Federazione Regionale dell’Emilia Romagna

Mappatura delle Professionalità e delle Nuove Competenze per lo Sviluppo dei processi di

Internazionalizzazione delle PMI”

REGIONE EMILIA ROMAGNA FSE Ob. 3 D.1 PROG. 787/03

Condivisione e validazione dei risultati

Fase 1 “Mappatura delle professionalità e definizione degli interventi e degli strumenti da realizzare”

Bologna, 13/05/04

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I RISULTATI DELLE I RISULTATI DELLE RILEVAZIONIRILEVAZIONI

PARTE PRIMA

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Individuare le professionalità e le competenze distintive del profilo professionale

Raccogliere le esigenze formative

Definire il patrimonio di conoscenze da mettere in rete (anche attraverso il sito), finalizzate a favorire la costituzione di una “comunità” regionale.

In particolare: Aree di intervento maggiormente significative (verso quali

paesi esteri, per quali settori produttivi) Strumenti messi a punto, pratiche consolidate Sistema di relazioni

Raccogliere le esigenze di messa a punto di nuovi strumenti di analisi e di supporto per migliorare in qualità ed efficienza il servizio alle imprese

FINALITA’ DELLE RILEVAZIONI/1

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LA METODOLOGIA UTILIZZATA

Individuazione dei processi di riferimento

Stesura della job description

Realizzazione di due interviste-pilota (per i servizi e per le politiche)

Realizzazione delle rilevazioni

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IL PROFILO PROFESSIONALE

Grande eterogeneità delle attività realizzate e assenza di una definizione univoca

Il “Consulente per l’internazionalizzazione delle PMI” raccoglie un ampio spettro di attività che non necessariamente risultano essere realizzate da un’unica persona, né essere presenti in tutte le realtà.

Definizione di una figura professionale “a banda larga”

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IL PROFILO PROFESSIONALE

Costruzione dell’offerta

Erogazione del servizio

Analisi delle opportunità

e dei fabbisogni

Analisi delle opportunità

Analisi dei bisogni

Verifica di fattibilità

Redazione Business plan/

Progetto promozionaleRealizzazione attività

Monitoraggio

Processi

Attività

Sotto

-attiv

ità

Com

por

tam

enti

Conoscenze

Capacità

Relazioni

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LE ESIGENZE FORMATIVE EMERSE/1

Per gli intervistati … Informazione e aggiornamento continuo sulle

normative e le opportunità in essere

La manutenzione continua delle lingue straniere

La necessità di rafforzarsi nell’approccio “consulenziale” alla singola impresa

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LE ESIGENZE FORMATIVE EMERSE/2

Per le imprese … Supporto informativo di primo livello per le

imprese che intendono investire in opportunità all’estero (livello strategico)

Interventi focalizzati alla gestione di problematiche operative (livello gestionale)

Confronto e scambio di buone pratiche tra imprenditori

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LE ECCELLENZE MAPPATE

“Eccellenze”

aree di competenza e su cui si è acquisito un know-how particolare che può rappresentare un capitale per il sistema

regionale da condividere con gli altri.

Settori produttivi Paesi Strumenti/Pratiche

•Abbigliamento, Calzature, Pellicceria, •Agroalimentare;•Meccanica, mecc. di subfornitura, macchine utensili, automotive, mecc. agric.•Arredo casa;•Giostre;

•UE (in part. Germania e Francia)•Est Europa (in part. Ungheria, Romania, Russia, Bulgaria, Ucraina, Polonia)•Area Balcanica (in part. Bosnia)•US (in part. NYC)•Estremo Oriente (Cina)

•Trasferimento da imprenditori esperti e neo-espositori; •Workshop con operatori dall'estero; •Seminari tematici•Consulenze di primo livello personalizzate • …

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PROPOSTE PER UN SERVIZIO REGIONALE

“Progettazione di formazione per gli operatori e per le aziende”

“Maggiore integrazione e promozione del servizio di networking tra i vari servizi provinciali”

“Supporto nel cambiamento organizzativo richiesto dal servizio rivolto alla singola azienda oltre che ai consorzi”

Azione politico-culturale “osservatorio” delle realtà delle PMI locali e lobbying presso le istituzioni regionali”

Azione innovativa promozione di azioni di animazione per le imprese e di servizi avanzati di consulenza all’internazionalizzazione

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MODELLI E STRUMENTI DA MODELLI E STRUMENTI DA REALIZZAREREALIZZARE

PARTE SECONDA

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I MODELLI DI INTERVENTO

Partendo dalla sistematizzazione di alcune delle best practices

sperimentazione di una metodologia di intervento sulle imprese interessate ad investire all’estero, con la finalità di diffondere l’esperienza – potenzialmente replicabile - agli operatori del sistema regionale.

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I MODELLI DI INTERVENTO

Un’ipotesi di percorso mirato per l‘internazionalizzazione

•Questionario di rilevazione aziendale sull’orientamento in progetti di sviluppo Internazionale•Creazione di cluster omogenei e sperimentazione di un processo di intervento su un cluster di aziende

•Work shop tematico/Iniziative mirate per il cluster identificato•Animazione di un percorso di scambio di buone pratiche tra le imprese coinvolte e condivisione di nuove esperienze

• Supporto consulenziale alle aziende nella valutazione strategica delle azioni da intraprendere

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GLI STRUMENTI DI SUPPORTO

Messa a punto di un diagnostico aziendale e di un prodotto FAD per le imprese

Focus: realizzazione di un business plan aziendale per progetti di sviluppo internazionale

Strumento a supporto della consulenza degli operatori

Integrato nel prodotto FAD a supporto dell’autovalutazione delle imprese

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SITO DI PROGETTO

Ipotesi di sviluppo del sito internet di progetto

Ambiente al servizio della condivisione delle informazioni

tra i servizi provinciali

Centro unico per l’accesso alle molteplici fonti informative presenti sul web