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6 La cooperazione del futuro Il movimento cooperativo va a congresso. Le sfide e gli orizzonti con cui si misura Legacoop nell'intervista al suo presidente nazionale, Mauro Lusetti Cresce sempre più il numero di anziani attivi nella società e in forma fisicamente. Ecco i consigli utili per invecchiare bene il mensile dei soci coop consumatori coop estense edizione ferrara dicembre N° 8 2014 il mensile dei soci coop consumatori Vecchio a chi? Buon 2015

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6 La cooperazione del futuroIl movimento cooperativo va a congresso. Le sfi dee gli orizzonti con cui si misura Legacoop nell'intervista al suo presidente nazionale, Mauro Lusetti

Cresce sempre più il numero di anziani attivi nella società e in forma fi sicamente. Ecco i consigli utili per invecchiare bene

il mensile dei soci coopconsumatori

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N° 8

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il mensile dei soci coopconsumatori

Vecchio a chi?

Buon 2015

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PERIODO TIPO NEGOZIO LE INIZIATIVE PIÙ GRADITE SCONTO NUMERO SOCI

TOTALE GENNAIO - SETTEMBRE 8.886.925

SETTEMBRE TUTTI SC.SOCI 15% ARTICOLI CANCELLERIA 2014 211.168 74.016

SETTEMBRE TUTTI SCARPA SPORT TRAINING FILA 33.130 2.863

SETTEMBRE TUTTI SMARTPHONE SAMSUNG GALAXI 89.353 1.133

OTTOBRE TUTTI ASSE DA STIRO E STENDIBIANCHERIA 20.856 1.429

OTTOBRE TUTTI COMPLETO LETTO ZUCCHI CALEFFI 42.462 1.495

OTTOBRE TUTTI CONFEZIONE CALZE E COLLANT 29.010 6.955

OTTOBRE SUPER FERRO CALDAIA 13.915 523

OTTOBRE TUTTI GIACCONE GIAN MARCO VENTURI 20.140 977

OTTOBRE TUTTI GIUBBOTTO UOMO DONNA 50.235 1.975

OTTOBRE TUTTI MACCHINA DA CUCIRE PIU' TAGLIA E CUCI 82.614 1.054

OTTOBRE TUTTI MAGLIA UOMO 21.190 1.657

OTTOBRE TUTTI PACCHETTO AUTO 20.536 657

OTTOBRE TUTTI PACCHETTO GIARDINAGGIO 15.373 540

OTTOBRE IPER PACCHETTO LAVAGGIO 19.092 180

OTTOBRE TUTTI PACCHETTO PIANTE 33.660 5.187

OTTOBRE TUTTI PACCHETTO PIGIAMA E VESTAGLIA 40.489 3.368

OTTOBRE TUTTI PARMIGIANO REGGIANO DOP EMILIA 665.057 42.687

OTTOBRE IPER PNEUMATICI 21.135 325

OTTOBRE TUTTI UVA ITALIA 2,5 KG 67.412 29.343

OTTOBRE TUTTI VINO LIBERA TERRA NEGROAMARO 7.524 1.708

NOVEMBRE TUTTI SALMONE AFFUMICATO 68.510 7.834

NOVEMBRE TUTTI FUNGHI PORCINI INTERI BOSCO REALE 32.454 3.654

NOVEMBRE TUTTI TRANCIO DI SALMONE 69.043 13.464

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IPER TOT. GENNAIO/ NOVEMBRE - SC. SCEGLI TU 20% 3.441.065

IL RISPARMIO DEI SOCI IN EMILIA DALL'INIZIO DELL'ANNO È STATO DI EURO 14.131.051

Le iniziative riservate ai soci di Coop Estense nel 2014

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s o m m a r i o Coop Estense numero verde 800 85 00 00

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Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 [email protected]

Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10

Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Marisa Pecere, Silvia Sacchetti, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Lorenza Corazzari Stampa Coptip (Modena)

Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.Consegnato alle poste a partire dal 04/12/2014. Il numero di novembre è stato stampato in 1.684.277 copie

Associato USPI, Unione stampa periodica italianaQuesto prodotto è stampato su carta certificata Fsc come pure tutta la catena di lavorazione

Expo 2015, Coop protagonistaSi avvicina il grande appuntamento milanese che avrà come temaquello del cibo per nutrire il pianeta. E nel supermercato del futuro...

La cooperazione del futuroIl presidente nazionale Mauro Lusetti illustra i temi al centro del congresso di Legacoop, dal 16 al 18 dicembre a Roma

10 Per una scuola che aiuti la crescitaI progetti e i percorsi per i giovani che Coop Estense sta costruendo sul territorio . Ecco cosa succederà nel 2015

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in primo pianoin primo piano

4 Il movimento è chiamato a una svolta di Mario Zucchelli

8 In tanti alle assemblee di preventivo di Marco Ungaro

18 Vecchio sarà lei! di Silvia fabbri

27 Volersi bene con i profilattici Coop di Dario Guidi

40 Corsi sul riuso e la fotografia digitale di Giulia Marchesini

44 In volo sul pianeta giocattolo di Claudio Strano

46 Lo smartphone si prenota il Natale di Claudio Strano

48 Territori Coop

IN PRIMO PIANO CONSUMARE INFORMATI

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"Stagione congressuale:il sistema cooperativo è chiamato a una svolta"

La cooperazione italiana vive oggi un momento estremamente difficile e complesso. La crisi del Pa-

ese ha coinvolto tutti i settori della nostra economia, e in essi anche le imprese cooperative. Spesso queste hanno saputo resistere meglio e più a lungo, ma le difficoltà hanno as-sunto oggi un livello tale da rendere

Il movimento cooperativo si appresta a vivere, attraverso il congresso di Legacoop, una importante occasione di approfondimento e discussione per riflettere sulle crisi e sui successi delle sue affiliate. Per le coop di consumo, siamo a un bivio tra una prospettiva di contrazione e una di rilancio e ripresa della crescita, ma alla base devono esserci visioni comuni e strategie di ampio respiro che vadano oltre la difesa della convenienza

sione per riflettere sulle crisi e sui successi e per ricavare politiche, processi, progetti utili all’intero si-stema cooperativo.

Le coop di consumoPer la cooperazione di consuma-tori, nel futuro possiamo intrave-dere due prospettive opposte: una negativa, di ridimensionamento e contrazione, e una positiva di cre-scita e rilancio. Condizione di ba-se, che vale per tutti, è la ripresa dell’economia del Paese, senza la quale stentati sarebbero, e saranno, tutti gli sforzi profusi per dare nuo-va prospettiva alle nostre imprese. Non è però condizione sufficiente, poiché dovrà essere necessaria-mente accompagnata da altri fatto-ri di crescita. Alle cooperative di consumatori spetta l’impegno di trovare una de-finizione strategica di prospettive capaci di riaffermarne ruolo e uti-lità sociale per il Paese. La conve-

Mario Zucchellipresidente di Coop Estense

la situazione insostenibile per tanti operatori. La crisi delle cooperative edili ne è il più lampante esempio: uno tra i settori più forti del mon-do cooperativo, formato in decine e decine di anni di storia, ha visto recentemente pesanti crisi azien-dali e la riduzione o la scomparsa di numerose imprese.A fronte delle difficoltà, come sem-pre succede nei momenti di grande cambiamento, vi sono invece setto-ri e imprese in sviluppo. È il caso delle cooperative sociali, che nei servizi hanno saputo rap-presentare una forte e valida rispo-sta al calo della protezione sociale assicurata dal sistema sanitario na-zionale, affermando così un nuovo modello di efficienza per il Paese, anche se in forme diverse da quelle tradizionali.Il movimento cooperativo si appre-sta a vivere, attraverso il congresso di Legacoop, una importante occa-sione di approfondimento e discus-

4 il punto di

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nienza, e con essa tutti i fattori di efficienza necessari (costi, proces-si, ecc.), devono essere il motivo conduttore delle scelte. Ancora una volta la sola conve-nienza non sarà però sufficiente. Sono nati e nasceranno operatori in grado di esprimere – perché spe-cializzati o perché insediati in ter-ritori particolarmente performanti – prestazioni pari, e a volte anche migliori dal punto di vista del puro prezzo, della proposta della coope-rativa. Sarà indispensabile quindi aggiungere a quelle condizioni di contesto e convenienza anche una forte caratterizzazione di offerta, in grado di definire con nuova for-za la nostra distintività. Su questi terreni è aperta la sfida dentro la cooperazione e dentro il settore del consumo.

Pensare comuneCoop Italia sta discutendo scel-te che determineranno il futuro delle nostre insegne, scelte nelle quali si sono colti importanti fat-tori di cambiamento da vivere, anche se sono ancora molti i temi e gli elementi decisivi aperti a cui sarà urgente dare risposta in tem-pi rapidi. Lo sforzo di tutti dovrà essere quello di ricercare insieme quel pensare comune, quel crede-re comune, quell’operare comune, che costituiscono i soli elementi in grado di garantire il successo al nostro sistema di imprese. Se la cooperazione di consumatori sa-prà trovare risposte, potrà ancora rappresentare quel pilastro fonda-mentale del mondo cooperativo che è stata per tanti decenni. L’auspicio è che il Congresso Nazionale della Legacoop possa aiutare a costruire una nuova prospettiva di sviluppo per Coop, e ricevere in cambio un

contributo alla ripresa e alla cresci-ta del movimento.Di grande significato in questo congresso, accanto al contributo che ogni settore e ogni territorio sapranno dare, è il superamento delle vecchie compartimentazio-

ni cooperative (Legacoop, Agci, Confcoperative), espressione di una ideologia ormai superata e non più attuale, e in grado finalmente di dare presenza e ruolo a un attore decisivo per il Paese: la Coopera-zione. l

Accordo Coop-LeclercNuova alleanza internazionale per Coop che entra nella centrale cooperativa europea di Coopernic, unendosi al gruppo francese E. Leclerc e al gruppo belga Delhaize. “Si tratta di un accordo strategico paritario e di natura cooperativa che si focalizza sui temi dell’innovazione commerciale a vantaggio dei consumatori dei rispettivi Paesi – spiega il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni – Per Coop si chiude così una fase iniziata nel 2005 che metteva al centro le alleanze nazionali e si apre una nuova fase di respiro internazionale, maggiormente adatta a sostenere le imprese cooperative in mercati di alta e globale competizione”.Gli effetti dell’accordo tra Coop, E.Leclerc e Delhaize decorrono da gennaio 2015. I tre gruppi hanno deciso di mettere in comune le proprie competenze su tre aree principali che sono l’ottimizzazione delle condizioni commerciali con i fornitori internazionali; il miglioramento delle performance nella produzione delle Marche del Distributore; la ricerca di sinergie per migliorare l’offerta di prodotti ai consumatori.Quest’accordo internazionale coincide con la chiusura di ogni attività di Centrale Italiana, la centrale d’acquisto che vedeva Coop operare insieme a Despar e Sigma.

VIA A UNA NUOVA ALLEANZA INTERNAZIONALE

5DICEMBRE 2014

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IN PRIMO PIANO DICEMBRE 20146

LA COOPERAZIONE DEL FUTURO

Legacoop, associazione che rappresenta oltre 15 mila im-prese, con quasi 9 milioni di soci e un fatturato comples-

sivo di 77,9 miliardi di euro, va a con-gresso. In queste settimane, a livello provinciale e poi regionale si sono te-nute decine di assemblee che culmine-ranno nell’incontro nazionale dal 16 al 18 dicembre a Roma. Dei contenuti che saranno al centro di questo percorso abbiamo parlato con il presidente na-zionale di Legacoop, Mauro Lusetti.

Il presidente nazionale Mauro Lusetti illustra i temi che saranno al centro del congresso di Legacoop: "Dobbiamo avere l'ambizione di guardare lontano per aiutare il paese ad uscire da questa fase di difficoltà. Decisivo è il percorso per arrivare all'unificazione con Confcooperative e Agci. E puntare sui giovani" . Il congresso regionale, intanto, sancisce la nascita di una Legacoop Estense

E quali sono?Sono quelle dell’unificazione con le altre centrali cooperative nell’Alle-anza Cooperative Italiane, dell’in-tergenerazionalità e della legalità. Questa prospettiva che nel manifesto del nostro 39° congresso abbiamo chiamato “Codice cooperativo – Fare l’impresa del nuovo millennio” sarà il perno attorno al quale dovrà svi-lupparsi il confronto. Si tratta di un progetto ambizioso: avviare un nuo-vo ciclo espansivo della cooperazione come contributo alla ripresa del Pae-se. Ciò richiede di fare apertamente i conti con i nostri limiti e le nostre potenzialità e di andare oltre, senza velleitarismi, all’esperienza storica della cooperazione, che da strumen-to difensivo dei ceti sociali marginali evolve in un soggetto capace di orga-nizzare e promuovere un tessuto im-prenditoriale e sociale proiettato nel futuro. Per farlo possiamo contare sui nostri punti di forza: i valori, la dedi-zione e le competenze professionali dei soci; la dimensione internaziona-le della cooperazione; il percorso di unità nel progetto dell’Alleanza delle cooperative italiane. Sono sicuro che sarà un congresso in grado di discu-tere su tutti i grandi temi che abbia-

Mauro Lusettipresidente nazionale di Legacoop

Che congresso sarà?Sarà un congresso vero, aperto, creativo. Un congresso che guarda lontano, al 2020. Abbiamo preso la data che la UE ha indicato come orizzonte per il proprio piano di sviluppo e ci siamo messi sulla stessa lunghezza d’onda: Coopera-zione 2020. Questa la suggestione e l’obiettivo di Legacoop per dare il nostro con-tributo del tutto originale al Paese grazie ad una economia pulita, so-stenibile, solidale. Le innegabili e ormai riconosciute difficoltà del cosiddetto sviluppo turbo-capitali-stico, dimostrano (se ci fossero an-cora dei dubbi) che c’è bisogno di un diverso modello di sviluppo. Senza temere di essere autorefe-renziali, possiamo dire che c’è bi-sogno di più cooperazione. E noi, anche con il nostro congres-so, vogliamo mettere a disposizio-ne questo straordinario strumento che è la cooperazione. Senza sconti per nessuno, perché dobbiamo guardare a noi stessi con grande trasparenza per capire i limiti e l’attuale momento di difficoltà e, nello stesso tempo, dobbiamo lan-ciare le nostre parole d’ordine.

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Dal congresso regionale esce rafforzato il Progetto unitario "Un Progetto unitario e concretamente praticabile che tiene insieme la dimensione valoriale, quella del nostro patrimonio storico e ideale, con i progetti di sviluppo delle tante cooperative che arricchiscono il nostro territorio. Il progetto dell’ACI (Alleanza Cooperative Italiane) rappresenta per noi il progetto di riorganizzazione fondamentale e da realizzare senza se e senza ma". Non poteva essere più chiaro Giovanni Monti, presidente regionale di Legacoop Emilia-Romagna, in uno dei passaggi salienti della sua relazione all'11° Congresso regionale, il 26 novembre alla sala Unipol Auditorium di Bologna, hashtag "dnacooperativo. Crescere insieme al territorio". Sono 1.150 le coop aderenti alla lega, dal 2008 al 2013 ne sono nate 291 e il valore della produzione è cresciuto da 25 a 26 miliardi di euro. Monti ha definito il Progetto cooperativo "la proposta centrale del nostro congresso. Proponiamo ad Agci e a Confcooperative regionali di predisporre tavoli di analisi e proposte per corrispondere, secondo linee definite al livello nazionale, una nuova organizzazione dei cooperatori emiliano-romagnoli. Lavoreremo per una ipotesi di organizzazione con forte presidio territoriale, a dimensione regionale". Il congresso ha raccolto e rilanciato l’insieme delle proposte emerse nel corso delle assise territoriali. Siamo arrivati a una fase cruciale per il movimento cooperativo, che si è dato l’obiettivo di dare vita entro i prossimi anni a un’unica associazione di rappresentanza.

QUI FERRARA. "Rinnovare senza sfasciare": è stato questo il senso del percorso inaugurato il 7 novembre al Teatro Venere di Ravalle, dove si è tenuto il 24° congresso provinciale di Legacoop Ferrara. Un messaggio che il presidente Andrea Benini, riconfermato all'unanimità alla guida dell'associazione in una delle assemblee più vivaci e frequentate della sua storia recente, ha lanciato davanti a quasi 150 delegati delle aziende cooperative estensi, che hanno votato tra le altre proposte quella dell'attesa integrazione con Legacoop Modena. Titolo del congresso: "I geni di ieri per l'impresa di domani". All'ordine del giorno c'era, infatti, la necessità di rinnovare il mondo delle cooperative ma senza perdere di vista quei capisaldi che per oltre un secolo hanno giocato un ruolo chiave nella rinascita del territorio ferrarese: la funzione sociale della cooperativa e la sua capacità di creare occupazione reinvestendo costantemente gli utili nello sviluppo d'impresa. Un concetto su cui si sono soffermati gran parte dei relatori invitati al microfono: oltre agli imprenditori associati – quasi una trentina quelli saliti sul palco – e al presidente Benini, anche il

presidente di Confcooperative Ferrara Roberto Crosara, il referente di Agci Ferrara-Ravenna Giuliano Grandi, il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti e il suo omologo per l’Emilia-Romagna Giovanni Monti. "Le cooperative non delocalizzano - ha affermato il presidente Legacoop in uno dei passaggi più apprezzati – investono nelle comunità in cui operano, redistribuiscono una quota consistente della ricchezza prodotta, hanno dimensioni mediamente più grandi delle altre imprese": caratteristiche sempre meno scontate in un periodo in cui il legame delle società con i luoghi di origine è ormai un lontano ricordo.

LA COOPERAZIONE DEL FUTURO

mo davanti: dall’analisi della crisi, ai nostri valori, dall’identità all’assolu-ta parità di genere, alle prospettive dell’economia collaborativa, alla va-lorizzazione del territorio, al mercato concorrenziale e aperto, alla questio-ne meridionale.

Rispetto al percorso di costitu-zione dell’Alleanza delle coopera-tive italiane, assieme a Confcoo-perative ed Agci, quali sono le sfide e le difficoltà da affrontare?Dar vita ad una associazione unitaria con Confcooperative e AGCI richiede un pensiero libero da visioni del pas-sato. Insieme dobbiamo costruire un nuovo modello associativo frutto di un'esperienza comune e adeguato alle sfide future. In questa prospettiva va ripensata la funzione di corpo sociale intermedio e di associazione di rap-presentanza. La rappresentatività dei soggetti in campo non è più legittima-ta attraverso la presenza ai tavoli isti-tuzionali. Sarà la nostra capacità di servizio alle associate, di costruire al-leanze, di unità, di autonomia, di vi-sione, a legittimare la nostra esisten-za. Resistere o cambiare è la scelta che dobbiamo compiere e la scommessa di costruire l’Alleanza delle cooperative italiane indica la strada dell’unità, dell’autonomia e dell’innovazione co-me condizione per realizzarla. I temi a congresso sono tanti, sicuramente dovremo parlare e agire anche sul te-ma dell’economia pulita e della legali-tà. In tali comparti, dove evidenti so-no i fenomeni di infiltrazione e di degrado comportamentale, politiche di salvaguardia sono altrettanto im-portanti di quelle di liberalizzazione. Siamo sicuri che in un mercato pulito e plurale abbiamo più possibilità di crescere e di svilupparci, creando oc-casioni per l’autoimprenditorialità che costituisce oggi una delle porte principali per i giovani che vogliono avere accesso al mondo del lavoro. l

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In tanti alle assemblee di preventivo

Trentacinque assemblee, con un andamento cre-scente della partecipazio-ne dei soci (sopra le 6.000

presenze, contro le 5.900 del 2013), a conferma del trend positivo degli ul-timi anni.Era il secondo anno che le assemblee di preventivo di Coop Estense si te-nevano anticipatamente, in autunno, invece che a febbraio. Questo per da-re modo ai soci di contribuire in mo-do più rilevante alla definizione del-le linee di azione per l’anno nuovo. Ebbene, le risposte, in termini di partecipazione e di interventi, ci so-no state, pari alle attese. Quelle svol-tesi dal 3 al 14 novembre saranno archiviate come le assemblee della buona partecipazione e della buona scuola, perché questo è stato il tema dominante tra le iniziative sociali accanto alle linee di preventivo eco-nomico di Coop Estense.Ma scendiamo più nei dettagli, co-minciando la nostra analisi dai di-stretti sociali. Molto bene sono an-dati quelli di Puglia sud e Puglia centro. Per la Puglia, complessiva-mente 3.234 presenze. Bene anche Modena est e Modena sud, mentre a Ferrara le presenze tengono meglio in città rispetto al Distretto Est. In termini assoluti, modenese e ferra-rese si attestano sui livelli di parte-cipazione dello scorso anno, con

di M a rco Ung a ro

circa 2.800 presenze.Analizzando, invece, gli interventi per categorie, notiamo una diminu-zione di critiche, lamentele e rivendi-cazioni, a favore di apprezzamenti e richieste di informazioni. Anche que-sta una tendenza in atto da qualche tempo. Circa 200 persone sono inter-venute con domande sollevando temi e questioni di interesse comune nel corso delle assemblee. Assemblee che, lo ricordiamo, tradi-zionalmente ospitano le associazioni partner di Coop Estense nelle varie iniziative sociali. Una cinquantina, quest'anno, gli ospiti del mondo del volontariato e della scuola che hanno portato la loro testimonianza sulle at-tività svolte in collaborazione con Co-op Estense, con grande rilievo dato

Si conferma alta la partecipazione, oltre 6.000 presenze, alle assemblee di preventivo di Coop Estense che per il secondo anno si sono tenute in autunno. Tra invitati esterni e testimonianze dei soci, il mondo della scuola e i progetti della cooperativa per sostenerlo e migliorarlo l'hanno fatta, quest'anno, da padrona. Ecco in sintesi com'è andata

proprio alla scuola e ai progetti sul territorio.Una scuola 2.0. Nelle assemblee 2014 di Modena e Ferrara hanno parteci-pato dirigenti scolastici, insegnanti e studenti che hanno spiegato ai soci in che cosa consiste una classe 2.0 e cosa hanno ricevuto con il contributo di Coop Estense per le scuole terremota-te: ovvero tablet, pc, lavagne tecnolo-giche, ecc. che i bambini nativi digita-li hanno bisogno di imparare ad usare nel modo corretto, stimolati nell’ap-prendimento attraverso strumenti per loro più accattivanti. I ragazzi si muovono così in un mondo on line che è il loro futuro. Le associazioni di vo-lontariato, oltre alla testimonianza dell’attività storica dei Brutti ma buo-ni, hanno parlato inoltre dell’espe-

IN PRIMO PIANO DICEMBRE 2014

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rienza di “Una mano per la scuola” che ha permesso di raccogliere mate-riale scolastico per le famiglie con bambini in difficoltà, iniziativa alla quale hanno partecipato anche i soci volontari della cooperativa. Le testimonianze. Aprendo ancora di più il ventaglio degli interventi e delle testimonianze, troviamo molti soci che ringraziano Coop per aver confermato anche quest’anno il soste-gno alle scuole, alle famiglie e alle as-sociazioni che seguono bambini in difficoltà. Molte le testimonianze di ragazzi che hanno fatto da docenti ai corsi di Tuttinrete e di soci che hanno partecipato ai corsi organizzati dalla cooperativa. Molto sentito è anche il tema della legalità. A Brindisi Ales-sandro Leo, presidente della coopera-tiva "Terre di Puglia - Libera Terra" di Mesagne, ha parlato della sua coope-rativa e dei progetti con Coop Esten-se: dall'importanza del riutilizzo so-ciale e produttivo di terreni confiscati alla criminalità – circa cento ettari di terra tra Mesagne, San Pietro Verno-tico, Torchiarolo destinati ad aumen-tare di molto nel breve periodo – a quella di valorizzare i fornitori locali e il cibo vero, come fa Coop. Il cibo vero – spiega Di Leo – è quello che tutela i diritti dei lavoratori e permette un’e-conomia “pulita”.Locale è bello. Su questo tema, che è interconnesso con quello della valo-

rizzazione dei territori e vicino alla filosofia del chilometro zero, conti-nua lo sforzo di Coop Estense per inserire nuovi fornitori locali nel mercato della grande distribuzio-ne. Si tratta di prodotti di eccellen-za, dalle carni, ai vini, ai latticini, all’ortofrutta, ma anche prodotti di gastronomia, pane, pasticceria e confetture oltre a prodotti tipici lo-cali. L’attenzione con questa azione è rivolta alla qualità e alla conve-nienza per il consumatore ma an-

Una carrellata sulle assemblee di preventivo di Coop Estense: sopra quelle di Carpi e Copparo, nell'altra pagina Bari e Andria

Coop Estense sta lavorando molto sul versante della convenienza per adempiere alla propria missione statutaria, quella di offrire la migliore qualità al miglior prezzo, declinandola al presente. Cosa succederà nel 2015? si chiedono soci e consumatori. Per l’anno prossimo si confermano iniziative che rafforzano la politica della conve-nienza "tutti i giorni", senza nessun passo indietro sulla qualità. Meccanismi che permettono al consumatore di scegliere cosa scontare, secondo le iniziative “Scegli tu”, sia per quanto riguarda i prodotti alimentari che non alimentari. Queste in sintesi le linee guida su cui si sta muovendo la cooperativa:1) Innovare il modo di fare impresa nella grande distribuzione organizzata 2) Continuare a garantire la convenienza ma sempre associata a sicurezza e qualità 3) Spostare valore dalle promozioni allo scaffale 4) Introdurre progressivamente modalità promozionali che lascino al consumatore la possibilità di scegliere, senza imposizioni 5) Rispondere a bisogni sempre più diversificati, costruendo una convenienza "su misura"6) Valorizzare e sostenere le produzioni locali e l’economia del territorio

LINEE GUIDA PER IL 2015A CIASCUNO LA SUA CONVENIENZA

che al benessere della comunità. Le nuove politiche commerciali sono fortemente orientate a stimolare ulteriori adesioni sociali e a raffor-zare la convenienza distintiva. Il 2015 sarà, infine, l’anno dei rin-novi dei Comitati Direttivi: a mar-zo la base sociale – che è arrivata nel frattempo ad oltre 706 mila soci (di cui il 59% a Modena e Ferrara e il 41% in Puglia e a Matera) – sarà chiamata alle consultazioni per in-dividuare i suoi rappresentanti. ●

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Per una SCUOLA che favorisca la crescita

giovani e il territorio: la valorizza-zione dei prodotti e delle produzio-ni locali; la sostenibilità ambientale e la lotta allo spreco; diritti e doveri di cittadinanza e legalità.Dietro a questa scelta c’è un’idea di scuola come principale motore di crescita del Paese, che deve quindi essere in grado di garantire un’of-ferta educativa e formativa ade-guata e coerente con lo sviluppo e

Studenti delle superiori "guide" del cibo di qualità Quattordici finora gli istituti che hanno aderito tra Emilia, Puglia e Matera L'obiettivo: valorizzare i prodotti locali del nostro territorio

I percorsi dedicati alla valorizzazione dei prodotti locali coinvolgono numerosi istituti agrari e alberghieri del ter-ritorio. Ad oggi sono già 14 le scuole che hanno aderito al progetto anche per questo nuovo anno scolastico. Un progetto che pensa ai giovani studenti come “guide” at-tente e professionali, capaci di costruire e progettare iti-nerari dedicati alla scoperta del cibo, delle eccellenze lo-cali, delle tipicità e dei prodotti di nicchia che racchiudono il vissuto e la storia di una comunità. Queste guide creeranno itinerari virtuali, su un sito web dedicato, preparandosi però anche ad accompagnare il pubblico attraverso le storie di prodotti e produzioni, di persone e personaggi: percorsi di vita, tra terre e luoghi,

Già da alcuni anni Coop Estense propone ai soci la possibilità di sostene-re progetti per le scuole,

destinando a “La scuola siamo noi" i punti raccolti facendo la spesa. In questo progetto, in realtà, rien-trano diversi percorsi dedicati alle scuole, con l’obiettivo di sviluppare interventi significativi nelle princi-pali aree di interesse e priorità per i

comunità e tradizioni, storia e innovazione, persone e personaggi, con uno sguardo al valore del prodotto e all’ingegno dell’uomo. Una modalità coinvolgente ed efficace per apprendere e reinventare, per saper leggere e comprendere i processi produttivi, economici e sociali dei quali saranno presto i protagonisti. I risultati dei progetti si trasformeranno così in servizi e attività destinate ad un pubblico di soci e consumatori, in uno scambio virtuoso. Una restituzione, sotto altre for-me, di quei punti destinati a sostenere economicamente i progetti. Un ritorno virtuoso fatto di informazioni, cono-scenza condivisa, incontri e racconti aperti al pubblico.

l’evoluzione di tutti i settori dell’e-conomia e della società. Una scuola luogo di democrazia e diritti e strumento fondamentale per la promozione sociale. Scuola sulla quale investire e da sostenere, perché leva di progresso, capace di produrre ricadute positive sull’inte-ra comunità territoriale e sul tessu-to economico e sociale. D’altra parte la cooperativa, in mo-

Progetti e percorsi che Coop Estense sta costruendo, in sinergia con le istituzioni e i soggetti economici più sani del territorio, per contribuire concretamente a un'idea di scuola più moderna, sostenibile, giusta e innervata con il mondo del lavoro. Ecco cosa succederà nel 2015

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obiettivo quello di affermare il pro-tagonismo giovanile, la responsabi-lità individuale e il volontariato, per sollecitare i giovani a riappropriarsi dei diritti di cittadinanza, respon-sabilità e partecipazione. Un minimo comun denominatore è l’idea di investire sul futuro, dare ai giovani opportunità volte a favo-rire il loro inserimento nel mondo del lavoro, pensare alla scuola co-

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me elemento centrale delle nostre comunità, sostenendo insegnanti e istituzioni scolastiche nello sforzo di trasferire ai ragazzi conoscenze ed esperienze capaci di promuovere cittadini attivi, costruttivi, forni-ti di senso critico, più consapevoli e pronti ad un impegno civile e ad una partecipazione democratica di cui sentiamo oggi la necessità e l’ur-genza. l

do trasversale, in tutte le politiche e le principali azioni di responsabilità sociale ha messo al centro il mondo della scuola. Rispetto alle diverse dimensioni dell’attività caratteristi-ca, da quella commerciale a quella di servizio a quella sociale, si preve-dono spazi, ruoli e opportunità per i giovani, con percorsi e progetti pensati, “con, insieme, alla scuola”. Tutti questi percorsi hanno come

Una serie di “storie” realizzate e raccontate dagli stu-denti degli istituti superiori dei territori di Modena, Fer-rara, Puglia e Basilicata (prevalentemente alberghieri, agrari, ma anche tecnici e commerciali). Le risorse desti-nate dai soci a questi progetti, con la donazione dei punti, serviranno a realizzare docenze specialistiche, incontri con esperti, acquisto di strumentazioni, predisposizione di materiali divulgativi, organizzazione di eventi sul terri-torio destinati al pubblico.Ecco i principali istituti coinvoltim Istituto Agrario Calvi di Finalem Istituto Tecnico Commerciale Luosi di Mirandolam Ist. Agr. e alb. Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emiliam Ist. Agrario e Alberghiero Vergani Navarra di Ferraram Istituto Alberghiero Remo Brindisi Lido degli Estensim Istituto Alberghiero Ettore Majorana Barim Istituto Alberghiero Molfettam Istituto Agrario Briganti di Materam Istituto Agrario e alberghiero Einaudi Grieco Foggia

m Istituto Agrario Umberto I Andriam Istituto Agrario Alberghiero Presta Columella di Leccem Istituto Agrario Mondelli Massafra Tarantom Istituto Alberghiero Pertini Brindisim Istituto Alberghiero Margherita di Savoia

Nel catalogo punti valido nei supermer-cati emiliani di Coop Estense solidarietà e scuola occupano un posto di rilievo. Il consumatore può decidere di destinare i punti della raccolta “Più vantaggi 2014” accumulati entro il 31 dicembre 2015 (1 punto = 2 centesimi), ai progetti "La scuola siamo noi", "Terre di Puglia Libera Terra" e a un presidio sanitario in Camerun di cui abbiamo parlato nello scorso numero di Consumatori.

CON I PUNTI DEL CATALOGO...

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Passa dai banchi di scuola il rispetto della leggeI progetti su Costituzione, cittadinanza e legalità condivisi con gli insegnanti

Dal riuso dei materiali alla moda "eco-fashion"Sostenibilità ambientale e lotta allo spreco, il mondo del design è ricettivo

Lotta allo spreco e sostenibilità ambientale so-no politiche che Coop Estense persegue da tempo, con numerose azioni concrete e pro-getti importanti e capillari come i Brutti ma

Buoni. I progetti di riuso e riutilizzo nell’ambito de "La scuola siamo noi "mirano ad offrire agli studenti delle superiori esperienze formative collegate al mondo del lavoro, per tradurre in concreto i contenuti educativi e confrontarsi con un’impresa cooperativa che mette a disposizione oltre che risorse, anche persone, profes-sionalità e competenze. Creare relazioni di cooperazione e collaborazione; of-frire occasioni per comprendere che intervenendo nei processi che generano spreco, si può dare nuova vita alle cose, immaginando un nuovo sistema di offerta e produzione. Si sviluppano così percorsi in grado di ge-nerare nuovi oggetti partendo da materiali recuperati. Ci si rivolge in particolare agli istituti professionali, in-

dirizzo moda e design o agli istituti artistici; e nel prossimo anno scolastico i progetti di moda eco-fashion e design ecososte-nibile vedranno anche al-tre partnership importanti del mondo dell’arte e della moda, come il contributo dell’imprenditrice della mo-da e dell’arredamento di Carpi Daniela Dallavalle. l

Gli istituti coinvolti sono:m Istituto Cattaneo Deledda di Modenam Istituto Copernico Carpeggiani di Ferraram Istituto Dosso Dossi di Ferraram Istituto Vallauri di Carpi (Mo)

Nello scorso anno scolasti-co, in collaborazione con Libera Modena, l’Univer-sità di Ferrara, e Terre di

Puglia Libera Terra, Coop Estense ha avviato progetti e percorsi rivolti a numerosi istituti di istruzione secon-daria di II° grado, sul tema “Costitu-zione, cittadinanza e legalità”: incon-tri formativi con i docenti, laboratori con gli studenti, animazioni in classe, testimonianze dirette. Da un ciclo di testimonianze del presidente di Terre

di Puglia negli istituti pugliesi, di Mo-dena e Ferrara, al contest “La legalità non è uno spot” rivolto alle scuole, con video animazioni per sensibilizzare l'opinione pubblica. Anche per il pros-simo anno scolastico continueranno questi progetti, costruiti “su misura” per i singoli istituti, a seconda dei per-corsi e delle aree tematiche che ver-ranno riconosciute di prioritario inte-resse dagli insegnanti, coinvolti con incontri singoli e/o collettivi, per con-dividere l’impostazione dei percorsi da realizzare. Si terranno docenze dedicate agli in-segnanti, con l’analisi dei fabbisogni formativi e didattici di docenti e stu-denti e si andranno a formulare pro-poste specifiche per i ragazzi, fornen-do loro l’opportunità di svolgere attività laboratoriali capaci di decli-nare i temi della Costituzione e della cittadinanza, della responsabilità e della legalità con percorsi sui diritti, i

doveri, le regole, i poteri dello Stato, il concetto di illegalità. Il vissuto quotidiano degli studenti di-venta la base di lavoro per elaborare percorsi di consapevolezza che con-sentano loro un'analisi critica e propo-sitiva delle esperienze di vita quoti-diana, dei fatti di attualità e delle vicende locali (partendo proprio da casi concreti che hanno mostrato in modo chiaro la presenza delle mafie nel tessuto economico e sociale di tut-te le nostre province: le dipendenze, le contraffazioni alimentari, l’integra-zione, mafia economia e territorio, bullismo), ma anche di fare esperienze dirette di partecipazione e volontaria-to. l

Già coinvolti nei nuovi percorsi sono:m Ist. Copernico Carpeggiani di Ferraram Istituto Fermi di Modenam Istituto Cattaneo Deleddam 5 ist. comprensivi prov. di Modena

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Passa dai banchi di scuola il rispetto della leggeI progetti su Costituzione, cittadinanza e legalità condivisi con gli insegnanti

La data da tenere a men-te è il 31 dicembre: entro la fine dell’anno infatti i soci che hanno raccolto

50 frequenze possono utilizzare lo sconto del 15% su una spesa. Per sapere quante frequenze sono state accumulate, basta controllare la vo-ce “giorni di spesa” riportata sullo scontrino. Stessa scadenza, il 31 di-cembre, anche per l’iniziativa "Ri-cariche Coop voce", che premia il socio che ha speso 250 euro tra set-tembre e novembre con uno sconto del 10% su una ricarica Coop voce. Sconto 20% Scegli tu. Torna an-che a dicembre lo sconto del 20% dedicato ai soci su un prodotto non alimentare a scelta dei reparti mul-timedia, elettrodomestici, fai da te e tempo libero, tessile, casa e arre-do. Il socio ha a disposizione due domeniche di dicembre a scelta per usufruire dello sconto, in qualsiasi ipercoop delle province di Modena

Punti, sconti & dolci di Nataleper i soci un fi ne d'anno pirotecnico

e Ferrara. Si può utilizzare un solo sconto per domenica, per un mas-simo di due prodotti scontati nel mese.Raccolta punti 2014 “Più vantaggi punto su punto”. I punti raccolti da marzo a novembre facendo la spesa nei supermercati di Coop Estense, si possono utilizzare fino al 31 dicem-bre 2014. Con i punti accumulati, i soci hanno la possibilità di scegliere tra buoni sconto da 5 o da 10 euro, ricariche Coop Voce, biglietti per i cinema o ingressi a piscine e parchi acquatici, abbonamenti a riviste. Novità di quest’anno, gli oggetti per la casa e la persona – la collezione di tazze “Andrea Fontebasso 1760” e i piccoli elettrodomestici Russel Hobbs – mentre dedicati alla cu-ra della persona ci sono i prodot-ti (phon, regola barba, spazzolino elettrico, piastra per capelli, ecc.) a marchio Philips. Per un tocco di design alla casa gli accessori Selet-ti – fermaporta e contenitori per la raccolta differenziata –, mentre per i più piccoli proposte divertenti e istruttive: dagli album con Peppa

C'è tempo fino al 31 dicembre per utilizzare i punti e gli sconti maturati durante la campagna Più Vantaggi. A dicembre poi torna lo sconto 20% Scegli tu su un prodotto non alimentare e, novità assoluta, un 40% a scelta da applicare su panettoni e pandori

Pig, al biliardino da tavolo e le “Fia-be da toccare” di Panini, agli atlanti e dizionari per i più piccoli di Dami Editore. Ricordiamo infine i progetti di soli-darietà a cui corrispondere una do-nazione (vedi servizio nelle pagine precedenti dedicate alla scuola). Panettoni e pandori col 40%. Solo per i soci di Coop Estense, in tutti i supermercati e ipermercati del-le province di Modena e Ferrara, dal 1° al 31 dicembre c’è lo sconto del 40% sull’intero assortimento di pandori e panettoni tradizionali e farciti, fino al raggiungimento di 100 euro spesi nel mese. Lo scon-to massimo che si può ottenere nel periodo dell’iniziativa è di 40 euro. L’iniziativa nasce dalla volontà di dare convenienza ai soci sui dolci più amati delle feste per tutto il pe-riodo natalizio, senza proporre una rincorsa sui volantini alla promo-zione del momento. In questo modo il socio può scegliere su quale tipo di panettone o pandoro applicare lo sconto, per tutto il mese di dicem-bre. (g. m.) l

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L'Expo 2015 di Milano si avvicina con il suo tam tam sempre più intenso fatto di opportunità e oc-

casioni di visibilità e rilancio del no-stro paese. Per convincere anche i più "expo-scettici", che pure non mancano, si infittiscono le uscite pubblicitarie con la voce di Antonio Albanese e sa-le la febbre per un evento che sarà, comunque, una straordinaria vetrina del cibo made in Italy nel mondo. Ma non solo: un palcoscenico per rifles-sioni e "fughe in avanti" su un tema fortemente dibattuto, quello dell'ali-mentazione e della sua sostenibilità nonché delle sue tante implicazioni, dalle origini delle filiere alla sicurez-za del consumatore, dalla valorizza-zione dei produttori alla tutela dei territori e dell'ambiente, dalle solu-zioni tecnologiche più innovative al-la filosofia che presiede all'esperien-

za stessa di acquisto. Il problema numero uno, però, che non potrà es-sere eluso nel 2050 – anno in cui si proiettano idee e riflessioni dell'Ex-po – sarà quello di sfamare due mi-liardi almeno di persone in più sulla Terra oltre ad immaginare come sarà un punto vendita, stante la crisi dei consumi e i cambiamenti nelle abitu-dini di acquisto."Nutrire il Pianeta, Energia per la Vi-ta" – questo il titolo dell'esposizione universale – avrà come "premium partner" Coop, alla quale è stato affi-dato un padiglione tra i più impor-tanti e attesi in questa ottica (in tutto ce ne sono un centinaio, solo il vialo-ne centrale è lungo tre chilometri!), nel cuore di una delle cinque aree tematiche presenti nel sito espositi-vo: il Future Food District, il di-stretto del cibo del futuro. È qui che vedremo, o meglio saremo coinvolti come parte attiva nel Supermercato

EXPO 2015

di Cl au dio St r a no

Una valley di prodotti disposti sui banchi come nei mercati di una volta, ma presentati per filiere omogenee, con contenuti multimediali informativi e narrazioni sulle origini e la qualità dei cibi. Ecco come Coop ha contribuito allo sviluppo del supermercato del futuro: un'area ad alta tecnologia, aperta e socializzante, in cui s'incrociano persone, cose e valori

BIGLIETTI SPECIALIFORTI RIDUZIONIPER I SOCI COOP

Entro Natale si prevede l'avvio delle vendite dei biglietti per Expo 2015, bi-glietti che saranno progressivamente disponibili presso i punti vendita delle cooperative con forti sconti riservati ai soci Coop. Sarà possibile anche l'acqui-sto da casa collegandosi ai siti www.e-coop.it o www.cooponline.it In tutti gli iper di Coop Estense delle province di Modena e Ferrara, la vendi-ta dei biglietti partirà nella seconda metà di dicembre alle casse assistite.

Coop sarà protagonistadel "Future Food District"

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del Futuro che Coop sta co-proget-tando (siamo entrati nella fase rea-lizzativa) con il famoso MIT, il Mas-sachusetts Institute of Technology di Boston, e in particolare con il Sen-seable City Lab, il laboratorio diretto da Carlo Ratti che è considerato uno dei primi "visionari" al mondo esper-ti in "smart cities" (città intelligenti).

Prodotti "trasparenti""Nel futuro Coop immagina un su-permercato trasparente – spiega Alessandro Mazzoli, Direttore Commerciale di Coop Italia – dove il cittadino saprà tutto quello che c'è dietro un prodotto: origini, proprie-tà, qualità, salubrità, lavorazioni. Un luogo ricco di informazioni e interat-tività dove sarà possibile fare scelte di acquisto a un alto grado di consa-pevolezza. La trasparenza e la trac-ciabilità dei prodotti saranno il filone principale, non certo il solo. Il visita-tore si troverà immerso in uno spa-zio in cui riceverà stimoli continui, dove il cibo potrà essere scelto in funzione della sua origine, del suo apporto calorico e di altre caratteri-stiche. Cambierà anche il modo di esporlo: non più su scaffalature, ma su banchi inclinati simili a quelli dei mercati tradizionali di una volta. Pensiamo a una valley, a una "vallata" di prodotti. Attorno sostano piace-

NUOVE FRONTIEREEXPOLEAKS: E SEI ANONIMO IN RETEExpo 2015 è uno dei più grandi eventi mai organizzati in Italia ma proprio per questo è importante scacciare i fan-tasmi del malaffare e della corruzione legata agli appalti pubblici. Per farlo il centro di giornalismo di inchiesta IRPI (Investigative Reporting Project Italy) ha aperto la prima piattaforma web indipendente di "whistleblowing" (in italiano "gole profonde") anonimo nel nostro paese, dedicata appunto a racco-gliere segnalazioni da fonti che vogliono rimanere coperte. La piattaforma, bat-tezzata Expoleaks (www.expoleaks.it), attinge alla metodologia del famoso Wi-kileaks. La gola profonda viene invitata a utilizzare Tor, un software gratuito che offre alle persone la possibilità di navi-gare anonimamente nel web, una delle poche strade che si hanno per nascon-dere l’indirizzo IP originale (la propria identità su internet) usando più server collegati tra loro. Un team di giornalisti investigativi, entrato in possesso dei documenti, ne verificherà quindi l'atten-dibilità decidendo se pubblicarli o meno.

volmente crocchi di persone che s'informano prima di scegliere. In-somma, in futuro ci piacerebbe che si tornasse in qualche modo alle origi-ni..." Questa scelta assieme alle altre sta definendo i contorni del "Supermar-ket del Futuro" che vedremo in mo-stra a Expo. Un mix di elementi stu-diati ad arte. Su un'area di vendita di 1.500 metri quadrati la spesa si farà con l'ausilio di videowall, schermi tattili e display che ci parlano di ogni prodotto e della sua storia, di "car-bon footprint" (l'impronta del carbo-nio), del consumo energetico neces-sario ai processi produttivi e di altro ancora. Un'esperienza "touch" sì, ma i cui contenuti non saranno freddi e futuristi quanto invece caldi e valo-riali, attingendo al grande patrimo-nio di esperienza accumulato negli anni da Coop. "Sarà la nostra associazione naziona-le, l'ANCC – continua Mazzoli – a lavorare, ora, sulle iniziative che avranno al centro temi a noi cari. Mi riferisco al consumo consapevole, al-la lotta allo spreco, alla obesità infan-tile, all’importanza della solidarietà internazionale".

Un paesaggio orizzontaleLa tecnologia avrà un ruolo impor-tante ma strumentale, non da prota-

Scaffali addio: nel punto vendita del 2050 si torna ai banchi dei mercati di un tempo con tanta tecnologia

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gonista assoluta. Il personale non scomparirà, tanto per capirci, e nemmeno le casse. Non vedremo i carrelli, a Expo 2015, solo perché nel padiglione Coop – dove sono attesi 25.000 visitatori al giorno – intral-cerebbero gli spostamenti. Mazzoli ritorna sul concetto che gli sta più a cuore e svela intanto lentamente le sue carte. "Il supermercato del futu-ro sarà, come lo erano i mercati tra-dizionali, un luogo di socialità vera: spazi di incontro, di scambio di in-formazioni e di esperienze e quindi

di crescita del cittadino, che solo in alcuni momenti, se ci pensiamo be-ne, diventa consumatore. Al centro ci sarà un paesaggio ordinato di pro-dotti in cui vengono eliminate le barriere verticali proprio per favori-re la relazione fra prodotti e perso-ne, fra persone e persone, fra perso-ne e fornitori".In questo paesaggio i visitatori in-contreranno i fornitori fisicamente o virtualmente, in video, lungo il percorso di acquisto. Produttori lo-cali o player nazionali, che avranno

un rapporto "disintermediato", cioè più diretto, con il consumatore con l'obiettivo di valorizzare alla massi-ma potenza l'eccellenza della pro-duzione agro-alimentare italiana. Concorreranno allo scopo iniziative collegate tra cui degustazioni, servi-zi di consulenza e corsi, che già adesso Coop promuove nei suoi punti vendita per sostenere corrette abitudini alimentari e sensibilizzare l'opinione pubblica a un consumo consapevole. È il modello coopera-tivo che ritorna come tratto distinti-

Dai trasporti, era il 1906, al dibattito sul cibo e sul suo impatto sul pianeta. Milano si ripresenta a oltre un seco-lo di distanza come città ospitante dell'Expo Universale che nel frattempo ha cambiato non solo i temi al centro dell'interesse, ma faccia e significato. Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 nella città meneghina si parlerà non di manifatture dell'uomo, quanto di argomen-ti quali la sostenibilità della catena alimentare, il rispetto per l’ambiente, per i territori e le comunità, divenuti cen-trali nelle riflessioni sul futuro della vita dell'uomo sul pia-neta. L'Expo terrà i riflettori accesi sull'Italia per 184 giorni. 144 i paesi partecipanti in rappresentanza del 94% della popolazione del pianeta, oltre 20 milioni i visitatori pre-visti, con un picco a giugno, nel sito espositivo allestito a nord-ovest di Milano. Il sito si sviluppa su un’estensione

MILANO "UNIVERSALE"

Per sei mesi la vetrina d'Italia nel mondodi circa 1 milione di metri quadri lungo due assi ortogona-li, che richiamano il cardo e il decumano della città roma-na, in un paesaggio che ricorda un’isola, ricca di spazi verdi e interamente circondata dall’acqua. Il Future Food District, a sud nella planimetria, individua una delle cin-que aree tematiche (le altre sono il Padiglione Zero che introduce la visita, il Children Park, il Parco della Biodi-versità, Arts & Food) ed è caratterizzato da contenuti fortemente interattivi: una piazza pubblica collega due padiglioni, uno dei quali è quello di Coop con il suo "Su-permercato del Futuro". In altre aree di Expo, da segnalare la Lake Arena, con una piazza da 20.000 persone destinata a spettacoli e con-certi, un grande teatro all'aperto, il Padiglione Italia di rappresentanza di Governo e Stato italiano e tutti i padi-glioni dei vari paesi.

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Il supermercato del futuro avrà un magazzino "liquido", se vogliamo dirla con il sociologo della modernità Zygmunt Baumann: cioè un magazzino che si decompone e ricompo-ne rapidamente, in modo da rispondere al meglio al muta-re della domanda. Il magazzino sarà sottostante all'area di vendita, ed è da qui che saliranno i prodotti grazie a siste-mi ad elevata automatizzazione. Chi entrerà al padiglione Coop di Milano, per comprensibili ragioni di tipo logistico incontrerà subito questi ambienti avveniristici, sistemati a piano terra, poi salite le scale ad effetto scenografico si troverà nell'area di vendita: 1.500 metri quadrati di soli alimentari dove sarà possibile anche fare acquisti e pagar-li alle casse. Nella Piazza esterna al supermercato ci sarà un'area di "ristorazione veloce" di circa 600-700 metri quadrati, una "exhibition area" per dare il giusto risalto alle tante eccellenze che Coop – primo e unico grande di-

GUARDANDO AL FUTURO

IL MAGAZZINO "LIQUIDO" SOTTERRANEO stributore italiano presente alla fiera internazionale – por-terà in mostra come contributo ai temi affrontati. Fra que-ste, l'innovazione nel packaging e i sistemi avanzati di controllo anti-frode, a partire dal gascromatografo, il "naso elettronico" capace di attribuire una patente di au-tenticità a un prodotto riconoscendolo dall'analisi delle sue particelle volatili. Nella sala convegni, infine, saranno ospitati e coinvolti gli invitati ai dibattiti, dalle autorità ai vari stakeholder (i portatori d'interesse), dai fornitori agli stessi soci Coop. Quella della cooperazione di consumo a Expo Milano 2015 è una presenza che ha lunghe e robu-ste radici. "Partecipiamo non per motivazioni di tipo eco-nomico – fa notare Alessandro Mazzoli – ma per mettere al centro dell'attenzione mondiale anche nel futuro la so-stenibilità del cibo, che per Coop rappresenta da tempo un modo di essere e fare impresa".

A sinistra, il Future Food District dove Coop sarà protagonista. Qui sopra la collocazione dell'area all'interno di Expo Milano 2015

vo, per dare un'impronta e un sapore riconoscibili anche al supermercato del XXI secolo.

Tu mi provochi... Merita una sottolineatura, in questa chiave, il fatto che tra tante idee "smart" e futuribili quella vincente sia stata partorita dai giovani coope-ratori. Il layout, cioè la collocazione dei reparti del Supermercato del Fu-turo è infatti lo sviluppo di un inte-ressante lavoro dei giovani che è sta-to premiato a Scuola Coop.

In questo progetto la disposizione dei reparti viene "guidata" dalle fi-liere merceologiche. Nelle sugge-stioni che vedremo all'Expo sotto forma di assortimento semplificato, il concetto è stato ripreso e così ve-dremo ogni filiera al completo, dalla materia prima al prodotto trasfor-mato che sta in coda al processo. Dalle farine fino alle paste, dai cere-ali alla birra, dalla frutta al vino e co-sì via. "Questo ci pare interessante perché consente una narrazione, uno storytelling intorno al cibo che è

uno degli aspetti comunicativi cen-trali a Expo Milano 2015", chiosa Mazzoli.Spazio sarà dato anche ai prodotti a marchio Coop, alle marche private, alle esperienze equosolidali e coo-perative e ad alcune "provocazioni", ancora in fase di studio, come il co-siddetto "cibo del futuro" a base di alghe o insetti che, essendo ricchi di proteine, potrebbero essere utili co-me già lo sono in alcuni paesi, nella lotta che si farà più dura alla fame nel mondo. l

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Da Sophia Loren a Giorgio Armani, da Andrea Ca-milleri a Gino Paoli. E poi Ornella Vanoni, Leonard

Cohen... E che dire di Helen Mirren, la grande attrice inglese che, a 70 anni, ha stipulato un contratto milio-nario per una nota casa di cosmetici? Insomma, pare che i settanta e gli ottant’anni (o giù di lì) siano final-mente anni da celebrare, da vivere pienamente, fuori dallo schema del pensionato chiuso in casa, brontolo-ne, senz’altro interesse che i nipotini, con molti acciacchi e poca vitalità. I grandi vecchi del 21° secolo - lo di-

cono le statistiche - guidano, usano il computer, viaggiano, leggono, fan-no sport e hanno vita di relazione e anche sentimentale intensa. Magari divorziano e si risposano. Vabbè, di-ranno in molti, i più saranno uomini e donne dello spettacolo, o personag-gi di successo, ricchi e famosi… “As-solutamente no - spiega Giovanni Paolisso, presidente della Società di geriatria e gerontologia (Sigg) - dalla mia esperienza clinica direi che so-no per lo più le persone comuni ad avere il dono di una vecchiaia attiva e in salute”. E le statistiche gli danno ragione. I nonni digitali, ad esempio,

sono in aumento: nella fascia d’età 65-74 anni gli utilizzatori competenti di computer sono il 20% contro il 4,4 del 2003.Insomma, la vecchiaia si avvia ad es-sere una nuova età dell’oro. Ma come si fa a conquistare e mantenere uno stato di benessere e di salute? Qual è il segreto della longevità? “Non ce n’è uno solo. Ma il primo è senz’altro l’attività fisica – spiega Paolisso – fat-ta sempre, fin da giovani. Certo si può cominciare anche a cinquant’anni, meglio tardi che mai, insomma, ma i grandi vecchi sono persone che han-no evitato la sedentarietà per tutta la

VECCHIO SARÀ LEI!la longevità e i suoi quattro segreti Attivi nella società, sportivi e in forma, ancora presenti nelle professioni: sono gli over 65 del 21° secolo. Ma per invecchiare così bisogna seguire alcune regole precise che riguardano l'attività fisica, il cibo e anche la mente. Ed evitare alcuni rischi. Il più pericoloso? La solitudine

di silv i a fa bbr i

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VECCHIO SARÀ LEI!la longevità e i suoi quattro segreti

A TAVOLA? MANGIARE MENO, MA MEGLIOIn menu, frutta, verdura e tanto pesceNon c’è nulla come l’alimentazione che possa aiutare l’an-ziano a mantenersi in buona salute: vediamo a quali princi-pi si deve dunque ispirare la composizione del menù per gli ultra sessantacinquenni.

1 Le parole d’ordine sono: meno e meglio. Cioè mangiare meno ma alimentarsi con prodotti nutrizio-nalmente ricchi e completi. No al cibo spazzatura, no ai dol-ci, no alle calorie vuote come ad esempio quelle dell’alcol. “Fra i 65 e i 74 anni servono 1500-1600 calorie al giorno; gli individui tra 75 e 80 hanno bisogno di 1300-1400 calo-rie quotidiane; agli ultra 80enni bastano 1000-1100 calo-rie. Per gli uomini l’apporto calorico deve essere legger-mente superiore rispetto alle donne”, spiega il professor Paolisso.

2 La dieta mediterranea è buona da giovani, ma soprattutto da vecchi: va sempre privilegiata frutta e verdura di stagione. Compresi i legumi che sono un’ottima fonte di proteine.

3 E per rimanere sull’argomento proteine, è necessario in-cludere nella dieta carni bianche, uova, latticini (con modera-zione) e in particolare il pesce azzurro: è una straordinaria fon-te di omega 3, di cui l’anziano ha particolarmente bisogno per mantenere in salute l’apparato cardiocircolatorio (e anche la memoria). Le proteine sono importanti, a causa della sintesi proteica che negli anziani è ridotta del 30% e che può portare alla sarcopenia, cioè alla perdita di massa muscolare.

4 In caso di ridotta capacità masticatoria possono essere molto utili i centrifugati di frutta e verdura, veri e propri coc-ktail di vitamine, così come i passati di verdura e le zuppe spe-cie nella stagione invernale.

5 Prediligere i cereali integrali (pasta, pane, riso, farro, mi-glio, orzo, avena…) che aiutano la mobilità intestinale spesso ridotta nell’anziano.

6 Limitare l’uso di sale e, tra i condimenti, dare l’assoluta precedenza all’olio extravergine di oliva.

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12,5 milioni di over 65 in Italia di cui 16mila centenari

dati Istat

20 milioni over 65 presenti in Italia nel 2065

15% 48%

*dati Censis

vita” . Che tipo di attività fisica fare dopo i 65 anni? Il medico consiglia passeggiate a passo veloce tutti i gior-ni. Ma è perfetta anche la cyclette, il nuoto, la ginnastica in acqua, lo yoga. Poi conviene dimenticarsi il più pos-sibile dell'ascensore. Se si è abitua-ti anche ad altri tipi di sport, è bene

continuare. “Come metodo per capi-re se stiamo facendo un buon lavoro – spiega meglio Paolisso - anche da un punto di vista cardiovascolare, è camminare fino provare un leggero senso di sudorazione”. Bisognerebbe anche evitare di stare troppo tempo seduti in poltrona as-

secondando la pigrizia con la scu-sa dell’età. “Fare attività fisica 30 minuti al giorno va bene, spiega un endocrinologo americano, James Levine, che ha studiato la “setting disease” la malattia dello star seduti, ma non può certo contrastare gli ef-fetti negativi dello star seduti tutto il

frequenta palestra o piscina*

fa uso di cure estetiche*

allena la mente*

12%

fa lunghe passeggiate*

23%

IN PRIMO PIANO DICEMBRE 2014

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IL RISCHIO PIÙ INSIDIOSO È IN CASAECCO COME EVITARE LE CADUTE

Tra i nemici più insidiosi del benessere e della salute dell’anziano ci sono le cadute. Dal 5 al 10% di chi cade riporta un trauma cranico, il 6% una frattura, l'1% si rompe il femore, episodio che aumenta del 30% il rischio di morte ad un anno dall'incidente. Fino al 73% di chi cade sviluppa una sindrome ansiosa depressiva e tende ad isolarsi. "Si cade per debo-lezza muscolare, disturbi dell'andatura e posturali, l'uso di ausili usati impropriamente e per problemi di vista, per artro-si, disabilità, depressione e demenza" spiega Niccolo' Marchionni, ordinario di geriatria all'università degli Studi di Firen-ze. “La rottura del femore è particolarmente pericolosa nell’anziano – spiega il presidente della Sigg Giovanni Paolisso - perché l’operazione che ne consegue è piuttosto cruenta ed è causa di un’aumentata fragilità a livello cerebrale, che può avere conseguenze non solo a livello fisico ma anche cognitivo e psicologico”. Dunque l’imperativo categorico è evitare le cadute, eliminando tutti i rischi, perlopiù nascosti in casa, che possono pro-vocare una perdita di equilibrio. Ecco come.

giorno. Ciò che bisogna fare è alzarsi almeno 10 minuti al giorno ogni ora e muoversi”. Il secondo segreto della longevità? “L’alimentazione, ovvia-mente – continua il professore - che dev’essere parca. Mi spiego meglio: nessuna delle persone che arrivano così in forma a un’età avanzata è mai stata obesa. La dieta mediterranea è la migliore carta che ci possiamo giocare. Quindi, frutta e verdura, po-ca carne rossa e soprattutto pesce, quello ricco di omega 3, che per gli anziani rappresenta un fattore nutri-zionale importante, utile soprattutto a livello cardiocircolatorio. Racco-

mando l’assunzione degli omega 3 attraverso il cibo, perché solo nel ci-bo si presenta in un mix di sostanze assorbibili completamente dal no-stro organismo. Il pericolo maggiore che corre l’anziano da un punto di vista alimentare è la sarcopenia, ov-vero il deperimento muscolare, pro-vocato da una dieta povera di pro-teine, che conduce rapidamente alla disabilità fisica. Perciò largo a pesce, carni bianche e latticini”. Anche bere molta acqua, è importante, almeno un litro e mezzo al giorno. I medici raccomandano anche di assumere fibre, che possono compensare la

ridotta mobilità intestinale. Il terzo segreto della longevità è la genetica. “Se ho dei parenti che hanno vissu-to a lungo posso essere avvantaggia-to. Ma se peso 120 chili la genetica smette di contare”. Anche se si con-tinua a fumare o eccedere con l’alcol, la genetica smette di influenzare po-sitivamente la nostra salute. Secon-do un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’università di Cambridge, abitudini di vita più sane possono estendere la durata della vita di 14 anni. Il cambiamento più vantaggioso è causato dall’elimi-nazione del fumo.

1 Evitare di assumere benzodiazepine, usate comunemen-te per dormire. Agiscono sul sistema nervoso centrale e sono una formidabile causa di cadute, spiega Marchionni

2 Prima di alzarsi dal letto, rimanere seduti qualche secon-do finchè non ci si sente sicuri

3 Usare scarpe comode con tacco basso possibilmente an-tiscivolo

4 Fare attività fisica, perché – oltre a tutti i benefici che comporta sia alla muscolatura che alle ossa che all’umore - rinforza anche il nostro equilibrio. Mantenere efficienti i muscoli significa essere più saldi nei movimenti

5 Eliminare tappeti e tappetini, soprattutto in bagno

6 Illuminare la casa, di giorno aprendo le tende, di notte usando luci forti (che fanno anche bene all’umore)

7 Far installare maniglioni vicino al water e alla vasca. Nel caso si abbia una doccia, usare tappetini antiscivolo e se ci si sente insicuri usare uno sgabello

8 Se ci sono scale, far installare un corrimano ed illiminarle perfettamente

9 Farsi controllare periodicamente la vista e l’udito

10 Togliere dal pavimento cavi fili, scatole o altri oggetti

11 No a troppa cera sui pavimenti! Può far scivolare anche la persona più salda del mondo…

IN PRIMO PIANO DICEMBRE 2014

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Ma curare il corpo non basta. Altret-tanto importante - il quarto segreto della longevità - è la mente. “È un muscolo al pari degli altri. Che va esercitato per contrastare l’inattivi-tà che segue al ritiro dall’attività la-vorativa soprattutto continuando ad avere un contesto sociale attivo, in famiglia o nel volontariato, ad esem-pio. Bisogna coltivare degli hobby culturalmente significativi e andare al cinema, a teatro, viaggiare, legge-re molto, o suonare uno strumento, imparare una lingua… L’enigmistica? Ma sì, anche l’enigmistica, anche se come ginnastica per la mente è – di-ciamo – vuota di contenuti culturali. Meglio certi videogiochi di nuova concezione studiati appositamente per allenare le funzioni cerebrali”.Il maggior rischio da evitare, per un anziano, è anzitutto la solitudine. Che può compromettere un equili-brio già impercettibilmente insta-bile. “Chi è solo perde lo stimolo a mantenersi vigile e attivo, a com-battere i piccoli deficit di memoria o i primi disturbi cognitivi. E questo può essere fatale”, spiega Paolisso. “Non bisogna mai far sentire l’an-ziano come un peso: mai dirgli, ad esempio: non posso uscire perché ci sei tu. Al contrario è necessario farlo sentire una parte attiva della fami-glia e della società". Poiché l’aspet-tativa di vita è in continua crescita, è evidente che gli anziani saranno sempre di più. L’anno prossimo gli ultra65enni saranno il 22% della po-polazione. In questo quadro mondia-le, l’Italia risulta essere uno tra i Pa-esi con il più alto tasso di longevità. Secondo i dati Istat del 2012 gli over 65 sono 12,3 milioni, cioè circa il 20% della popolazione totale, che si stima possa arrivare al 26,5% entro il 2030. La sanità deve cambiare, perciò. Adeguarsi alle sfide di una società che cambia. “Per questo – conclude Paolisso – chiediamo da tempo che venga elaborato un piano sanitario nazionale per l’anziano, che metta a regime tutti gli interventi necessari e renda omogenei i servizi tra regione e regione”. ●

Gli adulti che riescono a mantenere stazionario il loro peso corporeo, sia per dono genetico, sia per lo stile di vita (sobrietà nella quantità e qualità delle scelte alimentari rispetto alla spesa muscolare), hanno dei notevoli vantaggi salutistici su chi nel corso dei decenni ha avuto

frequenti oscillazioni di peso, in basso o in alto, di oltre il 10% rispetto al peso ottimale. Questo andamento, tipico di chi inizia per pochi mesi delle severissime ma insostenibili diete dimagranti, è denominato anche sindrome yo-yo. Tutti, ma in particolare le signore che si dilungano a raccontare al dietista di aver avuto, magari al matrimonio, un “vitino di vespa”, senza un fi lo di pancia, deb-bono convincersi che il trascorrere degli anni comporta fi siologicamente un declino della massa magra, al punto che perfi no la muscolatura di un “palestra-to” o di un lavoratore manuale si riduce in età avanzata, perfi no di un terzo, con un reciproco aumento del grasso di deposito. Il problema del peso ragionevole nasce dal fatto che diminuendo inevitabilmente il tasso degli ormoni coinvolti nella sintesi proteica anche le cosiddette diete iperproteiche non bastano per garantire un buon turnover cellulare. Perciò, con il trascorrere degli anni può essere più utile un giornaliero aumento delle passeggiate, del giardinaggio o di qualunque forma di movimento muscolare non gravosa, per compensare la ri-duzione della preziosa “massa magra” muscolare (sarcopenia), senza footing o altri sforzi muscolari inadatti. I muscoli vanno difesi utilizzandoli giornalmen-te e non con le diete eccessivamente iperproteiche che sovraccaricano fegato e reni per l’eliminazione dell’eccesso azotato (carboidrati e lipidi non contengono azoto). Uno specialista vi chiederà certamente peso e altezza per la cartella cli-nica, pur sapendo che l’obesità non si valuta solo con l’indice di massa corporea (IMC) ricavabile con la formuletta del “peso diviso per il quadrato dell’altezza”. Ad esempio: 70 - peso corporeo in chili - diviso per il risultato di 1,70 x 1,70 - altezza in metri - (nel caso citato 70:2,89 = 24,22) è un indice di normalità, perché inferiore a 25, mentre tra 25-30 si entra nel “sovrappeso” e oltre 30 si apre il variegato mondo dell’obesità con le sue complicanze. Agli aspiranti anoressici che inseguono una magrezza pericolosa, ricordo che anche valori dell’IMC inferiori a 18,5 sono da considerare patologici.Quindi, ciò che più interessa per la salute e per la longevità non è solo il peso bensì il rapporto tra le sue componenti. Chi pratica la pesistica o l’atletica pesan-te supera spesso il tetto convenzionale dell’obesità (30) ma per un medico spor-tivo questi soggetti sono paradossalmente “magri” perché hanno perfi no troppi muscoli ma poco grasso di deposito. Viceversa, tra coloro che per scelta o per sfortunate esigenze vivono da sedentari e tentano di compensare il loro bilan-cio energetico con diete punitive si riscontra abitualmente un IMC teoricamente accettabile ma con una percentuale di massa grassa raddoppiata rispetto alla normalità e con un precoce declino della massa cellulare attiva.

Diete e movimentoQuel che i numeri non dicono

IL RISCHIO PIÙ INSIDIOSO È IN CASAECCO COME EVITARE LE CADUTE

di Eugenio del Tomapresidente onorario dell’Associazioneitaliana di dietetica e nutrizione clinica

alfabeto alimentare 21

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Nella società che invecchia una delle prime autono-mie che si perdono è quella della vestizione.

Eppure linee di abbigliamento speci-fiche, "pensate" per chi ha la difficoltà tutti i giorni di indossare da solo un pantalone o un indumento intimo – o anche per chi è temporaneamente impedito da una caduta o dagli esiti di un intervento chirurgico – non se ne trovano in commercio. Eccezion fatta per qualche prototipo, le soluzioni si inventano a casa o nei centri di assi-stenza o ricovero per anziani.A colmare questa lacuna c'è ora una linea di capi di abbigliamento intimo e da esterno per uomo e donna, chia-mata "Vesta", che prende il nome dal progetto di un gruppo di artigiani modenesi del settore maglieria. Il ca-talogo risponde proprio alle difficoltà di vestizione e svestizione di persone allettate o affette da patologie come ictus, morbo di Parkinson, demenze senili e morbo di Alzheimer. Si va dal body con chiusure modulabi-li, alla camicia con abbottonatura rea-lizzata con velcro e finti bottoni; dal reggiseno con chiusura facilitata sul davanti, alla camicia da notte con apertura sormontata dietro; dagli au-tomatici protetti internamente per impedire il contatto diretto con la cu-te, alle chiusure realizzate con velcro morbido: diverse soluzioni, con un'at-tenzione non secondaria all'eleganza,

Così vestiamo la società che invecchiaAbbigliamento intimo e da esterno realizzato "su misura" per persone non autosufficienti. Una novità assoluta sul mercato che rappresenta la risposta a un bisogno dei nostri tempi. La linea Vesta è pronta, ora, al debutto nei negozi di Coop Estense a Modena e Ferrara

colazioni varie, e il loro utilizzo che attraverso fogge e colori deve garan-tire il piacere di guardarsi allo spec-chio e di uscire accompagnati o in sedia a rotelle senza provare disagio". I Coop Salute si attrezzanoLa linea Vesta per persone non auto-sufficienti debutterà nell'area "Bene in" del reparto Coop Salute di Grande-milia, e ai Gelsi di Modena, dove Coop Salute è un vero e proprio negozio nella galleria commerciale. Tredici articoli, declinati nelle varie taglie: sa-ranno esposti anche a scaffale. Nei re-

messe a punto dal gruppo tecnico che ha elaborato la linea Vesta e da cui, a luglio, è nata una start-up d’impresa denominata Mo.Ve. Decisivo è stato l'apporto della cooperativa "Anziani e non solo" con le sue ricerche sulla ve-stizione, e in particolare di Loredana Ligabue. "I due principali aspetti che abbiamo cercato di coniugare – rias-sume Anna Muzzioli, operatrice so-cio-sanitaria e socia di Mo.Ve. – ri-guardano i tessuti, molto morbidi e traspiranti ma soprattutto molto ela-stici per permettere alle persone in difficoltà il passaggio da spalle e arti-

di M a rco Ung a ro

Alcuni particolari della linea Vesta: la camicia da uomo con velcro e finti bottoni, e il reggiseno con chiu-sura facilitata sul davanti (dove la fettuccia agevola il passaggio delle dita)

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Bene in un anno dopoUn consumatore più maturo si presenta oggi con la prescrizione medica e le idee più chiare. In assortimento, nel reparto Coop Salute, prodotti ortopedici, sanitari e per il benessere della persona

stanti corner del modenese e del fer-rarese, dov'è previsto lo spazio "Bene in", si potrà usare, invece, il totem de-dicato alla prenotazione dei prodotti, cliccando sulla categoria "abbiglia-mento", quindi su "maglieria", "inti-mo" o "capi per l’esterno" della linea Vesta. Nel dubbio, chiedere informa-zioni e delucidazioni ai farmacisti. Si tratta in ogni caso, come spiega An-na Muzzioli, di capi di alta qualità e certificati per non dare problemi di allergia, irritazione, tenuta ai lavaggi. Gli accorgimenti tecnici comprendo-no cuciture protette, ribattiture e al-tre soluzioni per chi è costretto a letto o si muove con ausili particolari. La collezione ha messo a frutto gli in-put lanciati dal Caregiver Day dello

scorso anno, ed è stata presentata all'ultima edizione della giornata car-pigiana dedicata al "prendersi cura in famiglia", raccogliendo unanimi con-sensi. Una ventina finora i capi inseriti nel catalogo, con prevalenza dell'inti-mo, ma all'orizzonte ci sono prospetti-ve di sviluppo e ampliamento della gamma. "Ci stiamo muovendo in mo-do prudenziale – conclude Anna Muz-zioli – per testare il mercato, dove si-curamente esiste un bisogno da soddisfare, ma non ancora una con-suetudine a questa tipologia di acqui-sto. Anche per questo motivo i prezzi saranno contenuti e ancor più in una catena come Coop, diversa dalle altre, che fa della convenienza una sua ra-gion d'essere". ●

PROSSIME APERTUREIl 2014 è stato l’anno di avvio di molte sanitarie "Bene in", oggi presenti in 12 punti vendita di Coop Estense. Nel 2015 si estenderanno anche nel super di Formigine (Mo) e Nuovo Doro (Fe)

Nel tempo Coop Salute si è affermato sempre più come un pun-to di riferimento degli articoli sanitari e ortopedici, grazie alle aperture di "Bene in" nei vari negozi delle province di Modena e Ferrara, dopo la prima inaugurazione avvenuta a Grandemilia

nel novembre 2013. Se in un primo tempo i consumatori effettuavano ac-quisti in base alle esigenze del momento, oggi, a un anno di distanza, si pre-sentano in reparto con la prescrizione del dottore per l’acquisto di articoli sanitari e ortopedici. Nei Coop Salute dove c’è il servizio "Bene in", ricevono poi una consulenza valida da parte del farmacista che trova il prodotto cor-rispondente, adatto alle esigenze specifiche della persona. Ma cosa viene finora maggiormente richiesto? In cima alla classifica prov-visoria dei "top vendenti" troviano lo sfigmomanometro (misuratore di pressione) digitale, con l'aerosol e il deambulatore a completare il podio. Fra i tanti prodotti disponibili ricordiamo gli ausili per il bagno (sgabelli da doccia e rialzi per i sanitari), sedie, elettrostimolatori, apparecchiature per la tens e la magnetoterapia, carrozzine, deambulatori, bastoni, stampelle e prodotti ortopedici come corsetti, ginocchiere, cavigliere, plantari e tutori per l’artrosi. Il servizio offre anche un’ampia gamma di ausili per invalidi, accessori per la riabilitazione, tutori ortopedici, poltrone elevabili, scoo-ter elettrici e tanto altro ancora. I prodotti “Bene in” sono disponibili nelle scaffalature dedicate e in parte prenotabili tramite un totem "touch screen", che si trova accanto ai prodotti esposti. ●

LA TOP TEN DEGLI ARTICOLI PIÙ VENDUTI 1. misuratore di pressione digitale2. aerosol a pistone3. deambulatore Rollator4. deambulatore da interno5. sedia per doccia6. rialzo wc7. corsetto lombare8. cavigliera elastica9. cuscino antidecubito10. elettrostimolatore/tens

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L'ITALIA CHE NON ARRETRA Nel nostro Paese molte cose sono in crisi o in declino. Tra queste non certamente il volontariato, che raggiunge al contrario livelli superiori alle medie europee. Ed è una fortuna, perché se un italiano su otto continua a svolgere attività gratuite a beneficio di altri o della comunità, ciò significa che almeno quel pezzo di welfare sarà più protetto dalla minaccia dei tagli, e avrà maggiori chance di sopravviven-za. La forza del volontariato emerge, co-me un fiume carsico, in occasioni di grande rilevanza pubblica. Come re-centemente le alluvioni in Liguria o in Toscana, o un paio d'anni fa il terre-moto emiliano, avvenimenti che han-no spostato intere squadre da una provincia o da una regione all'altra, sotto la direzione della Protezione ci-vile. Ma è nei piccoli comuni (in Italia ce ne sono 5.683!) che il tessuto del vo-lontariato nasce, vive e diviene pratica quotidiana durante tutto l'arco dell'anno, risolvendo situazioni di po-vertà e disagio e svolgendo così una funzione di collante sociale."Nei piccoli comuni siamo un po' tutti volontari", sintetizza con una formula diretta quanto efficace Andrea Caval-lini, responsabile della Caritas di Tre-sigallo, piccolo comune del ferrarese. Tipografo in pensione, Cavallini oltre che essere volontario Caritas da quan-do, cinque anni fa, è stata costituita

nella parrocchia di Sant'Apollinare (in piazza Italia 11), lo è anche della Protezione civile di Tresigallo – mes-sa in piedi nel 2011 all'insegna del motto "Non c'è futuro senza solidarie-tà" – dell'Aido, dell'Avis e così via. Un volontariato a tutto tondo, insomma, che sottende una fitta rete di relazioni nonché di assistenza alle famiglie. A Tresigallo e dintorni ne vengono se-guite in questo modo 75 che si trovano in stato di indigenza o di bisogno. "Per garantire loro la giusta riservatezza – racconta Cavallini – non le chiamia-mo in parrocchia per la consegna de-gli alimenti, ma andiamo noi a casa loro. Molti sono anziani e a volte chie-dono di sostituire una lampadina o anche solo un consiglio. I rapporti umani sono molto importanti, vanno tutelati!". I prodotti in scadenza o con le confe-zioni danneggiate, forniti da Coop

Estense, vengono consegnati la sera del mercoledì, ovvero il giorno stesso del ritiro, cui collaborano le "bravissi-me donne della parrocchia". Una volta a settimana, Cavallini sale sul pulmi-no della Caritas e va a caricare i Brutti ma buoni, che al 90% sono composti da generi alimentari: la mattina è al supermercato di Copparo, il pomerig-gio in quello di Tresigallo. La sera – come detto – i prodotti sono già a casa della gente che li aspetta. "Come fun-ziona il servizio? Benissimo", rispon-de, spendendosi in elogi in particolare per il personale Coop dei magazzini. "Sono tutti molto gentili, quello che fanno lo fanno con il cuore, si vede!" A Tresigallo il volontariato non solo è una parte viva del tessuto sociale, ma si può dire che sia sbocciato con la cri-si di cui fa da anticorpo.Con un'altra forma di emergenza, il terremoto del 2012, ha dovuto misu-

BRUTTIBUONIMA

DAL 1999 UN PROGETTO DEI SOCI E LAVORATORI DI COOP ESTENSE

di Cl au dio St r a no

I volontari della Protezione civile di Tresigallo e al lavoro in una mensa del ferrarese

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rarsi nell'alto ferrarese l'associazione Accoglienza di Bondeno (via Provin-ciale n. 1, frazione di Salvatonica, e-mail: [email protected]) e in parti-colare il suo "motore" in continuo movimento, quel don Giorgio Lazza-rato che la mattina stessa del sisma, raccontano i bene informati, non ha rinunciato a dir messa nella chiesa di Salvatonica poche ore dopo la forte scossa. La sua associazione, costitui-tasi nel 1992, una delle primissime as-

sistite da Brutti ma buoni, interviene nei settori dell'emarginazione e po-vertà e dell'immigrazione, garanten-do sostegno e assistenza morale e reli-giosa a tutti senza distinzione, tanto da essere un costante punto di riferi-mento delle istituzioni locali. L'accoglienza (diurna/notturna) si esercita nei locali della parrocchia: dalle 20 alle 30 persone usufruiscono, nella mensa interna, dei Brutti ma buoni che vengono ritirati tre volte al-

la settimana nel supermercato di Bon-deno: in uno di questi giorni, la dome-nica, è lo stesso don Giorgio che dopo aver concluso la messa si reca al su-permercato a caricare i prodotti per la solidarietà. Nella sua parrocchia c'è un notevole fermento e tra ospitalità e beneficenza trovano spazio anche at-tività di reinserimento lavorativo, tra cui un corso per fare la pizza di gran-de successo, tenuto da un assistito, bravissimo pizzaiolo. l

PRIMA DELL'IMMAGINE LA SOSTANZA

GiÀ PRIMA DELLE LEGGI CHE DISCIPLINANO LA MATERIA, I COOPERATORI AVEVANO GIÀ FATTO NASCERE IN EMBRIONE I “BRUTTI MA BUONI”, IL PROGETTO DI COOP ESTENSE CHE DONA I PRODOTTI INVENDIBILI ALLE ASSOCIAZIONI, ORA DIVENTATO ADULTO GRAZIE ALLA SPINTA INESAURIBILE DEL VOLONTARIATO

DAL 1999 UN PROGETTO DEI SOCI E LAVORATORI DI COOP ESTENSE

di Cl au dio St r a no

Chi sono i cooperatori e chi sono i soci Coop? Gente con-sapevole di vivere nella società della comunicazione ma che prima dell'immagine pensa alla sostanza delle cose. Questo è forse il principale tratto in comune. Gente con-creta, si sarebbe detto in altri tempi. Con una forte pro-pensione ad occuparsi del bene altrui. "Il caso di Bonde-no può essere considerato in questo senso emblematico – racconta Dino Giatti, della locale Zona soci – perché pur essendo il nostro il Comune più colpito del ferrarese dal sisma del 2012, e pur trattandosi di un territorio in decli-no sia sotto l'aspetto economico che demografico (sia-mo scesi sotto i 15.000 abitanti!), i soci Coop non hanno perso la loro proverbiale generosità e disponibilità verso gli altri. Quando facciamo la redemption del colleziona-mento, ad esempio, troviamo sempre dai 1.300 ai 1.400 soci che hanno donato gratuitamente parte dei loro pun-ti ai progetti di solidarietà". Senza tanti clamori, si compie così un atto a vantaggio del territorio, come lo sono le

tante attività che le onlus svolgono quotidianamente lonta-no dai riflettori e come lo sono i Brutti ma buoni. "L'atto di donare qualcosa agli altri – osserva Liviana Go-berti, di Copparo – è vissuto da noi soci Coop con assoluta discrezione, a volte forse fin anche troppa... Del resto è un sentimento che si presta a non essere esibito. La cosa im-portante, la sostanza per chi partecipa a Brutti ma buoni è secondo me il gran numero di soggetti coinvolti: i soci at-tivi, i dipendenti, i volontari delle associazioni. Un impe-gno encomiabile da parte di tutti per evitare che prodotti ancora buoni finiscano nel compattatore. È bello consta-tare, durante le visite periodiche che facciamo alle asso-ciazioni, il risultato di queste buone pratiche di solidarie-tà". Liviana sottolinea questo aspetto in tempi di crisi e di fuga nel privato, poi conclude così l'intervista: "Le chiedo una cortesia se mi cita. Non c'è bisogno che scriva presi-dente della zona soci o vicepresidente di... Basta, sempli-cemente, 'socia attiva'".

Modena Ferrara Puglia/Basilicata TOTALE

Valore donato in euro 2.545.399 1.392.255 1.303.105 5.240.729

Peso in kg (food) 414.471 223.838 248.041 886.350

Associazioni 183 62 117 362

Negozi interessati 28 12 13 53

Persone assistite 23.600 8.196 13.470 45.266

DONAZIONE MERCE NON COMMERCIALIZZABILE (DATI DI COOPERATIVA A SETTEMBRE 2014)

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Un prodotto che serve a prevenire malattie e a vivere serenamente la propria sessualità. Ed è conveniente

Volersi beneI PROFILATTICI A MARCHIO COOP

Informazione, prevenzione e convenienza, pensando in primo luogo ai giovani, ma certo non solo a loro. Ruota

intorno a queste tre parole chiave la scelta di Coop di distribuire preser-vativi a proprio marchio che da queste settimane sono disponibili nei punti vendita. Viviamo in un pa-ese che fa ancora fatica a parlare di educazione sessuale, di prevenzio-ne e, quindi, di profilattici (anche se se ne vendono 91 milioni di pezzi all'anno per un giro d'affari di 82 milioni di euro). Ma nel contempo proprio i profilattici, oltre che anti-concezionali, sono un fondamenta-le strumento per vivere le proprie esperienze sessuali in maniera si-cura, allontanando rischi e proble-mi che comunque esistono. Come raccontiamo negli altri servizi di queste pagine, attraverso le testi-monianze della Lila (Lega italiana per la lotta all’Aids) o i dati dell’I-stituto superiore di sanità sulle in-

fezioni sessualmente trasmissibili, ci sono problemi sanitari connessi (anche se non esclusivamente) con questa sfera della vita di ognuno. Parliamo dell’Aids, ma parliamo an-che di altre infezioni che, pur meno gravi, si manifestano in maniera si-gnificativa.“È la prima volta che Coop entra nel settore dei dispositivi medici, dopo essere entrata nel settore dei farma-ci (con il paracetamolo e l'acido ace-tilsalicilico) e degli integratori ali-mentari (ne sono disponibili cinque tipi), con l’obiettivo di offrire un prodotto sicuro, di alta qualità a prezzi decisamente inferiori rispet-to al mercato – spiega Domenico Brisigotti, direttore del prodotto a marchio Coop – Crediamo che dare la possibilità ai soci e consumatori di acquistare il profilattico a mar-chio sia un modo per rispondere all’esigenza di vivere consapevol-mente la propria sessualità, oltre che tutelare la propria salute e che

di Da r io Gu idi

sia giusto contestualmente svolgere un’attività di informazione e forma-zione, rivolta ai giovani ma non so-lo”. “Per questo motivo - continua Brisigotti - abbiamo accolto favore-volmente la proposta di Lila onlus di approfittare del lancio di “Fallo-protetto!” per diffondere anche at-traverso i nostri canali un questio-nario la cui prima finalità è accrescere la consapevolezza sui ri-schi legati alle malattie sessualmen-te trasmissibili. Come Coop voglia-mo contribuire a non abbassare la guardia su un’emergenza solo appa-rentemente lontana e superata”.Per questo la vendita dei profilattici Coop sarà accompagnata da inizia-tive promozionali e informative all’esterno dei punti vendita delle principali città italiane. Iniziative che riguarderanno anche il 1° di-cembre, giornata mondiale della lotta contro l’Aids, sempre con l’atti-vo coinvolgimento degli attivisti della Lila. ●

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Il supermercato Coop di Carpi Sigonio ha ottenuto a novem-bre la prestigiosa certificazio-ne Leed. Si tratta del primo ne-

gozio della grande distribuzione ad ottenere questo importante risultato in Italia e il secondo in Europa (l’altro supermercato è finlandese), mentre sono in lizza per la certificazione altri due punti vendita, uno in Spagna, l’al-tro in Germania. Il Leed è il protocollo più diffuso su scala mondiale sul tema della sosteni-bilità ambientale e certifica le presta-zioni degli edifici sotto diversi aspet-ti: una valutazione a 360 gradi che tiene conto del risparmio energetico e idrico, della riduzione delle emissioni di CO2, del comfort e della vivibilità degli ambienti interni e dell’impiego di materiali a basso impatto ambien-tale. L’americano Leed si sta affer-mando tra i protocolli che certificano la qualità energetica e ambientale de-gli edifici, perché si attiene a controlli molto rigidi. Il supermercato Coop di Carpi Sigo-nio ha ottenuto la certificazione a un anno dall’apertura del negozio, poi-ché l’ente certificatore, il U.S. Green Building Council (USGBC), prima di dare un verdetto ha tenuto sotto con-trollo le performance dell’edificio per un anno intero. Ciò permette di valu-tare i consumi e le prestazioni ener-getiche dell’edificio, a seconda del cli-ma e della temperatura nelle varie stagioni.

Dopo un'attenta verifica durata un anno, il supermercato di punta di Coop Estense in tema di risparmio energetico e salubrità degli ambienti ha ottenuto la prestigiosa certificazione Leed Gold. È il primo in Italia e il secondo in Europa a potersene fregiare: un riconoscimento di grande valore

Carpi Sigonio è certificato Leed Gold!

di Gi u li a M a rch esin i

Il supermercato Coop di Carpi Sigo-nio non solo quindi ha ottenuto que-sto prestigiosissimo riconoscimento a livello mondiale, ma tra i vari livelli di certificazione ha ottenuto uno dei più alti, il Gold (oro). La targa della certi-ficazione Leed GOLD sarà visibile a tutti all’interno del supermercato di Carpi Sigonio. l

Qui a fianco la guaina sul tetto che respinge i raggi ultravioletti, su cui sono incastonati i solar tube che catturano la luce solare per illuminare il negozio; sopra, il "giardino verticale" all'interno del punto vendita per migliorare la qualità dell'aria e creare un ambiente piacevole

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La legge prevede numerose agevolazioni fiscali per le persone con disabilità. Il quadro normativo è decisa-

mente vasto e articolato, per questo ogni anno l’Agenzia delle Entrate vie-ne incontro alle esigenze dei cittadini spiegando, all’interno di una guida, tutte le situazioni in cui sono ricono-sciuti benefici fiscali per la persona disabile e come accedervi. L'ultimo aggiornamento è del maggio 2014. Tra i benefici, anche l’acquisto di pro-dotti con Iva agevolata: invece del 22% l’aliquota è del 4% per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici volti a facilitare l’autosufficienza e l’integra-zione dei portatori di handicap (arti-colo 3 della legge n. 104 del 1992). Di cosa si tratta? Parliamo di una age-volazione che consente alla persona con disabilità permanente di natura motoria, visiva, uditiva o del linguag-gio di acquistare un dispositivo che le faciliti la comunicazione interperso-nale, la scrittura o l’espressione grafi-ca, il controllo dell’ambiente, l’acces-so all’informazione e alla cultura, oppure che la assista nella riabilita-zione. L’acquisto con Iva al 4%, in sostanza, garantisce al disabile, o a un familiare se fiscalmente è a suo carico, un prez-zo inferiore del 18% rispetto al nor-male prezzo di vendita al pubblico (a cui si applica invece l’Iva al 22%), per comprare quei dispositivi, di natura meccanica, elettronica o informatica,

L'aliquota è al 4% invece che al 22% su una serie di prodotti per favorire l'autosufficienza e l'integrazione

Iva agevolata per disabili

di Gi u li a M a rch esin i

che possono sopperire alle carenze causate da disabilità di tipo visivo, uditivo, motorio o del linguaggio (ad esempio ipovisione, cecità, sordità, mutismo, disturbi della parola o defi-cit nel movimento). Rientrano in que-sta categoria sia dispositivi ideati ap-positamente per disabili, sia di uso comune. Nel campo dell’informatica e del mul-timediale, ad esempio, parliamo di te-

levisori, personal computer, telefoni cellulari e smartphone, notebook, ta-blet, lettori mp3. Per quanto riguarda invece il settore degli ausili per la vita quotidiana e la riabilitazione, rientra-no nell’agevolazione cuscini e mate-rassi antidecubito, il letto ortopedico, le sponde e l’alzamalati da letto, ausili per il bagno, tra cui sedie per doccia, sedili da vasca e rialzi per wc, poltro-ne elevabili e scooter elettrici. l

I prodotti cui si applica l'Iva agevolata al 4% per persone con disabilità si possono trovare nei punti vendita di Coop Estense nei reparti multimedia e Coop Salute, lad-dove è previsto il servizio “Bene in” che offre prodotti ortopedici, sanitari e per il benessere. La norma che regola l’agevolazione è molto specifica e complessa, sia per la persona che intende acquistare un bene e deve presentare una determinata documentazione, sia per l’esercente, che è tenuto a richiedere tutte le carte in rego-la prima di applicare il beneficio fiscale. Proprio per venire incontro a queste esigen-ze, Coop Estense, auspicando una semplificazione delle procedure di legge, ricorda che i documenti giusti da presentare prima dell’acquisto attualmente sono: 1) la prescrizione rilasciata dal medico specialista dell’Asl di appartenenza, dalla quale risulti il collegamento funzionale tra l’invalidità e il sussidio tecnico e informa-tico; 2) il certificato, rilasciato dall’Asl competente, che attesta l’esistenza di una in-validità funzionale rientrante tra le quattro forme ammesse (motoria, visiva, uditiva o del linguaggio) e il carattere permanente della stessa. È necessario esibire questa documentazione ad ogni acquisto. In alternativa è possibile attestare la sussistenza delle condizioni richieste anche mediante autocertificazione. In questo secondo caso, tutti i punti vendita di Coop Estense si sono attrezzati e dispongono di questo documento, basta rivolgersi al personale del Punto Servizi, a disposizione anche per tutte le informazioni sul tema. L’agevolazione dell’Iva si può, inoltre, cumulare con gli sconti offerti dalla cooperativa, come ad esempio lo sconto 20% “Scegli tu” riserva-to ai soci su un prodotto non alimentare, in questo caso del reparto multimedia.

Quali documenti esibire all'acquisto

IN PRIMO PIANO DICEMBRE 2014

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30 IN PRIMO PIANO DICEMBRE 2014

Portando a compimento un lavoro avviato già da diversi mesi, il congresso nazionale di Legacoop,

in programma a Roma a metà di-cembre, approverà un pacchetto di nuove misure tese a rendere ancora più puntuali, rigorose e trasparenti le normative sulla gestione del pre-stito sociale in tutte le cooperative aderenti. Un passaggio che assume speciale rilievo per le cooperative di consu-matori nelle quali l’istituto del pre-stito coinvolge decine di migliaia di soci ed è per questo già sogget-to a una serie di norme che le co-operative sono tenute a rispettare. Nelle nove grandi cooperative (Co-op Adriatica, Coop Estense, Coop Liguria, Coop Consumatori Nor-dest, Coop Lombardia, Nova Coop, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia) il prestito a fine 2013 ammontava complessiva-mente a 10,8 miliardi di euro, segno della fiducia di cui Coop viene in-vestita.

Le nuove regoleCome spiega Massimo Bongio-vanni, della presidenza dell'Ancc- Coop, l'Associazione nazionale del-

le cooperative di consumatori, “gia oggi le Cooperative hanno regola-menti propri di gestione del presti-to. Con le prospettate misure che la Legacoop si appresta ad adottare si compie un ulteriore passo in avanti sui principi di trasparenza e tutela dell’Istituto del prestito. È previ-sto un regolamento unico per tutte le Associate che saranno tenute ad adottarlo in modo vincolante. Le Cooperative che eventualmente non lo adottassero saranno sotto-poste a sanzioni molto severe. In capo agli organi della Cooperativa saranno attribuite, oltre a quelle di legge, precise responsabilità di controllo e verifica sul rispetto dei principi e regole contenute nel re-golamento stesso. Mi preme tutta-via sottolineare che il prestito è una relazione di fiducia tra il socio e la Cooperativa. Una fiducia che non può essere compromessa. Le rego-le sono la base ma poi deve esserci sempre trasparenza ed informazio-ne, nei siti online della Cooperati-va, come nelle assemblee. Solo così il rapporto di fiducia, che non di-mentichiamo si basa sulla relazione tra il socio e la propria cooperativa, saprà essere oltre che trasparente anche consapevole”.

PRESTITO DA SOCIcon più garanzieIl congresso nazionale di Legacoop in programma a dicembre, si appresta ad approvare un pacchetto di misure tese a rendere ancora più trasparenti e rigorose le norme in base alle quali viene gestito questo istituto così apprezzato e importante soprattutto nella cooperazione di consumatori

di Da r io Gu idi

Ma, vista la delicatezza del tema, ci pare utile ribadire, al di là di quelle che saranno le novità cui abbiamo accennato, quali sono i fondamenti di questo istituto e le modalità con cui già oggi è gestito.Il prestito sociale è infatti una for-ma di finanziamento della coopera-tiva da parte dei propri soci.È un istituto che esiste da sempre ed è un elemento fondante della natura stessa delle cooperative. È stato concepito per ovviare ai li-miti che la normativa pone alle cooperative nel ricorso al mercato finanziario, cui invece accedono le società ordinarie. Per questo ogni cooperativa può decidere di inizia-re a raccogliere prestiti dai propri soci. Prestito che non può eccede-re per ciascun socio l’ammontare di 36.093 euro. Già questo limite indica la differenza sostanziale del prestito rispetto ad altre attività di carattere più speculativo.

Le normative attualiI prestiti da soci, pur essendo un servizio esclusivo delle cooperati-ve, rispondono a obblighi di legge e sono disciplinati sia dalla legge fiscale (DPR. 601/73) che dalle au-torità monetarie e creditizie (CICR

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- Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio) e Banca d’Italia che hanno posto vincoli e limiti alla raccolta. In particolare l’ammontare complessivo dei pre-stiti sociali non deve eccedere il li-mite del triplo del patrimonio (ele-vabile al quintuplo se almeno il 30% di quanto raccolto è assistito da ga-ranzia fideiussoria). Inoltre sul pia-no degli indirizzi generali le coope-rative di consumo hanno assunto una politica tesa a mantenere una parte rilevante del prestito liqui-dabile a breve, anche se il prestito è comunque funzionale a sostenere le attività della cooperativa, cioè in-vestimenti e gestione mutualistica .

I vantaggi del sottoscrittoreIl socio attraverso il deposito dei suoi risparmi ottiene un servizio di gestione della propria liquidità senza costi. Il libretto di Prestito Sociale infatti non prevede nessu-na spesa e il socio può effettuare gratuitamente un numero illimita-to di operazioni. Inoltre il deposito permette al socio di pagare la spesa utilizzando la Coopcard carta senza alcun costo, con addebito del paga-mento il 10 del mese successivo.I prestiti sociali non sono depositi

bancari, ma finanziamenti fatti dai soci alle proprie cooperative, che sono società commerciali a tutti gli effetti, e come in ogni società com-merciale, la garanzia di qualsiasi prestito che viene raccolto è data dalla solidità patrimoniale della società, e dalla sua capacità di ge-nerare ricchezza. Le cooperative di consumo in Italia sono oggi pa-trimonializzate e in buona salute e hanno dimostrato una capacità di resistenza alla crisi sicuramente maggiore delle imprese private.

Investimenti liquidabiliA fronte del prestito raccolto tra i propri soci le 9 grandi cooperative detengono rilevanti attività liquide e prontamente liquidabili. Tali attività sono pressoché total-mente riferibili a titoli governativi e altri strumenti e prodotti di pron-ta e certa liquidabilità, con inve-stimenti azionari non significativi. Il residuo è garantito da un patri-monio netto di 6,3 miliardi di euro investiti soprattutto nelle attività operative. L’aggregato delle 9 gran-di coop ha, inoltre, un patrimonio immobiliare iscritto in bilancio per 7,6 miliardi di euro oltre al valore delle merci presenti nei magazzini.

Come i lettori della nostra rivista ben conoscono al socio prestato-re viene fornita, almeno una volta all'anno, una comunicazione com-pleta e chiara in merito alla situa-zione del suo prestito. In più è be-ne ricordare che nelle assemblee di bilancio (ogni anno sono oltre 130.000 i soci che partecipano alle assemblee delle 9 principali coope-rative) possono sempre essere ri-chiesti chiarimenti e quesiti. Va poi ricordato che nel caso un socio chieda la restituzione delle somme prestate, tali somme sono prontamente liquidabili: il socio che chieda il rimborso, totale o par-ziale, può ottenerlo con un preavvi-so di 48 ore. Infine, anche alla luce delle notizie che nelle ultime settimane han-no riguardato la realtà delle Coop Operaie di Trieste (di cui la locale procura della Repubblica ha chiesto il fallimento) è bene ricordare che questo caso pur grave, costituisce un'eccezione rispetto a un sistema cooperativo che ha affrontato com-plessivamente questi anni di crisi tenendo sul piano dell'occupazione e della capacità di generare valore. E ciò è tanto più vero per le Coop di consumo, che a fronte di una dram-matica caduta dei consumi, ancora nel 2013 hanno registrato general-mente risultati di bilancio positivi. Inoltre, come già avvenuto anche in casi passati di coop in difficol-tà, il sistema cooperativo ha saputo esprimere sostegno, solidarietà ai soci e, quando possibile, supporto a piani di rilancio. Per quanto ri-guarda le Coop Operaie è in corso di approfondimento una ipotesi di intervento cooperativo (sostenuto in particolare da Coop Consumato-ri nordest), finalizzato a salvaguar-dare il più possibile soci (e quindi anche il prestito), lavoratori e for-nitori. Al momento in cui scriviamo non è ancora noto l’esito di questo approfondimento. l

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PiemonteVIA LATTEASestriere, Oulx, Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere, Pragelato.• Impianti di risalita: skipass settimanale, 6 giorni consecutivi sconto 10% neiperiodi dal 6 - 21 dicembre 2014 e 6 - 12 aprile 2015;sconto 16% nel periodo 22 dicembre 2014 – 5 aprile 2015.Lo skipass comprende la possibilità di sciare una giornata a Mongine-vro (Francia) ed è in vendita solo nelle biglietterie italiane.Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio.• Scuole di sci: sconto 20% per lezioni collettive settimanali di sci alpino e snowboard.Lezioni private: formula “Sciano uno, due o tre… paga uno” presso Scuola Nazionale Sci Sestriere, Scuola Sci Via Lattea Sestriere e Scuola Sci Via Lattea Sauze D’Oulx.Prenotazioni e informazioni tel. 0122.858585(escluso festività natalizie e carnevale).• Nolo attrezzature: sconto 15% presso Maison ClataudSport a Sauze d’Oulx e a Sestriere, anche nel periodo natalizio• Soggiorno: sconto 20% Hotel Relais des Alpes - Sauzed’Oulx - Ufficio booking centrale: ABC, Sauze d’Oulx, tel. 0122 858585.

RISERVA BIANCA LIMONE PIEMONTE • Impianti di risalita: sconto 16% su skipass settimanale 6 giorni. tel. 0171.926254.Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio.• Scuole di sci: sconto 20% per lezioni collettive di 6 giorni,Scuola Sci Limone Piemonte, tel. 0171.92319• Nolo attrezzature: sconto 10% presso Bottero Ski anchesu acquisto di abbigliamento calzature e accessori sportivi non in saldo o in offerta e di sci, scarponi e snowboard. Tel. 0171.92274.• Soggiorno: sconto 15% per minimo 2 notti presso GrandHotel Principe, tel. 0171 92389; per soggiorni settimanali in formula residence e per soggiorni B&B (minimo 2 notti)presso Limone Palace Hotel Residence, tel. 0171.926965.Escluso il periodo 21/12/2014 – 06/01/2015.

BARDONECCHIA• Impianti di risalita + soggiorno: sconto 20% su pacchetto 7 notti in Residence Campo Smith (sola locazione) + 6 giorni di skipass BardonecchiaSki.Per preventivi e prenotazioni Bardonecchia Incoming tel. 0122.999284 .• Nolo attrezzature: vedi Rent and Go.

SAN DOMENICO DOMODOSSOLA• Impianti di risalita sconto € 3 su skipass giornaliero adulto. Giornaliero feriale (da martedì a venerdì): € 21; giornaliero festivo (sabato e domenica): € 29; skipass week-end (sabato e domenica): € 52. Tel.0324.780868. • Scuola di sci: sconto 10% tel. 339.3745360• Scuola di snowboard: sconto 10% tel. 342.0145506• Nolo attrezzature: sconto 10% presso Noleggio Sci_Munito• Soggiorno: sconto 10% presso il Rifugio 2000 www.sandomenicoski.com e presso l'Albergo Ristorante Cuccini www.albergocuccini.com(offerta valida solo per pernottamenti superiori a tre notti). Sono esclusi il periodo dal 20/12/2014 al 10/01/2015 e pacchetti soggiorno già scontati).È escluso il periodo dal 20/12/2014 al 10/01/2015.

Valle d’AostaPILA• Impianti di risalita: sconto 10% su skipasssettimanale (6 giorni) che include la telecabina da Aosta. Tel. 0165.521148-521045• Scuole di sci: sconto 10% su lezioni individuali e collettive di sci e snowboard, telemark. Lezioni individuali di un’ora € 38, più € 10 dalla terza persona in poi. Lezioni collettive di 15 ore, lunedì-venerdì con orario 10-13, € 143. Sconto bassa stagione per famiglie: ogni 2 adulti della stessa famiglia iscritti al corso collettivo, sconto 50% per il figlio. Gli sconti non sono cumulabili. Tel. 0165.521114.• Nolo attrezzature: sconto 10% presso Noleggio dei Maestri,La roccia, La Soletta, Plan Bois.• Soggiorno: sconto 10% per soggiorni settimanali presso gliHotel: Hotel della Nouva, La Chance, Lion Noir, Tivet, Rendez-Vous, Saint Pierre, Etoile de neige, Chalet des alpes, Plan Bois, Chacaril. Affittacamere I Picchi e presso gli appartamenti Casa Chamonin, Residence Ciel Bleu, Lo Sabot.È escluso il periodo dal 23/12/2014 al 06/01/2015. Offerte non cumulabili; è necessario richiedere lo sconto all’atto della prenotazione.

LA THUILE• Impianti di risalita: sconto 10% su skipass settimanale adulti 6 giorni consecutivi Espace San Bernardo (La Thuile – La Rosière). Funivie Piccolo San Bernardo S.p.A. Tel. 0165. 884150.• Scuole di sci: sconto 10% per lezioni collettive esclusoperiodo di Natale/Capodanno e Carnevale (dal 15 al 22 febbraio 2015) tel. 0165.884123.• Nolo attrezzature: sconto 10% presso Berthod Sport tel. 0165.884845 e Only Ski&Snowboard tel. 0165.885307• Soggiorno: sconto 10% presso Planibel ResidenceAtahotels tel. 0165.884541.Le promozioni sono valide dal 29.11.2014 al 19.04.2015escluso il periodo dal 20/12/2014 al 06/01/2015.

Trentino Alto AdigeFOLGARIASKI• Impianti di risalita:sconto 10% su skipass giornaliero festivo;sconto 20% su skipass giornaliero feriale;sconto 10% su skipass plurigiornaliero da 2 a 14 giorni.Per i gruppi è prevista 1 gratuità ogni 25 persone (su prenotazione a mezzo elenco nominativo).È escluso il periodo dal 24/12/2014 al 06/01/2015.Skipass validi sulla skiarea Folgaria - Fiorentini.I vantaggi sono estesi ad un accompagnatore, non sono validisulle tariffe bambino, junior e non sono cumulabili con altrepromozioni in corso.• Nolo attrezzature: vedi Rent and Go.

LAVARONE SKI• Impianti di risalita:sconto 10% su skipass Full day festivo;sconto 20% su skipass giornaliero Full day feriale; sconto 10% su skipass plurigiornaliero da 2 a 14 giorni. Per i gruppi è prevista 1 gratuità ogni 25 persone (su prenotazione a mezzo elenco nominativo). È escluso il periodo dal 24/12/2014 al 06/01/2015I vantaggi sono estesi ad un accompagnatore, non sono validi sulle tariffe bambino, junior e non sono cumulabili con altre promozioni in corso.

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importanti teatri e musei del mondo di opere, balletti e mostre.Per i soci di Coop Estense e possessori di carta Famiglia: 2 biglietti al prezzo ridotto di 5 euro ciascuno anzichè 7,50 dal lunedì al venerdì, esclusi giorni festivi, prefestivi, eventi speciali e proiezioni in 3D.

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La Polisportiva Doro nasce nel 1975 proponendosi nel settore atletico-podistico. Fortemente legata al territorio, l'associazione propone attività in grado di soddisfare le esigenze di tutte le fasce di età: dai più giovani fi no alla terza età. Svolge attività di calcetto e, da poco, una piscina con tutte le attività ad essa correlate, comprensive dell’acquaticità neonatale. I corsi sono tenuti da Insegnati altamente qualifi cati e in continuo aggiornamento attraverso i migliori master-trainer mondiali.

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CARTELLONE SERALE (spettacoli con inizio alle ore 21)•Venerdì 16 gennaio SERGIO SGRILLI: 20 IN POPPA •Venerdì 30 Gennaio BANDADEANDRÈ: CARO FABRIZIO • Venerdì 6 Febbraio MARCO DELLA NOCE: Le cronache di Ernia • Venerdì 13 febbraio GENE GNOCCHI: Sconcerto rock • Venerdì 27 febbraio IVANO MARESCOTTI: Nessun attore può venire da Bagnocavallo • Venerdì 6 marzo SPETTACOLI ATUTTOTONDO: Delitto a Teatro • Venerdì 20 marzo BRICIOLE DI TEATRO: I mitici anni '60.

Biglietti: INTERI 10 euro, RIDOTTI (over 65) 8 euro, RAGAZZI fino ai 18 anni 6 euroAbbonamento 7 spettacoli: INTERI 55 euro, RIDOTTI (over 65 e soci Coop) 50 euro, RAGAZZI fino ai 18 anni 30 euroPromo natalizia: 2 abbonamenti a prezzo speciale: 2 INTERI 95 euro, 2 RAGAZZI fino ai 18 anni 50 euro (altre riduzioni non cumulabili)Promo Coop Estense: carnet 3 ingressi 25 euro (da utilizzare su 3 spettacoli differenti)

I soci Coop Estense hanno diritto a sottoscrivere l'abbonamento a 7 spettacoli a prezzo ridotto, nonché il carnet 3 ingressi a loro dedicato, con cui avranno accesso a 3 spettacoli a scelta su tutto il

Comacchio a Teatro

Sala Polivalente S. Pietro, Palazzo Bellini, via Agatopisto 7 - ComacchioOrganizzazione Bialystok Produzioni - Direzione artistica e organizzativa Massimiliano Venturi

cartellone serale. Il socio ha diritto alla riduzione sia per sé che per un accompagnatore. La campagna abbonamenti comincia martedì 9 dicembre; La promozione natalizia è valida per gli abbonamenti emessi fino al 6 gennaio 2015. Dal 7 al 16 gennaio sarà possi-bile sottoscrivere gli abbonamenti normali. L’abbonato ha il posto assegnato per tutta la stagione, e matura la prelazione per il rinnovo nella stagione successiva.

SPETTACOLI POMERIDIANI PER BAMBINI E FAMIGLIE (con inizio alle ore 16)•Domenica 18 gennaio NATA TEATRO: L'Elefante scoreggione• Domenica 25 gennaio GIGIO BRUNELLO: Big Five – Big Savana Animals•Domenica 1 febbraio IL LABORINCOLO: Sette in un colpo•Domenica 22 febbraio MASSIMILIANO VENTURI: Arlecchino e Sganapino Fiocinini

Biglietti: INTERI 6 euro, RIDOTTI (over 65 e soci Coop) 5 euro, RAGAZZI fino ai 12 anni 4 euro, fino ai 3 anni gratuito Info, prenotazioni e prevendita online da inizio dicembre su www.comacchioateatro.it; infoline 349.0807587 – [email protected]

Teatro dell'Aglio

Stagione teatrale 2015

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39CONSUMARE INFORMATI DICEMBRE 2014

Ferrara L'Ado raccoglie fondi per la Casa del sollievo ospiterà pazienti con malattie neurologiche

Feste natalizie Il valore in più dei pacchi regalo

Un modo per dare più valore ai regali di Natale c'è: è quello di sostenere un'associazione che opera senza scopo di lucro nel territorio. In questo caso stiamo parlando delle associazioni

di volontariato che aderiscono ad Agire sociale (Centro servizi per il volontariato) di Ferrara, e che allestiscono le postazioni per fare i pacchi regalo nelle gallerie dei centri commerciali Il Castello e Le Mura. Le postazioni in en-trambi i punti vendita saranno attive dal 6 dicembre fino al 24 dicembre: una ventina le associazioni aderenti, più del-lo scorso anno! Per avere il regalo ben confezionato occor-re aver esibito, ai volontari, lo scontrino di acquisto rila-sciato il giorno stesso dall'ipercoop o da un negozio della galleria. L'offerta libera andrà alle associazioni che con questo sistema si autofinanziano. Siamo giunti alla setti-ma edizione di questa bella iniziativa. l

Al Castello e alle Mura dal 6 al 24 dicembre tornano le postazioni delle associazioni di volontariato

La Fondazione Ado (che dal 1998, nel ferrarese, offre assistenza gratuita e quali-ficata a persone affette da

neoplasie gravi, a domicilio e all’in-terno degli hospice “Casa della soli-darietà” di Ferrara e “Le Onde e il mare” di Codigoro) sta cercando di realizzare entro il 2016 una nuova struttura, denominata “Casa del sol-lievo”: si tratta di una residenza sani-taria per pazienti con patologie neu-rologiche quali la sclerosi multipla, la sclerosi laterale amiotrofica e il Morbo di Parkinson.

Il progetto nasce dalla volontà di aiu-tare e assistere i pazienti e i loro fami-liari nelle fasi più invalidanti della malattia, con una presa in carico glo-bale e un’assistenza di alta qualità in un ambiente accogliente, competente e ricco di umanità e solidarietà.La nuova realizzazione è sostenuta dalle donazioni dei cittadini e dall’instancabile lavoro di raccolta fondi dei volontari Ado che ad oggi hanno già raccolto un milione di eu-ro. Per questo contano di poter inaugurare questa nuova struttura entro il 2016.

Thebigsolidalband, live in Copparo. Un’occasione per contribuire a questa importante causa è partecipare al concerto del 13 dicembre di The-bigsolidalband, alle 21,30 al teatro De Micheli di Copparo. La band si esibirà per il sesto anno consecutivo in uno spettacolare "live" pro Ado (per altre donazioni www.adohtf.it). Nata tra le province di Ferrara e Rovigo, la for-mazione ha 13 componenti accomu-nati dalla passione per soul e rythm&blues, 3 dei quali (Carlo Meri-ghi, Danny Ghedini e Silvia Veronesi) lavorano all'ipercoop Le Mura. l

Il rendering della Casa del sollievo. A fianco, Thebigsolidalband in concerto

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È giunta al capolinea “La ta-vola del riuso”, l’iniziativa che ha proposto ai soci Co-op due laboratori di rici-

clo creativo tra settembre e ottobre al Punto d’incontro dell’ipercoop Il Ca-stello di Ferrara: “Arredare la tavola” e “Accessori in cucina”. Filo conduttore dell’esperienza utilizzare la creatività per combattere lo spreco, dando nuo-va vita alle cose. I soci partecipanti sono stati guida-ti dall’associazione di promozione so-ciale Awalè di Ferrara, affiancati dagli studenti del liceo artistico “Dosso Dos-si” per imparare a realizzare ogget-ti per la tavola o la cucina. I laboratori hanno toccato con mano anche l’ambi-to culinario grazie alla collaborazione degli studenti dell’istituto alberghiero “Vergani” che hanno presentato le ri-cette della cucina degli avanzi. Grande entusiasmo e partecipazione dei soci: già dopo i primi incontri i gruppi di la-voro si sono affiatati, grazie alla bra-vura dei giovani e alla voglia di met-tersi in gioco dei più grandi. I ragazzi hanno saputo farsi portatori di cono-scenza non solo delle tecniche del riu-so ma anche della filosofia della lotta allo spreco, affiancati dalle operatrici dell’”Associazione Awalè - La botte-ga di Utilla” che a questo scopo dedi-cano la maggior parte dei loro sforzi e delle loro attività. “Era importante per

Ferrara Sulla tavola del riuso tante idee nuovee le ricette del passato, fatte con gli avanzi

noi che mettesse radici nelle menti dei partecipanti l’idea che con la creativi-tà si può trasformare tutto – raccon-ta Barbara Bertini di “Associazione Awalè-La Bottega di Utilla” – a tal sco-po, abbiamo proposto per i laboratori di recupero materiali di scarto dome-stici, ritagli di stoffa, bottiglie e tetra-pack, tutte cose che le persone hanno sotto gli occhi nella vita di tutti i gior-ni, ma anche vecchi utensili, come po-sate in acciaio o pentole di alluminio, ridefinendo da zero la loro utilità e la loro funzione”. E così i ritagli di stoffa sono diventati tovagliette per la tavo-la, mentre tegami e pentole i paralumi di lampade di design. Non solo ritaglio e decoupage, infatti, ma anche abilità sartoriali e di falegnameria. “Ognuno poi – continua Barbara – ha trovato il suo materiale preferito e la tecnica in

cui si esprimeva al meglio. Ad esem-pio gli uomini si sono appassionati alla lavorazione del legno, mentre tra le si-gnore c’è chi padroneggiava molto be-ne la taglia e cuci”. Se la sono cavata egregiamente, poi, gli studenti di terza del liceo artisti-co Dosso Dossi, che con l’Associazio-ne Awalè avevano già collaborato a giugno di quest’anno con il proget-to “Eco-opere”: “Si sono appassionati moltissimo e sono stati capaci di inte-ragire molto bene sia come insegnan-ti che come apprendisti, senza contare poi che su alcune tecniche erano mol-to preparati e ci hanno offerto spun-ti molto interessanti, come nel caso dell’arte degli origami”. In laboratorio si è creato quindi un bel clima di con-divisione e scambio intergeneraziona-le, ognuno ha portato il proprio con-tributo personale. “Queste esperienze – continua Barbara Bertini – sono co-me dei semi, che vengono piantati e poi col tempo danno frutto. Al termi-ne dei laboratori molti soci sono ve-nuti alla Bottega di Utilla per portare vecchi oggetti, mentre diverse ragaz-ze sono venute da noi per utilizzare la macchina da cucire e condividere idee. Così si attiva il circuito del recupero”. Un circuito virtuoso anche dal punto di vista interpersonale: “Ho potuto co-noscere tante persone – racconta la so-cia Aurora Mantovani che ha parteci-pato ai due laboratori – e sicuramente

Tutti insieme nella mensa di Viale KI soci hanno dato un nome originale alle loro opere (ad esempio “Barbetta, la tovaglietta fatta in fretta” realizzata con i sacchi di yuta) in vista della mostra che si è tenuta il 5 dicembre presso l’Associazione Viale K, un evento aperto alla cittadinanza dove gli studenti del Vergani hanno proposto alcuni stuzzichini realizzati con gli avanzi, cucinando assieme ai volontari della mensa deliziose portate utilizzando i Brutti ma Buoni recuperati presso Ipercoop Le Mura. È stata allestita per l’occasione una mostra fotografica (a cura del Liceo Artistico e Area Giovani del Comune) che racconta alcuni momenti dell’esperienza per promuovere a un pubblico più allargato i temi del riuso e della lotta allo spreco.

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Si è concluso a ottobre il primo corso sperimentale sulla fotografia digitale a Ferrara. Tema del corso: imparare a realizzare scatti d’autore utilizzando il proprio smartphone o tablet. Hanno partecipato una ventina di soci e socie di ogni età, e con preparazione e pre-disposizione anche molto diverse ri-spetto all’utilizzo dello smartphone o del tablet. La prima edizione si è dun-que chiusa con un bilancio positivo anche per l’apprezzata disponibilità, oltre che l’indiscussa competenza, di Lauro Casoni che ha curato gli incon-tri e l’evento finale, “Io scelgo Coop”, nel pomeriggio di venerdì 10 ottobre presso la galleria del centro commer-ciale Il Castello di Ferrara. Di fronte alle casse "Spesa e Via", di-versi soci che avevano partecipato al

Ferrara La fotografia nell'era digitale, successo al Castello con foto ritratti lungo la galleria

ci rivedremo anche al di fuori del cor-so. È un’occasione per uscire di casa e scambiare quattro chiacchiere, condi-videndo molto di più che una partita di carte al circolo, perché di fatto tante persone pensionate sono ancora atti-ve e hanno voglia di fare”. E aggiunge: “Abbiamo realizzato dei portaoggetti per la tavola con bottiglie di plastica e tetrapack, io poi ho fabbricato un por-tatovaglioli in stile natalizio, in pizzo, decisamente chic (ride, ndr)”. I soci poi, hanno apprezzato moltissimo la natura eclettica dei laboratori, che alla realizzazione di oggetti hanno alter-nato le ricette degli avanzi illustrate dagli studenti dell’istituto alberghiero Vergani: “Hanno recuperato dei piat-

corso di fotografia, si sono cimentati con i loro smartphone in una esercita-zione di foto-ritratto digitale, immor-talando i consumatori di passaggio che si sono prestati come "testimo-nial" dei prodotti a marchio Coop, su invito dei soci volontari della coopera-tiva. È stata un’occasione divertente sia per mettere alla prova le compe-tenze apprese durante il corso, ma so-prattutto per dare visibilità ai valori del prodotto a marchio Coop. Un momento di scambio e condivisio-ne tra le persone che ha strappato di-versi sorrisi. "Non avevo mai parteci-pato a uno dei corsi organizzati da Coop Estense – racconta Martina Co-

ti poveri di una volta, rivisitandoli in chiave nouvelle cuisine, ci hanno dav-vero stupito, come il pan cotto (panà in ferrarese) arricchito con formaggio e funghi, un tocco di stile per un piat-to a base di pane e brodo, che recupera gli avanzi della cucina”. Anche l’occhio poi vuole la sua par-te: i ragazzi del Vergani, guidati dalla professoressa Chef Ombretta Calzo-lari hanno anche mostrato come pre-sentare le pietanze con classe, dimo-strando che anche piatti semplici che recuperano gli avanzi meritano spazio nei migliori ricettari. Sformati, polpet-tine di pesce e molto altro hanno en-tusiasmato i palati nel momento finale dell’assaggio. l

sanni – pur essendo socia da tanti an-ni, poi sfogliando Consumatori ho vi-sto l'annuncio del corso e ho pensato, da autodidatta, che sarebbe stato inte-ressante e utile parteciparvi. Anche se in poche lezioni, mi sono stati spiegati in modo chiaro e pro-fessionale l'uso di applicazioni, la lu-ce, la posizione migliore per scattare le foto, tecniche che poi ho messo in pratica nell'evento finale. Grazie a tutti gli organizzatori, ai soci volon-tari e ai corsisti con cui ho potuto condividere questa bella esperien-za". Sul sito www.estense.e-coop.it è possibile vedere una selezione dei migliori scatti. l

CONSUMARE INFORMATI DICEMBRE 2014

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col FiorfioreUn NataleIn un periodo dell'anno in cui le occasioni per ritrovarsi intorno a una tavola non mancano, la linea di prodotti Coop offre soluzioni di alta qualità sia per chi si sente chef sia per chi ha meno tempo a disposizione ma vuole lo stesso scoprire il meglio della cultura gastronomica

Dicembre col lungo periodo di festività che lo ca-ratterizzano, a cominciare dal Natale, è un mese che è inevitabilmente occasione di incontro, di ritrovo, in famiglia, coi parenti, tra amici. E ritro-

varsi, stare insieme, vuol dire spesso condividere il momen-to del cibo, di una tavola intorno a cui ci si sta mescolando le chiacchiere all’esperienza culinaria e gastronomica.Cosa che può avvenire davanti a sontuosi e abbondanti pran-zi, ricchi di portate e curati con la passione di chi si sente chef o quasi. Ma può avvenire anche in maniera meno elabo-rata, per chi ha meno tempo o passione per stare davanti ai fornelli, anche se non per questo intende rinunciare alla qualità di ciò che offre ai suoi ospiti.Proprio pensando a tipologie e utilizzi così diversi, abbiamo pensato di sottoporre ai nostri lettori una carrellata di se-gnalazioni dentro a quell’universo di prelibatezze che è il mondo Fiorfiore Coop, fatto da 370 referenze che racchiu-dono il meglio della cultura gastronomica italiana (e non solo). Prodotti che possono essere ingredienti per costruire quei menu più importanti cui si faceva cenno, ma che inve-ce possono diventare soluzioni pronte per l’uso, o quasi, per chi ha meno tempo a disposizione.Il mondo Fiorfiore spazia da paste tra le più apprezzate del-la tradizione italiana, come i fusilli lunghi bucati (antica-mente ricavati attorcigliando uno spaghetto intorno a un ferro da calza) che vengono da Gragnano, abbinabili al ragù di carne chinina (sempre Fiorfiore), o alle orecchiette pu-gliesi di semola di grano duro, queste invece abbinabili alle cime di rapa. Sempre partendo da una pasta di qualità ci sono le fettuccine di Campofiore (nelle Marche) abbina-bili a un condimento di radicchio e speck o al pesto alla ge-novese, oppure i girasoli ai carciofi a cui basta aggiungere

burro e parmigiano. L’elenco di altre possibilità (dagli spa-ghetti ai conchiglioni, dai paccheri alle penne, dai vermicel-li alle farfalle) si incrocia con i tanti sughi e condimenti (dal siciliano sugo alla Norma a quello di funghi porcini, dal su-go al tonno e olive taggiasche a quello di crema di formaggi).Un altro capitolo ricco di piacevoli sorprese è quello dei formaggi. Il mondo Fiorfiore spazia dal pecorino di Farin-dola (Abruzzo) al parmigiano reggiano Dop 30 mesi, dal formaggio di capra e dal pecorino Dop, entrambi dalla Sar-degna, ai piemontesi Toma Maccagno e Raschera di alpeg-gio. Aggiungiamo poi il gorgonzola Dop, la mozzarella di bufala Dop della Campania e la provola sfoglia Montalbano dalla Sicilia. Tutte bontà pronte per l’uso ma anche possibi-li ingredienti per costruire altri piatti e condimenti.Sorvolando su salumi e carni (dove pure c’è ampia scelta, inclusi capponi, faraone, cotechini e zamponi che a Natale rientrano tra i classici), parliamo di pesce. Qui si va da pro-dotti affumicati come il tonno pinne gialle, il pesce spada (lavorati secondo la tradizione mediterranea) al salmone dell’Alaska. C’è poi il carpaccio di polpo, la bottarga di mug-gine (ricavata da uova di cefalo della miglior qualità). Ag-giungiamo diversi tipi di filetti (di tonno, di alici e di sardi-ne) e chiudiamo segnalando come, per i cuochi che hanno poco tempo a disposizione, la linea Fiorfiore offra soluzioni surgelate di ottima qualità: si va dal merluzzo alla mediter-ranea (con patate, pomodori e capperi), al branzino in salsa di senape, dai gamberi alla Catalana (con peperoni e carote grigliate) ai calamari atlantici, per finire con un filetto di sal-mone dell'Alaska.Un accenno lo meritano poi sottoli e sottaceti che richia-mano ghiottoni e golosi. Dai funghi champignon ai peperon-cini ripieni con tonno e capperi, dai pomodorini ciliegino

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semisecchi alle olive taggiasche, dai carciofi crudi della Pu-glia alla caponata di melanzane. L'elenco è ancor lungo, tra diversi tpi di funghi, olive, carciofi, ma per avviarci alla chiu-sura (e pur saltando tante altre voci) mancano ancora un pa-io di capitoli che sono quelli delle bevande e dei dolci.Tra le bevande, oltre alla spermute al 100% di frutta e a di-versi tipi di tè, segnaliamo in particolare tre tipi di birra prodotti per Coop nell'antica fabbrica di Pedavena. Parlia-mo della birra doppio malto chiara, della birra doppio mal-to rossa e della birra di frumento Igp con sentori di malto, agrumi e spezie. Sono tutte bevande abbinabili a pasta e carne (la doppio malto chiara) a formaggi e dolci (la rossa) ed a carni e pizza (quella al frumento).

Chiudiamo questa rassegna col capitolo dei dolci. Un capi-tolo ampio che va da baci di dama, canestrelli, amaretti e croccante al cioccolato (tutti ottimi come fine pasto o per l'ora del tè). Posto d'onore, dato il clima natalizio, spetta si-curamente al panettone dolci frutti, a quello con arancia e gocce di cioccolato e al pandoro con gocce di cioccolato.Altre opzioni vengono dalla torta millefoglie e dallo strudel di mele dell'Alto Adige. Chi invece apprezza il gelato ne trova di gusti e sapori diversi, da quello di pistacchio della Sicilia al gelato alla mandorla d'Avola. Poi ci sono tutti i sa-pori più classici, dal caffè, alla crema catalana, dalla noccio-la al limone di Sicilia, dal cioccolato fondente alla vaniglia Burbon.

Ci sono anche le confezioni regaloIn vendita nei punti vendita Coop in occasione del Natale saranno anche due confezioni, una strenna e una cesta, rispettivamente con 10 e 15 prodotti Fiorfiore. Si tratta di confezioni da regalo che propongono una panoramica del meglio del mondo Fiorfiore: dal panettone con arance e cioc-colato al trancio di tonno Yellowfin, dal cotechino a diversi tipi di pasta e altri prodotti soprattutto di pasticceria.

CONSUMARE INFORMATI DICEMBRE 2014

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LE MANI SUL PORTAFOGLI- Droni giocattolo da 30 a 200 euro, con o senza telecamera

- Kids tablets tra 80 e 150 euro, prima di passare al vero Ipad...

- Giochi per bambino da 30 a 90 euro, con uno scontrino medio di 40-50

- Giochi per bambina da 40 a 120 euro, con uno scontrino medio di 60

I prezzi, indicativi, sono riferiti ai negozi Coop

di Cl au dio St r a no

Spuntano le nuove passioni per i droni e per i tablet per bambini (+40%!). Ma ritornano anche i grandi classici, dai supereroi alle "fashion dolls". Ecco una breve panoramica sui regali che i più piccini si aspettano tra Natale e l'Epifania

GIOCATTOLOIn volo sul pianeta

La sorpresa del Natale potrebbe arrivare sulle ali vorticose di un drone, il velivolo radioco-mandato che esiste anche in versione giocat-tolo. Può librarsi dentro casa, su e giù... dal

tappeto, o all'esterno, in più direzioni. Di tutte le misure e le tasche (da poche decine di euro a 300 euro dei mo-delli che si guidano con il telefonino), i droni stanno fa-cendo tendenza dopo anni di elicotterini.Il pianeta giocattolo conferma anche quest'anno facce nuove, come questa, e molti ritorni scaccia-crisi, "classi-ci" più o meno moderni per un Natale un po' più spen-sierato; sebbene la flessione nel settore ci sia, intorno al 5%, ma sia comunque inferiore a quella di altri comparti del consumo. Anche qui come altrove la crisi spinge un consumatore assai informato (da 5,27 fonti informative utilizzate nel 2010 si è passati a 10,4 nel 2011!) a ritarda-

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45CONSUMARE INFORMATI DICEMBRE 2014

Videogiochi Un mondo in grande trasformazioneMeno giochi per consolle, più giochi da scaricare su smartphone e tablet. I video-game di questo genere non avranno, magari, una qualità eccelsa e i controller di una PlayStation, ma costano cifre

assai più contenute (da 0,80 in su) e soprattutto ce ne sono a migliaia facilmente reperibili in rete gratuitamente. Se questa è la curva del mercato, non sorprende che il mondo dei video-giochi sia in grande trasformazione e che i supporti fisici sia-no sempre più considerati un fenomeno del passato nella grande distribuzione. Coop per questo motivo sta rivedendo i suoi cataloghi e razionalizzando un settore che dà segnali di forte contrazione. In cima alle classifiche di vendita dei videogiochi, svettano una

re fino all'ultimo gli acquisti. Che tuttavia, per Natale, non manche-ranno per regalare ai bambini – i ve-ri "comandanti in capo" della fami-glia in questo periodo dell'anno – un sogno inseguito da tempo. Per una percentuale in grossa cre-scita (+40%) questi sogni, manco a dirlo, saranno elettronici. Il traino alle vendite lo faranno soprattutto i kids tablets, più che raddoppiati nelle scorse festività natalizie: pic-coli tablet, come il Clempad, con contenuti educativi studiati per bimbi anche piccolissimi, a partire dai 3 anni, i quali possono collegarsi a Internet ma facendo un uso pro-tetto della tecnologia. Ai genitori, oltre al parental control, sono "con-cessi" lo spegnimento programma-to, la scrematura delle app scarica-bili e il monitoraggio dei progressi del pupo. Sempre in questa catego-ria va segnalato Furby, gioco inte-rattivo di nuova generazione, best seller 2013, capace di dialogare con l'omonima app; accanto a lui feno-meni come Cupets, Flying Fairy e Canta Tu, una consolle karaoke, quest'ultima, ormai tradizionale che quest'anno vestirà i panni

dell'arcinota, tra le bambine, star dello spettacolo Violetta. Sempre molto in auge anche i giochi considerati più "intelligenti", ovve-ro che impegnano maggiormente la creatività del bambino. In questa categoria rientrano i building sets, le costruzioni, da sette anni in cre-scita sospinte dalle nuove linee e dagli evergreen noti a tutti. Per gli amanti dei giochi da tavolo (sei mi-lioni di scatole vendute ogni anno!), se ne trovano ancora di storici river-niciati a nuovo come L'allegro Chi-rurgo o Trivial Pursuit, per non par-lare del Monopoli, il più celebrato di tutti i tempi, totalmente personaliz-zabile nella nuova edizione, My Monopoly, con app e sito web.

Più cinema che web Almeno fino ai 7-8 anni di età, Inter-net e i social network rappresentano un punto di riferimento crescente per i giocattoli, ma restano la televi-sione e il cinema le vere "palestre" per i gusti dei bambini. In due ore al giorno mediamente trascorse davan-ti al piccolo schermo i nostri figli as-sorbono tutto e poi sono pronti a scrivere le loro letterine a Babbo Na-

decina di titoli del genere “sparatutto”, PEGI dai 16 anni in su (dove PEGI sta per Pan European Game Information, metodo di classificazione europeo che si basa sui contenuti del gioco e l'età dei fruitori), mentre è ormai al tramonto, o meglio si è spo-stato sui dispositivi mobili, il filone del gioco in famiglia, qual-che anno fa capitanato dalla Wii. La Wii U della Nintendo si trova oggi in commercio a un prezzo intorno ai 250 euro.In questi anni, tuttavia, le consolle hanno avuto un alto tasso di penetrazione nel nostro paese. Sono circa 10 milioni i proprie-tari di PlayStation, che si conferma leader nelle vendite. La Ps4 (prezzo sui 400 euro), proprio di recente è balzata agli onori della cronaca perché l'aggiornamento del software raccoman-dato dalla Sony creerebbe problemi tecnici segnalati dagli utenti e dal Movimento Difesa del Cittadino. L'altra grossa fet-ta del mercato è in mano a Microsoft con il suo XBoxOne, prez-zo da poco riposizionato intorno ai 400 euro.

tale. Per i maschietti, sono i perso-naggi i più amati: i Ninja, tornati di moda dopo un periodo buio, i Tran-sformers e i Dragons che quest'anno beneficiano dei film usciti su di loro. Poi il filone dei supereroi con Spi-derman e Capitan America su tutti, ma non scherzano neanche gli Aven-gers... Per i più piccoli a tirare sono i "collezionabili" come My little pony, mentre si percepiscono i primi se-gnali di un possibile tramonto per l'era di Peppa pig, per il regno di Hel-lo Kitty e per l'epopea di Cars. Se passiamo invece alle bimbe, ecco rispuntare le "fashion dolls" del cali-bro di Barbie, in lieve calo ma pur sempre in testa nella top ten assoluta del 2013. Assieme a Cicciobello è il simbolo degli intramontabili. Un suo ambitissimo play set come "La casa dei sogni" arriva a costare sui 300 eu-ro. Vanno forte anche i playset dedi-cati alla cucina, sempre sulla scia dei successi televisivi. Tra le "nuove bambole", invece, salgono le quota-zioni di Violetta, e tra le principesse quelle di Frozen, dopo il grosso bo-om del film di animazione che si è piazzato in vetta agli incassi del bot-teghino. l

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LE MANI SUL PORTAFOGLISmartphone sotto i 200 euro- display massimo 5 pollici, fotocamera massimo 8 megapixel, processori massimo quad core

Smartphone sopra i 200 euro- display fino a dimensioni di un phablet, fotocamera fino a 20 mega, processori multipli

Smartwatch sotto i 150 euro- per il fitness e il tempo libero

Smartwatch sopra i 150 euro- per notifiche e risposta alle chiamate

I prezzi sono indicativi e soggetti alle variazioni del mercato

Lo smartphonesi prenota il Natale

Sono 51 milioni gli italiani che si ritrovano in tasca un cellulare, di questi 31 milioni possiedono uno smartphone (62%): una incidenza non distante da quella degli Usa e certamente destinata a raggiun-

gere in poco tempo l’intera popolazione.Se questo è il trend nostrano – come si legge nel Rapporto Coop 2014 sui consumi (dati Nielsen Mobile) – non stupi-sce che il Natale prossimamente riserverà, sotto l'albero, un posto privilegiato agli smartphone, sempre più appa-recchi tuttofare, in grado di spaziare dalla fruizione multi-mediale al pagamento digitale. A differenza dei tablet che segnano il passo (-10%) dopo un periodo di crescita record, il loro mercato ha fatto registrare 12,3 milioni di nuovi ac-quisti solo nel 2013, anno in cui hanno sorpassato i cellula-ri base (feature phone). Ad agosto scorso l'incremento a valore degli smartphone era del 7% , in Coop +15%. In compagnia di un telefonino intelligente mediamente trascorriamo due ore al giorno, spesso non paghi e a caccia

di Cl au dio St r a no

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Il dispositivo mobile più amato dagli italiani (in 31 milioni lo possiedono) avrà un posto importante sotto l'albero. Come sceglierlo, allora, senza rimanere delusi? Panoramica sulle tendenze di mercato e sugli standard attuali, dal quad core al 4G passando per i tanti pixel della fotocamera

si prenota il Natale SMARTWATCH COLLEGÀTI DAL POLSOGli smartphone più grandi faticano a uscire dalla tasca e a stare in una mano, e anche per questo si (ri)parla molto di smartwatch, in particolare da quando la Apple ha presentato il suo di orolo-gio intelligente, l'Apple watch, che ve-dremo nei negozi da gennaio 2015. Il mer-cato degli smartwatch è ancora tutto da esplorare ma possiamo suddividerlo in tre grandi categorie. La prima è for-mata dai semplici "braccialetti" che si usano per il fitness, con contapassi e funzioni di geolocalizzazione. La seconda com-prende gli orologi da polso che sono collegati allo smartphone tramite bluetooth e ricevono notifiche e chiamate. Nella terza categoria, infine, rientrano gli apparecchi più evoluti, non solo l'Apple watch (in tre versioni, prezzo base da 349 dollari), che va accoppiato a un iPhone 6 per rendere al meglio, ma anche diversi concorrenti tra cui Motorola, Lg e Huawei.

dell'ultimo modello, che preferiamo di ampio polliciaggio con un display tra 4,5 e 5 pollici. Ma sotto le feste natalizie, con l'arrivo (anche in Coop) dei nuovi iPhone 6 con scher-mo da 4,7 pollici e iPhone 6 Plus da 6 pollici, sono possibili cambi di scenario con dimensioni ancora superiori già pro-prie dei phablet. Il melafonino ha una modalità specifica per essere utilizzato con una sola mano, più potenza e una fotocamera migliorata. A spaventare sono solo... i prezzi: il 6 richiede 729 € per il 16 giga e 839 € per il 64 giga, per il 6 plus servono 839 € per il 16 giga e 959 per il 64 giga. Al co-losso di Cupertino risponde colpo su colpo Samsung: ed ecco pronti per fine anno il Galaxy Alpha, che misura 4,7 pollici proprio come l'iPhone 6 più piccolo (prezzo 699 eu-ro), ed è interamente in alluminio, e il Galaxy Note 4, lan-ciato all'Ifa di Berlino a settembre, di 5,7 pollici, poco più grande dell'iPhone 6 Plus (769 euro a listino).Sopra o sotto la soglia. Oltre la soglia dei 200 euro, la par-tita è sostanzialmente ristretta al duopolio Apple-Samsung, con la prima a scardinare il mercato. Sotto i 200 euro, inve-ce, la competizione è molto più allargata: si va da Lg a Huawei, da Nokia a Sony, da Htc a tanti altri. Anche gli smartphone di seconda o terza fascia, da Brondi ad Alcatel a Ngm, consentono una buona navigazione in Internet e la fruizione di tutti i servizi previsti dagli smartphone. Quel che l'utente non avrà, al di sotto di quel prezzo, tranne le eccezioni dei prodotti fortemente "smarcati", saranno di-mensioni sopra i 5 pollici, fotocamere oltre gli 8 megapixel (lo standard è ormai sui 13 megapixel, con punte di 20) e processori più potenti di un quad core, che oggi è il "moto-re" prevalente che muove gli smartphone di fascia media e medio-bassa, mentre i "primi prezzi" montano ancora i dual core e i top di gamma, dall'altra parte, si spingono fino agli octo core (otto processori per macchina!).Molti apparecchi, ormai – partendo dal modello Blade Apex 2 di Zte distribuito da Tim a 99 euro o dal Nokia Lumia 635 a 169 euro o dal Samsung Galaxy Ace 4 a 179 euro – sono abilitati alla connessione 4G (detta anche Lte) che è notevolmente più veloce della 3G. L'ostacolo alla dif-fusione della rete telefonica veloce va individuato più che nei dispositivi, sul cui prezzo incide ormai poco, nella co-pertura e nelle tariffazioni proposte dai gestori.Un altro elemento guida importante nella scelta è la Ram (Random access memory, Memoria ad accesso casuale), ovvero la memoria sulla quale girano contemporaneamen-te le applicazioni. Le app vengono scaricate dal 69% dei possessori di smartphone, che ne hanno mediamente 24 installate (anche se ne usano poi solo 9!), dunque la Ram lavora molto e sotto 1 giga è facile impallarsi. Le applicazio-ni oggi necessitano di una Ram più ampia possibile: la tro-viano da 512 Mb sui modelli base, da 1 Gb su quelli medi e ancora superiore sui modelli di punta. Sistemi operativi. Ma alla base di tutte queste indicazio-ni di acquisto, per quanto importanti esse siano, resta

sempre il sistema operativo. È il primo nodo da sciogliere per chi vuole approcciare un punto vendita. I telefoni più aggiornati, oggi, hanno una piattaforma operativa iOS 8, Android 4.4 o Windows Phone 8.1 che sono quelle che vanno per la maggiore. La scelta di una o dell'altra non è indifferente: un sistema operativo è in grado infatti di rendere più o meno fluida l'esperienza d'uso. Un iPhone, ad esempio, "gira" più velocemente non solo in rapporto ai giga di memoria che ha, ma al sistema operativo iOS che monta e che è ottimizzato per quel particolare utiliz-zo. Viceversa Android, la piattaforma più diffusa al mon-do, di proprietà del colosso Google, può risultare meno performante a parità di altri valori essendo studiata per adattarsi a vari dispositivi, in mobilità e non. Chi, infine, opta per un sistema operativo Windows Phone, al terzo posto come utilizzo in Italia, pur avendo una macchina che lavora in scioltezza dovrà accontentarsi di un nume-ro di app che, seppure in crescita, resta inferiore rispetto ad Apple store e a Google play. l

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territori.COOP

so per cui la Zia è nota ai più. In par-ticolare l’aglio di Voghiera, gentile ma intenso, che viene ridotto in crema e aggiunto all’impasto di carne insieme a sale, pepe e un po’ di vino bianco “di sabbia”, come si definiscono i vini di vitigni coltivati nei terreni sabbiosi delle zone salmastre del ferrarese.Il salame Zia ferrarese si sposa in modo speciale con gli altri prodotti d’eccel-lenza che la zona può vantare. Tra que-sti spicca il melone dell’Emilia, in un accostamento insolito ma molto in-teressante, la pera dell’Emilia-Roma-gna - a dimostrazione che le pere non son buone solo con il pecorino - e la coppia ferrarese, ovvero il fragrante pa-ne dalla forma a cornetto.

In provincia di Ferrara, tutti ricor-dano ancora i giorni della ma-cellazione del maiale e le gior-

nate dedicate alla trasformazione della sua carne. Si trattava di un’o-perazione che riuniva la famiglia al-largata, un tempo composta da pa-renti dei parenti, amici e vicini di casa. Le persone si davano appun-tamento per coronare gli sforzi fatti nell’allevare e mantenere al meglio il maiale di casa. Ci racconta Carlo Negrini, responsabile di stabilimen-to di Negrini Salumi: “Noi eravamo piccoli e per me e i miei fratelli era proprio una festa”. Poi aggiun-ge: “Le donne cucinavano per tutti e gli uomini si occupavano di prepara-

re salsicce, salami, pancette e ogni tipo di salume”. Nella bassa ferrarese, nella zona di Re-nazzo (tra il fiume Reno e il fiume Pana-ro), non si può parlare di salame senza che qualcuno chiami in causa la “Zia”, un salame all’aglio che non ha egua-li. I più informati ci dicono che “Zié” in dialetto sta a significare “cieco”: proprio come il budello utilizzato per l’insacco, naturalmente chiuso - cie-co, appunto - dalla parte dell’appendi-ce dell’animale. Dai tagli più pregiati di maiali italiani, triturati e insaporiti, si ottiene un impasto morbido, con cui riempire l’insacco, che poi viene fatto stagionare da 60 a 90 giorni. È l’aglio a conferire il carattere deci-

LA “ZIA” FERRARESE PIACE A TUTTI. NONOSTANTE L’AGLIO. Scopriamo un salame di carattere, prodotto con carne di suini allevati e macellati in Italia e con l’aggiunta di aglio triturato e vino bianco.

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Mosto, farina, zucchero: per preparare il sugo d’u-va non serve altro. Lo sa bene Stefano Pedrazzoli, socio dell’azienda “Il Canarino” che a Correggio,

in provincia di Reggio Emilia, da 45 anni produce que-sto dolce al cucchiaio dal sapore antico, seguendo alla lettera la ricetta di una volta e tramandando una tradi-zione che oggi sono in pochi a tenere viva. “Siamo al-la seconda generazione. L’intuizione venne a mio padre che seppe trasformare un’attività casalinga in un’azien-da moderna”.

“Tutto cominciò - racconta Pedrazzoli - quando mio padre an-cora si occupava di distribuire paste fresche ai bar e ristoran-ti della zona. Da buon reggiano, conosceva il sugo d’uva e gli venne l’idea di proporlo ai clienti, sfruttando la rete di con-tatti che già si era creato: cominciò a farlo e rifarlo a casa, fino a quando non ebbe perfezionato la ricetta adattandola a una produzione su scala più ampia rispetto al consumo do-mestico”. Il successo fu rapido e il sugo d’uva firmato “Il Ca-narino” conquistò subito il consenso dei consumatori locali.

Il segreto? La semplicità di una ricetta antica, che valoriz-za un prodotto come il mosto d’uva di cui storicamente vi è grande disponibilità nella “bassa” reggiana, terra da sempre vocata alla produzione di vino. “Non si utilizza un’uva qualsi-asi” ci tiene a precisare Pedrazzoli. “Anche se è possibile pre-pararlo con uva bianca, la tradizione vuole che si utilizzi la Lancellotta con cui da queste parti si produce il Lambrusco, un’uva zuccherina e dal colore molto scuro, perfetta per dare il giusto sapore a questo dolce”.

Ieri come oggi, sono gli emiliani i consumatori più ghiotti di questo dessert tradizionale. Col tempo però il sugo d’uva ha saputo farsi conoscere anche fuori regione: “L’Emilia-Ro-magna resta il primo mercato, seguita dal Veneto, altra zona in cui è un prodotto della tradizione contadina, proprio co-me da noi. Poi ci sono le zone limitrofe: il sugo d’uva ti ri-porta alle origini ed ecco perché piace ai tanti emiliani che negli anni si sono trasferiti in Lombardia, Piemonte, Ligu-ria e Marche”.

La vendemmia si fa “dolce”Oggi come ieri, il sugo d’uva è un dessert molto amato dai reggiani. Stefano Pedrazzoli, socio de “Il Canarino”, ce ne svela i segreti.

DESSERT AGRICOLOAlcuni momenti della produzione e confezionamento del sugo d’uva, che affonda le prorie radici nella cultura contadina della “bassa reggiana”.

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CONFEZIONE SARA

Strolghino sottovuoto gr. 200 circaLambrusco Grasparossa Al Mior cl. 75Pennoni gr. 500 Cotechino precotto gr. 500Lenticchie gr. 500Parmigiano Reggiano in trancio da gr. 500 circa con scatola

39,90 w

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CONFEZIONE HAPPY HOURTIPO 1

45,90 wVino Venice Couveè ExtradryCotechino precotto gr. 500Fusilloni gr. 500Lenticchie gr. 500Strolghino sottovuoto gr. 200 circaLonziono stagionato in trancio da gr. 600 circa con scatola

CONFEZIONE HAPPY HOURTIPO 2

Vino Moel Prosecco ExtradryMini Cicciole sfogliate Al Miori gr 400 circaZampone precotto kg. 1Strolghino sottovuoto gr. 200 circaLenticchie gr. 500, Paccheri gr. 500Lonziono stagionato in trancio da gr. 600 circa con scatolaParmigiano Reggiano in trancio da gr. 500 circa con scatola

69,90 w

CONFEZIONE LAURA

Lambrusco Grasparossa Al Mior cl. 75Lonziono stagionato in trancio da gr. 600 circa con scatolaLardo di Patanegra in trancio da gr 500 circa con scatolaStrolghino sottovuoto gr. 200 circaZampone precotto kg. 1Lenticchie gr. 500Paccheri gr. 500

59,90 w

CONFEZIONE MEMOLE

Lenticchie gr. 500Strolghino sottovuoto gr. 200 circaMini Cicciole sfogliate Al Miori gr 400 circaFiocco di culatello da kg 2,6 circaLambrusco Grasparossa Al Mior cl. 75Fusilloni gr. 500Parmigiano Reggiano in trancio da gr. 500 circa con scatolaZampone precotto kg. 1

99,90 w

ARTICOLI SU PRENOTAZIONE FINO AL 19 DICEMBRE

CONFEZIONE MARTINA

Parmigiano Reggiano in trancio da gr. 500 circa con scatolaLonziono stagionato in trancio da gr. 600 circa con scatolaLenticchie gr. 500Paccheri gr. 500Zampone precotto kg. 1Strolghino sottovuoto gr. 200 circaFiocco di culatello in mezzena da kg. 1,3 circaLardo di Patanegra in trancio da gr 500 circa con scatola

89,90 w

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