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Lezione 1 FERTILIZZAZIONE DELLA COLTURA Marco Romani ORIGINS PROJECTS ITALY 2014-2015

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Lezione 1

FERTILIZZAZIONE DELLA COLTURA

Marco Romani

ORIGINS PROJECTS ITALY 2014-2015

ANALISI DEI TERRENI ELABORAZIONE DI UN SISTEMA STANDARDIZZATO DI

CAMPIONAMENTO DEI TERRENI

1. Epoca di campionamento E’ indispensabile che i terreni si trovino in situazioni di riposo:

• assenza di ogni forma di lavorazione. • lontananza dalle concimazioni e/o ammendamenti.

Queste accorgimenti impediscono l’influenza di parametri indesiderati. L’aratura del terreno, infatti, può essere condotta con tecniche diverse portando ad una variabilità verticale dipendente dalle modalità scelte. Tale interferenza si ripercuote sui risultati del campionamento.

2. Profondità Deve essere regolata in base alla profondità dello strato attivo (arabile) di ogni suolo in quanto è quello realmente esplorato dagli apparati radicali. Occorre prendere in considerazione la cultura praticata e l’unità pedologica in cui si opera. In Lomellina, data la limitata profondità dei terreni, le arature non vengono spinte oltre i 30 cm indipendentemente dal tipo di coltivazione (riso o mais). Quindi anche il campionamento non dovrà superare tale profondità. In particolare, utilizzando una trivella con tagliente lungo 15-17 cm, si prelevano due carote consecutive nello stesso foro. E’ buona norma scartare i primi 2-3 cm di cotico per l’eccessiva presenza di sostanza organica indecomposta. [Gazzetta Ufficiale, 1999]

ANALISI DEI TERRENI ELABORAZIONE DI UN SISTEMA STANDARDIZZATO DI

CAMPIONAMENTO DEI TERRENI

3. Apparecchiatura A garanzia della riproducibilità del metodo ed escludere le interferenze dovute alla manualità dell’operatore, è preferibile l’uso della trivella rispetto alla vanga. La trivella deve essere di tipo manuale con organo di prelevamento a tagliente. In commercio esistono diverse misure del tagliente per quanto riguarda sia il diametro sia la lunghezza. Mentre per il diametro non è indispensabile uniformare la misura (comunque compresa tra i 50 e 150 mm), per quanto riguarda la lunghezza è necessario che sia di circa 150 mm affinché con il sistema del doppio carotaggio ( vedi punto 2) non si superino i 30 cm di profondità. 4. Numero di campioni e di sub-campioni Analisi di caratterizzazione La conoscenza dei propri terreni permette di individuare nell'ambito di uno stesso appezzamento zone più o meno omogenee. Consiglierei di ottenere un campione medio da ogni zona omogenea (di solito corrispondente all'appezzamento intero). Il campione medio dovrà essere formato dalla mescolanza di campioni elementari prelevati secondo uno schema a X o a W ed ogni 20 - 30 passi. Analisi di controllo Da effettuarsi ogni 3 - 4 anni a meno che sussistano problemi particolari. Il campione d'analisi dovrà essere prelevato in un punto ben preciso dell'appezzamento (o della zona omogenea) che dovrà altresì essere mappato. Tale punto preferibilmente sarà situato al centro dell'appezzamento (o della zona omogenea). E' buona norma escludere le capezzagne i bordi e zone suscettibili a subire forti cambiamenti (zona vicino alle bocchette).

ANALISI DEI TERRENI ELABORAZIONE DI UN SISTEMA STANDARDIZZATO DI

CAMPIONAMENTO DEI TERRENI

5. Parametri analitici da determinare nelle analisi Analisi di caratterizzazione Da eseguire se non si ha ancora la conoscenza dei propri terreni. Reazione: pH in acqua, pH in KCl. Tessitura Calcare attivo: solo in caso di pH alcalino. Sostanza organica: % di sostanza organica, azoto totale, tasso di umificazione della sostanza organica, coefficiente di mineralizzazione (K2). Macro e mesoelementi: fosforo assimilabile (metodo Olsen con pH neutro o alcalino, metodo Bray con pH acido); potassio scambiabile, magnesio scambiabile, calcio scambiabile, zolfo solubile, percentuale di K+, Ca++ e Mg++ sul complesso di scambio. Microelementi: ferro assimilabile, manganese assimilabile, zinco assimilabile, rame assimilabile, boro solubile. Capacità di scambio cationico Salinità: conducibilità elettrica, sodio scambiabile (compresa la % sul complesso di scambio). Sostanze inquinanti: ossidabilità del Cromo secondo Bartlett & James; metalli pesanti: Cd, Cr tot., Hg, Ni, Pb, Cu, Zn, As; grassi e oli animali e vegetali, olii minerali, solventi organici aromatici, solventi organoalogenati, solventi clorurati, tensioattivi, pesticidi clorurati, pesticidi fosforati. Analisi di controllo Reazione Sostanza organica Macro e mesoelementi: P assimilabile e K scambiabili. Macro e mesoelementi: Mg e Ca scambiabili, S solubile. Microelementi: Fe, Mn, Zn e Cu assimilabile, B solubile. Capacità di scambio cationico. Salinità Sostanze inquinanti

Ogni 3 anni

Ogni 6 anni

ANALISI DEI TERRENI

Parametri Valori ottimali Estraenti Olsen Bray

Sabbia % 30 - 55 Limo % 25 -45 Argilla % 10 - 30 Silice SiO2 mg/kg >130

pH in acqua 6.5 in KCl 6.0

CaCO3 attivo % 2 - 10 S.O. % > 1.5 C.O. % >0.9 HR % > 58.2 DH % > 68.2 HI > 0.5 N tot. % C/N 9 - 11 P2O5 p.p.m. 25 - 35 50 - 70 C.S.C. meq/100g 10 -15

Ca++ % C.S.C. 60.00 ppm 1200 - 2400

Mg++ % C.S.C. 5 - 10 ppm 85 - 122

K+ % C.S.C. 2 - 5 ppm 116 - 156

Na+ % C.S.C. (ESP) < 8 ppm < 100

GSB % 60 - 80 Ca/Mg 8 - 12 Ca/K 20 - 25 Mg/K 2 - 5 Salinità mS/cm < 2

ANALISI DEI TERRENI

Parametri Valori ottimali Estraenti

Ca(H2PO4)2 EDTA DTPA H2Ocalda (NH4)2C2O4 S solubile ppm 10 Fe assim ppm 50 5 Mn assim ppm 20 2 Zn assim ppm 2 1 Cu assim ppm 3 1 B solubile ppm 0.1 - 0.7 (3) Mo assim ppm 0.004 - 0.2 Test Bartlett&James µM Cr VI < 1

As tot ppm < 16 Cd tot ppm < 1.5 Cr tot ppm < 100 Mn tot ppm < 900 Hg tot ppm < 1 Ni tot ppm < 75 Pb tot ppm < 100 Cu tot ppm < 100 Zn tot ppm < 300

ANALISI DEI TERRENI ELABORAZIONE DI UN SISTEMA STANDARDIZZATO DI

CAMPIONAMENTO DEI TERRENI

6. Confezionamento e conservazione dei campioni Il campione medio dovrà essere riposto in un sacchetto impermeabile, cartellinato e chiuso in modo adeguato. E' buona norma consegnarlo nel più breve tempo possibile al laboratorio di analisi; nell'attesa dovrà essere conservato in frigorifero o (relativamente al periodo autunno-inverno) in un luogo molto fresco. Sarebbe auspicabile formare due campioni medi identici e conservarne uno sino al momento dell'elaborazione dei risultati di analisi.

AZOTO

a. L’AZOTO E LA PIANTA

b. L’AZOTO NEL SISTEMA PIANTA - SUOLO

c. LE PERDITE AZOTATE

d. PIANO DI CONCIMAZIONE

Principi di concimazione azotata in risicoltura

L’azoto svolge numerose funzioni: - è costituente delle proteine e della clorofilla - promuove la crescita in altezza della pianta - favorisce l’accestimento - aumenta la taglia delle foglie e dei granelli - aumenta il n° di spighette per pannocchia - influisce sulla % di spighette vuote - modifica il contenuto proteico delle

spighette

L’importanza dell’azoto per la produzione di riso

L’assorbimento dell’azoto da parte della coltura

Forme di azoto assorbite Esigenze durante il ciclo colturale

1

2

• Il riso può assorbire differenti forme di azoto: ammoniacale, nitrico, ureico, amminoacidico

• Da una soluzione contenente sia azoto ammoniacale, sia azoto nitrico, viene assorbito preferenzialmente quello ammoniacale

• L’assorbimento di azoto nitrico richiede alla pianta un maggior consumo energetico

• Un apporto di nitrati, a relativamente basse concentrazioni, favorirebbe un miglior accrescimento delle varietà indica

Forme di azoto assorbite 1

• Circa il 50-60% dell’azoto è assorbito entro le fasi precoci di formazione della pannocchia; il 70-80% entro la fase di botticella; il restante 20-30% durante la maturazione

• Schematicamente si può asserire: – l’azoto assorbito allo stadio di 4° foglia - inizio

accestimento incrementa il n° di culmi – l’azoto assorbito all’inizio della differenziazione

fiorale incide sul n° totale di spighette – l’azoto assorbito alla fine della differenziazione della

pannocchia modifica la % di spighette degenerate – nell’ultima parte del ciclo l’azoto incide sul

riempimento dei granelli mantenendo alta l’attività fotosintetica

Esigenze durante il ciclo colturale 2

Esigenze durante il ciclo colturale 2

[California Rice, 2003]

Curve di assorbimento dei principali nutrienti e andamento della crescita radicale

R² = 0,5902

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

0 50 100 150 200

bio

mas

s N co

nten

t at P

I (%

)

Dose N Pre-Accestimento (kg ha-1)

Gladio

R² = 0,7071

0 50 100 150 200Dose N Pre-Accestimento (kg ha-1)

Centauro

Stadi di crescita Parti della pianta

Optimum (%)

Livello critico per il deficit

(%) Da Accestimento a

Differenziazione della pannocchia Foglia Y 2.9 – 4.2 < 2.5

Fioritura Foglia bandiera

2.2 – 3.0 <2.0

Maturità Paglia 0.6 – 0.8

Intervallo ottimale e livelli critici di N nelle piante

[IRRI, 2000]

[dati: Romani et al., 2013-2014]

Ciclo dell’azoto

[Australian Government – Rural Industries Research and Development Corporation, 2006]

Nitrificazione/denitrificazione • Sono processi biologici operati da batteri • La nitrificazione avviene in presenza di ossigeno:

– periodo tra la distribuzione e la sommersione (prolungato in semina interrata e in falsa semina)

– nel primo strato di terreno a contatto dell’acqua – nella rizosfera – durante le asciutte

• La denitrificazione ad azoto atmosferico avviene nello strato anaerobico sottostante quello aerobico

Volatilizzazione dell’ammoniaca

• E’ maggiore per distribuzioni superficiali non seguito da interramento = distribuzioni in copertura

• E’ favorito da alti valori di pH sia dell’acqua sia del terreno

• Le condizioni di bassa C.S.C. del terreno aumentano il fenomeno

• Aumenta con l’aumentare della temperatura

• E’ maggiore per lo ione nitrico (carico - ), rispetto allo ione ammoniacale (carico +)

• La percolazione è favorita da determinate caratteristiche del terreno:

– tessitura sciolta – bassa C.S.C. – livello della falda profondo – inadeguata preparazione del terreno (slottatura,

pesta, livellamento laser) • Il deflusso superficiale è in relazione alla

gestione dell’acqua

Percolazione e deflusso superficiale

[Dati: POLORISO, 2012-2013]

a) FLD b) DRY c) IRR

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

1,2

1,4

May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec

Ammo

nium-

N Av

erag

e (mg

N L

-1)

May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec

INFLD-OUTDRY-OUTIRR-OUT

2012 2013

a) FLD b) DRY c) IRR

[Dati: POLORISO, 2012-2013]

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec

Nitra

te-N

Aver

age (

mg N

L-1)

May Jun Jul Aug Sep Oct Nov Dec

INFLD-OUTDRY-OUTIRR-OUT

2012 2013

Comuni designati

Comuni aggiuntivi

Lombardia

Aree vulnerabili

[Regione Lombardia, 2006]

[Regione Piemonte, 2007]

Piemonte

• Determinati tipi di argille sono strutturate in modo tale da avere dei siti preferenziali di legame con gli ioni NH4

• Gli ioni fissati risultano non più disponibili per la nutrizione delle piante

• Occorre conoscere il livello di saturazione dei terreni in questione

• Calcolare nei piani di concimazione un’extra dose di azoto ammoniacale od ureico tale da saturare le esigenze del terreno

Immobilizzazione chimica

[Stevenson, 1982]

• In ambiente sommerso i due cicli sono rallentati • La presenza di S. O. fresca con elevato rapporto

C/N, favorisce l’immobilizzazione • Elevate dotazioni di S.O. stabilizzata (con C/N =

10) possono fornire attraverso la mineralizzazione 20-50 kg/ha/anno di azoto (meglio verificare i K2)

• Le asciutte favoriscono la mineralizzazione • Ambedue i processi sono legati alla

temperatura • L’azoto inorganico può innescare il processo di

mineralizzazione

Mineralizzazione e immobilizzazione

[Australian Government – Rural Industries Research and

Development Corporation, 2006]

Elementi da considerare nel piano di concimazione

a. DOSE TOTALE DI AZOTO

b. FRAZIONAMENTO

c. MODALITA’ DI APPLICAZIONE

d. TIPO DI FERTILIZZANTE

a. Dose totale di azoto

Fattori da considerare: • varietà (allettamento, sensibilità alle malattie,

ecc.) • tipo di terreno: S.O., C/N, K2, potere di

fissazione dell’NH4 • gestione dei residui colturali ed eventuali

pratiche di ammendamento • andamento climatico (sterilità da freddo) • gestione dell’acqua (n° di asciutte, semina in

acqua o interrata a file) • curve di risposta, asportazioni ed efficienza

d’uso

Fertilizzazione media della coltura di riso

(kg ha-1)

N P2O5 K2O 127 67 161

[Enterisi e UNITO, 2001]

0

20

40

60

80

100

0

200

400

600

800

1000

1200

N standard N elevato N standard N elevato no freddo no freddo freddo freddo

fert

ilità

(%)

n° a

nter

a-1

n° di microspore n° di granuli pollinici % fertilità

Sterilità da freddo

[Matsushima S., 1997]

[Hayashi et al., 2000]

a. Dose totale di azoto

[Pittelkow et al., 2012]

In Italia Moletti et al., 1990 • Semina interrata: 10-15% di N in

più rispetto alla semina in acqua • Aerobic rice: 20-25% di N in più

rispetto a semina in acqua

In California

Gestione dell’acqua a. Dose totale di azoto

RECOVERY EFFICIENZA DI UTILIZZAZIONE

Dipende da: • dose e modalità di

distribuzione • stato nutrizionale

della coltura • dalle condizioni del

suolo • dalla fase fisiologica • in media raggiunge il

30 - 50 %

Dipende da: • caratteristiche

genetiche della pianta

• può essere migliorata da accorgimenti necessari ad evitare disordini nutrizionali

• si quantifica in 50 kg/kg di N

Efficacia agronomica del fertilizzante

a. Dose totale di azoto

[Sacco et al., 2010]

Asporti

a. Dose totale di azoto

Parte della pianta

Tipico range osservato

Media ossevata

kg N assorbito t-1 di granella prodotta Granella + Paglia 15-20 17.5

Granella 9-12 10.5

Paglia 6-8 7.0

Contenuto di N (%) Granella 0.93-1.20 1.06

Paglia 0.51-0.76 0.63

Spighette vuote 0.76-1.02 0.89 [IRRI, 2000]

Efficienza apparente della concimazione 2005

[Romani et al., 2004-06] Modulazione della concimazione azotata,

Assofertilizzanti – Regione Pienonte

Efficienza agronomica del fertilizzante

a. Dose totale di azoto

34% 69% 0%

[Romani et al., 2004-06] Modulazione della concimazione azotata, Assofertilizzanti – Regione Pienonte

[Romani et al., 2004-06] Modulazione della concimazione azotata, Assofertilizzanti – Regione Pienonte

Efficacia agronomica del fertilizzante

a. Dose totale di azoto

Curve di risposta all’azoto Varietà Thaibonnet

Efficacia agronomica del fertilizzante

a. Dose totale di azoto

Curve di risposta all’azoto Varietà Centauro

Prod

uzio

ne (t

ha-1

)

Dose di azoto (kg N ha-1)

Fattori da considerare: • tipo di terreno: tessitura, CSC

• varietà (si possono distinguere due grossi

gruppi)

• tipo di semina : in acqua o interrata a file

b. Frazionamento

Moletti et al., 1992 • Varietà a non elevato sviluppo vegetativo:

– 60% di N in pre-semina – 20-30% di N in accestimento – 10-20% di N in differenziazione della pannocchia

• Varietà a elevato sviluppo vegetativo: – 65-70% di N in pre-semina – 30-35% di N in differenziazione della pannocchia

~ 0.5 cm nella var. Thaibonnet 2 cm nella var. Libero

La differenziazione della pannocchia: • pochi giorni dall’inizio

levata nel THAI • circa 15 giorni

dall’inizio levata nel LIBERO

Relazione tra levata e differenziazione della pannocchia

[Moldenhauer et al., 2013 ]

b. Frazionamento Varietà

[University of Arkansas]

Taratura agronomica della varietà Libero Levata Differenziazione

pannocchia Microsporogenesi

1 - 35 35

2 70 - -

3 - 70 -

4 - - 70

Programma di concimazione

(kg N ha-1)

Su tutta la prova: 40 kg ha-1 in pre-semina

70 kg ha-1 in accestimento

[Romani et al., 2007 ]

b. Frazionamento Varietà

Moletti et al., 1990 • Semina in acqua:

– 40-50% di N in pre-semina – 20-30% di N in accestimento – 10-20% di N in differenziazione della pannocchia

• Semina interrata: – 0-30% di N in pre-semina – 35-50% di N in accestimento – 35-50% di N in differenziazione della pannocchia

b. Frazionamento Tipo di semina

• In pre-semina il fertilizzante azotato ureico o ammoniacale deve essere distribuito più vicino possibile alla sommersione ed interrato simultaneamente

• In copertura i migliori risultati sperimentali hanno evidenziato la maggior efficienza quando il fertilizzante ureico viene distribuito su terreno asciutto e risommerso non oltre le 24 ore

– Anche nelle semine interrate la distribuzione prima della sommersione deve essere effettuata su terreno asciutto e risommerso nelle 24 ore

• Le somministrazioni in differenziazione

della pannocchia vanno incontro a minori perdite per volatilizzazione per un assorbimento da parte della coltura molto più veloce

c. Modalità di applicazione

Concimi a lenta trasformazione dell’azoto • Concimi minerali speciali:

– inibitori della nitrificazione – inibitori dell’ureasi – prodotti rivestiti – prodotti minerali complessati

• Concimi organici o organi-minerali

d. Tipo di fertilizzante

Categoria Meccanismo/Matrice

Prodotto Concime/ Ditta

Minerali

Inibitori della nitrificazione

CALCIOCIANAMIDE PERLKA

DMPP ENTEC

DCD N-Goo

Inibitori dell’ureasi NBPT

BF-ONE

UTEC

Rivestiti con resine

OSMOCOTE SCOTTS

MULTICOTETM HAIFA

POLIGEN DURATEC/COMPO

sperimentale AGRIUM

Rivestiti con zolfo

Non presenti in Italia

Uree condensate METILENUREA BF 43

Organici

Cornunghia

Cuoio

Pollina

Borlanda

Organo-Minerali

a base Cuoio

a baseTorba

a base Letame

Concimi a lenta trasformazione dell’azoto

Inibitori della nitrificazione • Bloccano la trasformazione dell’azoto

ammoniacale ad azoto nitrico

• Agiscono selettivamente sui batteri Nitrosomonas

• I più diffusi sono: – Nitrapyrin (N-serve) – Dicyandiamide – 3,4 dimethyl pyrazole phosphate

[K+S group, 2011 ]

Effetti del DMPP Disponibilità graduale dell’azoto

Vantaggio dell’azoto stabilizzato

dal 3,4 DMPP

Inibitori della nitrificazione Az

oto

amm

onia

cale

nel

terr

eno

(kg

ha-1

)

17 24 07 14 21 27 05 12 19 26

marzo aprile maggio

30

60

90

120

0

L’azoto si mantiene in forma ammoniacale (non dilavabile) molto più a lungo e si rende disponibile alla coltura gradualmente

CON INIBITORE 3,4 DMPP

Nei concimi tradizionali l’azoto ammoniacale è tutto trasformato in azoto nitrico (dilavabile) dopo poche settimane

SENZA INIBITORE

[K+S group, 2011 ]

A causa della denitrificazione si può perdere fino al 35% dell’azoto applicato I processi di nitrificazione si verificano anche in risaia:

• negli strati superficiali del terreno • nella zona della rizosfera • durante i periodi di asciutta • (con la falsa semina)

Sommersione continua

t ha-1

3 Asciutte

t ha-1

Media 2 camere

t ha-1

UREA 1 giorno dalla sommersione 8.70 a 7.88 d 8.29 a

DMPP (ENTEC) 1 giorno dalla sommersione 8.63 ab 8.07 bcd 8.35 a

UREA 14 giorni dalla sommersione 7.87 d 7.10 ef 7.49 b

DMPP (ENTEC) 14 giorni dalla sommersione 8.25 abcd 8.08 abcd 8.17 a

UREA 28 giorni dalla sommersione 7.64 de 6.56 fg 7.10 b

DMPP (ENTEC) 28 giorni dalla sommersione 8.65 ab 7.94 cd 8.29 a

UREA frazionata 60-40-40 8.61 ab 8.56 abc 8.58 a

testimone non concimato 6.46 g 5.41 h 5.93 c

MEDIA totale 8.10 a 7.45 b 7.78 b

Inibitori della nitrificazione

[Romani et al., 2003]

Inibitori dell’ureasi

• Rallentano il passaggio dell’azoto ureico ad azoto ammoniacale, inattivando le ureasi

• Il vantaggio è una limitazione delle perdite di volatilizzazione dell’NH3

• I più diffusi sono: – NBPT (N-(n-butyl) thiophosphorictriamide) – PPD (phenylphosphorodiamidate) – TPT (thiophoshoryltriamide) – DPCA (N-(diaminophosphinyl)-cyclohexamine) – CHPT (cyclohexylphosphorictriamide) – HQ (idrochinone) – 2-NPT (2-nitrophenyl phosphoric triamide)

Il blocco dell’ureasi aumenta le probabilità di dilavamento dell’urea perché l’urea non è assimilabile dalla radice

Inibitore dell’ureasi, NBPT

Inibitori dell’ureasi

Dose applicazione kg ha-1

Produzione granella t ha-1

NBPT (160 kg/ha) 60-50-50 10.1 a

Urea (160 kg/ha) 60-50-50 9.7 b

NBPT (130 kg/ha) 60-35-35 9.5 b

Urea (130 kg/ha) 60-35-35 9.1 c

Testimone non concimato 4.4 d

Per la semina interrata… Applicazione NBPT prima della sommersione • Massima efficacia se trascorrono 3-5 giorni prima

della sommersione (concime non interrato) • Massima efficacia se distribuito su suolo asciutto,

su suolo umido ha minore efficacia • Molto scarsa o assente efficacia su risaia sommersa

[Harrell et al., 2014]

Per la semina in acqua… [Romani et al., 2013]

Prodotti rivestiti

• Durante il processo di granulazione le unità fertilizzanti sono incapsulate da una membrana microporosa, costituita da zolfo o da resine sintetiche

• La relativa insolubilità della membrana e le dimensioni dei pori permettono un diverso effetto di lenta cessione

Prodotti rivestiti Multicote® Tecnology [Haifa, 2014]

Uree condensate

1. UREA FORM O UREA FORMALDEIDE – è il prodotto di condensazione tra l’urea e la

formaldeide – la disponibilità del concime è dipendente dal

grado di condensazione, quantificabile dall’indice di attività

1. CROTONILIDENDIUREA (CDU)

– è il prodotto di condensazione tra l’urea e l’aldeide crotonica

– la mineralizzazione della CDU è più veloce e completa dell’urea form

3. ISOBUTILENDIUREA (IBDU)

– è il prodotto di condensazione tra l’urea e l’aldeide isobutirrica

– la decomposizione avviene esclusivamente per via idrolitica, non è perciò influenzata dall’attività batterica

Uree condensate

Produzione «A»

Produzione «S»

t ha-1 t ha-1

Testimone 5.81 f 6.43 h Urea e urea e urea 84.28.28 7.80 a 8.02 abc Urea e urea e urea (S) 84.28.28 7.94 a 8.19 a Urea 140 6.85 cd 6.99 fg Calciocianamide 140 7.80 a 8.07 ab ENTEC 46 140 8.07 a 7.94 abcd ENTEC 21 140 7.98 a 7.84 abcd Urea+Agrotain 140 7.17 bc 6.77 gh (ENTEC46)+(Urea+Agrotain) 140 7.84 a 7.65 bcd Urea e Urea+Agrotain e Urea+Agrotain 84.28.28 7.72 ab 8.21 a Sazolene SC 140 6.81 cd 7.02 efg Sazolene 43 G 140 6.64 cd 6.81 gh IBDU 140 6.48 de 7.45 def CDU 140 5.97 ef 6.94 fgh Sazolene 43 G e urea 98.0.52 7.76 ab 7.53 cde Sazolene 43 G e urea e urea 84.28.28 7.74 ab 7.98 abc Sazolene 39 G 140 5.92 ef 6.43 h Replic. ** ** Prod ** ** LSD 5.92 5.19

[Romani et al., 2003]

Concimi Organici

• Sono concimi contenenti composti organici del carbonio di origine biologica

• A seconda della matrice organica si ha una diversa velocità di cessione dell’azoto organico (vedi tabella)

• La mineralizzazione è un processo microbiologico

Concimi Organici

Tipo di concime N organico min. (%)

C organico min. (%), valori di umificazione e altri elementi fertilizzanti

Velocità di mineralizzazione dell'N organico

Note

Pennone 10 non previsti lenta Cornunghia torrefatta 9 non previsti molto lenta Cornunghia naturale 9 non previsti molto lenta Pelli e crini (Pellicino/i) 5 non previsti lenta

Pellicino integrato 4 20% C org. Rapporto C/N<8 Cr (VI)< 0,5 mg/kg

Cuoiattoli 5 non previsti lenta Cuoio torrefatto 8 non previsti lenta Crisalidi 5 non previsti rapida Sangue secco 9 non previsti molto rapida Farina di carne (Carniccio) 4 non previsti rapida Pannelli 3 non previsti lenta

Borlanda essiccata 3 6% K2O 20% C org.

molto rapida

Borlanda vitivinicola essiccata 2 20% C org.

Cascami di lana 8 non previsti lenta Miscela di concimi organici azotati 5 non previsti

Epitelio animale idrolizzato 4 15% C org.

Rapporto C/N<6 lenta

Letame essiccato 3% N tot

(di cui 2% N org.)

20% C org. Rapporto C/N<15 HR≥10% DH≥25%

da molto lenta a lenta

Cu<750 mg kg-1 Zn<1500 mg kg-1

[metodo DTPA]

Cuoio e pelli idrolizzati 10 Rapporto C/N≤4 da molto lenta a lenta

Cr<1800 mg kg-1

[metodo DTPA]

Concime organico azotato di origine vegetale e animale

5% N tot (di cui 4,5%

N org.)

25% C org. HR 25%

Estratto di alghe in forma solida 1

19% K2O 20% C org. 0,1% Betaine 4% Manniolo

Na2O<6% B<150 mg/kg

Gelatina idrolizzata per uso agricolo 10 30% C org.

pH in acqua<6

Concimi organici azotati solidi attualmente previsti al d.lgs. 75/10 con alcune indicazioni sulla velocità di

mineralizzazione dell'azoto organico

Concimi Organici

Tipo di concime N organico min. (%) C organico min. (%), valori di umificazione e altri elementi fertilizzanti

Borlanda fluida 1.5 10 % C org. 4% K2O

Borlanda vitivinicola fluida 1 10 % C org.

Borlanda agroalimentare fluida di frutta e cereali 1 10 % C org.

Carniccio fluido in sospensione 3 10 % C org.

Sangue fluido 4% N tot. (di cui 3,7% N org.) 14 % C org.

Epitelio animale idrolizzato fluido 8% N tot. (di cui 90% N org.)

20 % C org. pH 4,5-6,5

Estratto fluido di lievito contenente alghe brune 1 10 % C org.

Sostanza Organica>30% Miscela di concimi organici azotati fluida 5 non previsti

Concimi organici azotati fluidi attualmente previsti dal d.lgs. 75/10

Concimi Organici

Tipo di concime N + P2O5 min. (%) C organico min. (%), valori di umificazione e altri elementi fertilizzanti

Note

Guano 6 3% N 3% P2O5

Farina di pesce 8 5% N 3% P2O5

Farina d'ossa 20 2% N 18% P2O5

Farina d'ossa degelatinate 20 1% N 15% P2O5

Ruffetto d'ossa 15 3% N 12% P2O5

Concime d'ossa 13 2% N 11% P2O5

Pollina essiccata 5 2% N 2% P2O5

Miscela di concimi organici NP 6 3% N 3% P2O5

Residui di macellazione idrolizzati 5

3% N 2% P2O5 22% Corg. Rapporto C/N < 12

Letame suino essiccato 5

2,5% N 2% P2O5 30% Corg. Rapporto C/N < 12 HR≥10% DH≥25%

Cu<750mg kg-1 Zn<1500mg kg-1 [metodo DTPA]

Concime organico NP di origine animale e vegetale 6

3% N tot. (di cui 2,5% N org.) 2% P2O5 25% Corg. Rapporto C/N < 15 HR≥25%

Biomasse da miceli 6.5

5% N org. 1% P2O5 30% Corg. Rapporto C/N: 6-8

Concimi organici NP attualmente previsti dal d.lgs. 75/10

Concimi Organo-Minerali

• Sono prodotti a base di concimi organici addizionati di uno o più concimi minerali

• Sono utilizzate le matrici organiche dei concimi organici più la torba

• Esistono grosse differenze di comportamento a seconda che i prodotti siano ottenuti per semplice miscelazione o per reazione della componente organica con quella minerale

Concimi Organo-Minerali

Tipo di concime N organico + minerale min. (%) C organico min. (%), valori di umificazione e altri elementi fertilizzanti

Concime organo-minerale azotato 12 12% N (almeno 1% N org.)

7,5% Corg. Concime organo-minerale azotato in sospensione 8 8% N (almeno 0,3% N org.)

3% Corg.

Concime organo-minerale NP 12 % N + P2O5 3% N (almeno 1% N org.) 5% P2O5 7,5% Corg.

Concime organo-minerale NP in sospensione 10 % N + P2O5

3% N (almeno 0,3% N org.) 5% P2O5 3% Corg.

Concime organo-minerale NK 12 % N + K2O 3% N (almeno 1% N org.) 5% K2O 7,5% Corg.

Concime organo-minerale NK in sospensione 10 % N + K2O

3% N (almeno 0,3% N org.) 5% K2O 3% Corg.

Concime organo-minerale NPK 15 % N + P2O5 + K2O

3% N (almeno 1% N org.) 5% P2O5 5% K2O 7,5% Corg.

Concime organo-minerale NPK in sospensione 12 % N + P2O5 + K2O

2% N (almeno 0,3% N org.) 4% P2O5 4% K2O 3% Corg.

Concimi organo-minerali attualmente previsti dal d.lgs. 75/10

• Blocco randomizzato con 4 rip e parcelle da 40m2

• Tradizionale semina in acqua con 3 asciutte • Varietà: Thaibonnet • Piano di concimazione:

– concimi speciali 80-20-20 – urea 60-30-30

• Somministrazione del concime di pre-semina circa 15 giorni prima della sommersione

Valutazione di concimi speciali in pre-semina

[Romani et al., 2008]