazioneper i grandi ed i piccini,è di svago un’occasioneper i nonni e i nipotini.

Ci son tanti bravi artisti,nani, clowns e giocolieri,ci son pure i trapezistiche volteggiano leggeri.

Luccicanti ballerine,i pagliacci e i saltatori,una festa senza fine,pien di gioia e di colori.

Non c’è neanche un animale,non leoni tigri o scimmie,sfruttar loro è immorale:Viva il circo senza bestie!

Page 47: Filastrocche issuu
Page 48: Filastrocche issuu
Page 49: Filastrocche issuu

Danzano lieti i frati

Danzano lieti i frati,son bimbi in girotondo,bianchi, nei verdi prati,sembran di un altro mondo.

Basta “ora et labora”,bisogna anche giocare,in ciel l’aurora è rosa,i campi come il mare.

Gioiosa primavera,tutto al Creato inneggia,e con letizia vera,il monaco festeggia.

Lontano la chiesettaaccanto a un casolare,la valle benedettaun paradiso pare.

Quest’armonia effondealta spiritualità,che intimamente scendein gran serenità.

Page 50: Filastrocche issuu
Page 51: Filastrocche issuu

ZENONEEMILIO GIUNCHI

Studio Via A. Saffi 3 52100 Arezzo

Tel. 057524620 Cell. 3381152378

http://artzenone.wordpress.come-mail: [email protected]

Page 52: Filastrocche issuu

Quando conobbi il pittore aretino Emilio Giunchi fui incuriosito dal suo pseu-donimo “Zenone”, perché l’aveva scelto? I miei ricordi liceali mi riconducevano al filosofo greco che aveva fondato la setta degli stoici. Poi seppi che il nome era quello del Santo celebrato il giorno del suo primo dipinto.Il nostro pittore cominciò a dipingere negli anni ’70 e nel decennio successivo cominciò a mostrare i suoi quadri. Fu subito inserito tra i più interessanti pittori “naïf ” italiani che in quell’epoca erano molto apprezzati. Dunque “naïf ” parola francese che significa: candido, schietto, naturale e primitivo, dichiaratamente autodidatta; chiamati anche pittori dell’istinto, maestri popolari della realtà, estranei agli stili e alla storia. Era un’arte innata, originale, infatti non va confusa con l’arte popolare né col folklore e meno che mai classificata arte infantile, ma fu ripresa anche da artisti famosi, dai simbolisti fino a Gaugain come modello alternativo a quello europeo. Si può dire che la pittura “naïf ” cominciò in Francia con Henry Rousseau che di mestiere faceva l’impiegato del dazio da qui il nomi-gnolo “Il Doganiere” che però non fu né incolto né ingenuo perché osservò bene i movimenti dell’epoca, fece copie di quadri al Louvre ed ebbe molti estimatori fra cui Gaugain, Braque, Apollinaire e Picasso, nonché i “Simbolisti” tutti erano affascinati dalla sua figurazione primitiva ed esotica. La pittura “naïf ” si diffuse poi in tutta Europa ma specialmente nei paesi Slavi con molti artisti. Ma veniamo al nostro Zenone: egli si inserì presto nella folta schiera dei “naïf ” italiani con una pittura pulita che mostrava un idillio naturalistico, una sempli-ficazione degli elementi architettonici sia rurali che cittadini, una festosità dei colori, un gusto primitivo del racconto della vita e della gente con dei risultati molto alti e convincenti.

Zenone, uno pseudonimo curiosodi Costante Costantini

Page 53: Filastrocche issuu

Galleria “Ghelfi”, Orvieto, 1973Galleria “Scorpios”, Arezzo, 1974Galleria “Le Muse”, Andria, 1975Galleria “Scorpios”, Arezzo, 1976Galleria “San Marco”, Prato, 1977Teatro Titano, Repubblica di San Marino, 1978Galleria “Arno”, Firenze, 1979Sala Consiliare, Comune di Bibbiena, 1994Galleria “Severini”, Cortona, 1997Spazio “Motta Alemagna”, Milano, 1998Galleria “Severini”, Cortona, 1999Pake, Castelvetro, 2002Palagio Fiorentino, Stia, 2003Palazzo Piella, Castelfranco Emilia, 2003Monastero di Camaldoli, 2004Arte sotto I portici, Bologna, 2004Firenze Art Gallery, Firenze, 2005Milano Marittima, Cervia, 2005Monastero di Camaldoli, 2005Arte sotto I portici, Bologna, 2006

Palagio Fiorentino, Stia, 2006Monastero di Camaldoli, 2006Arte sotto I portici, Bologna, 2007Badia Prataglia, 2007Monastero di Camaldoli, 2007Arcadia, Los Angeles (California), 2008Arte sotto I portici, Bologna, 2009Palazzo Vagnotti, Cortona, 2009La Rocca, Passignano sul Trasimeno, 2009Bagno di Romagna, 2009Galleria Agorà, Piombino, 2010Monastero di Camaldoli, 2010Circolo Artistico di Arezzo, 2010Monastero di Camaldoli, 2011Bagno di Romagna, 2011Castello di Capalbio, 2012Provincia di Arezzo, Atrio d’onore, 2013Monastero di Camaldoli, 2013Sala Esposizioni, Bagno di Romagna, 2014

Mostre personali

Giuseppe AlpiniMario BelardiEgidio BellisardiNicola CaldaroneAlfredo CherubiniCostante Costantini

Patrizia FazziLiletta FornasariLuciano GabrielliGabriella GentiliniFred GliennaPier Francesco Greci

Clara Potes FellowFranco RiccominiCarlo StarnazziSheila TiezziLuca TognacciniPiero Zoi

Hanno scritto di Zenone

Catalogo Nazionale Naïf n.3, Bolaffi, Torino, 1977Pittori e Pittura contemporanea, Il Quadrato, Milano, 1977Catalogo Arte Contemporanea, Conte, Napoli, 1980Arte Italiana XX Secolo, Due Torri, Bologna, 1980Catalogo Arte Contemporanea Comanducci, Comed, Milano, 1977Grande Dizionario degli Artisti Italiani Contemporanei, Accademia di Parma, 1990Annuario Arte Moderna Italiana, Roma, 1976-1998Top Arts, RM Edizioni, Ancona, 1997 e 1999L’Elite, Arte selezione internazionale, Artitalia, Varese, 2004-2010Catalogo Spoleto Festival Art Expò, 2014

Bibliografia

Curriculum di Zenone

Naïfs italiani a Villa Carlotta, Como, 1975Pittori sul Naviglio Grande, Milano, 2005

Mostra internazionale Naif, Gualdo Tadino, 2014Spoleto Festival Art Expò, 2014

Esposizioni

Page 54: Filastrocche issuu

Filastrocca del librivendolo

Libri nuovi a metà prezzo,vecchi libri a prezzi pazzi,spendi poco e leggi molto,pochi euro e sei già colto.Qui di tutto troverai,libri d’arte belli assai,scienze, storia e saggi varie manuali straordinarinonchè guide di viaggi,(cani e gatti nei paraggi).Per la gioia dei piccinianche tanti libriccini,poi i romanzi dei tuoi autoridi notissimi editorison piacevole letturaper la tua villeggiatura.E darai così da berealla sete di sapere.Pensi al corpo solamente?Qui c’è il cibo per la mente.

Pier Ugo Chini è Piero Giunchi, fratello di Emilio, librivendolo in Arezzo e titolare di Alter Libro.

Libreria Alter LibroPiazza della Repubblica

Arezzotel. 3495157717

Page 55: Filastrocche issuu
Page 56: Filastrocche issuu

...la pittura di Zenone,a vederla ci apre il cuore,c’è pazienza, c’è passione,per la vita c’è l ’amore.