FEBBRAIO 2016

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FEBBRAIO 2016 ANNO IX, NUMERO 2 Ma cos’è successo? Sembra ieri che era Natale e ci troviamo di colpo in pieno Carnevale e tra poco in Quaresima! Quest’anno i tempi si sono ristretti, per “colpa” della Pasqua che arriverà presto, ma noi siamo comunque sempre pronti a vivere pienamente ogni mo- mento. Abbiamo appena trascorso un mese interessante, in cui abbiamo anche avuto l’opportunità e la gioia di trascorrere del tempo con i ragazzi delle Parrocchie vicine, che ci sono venuti a trovare e hanno condiviso con noi un momento di gioco: per noi quello con loro è sempre un incontro arricchente e speriamo che lo sia stato anche per loro…! Ovviamente li aspettiamo ancora! Abbiamo inoltre una bella novità: nella nostra Casa è stata accolta un’ospite inglese, quin- di ormai la Pasotti Cottinelli non ha più solo persone provenienti da tutt’Italia ma si è aperta addirittura all’Europa! C’è forse qualcuno più moderno di noi? In suo onore e per sfruttare al meglio l’opportunità che essa ci offre di ampliare i nostri orizzonti, da questo numero anche il nostro giornalino ospiterà un mini spazio in inglese: un proverbio, una parola curiosa, una barzelletta…! Iniziamo allora con: Welcome February! Benvenuto Febbraio! Appuntamenti e Compleanni 2 Preghiera 2 Le maschere, nostre compagne da sempre 3 Relax 4 Sommario:

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Notiziario il soffio n 2 febbraio 2016

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FEBBRAIO 2016 ANNO IX, NUMERO 2

Ma cos’è successo? Sembra ieri che era Natale e ci troviamo di colpo in pieno Carnevale e tra poco in Quaresima! Quest’anno i tempi si sono ristretti, per “colpa” della Pasqua che arriverà presto, ma noi siamo comunque sempre pronti a vivere pienamente ogni mo-mento. Abbiamo appena trascorso un mese interessante, in cui abbiamo anche avuto l’opportunità e la gioia di trascorrere del tempo con i ragazzi delle Parrocchie vicine, che ci sono venuti a trovare e hanno condiviso con noi un momento di gioco: per noi quello con loro è sempre un incontro arricchente e speriamo che lo sia stato anche per loro…!Ovviamente li aspettiamo ancora!

Abbiamo inoltre una bella novità: nella nostra Casa è stata accolta un’ospite inglese, quin-di ormai la Pasotti Cottinelli non ha più solo persone provenienti da tutt’Italia ma si è aperta addirittura all’Europa! C’è forse qualcuno più moderno di noi? In suo onore e per sfruttare al meglio l’opportunità che essa ci offre di ampliare i nostri orizzonti, da questo numero anche il nostro giornalino ospiterà un mini spazio in inglese: un proverbio, una parola curiosa, una barzelletta…!

Iniziamo allora con: Welcome February! Benvenuto Febbraio!

Appuntamenti e Compleanni

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Preghiera 2

Le maschere, nostre compagne da sempre

3

Relax 4

Sommario:

Appuntamenti DEL MESE

Mercoledì 3 Festa dei compleanni

Lunedì 8 Festa di Carnevale

Mercoledì 10 durante la S. Messa imposizione delle Ceneri

Da venerdì 12, ogni venerdì di Quaresima nel pomeriggio ci sarà la Via Crucis.

Sabato 13 concerto di S. Valentino

Sono tornate alla Casa del Padre la Signora Braga Renata

e la Signora Lopaz Giuseppina

Ricordiamole nelle nostre preghiere.

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IL SOFFIO

Questo mese compiono gli anni:

Santina mercoledì 10

Clorinda giovedì 11

Maud Gladys giovedì 11

Santina lunedì 15

BUON COMPLEANNO! HAPPY BIRTHDAY!

COMPLEANNI

Abbiamo accolto la signora BONANDI ALBINA e Mrs Edwards Maud Gladys

BENVENUTE! WELCOME!

PREGHIERA A GESU’ CROCIFISSO

In Cristo abbiamo tutto. Ognuno si avvicini a Lui: chi languisce nell'infermità a causa dei peccati, chi è come inchiodato per la sua concupiscenza, chi è imperfetto ma desideroso di progredire, con intensa contemplazione, chi è già ricco di molte virtù. Siamo tutti del Signore e Cristo è tutto per noi: se desideri risanare le tue ferite, Egli è medico; se sei angustiato dall'arsura della febbre, Egli è fonte; se ti trovi oppresso dalla colpa, Egli è giustizia; se hai bisogno di aiuto, Egli è potenza; se hai paura della morte, Egli è vita; se desideri il paradiso, Egli è via; se sei in cerca di cibo. Egli è nutrimento.

sant'Ambrogio

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ANNO IX, NUMERO 2

CARNEVALE DI BAGOLINO

Il carnevale di Bagolino per il suo folklore tipico, conservatosi tale in virtù della posizione isolata del paese, ha acquisito notorietà crescente, attirando anche l'attenzione di studiosi di etnologia. La festa si articola in due manifestazioni distinte, animate rispettivamente dalle eleganti figure dei Balarì (ballerini e suonatori) e dalle figure grottesche dei Maschér (maschere).

Il carnevale di Bagolino (o carnevale Bagosso) risale almeno al XVI secolo, come documentato da scritti conservati nell'archivio comunale. Una deliberazione comunale del 1518 disponeva di ricompensare con una forma di formaggio la Compagnia di Laveno che era intervenuta a rallegrare la festa di carnevale.

La tradizione dei Balarì, che si esibiscono esclusivamente il lunedì ed il martedì di carnevale, rappresenta l'aspetto più spettacolare del Carnevale Bagosso; essa si è imposta alla attenzione degli studi etnografici per la originalità delle musiche e per la elegante complessità delle danze che vengono eseguite nelle strade e nelle piazze del paese. Leggiamo in uno studio dedicato a tale tradizione folklorica: «[Le musiche e le danze costituiscono] un fenomeno unico in Italia e con pochi equivalenti in tutta Europa e fornisce un esempio impressionante del livello di complessità cui può giungere una civiltà musicale popolare... » (Italo Sordi, Il Carnevale di Bagolino, in Roberto Leydi-Bruno Pianta, “Brescia e il suo territorio, Il

Mondo popolare in Lombardia”, vol.III, Milano, Silvana, pp. 25-43.)

Il violino è lo strumento che detta la melodia conduttrice dei vari brani che compongono l'ampio repertorio musicale che accompagna i balli. Sui ritmi delle musiche si può osservare che: «Il singolare “neniare” degli strumenti porta ad assaporare, in un’alternanza strumentale caratteristica, belle suona-te che sono accompagnate dalla tradizionale arte interpretativa, unica nel suo genere, di solito a tre voci: una bassa e due alte. Il suono si ottiene per lo più “pizzicando” le prime due corde mi-la, meno la terza, mai la quarta.»

Molto caratteristici sono i costumi dei ballerini, a cominciare dal cappello in feltro interamente ricoperto da un lungo nastro rosso sapientemente ripiegato, ornato di ricami, di monili e di fettucce multicolori che

formano un grande fiocco. Sulla fettuccia rossa sono cuciti accurata-mente monili d'oro (catene, spille, orecchini, anelli etc...) di famiglia o presi in prestito. Per questo motivo, i "balarì" non si esibiscono all'a-perto in caso di pioggia. Il filo bagnato, sollecitato dai salti e dai movi-menti dei ballerini, rischierebbe di cedere, con grave rischio di perdere l'oro prestato. Il volto è nascosto da una maschera priva di espressio-ne di color avorio, un tempo di tela e spalmata all'interno di cera (perché il sudore del ballerino non la bagnasse). Formano inoltre il co-

stume un'ampia fascia di seta, posta a tracolla sulla spalla sinistra, che reca sontuosi ricami di fiori, passa-manerie o inserti di pizzo all'uncinetto. Essa scende sul vestito scuro, con giacca e pantaloni alle ginocchia; sulle spalle è posto un grande scialle a frange che cade lungo la schiena e viene fissato sotto le spalline ( questo particolare è apparso dopo il 1915). Completano il costume i guanti bianchi, le calze (anch'esse bianche, lavorate a mano con i 4 ferri, con motivi tutti differenti di trafori, nocciole, trecce e fermate al pol-paccio da una passamaneria tessuta al telaio in loco) e le scarpe nere.

La tradizione dei Maschér ha carattere più popolano, riferendosi alla tradizione della burla carnevalesca consumata sempre mantenendo incognita la propria identità. I personaggi si muovono disordinatamente tra la folla, con maschere grottesche o paurose e zoccoli di legno che producono frastuono sul selciato delle vie; prendono di mira le persone che vogliono canzonare toccandole nei genitali, usanza che ricorda antichi rituali di fertilità. Indossano i costumi, sia maschili che femminili, tipici della tradizione bagossa: di solito si muovono in coppia travestiti da vecio e vecia. A nascondere la identità dei Maschér deve contri-buire anche la goffa postura, la camminata strascicata e l'uso di una voce in falsetto.

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